La teologia atea: il caso Vito Mancuso
- Ultimissime
- 19 Mag 2014
Lo strano caso di Vito Mancuso, teologo ateo. Da anni professa su “Repubblica” una teologia new-age, negando la morale cattolica e i miracoli di Gesù, dimenticandosi di Lui perfino il venerdì santo.
Nella storia della Chiesa è curioso il fenomeno per cui molti dei più feroci anticlericali siano stati ex-seminaristi.
Due esempi curiosi su tutti: il dittatore Stalin ed il quasi matematico Odifreddi (ma l’elenco è molto lungo). Il teologo Vito Mancuso è invece un caso a sé stante
Dopo essersi spretato, Mancuso ha cominciato anche lui a combattere la teologia cattolica, professando contemporaneamente una forma di spiritualismo cristiano-buddhista-vegano-ecologista, un moralismo laico e sincretista basato su termini new-age come “empatia”, “armonia”, “energia” ecc.
Mentre un anticlericalismo violento e dichiaratamente ateo viene respinto dalla maggior parte delle persone, il potere di persuasione di Mancuso, grazie al suo approccio “soft”, è al contrario estremamente elevato. Per questo il furbo e laicissimo Eugenio Scalfari lo ha premiato, donandogli il ruolo di editorialista di Repubblica.
Mancuso e la rivoluzione della morale cattolica.
E’ da queste colonne che -consapevole della crisi d’identità del protestantesimo europeo- da anni Mancuso spinge per una riforma in chiave protestante dell’etica cattolica, sapendo così di indebolirne le fondamenta.
E’ proprio di oggi un suo articolo-sermone, non certo sui cristiani massacrati in Medioriente, ma sul “diritto dei preti di sposarsi”, ovviamente tutto «per il bene della Chiesa».
L’ossessione di Mancuso, tra citazioni evangeliche e bibliche, è la rivoluzione della morale cattolica ed il modus operandi è insidioso: «Che ne sarebbe della Chiesa, se fallisse Francesco?» si domandò tempo fa. Se Papa Francesco non farà una rivoluzione -è la minaccia di Mancuso-, cioè se non aprirà a: matrimoni gay, fecondazione artificiale, sperimentazione su embrioni, eutanasia/testamento biologico, sacerdozio femminile, adozione gay, preti sposati ecc., allora «sarebbe la fine della luce che si è accesa nell’esistenza di tutti gli esseri umani non ancora rassegnati al cinismo e alla crudeltà della lotta per l’esistenza». Il ricatto è evidente.
Vito Mancuso ateo? Il venerdì santo dimentica Gesù.
In un altro recente editoriale, altrettanto significativo, è stato quello del Venerdì Santo. Mentre nel mondo si svolgeva la Via Crucis per ricordare la passione di Gesù Cristo, il teologo Mancuso rifletteva anche lui di Via Crucis ma senza mai citare Gesù, preferendo parlare -non si sa con quale autorità o competenza- di economia, dell’accumulo di denaro, del consumismo, dell’antropocentrismo cristiano ecc.
Un fatto significativo, per un teologo “cattolico”, ignorare il senso della Pasqua e non prendere mai posizione sulla morte di migliaia di cristiani nel mondo, preferendo qualsiasi altra tematica.
Mancuso nega i miracoli di Gesù.
I dubbi sulla vera identità di Mancuso sono sorti perfino ad un intellettuale laico come Angiolo Bandinelli. Il teologo di Carate Brianza ha infatti partecipato –ne avevamo già parlato– ad un’intervista in cui ha apertamente negato Dio e l’intervento divino, spiegando che i miracoli «sorgono dal basso, dall’energia della mente umana».
Aggiunse, inoltre, l’assurdità che «una carezza, una parola dolce hanno lo stesso potere curativo di un farmaco».
Bandinelli, perplesso perfino lui, ha commentato: «Vi è tutta una letteratura di stampo libertino-illuministico che tende a spiegare in termini naturalistici gli eventi o le situazioni proprie della religiosità. Ora, con Mancuso, siamo al miracolo come “prodigio dell’energia della mente umana”. Non innova di molto, il suo è solo positivismo aggiornato e sofisticato».
