Il giudizio di Francesco: «aborto è uccidere, eutanasia è contro Dio»

Papa francescoChi sono io per giudicare? ripetono instancabilmente i sostenitori della cultura dello scarto, prima di spiegare che Papa Francesco non vorrebbe più intervenire sui temi bioetici -come il predecessore- ed invitando i cattolici a fare altrettanto. Peccato che Francesco, come insegna il Catechismo, in quell’occasione abbia semplicemente ribadito che il giudizio non è verso le persone, ma verso i comportamenti (non gli omosessuali ma gli atti omosessuali, non il peccatore ma il peccato).

Un giudizio di enorme portata, infatti, è stato rivolto oggi dal Pontefice in un vibrante discorso in difesa della vita umana, in occasione dell’udienza concessa all’Associazione medici cattolici italiani. Da leggere integralmente, noi qui riportiamo solo i passaggi più “caldi”.

Il giorno del suicidio-show della ragazza inglese Brittany, strumentalizzata dalle associazioni pro-eutanasia, monsignor Cerrasco de Paula, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, aveva affermato: «Non giudichiamo le persone, ma il gesto in sé è da condannare. La dignità è un’altra cosa che mettere fine alla propria vita». I media lo hanno accusato di tradire le fantomatiche “aperture” di Papa Francesco, il quale proprio oggi però sembra aver richiamato gli stessi concetti di mons. De Paula: «Il pensiero dominante propone a volte una “falsa compassione”», ha affermato il Pontefice. «Quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono; o usare vite umane come cavie di laboratorio per salvarne presumibilmente altre». La “falsa compassione” dei sostenitori della cultura dello scarto, un giudizio perfetto.

Parole durissime che in un colpo spazzano via tutti i tentativi mediatici di usufruire del Papa contro chi si impegna a difendere la vita. C’è anche un richiamo al “dovere” dell’obiezione di coscienza per i medici: «La fedeltà al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, a volte richiede scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza».

Francesco ha quindi proseguito: «Noi stiamo vivendo un tempo di sperimentazioni con la vita. Ma uno sperimentare male. Fare figli invece di accoglierli come dono, come ho detto. Giocare con la vita. Siate attenti, perché questo è un peccato contro il Creatore: contro Dio Creatore, che ha creato le cose così. Quando tante volte nella mia vita di sacerdote ho sentito obiezioni. “Ma, dimmi, perché la Chiesa si oppone all’aborto, per esempio? E’ un problema religioso?” – “No, no. Non è un problema religioso” – “E’ un problema filosofico?” – “No, non è un problema filosofico”. E’ un problema scientifico, perché lì c’è una vita umana e non è lecito fare fuori una vita umana per risolvere un problema. “Ma no, il pensiero moderno…” – “Ma, senti, nel pensiero antico e nel pensiero moderno, la parola uccidere significa lo stesso!”. Lo stesso vale per l’eutanasia: tutti sappiamo che con tanti anziani, in questa cultura dello scarto, si fa questa eutanasia nascosta. Ma, anche c’è l’altra. E questo è dire a Dio: “No, la fine della vita la faccio io, come io voglio”. Peccato contro Dio Creatore. Pensate bene a questo». L’aborto è un omicidio, l’eutanasia è un peccato contro Dio Creatore. Nemmeno l’amato Benedetto XVI, paradossalmente, era stato così plateale.

Una posizione chiara, netta, senza equivoci, senza paure di non compiacere i media di cui è diventato suo malgrado il paladino. Francesco non è sceso dalla croce per per accontentare il mondo, per legittimare il peccato, secondo le accuse di molti cattolici confusi. Anzi, proprio in questi giorni il Papa ha incontrato i responsabili di “Manif Pour Tous Italia” i quali gli hanno regalato la loro famosa bandiera con il simbolo della famiglia. Francesco ha risposto: «grazie, è molto bella». «Per noi è importante», hanno aggiunto i responsabili dell’associazione. «Lo è per tutti», ha replicato il Pontefice.

