Nuovo seminario a Cuba dopo 20 anni dall’ateismo di Stato

A Cuba l’ateismo di Stato venne istituito da Fidel Castro nel 1959, anno in cui divenne capo del partito comunista, e durò fino al 1992. Proprio durante questo periodo (guarda te i casi della vita..!), Cuba è stata spesso accusata di ledere i diritti umani, innumerevoli persone sono state uccise e torturate sotto ordine degli esponenti del regime (vedi Wikipedia) e, ovviamente, come in ogni totalitarsmo ateo del ‘900, la repressione religiosa era l’attività principale del governo. Ma la fede rinasce proprio dove è maggiormente perseguitata, d’altra parte lo stesso cristianesimo è iniziato  in seguito ad una tortura e una crocifissione…Così, ci sono voluti 50 anni per aprire un nuovo Seminario cattolico, che inizierà le sue attività in questo mese. Il nuovo centro formativo è stato costruito nell’arcidiocesi di San Cristobal de La Habana e secondo le previsioni sarà frequentato da un centinaio di studenti. Il progetto, riporta l’agenzia Fides, venne benedetto da Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Cuba del 1998, ma i lavori di costruzione sono stati realizzati solo da poco tempo, quando il governo cubano ha cominciato a mostrare un atteggiamento più tollerante verso la Chiesa cattolica. La stampa internazionale e diversi analisti locali e stranieri hanno osservato che la Chiesa ha iniziato a svolgere un ruolo sempre più significativo nella vita sociale del paese.


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    Svezia: nelle scuole torna l’insegnamento del cristianesimo

    Fedeli al simbolo presente sulla bandiera nazionale, la scuole svedesi, per lo meno nelle nove classi obbligatorie per legge, hanno scelto di tornare ad insegnare il cristianeismo nell’ora di religione, a partire dal prossimo anno scolastico. Questa la prima decisione pubblica del nuovo governo svedese, guidato dal conservatore Fredrik Reinfeldt, ed espressa dal ministro dell’Istruzione, Jan Björklund. Finora, riporta Radio Vaticana, l’insegnamento della religione sarebbe dovuto servire ad aprire un dialogo riguardante la fede e la concezione della vita, destando curiosità e interesse per la religione. Il ministro ha motivato la propria decisione con l’indiscusso ruolo che il cristianesimo ha svolto per lo sviluppo storico e civile della Svezia e l’innegabile influsso che esercita sulla nazione e sull’Europa. Secondo un sondaggio condotto dalla stampa locale, il 76% degli svedesi è favorevole alla decisione.

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    Comune di Barcellona: «la visita del Papa porta un fatturato di 30 milioni di euro»

    Il calore del popolo spagnolo ha premiato la grande umanità del Santo Padre. Molto poco sono servite le manifestazioni infantili, folkloristiche e farsesche di qualche omosessuale, ateo o anarchico. Benedetto XVI nel suo viaggio in Spagna, ha goduto della presenza continua dei reali di Spagna, ha incontrato il presidente del Partito Popolare all’ opposizione e il il premier Zapatero e ha gioito di fronte all’ennesimo bagno di folla. Mentre articoli con notizie più dettagliate (compresi discorsi ed omelie), si possono trovare su La Stampa, Avvenire e Il Giornale, noi ci concentriamo sui dati trasmessi dal portavoce del governo municipale di Barcellona, Assumpta Escarp. Dato che i laicisti hanno trovato un nuovo argomento per opporsi alle visite del Pontefice, e cioè quello economico, ci ha sorpreso che la Escarp abbia rivelato che la visita di Benedetto XVI ha portato e porterà un ricavo di 29,8 milioni di euro alla città. 25,2 milioni sono infatti generati da alberghi, ristoranti, negozi e trasporto dei fedeli (oltre 400mila solo a Barcellona), mentre i restanti 4,6 milioni arriveranno dal risultato dell’immagine di Barcellona proiettata nel mondo. Infatti, continua il portavoce, il segnale televisivo dell’evento ha un impatto sul 18% della popolazione. Assumpta Escarp ha infine sottolineato l’importanza di questo evento e «l’opportunità di generazione di reddito e di promozione della città, in molte aree del mondo». La notizia è apparsa su Cope.es.

