Le violenze abortiste contro i pro life non si fermano (ecco i video)
Per i fautori dell’aborto qualsiasi critica contro questa “conquista di civiltà” è da impedire in tutti i modi, con buona pace del confronto democratico e di qualunque libertà di opinione. Questa la prima considerazione che sorge spontanea a seguito di quanto accaduto di recente a Vancouver, in Canada, dove i pro-aborto hanno sistematicamente boicottato le manifestazioni promosse dal Canadian Centre for Bio-Ethical Reform, organizzazione che, se da un lato non teme affatto di ricorrere all’uso di immagini crude per richiamare l’attenzione sulla disumanità delle pratiche abortive, dall’altra parte ha patito non poco l’uso di metodi violenti quali insulti, danneggiamenti ed altre azioni violente, tanto da obbligare le forze dell’ordine ad aprire una indagine per individuare i responsabili di questi atti.
Le azioni di disturbo sono state contraddistinte da una sconcertante aggressività, con gli abortisti che non hanno esitato, tra le altre cose, a contestare l’esecuzione dell’inno nazionale canadese e a bloccare il traffico veicolare pur di impedire al caravan affittato dal Canadian Centre di circolare liberamente per propagandare la campagna pro-life dell’ente canadese. Lo stesso veicolo è stato vandalizzato da un abortista in bicicletta, come dimostra questo video:
Un gruppo di giovani canadesi pro-life, invece, sono stati invece bagnati con del latte e coperti di insulti, mentre mostravano dei cartelli contro l’aborto. La polizia, come mostra questo video, ha fermato subito l’uomo:
Non meno grave, invece, è quanto accaduto negli Stati Uniti dove il noto attivista abortista Ted Shulman, di cui ci siamo già occupati dando notizia del suo arresto avvenuto lo scorso anno, si è dichiarato colpevole per le minacce di morte da lui stesso perpetrate nei confronti di Padre Frank Pavone e del Prof. Robert George, entrambi conosciuti sia dal grande pubblico sia dal mondo accademico americano per il loro impegno contro l’aborto. Shulmann, figlio di una attivista pro-aborto autrice negli anni ‘70 di un libro in cui invitava le donne ad imitarla nel disfarsi disinvoltamente dei frutti delle sue “disattenzioni”, è stato messo in condizione di non nuocere dagli agenti federali dopo il ritrovamento nel suo appartamento di cianuro e altre sostanze mortali che comprovano la sua estrema pericolosità sociale, tanto da essere stato privato della libertà dal giorno del suo arresto senza alcuna cauzione. Padre Pavone ha auspicato che Shulmann con questa dichiarazione di colpevolezza possa iniziare un personale cammino di conversione e di pentimento che lo induca a rinunciare alle sue posizioni a favore dell’aborto.
A Rockford (Illinois, USA), uno scuolabus utilizzato da bambini della “Lady of the Sacred Heart Academy”, con immagini pro-life di giovani donne con neonati sui fianchi e che invitata a “pregare per l’interruzione degli aborti, è stato incendiato da un gruppo di sostenitori dell’interruzione di gravidanza. Qui sotto il servizio di una televisione locale:
In realtà gli abortisti non sono nuovi a queste intemperanze, non solo oltreoceano, ma anche in Europa: nel 2011, durante il Salone del libro di Torino, una ventina di estremiste dell’aborto legate ai centri sociali hanno violentemente impedito la presentazione del libro del presidente del Movimento per la Vita, Carlo Casini come abbiamo informato a suo tempo. In Svizzera invece, le forze dell’ordine hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni e cannoni d’acqua pur di garantire l’ordine pubblico durante una pacifica manifestazione dei pro-life per le strade di Zurigo. Il 25 gennaio 2012, infine, lo stesso copione è andato in scena in Spagna, più precisamente a Barcellona.
Questi episodi dimostrano senza alcun dubbio l’esistenza di gruppi che sono disposti veramente a tutto pur di difendere l’aborto legale, impedendo alla radice persino la manifestazione di qualunque pensiero e/o opinione di segno opposto. Il rifiuto del dialogo, il tentativo di mettere a tacere con qualunque mezzo i pro-life, di fatto getta delle ombre inquietanti sull’immediato futuro, come dimostrano anche fatti ancor più tragici di quelli da noi descritti in questo articolo. Concludiamo queste riflessioni prendendo le parole usate da Padre Pavone nei confronti di Ted Shulmann: «la violenza contro di me e altri dirigenti è da respingere e lo stesso deve avvenire anche per la violenza commessa contro i bambini nel grembo materno».
Infatti sono famosissimi i rarissimi casi dove un militante Pro-Life uccide un medico abortista, ma i media non ci dicono mai di queste violenze!
No, loro preferiscono parlare di quei bigotti fascisti retrogradi intolleranti che marciano su Roma per difendere degli scarti ospedalieri in barba alla libertà di scelta e ai diritti delle donne…
(sintesi di commenti veri che ho pescato in giro aspettando l’autobus)
Mi sembra leggermente diverso uccidere una persona dal manifestare in modo anche esagerato. Nell’articolo non sono menzionati i casi di abortisti che uccidono dei “pro-life” per cui presumo che non ce ne siano mai stati. Viceversa, come hai giustamente ricordato, i casi, seppur rari per fortuna, ci sono stati eccome.
Ma in Italia se ne parla meno se sei contro l’aborto.
http://www.repubblica.it/ultimora/esteri/USA-ATTIVISTA-ANTI-ABORTO-UCCISO-NEL-MICHIGAN/news-dettaglio/3715934
http://www.automotonews.com/dettagliosc.aspx?box=dalmondo&pkid=532
Guarda un po’ qua.
Leggi bene la seconda notizia: è clamorosamente sbagliato il titolo. (La vittima è un medico abortista).
Nella prima notizia non c’è nessun riferimento al fatto che il motivo dell’omicidio dell’attivista pro-life sia legata alla sua attività (si dice solo che l’assassino e la vittima si conoscevano personalmente).
“La vittima e’ Jim Pouillon, 63 anni, ucciso a colpi d’arma da fuoco provenienti da un veicolo mentre manifestava davanti ad una scuola media.”
E’ stato assassinato mentre manifestava contro l’aborto, i casi della vita.
…Da una persona che aveva appena ucciso un altro uomo.
Il movente è sempre quello Roberto…
http://www.catholicculture.org/news/headlines/index.cfm?storyid=3071
La verità è molto diversa da come la racconti!
“Wichita police have arrested Scott Roeder– a Kansas resident with reported ties to an anarchist movement that justifies the use of violence to prevent abortion– for the killing”.
Cioe’ il medico abortista e’ stato ucciso da un anarchico contro l’aborto?
Da noi gli anarchici sono tutti abortisti!
Perchè? Il medico abortista è stato ucciso da un antiabortista, come è successo in altri casi: http://en.wikipedia.org/wiki/Anti-abortion_violence
Sarebbe come se da noi gli anarchici del FAI compissero un attentato contro la Bonino!!!.
