Un fisico scomunica Odifreddi: famoso ma un po’ scarso

odifreddi scomunica

Odifreddi scomunicato. Il matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi riceve una scomunica scientifica. Il fisico Christian Corda presenta l’ironico libro sulle (scarse) doti matematiche di Odifreddi e le odifreddure.


 

Arriva la scomunica per Piergiorgio Odifreddi.

Non certo dal Papa, ma (ancora una volta) dalla comunità scientifica.

Già vincitore di due Asini d’Oro come peggior divulgatore scientifico (record assoluto italiano), il noto matematico anticlericale Piergiorgio Odifreddi è stato nuovamente criticato per essere sconosciuto nel mondo scientifico ma presentato costantemente sui media come “voce della scienza”.

Di questo paradosso si occupa il fisico Christian Corda, docente al SUNY Polytechnic Institute (New York), al Research Institute for Astronomy and Astrophysics of Maragha (Iran) e autore e co-autore di oltre 200 articoli nel ramo di fisica teorica, astrofisica e matematica sui maggiori giornali scientifici specialisti internazionali.

Il suo libro, Odifreddure: errori madornali e castronerie antiscientifiche di un professorino di matematica (Independently published 2024) è una radicale scomunica verso Odifreddi.

Nell’agile e ironico libro viene analizzata la (modesta) carriera da ricercatore e si illuminano i motivi per cui il matematico torinese è conosciuto più come polemista mediatico che per il suo impatto (scarso) nella comunità scientifica.

 


In esclusiva per i lettori di UCCR, il prof. Christian Corda propone qui di seguito una breve introduzione al libro.

 

di Christian Corda*
*docente di Fisica al SUNY Polytechnic Institute (New York)

 

Nel libro Odifreddure: errori madornali e castronerie antiscientifiche di un professorino di matematica vengono messi insieme sia pensieri, affermazioni e critiche dell’autore, sia diversi saggi e articoli scritti da altri ricercatori che risultano essere molto critici sulle attività sia di ricerca che divulgativa del sig. Piergiorgio Odifreddi.

Ne vien fuori il quadro di un personaggio con poco impatto a livello della comunità scientifica internazionale, ma furbo e spregiudicato, che è stato capace di giungere ad una certa notorietà più per il cavalcare determinati interessi politici e anticlericali che per la sua (supposta) bravura di matematico.

Il libro è così composto.

  • Dopo un primo capitolo introduttivo (un’introduzione diversa dalla presente), nel secondo capitolo vengono sfatati due miti della Scienza italiana, mentre nei successivi verrà chiarito, da un lato, che come ricercatore matematico il sig. Odifreddi ha fatto quantitativamente poco, e con poco impatto qualitativo, dall’altro, soprattutto, il correggere certi errori madornali e castronerie antiscientifiche presenti nella sua attività divulgativa.
  • In particolare, nel terzo capitolo si discutono le capacità del sig. Odifreddi come matematico, mostrando che non si tratta di quelle fenomenali capacità di cui si potrebbe pensare.

  • Nel quarto capitolo si mostra invece come la conoscenza e la comprensione della celeberrima teoria della relatività speciale di Einstein da parte del sig. Odifreddi sono assolutamente nulle e pertanto lo stesso sig. Odifreddi dovrebbe evitare di parlarne.
  • Nel quinto capitolo si enfatizza come il sig. Odifreddi abbia sparato delle colossali castronerie anche nei campi della fisica elementare per quanto riguarda frequenze e lunghezze d’onda, della numerologia e della teoria evolutiva, castronerie che gli hanno permesso di vincere per ben due volte il cosiddetto “Asino d’Oro” un premio ironico assegnato a chi spara enormi baggianate scientifiche.
  • Nel sesto capitolo vengono elencate e chiarite una serie di castronerie che il sig. Odifreddi spara nel ramo della cosmologia, capendo ben poco di cosa sta parlando.
  • Per finire, nel settimo capitolo si discutono varie affermazioni rilasciate dal sig. Odifreddi sui grandi della scienza, enfatizzando come, se da un lato il sig. Odifreddi sia un po’ rosicone nei confronti del celebre cosmologo Stephen Hawking, dall’altro è a volte quasi servile nei confronti dei potentissimi fisici delle stringhe, a partire dal loro Messia, Edward Witten.
  •  

    Nel libro sono presenti anche alcuni episodi ed aneddoti relativi alla storia della Scienza, per inserire le critiche al sig. Odifreddi in un quadro più generale che si spera possa, se non appassionare, almeno sollevare la curiosità del lettore.

