Nel mondo 7 persone su 10 sono religiose, in crescita i giovani

Un sondaggio Ipsos MORI, il secondo ente di ricerca più grande del Regno Unito, ha scoperto che la religione è molto importante per le persone di tutto il mondo. L’indagine globale ha esaminato le opinioni di oltre 18.000 persone in 24 paesi, tra cui Regno Unito e Stati Uniti. 7 su 10 intervistati hanno detto di essere religiosi e i musulmani hanno mostrato più appartenenza alla loro fede dei cristiani.

Globalmente, la fede religiosa è risultata essere molto importante sopratutto per i giovani. Quasi tre quarti (73%) al di sotto dei 35 anni, ha dichiarato che la loro religione o la loro fede è importante nella loro vita. Ben Page, amministratore delegato di Ipsos MORI, ha dichiarato: «L’indagine è un buon promemoria per molti nell’Europa occidentale, su quanto conti la religione – e sia una forza di bene – in gran parte del mondo. La nostra analisi mostra che le persone preferiscono tenere la politica separata dalla religione, ma anche che in un mondo globalizzato, conta ancora di più di quanto molti pensano».

I risultati sono stati anche commentati da Tony Blair, ex primo ministro inglese e neo-cattolico: «Questo sondaggio mostra quanto conti oggi la religione e nessuna analisi del mondo contemporaneo, politico o sociale, è completa senza la comprensione del rapporto tra fede e globalizzazione», ha detto.

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83 commenti a Nel mondo 7 persone su 10 sono religiose, in crescita i giovani

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  1. Francesco Santoni ha detto

    Tutto sbagliato! I sondaggi riportati sul sito dell’UAAR dimostrano innegabilmente che il Cristianesimo sparirà tra 10 anni.

    Firmato Leptis Magna.

    • Nofex ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Bravo! Sappiamo bene che a lei bruciano tantissimo le notizie di crescita del cristianesimo e ovviamente interverrà anche qui dicendo che è tutto falso, che le chiese sono vuote, che sono in realtà tutti atei ma si dicono credenti perché va di moda ecc…vedrai, vedrai..

    • Leptis Magna ha detto in risposta a Francesco Santoni

      grazie della premura, Francesco 😀

      se quasi 3/4 dei giovani dicono che la fede sia molto importante nella loro vita, non si capisce perché poi ce ne siano così pochi nei luoghi consacrati e nelle cerimonie consacrate.

      diffusione capillare del credo fai-da-te?

      • Hugo ha detto in risposta a Leptis Magna

        Ecco, appunto…come volevasi dimostrare… 🙂

        Ma tu frequenti le chiese Leptis? Anche quelle non europee?

        “diffusione capillare del credo fai-da-te?”…anche se fosse vero, ti ricordo che per chi vuole distruggere i credenti, come te, è una sconfitta. C’è poco da esultare, anche perché se mentre la Chiesa cattolica si ingrandisce sempre più, stanno sparendo globalmente coloro che non sono religiosi, proprio per l’aumento di questi credenti-fai-da-te, che si distaccano dai vari credi protestanti o islamici o buddhisti o atei.

        • Laura ha detto in risposta a Hugo

          Per lei invece è una vittoria perché l’unico scopo di questi soggetti è sopprimere la chiesa e i cattolici, non gliene frega nulla se crescono i credenti o gli atei.

      • Ercole ha detto in risposta a Leptis Magna

        Nofex, ma come secondo lavoro tu fai il profeta?

      • Mimmo ha detto in risposta a Leptis Magna

        “non si capisce perché”…quindi pur di resistere nei tuoi dogmi metti in discussione l’attendibilità della ricerca? Non è un comportamento molto razionalista, lo sai vero?

