Le Famiglie arcobaleno: «Anche 18 genitori vanno bene!»

L’unica cosa importante è dare “supporto e attenzione” ai bambini, secondo la presidente di Famiglie Arcobaleno non importa il sesso dei genitori, né il loro orientamento sessuale e neppure il loro numero. La risposta di Robert Oscar Lopez, cresciuto con due lesbiche.

 
 
 

Non servono né madre, né padre. Ma nemmeno che i genitori siano due, possono essere anche 18 o 20. Lo dicono le Famiglie Arcobaleno.

Perché la crescita di un bambino sia idonea, ha dichiarato infatti Giuseppina La Delfa, presidente di Famiglie arcobaleno, non soltanto non sarebbe importante la presenza del padre e della madre, ma «non importa se siano uno, due o diciotto» i genitori.

Anche 18 papà omosessuali, quindi, andrebbero bene.

 

Famiglie Arcobaleno: «Idonei anche 18 genitori»

Recentemente, con la tolleranza che la contraddistingue, Giuseppina La Delfa risposto pubblicamente niente meno che a Papa Francesco, il quale ha osato difendere «il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare in relazione alla mascolinità e alla femminilità di un padre e di una madre».

Scandalizzata, la leader delle fantomatiche “famiglie omosessuali” (un ossimoro secondo la Costituzione italiana, che definisce “famiglia” la “società naturale fondata sul matrimonio” e i matrimoni omosessuali non sono costituzionali), ha replicato scrivendo che «un bambino non ha diritto “a crescere in una famiglia con un papà e una mamma”. Un bambino ha diritto a crescere in un ambiente idoneo al suo sviluppo, questo sì».

Se non fosse che il luogo idoneo -o più idoneo- è chiaramente quello previsto dalla natura, dato che i bambini possono nascere soltanto dalla relazione tra un uomo e una donna. Il loro diritto è permanere nel luogo naturalmente idoneo alla loro crescita o in un altro che sia il più simile possibile, e non in ambienti che censurino l’equilibrio e la differenza sessuale.

La Delfa ha proseguito avventurandosi nel citare dalla sua parte qualsiasi cosa le venisse in mente: la scienza, la psicologia, l’antropologia, la pedopsichiatria, la sociologia, il diritto e i tribunali. «Tutti dicono la stessa cosa», ha scritto, cioè il padre e la madre sono inutili. Il luogo idoneo per la crescita dei bambini, ha commentato La Delfa, è qualsiasi luogo, «non importa chi siano i genitori, di quale sesso e di quale orientamento sessuale siano, non importa se siano uno, due o diciotto, importa una sola cosa: la responsabilità, la cura, la presenza, il porre limiti e fare coccole, in due parole: supporto e attenzione».

E’ significativo che per sostenere l’idoneità per una coppia omosessuale di adottare un bambini, la presidente di Famiglie arcobaleno sia arrivata a sostenere che anche diciotto genitori andrebbero bene.  E perché non 69? O anche 241. Dal suo punto di vista, statisticamente sarebbero più in grado di fornire “supporto e attenzione” rispetto ai 18…

Se questi sono dunque i criteri per cui un luogo è giudicato idoneo per la crescita di un bambino, allora è facile replicare che anche l’orfanotrofio potrebbe anche essere ritenuto tale, affondando di fatto l’argomento retorico dei sostenitori delle adozioni Lgbt che recita così: “meglio una coppia gay che l’orfanotrofio”.

Se, infatti, non è importante essere genitori biologici, se non è importante il loro sesso, se non è importante il loro orientamento sessuale, se non è importante il loro numero, chi dimostra che i bravissimi e attentissimi tutori dell’orfanotrofio non possano essere in grado di fornire “la responsabilità, la cura, la presenza, il porre limiti e fare coccole, in due parole: supporto e attenzione”?

pesante autogol, ha concluso la sua “risposta” chiedendo la liberazione dei bambini dall’educazione religiosa, che sarebbe superstizione e manipolazione educativa, soprattutto se arriva dalla Chiesa alleata con i dittatori. Di conseguenza, ha attaccato chiunque sia stato educato religiosamente, o segua una religione, accusandolo di essere manipolato e privo di ogni senso critico. Compreso Papa Francesco.

