Quando Antonio Socci difendeva Papa Francesco dai «ratzingeriani»

Antonio SocciLo scrittore Antonio Socci in questi ultimi anni ha voltato le spalle a  “Comunione e Liberazione”, movimento ecclesiale a cui è sempre appartenuto (lo ha rivelato il direttore di “Tempi” Luigi Amicone), ha voltato le spalle a Medjugorje e ai messaggi dati ai veggenti (lo abbiamo mostrato pochi giorni fa), ed infine -recentemente- ha voltato le spalle anche alla Chiesa e al cattolicesimo. Fu lui stesso, infatti, a “scomunicare” dal cattolicesimo chi criticava Francesco dubitando sulla sua persona e, dunque, si è di fatto auto-scomunicato dato che oggi è lui stesso passato all’antipapismo militante (non lo diciamo noi, ma una fonte tradizionalista come il noto blog “Messainlatino.it”).

Ci riferiamo in particolare ad un articolo scritto dal giornalista di “Libero” nell’ottobre 2013una onesta difesa -come quelle che sapeva fare lui- verso Papa Francesco dalle stesse accuse che oggi fondano il suo antipapismo e dagli stessi accusatori che oggi sono diventati i suoi seguaci: «C’è chi – lefebvriano più o meno confesso – soprattutto tramite la rete», scriveva, «soffia sul fuoco di questo malessere, per alimentare il dissenso e per amplificare i dubbi, delegittimando il papa». Non sembra la perfetta descrizione di Antonio Socci oggi? Lui stesso si auto-descrisse due anni prima…profetico! Vi consigliamo la lettura integrale di quell’articolo (grazie ad un nostro lettore per avercelo segnalato).

Certo, sappiamo che Socci cambiò opinione su Francesco (e il mondo cattolico ha cambiato opinione su Socci) ma in questo caso ha fatto ben di più: ha assunto l’esatto comportamento che fino a pochi mesi prima osteggiava apertamente definendolo “fanatismo” e “fondamentalismo ratzingeriano”. Questo contraddittorio cambiamento sembra segnalare una mancanza di lucidità nei suoi giudizi attuali.

Lo scrittore continuò così: «Tutto fa brodo per attaccare Francesco, perfino il colore delle scarpe o il fatto che dica “Buongiorno” e “Buon pranzo”. Ogni inezia viene guardata col sospetto di eterodossia e di infedeltà alla tradizione». Ma, ancora una volta, non è forse quello che fa oggi lui stesso? Non è lui che si appiglia a qualunque cosa per condannare l’eterodossia di Francesco? Dall’Eucarestia passata necessariamente di mano in mano durante la Santa Messa a Manila a causa della presenza di 6 milioni di fedeli (6 milioni!!), fino alla mancata visita di una università cattolica a cui avrebbe preferito un incontro ecumenico in un tempio buddhista (una menzogna, oltretutto, come abbiamo dimostrato)?

«Ma degli atti ufficiali del suo magistero se ne infischiano», scrisse ancora Socci. «Così pure snobbano il suo magistero quotidiano». Appunto. Sappiamo bene che oggi l’ossessione principale dello scrittore è la famosa intervista a Scalfari, ecco cosa scrisse allora: «il Papa da settimane viene “impiccato” (moralmente) a una battuta attribuitagli da Eugenio Scalfari nel corso di un colloquio privato che poi è stato pubblicato sulla “Repubblica” il 1° ottobre. Si tratta di quelle due righe sulla coscienza, il bene e il male. Da settimane nella rete (e in qualche giornale) ribolle il malcontento di certi cattolici che, scandalizzati, sollevano sospetti sul Papa per quelle due righe. Nessuno di loro sembra porsi la domanda più ovvia: papa Francesco pensa veramente che ognuno possa decidere da solo cosa è bene e cosa è male e autogiustificarsi così? Possibile che il Papa professi un’idea per la quale non avrebbe più alcun senso né essere cristiani, né credere in Dio (tantomeno fare il papa)? E’ evidente che si tratta di una colossale baggianata. Qualunque persona in buonafede si rende conto facilmente che è assurdo aver alimentato tanta confusione per quelle due righe. Se poi qualcuno, più sospettoso, continuasse ad vere dei dubbi gli basterebbe, per chiarirsi le idee, ascoltare il magistero quotidiano di Francesco».

Non c’è mai stata risposta migliore a chi utilizza l’intervista a Scalfari contro Francesco, come ha spiegato Socci si tratta soltanto di persone in malafede. «Ma chi sta col “randello” del pregiudizio in mano», proseguì nel 2013, «con l’unico obiettivo di coglierlo in fallo, non sente ragioni, si attacca a ogni pretesto ed è sempre pronto a colpire». Vi ricorda forse qualcuno? «Il fondamentalista non riflette su come quella frase sia stata veramente detta dal Papa e magari su com’è stata capita e riportata da Scalfari, non coglie la circostanza colloquiale, né il fatto che Bergoglio parla in una lingua che non è la sua e che non padroneggia alla perfezione. Infine tutto andrebbe valutato alla luce del vero e costante magistero ufficiale di papa Francesco». Non sarebbe il caso che Socci si rileggesse, ogni tanto?

Aggiunse oltretutto, sempre per quanto riguarda la nota intervista: «Non so cosa il papa sapesse di Scalfari e come si sia svolto quell’incontro. Però una volta che il malinteso si è prodotto il papa ha cercato di evitare equivoci. A padre Lombardi è stato detto di far presente che quell’intervista non era stata da lui rivista, è uscita dalla penna di Scalfari dopo una chiacchierata informale. Soprattutto – come padre Lombardi ha sottolineato – essa non fa parte in alcun modo del magistero di papa Francesco. Ma anche in questo caso ci sono i “troppo zelanti” che l’indomani, il 2 ottobre, hanno rilanciato quell’intervista addirittura sull’Osservatore romano. Pare che il papa se ne sia rammaricato e che il 4 ottobre, durante la visita ad Assisi, se ne sia lamentato col direttore Gian Maria Vian. C’è anche un video che probabilmente immortala proprio la protesta di papa Francesco per quell’improvvida iniziativa. Il Papa si è reso conto che è facile essere strumentalizzato dai media». Tuttavia i problemi di comunicazione ci sono sempre stati, ha ricordato giustamente, «anche Benedetto XVI incappò nel doloroso malinteso di Ratisbona. Dipende molto dai media, dalla loro superficialità, approssimazioni o dalla malafede del pregiudizio».

Socci arrivò anche a definire perfettamente quel che lui stesso oggi sta facendo: «Oggi poi alla forzatura di certi media che attribuiscono arbitrariamente a Francesco un profilo “sovversivo”, fanno da sponda – come dicevo – certi fondamentalisti che alimentano all’interno della cristianità la stessa idea. Il disorientamento che si produce così non va sottovalutato». Pochi giorni fa lo scrittore ha definito il sociologo Massimo Introvigne uno «sconosciuto ai più», membro della «variopinta corte di Papa Francesco», reo di aver difeso il Pontefice…ma due anni fa lo elogiava proprio per la sua difesa del Pontefice: «Anche un sociologo attento come Massimo Introvigne ha lanciato l’allarme, mettendo in guardia dal rischio di imboccare la via che porta allo scisma. Perché la sofferenza è manifestata soprattutto da buoni cattolici ed ecclesiastici finora fedeli al papa che dicono di sentirsi orfani di Benedetto XVI». Già, ma non è forse Socci a ripetere costantemente quanto si senta orfano di Benedetto XVI? Sta dunque puntando allo scisma, come profetizzò indirettamente nel 2013?

Il giornalista di “Libero” ricordò infine agli antipapisti di allora, suoi fedeli seguaci oggi: «Questi sedicenti ratzingeriani dimenticano che papa Benedetto ha proclamato fin dall’inizio la sua affettuosa sequela al nuovo papa e ha ricordato a tutti – alla vigilia del Conclave – il fondamento del cattolicesimo: “Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura”. Se non si crede questo, come ci si può dire cattolici?». Ecco appunto, sono bastati pochi mesi e il sedicente ratzingeriano Antonio Socci non solo si è rimangiato tutto, avviando una dura sfida contro Papa Francesco, ma ha anche cercato di contrapporre Benedetto XVI al nuovo papa. Prendendo in prestito le sue parole: «come ci si può dire cattolici?». 

La redazione

102 commenti a Quando Antonio Socci difendeva Papa Francesco dai «ratzingeriani»

  • Paolo Viti ha detto:

    Avete scritto bene, questo velocissimo passaggio dal cattolicesimo all’antipapismo nel giro di pochi mesi è dimostrazione di una perdita colossale di lucidità. Per questo credo che la malattia della figlia abbia purtroppo giocato un ruolo fondamentale, così come la sua voglia di vendicarsi contro il Vaticano per aver smentito il complotto del quarto segreto di Fatima, così come per il negato appoggio ai fenomeni di Medjugorje a cui aveva dedicato l’esistenza qualche anno fa.

