Francesco incontra un trans? Gesù mangiò con pubblicani e peccatori

Gesù incontra ZaccheoNel minestrone delle accuse verso Papa Francesco si aggiunge oggi l’ingrediente dell’“incontro con il transessuale”, già gli zelanti dal facile scandalo sono partiti con la retorica del “ditemi che non è vero”, “non ci posso credere”, “Benedetto XVI non lo avrebbe mai fatto”, “la Chiesa sta andando a rotoli e si piegherà al volere del mondo” e via dicendo.

Stiamo parlando del fatto che il Santo Padre ha ricevuto (non parliamo al condizionale dato che la notizia è stata ripresa anche da “Avvenire”) sabato scorso in udienza privata in Vaticano un transessuale spagnolo, accompagnato dalla fidanzata. Ne dà notizia il quotidiano iberico “Hoy”, secondo il quale Diego Neria Lejarraga aveva scritto tempo fa al Papa spiegando che dopo il cambio di sesso, avvenuto 8 anni fa, si era sentita esclusa dalla Chiesa. Il Papa gli avrebbe quindi telefonato due volte, infine sabato scorso l’ha ricevuto a Santa Marta. Neria, secondo quanto dichiarato dal quotidiano spagnolo, si dichiara cattolica e praticante e si è rammaricata del fatto che dopo l’operazione era stata respinta dal sacerdote e dai parrocchiani, mentre avrebbe trovato dal vescovo di Plasencia, Amedeo Rodriguez Magro, «coraggio, consolazione e appoggio». Sulla vicenda le fonti ufficiali vaticane non hanno rilasciato commenti.

La notizia dovrebbe essere vera, si attendono comunque conferme da parte del portavoce vaticano padre Federico Lombardi (che però ha già spiegato di non voler intervenire sugli incontri o telefonate private del Pontefice). Dietro l’inevitabile polemica scatenatasi c’è l’insinuazione che Francesco legittimerebbe la transessualità, o, per lo meno, operi un lassismo morale verso questo comportamento senza indicarne la malvagità per la dignità umana, divenendo dunque complice della scelta del transessuale e pessimo educatore davanti al mondo.

Bisognerebbe allora far notare che queste stesse scandalizzate critiche non si levarono quando nel settembre 2007 Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata il dittatore sudanese Omar al-Bashir, accusato di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra nel Darfur, avendo appoggiato politicamente e finanziariamente la pulizia etnica operata per anni dalle milizie islamiche. Le indignazioni ci furono, non arrivarono però dagli zelanti cattolici di oggi ma dall’Associazione per i popoli minacciati (AMP), che accusò Ratzinger di «rivalutare moralmente il regime genocida sudanese. La visita in Vaticano sicuramente non sarà sentita solo dai sopravvissuti al genocidio come una derisione delle vittime del genocidio cristiane e musulmane: questo è anche un segnale di forte delusione per i tanti cattolici che si impegnano in tutto il mondo per la giustizia e per la fine dell’impunità». Se Francesco oggi legittima la transessualità ricevendo un transessuale in udienza privata in Vaticano, allora per coerenza bisognerà sostenere che Benedetto XVI ha commesso qualcosa di ben più grave: ha legittimato il genocidio del Darfur ricevendo in udienza privata in Vaticano il dittatore del Sudan. Chi vuole essere coerenti nei suoi giudizi? Oppure si preferisce l’ipocrisia, attaccando uno e giustificando l’altro?

La verità è che Benedetto XVI ritenne opportuno quell’incontro come un’occasione per riportare la pace in Sudan, il Vaticano infatti si adoperò molto per porre fine alla crisi umanitaria del Darfur; mentre Francesco ha ritenuto opportuno quell’incontro come un’occasione per riportare la pace nel cuore di quel transessuale, magari inducendolo in decisioni diverse sulla sua vita. L’incontro privato tra Francesco e Diego Neria Lejarraga non legittima nulla, così come Gesù non legittimò pubblicani e peccatori quando si recò a mangiare a casa loro. Pubblicamente Francesco ha già affermato di pensarla come la Chiesa («sono figlio della Chiesa»), ha condannato l’educazione di gender (il sentirsi uomo o donna a prescindere dal dato biologico) definendola «colonizzazione ideologica» e paragonandola alle dittature fasciste e naziste. Ha quindi apertamente condannato il “peccato”, ma ha voluto incontrare privatamente il “peccatore” e la notizia sarebbe rimasta privata se non fosse stato per un quotidiano spagnolo.

Non c’è affatto contraddizione tra il gesto privato di Francesco e il contemporaneo intervento pubblico del card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana contro l’ideologia di gender (era stato ricevuto in udienza dal Papa due giorni prima). D’altra parte lo stesso mons. Bagnasco somministrò la comunione a Vladimir Luxuria in occasione dei funerali di don Gallo. La Chiesa combatte l’errore ma accoglie il peccatore. Francesco ha voluto far sentire questa donna una persona umana e non uno scarto della natura, ha voluto comunicarle che la Chiesa non rifiuta mai nessuno, indipendentemente dalle scelte che si prendono nella vita. Forse le ha detto anche altro, non lo sappiamo e non sappiamo come si evolverà la sua storia personale. Quando Gesù incontrò il delinquente Zaccheo, recandosi a casa sua, creò scandalo tra il popolo, sembrò legittimare le sue azioni. Eppure fu l’occasione per Zaccheo di convertirsi e cambiare vita, donando metà dei suoi averi ai poveri. Non sarebbe accaduto nulla se Gesù lo avesse scacciato dalla città e respinto come “figlio del Demonio” (l’epiteto che avrebbe ricevuto il transessuale nella sua parrocchia, secondo il suo racconto).

Questo, ribadiamo, non significa legittimare moralmente. Francesco si è comportato esattamente come Gesù, quando incontrava pubblicani e peccatori creando scandalo pubblico. Li stava legittimando? No, faceva sentire la sua presenza, esattamente come il Suo Vicario fa oggi. «Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: “Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?”. Avendo udito questo, Gesù disse loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori”» (Mc 2, 13-17).

La redazione

255 commenti a Francesco incontra un trans? Gesù mangiò con pubblicani e peccatori

  • Discepolo ha detto:

    Almeno questo signore transessuale è in regola con l’insegnamento di Bergoglio: non fate figli come conigli! perchè di figli purtroppo non potrà farne essendo biologicamnte una donna, anche dopo l”operazione”. La Natura è mooolto meno misericordiosa di Beroglio, la Natura fa nascere una nuova vita fra due esseri di sesso diverso. Ma aspettate un po’ e Bergoglio cambierà, oltre che le regole morali della Chiesa, anche le leggi della natura.. dategli tempo, si sta organizzando… 🙂

  • Sophie ha detto:

    Spero che Papa Francesco abbia detto:”Non ti condanno, vai e non peccare più”.

    • luca ha detto:

      che intendi per “non peccare più”?
      Lasciare la sua fidanzata?
      Ricostruirsi chirurgicamente la vagina e sposare un uomo?
      Prendere i voti e farsi suora?

      E se il Papa avesse semplicemente detto “ama con tutto il cuore e sii felice” ?

      • Sophie ha detto:

        Non potrà mai una donna nei geni essere contenta con i connotati di un uomo mentre ha un rapporto contronatura con una persona dello stesso sesso. Non ci credo proprio. E le parole del mio precedente post sono il Vangelo, non sono parole mie, forse non te ne sei accorto neanche…….

      • Paolo Viti ha detto:

        Peccato che Francesco abbia già affermato di pensarla come la Chiesa su questo, e la Chiesa condanna i comportamenti omosessuali.

        Anche a un pedofilo potrebbe essere consigliato “Ama con tutto il cuore e sii felice”, così come ad una coppia di fratelli, o di nonna e nipote. Eppure non è così, la Chiesa invita all’amore soltanto i coniugi perché è l’unico tipo di vero e autentico amore, suggellato da un impegno pubblico davanti al mondo e davanti a Dio.

        • luca ha detto:

          Si, ho capito.

          Ma esattamente, a livello pratico intendo, che dovrebbe fare quella persona? Mi rispondete? Vi mettete un attimo nei suoi panni? Che dovrebbe fare? A livello concreto intendo. Non rispondete con vuoti paroloni generici

          • Sophie ha detto:

            Lasciare la sua compagna secondo me, almeno questo.

          • Ubi Deus ibi pax ha detto:

            @ luca:

            Un buon inizio sarebbe certamente non continuare la relazione omosessuale, e smettere di assumere grandi quantità di testosterone.

            La mastoplastica additiva (ora che ha già rimosso il seno) e la “ricostruzione” degli organi genitali femminili sono aspetti secondari, che si valuteranno una volta intrapreso un vero cammino di conversione.

          • Raj Kumar ha detto:

            Non so che cosa dovrebbe fare a livello concreto quella persona. So però benissimo che cosa NON DEVE FARE UN UOMO SEDUTO SUL TRONO DI PIETRO, a livello concreto.
            Raj

            • Dario* ha detto:

              Già il fatto che tu lo consideri un “trono” la dice piuttosto lunga su quanto tu sia fuori strada

              • Raj Kumar ha detto:

                Non ho capito il tuo commento. Le spiego il senso delle mie parole. Volevo dire che un Papa
                non deve avere gesti come questi. Ma siccome io non credo che Francesco sia Papa — poiché
                ha detto tante eresie — mi sono riferito a lui in quanto uomo seduto sul trono di Pietro. Hai capito
                adesso?

                • Panthom ha detto:

                  Ora è più chiaro. Se non credi che Francesco sia Papa non sei cattolico in quanto affermi che la Chiesa sta seguendo un eretico e dunque è lei stessa eretica. Sai già dove sbattezzarti vero? Altrimenti vivrai da incoerente.

                  • Marco S. ha detto:

                    Secondo me non e’ la risposta giusta.
                    Chi siamo noi per giudicare chi deve star dentro e chi deve star fuori dalla Chiesa ?
                    Siamo forse Gesu’ Cristo ?

                    La risposta giusta e’ dire Raj Kumar che sta facendo un affermazione non dimostrata, anzi confutata in numerosi interventi i questo blog, cioe’ che Papa Francesco abbia pronunciato “eresie”.
                    Essere convinti di una cosa non basta, bisogna anche saperla dimostrare.
                    Una parola incauta, finche’ non viene travisata, non puo’ essere un’eresia.
                    E questo e’ il massimo che si puo’ dire di Papa Francesco.

                    Io non ho autorita’ per invitarti ad uscire dalla chiesa, ti chiedo solo di lasciare spazio all’ipotesi che siano coloro che ti hanno convinto che Papa Francesco sia eretico ad essersi sbagliati.

                • Dario* ha detto:

                  Semplicemente perché sui troni siedono i re, quella di Pietro è una cattedra, il Papa non domina sui cristiani bensì serve la Chiesa, l’apostolo Pietro non ha mai avuto un regno né un trono, il trono appartiene a Dio. Per il resto ha risposto ottimamente Phantom

            • Panthom ha detto:

              Ah tu sai cosa non deve fare il Papa? E come mai lo Spirito Santo non ha scelto te? Questo è cattolicesimo adulto, esattamente come quello di Vito Mancuso.

    • Fabrizia ha detto:

      Non so cosa pensare. Vorrei saperne di più, di queste persone. Non so se sia possibile sentirsi uomini o donna pur essendo biologicamente del sesso opposto. Credo sia una situazione fonte di tanta sofferenza.

      • Sophie ha detto:

        Che sia una situazione di sofferenza credo che siamo tutti d’accordo. Ma la strada che porta alla santità è stretta, l’ha detto il nostro Gesù. Ognuno porta la sua croce chi in un modo e chi in un’altro. L’unica cosa che non comprendo è questa: se c’è questa disforia di genere, perchè lavorare sul corpo e non invece sulla mente?

        • FREEZER75 ha detto:

          Perché Sophie nella nostra Europa secolarizzata, per nascondere i veri problemi che sono dietro a queste “esistenze”
          si preferisce esaltare la figura del Gender come soggetto in grado di essere tutto, uomo/donna/famiglia/ibrido…perché si vuole mettere la testa sotto la sabbia e negare quale possibile soluzione del problema ovvero l’affetto incondizionato di una persona che ti ascolti e ti ami

      • FREEZER75 ha detto:

        Credo anche io che in molto casi sia una notevole sofferenza

        Ma spesso queste persone vengono usate come oggetti del sesso..

  • Discepolo ha detto:

    Cari cristiani razionali, la mia è semplice e razionale constatazione : non si parla forse di “rivoluzione”, di aria nuova nella Chiesa,della “Nuova Chiesa di Francesco?
    o voi siete di quei normalisti che si affannano a ripetere che questo Papa è “perfettamente” in linea
    coi suoi predecessori? Se è così perfettamente in linea coll’insegnamento dei suoi predecessori,
    spiegatemi razionalmente il successo presso gente come Eugenio scalfari e Marco Pannella che invece odiavano i suoi predecessori?

    Perchè i vari Hans Kung, Leonardo Boff, Vito Mancuso , Enzo Bianchi che mal sopportavano sia Giovanni paolo II che Benedetto
    si sono affrettati a parlare di cambiamento, rivoluzione, senza essere mai SMENTITI da Bergoglio stesso?
    Scusate ma mi sembra che siano proprio i “normalisti” a non essere affatto razionali: non solo Francesco è completamnte
    diverso, sia nell’atteggiamento che nell’insegnamento, rispetto ai papi suoi predecessori ma ne è l’ANTITESI.
    Non ammetterlo mi sembra il colmo dell’irrazionalità!

    • Paolo Viti ha detto:

      Chi parla di “aria nuova”? Perché non mi spieghi il successo di Gesù Cristo nella mente di Marco Pannella, Eugenio Scalfari e Karl Marx? Era ambiguo anche Cristo data la sua universale popolarità anche nei peggiori anticlericali?

      Ti ricordo che è il segretario personale di Benedetto XVI, mons. Georg, ad affermare che non esiste nessun discorso di Francesco in contraddizione con Benedetto XVI. Non credi nemmeno a lui? Nemmeno a Benedetto XVI quando ha scritto a Hans Kung: “Io sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a Papa Francesco”: http://www.repubblica.it/esteri/2014/02/10/news/kung_chiesa_e_fedeli_troppo_distanti_ora_papa_francesco_deve_cambiarla-78157447/
      Lettera avvalorata dallo stesso Benedetto XVI: http://vaticaninsider.lastampa.it/fileadmin/user_upload/File_Versione_originale/Lettera_Papa_Emerito.pdf

      Tu non sei contro Francesco, tu sei innanzitutto contro la Chiesa e contro Benedetto XVI.

    • Ubi Deus ibi pax ha detto:

      @ Discepolo:
      «senza essere mai SMENTITI da Bergoglio stesso?»

      Quando mai Bergogio avrebbe smentito tutte le illazioni sul suo conto?
      Non l’ha fatto neppure quando Eugenio Scalfari si è inventato di sana pianta un’intera “intervista” fattagli (non si è mai visto un giornalista che si rifiuta di usare un registratore, per evitare errori, e che dica orgoglioso che va a memoria… con i ben noti pessimi risultati visti).

      Ogni volta al più è stato padre Lombardi a porre un freno al fantasticare di troppe menti.

      Non vorrai ora costringerlo a frenare anche i cattolici più fantasiosi (come te)? Perché chiaramente, per sfruttare il più clamoroso dei nomi da te fatti, Mancuso di cattolico ha ormai ben poco, come del resto ammette lui stesso e nonostante partecipi regolarmente alle Sante Messe, anche se non si capisce bene perché, dal momento che dichiara di omettere nel Credo l’aggettivo “onnipotente” riferito a Dio Padre, ritenendolo ingiustificabile… #Teodicee da quattro soldi! 🙁

      Ma almeno tra cattolici non ci massacriamo a vicenda di insulti! Specie se l’oggetto degli insulti è il Vicario di Cristo.

    • beppino ha detto:

      “…che nell’insegnamento…”

      Ma cosa sta scrivendo? Dove é il diverso insegnamento?
      Dal punto di vista dell’ “insegnamento” non é cambiato, ne sta cambiando, nulla.

    • Positrone ha detto:

      A me sembra che sia solo un certo tipo di linguaggio ad essere cambiato, questo sicuramente. Se condanni il peccato ma non il peccatore ma poi il peccatore lo tieni a prescindere fuori dalla porta, perché è peccatore a prescindere allora siete voi a far parte di una Chiesa di stampo radical purista francescano che non è la Mamma dei suoi figli.
      Gesù non mi risulta sia andato a smentire uno ad uno tutti coloro che lo insultavano o ne distorcevano la figura. Solo quando interrogato direttamente rispose. Il Papa ha ben altro da fare che rispondere a Scalfari o Mancuso che poi gli ha risposto indirettamente più e più volte. La capacità di alcune code di paglia di non vedere altro che pagliuzze nel cuore altrui si moltiplica a dismisura. C’è spazio nella Chiesa per essere cattolici pur con giudizi diversi sull’operato umano. Pregate per i peccatori e la loro conversione, sarà Dio ad indirizzare la vostra preghiera su chi ne ha bisogno, fossero gli altri, foste voi stessi

      • Paolo Viti ha detto:

        Mi fa piacere che per una volta siamo dalla “stessa parte”. L’antipapismo fa miracoli 😉

  • Gab ha detto:

    C’è una bella differenza. Nostro Signore indica la Via perché Lui stesso è la via. Mentre il “vicario” che fa? Usa una misericordia sdolcinata (come ha fatto in tante occasioni) non certo fancendogli capire che il transessuale è nel peccato. Tanto è che il matrimonio agli omosessuali è già una opzione praticabile “pastoralmente” (tradendo così la Chiesa e la Fede altro “sono figlio della Chiesa” – quale chiesa verrebbe da chiedersi).

    Gesu incontra il peccatore per indicargli la Via. Il papa ha mai condannato il matrimonio omosessuale chiaramente e senza alcun tipo di fraintendimento ribadendo che il Matrimonio è atto sacramentale dato da Dio all’uomo e alla donna? Il papa approvò unioni omosessuali indirettamente permettendo il battesimo a “figli” di coppie gay. Cos’altro deve fare per far capire che non è assolutamente in linea con la Chiesa e la sua Tradizione?