    Autore

    Christian Corda

31 commenti a Un fisico scomunica Odifreddi: famoso ma un po’ scarso

  • Riccardo ha detto:

    Grande Christian! Hai proprio ragione su Odifreddi.

  • Twro ha detto:

    Egregi di UCCR il prof. Corda vi ringrazierà per la pubblicità al suo libro autoprodotto in posizione n. 19670 nella classifica dei libri più venduti su Amazon con ben cinque recensioni in totale di cui quattro negative, speriamo che riesca al più presto a raggiungere Odifreddi nelle vendite, facciamo zittire le malelingue che pensano che sia solo un rosicone 😀

    • Nordio ha detto:

      Commento sciocco e inutilmente provocatore, esattamente nello stile odifreddiano (almeno prima che si “convertisse” grazie a Benedetto XVI). Le recensioni su Amazon le può mettere chiunque, anche chi non ha comprato il libro. Oltretutto nessuno smentisce l’assunto centrale del prof. Corda, ovvero la nullità di Odifreddi in campo scientifico e la sua tuttologia in tutto il resto, le recensioni si basano prevalentemente sullo stile grafico del libro (mancanza di indice, numero di pagine ecc.).

      • Panthom ha detto:

        Tranquillo Nordio, il caro Twro è totalmente innocuo 🙂

        E’ un “feticista notturno” (scusami Twro, sai che scherzo!) dei dettagli e degli infimi particolari, è come quel tizio che si arrovella per ore su quale cacciavite portare nello spazio ignorando che la navicella non ha carburante per decollare.

        Tu gli spieghi che il tema centrale è il paradosso di un Odifreddi sconosciuto in ambito scientifico ma eccessivamente noto in Italia come “scienziato” e lui va a sindacare sulla posizione di vendite del libro che denuncia questo paradosso, non accorgendosi tra l’altro di confermare puntualmente il paradosso stesso 😀

  • Christian Corda ha detto:

    Egregio Twro,
    Prendo le critiche dei rosiconi tifosi del sig. Odifreddo e leoncini da tastiera che non hanno il coraggio di scrivere il proprio nome come lei e i 4 poveracci come quelli che hanno scritto le recensioni negative come complimenti. Grazie di cuore. Non rosico per il sig. Odifreddi, perché a livello di Comunità Scientifica Internazionale sono più noto e stimato di lui per distacco. Forse io non riuscirò a vendere libri per poveracci come lui, di sicuro lui non sarà MAI a mio livello come ricercatore….
    Buona vita

    • Twro* ha detto:

      Eccelso le recensioni negative non sarebbero un problema se ce ne fossero di positive 😀

      Comunque non disperi ora che si è fatto conoscere per le sue doti di modestia e innata simpatia i lettori di uccr accorreranno a comprare il suo libro e faranno di lei il nuovo Vannacci 😀

      A nos bidire maistu 😀

      *docente in silifinicomania e impraticità di campo presso il Codromodro

      • Nordio ha detto:

        Solo ora ho capito che questo utente è un troll, probabilmente mandato dallo stesso Odifreddi. O forse è proprio Odifreddi, ricordo che anni fa intervenne personalmente qui nei commenti. Mi fa piacere che il libro del prof. Corda abbia scatenato i rosiconi, significa che ha raggiunto il suo scopo! E per chiudere: sarà anche poco modesto e poco simpatico come scrivi, ma senz’altro il suo livello scientifico è imparagonabile con quello di Odifreddi e il fatto che sia meno noto dimostra esattamente l’assunto che ha voluto comunicare: l’ingiusta notorietà di Odireddi, uno scarso professorino di matematica.

