I cattolici e Donald Trump, manca un giudizio equilibrato

cattolici trump

Il giudizio dei cattolici su Donald Trump è polarizzato come il resto dell’opinione pubblica. Perché siamo incapaci di valutare assieme pregi e difetti del futuro presidente americano, senza doversi per forza schierare?


 

Tutto pronto per la cerimonia di insediamento di Donald Trump del prossimo 20 gennaio. L’attenzione verso la sua figura continua però a polarizzare non solo l’opinioni pubblica, ma anche il mondo cattolico.

Abbiamo già accennato alla necessità di un giudizio equilibrato, fondato sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa, soprattutto alla luce delle sfide etiche e morali che il prossimo mandato presidenziale americano potrebbe comportare.

I commenti che emergono sembrano incapaci di guardare insieme pregi e limiti, come se verso Trump bisognasse per forza schierarsi: completamente a favore o completamente contro.

 

I cattolici di sinistra e Trump: immigrazione

Per fare qualche esempio, da una prospettiva più “progressista”, se proprio bisogna usare questa etichetta, le critiche verso Trump si concentrano prevalentemente sulla sua politica migratoria.

Le “deportazioni di massa” promesse suscitano giustamente forte preoccupazione, sollevando interrogativi etici profondi.

Recentemente ne ha parlato William McCormick, docente del Dipartimento di Scienze politiche alla Saint Louis University, sul primo quaderno del 2025 de La Civiltà Cattolica.

Il gesuita ha sottolineato le comprensibili preoccupazioni della Conferenza Episcopale Americana per le politiche migratorie di Trump e di «crisi morale, legale e di sicurezza pubblica» se davvero dovesse verificarsi lo «scatenamento delle operazioni di ricerca e sequestro di massa in tutta la nazione» per i residenti irregolari e per le loro famiglie e comunità legalmente riconosciute.

La Chiesa cattolica ha sempre sottolineato innanzitutto l’importanza dell’accoglienza e della dignità umana, specialmente verso i più vulnerabili, tra cui migranti e rifugiati. Ignorare l’impatto umano e sociale di simili politiche significherebbe tradire uno dei pilastri fondamentali del messaggio evangelico: “Ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35).

E’ anche vero che Papa Francesco è stato molto più articolato di quanto si voglia far passare, sostenendo anche il “diritto a non emigrare” e ricordando che «un popolo che può accogliere ma non ha possibilità di integrare, meglio non accolga. Lì c’è il problema della prudenza».

Il Papa si è dunque speso per un «accogliere ragionevole», richiamando alla prudenza «perché un Paese deve accogliere tanti rifugiati quanti può e quanti può integrare».

In questo dossier abbiamo raccolto questi e altri pronunciamenti di Papa Bergoglio sull’immigrazione “censurati” o dimenticati dai grandi media.

Tornando al caso di Trump, ci si può confrontare se gli Stati Uniti siano o meno in grado di attuare questa accoglienza prudente oppure siano realmente costretti alle deportazioni di massa e all’innalzamento di muri di separazione al confine con il Messico.

Una pratica, quest’ultima, che non è un’idea esclusiva di Donald Trump ma è stata difesa anche dal democratico progressista Joe Biden, il quale ha perfino costruito un nuovo tratto.

Anche su questo i “cattolici di sinistra” sembrano spesso avere qualche amnesia, sorvolando sul sostegno di Biden e manifestando (legittime) preoccupazioni e dissenso solo nei riguardi di Trump.

Allo stesso tempo non c’è mai alcun accenno alle ottime intenzioni del futuro presidente americano di voler attuare serie iniziative a favore della natalità, contrastando anche quella che Papa Francesco denuncia costantemente come la “colonizzazione ideologica” moderna, cioè le politiche gender.

 

I cattolici di destra e Trump: aborto

Sul fronte opposto, molti cattolici di orientamento conservatore apprezzano le iniziative di Trump a favore della difesa della vita nascente, del contrasto all’ideologia di genere e della battaglia contro la cultura woke.

Questi temi, indubbiamente rilevanti per il magistero cattolico e per l’attuale Pontefice, evidenziano un impegno nel riaffermare valori fondamentali messi in discussione nelle società occidentali contemporanee.

