Cannabis libera? La mafia non viene sconfitta, aumenta solo il consumo

CannabisIl 27 giugno prossimo la discussione sulla cannabis legale sarà avviata nell’Aula di Montecitorio, promossa dal senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, ex presidente dei Radicali italiani. In discussione il ddl che porta il nome del candidato sindaco per Roma, Roberto Giachetti.

L’iniziativa parlamentare è sorta dopo il rapporto annuale della Direzione Nazionale Antimafia, in cui si è parlato di «totale fallimento dell’azione repressiva» e della «letterale impossibilità di aumentare gli sforzi per reprimere meglio e di più la diffusione dei cannabinoidi», chiedendo di valutare la possibilità della depenalizzazione come male minore. Una posizione certamente autorevole e da tenere in considerazione, per quanto ci riguarda non ci interessa sostenere a prescindere il proibizionismopoiché non è la sola repressione che permette di risolvere realmente il problema. Certamente non riteniamo possa farlo l’antiproibizionismo. L’obiettivo comune è ridurre realmente e far scomparire il consumo di droga, ciò a cui dovrebbe tendere una società civile, sana e matura.

Al rapporto della D.N.A. hanno tuttavia replicato numerose voci, ugualmente attendibili. Ad esempio il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri: «Uno stato democratico non può permettersi il lusso di depenalizzare qualcosa che fa male», ha affermato. Liberalizzare significherebbe trovare in farmacia un prodotto ad un costo doppio rispetto al mercato nero poiché, considerando nuove aziende agricole, acqua, concime, personale assunto e assicurato, un grammo di marijuana in farmacia costerebbe 12 euro, mentre già oggi si può spacciare a 3 o 4 euro. La criminalità organizzata, quindi, sfrutterebbe la vendita di contrabbando, mentre se il costo in farmacia dovesse essere più basso, aumenterebbe inevitabilmente, e anche di molto, l’area del consumo.

Ancora più drastico il magistrato Raffaele Cantone, presiedente dell’Autorità nazionale anticorruzione, che ha affermato: «La legalizzazione non è utile ad essiccare le vene del narcotraffico, la mia è una convinzione basata sulla razionalità. Si sposterebbe solo il problema degli appetiti dal mercato illegale a quello legale. Faccio un esempio a me caro: non mi pare proprio che legalizzare le scommesse abbia tagliato le gambe alle mafie sulle scommesse clandestine, semmai ha allargato i loro interessi anche a quelle legali. Con il risultato che le mafie si sono arricchite e cittadini sono diventati dipendenti. Se le droghe fanno male, e fanno male, lo Stato non può proprio porsi la domanda, perché allora per paradosso domani potremmo anche proporre di legalizzare le associazioni mafiose così utilizziamo i loro metodi e ci arricchiamo. Va bene la provocazione, ma che provocazione resti, tra l’altro nessun Paese ha mai legalizzato ogni tipo di stupefacenti. Un motivo ci sarà?».

Fausto Cardella, procuratore capo della direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, ha a sua volta contraddetto Della Vedova, ex presidente dei Radicali italiani: «Dobbiamo chiarirci le idee: il consumo è già tollerato dalla legge, quando parliamo di legalizzazione, parliamo di legalizzazione del commercio e della produzione: ma davvero è questo che vogliamo? Non solo, si tratta di intendersi sullo scopo che si vuole ottenere, se lo scopo è il contrasto alla diffusione e al consumo è evidente che la legalizzazione non li disincentiva, anzi. Quanto all’affamare la criminalità organizzata, per ottenere lo scopo bisognerebbe che tutto il mondo legalizzasse in contemporanea tutte le sostanze, un’ipotesi talmente irrealistica e pericolosa da non rientrare in nessuna agenda: ogni legalizzazione parziale otterrebbe soltanto l’esito di dirottare gli affari della mafia dove il traffico resta proibito e di dirottare i consumatori verso i Paesi più tolleranti».