    Perché è opportuno non battezzare bambini figli di una coppia non sposata? Perché questa copia non è immagine della Chiesa , di quella chiesa domestica che deve rispecchiare la Santa Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo. Una coppia non sposata non è chiesa, commette adulterio e vive in uno stato di peccato mortale. Battezzare i figli di tale coppia significa approvare tale unione. Una stupidaggine pastorale tutta moderna e menefreghista della Verità (come quando il Papa parla apertamente e senza vergona che il Vangelo è ). E’ troppo facile appoggiare il pensiero unico dominante del mainstream moderno al quale la gerarchia invece di contrastare si adegua fin troppo facilmente.

    che il Vangelo è “solo teoria”

    • Paolo Viti ha detto:

      Anche tu Gab dimostri di essere completamente disinformato, ancora una volta si dimostra che il fenomeno antipapista e anticattolico che state montando si basa sulla pura disinformazione.

      1) Francesco ha chiaramente affermato (più volte) che l’unico matrimonio è quello tra uomo e donna:
      http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/12/news/papa_francesco_matrimonio_uomo-donna_tutelato_da_costituzione-66393060/ e http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Papa-Matrimonio-tra-uomo-e-donna-immagine-di-Dio-ec5b6c08-fa32-48c2-a9b9-2c078603a50d.html

      2) Non esiste il matrimonio tra transessuali avvalorato dalla Chiesa cattolica.

      3) Francesco non ha mai approvato il matrimonio omosessuale, ha invece battezzato i figli di coppie gay spiegando che loro non hanno colpa per le scelte dei genitori e non si può negare loro l’incontro con Cristo per le decisioni dei genitori. E’ una posizione assolutamente ortodossa e condivisibile! Ha lo stesso significato del battesimo per i figli dei mafiosi.

      4) Nessuno ha mai sostenuto che non vadano battezzati i figli di non sposati. Se entrassi in una chiesa ogni tanto scopriresti che è pieno di battesimi di coppie non sposate religiosamente.

      5) Non mi hai ancora detto chi ti ha dato l’autorità per insegnare alla Chiesa come svolgere la sua pastorale nel mondo.

      • Marco S. ha detto:

        Rispondo al punto 5) sig.Viti: l’autorita’ glielo data io, nella mia qualita’ di fariseo 😉

        • Paolo Viti ha detto:

          Appunto, si chiama autocoscienza.

          • Marco S. ha detto:

            Io ce l’ho.
            Almeno mi sono fatto venire il dubbio, che nel giudicare me, ancora prima che le mie idee, possa avere avuto qualche ragione.
            Vai tranquillo Paolo con le tue certezze.
            Sono le persone come te che fondano le “Repubbliche de Santi” (ovviamente i “santi” sono i medesimi “padri fondatori” 😉

            • Paolo Viti ha detto:

              Quando un cattolico dubita del Papa è difficile che diventerà santo. La mia unica certezza è cum Petro et sub Petro. Tu hai preferito il dubbio e la fede crolla perché non ha più una roccia su cui appoggiarsi.

              • Marco S. ha detto:

                Vedo che non hai capito un nulla, perché non hai letto a fondo nessuno dei miei interventi, ma pretendi di giudicarmi, autoassegnandoti il biglietto per il Paradiso.

                Il papa e’ infallibile in materia di fede ed io non ho mai messo in dubbio la sua integrita’ in tal senso.
                L’ho difeso e’ scritto vari interventi per dare anche il modesto contributo a smentire sistematicamente gli attacchi che sta subendo in questi mesi.
                Il papa pero’ puo’ mancare sul piano della prudenza verso un mondo che, sotto l’apparenza di osannarlo (a qualcuno fischiano le orecchie ?), gli e’ ostile: il papa puo’ essere troppo pecora e non abbastanza serpente nei confronti di costoro.

                Io credo sia giusto far rispettosamente notare queste eventuali carenze, qualora le si ravvisi.
                E’ giusto che il Papa conosca le perplessita’ delle Sue pecorelle, compreso il timore possa diventare un bersaglio troppo frequente dei travisatori, fino al punto da svilire la Sua immagine nei confronti del mondo laico che e’, invece, molto importante, anche per sostenere nel mondo le ragioni dei cattolici.

                Comunque questo e’ il mio modo di servire la Chiesa.
                Puo’ darsi che non possa bastare a farmi guadagnare il paradiso.
                Vorra’ dire che finiro’ nella “caina”, insieme a Socci ed a Messori, per la gioia di Paolo Viti.

                Di una cosa pero’ sono certo: che io saro’ ancora qui a sostenere il Papa, quando molti altri piegheranno gia’ la schiena verso La Mecca.
                In molti interventi, da entrambe le parti, ravviso infatti gia’ percorsa molta strada in quella direzione….

    • Sophie ha detto:

      Non sono d’accordo. I figli non possono nè devono pagare per le colpe dei genitori. Tutti abbiamo bisogno del Battesimo perchè tutti abbiamo bisogno di Cristo.

      • Gab ha detto:

        Se i genitori amano i loro figli che si sposino nello stesso istante di richiedere il Battesimo. Non capisco perché bisogna legittima il disordine. La Chiesa da sempre ha preferito la coerenza all’incoerenza come invece si fa oggi. Non può la pratica pastorale surclassare la dottrina. Stiamo in uno stato di acclarata disubbidienza al Signore. Se battezzi figli di coppie non sposate (in peccato mortale) e gay (in peccato mortale), stai dicendo tu Chiesa che va bene così. Che queste nuove “famiglie” sono cattolicamente valide. Ricordati che nella Bibbia c’è scritto che le colpe dei padri ricadranno sui figli. E mi sembra assolutamente giusto. Ci si prenda la responsabilità delle proprie scelte. Non si può pretendere di ricevere sacramenti in uno stato di conflitto con il Signore. E l’esempio? Dove lo mettiamo? Quei figli di genitori non sposati si sentono legittima, a sua volta, a non sposarsi, o peggio, a praticare l’omosessualità. Non si può avere misericordia senza giustizia. Questa misericordia moderna (alla Francesco) è totalmente falsa perché non vi è giustizia. Questa non è dottrina cattolica. Questo è umanesimo infiltratosi nel Cattolicesimo. Purtroppo la gente (anche apparentemente “conservatrice”) si è abituata allo stato di cose senza rendersi del grave peccato che si commette.

        • Paolo Viti ha detto:

          La Chiesa non la pensa affatto come te, battezzare i figli delle coppie di fatto è prassi pastorale da anni:
          http://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Lettere-al-Direttore/Battesimo-dal-Papa-nessuno-strappo-solo-prassi-pastorale
          http://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Risponde-il-teologo/E-giusto-battezzare-i-figli-di-genitori-non-sposati

          Come vedi c’è una sorta di incompatibilità tra la dottrina-fai-da-te che esponi con tanto zelo nei tuoi commenti e la dottrina della Chiesa cattolica. Qualcosa vorrà pur dire, no?

          • Gab ha detto:

            La prassi pastorale non è dottrina. E’ prassi fallibile, non infallibile. E’ proprio quello che io contesto. Non si può usare la giustificazione della “prassi” per cambiare le verità che da sempre si insegnano. Oggi si vuole evitare ciò ma la Verità non la si può uccidere, nemmeno nella Chiesa.

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @Gab:

              per capire… Dunque tu non battezzeresti mai il figlio di due divorziati risposati che non intendano separarsi? O aspetteresti forse che possa chiederlo spontaneamente (con tutti i rischi connessi per la sua anima, qualora morisse prima di tale richiesta)? 🙁 Ti sembra cura pastorale questa?

              • Gennaro ha detto:

                L’importante per lui è allontanare il più possibile la gente dalla Chiesa e da Dio, quel brivido di dire “no, tu no, tu resti fuori” è la loro forma di idolatria.

            • Gennaro ha detto:

              Ho capito, sbagliato tutti tranne te. Ti sei mai proposto come Papa?
              Visto che la Chiesa va in una direzione e tu in un’altra, perché non fondi la tua religione? Lutero lo ha fatto, tu non vuoi essere coerente come lui?

        • Sophie ha detto:

          Gab io sono figlia di madre divorziata e sono nata da una convivenza. Sono la prima ad essere contraria a divorzio e convivenza ma perchè non dovrei avere il diritto di battezzarmi come tutti gli altri se l’errore non è stato mio ma dei miei genitori?

        • Dario* ha detto:

          E se i genitori non amano i propri figli? A sentire te sembra che la Chiesa debba infierire su quei poveri sfortunati che già hanno la disgrazia di nascere da genitori degeneri. Ti auguro davvero di riacquistare un po’ di lucidità

  • Michele ha detto:

    E poi si confonde il concetto del cambiare atteggiamento nei confronti di qualcosa col cambiare l’opinione che si ha di essa, e questo unito alla manipolazione mediatica di ogni discorso del papa dà l’idea errata di un papa che voglia cambiare la dottrina della Chiesa, quando vuole solo cambiare il modo in cui questa è applicata.

  • Francesco Santoni ha detto:

    Beh, in effetti Bagnasco avrebbe fatto meglio a negargliela la comunione a Luxuria.

    • Gab ha detto:

      Lo dice il Vangelo. Chi mangia del Corpo in peccato mangia la sua CONDANNA. E figuriamo se Vladimiro si era confessato. Ma tanto è la Gerarchia è piena di “macellai” (come disse lo stesso Signore in una visione mistica a S. Pio da Pietrelcina).

      • Paolo Viti ha detto:

        Ti ricordo che mons. Bagnasco è un fedelissimo di Benedetto XVI. Dunque se condanni Francesco per le “aperture” del card. Kasper, di conseguenza devi condannare Benedetto XVI per le azioni del card. Bagnasco.

        • Gab ha detto:

          Ma tu vai a squadre di calcio? Io mi attengo alla Verità rivelata. Prova a fare la stessa cosa, non è difficile.

          • Ubi Deus ibi pax ha detto:

            @ Gab:

            nella Verità rivelata cosa è scritto in Mt 7,1-5?

            «figuriamoci se Vladimiro si era confessato»

            Ti sembra un motivo sufficiente per non permettergli di comunicarsi? Una tua sensazione…?
            Chiaramente è molto improbabile che Guadagno si fosse confessato prima di quella Messa, ma non impossibile.
            Da ciò la scelta (sofferta) del Card. Bagnasco.

            • Gab ha detto:

              Davvero? E ha cambiato suo stile di vita? Si è pentito? No.

              • Katy ha detto:

                Quindi bisogna accogliere solo persone che si sa già che si pentiranno e si convertiranno? Ma la finisci di dire sciocchezze?

                • Gab ha detto:

                  Ma smettila di dire tu sciocchezze. Sto parlando della validità del Sacramento della confessione. Accogliere significa indicare la Via. Non permanere nel peccato.

                  • Gennaro ha detto:

                    Accogliere significa abbracciare il figlio che torna, che chiede ospitalità anche se non ha nessuna intenzione di cambiare. Proprio grazie a questo abbraccio gli si da la possibilità di cambiare. Perché prima c’è l’accoglienza, poi da questa può arrivare l’indicazione morale. Tu chiudi la porta in faccia a chiunque, Gesù non ci ha insegnato questo.

                  • andrea g ha detto:

                    Scusa Gab, ma secondo te quando Gesù guarisce “in giorno
                    di sabato”, compie peccato, come Gli viene rimproverato
                    dai farisei?
                    E forse sbaglia, il Cristo, quando dice che il peccatore
                    in fondo alla sinagoga è giustificato davanti a DIO mentre
                    non lo è il fariseo che si vantava: “Signore, io non sono come
                    gli altri, io digiuno, io pago le tasse”, e bla bla bla?
                    Da quanto scrivi pare evidente che tu non ti ritenga un
                    peccatore, n’est ce pas?

              • Ubi Deus ibi pax ha detto:

                @ Gab:

                Tu lo hai fatto? Non mi sembra: passi interi pomeriggi a giudicare il prossimo…

                «Convertitevi e credete al Vangelo».

          • Paolo Viti ha detto:

            Ti è stata rivelata la Verità? E da quando? Non è la Chiesa e il Pontefice l’interprete ultimo della Rivelazione?

            A dire che “io mi attengo alla Verità rivelata” sono i protestanti, i quali appunto negano la mediazione della Chiesa e del Pontefice.

            • Gab ha detto:

              Evidentemente tu non leggi i Vangeli. Pratica invece importante nella vita di un cristiano. Se leggessi i Vangeli capiresti lo stato di caos e disordine e drammatica confusione nella quale oggi la Chiesa e lo stesso Pontefice si trovano. Del resto Gesù ammonì dicendo “Quando il Figlio dell’Uomo tornerà, troverà la Fede sulla Terra”?. Era evidentemente una domanda retorica.

              • Paolo Viti ha detto:

                Appunto, i protestanti usano il Vangelo come unica fonte di verità senza riconoscere la Tradizione della Chiesa. E io che ti credevo un cattolico, Ora si capisce tutto, potevi dirlo prima Gab!!

                • Ubi Deus ibi pax ha detto:

                  @ Paolo Viti:

                  «Appunto, i protestanti usano il Vangelo come unica fonte di verità senza riconoscere la Tradizione della Chiesa. E io che ti credevo un cattolico, Ora si capisce tutto, potevi dirlo prima Gab!!»

                  Davvero! Ad aver saputo prima che si trattava di un fratello riformato non avrei perso tempo neppure io, neppure a ricordargli che l’unica fonte di verità, il Sola Scriptura, ha portato alla creazione di centinaia di Comunità ecclesiali riformate… La Rivelazione dev’essere stata ben confusa perché accadesse tutto ciò! 🙁 😉

                  Sacra Scrittura, Magistero e Tradizione sono inscindibili.

      • FREEZER75 ha detto:

        Vedo che lei GAB emette molti giudizi sulle persone e sui loro peccati

        Ma sbaglio o sarò Dio a giudicarci?

    • Ubi Deus ibi pax ha detto:

      @ Francesco Santoni:

      su quali basi? Vladimiro Guadagno – per quanto noto al Card. Bagnasco – poteva essersi confessato poche ore prima delle esequie di don Gallo.
      E Guadagno non è in una condizione di inaccessibilità al sacramento della Riconciliazione (non è ad esempio un divorziato risposato).

      • Gab ha detto:

        Invece si. Il pentimento è necessario alla confessione. Senza il pentimento la confessione non è valida.

        • Paolo Viti ha detto:

          Dunque tu se l’unico eroe che non ha mai ricommesso un peccato dopo essersi pentito? Sono curioso di vedere fin dove ti spingi per legittimare questo odio nei confronti di Francesco, segando il ramo su cui sei seduto.

          • Gab ha detto:

            Non c’è nessun odio. “Ama i tuoi nemici” mi comanda il Signore. Ma i nemici si amano con la Verità e non giustificando tutto in nome di una falsa misericordia. Io non odio il papa, ci mancherebbe. Ma sono autorizzato dal sentire cattolico comune a criticare e a denunciarne le parole e le opere scandalose in totale contrasto con la dottrina. Questa è vera opera di misericordia. Non quella che ci vogliono propinare oggi. Si ama con la giustizia e con la verità. L’odio vuole invece ingannare e fuorviare.

            Diceva il Signore di stare attenti ai “falsi profeti” che sono presenti in veste di agnelli ma che in realtà sono lupi rapaci. Chi è portatore della Verità e la vuole difendere dice le cose come stanno senza tergiversare.

            • Paolo Viti ha detto:

              Non c’è stata nessuna giustificazione, continui a confonderti. Non esiste alcun “sentire cattolico” che ti autorizza a denunciare le presunte mancanze del tuo Pontefice, semmai il sentire cattolico ti dovrebbe insegnare a stare zitto e metterti con umiltà in ascolto del Vicario di Cristo sperando di imparare qualcosa. Non hai nulla da insegnare alla Chiesa, lo vuoi capire? Del tuo cattolicesimo adulto non se ne fa niente nessuno…a proposito di “falsi profeti”, salutami Socci.

        • Ubi Deus ibi pax ha detto:

          @ Gab:

          «Il pentimento è necessario alla confessione. Senza il pentimento la confessione non è valida»

          E su questo siamo tutti d’accordo.

          Ma (e ti ripeto…):

          a. Come poteva sapere il Card. Bagnasco se Vladimiro Guadagno si era confessato o meno poche ore prima, un giorno prima, una settimana prima, un mese prima del funerale di don Gallo?

          b. Ammesso e non concesso che Vladimiro Guadagno si fosse accostato al sacramento della Riconciliazione/Confessione/Penitenza, come poteva sapere il Card. Bagnasco se lo aveva fatto con una reale attrizione/contrizione, senza le quali il sacramento non è validamente amministrato?

          Spero che ora la mia doppia obiezione ti sia più chiara…

          • Giuseppe ha detto:

            Se è vero che Gesù sedeva con pubblicani e peccatori, è anche vero che alla donna adulterà disse “Va e non peccare più”, cioè gli comandò di cambiare stile di vita.
            I cristiani e i “peccatori” peccano entrambi, ma la differenza è che i primi non vivono uno stile di vita peccaminoso e, quando cadono, si pentono e chiedono perdono a Dio, consapevoli che quello che hanno fatto è male ai Suoi occhi. I secondi invece perseverano nel loro peccato, perché non lo ritengono sbagliato.

            Vladimir Luxuria non ritiene di essere in uno stato di peccato, anzi va in giro in tv leggitimando e appoggiando totalmente la dominante ideologia del gender, che mi pare anche questo sito viene giustamente combattuta.
            Per questo motivo penso anche io che concedere il sacramento a Luxuria sia stata una scelta sbagliata.

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @ Giuseppe:

              «Vladimir Luxuria non ritiene di essere in uno stato di peccato, anzi va in giro in tv leggitimando e appoggiando totalmente la dominante ideologia del gender, che mi pare anche questo sito viene giustamente combattuta.
              Per questo motivo penso anche io che concedere il sacramento a Luxuria sia stata una scelta sbagliata.»