 

Robert Lopez, cresciuto con due lesbiche: “Ora scusatevi”.

Il professore spagnolo Robert Oscar Lopez, cresciuto con genitori omosessuali, ha inviato tramite la “Fondazione Tempi” una lettera di risposta a Le Delfa, censurata però da Lucia Annunziata, direttrice de l’Huffington Post.

ha spiegato di aver avuto la disgrazia di crescere con due mamme lesbiche: «Giuseppina La Delfa potrebbe guardarmi negli occhi e dirmi che non ho perso nulla? Che non ho sofferto nulla? Non avrei nessun diritto io di amare mio padre in quanto mio padre e solo per il fatto che è mio padre?».

già in passato ha descritto le problematiche che ancora si porta dietro. «Vi chiedo di scusarvi con tutti i bambini – con l’umanità nei fatti – per aver affermato questa cosa atroce: ovvero che le persone non hanno il diritto ad un papà e ad una mamma».

 

«I nemici più pericolosi dei gay italiani, spesso, sono i gay stessi<», ha scritto qualche tempo fa Domenico Naso. Soprattutto per i loro ragionamenti, come è ovvio dopo questo ennesimo articolo-autogol di Giuseppina La Delfa.

La redazione

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63 commenti a Le Famiglie arcobaleno: «Anche 18 genitori vanno bene!»

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  1. Ivanom ha detto

    Ma anche questi avranno una numerazione tipo genitore 3, genitore 4… genitore n? Ironia portami via, che qua c’è da piangere…

  2. cheruvim ha detto

    Non è giusto definire “delirio” il pensiero altrui, che è un linguaggio normale sulla bocca dei laicisti, ma non adatto a chi vuole trasmettere i valori della mitezza della razionalità della misericordia. Non sanno quello che dicono ma “delirio” è un’altra cosa, è squalificare l’interlocutore. Non fare agli altri ciò che non vuoi ti sia fatto. Scusate questa piccola critica.

    • Laura ha detto in risposta a cheruvim

      Scrivere che anche diciotto genitori vanno bene per crescere un bambino è un delirio, sarebbe offensivo per la realtà definirlo in qualsiasi altro modo.

    • Alèudin ha detto in risposta a cheruvim

      @chevrium
      non sono d’accordo, si tratta proprio di delirio,
      le cosa vanno chiamate con il loro nome,
      non si tratto di insultare o polemizzare ma semplicemente di usare le parole corrette.

    • Norberto ha detto in risposta a cheruvim

      Dov’è la parola “delirio”??

    • Emanuele ha detto in risposta a cheruvim

      …a parte che la parola “delirio” non è presente nell’articolo, come sottolineato da Norberto.

      Secondo lei, quale parola dovremmo utilizzare? Possono andare le bibliche: “sepolcri imbiancati”, “ipocriti”, “falsi profeti”, “spiriti menzogneri”, “dottrine diaboliche”, “bugiardi”, “uomini corrotti nella mente”, “immorali”, etc.?

      • cheruvim ha detto in risposta a Emanuele

        In tutte le espressioni da te citate c’è una attribuzione di responsabilità, che è anche possibilità di ravvedimento, che invece viene meno laddove fossero adeguate espressioni come ‘pazzo’, ‘malato di mente’, ecc. Ma non è solo questione di isulti. Uno può anche dare un giudizio definitivo che esclude una persona come interlocutore dicendo una frase apparentemente innocente come “non gli va mai bene niente”, dove si sottintende (con il “mai”) che quella persona “funziona” in un certo modo, non ha speranza, ed è meglio lasciarla perdere (anche nel senso della “perdizione”)

        • Piero ha detto in risposta a cheruvim

          Toglimi una curiosita’: su un altro sito cattolico il tuo nick e’ “Cherubinmo”?

        • Katy ha detto in risposta a cheruvim

          Commenti inopportuni, faziosi e fuori luogo…ma i cattolici italiani (quasi tutti “adulti”) sono fatti così, preferiscono criticarsi fra di loro piuttosto che prendere posizione all’unisono in difesa di vita e famiglia.