Trump si è definito un “candidato pro-life” in campagna elettorale, impegnandosi a restringere la possibilità di accedere all’interruzione di gravidanza solo nei casi di stupro, incesto e in cui è in pericolo la vita della madre.

Tuttavia, anche in questo caso un giudizio equilibrato richiederebbe di non chiudere gli occhi di fronte agli aspetti problematici della sua agenda politica.

A frenare gli entusiasmi non c’è solo il grande tema dell’immigrazione, di cui abbiamo già parlato, ma anche l’ampio sostegno del tycoon alla fecondazione in vitro di cui si è definito “il padre”, tanto da voler rendere obbligatorio il finanziamento pubblico.

Una pratica che il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce “moralmente inaccettabile” in quanto, tra le altre cose, prevede un’ampia distruzione di embrioni umani.

 

I cattolici e la politica, dov’è la novità di sguardo?

Per i cattolici, il rischio di schierarsi ciecamente con un’unica prospettiva è reale.

Con il suo “vagliate tutto e trattenete ciò che vale”, San Paolo ci ha esortati a una presenza sociale e politica innovativa, intelligente e non appiattita sul proprio schieramento ideologico.

Sono capaci tutti di difendere strenuamente il proprio beniamino politico o attaccare quello altrui. Dov’è la novità di sguardo di cui siamo portatori?

In un contesto tanto polarizzato, i cattolici sono chiamati a un discernimento maturo, che non si limiti a opporre destra e sinistra come tutti, ma esercitando un giudizio critico che vada oltre la semplice affiliazione ideologica, mantenendo la fedeltà al Vangelo come criterio ultimo.

La sfida, certamente non facile, è costruire una visione politica capace di integrare il rispetto per la dignità umana, l’attenzione ai più deboli e la difesa dei valori cristiani in modo coerente e credibile.

Autore

La Redazione

17 commenti a I cattolici e Donald Trump, manca un giudizio equilibrato

  • Franz ha detto:

    Questo è un articolo troppo elevato per l’utente cattolico medio del web e penso per la popolazione media mondiale che si scanna ogni giorno per difendere il proprio rappresentante politico

    • Cook ha detto:

      Purtroppo quello che ancora non capiamo è che in quanto cattolici non possiamo schierarci a prescindere con un partito o un colore politico: dobbiamo essere pronti a sostenere ciò che di buono viene fatto da una o dall’altra parte così come a denunciare ciò che di male viene fatto. Personalmente quando sento parlare di cattolici “tradizionalisti” o “progressisti” (soprattutto tra i sacerdoti) provo una forte rabbia e penso che entrambe queste cose facciano profondamente male alla Chiesa. Noi non possiamo essere di sinistra o di destra perché sì. Noi dobbiamo essere di Cristo.

  • Cwore ha detto:

    Meglio che non si sappia in giro che quando era proprietario di Miss Universo Trump si oppose alla squalifica di una concorrente transgender riammettendola al concorso altrimenti altro che “frenare gli entusiasmi” 😀

    • Panthom ha detto:

      Che grande notizia! Sei davvero uno scopritutto tu 😀
      E comunque ti trovo sempre e ficcare il nasino tra omo e trans…c’è una passione tutta particolare deduco.

      E immagino che stai confermando l’intenzione dell’articolista quando chiede di evitare entusiasmi affrettati su Trump, bene dai. Perché non ti unisci alla redazione? 😉

      • Dwole ha detto:

        Diciamo che nella patente a punti di uccr voler deportare centinaia di migliaia di disgraziati vale 0,1 punti, essere un magnaschei che ha pensato per tutta la vita solo ad accumulare quattrini vale 1 punto, essere un puttaniere pluriadultero che andava con le attrici porno mentre la moglie era incinta vale 2 punti, far partecipare una trans a un concorso di bellezza vale 300 punti 😀

        • Cook ha detto:

          Credo che fingersi puntualmente incapace di comprendere il senso di un articolo valga però almeno 1000 punti, e dal momento che tu vai di 1000 in 1000 ogni volta che commenti dimostrando di non riuscire a capire il significato del testo proposto… beh, hai vinto