    Intanto il sindaco della città di Madrid, Alberto Ruiz Gallardón, ha parlato anche della celebrazione della Giornata Nazionale della Gioventù 2011, come «un avvenimento di importanza eccezionale per la città, il cui successo richiede uno sforzo ugualmente straordinario da parte di tutti». L’agenzia SIR riporta che il Comune offrirà spazi di sua proprietà, come scuole pubbliche e polisportive per ospitare le migliaia di giovani che parteciperanno. Verrà garantito inoltre il sostegno della Polizia municipale, in coordinamento con i servizi di Protezione civile, la sicurezza della Comunità di Madrid e la Delegazione del Governo, per garantire il corretto svolgimento di tutti i momenti della Gmg. L’amministrazione locale ha anche promesso di installare un orologio per il conteggio dei giorni che mancano al grand evento, «in un luogo simbolico della città»”. Il sindaco ha poi chiuso dicendo: «Madrid non solo sarà all’altezza, ma supererà tutte le aspettative per fare di questa la migliore Giornata mondiale della gioventù che sia mai stata celebrata»”. Il Comune di Madrid fa parte della Commissione mista per la Gmg, insieme con la Presidenza del Governo e la Comunità di Madrid.


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    70 celebrità di Hollywood partecipano alla versione audio de Il Nuovo Testamento

    Con il supporto di un imprimatur del Vaticano, diverse celebrità di Hollywood hanno realizzato il The Truth & Life, Dramatized Audio Bible, cioè una lettura interpretata del Nuovo Testamento, creando così una versione audio che verrà distribuita nei negozi. Fra gli altri hanno partecipato Neil McDonough, Julia Ormond, Kristen Bell, Sean Astin, Michael York, Blair Underwood, Malcolm McDowell, Stacy Keach, Brian Cox, John Rhys-Davies ecc. Da Chicago a Hollywood a New York, oltre 70 attori, 20 tecnici audio in 10 studi di 3 continenti hanno contribuito alla creazione di questo imponente progetto. Il tutto è stato ideato e prodotto dallo scrittore ed editorialista del New York Times, Raymond Arroyo. Qui è possibile vedere il sito internet nel quale si possono ascoltare alcuni Promo.

    Una cosa simile era già stata fatta nel 2007 con altri attori. Qui è possibile vedere il video.

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    Aborto: già alla 14° settimana i gemelli comunicano fra loro

    Nonostante lo sviluppo dell’embrione (e poi del feto) sia senza soluzione di continutà molti escludono a priori che esso abbia il diritto di essere definito “essere umano”. Questo, ovviamente, per giustificare la sua soppressione in caso sia un figlio non desiderato. Inutile dire che non c’è alcuna ragione razionale per decidere quando uno acquista l’appartenenza al genere umano, come d’altra parte nessuno potrebbe razionalmente individuare quando inizia la notte dopo il giorno (o viceversa).

    Uno studio italiano, pubblicato sulla rivista «PLos One» e riperso anche da Avvenire, ha messo in luce una delle molteplici attività del feto umano.  Esperti di tre università italiane, coordinati dal professor Umberto Castiello (docente di psicobiologia a Padova), hanno infatti dimostrato che l’interazione sociale con i nostri simili può cominciare già nel grembo materno in caso di gravidanza gemellare. Intervistato dal quotidiano cattolico, Castiello ha spiegato: «L’attività motoria dei feti nell’utero è piuttosto intensa e, a differenza di quanto si riteneva in passato, non comprende solo movimenti riflessi. Studiando il movimento dei feti singoli, avevamo già dimostrato come le caratteristiche spaziali e temporali del movimento del braccio siano diverse secondo che il movimento sia diretto al proprio corpo oppure alla parete dell’utero. Questo studio dimostra che il contatto tra feti non è il risultato accidentale della prossimità spaziale, ma deriva da una pianificazione motoria. A partire dalla 14ª settimana di gestazione, i feti pianificano movimenti diretti verso il gemello. Questi movimenti hanno caratteristiche diverse rispetto ai movimenti diretti verso la parete uterina e verso se stessi e, tra la 14ª e la 18ª settimana, tendono a aumentare di frequenza».