              Il discorso è sempre lo stesso: inopportunità e illiceità, perché il cuore di Vladimiro Guadagno lo conosce solo il Signore.

              È stato illecito quanto compiuto dal Card. Bagnasco? Certamente no.

              È stato inopportuno? Probabilmente sì, soprattutto per tutte le incomprensioni (più o meno volute) che ne sono seguite.

            • Paolo Viti ha detto:

              Il tuo discorso è certamente più corretto, tuttavia credo vada inteso come un tendere il braccio verso una persona che comunque ha sempre detto di essere vicina al cattolicesimo.

      • Vera ha detto:

        Mi pare che dopo quel’episodio il/la Luxuria avrebbe detto che ritornava al Cattolicesimo se il papa apriva alle “nozze” gay, quindi tanto pentita/o non era visto che dettava condizioni per la sua entrata nella Chiesa..

        • Ubi Deus ibi pax ha detto:

          @ Vera:

          «Mi pare che dopo quel’episodio il/la Luxuria avrebbe detto che ritornava al Cattolicesimo se il papa apriva alle “nozze” gay, quindi tanto pentita/o non era visto che dettava condizioni per la sua entrata nella Chiesa.»

          Hai scritto bene: dopo quell’episodio. Dunque a che pro parlarne? Qui si parla della sofferta scelta del Card. Bagnasco di permettere a Vladimiro Guadagno di comunicarsi, nonostante le probabilità che fosse in grazia di Dio erano remote (Guadagno in altre occasioni ha detto di sentirsi vicino alla filosofia buddhista).

          • Vera ha detto:

            Perché non si sente parte del Cattolicesimo, perché prendere una cosa a cui non si sente parte? a che pro sto calabraghismo? solo per non essere accusati di discriminazione? ma è davvero questo che vuole il Signore? cedere per non avere noia dai media?

            • Paolo Viti ha detto:

              Il tendere un braccio, sperando che l’altro lo afferri è calabraghismo? Ma che cosa vi hanno insegnato a Catechismo? Avete mai aperto il Vangelo? Cosa pensate che sia il cristianesimo? Una religione di intellettuali d’elité, casti e puri e giudicano gli altri da una torre di vetro? Vivete una falsa religione, non siete cattolici.

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @ Vera:

              «Perché non si sente parte del Cattolicesimo, perché prendere una cosa a cui non si sente parte? a che pro sto calabraghismo? solo per non essere accusati di discriminazione? ma è davvero questo che vuole il Signore? cedere per non avere noia dai media?»

              Quello che si sta cercando di far capire da più messaggi – miei e di Paolo Viti – è che nessuno di noi conosce il cuore altrui, solo Nostro Signore. Quindi nessuno di noi è autorizzato a dire: “Questa persona per me non si è convertita! Quindi, pur non sapendo se davvero l’abbia fatto, se si sia confessata e sia in grazia di Dio, mi rifiuto di permetterle di comunicarsi al Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo!”.

              Nessuno di noi può farlo, salvo casi ben specifici (e Guadagno non rientrava tra questi).

              Ricordato per l’ennesima volta ciò, concordo che la scelta del Card. Bagnasco forse non è stata opportuna (avrebbe potuto parlare con i trans e i travestiti presenti prima della celebrazione e ricordare loro cosa fosse l’eucaristia…), ma certamente è stata lecita!

        • Hugo ha detto:

          Anche Giuda dopo aver ricevuto accoglienza da parte di Gesù decise di tradirlo. Forse allora Gesù valeva così poco? O forse è la libertà di ognuno ad essere determinante e la Chiesa non può accogliere solo chi si potrà pentire in seguito?

          • Dario* ha detto:

            Da notare che Giuda Iscariota ha ricevuto la Comunione direttamente dalle mani di Gesù che, nota bene, sapeva cosa covava in cuore. Se la Chiesa rifiuta la Comunione alle persone che vivono in condizione di peccato è solo per carità nei loro confronti

      • Francesco Santoni ha detto:

        Ragazzi, i funerali di don Gallo sono stati una pagliacciata, c’è poco da dire, e Bagnasco ha la sue responsabilità visto che avrebbe avuto la possibilità di garantire una celebrazione più sobria. E anche per quanto riguarda i sacramenti, la Chiesa ha da sempre ritenuto opportuno negarli in situazioni particolarmente scandalose, e Bagnasco avrebbe dovuto fare lo stesso con Luxuria.

        • Ubi Deus ibi pax ha detto:

          @ Francesco Santoni:

          sull’opportunità di permettere a Guadagno di comunicarsi si può discutere infatti, ma non sulla liceità della scelta del Card. Bagnasco: non ha trasgredito ad alcuna norma.

          Ma se ne facciamo solo una questione di opportunità ti chiedo: quanti cristiani sedicenti cattolici sarebbero stati scandalizzati da un pubblico rifiuto del Card. Bagnasco nei confronti del sig. Guadagno? Più o meno di coloro che ora si dicono scandalizzati per la (legittima) concessione?

          • Vera ha detto:

            Giuda aveva un compito, la Luxuria nell’escatologia cristiana che compito ha?

            • Dario* ha detto:

              Questo post contiene una delle più gravi offese verso Dio che io abbia mai sentito ma penso che tu non intendessi ciò che il tuo post sottintende e cioè che Dio avrebbe sacrificato l’anima di Giuda per il compimento del Suo piano di salvezza. La realtà è invece che Gesù ha tentato di redimere Giuda fino all’ultimo ma che questi, nonostante tutto, abbia preso le proprie decisioni.
              Non lasciare che l’indignazione offuschi la tua mente Vera, ti fai un torto altrimenti

              • Vera ha detto:

                I Vangeli gnostici dicono di sì, anche altri teologi che non negano il Purgatorio a Giuda per il suicidio dato che Gesù “pre-conosceva” le sue intenzioni… ma non è indignazione è che si dovrebbe capire che calar la testa a certi personaggi significa dargliela vinta, e poi veniamo accusati d’incoerenza ti sembra giusto?

                • Dario* ha detto:

                  I vangeli gnostici mica per niente NON sono riconosciuti dalla Chiesa (e non solo cattolica), sarebbe l’equivalente moderno di accettare le tesi dei testimoni di geova. Per il resto, non è importante l’opinione che la gente ha di noi, l’importante è fare la cosa giusta, gli altri lascia che dicano

                  • Vera ha detto:

                    va beh sono anche speculazioni teologiche che si fanno tra teologi anche se non sono tratti da questi Vangeli…Va beh che sono fomite di confusione lo sono e che non si deve vedere nemici ovunque però nemmeno l’esatto contrario…

                    • Dario* ha detto:

                      I teologi, presi nel loro insieme, dicono tutto ed il contrario di tutto. Il magistero della Chiesa, grazie al Cielo, è ben al di sopra delle speculazioni teologiche. Senza il bisogno di etichettare altre persone come “nemici” (io personalmente cerco di non considerare nessuno mio nemico), lo gnosticismo è una dottrina in profondo contrasto col cristianesimo, è esistita una corrente gnostica nel cristianesimo ma era un’eresia. Semplificando:
                      Lo gnosticismo afferma che tutto ciò che è materiale è un male mentre tutto ciò che è spirituale è un bene, afferma che bisogni elevarsi e distaccarsi dalla materia per santificarsi tramite un’auto-ascesa.
                      Il cristianesimo afferma che Dio si è fatto uomo, è morto in croce per riscattare i peccati dell’umanità ed è risorto e che solo in virtù Sua abbiamo la salvezza (che quindi è un dono). Se Dio si è fatto carne è evidente che la carne non è un male mentre il diavolo, pur essendo puro spirito, si è posto in antitesi del bene. Già qui le prime contraddizioni essenziali. Secondo le tesi gnostiche, inoltre, Giuda Iscariota sarebbe stato in un certo qual modo strumento della salvezza avendo “aiutato” Gesù a liberarsi del proprio corpo mortale ma questo è in estremo contrasto con la dottrina cristiana che afferma, tra le altre cose, che Gesù è asceso al Cielo in anima e corpo, che dopo la risurrezione aveva un corpo che poteva essere toccato e col quale ha mangiato. Mentre i Vangeli canonici provengono dalla tradizione iniziata dai testimoni, quelli gnostici sono stati scritti secoli dopo su non si sa bene quali basi. E’ vero che si fanno speculazioni anche considerando informazioni contenute nei vangeli apocrifi ma si tratta di speculazioni su faccende secondarie come il nome dei Magi, non certo sui fondamenti della fede 😉

  • luca ha detto:

    Il problema potrebbe porsi se il Vicario di Cristo ritenesse il cambio di sesso non incompatibile con il magistero della Chiesa.

    • Gab ha detto:

      Lo ha già detto. “Chi sono io per giudicare?” … Evidentemente egli non sa di essere il rappresentante di Cristo in terra.

      • Paolo Viti ha detto:

        Peccato che stesse citando il Catechismo, sostenendo che la persona non va mai giudicata: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte”.

        Lo Spirito Santo ha scelto lui non certo te, faresti bene dunque a metterti al posto di ascolto e non di comando 😉

        • Giuseppe ha detto:

          Come vedi però ha anche posto una condizione ben precisa: “SE cerca il Signore e SE ha buona volontà”.
          Per quel che ho sentito ad oggi, Luxuria non ha dimostrato né l’una né l’altra cosa. E, benché Ubi dica che solo il Signore conosce i cuori, e concordo, chi davvero ha creduto o è in cammino, dimostra frutti di ravvedimento ed allinea la propria vita sempre più secondo i comandamenti e le vie di Dio.

          Va bene tendere il braccio, ma è giusto farlo attraverso un mezzo di grazia dato a colui che ancora non è persuaso della peccaminosità della propria condizione?

          A questo punto poi chiedo: supponendo che Luxuria abbia buona volontà, perché è lecito dare la Comunione ad un trans e non è lecito darla ad un divorziato che pure ha buona volontà e pure cerca Dio?

          Io non sono cattolico e ignoro la completezza dell’insegnamento del Catechismo riguardo l’Eucarestia, ma vorrei capire quali sono i criteri per negarla.

          • Giuseppe ha detto:

            Chiedo scusa, non avendo letto tutti i commenti non mi ero accorto che Paolo Viti aveva già risposto alla questione dei divorziati risposati.

            La curiosità riguardo i criteri in base ai quali si può negare l’Eucarestia rimane però.

          • Paolo Viti ha detto:

            Si infatti avevo già risposto. Rimane da capire cosa possiamo saperne se Luxuria senta o meno il bisogno del Signore. Io ho visto che in chiesa è andato, ha seguito la messa, che non si è mai detto ateo e non ha mai negato le verità di fede della Chiesa, anzi in alcune interviste ha affermato il suo senso religioso.

            Non si può analizzare le persone per spulciare i momenti in cui si sono ravvedute, la Chiesa accoglie tutti, peccatori pentiti e peccatori non pentiti.

            I criteri per negare l’Eucarestia vanno visti nell’ordinario mentre i funerali di Gallo era un evento straordinario per molti motivi, la stessa presenza del card. Bagnasco era una forma di missione simbolica di vicinanza e ecumenismo verso un ambiente extra-cattolico.

        • Marco S. ha detto:

          Gia’, “Chi sono io per giudicare” !

          • Marco S. ha detto:

            Ops, chiassa’ perché rispondendo a Paolo Viti ho scritto “Chio sono io per giudicare” con il punto esclamativo !
            Autocoscienza o giudizio su di Lui dal sen sfuggito ?
            Sicuramente autocoscienza !
            “Chi sono io per giudicare Paolo Viti” ?
            Non sono mica un altro Paolo Viti 😉

            • Dario* ha detto:

              Rispondo qui ma è un’osservazione che muovo sia a te che a Paolo. Per come la vedo io siete entrambi persone intelligenti e degne di stima ed avete molti argomenti ciascuno a favore della propria tesi. Onestamente non è neanche che le vostre tesi siano poi così contrapposte e, a mio avviso, ve ne rendereste conto anche voi se non foste tanto concentrati sul prendervi a reciproche capocciate. Provate a mettere per un attimo da parte i reciproci attacchi personali e le offese ricevute e ad osservare le cose con un po’ più di distacco. Fatelo in nome dell’amore che ciascuno dei due, questo è piuttosto evidente, nutre nei confronti dello stesso Maestro e tornate ad essere buoni fratelli 😉

  • mirko ha detto:

    Io mi meraviglio per l’articolo che viuole contrapporre il giusto colloquio di Benedetto con un dittatore, per cercare di mitigare un conflitto, quindi non accettare il suo peccato ma promuovere un cambiamento, un’altra è far venire un transessuale che se fosse andato solo, ok, se avesse mostrato un minimo di cambiamento, con tutto il cuore, certo, ma andare come trans con la fidanzata, non è la stessa cosa.. assolutamente, anzi è tutto il contrario, il problema è che voi non ve ne rendete conto.. la cosa fa paura..preghiamo per il Papa ne ha molto bisogno.

    • Gab ha detto:

      Bravissimo Mirko.

      Gli articolisti si sbracciano (invano) a dimostrare che la Chiesa non è cambiata. E’ già cambiata col Vaticano II ed oggi se ne vedono le più gravi conseguenze. I progressisti che si sentono “giustificati” dall’operato della Gerarchia e i tradizionisti perseguitati dalla stessa Gerarchia. Dopo 50 anni di ubriacatura collettiva non poteva che questa essere la conseguenza.

      • Paolo Viti ha detto:

        Ah già, voi siete anche quelli contro il Vaticano II 🙂
        Poveri noi…

        • mirko ha detto:

          Io sono contro l’ipocrisia di una chiesa che anzichè indicare la vita giusta, anzichè dire si si o no no, parla cercando l’approvazione di quel mondo che invece odia Cristo… Inutile negarlo…

          In fondo, guarda come è ridotta oggi la chiesa, guarda i commenti bonari al Papa, guarda da che parte arrivano e verifica se in quell’ambito qualcuno cerca un cambiamento… No, i relativisti per professione vogliono solo l’approvazione del loro peccato, hanno trovato in Francesco una spalla forse poco consapevole, ma che con le sue uscite ha aperto una porta a quel mondo sporco ed ipocrita… QUesta del trans è solo un’altra delle farneticazioni ideologiche che oggi pervadono l’interno della nostra chiesa, se il Papa fosse consapevole della sua azione non lo so, resta il fatto che lui deve illuminare, lui DEVE GIUDICARE, lui E’ IL PAPA e solo lui ha il diritto che deriva da Cristo di poter dire : Questo è peccato… Altro che chi sono io per giudicare.. ma va la

          • Paolo Viti ha detto:

            Quando mai la Chiesa non ha indicato la via giusta? Pochi giorni fa Bergoglio condannava pubblicamente la teoria del gender, ovvero l’ideologia che sostiene chi dice di essere nato nel corpo sbagliato. E l’ha condannata con parole durissime, come mai nessun suo predecessore abbia mai fatto, paragonandola al lavaggio del cervello.

            Oggi l’unico marciume nella Chiesa è quel pugno di cristiani scismatici capitanati dall’anti Papa Antonio Socci che pensano di aver ricevuto l’autorità divina di giudicare il Pontefice e insegnare alla Madre Chiesa come comportarsi. Siete un pugno di sessantottini che in nome della propria coscienza (“la chiesa è mia e decido io”) pensano di poter rappresentare la parola di Dio in terra meglio del Vicario di Cristo.

    • Katy ha detto:

      Io pregherei piuttosto per te, per il tuo italiano e per gli anticattolici che vi danno retta.
      Sono udienze private a il Papa ha tutto il diritto di incontrare chi vuole e per i motivi che vuole, e di certo non si incontra soltanto chi è disponibile ad un cambiamento, altrimenti sarebbe troppo comodo. BXVI poteva benissimo telefonare al dittatore o inviargli un messaggio, invece ha voluto incontrarlo in Vaticano senza che tu ti scandalizzassi. Così come Francesco ha voluto incontrare il transessuale per motivi che ha ritenuto opportuni, cioè per manifestargli che la Chiesa non è contro nessuno nonostante sia assediata da gente come voi, che fate a gara per chi tiene più lontane le persone.

      • mirko ha detto:

        Katy un conasiglio da amico, guarda la sostanza e non soffermarti sulle sciocchezze.. Io scrivo velocemente senza ricontrollare, pertanto commetto errori, ma non è questo il problema… c’è una grave azione del demonio all’interno della Chiesa, non dico per colpa di Francesco, anzi, ma è innegabile l’attacco di un demonio infuriato, che cerca di spodestare Cristo ed innalzare se stesso..

        • Paolo Viti ha detto:

          Hai ragione, il demonio cerca lo scisma attraverso l’attacco antipapista al Pontefice il quale è l’unico a garantire l’unità della Chiesa. Voi siete i suoi complici inconsapevoli.

    • Linda ha detto:

      Quindi una persona prima di avvicinarsi alla Chiesa deve mostrare un minimo cambiamento, altrimenti porte chiuse, nemmeno può essere ascoltata? Ma come possiamo pensare che i lontani tornino a Cristo se non glielo facciamo conoscere? Come possiamo pensare che un uomo, che vive una situazione manifesta di peccato, possa desiderare di convertirsi se gli si sbatte la porta in faccia (soprattutto se è il Papa a farlo)?

      • mirko ha detto:

        Allora sin d’ora la chiesa che ha negato ai divorziati la comunione per manifesto peccato, cosa ha fatto? ha sbagliato per millenni? ora dobbiamo cambiare tutto? se il peccato è manifesto, è palese come portare il proprio partner in piena colpa dal Papa non può essere considerato un cambiamento, li si vuole solo approvazione, si vuole solo la pacca sulla spalla per dire, dai su torna a casa, io non posso giudicarti..

        • mirko ha detto:

          Cosa gli avrebbe dovuto dire con la sua partner li davanti… lasciala, torna ad essere uomo o donna e fa una vita morigerata??? davanti alla sua donna?? sewcondo te il Papa ha detto questo cose??

