L’Economist (pro-Obama) appoggia Trump: no auto-identificazione dei trans

The Economist, il gender e Trump. Dopo la decisione del presidente americano di abolire il genere e legare il sesso all’evidenza anatomica di nascita, la rivista britannica sostiene a sorpresa l’errore di liberalizzare l’auto-identificazione della sessualità.

 

E se lo dice pure l’Economist. Oltre 1 milione di copie vendute ogni mese, il celebre settimanale inglese è la rivista economica e finanziaria più nota al mondo ed il più attivo organo di stampa britannico ad aver sostenuto l’amministrazione di Barack Obama. Dal 2004 sostiene apertamente ed esplicitamente il “matrimonio egualitario”, la legalizzazione della prostituzione e della droga e perfino la teoria della volontaria estinzione umana per salvare il pianeta. Si capisce chiaramente, dunque, l’ambito ideologico di provenienza.

 

“Sessualità è determinata solo da elementi biologici chiari e oggettivi”.

Questo ha aumentato lo stupore per un editoriale dell’Economist giudicato a favore di Donald Trump e, addirittura, sostenendolo contro l’autoidentificazione di genere per le persone trans. L”attuale presidente americano starebbe infatti preparando una norma per stabilire in modo legale che il sesso di una persona è determinato solo da “elementi biologici chiari e oggettivi”, ovvero la sessualità attribuita e decisa dalla natura al momento della nascita, marcando un divario ancora più netto dal suo fallimentare predecessore, Obama. Un atto di verità e di coerenza con l’evidenza scientifica, abolendo la ridicola sigla “Gender X” e impedendo fantomatiche ed impossibili transizioni sessuali -come già è stato proibito alla prestigiosa Johns Hopkins University School of Medicine- tramite mutilazione di organi genitali che modificano soltanto l’apparenza esteriore delle persone, ingannandole di poter davvero mutare la propria sessualità.

 

Il meccanico di 46 anni “si sente” una bambina di 6 anni: lo è davvero?

Ci si aspettava una stigmatizzazione globale, che invece (ancora) non è arrivata così potente. In Italia, è stata l’indaffarata tuttologa Chiara Lalli su Wired a replicare scrivendo che «ci sono molti altri aspetti che concorrono alla nostra identità», oltre al sesso. Senza però specificare quali e, conseguentemente, convenendo sull’assurdo fatto che Paul Wolschtt, meccanico inglese di 46 anni, è effettivamente una bambina di 6 anni solo perché si sente tale e così percepisce la sua identità, indipendentemente dalla genetica. Eppure, come ha giustamente e sorprendentemente spiegato la filosofa Lgbt Michela Marzano, «il corpo non è solo qualcosa che si “ha”, ma anche e soprattutto qualcosa che si “è”, prima della certezza che è la vita che impone il corpo a ognuno di noi e che non possiamo sbarazzarcene senza sbarazzarci al tempo stesso della nostra esistenza».

 

L’Economist: “le persone non possono auto-identificare il proprio sesso”.

Ed anche l’Economist ha deciso di prendere posizione in un editoriale. Ovviamente, ha dovuto anticipare che «è un campione orgoglioso dei diritti dei gay» e che «il primo editoriale a favore del matrimonio omosessuale lo abbiamo pubblicato nel 1996». Dopo le dovute e scontate premesse, si legge però:

«Alcuni vedono l’autoidentificazione di genere per le persone trans come la prossima frontiera. Ciò inizia con l’idea che ciò che rende qualcuno un uomo o una donna non è il sesso biologico, ma una conoscenza interiore della persona stessa. Le persone trans hanno una disforia di genere, un senso schiacciante di appartenenza all’altro sesso. Soffrono gravemente quando non possono agire su questo. La campagna sociale a favore dell’autoidentificazione sostiene che i membri di tale minoranza oppressa dovrebbero essere liberi di scegliere la loro identità di genere. Questa settimana è emerso che il presidente Donald Trump ha intenzione di impedire proprio questo».