        • Christian Corda ha detto:

          @Nordio, grazie del sostegno.
          Relativamente alla questione dell’essere poco modesto o poco simpatico, sostenere di essere un ricercatore migliore di Odifreddi non mi pare un gran vanto. Solo in Italia siamo decine di migliaia ad esserlo, non stiamo mica parlando di un Premio Nobel o di una Medaglia Fields….
          Un caro saluto

        • Twro ha detto:

          Solo ora ho capito che questo utente è un troll

          Eccellente amico ti ringrazio del complimento ma non son degno di cotanta stima, come tu sai la regola base per essere considerato tale è che gli altri non ti rispondano in ossequio alla regola “don’t feed the troll” mentre a me rispondono tutti 🙁

          Anzi si può dire che senza le risposte al sottoscritto la sezione dei commenti di uccr sarebbe desolantemente vuota 😀

      • Christian Corda ha detto:

        Egregio leoncino da tastiera Twro,

        Prendendo per buono quanto da lei scritto, cioè che le recensioni negative non sarebbero un problema se ve ne fossero positive, dia un’occhiata a questa:
        https://www.anobii.com/it/books/odifreddure-errori-madornali-e-castronerie-antiscientifiche-di-un-professorino-di-matematica/9798863659459/015150f2ff16bfdbc0/reviews/66e8a5ec6fc82f19ab00d4a3
        Questo chiude definitvamente la questione ed è la mia ultima replica, perché non mi interessa continuare a discutere con chi è così codardo da non firmarsi.

        • Mario Rossi aka Twro ha detto:

          Stimaterrimo Prof. Dott. Gr. Uff. Cav. di Gran Croc. probabilmente Ella è troppo preso dai suoi studi di fisica quantistica per essersi accorto che questo è un sito dove tutti o quasi sono anonimi, compresi i redattori e i gestori di uccr i quali pertanto sarebbero dei “leoncini da tastiera” al par mio 😀

          Comunque per venire incontro alle sue esigenze ho deciso di firmarmi così forse tornerà sulla sua drastica decisione di non replicare ulteriormente 😀

          Salude e trigu 😀

          • Manuel R. ha detto:

            Guarda da lettore te lo dico onestamente, lascia parlare gli adulti perché i tuoi commenti sono proprio indesiderati e fastidiosi. Non tanto per il tuo punto di vista che non commento ma per la sciocchezza dell’esposizione e dei contenuti. Se hai qualcosa da dire bene, anche le critiche sono ben accette, se no torna a giocare a Pokemon con gli amichetti.

  • Christian Corda ha detto:

    @Riccardo, grazie per la stima

  • Francesco Malaspina ha detto:

    Un punto di vista matematico sempre per UCCR lo trovate qui https://www.uccronline.it/2017/01/30/un-matematico-credente-racconta-il-suo-professore-odifreddi/

    • Christian Corda ha detto:

      Caro Malaspina,

      Anche il tuo punto di vista che hai segnalato è riportato nel mio libro.
      Un caro saluto.

  • Maurizio ha detto:

    Certo siete proprio alla frutta..

  • David ha detto:

    Egregio Christian Corda.
    Fa tanto piacere la sua pubblicazione. Non se ne poteva più di questo personaggio e delle sue dichiarazioni e pubblicazione collezione di errori a cura di un “genio” al contrario. Penso ad un certo “dizionario” dove l’autore , megalomane, si mette a giudicare dei geni che hanno fatto la Cultura Europea.

  • Christian Corda ha detto:

    Caro David,
    Grazie dell’apprezzamento.
    Si, sono consapevole delle ridicole critiche che il sig. Odifreddi rivolge a Dante e Socrate, e ne parlo anche nel libro, enfatizzando come i due citati Autori abbiano rilasciato nei campi di letteratura e filosofia dei contributi “leggermente” superiori a quelli che il sig. Odifreddi ha lasciato nel campo della matematica. E poi a sentire i tifosi da stadio del sig. Odifreddi sarei io il rosicone (sic)….
    Un caro saluto.

  • Manuel R. ha detto:

    Complimenti comunque a Uccr per aver raccolto la testimonianza del prof. Corda come quella del prof. Malaspina, un fisico e un matematico, entrambi docenti universitari ed entrambi con il loro punto di vista critico verso Odifreddi. Sicuramente quello di Corda più sferzante e diretto, quello di Malaspina più amichevole anche perché dettato da una conoscenza personale e forse un’amicizia con lo stesso Odifreddi. Penso che Uccr stia facendo un ottimo lavoro dando voce a diversi punti di vista e non sarebbe male ospitare lo stesso Odifreddi. E’ un’idea personale ovviamente ma perché no?

