Marijuana libera per essere meno liberi

Marco Cappato promuove la marijuanaL’annuncio di un accordo per la produzione di farmaci a base di cannabinolo da parte dello Stabilimento farmaceutico militare, qualche mese fa, ha prevedibilmente scatenato il dibattito proibizionismo vs antiproibizionismo, dato che tanti confondono (appositamente?) tra marijuana terapeutica (già usata da anni) e marijuana liberamente consumabile da chiunque voglia.

Se spesso i proibizionisti pensano che basti proibire per risolvere il problema, gli antiproibizionisti avanzano l’ingenua tesi della lotta al narcotraffico, credendo davvero di mettere in scacco gli spacciatori (perché allora non fare lo stesso anche per la cocaina o l’eroina, dopotutto, legalizzata la cannabis, chi volesse procacciarsi altre droghe continuerebbe a farlo). In realtà, la cannabis liberalizzata alimenterebbe ancora più pericolosamente il mercato dato che chi spaccia illegalmente orienterà la sua azione verso le categorie di persone per le quali non sarà ovviamente legalizzato il consumo (come per l’alcool), ovvero i minorenni. Ragionamenti troppo complessi forse per Roberto Saviano, Umberto Veronesi e gli amici radicali, ma non per il giudice antimafia Paolo Borsellino che già nel 1989 spiegava: «Pensare di liberalizzare la droga per combattere il traffico clandestino è da dilettanti di criminologia. Forse non si riflette che la legalizzazione del consumo di droga non elimina affatto il mercato clandestino, anzi avviene che le categorie più deboli e meno protette saranno le prime ad essere investite dal mercato clandestino».

Lo stesso Veronesi si è fatto promotore di un appello per la “marijuana libera”, come se fosse appena rientrato dal festival di Woodstock, utilizzando i classici argomenti di questi casi. Si dice oppositore delle droghe pesanti e leggere e sostenitore di un’educazione (fino a qui siamo con lui), ma nega che la proibizione sia un deterrente. Se avesse ragione, per ridurre il numero di rapine bisognerebbe legalizzarle: basta questo per comprendere l’assurdità del ragionamento. Inoltre, non si può chiedere allo Stato di educare i giovani, sono le famiglie a doverne sentire l’esigenza, ma sarebbe una fatica doppia per i genitori educare a non fare uso di una sostanza che lo Stato distribuisce, avvalorandone dunque l’utilizzo. Non a caso si consuma più alcool (che comunque è risultato essere meno dannoso) e si fumano più sigarette rispetto all’uso della marijuana, questo oltretutto è un altro indice dell’efficacia nel proibire ciò che è dannoso per l’uomo (un principio che andrebbe rivolto anche all’alcool!), efficacia già evidente dai dati italiani. Il noto oncologo ha anche affermato che «i cosiddetti ‘danni da spinello’ sono praticamente inesistenti». Un’affermazione pubblica di cui si assume la responsabilità: uno studio del 2013 dell’Università di Montreal ha dimostrato che la convinzione che fumare cannabis non comporti danni, oltre ad essere scientificamente errata, ne incentiva il consumo, portando i giovani a dipendenza.

Il dibattito comunque lo lasciamo alle autorità competenti, segnaliamo l’intervento di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche del Mario Negri di Milano, quello di Giuseppe Remuzzi, coordinatore della ricerche del Mario Negri di Bergamo, quello di Elisabetta Bertol, ordinario di Tossicologia Forense dell’Università di Firenze, e quello di Gaetano Di Chiara, ordinario di Farmacoterapia al dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari. Citiamo anche recenti studi: chi fa uso di cannabis è più esposto al suicidio e danni al cervello anche per chi fuma occasionalmente. Interessante anche l’intervento dell’amministrazione Obama (tramite l’Office of National Drug Control Policy), la quale si è opposta con forza alla legalizzazione dell’uso di marijuana dopo l’apertura del New York Times.

Ci interessa invece approfondire il motivo di questa corsa ossessionata all’evasione dalla realtà, allo stupefacente, alla sbronza. Perché la realtà fa paura? Perché si sente bisogno di scappare? Giovanni Belardelli, ordinario di Scienze politiche presso l’Università di Perugia, ha commentato il fenomeno spiegando come dietro agli appelli di Veronesi e alla spinta “legalizzatrice” «si intravvede, nelle classi dirigenti e più in generale nelle classi d’età adulte dell’Occidente, una abdicazione dalle proprie responsabilità educative. Spesso, dietro il consumo di droghe, leggere o pesanti che siano, ci sono le difficoltà esistenziali, la crisi dei valori, le prospettive grigie di vita in cui tanti giovani oggi si dibattono. Ma su tutto questo la generazione dei baby boomers, cioè di chi è stato giovane negli Anni 60, sembra non sapere interrogarsi davvero, nonostante abbia molta responsabilità per la situazione in cui si trovano i propri figli e nipoti. Spesso quella generazione appare capace soltanto di un progressismo incanutito e vacuo, che non va molto oltre lo slogan – e l’illusione della “marijuana libera”».

Belardelli ha completamente ragione: il problema e il cuore del dibattito non dovrebbe essere il proibizionismo o l’antiproibizionismo, ma il problema esistenziale che vi sta sotto. L’uso della droga riesce a compensare la noia di vivere? No, a nostro avviso l’uomo cerca un infinito che dia senso alla vita e l’ossesione di questo dibattito nelle società laiche e secolarizzate evidenzia il senso di impotenza dell’uomo che ha fatto a meno di Dio, preferendo momenti di breve eccitazione che non riescono però a regalargli un gusto del vivere, ma lo lasciano patologicamente dipendente. E perciò meno libero.

