Cuba: rilasciato il cattolico Oscar Biscet, il più noto prigioniero politico

Dopo l’ennesimo arresto, anni di galera e tortura, Oscar Elias Biscet è finalmente libero. Le autorità cubane, secondo quanto confermano i suoi familiari, hanno finalmente rilasciato colui che Amnesty International aveva definito «il massimo prigioniero di coscienza oggi al mondo». Medico cattolico nato all’Avana nel ’61, nel ’97, Biscet istituì la Fondazione Lawton per i diritti umani. Un modo per dare concretamente voce alla sua battaglia per il diritto alla vita, «contro l’abortom l’eutanasia e la fucilazione». Battaglia per la quale, già nel lontano 1994, due anni dopo la fine dell’ateismo di Stato, venne comunque accusato dalle autorità castriste di «pericolosità». Sono seguiti arresti e processi, l’ultimo dei quali risale al 2003, quando Biscet fu condannato a 25 anni di reclusione per presunte attività contro la Sicurezza di Stato. Si stabilì che dovesse scontare la pena nella stessa isola in cui sorge Guantanamo, in condizioni terrificanti e disumane, come hanno già avuto modo di raccontare al mondo Armando Valladares e Pierre Golendorf, ripresi dal sito Libertà e Persona. L’Human rights first ha dichiarato che la sua cella era senza finestre, senza bagno, umida, sporca, infestata dai vermi e senz’acqua.

Non più tardi di quattro mesi fa il Movimento Europeo per la Difesa della Vita aveva lanciato un appello per chiedere la sua liberazione e aveva anche lanciato una maglietta, in tutto e per tutto simile a quella del Che, col suo volto. Il volto di un uomo di colore, di un medico, che non ha mai avuto paura di pagare in prima persona per le sue idee. Altro che il sanguinario comunista Ernesto Guevara de la Serna!

Nonostante la dittatura comunista cubana, dove nessuno difende le bambine vittime dello sfruttamento sessuale e dove gli aborti forzati imposti dal regime sono all’ordine del giorno, la Chiesa cattolica cubana ha ottenuto il rilascio di 10 prigionieri in più oltre ai 52 detenuti politici che il governo cubano ha accettato di rende liberi dopo un accordo con l’istituzione cattolica locale e la Spagna (cfr. AffariItaliani).

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Spagna, aumentano del 15% i nuovi sacerdoti ordinati

Nel corso 2010-2011 si e’ registrato un aumento del 14,83% del numero dei seminaristi ordinati in Spagna. Lo ha reso noto la Conferenza episcopale spagnola in occasione del “giorno del seminario”. I seminaristi sono così passati da 141 nel 2009 a 162 nel 2010. Contemporaneamente c’e’ stato un incremento del numero di seminari, minori e maggiori nell’ultimo anno anche di nuovi ingressi nei seminari (14,49% in piu’), con 245 nuovi ingressi rispetto ai 214 dell’anno precedente. In totale in Spagna -si legge sull’Agenzia Asca– nel corso 2010-2011 ci sono stati di 1.227 seminaristi.

Una ripresa incredibile nello stato laicista di Zapatero, tanto che La Bussola Quotidiana, lo definisce “un vero tsunami spirituale”. Infatti non sono solo i seminari ad essere ripopolati ma anche i luoghi che accolgono altri tipi di vocazioni religiose. Il quotidiano online si concentra sulla grande fortuna che sta avendo, ad esempio, il carisma di una giovane badessa di nome suor Verónica Maria, al secolo María José Berzosa Martinez, che per molti è la Teresa d’Avila del XXI secolo. Attorno a lei e al Iesu Communio, ci sono centinaia di giovani ragazze pronte a seguirla, moltissime laureate, in legge, economia, fisica, chimica, ingegneria, architettura, medicina, farmacia, biologia, pedagogia. C’è chi faceva la fotografa, chi studiava aeronautica e persino chi faceva la modella. Tante provengono dai movimenti laicali più cari a Wojtyla e a Ratzinger. Basti solo pensare che nel suo istituto l’età media è scesa a 35 anni.