    • Twro ha detto:

      Penso che Uccr stia facendo un ottimo lavoro dando voce a diversi punti di vista

      Esatto e vedrai che dopo aver intervistato i negazionisti del genocidio dei nativi americani intervisteranno anche i negazionisti del genocidio degli ebrei per par condicio 😀

  • piergiorgio odifreddi ha detto:

    ieri ho inviato questa mail privata al professor corda, dopo aver ricevuto e scorso il suo “libro”. come si vedrà, avevo sospettato una sua appartenza all’uccr. ma poiché gli scambi precedenti me la confermano. pubblico anche qui la mia mail a lui, per curiosità, ma non prenderò parte a un eventuale dibattito che dovesse seguirne.

    ***********
    caro professor corda,

    ho appena ricevuto il suo libro, non so se inviatomi da lei, o da altri. nel primo caso, grazie per il disturbo.

    l’ho sfogliato velocemente, ma con curiosità. vedo che purtroppo si tratta di critiche di seconda mano, risalenti a molti anni (in realtà, decenni) fa, e dettate in massima parte da due motivazioni di natura completamente ascientifica, e altrettanto completamente politica:

    1) la polemica con zichichi

    naturalmente, ognuno sceglie da quale parte stare, nella vita (privata e accademica). zichichi ormai è scomparso dalla scena, e oggi è inutile parlare di lui. ma non lo era allora, quando (a differenza di ciò che scrive lei, e cioè che io lo attaccai per guadagnarci, in tutti i sensi della parola) criticarlo poteva costare caro, soprattutto ai fisici. infatti, dietro di me c’erano sostanzialmente loro, mentre io, da matematico, godevo di una maggiore immunità. la quale non mi evitò però, come lei ricorda nel suo libro, due denunce per diffamazione, con le conseguenti noie, anche se fortunatamente niente di più.

    zichichi è stato il simbolo di una perversa commistione tra la scienza e il peggior potere politico e accademico dell’epoca. aver dato il mio piccolo contributo a smascherarlo nei confronti del pubblico, lo considero un mio piccolo merito sociale. ma è sorprendente che ancor oggi ci sia invece chi sembra apprezzarlo e difenderlo: anche solo indirettamente, come fa lei.

    2) la polemica con il cristianesimo

    i due sciocchi “asini d’oro” che sono stati dati a me, erano originariamente dettati dalle mie posizioni sul cristianesimo, e prodotti da cristiani offesi. già questo la dice lunga sulle loro motivazioni, anche se poi in seguito con diodati ci siamo rappacificati.

    naturalmente c’erano anche altre questioni, di gelosia accademica. in particolare, il fatto che scrivessi su riviste come “le scienze” (gli “asini d’oro” avevano l’ambizione di farmi licenziare, anche se suscitarono soltanto risate divertite in redazione, e io ho continuato la mia rubrica per vent’anni), o che organizzassi da “straniero” il festival di matematica a roma (senza che avessi fatto nulla per arrivarci, visto che l’idea era di veltroni, e fu lui a pensare a me perché scrivevo su “repubblica”, che lui leggeva).

    per farle capire quanto poco quei premi fossero (e io li considerassi) imbarazzanti, io li ho sempre sventolati come piccoli trofei di stupidità altrui, e si trovano tuttora in bella mostra sulla mia homepage, insieme ad altri attacchi dello stesso genere (temo che della “merda” che mi è stata gettata addosso nel tempo, lei conosca solo la piccola parte alla quale ha attinto per il suo libro, peraltro rivelando così le sue frequentazioni):

    http://www.piergiorgioodifreddi.it/in-evidenza/polemiche/

    in particolare, il secondo premio, assegnato alla “formula dell’evoluzionismo”, era e rimane un’assurdità. la formula di hardy e weinberg è citata in quel modo da un secolo in tutti i libri di biologia, viene insegnata in tutte le scuole, e solo dei fisici ignari di biologia, ma paladini dello zichichi antievoluzionista e fondamentalista, potevano inalberarsene.