    Già dalla 14° settimana quindi, appare lo sviluppo del sistema motorio, ma anche una sorprendente e precoce capacità di organizzare e controllare i movimenti in modo differente, in base a dove sono diretti. Continua l’esperto: «Sembra esistere già un’organizzazione funzionale motoria in grado di differenziare i movimenti diretti all’esterno, verso il proprio corpo o verso il corpo del fratello. Una delle conseguenze è che ogni feto si muove più ‘delicatamente’ quando lo fa verso il suo simile». Sul sito de Il Corriere della Sera è possibile vedere un filmato in merito.

    A 14 settimane la donna che sceglie di abortire, sopprime così un essere umano che ha la volontà di comunicare con un altro (e magari lo sta proprio facendo). Dopo le 23 settimane comincerà invece a distinguere la voce materna dalle altre, a riconoscere i suoni e a memorizzare le melodie ecc..(vedi Ultimissima 17/4/10). Fin dallo stato embrionale, l’essere umano contiene in sé in potenza un progetto che lo porterà ad evolversi in un uomo maturo senza decisivi interventi dall’esterno. Decidere su di esso vuol dire decidere sulla persona che l’embrione diventerà, quindi decidere sull’altro. Si tratta solo di un’indebita onnipotenza genitoriale.

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    Indagine Gallup: le persone molto religiose godono di maggior benessere

    Il cavallo di battaglia dell’ateismo moderno è che “la religione avvelena ogni cosa”. Eppure, indipendente dal fatto di chi sia realmente nel “giusto” tra atei e credenti, una nuova analisi sociologica dimostra ancora una volta che gli americani molto religiosi hanno livelli più elevati di benessere rispetto a chi è meno religioso e a chi non lo è affatto.

    L’analisi si è basata su oltre 550.000 interviste, condotte nel corso dell’ultimo anno dagli esperti del Gallup, noto centro di indagini statistiche americane. Sul loro sito internet è anche specificato che questa è il primo di una serie di articoli sul feeling tra benessere psicofisico e religiosità. I dati dimostrano, si legge ancora sul sito, che «gli americani molto religiosi hanno un maggiore benessere rispetto a coloro che sono meno religiosi». Sono stati valutati diversi fattori, che vanno dalla salute fisica ed emotiva all’auto-valutazione della vita, fino alle percezioni dell’ambiente di lavoro.

    «Questo studio non consente una determinazione precisa del perché di questi dati. E’ possibile che gli americani che hanno un maggiore benessere possono essere più inclini a scegliere di essere religiosi rispetto a quelli con minore benessere. E’ anche possibile che la relgiosità,  intesa come vita attiva di fee e partecipazione ai servizi religiosi, a sua volta porti ad un maggiore livello di benessere personale». L’esperto del Gallup, Frank Newport, ha suggerito ironicamente alla CNN: «Ora abbiamo la soluzione alla crisi sanitaria. Se siamo interessati a ridurre i costi di assistenza sanitaria in America, dobbiamo aumentare la prevalenza di religione». I risultati sono pienamente in linea con precedenti indagini, ad esempio quella pubblicata su ScienceDaily il 4/10/10.

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    Vittoria dei vigili del fuoco di San Diego contro la lobby omosessuale

    Alla fine ci sono riusciti. I vigili del fuoco di San Diego (California) hanno ottenuto dal tribunale il riconoscimento del diritto di rifiutarsi di partecipare al Gay Pride Day. I Vigili del Fuoco della città sono stati infatti costretti nel 2007 a partecipare all’eccentrica manifestazione (definita da molti: “la fiera del nulla”), «assistendo a scene oscene e sessualmente volgari». Uno degli avvocati, Joseph Infranco, che ha difeso il corpo dei Vigili del Fuoco, si è espresso dicendo: «Speriamo che con questa vittoria, si fermino i tentativi per costringere la gente a partecipare ad atti di esibizione sessuale, contro la propria morale personale». Lo riporta il notiziario spagnolo, ReligionEnLibertad.