Il celebre settimanale inglese, per proteggersi dai lettori, ha scritto che sarebbe “sbagliata” la scelta dell’amministrazione statunitense, ma subito dopo ha sostenuto comunque il concetto che ha portato ad agire il presidente Trump:

«Trump sbaglia. Tuttavia, lo Stato dovrebbe resistere all’impulso di trasformare lo status legale delle persone trans in una questione di definizione personale, come la Gran Bretagna sta prendendo in considerazione. Lo Stato deve assicurare che il benessere delle persone trans sia bilanciato rispetto al potenziale danno ad altri. Tale danno è difficile da quantificare, ma non dovrebbe essere respinto con leggerezza. Gli uomini commettono quasi tutti i reati sessuali, quindi la società dovrebbe aiutare a mantenere donne e bambini al sicuro. Oggi solo l’1% degli uomini in carcere in Gran Bretagna per reati sessuali si identifica come donna, ma raddoppierà il loro numero. Se “uomo” e “donna” sono determinati dall’identificazione personale, gli spazi dedicati a donne e bambini diventeranno accessibili a chiunque. Non c’è motivo di pensare che auto-identificandosi come donna renda un maschio meno pericoloso. Al contrario, ci sono tutte le ragioni per pensare che i maschi predatori dichiarino di essere trans per commettere più facilmente dei crimini. Anche il benessere dei bambini dovrebbe pesare sul bilancio. Coloro che scelgono un’identità trans vengono avviati a trattamenti irreversibili sempre più giovani, nonostante le prove che senza di essi la maggior parte cambierà idea. Alcune scuole hanno iniziato ad insegnare ai bambini a comprendere la loro identità di genere attraverso l’introspezione, non l’anatomia. Viene detto loro che se sono leader e razionali sono ragazzi, e se sono nutrici e pettegole sono ragazze. Così, gli stereotipi di genere obsoleti sono tornati a ruggire sotto l’ala dell’auto-identificazione.

L’impulso è nobile: le persone trans sono state storicamente soggette a terribili discriminazioni, ma la teoria dell’identità di genere è relativamente nuova. E come si formi l’identità di genere è ancora poco conosciuto. Decidere come bilanciare i diritti in competizione e come valutare i rischi richiederà un attento dibattito, ma chiunque interroga la nuova ortodossia è marchiato come “transfobico”. La ricerca sui danni ai bambini a causa della transizione sessuale è soppressa. Gli accademici che esplorano le conseguenze della ridefinizione delle categorie di sesso affrontano campagne per farli licenziare. Questo è un percorso pericoloso».

 

Un editoriale di fuoco, quindi. Nel quale, non solo si ammette l’insussistenza delle argomentazioni Lgbt, non solo si critica chi asseconda i bambini confusi verso la loro identità, ma si afferma anche l’esistenza della teoria gender, così ampiamente negata e ridicolizzata dai militanti arcobaleno. C’è infine l’ammissione di un clima sociale omo-fascista verso chi non è allineato alla “nuova ortodossia”, che coinvolge anche i ricercatori.

 

Un detenuto si auto-identifica come donna e violenta 4 donne.

La presa di posizione de l’Economist può sorprendere ma sospettiamo sia un atto dovuto dopo quanto avvenuto nella prigione femminile di New Hall, nel nord dell’Inghilterra, di cui abbiamo parlato. Dopo aver soppresso le proteste e gli avvertimenti riguardo al trasferimento dei maschi transessuali nelle carceri femminili, quattro donne sono state violentate da un uomo auto-identificatosi come donna e, quindi, legittimato a scontare la pena in quella prigione. Già in quel caso arrivarono delle critiche, in particolare da The Spectator, una rivista vicina al partito conservatore inglese. Oggi, più sorprendentemente, si è accodato anche un settimanale di tutt’altro schieramento.

La redazione

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24 commenti a L’Economist (pro-Obama) appoggia Trump: no auto-identificazione dei trans

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  1. troll ha detto

    “Sessualità è determinata solo da elementi biologici chiari e oggettivi”.
    Questo è falso scientificamente e sottoindente il mesaggio tipico dei piu violenti regimi dittatoriali per i quali.. i gay e le loro famiglie non esistono (ministro della famiglia Fontana) e se esistono lo fanno solo come malati.

    trump, putin e orban sono oggi i famigerati e degni neri alfieri del cristianesimo.

