Bioetica

In questa sezione del sito daremo spazio alle motivazioni, anche scientifiche, del perché di una certa visione della Chiesa rispetto a tematiche come quelle bioetiche. Inutile dire che questo è un campo delicatissimo, il quale alimenta spesso posizioni ideologicamente anticlericali. Da una parte c’è l’uomo contemporaneo che desidera tutto e pretende la trasformazione in diritto di ogni desiderio, animato da un forte relativismo etico. Dall’altra c’è la posizione della Chiesa che chiede prudenza e si spende perché permanga nella società una concezione della sacralità della vita, rispettando l’uomo nella sua integralità.

La mentalità scientista pretende che qualsiasi risultato raggiunto dalla ricerca scientifica sia immediatamente e legittimamente applicabile alla società. Eppure, come ricorda Carter Snead, professore di diritto all’University of Notre Dame e ricercatore presso l’Ethics and Public Policy Center: «C’è una incommensurabilità immensa tra gli assiomi umanistici e la scienza. La scienza moderna, proprio per sua natura, non ha niente da dire relativamente a concetti umani, tipo libertà, giustizia, uguaglianza, dignità che sono alla base della nostra essenza come uomini. Queste parole non sono nel lessico scientifico, non si riescono a capire dal punto di vista scientifico. La scienza non riconosce questi concetti e non è interessata nemmeno alla loro elaborazione ed esposizione. La scienza moderna, allora, non è lo strumento giusto di cui ci dobbiamo avvalere in campo bioetico, altrimenti otteniamo dei risultati insoddisfacenti o addirittura mostruosi nel peggiore dei casi».

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