Potremmo continuare a lungo, ma il ragionamento è molto semplice da capire: la criminalità non sparisce affatto con la liberalizzazione, semplicemente sposta il suo operato laddove la legge pone delle limitazioni, ad esempio avendo più droga da vendere ai minorenni, oppure giocando di concorrenza sul prezzo, come accade con i tabacchi. Oppure, ancora, vendendo cannabis più potente dato che, come ha giustamente ricordato Giovanni Serpelloni, direttore del Servizio per le tossicodipendenze (Sert) di Verona, «lo Stato non può certo vendere cannabis con un Thc alto. La criminalità, che già oggi spaccia resine con un principio attivo al 60%, non si farebbe scrupoli a mettere in commercio sostanze con un potenziale più alto».

L’onorevole Della Vedova ha contro-replicato dicendo: «non vogliamo discutere se fa bene o male, ma controllare il fenomeno», citando l’esempio positivo del Colorado, dove la «legalizzazione sta funzionando». Purtroppo non è affatto così, come ha spiegato Marcello Esposito, docente di International Financial Markets presso l’Università Cattaneo di Castellanza: «in Colorado si pensava di avere grandi introiti, ma i risultati sono stati deludenti. Ed il motivo è economico, legato al prezzo più elevato della cannabis legale causato dalla tassazione». Oltre al fallimento sugli introiti, il Colorado ha registrato, secondo un’indagine nazionale, che i consumatori di droga sono aumentati di oltre il 20% come media mensile in seguito alla liberalizzazione. E, guarda caso, sono anche aumentati gli incidenti automobilistici mortali causati da persone sotto effetto di marijuana e il raddoppio di ricoveri ospedalieri per intossicazione o abuso da cannabis, cosa che non è avvenuta nei 34 stati americani dove non è liberalizzata. Una dimostrazione che i timori sulla liberalizzazione sono più che fondati. Esposito ha confermato l’utopia del disegno di legge di Della Vedova: «Massimizzare gli introiti fiscali e proteggere i consumatori significa sconfiggere la competizione del mercato illegale: questo non si può ottenere se non intensificando le azioni repressive delle forze di Polizia. Infatti, nella relazione introduttiva alla proposta di legge “Della Vedova” si fa riferimento ad un livello di tassazione per la cannabis pari a quello del tabacco, che incide per il 75% sul prezzo di vendita al pubblico. È evidente che il prezzo “legale” non sarebbe assolutamente competitivo rispetto a quello del mercato nero. Si fa un grosso errore se si decide di liberalizzare la cannabis ingolosendo l’elettorato con la promessa di chissà quali introiti fiscali».

Diversi medici, esperti della materia, sono intervenuti a loro volta per segnalare che non si sta affatto parlando di caramelle alla liquirizia, ma di una droga altamente dannosa (solo tre mesi fa l’ultimo studio in merito, che ha rilevato perdita della memoria nei consumatori di cannabis, qualche mese prima rilevato anche l’aumento della probabilità di ictus). Antonio D’Angiò, psichiatra e docente presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, ha dichiarato : «Oggi la marijuana non è più riconoscibile e ha ormai poco di “leggero”. Il punto debole della legalizzazione delle droghe cosiddette leggere è che ormai non sono più tali, i derivati del tetraidrocannabinolo sono sostanze alterate chimicamente, che rapidamente creano gravi danni, spesso permanenti, al cervello, al cuore e al fegato». In Danimarca, ad esempio, un recente studio ha dimostrato che la concentrazione di Thc nella cannabis è triplicata nel giro di 20 anni. Dividere tra droghe leggere e pesanti, ha aggiunto lo psicologo Alberto Vito, già giudice onorario presso il Tribunale dei minori di Napoli: «E’ una semplificazione che non tiene conto di una differenza sostanziale, bisognerebbe piuttosto parlare di droghe tout-court, in quanto sostanze che possono provare dipendenza e causare gravi danni alla salute».

Conferma di tutto ciò arriva anche da Giorgio Di Lauro, direttore del dipartimento dipendenze patologie della Asl Napoli 2: «La scarsa conoscenza delle conseguenze sulla salute derivanti dall’’uso di sostanze, soprattutto quelle impropriamente definite “leggere” e di tutte le sostanze o abitudini che generano dipendenza, è molto comune tra i giovani». Il neurologo Rosario Sorrentino, direttore dell’IRCAP di Roma, ha scritto: «siamo passati dallo slogan della fine degli anni Sessanta di Woodstock: “un po’ di erba non ha mai fatto male a nessuno”, al superspinello del terzo millennio che di danni ne fa eccome, soprattutto per quanto riguarda, per esempio, alcuni disturbi neurologici e psichiatrici: attacchi di panico e psicosi. Ma la lista sarebbe lunghissima. Ora se si vuole così frettolosamente sdoganare la cannabis a furor di popolo. Usciamo poi, una volta per tutte, dall’ambiguità e dall’ipocrisia che si fa tra l’utilizzo di cannabis per fini terapeutici e l’assunzione di questa droga per uso ricreativo e socializzante; le due cose sono evidentemente diverse». Interessante l’approfondimento scientifico della psichiatra Cristina Selvi.