Da noi il fronte anarchico e’ anarcocomunista, quindi e’ a favore di aborto e eutanasia.
A parte il fatto che gli anarchici, per definizione, non possono aderire ad un solo “fronte”, evidentemente in america esistono anche anarchici antiabortisti (del resto se uno è anarchico la sua tentazione è sempre quella di andare CONTRO le leggi, e quindi se c’è la legge che consente l’aborto la tentazione più spontanea dell’anarchico potrebbe essere benissimo quella di esserne contro). In ogni caso l’omicidio è avvenuto in nordamerica, così come gli episodi citati in questo articolo, non vedo cosa c’entrino gli anarchici italiani.
Non hai capito.
Da noi anarchici antiabortisti non ne esistono, anche se, in tutta teoria “gli anarchici, per definizione, non possono aderire ad un solo “fronte””.
Da noi l’anarchia e’ un prodotto della delusione data dal fallimeto della teoria marxista, niente di piu’, niente di meno.
Le uniche associazioni contro aborto e eutanasia in Italia sono di ispirazione cristiana.
In europa non esiste praticamente un fronte laico pro-life, figuriamoci all’interno dei centri sociali.
@Roberto Dara
Vedo che chiacchieri molto ma non riesci mai a portare nessuna prova per quanto sostieni. In questo articolo ci sono 3 video di violenza abortista. Sapresti pareggiare i conti linkato tre video di violenza antiabortista?
Ho linkato la pagina specifica di Wikipedia, dove gli episodi citati sono un po’ più di tre.
Risalgono agli anni ’90 e non sono più verificabili. Tutte le notizie inoltre sono manipolabili, io voglio 3 video dove non ci sarebbe nulla da obiettare. Riesci a farlo?
@Simone
Veramente gli ultimi casi citati risalgono al 2012 (in quello di gennaio addirittura c’è la confessione del colpevole che ha affermato di aver lanciato la molotov contro la clinica per la sua opposizione all’aborto), e di tutti i casi sono riportate le fonti… Difficile affermare che le notizie sugli omicidi siano manipolabili a distanza di neanche 20 anni (altrimenti cosa potremmo immaginare di un omicidio avvenuto per crocifissione 2000 anni fa?)… E purtroppo in genere gli omicidi e gli attentati non vengono ripresi dalla TV (al contrario delle manifestazioni in cui c’è sempre qualche troupe, che in alcuni casi si trova coinvolta in scontri).
Insomma…3 video non riesci a portarli. Beh complimenti, direi vittoria ai pro-life allora 🙂
Rispondi soltanto con notiziole prese da Wikipedia, che non permette di creare la stessa pagina per le molte più numerose violenze abortiste: http://www.lifenews.com/2012/04/24/wikipedia-redefines-term-pro-life-in-every-abortion-entry/ e http://www.ilsussidiario.net/News/-Politically-incorrect-/2010/6/16/IL-CASO-Wikipedia-boccia-chi-e-contro-l-aborto-ma-promuove-gli-atei/93286/
Violenza è anche questa.
L’articolo di Catholic Culture parla di un medico abortista che e’ stato assassinato da un attivista pro-life. (George Tiller, the nation’s most prominent late-term abortionist, was killed on May 31 while serving as an usher at his Lutheran parish church in Wichita. Pro-life leaders joined in condemning the killing.) Questa storia e’ dunque l’esatto contrario del contenuto dell’articolo principale che stiamo commentando. Visto comunque che di medici pro-choice ne sono stati ammazzati diversi vi sfido a riportare notizie che parlino di attivisti antiabortisti che siano stati assassinati da attivisti pro-choice.
Cominciamo con il primo dell’elenco: http://www.cbsnews.com/8301-504083_162-5304025-504083.html
Fortunatamente cominciano a spuntare anche i siti web: http://www.prochoiceviolence.com/
P.S.
Brain, qui non si parla di Gay pride e perizoma rosa..come mai ti interessi?
Infatti era per dimostrare che i pro-life hanno respinto e condannato l’accaduto, al contrario di quanto avviene quando vengono uccisi i pro life (http://www.cbsnews.com/8301-504083_162-5304025-504083.html).
Ovvio, perché Pullon non è stato ucciso da un pro-choice, ma da un delinquente comune che aveva appena ucciso un altro uomo. Il fatto, gravissimo, e del quale si è detto devastato anche il vostro odiatissimo presidente Obama, resta un caso isolato e, al momento, non collegabile alle violenze verso i pro-life (infatti nell’articolo che stiamo commentando non è stato nemmeno citato).
Certo, come no 🙂
Ecco un altro delinquente comune: http://www.youtube.com/watch?v=WKe14jtpbbY
Ma gli abortisti non uccidono?
Mah, andiamoci piano a parlare di casi di militanti pro-life che ammazzano medici abortisti. Io credo che in giro ci siano degli squilibrati, che si chiamino Breivick o Pinco Pallino, i quali fanno cose che nulla hanno a che vedere, anzi sono in palese contrasto con lo spirito che anima i movimenti di opinione nei quali pretendono di essere inquadrati.
Che una persona in qualche modo vicina al mondo pro-life ammazzi un medico abortista è notizia “comoda” per criminalizzare un intero movimento ma nulla ha a che fare con quel movimento perchè quel movimento è a favore della vita e, anche se a volte faccio fatica anche io ad accettarlo, la vita di un medico abortista ha lo stesso valore assoluto della vita di un feto e come nessuno ha diritto ad interrompere la vita di un feto, altrettanto nessuno ha il diritto di sopprimere la vita di un medico abortista (anche se ammetto che qualche “schiaffone” mi verrebbe voglia di dargliela, a fini pedagogico-educativi, of course! 🙂 ).
Sarà pure una notizia comoda, e non c’ê dubbio che gli assassini siano persone squilibrate: sta di fatto che in più di una occasione questi omicidi siano stati “rivendicati” da organizzazioni che si dichiarano antiabortiste (non le chiamerei pro-life per evidenti incompatibilità terminologiche)
Come fanno a ‘rivendicare’ un omicidio? Emettono un comunicato stampa?
Dai Roberto siamo seri…
Le posizioni di queste associazioni o si condividono o non si condividono, non ci sono alternative illegali.
A prescindere da pazzi (che come notava Stefano stanno in tutte le parti) le associazioni abortiste uccidono legalmente, quindi puoi da solo fare due conti…
Dara, stai facendo la gara? Vuoi che tiriamo fuori cosa compiono gli abortisti in Cina sulle donne?
Cosa c’entra la Cina? Si sta parlando di episodi accaduti in stati democratici.
È una nazione, non ci interessa la forma di governo (è importantissimo per carità, ma adesso non è valutazione pertinente all’argomento).
Sono sempre Uomini.
Lo stato c’entra poco, c’entrano le persone. Forse stai sostenendo che i cinesi siano persone antidemocratiche? E’ razzismo questo, lo sai?
