Vito Mancuso deluso dal Papa: «perché non vuole cambiare la dottrina?»

mancuso socciC’è forte delusione nel progressismo cattolico: Papa Francesco non ha alcuna intenzione di cambiare la dottrina, nessuna fantomatica apertura, nessun adeguamento al mondo.

Dopo fiumi di inchiostro sulle rivoluzioni dottrinali che avrebbe portato “il nuovo corso” di Francesco, il vaticanista del Fatto QuotidianoMarco Politi, ha smesso da mesi di scrivere libri e articoli ritirandosi in un impacciato e quanto mai salutare silenzio (l’ultimo articolo risale al marzo 2015). Se è sempre più palpabile l’imbarazzo degli storici Alberto Melloni e Massimo Faggioli, il vatiKanista del Manifesto, Luca Kocci, è ancora frastornato dalla scomunica di Papa Francesco dei fondatori dell’associazione Noi siamo Chiesa, leader del progressismo cattolico internazionale a cui Kocci è molto legato e a cui continua imperterrito a dare voce (assieme all’agenzia Adista). Per non parlare del teologo Vito Mancuso. Nel marzo 2014 arrivò a fare pressioni al Papa in un editoriale di Repubblica, minacciando cataclismi se non avesse portato la Chiesa sulla strada dell’aborto libero, dell’eutanasia selvaggia e del matrimonio gay: «che ne sarebbe della Chiesa se fallisse Francesco? Che cosa avverrebbe se le riforme auspicate non andassero in porto e le attese di una nuova primavera si rivelassero solo illusioni? Sarebbe la fine della luce che si è accesa nell’esistenza di tutti gli esseri umani, con Roma che tornerebbe a essere periferia del mondo». 

Francesco ha risposto picche: non solo ha denunciato la falsa compassione che muove i sostenitori della cultura dello scarto (aborto e eutanasia), non solo ha beatificato Paolo VI, ma ha elogiato il suo coraggio per l’enciclica Humanae Vitae vero incubo di Mancuso in quanto incardina definitivamente la dottrina cattolica sulla sessualità-, affermando: «Paolo VI non è stato un arretrato, un chiuso. No, è stato un profeta». Si è anche più volte scagliato contro il gender, legittimando la grande sollevazione popolare che il 21 giugno scorso ha portato in piazza un milione di persone. Proprio in queste ore la portavoce nazionale dei Socialisti, Maria Cristina Pisani, ha accusato Papa Francesco di non essere progressista in quanto, tramite un suo appello pochi giorni fa, ha influito sulla vittoria dei difensori della famiglia nel referendum in Slovenia, abbattendo la legge favorevole ai matrimoni omosessuali. In questi giorni, dopo aver rinnegato il Dio cristiano abbracciando pubblicamente il panenteismo, non potendo negare l’evidenza, Mancuso ha manifestato la sua delusione per Francesco, “tirandogli le orecchie”: «Sta facendo un ottimo lavoro, però occorrerebbe che non si limitasse alla dimensione disciplinare e interna della Curia, che va raddrizzata, ma che la riforma toccasse la dottrina, se si vuole parlare alla coscienza contemporanea».

Per farsi più attraenti agli occhi del mondo, è questa la nota ricetta di Mancuso, la Chiesa dovrebbe riformare quei punti della dottrina che gli stanchi uomini moderni faticano ad accettare. Un po’ come dire: al catechismo vanno pochi bambini? Smettiamo di parlare di Gesù, è troppo difficile, riempiamo le aule di videogiochi e vedrete quanta affluenza avremo! Ma Papa Francesco ha già risposto ai Mancuso, ai Melloni, ai Kocci e a tutti coloro che -ignorando il vicolo buio in cui si è infilata la chiesa protestante-, pensano di “attirare” gli uomini alla Chiesa rivoluzionando le tematiche sessuali e bioetiche. Si chiama, ha detto il Papa, «la tentazione di scendere dalla croce, per accontentare la gente, e non rimanerci, per compiere la volontà del Padre; di piegarsi allo spirito mondano invece di purificarlo e piegarlo allo Spirito di Dio. E’ la tentazione del buonismo distruttivo, che a nome di una misericordia ingannatrice fascia le ferite senza prima curarle e medicarle; che tratta i sintomi e non le cause e le radici. È la tentazione dei “buonisti”, dei timorosi e anche dei cosiddetti “progressisti e liberalisti”». Parole limpide e durissime. La Chiesa, semmai, deve adeguare il modo di comunicare la dottrina cattolica, invitando e accompagnando gli uomini a passare per la porta stretta. Non certo allargare la porta per far fare a loro meno fatica: sarebbe un’illusione e un tradimento.

 

Il colmo è che, se da una parte il Papa viene criticato per non voler cambiare la dottrina cattolica, dall’altra i tradizionalisti-socciani -devoti della chiesa mediatico-opinionista, il cui pastore spirituale è il giornalista Antonio Socci-, criticano pesantemente Francesco, accusandolo di aver (e di voler) cambiato la dottrina cattolica, annunciando a loro volta catastrofici cataclismi apocalittici. Arrivando a rallegrarsi per la diminuzione dei fedeli cattolici alle udienze dell’impostore Bergoglio, come lo chiamano loro, contrapponendolo ai numeri delle udienze del (vero) Papa, Benedetto XVI (rispetto ai numeri, è tutto da approfondire perché la situazione sembra essere ben più complessa).