La redazione

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44 commenti a Il giudizio di Francesco: «aborto è uccidere, eutanasia è contro Dio»

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  1. Jack ha detto

    W il PAPA!!! Pagherei oro per aver visto la faccia dei preti mediatici e dei vaticanisti anti-vaticano quando hanno letto queste parole 🙂

  2. DC ha detto

    che grande uomo

  3. Laura ha detto

    Scommettiamo che Marco Politi, Vito Mancuso, Paolo Rodari, don Leonardi, Enzo Bianchi, Marco Ansaldo, Luca Kocci, Alberto Melloni e tutti i cattolici mediatici figli del ’68 che tradiscono ogni giorno la Chiesa non riporteranno queste parole??

  4. Noemi ha detto

    Finalmente parole inequivocabili! Aspetto anch’io di vedere e sentire certi personaggi cattosessantottini.

    • Norberto ha detto in risposta a Noemi

      Perché finalmente? Non ne ha sempre parlato?

      • Sophie ha detto in risposta a Norberto

        Onestamente è una delle poche volte in cui il Papa parla in maniera diretta, tant’è che nessuno quotidiano è riuscito a scrivere fischio per fiasco. Parole impossibili da rigirare a proprio piacere.

  5. Sophie ha detto

    Fichissimo, grazie Francesco!

    PS: mi mancano tanto Edoardo, Bichara ed A-atheos.

  6. Il cavaliere oscuro ha detto

    Sì, parole sante che saranno come delle vere e proprie martellate nella testa di “qualcuno”! 🙂

  7. Marco S. ha detto

    Papa Francesco ha ribadito quelli che sono da sempre i cardini della dottrina cattolica in materia di vita, difesi in questi medesimi termini da tutti i suoi predecessori, ma usando indubbiamente il Suo linguaggio semplice e diretto, capace quindi di raggiungere meglio tutti i potenziali destinatari.

    Tra l’altro Papa Francesco ha toccato il tema dell’obiezione di coscienza dei medici, che all’inizio di quest’anno e’ stato messo in discussione dal Consiglio d’Europa proprio nei riguardi dell’Italia, un’iniziativa che secondo taluni fa intravvedere la volonta’ del legislatore sovranazionale di limitarlo o, addirittura, abolirlo.

    Ringraziamo il Papa per il coraggio del Suo magistero e la volonta’ di chiamare le cose con il loro nome.
    Nel nostro piccolo continueremo a pregare per Lui, sostenendo il Suo magistero in tutti gli ambiti in cui ci confronteremo con mistificazioni e travisamenti.

  8. Li ha detto

    Le parole del Papa sono davvero preziose, soprattutto dopo che hai letto del tentativo oms di sterilizzare 2000000 di donne, e che medici e Chiesa kenyota sono riusciti a sventare. Robe da matti! A me non sembra solo cultura dello scarto, ma eliminazione selettiva.

    E perchè migliaia di donne in India sono state sterlizzate, e 13 sono morte? Sterlizzate in condizioni abominevoli poi!

    Fa’ strano dopo aver letto spesso di India, uteri in affitto…ora sterilizzazioni. Mah!

    Che spreco di vite.

  9. EquesFidus ha detto

    Bisogna dire pane al pane e vino al vino: finalmente un discorso privo di ambiguità e chiarissimo rimandante ai valori non negoziabili! Ottimo, anche perché ha messo in imbarazzo e spiazzato i media, anticristici e anticristiani, i quali lo hanno quasi sottaciuto per la loro ideologia.

    • Laura ha detto in risposta a EquesFidus

      Il discorso del Papa ha fatto il giro del mondo e tutti (dico TUTTI) i quotidiani e i quotidiani online lo hanno riportato con parole precise, senza travisarlo. Fin dai titoli si capisce il contenuto, nessuno ha tentato di affievolire il contenuto. Direi che il discorso di ieri rimarrà decisivo per i prossimi tempi….bisogna tirarlo fuori ogni volta che qualcuno proverà a strumentalizzare ancora il Papa!!