    • Gab ha detto:

      Ancora una volta voglio ricordare che il cattolico è cattolico e basta. Non è papista o antipapista. Queste sciocche categorie non sono affatto razionali.

      Esprimere dei dubbi sull’operato di un pontefice è assolutamente legittimo, soprattutto quando il pontefice si presta a seri fraintendimenti. Allora è bene chiarire. La dottrina non è fatta da un papa ma dal magistero perenne della Chiesa. Se il papa attua e dice cose per modificare anche solo alcuni aspetti del magistero questo è assolutamente da denunciare. I cattolici che fanno finta di niente non amano la Chiesa.

      • Paolo Viti ha detto:

        Purtroppo Socci non esprime soltanto legittime perplessità ma da mesi sta portando avanti una quotidiana campagna di delegittimazione di Papa Francesco, lo stesso Socci nel 2013 (come mostra questo articolo) spiegava che chi si comporta in questo modo non può più definirsi cattolico.

        Il fatto che Socci stia facendo antipapismo non lo dico io o Uccr, ma il blog iper-tradizionalista Messainlatino: http://blog.messainlatino.it/2014/09/lantipapismo-di-antonio-socci-la-mossa.html

        Francesco non si sta prestando a “seri fraintendimenti”, non più frequentemente di quanto lo fece Benedetto XVI.

    • Fabrizia ha detto:

      Sono anch’io molto addolorata per il cambiamento di Socci, fino a poco tempo fa appassionato difensore della Chiesa. Penso anch’io che c’entri il dolore per la malattia della figlia. Sono d’accordo che si contestino le sue idee e si denuncino i suoi errori. Vorrei però che lo si facesse con lo stesso amore con cui lo farebbe Cristo, senza aggressività, ironie, Toni sprezzanti. È chiedere troppo a un sito come il nostro?

  • Alessandro M. ha detto:

    Ottimo articolo che mette Socci di fronte alle sue contraddizioni. Chissà che non si decida a spiegare questo rabbioso e sorprendente cambiamento.
    Comunque sia il “passaggio di mano” dell’Eucaristia (che certo non si può imputare al Santo Padre) è stato un fatto grave. Una mancanza di rispetto verso il Corpo di Cristo (si parla di sacre specie cadute nel fango!). Non era affatto “necessario”. Sarebbe bastato spiegare che – visti i numeri – non era il caso di distribuire l’Eucarestia a tutti i fedeli: non è un sacrilegio non ricevere la comunione in una Santa Messa. Certo Socci sfrutta anche questa scusa per attaccare il Papa, ma sminuire il fatto in questo modo solo perché Socci vi si appiglia pretestuosamente non è segno di intelligenza delle cose di Fede.

    • Paolo Viti ha detto:

      Il presidente della Conferenza episcopale filippina, l’arcivescovo Socrates Villegas, ha chiaramente spiegato che in circostanze normali non sarebbe dovuto succedere, “ma nel caso di domenica, con sei milioni di persone, era necessario aiutarsi a ricevere la Comunione”. Il responsabile del rapporto con i media della conferenza episcopale, padre Francis Lucas, ha ribadito che “dal momento che la gente non poteva muoversi, il passaggio delle ostie di mano in mano era motivato”.

      Si sono posti il problema dunque e hanno risolto così, ed è inevitabile che qualche particola sia caduta nella confusione di 6 milioni di persone. Non è stato affatto una mancanza di rispetto, anzi, si è voluto dare a tutti la possibilità di ricevere il Sacramento in una giornata storica per la Chiesa. Forse pensiamo che Gesù si sarebbe tirato indietro?

      Per il resto concordo con te.

      • Alessandro M. ha detto:

        Ho letto quelle risposte e continuo a ritenerle ben poco accettabili. Quelle particole cadute sono il Corpo di Cristo, non pezzi di pane.

        • Paolo Viti ha detto:

          Io avrei trovato ben poco accettabile impedire a milioni di persone di non ricevere il Corpo di Cristo. Certamente Cristo, da come lo descrivono i Vangeli, avrebbe fatto lo stesso e non sarebbe stato attaccato a queste formalità.

          Secondo te Gesù Cristo è più contento che 6 milioni di persone si siano radunate attorno al suo vicario, ricevendo i Sacramenti, oppure è più triste perché qualche particola è caduta nel fango o è stata fatta passare di mano in mano? Sai quante volte i preti anziani sbagliano a dare la comunione in Chiesa e la fanno cadere per terra? Quindi è poco accettabile che i sacerdoti anziani distribuiscano la comunione?

          Siamo arenati alle formalità senza riuscire a valutare la realtà in modo aperto, con buon senso. E’ il peccato del tradizionalismo chiuso (lo dico per me stesso!), per questo Francesco ci sta bastonando così tanto. Lo ha capito benissimo!

          • Alessandro M. ha detto:

            Io penso invece che per evitare cose del genere posso rinunciare a ricevere l’Eucaristia.

            • Alessandro M. ha detto:

              Quanto a “secondo te Gesù è più contento se…” è un’argomentazione che francamente odio come poche. Cosa vorrebbe dire esattamente?
              Sono certo che Gesù è stato immensamente contento del fatto che milioni di persone siano andate alla messa del Papa. E lo sono anche io. Ma potrò non essere contento di un comportamento che non è affatto in linea con il rispetto dovuto ad un Sacramento? Certo è “forma”, ma è solo nella forma che appare la sostanza. Non arrivo a stracciarmi le vesti per questo fatto, non invoco la censura dell’inquisizione contro fedeli e vescovi, semplicemente mi dispiaccio per un fatto che è oggettivamente grave e che si sarebbe potuto evitare (non lo si è fatto con i milioni di pellegrini alle GMG?).

              • Paolo Viti ha detto:

                Certo, mi dispiaccio anch’io ma utilizzando il buon senso capisco perfettamente che è stato un fatto eccezionale e come tale si sono prese misure eccezionali (ovvero fuori dall’ordinario), come ha spiegato la Conferenza Episcopale Filippina.

            • Dario* ha detto:

              Io penso invece che con i “se” e con i “ma” non si fa la storia. E’ successo quel che è successo e recriminare non cambierà le cose. Certo è vero che il trend degli ultimi decenni nella Chiesa è nei fatti orientato verso una sempre minore considerazione verso il S.S. Sacramento. Quello che possiamo fare è sperare e pregare perché questi fatti possano portare ad un’inversione del trend e perché da oggi in poi ci si organizzi in modo che fatti del genere non abbiano a ripetersi.
              Detto questo, il fatto in sé è triste e biasimevole ma, come ben diceva Paolo e senza per questo giustificare la grave mancanza, Gesù per primo ha lasciato dissacrare il proprio corpo dagli aguzzini allo scopo di acquistarci la salvezza. Di certo Gesù non ne ha risentito visto che è nella gloria del Cielo mentre sono anche io convinto che si sarebbe dispiaciuto di non entrare in comunione con i 7 milioni di persone che questo desideravano. Aggiungo una cosa, quando un’Ostia consacrata non può, per varie ragioni essere mangiata, viene immersa in un po’ d’acqua perché perde gli attributi della transustanziazione nel momento in cui perde gli attributi del pane. Di conseguenza il fango ha compiuto ciò che si sarebbe compiuto in casi analoghi quindi, pur trattandosi di una mancanza, non è neanche lontanamente paragonabile a ciò che avviene nelle messe nere come sembra sostenere Gab.

              • Dario* ha detto:

                Chiarisco una frase poco chiara del mio post: “Di certo Gesù non ne ha risentito” è riferito ai fatti delle Filippine, non alle sofferenze subite 2000 anni or sono che ha vissuto da vero uomo con tutti gli annessi e connessi

          • Gab ha detto:

            Tu riduce la Chiesa come movimento umanista invece che, anzitutto, Casa del Signore. Questa è stata pura e bella profanazione, altro che un atto giustificato. Come è di moda oggi la chiesa invece di prestare il giusto culto a Dio si preoccupa delle superficialità umane.

            • Marco S. ha detto:

              Sono d’accordo.
              Mi risulta ci siano precise regole per trattare le particole consacrate cadute e sporcatesi in maniera tale da non essere piu’ consumabili.
              Da escludersi lasciarle li’ dove si trovano, in attesa dei netturbini o di qualche piccione, a cui andrebbe l’umano privilegio di comunicarsi con il Corpo di Cristo.