L’accusa recente più circoscritta dei socciani è quella di aver “aperto” al divorzio cattolico tramite il Motu Proprio “mitis iudex dominus Iesus”. Lo sostiene apertamente il vaticanista dell’Espresso Sandro Magister, che da mesi si sta vendicando di essere stato allontanato dalla Sala Stampa del Vaticano per aver violato l’embargo sull’enciclica del Papa (proprio oggi gli è stato restituito l’accredito), arrivando a compiere veri e propri «atti di disturbo» -così li ha definiti padre Federico Lombardi- verso i lavori del Sinodo. Peccato che lo stesso card. Camillo Ruini, noto pupillo di Magister, ha chiaramente spiegato che «la decisione di papa Francesco», tramite il “motu proprio”, «che molti di noi —me compreso — auspicavano, non ha niente a che fare con un’ipocrisia del genere». Niente a che vedere con il “divorzio cattolico”. Aggiungendo che «bisogna essere ciechi per non vedere l’enorme bene che papa Francesco sta facendo alla Chiesa e alla diffusione del Vangelo».

Sempre il card. Ruini –da sempre riempito di complimenti da Antonio Socci-, è tornato recentemente a criticare i tradizionalisti-socciani affermando: «Il valore di papa Benedetto e del suo pontificato emergerà sempre di più, nel tempo. I rapporti tra lui e papa Francesco dimostrano quanto sia sbagliato contrapporli», ricordando che è anche errato parlare di vescovi conservatori che resistono a Papa Francesco: «Le contrapposizioni non fanno bene, specialmente all’intemo della Chiesa. Quella tra Papa e vescovi è però una leggenda metropolitana».

Anche da casa Ratzinger è arrivata pochi giorni fa un’altra difesa del Pontefice, il segretario personale di Benedetto XVI, mons. Georg Gänswein ha infatti ribadito: «Papa Francesco non vuole creare qualcosa di diverso, tagliare o aggiungere qualcosa ma soltanto mostrare nel concreto il messaggio di Cristo. Lui non è il successore di Benedetto XVI, ma il successore di Pietro e come ogni Pontefice porta con sé le sue capacità e le sue proprie priorità nel suo ministero. Papa Francesco è concentrato sulle domande sociali, su quelle persone che non hanno nessun ruolo nella società. Ma questo non significa che gli altri Papi non lo facessero, soltanto che lui mette l’accento sulle persone nelle periferie». Mons. Georg aveva già criticato gli “anti-bergogliani” nel gennaio 2015, nel febbraio 2015 e nel marzo 2015.

 

Progressisti-mancusiani da una parte e tradizionalisti-socciani dall’altra. Francesco, come abbiamo scritto nell’introduzione del nostro dossier, è il Papa più incompreso degli ultimi secoli, colpito contemporaneamente da due fuochi. Lo riconosceva perfettamente lo stesso Antonio Socci, prima di fondare la sua virtuale chiesa social-mediatica: «Giù le mani dal papa», scriveva con la solita foga nell’ottobre 2013. «Bisogna ripeterlo oggi che Francesco si trova strattonato a destra e a sinistra. Bersagliato da contestatori cattolici superficiali e imprudenti che lo rappresentano come modernista eterodosso e stravolto da sostenitori laicisti che lo applaudono attribuendogli idee egualmente eterodosse e quasi atee. Un circo mediatico assurdo». Un circo mediatico di cui lo stesso Socci è diventato nel tempo il leader indiscusso, contendendo il posto al suo alter-ego progressista Vito Mancuso.

La redazione

68 commenti a Vito Mancuso deluso dal Papa: «perché non vuole cambiare la dottrina?»

  • Laura ha detto:

    Pazzesco leggere quello che scriveva Socci soltanto due anni fa…ma che gli è successo, poverino? Mi fa una pena certe volte…

    • gabriele ha detto:

      io mi ricordo un articolo di Socci di anni fa, in cui chiedeva alla Fraternità San Pio X di chiudere una rivista tradizionalista (che non dipendeva da loro e con cui spesso gli stessi preti della fraternità sono stati in contrasto) perchè accusava Benedetto XVI di essere modernista, dicendo che era irrispettoso, che la fraternità faceva il doppio gioco
      io la rivista l’ho letta ben bene e
      1)pur criticando parecchio sia Benedetto che Francesco, li considerava papi
      2)usava dei toni che erano rispettosi, quelli di Socci sono totalmente irrispettosi

      Socci è divenuto peggio di chi criticava

    • rebby ha detto:

      Socci ha cambiato idea … ora lo stimano anche quelli dell’uaar ….

  • δ'v ha detto:

    Vorrei fare una domanda di natura teologica, visto che nell’articolo si parla del successore di San Pietro: in Matteo 16,15-20 al versetto 19, Gesù dice “A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli“. Questo vuol dire che il Papa può, secondo quanto detto da Gesù, cambiare effettivamente la dottrina Cattolica su certi temi?

    • Artù ha detto:

      Una interpretazione (non so quanto accettata o accettabile) possibile è questa: «vi ho indicato la via, che non è di questo mondo, ora dovete percorrerla in un mondo dove non ci sono strade già battute. Quelle che percorrerai, Pietro, serviranno a quelli che seguono, ai piccoli, ma non sono tutta la strada. Tu che sei davanti, come Mosè, dovrai camminare senza nessuno che guidi te. Sarai senza maestri sulla Terra, tranne l’amore. Se vi amerete, la luce soprannaturale che illumina ognuno di voi, risplenderà anche per gli altri… La Via è in Cielo, ma dovete percorrerla sulla Terra. Se non la percorrete sulla Terra non la ritroverete nemmeno in Cielo. La responsabilità è solo vostra, non posso camminare per voi. Io vi ho dato l’esempio, perché abbiate fede, e il comandamento dell’amore perché vi diate reciprocamente la speranza. Nella verità.»