La redazione

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55 commenti a Marijuana libera per essere meno liberi

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  1. – La religione è l’oppio dei popoli!
    – Semmai l’oppio è diventato la religione dei popoli!

    Andrè Frossard

  2. Klaus ha detto

    Che «i cosiddetti ‘danni da spinello’ sono praticamente inesistenti» Veronesi lo andasse a dire ai parenti di tutti quelli che sono stati travolti da un’auto guidata da uno che si era fatto uno spinello. Tanto per fare un esempio tra i tanti possibili.

    • muzzusu ha detto in risposta a Klaus

      Ma vogliamo misurare il tasso alcolemico medio delle persone che alle 17/18 escono da un ristorante dopo un battesimo o un matrimonio? E non sto parlando di giovani.

  3. Max ha detto

    “ma il problema esistenziale che vi sta sotto. L’uso della droga riesce a compensare la noia di vivere? No”

    Questa frase riassume bene.

    • Klaud ha detto in risposta a Max

      Non direi che riassume, direi che tocca uno solo degli aspetti del problema. Penso a tutti quegli ‘artisti’ spompati che stanno a galla con l’aiutino, nell’arte, nello spettacolo; politici rampanti, bancari, parrucchieri, immobiliaristi e poveracci d’ogni sorta. Il problema non è la noia di vivere: è stare a galla, barare per essere adeguati, è evitare la compagnia di quell’insopportabile sconosciuto: sé stesso.

  4. Matteo ha detto

    Tutto questo mi ricorda il “Soma” de Il Mondo Nuovo: «È una sostanza euforizzante, ma priva di qualsiasi effetto collaterale sgradevole (se non quello di accorciare la vita di qualche anno, ma non è poi un prezzo troppo alto per la felicità), prodotta in forma di compresse da mezzo grammo, aggiunta alle bevande e – quando necessario per sedare situazioni di disordine pubblico – spruzzata nell’aria come aerosol. Attraverso il soma, distribuito gratuitamente dallo Stato a tutti i cittadini sin dall’infanzia, ed il condizionamento cerebrale pre- e post-nascita, viene realizzato l’ideale utopico di un mondo in cui in nome della stabilità sociale viene bandita qualsiasi forma di sofferenza, a partire da quella generata dai vincoli familiari e amorosi, non più previsti nella società descritta nel romanzo.»
    Un popolo anestetizzato è un popolo più gestibile, parrebbe…

    • Dario* ha detto in risposta a Matteo

      Sembra un libro interessante da quanto ho letto sulla wikipedia, se mi capiterà occasione credo proprio che lo leggerò volentieri

      • Li ha detto in risposta a Dario*

        E’ terribile per il fatto che il futuro è là che vuole andare. Aldous Huxley
        S proposito di mr. Huxley, che non mi è ben chiaro se fosse massone, ma i suoi libri vertono verso essa:

        Come recita la prefazione del libro Meilleur des mondes di Aldous Huxley: “Man mano che la libertà politica ed economica diminuisce, la libertà sessuale ha tendenza ad accrescersi a titolo di compenso. E il dittatore sarà bene accorto ad incoraggiare questa libertà. Aggiungendosi al diritto di sognare sotto l’influenza della droga, del cinema, della radio, essa contribuirà a conciliare costoro con la schiavitù che è il loro destino”.

        Profetico, vero?

        Recenti studi hanno poi stabilito che la marijuana rallenta il cervello e c’è stato un caso certo di morte.
        I genitori del ragazzo vogliono giustizia.

  5. luca ha detto

    Be pure le religioni mietono vittime e sono legali..

    • Panthom ha detto in risposta a luca

      Il tuo commento dimostra come l’uso di cannabis impedisce di ragionare. Forse l’assenza di religioni, come negli stati atei del ‘900 e come ancora oggi l’ateismo di stato è ufficiale in Cina hanno alla lunga dimostrato come l’ateismo sia da vietare? Quando hai finito di scappare dalla realtà consumando droga rispondimi per favore.

  6. Zjuganov ha detto

    Salve a tutti. Voglio premettere che non sono un sostenitore dello – spinello libero – e neppure della cultura del godimento individualistico illimitato come la chiama il buon Fusaro e che magari la mia riflessione può sembrare banale e già affrontata, ma discutendo spesso tra amici, ci si incaglia intorno a questo punto.

    Assumendo che qui nessuno voglia proibire l’alcol e che il catechismo non lo abbia bandito, quale è l’impostazione logica di fondo?
    Perché la vostra impostazione del discorso – se liberalizziamo la marijuana non c’è motivo di non liberalizzare la cocaina e l’eroina – non può essere ribaltata specularmente sostenendo – se proibiamo la marijuana dobbiamo proibire anche il tabacco e l’alcol -.
    Razionalmente i danni provocati da tabacco e alcol (aggiungo slot machine che di pancia proibirei istantaneamente) mi sembrano tali da giustificare un intervento da parte dello Stato (anche una semplice tassazione per disincentivarne il consumo), ma come mai nel vostro caso non si arriva consequenzialmente ad una messa al bando totale?
    Non è un accusa, ma una domanda seria per capire il ragionamento di fondo che non riesco a cogliere.