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    D’Alema, la Finocchiaro e Franceschini in Vaticano contro il laicismo

    «L’Italia è oggi un Paese smarrito e diviso. La Chiesa può dare un grande contributo di coesione e di speranza. Anche di fronte a questo involgarimento dell’etica pubblica non dirò mai: non ingerite. Al contrario, ingerite! Se non ora, quando?». Queste le parole dell’ateo Massimo D’alema che qualche giorno fa ha pronunciato al termine di un’intenso confronto con mons. Rino Fisichella nell’auditorium di S. Pio V, davanti a folta platea, con cardinali e dirigenti del Pd in prima fila. Si è parlato per due ore di Europa cristiana, della crisi culturale e di senso del Continente, di fede e ragione, del cristianesimo come fondamento dei valori di uguaglianza e della stessa idea democratica. La platea, continua Il Messaggero, ha mostrato di apprezzare l’affondo di D’Alema. L’evento, svoltosi a due passi dal Vaticano, è nato da un volume titolato «Europa cristiana», pubblicato da Italianieuropei (la rivista della Fondazione di D’Alema), che -continua il quotidiano- «ha messo a confronto la cultura della sinistra con il magistero di Papa Ratzinger, superando pregiudizi e soprattutto una diffusa pigrizia che limita le analisi ai Papi precedenti». La delegazione del PD comprendeva anche Anna Finocchiaro e Dario Franceshini. Mons. Fisichella ha ricordato che «L’Europa nasce con il cristianesimo e negare le radici cristiane distrugge l’identità europea», mentre D’Alema ha proseguito dicendo che «l’importanza del magistero di Benedetto XVI sta nella costruzione esigente di un’alleanza tra fede e ragione, tra fede e mondo moderno». Si è poi opposto al «laicismo», proponendo «un’idea inclusiva della laicità», in cui le religioni sono parti essenziale del «confronto pubblico» e contribuiscono «ad una visione condivisa di bene comune».

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    L’UAAR ossessiona Napolitano, ma lui preferisce scrivere al Papa

    Avendo finito i fondi per scrivere inutili scemenze sugli autobus, l’associazione atea e, si dice, pure razionalistica, più importante di via Ostiense a Roma sta tentando di crescere in popolarità  (dopo 25 anni di attività quotidiana), massacrando di lettere (e regalini) il Presidente Napolitano.

    E’ accaduto quando il capo lupetto Carcano e i suoi scagnozzi sono stati fermati e schedati dalla Digos il 20 settembre scorso. Si erano infatti presentati, con tanto di bandiere, cappellini e mutandoni rigorosamente atei, alla  Giornata di memoria della breccia di Porta Pia, creando una manifestazione non autorizzata. Volevano infatti impedire che il Segretario di Stato Vaticano, invitato dal Comune di Roma, facesse il suo discorso e pretendevano la concessione di uno spazio per dire qualcosa di intelligente anche loro (tipo… Galilei, le crociate, l’inquisizione…). Forse è per questo che la Digos -scettica sulle capacità uaarine- gli ha impedito di inscenare un momento di puro folklorismo e fan-ateismo, requisendo, schedando e trattenendo  i loro documenti fino al termine della manifestazione (vedi Ultimissima 21/9/10).

    In quell’occasione il leader uaarino ha inveito pesantemente contro Napolitano, scrivendo una lettera peperina ai suoi compagni di lotta: «Credo (sic!) che, di fronte all’eliminazione di ogni forma possibile di dissenso e al completo abbandono dei principi costituzionali da parte delle autorità italiane presenti, si possa parlare tranquillamente di negazione del pluralismo e di fuoriuscita dalla democrazia con il solenne avallo del nostro presidente della Repubblica». Tanta razio e ironia su Giorgio Napolitano quindi… ma passano solo due giorni e l’UAAR, orecchie abbassate, cambia strategia: invia una lettera solenne al Capo dello Stato (con tanto di bandierina dell’associazione), in cui scrive: «Nutro la speranza che Ella possa e voglia incontrare una nostra delegazione, per essere solidale con gli oltre dieci milioni di italiani non credenti, i cui diritti – e oggi parrebbe anche la loro stessa esistenza– vengono costantemente negati. Mi auguro, ci auguriamo, che Ella dia voce a quelle istanze di laicità che avremmo desiderato riaffermate proprio il 20 settembre 2010». E il “solenne avvallo” del Capo della Repubblica fanno finta di non ricordarselo? Ella, cioè Napolitano, ha ovviamente ignorato tutta la faccenda e la stampa non ha riportato alcuna previsione di incontri con la delegazione (e questo è positivo perché significa che il nostro Presidente non ha molto tempo da perdere…).