La redazione
58 commenti a La teologia atea: il caso Vito Mancuso
E’ degno di essere chiamato teologo?
Uno che nega apertamente Dio è teologo tanto quanto un vegetariano che si abbuffa di carne di maiale. Se leggo quel che scrivono il sedicente credente Mancuso e il laico Bandinelli mi vengono in mente le parole di Benedetto XVI: “ci sono tanti che credono di essere nella chiesa e invece stanno al di fuori, tanti che credono di esserne fuori e invece sono dentro”.
Vito Mancuso non è un teologo, ma un ateologo.
Da credente cattolico, trovo che nell’articolo in questione del teologo Mancuso non vi sia neanche una sillaba anti-cattolica. Mentre trovo anti-cristiano il livore e la chiusura che emerge dal modo di porsi di questo post. Per fortuna il Papa ha un atteggiamento opposto a quello di questo sito, e per fortuna Francesco è Benedetto preferiscono interloquire con Scalfari e con Odifreddi, ponendosi quindi agli antipodi rispetto a chi esprime una anti-evangelica aggressività nei loro confronti.
Ma tu credi nel Signore Gesù?
Se prende (malissimo oltretutto) le difese del povero Mancuso la risposta è negativa: Vito nega apertamente i miracoli e dunque ritiene Gesù un semplice uomo divinizzato dagli uomini.
Oltre al fatto che critica il presunto “livore” (senza citare una sola frase incriminata) rispondendo con il suo livore personale, giudica chi critica Mancuso dopo aver detto che è “vietato giudicare”, crea paragoni umilianti quando invece dovrebbe amare il prossimo anche se ritiene che stia sbagliando.
L’unica cosa giusta è l’aver paragonato Mancuso a Scalfari e Odifreddi. Peccato che il primo sia criticato da tutti i teologi italiani (all’estero non lo conoscono) e ignorato sia da Benedetto che da Francesco. I quali preferiscono giustamente i più onesti e trasparenti Scalfari e Odifreddi.
Concordo con il tuo punto di vista, dopo il tanto invocato ‘dialogo’ e il cosiddetto ‘giardino dei gentili’, quando qualcuno espone le sue idee e lo si censura perché non in linea… allora che dialogo è? Se siamo tutti d’accordo tanto vale tacere, o facciamo come quelli della curva sud che si danno sempre ragione tra loro.
Non viene censurato: semplicemente se ne denunciano le incoerenze.
Certo che se critichi i pilastri fondanti e per questo ti reputi il “vero cattolico” allora io mi permetto di dissentire.
Non è che in nome della libertà di espressione si può spacciare per potenzialmente vero tutto ciò che ci pare e piace.
Grande LawFirstPope!!!
Sono solo un umile strumento nelle mani del Signore. 🙂
Ma che discorso è? Vuoi dire che se in un blog, cui partecipassi, sentissi
dire che nazifascismo e comunismo sono state splendide ideologie
del XX secolo, ecco, tu non dissentiresti perchè se no “non c’è dialogo”?
Forse doveresti precisare quale sia il tuo concetto di ‘dialogo’,
da come scrivi deve essere una concezione tutta tua.
-… tu non dissentiresti …-
Posso dissentire o posso concordare, questo è un dialogo (dia-logo=parlare attraverso)
Ma se si stabilisce a priori quale è la verità, non è dialogo. Questa è la mia concezione. Per te no?
È anche vero, Klaud, che se uno ti viene a dire “i veri vegani sono quelli che si nutrono di sola carne”, anche con tutta la buona volontà e disponibilità al dialogo che ci puoi mettere, un po’ per folle lo prendi, no? 😉
“Io sono la via, la verità e la vita”. I cattolici-adulti lo avrebbero ripreso dicendogli che non si deve “stabilire la verità a priori”.
Non esiste dialogo senza una verità posta a priori (oggettiva). Il dialogo serve come progressivo avvicinamento alla verità, altrimenti è orribile narcisismo, tanto per dire “io sono uno dialogante”.