        • Linda ha detto:

          La Chiesa ha giustamente negato l’accesso al sacramento per i divorziati, ma mai ha negato ascolto, accompagnamento spirituale e pastorali apposite, proprio per aiutare la conversione, la pecorella smarrita bisogna andare a riprendersela non aspettare che torni da sé.
          Ascoltare ed incontrare il peccatore, non significa giustificarne il comportamento. Mi sembra quasi che si voglia additare questa persona come non degna di incontrare il Papa. Perché? Perché il suo peccato è palese? Mentre tutti gli altri il cui peccato è meno evidente (ma non necessariamente meno grave) posso tranquillamente?

        • Paolo Viti ha detto:

          L’esempio non c’entra nulla, il matrimonio è un sacramento e i divorziati risposati (i divorziati possono accedere alla comunione) violano questo sacramento. In ogni caso i divorziati risposati vanno accolti e integrati nella comunità cattolica, ti ricordo che il tuo amico Mario Adinolfi è uno di questi. Tu vorresti cacciarlo in quanto pubblico peccatore?

          Ma come puoi pensare che prima devono cambiare e poi la Chiesa potrà accoglierli? Ma chi ti ha detto queste sciocchezze? La Chiesa deve accogliere chiunque, che sia disposto o no a cambiare…è proprio attraverso la misericordia che potrà nascere un cambiamento in queste persone. Per voi esiste solo il bastone per chi sgarra.

      • FREEZER75 ha detto:

        Giustissimo Linda

      • Paolo Viti ha detto:

        Completamente d’accordo Linda, è proprio l’apertura delle porte a generare il cambiamento che non può avvenire prima. Loro pensano di selezionare le persone da accogliere, solo quelli che se lo meritano. Ovviamente vogliono essere loro a decidere chi può meritarsi il nostro ascolto e la nostra amicizia.

    • Dario* ha detto:

      Non nascondo di esserci rimasto un po’ male anche io alla notizia. Non tanto perché ci sia niente di male nel fatto in sé, quanto che ho pensato a chissà quanta altra gente più bisognosa e più in comunione con la Chiesa l’udienza non viene concessa. Però poi mi sono ricordato delle parole di Gesù: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati”, prova a riflettere anche tu su questo. Comunque la tua conclusione è un buon proposito che condivido: preghiamo per il Papa a prescindere da ciò che pensiamo delle sue azioni 😉

  • andrea g ha detto:

    Il Signore Gesù “canonizza” letteralmente un ladrone pentito (“questa
    sera stessa sarai con ME in Paradiso”).
    Il Pontefice ci invita, credo, a meditare attentamente sulle
    Parole del Verbo: “Sarete veri Miei discepoli se rimarrete nelle
    Mie Parole”.

  • luca ha detto:

    Ho riletto attentamente questo articolo

    http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/scalfari-francesco-francisco-francis-29988/

    In realtà non è proprio come dite voi. Papa Francesco ha letto e autorizzato l’articolo in questione. Solo “una frase”, quella relativa al “momento mistico” non si ricordava.

    • Paolo Viti ha detto:

      E’ simpatico che tu avvalori improvvisamente le parole di Scalfari, citando un articolo il cui titolo è “Ho aggiunto frasi che Francesco non aveva detto”. Ti sei dimenticato di dire che questa era la ricostruzione di Scalfari. E da uno che ha ammesso di aver aggiunto frasi a caso direi che non ha poi molta credibilità, vero? Non a caso la Santa Sede ha definito l’intervista “inattendibile nelle singole frasi ma attendibile in linea generale”.

      • luca ha detto:

        Scalfari non ha mai parlato di “frasi che non ha mai detto”. Papa Francesco ha approvato l’articolo. Solo quando si sono sentite le conseguenze c’è stata una parziale retromarcia.

        • Paolo Viti ha detto:

          Se avessi letto il link che hai postato: “Consideri che alcune cose che Lei ha detto io non le ho incluse, ed altre che io La faccio dire tra virgolette, Lei non le ha dette, ma io le ho incluse perché consideravo che, facendogli dire certe cose, il lettore poteva capire meglio chi è Lei. Perciò, la legga bene questa ricostruzione”.

          Il fatto che Francesco abbia letto l’intervista è una affermazione di Scalfari, che contraddice la versione del portavoce vaticano: http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-29755/

          Credere a Scalfari o al portavoce di Francesco? Ovviamente a Scalfari, vero? 🙂

          • Ubi Deus ibi pax ha detto:

            @ Paolo Viti:

            non bastasse quanto da te riportato, si aggiunga che nella recente pubblicazione della LEV (Libreria Editrice Vaticana) riguardante tutte le interviste concesse dal Santo Padre, solo per quella concessa ad Eugenio Scalfari la LEV ha ritenuto necessario riportare la nota della Sala Stampa da te già parzialmente citata, per prendere quindi nettamente le distanze dal contenuto dell’intervista.

            • Vito ha detto:

              Anche Messori ritiene attendibile l’intervista di Scalfari. Non vi è mai venuto il dubbio che state in errore. Che magari il Pontefice abbia parlato con leggerezza e superficialità?

              • Gennaro ha detto:

                Ma non la ritiene la Santa Sede. Dunque ha più attendibilità sui fatti il portavoce vaticano o Vittorio Messori?

            • Redazione UCCR ha detto:

              Gentile Ubi Deus ibi pax, potrebbe gentilmente mettersi in contatto con noi all’indirizzo email: redazione@uccronline.it? Avremmo bisogno di chiederle una cosa. Le abbiamo spedito un’email ma sembra che il suo indirizzo di posta elettronica non sia attivo. Grazie.

  • daniele ha detto:

    Continuo sempre di più ad amare e ad apprezzare il Santo Padre; nonostante sa che il suo atteggiamento possa scandalizzare una parte minorataria della Chiesa, Lui va avanti con coraggio, cercando di rispettare e di mettere in pratica ogni giorno il Vangelo; questa parte minoritaria si comporta come i Farisei con Gesù, possessori della verità assoluta, sempre pronti a giudicare, mai a comprendere e a capire gli altri, sempre pronti a far passare gli altri ( addirittura il Pontefice), come fonti del peccato e dell’errore costante. Anche oggi troviamo delle polemiche stupide e insensate verso un gesto stupendo, dare compresione e vicinanza ad una persona sofferente e discriminata; un vero Cristiano dovrebbe apprezzare ciò!!! Mi conforta sempre il fatto che tali posizioni siano davvero poche all’interno della Chiesa e che il Santo Padre stia portando avanti la sua visione con forza e coraggio considerando anche il nuovo modo di creare i Cardinali che avrà sicuramente un forte impatto nella scelta futura del successore. Mi dispiace per voi poveri Farisei, ma il vostro sterile lamento è destinato ad essere inutile.

  • EquesFidus ha detto:

    Ad ogni modo, è bello vedere il puritanesimo da una parte e dall’altra (e che prima o poi affronterò nel mio blog): da un lato gli anticattolici che gongolano, credendo che per un Papa sia un atto formalmente impossibile incontrare una persona con una condotta morale totalmente disapprovata dalla Chiesa, dall’altro fedeli che pensano esattamente lo stesso e si disperano. Entrambe le posizioni sono sbagliate e si basano su assunti anti-evangelici.
    Ammesso e non concesso che si sia tutto svolto come racconta Avvenire, nel primo caso gli anticattolici che gongolano dovrebbero anzitutto imparare a leggere: non è forse scritto nei Vangeli che il Cristo, di cui il Papa è solo vicario, sedeva a tavola con prostitute e pubblicani (le prime impure, i secondi collaborazionisti romani, in ogni caso di condotta morale riprovevole e contraria alla Legge)? E’ vero che non lo faceva per avallare le loro posizioni, ma al contrario per spingere quelle genti al pentimento ed alla conversione; l’unica cosa, casomai, in cui si deve sperare è che nell’udienza papale lo stesso Pontefice abbia fatto ciò, cioè incontrare due persone in flagrante rotta di collisione con l’insegnamento della Chiesa ed abbia chiesto loro di cambiare vita, di pentirsi e di convertirsi sul serio; ma sull’opportunità o meno di ciò non vi è alcun dubbio, se è vero che la vita del cristiano è una imitazione di Cristo.
    Nel secondo caso valgono le stesse cose, in più non scadiamo nell’errore di Giona, che si rattristò con Dio perché Egli non aveva distrutto la corrotta città di Ninive: se il Papa ha convinto costoro ad approcciarsi ad un percorso di conversione autenticamente cattolico, che porti a ripudiare anche questo atto contronatura, noi dobbiamo gioire, dato che in Cielo c’è più festa per un peccatore pentito che per dieci giusti. L’unica cosa che si può criticare sono le modalità e che, come al solito, in queste cose non sia espressa una condanna per certe condotte; ma non l’opportunità di quanto è avvenuto.

  • gandalf il grigio ha detto:

    Stimo profondamente il Santo Padre Francesco, credo che stia cercando di mettere in pratica con tutte le sue forze ciò che dice il Vangelo (come San Francesco d’Assisi, sine glossa). Consiglio, ovviamente per chi lo desidera, di trascorrere un pò di tempo, durante la giornata, davanti al Santissimo Sacramento senza parlare, cercando di liberare la mente da ogni pensiero e leggendo qualche passo del Vangelo. Poco a poco si verrà illuminati dal Signore circa i propri dubbi e le proprie angosce, anche riguardo al Santo Padre, se si desidera (con me funziona). Vorrei replicare a questo commento di Gab in risposta a Ubi Deus ibi pax
    27 gennaio 2015 alle 16:05
    Davvero? E ha cambiato suo stile di vita? Si è pentito? No.
    Mi sono venuti in mente il Poverello di Assisi e il Santo Apostolo Paolo. La conversione del primo ha richiesto circa tre anni, dal 1203 al 1205, anno in cui nella chiesa di San Damiano, raccontò di aver sentito parlare il Crocifisso, che per tre volte gli disse: «Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina». San Paolo invece è stato protagonista di una conversione quasi istantanea. Entrambi però sono stati fra i più grandi santi della cristianità. Assunto ciò capisco perché Gesù ci abbia esortati ad astenerci dal giudicare il prossimo sia esso il papa, un transessuale o un dittatore; solo Dio vede nel profondo dell’anima di ogni uomo e sa perfettamente come ricondurre ciascuno (sempre che quel qualcuno ne abbia la volontà) a Sé. Credo che sia necessario non sostituirci a Dio e diventare quindi, inevitabilmente dato che non conosciamo l’anima del fratello, i potenziali lapidatori della prostituta salvata da Gesù (dimenticando di avere ciascuno i propri peccati). La conversione del fratello credo che si ottenga proficuamente seguendo l’insegnamento di san Francesco d’Assisi:«Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole». Sebbene non vada mai giudicato il peccatore, è altrettanto giusto condannare il peccato e il male e mostrare la retta via a tutti con il potentissimo strumento della TESTIMONIANZA della santità della propria vita.
    Concludo con un pensiero rivolto ai critici ostinati di Francesco. Cristo ci ha assicurato che le porte degli inferi non prevarranno sulla Sua Chiesa e la storia ce lo ha dimostrato più volte; (usando un’iperbole) se la Chiesa è sopravvissuta a pontificati come quello di papa Giulio II o di papa Alessandro VI credo che possiamo rimanere tranquilli riguardo alle “catastrofi” che potrebbe generare Francesco. 😀 P.S. Preghiamo sempre per il papa e per tutta la Chiesa.

  • gladio ha detto:

    In quel tempo, Gesù, passando, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte e gli disse «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Capito , Farisei dalla zucca di ghisa ,perchè il Papa ha concesso udienza ad un trans?

    Consderate anche un’ altra cosa, Farisei dalla zucca di ghisa: Gesù è morto sulla croce per TUTTI gli uomini, anche per Giuseppe Stalin e per il califfo Al-Baghdadi.

    Afferrato il concetto? ( Farisei dalla zucca di ghisa )

    • Li ha detto:

      Stavo proprio per citare pubblicani e prostitute, e mi hai battuto sul tempo! 😉

      Vorrei citare quest’articolo a proposito di qualcuno che ha affermato il “vivi e sii felice”

      http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3495

      Di trans felici se ne trovano pochi.

      E comunque non ho capito, il papa o un qualunque prete non può ricevere un trans o un drogato, un dittatore o che ne so? Dove sta scritto? Scommetto che se l’avesse fatto un rabbino, un bonzo o un santone indiano parecchi avrebbero pensato che l’invitato voleva convertirsi.

      Come dice Gladio, Gesù è venuto per noi (tutti), ha preso su di sè i peccati perchè fossimo salvati. Evidentemente c’è qualcuno che sta ancora dormendo da allora.

      Cos’è invidia? Sembra proprio di sì. Ma lo volete capire o no, che i cristiani non sono superiori? Tutto quello che vogliono è vivere in mezzo agli altri seguendo i comandamenti di Dio (e facendosi tentareil meno possibile!).

      • gladio ha detto:

        La madre dei Farisei, cara Li, è sempre incinta per cui questa genia malvagia la si troverà sempre ovunque.

        Il Papa riceve il trans? Apriti cielo!!! il Papa legittima il peccato!

        Il Papa non riceve il trans? Apriti cielo!!! il Papa manca di misericordia e carità cristiana!

        Del resto è storia vecchia: Gesù stesso si era trovato nelle medesime condizioni quando gli fu posta l’ insidiosa domanda se era lecito pagare il tributo a Cesare, qualunque cosa avesse risposto sarebbe stata usata contro di lui

  • beppino ha detto:

    Bella la nota della Relazione di UCCR.
    Sono solo un poco perplesso sul fatto che mons. Bagnasco abbia “volontariamente” deciso di somministrare la Comunione a Vladimir Luxuria in occasione dei funerali di don Gallo. A quel tempo, vedendo il filmato, ho avuto piuttosto l’impressione che Monsignor Bagnasco fosse stato preso alla “sprovvista” e che, in quella frazione di secondo, abbia “deciso” di continuare a dare la Comunione. Non che la cosa cambi molto… certamente il signor Vladimiro si era presentato in stato di Grazia, con adeguato raccoglimento oltre che con adeguate condizioni di digiuno.

  • ornella ha detto:

    L’orrore non ha più fine …poveri noi , se non abbiamo una fede matura rischiamo di essere travolti nello stagno di fuoco senza accorgercene .

    • Li ha detto:

      Ma come orrore, scusa. L’orrore per te è che il Papa abbia parlato con un trans? Il comandamento “ama il prossimo tuo come te stesso” non è inteso in senso sessuale (tranne quando si arriva al matrimonio), ma spirituale. Il problema è quando non si ama neppure sè stessi, e difficilmente si amerà il prossimo.

      @Attiliio: hai ragione, l’accoglienza e l’ascolto sono molto importanti. Per porre le basi di un dialogo, per la reciproca fiducia. E non venitemi a dire che i gay aiutano tutti i trans.
      Sapete qual’è uno dei problemi? Che le associazioni lgbt portano i loro adepti a diffidare della Chiesa, ma non li aiutano davvero. Gli basta che siano a militare alle manifestazioni. Del resto parecchi suicidi lgbt sono provocati da un senso di disagio personale, cioè dove la persona stessa NON SI AMA.

    • Laura ha detto:

      Una fede matura aderisce al Pontefice senza se e senza ma, i tuoi dubbi invece rendono la tua fede immatura.

    • Paolo Viti ha detto:

      Ecco i cristiani dalla faccia triste scandalizzati dall’orrore del mondo. E poi ci chiediamo da dove nasce la secolarizzazione…

  • Attilio ha detto:

    Il transessuale e’ una persona e deve avere la possibilità’ di guadagnarsi il Paradiso secondo i propri talenti. Ha fatto bene papà Francesco ad ascoltare/accogliere le sue sofferenze come un padre ascolta i problemi di un figlio. Un conto infatti è la condivisione/ approvazione di uno stile di vita un conto e’ l’aiuto/il sostegno umano che una persona in difficoltà’ richiede. Anche perché’ se ho capito bene in Paradiso questi problemi non esistono.

  • Simon ha detto:

    Luca 7,36-50 : “«Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e quale genere di persona è la donna che lo tocca, perché è una peccatrice» . e qua possiamo leggere il resto.
    Quindi Gesù, accogliendo la peccatrice, stava legittimando la prostituzione? Avrebbe dovuto respingerla, anche mentre lei cercava di avvicinarsi a Lui? E il Papa, che Gesù non è, può respingere una persona che con tutti i suoi peccati ed errori cerca di avvicinarsi al Signore?
    Io penso che sarebbe il Signore stesso a chiedergli conto di questo.

    Saluti

  • Marco S. ha detto:

    Mah, in questa vicenda non so che dire….

    Almeno dovrei sapere le ragioni per le quali il S.Padre ha concesso udienza a queste persone e cos’ha detto loro.
    Mancando queste informazioni, ogni giudizio, se rispettoso, e’ lecito ma, nel contempo, e’ anche illecito.

  • ornella ha detto:

    Leggete quello che ha detto Luxuria in merito a questo incontro . Io non ho nulla ne contro i gay , le lesbiche e i trans , però tutta questa confusione che stà creando Papa Bergoglio con i suoi atteggiamenti perennemente ambigui , non porteranno buoni frutti , assolutamente !

    • Paolo Viti ha detto:

      Noto ancora le profezie catastrofiche sul destino del mondo e della Chiesa, non si capisce con quale autorità. Hai ricevuto una visione? Bergoglio crea confusione solo in chi ha una fede dubbiosa, incerta, aggrappata alle regolette di buon comportamento del buon cristiano, esattamente come Cristo confondeva scrivi, farisei e i dottori della Legge. La storia ci dice chi ha vinto.