    paradossalmente, il suo pamphlet arriva vent’anni dopo, quand’ormai le mie posizioni sul cristianesimo non sono cambiate nella sostanza, ma hanno preso un’altra piega nella forma. immagino lei non lo sappia, ma nel 2013 e nel 2022 ho pubblicato due libri su scienza e fede con benedetto xvi:

    http://www.piergiorgioodifreddi.it/libri/religione/caro-papa-teologo-caro-matematico-ateo/

    http://www.piergiorgioodifreddi.it/libri/religione/in-cammino-alla-ricerca-della-verita-2022/

    dopo di quelli, oggi nemmeno in vaticano si sognano di essere più papisti del papa, e gli attacchi contro di me sono finiti, da quella parte. mi stupisco di vederli rispolverati da lei, in un’operazione in verità un po’ anacronistica, ormai.

    visto che però lei è un fisico della gravitazione, mi stupisco invece onestamente delle sue critiche a quello che invece è un errore suo e di molti, che lei si limita a ribadire senza correggerlo. mi riferisco alla questione della relatività e della velocità della luce.

    lei ha un criterio di giudizio un po’ infantile, e usa spesso argomenti “ad personam”. anzitutto, mi spiace deluderla, ma io ho studiato relatività generale con tullio regge, e glashow l’ho tirato in ballo all’epoca solo perché altri usavano gli stessi suoi metri di giudizio. ma sapevo benissimo di cosa parlavo, e sapevo altrettanto bene che spesso i fisici conoscono la fisica, ma non i suoi fondamenti: i quali fondamenti, guarda caso, sono proprio il lavoro del logico, cioè il mio.

    ora, nel capitolo sulle “odifreddure relativistiche” lei fa un gran pasticcio, citando altri della sua risma. è ovvio che se uno deriva le trasformazioni di lorentz dal postulato di invarianza delle equazioni di maxwell, non può che dedurne l’invarianza della velocità della luce, che è contenuta in quelle equazioni, e di conseguenza deduce che la velocità della luce è il limite delle velocità relativistiche.

    ma le stesse trasformazioni si possono ricavare da altri postulati, e come sempre succede in matematica, dimostrazioni diverse danno informazioni diverse. in particolare, se uno deriva le trasformazioni semplicemente dalle assunzioni:

    a) che lo spazio vuoto e immobile appare a ogni osservatore come tridimensionale ed euclideo (sic)

    b) che osservatori in moto rettilineo uniforme relativo sono reciproci e somiglianti

    ne ricava l’esistenza di una velocità limite, che però è indeterminata dalla teoria. il che permette di determinarla empiricamente. e di considerare possibile, come nel caso dell’esperimento dei neutrini, che possa essere superiore a quella della luce.

    è di nuovo ovvio che, in tal caso, le equazioni di maxwell cesserebbero di essere invarianti rispetto alle trasformazioni di lorentz, perché tutto non si può avere, e sarebbe stato interessante vedere se e come si sarebbero potute cambiare.

    ora, tutto questo può sembrare fantascienza ai fisici, abituati a pensare alla fisica ma non ai suoi fondamenti. ma chi sapeva il fatto suo, appunto come glashow, ne era perfettamente conscio. magari un po’ più di umiltà da parte di quelli che lei cita nel libro (e che io onestamente non conosco) non sarebbe guastato allora. e non guasterebbe nanche da parte sua, oggi.

    tra l’altro, visto che lei tende appunto agli argomenti “ad hominem”, non creda che la derivazione alternativa delle trasformazioni di lorentz che ho citato sia mia: è invece di severi, e si trova nel volume “cinquant’anni di relatività”, uscito appunto nel 1955. io lo lessi da studente, e rimasi colpito già allora di quanto la “vulgata” dei fisici fosse ignara di questi aspetti elementari della relatività. anche se regge non lo era, ovviamente.

    quanto alla mia opinione personale sulla teoria dello stato stazionario, da lei citata nel capitolo “odifreddure cosmologiche”, era ed è appunto un’opinione, che non vedo come si possa confutare: ognuno preferisce quel che vuole, salvo eventualmente dispiacersi che il mondo vada diversamente da come gli sarebbe piaciuto.

    quello che io volevo dire era, semplicemente, che la teoria in questione deriva facilmente dal “principio cosmologico perfetto”, secondo il quale l’universo non solo appare lo stesso da qualunque punto e in qualunque direzione lo si osservi nello spazio, ma anche in qualunque istante nel tempo.