Roberto…vorrei approfondire quando parli di “più di una occasione”. Mi sapresti dare dei riferimenti precisi per dimostrare che non è la tua solita invenzione?
http://en.wikipedia.org/wiki/Anti-abortion_violence
Appunto…sono tutti singoli (casi avvenuti nel 99% negli anni ’90). Se guardi sotto le organizzazioni pro life hanno condannato gli episodi.
Mi chiedo come mai non ci sia una pagina identica per la violenza degli abortisti, che sappiamo essere ben più numerosa e ben più recente (direi contemporanea). Anche Wikipedia, evidentemente, deve rispettare le regole ideologiche così da poter sfamare la sete di aggressione dei nostri amici laicisti.
Se hai queste informazioni puoi creare tu stesso un pagina su Wikipedia.
Peccato che Wikipedia ostacoli ogni tentativo di farlo: http://www.lifenews.com/2012/04/24/wikipedia-redefines-term-pro-life-in-every-abortion-entry/ e http://www.ilsussidiario.net/News/-Politically-incorrect-/2010/6/16/IL-CASO-Wikipedia-boccia-chi-e-contro-l-aborto-ma-promuove-gli-atei/93286/
Come vedi la vostra violenza non è soltanto fisica.
Da quanto emerge dai due articoli che hai postato non sembra proprio così. Nel primo si parla di terminologie, nel secondo di pagine considerate più o meno propagandistiche. Tu prova ad inserire una pagina dal titolo “violenze contro i pro-life”, inserendoci fatti che possano essere considerati tali (nella pagina da me linkata sono citati otto omicidi e diverse centinaia di atti di violenza di vario tipo, compresi attentati dinamitardi) ovviamente citando fonti e articoli, e vedrai che nessuno te la cancellerà.
Certamente la censura di Wikipedia a chi è contro l’aborto viene giustificata con il termine “propaganda”. Non possono certo usare il termine “censura”.
Anche una pagina sulla violenza “pro-life” è propaganda, tant’è che viene usata dai promotori dell’aborto (vedi il tuo caso).
Le fonti citate nell’unica pagina che può esistere su Wikipedia sono ben poche, la maggioranza risale agli anni ’90 e quasi tutte apparse su quotidiani di parte. Non ci sono video, ad esempio, dove non si può manipolare la realtà come invece ce ne sono a centinaia sugli attacchi (anche con bombe incendiarie) contro i pro life.
Quando tu mi pubblicherai un video come questo a parti invertite, allora avrai ragione: http://www.youtube.com/watch?v=WKe14jtpbbY
44 milioni di esseri umani uccisi nel mondo nel ventre materno nel 2011.
Numero di medici abortisti uccisi nel mondo nel 2011? 1? 2? 3? Ho cercato in internet (potete farlo tranquillamente anche voi e otterrete gli stessi risultati) e non ho trovato micca nulla sapete: solo un unico caso, forse due o tre, ripresi un numero nauseabondo di volte ed amplificati a dismisura e con il chiaro obiettivo di confondere la follia di un singolo esaltato con i sentimenti di un movimento che nulla ha a che fare con gli estremismi.
Ora, io non voglio contraddire me stesso e quanto ho scritto poco sopra e ciò di cui sono fermamente convinto e dunque non dirò mai che l’uccisione di questo medico o di questi medici abortisti sia stata un atto giusto, di legittima difesa. Anche se mettere questi medici nella condizione di non nuocere, utilizzando non la violenza, ovviamente, ma la forza delle idee, la forza di persuasione, il supporto VERO alle famiglie e alle donne in difficoltà, sarebbe sì un atto di legittima difesa nei confronti di milioni di esseri umani, della vita stessa e del futuro dell’umanità.
Ma per favore siamo seri e confrontiamo i numeri: 1 a 44.000.000. Cerchiamo di non cadere nell’errore di sopravvalutare strumentalmente 1 evento relegando a mera e fredda statistica 44.000.000 di eventi.
“Rivendicati”? Ma per chi ci hai presi, per Al-Quaeda?
Ti ricordo che stiamo parlando con uno che pensa che lo Stato del Vaticano sia “depositario dei 10 comandamenti”: http://www.uccronline.it/2012/06/21/il-fatto-quotidiano-e-in-crisi-ma-le-bufale-anticlericali-continuano/#comment-76775
Il fatto che tu dica “per chi CI hai presi” quasi mi fa pensare che tu abbia partecipato a quegli attentati! Io rifuggo da qualsiasi generalizzazione. Purtroppo ci sono stati morti e altre vittime in tantissimi episodi che hanno avuto come obiettivo i c.d. abortisti, quindi di sicuro non si tratta di episodi isolati con protagonisti dei malati di mente, ma di fatti collegati tra di loro. Nessuno però (men che meno io) si sogna di sostenere che i c.d. pro-life siano dei violenti! (Ma allo stesso modo non si può, se non strumentalmente, sostenere il contrario).
Tuttavia non esistono video come questi a parti invertite: http://www.youtube.com/watch?v=WKe14jtpbbY
A quanto pare alle abortiste piace fare uso della Spirale, specialmente quella di violenza
Prove tecniche di fascismo
L’orrore, L’orrore, L’orrore!
Scegliete quella che vi piace di più
Io dico da una vita che posso al limite capire la disperazione delle donne al giorno d’oggi, talora tenute sotto scacco da datori di lavoro con non molti scrupoli che minacciano licenziamenti per malattia o per gravidanza, spesso come molti uomini costrette ad una vita di precariato a causa delle spietate regole del mercato del lavoro (e quindi senza una sicura prospettiva per eventuali figli) e non raramente terrorizzate dall’idea secondo la quale una gravidanza non possa essere che fatica e sofferenza.
Ma allora perché questi “progressisti” che dalle piazze ai palazzi di potere vogliono tanto difendere le donne non intervengono in tal senso?
Poi ci sarebbe anche un po’ da responsabilizzare la gente sulla sessualità, dovremmo capire che la sessualità non è una droga da assumere di continuo, ma ha un fine procreativo ed in quanto tale va vissuta. Ora, posso capire la reazione agli opposti eccessi cui c’avevano abituati Calvinisti ed Anglicani ed a cui oggi invece c’abitua una buona parte delle “Terre d’Islam”, ma la vera superiorità dovremmo mostrarla con l’equilibrio.
Circa le violenze degli anti-life, sono gente che mostra la debolezza dei propri argomenti con la nauseante violenza di cui si rendono colpevoli.
La colpa delle donne di cui dici tu, se c’è, è ben lieve: i veri assassini sono altri.
I primi sono quelli che spacciano i feti per “cose” (allora lo sono stati anche loro?…) confondendo le idee altrui. Poi certo non ci si dovrebbe fidare dell'”autorità” di certa gente…
‘Sti ateo-anticlericali sono oggettivamente sempre più violenti man mano che passa il tempo. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio ci mancherebbe ma questo è il trend.
