Il Fatto Quotidiano è in crisi, ma le bufale anticlericali continuano

Nel 2010 Antonio Padellaro, direttore de Il Fatto Quotidiano, ha affermato: «Avevamo detto: proviamo a fare un giornale che abbia una proprietà e non un padrone. Che non debba mai chiedere il permesso a nessuno». Dopo due anni una delle migliori firme, Luca Telese, se ne è andato,  assieme ad un pugno di giornalisti e sei soci, perché Beppe Grillo è ormai il nuovo padrone di Padellaro e Travaglio (anche se Grillo riteneva nel 2006 che chi lavora con Padellaro perde la sua reputazione).

Non che ci sia qualcosa di male nei grillini, ma la contraddizione de Il Fatto è clamorosa, leggendo Telese. Secondo Angela Azzaro, vicedirettrice del settimanale “Gli altri”, «”Il Fatto” vive della dinamica scandalistica. Il quotidiano di Antonio Padellaro ha successo perché si inserisce in questo circolo vizioso di scandalo e populismo. Vuole colpire la “pancia” del lettore. Se la prendono con i plastici di Bruno Vespa ma sono solo più volgari e ingenui delle rappresentazioni capziose che compaiono sui più raffinati giornali. Spesso mettendo in piazza la vita privata delle persone, condannandole ancora prima che ricevano un avviso di garanzia».  

Un’analisi assolutamente precisa del metodo di lavoro degli amici di Padellaro, sopratutto per quanto riguarda il loro grande nemico: la Chiesa cattolica. I giornalisti de Il Fatto, come Marco Politi e Marco Lillo sono dei veri esperti di creazione di bufale anticlericali, tanto che ormai gli altri quotidiani si guardano bene dal riprendere i loro sedicenti scoop (ed è inutile che si lamentino di questo ogni volta!).

Sarà perché proprio di recente è cambiato amministratore e Padellaro e Travaglio sono stati messi in minoranza, sarà perché Padellaro e Travaglio sono stati salvati (guarda che fortuna!) per un cavillo incredibile dalla colpevolezza di diffamazione, ma il processo andrà avanti con un altro giudice, resta il fatto che lo sfogo contro la Chiesa è diventato di recente serrato e quotidiano. Lo ha sottolineato anche l’editorialista di “Avvenire”, Gianni Gennari.

All’inizio di maggio Il Fatto  è andato in tilt su un convegno dell’Agesci (guide e scout cattolici) dedicato all’omosessualità (tenutosi a novembre). Si sono chiesti a “Il Fatto”: è meglio usare questo caso per attaccare la Chiesa circa la discriminazione dei gay, oppure è meglio attaccarla facendo vedere che gli scout “sono più avanti” e affidano agli educatori gay delle responsabilità importanti? La risposta è stata: “tutte e due, tanto che c’importa a noi?”. E infatti il 5/5/12 Marco Politi ha attaccato la Chiesa attraverso la seconda modalità, facendo notare che secondo l’Agesci ci possono essere capi-scout gay e che sono dunque «da attendersi ruvide reazioni vaticane». Ma il giorno prima era uscito un articolo in cui si informava che  l’Agesci aveva detto «no al coming out dei “capi” gay e giovani scout omosessuali». In realtà sono due bufale, in quanto sono stati trasformati gli atti di un convegno in vere e proprie norme interne dell’organizzazione, per questo altri quotidiani hanno parlato di “stampa in fuorigioco” ed inutile “bufera mediatica”

Sempre a maggio, Il Fatto ne ha combinata un’altra. L’obiettivo era colpire il movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, un’interessante realtà che non accetta di nascondere la fede in sacrestia, divenendo molto scomoda per il laicismo promosso da Padellaro e amici. E’ stato dunque pubblicato un documento, trafugato illegalmente (è ricettazione?), del responsabile di CL, don Julian Carron destinato al Nunzio apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, nel quale il sacerdote spagnolo suggerisce quale successore di Dionigi Tettamanzi il card. Angelo Scola, allora patriarca a Venezia. Il solito Marco Lillo, sagace compare di Politi, ha fatto passare il documento come una forte pressione di CL al Vaticano, interessati a “conquistare” tramite un cardinale “amico” anche l’arcivescovado di Milano, oltre che le stanze papali (il Papa ha scelto quattro esponenti di CL come aiutanti di casa sua). Tuttavia, come è stato fatto ampiamento notare, don Carron rispondeva semplicemente ad un invito rivolto a lui, come ad altri responsabili di movimenti e associazioni oltre che – di default – a vescovi, proprio dallo stesso Bertello per sondare, come da prassi, candidature da porre all’attenzione del Santo Padre per la nomina del successore di Tettamanzi. Nulla di nuovo. Si è poi scoperto, oltretutto, che Benedetto XVI la pensava esattamente come don Carron.

L’elenco potrebbe continuare a lungo, è bene comunque arrivare ai giorni recenti in cui il solito Marco Lillo (ormai in gara con Politi a chi le spara più grosse) ha dato notizia del rapporto Moneyval, il comitato degli esperti anti-riclaggio europei, sullo Stato Vaticano. Secondo Lillo «lo Stato Vaticano è stato bocciato otto volte». Poi si scopre leggendo l’articolo che è stato bocciato 8 volte su sedici, quindi si potrebbe dire che è stato promosso otto volte su sedici (come mai Lillo sceglie un’altra formula?).  Secondo il giornalista d’assalto, dunque, «l’inclusione della Città del Vaticano nella lista grigia dei paesi poco affidabili durante l’assemblea plenaria di Strasburgo che si terrà dal 2 al 6 luglio, sembra sempre più probabile». Peccato che su “Il Corriere della Sera” venga smontata l’ennesima bufala de Il Fatto, perché si rivela che «alla Santa Sede» è stata data «una valutazione negativa in 8 dei 49 criteri standard in base ai quali viene attualmente valutata la trasparenza finanziaria di un Paese». 8 su 49, dunque, e non 8 su 16 come vorrebbe inventarsi Lillo, così «il punteggio complessivo assegnato al Vaticano dal rapporto ispettivo Moneyvall — che verrà discusso a Strasburgo il 4 luglio — rimane pur sempre al di sotto dei 10 punti negativi». Certo, non sappiamo se davvero il Vaticano entrerà nella white list, ma il Vaticano «potrebbe avercela fatta» (finalmente, aggiungiamo noi!).