      • Tano ha detto in risposta a Leptis Magna

        Ben Page dice: “«L’indagine è un buon promemoria per molti nell’Europa occidentale, su quanto conti la religione – e sia una forza di bene – in gran parte del mondo. La nostra analisi mostra che le persone preferiscono tenere la politica separata dalla religione, ma anche che in un mondo globalizzato, conta ancora di più di quanto molti pensano»”

        Leptis…fonti segrete mi dicono che si sta rivolgendo proprio a te…

      • Maffo ha detto in risposta a Leptis Magna

        Circa l’estinzione degli atei bisognerebbe leggere i recenti studi dell’università tedesca di Jena: http://www.uccronline.it/2011/02/02/universita-di-jena-germania-%C2%ABgli-atei-in-calo-evoluzione-favorisce-chi-crede%C2%BB/

  2. Ingrid ha detto

    Bene, mi fa piacere che tanti possano avere una vita veramente lieta!

  3. Hugo ha detto

    Alla faccia dei teorici della secolarizzazione..!!

  4. Tano ha detto

    “Quasi tre quarti (73%) al di sotto dei 35 ann”….ma sono statistiche bulgare!! E attendibilissime poi…bello! Quante falsità che diffondono i laicisti, mamma mia!

  5. gabriele ha detto

    è brutto che i musulmani siano più praticanti dei cristiani
    il vuoto ideologico occidentale c’è (3/10 è tanto) . i musulmani rischiano di sommergerci

    • Ercole ha detto in risposta a gabriele

      Sui musulmani si dice che il 94% di quelli con una religione nei paesi a maggioranza musulmana dicono che la religione è importante nella loro vita rispetto al 66% degli intervistati nei paesi a maggioranza cristiana. Bisogna ricordare che i paesi a maggioranza musulmana sono molto pochi e in minoranza rispetto a quelli a maggioranza cristiana…quindi sostanzialmente sono dati che dicono poco.

  6. stefan@ ha detto

    Nella presentazione Ipsos linkata non è riportato il dato dell’articolo, e cioé che “quasi tre quarti (73%) al di sotto dei 35 anni, ha dichiarato che la loro religione o la loro fede è importante nella loro vita”.
    La presentazione piuttosto riporta (slide 23) che la fede è (very/fairly) importante nella loro vita per il 71% delle persone che hanno una fede religiosa (“Seven in ten of those with a faith/ religion say it is important in their life”). Questo dato quindi è calcolato sulla base di quel 69% (slide 40) che ha dichiarato di avere una fede (anche da non praticante), e non sul 100% della popolazione. Vuol dire quindi che 29% delle persone con una fede non la considerano comunque importante nella loro vita.

    • Mandi ha detto in risposta a stefan@

      Ma certo che siete proprio falsi da fare quasi vergogna a chi vi legge.. quindi tu non vedi scritta questa frase: almost three-quarters (73%) of those under 35 say their religion/faith is important in their life”????

    • Karma ha detto in risposta a stefan@

      Al contrario di Stefano, noto alcune particolarità…nei Paesi a maggioranza cristiana non si considera la religione come fondamento dei valori etici…paradossalmente invece lo è nei Paesi ex atei come Russia e Sud Korea…significa dunque che le radici cristiane sono date per scontate e giustamente la civiltà occidentale è educata da esse. Non le civiltà comuniste ed ex atee…mi sembra un ottimo segnale! Manca solo un pò di consapevolezza.

  7. fabrizio privato ha detto

    Ragazzi, IPSOS è affidabilissimo

  8. Demata ha detto

    Ho letto il documento britannico e riporta cose molto diverse da quelle qui riportate.

    Innanzitutto, il target è la globalizzazione e non la religione.
    Alla domanda se la religione contribuisce a creare dei valori comuni e dei fondamenti etici necessari ad affrontare il 21esimo secolo, i paesi cristiani rispondono sostanzialmente NO, con una media di “credenti” intorno al 30%, che Messico e Italia raggiungono un risicato 50%.

    Solo il 15% dei cristiani europei ed il 30% degli statunitensi crede che la fede sia l’unica via che porta alla “salvezza”.
    Il 66% dei cristiani considera importante la fede, ma in Europa, ad eccezione dell’Italia, la media è inferiore al 45%.

    Solo il 52%, a prescindere dalla religione, considera l’impegno sociale, la Charity, come un fatto personale. La percentuale crolla sotto il 25% se parliamo di paesi cristiani a fronte del 61% dei mussulmani.
    I cristiani hanno amici o conoscenti di religione diversa nella misura del 5%, gli islamici del 10% (sic!).