    • Dario* ha detto:

      Lascia che sia il tempo a mostrare il futuro, non pretendere di conoscerlo in anticipo. A noi sta gettare il seme, ma il fatto che attecchisca o meno e quanti frutti produrrà non dipende da noi 😉

  • FX ha detto:

    Il punto è perchè dovrebbe essere scandaloso che il Papa, o un vescovo o un prete, incontri un trans o gay o pornostar,etc…

    Gesù incontrava prostitute e pubblicani (questi ultimi collaboravano con i romani… quindi pensate voi la loro pessima reputazione al tempo) ma questo non vuol dire che “incontrare” sia “approvare”.

    Anzi le persone che sono lontane dalla morale e dal bene sono le prime a dover essere accostate ed accolte PROPRIO per aiutarle a rimettersi sulla via giusta.

    Sbagliato è invece appunto emarginarle… sarebbe come un ospedale che emargina i malati…

    Purtroppo ci sono DUE MALI:

    1- il primo sono i giornalisti e gruppi LGBT e liberalisti che cercano ogni appiglio per mettere in bocca al Papa parole che non ha detto (storpiando quello che dice) o interpretando idioticamente quello che fa. Basta ricordare come furono manipolate le parole di Benedetti XVI in varie occasioni.

    2- I benpensanti bigotti (che per fortuna, spero sono una minoranza tra i Cristiani ed i Cattolici in particolare, anxhe se putroppo non mancano) che pensano che i santi possano solo andare in giro con altri santi e non con i “volgari peccatori”.
    Questi, purtroppo, non comprendono che il Cristianesimo essenzialmente di deve appunto aprire verso i peccatori, non per accettare quello che fanno, ma per aiutarli.

    • Bonifax ha detto:

      FX, concordo pienamente quando tu elenchi i Due mali, tanto perniciosi e nefasti per la Chiesa ed il suo insegnamento; non potevi essere più chiaro.

      Papa Francesco non ha fatto altro che seguire la linea di un suo illustre predecessore, un certo papa san Giovanni XXIII, il quale diceva che bisogna distinguere l’errore dall’errante; entrambi i pontefici hanno semplicemente seguito l’esempio del loro ”comandante in capo”, che creava scandalo presso i farisei e la casta sacerdotale del tempo, che perdonava e diceva di perdonare, e che non diceva ai peccatori:”…forza ragazzi, continuate così che va bene…” anzi, li invitava a non peccare più.

  • Giancarlo ha detto:

    Ragazzi, mi pare che qui non si metta a fuoco il problema.

    Quello che io non capisco e che mi ha profondamente turbato è che papa Francesco abbia ricevuto una COPPIA OMOSESSUALE e non un omosessuale. Ricevendo una coppia ha dato pubblico riconoscimento della legittimità di tale coppia; non risulta infatti che abbia rimproverato queste due persone per la loro relazione omosessuale; non ha corretto l’errore. Questo alle mie orecchie suona come una benedizione del vincolo sentimentale/passionale.

    Mi spiace, ma non riesco a capire.

    • vito p ha detto:

      Papa Francesco ha ricevuto (privatamente) anche cardinali pedofili, ma non vuol dire che approvi il comportamento dei prelati. Quante polemiche inutili signori. Solo io ritengo che il Pontefice possa incontrare chi ritiene giusto incontrare?

    • Li ha detto:

      Allora ti straciterò padre Quino, missionario tra i nativi:

      Un missionario, per riuscire nella sua oper
      a con questi nativi, deve essere tenace,
      paziente e tollerante; deve un
      irsi a loro e sedersi infinite volte su di una roccia con
      loro. Soltanto allora egli potrà dire con gioia estrema: “Vi ho generato in Cristo Gesù,
      mediante il Vangelo” (
      1 Cor 4,5)30.

      Il resto lo trovi qui:

      http://www.padrekino.org/docassociation/conferenza_san_sebastian.pdf

      Ah, era un gesuita.

    • giovanni ha detto:

      No, sei tu che hai ritenuto esistente questo “pubblico riconoscimento”.
      Che ne sai di cosa abbia detto Francesco nel loro colloquio.

      Dal Catechismo:
      2478 Per evitare il giudizio temerario, ciascuno cercherà di interpretare, per quanto è possibile, in un senso favorevole i pensieri, le parole e le azioni del suo prossimo:
      «Ogni buon cristiano deve essere più disposto a salvare l’espressione oscura del prossimo che a condannarla; e se non la può salvare, cerchi di sapere quale significato egli le dà; e, se le desse un significato erroneo, lo corregga con amore; e, se non basta, cerchi tutti i mezzi adatti perché, dandole il significato giusto, si salvi dall’errore»
      . (Ignazio di Loyola)

      Quanta maggiore prudenza nel tranciare giudizi dovremmo avere nei confronti del Santo Padre.

      Ah, e tanto perché preferisco calcare le orme di un grandissimo santo piuttosto che star dietro alle stupidaggini dei benpensanti:
      «Il mio sistema è quello di professare la dottrina cattolica e seguire ogni detto, ogni consiglio, ogni desiderio del Sommo Pontefice» (S. Giovanni Bosco, MB 15,251).

      • Paolo Viti ha detto:

        Oltretutto era un’udienza privata e nessuno avrebbe saputo nulla se non fosse uscita la notizia settimane dopo su un quotidiano spagnolo.

        • Enrico ha detto:

          Siccome nessuno di noi ha una conoscenza di quanto è stato detto nel corso dell’udienza, tutto questo can can dei cattolici tradizionalisti, moralisti e benpensanti è del tutto immotivato, così come lo sarebbe un’esaltazione entusiastica del (solo presunto) gesto di apertura da parte del Papa. L’unica cosa ragionevole che si può fare è sospendere il giudizio, o meglio non dire nulla sull’accaduto, per insufficienza di informazioni. Semmai mi chiedo: come mai non è trapelata alcuna informazione sul contenuto dell’incontro? Se nel corso dello stesso Papa Francesco avesse fatto una qualche apertura nei confronti del mondo LGTB non è ragionevole pensare che subito le lobby gay avrebbero sbattuto la cosa sulle prime pagine dei giornali?

          • Paolo Viti ha detto:

            Più che sospendere il giudizio direi che da cattolici abbiamo il dovere di dire: “Il Papa ha fatto questo? Bene, evidentemente aveva buoni motivi per farlo. Io lo faccio nella mia vita? Cosa mi può insegnare questo gesto del Vicario di Cristo?”. Ecco, questo è l’unico giudizio che possiamo dare.

    • Paolo Viti ha detto:

      Dunque Benedetto XVI ricevendo un sanguinario dittatore ha dato pubblico riconoscimento della legittimità di essere dittatori sanguinari? Non risulta infatti che lo abbia rimproverano, non lo ha corretto.

      Se pensi di avere ragione, perché giustificare Benedetto XVI e non Papa Francesco?

    • Conan ha detto:

      Giancarlo ha centrato il problema. Ed è lo stesso errore di concedere il Battesimo a “figli (?)” di coppie gay. Si sta assolutamente mettendo in discussione tutta la morale cattolica. E il fatto che lo faccia un papa non è che lo giustifica in sé stesso. Anzi, è estremamente grave, segno di quella confusione incredibile che oggi si vive nella Chiesa.

      Chi critica di conservatorismo, tradizionalismo, ecc. io penso che conosce molto poco di come la Chiesa si tutelava e tutelava veramente tutti “ai bei tempi” (lasciatemelo dire).

      Facciamo un esempio. Spostiamoci nella chiesa anglicana. Sapete perché tanti anglicani si sono convertiti al cattolicesimo? Perché nella chiesa anglicana si sono via via concesse varie “aperture”. Ad esempio il sacerdozio alle donne (assolutamente sacrilego, e questo è biblico, che ci si metta l’anima in pace per amor di Dio), l’apertura agli omosessuali (sacerdoti omosessuali, pedofili, ecc.)

      Vi ricorda qualcosa? Non è la stessa cosa che si sta vivendo nella Chiesa Cattolica? E allora questi anglicani convertiti, quindi ormai cattolici, che faranno? Queste aperture furono criticate a suo tempo, mentre oggi la Chiesa Cattolica se le fa proprie. Il sacerdozio femminile è una assurdità come la si voglia vedere (ricordatevi, ad esempio la reazione di Giovanni Paolo II a questa proposta). Il rischio sapete qual è? Rendere assolutamente relativa la morale a questo o a quel papa. Ma non è forse la Chiesa di Gesù Cristo? Come può un papa permettersi solo, attraverso gesti e parole, aprirsi ai fraintendimenti? Se domani la comunione (come assai probabile verrà fuori dal Sinodo) sarà data ai divorziati risposati sarà tutto giusto perché lo dice Papa Francesco? E allora mettiamo nel cestino il Magistero di Benedetto XVI, di Giovanni Paolo II, ecc?

      Confermare i fratelli nella fede significa restare fedeli alla dottrina di sempre, di Nostro Signore. Una “evoluzione”, un “progresso” della dottrina è semplicemente menzognero. E’ una illusione tutta umana. E se l’uomo non si attiene più a ciò che Dio dice, la soluzione è solo una, per il Signore. Una grande punizione divina. La Bibbia e la storia in generale ci insegnano.

      Bisogna pregare per il Papa che egli resti fedele all’insegnamento bimillenario della Chiesa. Che significa restare fedeli alla Tradizione, che significa restare fedeli a Gesù Cristo. Tutte le aperture, le innovazioni, i progressismi non vengono da Dio. E chi pensa di si, pensa secondo gli uomini e non secondo Dio.

      • Ubi Deus ibi pax ha detto:

        @ Conan:

        «lo stesso errore di concedere il Battesimo a “figli (?)” di coppie gay.»

        Se quei figli hanno avuto la disgrazia di essere comprati da una coppia omosessuale, che per soddisfare il proprio ego è capace di un atto così abietto come quello di comprare un essere umano, giustificandolo con un desiderio di sentirsi in qualche modo “padri” o “madri” :(, che colpe hanno quei figli? Perché li vuoi privare della vita eterna per colpe di terzi?!?

        «Chi critica di conservatorismo, tradizionalismo, ecc. io penso che conosce molto poco di come la Chiesa si tutelava e tutelava veramente tutti “ai bei tempi” (lasciatemelo dire).»

        Quali “bei tempi”? Quelli in cui la quasi totalità dei fedeli recitava il rosario durante la santa messa (con il beneplacito della Chiesa, che ben conosceva la situazione, e riteneva fosse la soluzione migliore per rendere in qualche modo partecipe il popolo di Dio del mistero cui stavano partecipando), perché non comprendeva un’acca né del senso delle parole, né del senso dei gesti compiuti dal sacerdote? Quelli in cui la sedia gestatoria, i galeri, i saturni, i flabelli papali erano la norma?

      • FREEZER75 ha detto:

        Conan io reputo che sia a dir poco presunzione asserire di “pensare” secondo DIO in quanto noi NON lo siamo

        Siamo uomini, quindi Peccatori e come tali verremo giudicati

        • Conan ha detto:

          Veramente io ho semplicemente citato Nostro Signore. Se lo dice Lui evidentemente si aspetta che, con tutte le nostre debolezze, perlomeno ci avviciniamo, ci tentiamo, ci sforziamo di farlo. Se ci accontentiamo di essere peccatori, beh, allora la santità diventa impossibile da raggiungere.

          • Paolo Viti ha detto:

            Nostro Signore ci ha dato un Papa che tu, senza autorità, credi di poter riportare sulla “retta via” facendoti ultimo mediatore tra Dio e la verità.

  • ornella ha detto:

    Anche GLORIA TV comincia ad avere seri dubbi su questo Papa Bergoglio

    • Conan ha detto:

      Che poi se il magistero è di per sé “fallibile” (nei modi attuati dall’odierno papa si è assolutamente lontani dalle forme dogmatiche e quindi di per sé sicure, al riparo da ogni errore, cioè “infallibile”) allora anche l’adesione dei fedeli ad un operato “fallibile” è giustamente reso più critico, se, il fedele, ritrova incongruenze con la sana dottrina evangelica. E se il Papa è il primo servo di Dio, ha il dovere di mettersi al riparo da qualsiasi spiraglio di errore (per quanto possibile). E’ per questo che una volta i papi non concedevano interviste (a grande ragione, a mio parere) perché nell’ambito dell’opinione personale si è aperti all’errore. Se non si vaglia un pensiero con il filtro del “dogma”, della vera dottrina rivelata, allora si può dire qualsiasi cosa, essendo questa ritenuta verità, anche se una menzogna, o, comunque, ben lontana dalla verità.

      • Paolo Viti ha detto:

        Un classico esempio di relativismo cattolico: tutto è opinabile (a parte quei due o tre discorsi in un pontificato sicuri dalla forma dogmatica) 😉
        Quindi ha ragione Vito Mancuso quando si oppone “in coscienza” ai principi non negoziabili di Benedetto XVI, affermati senza la protezione del dogma dell’infallibilità.

        Ripeto: il Sessantotto vi ha fatto malissimo (scommetto che più o meno hai quell’età, vero?)!

    • Paolo Viti ha detto:

      Ah beh…allora 🙂

      E Tele Pace cosa dice?

    • Dario* ha detto:

      Ah, beh, se lo dice GLORIA TV!!!
      Io questa GLORIA TV è la prima volta che la sento nominare, ha l’infallibilità papale anche lei? =P

  • Conan ha detto:

    Bisogna essere realisti. Esistono all’interno del Cattolicesimo varie correnti (non solo espresse da ordini religiosi, ma soprattutto da movimenti, associazioni, ecc. – ad es. la gioventù francescana non è la stessa cosa dell’azione cattolica, di alleanza cattolica, ecc. ecc.). Ma quale di queste correnti è al sicuro dall’errore? Quante davvero si possono definire cattoliche? Cosa è oggi la Chiesa Cattolica? Siamo sicuri che è la stessa di 50 anni fa?

    Il concilio Vaticano II ha posto seri problemi. E chi nega questo non analizza correttamente la storia. Lo stesso Paolo VI parlò di “quel fumo di Satana” entrato dopo il concilio. Allora lo diceva solo per dire?
    E’ innegabile la grande confusione presente oggi nella Chiesa rispetto al passato. Si hanno oggi falsi concetti di misericordia, accoglienza, ecc. che si usano solo in senso umanista e laicista, anche all’interno stesso della Chiesa. Negare la Comunione ai divorziati risposati, per esempio, non è escludere qualcuno (questo è un concetto protestante, non certo cattolico) da una comunità. Negare la Comunione significa porre al riparo la stessa persona che vive il peccato (e questo lo dice il Vangelo). Siamo tutti d’accordo che è Cristo il Sommo Pastore, prima del Papa? Siamo tutti d’accordo che è Cristo l’unico Maestro al quale anche il Papa deve obbedire?

    Se un papa (e di questo ci insegna la storia) si allontana dalla vera dottrina cattolica sta semplicemente portando questa Barca di Pietro in acque agitate, pericolose, profonde e ignote. Invece di conservarla al riparo dalla confusione, dall’errore e dalla menzogna.

    Mai la Chiesa ha ragionato secondo i canoni “del mondo”. Non si è mai visto confondere il concetto di misericordia, come invece si sta facendo oggi. Ma cosa c’è di più bello nell’essere misericordioso se non tenere al riparo dal peccato la persona? Se davvero si vuole praticare la misericordia si enuncia la Verità. E la Verità fa male (come dice una famosa canzone) ma è l’unica che ci rende davvero liberi. E per cosa allora si sacrificò Nostro Signore?

    Vi ricordate quando Gesù disse a S. Pietro che non pensava secondo Dio ma secondo gli uomini? Io penso che Francesco stia commettendo lo stesso errore. Stia portando la Chiesa in un ambito assai opinabile, fallibile, e di per sé aperta all’errore. Cosa che in realtà i papi del passato, per evitare questo pericolo, non si prendevano il lusso di fare.

    C’è da capire che una cosa è essere parroco di campagna, altro è essere il Papa. Il ministero petrino è prima di tutto confermare nella fede il proprio gregge. E non si può confermare nella fede stravolgendo la dottrina e l’insegnamento di duemila anni della Chiesa. Questo non è esercitare il ministero petrino. Questa non è misericordia. Questa non è accoglienza.

    • ornella ha detto:

      Bravissimo Conan , bravissimo . Io non ho la capacità di esprimermi come hai fatto tu , con parole adeguate e giuste , però nella mia semplicità ho capito il tuo discorso . Tutto vero !!!

    • FREEZER75 ha detto:

      Interessante questo spunto di Conan

      E’ realistico che diversi Cattolici non “gradiscano” questo Papa perché secondo loro NON è in grado di farlo

      Tuttavia è anche realtà che molti altri lo accettano di buon grado come loro guida e nel suo operato

      • Andrea Mondinelli ha detto:

        Il problema non è il Papa, ma molto di ciò che ruota liberamente intorno e questo succede ormai da almeno 50 anni.
        «C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: “Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?”. Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri». (Beato Paolo VI a Jean Guitton 8 settembre 1977)
        Esempio pratico, che molto mi ferisce: a proposito di libri, leggete quanto scrive il gesuita francese Pierre de Charentenay, già presidente del Centre Sèvres, l’istituto di studi superiori della Compagnia di Gesù a Parigi, già direttore dal 2004 al 2012 della rivista dei gesuiti di Francia “Études” e dall’anno scorso entrato a far parte del collegio degli scrittori de “La Civiltà Cattolica”, la rivista de gesuiti di Roma stampata con il previo controllo delle autorità vaticane e diretta da padre Antonio Spadaro. Il gesuita de “La Civiltà Cattolica” Pierre de Charentenay rimprovera i vescovi per la loro strenua opposizione alle leggi sui contraccettivi, sul divorzio, sul matrimonio omosessuale. La citazione è lungamente dolorosa ma merita di essere letta per capire a che punto siamo arrivati.
        Tratto da P. de Charentenay, “Les Philippines, archipel asiatique et catholique”, Lessius Éditions, Namur, 2015. UNA LEGGE SULLA CONTRACCEZIONE (dalle pagine 158-162): “Se la Chiesa è stata molto implicata nel rovesciamento della dittatura, la sua battaglia ha cambiato d’obiettivo dopo il 2010, quando il presidente Noynoy Aquino ha voluto rilanciare il progetto di una legge sulla contraccezione e l’educazione sessuale. Questo progetto di legge sulla salute riproduttiva, detto Reproductive Health Bill o RH Bill, era rimasto fermo al congresso per 14 anni. È stato infine votato nel dicembre del 2012. […]

        Il progetto di legge è stato contestato il 18 giugno 2013 davanti alla corte suprema, che […] ha a lungo esitato. Essa era sotto la pressione della Chiesa cattolica, contraria a questa legge. Ma essa sapeva anche che doveva tenere conto del nuovo clima di una società divenuta moderna e pluralista. […]

        Il primo argomento di discussione riguarda la separazione tra la religione e la decisione politica. È chiaro che la Chiesa, parlando ai cristiani e all’opinione pubblica, insiste su questioni importanti, il valore della vita, la dignità umana, una certa visione dell’uomo. Il suo principale argomento è comunque religioso. Ma nella società attuale nelle Filippine non si può più supporre che tutti siano cristiani. Una diversificazione delle opinioni esiste, che impedisce l’imposizione di una legge cristiana, allo stesso modo che impedirebbe l’imposizione della sharia in Malesia o in Indonesia, o nel sud di Mindanao. […] Questo ragionamento non è compreso dalla Chiesa cattolica, la quale si stupisce che un presidente cattolico voglia far passare una tale legge. …]

        Il secondo argomento di discussione concerne le conseguenze politiche di un tale progetto di legge. […] Il progetto RH Bill è stato concepito per aiutare le popolazioni povere e permettere loro di aver accesso alla contraccezione che le classi medie e i ricchi utilizzano già. I gruppi sociali non hanno le stesse possibilità su questo punto. Il progetto RH Bill risponde dunque a una questione di giustizia che muove il governo a favore di queste popolazioni povere.