Beh, fate un po’ voi. Se in America si arriva addirittura a lanciare bombe sugli autobus con slogan pro-life….
http://www.catholic.org/hf/family/story.php?id=46692
Anche Torquemada era alquanto squilibrato ma aveva alle sue spalle il potere e potè
squilibrare tantissimi poveracci.
Anche Che Guevara era alquanto squilibrato ma aveva alle sue spalle il potere e potè squilibrare tantissimi poveracci.
Anche Pol Pot era alquanto squilibrato ma aveva alle sue spalle il potere e potè
squilibrare tantissimi poveracci.
Anche Lenin era alquanto squilibrato ma aveva alle sue spalle il potere e potè
squilibrare tantissimi poveracci.
Anche Stalin era alquanto squilibrato ma aveva alle sue spalle il potere e potè
squilibrare tantissimi poveracci.
Anche Trotzky era alquanto squilibrato ma aveva alle sue spalle il potere e potè
squilibrare tantissimi poveracci.
Ma bravi! Se uno assassina un medico abortista è un anarchico innocuo, se lancia qual
cosa contro la propaganda pro life è il sicario di un complotto omicida
Numero di volte che qualche pro-life ha detto “Se uno assassina un medico abortista è un anarchico innocuo” = zero. Quindi di che parli? Non si capisce…
In realtà è stato detto che chi assassina i medici abortisti è un semplice squilibrato.
Purtroppo pare che solo negli Usa ce ne siano già stati almeno sei (di cui uno era anche un religioso), che hanno causato otto morti, oltre ad altri che hanno commesso diverse centinaia di atti, tra cui tentati omicidi, minacce di morte, assalti a cliniche, attentati dinamitardi e addirittura qualche sequestro di persona, rivolti a singoli medici o clinche considerate abortiste. Tutti ovviamente commessi da squilibrati.
In realà non è stato detto nemmeno questo, se vogliamo essere precisi precisi e fare la punta ai chiodi.
E’ stato detto, anzi ho detto, che questi atti sono compiuti da squilibrati (e tanto per essere precisi l’aggettivo “semplici” non è farina del mio sacco ma tua), in qualunque area politica, culturale, religiosa o sociale si collochino. E ho detto (ed altri hanno ripreso) che non si può confondere l’azione di uno squilibrato con i sentimenti ed il modo di operare della stragrande maggioranza delle persone che credono nel valore della vita umana e desiderano difenderla con tutti i mezzi possibili fuorchè con la violenza. Nè bisogna generalizzare dicendo che siccome una persona appartenente ad uno schieramento anti-abortista è anche un assassino allora tutto il movimento anti-abortista è fatto da violenti.
Che poi un conto è essere “per la vita” (pro-life) e altro è essere “contro l’aborto”. La differenza sembra non sussistere ma in realtà non è da poco, perchè chi è a favore della vita è sempre a favore della vita e tutte le vite difende; al contrario chi aderisce semplicemente all’etichetta “anti-aborto” senza essere “a favore della vita” potrebbe essere spinto da molti sentimenti che nulla hanno a che vedere con la difesa della vita.
Un po’ la stessa differenza che passa tra l’essere “operatori di pace” secondo il dettame evangelico ed essere “pacifisti” alla Casarin, Agnoletto e compagnia bella.
Questo è l’incipit dell’articolo che stiamo commentando: “Per i fautori dell’aborto qualsiasi critica contro questa “conquista di civiltà” è da impedire in tutti i modi, con buona pace del confronto democratico e di qualunque libertà di opinione”. E il titolo parla di “Violenze abortiste”, non di “alcuni sostenitori dell’aborto che impediscono di manifestare a qualche esponente contrario”. La sottoscrivi?
La coerenza (e la non generalizzazione) dovrebbe essere reciproca.
Caro Roberto, quanto scrivi ora in che modo confuta quello che ho scritto io obiettando ad una tua affermazione postata sopra e ribadita alcune volte successivamente?
Comunque, a prescindere da questo, la mia risposta al tuo ultimo commento:
1. premessa: non ho scritto io l’articolo e dunque non ho fatto io generalizzazioni (qualora se ne possano eventualmente trovare) e quindi i commenti che ho fatto non sono incoerenti con nulla;
2. i titoli giornalistici sono per loro stessa natura sintetici e dunque tendono ad ipertrofizzare ed isolare dal contesto un singolo elemento; non che la cosa a me piaccia perchè l’estrema sintesi non è sempre amica della verità intera e può prestarsi ad estremizzazioni di concetti complessi; ma tant’è, questo è il “giornalismo” e, oggi, questo è il modo con cui la gente discute in blog come questo; che ci piaccia o non ci piaccia;
3. francamente ancora una volta sembra (ma forse l’impressione è anch’essa dovuta all’estrema sintesi dei commenti) che tu voglia paragonare episodi sporadici (uccisione di medici abortisti), direi eccezionali (nel senso di eccezione, ovviamente 🙂 ) con situazioni che si presentano con frequenza estremamente superiore, con atti posti in essere dalle stesse persone la cui violenza è indubbia, dal momento che parliamo delle stesse persone che sostengono ideologicamente e addirittura in molti casi praticano o contribuiscono concretamente a praticare la “mattanza” (scusa il termine un po’ forte, ma in che altro modo definiresti l’uccisione di 44.000.000 di bambini?) di feti in tutto il mondo;
4. dunque, mi chiedi se sottoscriverei il titolo e l’incipit dell’articolo (e se vuoi io ci metto pure il suo contenuto): ebbene, sono d’accordo con il senso di questo articolo perchè è sotto gli occhi di tutti (peccato tu non riesca a vederlo) che sono enormemente più frequenti gli episodi di intolleranza e vera e propria violenza messi in atto da coloro che sostengono l’aborto (in primis la soppressione di milioni di esseri umani) rispetto agli sporadici (certo, pur sempre gravissimi) episodi di violenze messe in atto da chi la pensa diversamente; dopodichè il titolo non mi piace (la “violenza abortista” si esprime per definizione nell’uccisione dei feti e semmai quella contro i sostenitori della vita da parte di alcuni sostenitori dell’aborto potrebbe essere meglio definita “violenza degli abortisti”) così come non me ne sono piaciuti altri letti su questo e su altri blog o sugli organi di stampa “ufficiali” ma questo nulla toglie alla mia piena condivisione del contenuto dell’articolo stesso; tra le altre cose l’articolo parla di singoli e specifici episodi documentati e, nelle conclusioni, si esprime suggerendo l’esistenza di “gruppi che sono disposti veramente a tutto pur di difendere l’aborto legale” e a me questa non pare proprio una generalizzazione.
Certo, se uno ritiene che i gruppi di persone che si riuniscono a dire il rosario davanti alle cliniche abortiste o le migliaia di persone, laici e religiosi, famiglie con bambini, che marciano sostenendo in maniera pacifica ed ordinata che il feto è un essere umano che non può essere ammazzato o le altrettante migliaia di medici obiettori che rifiutano di sopprimere queste vite stiano compiendo azioni violente, allora dal suo punto di vista (che io non condivido ovviamente) può ragionevolmente dire che l’essere a favore della vita è ugualmente violento che essere contro la vita e che le suddette “violenze” sono statisticamente equiparabili alle violenze poste in essere da chi questa libera espressione di idee ha tentato più volte e continua a tentare di impedire. Ma voglio sperare che anche a te questo appaia come un paradosso.