      • EquesFidus ha detto in risposta a Laura

        Infatti, ma l’impressione era di imbarazzo generale da parte dei media, che avrebbero preferito tacerlo per i propri tornaconti; come pure le reazioni scomposte da parte di commentatori ed articolisti (del tipo “il Papa è cattolico, e quindi deve dire che bla bla bla…”, e vorrei ben vedere che lo sia!) ai quali certamente fa più comodo sottolineare le rotture (vere o presunte) con la Santa Dottrina che non quanto è in sintonia con essa. I motivi sono presto detti: come si cercò (e ci si riuscì) di annientare Benedetto XVI con calunnie e scandali, così ora si cerca di piegare il Pontefice regnante ai propri voleri per il medesimo obiettivo, cioè la distruzione della Santa Chiesa cattolica.

        • Klaud ha detto in risposta a EquesFidus

          Ha fatto bene il papa a parlar chiaro, ma sia anche chiaro che parla fondamentalmente a quelli della sua parrocchia: non pretenda di imporre il suo punto di vista a tutti. Considerando che la maggioranza degli italiani è a favore di aborto, eutanasia, direi che in definitiva si tratta di un autogol, in quanto può infastidire larghi strati di popolazione. Come hai detto tu stesso Benedetto XVI può esser stato fatto fuori perché parlava chiaro, forse Francesco l’aveva capito… era per quello che si limitava alle solite futilità.

          • Panthom ha detto in risposta a Klaud

            Il Papa parla per tutti, anche perché molti a favore di aborto e eutanasia cambiano spesso idea non avendo grandi motivazioni dalla loro parte ma semplicemente una falsa compassione condizionata dai media. Non conosco i sondaggi in merito ma so che gli italiani sulla fede la pensano quasi totalmente all’opposto di te dunque deduco che ogni volta che tu parli fai un autogol perché infastidisci la quasi totalità di popolazione? E non mi sembra nemmeno che tu abbia competenze adeguate per affermare che i discorsi del Papa siano futilità, o sbaglio?

          • Sophie ha detto in risposta a Klaud

            Benedetto XVI probabilmente si è ritirato perchè ha abbandonato da tutti e perchè faceva vedere i sorci verdi ai militanti lgbtqiyz ed ai relativisti per missione di vita. Aveva le palle di bacchettare anche loro.

          • Sophie ha detto in risposta a Klaud

            “Ha fatto bene il papa a parlar chiaro, ma sia anche chiaro che parla fondamentalmente a quelli della sua parrocchia: non pretenda di imporre il suo punto di vista a tutti.”

            Deve parlare a tutti perchè Cristo parlava a tutti.
            Anticlericali che dopo il suo discorso giustissimo su aborto, fecondazione ed eutanasia si limita a dire:”Eh vabbè ma è il Papa, è normale che dica così…. eh vabbè lui svolge il suo compito” invece di far scoppiare la Terza guerra mondiale mi lascia disorientata per non dire sconvolta. Gesù lo crocifissero, questo Papa prende gli applausi sempre. Sono la prima a battere le mani quando dice giusto però mi viene il dubbio: ma sta davvero evangelizzando?

            • Klaud ha detto in risposta a Sophie

              Sta evangelizzando? Forse sì, ma con un occhio al marketing.

            • Dario* ha detto in risposta a Sophie

              Mi sembri un po’ troppo esigente adesso, anche Gesù prima di venire crocifisso ha avuto periodi di acclamazione popolare. Nel momento in cui il Papa afferma cose in linea con la dottrina cattolica non vedo perché dubitare di lui solo perché la gente non lo lapida…

          • Marco S. ha detto in risposta a Klaud

            Caro Sig.Klaud, credo che il Papa parli a tutti.

            Se la Ragione e la Giustizia sono ancora la base comune delle nostre scelte, mi pare che il Papa sfidi rispettosamente quegli italiani favorevoli ad aborto ed eutanasia a spiegare (e soprattutto spiegarsi) le basi scientifiche per distinguere queste pratiche da altre forme di soppressione della vita umana.