              Il fatto poi che nella Eucarestia la particola debba essere messa in bocca dal sacerdote o davanti al sacerdote e’ una garanzia dai rischi di profanazione.
              I sacerdoti piu’ zelanti si assicurano anche che venga deglutita.
              I satanisti vanno infatti a caccia di particole consacrate, anche se gia’ insalivate, per le loro porcate.
              Forse a Manila si saranno sentiti come all’ipermercato…:)

              Questo discorso ha, ovviamente, un senso se crediamo in quel parolone difficile che non riesco mai a scrivere correttamente…transustanziazione…e’ giusto ?

              Se invece la Comunione e’ solo un rito sociale, tanto cosi’ per affermare “Noi siamo Chiesa !”, allora mettiamo a tacere tutti questi noiosi brontoloni, con le loro paranoie….

              • Paolo Viti ha detto:

                Ecco appunto il richiamo alle regolette, allo schematismo: dalle calde camerette italiane si ergono gli zelanti difensori dell’ortodossia delle regoline per distribuire la Comunione.

                Vi siete accorti dell’evento che è stato? Avete guardato le immagini? Capite quante sono 6 milioni di persone? Vi siete accorti che la Conferenza Episcopale Filippina si è interrogata su questo e ha scelto di andare oltre le regoline per aderire umanamente ad un fatto eccezionale di questa portata?

                La Chiesa ha trovato il modo per dare il corpo di Cristo a quei 6 milioni di poveri accorsi attorno al Vicario di Cristo e gli zelanti farisei invece studiano le regoline su come non dare il corpo di Cristo. Mai come in questo periodo sto capendo la dannosità del tradizionalismo conservatore!

                • Marco S. ha detto:

                  Io evito sempre di giudicare le persone che ho di fronte, mentre tu mi pare non porti argomenti, ma fai solo questo.
                  Il fatto che vi siano 6 milioni di persone, a mio giudizio non giustifica il rischio che ci sia una simile profanazione.
                  La Comunione si puo’ rimandare a quando ci sono le condizioni: non mi risulta che ai poveri sia precluso l’ingresso delle chiese nelle situazioni ordinarie.

                  Certo se la Comunione e’ diventata un gesto simbolico o catartico, per sottolineare il culmine di un grandissmo happening (delle cui dimensioni, beninteso, mi rallegro molto), o l’affermazione di un successo pastorale ovvero, in questa forma, debba servire da approccio a questo sacramento, ho molti dubbi in merito e non credo di essere il solo.

                  E facile liquidare questi dubbi con frasi stizzite ed insultanti.
                  Ci si chieda pero’ anche perché questi argomenti ci irritano tanto.
                  Forse perché li si sa essere ragionevoli.

                  • Paolo Viti ha detto:

                    La Conferenza Episcopale Filippina ha valutato invece che l’eccezionalità dell’evento richiedesse una risposta fuori dalle norme. Ancora una volta i cattolici da salotto, oltretutto di un altro continente, vogliono saperne sempre di più della Chiesa e questo dimostra innanzitutto una mancanza di fede, che è anche l’unico motivo per aderire al pensiero antipapista di Socci.

                    Questi argomenti irritano perché sono puerili, è pura retorica schematica e moralista. Se aveste delle perplessità degne di nota non vi soffermereste su queste sciocchezze.

                    • Marco S. ha detto:

                      Va bene cosi’, allora.
                      Nessun errore, nessun male, sia pur minore !!
                      Basta con queste basse e farisaiche fissazioni !!!!!!!!!!!!!!! : ((( : )))

                      Comunque, se e’ cosi’, la prossima volta mi portero’ a Manila e faro’ almeno un po’ di dottrina anche ai piccioni ed ai bacherozzi locali.
                      Se devono comunicarsi con le particole lasciate cadere a terra, mi pare giusto che si preparino pure loro !

                    • Paolo Viti ha detto:

                      Mi spiace che ti ho tolto la possibilità di puntare il dito e indicare il male, l’errore e il peccato della Chiesa di Francesco, vedrai che ti rifarai alla prossima occasione 😉

                    • Dario* ha detto:

                      Mi fa dispiacere vedervi accapponare così. Io penso che entrambi stiate un po’ eccedendo nelle vostre posizioni (inteso come toni usati, dovreste rasserenarvi un po’). Sull’argomento mi vedo abbastanza vicino alle posizioni di Marco però con qualche distinguo. Innanzitutto penso anche io che il passamano non sia stato una buona scelta però un conto è dirlo qui con calma ed un conto è trovarsi nella situazione contingente e posso giustificare chi, sul momento, in quelle circostanze, ha operato quella scelta pur non condividendo la scelta che è stata fatta. Io onestamente mi auspico che si possa imparare da quest’esperienza ed organizzarsi meglio per il futuro, non la vedo una cosa impossibile.
                      Detto questo, essendo la cosa avvenuta durante la pioggia ed essendo il popolo filippino a mio avviso più devoto dell’equivalente italiano, non credo che il problema dei piccioni e dei bacherozzi si sia verificato ma sia un’esagerazione. Comunque sia, spero solo che questo spiacevole incidente non diventi l’n-esimo pretesto per attaccare Papa Francesco

            • Paolo Viti ha detto:

              La vera profanazione è rimanere chiusi nei vostri antiquati schematismi e non capire che si è trattato di un evento fuori dalla norma (6 milioni di persone!) e dunque va giudicato con questi parametri. Papa Francesco continua a bastonare su questo perché sta cambiando mentalità, ha perfettamente capito che molti cattolico sono chiusi nei loro dogmatismi, nel catastrofismo apocalittico tipico dei conservatori e invece dobbiamo aprirci alla realtà e giudicare i fatti con parametri diversi.

              Francesco concede l’Eucarestia a quei poveri filippini, accorsi a milioni attorno al vicario di Cristo e dall’altra parte gli scribi e i farisei che puntellano dalla loro cameretta sulle presunte violazioni, sulla presunta profanazione di Cristo. Senza accorgersi che Cristo era lì presente, in mezzo a quei 6 milioni di volti.

              • Marco S. ha detto:

                Facciamola piu’ semplioe Paolo.

                Diciamo che l’Arcidiocesi di Manila ha pasticciato un po’ perché forse, felice errore !!, non si aspettava cosi’ tanti fedeli.
                Sul campo magari e’ stato saggia a comportarsi cosi’, come male minore, per evitare i rischi delle resse che, con quei numeri, rischiano di provocare tragedie.

                La prossima volta si organizzeranno certamente meglio con piu’ sacerdoti ed organizzando meglio gli spazi.
                L’uomo e’ andato sulla Luna, voglio vedere se, con un po’ di organizzazione, non si puo’ distribuire decentemente la Comunione.

                Questa mi pare l’unica risposta cattolica che si puo’ dare a questo tipo di obiezione.
                Il resto lo lasciamo ad Hans Kung, direi 😉

                • Paolo Viti ha detto:

                  Per lo meno in questo commento c’è meno sicumera di volerne sapere di più della Chiesa, anche se continui a ignorare cosa voglia dire la presenza di 6 milioni di persone in un unico luogo e per un unico scopo.

                  • Marco S. ha detto:

                    Ma esci un po’ da te stesso e guardati da fuori !!!
                    Come tutte le persone che forse non hanno questa capacita’, mi pare attribuisca agli altri quello che forse stai dimostrando tu.

                    Io non ho nessuna “sicumera” e non ne voglio saperne piu’ della Chiesa: non sproloquiamo per favore !!!

                    Se il tuo capo ti dicesse: “Nella mia officina non si fuma, perché se no rischiamo tutti di saltare in aria, tra fischioni, bengala e stelle filanti !” ed il giorno dopo lo vedessi arrivare con un sigaro Avana acceso, non ti stupiresti e non andresti a dirgli “Ehi capo, spenga il sigaro, perché lei ci ha detto che fumando qui salta tutto in aria !”

                    Quindi, caro sig.Paolo, io non ne voglio sapere piu’ della Chiesa, perché sto semplicemente applicando la dottrina, le regole e la prassi della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, tra l’altro in merito al modo di trattare quella cosa che, quando viene somministrata viene qualificata come “Il Corpo di Cristo”.
                    Le torna ?

                    Sarebbe forse la Chiesa a dover spiegare la contraddizione a quella parte del “pueblo” che magari e’ persino disposta anche farsi crocifiggere sulla Via Appia, ma che purtroppo non e’ ancora riuscita (limite suo, beninteso !) a seguire questi “voli pindarici” dottrinari.

                    Comunque finiamola qui Paolo.
                    La risposta giusta me la sono gia’ data da solo, senza bisogno di equilibrismi sul filo del rasoio tra ortodossia ed eresia.
                    Vuoi scommettere che la prossima volta che ci sara’ un incontro cosi’ numeroso, tale pasticcio non capitera’ piu’ e si organizzeranno meglio ?