Caro Klaud, Dio delle tue chiacchiere/riflessioni/opinioni/punto-di-vista non sa cosa farsene.
Sei stato delegato per parlare a suo nome? Ne prenderò atto quando lo dirà a me personalmente.
Volevi dialogare e queste sono le tue risposte? Invochi il ‘dialogo’ e il ‘giardino dei gentili’ (che poi si chiama “cortile”, evidentemente non ha familiarità con il Vangelo) e poi quando qualcuno dialoga con te tu lo censuri chiudendo la discussione bruscamente senza rispondere alle osservazioni poste? Preferisci forse la curva sud che si danno sempre ragione tra loro? A quanto pare si.
“Dialogo”, “apertura”, “incontro”, “rispetto”, “porgere l’altra guancia”…vi riempite la parola di questi paroloni ad effetto mediatico e mancusiani e poi siete i primi a tradirli. Ipocrisia, caro Klaud. «Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello» (Mt 18,15). Altro che riflessioni, concordare o non concordare!
Stai affermando che tu non stabilisci “a priori” quale sia
la verità: puoi argomentare meglio?
Solo alcuni passi da un articolo di quelli linkati:
Per Mancuso, evidentemente, non c’è più nulla di buono residuo nella dottrina cattolica, con buona pace di chi crede che la Verità sia immutabile.
Per Mancuso, evidentemente, la posizione della Chiesa è “lontana dalla realtà” ed andrebbe quindi aggiornata, cambiata in tutti i punti da lui elencati, con buona pace di chi trova cattolico credere che lo Spirito Santo guidi la Chiesa.
Altre cose:
– l’inferno non esiste
– il peccato originale non esiste
– l’uomo in ultima istanza si autoassolve con il suo solo proprio esercizio di vita morale
– il sacrificio di Cristo non è indispensabile alla salvezza
– etc.
Proprio niente di anticattolico?
Ottima analisi. Ma secondo te John legge davvero quel che scrive Mancuso? A lui basta rilevare che nel testo ci siano presenti le parole “incontro”, “empatia”, “rispetto”, “apertura”, “dialogo” perché vada tutto bene e non ci sia nulla di “anti-cattolico”.
Abboccano come pesci, non si accorgono nemmeno di quanto sono manipolabili.
Caro Paolo, io so solo che al giorno d’oggi in tutti i campi (non solo religiosi, basti pensare al giornalismo) questo malinteso mito della libertà di espressione – ‘libertà’ come valore in sé, non come servizio alla verità – è una delle cose più dannose che esista.
È l’equivalente di “libertà di ideologia”.
Si è visto quanto sei cristiano e cattolico…è bastato risponderti perché tu sfogassi quel che sei veramente. 😀
A parte questo, mi citi il “livore” dell’articolo? Almeno due frasi se riesci, grazie.
Caro sig.John se, nella citazione del pensiero del Prof. Mancuso, Lei, “da credente cattolico”, ritiene non vi sia “neanche una sillaba anti-cattolica” (o anti-cristiana, come mi pare piu’ appropriato), allora devo dire che secondo Lei nella Chiesa c’e’ posto per tutto ed il contrario di tutto.
Eutanasia, matrimonio ed adozione omosessuale, sperimentazione sugli embrioni, “diritti riproduttivi” (leggasi “aborto”), etc. etc.
etc.
Quindi nella Chiesa c’e’ posto anche per Ponzio Pilato e per la sua domanda retorica, rivolta a Cristo tra lo sprezzante e l’ironico: “Quid est veritas ?”.
Papa Francesco mi pare stia cercando di spingersi fino alle Colonne d’Ercole del dialogo con i piu’ lontani.
Cercando di spingere all’estremo una tendenza gia’ peraltro manifestata da tutti i suoi predecessori.
Non ci si illuda pero’ che questo implichi “aperture” sulle menzionate tematiche.
Non si coltivi questa illusione, per poi magari non restare delusi per l’ennesima volta.
Dico questo con una certa sicurezza, proprio perché la Chiesa, usando un concetto citato nell’articolo, non e’ affatto rassegnata ad una societa’ dove prevalgano il cinismo e i desideri del piu’ forte, sulla vita e la felicita’ del piu’ debole.