    Non vorrei sbagliarmi, ma senza prendere in considerazioni gli eccessi semplicistici di un Pannella o gentaglia del genere, credo che la tesi di fondo dei promotori della liberalizzazione (magari sostenuta da una legislazione forte e limitativa e allo stesso tempo fortemente repressiva nei confronti di chi sbaglia) sia la seguente: – tabacco, alcol e marijuana fanno male, li tolleriamo in quanto un consumo moderato, non può costituire un male per la società; al contrario cocaina e eroina vanno duramente represse perché i danni sono incalcolabili -.
    Rileggendo l’ultima frase colgo io stesso un’incoerenza di fondo, ma anche nell’alzare l’asticella dei divieti rispetto alla marijuana ma non all’alcol e al tabacco come auspicate voi. Da un punto di vista ‘filosofico’ (passatemi il termine) ritengo più sostenibili le ali estreme: liberalizzazione totale oppure proibizionismo tout court.

    È davvero così inaccettabile per voi che sia tollerato che una persona possa coltivare qualche piantina in casa propria, togliendo mercato al crimine? Se dite – no la coltivazione di una pianta è da vietare assolutamente – senza accettare sfumature non state facendo una condanna totale al pari dell’aborto?

    Cosa distingue il diritto di fumarmi uno spinello una volta a settimana ed il diritto di mangiarmi un cibo insalubre come il Kebab tutti i giorni? Ritenete sia possibile dire in senso assoluto – con il kebab ti puoi moderare ed invece con la marijuana non può esistere un consumo ‘moderato’ -?

    Grazie delle risposte e saluti.
    Avrei anche un’altra domanda più generale ma mi fermo qui per non scrivere ulteriormente

    • Zjuganov ha detto in risposta a Zjuganov

      Parentesi un po’ ilare 😀
      Tipo io col Kebab faccio fatica a moderarmi, lo Stato dovrebbe intervenire per evitarmi un ictus quando sarò sui 60? Molti miei amici riescono a moderarsi con la marijuana, la consumano non per sballo o alienazione ma in privato per avere un po’ di distensione magari dopo una giornata di stress, così come potrei fare io con un disco di classica dopo una giornata estenuante. Perché impedirglielo? Perché sono una minoranza?

      • Li ha detto in risposta a Zjuganov

        I tuoi amici possono consumare marijuana se vogliono, ma se poi mettono sotto qualcuno con la macchina perchè storditi non si sognino di dire “mi dispiace, non volevo”: hanno fatto la loro scelta.
        Non è diverso dalla scelta che una ragazzina compie andando con un egiziano o un rumeno o che ne so: l’ha fatto quasi sicuramente liberamente (non a tutte viene puntato un coltello alla gola o vengono drogate subito).

        E’ una questione di scelte, Zjuganov: gli errori fanno parte della vita, ma quando vedi cosa capita ad altri in quel caso, e poi li segui comunque allora è il classico “la storia si ripete (e con essa gli errori)”.

        Le droghe non causano solo danni mentali, ma anche fisici: avete visto i volti e i corpi scheletrici e deturpati dei consumatori di crack, eroina, coca e altro? Zombie che camminano.

        Nel cervello abbiamo la serotonina, quella che regola umore e altro. Questo pezzo è tratto da wiki:

        Nel sistema nervoso centrale, la serotonina svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e dell’appetito. La serotonina è coinvolta in numerosi disturbi neuropsichiatrici, come l’emicrania, il disturbo bipolare; deficit di serotonina causano disturbo ossessivo-compulsivo, la coazione a ripetere, manie (“mania dei microbi”: ordine e pulizia), ansia, fame nervosa e bulimia, depressione, eiaculazione precoce maschile.

        Alcune sostanze stupefacenti (quali le amfetamine e l’MDMA in particolare) agiscono su questo neurotrasmettitore, inibendone l’assorbimento. Questo porta ad un accumulo di serotonina nel cervello, generando, per il tempo di effetto della sostanza, uno stato di entusiasmo e benessere.

        Ora, quello che volevo dire è che la serotonina non è eterna, e con l’accumulo sempre più esagerato per la ricerca del piacere o l’alienazione, cala sempre più. Non è un caso che molti drogati o ex drogati siano depressi. E’ causato anche da questo, non solo dal fatto di non riuscire a smettere.

        La marijuana non è libera perchè spesso è di passaggio (che dicano o no è così).

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a Zjuganov

      @Zjuganov

      lasciamo per un attimo stare i problemi mentali ormai acclarati provocati dalla marijuana.

      La questione è se tu avessi un figlio gli diresti che drogarsi va bene? Cioè guardandolo negli occhi gli diresti che va bene alienarsi dalla realtà col serio rischio di diventare incapace di stare in piedi di fronte al reale? Gli diresti che fuggire va bene?

      Personalmente ho smesso di fumare spinelli quando ho iniziato a chiedermi perchè li fumassi, per favore, chi si droga si chieda davanti allo specchio perchè lo fa e invece di fuggire le risposte le affronti.

      • Li ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

        Purtroppo per sfuggire alle droghe il più delle volte bisogna prima toccare il fondo.
        Comunque Aleudin, viviamo in un mondo al contrario. Hai presente quelli che hanno sparato al ragazzino con la pistola ad aria compressa? Quanta gente a dire “ma sono ragazzi!”. Oggi frega poco se i giovani si rovinano. Poi però se la cosa tocca a noi, cioè nostro figlio muore/nostra figlia viene stuprata, allora apriti cielo!