          • Fwori ha detto:

            Squisiterrimo io mi baso su cosiderazioni meramente quantitative, se uccr è il sito italiano che contiene più articoli antitrans in assoluto vuol dire che è una tematica che sta loro molto a cuore 😀

            • Cook ha detto:

              Ti fossi basato anche sulla lettura degli articoli sarebbe stato meglio. UCCR non attacca le persone transessuali, quanto l’ideologia gender. Le persone sono un conto, l’idea che tra uomini e donne non esistano differenze biologiche e che un ragazzo debba ricevere bloccanti della pubertà solo perché culturalmente gli viene fatta passare l’idea che si senta in un corpo sbagliato è un’altra cosa. Anche il Papa è sempre attento a distinguere le persone e le ideologie.

              Vorrei mandarti una trattazione interessante… ma so che non la leggeresti così come non leggi gli articoli… quindi è inutile.

              • lingwa ha detto:

                Reverendillimo non esiste una sola persona al mondo che dice di essere contro i trans, dicono tutti che sono contro l'”ideologia di genere” così come nessuno dice di essere contro gli omosessuali ma contro l'”omosessualismo” 😀

                E se gli si fa presente che l'”ideologia di genere” è una teoria complottista e cospirazionista rinnegata da tutte le più grandi associazioni di psichiatri e psicologi fanno sempre a trovare e a intervistare il fenomeno di turno pescato da chissà dove 😀

  • Cook ha detto:

    Veramente sono molti gli psicologi e psichiatri che fanno presente i rischi dell’ideologia di genere. Non solo persone credenti, ma anche atee. E se è per questo, anche parte del mondo femminista. E in verità, anche alcuni omosessuali che non si riconoscono nel movimento LGBT. L’ideologia di genere non è un complotto semplicemente perché sovrapporre l’idea di genere a quella di sesso biologico È a tutti gli effetti una questione di idee e opinioni. Opinioni oltretutto viziate da un certo modo di pensare, perché per quanto una donna possa essere mascolina (e non sarebbe strano) non è meno donna; e per quanto un uomo possa essere femminile (e non sarebbe strano) non è meno uomo.

    Comunque, continui a parlare per ignoranza, oltre a coprirti di ridicolo con questi superlativi grotteschi: purtroppo esistono persone al mondo che sono effettivamente contro gli omosessuali, in quanto persone. Ma devo darti una delusione, perché il Catechismo della Chiesa Cattolica non è d’accordo in merito: noi non siamo mai contro le persone. E se è per questo, nemmeno contro la tendenza omosessuale in sé (basta leggere). È una questione di atti, non di persone o di tendenze… lo aveva capito Zeffirelli qualche decina di anni fa ma vedo che molti ancora faticano. Evidentemente siete più impegnati a inventarvi superlativi divertenti…

    • Bwono ha detto:

      Veramente sono molti gli psicologi e psichiatri che fanno presente i rischi dell’ideologia di genere.

      Veramente sono un’insignificante minoranza e cmq io mi fiderei più del parere, che so, dell’Ordine Nazionale degli Psicologi piuttosto che di quello di uno a caso cherrypickato da un sito notoriamente transofobo 😀

      • Cook ha detto:

        Quando hai finito di inventare nuovi nickname forse può interessarti questa piccola sintesi con tanto di link, così senza la paura del cherry picking puoi dormire sonni tranquilli.

        https://www.salesalato.com/fede-e-ragione/cose-l-ideologia-gender/

        E se non bastasse… qui c’è qualche testimonianza delle persone che hanno affrontato il percorso di cambiamento di genere, rendendosi conto che ha fatto loro più male che bene.

        https://www.reddit.com/r/detrans/?rdt=39615

        In ultima analisi vorrei farti notare che diversi paesi hanno fatto retromarcia in tema di bloccanti della pubertà e processo di transizione di genere. Evidentemente qualcosa che non va c’è. Del resto cento anni fa erano in molti ad accettare la teoria razziale… ciò non vuol dire che fosse giusta però.

        Sappi che non risponderò oltre e non perché non abbia argomenti, il discorso anzi sarebbe ampio e se ne potrebbe parlare civilmente. Il problema è che a te continuano a sfuggire sia il verbo che l’avverbio.