        • Emanuele ha detto in risposta a cheruvim

          Caro amico,

          purtroppo non io, ma gli apostoli ci esortano ad avere con alcuni quel tipo di atteggiamento che tu contesti:

          Convincete quelli che sono vacillanti,
          altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne.
          ” (Gd 1, 22-23)

  3. Chris ha detto

    Fin quando ci sarà un solo bambino/a che una volta adulto/a passerà attraverso l’esperienza del Signor Lopez (coi relativi risultati dati dallo stesso) io a riguardo dirò sempre no ai matrimoni e alle adozioni dello stesso sesso!

    • B'Rat ha detto in risposta a Chris

      Io eviterei ragionamenti del genere… chiunque potrebbe sostituire “alle adozioni dello stesso sesso” con “alle adozioni da parte di coppie etero con la caratteristica generica X al centro di un’esperienza simile o anche peggiore di quella del signor Lopez”
      (che so, in cui magari entrambi i coniugi sono fisici, gente notoriamente poco incline alla saggezza affettiva)

      • Chris ha detto in risposta a B'Rat

        In un certo senso sono d’accordo,questo ragionamento (quello da me presentato) può creare confusione in un dibattito ma non è sbagliato.Nell’esempio da te presentato,ricorda che esistono comunque strutture e persone che si assicurano,certificano ecc. che la coppia sia adatta,mentre qui vi è un principio inamovibile (ma allo stesso tempo non riconosciuto) che per quanto una coppia omo possa essere amorevole non può fornire quell’interezza nello sviluppo del minorenne data dalla diversità sessuale.

  4. domenico ha detto

    sarebbe la comune sessantottina riproposta in termini diversi.
    Come tutti ricordano sono stati dei fallimenti. Ma i nostalgici non si arrendono.

    • Antony ha detto in risposta a domenico

      Si certo, tipo Forteto

    • Tommasodaquino ha detto in risposta a domenico

      di solito i fallimenti li giustificano dicendo che erano le persone ad essere sbagliate ,e non che l’idea un semplice “delirio” dovuto all’effetto di qualche sostanza….

  5. Alberto ha detto

    Con buona pace della Sig.ra Giuseppina La Delfa, io credo più al Papa, in quanto capo di una Chiesa con 2000 anni di esperienza e di studi sull’uomo, sulla teologia, sulla filosofia sulla pedagogia e sulle scienze, piuttosto che a un’ex sessantottina che segue la moda o l’ideologia del momento. Perchè effettivamente di moda e di ideologia si parla quando si sostiene un’idea contro natura come quella dell’adozione “omosessuale”.
    La Sig.ra Giuseppina tenga piuttosto a mente l’origine del suo nome di battesimo, che deriva da un uomo che sulla famiglia aveva le idee un po’ più chiare di lei.

  6. manuel ha detto

    Qualsiasi donna o uomo che dica “un bambino non ha il diritto di avere una mamma o un papà”, ha l’esculisivo dovere di non essere genitore.

  7. Katy ha detto

    Questi sono i valori che le Famiglie Arcobaleno insegnano ai loro figli? Un motivo in più per opporsi alla discriminazione delle adozioni gay.

  8. LawFirstpope ha detto

    «non importa chi siano i genitori, di quale sesso e di quale orientamento sessuale siano, non importa se siano uno, due o diciotto, importa una sola cosa: la responsabilità, la cura, la presenza, il porre limiti e fare coccole, in due parole: supporto e attenzione».
    Quali sono i limiti, se 2 o 18 genitori è indifferente?

  9. Antony ha detto

    Allora quelle non sono famiglie, se si considerano gli uteri in affitto, scusate ma sono alla stessa stregua degli orfanatrofi.

  10. Paolo Viti ha detto

    Se ci pensate bene la La Delfa ha paradossalmente ragione: se apriamo il matrimonio anche agli omosessuali lo snaturiamo completamente, perciò da lì in poi diverrà discriminatorio mettere qualsiasi altro paletto. Perché due genitori e non quattro? Se il matrimonio perde il suo senso originario (stabilizzazione della coppia in vista dei figli), allora non ha più senso limitare il numero dei genitori. E’ il piano inclinato e inevitabile.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Paolo Viti

      Dimentica comunque noi transpecie.