    • Panthom ha detto in risposta a Zjuganov

      Caro Zjuganov se noti nell’articolo si intende prendere la questione da un punto di vista filosofico non giuridico, il proibizionismo, così come il liberazionismo, ha certamente le sue pecche e le sue contraddizioni. Per quanto mi riguarda lo Stato dovrebbe bandire i super alcolici, non l’alcool in sé. Da un punto di vista medico sigarette e il consumo moderato di vino non sono affatto paragonabili al danno della cannabis (addirittura un bicchiere di vino è consigliato dai medici in alcuni casi).

      La cannabis è una droga pesante e va paragonata ai super-alcolici, che io vieterei per legge.

    • Dario* ha detto in risposta a Zjuganov

      Quello che hai evidenziato è un gran bel paradosso, il paradosso di una società che ha, per storica consuetudine, avvallato dei comportamenti autolesionistici come il fumare (limitiamoci a questo per il momento perché con l’alcool il discorso si complica ulteriormente). Ora, visto che il fumo è profondamente radicato nella cultura umana, si vede come la sua rimozione, per quanto sarebbe la scelta più razionale, sia inattuabile. Detto questo, cioè il fatto che permettendo il fumo si è scesi ad un compromesso, che senso avrebbe scendere ad un nuovo compromesso con un’altra fonte di male per il genere umano come la droga? Ovviamente ciascuno resta libero di fare ciò che vuole ma dichiarare legali delle azioni sbagliate equivale a rendersene complici. Avere avallato un errore in passato e continuare a farlo perché non se ne può fare a meno non implica l’avallo di altri errori.

  7. null ha detto

    Cazzate alla GIOVANARDI,
    informatevi bene qua
    http://it.wikipedia.org/wiki/Marijuana
    mi ci sono messo personalemnte di impegno per rendere questa pagina libera da idiozie.

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a null

      ah bè se lo dici tu! Ora sono più tranquillo.

      L’impegno non lo potevi usare per smettere di drogarti?

    • Panthom ha detto in risposta a null

      Ah ecco, ora capisco perché Wikipedia è completamente inattendibile, palesemente di parte e non aggiornata su questo (e tanti altri) argomenti.

    • Li ha detto in risposta a null

      Wiki non è mica tanto attendibile: l’ho scoperto quando ho letto la pagina della mia malattia, sai.
      E da come parli direi che sei al 100% per droga libera. Pregheremo per te, ma modera il linguaggio per favore.

  8. null ha detto

    preciso, quella parte finale sugli effetti che parla di umberto veronesi la ho messa io. 😉 come le due colenne iniziali, come le legislazioni, come l’icipit della pagina che parla di amnesia e haze, e molto altro.

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a null

      @null
      Bravo! clap clap! Vantatene anche, ti do il numero della madre del mio amico che partito con la “maria” è finito con gli acidi o di altri che ora soffrono cronicamente di ansia e attacchi di panico.

      Ti va?

      Metti tutti gli ultimi studi, non solo quelli che ti comodano, per non dire delle “opinioni” riportate e non fare il finto tonto che il web lo sai usare bene se lo vuoi.

      Comunque grazie per averci dimostrato “l’attendibilità”, “l’imparzialità” e “la scientificità” di wikypedia.

  9. null ha detto

    Il sentro militare farmaceutico di firenze non produce cannabinolo ( vedete cosa è almeno. http://it.wikipedia.org/wiki/Cannabinolo <— scritta io, sennò non la scriveva nessuno come altre pagine di principi di cannabis) produce fiori di cannabis che altro non è che marijuana.

    • Li ha detto in risposta a null

      Militare? Sai che mi fai venire in mente della guerra del Vietnam? I soldati sono stati ottime cavie per le droghe durante la guerra. Per tenersi sempre su non andavano mica a the e caffè.

      E guarda caso, anche i figli dei fiori si trippavano di brutto.

      Inutile dirlo che la CIA ha commercializzato in droga e armi (e non è finita).

      Basti guardare l’esercito americano quando va a bruciare i campi di erba e coca: sono così potenti che potrebbero eliminare tutti i campi, ma lo fanno? No, perchè è un buisness, proprio come armi e prostituzione.

      Droghe poi vanno a braccetto con orge. Triste ma vero.

  10. Edoardo ha detto

    La verità è che è solo questione di tempo. Il tabù é caduto proprio dove il proibizionismo iniziò.
    Pesto la cannabis sarà legale in tutto l‘occidente e, con i dovuti controlli su chi guida e sui minori, sarà il male minore.

    • Menelik ha detto in risposta a Edoardo

      Aspetta e spera, che l’ora s’avvicina…..
      Ci sarà un’opposizione durissima.
      Chi vuole LE DROGHE libere (la cannabis è solo il cavallo di Troia del resto, come dimostrano bene gli smart shops italiani di qualche anno fa, dove oltre ai semi di mariuhana si vendevano kit e terreni di coltura inoculati per gli psylocibe, semi di cactacee mescaliniche, salvia divinorum sia foglia secca che estratti liquidi concentrati, ecc…), lo fa per lo sballo, per andare via di testa, per vedere le allucinazioni mentali ad occhi chiusi, per estraniarsi dalla realtà e rifugiarsi in un mondo di pensieri e di visioni che ha molto di più del delirante che dell’onirico.
      Dietro questi ci sono alcuni intellettuali di stampo mentale e culturale che sappiamo tutti bene da quali fermenti culturali provengano.
      E contro ci sono genitori, educatori, professionisti della sanità, ex-usatori, un oceano di gente per i quali la liberalizzazione delle droghe rappresenta un reale cancro sociale, una maledizione che incombe sulle famiglie delle persone colpite dalla droga.
      MA LO VOLTE CAPIRE CHE LA DROGA RINCITRULLISCE LA MENTE???
      RENDE LARVE UMANE???
      TRASFORMA UN GIOVANE IN UNA PARVENZA DI UOMO, UN ESSERE ODIOSO AI TUOI STESSI OCCHI???
      La droga sarà legale in tutto l’Occidente – dici – però intanto in Olanda hanno già iniziato a restringere la diffusione dei coffee shops, e la vendita dei funghi è vietata da alcuni anni.
      Anche lì stanno restringendo, se ne sono accorti di cosa comporta.
      Poi dove esiste che se legalizzi alcune droghe, spariscono le altre?
      Fino a prova contraria, l’Olanda, nonostante legalizzazione di varie droghe nei coffee shops, era il crocevia dell’ecstasy fino a pochi anni fa.
      Nonostante i coffee shops, è stata la prima nazione europea dove è comparso il Krokodil.
      Nonostante i coffee shops, di eroina e cocaina ce n’è a fiumi.
      Basta avere i soldi.