        • Qwesto ha detto:

          Giovanerrimo amico saresti più simpatico se ti rivolgessi con più rispetto invece di dare del ridicolo e dell’ignorante a chi non la pensa come te, tanto più che ignori che i bloccanti della pubertà vengono somministrati laddove occorrano al Bambin Gesù che se non sbaglio oltre a essere il più grande ospedale pediatrico d’Europa è un ospedale del Vaticano 😀

          Fortunatamente non siamo nella TERF Island dove il dibattito scientifico è condotto da luminari come J.K. Rowling e il Daily Mail che è riuscito a scrivere 120 articoli antitrans nel 2024 😀

          Ed invero graziosillimo più che sull’uso off label della triptorelina si discettava della sussistenza di quel complotto internazionale che vorrebbe far diventare i bimbi tutti trans, che passa sotto il nome di ideologia di genere 😀

          • Cook ha detto:

            Io non do del ridicolo e dall’ignorante a chi non la pensa come me, amico. Io do dell’ignorante a chi continua a far finta di non capire che la questione è delicata e non pacificamente accettata, anche dagli esperti. E do del ridicolo a chi invece di parlare con parresia, come diceva qualcuno, continua a inventarsi nickname e superlativi per prendere in giro chi non la pensa come lui/lei. Differenze sottili forse, ma fondamentali per il vivere civile. Peccato perché con un po’ di educazione da parte sua avrei volentieri discusso la questione, pur con idee opposte.

            • Qwasi ha detto:

              Io non do del ridicolo e dall’ignorante a chi non la pensa come me, amico. Io do dell’ignorante a chi continua a far finta di non capire che la questione è delicata e non pacificamente accettata, anche dagli esperti. E do del ridicolo a chi invece di parlare con parresia, come diceva qualcuno, continua a inventarsi nickname e superlativi per prendere in giro chi non la pensa come lui/lei. Differenze sottili forse, ma fondamentali per il vivere civile. Peccato perché con un po’ di educazione da parte sua avrei volentieri discusso la questione, pur con idee opposte.

              Pulcherrimo giovine vedo che sei già passato a “ideologia di genere cacca pupù” a “la questione è dibattuta” che è già un passo avanti non da poco 😀

              Ti manca solo da fare un ulteriore step e cioè comprendere che mentre psichiatri, psicologi, pediatri, endocrinologi discutono se sia meglio l’una o l’altra terapia per gli adolescenti col DIG, se la triptorelina sia o meno indicata ecc. tra di loro al gombloddo dell’ideologia di genere non ci crede nessuno 😀

              Salvo il fenomeno di turno pescato puntualmente dai nostri ospiti, buon ultima la psicologa australiana che dice che gli adolescenti col DIG vanno curati con la musica 😀

              P.S. il motivo per cui ogni volta appare un nick diverso è facilmente intuibile se sol si riflette un poco 😀

    • orso ha detto:

      Cook complimenti per la pazienza con questo personaggio ridicolo e piuttosto inutile. Un negazionista che spunta fuori appena si parla di trans e persiste nella tattica di negare l’elefante nella stanza, quando chiunque parla ormai di ideologia di genere, dalle femministe laiche agli atei evoluzionisti (Dawkins e Jerry Coyne) e il termine fa parte di ormai centinaia di studi e ricerche scientifiche. Le ultime a reggere il negazionismo sono le associazioni mediche statunitensi guidate da gay dichiarati (vedi Charlotte Patterson) ma crolleranno a breve anche a loro.

      • Qwello ha detto:

        Utilerrimo utente mi sfugge il motivo per cui dovremmo dar retta a due biologi a caso anziché all’Associazione Culturale Pediatri, all’Associazione Italiana della Tiroide, all’Associazione Medici Endocrinologi, all’Osservatorio Italiano di Identità di Genere, alla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, alla Società Italiana di Diabetologia, alla Società Italiana di Endocrinologia, alla Società Italiana di Pediatria Endocrinologia e Diabetologia, alla Società Italiana Genere identità e Salute, alla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, alla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, alla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale nonché ovviamente al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, solo per restare in Italia 😀