    • Maffo ha detto in risposta a Demata

      Ora me lo leggo anch’io…già vedo che stai dicendo falsità perché il titolo dello studio è “How much does religion matter?” e quindi il tema è la religione.

      Chissà il resto..vediamo…

      • Demata ha detto in risposta a Maffo

        Il link dello studio pubblicato da Ipsos MORI è questo:
        http://www.ipsos-mori.com/Assets/Docs/News/ipsos-global-advisor-views-on-globalisation-and-faith.pdf

        Il titolo è Prospettive su globalizzazione e fede, un terzo del report è deidcato a come percepiamo la globalizzazione e quali correttivi vorremmo.

        Piuttosto, “How much does religion matter?” è il titolo della paginetta (edulclorata) delle News …
        E’ davvero sicuro che io dica falsità? Oppure, leggendo il report, si accorgerà anche lei che l’entusiastico titolo delle news non ha nulla a che vedere con i dati contenuti nella ricerca?
        Spero davvero di si …

        • Maffo ha detto in risposta a Demata

          Quindi lei sta accusando l’ente IPSOS di dire il falso e di ingannare il mondo di internet? Con quale autorità?

    • Maffo ha detto in risposta a Demata

      Seconda cosa: la sintesi presentata sul sito IPSO è identica a quello che è scritto qui: http://www.ipsos-mori.com/newsevents/latestnews/810/How-much-does-religion-matter.aspx

      E difficilmente lo stesso ente riassume cose diverse da quelle che hanno trovato nello specifico…

    • stefan@ ha detto in risposta a Demata

      Aggiungo:
      – il 6% non dichiara la fede religiosa (slide 40)
      – il 25% dichiara di non avere fede (slide 40)
      – il 20% dichiara di avere una fede ma di non considerarla importante (slide 40 e 23)
      – il 49& dichiara di avere uan fede e di considerarla importante (slide 40 e 23)

    • Tano ha detto in risposta a Demata

      Condivido quanto dice Karma più sopra, inoltre è lo stesso per la motivazione nel fare la carità. Non è certo una motivazione religiosa, ma è frutto di un’educazione ricevuta, dell’essere immersi in una civiltà cristiana. Infatti solo i paesi musulmani ritengono che sia la religione direttamente ad influenzarli, o più che altro la paura della religione.

    • Ingrid ha detto in risposta a Demata

      @Demata: aggiungo anch’io qualcosa…in realtà quelli che tu posti come dati compromettenti sono invece dati molto significativi…parlo della domanda: “My faith or religion is the only true path to salvation, liberation or
      paradise”….si nota che i Paesi a maggioranza islamica, evangelica e protestante hanno percentuali altissime, quelli cattolici invece no. Ed è molto bello! Anch’io avrei risposto di no! Non è infatti l’appartenenza religiosa a liberare o a portare in Paradiso, non è uno schema. E’ vivere l’educazione della Chiesa e del Vangelo a liberare veramente l’uomo, e può farlo anche uno che è ateo (o di “buona volontà”, come si dice nel Vangelo).

    • Ercole ha detto in risposta a Demata

      In realtà dice cose ben diverse da quelle che dici tu e anche ometti molte cose importanti…come ad esempio il fatto che il 47% del mondo è cristiano (contro 11% dell’islam). Atei e credenti non appartenenti ad una religione sono invece il 25%, non dice però le percentuali singole.

      Mi riferisco alle ultime due slide..

  9. Karma ha detto

    Interessante quel misero 6% per cui la fede non è per nulla importante…quindi o il 6% della popolazione mondiale è ateo oppure anche gli atei considerano importante la religione…

    • stefan@ ha detto in risposta a Karma

      Scusa se grido, ma vedo che il messaggio non arriva. Nella slide 23 quel 6% per cui la fede non è per nulla importante fa riferimento alla base di persone che HANNO DICHIARATO DI AVERE UNA FEDE RELIGIOSA, anche se non praticanti (“Base: All respondents who have faith or religion even if not currently practising”). Questo 6% NON INCLUDE CHI DICHIARA DI NON AVERE UNA FEDE RELIGIOSA (il 25% nella slide 40).