Perdonatemi se mi ri-inserisco, ma vedo ora che ci sono molti commenti che seguono il mio, firmati con il mio nome da non so chi. Il mio unico commento in questa discussione è quello datato 19 maggio 2014 alle 15:21 (non avevo ancora replicato alle risposte e magari lo farò, ma mi è difficile farlo con un disturbatore che si firma come me).
Gli amministratori del sito possono verificare che solo il commento delle 15.21 e il presente sono miei, sia attraverso l’indirizzo IP, sia attraverso la mail associata. Se fosse possibile agli amministratori rimuovere i commenti del falso John ne sarei grato (è evidente che sono solo azioni di disturbo). Nel frattempo chiedo a tutti di considerare assolutaente non miei i commenti diversi da quello delle 15:21 e dal presente, e chiedo agli amministratori se possono garantire per me a seguito di una verifica incrociata di mail e indirizzo ip. Grazie!
Fra tutti e due per lo meno il secondo è diretto e onesto. Tu invece sotto una falsa apparenza nascondi l’odio verso chi osa criticare un teologo che da anni sputa contro la Chiesa cercando di modellarla a suo piacimento. Non a caso lo paragoni a Scalfari e Odifreddi.
Condanni il presunto “livore” (ma dov’è??? mi citi una frase??) rispondendo con il tuo livore personale, predichi il mancusiano “vietato giudicare” e intanto giudichi chi ha il coraggio di criticare l’editorialista di Repubblica che si vergogna di parlare di Gesù Cristo e dei cristiani massacrati, preferendo remare contro la Chiesa a cui dice di appartenere.
I pubblici falsi profeti vanno pubblicamente posti all’attenzione, troppi -come te- sono caduti nella trappola della chiesa “opinionista” o “su misura” (o “noi siamo chiesa”) che vorrebbe Vito Mancuso. Scalfari e Odifreddi sono più onesti di lui e di te, per questo Francesco incontra personalmente il primo (vietandogli di pubblicare i loro discorsi) e Bendetto ha stroncato filosoficamente il secondo. E nessuno dei due si è mai degnato di incontrare/citare/rispondere/scrivere/chiamare Mancuso.
La tua aggressività e i tuoi violenti giudizi sono totalmente anti-evangelici. Mancuso non ti assolverebbe.
Anzi, don Mancuso. Perché, anche se ha voluto tradire la vocazione datagli da Gesù Cristo, gettandola alle ortiche, rimarrà sempre sacerdote. Il tradimento gli pesa nell’anima, non a caso è ossessionato dal narcisismo di una chiesa a sua misura.
“Sofisticato”, vabbé non esageriamo…
…ma sarebbe ora di farla finita co sto dialogo, e darci un taglio, che non incanta più nessuno il dialogo a tutti i costi, a parte quattro boccaloni.
Il cristianesimo è attaccato in Asia e Africa dagli integralisti islamici, in Occidente da un cartello che raccoglie massoni, neoatei, associazioni gay, spinelloni, abortisti e compagnia cantante.
La Chiesa dovrebbe pensare più ai cristiani e molto meno a dialoghi impossibili con chi simula di voler dialogare solo per alleggerire il numero dei cattolici contrari.
E’ una questione di responsabilità nei confronti di cristiani a rischio sopravvivenza.
Il dialogo non serve ad altro che a sviare energie dai reali problemi.
L’avete letto su Tempi l’articolo sulla nuova offensiva che le ong dell’ONU stanno preparando, per ricattare la chiesa sulle politiche abortiste?
MANCUSO E’ INTELIGENTISSIMO SA BENE PIù DI VOI TONTI CHE GESù CRISTO E’ TUTTA UNA MONTATURA E CHE REALMENTE NON E’ MAI ESISTITO COSI’ COME LO PRESENTA LA CHIESA LO SANNO ANCHE I SASSI MA VOI POVERETTI ANCORA CI CREDETE.
Gesu’ Cristo e’ esistito ed i Vangeli sono testi molto attendibili, secondo gli standard di validazione delle fonti storiografiche antiche.