    Barack Obama. Dal 2004 sostiene apertamente ed esplicitamente il “matrimonio egualitario”, la legalizzazione della prostituzione e della droga e perfino la teoria della volontaria estinzione umana per salvare il pianeta. Si capisce chiaramente, dunque, l’ambito ideologico di provenienza.
    Siccome i gay esistono e sono persone normali allora hanno diritto di sposarsi regolarmente, come è stato già sancito dall’Unione europea nel 2015.

    Obama sostiene l’estinzione della razza umana!??

    Ma non vi vergognate?

    Gli unici contro cui dovete combattere sono gli ebrei e negri e invece continuate a colpire i gay, mah!

    • lorenzo ha detto in risposta a troll

      La dittatoriale legge di natura ha stabilito che:
      – il maschio del genere Homo, specie Sapiens, ha i cromosomi XY;
      – la femmina del genere Homo, specie Sapiens, ha i cromosomi XX;

      Esistono tuttavia persone le cui pulsioni sessuali si discostano dalle leggi stabilite dalla natura per quanto riguarda la prosecuzione della specie: tali persone sono rese tali dalla natura che “stabilisce” chi è utile alla prosecuzione della specie e chi no, oppure sono resi tali da una società che ha perso contatto con la natura?

      Qualunque sia però la motivazione per cui alcune persone hanno pulsioni sessuali in contrasto con la loro realtà cromosomica, taluni di loro mi sono indifferenti, altri mi suscitano pena, talaltri mi suscitano ilarità, altri ancora sono irritanti.

      • Max De Pasquale ha detto in risposta a lorenzo

        …altri ancora, ammirazione (almeno per me) perche’ sopportano questa situazione con dignita’ e vivono – o cercano di vivere – in castita’.

      • Acero ha detto in risposta a lorenzo

        lorenzo,
        per quanto riguarda la domanda che lei pone, potrebbe anche esserci una terza opzione, oltre alle due da lei elencate, e cioè il fatto che l’omosessualità, nonostante l’intuizione comune, non sia in realtà un carattere svantaggioso dal punto di vista evoluzionistico, ma anzi un tratto utile alla prosecuzione della specie; esistono al riguardo varie ipotesi che mirano a conciliare questo comportamento con ciò che sappiamo sulla selezione naturale, e chiunque, con un po’ di pazienza e di curiosità, può documentarsi in proposito. Naturalmente, per il momento sono solo ipotesi, appunto, visto che ancora nessuno conosce l’esatta eziologia dell’omosessualità, ma ciò vale solo a dire che non basta affermare semplicisticamente che “alcune persone hanno pulsioni sessuali in contrasto con la loro realtà cromosomica”, dato che i meccanismi della natura sono spesso più articolati di quelli che noi amiamo figurarci.

        • lorenzo ha detto in risposta a Acero

          Elencami quale vantaggio derivi alla persona in questione essere “ritenuta”, dalla natura, non adatta alla prosecuzione alla specie: siccome però la disarmonia sessuale è maggiormente sviluppata in talune civiltà rispetto ad altre, potrebbe essere quello un segnale che quella cultura, se non muta i suoi valori, è destinata ad estinguersi.

        • Mister R. ha detto in risposta a Acero

          Acero

          Il rapporto compiuto da due ipotetiche tigri omosessuali non porta figli, l’unico vantaggio che vedo è la possibilità di far diminuire in futuro la percentuale di tigri nel territorio qualora sia sbilanciata.