    • Max ha detto in risposta a Paolo Viti

      Ho provato a far notare questo punto; mi hanno risposto che il matrimonio poligamo o poliandrico va contro i principi di uguaglianza perche’ la donna e’ sfruttata…

      • Umpalumpa ha detto in risposta a Max

        Tanto per mischiare le carte e tranquillizzare i benpensanti favorevoli a matrimoni e adozioni gay.
        Non è mica detto che ci sia un uomo e più donne. E’ possibile anche il contrario. Se si accetta poi che possa esserci una donna con 3 uomini, non vedo perchè non potrebbe esserci un uomo con 3 donne. Sarebbe discriminante.

        Difatti i poliamorosi già manifestano ai gay pride

        https://www.youtube.com/watch?v=QWw14msXKxg

        http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/11/24/news/padova-ecco-i-poliamorosi-che-inventano-la-polifedelta-1.8172641

        http://www.youtube.com/watch?v=O_eULXvCtCE

        http://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/matrimonio-omosessuale-eutanasia-per-la-filosofia-davanguardia-di-peter-singer-sono-quisquilie-intellettuali/

        • domenico ha detto in risposta a Umpalumpa

          se per questo ci possono pensare anche matrimoni composti da più uomini gay o più donne gay. Mica glielo vogliamo impedire!

        • Max ha detto in risposta a Umpalumpa

          Domenico, Umpalumpa…

          guardate, avevo provato a porre anche questa obiezione. Hanno risposto:

          -il matrimonio poliandrico (piu’ uomini con la stessa donna) sfrutta sempre la donna
          -piu’ uomini e piu’ donne non sono una forma di matrimonio normale, una cosa che “non esiste” giuridicamente, mentre culturalmente il matrimonio poliandrico e poligamico sono esistiti; al contrario “le coppie omosessuali con bambini esistono…”. Inoltre nelle unioni formate da piu’ di due persone non si capisce chi e’ sposato a chi. Se abbiamo 2 donne ed un uomo, se l’uomo muore le 2 donne rimangono sposate?
          – Gli stati che hanno adottato il “matrimonio” omosessuale rifiutano di adottare quello poligamico.

          Le persone a favore del “matrimonio” gay sono piu’ agguerrite di quanto sembra, purtroppo.

          • Umpalumpa ha detto in risposta a Max

            eheh che forte.

            1 – anche se fosse vero (e non lo è), se la donna vuole essere “sfruttata”? glielo impediamo? in base a cosa?
            2/3 – non è vero. I gruppi poligamici già ora esistono. A livello giuridico neppure i matrimoni gay esistevano. Inoltre gli stati non rifiutano affatto. Per il momento alcuni paesi aspettano.

            Leggi qui:
            http://www.poliamore.org/canada-la-prima-famiglia-a-tre-genitori/
            http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2431
            http://www.cbc.ca/news/canada/british-columbia/b-c-woman-with-2-partners-decries-polygamy-law-1.883862
            E’ bastata una rapidissima ricerca in google.

            Cmq è chiaro che se l’unico discrimine è la libbertà e l’ammmore e contemporaneamente la morale (non il moralismo) diventa un peso clericale e antico da lasciarsi alle spalle non vi sono limiti. Perchè 2 gay non imparentati possono sposarsi e invece 2 fratelli gay no? perchè 2 etero possono sposarsi e 3 no?
            Il problema sta a monte. La confusione del termine libertà e amore.
            Quando ci si comporta credendo che la felicità (cosa a cui tutti noi legittimamente aspiriamo) coincida con la “libertà” intesa come esercizio disordinato del libero arbitrio spesso ci si ritrova completamente svuotati e insoddisfatti.
            Un esempio fra tanti: io sono liberissimo di saltellare da una relazione sessuale ad un’altra, dicendo che amo tutti. Lo faccio ancora più convintamente se la società in cui vivo sponsorizza in maniera martellante questo comportamento e bolla come bigotti i comportamenti “non in linea”.
            Dopo aver sperimentato tanto “amore” e “libertà” però mi ritrovo insoddisfatto e cerco sempre nuove “esperienze” che a conti fatti mi rendono ancora più insoddisfatto.
            Come mai? eppure sono stato “libero” ed ho “amato” molto.
            Forse perchè in realtà ero schiavo dei miei sbagli/vizi/peccati/chiamalicometipare e non ho amato affatto?
            Ma la soluzione vera e duratura non è spaccare la testa a me saltellatore. Nè tantomeno farmi un predicozzo. L’unica è dimostrare che mi sbaglio. E la dimostrazione c’è o se vivo il senso di insodisfazione (quindi lasciate che mi autodistrugga. Non è il massimo come strategia), o qualcuno di cui mi fido me lo racconta, oppure vedo qualcuno che comportandosi in maniera “bigotta” è realmente felice e soddisfatto allora comincerò a imitarlo.