Basti pensare che i manoscritti dei vangeli erano tutti certamente gia’ nero su bianco entro 70 anni dalla morte di Gesu’.
Matteo e Marco probabilmente entro 25 anni.
Queste le rende appunto fonti attendibili.
Anche i successivi codici (cioe’ le prime copie dei manoscritti che ci sono pervenute) mi pare risalgono tutte ai primi duecento anni della storia cristiana.
Se si pensa che il primo codice del De Bello Gallico di Cesare risale ad almeno 600 anni dopo il manoscritto, non per questo si mette in dubbio il contenuto di questo libro e la sua paternita’.
Il Gesu’ storico e’, per forza di cose, quello descritto dai Vangeli.
Poi uno e’ liberissimo di non credere alle affermazioni sui fatti soprannaturali che lo riguardano.
Come oggi nessuno puo’ mettere in discussione che Padre Pio sia esistito e che migliaia di persone lo abbiano visitato: anche se magari non crede alle cose straordinarie che gli sono attribuite.
OK Jhon, noi siamo titti tonti, Gesù non è mai esistito e trallallero trallallà; ma dimmi…
a te cosa ne viene in tasca che ti arrabbi tanto?
Mancuso è il tipico personaggio usato da chi combatte la Chiesa cattolica per creare divisioni al suo interno. E’ una vecchia tecnica: si dà spazio e visibilità a questa persona con il solo scopo di indebolire la Chiesa.
Ovviamente questa persona deve stare bene attenta a non ‘farla fuori dal vaso’ come dimostra la durissima reprimenda che il Mancuso ha avuto dal Pievani appena il teologo si è avventurato in campi che secondo i materialisti non vanno varcati…
http://temi.repubblica.it/micromega-online/perseverare-diabolicum-risposta-a-vito-mancuso/
Mancuso è il Cavallo di Troia col quale il laicismo italiano (UAAR, Scalfari, Odifreddi, ecc…) cerca di sconfiggere la Chiesa Cattolica.
Se Mancuso ha capito che Gesù non è mai esistito perché allora non fonda una sua religione e non rinnega apertamente Nostro Signore, invece di fare “Melina” come tutti ‘sti falsi profeti del Cavolo che mettono in Mezzo la Cristianità e poi sputano le in faccia!!!???
…le sputano in faccia!
Eccolo il tuo dialogo!
Si basa sul dare del “tonto” a chi non è d’accordo con te…
Tu dai del “tonto” agli altri perché sei a corto di argomenti e, allora, preferisci “buttarla in caciara”…
Caspita John! Meno male che me l’hai detto tu! Con le tue profondissime argomentazioni ora é tutto chiarissimo…
Scherzi a parte, quando la vuoi smettere di renderti cosí ridicolo potresti anche pensare di argomentare qualcosa delle tue assurde teorie. Certo argomenti per le tue teorie te le dovresti inventare di sana pianta, ed ovviamente palesemente false, ma almeno sarebbe un buon punto di partenza per sembrare meno ridicolo di quel che realmente sei.
Non mettiamo tutto sullo stesso piano. Ad esempio il no al sacerdozio femminile o al matrimonio gay e tra esseri di specie diverse ha fondamenti teologici l’ammissione al sacerdozio di uomini sposati è un altro cosa infatti nella chiesa cattolica vengono ordinati sacerdoti uomini sposati.
Il problema è che questi argomenti vengono tirati fuori dal cilindro(da Mancuso e da altri, sopratutto anticlericali ossessionati dalla religione) soltanto per il narcisistico brivido di voler insegnare qualcosa alla Chiesa, per assaggiare il sapore di essere maestri della Chiesa oppure per modellarla a proprio piacimento.
I “cattolici adulti” si chiamano così perché si sentono padri della Chiesa e non (più) figli. A nessuno importa veramente del sacerdozio femminile, importa soltanto l’ideologia femminista e l’accusare la Chiesa di misoginia. Poi intanto però gli stessi quotidiani che fanno questi appelli sono diretti da soli uomini…come “Repubblica”, di cui Mancuso è editorialista.