    Passano meno di 30 giorni e l’UAAR torna a piagnucolare da Napolitano. Lo fa in merito alle presunte dichiarazioni del ministro Frattini contro gli atei. Sul sito uaarino appare una spassosissima lettera dove vengono chieste addirittura le dimissioni di Frattini!!! Evidentemente non c’è limite all’autoironia… Nello scritto ci si augura che Napolitano faccia un «autorevole intervento nei confronti dell’On. Frattini affinché ritiri le sue dichiarazioni o, in caso contrario, si dimetta, perché le sue idee sono chiaramente incompatibili con la carta costituzionale, bla bla bla….». Chiudono poi a mò di ricatto: «Sarà comunque cura dell’associazione dare il massimo risalto, nazionale e internazionale, a espressioni indegne dell’incarico rivestito» (del tipo: se non intervieni tanto lo facciamo sapere…). L’UAAR si impegna così a dare “massimo risalto nazionale (e internazionale!!) alla notizia”, e quindi quando il gioco si fa duro…: ecco che appaiono immediatamente nientepopodimeno che ben due paginette su Facebook, un paio di utenti riportano subitissimo la notizia sul loro blog e qualche link è repentinamente condiviso su un pugno di aggregatori di notizie (senza contare noi stessi che, quasi impietositi, ne stiamo parlando). E questi vogliono far dimettere Frattini?? Dimostrata la potenza (nazionale ed internazionale) dello sforzo intestinale dell’UAAR, inutile dire che Napolitano non ha dato alcun segno di vita, nè ovviamente si è sognato di prendere sul serio l’assurdità richiesta. Probabilmente invece il ministro Frattini non è neppure venuto a conoscenza di queste idiozie che lo riguardano.

    Così, mentre l’UAAR elemosina un briciolo di attenzione dalla società e dal Capo dello Stato, Napolitano prende carta e penna e decide di scrivere una bellissima lettera di vicinanza a Benedetto XVI, esprimendo il «più sentito cordoglio per i tragici eventi che hanno colpito la comunità cattolica in Iraq, vittima, anche in questa dolorosa circostanza, di una cieca barbarie che ferisce profondamente ogni civile coscienza e nega il valore fondamentale del dialogo tra le religioni e le culture» (cfr. Corriere della Sera). Valore fondamentale a cui l’UAAR si oppone strenuamente, tra l’altro. Conclude Napolitano: «Desidero far giungere alla comunità cattolica irachena i sentimenti di partecipata solidarietà e sincera vicinanza da parte dell’intera nazione italiana». Anche settimana scorsa il Capo dello Stato ha scritto un altro messaggio al Santo Padre: «Al rientro dal Suo viaggio Apostolico in Spagna, desidero rivolgerLe un cordiale saluto di benvenuto. La Sua missione pastorale è stata, anche in questa circostanza, fonte d’ispirazione attraverso parole che hanno toccato i sentimenti di tutti gli uomini di buona volontà. Con rinnovata considerazione, Le rivolgo il mio affettuoso pensiero».

    Finché non esisteranno atei equilibrati, rispettosi e civili (eccezioni a parte ovviamente), né la politica, né la Chiesa stessa, avranno la possibilità di avviare dialoghi seri e costruttivi con essi per la cooperazione al bene comune della società. Siamo perciò convinti che l’UAAR faccia male all’ateismo tanto quanto le sette fanatiche protestanti fanno male al cristianesimo.