            Certo è che se il cristiano medio ha il musuo lungo e il giudizio implacabile diventa un po’ complicata la faccenda 😉

            • Max ha detto in risposta a Umpalumpa

              Umpalumpa, Domenico, LawFirstPope – mi sa che vi chiedero’ aiuto nel caso mi dovessi ritrovare impelagato in altre discussioni (tipicamente blog e commenti di riviste e quotidiani online), se per voi va bene 🙂

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Umpalumpa

              Certo è che se il cristiano medio ha il muso lungo e il giudizio implacabile diventa un po’ complicata la faccenda 😉

              Bravo! Secondo me hai centrato il punto!
              E tante volte mi critico io per primo!

              • Umpalumpa ha detto in risposta a LawFirstpope

                Eheh..dovremmo mettere su un “gruppo d’intervento informatico” ;). Ovviamente a pagamento.

                Scherzi a parte vi linko un bel intervento del Papa su quello che in maniera misera ho cercato di dirvi.

                https://www.youtube.com/watch?v=3F2ThQG9prQ

                LAwfirstpope: chiaramente non era un’accusa verso altri, ma proprio denunciare un limite un po’ di tutti. E’ più facile scoraggiarsi e dire “che mondaccio. Che gioventù, che tempi”. Coraggio!!! su gente!!!! Un bel sorriso 🙂

          • LawFirstpope ha detto in risposta a Max

            Se la donna è sempre la più sfruttata (in ogni scenario), alla fine (paradossalmente) una qualche differenza tra uomo e donna al di là del sesso c’è! 😉

            Meraviglie della “logica” gender! 🙂

          • Tommasodaquino ha detto in risposta a Max

            si chiama Bi-pensiero

  11. Franceschiello ha detto

    un bambino non ha diritto “a crescere in una famiglia con un papà e una mamma”. Un bambino ha diritto a crescere in un ambiente idoneo al suo sviluppo, questo sì
    Se le cose stanno così, allora possiamo giustificare tutti quei modelli educativi dove i bambini vengono sottratti ai genitori ed allevati dallo Stato (come succedeva a Sparta, tanto per fare un esempio).
    Lo dico io che l’ideologia gender è affetta da strisciante Statolatria…

    • Marco S. ha detto in risposta a Franceschiello

      Condivido, caro Franceschiello.

      Chi ha osservato che, se fosse vero che 18 padri omosessuali possano essere comunque validi genitori, allora tanto varrebbe affidarsi all’orfanatrofio, forse non immagina quanto potrebbe essere vicino alla verita’.
      Altro che argomento a contrario, come magari pensa lui !

      L’obiettivo finale di chi “ha in mano il pallino”, secondo me, e’ sempre quello: sottrarre la riproduzione umana e, magari, l’educazione dei minori, alle famiglie per attribuirli allo stato e/o alle aziende biotech.

      Solo cosi’ il Potere potra’ crearsi l’uomo su misura, privo cioe’ di quel pericoloso gene che si chiama liberta’ ed appartenenza ad una comunita’ umana.
      Gene che puo’ sempre generare la pericolosa tendenza a combatterlo ed a rovesciarlo, persino in questi periodi di generale rincoglionimento.

      Scusate la mia ossessione, ma mi pare che questa sia l’unica interpretazione razionale della realta’ che abbiamo di fronte.
      Se e’ cosi’, tutto torna a quadrare: altro che “deliri” !!!
      Mi pare invece che chi sta dall’altra parte della scacchiera (non intendo i pezzi, bensi’ il giocatore) sappia fin troppo bene dove vuole arrivare.