      Se il papa e la gerarchia di cui è capo sono lo schiavo della parabola egli può allontanarsi dalla verità e bastonare i suoi servi oppure restare fedele ed essere messo a capo di tutti i beni del padrone. Nulla è già deciso.

      Spero di esserti stato utile.

  • Mari ha detto:

    Comunque redazione di Uccr io volevo chiedere se si poteva avere un articolo che verifichi il numero del milione di persone di piazza San Giovanni. In particolare capire se è virtualmente possibile quella cifra, visto che su certi siti gestiti da atei le dimensioni e la capienza della piazza sembrano reinventarsi ogni volta, quanto erano occupate le strade adiacenti alla piazza, che alcuni dicono essere state piene e che comunque non sono piccole, e anche la fonte della dichiarazione del numero dei partecipanti: chi è stato a dirlo e come hanno calcolato il numero?

    • Marco S. ha detto:

      Il 20 giugno io ero la’ e, per quel che conta la mia testimonianza, Piazza S.Giovanni era gremita e cosi’ tutte le vie antistanti per almeno un paio di centinaia di metri.
      Se Piazza S.Giovanni piena fa circa 300.000 persone, una valutazione prudenziale mi porta a stimare che ne fossero presenti almeno il doppio.

      Forse il milione tondo e’ un numero eccessivo, ma comunque quello che mi pare innegabile e’ il grande successo della manifestazione, tenendo conto della “prudenza” di molti movimenti ecclesiali ed il breve preavviso per organizzare un viaggio che per molti e’ stato quindi piuttosto oneroso.

  • Liberio ha detto:

    a parte l’apparire in tv e nei giornali che cosa rende tanto ascoltati e discussi questi due personaggi? Ho letto un libro di Mancuso e molti articoli di Socci, e mi sento di poter dire che la modestia che non hanno loro è compensata dai loro lavori.

  • Liberio ha detto:

    Una delle cause di tanti “rumori di guerra” è la stessa enfasi mediatica di cui è oggetto il papa. Se la leadership è forte significa forse che è debole e di essa ha bisogno chi la segue. L’enfasi sul papa rende appetibile l’interpretazione strumentale, pro o contro. In altri casi parlare del papa attira l’attenzione su di sé. Questo papa mette l’accento su aspetti per molto tempo trascurati della dottina, ma quello di portare l’attenzione su ciò di cui c’è forse maggiormente bisogno non deve far pensare, come accade a molti, che vi sia uno spostamento del baricentro della verità dottrinale verso il progressismo o verso il tradizionalismo. La spregiudicatezza di questo papa è, mi sembra, solo apparente e dipende dal suo anti-intellettualismo, dal fatto di non dare conto alla razionalità dei teologi e dei giornalisti di ogni cosa che fa e dice. Questo lo espone a critiche mediocri sul piano intellettuale.

  • Rosco ha detto:

    io credo che il povero Mancuso tenti di dare alla “dottrina” un minimo di stabilita’,ancorandola a un minimo di valori morali. Tra attici pagati con le offerte agli ospedali, purgatori,indulgenze,distinguo con i se e con i ma,la vostra chiesa ci ha abituato ai quintupli salti mortali con avvitamento…
    E devo dire che siti come il vostro sono piu’ efficaci nel distruggerla che secoli di anticlericalismo laico. Il vostro odio per Mancuso (che non fa altro che dire quello che gli altri pensano) e’ veramente patetico.

    • gabriele ha detto:

      un bel minestrone veramente. non c’è nessun odio per Mancuso, ma solo una constatazione dal fatto che si è posto al di fuori della fede della Chiesa
      dare stabilità alla dottrina legalizzando il peccato: date che tutti abortiscono l’aborto va bene, dato che tutti divorziano il divorzio va bene… Mancuso va contro i valori morali

      • Rosco ha detto:

        Lo decidi tu chi e’ dentro o fuori dalla chiesa? Non mi risulta sia stato scomunicato,anzi. io penserei alla tua di coscienza,e al giudizio che forse ci sarà’ per il vostro schifoso odio per chi la pensa diversamente da voi. Fate pena.

        • Rosco ha detto:

          “il vicolo buio della chiesa protestante” ah ah come no basta andare a dare un’occhiata in Germania e in Svezia….ma chi credete di prendere in giro? Adesso cavalcate la corruzione meridionale contro l’efficienza del Nord Europa? ma per piacere….
          il bello e’ che ormai hanno capito tutti che occorre assomigliare a loro per sopravvivere,e sappiamo come fare 🙂

          • gabriele ha detto:

            È fuori dalla Chiesa chi non ha la stessa fede della Chiesa
            Im Svezia il 2% delle persone va al culto

          • EquesFidus ha detto:

            Peccato che il protestantesimo, al netto di tutte le celebrazioni, è 1) un insieme di eresie e 2) sta lentamente morendo su sé stesso, e non da adesso ma da una sessantina d’anni. Infatti, guarda caso, solo le realtà tradizionali nella Chiesa sono in espansione ed in rafforzamento, assieme al bigottismo pentecostale per quanto riguarda i tuoi amati protestanti; tutti gli altri stanno perdendo sempre più fedeli. E’ un dato di fatto incontestabile: il tracollo delle vocazioni della Chiesa è cominciato negli ultimi cinquant’anni, ad esempio, in seguito allo “spirito del Concilio” che tanti danni ha fatto ed usato da (in)fedeli per cercare di protestantizzare la Sposa del Cristo. Se si vuole davvero bene la Chiesa, per una questione spirituale e morale prima ancora che di numero, bisogna rifuggire dalle tentazioni diaboliche del protestantesimo, altro che abbracciarle per non scomparire!