      • Scettico ha detto in risposta a stefan@

        Devo dare ragione a stefan@. Sotto ogni slide è scritto quale è la base di riferimento.

        Per la slide 23:
        Base: All respondents who have faith or religion even if not currently practising
        (12,374 respondents across 24 countries, April 2011)

        Per la slide 40:
        Base: All respondents (18,473 respondents across 24 countries, April 2011)

        • Karma ha detto in risposta a Scettico

          Si, è vero…non l’avevo visto. Grazie..mi sembrava molto strano infatti!

        • Scettico ha detto in risposta a Scettico

          Ho notato però, che quel 25% è fortemente determinato da Cina, Giappone, Svezia e Sud Corea

          • Gimmy ha detto in risposta a Scettico

            Mi sono perso…il 25% di che cosa?

            • Mikhail Tal ha detto in risposta a Gimmy

              Il 25 % di atei, ma è una percentuale falsata visto che in cina è in vigore l’ateismo di stato, bisognerebbe considerare tutti senza la cina per avere una idea più chiara e di conseguenza riportare le percentuali agli intervistati totali meno quelli cinesi.

              • Lucy ha detto in risposta a Mikhail Tal

                E’ vero…Cina e Sud Corea sono determinate fortemente dall’ideologia comunista, la prima ancora è sotto l’ateismo di stato.

                Svezia e Giappone invece sono lontane anni luce dal cattolicesimo, ci credo che in molti caschino nell’ateismo e nelle scetticismo! Lo farei anch’io.

              • stefan@ ha detto in risposta a Mikhail Tal

                Applicando questo ragionamento, e cioé che andrebbero esclusi i paesi in cui non c’è libertà religiosa, andrebbero esclusi tutti i paesi che hanno una religione di stato, e quindi la maggioranza dei paesi islamici.

  10. Matteo ha detto

    “Quasi tre quarti (73%) al di sotto dei 35 anni, ha dichiarato che la loro religione o la loro fede è importante nella loro vita.” Significa che i credenti sono molto ma molto di più!.

  11. M-17 ha detto

    Mmh le slide si capiscono veramente poco non sono per nulla chiare…però la presentazione riporta chiaramente chiaramente il testo dell’articolo sui 7 su 10 con religione boh….

    • Gimmy ha detto in risposta a M-17

      Anch’io faccio fatica a decifrare le slide…forse è per questo che si fa fede alla presentazione ufficiale che ha voluto dare l’ente di ricerca!

      • M-17 ha detto in risposta a Gimmy

        Mmh forse la slide 40 è quella relativa al 70 % religioso tuttavia è una ricerca che non mi convince… a parte il fatto che è chiaramente Eurocentrica con ben 10 paesi su 24 europei…mentre interi continenti sono molto poco intervistati vedesi 1 solo paese africano (inoltre da notare che hanno chiesto la visione religiosa in un paese con Ateismo di stato come la Cina ovvero dove in teoria non ti puoi non dire ateo).
        Inoltre le ricerche con campione internazionale hanno un valore ancor più relativo perchè si basano già sulla scelta dei paesi da campionare… un conto è rapportarsi al singolo stato o al singolo gruppo( ad esempio credenti in repubblica ceca o scienziati americani credenti) un conto è fare una pappa di cose che poco hanno in comune come se io ad esempio per calcolare la religiosità in Europa intervistassi: i Cechi i Francesi e i Lituani ed otterrei un valore di religiosità molto basso, ma se poi mi metto a rifare la ricerca campionando Polonia Russia e Italia otterrei tutt’altri valori.
        Inoltre mi accorgo solo ora che i campionamenti non sono basati sul rapporto con la popolazione reale ovvero paesi come India (paese super religioso con 1.155.347.700 abitanti hanno la stessa importanza in termini numerici di paesi come la Svezia che ha solo 9.302.123 abitanti cioè un rapporto di 124 a 1!!!!)