Questo è vero è solo anticlericarismo e mischiano di tutto nei loro sproloqui.
Trovo che il dialogo sia un elemento fondamentale di civiltà. E proprio per questo fatico a capire perché un uomo intelligente come Mancuso rinunci, di fatto, al dialogo. Articoli in solitaria, libri in solitaria, ospitate televisive in solitaria. Perché lui stesso non propone uno scambio di opinioni su Repubblica o un libro a 4 mani con Socci o Messori o Agnoli?
…perché gli farebbero un mazzo così, e allora casca l’asino.
… e non è detto che un giorno o l’ altro qualcuno non glielo faccia.
Adesso la ruota gira così ma domani potrebbe anche darsi che si metta a girare cosà…
Evidentemente preferisce Augias! 😀
Beh certo, la pensano allo stesso modo su tutto…sai che dialogo!! 😉
Già: Mancuso si circonda di “Yes Men” (Scalfari, Augias, Odifreddi…) che prendono per oro colato ogni sua parola.
È questa, in fondo, l’idea di dialogo che hanno in mente i vari Mancuso, Augias, Scalfari, Odifreddi…
Magari fossero in solitaria, ha scritto anche un libro a quattro mani con Augias; quest’ultimo è una ex spia del KGB, noto anticlericale e legato a personaggi massonici. Ovviamente nel suddetto libro (“Disputa su Dio e dintorni”) i paragrafi si sprecavano ad andare contro la Chiesa, dimostrando che Mancuso non è un amante del dialogo (che poi, bisognerebbe capire a cosa serve questo dialogo, se a far convertire il prossimo al Cristo o se a farci convertire dal Cristo) bensì un vero e proprio gnostico, con delle idee che riprendono dottrine unte e bisunte del II e III secolo d.C.; praticamente, un brontosauro della teologia, con tesi già confutate diversi secoli fa.
Se il Papa non farà questo e quello, io vi dirò cosa succede… per me una cosa così teologicamente funziona ben poco. Sembra una teologia basata sull’indovina indovinello, assai superba e centrata sulle opinioni, invece che da un Incontro.
La questione non è cosa è umano ma cosa è sovraumano.
Altrimenti parliamo di sociologia, e credo proprio che Vito Mancuso faccia parte di questa categoria filosofica. Li c’è di tutto e di più e quando un sociologo comincia a parlare a livello sociale della Chiesa, non si sa perchè si fa chiamare teologo.
In quanto alla Chiesa, non è una novità che Essa vada contro il mondo e la società dominante. Non avrebbe senso che ci fosse, altrimenti.
Io stesso da cattolico non mi sento rassegnato difronte a nessuna crudeltà e cinismo.
Io confido nel Papa perchè proprio da lui ricevo parole piene di Vita, parole di un vinto(!) da Cristo e da Maria-Chiesa e non parole di un vincitore sul perenne rischio di fallire..
La Chiesa se non si adegua al mondo fallisce?
La Chiesa ha il compito di assomigliare a Cristo, ed è dura proprio perchè il mondo ci porta lontano da Lui!…
Mancuso è teologo, però non si sa come la sua teologia lo ha sempre più allontanato dalla fede e dalla tensione con Dio.
Ma la teologia non dovrebbe servire proprio al contrario?
E’ questa la testimonianza che occorre a chi cerca Dio?
A me sembra palesemente di no.
-… Ma la teologia non dovrebbe servire proprio al contrario?…-
Se la teologia è una scienza, come qualcuno afferma, non deve ”servire” a nulla, solo dimostrare la verità, che, detto per inciso, potrebbe anche essere il contrario di quello che tu desideri. Quello che è la tua visione in proposito si chiama Confirmation Bias, cioè pilotare le conclusioni.
Ciao Klaud,
e la verità serve o non serve all’uomo?
Scienza e teologia vanno incontro alla stessa domanda che nasce da un bisogno profondo, rispondere alla domanda: “e poi?”
Il desiderio è la base di partenza di ogni campo scientifico compresa la teologia, ecco quindi io penso che esso sia il mezzo e non il fine.