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Novità in Texas e Sud Dakota: ecografia obbligatoria e 72 ore prima di abortire

Sempre più restrittiva la legislazione texana sull’interruzione di gravidanza. Un nuovo provvedimento, di cui dà notizia il sito della CNN, prevede infatti che le madri intenzionate ad abortire siano sottoposte a un’ecografia obbligatoria. La legge è stata approvata lunedì 14/3/11. La disposizione chiarisce anche i tempi: dai due ai tre giorni prima dell’interruzione della gravidanza (48-72 ore).

Anche il Sud Dakota diventa ufficialmente anti-abortista. Le donne che intenderanno abortire dovranno ricevere una consulenza presso i “centri di aiuto alla gravidanza” e attendere 72 ore prima dell’eventuale intervento. Il motivo è far prendere pienamente coscienza alla donna di ciò che, se vorrà, liberamente potrà fare. La legge -riporta la BBC– sarà in vigore dal primo luglio e la Planned Parenthood, mentre è indagata per favoreggiamento alla prostituzione minorile (cfr. Ultimissima 7/2/10), ha dichiarato che tenterà di bloccarne l’attuazione definitiva. Il Governatore Daugaard Dennis, ha comunque già firmato il disegno di legge.

Le sette razionaliste definiscono queste leggi “una violenza”, “un’intrusione nella vita di una donna”. Il crimine sarebbe farle vedere il bambino che sta per sopprimere e informarla su cosa sta facendo. Ancora una volta viene  confermato quanto tutti sappiamo: il modo migliore per diffondere la cultura dell’aborto è proprio quello di nascondere la verità. (cfr. La Bussola Quotidiana).

La dott. Paola Bonzi, responsabile del Centro di aiuto alla vita della clinica Mangiagalli di Milano, ha rilasciato un bel commento della legge texana a La Bussola Quotidiana.

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Il Nobel Arno Penzias: «Darwin e il Multiverso? Da verificare»

Esattamente 2 anni fa, il 25/3/09, il premio Nobel Arno Penzias, scopritore della radiazione cosmica di fondo (l’eco del Big Bang), teneva un suo sorprendente discorso al Festival della Matematica di Roma. In una serata dal titolo “Meditazioni cosmiche”, ha dialogato con un altro grande fisico, il compianto Nicola Cabibbo (allora Presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze). Gli argomenti affrontati da Penziasi sono stati: i limiti della ricerca scientifica, la non credibilità della Teoria della Stringhe e del Multiverso, l’unicità dell’essere umano e l’inefficacia del super-acceleratore di Ginevra. Insomma, un’interessante approccio non riduzionista.

CERN E MULTIVERSO. Partendo dall’acceleratore di Ginevra, ha detto: «E’ impossibile che il celebrato super- acceleratore «Large hadron collider» di Ginevra risolva gli interrogativi sulle origini dell’Universo. Non potrà mai eguagliare le straordinarie potenze che si generarono al momento del Big Bang e sarà costretto a rimanere milioni di milioni di milioni di volte al di sotto della soglia decisiva». Evocando il mondo piatto, a 2 sole dimensioni, di «Flatland», il famoso romanzo-provocazione del XIX secolo, Penzias ha contestato quelli che considera eccessi della fisica e della cosmologia. Le teorie che vanno per la maggiore sulle dimensioni multiple e la «vulgata» sulla molteplicità degli universi gli appaiono costruiti sulla sabbia, come le certezze sulle teorie dei numeri di Russell e Whitehead, poi sconfessate dalle deduzioni di Gödel: «Fu lui a stupire tutti, spiegando che gli assiomi della matematica non possono provare la mia stessa esistenza». E ha ribadito l’impensabilità di simulare le origini del cosmo. «Non mi aspetto di certo che lo faccia una macchina come l’Lhc a Ginevra». Ricordiamo che l’ipotesi del multiverso viene strumentalizzata in chiave filosofica antireligiosa per sostenere la non unicità del nostro Pianeta rendendo così privo di senso il postulare un Creatore.