    si tratta ovviamente di un’ipotesi metafisica, ma lo è anche il “principio cosmologico” usuale, senza il quale non si ricavano neppure gli altri modelli cosmologici relativistici. di nuovo, è una questione di fondamenti, e per questo me ne sono interessato, anche se poi i fisici si inalberano perché sospettano un reato di “lesa scientificità”.

    tra l’altro, dopo le recenti scoperte del telescopio spaziale webb, la sua difesa “tolemaica” del big bang suona un po’ fuori luogo. non è detto che debba trovarsi presto anche lei dalla parte di chi ha creduto (perché di fede appunto si tratta, visto che si basa su assunzioni metafisiche quali il principio cosmologico) di sapere come stavano le cose, e si ritrova a scoprire di essersi sbagliato.

    a proposito di scientificità, e per concludere, mi stupisco invece un po’ che anche lei abbia provato a screditare me come uomo, o come ricercatore, per attaccare le mie idee (immagino quelle antizichichi e anticlericali, perché altre non me ne vengono in mente, che potessero interessarle).

    lei si gloria di aver pubblicato 200 articoli, ma ha insegnato in università di secondo piano, e attacca me per averne pubblicati pochi, fingendo di non sapere (o, peggio ancora, non sapendo) che in fondo ho avuto una cattedra in italia, e ho insegnato per vent’anni a cornell. secondo lei, è stata tutta una montatura, sia in italia che negli stati uniti? e perché mai mi avrebbero poi invitato come visitatore in mezzo mondo: da melbourne a pechino, da buenos aires a novosibirsk? sembrerebbe quasi una cospirazione planetaria…

    oppure, non sarà che lei ha semplicemente usato un criterio infantile di giudizio? per esempio, nel mio campo godel ha pubblicato ancor meno di me, ma io sarei veramente un idiota se pensassi di essere un logico migliore di lui su questa base!

    ciò detto, essere stato oggetto della sua attenzione un po’ mi lusinga, come credo abbia lusingato zichichi di esserlo stato della mia. e, soprattutto, avendo peccato io stesso allo stesso modo con lui, non posso che accettare benevolmente (a differenza di zichichi) che l’abbia fatto anche lei con me.

    la saluto dunque senza alcun rancore, e anzi, come dicevo, con un certo piacere, oltre che con una certa perplessità sulle sue motivazioni, che magari mi spiegherà.

    per ora, buona serata e buon lavoro a lei!

    cordialmente

    pgo

    ps. chiudendo il libro, mi cade l’occhio sulla foto taroccata di copertina. come saprà, a meno che l’abbia solo scelta a caso in rete, è una produzione di quell’imbarazzante sito chiamato “uccr” (“unione cristiani cattolici razionalisti”). non so se si tratta di una coincidenza, ma ho controllato ora, e vedo che sul loro sito è subito uscita una pubblicità al suo libro (magari sono stati loro a mandarmelo):

    https://www.uccronline.it/2024/12/07/un-fisico-scomunica-odifreddi-famoso-ma-un-po-scarso/

    onestamente, se lei è legato a quei “minus habentes”, la cosa non le fa onore. ma, come può vedere, anche le loro rosicazioni costituiscono un divertimento da mettere alla berlina nel mio sito, per me:

    http://www.piergiorgioodifreddi.it/in-evidenza/dossier/lo-scherzo-delluccr/

    erano molti anni che non mi degnavano della loro attenzione, e onestamente credevo che fossero morti anche fisicamente (mentalmente lo sono sempre stati), e fossero ormai tutti all’inferno (anche perché di cristiano non hanno proprio nulla), ma invece vedo che qualcuno sopravvive. o, forse semplicemente, è risorto dal sepolcro, benché siamo a natale, e non a pasqua.

    in ogni caso, se lei li conosce veramente, me li saluti caramente, perché mi hanno offerto molti sorrisi e momenti di allegria, il che è sempre una bella cosa.

    • Redazione UCCR ha detto:

      Gentile Odifreddi, ci intromettiamo in questo confronto tra lei e Corda solo perché ci ha poco bonariamente chiamati in causa nonostante l’abbiamo gentilmente ospitata (come già in passato abbiamo fatto e faremo in futuro, al contrario di quanto avveniva sul suo blog che “Repubblica” le ha chiuso).