Possiamo concludere sostenendo che la cannabis non è (più) una droga leggera, ma ha effetti gravissimi sulla salute. Anche per questo è sbagliata paragonarla all’alcool poiché, ha spiegato l’esperto Serpelloni, «l’uso equilibrato di alcol, soprattutto se a bassa gradazione e in assenza di controindicazioni correlate alle condizioni di salute di chi lo assume, non fa male». Anzi, addirittura viene consigliato un bicchiere di vino rosso durante i pasti. «Per il consumo di droga la distinzione non regge: il semplice uso di stupefacenti produce alterazioni dell’equilibrio fisico e psichico». Legalizzare e liberalizzare ciò che provoca danno è moralmente sbagliato in quanto lo Stato induce i cittadini a farsi del male con il suo consenso. Inoltre, abbiamo visto che non serve nemmeno per ottenere introiti economici, il caso del Colorado è davanti a tutti. Infine, è anche un’utopia pensare che serva per togliere il mercato alla criminalità. «Scordiamoci che legalizzando la marijuana si possa fermare il narcotraffico», ha commentato Ernesto Savona, direttore di Transcrime, il Centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica e dell’Università di Trento. «I narcotrafficanti immetterebbero sul mercato altro genere di sostanze vietate. Gli unici a “rimetterci” sarebbero i piccoli spacciatori, l’ultimo anello della catena».

La realtà è positiva, questo è anche il messaggio cristiano. Una società drogata, invece, è segno di una palese conflittualità verso un reale con cui non si vuole fare i conti, dove l’effimero (e dannoso) sballo diventa momentaneo rifugio e, spesso dipendenza, piuttosto che assunzione di una posizione adulta e matura di fronte alla vita. Il no alla droga libera è un grande si ad una società civile, sana e non infantile.

La redazione

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116 commenti a Cannabis libera? La mafia non viene sconfitta, aumenta solo il consumo

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  1. Marco ha detto

    Salve, vorrei chiarire un paio di questioni che non mi sembrano affrontate bene in questo articolo.
    Prima di tutto 4€ al grammo nel mercato nero è un prezzo scritto a caso, di solito è sulla decina. Chiunque nel giro di mezza giornata può procurarsi della maria, se non mi credete provateci, sarà di bassa qualità e sicuramente stai dando denaro a un organizzazione criminale, se la legalizzassero probabilmente la mafia si infiltrerà in qualche giro ma non terrà la maggior parte del mercato come adesso.
    L’alcol fa male, è tossico per gli uomini anche a bassi dosaggi, la storia del bicchiere di vino è una leggenda metropolitana vecchia quanto il mio bisnonno e senza nessuna base scentifica; anche la cannabis fa male ma meno, basta solo guardare le morti annue per sostanze stupefacenti e l’alcol è il primo (vi consiglio di controllare con i vostri occhi).
    Detto questo vi fate chiamare Razionali quindi non dovete credermi sulla parola ma vi chiedo di informarvi e guardare tutti i dati (si trovano facilmente su google cercando da fonti autorevoli come università e studi scentifici) prima di fossilizzarvi su un idea.

    • Sebastiano ha detto in risposta a Marco

      “L’alcol fa male, è tossico per gli uomini anche a bassi dosaggi, la storia del bicchiere di vino è una leggenda metropolitana vecchia quanto il mio bisnonno e senza nessuna base scientifica.”

      Bene, ora ci dici da dove hai preso queste informazioni. Altrimenti fai la figura del fesso che vorresti appioppare agli altri.