            • Rosco ha detto:

              A me del tracollo della chiesa tua o simili non importa proprio nulla,e tanto meno delle tentazioni diaboliche (?!) . Mi risulta che viviamo nell’epoca del trionfo della moralità’ protestante,fatta di lavoro,impegno personale,onesta’, rettitudine,e temo che durerà’ a lungo. Chi si adegua viene premiato,gli altri affondano. Vedi Nordeuropa : Germania,Olanda, Svezia,Svizzera. Per non parlare degli USA che hanno un PIL 10 volte il nostro.E la differenza con gli stati “cattolici” governati da cialtroni la vediamo tutti ( i PIIGS : portogallo italia irlanda grecia e spagna). E’ finita caro mio.
              Per inciso : non crederai mica che il mio grande paese si lasci devastare dalle vostre conventicole,eh? vogliamo vivere,abbiamo profonde radici classiche romane,un passato glorioso di cultura e di scienza : si tratta solo di liberarsi di qualche parassita. E lo faremo.

    • watson ha detto:

      Se un oggetto in equilibrio precario cade a terra si crea un nuovo equilibrio più stabile del precedente ma può trattarsi di una stabilità disfunzionale.

    • Paxvobis ha detto:

      1. Stabilità è proporre tesi gnostiche annacquate. CERTO COME NO
      2. Altri chi? I lettori de La Repubblica?
      3. Questo sito ha distrutto punto per punto l’arroganza laicista

    • Marco S. ha detto:

      Mi pare che Lei faccia un po’ confusione tra la dottrina e le persone che sono chiamate ad annunciarla.

      Se e’ vero che nella Chiesa c’e’ anche una scandalosa corruzione, il problema non e’ reinterpretare la dottrina, ma semplicemente applicarla interamente nella propria vita, cosa che evidentemente molti cattolici, talvolta anche alti prelati, non fanno.
      Ma non e’ che costoro si comportano cosi’ perche’ hanno il Catechismo della Chiesa Cattolica sul comodino.
      E piu’ probabile che si comportino cosi’ perche’ sul comodino hanno tutt’altro.

  • claudia2674 ha detto:

    A parte il fatto che discutere sui numeri alle udienze mi sa tanto di bambini dell’asilo, il fatto che si tengano a dicembre inoltrato ancora in Piazza S. Pietro e non dentro la Sala Nervi mi fa capire che i numeri sono ancora ottimi.

    • gabriele ha detto:

      sinceramente anche se i numeri fossero pessimi non ce ne dovrebbe fregar di meno! Gesù mica badava alla consistenza numerica dei suoi discepoli per valutare il suo messaggio

  • crocifissa provenzani ha detto:

    Hanno una gran bella faccia tosta. Presuntuosi e frivoli. Se volevano successo, forse, pensano di averlo,corrotti ed egoisti!

  • Davide ha detto:

    Se la dottrina cattolica dovesse cambiare per accontentare una minoranza rinchiusa a logiche personali e personalistiche verrebbe meno l’universalismo insito in secoli di “formazione dello Spirito Santo”. Capisco le delusioni ma la domanda che vi dovreste porre credete veramente che Cristo è lo stesso di ieri, di oggi e di domani? Dove voi vedete il fallimento delle vostre aspettative, personalmente vedo proprio in Papa Francesco, sia nelle encicliche, sia nelle omelie, sia nei gesti concreti il Vero Volto di Nostro Signore Gesù ed il suo universalismo anche di tipo francescano. Un’altra domanda a cui dovreste dare una risposta: Credete fermamente che Qualsiasi Papa è il Vicario di Cristo sulla terra ed abbia il dono dell’infallibilità poiché esprime concretamente ciò che lo Spirito Santo vuole che Lui faccia? e ancora credete nel valore dell’obbedienza alla Chiesa e quindi al Vangelo di nostro Signore Gesù? e ancora non pensate di sfigurare il Volto di Cristo con le vostre critiche e creare ulteriori rughe alla nostra Madre Chiesa? Credete che la Chiesa è nostra Madre? Trattereste così la vostra mamma terrena? Vi rammento che tutto ciò che divide è opera del Nemico, ci avete pensato? Se conosceste veramente il significato dell’Agape? Conoscete la frase biblica non fate male a nessuno affinché il male non vi raggiunga? e ancora La Lingua ferisce più della Spada? Ahimè con il vostro articolo avete non solo ferito il Papa Francesco, ma la Chiesa, i Fedeli, ed il mio piccolo Cuore anche se di me a voi non vi interessa nulla. Vi dico però che in questo momento storico si deve essere costruttori di Unità, Armonia e Pace. Buana serata e Dio vi Benedica e vi illumini! Pace a Voi e la pace possa nascere nel vostro cuore.

    • gabriele ha detto:

      Questo articolo ha ferito qualcuno? È una mera constatazione

    • Panthom ha detto:

      Bello che Davide chiede qui se “non pensate di sfigurare il Volto di Cristo con le vostre critiche e creare ulteriori rughe alla nostra Madre Chiesa?” nello stesso tempo in cui avvalora e diffonde gli insulti di Antonio Socci a Papa Francesco. Quelle al Successore di Pietro sono legittime critiche mentre chi critica il giornalista di Libero sfigura il volto di Cristo e crea le rughe sul volto della Chiesa. Ragionamento impeccabile Davide, che dimostra quanto la corrente gnostica del tradizionalismo sia ormai fuori da ogni grazia di Dio.