            • Klaud ha detto in risposta a Marco S.

              Non ci sono basi scientifiche: è una questione prettamente etica.
              Purtroppo l’etica è elastica e ognuno l’adatta al proprio punto di vista. La scienza non è adattabile.

              • Marco S. ha detto in risposta a Klaud

                Quindi, caro sig.Klaud, la questione se una procedura od un esperimento comporti o meno la soppressione di una vita umana, Le pare una controversa questione prettamente etica.
                Mi dica allora che dobbiamo rivalutare Mengele, almeno come scienziato, visto che anche lui aveva relegato all’etica la soluzione di determinati problemi !!!!!!!!!!!!!!!!!!

                E poi, se un certo DNA e’ sufficiente, un giorno, a far condannare Pinco Pallo, se trovato sul luogo di un delitto (perché il DNA di Pinco Pallo E’ Pinco Pallo), perche’ lo stesso DNA, quando si trova nell’embrione, non basta a far dire che esso individua gia’ Pinco Pallo, sia pure in una fase iniziale della sua crescita, e quindi piu’ una parte del corpo di sua madre ?
                E chi piu’ di uno scienziato puo’ e forse dovrebbe fare una simile considerazione ?
                Tanto per parlare di “basi scientifiche”…

                Mah, forse non e’ l’etica che e’ elastica, ma la logica elementare.

                • Klaud ha detto in risposta a Marco S.

                  Mi sembra che tu abbia capovolto il significato del termine ‘etica’: se Mengele avesse avuto il senso dell’etica non avrebbe fatto quello che ha fatto. Ha agito come scienziato (?) e ha fatto quello che la scienza gli permetteva. L’etica glielo avrebbe proibito.

  10. gladio ha detto

    Io tiro un sospiro di sollievo, sinceramemte ero molto perplesso dall’ atteggiamento che il Papa teneva sul tema dei valori non negoziabili, atteggiamento che ,almeno per me , era di difficile interpretazione.
    L’ incertezza finalmente è finita, il gregge ha finalmente una guida sicura.

    • Marco S. ha detto in risposta a gladio

      A Dio piacendo, tirero’ un definitivo “sospiro di sollievo” nel 2015, dopo la fine del secondo tempo della partita del Sinodo sulla Famiglia.

      • gladio ha detto in risposta a Marco S.

        Beh, forse non hai tutti i torti, infatti ci ha pensato anche Antonio Socci a guastarmi la poesia con questo suo articolo:

        http://www.antoniosocci.com/2014/11/pannella-scalfari-e-bertinotti-si-sono-convertiti-o-e-il-contrario/

        • Dario* ha detto in risposta a gladio

          Non farti troppo condizionare dai profeti di sventura, un conto è rimanere cauti e vigilanti (il che è buona pratica e doveroso) ed un conto è vedere nero dappertutto e farsi abbattere.
          Eccoti una terza visione dei fatti: sono solo politici, sono banderuole che vanno sempre e comunque in direzione del vento. Adesso come adesso il Papa riscuote delle simpatie e quindi se lo tengono in buona ma non appena queste cesseranno vedrai che saranno i primi ad affondare il coltello. E’ stato così anche per Gesù, prima l’acclamazione con le palme e poi la condanna a morte…

        • Marco S. ha detto in risposta a gladio

          Leggo sempre con interesse Socci che, comunque lo si si giudichi, mi pare sappia proporre considerazioni interessanti, che non raramente faccio anche mie.

          Poiché pero’ c’e’ la metafora del bicchiere “mezzo pieno” o “mezzo vuoto”, io preferisco vedere sempre il bicchiere “mezzo pieno”.