                    • Paolo Viti ha detto:

                      Tu non hai alcuna autorità per applicare la dottrina, le regole e la prassi della Chiesa Cattolica, l’autorità ce l’ ha soltanto la Chiesa stessa che in quel caso ha preso una ben precisa decisione dopo una accurata valutazione. Tu rivendichi su te stesso l’autorità di decidere come vada applicata la dottrina della Chiesa anche nei casi specifici e questo significa volerne sapere di più, è un cattolicesimo adulto. Sono curioso di sapere come si fa ad “organizzarsi meglio” con 6 milioni di persone…

              • FREEZER75 ha detto:

                Straquoto

            • Sete di Parola ha detto:

              Ti stringo la mano virtualmente per quello che ha scritto! Grazie mi hai tolto le parole di bocca. Penso che siamo arrivati a questi livelli, proprio perché da anni si tende a giustificare tutto. Mi ha colpito una frase del prof. De Mattei : crisi della Chiesa è causata dalla crisi della liturgia. Fa riflettere…

              • Marco S. ha detto:

                Fariseo !!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😉

              • Paolo Viti ha detto:

                La crisi della Chiesa è causata dalla mancanza di fiducia nella Chiesa, dagli intellettuali creazionisti cattolici che dobbiamo sopportare, ossessionati dal passato, da quanto era bello una volta, dalla messa tridentina, dalla massoneria, dal clericalismo, dal catastrofismo infantile del “si tende a giustificare tutto”.

                Non mi stupisco che siate in scontro diretto con la Chiesa cattolica, sapete già chi vincerà e chi dovrà fare le valige.

                • Marco S. ha detto:

                  La Chiesa cattolica ha molte sensibilita’ e sarebbe giusto farsi venire almeno dubbio prima di giudicare gli altri ed augurarsi che si levino dai piedi, senza magari rendersi conto di avere noi gia’ un piede fuori.

                  Il cristianesimo e’ la fede nell’Incarnazione di Dio, non la fede nelle Piazza Piene che non raramente vanno di concerto alle chiese vuote (per fortuna non e’ il caso delle Filippine).
                  Non lasciamoci prendere dalla “sindrome della domenica delle palme”.

                  Quando vedremo che, per comunicare 12 milioni di persone, lanceremo le particole a mo’ di frisbee, forse potra’ bastare per chiarirci ?
                  E’ tutta qui l’essenza del problema, caro Paolo

      • Sete di Parola ha detto:

        Sii Non era questione di vita o di morte non ricevere Eucarestia in quella circostanza. O ci crediamo o non ci crediamo. Se in quella particola è presente il Signore Gesù figlio di Dio e seconda persona della S. Trinità, quindi Lui stesso Dio, è stato fatto un grosso sacrilegio senza se e senza ma. E qui si potrebbe aprire un capitolo sulla Comunione in mano, ma non si finirebbe più. Se non capiamo che è un sacrilegio ed è quasi normale che sia caduta in terra vista la folla, allora giustifichiamo tutto e proprio tutto, non ci siamo eh!

        • Paolo Viti ha detto:

          Quindi Gesù Cristo ora si è offeso perché è stato dato il Suo corpo a 6 milioni di poveri pellegrini accorsi attorno al Suo vicario.

          Oh signur la comunione in mano, la messa tridentina e le donne con il velo…forza Papa Francesco, smontali e scandalizzali tutti, questo tipo di Chiesa è profondamente malata!!

    • Fabrizia ha detto:

      Mi ricordo che quando ero piccolina mi avevano raccontato la storia di Tarcisio, questo ragazzetto dei primi tempi del Cristianesimo che,per non farsi portare via l’Eucaristia, si è lasciato massacrare. È stato scemo? Non era la sua una situazione eccezionale? Perché ha preferito morire piuttosto che lasciare profanare le Sacre Specie? E perché èvenerato come santo e martire dalla Chiesa Cattolica?

  • gandalf il grigio ha detto:

    Fratelli fa molto male al cuore la vicenda di Socci. Chiediamo al Signore di ricordarci di pregare per lui affinché ritorni ad essere l’ottimo scrittore che era.Non dimentichiamo mai di pregare per la Chiesa tutta e per sostenere papa Francesco nello svolgimento della sua missione, affinché rimanga sempre nella luce di Cristo e ci guidi facendo la volontà del Padre (come credo stia facendo).

  • Dario* ha detto:

    E con questo si può dire chiuso il “caso Socci”

    Nota per la redazione (seconda riga): “a cui ha sempre appartenuto” –> a cui è sempre appartenuto

  • Daniele# ha detto:

    Vi ringrazio per questo articolo (sono sempre io, ma da adesso in poi se interverrò aggiungerò un diesis dopo il mio nome, per distinguermi dagli omonimi; la maiuscola può non bastare).

    Dato che sono d’accordo con Dario* sul fatto che il caso è chiuso, aggiungo una notazione a margine che mi è venuta in mente, che c’entra e non c’entra, perché è collegata con le critiche volte alla distribuzione dell’eucarestia alla messa di Manila, a cui in questo articolo si fa cenno.
    Fermo restando che ovviamente il Papa non c’entrava niente, è vero che un’immagine simile può turbare, anche se è vero che in circostanze così storicamente uniche possono aversi anche deroghe storicamente uniche. Ma vorrei rispondere soprattutto alle persone molto turbate dal fatto (solo raccontato e non documentato) che alcune ostie sarebbero cadute “nel fango”. Mettiamo che sia davvero avvenuto: può essere. In un primo istante ero dispiaciuto anche io, poi mi sono venuti in mente due passi del vangelo di Giovanni: “…E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.” (Gv 8,8) e poi “…Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco” (Gv, 9,5), e allora ho capito che non dovevo decidere io quanto dispiacermi. Gesù non temeva di abbassarsi a terra e non aveva paura del fango, anzi lo usava per guarire. Quindi, a tutti coloro che si sono preoccupati per le ostie per terra a Manila dico: sì un po’ preoccuparsene è giusto, ma Lui di sicuro se ne è preoccupato meno di noi.

    • Gab ha detto:

      Perfetto. Con questo ragionamento distribuiamo le ostie alle sette sataniche. Tanto Gesu’ cenava con i peccatori, giusto?

      • Paolo Viti ha detto:

        Ma cosa c’entra? Paragoni assurdi…6 milioni di fedeli filippini accorsi attorno al successore di Pietro paragonati alle sette sataniche, tutto in nome del rispetto zelante delle regoline. Il cristianesimo ridotto a formalità e formalismo. Ci vuole elasticità mentale e buon senso, non rigido schematismo!

        • Marco S. ha detto:

          Non credo sia corretto dire che Gab “ha paragonato 6 milioni di filippini alle sette sataniche”, perché se si fa un’affermazione del genere, allora vuol dire che o ci si e’ o (come penso sia, beninteso !) ci si fa….scusami !
          Cercare di aver ragione argomentando e’ giusto; cercare di aver ragione travisando il pensiero dell’interlocutore mi pare meno giusto.

          Che il rischio di volontaria profanazione del SS Sacramento non sia solo una fissa di questi “farisei” del XXI secolo, me lo fece capire un fatto di molto tempo fa, avvenuto nella cappella del Duomo di Milano, di cui mio padre fu testimone.

          Il celebrante stava distribuendo normalmente la S.Comunione quando, all’improvviso, mio padre lo vide affidare frettolosamente la pisside alla custodia del diacono e “fiondarsi” lungo la navata dietro una persona che si era appena comunicata, allontanandosi con passo svelto.
          Costui era un uomo distinto, in giacca e cravatta, tipo “manager”, ed aveva messo in bocca la particola ma poi, giratosi, l’aveva recuperata furtivamente e messa in tasca.
          Il prete pero’ lo vide, lo insegui’ e se la fece restituire, senza tanti complimenti.

          Mi permetto quindi di osservare che, se certe comunita’, che non voglio qualificare, attribuiscono tanta importanza al SS Sacramento, al punto da rischiare brutte figure per procurarsi qualcosa che per loro (se e’ vero quello che ci raccontano) dovrebbe trovarsi per pochi euro, a pacchetti, al supermercato, possiamo noi essere da meno ???
          E se un reparto dell’Esercito incontra il SS Sacramento, gli rende gli onori militari, noi che facciamo ??

          Osservo anche che, se certe cose possono avvenire nello spazio relativamente ristretto di una cappella, a maggior ragione tale rischio puo’ verificarsi in contesti piu’ ampi.