      • Ottavio ha detto:

        In realtà Davide ha chiarito su Facebook che ce l’ha con Mancuso e non con questo articolo

    • papa boy ha detto:

      Secondo a quanto sancito dal Concilio Vaticano II affinché si possa parlare di infallibilità del Santo Padre, il Papa dovrà esplicitamente far comprendere che sta facendo uso del carisma, del dono dell’infallibilità, ossia deve far comprendere bene che sta confermando con atto definitivo una dottrina di fede e di morale.

      FONTEhttp://it.cathopedia.org/wiki/Infallibilit%C3%A0_papale

  • Kylo Ren ha detto:

    Bergogliani, Socciani, Mancusiani… boh… i nemici e le fazioni ve le create voi stessi in casa vostra per giunta. Ma non potreste mettere da parte tutte queste faide interne (che, ve lo dico da agnostico) vi fanno pessima pubblicità? Ognuno deve essere credente nel modo che ritiene più opportuno, non per convenienza, ma perchè fortunatamente gli esseri umani riescono a pensare e trarre le loro conclusioni. Non mi piace il vostro spirito bellicoso, mi allontana sempre più da una fede che vorrei FORTEMENTE trovare.

    • lorenzo ha detto:

      Proprio le divisioni che continuamente sorgono all’interno della Chiesa ti dovrebbero far sorgere il dubbio che non è di origine umana: come avrebbe potuto infatti arrivare ai giorni nostri sopravvivendo a duemila anni di lotte e scissioni interne?

      • Marco S. ha detto:

        Si’ va beh, ma non e’ che dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze a tenere in vita questo miracolo permanente : )

        • lorenzo ha detto:

          Credo che per creare tutte queste divisioni si dia un sacco da fare un certo angelo ribelle…

    • EquesFidus ha detto:

      Basterebbe convertirsi sul serio alla Vera Fede, invece di cercare di piegarla ai propri interessi. Pentiti e convertiti, ché tanto sicuramente non è Mancuso che salva: solo Dio salva.

    • Graziano ha detto:

      non tutti quelli che si definiscono cattolici sono cattolici coerenti

      consiglio: cerca degli esempi validi e segui quelli, il movimento che segue a parole la chiesa non necessariamente rappresenta la chiesa

      non fermarti alle apparenze, le fazioni sono la superficie

    • Laura ha detto:

      Capisco che per te, dall’esterno, ti possa sembrare una discussione poco fertile. Ma fidati che da cattolico il peso di questi cattivi testimoni si sente parecchio e ben vengano articoli come questo che aiutano a non cadere nei due estremi citati. D’altra parte è lo stesso Papa che ci ha messo in guardia dal progressismo adolescenziale e dal tradizionalismo chiuso.

  • Sophie ha detto:

    Io penso che questo continuo attaccare Socci lo aiuti non alla ricerca della verità ma a chiudersi ancora di più nelle sue posizioni.

    • Graziano ha detto:

      se l'”attacco” è una difesa della verità può anche servire, purché non sia un rimbrotto inutile, inelegante e inefficace

  • rebby ha detto:

    Socci ha cambiato idea … ora lo stimano anche quelli dell’uaar ….

  • Luca ha detto:

    Io credo che né Mancuso né Socci si possano riconoscere nelle parole che UCCF dedica a loro . Credo che in quella Chiesa che ha riconciliato a sè i lefebriani e che sta ultimando il cammino di riconciliazione con anglicani e ortodossi. Credo in una Chiesa comunità spirituale più che falsa unione politico-dottrinale. Credo in una Chiesa che include anziché escludere. Credo (ma nell’esprimere un giudizio sulla coscienza di persone terze posso essere smentito) che se Mancuso e Socci si trovassero a pregare sugli stessi banchi non avrebbero difficoltà a recitare assieme il Credo e scambiarsi il segno della pace. Credo che la fede sia proprio altro. Che sia render conto di una speranza che ci unisce e che ciascuno individualmente é chiamato ad incarnare e credo che i nostri pastori che hanno scritto-letto-studiato-applicato la Lumen Gentium lo sappiano bene, anche quando con grande tatto e altrettanta decisione esprimono i loro indirizzi pastorali, senza mai sognarsi di considerarli dogmi di fede come purtroppo talora sembra di leggere nelle parole di uccr (in questo articolo ad esempio)

    • Laura ha detto:

      Il tuo spirito è buono e valido Luca, nessuno vuol cacciare Socci e Mancuso, siamo tutti parte della stessa chiesa…però è importante sottolineare i falsi profeti e i falsi testimoni, tante persone stanno lasciando la fede a causa di questi personaggi, convincendosi di quello che dicono e facendosi portare contro la Chiesa stessa.

    • Vincent Vega ha detto:

      Luca, abbiamo un problema: Mancuso nega espressamente molti dogmi di Fede (che nel tuo commento hai citato come esempio di ciò che non si può negare rimanendo cattolici).
      Mancuso nega l’esistenza e l’eternità dell’inferno, nega il peccato originale, e molti altri.

      Ora, una riflessione è d’obbligo: è cattolico anche colui che rifiuta espressamente le verità di Fede dogmatizzate dalla Chiesa? Rispondi, si o no.
      Se la risposta è si direi che potremmo anche beatificare Maometto, che nega espressamente la divinita di Gesù. Se la risposta è no allora Mancuso non è cattolico.