Il Fatto Quotidiano ha molto in comune con l’ipocrisia dei radicalifingono di essere superiori ad ogni schieramento, ma poi sono sempre più schiavi dell’ideologia anticlericale; fingono di rifiutare i finanziamenti pubblici ai giornali ma poi –come rivela “L’Unità”«fino a poco fa si battevano in difesa dei giornali “imbottiti di soldi pubblici”», con giornalisti che «ci lavoravano tranquillamente senza porsi alcun problema di coscienza».

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105 commenti a Il Fatto Quotidiano è in crisi, ma le bufale anticlericali continuano

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  1. Jacques de Molay ha detto

    Perdonate il leggero OT, ma proprio ieri leggevo QUESTO articolo di Travaglio su l’Espresso.
    A occhio ci sono un paio di cose che non mi tornano: c’è qualcuno informato a dovere sui fatti che avrebbe voglia di spendere due parole in merito alla questione?

  2. Controinformato ha detto

    Ecco qua l’ennesima prova della falsità di questi movimenti sinistristo-piazzisti-a-anti-politici.

    Io li conosco, ero uno di loro, ero lì in piazza a gridare i vaffa contro la vecchia politica, il mio angelus era a(n)nozero, non c’era dio al di fuori di Grillo e il suo inviato era Travaglio. Come ho fatto a ridurmi così? Semplice:

    Quelli attirano gente con argomenti neutri e universali (ambiente, energia, soldi…), presentano i fatti con condimenti di rabbia e indignazione, ti scaricano addosso la frustrazione e il veleno accumulati in anni di passività, alla fine esci dai loro spettacoli con più rabbia e voglia di tirare sassate di quando sei entrato. Che quello che tu hai ascoltato sia vero, similvero, falso, non ha importanza, due cose importano: l’adorazione orgiastica del futuro e della rivoluzione che te lo porterà, la venerazione del profeta che ti ha aperto gli occhi e l’odio viscerale verso quelli che minacciano la terra promessa.
    Sindrome da NSDAP? Neanche a pensarci! Tu sei non sei uno di loro, non sei un pecorone che va dietro al potente mafioso di turno, non ascolti i loro falsi profeti della Tv, dei libri e dei loro giornalacci di regime, assolutamente no!
    Tu sei libero… di credere a quello che ti dice il Profeta!
    E se qualcuno ti fa notare le imprecisioni, gli errori commessi in buonafede o le alternative costruttive alle idee del Profeta tu rispondigli che ha torto marcio, che è un venduto, che è un pecorone, che della realtà non ha capito niente, ma soprattutto digli che deve ragionare con la testa! Che poi essa sia la sua, del Profeta, del Partito, della Massa, della minc**a, non fa differenza!

    • Controinformato ha detto in risposta a Controinformato

      Finché si parla di energia, di lavoro, di soldi, si può anche dire la verità;
      quando si parla di diritti e dietrologie bisogna dosare verità e simil-verità a favore del partito, ma quando si parla di Chiesa, Vaticano, Gesù Cristo, allora la verità non è data sapere, perché non è conforme al partito.

      Me ne sono andato perché di tutte le verità scomode e inaccettabili latenti nella storia di questo paese, non sono stati disponibili a riconoscere e a divulgare quelle che si trovavano a dare ragione a Santa Romana Chiesa e al messaggio di Cristo a essa affidata.

      In altre parole: me ne sono andato perché erano troppo uguali a quella società ipocrita e malata a cui io rifiutavo di aderire.

      • Andrea ha detto in risposta a Controinformato

        Infatti io non poche volte con questi mi trovo d’accordo sugli argomenti da te elencati.

        Quello che mi nausea è la loro Clerofobia insistita ed ostinata, ma non l’hanno capito che il Vaticano non naviga certo nell’Oro e che la Chiesa non ha certo idee da organizzazione fascista o ultracapitalista?!? Abbiano il coraggio di rileggersi il Magistero, le Encicliche e la Dottrina Sociale Ecclesiastica, piuttosto che mettersi a difendere gente come Castro o Lenin, loro si affamatori di Popoli…

      • Piero ha detto in risposta a Controinformato

        Finché si parla di energia, di lavoro, di soldi, si può anche dire la verità;

        Ma non e’ affatto vero…
        Girano le cose come pare a loro.
        “L’immondizia non la vogliamo. Gli inceneritori causano il cancro. La spediamo in Olanda cosi’ la gente non si ammazza a protestare”
        Ora a parte il fatto che in Olanda la gente non e’ cosi’ idiota da prendersi la spazzatura italiana per farsi venire il cancro, quello che omettono di dire e’ che la TARSU poi viene triplicata. Poi, gli illustri ecologisti, che spediscono via nave migliaia e migliaia di tonnellate di CO2?
        Chiamano “Cancronesi” il piu’ illustre medico specialista del campo italiano che, si puo’ dissentire finche’ si vuole sulle cazzate che dice su argomenti che non gli competono, ma in fatto di oncologia ha una sua posizione.
        Le Macine del Mulino Bianco che possono fare venire il cancro perche’ prima ci ha ca****to la mucca che prima ha pascolato vicino un termovalorizzatore… A parte la tecnica da imbonitore televisivo “assumete questa pillolina che, accompagnata da una dieta ipocalorica e un adeguato esercizio fisico, puo’ favorire il dimagrimento“.
        Credere a cazzate come la biowashball, che secondo loro laverebbe come e meglio dei detersivi, facendo rischiare malattie e funghi alla gente, “per combattere la lobby dei detersivi”…
        Come quando pubblicizzavano il latte crudo, perche’ era piu’ “naturale”, facendo venire la brucellosi alla gente.
        E potrei continuare per ore…

        • Piero ha detto in risposta a Piero

          che spediscono via nave migliaia e migliaia di tonnellate di CO2
          che spediscono via nave migliaia e migliaia di tonnellate di spazzatura producendo CO2

        • Controinformato ha detto in risposta a Piero

          ho detto: si può ANCHE dire la verità apposta, perché qualche stronzata l’ho sentita anch’io

        • Controinformato ha detto in risposta a Piero

          guarda che la polemica sugli inceneritori non è nata da Grillo, lui l’ha copiata dai risultati di analisi di biopsie di un’équipe guidata dal dottor Stefano Montanari.
          Grillo prima lo porta con sé in giro per l’Italia per fare la polemica e pruomuovere il suo ammbientalismo, con la promessa di finanziargli un microscopio elettronico a scansione nuovo per continuare le ricerche; poi i soldini non si capisce dove sono andati a finire, Montanari non ci stà più e Grillo lo scarica.