    • Jack ha detto in risposta a Franceschiello

      Hai ragione, infatti nasce sulle macerie del comunismo (statalismo) e del sessantottismo. Non a caso i teorici gender sono tutti di quell’area politica.

  12. Ugo Biheller ha detto

    Ma si è mai chiesto questa signora, si fa così per dire, che a forza di proporre le unioni gay nel decadente Occidente, il matrimonio (ossia tra uomo e donna) tra poco non avrà più nessuna tutela, considerando che la lobby gay è potentissima in Italia, in Europa e sopratutto negli Stati Uniti di Obama.
    Vorrei fare una proposta, dal momento che tutti i capi di stato, quando vengono a Roma chiedono udienza al Papa. IL Papa dovrebbe ricevere soltanto quei capi di stato e di governo, che seppure laici, propongono dei valori etici e morali universali. Quindi basta con Obama, con Hollande, con il primo ministro belga, Mugabe il novantenne dello Zimbabwe, e i capi di stato dei paesi arabi che non rispettano i diritti umani. Altrimenti corriamo il rischio di essere degli ipocriti come i farisei di antica memoria.

    • Tommasodaquino ha detto in risposta a Ugo Biheller

      formalmente il Papa è anche un capo di stato. Di fronte ad una richiesta di udienza, opporsi o rifiutarsi potrebbe essere volutamente “male interpretata”. Seguire questa strada mi sembra un po’ difficile e stupidamente auto-lesionista.

    • B'Rat ha detto in risposta a Ugo Biheller

      Ugo Biheller,
      tanto vale richiedere che il Papa smetta di incontrare capi di Stato. Di fatto sarebbe la stessa cosa.

  13. Fabrizia ha detto

    Continuo a pensare, e a scrivere qui, che non amano i bambini quelli che gli raccontano la menzogna che loro hanno due mamme o due papà. Ma forse si sta arrivando al ridicolo, forse verranno pubblicati altri studi che confermano che non fa bene ai bambini non avere una mamma e un papà, e forse si arriverà anche alla fine di questo delirio ideologico.

  14. Roberto ha detto

    Cercavo su internet qualcosa a riguardo ma non esiste nessuna intervista dove la signora la delfa abbia detto qualcosa del genere . È a dir poco strano se non morboso che le persone debbano preoccuparsi se una coppia di persone al di là del loro orientamento sessuale vogliano fare una famiglia con tanto di figli . È incivile scrivere tutti questo per non dire vergognoso .
    Lasciate vivere le persone nella loro felicità e piuttosto pensate alla vostra .

    • Jack ha detto in risposta a Roberto

      Roberto, ti ricordo che i collegamenti ipertestuali (parole viola nel testo) sono tuoi amici. L’intervista è segnalata nell’articolo: http://www.huffingtonpost.it/giuseppina-la-delfa/famiglia-papa-genitori_b_5146043.html?utm_hp_ref=fb&src=sp&comm_ref=false

      La tua morbosità nel non considerare il benessere dei bambini è a dir poco strana. Perché non li vuoi lasciare vivere nella loro felicità, con i loro genitori naturali, con un equilibrio maschile-femminile? Perché odi i bambini? Perché vuoi far loro così male pur di soddisfare le voglie omosessuali?

      • Emanuele ha detto in risposta a Jack

        …ti rispondo io…

        Perché i bambini non sono soggetti, ma oggetti. Si possono fabbricare a piacimento ed eliminare se non fanno il caso nostro (aborto)… L’importante è soddisfare i desideri degli adulti e se i bambini hanno altri desideri, peggio per loro! Anzi, i bambini non possono avere desideri, poiché immaturi. Quindi, io adulto decido cosa è bene per loro, o per dirla meglio, il mio bene “deve” coincidere con quello del bambino.