Perciò, caro Roberto, scusandomi per non essere stato sintetico, ti confermo che dal mio punto di vista nè il sottoscritto nè l’articolista sono stati incoerenti in ciò che hanno affermato. 🙂
Ti ringrazio per la risposta. Una mia sinteticissima controrisposta:
1) proprio perché non hai scritto tu l’articolo ti chiedevo di sottoscriverne il contenuto, compresi i punti in cui si generalizza;
2) ok questo vale per tutti i tipi di giornali o simili, anche se c’è chi ne abusa;
3) purtroppo i casi che tu citi come “eccezionali” sono molto numerosi: se leggi l’articolo di Wikipedia che ho postato in due risposte i numeri sono impressionanti, mentre sono molto poche (in Italia quasi inesistenti) le violenze dei cosidetti “pro-choice” nei confronti dei c.d. “pro-life”, in genere si limitano a disturbi delle loro manifestazioni;
4) ovvio che se tu citi il numero di aborti effettuati il confronto appare improponibile, ma gli aborti sono stati effettuati a seguito del rispetto di leggi democraticamente approvate dalle rispettive nazioni, sulla quale si può ovviamente non essere d’accordo, ma restiamo sempre in ambito legalizzato. Gli altri atti, quando sono di violenza, invece, sono sempre reati, punibili e quindi puniti.
4) è ovvio che se tu
rispondo ad alcune parti
4) anche nella germania nazista era legale prendere i beni degli ebrei e chiuderli nei forni crematori
io posso mettere fuori combattimento un tizio che minaccia di uccidermi o uccidere altre persone.
Forse dimentichi che la Germania nazista era una dittatura.
Le leggi che consentono l’IVG sono in vigore in paesi democratici, approvate da parlamenti eletti democraticamente (nel caso italiano confermate dalla maggioranza degli elettori in un referendum). Essendo paesi democratici, è anche consentito dissentire da queste leggi, usando però preferibilmente metodi a loro volta legali, e chiedere democraticamente la loro abrogazione. Se la maggioranza lo vorrà, sarà fatto, altrimenti no. Nella Germania nazista queste opzioni non erano consentite. Poi posso anche sbagliare…
Mi risulta che il Fuhrer sia stato regolarmente eletto.
Nel suo programma elettorale votato dagli elettori era prevista la confisca dei beni degli ebrei e il loro sterminio?
non ti mettere nel sacco da solo ogni volta, che poi non c’e’ gusto…
prologo alla legge 194:
Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.
Chiamarli buffoni e’ un complimento.
Ripeto: è una legge in vigore, e proprio l’altroieri la Corte Costituzionale ne ha confermato l’impianto, proprio su quell’aspetto.
Ma chi se ne strafrega se e’ una legge.
Se domani ci fosse una legge che impone di uccidere tutti i Roberto Dara tu ti metteresti in fila nelle cabine del suicidio vero?
Le altre volte dicevi di non capire l’aforisma di Chesterton, che diceva che gli atei credevano in tutto, beh… sei la riprova che e’ vero, tu credi nell’onnipotenza della Legge dell’Uomo, che fa e disfa a piacimento, secondo i capricci dell’attimo.
Il fatto che ci sia una legge in uno stato democratico non implica necessariamente che sia una cosa giusta. Nello stato democratico americano, Martin Luther King è stato costretto ad effettuare la lotta non violenta. In Inghilterra democratica degli anni ’50 l’omosessualità era punita e la Francia democratica nel dopoguerra si comportava in maniera a dir poco brutale, nelle sue colonie.
Io non ho mai detto che sia una legge giusta. Personalmente l’avrei fatta in altro modo. Ma questo non significa che chi la rispetta vada criminalizzato.
Qui dipende anche dalla morale di cosa si considera un aborto. Per i cristiani, ma non solo, implica un assassinio perché considerano il feto una vita umana. Per questo molti guardano con orrore queste leggi
Negli stati democratici quando la maggioranza ritiene sbagliata una legge, questa viene cancellata. E’ successo nei casi che hai citato prima, potrebbe accadere anche nella legge sull’aborto.
Significativo infatti che negli Usa l’aborto negli ultimi due anni ha avuto ampissimi casi di restrizione. Evidentemente ci si sta muovendo in questo senso. La tua dipendenza dal sacro stato (da bravo comunista) rimarrà coerente?
Speriamo che accada. Penso che in futuro la gente guarderà stupefatta come degli stati democratici che si rifanno ai diritti umani, abbiano poi potuto consentire all’aborto
Beh, a parte che io attribuisco a wikipedia una obiettività ed una veridicità e correttezza di informazione non sempre limpidissime, gli unici numeri davvero impressionanti sono quelli dei bambini abortiti: 44.000.000.
Ah, suggerirei di provare ad esprimere certi concetti in modo più chiaro, a scanso di fraintendimenti: quando dici “gli aborti sono stati effettuati a seguito del rispetto di leggi democraticamente approvate” spero tu voglia intendere “gli aborti sono stati effettuati nel contesto di leggi permissive democraticamente approvate”. Magari è meglio specificare che ammazzare un feto non è un “obbligo di legge” ma semmai è un’obbrobrio che la legge ahimè permette. Almeno in Italia. Magari in cina o in India le cose sono diverse ma non diciamo che in Italia si abortisce per rispettare una legge.
Che poi, legalizzato o meno, l’aborto resta sempre la soppressione violenta di una vita umana.
L’IVG è consentita dalla legge, con dei limiti specifici, in quasi tutti i paesi democratici. Punto. In un paese democratico la legge è approvata secondo criteri democratici, e sempre con criteri democratici questa legge può essere criticata, modificata o abrogata. Il “rispetto” di queste leggi è necessario per effettuare le IVG secondo i limiti imposti.
Ma lo vuoi capire che la legge non é né sacra né sempre giusta?
I Paesi democratici ieri consentivano l’eugenetica (addirittura insegnata a Oxford e Cambridge). Tu l’avresti approvata in quanto “insegnata negli stati democratici”, noi -che siamo veri liberi pensatori- ci saremmo opposti comunque. E così è stato allora.
Wikipedia è modificabile da chiunque. Delle cifre riportate in quell’articolo vengono correttamente indicate le fonti.
Wikipedia è modificabile da chiunque
ma un esponente della wikimafia provvedera’ a cancellare le modifiche “scomode”.
Perbacco… quindi l’articolo che ho postato è falso? La Wikimafia dei pro-life (o dei pro-choice) ha artefatto i numeri citati?