          • Piero ha detto in risposta a Controinformato

            Domanda 1: sono tutti coglioni negli altri paesi dove si fanno gli inceneritori, e solo gli italiani sono furbi (in particolare i napoletani)?
            Domanda 2: sono tutti coglioni i medici e i ricercatori che non confermano le ricerche del dott. Montanri?
            Domanda 3: anche ammesso che tutto sia vero (e non e’ tanto semplice dimostrarlo), preferiresti campare 80 anni (in media) meno 6 mesi (dovuti all’inceneritore) o 35 e crepare di tifo, colera, e infezioni varie dovute alla monnezza?
            Domanda 4: fai tanto casino, ti fa paura l’inceneritore, non vuoi la spazzatura (“tu” generico)? Ok manda la spazzatura in Olanda e pagatela tu!

            • Controinformato ha detto in risposta a Piero

              0) Non sono qui per prendere posizione sulla questione inceneritori sì, inceneritori no, mi sono limitato a esporre solo i fatti.
              1) io ho sempre sentito dire tra le file di Grillo l’esatto contrario: il dogma dell’inferiorità dell’Italia (di cui ho dimenticato di parlare prima)
              2) Il loro essere “coglioni” o meno dipende da altri fattori e non certo dal non-confermare le ricerche del dott. Montanari. A proposito, lo sapevi che l’università che ha effettuato le analisi degli stessi campioni esaminati dal dott. Montanari prima ha confermato i suoi risultati, ma poi davanti ai giornali ha smentito ogni cosa? Allora chi sono i coglioni?
              3) lasciando da parte la veridicità di questa teoria, vorrei far notare come la stragrande maggioranza della “monnezza” destinata agli inceneritori sia costituita in gran parte da materiale recuperabile e riciclabile. Per ridurre la restante componente non-riutilizzabile basterebbe porre più attenzione nei processi industriali e investire nella ricerca di materiali utilizzabili. L’inceneritore se proprio vogliamo farli, abbiamo almeno l’accortezza di usarli come ultima spiaggia del trattamento dei rifiuti e non come soluzione primaria
              4) La questione Olanda mi è nuova. Io Grillo l’ho sempre sentito schierarsi contro questa circolazione europea dei rifiuti, facendo notare quanto sia da idioti spedire le ecoballe in Germania per l’incenerimento quando nei dintorni di Monza esistono impianti per il setaccio e il recupero di metalli utili.

              Suggerirei comunque di spostare il dibattito da questo sito perché non mi sembra pertinente, dopotutto qui si parla di anticlericalismo e non di gestione rifiuti

    • Alèudin ha detto in risposta a Controinformato

      bella testimonianza!

      un trucchetto per smascherare questi imbonitori è verificare se fanno leva sulla tua rabbia repressa o morbosità oppure su sforzi positivi, nel primo caso stare alla larga.

      Un esempio lampante è il monologo di Celentano a San Remo.

      • Controinformato ha detto in risposta a Alèudin

        Il fatto che Grillo sia sempre arrabbiato, dica parolacce e parli a voce alta fa sicuramente leva sulla rabbia repressa del cittadino italiano nei confronti di questa “Italietta” problematica. Spero solo che questo accostamento sia fatto in buonafede e che sia solo una conseguenza della sua personalità.

        per quanto riguarda il monologo di Celentano a Sanremo io non mi esprimo, non l’ho seguito se non dai giornalacci e tele-giornalacci di consumo.

        Ripeto: va di moda essere anti-conformisti su tutto tranne che su sesso e anticlericalismo

  3. Andrea ha detto

    Non che ci sia nulla di male nei “Grillini”? Che non si capisca cosa vogliano, direi, al di là del denunciare la corruzione degli attuali partiti di potere, che però non è che proprio ci voglia Sherlock Holmes per capire che ci sia, eh? A parte il fatto che Grillo mi sa tanto di un nuovo Berlusconi, uno insomma che voglia andare al potere per fini propri usando il populismo ed i media, ma lasciamo perdere…

    Il fatto comunque ormai comincia a fiaccare persino “teste dure” del vecchio PCI, il che la dice lunga. Poi che siano ad arrivati ad inimicarsi l’Unità è da manuale!

  4. lorenzo ha detto

    “Amo l’odio, bisogna creare l’odio e l’intolleranza tra gli uomini, perché questo rende gli uomini freddi e selettivi e li trasforma in perfette macchine per uccidere” (Ernesto Rafael Guevara De la Serna, noto “Che”)

    • Andrea ha detto in risposta a lorenzo

      Noto per aver fondato proprie fabbriche “statali” (sue e dell’amico Castro) in cui faceva lavorare bambini 12 ore al giorno.

      • Piero ha detto in risposta a Andrea

        e per aver ammazzato personalmente migliaia e migliaia di detenuti politici.

        • Alèudin ha detto in risposta a Piero

          Tra l’altro anche gli omosessuali specificatamente per la loro omosessualità, le sanno queste cose quelli che sbraitano contro il vaticano con indosso la maglietta rossa?

          • Andrea ha detto in risposta a Alèudin

            Tutti i regimi marx-staliniani hanno perseguitato nella medesima maniera di nazifascisti e fondamentalisti islamisti gli omosessuali…

          • Controinformato ha detto in risposta a Alèudin

            avete inteso che fu detto: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire,
            ma in verità vi dico: non c’è peggior cogl***e di chi è cogl***e veramente!

          • Mattia ha detto in risposta a Alèudin

            Spesso le organizzazioni omosessuali quando devono scegliere tra gli stati dove sono discriminati e quelli invece dove sono tollerati, intervengono per sostenere i primi.

        • Alèudin ha detto in risposta a Piero

          “…migliaia e migliaia…” mi pare troppo.

          giusto per non esagerare coi numeri, ovviamente anche uno solo è troppo.