          • Paolo Viti ha detto:

            Un racconto che a nulla c’entra, nessuno mette in dubbio l’importanza dell’Eucarestia ma bisogna togliere i paraocchi e concentrarsi sull’accaduto: 6 milioni di persone da sfamare con il corpo di Cristo, e voi state a sindacare dalla vostra cameretta sul passamano che c’è stato e su un paio di Ostie cadute a terra.

            • Marco S. ha detto:

              Va bene c’erano 6 milioni di persone, c’erano 6 milioni di persone !!!
              E’ una cosa positiva, ma quello che conta e’ la quotidianita’ della fede che, per fortuna, nelle Filippine e’ gia’ molto positiva, forse non si potrebbe umanamente sperare di piu’.

              Le Filippine hanno una popolazione di quasi cento milioni di abitanti, in gran parte cattolici e, per fortuna soprattutto loro fortuna, molto devoti e fedeli ai sacramenti.
              E facile immaginare che gran parte delle persone che erano a Manila a ricevere la S.Comunione, l’avrebbero comunque ricevuta nella loro parrocchia.

              Bella la calda testimonianza di affetto al nostro (di tutti noi, italiani e filippini) Papa, che spero possa dargli forza per continuare fiduciosamente il Suo apostolato.

              Pero’ ho l’impressione che questi 6 milioni di persone siano un numero che rappresenta piu’ una celebrazione di una delle piu’ grandi, piu’ vitali e piu’ belle comunita’ della cattolicita’, che il segno di qualche germoglio in piu’ che e’ nato.

              In quanto alla Filippine, non esageriamo con l’idea terzomondiale di poverta’, perche’ hanno gia’ “messo la freccia” per sorpassare economicamente i primi paesi europei.
              Non tarderanno a portarsi alla sinistra anche dell’Italia.
              E, in nome di Dio, se lo meritano !

              • Paolo Viti ha detto:

                Apprezzo il tuo tentativo di guardare l’accaduto con un’apertura di sguardo, questa è la strada giusta per giudicare i fatti che sono avvenuti.

  • Alèudin - preghierecorte ha detto:

    Peccato perchè alcuni libri di Socci, “La guerra contro Gesù” e “Indagine su Gesù”, sono splendidi, opere di valore notevole.

    Speriamo in un ravvedimento.

    • Norberto ha detto:

      Purtroppo “La guerra contro Gesù” è completamente disinformante, arriva addirittura a negare le fonti presinottiche. Socci è completamente impreparato anche sulla storicità dei Vangeli.

      • da quel che ricordo il libro riportava fatti e studi con le relative fonti e lasciava ben poco al commento personale.

        Quindi o ci dici qualcosa di più o il tuo commento non aiuta molto.

        • Norberto ha detto:

          Se hai il libro sottomano recati al capitolo in cui crea il complotto degli studiosi del Nuovo Testamento (compresi biblisti di fama internazionale) contro la storicità dei Vangeli. Lui per ristabilire i fatti -secondo lui- afferma che i discepoli/apostoli Giovanni, Marco, Matteo e Luca sarebbero davvero gli autori diretti dei Vangeli e nega la fonte Q e le varie fonti precristiane. Più interessante il passaggio sul 7Q5 di Quman quando riporta le parole della Montevecchi, ma è l’unica parte salvabile del libro sulla storicità dei Vangeli. Anche tutto il discorso sulle presunte profezie avveratesi con Gesù è puerile e denota una profonda mancanza di consapevolezza degli studi sui singoli brani dell’Antico Testamento. Insomma è un libro completamente disinformante da questo punto di vista che mostra soltanto come gli intellettuali cattolici siano decisamente indietro sulla storicità dei Vangeli e sono facilmente ridicolizzabili da qualunque laicista che abbia un minimo di cultura in merito.

          • Andrò a rileggere la parte, resta il fatto (non per fare polemica), che sono le tue parole contro le sue. Ci vorrà tempo affinchè possa controllare, verificare e meditare le fonti citate.
            Non condivido la generalizzazione finale sugli intellettuali cattolici, poteva essere vera 70 anni fa, ora non più.

    • andrea g ha detto:

      Aggiungerei il bellissimo “Mistero Medjugorie”; e mi piace molto
      anche “Tornati dall’Aldilà”.

  • Discepolo ha detto:

    Scusate ma quello che non capisco è lo spostare il livelo dal campo opinioni/idee al campo personale umano.
    perchè vi accanite contro Socci come persona? perchè non cercate SOLO di ontrastare le sue idee se non siete d’accordo?
    mi sembra che in voi ci sia poca fredda obbiettività e molto livore.
    Va bene a voi Socci sta anticpatico come persona. A me per esempio sta indiffrente come persona.
    se dovessi giudicare tra le sue idee e le vostre cercherei di giudicare spassionatamente.
    Non apprezzo quelli che fanno delle proprie antipatie diosincrasie umane il metro di giudizio.
    Vorrei , mi piacerebbe che voi controbatteste alle tesi di Socci senza continumente definirlo un poveretto, un fuori di testa un pazzo, un nevrotico ecc ecc.
    Controbattete , visto che siete cattolci razionali, RAZIONALMENTE alle sue tesi.
    L’odio e il livore non sono un buon argomento

    • Norberto ha detto:

      Per chi segue il sito sa benissimo che si è sempre discusso sull’accanimento di Socci contro Francesco, replicando alle sue accuse. In questo articolo non c’è nessun accanimento sulla persona ma si mostra semplicemente il suo repentino cambiamento di idee, arrivando a comportarsi nel modo che lui condannava.

      Mi citeresti dove si definisce “un poveretto, un fuori di testa un pazzo, un nevrotico”. Grazie, se non lo fai allora il tuo è accanimento contro Uccr e non sulle idee proposte.

  • gianfranco56 ha detto:

    Mi trovo a fare il “difensore” di Socci e, come avvocato, sono proprio scarso.
    Tuttavia, considerato che la redazione è ritornata sull’argomento della presunta giravolta dello scrittore, mi preme sottolineare che ciò non corrisponde al vero.
    L’articolo proposto è del 2013 e Bergoglio si era appena insediato.
    Che non sia un cambio di passo o una crisi personale di Socci lo scrive lui stesso nel libro.

    Esattamente a pag. 13 egli scrive : “Quando nell’autunno del 2013 mi arrivò questa lettera (1) ( si riferisce alla lettera pubblica inviata dalla cattolica messicana ed amica del Papa, a Bergoglio stesso, tale Lucrezia Rego de Planas, madre di nove figli, docente universitaria nonché direttrice di uno dei più impostanti portali web cattolici in lingua spagnola) rimasi molto colpito.
    Ma ritenevo che si dovesse concedere fiducia a papa Francesco, che forse alcune gaffe rientravano nell’esperienza e in una certa interpretazione, che era necessario vederlo concretamente alle prese con i problemi del Vaticano e della Chiesa e dare
    il tempo alla <> di agire.”

    Questo è quanto mi sentivo di precisare.

    Devo poi aggiungere una risposta all’amico Dario, il quale mi ha chiesto dove avessi ripreso quella notizia della “perla” sull’inferno pronunciata da Papa Francesco.
    Per completezza, la riporto :

    “Con umiltà, ricerca interiore e la contemplazione della preghiera, abbiamo guadagnato una nuova comprensione di certi dogmi. La Chiesa non crede più all’inferno, dove la gente soffre. Questa dottrina è incompatibile con l’amore infinito di Dio. Dio non è un giudice, ma un amico e un amante dell’umanità. Dio non cerca di condannare, ma solo ad abbracciare. Come la storia di Adamo ed Eva, vediamo l’inferno come un espediente letterario. L’inferno è solo una metafora per l’animo isolato, che, come tutte le anime alla fine sarà unita in amore con Dio” (2)

    Mettiamola così, per finire, almeno per adesso; quando il VICARIO DI CRISTO parla a braccio, prende degli svarioni colossali, un po come l’auto in corsa va fuori pista.

    Personalmente sono contento che si siano amici come Antonio che da buon “navigatore” lo riportano in pista.

    Buon proseguimento a tutti e, per i meno convinti, suggerisco la lettura del libro.