          • Acero ha detto in risposta a Mister R.

            lorenzo,
            ad esempio, un’ipotesi molto semplice che è stata formulata è quella del cosiddetto “gay uncle”: in mancanza di figli propri, gli omosessuali potrebbero coadiuvare i loro parenti etero nell’accudimento della prole di questi ultimi; se le cose stessero così, questo sarebbe indubbiamente un vantaggio, dal momento che per la prosecuzione della specie è essenziale non solo generare figli, ma anche fare in modo che essi sopravvivano. Ad esser sincero, è una tesi che non convince molto neanche me, ma gliela riferisco tanto per darle un’idea di quale potrebbe essere un possibile vantaggio. Come le ho già detto, ci sono varie teorie sul tavolo dei biologi; lei può documentarsi e vedere quale la convince maggiormente.

            Mister R.,
            visto che lei tira in ballo gli animali, vorrei ricordarle che ci sono alcune specie, come i gabbiani o i pinguini, in cui sono effettivamente presenti coppie dello stesso sesso che assumono il ruolo di genitori nei confronti di quei piccoli che non li hanno più: anche in tal caso ci si assicura la sopravvivenza della specie, pur non trasmettendo direttamente i propri geni. Certo, le ragioni del comportamento omosessuale variano molto da specie a specie; ad esempio, nel caso dei primati, pare che esso sia semplicemente volto favorire la socializzazione fra i vari individui, e dunque ad accrescere la coesione all’interno del gruppo. E chissà che non sia proprio questa la ragione(o una delle ragioni) per cui l’omosessualità è presente anche nella nostra specie, dal momento che siamo primati noi stessi.

            • lorenzo ha detto in risposta a Acero

              Lo zio gay che accudisce la prole di parenti etero troppo occupati a fare figli? Meno male che questa tesi non convince nemmeno te: a me, sinceramente, sembra una barzelletta.

            • Mister R. ha detto in risposta a Acero

              Acero

              Siamo d’accordo sul fatto che l’omosessualità esiste in natura e che, come nel caso dei pinguini, dei gabbiani e dei primati, possa avere una qualche utilità.
              Ma resta un punto fondamentale, nella prosecuzione della specie una coppia omosessuale non produce figli e non dà discendenza, al massimo, come tu hai scritto, può adottare.
              Teoricamente la famosa tigre omosessuale potrebbe essere la migliore in circolazione per forza e velocità, ma non potrà mai trasmettere queste caratteristiche perché spinto all’accoppiamento con un maschio.

    • Mister R. ha detto in risposta a troll

      Carmelo G.

      “Gli unici contro cui dovete combattere sono gli ebrei e negri e invece continuate a colpire i gay, mah!”

      Quindi per te noi dobbiamo lasciare che i gay facciano quello che vogliono, però dobbiamo essere antisemiti e razzisti?
      Ma il cervello prima di leggere gli articoli e commentare, lo accendete?

      • troll ha detto in risposta a Mister R.

        ve lo ripeto:

        Gli unici contro cui dovete combattere sono gli ebrei e negri e invece continuate a colpire i gay!!

        e smettetela di censurarmi!!

        • lorenzo ha detto in risposta a troll

          Forse l’hanno censurata per difenderti…

          • federico74 ha detto in risposta a lorenzo

            Probabile, svitato101 parte con le farneticazioni e non si ferma più. E’ sul suo amato binario morto.

        • Mister R. ha detto in risposta a troll

          troll

          Quindi confermi che per te noi dobbiamo essere antisemiti e razzisti….

          Ti censurano perché non fai altro che scrivere stupidaggini e menzogne, sature di insulti e odio.

  2. Andrea2 ha detto

    I bambini hanno il pene, le bambine la vagina: la natura è fatta così e non basta sentirsi diversi per esserlo. Se credo di essere una papera non per questo lo sono e se a chi non sia d’accordo dico paperofobo, sono ancora più matto e non un perseguitato.
    Per quanto riguarda il commento di quello che sembrerebbe essere il ferroviere infelice (citofonare Giusy) il matrimonio gay non c’entra nulla con l’articolo: nel matrimonio gay (che, per altro in Italia non è ammesso: ci sono le unioni civili e non il matrimonio) si sposano o due uomini o due donne e non qualcuno che vuol sostenere di essere di un sesso diverso da quello che è semplicemente perché lo dice lui (ed anche col diritto di cambiare quando gli pare).
    E nello sport come la mettiamo? Ora esite anche il pugilato femminile, se un pugile maschio dice di sentirsi donna può partecipare ai campionati femminili?
    E con le quote rosa? Se un politico trombato maschio si sente donna e vuol essere rieletto nelle quote rosa cosa si fa? Oppure se un partito di feroci maschilisti vuol partecipare alle elezioni senza avere donne in lista, va bene che, metà dei candidati, dicano di sentirsi donna?