          • Piero ha detto in risposta a Alèudin

            Che Guevara è stato il vero, autentico ispiratore della rivoluzione comunista di Cuba. Con lui la sommossa anti – Batista si trasforma in una spietata macchina rivoluzionaria; la chiave di lettura della vicenda terroristica dell’ isola sta in questo maoista filo – cinese che non guarda in faccia a nessuno e che si immola per i propri ideali fatalistici e immaginari che grondano sangue.
            Egli viene subito arruolato dai fratelli Castro, ne diventa il mentore astuto e riesce conquistare l’ anima profonda del sistema operativo.

            Il 2 gennaio 1959 i guerriglieri castristi entrano a L’ Avana e occupano la fortezza La Cabana. Vi viene subito allestito, come emblema del nuovo regime, un carcere di massima sicurezza, in cui si processano sommariamente detenuti civili e militari, si seviziano 131 tra sacerdoti e uomini di chiesa.
            Oltre 20.000 sono i prigionieri di guerra catturati, dei quali si calcola che circa 10.000 vengono passati per le armi a Loma de Los Loches, come monsignor JAIME ORTEGA.

            Mentre Castro è il volto presentabile degli insorti, il ” Che ” ( dichiarato Comandate in seconda dell’ esercito ribelle ), ne rappresenta quello repressivo.

            Come primo Procuratore militare, egli detta le norme del ” Regolamento ” carcerario e ne programma l’ intero sistema in ossequio a quel suo concetto dell’ odio distruttivo che fa dell’ uomo un’ efficace, violenta, selettiva, fredda macchina per uccidere”. Lo riferisce testualmente Régis Debray, il francese sessantottino che molto ha scritto e meditato su di lui, dopo averlo seguito in Bolivia.
            ” Guevara è l’ ideatore e organizzatore, nel 1960, del primo ” campo di lavoro correzionale “, dove venivano spediti anche i semplici renitenti o ” svogliati ” sul lavoro.

            Dissidenti democratici, omosessuali, adolescenti ( ragazzi di 15 anni o poco più su ), intellettuali e letterati ” inutili alla Rivoluzione “, ecclesiastici perseguitati, vengono ammassati all’ aperto sulle spiaggie dell’ arcipelago Camarguey e lasciati sotto le intemperie tropicali. Il ” Che ” non aveva mai fatto mistero delle sue disposizioni.
            Lo scrittore Paco Ignacio Taibo II, nato in Spagna, dimorante in Messico, Ha scritto nel suo libro ” Senza perdere la tenerezza ” ( pure molto tollerante verso il medico argentino ), che il ” Che ” era solito ripetere la massima pedagogica: ” Prendete il fucile e sparate alla testa di ogni imperialista che abbia più di 15 anni “.
            Lo stesso scrittore, evidenzia come Guevara sapesse far soffrire acutamente i dissenzienti e i prigionieri:
            ” Fu il più violento tra i praticanti del socialismo . Nel decalogo dei detenuti politici il ” Che ” ordinò che essi fossero costretti a partecipare nudi alla cosiddetta ” cuadrilla ” ( gruppi di 40 persone comandati da un sergente o un tenente ) dei lavori agricoli; venire immersi per ogni infrazione nei pozzi neri; tagliare l’ erba con i denti; salire le scale con le scarpe zavorrate di piombo “.
            A lui scrittori del dissenso cubano addebitano nel corso degli anni ’59 – ’60, di aver giudicato e fatto fucilare 381 prigionieri. Sue sono le famigerate celle chiamate ” ratoneras ” ( buche per topi ), ” gavetas ” Gabbie “, ” tostadoras ” ( tostapane ), ” tapiadas ” ( con gratestrettissime ), come ha documentato la rappresentante provvisoria di Cuba all’ UNESCO, Martha Frayde”.

            JAY NORDLINGER aggiunge su National Review:

            ” Che Guevara dirigeva le esecuzioni sommarie a La Cabana, la fortezza che fungeva da mattatoio. Gli piaceva amministrare il colpo di grazia alla nuca. E amava far sfilare la gente sotto El Paredon, il muro rosso di sangue contro il quale furono uccisi tanti innocenti. Inoltre istituì il sistema di campi di lavoro dove innumerevoli cittadini soffrivano e morivano. Stiamo parlando del gulag cubano.
            Uno scrittore cubano – americano Humberto Fontova, ha descritto Guevara come una ” combinazione fra Beria e Himmler “.
            Antony Daniels ha detto: ” La differenza tra Guevara e Pol Pot, era che il primo non aveva studiato a Parigi “. E tuttavia – evidenzia ancora Nordlinger –
            uno degli uomini più illiberali, viene esaltato dai ” liberal “.

            “.

            Già, proprio così. E’ forse davvero riprovevole che in numerose manifestazioni politiche di sinistra ( particolarmente in Italia ), la faccia che appare in effige con più frequenza è quella del ” Che “.

            La piazza che plaude a quell’ effige non è una bella piazza.

            http://www.loccidentale.it/node/13583

            • Alèudin ha detto in risposta a Piero

              si certo, intentevo lui personalmente…

              • Piero ha detto in risposta a Alèudin

                Nei mesi successivi alla vittoria del gennaio 1959, contribuì attivamente alla fucilazione di 600 persone tra i membri dell’opposizione.

                Ho letto di almeno 3500-4000 fucilati da lui in persona. Pero’ e’ stato un po’ di tempo fa. Appena trovo il link lo posto.

                • Piero ha detto in risposta a Piero

                  http://lasteccanelcoro.blogspot.it/2007/11/gli-scheletri-nellarmadio-del-che.html

                  Nell “progetto Cuba Archive” alla voce “Vittime di Che Guevara in Cuba” vengono addebitate , direttamente o indirettamente ,quattordici vittime che furono eliminate dal comandante in Sierra Maestra, durante la guerriglia contro gli uomini di Fulgencio Batista, tra il 1957 e il 1958. Dal 1 al 3 gennaio del 1959, a Santa Clara, il nostro “Che” fece fucilare altre 23 persone. Quando era comandante della Cabaña, la fortezza dell’Havana adibita a prigione, fece uccidere ben 164 persone.Quando Guevara fu nominato “procuratore” (meglio boia) della prigione della Cabana uccise molte migliaia di persone ,specialmente ex compagni d’armi che si rifiutavano di obbedire e che si mantenevano, al contrario del “CHE”, democratici e non violenti. “Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino – scrive Massimo Caprara, segretario personale di Togliatti in un articolo apparso su Il Timone (n. 20 luglio-agosto 2002) – fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e “pericolosi” incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l’erba con i denti; essere impiegati nudi nelle “quadrillas” di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri (di merda, ndr)”.Ed i processi come erano? Javier Arzuaga, il cappellano basco a La Cabaña testualmente dice: «C’erano circa ottocento prigionieri in uno spazio adeguato a non più di trecento persone: membri dell’esercito e della polizia di Batista, qualche giornalista, alcuni uomini d’affari e commercianti

