Nuova vita per Antonio Socci: «Basta, ora sto con Papa Francesco»

Il noto giornalista cattolico, leader dell’opposizione interna al pontificato di Bergoglio, fa dietrofront. Pochi giorni fa ha ammesso anche che Benedetto XVI ha un “giudizio positivo” sul pontificato di Francesco.

 
 
 

In questi anni su Papa Francesco è stato detto di tutto e di più all’interno del mondo cattolico.

Non vogliamo tornare a parlarne, anche perché quella stagione di contrapposizioni sembra fortunatamente agli sgoccioli. Non possiamo però non manifestare soddisfazione per la conversione di cuore di uno dei leader dell’opposizione interna al Papa, spesso da noi criticato per le sue tesi estreme.

Ci riferiamo al giornalista e scrittore Antonio Socci, autore di una violentissima campagna fustigatrice a partire dal libro Non è Francesco, in cui negò la validità dell’elezione papale.

Nel 2014 si dimise da direttore della Scuola di giornalismo di Perugia proprio in seguito ai suoi insulti al Papa (in quell’occasione si scusò subito, in qualche modo).

 

Antonio Socci: “Le mie critiche? Con poca carità”

Poco prima di Natale 2021, tuttavia, Socci ha manifestato sincero pentimento (lo aveva già fatto nel 2017 ma era durato poco) per le «critiche, anche troppo dure, talora con poca carità».

Ha dato prova di aver capito il pontificato di Francesco e di aver cominciato ad ascoltarlo svuotando gli occhi dall’accecante pregiudizio con cui lo aveva sempre interpretato.

E’ probabile che sia germogliato il seme della carità posato dal Papa stesso, quando anni fa rispose con un messaggio privato al libro del giornalista contenente le solite accuse nei suoi confronti.

«Un gesto di paternità (anche verso mia figlia) che mi commosse, un gesto di umiltà per nulla scontato, che mi ha fatto riflettere e mi ha riempito di stupore», scrive oggi Socci, «un papa che ringrazia personalmente per le critiche (dure) e si umilia davanti a un cane sciolto come me (che di certo non sono un santo) non può lasciare indifferenti».

 

«Benedetto XVI ha un giudizio positivo su Francesco»

Pochi giorni fa Antonio Socci ha avuto anche l’onestà intellettuale di rinnegare il suo “cavallo di battaglia” degli ultimi anni, cioè la presunta opposizione di Benedetto XVI al pontificato di Francesco.

Ha infatti ammesso che «c’è anzitutto un giudizio positivo sul pontificato in generale» da parte del Papa emerito rispetto al successore, «sottolineandone il valore: una Chiesa che sta fra la gente e sta attenta alle persone».

Inoltre ha avuto il coraggio di smentire se stesso citando le famose frasi di Benedetto XVI nel 2016. «La sua bontà è il luogo dove abito: mi sento protetto», disse Ratzinger a Francesco, in un discorso spontaneo e a braccio.

Allora Socci reagì sostenendo che il Papa emerito fosse vittima di un «pesantissimo pressing per ottenere da lui un atto di acritica sottomissione», scagliandosi contro la «dittatura sudamericana» di Bergoglio ed annunciando rivelazioni e retroscena.

Nel recente articolo, al contrario, ha giustamente indicato proprio quelle parole di Ratzinger come prova del suo sguardo positivo sull’attuale pontificato.

Infine, un altro gesto significativo è che Antonio Socci ha citato le parole pronunciate nel 1977 dal card. Ratzinger in difesa di Paolo VI dagli attacchi «non solo progressisti, ma anche tradizionalisti», usandole come monito verso i suoi ex colleghi cattolici ancora imbrigliati nelle maglie dell’antipapismo bergogliano.

 

«Siamo lieti che Socci abbia compiuto il giusto passo», ha sottolineato Umberto Folena su Avvenire. «Ma i suoi fan? Quelli che rilanciavano esultanti le sue esternazioni sui social, ricoprendo di improperi Francesco e invocandone persino la morte? E i suoi libri? I suoi post? Ripida è la via del ritorno a casa. Il Papa lo aveva perdonato già anni fa; il Padreterno ha sempre le braccia spalancate; ma quella “banda” lo perdonerà mai?».

Tempo al tempo, caro Folena, per ora rallegriamoci del ritorno di un bravo scrittore cattolico. Non dev’essere stato facile, per Antonio, questo dietrofront pubblico. Tanta stima.

La redazione

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6 commenti a Nuova vita per Antonio Socci: «Basta, ora sto con Papa Francesco»

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  1. CarloMarko22 ha detto

    Forse una delle più grandi esplosioni del pontificato di Francesco è stata il 21/10/2020, con la distorsione delle sue parole in un documentario, come se stesse dicendo che sostiene le unioni omosessuali (contrariamente ad amoris laetitia, e altre sue dichiarazioni) . Potrebbe essere che se un giorno ci fosse un’altra bomba come questa, S. sosterrebbe e difenderebbe il papa o preferirebbe allearsi con i cattolici conservatori (senza generalizzare) che massacrarono il papa (non solo in questo caso, ma tutti i giorni)? Spero davvero che la tua conversione sia davvero vera, in fondo credo sempre nella Divina Misericordia che, per vie misteriose, raggiunge sempre i più grandi peccatori della Terra !

    • CarloMarko22 ha detto in risposta a CarloMarko22

      Sto scrivendo sul mio smartphone. Ma il mio broker ha cambiato la parola “Socci” in “S.”

      • Pandesini ha detto in risposta a CarloMarko22

        Bergoglio disse a un omosessuale: :

        “Dio ti ha creato così e ti ama come sei”

        ora.. se è Dio a creare gli omosessuali, perchè mai poi questi non si dovrebbero sposare!?

        Dio è forse schizofrenico?

        • Jack ha detto in risposta a Pandesini

          Cosa c’entra la “creazione degli omosessuali” con l’istituto del matrimonio? Dio ha anche creato gli incestuosi ma non credo che tu sostenga il matrimonio tra nonno e nipote.

          Prova anche a ragionare prima di scrivere, fidati.

        • CarloMarko22 ha detto in risposta a Pandesini

          Prima di tutto, una cosa è la tendenza a un atto così disordinato, per esempio omosessuale, omicida, gola, ubriachezza, ecc. Un’altra cosa è la pratica di questi atti. Non è perché una persona con una tendenza omicida, dovrebbe uccidere qualcuno; non è perché una persona con una tendenza pedofila dovrebbe praticare un atto del genere. La stessa cosa vale per gli omosessuali, non è perché hanno questa tendenza che devono praticare questi atti sodomici, come ricorda il catechismo al paragrafo 2358.

          In secondo luogo, il papa, come successore di San Pietro, gode dell’infallibilità. Ma questo non vale per ogni parola che esce dalla sua bocca, solo quando è “ex cathedra” su questioni di fede e di morale. Cioè, può avere ragione o torto (in buona fede o in malafede) nelle sue dichiarazioni personali, compreso nelle interviste televisive. E anche se dice personalmente qualcosa di giusto, le sue parole possono essere travisate. Potrebbe anche essere il caso di quella frase di Francisco che mi hai portato. Non so se sia vero, non so quale intervista fosse o il contesto. Penso che in questo caso intendesse che la persona accettasse chi è, portasse il suo calvario e non praticasse MAI l’atto omosessuale.

    • Mandi ha detto in risposta a CarloMarko22

      Carlo ne hanno sparate veramente tante e da tutti i lati!

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