La questione è che si va solo in una direzione, guarda caso verso il politicamente corretto. Sappiamo invece di continue violenze verso i pro-life (contemporanee a noi, e non certo degli anni ’90 come i casi indicati in quella pagina di Wiki). Come mai non c’è una pagina sulla violenza abortista? Possibile che nessuno ci abbia pensato? Forse non è accettabile dai responsabili di Wikipedia?
Peccato che Wikipedia ostacoli ogni tentativo di modificare in chiave pro-life:
http://www.lifenews.com/2012/04/24/wikipedia-redefines-term-pro-life-in-every-abortion-entry/
http://www.ilsussidiario.net/News/-Politically-incorrect-/2010/6/16/IL-CASO-Wikipedia-boccia-chi-e-contro-l-aborto-ma-promuove-gli-atei/93286/
La malafede e l’incoerenza dei “pro-aborto” credo risieda laddove, reclamando i loro “diritti”, dimenticano un particolare di non poca rilevanza e cioè, quello di essere nati, respirare, quindi vivere con annessi e connessi e che le loro madri hanno avuto il coraggio di metterli al mondo, con più o meno sofferenze. In sostanza, chi pratica o procura aborti, da un analisi neanche tanto approfondita, la si può tranquillamente qualificare e quantificare come un concentrato di egoismo e/o egocentrismo in aggregati di chiusure, timori, preoccupazioni, ansie, inquietudini e quant’altro di limitante c’è per la già precaria esistenza umana. Paura per se stessi, per il prossimo, per il passato trascorso e per il futuro di là da venire. Terrore per tutto, insomma. Faccio poca fatica nel credere, anzi sono certo, che tutto sommato la violenza in genere, nient’altro è che la maschera “ignorante” della suddetta paura e chi la pratica, fondamentalmente è una persona debole,disagiata finanche disgraziata, poco incline all’umiltà e talmente superba da risultare molto, molto pericolosa per se e per il prossimo. Dunque bisognosa di attenzioni e premure e che andrebbe aiutata piuttosto che condannata. Ne va della vita stessa in un ottica di moltiplicazione, ovvio. Quella vita che molte donne, oltre ogni “ragione umana”, in cocienza e senza timore hanno preferito donare al nuovo, al futuro, a discapito della loro, di vita. Perchè l’Amore quello vero, assoluto e totale non è fatto di moìne o “dolci baci e lanquide carezze” e poco più, bensì quello in cui si è disposti a donare la propria di vita, fino a morire per il prossimo (se necessario) che in questo caso è il nascituro, il domani, la nostra eredità. A ben vedere, nient’altro è che l’insegnamento più alto di Gesù Cristo ma che fa tremare i polsi ai più. Essere all’altezza di amare tanto quanto Colui ci ama, non è per niente facile e credo sia questa la paura più grande da sconfiggere per chi è accecato dalla presunzione. Per tutti. “Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde” (Gb 38,11).
Viva la Vita, ora e sempre.
Ringraziando per l’attenzione,
Saluto.
A proposito della convenienza che hanno i ginecologi a dichiararsi obiettori di coscienza vi propongo questa testimonianza:
http://lugopress.wordpress.com/2012/05/15/antonio-medico-abortista-diventa-obiettore-guadagno-meno-ma-sono-libero/
Non so se questa specifica testimonianza sia vera (come peraltro sono convinto che sia) o sia stata “creata” ad arte. Francamente mi importa poco perchè corrisponde comunque esattamente alla verità di cui ho avuto conferma parlando con molti colleghi medici ginecologi che lavorano in strutture pubbliche e private.
Alla faccia di chi sostiene che per un medico è conveniente fare obiezione di coscienza e che i medici abortisti sono rimasti pochi perchè penalizzati.
Ne prendiamo atto e apprezziamo la sua scelta, ma difficilmente troverai la testimonianza di qualche medico che dichiari che è diventato obiettore perché in questo modo ha fatto carriera (anche se presumibilmente di casi del genere ce ne sono stati).
Caro Roberto, ciò che volevo puntualizzare è che non si può criminalizzare “genericamente” la categoria degli obiettori dicendo che sono tali per convenienza, perchè così non è. Che poi nel mucchio ci sia anche qualcuno che ha fatto la sua scelta per questioni di comodo (ma quale comodo, poi?) ci può anche stare, ma per esperienza personale e conoscenze personali ti assicuro che si tratta di situazioni assolutamente marginali.
Essere obiettore di coscienza oggi (ma anche fino ad oggi) è tutt’altro che una scelta di comodo, posso assicurartelo.
Può darsi che tu abbia ragione, ma ne dubito. Possibile che il 91% dei medici del Lazio (ad esempio) abbia voluto fare questa scelta così scomoda?
E perchè no? Come ho scritto in un articolo sull’obiezione di coscienza che non so quando sarà eventualmente pubblicato, il buon medico, quello che rispetta la vocazione per cui ha deciso di fare il medico e cioè salvaguardare la vita umana, quello che rispetta il proprio codice deontologico oltre che morale, è colui che obietta.
Semmai mi stupisce che ci sia una così elevata percentuale di medici che si rendono disponibili a sopprimere la vita umana andando contro ogni giuramento e codice deontologico.
Quindi sei anche convinto che il restante 9% dei medici del Lazio che non è obiettore avrà dei vantaggi da questa sua scelta? Quando riuscirai a portarmi degli esempi in merito, potrò convincermene anche io, per ora resto dubbioso.
comoda questa inversione della prova.
Vabbeh… se pensiamo da chi viene… estimatore dello sFatto…
Non e’ lui che deve dimostrare che il 91% dei medici obiettori in realta’ praticano aborti, e’ Stefano che deve dimostrare che i medici non obiettori avranno dei vantaggi.
Strano…
Visto che a me si chiede di dimostrare cose, mi permetto di chiederle anche io. Ma sai, io sono scettico di natura, e di fronte ad un 91% di medici che fa una scelta scomoda, i dubbi mi vengono…
E’ curiosa questa mancanza di fiducia di Dara nei medici obiettori, che pero’ immediatamente diventa certezza granitica riguardo le ragioni della madre che vuole abortire, guarda caso sono TUTTE in pericolo imminente di vita queste donne che decidono di abortire.
Altra certezza granitica e’ quella che pervade il nostro Dara riguardo alle ragioni per cui uno possa chidere l’eutanasia. Non lo sfiora minimamente il dubbio che ci possano essere pressioni sul vecchiaccio affinche’ crepi e liberi una stanza, o molli finalmente il borsellino, o che ci si sia scocciati di mantenerlo e fargli compagnia, che-dobbiamo-partire-per-la-Sardegna-e-il-vecchio-a-chi-lo-lasciamo?
Oppure al registro delle coppie di fatto, che non possa essere un espediente, che so, per due fratelli o due amici, per pagare meno tasse?
Io non ho mai espresso questi giudizi.