        • stefan@ ha detto in risposta a M-17

          Quoto

          • stefan@ ha detto in risposta a stefan@

            Aggiungo,
            dopo essermi riguardato l’articolo e la presentazione:
            – i commenti positivi riportati sui risultati del sondaggio sono scollegati dai risultati del sondaggio stesso;
            – la distribuzione delle convinzioni religiose (riportate nella slide 40) a mio parere mostra lo sbilanciamento del campione di riferimento (solo 3% di induisti? ed 11% di musulmani?), che rende quindi discutibile la validità del sondaggio stesso.

            • simone ha detto in risposta a stefan@

              Perfetto. Si arriva sempr qui…i sondaggi che non piacciono sono sempre sbagliati indipendentemente che siano svolti dal secondo ente di ricerca inglese. Questo è il livello del razionalismo di oggi. C’è da vergognarsi per voi.

              • stefan@ ha detto in risposta a simone

                Invece di dare risposte incivili, potresti provare a contestare le affermazioni da me fatte.
                Ti sembra ragionevole una percentuale del 3% di induisti? Dell’11% di islamici? Del 25% di non credenti?
                Sei contento che meno della metà della popolazione modiale riporta di considerare la religione importante? Vedi i dati della presentazione:
                – il 6% non dichiara la fede religiosa (slide 40)
                – il 25% dichiara di non avere fede (slide 40)
                – il 20% dichiara di avere una fede ma di non considerarla importante (slide 40 e 23)
                – il 49% dichiara di avere una fede e di considerarla importante (slide 40 e 23)

                • simone ha detto in risposta a stefan@

                  E perché mai non dovrei essere contento? Non ho alcun problema con gli atei, né con gli induisti né con gli islamici. Non ritengo la religione importante perché non concepisco la sequela di Cristo come una religione, così come non ritengo i rapporti famigliari e quello con la mia ragazza dei sentimentalismi.

                  • simone ha detto in risposta a simone

                    Ritengo anche irrazionale e superstizioso il tuo scetticismo.

                    • M-17 ha detto in risposta a simone

                      Ma abbiamo preso una botta in testa o cosa ?? un po di spirito critico no ?? o tutte le cose che leggi dici ah ok sono vere ?? guarda penso che Joseph Goebbels sarebbe andato a nozze con questo secolo….
                      Inoltre parliamo di numeri e fatti scritti che ti puoi andare a leggere non è difficile dai…
                      1) Ti pare normale che per fare un campionamento globale della religiosità mi prendi un solo stato Africano e 10 Europei ??? (l’Europa ha circa 500.000.000 ab in TOTALE mentre SOLO 6 stati Africani(su circa 55) hanno lo stesso numenro di ab e mi dici che è una ricerca bilanciata ???
                      2) Mi prendi 3 stati Europei che in totale hanno 30.000.000 ab e questi 3 hanno 3 volte più intervistati dell’India che ha quasi 1.200.000.000 ab da sola ?? come se alle prossime elezioni il voto Di tutta Milano sia Equiparato al voto del comune di Alghero…. bello vero ??
                      3) Mi intervisti la Cina dove per LEGGE non ti puoi non dire ateo e se sei religioso o preghi vai in galera beh bella intervista…come se ti chiedessi la moneta ufficiale vigente in Italia tu che mi rispond Rublo ????
                      La ricerca è chiaramente EUrocentrica (per questo motivo ci sono molti più cattolici e atei di quanti sono in realtà in proporzione globale 11% musulmani poi è veramente ridicolo così come 25 % atei come no… e i cristiani sono al 66 %….) come se per calcolare il livello di delinquenza in Italia campionassi Scampia Mondragone e provincia di Palermo bei risultati molto veritieri tra l’altro….

  12. Giulia ha detto

    Quello che mi fa specie di queste notizie è che si sbandierano per affermare che le religioni sono in crescita… a fronte di chiese sempre più vuote.
    Mi ricorda quella frase che diceva: “Le statistiche sono come le donne lascive: se riesci a metterci le mani sopra, puoi farci quello che ti pare”.

    • Scettico ha detto in risposta a Giulia

      Quello che dici sulle statistiche è vero, come ogni cosa che cerca di quantificare l’attività umana. L’umanità non presenta caratteristiche quantificabili.
      Ma come lo sono queste, lo sono anche molte che ho trovato sui i siti che sbandierano idee opposte.
      E poi non dimenticare che il raggio di queste statistiche è molto ampio, io non mi soffermerei sulla percezione locale che potremmo avere io e te.