  3. Sisco ha detto

    Nel libro di Ivan Ylic degli anni sessanta si fa cenno ad una differenza tra il genere e il sesso; nell’ambito di una crisi della civiltà contadina si viene evidenziando un’altra specie di differenziazione, oltre a quella sessuale, all’interno dell’umanità. Nel vangelo si parla di figli di Dio e figli dell’uomo e credo che la categoria degli angeli sia da comprendersi con quella di figli di Dio. Detto questo tuttavia tale differenziazione non viene a intaccare la più nota differenziazione a tutti evidente (tanto che quella descritta da Ylic può definirsi un carattere recessivo). Io credo che un angelo donna possa accoppiarsi con una donna figlia dell’uomo (che è stata bembina per intenderci) non facendo con questo nulla di particolarmente rilevante se non a livello morale, dato che quella corrente di morale vuole e vede solo la differenza di sesso.

    • lorenzo ha detto in risposta a Sisco

      “Io credo che un angelo donna possa accoppiarsi con una donna figlia dell’uomo… “: stai riferendoti ad un racconto fantastico, ad un film, ad un videogioco od a cos’altro?

      • Sisco ha detto in risposta a lorenzo

        Non ho altro modo per esprimere il concetto espresso nel libro di Ylic se non quello preso dalle sacre scritture nelle quali si fa differenza fra angeli e uomini. Dal resto nella cultura popolare si fa questione sul sesso degli angeli sottolineandone la problematicità. Tutta una serie di film anche d’autore approfondisce il tema angelico senza discostarsi peraltro dalla concezione corrente (le ali, la cicogna, i cavoli, l’angelo custode) secondo la quale essi apparterrebbero ad una sfera magico-celestiale che ha poco a che vedere con la realtà. Ebbene il libro di Ylic intitolato “il genere e il sesso” approccia il tema da un altro punto di vista.

        • lorenzo ha detto in risposta a Sisco

          Toglimi una curiosità: se alla risurrezione non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo (Mt 22.30), di che sesso sono gli angeli?

          • Sisco ha detto in risposta a lorenzo

            Ti ripeto, si può essere angeli sia di sesso maschile che di sesso femminile, almeno da ciò che ho capito dalle fonti che ti ho citato nei precedenti interventi. Certo è che essendo un carattere recessivo è difficile da distinguere: da cui l’incertezza di fondo…
            La tua domanda però non è stata formulata in modo chiaro, ti ho risposto come ho potuto.

            • lorenzo ha detto in risposta a Sisco

              Per definire gli angeli, il CCC al n°330 scrive: “In quanto creature puramente spirituali (non hanno quindi corpo materiale e quindi non hanno sesso), essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria.”
              Questo è quanto insegna il Magistero riguardo agli angeli.
              Che Ivan Ylic ritenga che anche gli angeli siano sessuati, è solo una sua opinione.
              Riguardo poi al genere, nell’accezione che gli attribuiscono oggi taluni che hanno completamente perso il contatto con la realtà, forse che uno è maschio se si chiama Angelo e femmina se si chiama Angela?

  4. giuliano ha detto

    Ambiente ideologico di appartenenza… esatto. A signori dell’Economist occorrerebbe ricordare che privare un bambino del proprio inalienabile diritto di avere una mamma e un papà, e legalizzarne le procedure, è solo un atto violento e di pura prevaricazione. Non c’è civiltà ne umanità nel condividere questa deriva etica, nel cui filone si inserisce bene anche il concetto dell’autoidentificazione di genere e le assurde “imposizioni” alla parte rimanente della società (maggioritaria) che ne conseguono.

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