    • Panthom ha detto in risposta a Edoardo

      Non è affatto un tabù, è una sensata presa di posizione motivata e sostenuta da ragioni razionali. Ti dico un segreto: non passerà mai una legge del genere in Europa (a parte i soliti lugubri luoghi della vergogna europea: Olanda e Belgio).

    • Li ha detto in risposta a Edoardo

      Ciao Edoardo, ci mancavano i tuoi commenti. 🙂

      • Sophie ha detto in risposta a Li

        Non credo sia Edoardo nostro.

        • Menelik ha detto in risposta a Sophie

          ….infatti.
          E’ proprio così.
          Sono lusingato di quel “nostro”.
          Cosa ho fatto per meritare tanto?
          Prima di schiattare devo fare gli 800 km del Camino….dopo vecchio, e con gli anfibi militari ai piedi, e magari con la vesta della Confraternita….be’, con la vesta magari no DURANTE.
          Me la porto nello zaino, però, per quando entrerò nella Cattedrale.
          E dopo…posso schiattare!

        • EquesFidus ha detto in risposta a Sophie

          Infatti Menelik è Edoardo; l’Edoardo di cui sopra, invece, è solo l’ennesimo antiproibizionista interessato.

  11. Sophie ha detto

    Mia sorella è psicologa e su certe cose dev’essere informata. Pare che la marjuana faccia uscire fuori tutto ciò che è latente a livello mentale, anche malattie serie come la schizofrenia.

    • Li ha detto in risposta a Sophie

      Non stento a crederlo.

    • Menelik ha detto in risposta a Sophie

      Questo lo posso dire per testimonianza diretta:
      una certa sostanza, usata contemporaneamente tra più persone in dosaggio più o meno uguale, fa un certo effetto, diciamo “tranquillo”, cioè il fisico e la mente la reggono bene, apparentemente, senza manifestazioni esterne.
      Magari è presente uno che all’improvviso va in tilt, cioè gli viene un colpo di testa che si mette a fare gesti inconsulti e farfugliare frasi folli o suoni incomprensibili, dando manifestazione esteriore di essere entrato in una stato di coscienza fortemente alterato.
      Il fatto è che gli stupefacenti, cannabis compresa, danno una mazzata alla resistenza cerebrale.
      Sono fenomeni del tutto imprevedibili, forse i meno suscettibili di dare queste reazioni sono i narcotici, ma solo perché sono sostanze “introspettive”, che fanno chiudere in sé stessi, che erigono una barriera fra sé ed il resto del mondo, dunque quando viene il colpo di perdita della coscienza uno resta ammutolito a fissare il vuoto.
      Le altre sostanze, però, possono fare colpi di follia.
      Il fatto è che durante questa fase di alterazione profonda uno si sente lucido, non si rende conto di quel che sta facendo, perché semplicemente non puoi accorgertene, nella testa stai vivendo in un’altra dimensione, e ti convinci che quella dimensione esista realmente, e quella è la tua dimensione, e questa qua ordinaria sia solo un’illusione, il frutto di un’ebrezza, e la vera realtà è quella che c’è in quello stato della coscienza.
      Non prendetemi per blasfemo, ma io paragonavo questo stato alterato allo stato di estasi dei mistici secenteschi, i cui dipinti sulle tele di alcune chiese mi affascinavano, e mi lasciano attonito tuttora.
      Dunque esisti SOLO quando prendi quella determinata sostanza, la quale non la percepisci come stupefacente, ma come una sorta di pedaggio per entrare in quello che ritieni essere la tua dimensione naturale.
      Non so se mi sono spiegato.
      Comunque devo dire che le persone psicologicamente “a posto” hanno in linea di massima un effetto tranquillo, anche con dosaggi massicci, e vivono la loro schizofrenia in modo molto pacato, sanno cammuffare davanti al mondo esterno, quello di questa dimensione.
      Le persone che hanno reazioni abnormi “deviano” dalla via che li porterebbe nella dimensione cercata, hanno qualcosa che li turba, una sorta di “spirito” che gli impedisce di raggiungere quel qualcosa che si cerca.
      Capite?
      Di solito queste persone nella vita ordinaria vivono situazione molto stressanti, sono vittime di eventi percepiti al di fuori della loro capacità di controllo.
      Sono persone disturbate psicologicamente, con qualcosa di latente che nella realtà ordinaria non traspare, è tenuto soffocato da comportamenti stereotipati dietro cui si difendono.
      Con l’effetto degli psichedelici…anfetamine, cannabis, allucinogeni…ecco che quella realtà affiora, e non si reggono.
      Io una volta ripetevo che la paranoia non viene dal trip, dall’allucinogeno, ma è dentro di te, è pre-esistente, la sostanza che prendi è solo quella cosa che ti mette a nudo davanti a te stesso, le follie sono il frutto diretto del nostro vissuto pregresso.
      Comunque senz’altro che la cannabis, come le altre sostanze del tipo psichedelico, possono scatenare reazioni abnormi in soggetti predisposti.
      Sono gli stati alterati della coscienza.
      Per uscire dalla droga è da lì che bisogna cercare la via d’uscita, cioè svincolarsi da quella dimensione in cui tu ritieni di essere sempre stato, e di essere qui per caso.
      Ossia accettare il qui, adesso, e non entrare più in quella realtà, altrimenti rischi di restarci intrappolato, lì. E allora non torni più.