          Pertanto, pur partendo da premesse non molto lontane da quelle di Socci, ne voglio concludere che, dal momento della Sua elezione, Papa Francesco stia confrontandosi con l’enorme abisso che separa il ruolo del vescovo, da quello del papa.
          L’enorme responsabilita’ di fronte a Dio di confermare nella Fede, ogni giorno, un miliardo di persone (e se possibile, pian piano, anche qualcuno in piu’ ;)), avendo ogni parola ed ogni gesto nel mirino dei media, pronti ad esaltare a dismisura, come a travisare: non mi pare cosa facile…

          Credo che Papa Francesco si stia impegnando dunque a mantenere questa Sua essenzialita’ e semplicita’, evitando quindi lunghi discorsi, ma togliendo anche ogni appiglio per interpretazioni ambigue che, magari, in passato, potevano esserci state.

          Sotto questo aspetto, il discorso all’Associazione dei Medici Cattolici mi pare semplice, incisivo, impeccabile sul piano logico e dottrinario….non saprei sinceramente di cosa lamentarmi…anzi lo prenderei come un punto di svolta.

          Se il Papa sapra’ dunque proporci altri discorsi del genere, anche su altri temi, penso che pure Socci dovra’ prendere atto che la Chiesa avra’ trovato un altro grande papa.

          Forza Papa Francesco !

          • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

            Anche io in generale apprezzo molto gli scritti di Socci però qualche volta secondo me ha peccato un po’ di superbia ed ha preso delle cantonate. Questa è la mia opinione ma siccome neanche io ho la verità in tasca temo se ho ragione o meno nel crederlo lo scoprirò solo nell’altra vita.
            Probabilmente ho fatto questa premessa perché temo di andarci giù pesante e ci tengo a sottolineare che non ce l’ho affatto con lui.
            Riguardo a questo specifico articolo, a me suona molto come prototipo di ciò da cui spesso mette in guardia il Papa, ovvero il parlar male dietro le spalle. A spanne, con questo articolo, Socci prende un pettegolezzo (una mezza malignità se vogliamo) e la ingigantisce mettendola sotto una luce tale che sembri ancor più negativa.
            Mi spiego. Le accuse di Socci per il Papa sono gravi ed esplicite:
            – il Papa è incoerente
            – il Papa ha abbandonato i principi non negoziabili della Chiesa
            – il Papa è un desacralizzatore
            ed in questa metaforica corona di diffamazioni ci incastona la gemma del virgolettato dell’illustre docente universitaria (wow, questo sì che è un titolo che le conferisce autorevolezza, come se il mondo non fosse pieno di docenti universitari cialtroni, cosa volete che sia un titolo come “Papa” al confronto).
            La cosa migliore di tutto ciò però è che il virgolettato in questione non è lo sputo di fango che Socci sembra voglia far trasparire da come lo introduce e dalle conclusioni che ne trae. Proviamo ad analizzarlo:

            “(Bergoglio) ama essere amato da tutti e piacere a tutti.”
            Chi non ama essere amato e piacere agli altri alzi la mano, questo non è sinonimo di svendersi

            “In tal senso potrebbe un giorno fare un discorso in tv contro l’aborto e il giorno dopo, nello stesso show televisivo, benedire le femministe pro-aborto in Plaza de Mayo;”
            Notate bene, il discorso è coerentemente solo contro l’aborto, non dice che farebbe un discorso a favore ma solo che benedirebbe le femministe. Non si benedicono forse anche i posseduti? Non è forse proprio del cristiano avere in bocca solo benedizioni?

            “potrebbe fare un discorso meraviglioso contro i massoni e, ore dopo, mangiare e brindare con loro al Rotary Club… questo è il Card. Bergoglio che ho conosciuto da vicino.”
            Quindi farebbe un discorso contro i massoni, bene. Seconda parte, andrebbe a mangiare con loro, non andava forse Gesù a mangiare con i pubblicani e le prostitute? Non era forse criticato dai benpensanti per questo? Benpensanti come certi docenti universitari per caso?