      Attenzione, però: non mi puoi rispondere che Mancuso, per qualche strana via imperscrutabile sarebbe cattolico e poi definire la rivelazione maomettana in contrasto col Vangelo e quindi non cattolica, perché vedi, le tesi di Mancuso (che nega il peccato originale, l’eternità dell’inferno eccetera) e quelle di Maometto (che nega la divinità di Gesù spingendosi ad affermazioni palesemente antistoriche come il fatto che non sarebbe stato crocifisso) hanno entrambe in comune la negazione perentoria di dogmi della Chiesa, fatto che basta a qualificare i propugnatori di tali tesi come non cattolici.

      Pertanto la domanda resta: si o no?

      Luca, un po’ di realismo, cerca di uscire dal buonismo stucchevole e zuccheroso che ammanta ogni tuo commento. Essere buoni non significa essere “ingenui”, Gesù stesso raccomandava di essere semplici come colombe e astuti come serpenti.

      • Luca ha detto:

        Mi dispiace Vincent e Laura ma non ho una risposta. Semplicemente ritengo che ciscuno risponda delle sue azioni e delle sue parole: io delle mie, Mancuso e Socci delle loro: non sta a me giudicare gli altri. Mi auguro di avere il segno della pace sia da Mancuso che da Socci. Può essere giudicato relativismo oppure umiltà ma se é “buonismo” me ne vanto.
        Se poi mi chiedete di giudicare le parole di Mancuso, bé non é facile. Si tratta di un fine intellettuale, mi pare ponga comunque problemi seri e non sono sicuro che possano essere interamente riassunti dalla vostre analisi. Mi pare semplicemente che valga la pena di pensarci secondo canoni raziponali e cercare una risposta “in coscienza”. Pace a voi.

        • Vincent Vega ha detto:

          Luca, qua non c’entra giudicare la persona ma le sue affermazioni. E giudicare le affermazioni di una persona non è certo arroganza, ma un qualcosa cje ogni essere senziente è tenuto a fare.
          Nel libro L’anima e il suo destino Vito Mancuso dichiara di non accettare quattro dogmi della dottrina cattolica:

          1) l’origine dell’anima come creata direttamente da Dio al momento del concepimento umano senza nessun concorso dei genitori;

          2) il peccato originale come stato di inimicizia con Dio nel quale nasce ogni bambino a causa del peccato di Adamo;

          3) la risurrezione dei corpi di carne nel giorno del giudizio universale e la loro sussistenza eterna;

          4) la dannazione eterna dell’Inferno come insuperabile stato in cui arderanno per sempre, irrimediabilmente separate da Dio, prima le anime, poi anche i corpi, dei malvagi.

          Ora, secondo il principio di non contraddizione, secondo il quale una cosa non può essere e non essere al tempo stesso, considerando che è dottrina della Chiesa che può definirsi cattolico solo chi accetta i suoi dogmi, Vito Mancuso è cattolico o no?

          Non credo che avrai difficoltà a rispondere. Per esempio, se io mi dichiarassi vegetariano e poi banchettassi a fiorentine e tagliate da mane a sera, alla domanda “Vincent Vega è vegetariano” tu cosa risponderesti?

          Banale logica, Luca, niente di più.

          • Luca ha detto:

            E’ strano, perché ogni qual volta mi sono riferito al credo quia absurdum sono stato pesantemente ripreso da molti lettori (forse anche da te, non ricordo bene). Mentre ora mi stai dicendo che Mancuso non accetta i dogmi di fede, ché questi devono essere semplicemente assunti da ciascun credente in quanto tali. Bene, prendo atto.
            Il libro l’ho letto quando é uscito, perciò rispondo a distanza, senza possibilità di verifica. A quanto ricordo Mancuso si propone di discutere i dogmi alla luce della ragione e ai miei occhi ha il grande merito di aprire su questo piano un canale di dialogo con tutti. Ricordo ad esempio di aver letto molte discussioni sulla questione del peccato originale. Posto che su questo piano preciso io non mi sento daccordo con Mancuso, il problemna dell’origine del male (teodicea) é un problema da sempre discusso nella filosofia e nella teologia. Per quanto ricordo, Mancuso si limita a sottolineare la difficoltà logica di risolvere il problema nei termini di una colpa ereditata da un colpevole che ci avrebbe preceduto. Come può la colpa di un padre ricadere sul figlio ?
            Si può o no discuterne sul piano della ragione ? E su quello di fede ?
            Quando Francesco mi suggerirà di non leggere Mancuso obbedirò, nel frattempo sfrutterò ogni spunto di riflessione, tanto più quando é fornito da qualcuno che si professa credente come me. Il Catechismo dice altro, é ben vero, ma l’absurdum resta e val comunque la pena di rifletterci.

        • Vincent Vega ha detto:

          Luca scrive

          “se é “buonismo” me ne vanto.”

          Basta leggere il Vangelo per vedere come Gesù non fosse affatto buonista. Essere buoni è un conto, esseri buonisti è un altro, totalmente diverso.

          Poi scrivi

          ” Mi pare semplicemente che valga la pena di pensarci secondo canoni raziponali e cercare una risposta “in coscienza”. Pace a voi.”