    • Controinformato ha detto in risposta a lorenzo

      Quanto vorrei che tutti i sinistristi di questo mondo si uniscano davanti a un maxi-schermo a leggere questa frase, voglio vedere se avranno il coraggio di girare ancora con il muso di quel cane stampato sulle loro magliette (tra l’altro CAPITALISTICAMENTE ACQUISTATE)…

      • Lugh ha detto in risposta a Controinformato

        Ah, quelli di coraggio ne hanno pure troppo. Se davvero accadesse prevedo 3 possibili scenari:
        1) Dicono che è tutto un complotto clerico-fascio-borghese-capitalista finanziato da Berlusconi.
        2) Si mettono a urlare i 5 slogan della sinistra, ovvero Vergogna, Fascisti, Buffoni, Mafiosi, Servi di Berlusconi.
        3) Dicono che ha fatto bene a fare quello che ha fatto.
        In tutti i casi il giorno dopo te li troverai tutti in piazza con le magliette del Che e il pugno alzato che cantano El pueblo unido.

  5. roberto dara ha detto

    Nessuno degli articoli del Fatto citati sono “bufale” (cioè notizie false), ma notizie vere commentate in modo esagerato o fazioso.

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a roberto dara

      Dicesi bufala: “affermazione falsa o inverosimile. Può perciò essere volta ad ingannare il pubblico, presentando deliberatamente per reale qualcosa di falso o artefatto”

      1) Convegno Agesci: trasformati atti di un convegno in vere e proprie norme interne dell’organizzazione = bufala->si presenta qualcosa di artefatto

      2) Lettera di Carron pubblicata senza dire che è una risposta ad una ben precisa richiesta = bufala -> si presenta qualcosa di inverosimile (pressione sul Vaticano) in modo artefatto.

      3) Vaticano bocciato 8 volte su 16 al posto di dire che è 8 volte su 49 = bufala -> informazione falsa e deliberatamente incompleta

      • roberto dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Secondo questa definizione quasi tutti i giornali sono pieni di bufale. Il Giornale e Libero non avrebbero altro che bufale.

        • Pino ha detto in risposta a roberto dara

          e quale sarebbe allora la sua definizione di “bufala”? Se una notizia la pubblica il Giornale o Libero è per default una bufala, se invece la pubblicano il Fatto, Repubblica o il Corriere è una verità rivelata, un dogma, anche se a volte “impreciso”.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

            Per me una bufala è una notizia falsa, o una notizia artefatta in modo tale da stravolgere la realtà.

            Nei tre casi citati:

            1) convegno Agesci – atti o norme è sicuramente diverso, ma non è stato solo il Fatto a travisarne il contenuto, la notizia delle direttive nei confronti dei gay per gli scout è uscita su quasi tutta la stampa;

            2) lettera di Carron – è un dato di fatto che Scola è molto più vicino a CL rispetto a Tettamanzi, quindi se non è stata “pressione” (perché si presume che il Papa conti più di CL) è stata comunque un’indicazione fornita su richiesta e orientata a favore di CL da parte del responsabile di CL.

            3) 8 punti negativi – il fatto che solo sapere che il Vaticano (che è il custode della verità rivelata, quella sì, dei dieci comandamenti) sia stato valutato negativamente dagli esperti europei dell’antiriciclaggio ben 8 volte (con il rischio di entrare nella black list) dovrebbe farvi raccapricciare, invece state qui a sottilizzare se i punti totali sono 16 o 57. Vi dovreste aspettare che i punti negativi siano 0!!!

            Per me i giornali sono tutti uguali. Non ne uso nessuno per ricevere verità rivelate.

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

              1) Non sono direttive, ma contenuti di un convegno. Come vedi la bufala ha effetto.

              2) E’ stata richiesta un’opinione, non è stata fatta pressione su iniziativa di Carron.

              3) Il Vaticano è uno stato nato pochi anni fa, altra cosa è la Chiesa. La tua ignoranza è invece abissale. Non hai dimostrato che non sia una bufala, come nemmeno gli altri punti sopra.

              Se aprissi almeno un giornale non dimostreresti ogni giorno lacune del genere. Almeno comincia con Toscana Oggi…

            • gemini ha detto in risposta a Roberto Dara

              Il Vativano è uno stato molto piccolo, e spesso questi piccoli stati hanno regole finanziarie meno stringenti per consentire al cliente di sentirsi protetto,queste procedure sono vitali per la loro sopravvivenza (come sempre gli eccessi ci sono in ogni dove).
              L’Ue è un federazione “sui generis” comunitaria, il qual al suo interno ha piccoli stati come Lussemburgo che applicano i medesimi protocolli.
              Dove è lo scandalo?
              Nei mal pensanti anti clericali che cercano di buttare fango come stai facendo tu…

              • Roberto Dara ha detto in risposta a gemini

                In questo blog moltissimi si scagliano contro l’Uaar per i motivi più impensati. Uno di quelli più gettonati è il fatto che avrebbero finanziato (con soldi PROPRI) per diverse centinaia di euro (!) alcune iniziative, ad esempio la sindone di Garlaschelli. E giù a gridare e a stracciarsi le vesti. Il Vaticano invece è sospettato (non certo solo dal Fatto) di riciclare milioni, forse miliardi di euro, di provenienza dubbia o segreta, che transitano sulla sua banca off-shore, e il tuo (e non solo tuo) unico commento è questo?

                • J.B. ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ci siamo già ritirati al’interno dell’argomento Soldi-IOR, e tutto in 4 commenti! 🙂 fantastico!
                  Lo IOR è sempre un ottimo “sancta Santorum” per il ripiego.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a J.B.

                    Lo so che per voi è un tema scomodo. Purtroppo è inerente all’argomento, perché la bufala del Fatto riguarda “il dito” dei punti da considerare per giudicare uno stato in tema di riciclaggio, e non “la luna” del fatto che il Vaticano sia sotto esame su questo delicato tema.