Personalmente sono contrario all’aborto, come ho sostenuto anche in altri post, e penso che debbano essere favoriti tutti i metodi per evitarlo. Questo però non significa che la legge, democraticamente approvata, vada rispettata, e che in alcuni casi purtroppo anche la scelta della donna vada rispettata. Sull’eutanasia in Italia non esiste una legge apposita, esiste però un principio costituzionale in base al quale chiunque sia capace di intendere e di volere può rifiutare un trattamento sanitario, e questo principio a mio giudizio può essere esteso quando, in alcuni casi specifici, il paziente si trova in condizioni di salute irrecuperabili ed è destinato a morire soffrendo.
Sul registro delle coppie di fatto non è tema del topic, ma non sono stati rari i casi in cui anche i matrimoni sono stati fatti per convenienza.
Non si capisce perché sei contro l’aborto allora.
Si può essere contrari all’aborto solo perché si percepisce che in gioco ci sono sempre due vite umane, donna e bambino, e allora ci si oppone alla soppressione del secondo per presunti diritti della prima (come spiega benissimo chi è sopravvissuto all’aborto: http://www.uccronline.it/2010/11/26/video-testimonianza-shock-%C2%ABsono-una-sopravvissuta-allaborto-soppressa-per-i-diritti-della-donna%C2%BB/).
Sei contro l’aborto per puro sentimentalismo, dunque. In caso contrario la faccenda è grave perché ritieni lecito uccidere un essere umano, a seconda se è desiderato o meno.
Dara, presumo che dal 27 luglio al 12 agosto tu non ci sia in Italia,no?
Sarai a Londra no?
Con un simile campione di tuffi carpiati non avremo difficolta’ a guadagnare una medaglia d’oro!
Mi hai preceduto di poco ma la tua sintesi è perfetta! 🙂
ecco un’altra dimostrazione del tuo falso agnosticismo, e della tua falsa disponibilita’ a “cambiare opinione” (cosa che non avverra’ mai).
Intanto hai detto tu prima che in realta’ i medici obiettori fanno gli aborti nelle cliniche private.
Alla richiesta di dimostrazioni di tali assurdita’, hai risposto che NOi dobbiamo dimostrare che i medici non obiettori hanno vantaggi.
ooops… la risposta era chiaramente a Roberto Dara un livello piu’ su e non all’ottimo Stefano.
sorry.
P.S.: ogni tanto il sistema fa casino con le risposte
Io non so se i medici abortisti abbiano dei vantaggi o meno e nemmeno mi interessa saperlo, per la verità.
Anche se so che un intervento di interruzione di gravidanza ha un suo costo sia nel pubblico (vedere DRG correlati) che nel privato (vedere tariffari specifici) e che l’operato di medici, anestesisti, ferristi e infermieri coinvolti nelle pratiche abortive ha un suo prezzo e che questo costo viene pagato dal SSN (e quindi anche con le tasse che pago io) nel pubblico o nel privato convenzionato, e dai pazienti o dalle assicurazioni nel privato. E ancora, proprio in virtù delle leggi vigenti è chiaro che i pochi medici e tutti gli altri operatori abortisti hanno un posto assicurato nelle strutture pubbliche e private visto che il pubblico si è dato l’obbligo di “permettere l’applicazione della legge. E se questi, quello economico e il posto di lavoro non sono vantaggi…
Comunque, vedi, è la seconda volta che sposti il tema dove ti fa comodo. Qui si stava commentando il problema dell’intolleranza dei sostenitori dell’aborto e tu entri col tema della violenza di alcuni fanatici anti-abortisti. Come se quest’ultima potesse mai giustificare la prima o renderla meno grave.
Ora io intervengo a sostenere che non è vero ciò che si dice rispetto al fatto che sia conveniente per un medico la scelta anti-abortista e tu invece di confutare nel merito intervieni sostenendo che sono i medici abortisti ad avere svantaggi dalla loro scelta.
Dunque i medici abortisti e gli attivisti pro-choice sono degli eroi della resistenza contro i violenti pro-life e i privilegiati medici obiettori. Ma per favore!
http://www.uccronline.it/2010/04/22/dietro-laborto-ce-un-business-miliardario/
Nel caso qualcuno fosse interessato a capire perchè conviene essere un medico abortista piuttosto che obiettore.
Veramente il primo a citare il tema dei casi di medici abortisti uccisi è stato Christian, nel primissimo commento a questo post, la discussione si è poi inevitabilmente sviluppata su questo aspetto, data la evidente sproporzione dei casi opposti a quelli citati nel post stesso, mentre il tema dei medici abortisti e obiettori è stato introdotto proprio da te.
Rispetto al primo punto te ne rendo atto, non hai introdotto tu l’argomento. Tuttavia io mi riferivo al fatto che tu hai ampiamente sostenuto il discorso così che comodamente la discussione è filata via liscia su un circuito collaterale, come se il fatto che qualcuno ha ucciso un medico abortista (cosa sbagliata e gravissima, ovviamente) fosse “il problema” laddove invece il tema era quello della violenza utilizzata dai fautori delle libertà individuali per impedire alle persone contrarie all’aborto il diritto di esprimere la propria posizione.
L’evidente sproporzione te l’ho mostrata io mettendoti di fronte il numero delle vittime degli abortisti (44.000.000 di bambini + certamente molte donne) e quello dei medici abortisti ammazzati da assassini che benchè inquadrati con i movimenti anti-abortisti o addirittura frequentatori di comunità religiose, persino cristiane, nulla hanno a che fare con i principi ispiratori dei movimenti pro-life genuini.
Il tema dei medici obiettori è vero, l’ho introdotto io e chiedo scusa, ancorchè con un po’ di ritardo, per il parziale OT.
Dico “parziale” perchè se hai letto l’articolo hai letto che questo medico, a seguito del suo cambio di atteggiamento è stato fatto oggetto di “violenze” o se preferisci “pressioni” contro la sua scelta e perchè come immagino saprai i medici anti-abortisti sono da parecchio tempo, ed in modo particolare in questi ultimi tempi, fatti oggetto di una campagna di criminalizzazione abbastanza violenta, almeno nei toni.
Dunque, come vedi il tema non era proprio buttato lì a caso. Ciò detto il fatto che abbia tirato fuori io l’argomento nulla toglie alla mia obiezione secondo cui tu, invece che obiettare nel merito e portarmi gli argomenti secondo cui il mio punto di vista sui medici obiettori sarebbe sbagliato (in altre parole dimostrazioni serie della convenienza che questi medici avrebbero, secondo alcuni, nel fare la scelta che fanno) chiedi a me di portare prove del fatto che i medici abortisti hanno dei vantaggi nell’essere tali. 🙂
Precisiamo: io non ti chiedo nessuna prova. Ho solo espresso il dubbio dhe una scelta fatta da un cosi alto numero di medici (in alcune regioni altissimo) sia solo fatta da nobili motivi, sopraattutto perchë, come tu hai detto, sarebbe anche molto scomoda. Mi chiedevo quindi che i pochi (in alcune regioni pochissimi) medici che l’obiezione non la scelgono, visto che resterebbero in una più comoda posizione, avrebbero dei vantaggi. Ti chiedevo se, tu che sei medico, hai esperienza ed evidenz di cio’, cioe di qualche medico non obiettore ha avuto vantaggi derivanti da questa non-scelta. Se me la porterai, ti crederó, altrimenti resto nel dubbio.