SCIENZA E FEDE. Accennando al dialogo tra scienza e fede, ha dichiariato che lo spazio per ciò che non è scienza c’è, eccome: «è essenziale che tolleriamo il disaccordo», ha detto con voce stentorea. Lui si definisce un non-credente profondamente religioso, convinto della ragionevolezza del seguente principio espresso da Thomas Jefferson: il progresso della scienza – sosteneva uno dei padri fondatori degli Stati Uniti – ha bisogno di libertà economica e anche di libertà intellettuale, compresa quella religiosa. E’ così che la democrazia politica si modella in un insieme coerente con i progressi di quella che oggi si chiama «tecno-scienza». La scienza abbandonata a se stessa a Penzias non piace affatto. L’ha accennato con pudore, ma è universalmente noto come nel XX secolo si siano compiuti orrori assoluti nel suo nome (lui è ebreo).

L’UOMO NON E’ SIMILE A SCIMPANZE’. Penzias ha riconosciuto così l’esistenza di ampi territori di mistero, che legano la nostra natura non unicamente razionale alle nostre origini di scimpanzé non soltanto altruisti, ma anche capaci di una vasta gamma di sentimenti sofisticati. «Siamo la prova delle contraddizioni della vita: sappiamo molto più di quanto riusciamo a provare. L’evoluzione dell’uomo è ancora un processo in parte inspiegabile: molti indizi confermano che non siamo affatto simili agli altri animali». L’evoluzione dell’uomo, come ha spiegato Penzias, è ancora un processo in parte inspiegabile e comunque anche lui preferisce discostarsi dall’accettazione radicale e integralista al meccanicismo darwinista, promosso da ambienti neodarwinisti per fini filosofici antiteisti. L’articolo è preso da Tuttoscienze.

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Pagina Facebook su Giovanni Paolo II: 30 mila fan in 7 giorni

In meno di una settimana, la pagina di Facebook su Giovanni Paolo II ha ricevuto più di 30.000 fan. In pochi giorni, tutti i video pubblicati sono stati visionati più di 50.000 volte, e alcuni hanno raggiunto i 113.000 accessi. In totale, una notizia pubblicata sulla pagina è stata visitata oltre 2 milioni di volte.

La pagina su Giovanni Paolo II -si legge su Zenit.it– è stata lanciata grazie alla collaborazione tra la “Radio Vaticana” e il Centro Televisivo Vaticano, in accordo con il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. La Santa Sede ha anche aperto un “canale” su Youtube dedicato alla beatificazione del 1° maggio.

Pagina di Facebook: John Paul II (the Vatican page) ; Canale Yotube: Il canale di Giovanni Paolo II

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Quella foto taroccata di Ratzinger che fa il saluto nazista…

C’è una fotografia-bufala che viaggia sul web e che pare ritrarre Joseph Ratzinger mentre fa il saluto nazista. E’ un tarocco maligno, creato dall’odio e dalla secolare frustrazione anticlericale, promosso dal gregge di cyberbulli atei che pascola quotidianamente sul web. In verità, Ratzinger non ha mai fatto alcun saluto nazista, e men che meno con i paramenti sacri. La foto reale ritrae invece il futuro pontefice mentre impone le mani durante la liturgia. E’ un gesto tipico dei sacerdoti, lo si vede fare quotidianamente.

Che sia una mistificazione inoltre è facilmente verificabile. Solo un invasateo può pensare che sia sufficente tagliare l’altro braccio per organizzare il complotto. Non si può infatti non notare che Ratzinger stia vestendo i paramenti liturgici e quindi è già sacerdote. Peccato lo sia diventato nel 1951, cioè sei anni dopo la caduta e il fallimento del nazifascismo.