        Esso risponde anche a una volontà di evitare l’utilizzazione dell’aborto come mezzo di contraccezione. […] Nella discussione, la Chiesa cattolica non menziona mai la moltiplicazione degli aborti, realtà decisamente più grave della contraccezione che essa combatte. Le due cose sono legate, poiché l’aborto è il mezzo per evitare le nascite, quando la contraccezione non è utilizzata. Il male peggiore segue il male minore (VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA! LA VERITA’ E’ ESATTAMENTE ALL’OPPOSTO DI QUELLO CHE DICE L’ “ESIMIO” GESUITA: L’ABORTO E’ IL PROSEGUIMENTO DELLA CONTRACCEZIONE: L’ IPPF (Federazione Internazionale per la Pianificazione Familiare) nel suo congresso mondiale a Dacca (28/1/– 4/2/1969), decise di promuovere su scala planetaria la legalizzazione permissiva dell’ aborto (definito testualmente “il mezzo chirurgico della contraccezione”) ritenendolo, come risulta dagli atti, la soluzione più efficace per arrestare la crescita della popolazione mondiale).
        Un altro elemento di disaccordo tra la Chiesa e il governo conduce alle prospettive a lungo termine del paese, riguardo la popolazione, l’ambiente e lo sviluppo. Con 100 milioni di abitanti, la densità della popolazione è già oltre i 300 abitanti per chilometro quadrato, che è una densità molto forte in un paese che ha già distrutto una gran parte delle sue risorse naturali e che è colpito da tante catastrofi naturali. Uno sforzo deve essere fatto per controllare l’aumento della popolazione. Con il progetto RH Bill, il potere politico vuole limitare la crescita della popolazione e promuovere una reale qualità della vita in un ambiente più protetto.

        In questo senso il progetto RH Bill sembra essere un progetto di legge pro-vita, sia nella qualità della vita che nella sua politica anti-aborto. […] ( QUESTO SI CHIAMA PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO! NDR)

        A queste argomentazioni, la Chiesa ha risposto con una iperattività mediatica o pastorale per condannare il progetto. Il fatto è che dietro questa battaglia si profila un altro tema scottante, quello del divorzio, tuttora illegale nelle Filippine, […] il che mette un numero immenso di persone in situazioni molto difficili, poiché il matrimonio non gode di buona salute nel paese. […] I giovani non ascoltano più la Chiesa e vivono nell’illegalità delle separazioni o delle unioni di fatto. Si constata una esitazione a sposarsi, dal momento che il divorzio non è possibile. La Chiesa ha già detto che non lo accetterà. Qui di nuovo essa confonde la legge religiosa e la legge civile.

        Beninteso, altri oggetti entreranno nei dibattiti pubblici: l’aborto, […] il matrimonio omosessuale. […] Come si vede, la Chiesa delle Filippine è rimasta ferma all’idea che tutto ciò che è legale deve essere morale secondo la legge cattolica. […] Non vuol capire che i non cristiani possono avere una morale differente. Non ha abbandonato quel dominio sul legislatore che aveva dal tempo della colonia spagnola.

        Alla fine la corte suprema ha approvato la RH Bill l’8 aprile 2014, con la soppressione di alcuni articoli.
        “La frase di papa Francesco – ‘Noi non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Di queste cose non bisogna parlare fuori dal loro contesto, e non di continuo’ – ha molto interpellato i vescovi e l’opinione pubblica. Ma la conferenza dei vescovi filippini ha tenuto ferma la sua opposizione per ragioni di principio”.

        QUESTO E’ SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO!

        • Andrea Mondinelli ha detto:

          Per continuare con “dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri”.
          TRATTO DA : “L’ABORTO NELLA DISCUSSIONE TEOLOGICA CATTOLICA” ED. QUERINIANA 1977

          Alfons Auer: prete diocesano e ordinario di teologia morale alla facoltà di teologia cattolica all‘Università di Tubinga.
          «Per efficacemente opporsi all‘atroce miseria degli aborti si dovrà affrontare anche la questione della sterilizzazione. Quale aiuto per i coniugi più anziani non dovrebbe essere totalmente indiscutibile»

          Stephan H. Pfurtner: domenicano, direttore dello studio domenicano di Walberberg e ordinario di teologia morale all‘Università di Friburgo in Svizzera. «Contraccezione responsabile per evitare gravidanza indesiderata» . Nel memorandum evangelico-cattolico, alla cui introduzione ha collaborato il card. Dopfner, si dichiara sostenibile la depenalizzazione dell‘aborto su indicazione medica.
          «Ma si può a tutti i costi pretendere da un non ancora nato, o da sua madre, o dalla famiglia un‘esistenza pesantemente gravosa? L‘intangibilità della vita umana la si deve completare con la vita degna di un uomo».

          Philippe Roqueplo: domenicano, consigliere ecclesiastico alla Union catholique des Scientifiques francais. Insegna filosofia e scienze nell‘Institute catholique di Parigi.
          La sola giustificazione filosofica consisterà, mi sembra, nel dire che questo embrione non è autenticamente umano, perché nessuno ne ha voluto fare un uomo.
          Questo mi sembra che valga anche nel caso dell‘embrione di una donna, che, non appena capisce di essere incinta, decide di abortire.
          L‘embrione è destinato a diventare uomo soltanto qualora la madre, nel cui seno si trova, vi consenta.
          Ora il problema dell‘aborto è tutto qui. («No, monsignore» in Politique Hebdo, n. 7)

          Jacques Marie Pohier: prete domenicano, professore e vice rettore nella facoltà di Le Saulchoir. Si occupa del discorso interdisciplinare tra morale, teologia e psicologia.
          «Molte persone, nella mia chiesa, affermano: la legalizzazione dell‘aborto conduce all‘eugenismo, all‘eutanasia, all‘infanticidio. Ora, dal semplice punto di vista dei fatti, tutto questo è falso. Mi si indichi un solo paese in cui questo è avvenuto». FALSA PROFEZIA DEL 1977.

          Daniel Callahan: laico cattolico USA. È suo il grosso volume Abortion: Law, Choise and Morality 1970
          «La mia posizione è che l‘aborto sia da concedere legalmente dietro richiesta fino alla 12a settimana di gravidanza: questo aborto è giustificabile moralmente in certe circostanze»
          «Quando la vita umana incomincia e quando la vita umana, una volta cominciata, merita o richiede pieno rispetto, sono due questioni diverse»

          Karl Rahner (CITATO IN “MA QUESTO E’ UN UOMO”)
          Nessun teologo affermerà di poter portare la prova che l‘interruzione volontaria di gravidanza sia, in ogni caso, un omicidio.‖Sarebbe pur lecito pensare che, una volta ammessa l‘esistenza di un serio e positivo dubbio circa l‘autentica fisionomia umana del materiale sperimentale, parlino a favore dell‘esperimento (sugli embrioni umani) solidi argomenti i quali, soppesati dalla ragione, risultino più forti dell‘incerto diritto vantato dall‘esistenza solo dubbia di un uomo‖

        • Paolo Viti ha detto:

          Ma cosa c’entra tutta questa mole di citazioni con quanto si sta dicendo? Capisco sempre più perché Francesco abbia criticato chi si ossessiona su questi temi parlandone in continuazione, come se tutto il cattolicesimo si riducesse a negare l’aborto e l’eutanasia. Mi fanno rabbrividire queste cose, non capire che si sta parlando di altro e dover per forza ficcare dentro il catastrofismo su questi temi. Ma davvero: dove stiamo andando ragazzi?

          Oltre al fatto che uno che finisce il commento con “QUESTO E’ SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO!” non andrebbe nemmeno letto.

          • Andrea Mondinelli ha detto:

            Hai ragione sono proprio ossessionato dal fatto che ogni 8 secondi nel mondo avvengano 6 aborti procurati e che c’è mancato un pelo che ascoltassimo i medici che volevano che abortissimo la nostra primogenita e per esclusiva Grazia di Dio ciò non è avvenuto. Se ne deve parlare “opportune et inopportune”:
            “Circondati dalle voci più contrastanti, mentre molti rigettano la sana dottrina intorno alla vita dell’uomo, sentiamo rivolta anche a noi la supplica indirizzata da Paolo a Timoteo: «Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina» (2 Tm 4, 2)” (EV n. 81)
            Penso che la stessa ossessione mi sarebbe venuta vedendo il fumo dei camini di Auschwitz. Il significato delle citazioni era per spiegare cosa intendeva il nostro caro Beato Paolo VI, quando parlava di fumo di satana entrato nel tempio. Se poi non ritieni vergognoso lo sdoganamento della contraccezione come buona soluzione per combattere l’aborto, mi dispiace per te. Cosa c’entra il catastrofismo? Conan aveva citato Paolo VI. Il cristianesimo è più che negare aborto ed eutanasia, ma se non lo fa non è più cristianesimo:
            “Ciascun uomo, proprio a motivo del mistero del Verbo di Dio che si è fatto carne (cf. Gv 1, 14), è affidato alla sollecitudine materna della Chiesa. Perciò ogni minaccia alla dignità e alla vita dell’uomo non può non ripercuotersi nel cuore stesso della Chiesa, non può non toccarla al centro della propria fede nell’incarnazione redentrice del Figlio di Dio, non può non coinvolgerla nella sua missione di annunciare il Vangelo della vita in tutto il mondo e ad ogni creatura (cf. Mc 16, 15)” (EV n.3).
            “Maria aiuta così la Chiesa a prendere coscienza che la vita è sempre al centro di una grande lotta tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre. Il drago vuole divorare «il bambino appena nato» (Ap 12, 4), figura di Cristo, che Maria genera nella «pienezza del tempo» (Gal 4, 4) e che la Chiesa deve continuamente offrire agli uomini nelle diverse epoche della storia. Ma in qualche modo è anche figura di ogni uomo, di ogni bambino, specie di ogni creatura debole e minacciata, perché — come ricorda il Concilio — «con la sua incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo a ogni uomo».140 Proprio nella «carne» di ogni uomo, Cristo continua a rivelarsi e ad entrare in comunione con noi, così che il rifiuto della vita dell’uomo, nelle sue diverse forme, è realmente rifiuto di Cristo” (Evangelium vitae n. 104).
            Troppo odio e rancore nelle risposte…

            • Paolo Viti ha detto:

              Aborto, eutanasia, contraccezione…ti sei accorto che si parla di altro? Nessuno nega la gravità della situazione, ma parlarne in continuazione anche quando si parla di altro non aiuta certo a cambiare le cose, anzi anestetizza chi legge verso questi argomenti. Il bombardamento mediatico è disastroso da questo punto di vista, è anti-producente parlarne al di fuori dei contesti specifici.

              Il cristianesimo non c’entra nulla con il negare l’aborto e l’eutanasia, tant’è che lo fanno anche laici e anticlericali. Il cristianesimo è valorizzare la vita perché finalmente ha un Significato incontrabile, una conseguenza di questo è condannare moralmente l’aborto e l’eutanasia in quanto precludono il dono e la sacralità della vita. Confondere i piani significa ideologizzare questi temi.

              • Andrea Mondinelli ha detto:

                Caro Paolo, sai quale è la realtà? Che financo le parrocchie boicottano le Adorazione Eucaristiche per la Vita…
                Per quanto riguarda “il si parla d’altro” ho letto solo insulti scambiati a destra e a manca. Avrò anche sbagliato tema, ma almeno senza insultare nessuno e se l’ho involontariamente fatto me ne scuso. Il contesto specifico del tema della vita riguarda il primo annuncio del Vangelo, questo lo dice il Magistero della Chiesa (EV n.82). Le interviste, giustamente, lasciano il tempo che trovano.

                • Paolo Viti ha detto:

                  Ho capito, ma cosa c’entra il boicottaggio e tutti i tuoi interventi con quello di cui si sta parlando? Quali parrocchie? Dicci nomi e città e si va a chiedere spiegazioni, anche le Adorazioni Eucaristiche per la Vita (mai sentite, la Chiesa non le ha mai indette) probabilmente devono rientrare in un contesto specifico.

                  • Andrea Mondinelli ha detto:

                    Ovviamente, si tratta di Adorazioni Eucaristiche effettuate con l’intenzione di pregare per la vita (spero che sia il contesto giusto) regolarmente calendarizzate a livello zonale.

            • Andrea Mondinelli ha detto:

              ERRATA CORRIGE. LA PRIMA CITAZIONE ERA LA N.82 DI EVANGELIUM VITAE, CHE RIPORTO NELLA SUA INTEREZZA, PERCHE’ DICE UNA COSA MOLTO INTERESSANTE: PROPORRE I CONTENUTI DELLA DIFESA DELLA VITA SIN DAL PRIMO ANNUNCIO DEL VANGELO:
              “82. Per essere veramente un popolo al servizio della vita dobbiamo, con costanza e coraggio, proporre questi contenuti fin dal primo annuncio del Vangelo e, in seguito, nella catechesi e nelle diverse forme di predicazione, nel dialogo personale e in ogni azione educativa. Agli educatori, insegnanti, catechisti e teologi, spetta il compito di mettere in risalto le ragioni antropologiche che fondano e sostengono il rispetto di ogni vita umana. In tal modo, mentre faremo risplendere l’originale novità del Vangelo della vita, potremo aiutare tutti a scoprire anche alla luce della ragione e dell’esperienza, come il messaggio cristiano illumini pienamente l’uomo e il significato del suo essere ed esistere; troveremo preziosi punti di incontro e di dialogo anche con i non credenti, tutti insieme impegnati a far sorgere una nuova cultura della vita.
              Circondati dalle voci più contrastanti, mentre molti rigettano la sana dottrina intorno alla vita dell’uomo, sentiamo rivolta anche a noi la supplica indirizzata da Paolo a Timoteo: «Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina» (2 Tm 4, 2). Questa esortazione deve risuonare con particolare vigore nel cuore di quanti, nella Chiesa, partecipano più direttamente, a diverso titolo, alla sua missione di «maestra» della verità. Risuoni innanzitutto per noi Vescovi: a noi per primi è chiesto di farci annunciatori instancabili del Vangelo della vita; a noi è pure affidato il compito di vigilare sulla trasmissione integra e fedele dell’insegnamento riproposto in questa Enciclica e di ricorrere alle misure più opportune perché i fedeli siano preservati da ogni dottrina ad esso contraria. Una speciale attenzione dobbiamo porre perché nelle facoltà teologiche, nei seminari e nelle diverse istituzioni cattoliche venga diffusa, illustrata e approfondita la conoscenza della sana dottrina.106 L’esortazione di Paolo risuoni per tutti i teologi, per i pastori e per quanti altri svolgono compiti di insegnamento, catechesi e formazione delle coscienze: consapevoli del ruolo ad essi spettante, non si assumano mai la grave responsabilità di tradire la verità e la loro stessa missione esponendo idee personali contrarie al Vangelo della vita quale il Magistero fedelmente ripropone e interpreta.
              Nell’annunciare questo Vangelo, non dobbiamo temere l’ostilità e l’impopolarità, rifiutando ogni compromesso ed ambiguità, che ci conformerebbero alla mentalità di questo mondo (cf. Rm 12, 2). Dobbiamo essere nel mondo ma non del mondo (cf. Gv 15, 19; 17, 16), con la forza che ci viene da Cristo, che con la sua morte e risurrezione ha vinto il mondo (cf. Gv 16, 33).

              • Katy ha detto:

                Classico stile che usa Antonio Socci su Facebook: titolo urlato e poi tutto il riversamento di citazioni e contro-citazioni. Come se poi qualcuno fosse contrario alla Evangelium Vitae 🙂

                • Andrea Mondinelli ha detto:

                  Ma perché questo astio. Non è sufficiente non essere contrari a EV, ma applicarla questo sì. Consiglio a tutti di leggersi e meditare il n. 100 di EV. Vi risparmio la citazione nella sua interezza. Se volete vi consiglio i seguenti link:
                  http://www.mpvgarda.it/it/Iniziative-per-la-vita/Incontri-formativi/La-enciclica-Evangelium-vitae.html
                  Nota per la redazione: vi rendete conto di quanto odio reciproco esiste nei vari commenti? Insulti, invece di argomentazioni? Per evitare questo, volutamente, ho fatto lunghe citazioni del Magistero, ma inutilmente. Non risponderò più ad alcun commento.