    • Nofex ha detto in risposta a Giulia

      A me sembra che tu lo abbia già detto più sopra: http://www.uccronline.it/2011/07/14/nel-mondo-7-persone-su-10-sono-religiose-in-crescita-i-giovani/#comment-15151

      O forse ti sei dimenticata e pensavi di esserti firmata con altri nomignoli tuoi che hai usato in precedenza come Sidok/Giacomo/Gilberto/Monica ecc…???

      Ti è stata posta una domanda: tu frequenti le Chiese italiane, europee ed extraeuropee?

      Queste notizie hanno solo lo scopo di ridicolizzare i teorici della secolarizzazione, sinceramente poco c’importa della crescita o meno della religione.

    • Franz ha detto in risposta a Giulia

      Ma quella frase la diceva Sidok oppure Leptis?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giulia

      Giulia da per scontato che i praticanti diminuiscano…

      http://www.uccronline.it/2011/02/07/stati-uniti-cresce-la-partecipazione-alle-funzioni-religiose/

      http://www.uccronline.it/2011/05/08/crescono-del-7-i-praticanti-della-chiesa-inglese/

      mah…poi non si capisce perché, come dice Scettico, certe statistiche vanno bene (se dicono quel che vogliamo noi) e altre invece no.

      • Scettico ha detto in risposta a Paolo Viti

        Nofex, non mi soffermerei a cercare di capire se è sempre la stessa persona 😛

        L’importante è capire che bisogna dare il giusto peso ai dati presentati nelle statistiche. E che essendo portate avanti da un ente importante come l’Ipsos probabilmente ha un significato maggiore di quello che noi potremmo percepire nel nostro piccolo.

      • Giulia ha detto in risposta a Paolo Viti

        Caro Paolo, non fidarti mai dei titoloni UCCR: “Crescono del 7% i praticanti della chiesa inglese” è da tradurre: “Crescono del 7% gli assistenti alle funzioni nelle cattedrali inglesi”. Noti la differenza? 🙂
        .
        Se hai dubbi comunque chiedi al tuo parroco…

        • Scettico ha detto in risposta a Giulia

          Però così giochi in maniera scorretta, cara Giulia.
          Il documento dice: “Attendance levels at regular weekly services in Church of England cathedrals have increased significantly more this year, by 7% … , which is about 4% on average each year”

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Giulia

          Ho chiesto a don Flavio e mi ha detto che in fondo è lo stesso titolo che viene riportato sulla stampa internazionale, da cui la notizia è presa.

          Inoltre se aumentano nelle cattedrali è evidente che aumentino anche nelle parrocchie, frequentate dal 90% di coloro che vanno a Messa…noti la differenza?

          Inoltre non hai voluto commentare questa notizia: http://www.uccronline.it/2011/02/07/stati-uniti-cresce-la-partecipazione-alle-funzioni-religiose/
          Se sei in difficoltà chiedi pure a Floro Flores d’Arcais…

        • Riflex ha detto in risposta a Giulia

          Oltre al fatto che nell’articolo è specificato che ” il numero di persone che frequenta regolarmente la messa nelle cattedrali inglesi è aumentato del 7%”

          • Giulia ha detto in risposta a Riflex

            Certo, ma Paolo (e credo non sia l’unico) si è fatto ingannare dal titolo patacca e lo riporta come ufficiale. Un classico ormai.
            .
            In ogni caso si possono citare tutti i dati che si vogliono però la realtà è una: in tutti i paesi occidentali (con unica eccezione forse di certe realtà USA) la pratica religiosa è in costante diminuzione da ormai diversi decenni. Per questo la Chiesa va a pescare dati dai paesi del terzo mondo o da posti come la Cina.

            • Nofex ha detto in risposta a Giulia

              Da notare il perverso ragionamento dell’ateo militante: davanti ai fatti “si possono citare tutti i dati che si vogliono”….che cosa vince? Ovviamente le opinioni: “la pratica religiosa è in costante diminuzione”

              Grazie Giulia, sei ogni volta una conferma per tutti noi!