                    • Gennaro ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Scomodo? Non è per nulla scomodo, ci dispiace ma ne parliamo volentieri. Attendiamo come tutti la trasparenza finanziaria, senza subire il ricatto moralista degli invasati laicisti.

                    • roberto dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      mi fa piacere ma non ho letto molti commenti scandalizzati su questo tema, se confrontato con altri temi di minore importanza. Il mio esempio dell’Uaar era proprio relativo a questo, qualcuno strumentalmente lo ha travisato pensando che io li paragoni alla Chiesa.

                    • Gennaro ha detto in risposta a Roberto Dara

                      A cosa serve scandalizzarsi? Cambiano forse le cose? Anche perché di certo c’è ben poco…se non ci fosse tutte questa aggressione laicista, le cose sarebbero più chiare per tutti e i giudizi potrebbero essere facilitati.

                • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ma chi te lo ha detto che si approva il percorso illecito dello Ior? In realtà quasi tutte sono supposizioni c’è poco di accertato ma sicuramente nessuno approva l’operato in questo senso della Curia romana.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                    Lo spero bene, ma dal tono dell’articolo e da molti commenti su questo argomento il tema viene spesso glissato.
                    La “bufala” del Fatto sul tema non sarebbe la notizia importante (che è vera), e cioè che il Vaticano sia sotto esame per riciclaggio, ma il dettaglio, cioè che i punti da considerare per misurare il grado di illegalità di uno stato sotto quel profilo siano 16 o 49.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      In realtà l’unico commento che leggo è un “finalmente” con cui concordo. La questione è come il Fatto riporta le notizie e non direttamente il contenuto di esse. È innegabile che vi sia una forte componente ideologica, tanto che la stessa notizia data dal Corriere è completamente diversa, fin nelle conclusioni. Gli specchi stanno finendo Roberto…attaccati bene.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      La notizia dell’esame da parte di MoneyVal sul Vaticano è vera o falsa? La notizia che il Vaticano ha ricevuto parere negativo 8 volte su 16 nei c.d “punti cruciali” è vera o falsa? Il fatto che il Vaticano NON SIA ANCORA nella white list è vera o falsa? Non ci sono specchi, la bufala non c’è.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non agitarti Roberto, capisco che gli specchi stiano per finire e rischi di rimanere appeso come un salame…ma calma!
                      La bufala ci sta tutta perché la notizia (vero) è riportata in modo non attinente alla realtà. Il Vaticano è stato promosso in 41 criteri e bocciato in 8, tanto che, secondo il Corriere, il risultato finale “rimane pur sempre al di sotto dei 10 punti negativi”. E dunque “il Vaticano potrebbe avercela fatta”.
                      La notizia è positiva, ma la ricostruzione del Fatto è falsa e dunque è una bufala. I salami appesi stagionano meglio 🙂

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      @simone
                      Il Fatto ha detto che il Vaticano rischia di non essere inserito, il Corriere ha detto che ce l’ha quasi fatta. Quando ci sarà la decisione di Moneyval, secondo la vostra definizione, uno dei due giornali avrà detto una “bufala”. Al momento entrambi hanno la stessa possibilità.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il Fatto ha portato una notizia falsa, il Corriere ha spiegato come stiano davvero le cose. Il primo scrive una bufala, il secondo la verità. Prendine atto.

                • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ma ragazzi, stiamo parlando delle stesse persone che un attimo prima dicevano che Lehman Bro. era solvibilissima, che ENRON aveva conti a posto, che i mutui subprime erano solvibili, quelli che come Madoff hanno escogitato (e la crisi dell’Euro ne e’ la dimostrazione) un gigantesco Sistema Ponzi.
                  E certa gente viene a fare i maestrini con gli altri?
                  La stessa gente che ha conti cifrati in Svizzera o in altri paradisi fiscali (Santa Lucia, tanto per non far nomi)?

                • gemini ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ma vedi perché sei fazioso?!
                  Perché mischi tanti argomenti che non c’entrano niente, come fanno i giornali.
                  Senza criteri agite, senza distinzioni, senza valutazioni separate.
                  I peccati non sono tutti uguali, le responsabilità non sono tutti uguali, ma a voi piace fare la melma e giudicare in via definita le persone, perfino innocenti!
                  L’UAAR è un’associazione atea che vuole spacciarsi come religiosa per prendere i soldi dallo Stato!
                  Lo Stato quando da i soldi con l’8 %°, li da in virtù di aiuti caritatevoli. Cosa fa invece l’UAAR? Propaganda anti-religiosa
                  La Carita, invece aiuta i poveri.
                  Ora sono sicuro che riesci a capire la differenza tra Vaticano e Chiesa Cattolica. Ok bene.
                  La prima rientra nella categoria dei mini-stati, la seconda può essere assimilata alle altre confessioni religiose.
                  Della prima ti basta sapere che Benedetto sedicesimo ha inasprito le norme antiriciclaggio,mentre altri stati continuano beatamente.
                  Della seconda ti basta sapere che con la CEI e con la Caritas aiuta laddove lo Stato manca.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a gemini

                    Menomale che sono io a mischiare gli argomenti! Quello dell’Uaar era un esempio su come molti di voi danno in escandescenze per questioni che in confronto alle malefatte dello Ior (del passato, si spera) sono inezie. Ovviamente la Chiesa e il Vaticano sono entità separate, ma non possono, a mio avviso, essere allontanate e avvicinate a seconda della convenienza del momento!

                    • gemini ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma lo vuoi capire che sono due cose differenti?

                      Uno Stato non puoi mai essere una confessione religiosa.

                      Una confessione religiosa è limitata alle leggi dello Stato in cui opera.
                      Sono due cose completamente differenti.
                      È come associare il Tibet al buddhismo.

                      Il Vaticano agisce (meglio) di altri Stati della sua stessa tipologia (Lussemburgo, Andorra, Svizzera, Hong Kong e paradisi fiscali vari). A questi Stati deve essere assimilato. Ora perché non ti lamenti di questi Stati?