                  • Katy ha detto:

                    Astio?? Ma se è il primo commento che faccio e stavo facendo ironia sulla forma del tuo commento…quale astio? Sinceramente stavo leggendo dell’incontro tra Francesco e quel transessuale e non capisco cosa c’entri l’enciclica di Giovanni Paolo II o perché dovrei andare a leggerla di nuovo. Per quanto riguarda l’odio: vedo un manipolo di cristiani avvelenati contro il Pontefice e altri che li ammoniscono è evidente che la questione scaldi gli animi, di certo non c’è un parere a senso unico come sulla pagina FB di Antonio Socci, dato che epura ogni parere con cui non è d’accordo.

                  • ornella ha detto:

                    Caro Andrea Mondielli , a chi ti è contrario , interessa solo sputare odio addosso ad Antonio Socci , lo hai capito vero ? …le argomentazioni , la verità a questi quì , NON INTERESSA !

                    • FREEZER75 ha detto:

                      Non mi sembra Ornella che chi è contrario all’argomento che si discute, sia per Odio verso Socci

                      Può ognuno ha le sue simpatie inevitabilmente e le esprime, magari uscendo dal tema però non mi pare vi sia odio

                      A me di Socci dopo che ho visto come si comporta non me ne importa una cippa per esempio…

                    • Dario* ha detto:

                      Direi che FREEZER75 abbia espresso perfettamente anche il mio pensiero al riguardo. Io ad esempio Socci non credo di averlo praticamente mai tirato in ballo tranne che quando l’argomento di discussione sia espressamente riguardante le sue recenti castronate

                  • FREEZER75 ha detto:

                    Mi spiace Andrea per questa sua decisione

                    Purtroppo a volte dietro ad un monitor trapelano effettivamente sentimenti che possono sfociare nel rancore anche se qua, rispetto ad altri siti, il tono è più pacato

    • Paolo Viti ha detto:

      Il commento di Conan, seppur più rispettoso degli altri, mi sembra un altro esempio di cosa significhi essere rimasti incastrati nel passato, alla bellezza di “com’era bello una volta”, “ai miei tempi non c’erano queste cose”. La nostalgia amara dei tempi che furono, che rende la faccia mesta e triste e non ha nessun potere evangelizzante.

      Questi discorsi non fanno altro che alimentare il dubbio sulla capacità dello Spirito Santo di guidare la sua Chiesa, lo ha scritto Vittorio Messori nel suo famoso articolo: “Ma capo unico e vero della Chiesa è quel Cristo onnipotente e onnisciente che sa un po’ meglio di noi quale sia la scelta migliore, quanto al suo temporaneo rappresentante terreno”: http://www.corriere.it/cronache/14_dicembre_24/vittorio-messori-miei-ubbi-svolta-papa-francesco-bergoglio-6a824f1a-8b3d-11e4-9698-e98982c0cb34.shtml

      Il “fumo di Satana” entrato nella Chiesa è questa forma di cattolicesimo adulto che tu dimostri, la chiesa opinionista dei cattolici che giudicano dall’alto verso in basso la loro Chiesa, che applicano il magistero al comportamento del Papa. Sapete benissimo cosa deve fare il Papa e non sapete cosa dovete fare voi, semplici cattolici bisognosi della Chiesa così com’è, così come la vuole lo Spirito Santo oggi. Il Sessantotto vi ha fatto malissimo, infatti chi afferma queste cose è figlio di quella generazione.

  • Eli Vance ha detto:

    Leggendo il Vangelo nella conosciuta parabola del figliol prodigo Lc 15, 20-21, testualmente il padre abbraccia il figlio PRIMA della confessione dei suoi peccati, in seguito il figlio confessa i suoi peccati e da ultimo il padre lo reintegra completamente nella sua famiglia (nella Chiesa). Tre fasi che sintetizzano la conversione che possiamo provare a ravvisare anche nel caso di specie, dove abbiamo assistito il Pontefice che accoglie un peccatore, il che corrisponde alla prima fase. L’iniziativa spetta alla Chiesa al che segue la coscienza del peccatore. In questo caso non abbiamo assistito alla seconda fase e alla terza , nulla vieta che possa accadere e che la conversione possa occupare piu’ di una giornata nella vita di una persona. Il Papa si è dunque comportato secondo basi evangeliche, vorrei dunque che i “zizzanieri” mi citino un passo evangelico che dimostri come la porta dell’ovile debba essere sempre chiusa nei confronti dei peccatori e cosa questo avrebbe di cristiano. Dovremmo prendere piuttosto esempio da ciò che riguarda l’altro figlio della parabola.

    • Blas ha detto:

      Eli il padre abbraccia il figlio quando questo PENTITO fa ritorno alla casa del padre. In nessun momento al padre gli viene in mente di andarlo a cercare quando era nella miseria coi maiali e nemmeno manda il fratello.

      • Dario* ha detto:

        Infatti è stato il trans a scrivere al Papa ed è sempre stato il trans ad andare ad udienza dal Papa, il Papa l’ha solo accolto

        • Blas ha detto:

          Ma al contrario del figlio prodigo é tornato dove era prima. E tornato alla casa del Padre per confermare che aveva fatto bene ad andarsene.

          • Eli Vance ha detto:

            Questo l’ho già fatto presente dicendo che non ravviso il completamento della parabola, ma lo ravviso nella parte in cui il Pontefice lo ha comunque accolto e non aprioristicamente respinto, esattamente come il padre della parabola.

          • Dario* ha detto:

            Questo sta al libero arbitrio del figliol prodigo, mica tutti i figlioli prodighi si convertono ma il Padre li accoglie sempre

      • Eli Vance ha detto:

        A essere precisi il padre lo abbraccia prima che il figlio gli comunica il suo pentimento, per cui prima non lo poteva sapere ma a lui basta sia tornato, dopo la confessione lo riaccoglie pienamente. Rimaniamo in cosa dice il testo e non in quello che non dice.

        • Ubi Deus ibi pax ha detto:

          Eli Vance:

          «per cui prima non lo poteva sapere»

          Aveva già preso tutti i soldi che poteva prendere dal padre, e si è presentato a lui lercio di feci di maiale… Era così difficile intuire che fosse lì per chiedere perdono?

          • Eli Vance ha detto:

            Esattamente, il testo evangelico non è cosi’ banale, in quanto si parlano di almeno due tipi di pentimento, quello mosso dal fatto che non ebbe piu’ cibo e quello relativo al peccato contro il padre e il Cielo. E di due tipi di accoglienza da parte del padre, quello dell’abbraccio gratuito (che io ravviso nell’atto di Papa Francesco) e quello del reintegro perfetto come figlio, successivo pero’ alla confessione, cioè al concretizzarsi del secondo tipo di pentimento. Da quel che ne sappiamo colui che si è recato dal Papa non ci risulta abbia cambiato di netto la sua vita, ma intanto si è presentato e il Papa lo ha accolto, senza che per questo risulti la paranoia che vi sia stata legittimazione della teoria del gender.

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @ Eli Vance:

              «si parlano di almeno due tipi di pentimento, quello mosso dal fatto che non ebbe piu’ cibo e quello relativo al peccato contro il padre e il Cielo»

              Da cosa evinci che ci siano stati due pentimenti distinti, uno utilitaristico ed uno da reale conversione?

              • Eli Vance ha detto:

                Poichè si parla distintamente del bisogno di fame, per cui si è pentito della situazione materiale in cui versava, e altrove del concetto di peccato contro il Cielo.

                • Ubi Deus ibi pax ha detto:

                  Avvengono contemporaneamente: inserisce i due concetti nella stessa frase. A mio avviso si può parlare solo di attrizione, come scriveva Dario*.

                • Eli Vance ha detto:

                  Il fatto temporale è secondario: concettualmente non si puo’ confondere il bisogno materiale dal riconoscere il peccato contro il Cielo, cosa diversa da un semplice sgarbo, per quanto notevole, fatto al padre. E’ contristato perchè ha fame o perchè riconosce di essere nel peccato? Il testo parla di entrambe le cose, ma il differenziale che li ha valso il rientegro pieno nella famiglia come figlio e non solo l’essere accolto deriva dalla confessione del peccato.

                  • Dario* ha detto:

                    Ho un po’ perso il filo, comunque sia il Padre gli è corso incontro quando era ancora lontano

                  • Ubi Deus ibi pax ha detto:

                    @ Eli Vance:

                    «Il fatto temporale è secondario: concettualmente non si puo’ confondere il bisogno materiale dal riconoscere il peccato contro il Cielo, cosa diversa da un semplice sgarbo, per quanto notevole, fatto al padre.»

                    I dati a nostra disposizione sono troppo pochi per potersi sbilanciare inconfutabilmente, comunque io penso che se fosse stato pentito di aver offeso Dio, solo per il fatto di aver offeso il Sommo Bene (=contrizione), non avrebbe inserito contestualmente quel riferimento alla sua pessima qualità della vita, migliorabile con un ritorno alla casa paterna. Sarebbe come se uno stupratore pentito, prima della condanna terrena, dicesse: “rischio anni di galera, e ho peccato contro il Cielo!” Direi che stride come lamento contrito.

                    Il pentimento cioè è a mio avviso utilitaristico: sa sia che potrà cibarsi come i servi del padre, sia che una vita così dissoluta è lontana dal Decalogo, e dunque lo aspetta/aspetterebbe la condanna eterna, se non si pentisse.

                    Ma se la mia interpretazione fosse corretta non sarebbe un limite della parabola! Perché come ricorda il buon Dario* è il padre a corrergli incontro, senza attendere le motivazioni del pentimento…

                    «il rientegro pieno nella famiglia come figlio e non solo l’essere accolto deriva dalla confessione del peccato.»

                    Certo! Il peccato va sempre confessato: la dimensione orizzontale (si confessa ad un sacerdote) oltre che verticale (a Dio) del sacramento della confessione, per ristabilire per quanto possibile la giustizia e quindi la comunione coi nostri fratelli, è fondamentale.

                    • Eli Vance ha detto:

                      Certamente non è un limite alla parabola in quel momento, tutto il contrario, ma se ho inteso bene potrebbe diventarlo nel momento in cui il padre in seguito lo reintegra come figlio e gioisce nell’averlo ritrovato quando il figlio proverebbe solo un pentimento utilitaristico, il suo ritrovamento sarebbe materiale e non spirituale.
                      Per questo avanzo l’ipotesi che l’accoglienza del padre abbia determinato la conversione reale del figlio e che il suo confessarsi abbia piu valore rispetto a quando si era deciso a farlo poco prima di tornare, in questa fase iniziale certamente il tutto va considerato solamente nell’aspetto utilitaristico.

          • Dario* ha detto:

            In realtà la parabola parla chiaramente del fatto che il pentimento in realtà fosse riferito al malessere della sua nuova vita infatti il figlio torna non tanto per scusarsi ma per avere un posto più decente in cui vivere, una vita un po’ migliore. In realtà non è che si possa desumere che il figlio non fosse pentito sotto vari aspetti ma è piuttosto chiaro che il suo pentimento non fosse perfetto ma subordinato al proprio interesse di porre fine al proprio malessere.
            Analogamente, da quel pochissimo che ci è dato di sapere (difatti non vedo come si possa prendere posizione basandosi su così poche informazioni), la trans ha più volte manifestato il proprio desiderio di vivere la fede ed il proprio malessere nella condizione contingente in cui era immersa.
            Nella parabola è il perdono del Padre a compiere il miracolo che scioglie il peccato del figlio, il miracolo non era già avvenuto nel cuore del figlio quando questi si risolve a tornare.
            Un’ultimo appunto sul fatto che sia stata concessa udienza anche alla compagna della trans. Cosa ne sappiamo noi di quale fosse la sua condizione? Da quel niente che scrivono i giornali? Non era forse una povera peccatrice anche lei? Il Papa è l’unico che aveva sufficienti informazioni per prendere una decisione e l’ha presa, è piuttosto arrogante pretendere di contestarlo senza sapere niente di certo (e quasi niente in assoluto) sulla vicenda non trovi?

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @ Dario*

              «il figlio torna non tanto per scusarsi ma per avere un posto più decente in cui vivere, una vita un po’ migliore. In realtà non è che si possa desumere che il figlio non fosse pentito sotto vari aspetti ma è piuttosto chiaro che il suo pentimento non fosse perfetto ma subordinato al proprio interesse di porre fine al proprio malessere.»

              Già. L’attrizione del figlio (dolore imperfetto, dovuto alla consapevolezza di stare peggio di quanto avrebbe potuto stare vivendo come servo di suo padre, tant’è che propone al padre di divenire suo servo pur di vivere con lui) è ben lontana dall’essere una reale contrizione, cioè un sincero dolore per il male fatto al padre.

              Ma questo poco importa al padre misericordioso.

              «Nella parabola è il perdono del Padre a compiere il miracolo che scioglie il peccato del figlio, il miracolo non era già avvenuto nel cuore del figlio quando questi si risolve a tornare.»

              Giustissimo: il Signore ci aspetta sempre, poco importa se inizialmente il nostro pentimento è dovuto più alla paura dell’Inferno che non alla lontananza da Lui. È solo l’inizio di un cammino di conversione.

              «Il Papa è l’unico che aveva sufficienti informazioni per prendere una decisione e l’ha presa, è piuttosto arrogante pretendere di contestarlo senza sapere niente di certo (e quasi niente in assoluto) sulla vicenda non trovi?»

              Parole sante 🙂

              • Dario* ha detto:

                Mi sono un po’ perso, quindi in pratica siamo tutti d’accordo, dove stava la discussione? 😉

              • Eli Vance ha detto:

                In effetti sul tema fondamentalmente siamo d’accordo: il padre della parabola accoglie il figlio anche in presenza di una attrizione, e in questo trovo assonanza col gesto di Papa Francesco.
                Poi, tanto per tagliare il capello in otto, abbiamo interpretazioni diverse sul significato dei passi successivi della parabola, l’atto di confessare il peccato da parte del figlio per me configura ben oltre l’attrizione materiale, così come la conseguente risposta del padre. Vedo la parabola come una esemplificazione della conversione: gradualmente si passa dall’allontamento radicale fino alla ricongiunzione autentica, in entrambi sono parte attiva in questo e non che si tratta di un reintegro in famiglia senza contrizione da parte del figlio. Se intesa in questi termini sottoscrivo pienamente anch’io quanto detto sopra.

        • Blas ha detto:

          E la prima volta che sento che le parabole vanno interpretate letteralmente.

          • Eli Vance ha detto:

            Se non erro anche lei prima ha proposto una interpretazione basata sul testo. Tornando al tema originario, lei nota qualche elemento della dottrina della Chiesa, del Vangelo o in generale della Rivelazione che consente di poter giudicare negativamente l’operato del Papa in questo caso, tale da giustificare questa isteria nei confronti di tutto quello che fa il Papa? Naturalmente la domanda non è rivolta a lei personalmente ma a coloro che si autodefiniscono tradizionalisti e nel contempo criticano i Pontefici, fino ad arrivare persino al Concilio Vaticano II, come tristemente vedo piu’ sotto nei commenti.

            • Blas ha detto:

              Caro Eli cercheró di spiegarli cosa i consente di poter giudicare negativamente l´operato dal Papa. Potrei riassumerlo in una parola “ambiguitá”. Molti dei suoi gesti e delle sue parole possono essere interpretate male o con molta volontá, come si fa in questo sito ed in altri che io chiamo concordisti, bene. In altri siti di questo tipo ho fatto una domanda: Tra il parroco spagnolo di queste persone e questo prete argentino http://www.nuevodiarioweb.com.ar/nota/locales/553435/luisa-jose-primer-pareja-trans-recibir-bendicion-religiosa.html quale credi si sente piu confermato dal Papa?
              E lo stesso problema di sposare coppie conviventi, senza che queste abbiano fatto nessun segno pubblico di pentimento. Anzi, hanno cercato di giustificare il suo operato. Evidentemente la Chiesa non puó non sposarli, lo faccia in privato. Ma se li fai in publico che anche il pentimento sia publico, ma non il Papa a San Pietro in bianco.
              Perché usa espressioni ambigue “più che una moltiplicazione è una condivisione”, cosa vuol dire? Nega il miracolo? lo relativizza?
              “L’unità dei cristiani – ne siamo convinti – non sarà il frutto di raffinate discussioni teoriche nelle quali ciascuno tenterà di convincere l’altro della fondatezza delle proprie opinioni.”
              Cosa vuol dire con questo? I martiri inglesi sono morti per “raffinate discussione teoriche”? Povero Santo Tommaso Moro, doveva essere piú pratico.

              • Eli Vance ha detto:

                Papa Francesco spesso premette frasi come “la dottrina della Chiesa la si conosce” purtroppo non ricordo l’espressione esatta, il perchè è proprio quello di dare un freno alla possibili ambiguità. Ammettiamo sia possibile interpretare certe frasi con due significati (ambi-ecc), perchè mai si dovrebbe cercare l’eresia piuttosto che la dottrina della Chiesa che va premessa alle sue parole? Devi ammettere che in costoro c’è anche la volontà di capire male.
                Cosa può c’entrare il negare il miracolo se si vuole anteporre l’aspetto della condivisione (collegate redenzione universale di Cristo) rispetto al superamento delle leggi naturali (che anche San Giovanni relativizza chiamandoli segni, ma nessuno accusa lei di negarli).
                Forse qualcuno crede che la filosofia in se stessa e la voglia di prevaricare porterà unità?
                Cioè il punto è perchè uno deve capire male se il discorso si fa un po piu complesso. Comunque per essere costruttivo consiglio di seguire i discorsi ufficiali del Pontefice , intendendo Udienze e Omelie, poi magari passare alle interviste per avere una comprensione piu agevolata.

                • Blas ha detto:

                  “perchè mai si dovrebbe cercare l’eresia piuttosto che la dottrina della Chiesa che va premessa alle sue parole?”