    P.S.
    Invito gli amici ed amiche a non rispondere – se lo ritengono – in modo provocatorio perché gli “svarioni” non sono finiti e non vorrei sentirmi costretto (censura permettendo) a doverli riscrivere tutti. 🙂 🙂

    (1)
    http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV621_Lettera_a_Papa_Francesco.html
    (2)
    http://www.nouvelordremondial.cc/2014/01/02/lenfer-nexiste-pas-et-adam-et-eve-nont-jamais-existe-selon-le-pape-francois
    http://filippofolliero.com/papa-francesco-inferno-non-esiste-la-storia-di-adamo-ed-eva-e-solo-una-metafora/

    • Paolo Viti ha detto:

      Purtroppo la tua replica è completamente inconsistente dato che ad essa viene già risposto nell’articolo qui sopra, quando si dice: “Certo, sappiamo che Socci cambiò opinione su Francesco (e il mondo cattolico ha cambiato opinione su Socci) ma in questo caso ha fatto ben di più: ha assunto l’esatto comportamento che fino a pochi mesi prima osteggiava apertamente definendolo “fanatismo” e “fondamentalismo ratzingeriano”. Questo enorme e contraddittorio voltagabbanismo sembra essere sintomo di una forte instabilità emotiva e dunque di una mancanza di lucidità nei suoi giudizi attuali”.

    • Paolo Viti ha detto:

      Quelle che tu spacci come affermazioni di Francesco sono in realtà menzogne allo stato puro. Francesco non ha mai pronunciato quelle parole, in nessun discorso. Tant’è che la fonte che citi sono quei pazzi del “Nuovo ordine mondiale” che linkano un articolo francese che non riporta alcuna fonte: http://www.nouvelordremondial.cc/2014/01/02/lenfer-nexiste-pas-et-adam-et-eve-nont-jamais-existe-selon-le-pape-francois/

      Hai chiaramente dimostrato come l’odio verso Francesco sia generato da una completa disinformazione e da una creduloneria verso siti complottistici che neppure un bambino prenderebbe in considerazione. E’ vergognoso il bassissimo livello culturale di tantissimi cattolici ed è un fatto decisamente allarmante e preoccupante, proprio per questo credo che Papa Francesco abbia capito tutto e ci stia davvero riportando sulla retta via.

    • Dario* ha detto:

      Purtroppo non capisco il francese, in compenso la fonte in questione non sembra che essere un blog qualsiasi che non riporta da dove prende le informazioni che, di conseguenza, potrebbero essere distorte dalla decontestualizzazione (faccio un esempio sotto di cosa intendo) o manipolate ad arte (e quindi false). Onestamente non mi sembra per niente credibile che il Papa abbaia detto che l’inferno non esiste e la cosa sia passata sotto silenzio, fosse stato vero avrebbe avuto un’eco mediatica di proporzioni tsunamiche.

      Es. di decontestualizzazione che ribalta il senso del discorso (dal Salmo 53):
      Citazione 1: Dio non esiste
      Citazione 2: Lo stolto pensa: “Dio non esiste”.
      Entrambe sono citazioni dello stesso passo dello stesso salmo eppure il significato è diametralmente opposto

    • Marco S. ha detto:

      Il sig.Gianfranco ha scritto: “Mettiamola così, per finire, almeno per adesso; quando il VICARIO DI CRISTO parla a braccio, prende degli svarioni colossali, un po come l’auto in corsa va fuori pista. Personalmente sono contento che si siano amici come Antonio che da buon “navigatore” lo riportano in pista”.

      Mi pare una concezione un po’ edulcorata.
      Socci non si considera come il navigatore di un’auto da rally, alla cui guida c’e’ il papa, perché lo attacca profondamente, mettendo in dubbio persino che egli (restando nella metafora rallistica) abbia la patente.
      Di fronte a questi attacchi generali “lancia a resta” e’ improbabile che il Papa possa considerare le parole di Socci come un consiglio fraterno, proveniente da un apprezzato e devoto intellettuale cattolico, che quindi possa fargli da “navigatore”.
      Magari l’articolo di Messori puo’ essere stato letto in questo modo, ma non gli attacchi di Socci.

  • Annarosa ha detto:

    Avete finito di infangare Antonio Socci , si o no ? Delinquenti !

    • K ha detto:

      Guardi Annarosa, come puo’ ben leggere dall’articolo, Socci si sta infangando da solo.

    • Paolo Viti ha detto:

      Delinquenti? 😀

      E tu hai finito di infangare il Pontefice e dunque segare il ramo su cui sei seduta?

  • Rossella ha detto:

    Sentirsi orfani di Benedetto XVI non significa mettere in discussione il Papa… immagino che nessun cattolico possa arrivare a negare quella che sostanzialmente resta una verita’ di fede. Credere nella Chiesa significa credere nel fatto che viene dall’Alto e la cosa meglio qualifica il Suo carattere missionario. I piani del Signore sono impescrutabili.

    • Paolo Viti ha detto:

      Sono d’accordo, tuttavia Socci non solo si sente orfano di Benedetto XVI (tutti ci sentiamo tali, così come sia orfani di Giovanni Paolo II) ma sta opponendo Benedetto XVI a Papa Francesco.

      Eppure era lui stesso ad affermare che chi contrasta così apertamente Papa Francesco non può più coerentemente dirsi cattolico: “Questi sedicenti ratzingeriani dimenticano che papa Benedetto ha proclamato fin dall’inizio la sua affettuosa sequela al nuovo papa e ha ricordato a tutti – alla vigilia del Conclave – il fondamento del cattolicesimo: “Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura”. Se non si crede questo, come ci si può dire cattolici?»: http://www.antoniosocci.com/2013/10/francesco-e-quel-colloquio-con-scalfari/

  • Luisa ha detto:

    Voi che fate tanto le anime belle a cui Soccci impedisce di scrivere sulla sua pagina fb, beccatevi questo: https://www.youtube.com/watch?v=lxRctPiQGs: voi fate esattamente lo stesso con chi non vi garba. Come lo definite questo atteggiamento? Io lo chiamo ipocrisia, voi non so…

    • Paolo Viti ha detto:

      Beh dalla veemenza con cui parla l’autore di questo articolo, così come il torpiloquio e la sua esplicita dichiarazione di essere “contro i cattolici” si comprende chiaramente che la censura non era dovuta alle sue idee ma al modo di esporle, sicuramente violento e non civile.

      Al contrario Antonio Socci impedisce qualunque dibattito civile e qualunque confronto con le sue idee perché nei fatti lui stesso non è lucido, sa benissimo di non poter reggere a lungo senza uscire definitivamente dalla Chiesa cattolica. Esistono ormai numerosi gruppi Facebook contro Antonio Socci in essi puoi trovare centinaia di testimonianza di fedeli cattolici da lui censurati o insultati per le loro osservazioni. Paragonarli allo psicopatico di questo video è ridicolo.

    • gladio ha detto:

      Oh la Luisa! oggi s’ è scordata di metter su il pannolone per l’ incontinenza verbale!

      Comunque è vero : censuriamo chi non ci garba.
      Ci garba invece chi ci chiama delinquenti e ipocriti, infatti chi ci definisce tali non li censuriamo.

      • Luisa ha detto:

        Ma avete una bella faccia tosta! E voi non offendete nessuno? E come no! Tanto per cominciare i pannoloni fra un po’ dovrete metterveli voi, mi sa. E non vi ho dato dei delinquenti, quindi non attribuitemi quello che non dico. Comunque ognuno si ritenga offeso e insultato da chi crede e banni chi vuole, questo era il concetto, se non fosse stato chiaro.

        • gladio ha detto:

          E’ vero è vero, Luisa, ti chiedo scusa, l’ epiteto delinquenti ci è stato offerto da un’ altra commentatrice, faccio ammenda.

          Comunque sia nessuna delle due è stata censurata.

        • Norberto ha detto:

          Come mai qui i dissidenti sono ben accetti, anche quando insultano e umiliano il Santo Padre, mentre sulla pagina FB di Socci ci sono solo commenti di adulazione per lui e chiunque dica qualcosa di critico viene immediatamente bannato? Chi è in una posizione serena, evangelica e aperta agli altri? Prova a rifletterci…

  • gianfranco56 ha detto:

    Mi dispiace deluderti ma non nutro alcun odio verso Bergoglio!!!
    Mi ripropongo solamente di pubblicare eventuali “bergogliate” che secondo me ad anche molti altri, non sembrano proprio in linea con la Fede bimillenaria della chiesa.

    L’ultima riguarda il paradiso che, secondo il VICARIO DI CRISTO non è un luogo ma uno stato dell’anima(1)

    Immagino che troverai anche questo riferimento falso; forse perché non ti fa piacere!!

    Aggiungiamo qualche altra perla del nostro:
    Omelia di Santa Marta 04.09.2014. Omelia di Santa Marta 18.09.2014.
    Bergoglio ha affermato: “Il luogo privilegiato per incontrare Cristo sono i nostri peccati”.

    Omelia Santa Marta 30.09.2014, Bergoglio afferma: “Gesù, quando si lamenta — “Padre, perché mi hai abbandonato?” — bestemmia? Il mistero è questo”.
    Insinuare ai fedeli che Gesù possa bestemmiare? Lascio a voi decidere!!