Assolutamente no, tu hai espresso certezze insultando la categoria dei medici: http://www.uccronline.it/2012/06/16/buone-notizie-nel-lazio-il-91-dei-ginecologi-e-obiettore-di-coscienza/#comment-76081
Roberto, se hai letto il mio commento hai trovato alcuni elementi che dovrebbero rispondere al tuo quesito. 🙂
Ok prendo atto. Resta il mio dubbio, al quale puo rispondere chiunque, sul fatto che se i medici diventano obiettori facendo una scelta “scomoda”, di contraltare logico dovrebbe esserci il fatto che non diventando obiettori resterebbero in una posizione “comoda”. Quale? Tutto qui, visto anche che ormai solo una piccolissima parte resta nel “comodo”…
Del resto anche tu hai detto che la testimonianza citata potrebbe essere stata realizzata ad arte (anche se non ci credi e non ci credo nemmeno io)…
Comunque, non capisco la liceità di imporre ad una donna una gravidanza non desidera
ta; qualcuno considera ancora la donna un animale da riproduzione, senza volontà nè
dignità.
Quanto al “crescete e moltiplicatevi” era la parola d’ordine di quando sterminavano i
Cananei e si appropriavano delle loro terre; ora siamo già sette miliardi, lo sapete?
1) Innanzitutto le vite umane in questione sono sempre due: la donna e il bambino. La libertà della donna finisce quando inizia la libertà del bambino.
2) La donna ha avuto la libertà di decidere come fare sesso (tranne nei rari casi di stupro), dunque ha usato male la sua libertà se la gravidanza è indesiderata. Non può pagare un altro essere umano, innocente, per il suo errore nell’usare la libertà.
3) La donna viene già obbligata a partorire dopo la 22° settimana, senza nessuno scandalo. In caso contrario va in prigione assieme al medico. E’ una data simbolica, e dunque errata, perché l’essere umano in quanto tale appare al momento della fecondazione.
Una richiesta alla redazione: forse non sarà possibile o comunque immagino sia difficile e molto “time consuming” ma sarebbe simpatico trovare quante volte i suddetti ritornelli proposti da Antonio (imposizione di gravidanze indesiderate alle donne e crescita della popolazione mondiale con conseguente problema di risorse e spazio) sono stati ripetuti nei commenti agli articoli apparsi su questo sito.
A mia memoria (e frequento il sito non dalla sua prima “uscita”) almeno alcune centinaia.
Slogan, slogan e ancora slogan.
Mi permetto di risponderti io:
bufala “gravidanza indesiderata”: io conto 60 volte
bufala “crescete e moltiplicatevi”: 5 volte
bufala “sterminate gli altri popoli”: 42 volte
bufala “risorse non bastano”: 481 volte
devo continuare? 😉
Piccoli Adolf crescono e, purtroppo, si moltiplicano. Questo si.
Buona giornata.
Qualcuno dia una pastiglia a questo Roberto Dara…mi sembra davvero un tipo su di giri…solo contro il mondo. Auguri 🙂
Sono queste le pastiglie per Roberto:
http://www.asianews.it/notizie-it/Migliaia-di-pillole-cinesi-con-carne-di-feti-umani-bloccati-alla-dogana-coreana-24687.html
Solo contro il mondo non direi. Io non sono un abortista, e le persone calme che scrivono su questo blog lo sanno benissimo. Purtroppo gli elementi portati a supporto di questo articolo sono debolissimi, non esiste (fortunatamente) un vero problema di “violenze abortiste contro i pro-life”, esistono solo casi isolati (in alcuni casi violenti), mentre purtroppo esiste da diversi anni un vero problema di violenze in senso opposto, che ha causato morti, feriti e distruzioni. Ovviamente questo non significa né che i pro-life, né che i pro-choice, siano tutti dei violenti! Chi mi conosce sa benissimo quanto io rifugga e condanni le generalizzazioni!
Noto (e la cosa non mi sorprende) che il 99% dei commenti sono di signori uomini mentre la questione del diritto di scelta se portare o meno a termine una gravidanza riguarda soprattutto le donne, che pero’ sembrano avere ben poco spazio, essendo una sparuta minoranza.
Uomini, donne e anche omosessuali che non si capisce cosa si impiccino a fare quando si parla di figli e aborti. Va beh.
Comunque è interessante notare che nel 2011 (http://www.uccronline.it/2012/05/25/sondaggio-gallup-i-pro-life-crescono-al-50-al-41-gli-abortisti/) le donne americane pro-life erano il 44%, soltanto il 6% in meno di quello pro-choice (sparuta minoranza dice Brainless?). Tuttavia, il 51% delle donne riteneva l’aborto “moralmente sbagliato”, contro il 39% che invece lo riteneva “accettabile”. Considerando che nel 2012 i pro-life in generale sono aumentati globalmente e nettamente (http://www.uccronline.it/2011/05/28/indagine-gallup-maggioranza-degli-americani-e-contro-laborto/) è razionale ritenere che le donne pro life abbiano raggiunto se non superato quelle pro-choice. I dati sono in crescita…e l’anno prossimo?
Infatti caro Brain, io credo non può sorprendere un fatto ovvio. In questo caso, io credo che per i cattolici non esiste alcun diritto di scelta, perchè già propensi naturalmente a scegliere la vita, se proprio di diritto vogliamo parlare ma che comunque è fuori luogo per chi spera nella misericordia e nell’infinita grazia di Dio.Perché le leggi umane sono limitanti e sempre imperfette mentre la Verità di Cristo rende realmente liberi, ma soprattutto perché il Vangelo di Gesù parla in modo chiaro e netto: “Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”.(Lc 11,23). Certamente dipende tutto da con che ottica uno guarda nella propria coscienza, ovvio. Saluti.
Credo in Unum Deum…mancava l’ultimo di…credo 🙂
Brain, anche se fossero solo le donne ad abortire, a decidere di sopprimere un innocente, il figlio che portano in grembo, è molto peggio il pensiero che l’aborto sia un bene, la giustificazione dell’aborto da parte dei maschi. E’ per questo che ai legislatori sarà comminata una pena più severa, anche a quelli che si rifiutano, come ha fatto la Consulta, di entrare in merito alla legge iniqua 194. Infatti, è molto peggio rifiutarsi di entrare nel campo da gioco del bene e del male, anche se dalla parte sbagliata,e “giocare”: il primo caso è quello dei sogghignatori Nitzscheani, dei decostruzionisti, la risma intellettuale all’avanguardia e dominante in Occidente, e la loro si chiama malizia, atto demoniaco,il secondo colpa, anche se grave, umana.
La scelta riguarda anche l’uomo perchè il bambino è frutto dell’amore spirituale e fisico dell’uomo e della donna insieme.