      Ci permettiamo di commentare soltanto due punti del suo sgrammaticato e prolisso intervento:

      1) ZICHICHI, ODIFREDDI E COMMISTIONI POLITICHE
      Gioisce del fatto che Antonino Zichichi sia “scomparso dalla scena” quando in realtà è soltanto troppo anziano per parteciparvi (proprio ieri è deceduta sua moglie, Maria Ludovica). Si dice pentito per aver peccato nei suoi confronti ma si vanta di aver “contributo a smascherare” una presunta perversa commistione di Antonino Zichichi tra scienza e politica.

      Ci lasci dire che detto da lei fa piuttosto ridere considerando che, sfruttando il suo mediatico profilo scientifico, è stato:
      • Membro del Partito Radicale;
      • Candidato con il Partito Democratico (2007 e 2009);
      • Ha manifestato vicinanza alle idee comuniste e addirittura simpatia per l’Unione Sovietica e i Soviet sovietici (illuminante esempio di democrazia!);
      • Ha sostenuto che Giovanni Paolo II fosse un “furbone pericoloso” lamentandosi che “tirò giù l’Unione Sovietica” (“Perché Dio non esiste”, Aliberti 2010, p. 112);
      • Ha sostenuto Sinistra Ecologia Libertà (2012);
      • Si è candidato con Pace Terra Dignità di Santoro (2024).
      A lei il senatore Antonio Razzi le fa un baffo, con la sola differenza che Razzi non fa perversa commistione tra scienza e politica.

      2) UCCR
      Si lamenta della “merda” che le sarebbe stata gettata addosso nel tempo ma sa bene che nessun organo mediatico italiano l’avrebbe minimamente calcolata se non avesse definito “cretini” i cristiani nel libro che le garantì visibilità per decenni, aggiungendo negli anni successivi che “saremo veramente liberi solo quando potremo sputare equamente non solo su Maometto e il Corano, ma anche su Mosè e Gesù e sulla Bibbia” (Repubblica, 10/01/2015)

      E’ sempre illuminante constatare che in Italia pochi sanno chi sia Carlo Rubbia (premio Nobel) e nessuno conosce Enrico Bombieri (medaglia Fields), ma il telespettatore medio conosce certamente Odifreddi. Questa è la sottotraccia del libro del prof. Corda che lei si è guardato bene dal commentare perché sa benissimo che la sua fama, lungi dal derivare dal suo (mediocre) background scientifico, proviene dall’essere un impertinente (spesso intollerante) polemista graziato dall’abilità oratoria.

      E’ senz’altro vero che i suoi atteggiamenti sul cristianesimo sono cambiati (ce ne ha parlato anche il suo ex studente Malaspina), le fa onore ed è segno di maturità. Abbiamo avuto modo di riconoscerlo pubblicamente: https://www.uccronline.it/2022/05/19/piergiorgio-odifreddi-trasformato-grazie-a-ratzinger/

      Dovrebbe però maturare anche nella tolleranza alle critiche. Poteva limitarsi a replicare al prof. Corda ma, a proposito di “gettare merda”, in poche righe ci definisce: “imbarazzanti”, “minus habentes”, “rosicatori”, “mentalmente morti”, “non cristiani”.

      Porgiamo cristianamente l’altra guancia ma le facciamo notare che mai nei nostri articoli ci siamo permessi questo rozzo livello di critica nei suoi confronti .

      Le ricordiamo anche che qui su UCCR siamo stati gli unici a difenderla quando tutto il mondo le ha dato dell’antisemita negazionista per aver dichiarato che “le camere a gas sono un’opinione”. Non certo perché avesse ragione, ma non si trattò di antisemitismo in quanto commise semplicemente l’ingenuo errore scientista: l’unica verità sarebbe quella scientifica, il resto è opinione (compresa la ricerca storica)
      https://www.uccronline.it/2013/11/05/odifreddi-razionalista-e-zimbello-del-web/
      https://www.uccronline.it/2015/02/04/povero-odifreddi-cacciato-dai-matematici-e-dai-letterati/

      Sospettiamo quindi che questa avversione viscerale nei confronti di UCCR sia dovuta alla recensione del suo libro “Perché Dio non esiste” (2010) contenente chiare espressioni ingiuriose e antisemite (questa volta per davvero, purtroppo) verso il compianto Giorgio Israel. Il quale giustamente se ne risentì e lei si incastrò in un goffo mix di bugie e ritrattazioni:
      https://www.uccronline.it/2011/08/16/odifreddi-pubblicizzava-il-libro-con-insulti-antisemiti/

      Forse è il momento di superare tutto questo, non crede?
      Continuiamo invece a offrici a vicenda sorrisi e allegria, il che è sempre una bella cosa.