          Quindi possono essere messi in discussione anche i dogmi della Chiesa? Fammi capire, Luca. Per cosa significa, e che valore ha, la tradizione apostolica?
          Credi che la Chiesa, grazie alla rivelazione di Gesù e dello Spirito Santo che sempre la assiste sia potuta arrivare alla definizione di dogmi (ovvero verita certe) oppure credi che conosca il Creatore dell’universo come ogni altra religione del pianeta? È importante che tu rifletta su queste cose, secondo me, perché ti ho visto tante volte esaltare il mistero e il dubbio, su questo blog, e ho l’impressione che troppo mistero e troppo dubbio finiscano con l’ero dire la Fede, sai? 🙂

          La rivelazione non ci è stata data perché brancolassimo nel buio, nè tantomeno perché venisse stravolta da eccentrici teologi progressisti dopo 2000 anni.
          Io per esempio sostengo tesi sull’autocoscienza di Gesù prima della morte in croce che dalla parte più conservatrice del magistero potrebbero essere viste come “progressiste” ma se non altro hanno il pregio di non mettere in discussione nessun dogma.

        • Laura ha detto:

          Però attenzione: non si sta giudicando le persone ma il comportamento delle persone, è ben diverso.

  • giovannidb ha detto:

    Scusate ma la vostra” equidistanza” da Mancuso e da Socci si basa su una buona dose di malafede e di falsità. che cioè Mil teologo modernista Mancuso e Socci siano sullo stesso piano. In realtà se aveste un minimo di onestà intellettuale dovreste avvertire i vostri lettori che Mancuso è un teologo del tutto eterodosso non crede ne’ nella resurrezione di Cristo ne’ in altri dogmi della chiesa cattolica. e per questo si augura che Bergoglio cambi la dottrina cattolica per adattarla aklla sua teologia modernista.
    Socci invece è solo un giornalista , certo un critico di Bergoglio , ma non certo un eretico e un critico della dottrina cattolica, che anzi si augura che Bergoglio NON cambi la dottrina cattolica.
    Direi che metterli sullo stesso piano sia una astuto giochetto intellettuale.
    sarebbe come mettere sullo stesso piano Lutero e i cattolici critici della Chiesa rinascimentale come Erasmo
    Da una parte ( Lutero) ci fu aperta eresia, dall’altra semplicemente critica al modo di vicvere di vescovi e papi.

    Ogni papa, come essere umano , può essere criticato. L’infallibilità papale è solo infatti quando il Pontefice parla come Maestro ex-catreda non come maestro privato . per esempio si può benissimo non credere al riscaldamento globale e al discorso ecologista che Bergoglio ha posto come base della laudato sì.che certo non è un dogma cattolico

    • gabriele ha detto:

      la questione è complessa: io sono perfettamente convinto che sia perfettamente legittimo criticare il papa quando non parla come Maestro di tutti i cristiani: per esempio le interviste, gli angelus, buona parte delle prediche. una critica può essere legittima basta che sia rispettosa
      per me è tutta un’altra questione quando il papa vuole insegnare o agisce come Capo della Chiesa: per esempio motu proprio, encicliche, etc lì la critica se c’è deve essere al massimo per precisare concetti o eliminare ambiguità, perchè anche se non fossero documenti infallibili ci si avvicina molto

    • Luca ha detto:

      Sembra logico e sensato, ma sottointende che abbia l’autorità di scomunicare qualcuno.
      Sembra logico e sensato a partire dalla constatazione che le posizioni del teologo e del giornalista semrano proprio per molti aspetti antitetiche. Preferisco pensare che la Chiesa sia più grande delle nostre preferenze intellettuali, e che racchiuda una Verità che é anche mistero.

      • Vincent Vega ha detto:

        Lasciando stare Socci, che non apprezzo ma che ha altre colpe rispetto a quelle di essere eterodosso (spero che possa tornare a più miti consigli), Mancuso semplicemente non può essere definito catfolico.
        O meglio, può essere definito cattolico come io posso essere definito musulmano. Nè più nè meno.

    • Laura ha detto:

      Ti sei mai chiesto giovanni perché qui puoi pubblicare le tue critiche mentre sulla pagina Facebook di Antonio Socci non è possibile farlo? Non ti sei mai chiesto perché nessuno lo critica? Semplice, banna chiunque osa criticarlo. Solo questo ti dovrebbe far capire chi stai difendendo.

      Entrambi hanno l’intenzione di combattere Francesco e la Chiesa attuale, ognuno per le sue motivazioni e quindi sono sullo stesso piano.

      • giovannidb ha detto:

        No cara Laura, non è affatto così. Se Socci sbaglia , ed è umano, se molti tradizionalisti sbagliano,è per troppo amore verso la Chiesa e non certo per odio della dottrina cattolica , non certo per distruggerla!
        se tu critichi il comportamento di una persona amata, critichi il suo comportamento , ma questo non vuol dire che non vuoi bene alla persona! diverso è l’atteggiamendo di non-amore verso la Chiesa e la Tradizione e la dottrina cattolica di chi, come Vito Mancuso ed altri eretici di tutti i tempi odiano la dottrina cattolica, la tradizione e vogliono cambiarla.
        ripeto i pai anche nel passato hanno sempre avutoi dei critici.
        ma quello che Mancuso ed altri cristicano è la CGHIESA come Sposa di Cristo, è la Chiesa come Corpo mistico, non questo o quel papa.

        • giovannidb ha detto:

          m vi siete già dimenticati di come veniva FEROCEMENTE critica il papa precedente , Benedetto, dai vari Hans Kung, Mancuso, enzo Bianchi , Noi siamo cChiesa e tutta la compagnia modernista?
          altro che Socci: il pontificato di benedetto è stata una lunga Via Crucis.
          francesco è osannato dalle folle, dai media, dai giornaloni come Repubblica e il fatto quotidiano.
          e non potete sopportare che neppure un vaticanista o due ( ci metto Magister, Tosatti, forse Messori) lo critichi?