      • marco ha detto in risposta a Sebastiano

        http://m.huffpost.com/it/entry/6741912
        L’altro marco ha mollato la presa, rispondo io x lui tanto a te nn fa differenza xkè pensi che siamo la stessa persona
        114 volte meno pericoloso del thc…ecco il peso dell’alcool legale davanti alla dannosissima marja!.. Capisco che avete le vostre teoria ma chi matura davvero nel tempo è quello che è disposto a mettersi in gioco e cambiare idea!… Potrei star qui a spegnere ogni vostro mestruo mentale fino al giorno che la legalizzano ma non xkè sono figo…xke leggo!

      • Giampaolo ha detto in risposta a Sebastiano

        Per l’alcool Basta che guardiate qualsiasi testo di tossicologia. E con qualsiasi intendo qualsiasi. Se no potete fare una rapida ricerca in Google scholar.
        La canapa di sicuro invece non è tossica almeno stando a ciò che sostiene la comunità scientifica. Può essere dannosa, questo si, per certe fasce della popolazione ma non tossica in senso tecnico. Per questo bisognerebbe regolamentare e non vietare.ah, un altro bel tema per i cristiani sarebbe quello del ruolo del sistema endocannabinoide come mediazione chimica dell’esperienza spirituale. Tema che richiede però di spostarsi da posizioni meramente ideologiche e moraliste.

      • lorenzo ha detto in risposta a Sebastiano

        E tu vorresti discutere con chi afferma che una canna fa meno male di un bicchiere di vino a tavola, sfidandolo addirittura a dirti dove ha preso le informazioni?
        Lo sai che in internet trovi anche chi sostiene che la terra è piatta?

        • Giampaolo ha detto in risposta a lorenzo

          Ti ricordo che dare un resoconto caricaturale della mia posizione non significa avere argomenti contro la mia posizione. È piuttosto un espediente retorico. Detto questo io non sono un sostenitore dei cannabinoidi a tutti i costi solo mi sembra ci siano una serie di buoni argomenti per sostenere una loro legalizzazione e ridimensionare la loro pericolosità ( che a differenza della tossicità non è nulla) per promuoverne la conoscenza e quindi anche a meglio gestire problemi di dipendenza. Capisco comunque che il diavolo sia più comodo.

        • Sebastiano ha detto in risposta a lorenzo

          In effetti hai ragione: ho chiesto informazioni (serie, era sottinteso) e mi ha risposto con un video su youtube raccapricciante per superficialità e pseudoautorevolezza: la stessa di chi ha commentato, scordandosi la premessa che non parlava di alcol “a tutta pompa” ma di UN bicchiere di vino durante i pasti, “a bassa gradazione e in assenza di controindicazioni correlate alle condizioni di salute di chi lo assume”.
          Ma tant’è, i talebani dell’erba vedono solo quello che gli pare. Sarà l’effetto delle tirate…

          • Dario ha detto in risposta a Sebastiano

            Ma cosa sta dicendo se nel video con cui le ho risposto il nutrizionista parla del famoso bicchiere di vino, frutto di un’azione di mercato di anni fa, quando i giovani si avvicinavano sempre più alla birra! Per sua informazione, io non faccio uso di cannabis. L’alcool che se ne dica fa male e il paradosso francese non è altro che un’esagerazione. Lei sa che noi siamo culturalmente più vicini al vino che alla cannabis solo perché i greci non amavano il suo voluttuario ma preferivano quello del vino? Almeno questo è ciò che ci disse il professore di Farmacologia.

            • lorenzo ha detto in risposta a Dario

              Tutti i miei amici che bevono vino con moderazione sono vivi (a parte qualcuno morto per altre cause).
              Taluni miei amici che hanno esagerato con l’alcol sono morti.
              Quasi tutti i miei amici che facevano uso di cannabinoidi sono morti (ed i pochi ancora vivi sono più là che di qua).

              • Marco ha detto in risposta a lorenzo

                Solo per dire ma uno dei fattori con cui si giudica una persona analfabeta funzionale è quello di giudicare fatti estesi solo attraverso esperienze personali.
                Per esempio se mio nonno ha fumato fino a 90 anni allora il fumo non fa male.

                • lorenzo ha detto in risposta a Marco

                  Vallo a spiegare a quella decina di miei amici che hanno iniziato fumando erba e che sono morti, chi per overdose chi per AIDS, cos’è l’analfabetismo culturale.