    Ovviamente ce ne sono altre ma le conservo per dopo 🙂

    Naturalmente ci sono i ravvedimenti operosi; è grazie alle persone care che stanno accanto a lui ed agli amici sinceri come Antonio che si possono leggere queste notizie, pubblicate su TEMPI (2)
    Alle prossime “Bergogliate”.

    (1)
    http://www.metronews.it/14/11/26/paradiso-gli-animali-lapertura-di-papa-francesco.html

    (2)
    Papa Francesco «dispiaciuto» per come sono state interpretate le sua parole sui «cattolici conigli»
    http://www.tempi.it/papa-francesco-dispiaciuto-per-come-sono-state-interpretate-le-sua-parole-sui-cattolici-conigli#.VMVWT_6G9as

    • FREEZER75 ha detto:

      Se a lei, Socci e compagnia, non sta bene Papa Francesco ne prendiamo atto

      Comunque questi attacchi cosi insistenti, sono indice di un malessere profondo e credo che Socci dovrebbe darsi una regolata in merito
      Se non riesci a convivere con chi non è come vorresti beh …qualche problema c’è eccome

    • Paolo Viti ha detto:

      Mi fa piacere che hai abbandonato le bufale che hai citato dal sito del Nuovo ordine mondiale. Comunque hai chiarito che tipo di complottisti aleggiano attorno a Socci.

      1) PARADISO. Inizio facendo notare che la tua nuova fonte è “metronews” 🙂
      Effettivamente questa volta davvero Francesco ha affermato: il paradiso “più che un luogo è uno stato dell’anima”:
      http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2014/documents/papa-francesco_20141126_udienza-generale.html
      Peccato che nessuno abbia mai detto il contrario, il Catechismo non definisce mai il paradiso come un luogo fisico ma come “comunione di vita e di amore con la Santissima Trinità”. Dunque semmai si dimostra la tua ignoranza in merito e il tuo ancoraggio alle favole dei bambini sul paradiso come il villaggio bianco tra le nuvole del cielo

      2) “LUOGO PRIVILEGIATO PER INCONTRARE CRISTO SONO I NOSTRI PECCATI”
      Anche in questo caso dimostri la tua malafede e la tua disinformazione, Francesco ha detto un’altra cosa: “Il luogo privilegiato per l’incontro con Gesù Cristo sono i propri peccati. Se un cristiano non è capace di sentirsi proprio peccatore e salvato dal sangue di Cristo, questo Crocifisso, è un cristiano a metà cammino, è un cristiano tiepido. La forza della Parola di Dio è in quell’incontro tra i miei peccati e il sangue di Cristo, che mi salva. E quando non c’è quell’incontro, non c’è forza nel cuore”. http://www.news.va/it/news/il-papa-luogo-privilegiato-per-lincontro-con-gesu
      E’ un bellissimo passaggio che tu, essendo ignorante e in malafede, non riesci a comprendere.

      3) GESU BESTEMMIA QUANDO DICE “DIO PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO”
      Anche in questo caso estrapoli una frase senza citare il resto, dimostrazione ulteriore della tua completa malafede (comportamento diffamatorio contro il Santo Padre che dovrai rendere conto a Dio). Francesco dice un’altra cosa: ““Gesù, quando si lamenta – ‘Padre, perché mi ha abbandonato!’ – bestemmia? Il mistero è questo. Tante volte io ho sentito persone che stanno vivendo situazioni difficili, dolorose, che hanno perso tanto o si sentono sole e abbandonate e vengono a lamentarsi e fanno queste domande: perché? Perché? Si ribellano contro Dio. E io dico: ‘Continua a pregare così, perché anche questa è una preghiera’. Era una preghiera quando Gesù ha detto a suo Padre: ‘Perché mi ha abbandonato!’”. E’ una preghiera, non una bestemmia. http://it.radiovaticana.va/news/2014/09/30/il_papa_evitare_lamentele_da_teatro,_pregare_per_chi_soffre/1107560

      Con questo si dimostra che razza di ignoranti e diffamatori siano i devoti di Antonio Socci.

      • Marco S. ha detto:

        Sig. Viti, Lei fa delle considerazioni molto interessanti.
        Quello che rovina un po’ il tutto e’ questo continuo giudicare la gente senza necessita’.
        Sara’ Dio ha giudicare i peccato contro lo Spirito Santo.

        Il nostro humilissimo contributo che possiamo dare alla Chiesa e’ cercare di individuare gli errori e di correggerli.
        Per noi esistono soltanto persone che sbagliano, non esistono diffamatori o persone in malafede.

        Osservo poi essere scandalosissimo per chi ci legge vedere questi insulti e queste fazioni interne alla Chiesa Cattolica l’una contro l’altra armate.
        Mi sento veramente avvilito a vedere la Chiesa ridotta cosi’ e questo mi pare di gran lunga il suo problema principale, chiunque sieda sul Soglio di Pietro.

        Credo sarebbe veramente necessario piu’ rispetto reciproco, a partire dalla persona del Santo Padre, ma a finire con ciascuno di noi.

  • gianfranco56 ha detto:

    Dimenticavo, c’è anche chi sostiene che Francesco sia in odore di Massoneria.

    Al Conclave del 2005 che elesse Joseph Ratzinger, Bergoglio fu candidato dall’ex arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e risultò il secondo più votato.(1) Dato quest’ultimo che si può benissimo reperire da altre fonti.

    Carlo Maria Martini volle essere iniziato Libero Muratore…Ma di questo fatto – e delle modalità in cui poté verificarsi – si troverà probabilmente una qualche traccia illustrativa nel libro del Fratello Gioele Magaldi, MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore, in uscita per novembre 2012.
    Per quanto ci riguarda, invece, con grande semplicità e commozione, con immenso affetto e infinita stima, vogliamo salutare il Fratello Carlo Maria Martini nel suo viaggio verso l’ORIENTE ETERNO.I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (2)

    Interessante, poi, questa lettera – anche se un poco datata – con la quale Francesco ringrazia il Rotary Club di Buenos Aires e si proclama socio onorario della prestigiosa istituzione.(3)

    (1)http://www.aclibergamo.it/notizie/articolo/largentino-bergoglio-e-papa-francesco-vengo-dalla-fine-del-mondo
    (2)http://www.grandeoriente-democratico.com/Adesso_che_le_celebrazioni_retoriche_Martini.html
    (3)https://www.facebook.com/1400690793475797/photos/a.1400692833475593.1073741828.1400690793475797/1520204138191128/?type=1&theater

    • daniele ha detto:

      E’ interessante come da buoni cattolici, ogni giorno ve ne inventiate una… Su Socci, oramai non ho più parole, deve avere battutto la testa da qualche parte… Ho letto l’ultimo articolo di ieri, dove si permette di apostrofare il Santo Padre, come impreparato ed inadeguato; una cosa che non ho mai sentito fare da alcun altro giornalista cattolico, nella storia della Chiesa. E’ consolante notare come i suoi artocoli non vengano mai richiamati da nessun altro mass media nazionale, anche se lui continua a fare riferimento “ai sentito dire in Vaticano e in altri posti”….. Davvero triste la deriva di questo personaggio, continuiamo a pregare per lui e per la sua famiglia.

      • gianfranco56 ha detto:

        Se fuori strada; non è vero che nessun giornalista ha scritto cose critiche su Bergoglio.
        Lo stesso Messori, ne è un esempio. Il 24 dicembre sul Corsera, il mite Messori, verga un articolo molto interessante.
        Certo, la forma non è quella del fratello Antonio ma qualche dubbio affiora anche in lui.
        Forse anche Messori è un voltagabbana?
        Ecco il testo : http://www.vittoriomessori.it/blog/2014/12/24/i-dubbi-sulla-svolta-di-papa-francesco/
        Suvvia, siamo seri!!!

        • daniele ha detto:

          L’articolo di Messori lo conoscevo da tempo; ma stiamo parlando di pianeti completamente differenti. Messori esprime dubbi del tutto legittimi con modi pacati e sereni, non si permette di offendere il Pontefice, riportare frasi ad arte, fare riferimento ai ” sentito dire”, mettere a confronto Francesco con Benedetto e potrei andare avanti all’infinito. Socci si sta inventando di tutto per avere ancora una minimi di visibilità; a tratti fa tenerezza, ma altre volte fa arrabbiare, perchè non è un comportamento serio e da Cristiano di cui si vanta tanto di essere.