          • Panthom ha detto:

            Ed infatti criticavamo anche i vari Hans Kung e amici vari (qui su uccr sono stati pubblciati decine di articoli mi ricordo). Il problema è che Socci e Mancuso scandalizzano i fedeli allo stesso modo, entrambi pensando di difendere la vera dottrina e il vero cristianesimo in realtà promuovendo una chiesa eretica e opinionista.

          • Panthom ha detto:

            Inoltre le critiche a Socci sono sulle sue tesi e critiche (non sulla sua persona), rispondendo ad esse come si risponde a quelle di Mancuso e Hans Kung. Perché non sopporti che si critichi Socci?

  • Meister Eckhart ha detto:

    Solo un piccolo contributo dalla mia esperienza personale: al catechismo vanno pochi bambini, o magari ci vanno controvoglia, perché troppo spesso (non sempre, e non voglio generalizzare) il catechismo fa cagare! Mio nipote, oggi undicenne, ha sempre “odiato” le ore di catechismo, mentre “adorava” il suo maestro di religione, dal quale, immagino, avrà imparato tantissimo. Penso che molto, quasi tutto, dipenda dal modo in cui si affronta l’argomento e dalla sincerità pedagogica di chi ha il compito di raccontare e spiegare le cose.

  • Divus Thomas ha detto:

    Piccolo contributo alla discussione. A mio parere accostare Mancuso e Socci è del tutto fuori luogo. Il primo è chiaramente eretico (e se ne vanta); il secondo, seppur con toni un po’ accesi, evidenzia degli aspetti problematici di questo pontificato che risulta difficile ignorare. Penso che sia evidente a tutti la forte discontinuità di Papa Francesco rispetto ai pontefici precedenti. Ma in cosa consiste in sostanza questa discontinuità? Certamente non è stata variata la dottrina, e questo non può in ogni caso avvenire, in quanto il compito del Papa è ricevere-custodire-trasmettere la stessa dottrina di sempre. A mio parere il vero punto dolente sta nella visione del rapporto Chiesa-mondo: non è più il mondo a doversi adeguare alla Chiesa “mater et magistra”, ma è quest’ultima a doversi porre in ascolto del mondo. Ora, questo è in prospettiva un vero suicidio,in quanto la modernità ha come “dogmi” fondanti proprio valori che si pongono in antitesi al Cattolicesimo (il nuovo è migliore del vecchio; ciò che è in movimento, è mutevole, è migliore di ciò che è immutabile, immobile; ciò che è diverso, differenziato è migliore di ciò che è uniforme, omogeneo). Che differenza con la “Christianitas medievale”, siamo agli antipodi.
    In questa prospettiva Chiesa-mondo del tutto inedita, si capiscono forse due degli atteggiamenti più forti di Papa Francesco: l’accettazione implicita del parafigma ambientalista-ecologista e le continue frecciate nei confronti di una certa idea di Chiesa preconciliare, dove il Concilio Vaticano II è interpretato con una evidente “ermeneutica della rottura” invece della corretta “ermeneutica della continuità” come ribadito da Papa Benedetto XVI.

  • Giuseppe ha detto:

    Volevo solo fare una precisazione. Il protestantesimo, quanto meno quello italiano, è diviso in due “partiti”: liberale e conservatore. Purtroppo l’informazione mediatica è spesso orientata verso il protestantesimo liberale, pertanto chi legge pensa che “tutto” il protestantesimo è favorevole alla modernizzazione del Vangelo. Questo è falso. Le denominazioni protestanti storiche son ben salde e ancorate alla Verità di Dio, che non cambia, né con le mode né con le passioni del mondo. I cattolici potranno formare un fronte unico con questi protestanti riguardo agli attuali temi etici (matrimoni gay, eutanasia, aborto). Mi piacerebbe che si desse notizia anche di questo protestantesimo, non solo qui su UCCR, ma più in generale. Io mi considero protestante conservatore, ma purtroppo quando mi trovo a dialogare con qualcuno, anche non credente, la prima cosa che pensa è: “ah si, voi siete quelli che celebrano i matrimoni gay, che fanno le pastoresse, etc etc” e sinceramente mi fa un po’ male, sapendo che la realtà non è questa, ma è molto più complessa; per conoscerla basta solo spendere un po’ di tempo per approfondire.

    • Redazione UCCR ha detto:

      Gentile Giuseppe, grazie per il tuo intervento chiarificatore. Proprio un anno fa abbiamo intervistato il pastore evangelico Stefano Bogliolo, valorizzando proprio l’unità con i fratelli protestanti che come noi condividono gli stessi valori dal punto di vista etico: https://www.uccronline.it/2014/11/20/gli-evangelici-italiani-uniti-ai-cattolici-in-difesa-della-famiglia/

      Senza dubbio c’è una forte e sbagliata generalizzazione quando si parla di protestantesimo, è giusto chiedere ai cattolici di approfondire di più la realtà e, da parte vostra, si potrebbe aiutare il dibattito pubblico facendo sentire più forte la vostra voce, dei “protestanti conservatori” come li definisci. E’ un aiuto reciproco che dovremmo davvero darci.

      • Giuseppe ha detto:

        Grazie per la segnalazione dell’articolo, che se non ricordo male commentai. Grazie anche per aver compreso il senso del mio intervento.
        Condivido e accolgo poi l’esortazione a far sentire più forte la nostra voce, specie in questo momento in cui quella delle chiese liberali sembra fare davvero molto rumore. Del resto fa più notizia quando in una chiesa viene nominato un pastore donna, con piercing e tatuaggi, che non un pastore come Olaf Latzel che in Germania viene perseguitato dai suoi “colleghi” ministri, perché si azzarda a predicare il sano Vangelo.