            “Un giorno intento a chiacchierare animatamente con il vescovo Duarte Aguer sulla difesa della vita e della liturgia e lo stesso giorno, a cena, a chiacchierare sempre animatamente con Mons. Ysern e Mons. Rosa Chávez sulle comunità di base e i terribili ostacoli che rappresentano ‘gli insegnamenti dogmatici’ della Chiesa.
            Non avendo una trascrizione di tali conversazioni si può semplicemente esimere che un cardinale abbia chiacchierato con un vescovo e due monsignori… caspita che scandalo, magari ha pure confessato qualcuno quel giorno e sicuramente avrà anche detto Messa tanto per chiudere il cerchio delle “atrocità”?

            “Un giorno amico del Card. Cipriani e del Card. Rodríguez Maradiaga a parlare di etica aziendale e contro le ideologie del New Age e poco dopo amico di Casaldáliga e Boff a parlare di lotta di classe e della ‘ricchezza’ che le tecniche orientali potrebbero donare alla Chiesa”
            Anche in questo caso, mancando la trascrizione delle conversazioni il tutto è demandato all’immaginazione del lettore, certo che è saggio fidarsi delle impressioni di una col dente tanto avvelenato? Per il resto i fatti ci dicono solo che il futuro Papa trattava le persone amichevolmente e Chi per primo ci ha detto “Io vi ho chiamati amici”?

            Cavolo, prima di leggere questo articolo mai e poi mai avrei immaginato di dover difendere il Papa da Socci, che sia un segno dei tempi pure questo?

            • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

              D’accordo, in questo articolo mi pare che Socci abbia esagerato un po’, pero’ mi pare indubbio che sul alcune questioni come, per esempio, quella dei “principi non negoziabili” Papa Francesco abbia cambiato un po’ registro rispetto a Papa Benedetto.

              Secondo Papa Francesco cio’ e’ perché i cattolici sarebbero un po’ ossessionati da questo concetto e rischierebbero di stancare futilmente gli interlocutori, non riuscendo quindi a veicolare altre cose piu’ belle della nostra Fede.

              Per inciso, andrebbe semmai osservato che, piu’ che i cattolici ad essere ossessionati dai valori non negoziabili, e’ la sfida senza precedenti, come intensita’ e continuita’, che il mondo secolare sta lanciando per minarli, che ne richiama di continuo la difesa.
              E sono convinto che Papa Francesco veda molto meglio di me la gravita’ di questa sfida.

              Tra l’altro questo concetto eminentemente ratzingeriano stava facendo abbastanza presa tra gli intellettuali di buona volonta’ e semmai rompeva le pive agli altri che, mi auguro, non siano i soli interlocutori di Papa Francesco.

              Quindi, se Socci accettasse un mio consiglio, lo esorterei ad essere piu’ sobrio nella critica e, comunque, piu’ rispettoso del Papa.

              D’altra parte, in coscienza, non posso dire, prendendo a base alcune sue critiche mal formulate, che il suo pensiero sia solo frutto di pregiudizio e di malanimo nei confronti del pontefice, senza alcun fondamento nella realta’.

              Detto questo, come pur pessimo cattolico, credo sia giusto che io rispetti ed onori la figura del Papa, Colui designato dallo Spirito Santo a guidarci.

              Credo pero’ sia anche giusto che, nel mio piccolo, possa rispettosamente contribuire a dire se, secondo me, c’e’ qualcosa che non mi convince in alcune sue affermazioni.

              Che poi sono le due cose che gradirei di piu’ dai miei dipendenti, quando fossi chiamato a guidare una comunita’: rispettoso sostegno e rispettosa critica.
              Infatti le lodi acritiche non mi sarebbero meno dannose delle critiche virulente.

              • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

                Premetto che non ho letto o ascoltato ogni singola sillaba scritta o pronunciata dal Papa (magari Socci sì) ma dire che abbia ripudiato i principi non negoziabili è davvero eccessivo, al massimo ha impostato una maniera diversa di relazionarsi ad essi e se a torto o a ragione sarà solo il tempo a dircelo. In quest’ottica alcune delle frasi proferite da Socci più che critiche suonavano come calunnie. Detto questo, come hai detto tu, tutti hanno il diritto di critica, l’intelletto ed il libero arbitrio però ciò che non deve mancare mai è il rispetto, a maggior ragione per una figura importante come quella del Papa ed a maggior ragione da parte di un cristiano cattolico.
                In ultima analisi c’è un aspetto per me buffo in questa vicenda e cioè che Papa Francesco abbia reso un po’ più informale la Chiesa, Socci critica aspramente questo fatto ma è proprio in virtù di questo fatto che si permette di fare critiche tanto aspre (che fosse d’accordo o meno, l’avreste mai visto un giornalista permettersi di certe cose qualche decina d’anni fa?). Insomma, suona un po’ come gli estremisti atei che criticano il cristianesimo di essere oscurantista quando è proprio grazie al cristianesimo che possono esprimere democraticamente quel genere di opinioni =P

                • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

                  In quanto alla possibilita’ di criticare il Papa, diciamo che con Papa Ratzinger si e’ aperta la strada nella Chiesa : )

                  Credo che tutti, a tutti i livelli, dovremmo farci un esame di coscienza, prendendo atto che il Papa non si sceglie, ma si deve comunque rispettare e sostenere, come rappresentante di Cristo.

                  Credo che di papi che si ritirano ne sia bastato ed avanzato uno.

  11. Danilo ha detto

    Comunque non sono d’accordo sul fatto che il problema sia scientifico piuttosto è etico.

    Non è il caso di ridurlo a problema scientifico banalmente perchè si pensa,più per luogo comune che altro,che tutto cio che è razionale è solo necessariamente scientifico,mentre in realtà una conoscenza scientifica non è sufficente a dire se una scelta e razionale o no,puo essere necessaria ma non sufficente:

    E vero l’umanità puo inventare scientificamente (nelle scienze tecnologiche piuttosto che quelle narurali) l’energia nucleare,tuttavia la scienza per suo metodo non puo specificare come usarla;e scientificamente possibile creare una bomba atomica e scientificamente possibile creare una centrale nucleare.

    Il metodo scientifico non dice quale delle due,dice solo questo è possibile e questo pure,tuttavia non specifica mai qual’è la scelta etica da farsi.Questo non vuol dire l’etica è irrazionale perchè non è scientifica,o un codice etico è irrazionale perchè non è scientifico,questo significa che piuttosto che:cio che è razionale non è solo scientifico.

    • Marco S. ha detto in risposta a Danilo

      Io credo che il Papa intendesse dire che, poiché e’ la Scienza che ci permesso con certezza di affermare che la vita umana e’ compresa, senza soluzioni di continuo, tra il concepimento e la morte, la scienza sembra tradire se stessa nel momento in cui non difende in tutti gli ambiti la vita umana, quindi anche quella in embrione.

      Che questa sia una posizione scientifica od etica non ha tutta questa importanza.

      Mi pare di poter interpretare il Papa dicendo che nessuno piu’ di uno scienziato possa e debba adottare questa posizione etica.
      Il metodo scientifico non e’ la Scienza.
      La Scienza e’ il metodo scientifico + la correlata etica.
      E un problema scientifico e’ un problema proprio della Scienza, non del metodo scientifico.

      Almeno cosi’ l’ho intesa io.

      • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

        La vedo anche io così, anzi, se ci fai caso Danilo, il Papa dice che non è un problema religioso o filosofico, come dire che non è un problema campato in aria, un problema per pensatori, ma che è un problema tangibile, un problema per tutti. Se ci fai caso poi non ha mai detto che non è un problema etico.
        Per concludere aggiungo una piccola considerazione all’ottimo intervento di Marco: la Scienza nella sua cezione più alta è uno dei doni dello Spirito Santo, non è una bazzecola

  12. priscilla ha detto

    Ottima elegante risposta alla volgare provocazione delle arpie prezzolate e ai loro assatanati magnaccia!

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