        • Paolo Viti ha detto:

          Vittorio Messori in realtà nella seconda parte dell’articolo se la prende con te e con Antonio Socci:

          “Si potrebbe continuare, naturalmente, con questi aspetti che paiono – e forse sono davvero – contraddittori. Si potrebbe, ma non sarebbe giusto, per un credente. Questi, sa che non si guarda a un Pontefice come a un presidente eletto di repubblica o come a un re, erede casuale di un altro re. Ma capo unico e vero della Chiesa è quel Cristo onnipotente e onnisciente che sa un po’ meglio di noi quale sia la scelta migliore, quanto al suo temporaneo rappresentante terreno. Proprio per questa consapevolezza ho scelto, per quanto mi riguarda, di osservare, ascoltare, riflettere senza azzardarmi in pareri intempestivi se non addirittura temerari. Per rifarci a una domanda fin troppo citata al di fuori del contesto: « Chi sono io per giudicare?». Io che – alla pari di ogni altro, uno solo escluso – non sono certo assistito dal «carisma pontificio», dall’assistenza promessa del Paraclito. E a chi volesse giudicare, non dice nulla l’approvazione piena, più volte ripetuta – a voce e per iscritto – dell’attività di Francesco da parte di quel «Papa emerito» pur così diverso per stile, per formazione, per programma stesso?”: http://www.vittoriomessori.it/blog/2014/12/24/i-dubbi-sulla-svolta-di-papa-francesco/

          Se tu leggessi Vittorio Messori eviteresti le figuracce che hai fatto poco sopra, dimostrando la tua totale ignoranza sui principi della fede che un tempo professavi.

          • gianfranco56 ha detto:

            Non preoccuparti della seconda parte dell’articolo, preoccupati della prima parte.
            Quì non è in discussione la mia presunta fede o presunta ignoranza ma le Borgogliate.
            Dunque, se si parla di questo, anche il Messori è stato critico.
            Questo è quanto basta per il tema in discussione.
            Se poi dobbiamo parlare della mia fede, apri un altro post. 🙂

            • Paolo Viti ha detto:

              La prima parte sono perplessità legittime di Vittorio Messori, io non le condivido anche perché si basano su diverse sbagliate interpretazioni dei discorsi del Papa, oltretutto filtrati dai media.

              Mi fa piacere comunque che hai appositamente evitato la seconda parte dell’articolo, quella che non riesci ad accettare perché capisci che sta criticando te e il tuo antipapismo militante (oltretutto ridicolo, come ho dimostrato sopra).

              Il tema della discussione è che Messori ha esposto perplessità ma ha voluto chiudere l’articolo invitando a tenervi per voi la foga antipapista, ricordando che Cristo ne molto di più di voi: “sa un po’ meglio di noi quale sia la scelta migliore, quanto al suo temporaneo rappresentante terreno”.

              Parlare di “bergogliate” è una forma di ridicolizzazione del Vicario di Cristo che dimostra come i critici di Francesco non siano più cattolici, ma cattolici falliti.

      • FREEZER75 ha detto:

        Quoto

  • ornella ha detto:

    Il pugno , Il calcio ” là dove non batte il sole ” , cristiani conigli , dopo quelli pipistrello e quelli malinconici con la faccia da peperoncino all’aceto …eccetera eccetera eccetera …ma cosa dobbiamo sentirci dire ancora per capire l’inadeguatezza di Papa Francesco ? Queste non se le è inventate Socci .

    • FREEZER75 ha detto:

      Mah, Annarosa, Luisa e Ornella…sarete mica la stessa persona?

      • gladio ha detto:

        Aletto, Megera e Tisifone.

      • Luisa ha detto:

        Ma voi non fate che vivere di sospetti e vedere dovunque e in chiunque la malafede? Io sono Luisa e non Annarosa o Ornella. Ma non vedete anche gli indirizzi delle mail? Sono forse gli stessi? O addirittura pensate che uno se ne faccia dieci così può scrivere con dieci nomi diversi? Ma poi che senso avrebbe? Che sospetto contorto! Mah!

        • Paolo Viti ha detto:

          Quali sono gli indirizzi email??

          Chi parla di inadeguatezza del Pontefice mette in dubbio non solo il Pontefice ma anche la Chiesa e lo Spirito Santo che la guida, così come la scelta di Dio verso Papa Francesco. Evidentemente, come ho detto sopra, questo dimostra che siete cattolici falliti o forse non lo siete nemmeno mai stati.

          • Luisa ha detto:

            Paolo Viti, ma tu ti fai di yogurt acido tutti i giorni o li alterni? Cattolico fallito lo dici a qualcun altro e pure che non lo sono mai stata. E non esprimere giudizi su persone che non conosci. Voi sapete usare solo il dileggio e l’accusa e poi fate i permalosi se vi si risponde per le rime.

            Comunque tempo con voi non ne perderò più. E se da qui a cent’anni scriverà una Luisa non sarò certo io. Ed è inutile perder tempo a rispondermi perché, a meno di parolacce da dover ricorre alla querela, tutto il resto non mi interessa.

            Divertitevi tra voi.

            • Paolo Viti ha detto:

              Se il tuo cattolicesimo arriva a dubitare dello Spirito Santo nella guida della Chiesa evidentemente è un cattolicesimo fallito. Prendine atto, magari fattelo spiegare da Antonio Socci dato che lui stesso lo sosteneva pochi mesi fa: «Questi sedicenti ratzingeriani dimenticano che papa Benedetto ha proclamato fin dall’inizio la sua affettuosa sequela al nuovo papa e ha ricordato a tutti – alla vigilia del Conclave – il fondamento del cattolicesimo: “Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura”. Se non si crede questo, come ci si può dire cattolici?”.

              • FREEZER75 ha detto:

                Paolo, Luisa non è Cattolica, lo ha precisato chiaramente:
                “Cattolico fallito lo dici a qualcun altro e pure che non lo sono mai stata.”

            • FREEZER75 ha detto:

              Brava Luisa ottima scelta

              Comunque per inciso, la mail degli interlocutori non viene vista dagli utenti che vi partecipano

              ma eventualmente da chi amministra il sito

            • ornella ha detto:

              Luisa , ma ti rendi conto con chi abbiamo a che fare ? Che livello di sottocultura becera !

              • FREEZER75 ha detto:

                Veramente siete Tu e Luisa che avete scelto liberamente di venire a postare su questo sito

        • FREEZER75 ha detto:

          E’ possibilissimo farsi N utenti maschi/femmine ed essere sempre la stessa persona

          Lo trova come esempio sviscerato dal WEBMASTER: https://www.uccronline.it/2015/01/19/ecco-perche-siamo-grati-ai-quattro-pirla-di-repubblica/

          Il senso può essere che essendo in minoranza, spacciandosi per altre persone si porta acqua al proprio mulino….

        • Dario* ha detto:

          Luisa, considera che la gente che scrive qui non è automaticamente un gestore del sito, solo questi ultimi hanno a disposizione gli indirizzi IP e le e-mail, gli altri sono semplici utenti come te. Per il resto, non te la prendere, il clima sull’argomento è rovente e se tu esordisci in una discussione con i toni che hai usato è sbagliato ma comprensibile che riceverai delle risposte a tono 😉

    • Marco S. ha detto:

      “Inadeguatezza” e’ una parola grossa.
      Questo Papa vorrebbe giustamente rinnovare l’immagine del Papa anche nella modalita’ di comunicazione.
      Credo sia una cosa necessaria.
      Purtroppo cio’ richiederebbe un talento eccezionale, perché l’improvvisazione e’ il top di tutte le arti, quindi anche dell’arte retorica.
      Preghiamo per il Papa che possa migliorare sempre piu’ in questa arte, piuttosto.

    • FREEZER75 ha detto:

      E’ inadeguato per te e per altri qui nel Forum

      Per molti altri non lo è evidentemente…

  • gianfranco56 ha detto:

    Proprio un bel rinnovamento, come il saluto con le corna (1) uguale al suo precedessore;
    Portatevi su google immagini e scrivete nel box di ricerca : il papa che saluta con le corna
    Dopo di ché date un’occhiata al risultato.
    Vedrete che Bergoglio, la pari del suo predecessore utilizza un saluto alquanto strano.
    Anche altri capi di stato e governo lo fanno.
    Domandatevi il perché e poi, se non vi censurano, come fanno con me, scrivete quì le vostre deduzioni!!! 🙂 🙂
    Rinnovo d’immagine 🙂 🙂

    (1)
    https://www.google.it/search?hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=643&q=il+papa+che+saluta+con+le+corna&oq=il+papa+che+saluta+con+le+corna&gs_l=img.3…3943.8490.0.9146.31.12.0.16.0.1.268.1329.0j6j2.8.0.msedr…0…1ac.1.61.img..25.6.885._zLPrK0R8iI

  • Daniele ha detto:

    Ma in quale precisa occasione Socci è passato dal difendere Papa Francesco al criticarlo?