          • Giampaolo ha detto in risposta a Sebastiano

            Guarda che qui non si tratta di essere talebani dell’erba ma di cercare un approccio razionale all’argomento. Ora, che il thc sia meno tossico dell’alcool è un fatto scientifico. Poi un bicchiere di vino a pasto a meno di specifiche contraddizione non ha una quantità di alcool tale da destare preoccupazioni a breve termine per la salute di una persona. E si, sicuramente noi associamo l’uso di droghe come la cannabis a tossicodipendenze gravi come quelle causate dall’eroina o altre sostanze e non abbiamo anticorpi sociali e culturali per un corretto uso di cannabinoidi come invece abbiamo per gli alcolici. Per questo lo stato dovrebbe aiutare la formazione di questi anticorpi attraverso una informazione corretta che tuteli le fasce a rischio e non attraverso la creazione di fantasmi e caricature che fanno perdere credibilità agli occhi di molti giovani. Per battere le tossicodipendenze credo serva uno sforzo culturale in più rispetto alla mera repressione…Poi capisco che il fatto che con tutta probabilità nella maggior parte dei casi, una canna faccia meno male di un bicchiere di vino possa essere controintuitivo. Però pare proprio che sia così.
            Ah, video a parte, potresti consultare i lavori del neuropsicofarmacologo David Nutt che è un’autorità scientifica riconosciuta internazionalmente. Non pensare che sia una mosca bianca, dal punto di vista tossicologico ripete solo quello che ha studiato lui stesso ed è condiviso da tantissimi suoi colleghi in varie università del mondo.

            • Sebastiano ha detto in risposta a Giampaolo

              Ma l’articolo l’avete letto? Controintuitivo? ma de che…

              • Giampaolo ha detto in risposta a Sebastiano

                Eh, certo è controintuitivo, io sono cresciuto con l’idea che una canna fosse molto più dannosa di un bicchiere di vino. Per la mia famiglia il vino è sempre stato un alimento, lo si consumava moderatamente, avevamo le viti, era normale. Nei paesi c’era qualcuno con problemi di alcool ma tutto sommato si riusciva a gestire e rimaneva parte della comunità. Quando ho dovuto confrontare le mie intuizioni con i dati scientifici ho vissuto per un po’ in uno stato contraddittorio. Ora non so se una canna fa meno male di un bicchiere di vino (anche se da un punto di vista tossicologico rispetto ai principi attivi questo è certo), credo dipenda da tanti altri fattori (il fumo ad esempio fa molto male), ma attualmente non trovo più così controintuitivo il pensarlo e non perché sia un assuntore, ma perché vedo attorno a me persone che la assumono per ragioni mediche e rimangono funzionali sotto ogni punto di vista (certo non li vedrei a guidare dei cacciabombardieri dopo l’assunzione)…coerentemente con ciò che viene mostrato dalla letteratura specifica a riguardo.