  15. Positrone ha detto

    L’errore fu togliere dal matrimonio civile la sterilità tra le cause invalidanti. Quando è possibile che un/a 70 enne sposi un/a 20/30 seppure di sesso opposto ecco che l’inganno e la giustificazione a qualsiasi pretesa diventa “apparentemente” legittima. Sul piano naturalmente dell’idee e della scelta laddove il matrimonio perde con il tempo il suo significato ed il suo scopo sociale.
    Povera italia

    • Gennaro ha detto in risposta a Positrone

      Hai detto bene “apparentemente”! Però ci si aspetta che qualcuno sappia ancora ragionare…

      Interessante questo articolo di Uccr: https://www.uccronline.it/2013/12/08/le-coppie-infertili-minano-le-basi-del-matrimonio/

    • Emanuele ha detto in risposta a Positrone

      Non sono del tutto d’accordo…

      La paternità e maternità si possono esercitare in vari modi. La vocazione del matrimonio è certo orietata alla procreazione, ma esistono molte vie per metterla in pratica: adozione (anche di adulti), impegno con i giovani (sport, insegnamento, cultura, escursionismo, etc.), testimoniare la sacralità del vincolo matrimoniale, attivismo in associazioni pro-life, etc.

      Il problema non è tanto, a mio avviso, la sterilità biologica, ma quella spirituale… e, leggendo simili articoli, dobbiamo renderci conto che si può essere sterili spiritualmente anche avendo molti figli.

  16. francesco russo ha detto

    questa va incorniciata:

    Se questi sono dunque i criteri per cui un luogo è giudicato idoneo per la crescita di un bambino, allora è facile replicare che anche l’orfanotrofio dev’essere ritenuto tale, affondando di fatto l’argomento retorico dei sostenitori delle adozioni Lgbt che recita così: “meglio una coppia gay che l’orfanotrofio”.

    siete dei grandi, ahah! 😀

  17. gladio ha detto

    Quante parole, mah…io son sempre dell’ idea che un bicchiere di olio di ricino accompagnato da quattro sberle farebbe rinsavire più di mille discorsi

  18. Andrea C ha detto

    Sarei perfettamente d’accordo con la Signora La Delfa se includesse anche la teoria della cicogna e del cavolo.

  19. gladio ha detto

    Pure a me, dopo aver visionato la lettera scritta al Santo Padre della signora
    (signora?) La Delafa mi viene difficile accoglierne l’ opinione senza sorridere
    (sorridere si fa per dire…).

    Avrei piacere sottoporre all’ attenzione della signora (signora?)uno Stato che, coerentemente ai di lei parametri di valutazione, sarebbe un modello di democrazia: la Repubblica Popolare Democratica della Corea del Nord.

    In questo fortunato Paese, infatti, vengono assolti con somma cura e diligenza tutti quei doveri che, a dire della signora (signora?) sono primari per la tutela della dignità dei suoi cittadini i quali, fin dalla più tenera infanzia vengono tenuti lontano da qualsivoglia culto o religione.

    Altro pregio di questo Paese, sempre secondo i parametri della signora (signora?) è quello di essere retto da una dittatura che non ha mai assolutamente camminato
    ” mano nella mano” con qualsivoglia Papa o con qualsivoglia Chiesa.

    Chi ne regge le sorti, tal kim Jong-Un, un paffuto giovinotto dalla mente completamente libera da tutti quei pregiudizi e superstizioni che costituiscono l’ inevitabile bagaglio che ogni religione porta con sè, è stato di recente al centro dell’ attenzione mondiale per aver fatto fucilare ( si, proprio fucilare, cara la mia femminista) un intero corpo di ballo femminile per uno spettacolo, a suo dire, un po’ osè. Ci riletta su, signora (signora?)

    Ancora una cosa:
    E’ verissimo che le religioni sono tante e che ognuna predica di essere l’ unica e vera, ma è pur vero che questo non riguarda solo le religioni ma anche le opinioni e le concezioni etiche di ciascuno di noi.
    Pertanto la signora ( signora?) La Delfo dovrebbe accettare, coerentemente con quanto da lei stessa affermato nel suo sproloquio, l’ idea della totale mancanza di serietà anche per le sue opinioni e per le sue concezioni etiche, cosa quest’ultima che condivido anch’ io , pienamente e di tutto cuore.

    • beppino ha detto in risposta a gladio

      La Delfa non può amare un uomo ma ha una gran voglia di avere figli propri. Per gay e lesbiche anche la quadratura del cerchio é possibile…

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