      • Hugo ha detto:

        Odifreddi 0 – UCCR 1
        Game, set, match

      • Christian Corda ha detto:

        Gentile Redazione UCCR
        Grazie per questa replica sulle questioni politico-religiose (laiciste) sollevate da Odifreddi. Alla replica alle questioni scientifiche ci penserà il sottoscritto nel fine settimana Anticipo solo che, anche in questo caso, la situazione è ben diversa da quella prospettata da Odifreddi.
        Un caro saluto.
        P.S.
        Non ho mai interagito con Zichichi, ma voglio qui esprimere il mio cordoglio per la perdita di sua moglie.

  • piergiorgio odifreddi ha detto:

    ps. nella mail non ho accennato alla stupidaggine, ripetuta sopra, su socrate e dante, che è un ovvio (e spero voluto, altrimenti sarebbe solo patetico) fraintendimento. io non avevo nulla in contrario a che sulla luna ci fossero crateri dedicati a molte persone che avevano avuto a che fare con la luna stessa: non solo scienziati (da ipparco a newton), ma anche filosofi (da empedocle a parmenide) e letterati (da luciano a fontenelle). non capivo, e non capisco, invece il motivo di dedicarne a persone che possono essere state degnissime nei loro campi, ma della luna hanno parlato solo in termini mitologici e antiscientifici (come socrate, appunto, o dante nel quarto canto del paradiso), perché allora se ne potrebbero dedicare a chiunque, e cesserebbe lo scopo di farlo. tutto qui.

  • Christian Corda ha detto:

    Ho già comunicato ad Odifreddi che replicherò in dettaglio alla sua email nel prossimo fine settimana. Qui mi limito ad far notare che commette un altro errore nel dire che faccio parte di UCCR in quanto laico, ma non laicista, e profondamente rispettoso delle opinioni di tutti. UCCR mi ha fatto solo il favore di pubblicizzare qui il mio libro.
    Saluti a tutti.

  • Francesco Malaspina ha detto:

    Ringrazio il professor Corda per la cordiale risposta al mio commento. Voglio però precisare che, sul tema della qualità scientifica di Odifreddi, il mio è un po’ di più di un punto di vista tra tanti. Sono stato studente del matematico impertinente 22 anni fa e solo per un corso di dottorato di 20 ore. Non scrivo accecato dalla venerazione. Proprio no. Sono profandamente credente e nel mio articolo critico alcune sue affermazioni sul cristianesimo. Più che un ex studente sono un matematico professionista e lavoro nel campo della geometria algebrica, uno dei settori più vicini alla logica matematica (mi è anche capitato di assegnare tesi triennali o essere in commissione per un assegno di ricerca in logica). Per scrivere l’articolo per UCCR, inoltre, mi sono confrontato con esperti del settore che hanno davvero letto nei dettagli i suoi lavori. Quando scrivo che la sua qualità di ricerca non può considerarsi “scarsa” lo faccio dopo aver approfondito. E’ bello, come scrive Manuel R., che UCCR presenti vari punto di vista ma mi piacerebbe che gli amici della redazione mi riconoscessero, su questo particolare aspetto della qualità della ricerca, un livello di approfondimento e credibilità diverso rispetto agli altri espressi sul sito. Detto questo non voglio dire che non si debba polemizzare (in fondo la cosa diverte anche lo stesso Odifreddi). Mi pare solo che la forza delle argomentazioni non perda vigore se si evita di denigrare scientificamente in modo grossolano l’avversario.

  • Christian Corda ha detto:

    Caro Prof. Malaspina,
    Per completezza aggiungo che il tuo articolo è riportato per intero nel terzo capitolo per mio libro, con citazione al sito di UCCR e con giudizio del sottoscritto: “Opinione rispettabilissima”.
    Ne approfitto per dire che, poiché ho alcune scadenze lavorative in questo weekend, la mia replica ad Odifreddi, a cui ho precedentemente accennato, potrebbe ritardare di qualche giorno.
    Buon weekend a tutti.