            • Ingrid ha detto in risposta a Giulia

              “si è fatto ingannare dal titolo patacca”…non hai ancora dimostrato perché…o forse cerchi la strada della diffamazione per tentare di fare un pò di proselitismo quotidiano?

              Hai chiesto il permesso a Carcano prima?

              • Ercole ha detto in risposta a Ingrid

                Sottolineo anche la discriminazione: “Per questo la Chiesa va a pescare dati dai paesi del terzo mondo o da posti come la Cina”

                Come se gli abitanti del Terzo mondo o della Cina fossero persone di serie B, meno importanti degli europei…capite perché l’eugenetica nasce in casa atea (e precisamente da Francis Galton, l’ateo cugino di Darwin). Ovviamente ci sono anche leggeri richiami all’ideologia nazista verso gli ebrei…i tempi passano ma le opinioni di una certa area sociale rimangono le stesse

            • Hugo ha detto in risposta a Giulia

              @Giulia: ammazza quante risposte! Ad ogni commento peggiori la tua situazione…

              Solidarietà agli abitanti del terzo mondo e ai cinesi!

              • Giulia ha detto in risposta a Hugo

                Ammazza… sarà che la verità fa male! 🙂

                • Hugo ha detto in risposta a Giulia

                  A noi? A me sembra che questi articoli abbiano dato alla testa a te..

                  P.S….l’ammazza è rivolto al tuo spropositato numero di risposte.. 🙂

            • M-17 ha detto in risposta a Giulia

              Scusa Giulia ma adesso mi pare siamo un poco ridicoli…la pratica religiosa è in costante diminuzione IN CERTI paesi Europei(altri invece sono in controtendenza rispetto al passato), tuttavia rimane da spiegare perchè qualcuno anche se non è praticante al momento dell’intervista o sondaggio non si dice ateo ma credente(questo per quanto riguarda le frequenze alla messa… anche se come tu ben noti alla messa c’è di sicuro meno gente di 100 anni fa)
              Non parliamo degli Usa perchè li la religione è da sempre più o meno ai livelli attuali.
              Inoltre vorrei farti notare come la chiesa cattolica se vuole aumentare le sue cifre di certo non va a pescare in Cina in quanto la qui presente statistica a mio parere oltre ad essere viziata da vari errori chiede pareri religiosi ai cinesi che vivono sotto ateismo di stato e non possono non dirsi atei( in teoria)… se la chiesa cattolica vuole far numero va a pescare i dati del Brasile o della Russia o della Polonia non certo della Cina…..

              • Giulia ha detto in risposta a M-17

                Ciao M-17, come va?
                Il caso della Cina è spessissimo riportato come evidenza di crescita del cristianesimo, l’ho citato solo per fare un esempio. http://www.uccronline.it/2011/06/01/cina-243-adulti-battezzati-in-un-giorno/
                http://www.uccronline.it/2011/05/20/in-cina-10mila-conversioni-cristiane-al-giorno-nonostante-loppressione-atea/
                http://www.uccronline.it/2011/05/02/cina-decine-di-conversioni-adulte-a-pasqua-nonostante-governo-ateo/
                Chiedo scusa invece se generalizzo sulla religiosità complessiva dei paesi più industrializzati, so che nuove religioni o pratiche mistiche si stanno affacciando con discreto successo sulla nostra società, ma io ovviamente mi riferivo al cristianesimo, per questo ho detto che la cosa più facile è chiedere al proprio parroco com’è la situazione oggi rispetto a qualche decina di anni fa. Penso che di dubbi ne rimangano ben pochi.

                • Tano ha detto in risposta a Giulia

                  Dubbi? E quali dubbi rimangono? La Cina ha una popolazione di 1.331.460.000 abitanti e vive sotto il terrore dell’ateismo di stato da anni. C’è una buon numero di conversioni cristiane ma ovviamente sono briciole rispetto a questa cifra e non sono conteggiati nelle statistiche.