                      Perché sei un’ipocrita anti-clericale, che gli interessa solo buttare fango sulla Chiesa indistintamente senza essere obiettivo e corretto e valido.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Escandescenze? In realtà ho sempre letto molta ironia…capisco che sia un tema scomodo per te ma eviterei paroloni tanto importanti. Confrontare una setta italiana di 4000 esaltati con uno Stato estero mi sembra davvero un’operazione folle…un ottimo appiglio per chi non sa più dove andare a sbattere la testa. Chiesa e Vaticano sono sempre separate, ma tu lo hai scoperto da poche ore tanto che hai sostenuto che il “Vaticano è custode della verità rivelata e dei dieci comandamenti”. Guarda te con che razza di gente incolta dobbiamo confrontarci 🙂

                    • roberto dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non continuate a far finta di non capire. Siete proprio voi a voler enfatizzare l’Uaar stracciandovi le vesti per ogni loro sospiro insignificante. E proprio questo mi ha fatto dire che invece su un tema molto più delicato e rilevante, come i pastrocchi delle banche vaticane, tanta solerzia nello stigmatizzarlo da parte vostra non si nota.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Da quanto vedo su questo sito si parla poco anche dei massacri dei cristiani in medioriente. Forse pensi che ce ne freghi nulla? Ci sono ambienti cattolici adatti per ogni tema, come ha fatto di recente il Tarquinio sull’Avvenire: http://www.avvenire.it/Lettere/Pagine/ior-atacchi-compito.aspx

                    • gemini ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma allora non possiamo esprimere il nostro parere (non eri per i diritti?) solo perché uno stato politico che appartiene ad una tipologia economica (ed esso è la S.Sede) il quale si comporta come tale??

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Certo che potete, ci mancherebbe. E io, che su alcuni temi la penso in maniera diversa, controbatto. A me piace la discussione contrapposta, a voi forse piace parlare solo con chi la pensa come voi?

                    • Woody85 ha detto in risposta a Roberto Dara

                      No, soltanto con persone intelligenti. Purtroppo restiamo puntualmente insoddisfatti.

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a roberto dara

          E’ una tua considerazione che può essere vera. Resta il fatto che riportare notizie false o riportarle in modo appositamente scorretto, significa è creare una bufala.

        • Gennaro ha detto in risposta a roberto dara

          Dara sei peggio di Brain che cerca di invalidare lo studio scientifico sui genitori gay andando a spulciare nella vita privata dei due scienziati 🙂

          • gemini ha detto in risposta a Gennaro

            Io non mi reputo né di destra né di sinistra, però quest’ultima la tollero pochissimo…
            La sinistra ultimamente sta diventando moralista, quando è figlia di quella cultura che ha distrutti i principi, dettami e valori.
            Perseverano nell’errore, sono favorevoli alla privacy ma poi danno le spallate,aiuti agli amici giornalisti per diffamare l’avversario di turno.
            Non c’è niente altro da dire, le virtù e le qualità hanno poco valore sulla carta (tanto sponsorizzata).

            • gemini ha detto in risposta a gemini

              Aggiunvo :almeno i comunisti (anche nelle loro perversioni di natura filosofica) erano sinceri e ci tenevano ai lori valori (per quanto né i mezzi né i loro fini erano corretti).ma almeno non si nascondevano come fanno oggi.

        • Andrea ha detto in risposta a roberto dara

          Non è che il tu quoque tolga faziosità ad un giornale. Poi io a leggere libero od il foglio faccio molta fatica, ma il fatto ormai mi nausea e basta. Cos’ha detto di tanto coraggioso Travaglio dalle colonne del suo giornale? Che Berlusconi era un corrotto? Ah, wow, di mio proprio non ci sarei mai arrivato…

    • Alèudin ha detto in risposta a roberto dara

      hai ragione, come sei precisino.

      il risultato è comunque lo stesso, mentire o meglio denigrare in malafede.

    • Ercole ha detto in risposta a roberto dara

      @Roberto Dara
      Dunque ammetti che le notizie del Fatto sono riportate in “modo esagerato o fazioso”?

      • roberto dara ha detto in risposta a Ercole

        Certmente, l’ho scritto nel mio primo commento. E’ una loro caratteristica (anche se non sono gli unici, e raramente le loro notizie sono false, pur se esagerate, a differenza di altri giornali).

        • Ercole ha detto in risposta a roberto dara

          Prendere i contenuti di un convegno e trasformarli in direttive di un’associazione è una notizia falsa. O no?

          Prendere una risposta ad una richiesta di opinione e trasformarla in una lettera di iniziativa personale per fare pressione, è una notizia falsa. O no?

          Prendere un rapporto in cui il Vaticano è stato bocciato solo 8 volte su 49, trasformandolo in un fallimento, è una notizia falsa. O no?

    • lorenzo ha detto in risposta a roberto dara

      Sei così certo che da notizie o foto vere, con qualche piccolo taglio, non si possano confezionare delle ottime bufale?
      http://www.facebook.com/note.php?note_id=206500052705396

  6. Rosario ha detto

    Sì, è proprio vero. Questo giornale campa solo dell’effetto scandalo. E sono molte le pecore che gli belano dietro purtroppo. Credo che prima o poi questa politica gli si volterà contro inesorabilmente.

  7. Cagliostro (aka Agnostico) ha detto

    E’ stato dunque pubblicato un documento, trafugato illegalmente (è ricettazione?), del responsabile di CL“: cosa c’entra la ricettazione ora? Fate come Bertone?
    Sulla normativa anti-riciclaggio vi siete resi conto che Il Fatto ed il Corriere scrivono esattamente la stessa cosa?
    I criteri del Rapporto Moneyval si dividono in standard ed in “key and core” (ossia cruciali). I criteri standard sono 49 mentre quelli cruciali 16: il Vaticano è stato bocciato su 8 dei 16 criteri key and core. Entrambi i giornali riportano questa differenza.
    Basta solo leggere…….

    • Gennaro ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      Dicono talmente la stessa cosa che giungono a conclusioni praticamente opposte (ps. Il Fatto manco dice che ci sono 49 criteri).

      Agnostico, basta leggere e capire. Per te il problema, come ormai tutti sanno, è quest’ultimo 🙂

    • gemini ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      La notizia è che le informazioni non vengono fornite correttamente dai giornali.

    • gemini ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      Idem -:/http://www.uccronline.it/2012/06/21/il-fatto-quotidiano-e-in-crisi-ma-le-bufale-anticlericali-continuano/#comment-76784

    • gemini ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      Poi se leggi il commento che ti ho postato sopra questi criteri dovrebbero valere per altri stati simili per fattezze e organigramma economico.
      Benedetto XVI ha rafforzato le norme anti-riciclaggio.