                  No Caro Eli, non é quella la domanda. La domanda é: perché lui, la cui occupazione principale dovrebbe essere confermare i fratelli nella fede, usa continuamente gesti ed espressioni che non confermano la fede?
                  Poi partire dal presupposto “la dottrina della Chiesa la si conosce” é un pó azzardato vedi le inchieste ai “cattolici” prima del Sinodo, vedi le dichiarazioni di “vescovi”! che chiedeno di riconoscere le unioni gay. Se la dottrina fosse conosciuta un sito concordista come questo non publicherebbe:
                  http://www.lanuovabq.it/it/articoli-omosessualitail-magisteroscomparso-11637.htm

                  Poi il problema non é capir male il discorso, ma che ci sono “cattolici” che dicono che propio l´interpretazione eterodossa é quella giusta, vedi:

                  http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=1922

                  Prima, uno di fronte a queste interpretazioni uno si rivolgeva a “Roma” addesso a chi mi rivolgo?

                  • Eli Vance ha detto:

                    Mi sfugge il riferimento al Sinodo, il quale ha già avuto la sua relazione finale, e nemmeno condivido l’ignoranza della dottrina della Chiesa in chi si professa cristiano come scusante. Possibile che uno non deve leggere il Catechismo? Poi non posso rispondere alla domanda posta in quanto se dichiaro che non noto nulla contro la fede in questo Papa.
                    L’articolo citato fa come sempre riferimento a livello di argomenti all’intervista di Scalfari di cui UCCR e altri utenti ha già ampiamente discusso certamente meglio di come potrei fare io.
                    A chi rivolgersi? Posso solo consigliare: spegni la televisione almeno per questi temi, diffida dai cattolici senza cattolicità, e se ne hai la possibilità dedica tempo alle Omelie e alle Udienze, è iniziata da qualche settimana la catechesi sulla famiglia,vedrai che qualche ragnatela (legittimazione gender, omo, relativismo ecc) inizierà presto a dipanarsi.

                    • Blas ha detto:

                      Tout va bien madamme la marchese!

                      Grazie Eli, non riesco a mettere la testa nel buco ma ci riproveró.

  • enrico56it ha detto:

    Mi associo a Conan,
    nella Chiesa, dopo il CVII è in atto una deriva modernista, già condannata dai Papi precedenti.
    In particolare da Pio X con la sua Pascendi dominici gregis *

    Chi ha qualche anno come me, può ricordare lo scempio compiuto sulla liturgia.

    Le costituzioni Dignitatis humanae,Gaudium et spes,Lumen gentium frutto del Concilio, sono una prova della deriva della Chiesa moderna.
    Questo papa, non è che il portato naturale del CVII.
    Leggere le dichiarazioni del papa nell’intervista a Scalfari,** fa accaponare la pelle.
    Si leggono cose inaudite e, tra l’altro, mai smentite.
    Ma, non solo non sono state smentite,sono anche ripubblicate dallo stesso papa argentino in un libro a propria firma uscito dalla Libreria editrice vaticana.
    Nell’introduzione al libro del Papa si legge: “Il presente volume raccoglie in ordine cronologico le interviste rivolte a papa Francesco, RICONOSCIUTE E PUBBLICATE COME TALI DAL GIORNALE DELLA SANTA SEDE L’OSSERVATORE ROMANO e da altre testate”.
    E’ tutto detto.
    Non ci rimane che la preghiera!!!

    *
    http://w2.vatican.va/content/pius-x/it/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_19070908_pascendi-dominici-gregis.html

    **
    http://www.vatican-stg.va/content/francesco/it/speeches/2013/october/documents/papa-francesco_20131002_intervista-scalfari.html

    • Ubi Deus ibi pax ha detto:

      @ enrico56it:

      «Chi ha qualche anno come me, può ricordare lo scempio compiuto sulla liturgia.»

      Esattamente cosa rimpiangi di più tra:
      – il fatto che la gente non comprendesse un tubo di ciò che stava vivendo (perché la lingua le era sconosciuta, perché il sacerdote le dava le spalle e non c’era alcuna amplificazione dunque si sentiva davvero poco, specie nelle grandi chiese e nelle basiliche, perché la Chiesa non si era sufficientemente prodigata nello spiegare al popolo di Dio il senso di tanti gesti e di tante parole delle celebrazioni),
      – il fatto che molti vescovi vestissero abiti e accessori improbabili, anacronistici e sontuosi anche al di fuori della liturgia,
      – il fatto che ai più era totalmente sconosciuto il Dio di misericordia ma ben chiaro il Dio giudice “vendicatore”,
      – il fatto che gli abusi liturgici erano all’ordine del giorno anche nel rito che ora diciamo in forma straordinaria e che fino a pochi anni fa chiamavamo vetus ordo?

      • Andrea Mondinelli ha detto:

        Perché questa acredine contro il vetus ordo? Lo scempio compiuto sulla liturgia riguarda il novus ordo, che in molti casi non è stato correttamente recepito. Lascio la parola al Card. J. Ratzinger: “Fede Verità e Tolleranza” ed. Cantagalli 2002:
        “Le varie fasi della riforma liturgica hanno fatto sorgere l’idea che la liturgia possa venire mutata a piacere. […] Dopo le tendenze razionaliste e puritane degli anni 70 e 80 ci si è stancati delle pure liturgie dei discorsi e si desidera una liturgia dell’esperienza, che si avvicina molto agli orientamenti New Age: si ricerca l’atteggiamento inebriato ed estatico, non la logiké latreia, la rationabilis oblatio, di cui parla Paolo e con lui la liturgia romana. […] Si richiede, perciò, una vigilanza perché sottomano non sia sostituito un vangelo diverso da quello che il Signore ci ha donato, pietre invece di pane”

        • Paolo Viti ha detto:

          “Scempio della liturgia”…addirittura? Immagino intendi l’orribile e abominevole forma di Comunione sfiorata nientemeno che con le peccatrici mani, che grida vendetta in nome di Dio?

          Non pensi ci possa essere una vita di mezzo tra vetus ordo e new age? Ti ricordo che Benedetto XVI ha sempre celebrato con il nuovo ordine, permettendo il vetus ordo soltanto per le poche richieste di alcune aree nostalgiche. Era per evitare polemiche inutili, lui stesso in privato celebrava diversamente.

          • Dario* ha detto:

            Personalmente trovo che quella della Comunione in mano sia una questione controversa che sarebbe da considerare in separata sede rispetto al novus ordo che, sotto tutti gli altri aspetti, è a mio avviso una cosa encomiabile

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @ Dario*:

              «Personalmente trovo che quella della Comunione in mano sia una questione controversa che sarebbe da considerare in separata sede rispetto al novus ordo che, sotto tutti gli altri aspetti, è a mio avviso una cosa encomiabile»

              Non lo pensi solo te, ma tutta la Chiesa: è stata data facoltà alle singole Conferenze Episcopali di decidere se permettere o meno di comunicarsi ricevendo la particola sulle mani, dunque non è norma universale: la Conferenza Episcopale Italiana come ben sappiamo ha deliberato a favore.

          • Ubi Deus ibi pax ha detto:

            @ Paolo Viti:

            «Non pensi ci possa essere una vita di mezzo tra vetus ordo e new age?»

            Per favore, non usiamo la terminologia propria della Fraternità Sacerdotale San Pio X, che vuole delegittimare il Concilio e i suoi frutti… Parliamo di forma ordinaria e forma straordinaria, non di novus ordo e vetus ordo!

            Il rischio è di legittimare i delirij di chi parla de “la messa di sempre”, che è un falso storico che ignora deliberatamente secoli di riforme liturgiche dagli Atti degli Apostoli al Concilio di Trento, fino ai giorni nostri.

          • Andrea Mondinelli ha detto:

            Sia il novus, sia il vetus ordo sono legittimamente validi e se ne deve parlare con deferenza. In realtà, non intendevo affatto riferirmi ai fatti di Manila, ma tu te la suoni e te la canti da solo. Intendevo difendere il novus ordo da una selva di abusi liturgici e non certo paragonarlo alla new age, abusi tra i quali quello simil new age. E lo dice Ratzinger.

        • Ubi Deus ibi pax ha detto:

          @ Andrea Mondinelli:

          «Perché questa acredine contro il vetus ordo?»

          Nessuna acredine! E tu perché questa acredine per i nomi attuali? “Vetus Ordo” è definizione antiquata (chiameresti forse i tuoi fratelli nella fede “santi”, come faceva San Paolo?), contraria alla volontà di Sua Santità Benedetto XVI, che ha stabilito venisse definita “Forma Straordinaria del Rito Latino”.

          «Lo scempio compiuto sulla liturgia riguarda il novus ordo, che in molti casi non è stato correttamente recepito.»

          Come ho già scritto, gli scempi della liturgia accadevano giornalmente anche quando esisteva solo la forma straordinaria del rito latino. E non lo dico io, basta informarsi! Le colpe dei singoli sacerdoti non intaccano la validità della riforma liturgica e la sua ermeneutica della continuità.

          • Andrea Mondinelli ha detto:

            Non mi formalizzo su questioni nominali, basta intendersi. Chiamerei ancora santi i fratelli nella fede come San Paolo, basta intendersi. Purtroppo, gli abusi liturgici ci sono sempre stati, ma grazie a Dio supplisce la fede della Chiesa.

            • Ubi Deus ibi pax ha detto:

              @ Andrea Mondinelli:

              «Non mi formalizzo su questioni nominali, basta intendersi.»

              Allora scusami, pensavo usassi vetus e novus ordo con il comune intento denigratorio usato da lefebvriani e cripto-lefebvriani.

      • ENRICO56IT ha detto:

        scusa, ma tu, i gruppuscoli rock che suonavano in chiesa, li hai sentiti? 🙂

        • Dario* ha detto:

          Ma ti scandalizzi solo del fatto che la musica non è di tuo gusto?

        • Paolo Viti ha detto:

          E tu i cattolici che negano l’autorità di Papa Francesco li hai letti? 🙂
          E dimmi: cosa ti scandalizza di più?

        • Ubi Deus ibi pax ha detto:

          @ ENRICO56IT:

          «scusa, ma tu, i gruppuscoli rock che suonavano in chiesa, li hai sentiti?»

          Certo, e danno fastidio anche a me. Del resto le norme liturgiche sono molto chiare in merito, per quanto risalgano a oltre un secolo fa. Gli strumenti ammessi sono definiti.

          Gli abusi che ogni giorno vengono perpetrati da “preti creativi” o da “comunità sciolte” non c’entrano nulla col Concilio e con la sua applicazione. Sono semplici e (talvolta) gravi abusi e basta, così come erano semplici e (talvolta) gravi abusi quelli compiuti dai sacerdoti che celebravano “creativamente” in forma straordinaria.

    • Paolo Viti ha detto:

      Mi fa piacere che finalmente cominciate ad insultare anche Benedetto XVI accusandolo di “modernismo”, un po’ di coerenza ci voleva!

      Il complotto sul Concilio Vaticano II è una nota ossessione dei settori lefebvriani del cattolicesimo, si estinguerà da solo, dargli attenzione sarebbe come perdere tempo con chi accusa gli Stati Uniti dell’attacco dell’11 settembre.

      Faccio notare ancora una volta che gli anticattolici tornano sempre all’intervista concessa a Scalfari, le solite accuse seguono una sorta di loop, usano sempre le stesse parole e le stesse frasi. Tipico dei complottisti per chi ne conosce le gesta.

    • Eli Vance ha detto:

      Faccio presente che la nostra vita non si è estesa per millenni, ma siamo capitati in questo momento storico nel quale la Chiesa prosegue il suo cammino. Quello cui voglio arrivare a dire è che rifiutare il Concilio Vaticano II equivale a rifiutare il 100% dei concili, lo stesso dicasi per i Pontefici e le liturgie, cui abbiamo vissuto concretamente, dunque dirsi cristiani di un’epoca sconosciuta e non sperimentata. Partendo da questo dato siamo sicuri che se ci fossimo trovati in un altro momento storico non avremmo rifiutato anche i concili dell’epoca? E come la mettiamo con la rassicurazione di Cristo presente in Mt 16,18? E’ l’atteggiamento di fondo a essere il problema.

  • lorenzo ha detto:

    Qualcuno mi può spiegare cosa c’è di antievangelico nel comportamento del Santo Padre che concede un’udienza privata per abbracciare una persona la quale, se avesse potuto scegliere non avrebbe scelto quella vita (si yo hubiera podido elegir, no habría elegido mi vida) e che gli chiede se, dopo l’operazione per cambiare sesso, c’è qualche angolo per lui nella casa di Dio (hay algún rincón en la casa de Dios para mi)?

    • Paolo Viti ha detto:

      Faccio presente che lo dice l’amico lorenzo, che non è proprio conosciuto per essere il più tenero approvatore dell’omosessualismo 🙂

  • Raj Kumar ha detto:

    Discordo dell’autore dell’articolo sul fatto che non ci sia scandalo. Infatti c’è scandalo poiché Francesco ha invitato il transessuale a visistarlo insieme alla sua fidanzata. Dica l’autore dell’articolo quello che voglia, ma in concreto, questo gesto di Francesco induce l’uomo della strada, quello abituato al SÌ SÌ NO NO, e non ai ragionamenti cervellotici, a dire “forse”. Ciò che ha fatto quello che è seduto sul trono di Pietro non è altro che una guerra psicologica contro la fede.
    Raj

    • lorenzo ha detto:

      A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». (Lc 7.39)

    • Paolo Viti ha detto:

      Siamo alla “guerra psicologica contro la fede” da parte di Papa Francesco 🙂
      Il Papa non può incontrare le coppie omosessuali perché se no sarebbe un “forse”? Dunque Gesù non avrebbe dovuto incontrare le coppie di peccatori? Eppure ne ha incontrate a bizzeffe e ha mangiato assieme a loro, scandalizzando te e i farisei. La tua guerra psicologica è contro te stesso, amico mio.

  • ENRICO56IT ha detto:

    Io penso che qualunque Papa, possa incontrare chiunque ma, se per esempio incontra l’antipapa italiano Scalfari, il quale gli dice:

    “Ora son qui. Il Papa entra e mi dà la mano, ci sediamo. Il Papa sorride e mi dice: «Qualcuno dei miei collaboratori che la conosce mi ha detto che lei tenterà di convertirmi».
    È una battuta gli rispondo. Anche i miei amici pensano che sia Lei a volermi convertire.
    Ancora sorride e risponde: «Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso!!”
    Ecco, sentire da Bergoglio e poi leggerlo nel sito del Vaticano, che annunciare il Vengelo è una sciocchezza, da un Papa mi fa molto strano!!
    http://www.vatican-stg.va/content/francesco/it/speeches/2013/october/documents/papa-francesco_20131002_intervista-scalfari.html
    Non so voi ma io pensavo che fosse normale annunciare il Vangelo e redimere i peccatori.
    Bergoglio aveva davanti l’Antipapa italiano per eccellenza e cosa fa?
    Niente!!
    Ho molti dubbi che il vicario di Cristo abbia agito cum grano salis 🙂 🙂

    • Paolo Viti ha detto:

      Il proselitismo è una solenne sciocchezza, concordo pienamente con Papa Francesco. Non a caso finisce per “-ismo”, ovvero l’ideologia di rapportarsi agli altri con l’unico scopo di ingrossare le file. Si annuncia il Vangelo per amore degli uomini, per comunicare loro la Verità come un effetto di sovrabbondanza di quanto abbiamo ricevuto, non per portarli dalla “nostra parte”. Bisogna essere liberi dall’esito!

      Grazie Francesco per avercelo ricordato!! Grazie che scandalizzi, significa che dici il vero!!

    • Dario* ha detto:

      C’è differenza sostanziale tra “annuncio” e “proselitismo”, prova a rifletterci un po’ su mettendo da parte per un attimo il dente avvelenato contro il Papa 😉

      P.S. Ho cliccato per sbaglio sul “pollice su” invece che su “Rispondi”, sottrai quindi 1 agli estimatori del tuo post 😉

    • lorenzo ha detto:

      E’ vero che sta scritto: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. (Mt 5:13)”, però prova ad immaginare cosa succederebbe se tutta la terra diventasse sale?

      • EquesFidus ha detto:

        Questa proposizione non ha senso: se tutta la terra “diventasse sale” sarebbe un bene, poiché vorrebbe dire che tutti gli uomini sarebbero salvi.

        • lorenzo ha detto:

          La salvezza consiste nel diventare pane o nel far diventare tutto sale?

          • EquesFidus ha detto:

            La Salvezza consiste ad aderire al Cristo, all’interno della Sua Chiesa, e questo poiché all’esterno di essa non c’è salvezza.

            • lorenzo ha detto:

              Questo vale certamente per me e per te…
              ma cosa mi dici di un ateo che non ha il dono della fede e di un indigeno dell’Amazzonia che della Chiesa conosce solo un prete pedofilo?

            • lorenzo ha detto:

              C.C.C. 846-848

              • EquesFidus ha detto:

                Dico che ti stai sbagliando, ed anche gravemente: coloro che, senza colpa, non avranno mai conosciuto la Chiesa ma avranno fatto il bene potranno salvarsi, certamente. Però non bisogna sbagliarsi: se non si sa quale sia il bene (che è ciò che indica il Cristo), si è ostacolati nel compierlo, e quindi anche il tuo ipotetico “indios dell’Amazzonia” che conosce soltanto il “prete pedofilo” ha meno possibilità di salvarsi rispetto al cattolico, che partecipa all’economia della Salvezza. I Sacramenti non sono inutili, e non funzionano soltanto in funzione alla fede di chi vi partecipa: essi, invece, santificano la Chiesa. Quindi, quando dico che fuori dalla Chiesa non c’è salvezza intendo, come fa anche il Catechismo, che la Chiesa non è un mero accessorio alla salvezza, per cui appartenervi o meno è ininfluente: niente affatto, è fondamentale, anche perché senza un riferimento cristiano non si può sapere, e perpetrare, quale sia il vero Bene. Pertanto, l’ateo di cui sopra è a rischio, certamente in materia grave, dato che, molto probabilmente, avrebbe modo di conoscere la Chiesa e Dio ma si rifiuta, ponendosi ostinatamente al di fuori di essa.