La cultura laicista non ha argomenti e non ha alcun insegnamento morale da offire. Non ha un’attrattiva interessante, non ha un’apologetica e soventemente si butta nella divinizzazione della ricerca scientifica, come se quest’ambito di conoscenza fosse un’esclusiva dei non credenti. Capendo la contraddizione, è allora costretta a ripiegare verso espedienti disonesti, attraverso i quali intende imporre la sua ideologia. Lo si è visto quando è emersa la questione “pedofilia”, male terribile della nostra società (nato dal libertinismo anticlericale del ’68), penetrato anche all’interno della Chiesa. stessa. Tutti hanno potuto notare come sia stato subdolamente e aggressivamente strumentalizzato per 60 giorni (aprile e maggio 2010)  dalle sette razionaliste per tentare di affondare la credibilità della chiesa. Succede comunque  -in dimensioni minori- per ogni discorso del Santo Padre e per quasi tutte le brutte vicende che appaiono sulle agenzie di stampa e che riguardano i sacerdoti. Magari gonfiando i particolari oppure ribaltando completamente la notizia. Una bufala di questo tipo siamo riusciti a smascherarla in Ultimissima 25/11/10.

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Spagna: governo e 1000 studenti contro chi impedisce la messa in Università

Quasi 1000 giovani universitari hanno partecipato venerdì 18/3/11 alla Messa celebrata dal Vescovo ausiliare di Madrid, César Franco, nella cappella del campus di Somosaguas dell’Università Complutense di Madrid (UCM), dopo che il 10/3/11 una settantina di giovani atei e anticlericali (probabilmente razionalisti) ha fatto irruzione nell’edificio religioso durante la celebrazione della messa, interrompendo la funzione, bestemmiando, lanciando insulti verso il mondo cattolico, denunandosi e avendo rapporti omosessuali sull’altare. Prima di questa data si erano “limitati” ad impedire l’ingresso nella Cappella. La polizia ha aperto comunque un’indagine e già quattro razionalisti sono stati arrestati.

Gli atei, leggiamo su Zenit.it, hanno voluto esprimere così -attraverso il loro linguaggio- l’opinione contraria sul fatto che ci sia una cappella all’interno dell’Università, pagata con i fondi dell’istituzione. Tuttavia, l’Università Complutense di Madrid ha ricordato che le cappelle restano aperte grazie a un accordo che l’ateneo ha firmato con la Conferenza Episcopale per il loro mantenimento.

Più di duemila membri delle Università spagnole, professori, e personale amministrativo e studenti hanno firmato una dichiarazione che respinge fermamente gli eventi e chiede alle autorità accademiche e giudiziarie di prendere i provvedimenti opportuni. La petizione è online e l’elenco dei primi firmatari, composto da docenti e presidi di facoltà, è pubblico.

L’Arcivescovado di Madrid ha condannato i fatti del 10 marzo e ha inviato una protesta al Rettorato dell’UCM, che ha avviato un’inchiesta per identificare i responsabili. Un portavoce del Rettorato ha comunque segnalato ai media che “c’è una buona sintonia con l’Arcivescovado di Madrid”. Anche il Ministro dell’Istruzione Ángel Gabilondo ha condannato l’incidente ritenendolo “riprovevole”, sottolineando l’importanza di valori come la tolleranza e il rispetto per le convinzioni e le credenze degli altri. In Ultimissima 20/12/10 notavamo che l’80% della popolazione spagnola si è schierata con i cattolici ed è favorevole alla presenza della cappella in Università. Il fondamentalismo ateo non è attivo solo in Italia.

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Nuovo libro di Benedetto XVI: in un giorno vendute 300 mila copie

Numeri da capogiro per il secondo libro del Papa sulla storia di Gesù. Il nuovo libro di Benedetto XVI ha già ricevuto migliaia di recensioni da ogni parte del mondo. 350 pagine edite dalla Libreria Editrice Vaticana nelle quali il Pontefice analizza, dal punto di vista storico, teologico ed esegetico, gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo culminati con la Resurrezione.

