Fede e Laicismo

Da diversi anni, ormai, si è compreso che l’ateismo moderno si è fatto chiesa. Non si tratta più, infatti, dell’ateismo teoretico di Nietzsche, Stirner e Feuerbach. Il laicismo contemporaneo ha perso i suoi tratti di maturità ed è regredito ad uno stato infantile quando è diventato vendicativo, militante, prasseologico. Da ateismo negativo, cioè fondato su un rifiuto di Dio e dell’idea di Dio, si è, con il tempo, sfociati in un ateismo positivo, una lotta contro tutto ciò che si riferisce a Dio.

L’ateismo, quindi, è imploso in una sua variante più ingenua: l’anti-teismo. Una vera e propria fede, sempre più organizzata come chiesa, con ministri, riti, azioni di proselitismo, dogmi (a partire dall’infallibilità della scienza). Questa «religione dell’ateismo», come l’ha definita il filosofo Giulio Giorello, avanza tesi e argomentazioni apologetiche a sua favore, pubblica libri e si coinvolge talmente con Dio (e la sua inesistenza) dal parlarne continuamente in convegni, incontri pubblici, libri, articoli, blog, con una passione e un fervore (a)religioso ben superiore a quella dimostrata dalla gran parte dei credenti.

In questa sezione del sito prendiamo in esame le posizioni dell’ateismo laicista, le sue tesi, le sue contraddizioni e i suoi “scheletri” nell’armadio.


8×1000 alla Chiesa cattolica: la verità oltre le leggende anticlericali.

Una risposta documentata alla annuale campagna anticlericale sul meccanismo di ripartizione di una quota delle tasse. In particolare chiariremo l’equivoco della presunta “obbligatorietà” dell’8×1000, del presunto vantaggio della Chiesa italiana sulle altre confessioni religiose e sullo Stato e sulla destinazione dei fondi ricevuti da parte della Conferenza Episcopale.


Razzismo ed eugenetica nascono nell’ateismo materialista.

Per gli illuministi francesi e per i darwinisti più ortodossi, il progresso della civiltà sarebbe dovuto passare dal razzismo e dall’eugenetica. Entrambi nacquero infatti legati ad una visione atea e positivista dell’esistenza. Aiutati da diversi storici ricostruiamo la genesi di tutto questo e la culla culturale in cui queste forme di “progresso” attecchirono.


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