  12. edoardo ha detto

    Roba da pazzi. Persone che dicono ad altre persone cosa fare e cosa non fare. Ma se uno si vuole fare una canna a casa sua in pace sara pure libero di farsela? Volete arrestare qualcuno perchè fa qualcosa che voi non approvate ma vi rendete conto?? Voi e le vostre manie di potere… roba della serie ” a me non piace il vino quindi chi lo beve deve essere preso con la forza e sbattuto in una gabbia 2×2. Ma fatevi una vita e pensate ai vostri problemi ipocriti moralisti. Ps il paragone tra legalizzazione marijuana e legalizzazione rapine dimostra che non è necessaria l erba per diventare stupidi. Per quanto riguarda al tizio che ha fatto l esempio dei pedoni travolti da uno sotto l effetto di erba, dovrebbe usare un attimo il cervello e capire che anche chi si mette al volante mentre è assonnato investe la gente, ora andiamo a dire in giro che il sonno uccide quindi?

    • Panthom ha detto in risposta a edoardo

      Edoardo, non mi piace affatto il tuo invito al menefreghismo. Viviamo nella stessa società e tutti abbiamo il diritto di giudicare quel che è bene e quel che è male secondo la nostra coscienza, tu critichi la mia posizione e io critico la tua.

      La scienza medica considera la cannabis una droga pesante e lo Stato è chiamato a tutelare la vita e la salute dei suoi cittadini. Occorre scegliere pene moderate al reato, ovviamente. Andare in carcere perché si fuma uno spinello in camera mi sembra fuori luogo, andare in carcere perché si coltiva cannabis in casa mi sembra adeguato.

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a edoardo

      @Edoardo non ragionare per stereotipi qua non si intende fare la morale.

      La questione è: “Drogarsi va bene?”
      Lo stato non può avvallare o promuovere qualcosa del genere.

      Ma non ti rendi conto che una gioventù drogata è una gioventù manipolabile, priva di nerbo, senza autonomia, zombie lobotomizzati.

      Quando ho visto le immagini dei giovani in Uruguary che manifestavano per la marijuana libera pensavo: “Questi manifestano per per avere la libertà di ammanettarsi il cervello da soli.”

      Non dovranno nemmeno fare fatica per manipolarvi.

      Così finirete:
      – Noi non siamo d’accordo! Rivoluzione!!!
      – Ecco la “roba” drogatevi, masturbatevi con il porno e non rompete le balle.
      – ok grazie.
      (fine rivoluzione)

      • Li ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

        Io il commento di Edoardo non l’ho visto proprio come menefreghismo, ma come un’idea sua di come sarà il futuro. Non abbiamo già detto che stiamo andando verso il Brave New World descritto da Aldous Huxley? Forse non sarà tutto così, ma lentamente e inesorabilmente si va là. Forse non sarà totale come dice Edoardo, ma una parte di mondo è già là (quella che segue il pensiero massonico), l’altra (potremmo dire noi) non si sogna proprio di farlo. Tutto qui.

        • Li ha detto in risposta a Li

          Nel libro (e nel film) le persone che non seguivano le regole di quella società decadente vivevano fuori. Uno stile di vita più sano dal punto di vista morale e sessuale (persino i parti erano naturali). Come li chiamavano i Selvaggi. Allora eccoci, noi siamo Selvaggi e tanto ci basta. 😉