                  Abbiamo capito che tu vuoi sopprimere solo il cristianesimo (in particolare il cattolicesimo), un pò come cercarono di fare anche Nerone e Stalin…ma è un tentativo che troppi hanno avuto e troppo poco ha funzionato, perché il cristianesimo è in espansione e ancora di più il cattolicesimo. E lo sai bene perché questo sito lo frequenti anche tu. Inoltre aumentano i credenti vari….ma a discapito di chi? Ovviamente degli atei e agnostici.

                • M-17 ha detto in risposta a Giulia

                  Bene grazie fa solo un po troppo caldo per me qui in italia è davero caldo !!!
                  Si è vero l’articolo lì postato sulla Cina aveva incuriosito anche me, più che altro però l’interesse penso che risieda nel fatto che la religione non è un “indottrinamento” (perchè in Cina è reato ma le religioni si espandono tanto che mi pare anche il premio nobel per la pace di quest’anno sia un cinese cattolico) ma un sentimento naturale dell’uomo.. si comunque io parlavo della religiosità in generale ma anche del cristianesimo che in paesi come Russia Polonia e mi pare un altro paio(cercherò meglio!!) sono in aumento, poi sul fatto della decadenza della religiosità in Europa ognuno si fa le sue idee io credo non sia dovuto al fatto che l’uomo sia diverso ( di atei famosi la storia ne è piena anche quando la chiesa aveva potere temporale) ma che il contesto socioculturale è cambiato e alcune religioni sono in difficoltà nel rapportarsi al cambiamento…

                • Mr. Crowley ha detto in risposta a Giulia

                  Ma perhe’, anche tu l’hai chiesto al parroco?.
                  Allora in Chiesa ci vai.
                  Sei sicuramente sul libro paga del Vaticano.
                  Cerchi di rovinare la credibilita’ delle credenze atee (e la indiscussa santita’ degli atei).
                  E’ il solito complotto globale contro l’ateismo ordito dalla Chiesa Cattolica.(come al solito sembra riuscire perfettamente, pare).

  13. Matteo ha detto

    ma perchè bisogna sempre ripete le stesse cose??? mamma mia che ottusi!!! non è che chi non va in chiesa allora è un ateo-non credente-agnostico-anticlericale-ecc ecc ecc…. lo sapevate che esistono i “non praticanti”? ebbene si, esistono! e sono pure tantissimi. quindi finiamola con la teoria che le religioni si stanno estinguendo, sono sempre di meno le persone che hanno una fede religiosa, solo perchè in ALCUNI stati si alza il numero di NON PRATICANTI. sappiate, che il numero di credenti può benissimo aumentare, anche in maniera esponenziale, contemporaneamente alla diminuzione di praticanti!! DAI CHE NON è DIFFICILE IL CONCETTO!!!

    • Hugo ha detto in risposta a Matteo

      E ovviamente il fatto che aumentino i non praticanti è solo colpa nostra, cioè della Chiesa che non è oggi in grado di comunicare le ragioni per cui andare a Messa. E’ un’incapacità della Chiesa di oggi e non una capacità del laicismo, spero che almeno questo sia chiaro…indipendentemente che si facciano chiamare “new atheist!

    • Edoardo ha detto in risposta a Matteo

      Finalmente c’è qualcuno che lo capisce !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  14. Matteo ha detto

    *ripetere

  15. Matteo ha detto

    grande hugo!!! parole sante!!! 😉

  16. Nikon ha detto

    alla faccia dei mentitori atei, gli stessi mentitori nostalgici dell’Illuminismo e dell’ “Regno dei Lumi” tanto decantato da Voltaire, Hume, Diderot, gli stessi che “in nome dell’progresso e della ragione” volevano demolire tutte le religioni dell’mondo per creare un mondo monolitico, uniforme e a senso unico dove c’era una sola umanità, una sola lingua,

    il sondaggio,(condotto dalla IPSOS MORI, uno dei più importanti e autorevoli istituti di statistica britannici, quindi una fonte autorevole…), e una delle tante dimostrazioni che le religioni sono tutt’altro che in “declino” come tanto (Stra)parlano gli atei…

    e poi gli atei parlano tanto di “declino delle religioni” AHAHAHAHAHAAHHH!!!!

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