Vicende ben riassunte fin dal titolo e dal sottotitolo del libro, “Gesù di Nazaret – Dall´ingresso a Gerusalemme fino alla resurrezione“. «È il secondo libro che Benedetto XVI scrive su Cristo e non è azzardato prevedere che susciterà lo stesso grande interesse con cui fu accolta la sua prima fatica editoriale dedicata alla pubblica predicazione di Gesù», osserva il portavoce papale padre Federico Lombardi. Il libro –si legge su DirettaNews– nonostante sia stato presentato solo il 10/3/11, è già un fenomeno editoriale, essendo stato stampato in 7 lingue (in altre 20 è in corso la traduzione, per l’arabo, il coreano, il greco e il giapponese si è ancora in trattativa) per una tiratura iniziale di 1.200.000 mila copie (300 mila in italiano), già esaurite, e con altre 400 mila già prenotate. Firmati contratti con una trentina di editori in tutto il mondo (cfr. Asca). E’ previsto anche l’e-book. In trattativa c’è anche Libano e Medio Oriente, Korea, Grecia e Giappone. Benedetto XVI si sta confermando ancora una volta uno degli autori più ambiti al mondo (cfr. Sir, Tmnews, Exite).

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Il neuroscienziato Stanford: «alleanza tra fede e psicologia»

Il dott. Matthew S. Stanford, docente di Psicologia, Neuroscienze, e Studi biomedici presso la Baylor University e l’University of New Orleans, è specializzato nello studi delle basi biologiche del comportamento impulsivo e aggressivo, dei disturbi della personalità, degli stress post-traumatici ecc.. E’ anche consulente della Federal Bureau of Prisons ed è sponsorizzato dalla Dreyfus Health Foundation. Qualche mese fa ha scritto un articolo per il Journal of the American Scientific Affilation, dal titolo: «Psychology, Neuroscience, and the American Scientific Affiliation».

Dopo aver raccontato un episodio, ha introdotto dicendo: «Molti nella comunità cristiana  equiparano lo “scienziato del cervello”, cioè lo psicologo ad una persona atea. Questo è inquietante per me, perché anche io sono uno “scienziato del cervello”, eppure sono cristiano. Come un neuroscienziato credente, riconosco che la Maestà di Dio si riflette nel modo in cui i nostri neuroni funzionano, nel modo in cui i fattori biologici e ambientali influiscono sulla formazione della nostra personalità, o nel meccanismo dei ricordi quando vengono portati alla coscienza o nell’esatto equilibrio dei neurotrasmettitori che sono alla base dei nostri pensieri e comportamenti». Stanford torna a lamentarsi della diffusa opinione che alcuni cristiani hanno circa il suo lavoro: «Putroppo molte comunità cristiane temono la psicologia e le neuroscienze. Mi sono appassionato alla mia convinzione che i cristiani nel mondo della psicologia e delle scienze cerebrali devono lavorare per costruire ponti con la comunità dei fedeli».

Ha continuato elogiando il lavoro dell’American Scientific Affiliation (ASA) circa il dialogo tra scienza e psicologia, per poi riconoscere: «I punti di intersezione tra psicologia, neuroscienze e le questioni della fede sono immense e aumentando ogni giorno di più. La psicologia evolutiva, lo sviluppo del comportamento morale, la biologia delle credenze (neuroteologia), i trattamenti basati sulla fede per curare le malattie mentali, il rapporto tra mente e coscienza, il rapporto tra fede e salute/benessere, questi sono solo alcuni dei temi importanti in discussione oggi nella nostra disciplina».

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A Pasqua saranno 3400 le persone battezzate ad Hong Kong

La diocesi di Hong Kong ha annunciato che 3.400 persone, di cui moltissimi adulti, saranno battezzati a Pasqua. Lo ha annunciato mons. John Tong durante l’Assemblea annuale dell’Associazione dei laici cattolici il 2 marzo2011.

I numeri segnalano un notevole aumento di numeri rispetto allo scorso anno,  i quali erano comunque cresciuti a loro volta cresciuti rispetto al passato.

Attualmente i fedeli della diocesi di Hong Kong arrivano a 356.000 mila. La notizia è apparsa su EwtnNews.

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