    • J.B. ha detto in risposta a Cagliostro (aka Agnostico)

      L’obiettivo dell’articolo è denunciare il Fatto che il “Fatto” quando parla di Chiesa tende a non presentare nella sua completezza le informazioni, che non le fornisce correttamente, che interpreta a suo modo e come gli conviene, trascinando i suoi lettori dove vuole, e cioè non in cerca della verità, ma dello scandalo; L’obiettivo non è parlare certamente dei 16 o 49 livelli del Rapporto Moneyval!!!

      • Roberto Dara ha detto in risposta a J.B.

        Quindi il fatto che il Vaticano non sia compliant in 8 punti del rapporto Moneyval, e quindi che sia uno Stato “non trasparente” in tema di riciclaggio, secondo te non è uno scandalo.

        • gemini ha detto in risposta a Roberto Dara

          Leggi sopra quello che ti ho scritto.

        • Roberto Crociera ha detto in risposta a Roberto Dara

          beh se il limite per entrare nella white list=impermeabile al riciclaggio ci voglio meno di 10 punti allora averne solo 8 è una cosa buona no? se non hai termini di paragone non puoi giudicare.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Crociera

            Se leggi l’articolo del Corriere non è proprio così. Dice che se hai meno di 10 punti negativi puoi “chiedere” di entrare, ma non è affatto detto che ciò venga accettato. In ogni caso il Vaticano nella White List finora non c’è.

            • Roberto Crociera ha detto in risposta a Roberto Dara

              infatti se hai letto dice che decideranno nella 1° settimana di luglio, detto questo avere i prerequisiti per far parte della white list è una cosa buona, da come ne parli tu sembra che non avere 1 requisito euquivale a riciclare il denaro della mafia di tutto il mondo :/

              • roberto dara ha detto in risposta a Roberto Crociera

                Ti assicuro che molti cattolici si aspetterebbero che la banca del Papa sia la più etica e trasparente del mondo.

                • Ercole ha detto in risposta a roberto dara

                  Molti cattolici si aspettano anche che nel mondo ci siano laicisti meno frustrati e insofferenti tanto da arrivare a formulare ricatti come questi. I cattolici non sono né migliori né peggiori degli altri, sopratutto quando ci sono di mezzo soldi e potere. La questione IOR è un grande insegnamento su cosa sia l’uomo e su come “senza di me non potete far nulla” (Gv 15,1-8).

            • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

              Robertino….suvvia..smettila di giocare alle tre carte. Se non trovi delle colpe non riesci a stare tranquillo? Ti è già stato risposto a tutto…eppure la tua sete di aggressione non è placata? Fatti almeno pagare, almeno non butti via il tuo tempo in questo modo.

  8. luca ferrara ha detto

    Condivido i contenuti dell’articolo, ma non la forma. Forse noi cattolici cristiani dovremmo fare anche autocritica. E’ vero si dicono tante cose false sulla Chiesa sui preti su Comunione e liberazione e così via. Ma perché non iniziamo ad essere severi con chi sbaglia…e non solo con i preti pedofili…ma anche con sacerdoti che vengono meno ai loro doveri ecclesiali, con politici cattolici che in Parlamento difendono la vita, ma con il loro stipendio la offendono.
    La nostra autocritica dovrebbe essere così severa da non lasciare spazio ai laicisti. Dovremmo giocare in attacco e non più in difesa…come ci ha insegnato Gesù…

    • gemini ha detto in risposta a luca ferrara

      Luca avranno sempre da ridire i nemici di Cristo.!

      • luca ferrara ha detto in risposta a gemini

        Certo. Ma dovremmo iniziare noi a mandar via i finti amici di Cristo.

        • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

          scusa Luca il primo collegio apostolico era composto da 12 apostoli, uno di questi tradì Gesù. Se non sbaglio i conti, già allora l’8% degli uomini di Chiesa era infedele. Oggi tale percentuale è aumentata o diminuita? Sinceramente non lo so. Non possiamo aspettarci la perfezione dagli uomini, non esiste. Gli scandali nella Chiesa ci sono sempre stati e sempre ci saranno, in modo particolare oggi dove pare che la disciplina si sia dissolta.

          • GiuliaM ha detto in risposta a Pino

            Lo diceva anche Gesù: “È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono.”
            Su questa terra l’autore dello scandalo avrà la sua ricompensa, vedremo in quella dopo…

    • roberto dara ha detto in risposta a luca ferrara

      Luca condivido in pieno quello che hai detto, fortunatamente tantissimi cattolici la pensano come te e soffrono nel vedere la Chiesa così esposta per colpa delle sue mele marce posizionate in posti di potere.

      • lorenzo ha detto in risposta a roberto dara

        “… È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori…” (Mt 11.18-19)

      • Pino ha detto in risposta a roberto dara

        pensa alle mele marcissime posizionate al Fatto, a Repubblica, al Corriere che ti fanno credere che gli asini volino e che il Sole sorge a ovest e tramonta ad est, e tu ci credi.

    • lorenzo ha detto in risposta a luca ferrara

      “…Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette…”(Mt 18.21-22)

    • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

      lei fa osservazioni anche sensate ma l’obiettivo di personaggi come Travaglio, Padellaro e gli altri pennivendoli del Fatto non è la ricerca della verità ma lo sputtanamento. Loro prosperano sul falso, sui falsi scoop, sulle roboanti sparate in prima pagina, sulle inchieste scandalo e così via. Più le sparano grosse più vendono perchè sanno benissimo che c’è una percentuale di allocchi con l’anello al naso pronti a bersi tutte le loro fregnacce. Quindi anche se la Chiesa sistemasse oggettive magagne che purtroppo fanno parte della debolezza umana stia pur tranquillo che questi personaggi continueranno ad inventarsene altre.

  9. Pippo ha detto

    Se la prendono contro la Chiesa perchè di Lei si può dire di tutto e il contrario di tutto senza temere rappresaglie, danni carrieristici e di ogni genere e sopreatutto godere dell’impunità e perfino del sostegno di quegli intellettuali che traggono le loro eccelse elucubrazioni dall’ammasso in cui hanno versto i loro cervelli.
    Tuttavcia devono stare attenti: i nostri vecchi dicevano che Dio non paga al sasbato.
    Pippo il vecchio

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