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    Ancora guai per Richard Dawkins: il suo segretario gli ruba 300mila euro

    Altra disavventura per il papa del nuovo ateismo internazionale. Al pensionato zoologo Richard Dawkins (leader anche dell’ateismo scientifico europeo) ne sono successe di tutti i colori, tanto da sentirsi un pò a disagio nel prenderlo in giro. Dopo una vita sprecata nel fondamentalismo ateo si ritrova alle porte della pensione e dichiara al Corriere della Sera del 7/11/08:  «Ho fallito. Ho persona la mia battaglia per l’ateismo». E Libero aggiunge: «Qualcuno ritiene addirittura che abbia finito per portare acqua al mulino dei “nemici”». Pubblica così qualche saggio di filosofia ateologa e apre un forum internet che diviene molto visitato (a conferma dell’attualità dell’argomento religioso). Ma dopo poco tempo qualcosa comincia già ad incepparsi…Dawkins, accortosi dei continui insulti che dal suo forum venivano fatti ai credenti e ai cristiani da parte dei frequentatori (atei e anticlericali, molto conosciuti per la loro tolleranza e civiltà), ha pensato di moderare i suoi piccoli darwiniani avvertendo: «Gli utenti sono da ora in poi pregati di presentare soltanto nuove discussioni che siano davvero rilevanti per la ragione e la scienza». Non l’avesse mai fatto! I suoi ammiratori hanno coperto di insulti, accusandolo di essere “moralizzatore” e “censuratore”. Il Times addirittura riporta: «Uno scisma sembra essersi aperto all’interno della comunità atea che lo sostiene». Si legge che i suoi fedelissimi lo hanno apostrofato come “deficiente assoluto”, altri “ano di un topo in suppurazione”. Gli squilibratei più moderati gli hanno invece augurato di ricevere “una manciata di chiodi giù per la gola“. Anche Il Foglio del 27/2/10 titola: l’ateista Dawkins, da risorsa del mondo razionale a “deficiente assoluto”.

    Ma veniamo al presente. In questi giorni, infatti, al pensionato Dawkins glien’è capita un’altra: Josh Timonen, il capo dei suoi giovani e zelanti pupilli, che per qualche periodo è stato anche suo segretario particolare, è stato accusato da luiu di avergli sottratto centinaia di migliaia di sterline, avviando così una disputa legale. Il National Post, The Independent e tanti altri quotidiani internazionali, informano che la Richard Dawkins Foundation for Reason and Science, ha presentato quattro denunce in un tribunale californiano, relative al fatto che il sig Timonen (e la sua fidanzata), che attualmente gestisce la fondazione, ha rubato 239,000 sterline in tre anni (circa 275 mila euro), probabilmente per ammodernare la sua casa prima di metterla sul mercato. La fondazione dell’infervorato ateo ha reclamato 680 mila euro per danni, mentre Dawkins gli sta facendo personalmente causa per 10 mila euro. Ovviamente Timonen nega fermamente le accuse, mentre Blaine Greenberg, avvocato della Fondazione Dawkins, dichiara: «Non è una cosa felice per il professor Dawkins, perché come molti sanno ha avuto in passato un grande rispetto e affetto per Josh Timonen ed è molto deluso dal fatto che si sia giunti ad un punto in cui la loro relazione sia rotta per questi motivi». Nonno Dawkins ha quindi il cuore spezzato…d’altra parte si dice che uno raccoglie quel che ha seminato… L’avvocato di Timonen ha invece detto: «E’ un tradimento, è uno scherzo del tutto ridicolo. Le accuse sono infondate. Sporgeremo querela». La Fondazione si descrive come “un’oasi di pensiero chiaro” e mira a sostenere il “pensiero critico” per superare “il fondamentalismo religioso, la superstizione, l’intolleranza e la sofferenza umana”. Timonen aveva anche il compito di gestire il negozio online di Dawkins, in cui si vedenvano DVD didattici, T-shirt, cappelli e tazze, tutti con impresso il faccione del professorone (anche lui come ha il culto della personalità), ovviamente a beneficio della sua fondazione.

    Caro Dawkins, vai a fidarti degli atei moderni!! Una vita dedicata a convincere il mondo che la morale atea è superiore a quella cristiana, e poi ecco che il tuo più devoto seguace ti contraddice così pubblicamente…

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