La teologia come la scienza tutta, cerca di portare a compimento la ragionevolezza di una verità che si crede essere almeno plausibile.
Io trovo che ci sia una Verità più grande.
Ed è anche la scienza che con tutte le sue fatiche e grattacapi per arrivare solo a delle infinitesimali piccolissime conclusioni, mi conferma.
La bellezza poi della religione cristiana è che può essere dimostrata scientificamente attraverso la propria esperienza umana. Dal plausibile all’incontro.
E ti assicuro che le difficoltà nel quotidiano per far questo sono esattamente il contrario di quello che desidererei altro fare.
Però grazie alla Fede capisci che tutto questo ti rende più umano, perciò vero. Seguire questo cammino ti realizza come uomo, non in quanto adulto che asseconda i capricci del mondo perchè ha le forze per riuscire a farlo, ma in quanto parte di Qualcosa di più grande da cui riceve la forza per cambiare se stesso in meglio.
Chi non vorrebbe donare l’altra guancia al nemico che percuote?
E’ faticoso solo pensare di essere così umani..
ma chi, in fondo in fondo, non si sente affascinato enormemente dal desiderio di essere totalmente buono?
Mi rendo conto di come sia un commento assolutamente ai margini del discorso dell’articolo, ma a quanto ne so Odifreddi non era seminarista in senso stretto…
Stava in collegio nel Seminario di Cuneo quando andava alle medie negli anni ’60, questo sì.
Lo so perché sono stato anch’io ospite per tre anni in quello stesso Seminario quando andavo alle superiori qualche anno fa, e me lo raccontò proprio il sacerdote che fu suo insegnante di… matematica! 😀
Deve essere la stessa sensazione che ho provato io quando i prof. ci raccontavano in classe le gesta di un vivace studente valdarnese che frequentava quello stesso liceo e quella stessa sezione una dozzina di anni prima di me… si chiamava Matteo Renzi 😉 .
Vito Mancuso….
Con i suoi editoriali bacia Nostro Signore, di cui è ministro ( sacerdos in aeternum),per consegnarne l’ immagine sacrilegamente stravolta alla moltitudine dei suoi nemici ( la gran parte dei lettori di ” Repubblica”) percependo puntualmente da Scalfari i pattuiti trenta denari.
Per quanto potrà ancora reggere un simile peso?
Un suo lontano “predecessore” l’ aveva fatta finita in tempi molto più brevi
Io non spero che Mancuso si impicchi, ma, anzi, prego il Signore che possa convertirsi e scoprire che quella Chiesa che oggi lui attacca è in realtà una Madre pronta a riaccoglierlo.
E quel giorno sarà festa!
Concordo con te!
Ma perché il Cataro Casaleggio dove lo mettiamo?
http://www.ilfoglio.it/soloqui/22104
Negli anni 70, ero poco più che un bambino, ricordo che il Corriere della sera ospitava 2 articoli, rispettivamente di Moravia e Pasolini, il primo a favore dell’aborto e il secondo contrario. Nella stessa pagina. Lo stesso giorno. Questo era il dialogo. Questo era il confronto delle idee. Dove è finito tutto ciò? Solo giornali di parte, intellettuali di parte, steccati, fazioni, impermeabili lei une alle altre. Che impoverimento. Che miseria. Ma come si fa a non capire che per praticare il dialogo bisogna accogliere e lasciar manifestare le tesi di chi non la pensa come te?
Non c’é il confronto per il semplice fatto che chi “comanda” ritiene che non necessiti il confronto o se viene fatto il confronto é solo per “attivare” la parodia di chi non la pensa come il branco dominante (basta vedere i dibattiti nelle trasmissioni televisive…). E’ sempre stato così e così é sempre stato nelle società che poi sono “sparite”; la fine che farà la nostra tanto decantata società occidentale laica e progressista che propone solo soluzioni ai problemi dell’oggi senza mai porsi il problema che il domani “comunque” ci sarà (anche se fa comodo non tenerlo a mente).
Anni fa avevo coniato questo termine per definire Mancuso. Ateologo. Ed ho sempre scritto che è un ateologo, giacché è un ateo che parla del suo dio.