    • Menelik ha detto in risposta a edoardo

      Gentile Edoardo, mi tolga una curiosità:
      te hai mai fumato?
      Le conosci le droghe?
      Voglio dire, le conosci superficialmente o sufficientemente bene?
      Lo capisci che uno che usa qualunque tipo di stupefacente (alcolisti compresi) non è un’isola, le conseguenze negative del suo stato psico-fisico ricadono inevitabilmente su tutte le persone con cui ha a che fare direttamente, in primis i suoi famigliari.
      Non raccontare baggianate, per mia sfortuna quelle sostanze le conosco molto bene, avendole usate da quando avevo 15/16 anni (1973/74) fino ad una decina di anni fa – praticamente le ho anche vendute per pagarmi quelle che consumavo io (molti anni fa, beninteso).
      Un drogato ovunque va e qualunque cosa fa, si trascina inevitabilmente dietro al suo destino anche le persone che hanno a che fare con lui, per loro sfortuna.
      E questo non per il proibizionismo, ma per i meccanismi biochimici e psicologici di quelle sostanze, le quali, come ben saprai, sono farmaci differenti dagli altri, perché ciò che rende un farmaco una droga è l’interazione tra la sostanza e la personalità di chi la usa, e questo si riflette INEVITABILMENTE anche sull’ambiente di chi gli tocca, suo malgrado, stargli vicino.
      Il drogato è un problema per tutta la società.
      Se la droga fosse una cosa che inizia e finisce con la persona che la usa, non sarebbe un problema sociale.
      Il divieto di usare stupefacenti, poi, è di recente introduzione:
      fino alla fine dell’800 ogni stupefacente era di libero accesso, le anfetamine sono entrate nelle tabelle controllate solo alla fine degli anni 70, più o meno gli anni in cui in UK hanno dato un taglio alle prescrizioni di eroina per chiunque andasse da un medico generico e si dichiarasse tossicomane.
      La cannabis è stata libera fino a pochi decenni fa.
      Negli anni 80 in UK la raccolta e l’uso di funghi allucinogeni non era soggetto ad alcuna restrizione; solo l’essicazione e la vendita erano vietati, e credo sia ancora adesso così, in quanto lì cresce spontanea nelle marschlands ed il Governo non ti può arrestare se raccatti una specie spontanea e te ne cibi, al massimo ti porta in infermeria se sei in preda ad una crisi delirante pericolosa in primis per te stesso prima ancora che per gli altri.
      Sempre per restare in UK, fino agli anni 80 in farmacia erano reperibili due counter preparations contenenti morfina, senza obbligo di prescrizione: quattro bottigliette di un preparato ottenibile per semplice richiesta assommavano 32 mg di morfina di purezza farmaceutica, non è poco.
      In ultimo ricordati una cosa: stai parlando di cannabis DI ADESSO O QUELLA DI TRENT’ANNI FA? Perché c’è una grossa differenza.
      Le varietà attuali possono arrivare al 20% di cannabinoli, cosa che negli hascish di una volta era una autentica rarità, dunque il mito della droga leggera è nato con QUELLA cannabis, non questa, che è molto più potente.
      A ben guardare, nel tempo storico le droghe sono state libere, e soggette a restrizioni sono recentemente.
      Dunque è già stata ampiamente fatta l’esperienza delle droghe libere.
      Se hanno deciso di inserirle nelle famigerate (per voi) tabelle, di ragioni ce ne sono a bizzeffe.
      E’ stata l’esperienza delle conseguenze nel tessuto sociale, non i tramacci stato-mafia o amenità del genere.

  13. edoardo ha detto

    Sapevo già che molti avrebbero preso il mio commento come un semplice invito al menefreghismo. Ma ricordiamoci che c è una linea sottile (che non penso di aver oltrepassato) tra libertà personale e menefreghismo, non ho mica detto ” se uno vuole bucarsi è libero di farlo”. Per capire dove si trova questa linea bisognerebbe un po informarsi il ché è difficile visto che molti articoli sono ai fini politici e non scientifici. Questi articoli ci dicono molte mezze verità senza approfondire l argomento(designati apposta per la propaganda proibizionista e non per l informazione).Una delle più note è che l uso di marijuana faccia insorgere malattie mentali tra cui la schizofrenia. Ciò non è del tutto falso ma questi articoli non specificano che questo accade quando la marijuana viene usata durante lo sviluppo della corteccia frontale(fino ai 20 anni). E che io sappia nessuno progetto di legalizzazione è mai stato favorevole all uso di marijuana tra bimbetti e ragazzini. Un altra mezza verità è che riduce le aree del cervello collegate alle emozioni e alle capacità decisionali. Proprio uno studio della scorsa settimana all università del texas a Dallas attraverso 3 metodologie di risonanza magnetica(tecnologia usata per la prima volta in questo campo) hanno notato che nei fumatori cronici(almeno 3 canne al giorno quindi uno degli scenari peggiori) la riduzione di queste aree era compensata da un notevole aumento di connessioni dette sinapsi , rendendole queste egualmente efficienti nonostante le dimensioni ridotte, e in conclusione lo studio dice che non c è alcun collegamento tra uso di marijuana e riduzione del q.i.
    Vorrei ricordare di nuovo che questo è il caso peggiore (azz che droga distruttiva). Se mettiamo nei guai con la legge un adulto per consumo di marijuana allora chi si scola un bicchiere di troppo lo mandiamo in galera del tutto? E chi si fuma 1 pacco di sigarette al giorno…? Siamo adulti responsabili delle nostre azioni, e usando marijuana moderatamente non facciamo male a nessuno e probabilmente neanche a noi stessi, la vogliamo rendere illegale perchè se abusata rende demotivati ?( influisce sulla dopamina che a differenza della serotonina non va ad esaurirsi) Bhe abusare del mc donald o del divano di casa rende demotivati e provoca obesità con tanto di conseguenze. Vogliamo rendere illegali anche i fast food e tutto ciò che se abusato fa male? Magari rendiamo illegale pure la birra perché é di passaggio per arrivare ai superalcolici e noi non vogliamo mica alcolisti ovunque vero? Il punto del mio discorso è che la marijuana rende improduttivi e rovina la vità( e sto esagerando) solo se abusata e secondo le statistiche solo un soggetto su sei finisce per esserne dipendente, quindi ognuno può usarla ed essere allo stesso tempo artefice del proprio destino. E renderla illegale perché qualcuno potrebbe potrebbe esagerare col fumare è un po come rendere illegali le macchine perché qualcuno potrebbe non rispettare i limiti di velocità e investire qualcun altro. Sta al consumatore che uso farne, non è una droga che ti “incastra”

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a edoardo

      @Edoardo

      Riguardo all’ultimo studio che citi, si tratta di una “meravigliosa” acrobazia giornalistica, leggi qua:

      Questa è la conclusione:
      “Il messaggio scientifico della ricerca è chiaro: la marijuana ti restringe la corteccia cerebrale, ti rende meno intelligente e ti fa diminuire la connettività. Ma in mano a un bravo spin doctor, il messaggio si ribalta. E la notizia diventa la più letta del giorno.
      A chi convenga tutto questo lo potete facilmente immaginare (sempre che non siate dei consumatori cronici di marijuana…).”

      http://www.enzopennetta.it/2014/11/studio-enigmatico-le-canne-riducono-lintelligenza-o-chi-e-meno-intelligente-si-fa-le-canne/

    • Li ha detto in risposta a edoardo

      Fumando marjiuana non facciamo male a nessuno? Prima di tutto a noi stessi, poi alle nostre vittime. Fumare…a quanto pare il fumo passivo è più dannoso del fumare in sè. Si respira una quantità maggiore di robaccia.

      Tutto quello di cui si abusa fa male. Il caffè, il vino, le droghe, il tabacco non sono è da sottovalutare.

  14. edoardo ha detto

    Non mi sorprende che se uno si fa le canne a 15 anni finisca ” male”. Io ho avuto le mie esperienze ne ho fatto uso con i miei coetanei senza esagerare e non di certo a 15 anni e non ho avuto nessuna ripercussione negativa come neanche i miei amici. Ps la gran parte degli atleti dell nfl fuma marijuana alla faccia dei falliti, non è che forse conoscono il termine “moderazione”? Come ho detto se si diventa dipendenti è solo perchè lo si vuole diventare. E comunque sogna che un erba contenente il 20% di thc la trovi solo ad amsterdam. Quella di strada non supera l 8% e la percentuale non è determinata dal tipo d erba, ma dal metodo di coltivazione.

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a edoardo

      tra un po’ avremo le pubblicità che finiranno così:

      “Può causare gravi danni al cervello; drogati responsabilmente.”

    • Li ha detto in risposta a edoardo

      A proposito di atleti….non è stato detto, ma è noto che la SLA può essere provocato dall’uso di steroidi e altro. Persino il blocco della crescita ormonale che si sta decantando può provocare danni: togliere al corpo, o mettere qualche elemento improprio è facile scombinare l’equilibrio psico-fisico.

    • Menelik ha detto in risposta a edoardo

      Ma non arrampicarti sugli specchi !!!!!
      Secondo te, la gente che si coltiva le piantine in casa, dove le compera le sementi, dall’ortolano ??????????????????
      Noi due lo sappiamo benissimo dove, ma è giusto che lo sappiano anche tutti gli altri che leggono questo sito:
      le comperano (a prezzi da oreficeria, tra l’altro) da siti o conoscenti che le prendono in Olanda, negli smart shops, dove si vende tutto ciò che è stupefacente e vendibile simil-legalmente.
      Quelle sementi sono ibridi che poco hanno a che vedere con le varietà naturali spontanee.
      Sono, praticamente, varietà artificiali selezionate per ottimizzare la produzione di resina, in modo da dare il massimo effetto.
      E qua la gente dove le coltiva, in mezzo ai campi?
      Chi è pratico, fa la coltivazione indoor con lampade appositamente studiate e concimazioni particolari.
      Ti ricordi, no?!, che gli smart, quel poco tempo che sono stati aperti anche in Italia, vendevano sementi di vari tipi (cosa che non ho mai comperato perché ero di altri giri, ero amico di un gestore di uno smart, però, che fu chiuso dalla Procura dopo poco meno di un anno di attività), oltre alle sementi vendevano kit predisposti per la coltivazione indoor, lampade speciali per la crescita rapida, da tenere accese accese 24/7, preparati per fertirrigazione con ormoni per il radicamento e la crescita rapida, kit predisposti per la coltivazione dei funghi allucinogeni, sementi e di cactacee allucinogene, foglie essiccate di salvia divinorum (allucinogeno di breve durata e elevata potenza, tu lo sai bene, ma anche gli altri lettori devono saperlo), estratti alcolici della stessa a varie concentrazioni, anche venti volte l’estratto semplice (se sbagli poche gocce perdi conoscenza e ti butti giù dalla finestra pensando di volare), estratti essiccati di amanita muscaria, e altre cose ancora.
      Io dissi, non mi ricordo se qua o da un’altra parte, che LA MARIUHANA E’ SOLO UN CAVALLO DI TROIA, si apre una porta da cui si farà passare tuto ciò che è passabile aggirando la legge con l’ipocrisia “prodotto non per uso interno” o “prodotto per collezione, vietato l’uso” o cazzate del genere, il colmo dell’ipocrisia.
      Suvvia, non raccontiamo cazzate, voi avete uno scopo:
      DIFFONDERE QUESTE COSE IL PIU’ POSSIBILE.
      La logica è: più siamo, più facilmente lo sballo diventerà legale.
      Quello che conta per chi si rivolge a quelle cose, è lo sballo, non cosa lo causa.
      Tu lo sai cosa è il nitrito di amile? E i generatori di protossido d’azoto?
      Tutta roba che si vendeva negli smart.
      CHE SCHIFO DI VITA CHE E’ QUELLA LI !!!!!!!!!!!!!!!!!!
      Voi volete dare il segnale che quella cosa è positiva, che è un bene, una cosa da fare, è questo che mi fa infuriare contro di voi.
      Un ragazzino è disarmato di fronte ai vostri argomenti.
      Voi volete dare il segnale che sballare è accettabile.
      Voi guardate alla giovane generazione solo come carne da macello per le vostre battaglie.

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