  2. marco ha detto

    Quoto marco al 100% e aggiungo un paio di cose:
    -nn so se inventate notizie x propagandare le vostre assurde convinzioni ma parlando del colorado giusto qualche mese attuato un processo chiamato “tax back” restituendo ai cittadini 4 milioni di dollari provenienti dalle casse dello stato. Tutto questo solo perché nel 2014 hanno legalizzato. Il governatore del colorado, inizialmente contrario a questa iniziativa, ha addirittura fatto un passo in dietro ammettendo di essersi sbagliato lasciando dichiarazioni ufficiali che voi tutti giornali di parte omettete per disinformare! Beh io che nn sono un giornalista sento il dovere di controinformare e di denunciare il male che voi fate agl’italiani strumentalizzandoli con bugie mirate a confondere e allontanare le scomode verità che nn fanno bene alle tasche di pochi mafiosi che controllano il monopolio di questa pianta, perché di piante si parla e nn di droga. Pianta che secondo molti economisti rappresenta la scappatoia di una crisi mondiale che va avanti ormai dal 2007.
    Poi…
    -leggevo cose tipo “lo stato non può permettere che i suoi cittadini si facciano del male”. Quello che penso è questo: Certo lo stato come lo intendono alcuni si può permettere di prendere decisioni per i cittadini, ma lo stato come lo vedo io e come descritto dalla costituzione e rappresentato dai cittadini e quindi solo essi possono prendersi la responsabilità di dire cosa è giusto per il popolo e cosa no! …O forse ci siamo dimenticati di essere tutti nati in un paese democratico!
    -l’ipocrisia della morale ha rotto il cazzo nel 2016.. Se il problema sono i Minori fatevi una semplice domanda: Siete consapevoli che i vostri figli e probabilmente i vostri nipoti sono “liberissimi” (ed evidenzio questa parola) di comprare tutto quello che vogliono per strada o ancor peggio su internet comprando ancor piu a scatola chiusa un prodotto nn certificato che può contenere pure acido di batterie o guano in caso di hashish e metadone o polvere di vetro per farti di più o appesantire il prodotto ai fini di alzare il prezzo in caso di marjuana?!?!?!? I veri problemi sono messi in secondo piano per colpa del vostro moralismo che fa più danni del cattivissimo thc..
    -portate molti camici bianchi a parlare delle loro teorie su effetti collaterali del thc e delle vostre demonizzate droghe leggere (dico vostre xkè nn considero il thc una droga) ma lontani da giornalisti e telecamere non esitano a prescrivere quelle che in italiano si chiamano comunemente medicine ma che in inglese si traducono con una semplice parola, libera di moralismi e pregiudizi: DRUGS!!
    The real drugs…quelle per farti dormire svegliare scopare lavorare… Quelle per farti stare sereno, attivo..quelle per non farti incazzare..per entrare in sala operatoria, per uscire dalla sala operatoria.
    La dottrina che avete ricevuto andava bene x la società di 50 anni fa, ma il mondo cambia e col mondo anche l’uomo..il proibizionismo ha fallito e vede il presente come risultato..

  3. Sebastiano ha detto

    Che guazzabuglio di teorie (e di strafalcioni). Il fallimento del “posso fare tutto quello che mi pare” lo vediamo ogni giorno sulle strade.

    P.S.: sarà un caso che prima ha scritto “Marco” e poi ha risposto “marco” quotando il primo?

  4. marco ha detto

    E cmq seba di che stiamo parlando??? Dai risposte senza argomentare. Con queste frasi d’effetto ci puoi parlare al bar del ciambellino con chiunque ma se rispondi a me (il secondo marco) devi essere piu convincente xkè le tue risposte lasciano il tempo che trovano 🙂

    • Sebastiano ha detto in risposta a marco

      Sai com’è, nelle risposte cerco di adeguarmi al tuo livello. Devo dire che mi riesce benissimo, senza fare alcuno sforzo intellettuale: cosa ci sarebbe di serio da controbattere?

  5. Guido ha detto

    Ci dobbiamo rendere conto che la lobby della cannabis è potentissima (come quella gay): Giovanni Serpelloni (che tanto ha fatto contro l’antiproibizionismo) è stato addirittura arrestato per tentata concussione da quei magistrati comunisti e radicali che vogliono dare la droga a tutti!
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/13/giovanni-serpelloni-arrestato-per-tentata-concussione-lex-capo-del-dipartimento-antidroga-di-palazzo-chigi/2727100/

  6. Giallo ha detto

    Ci sara’ sempre qualcosa di illegale che generera’ profitto.
    La liberalizzazione non è una soluzione.
    E nessuno è arrivato a rovinarsi con le droghe pesanti senza essere passato dalle leggere.
    Insegnamo ai ragazzi che non serve lo “sballo” o il supporto di una canna per stare bene con se’ e con gli altri.
    Altro che liberalizzare….andrebbero combattute ancora di piu’.
    Per me proibirei totalmente anche le sigarette…

    • Ezechiele ha detto in risposta a Giallo

      E l’ alcol

    • Max ha detto in risposta a Giallo

      Sulla questione ricordo la buonanima di Indro Montanelli. Quando gli fu chiesta l’opinione riguardo la liberalizzazione delle droghe, la risposta fu che egli dava retta agli “addetti ai lavori”. Vale a dire, ai responsabili dei vari centri di recupero per persone che cercano di uscire dalla tossicodipendenza. Che ponevano – e non mi pare abbiano mutato opinione – un “no” risoluto alla liberalizzazione. “Io ascolto chi lavora sul campo”, diceva Montanelli.

      • Giampaolo ha detto in risposta a Max

        Beh. In realtà no. Ci sono molte comunità di recupero che si schierano apertamente per la legalizzazione. D’altronde in molti paesi in cui si è sostituito un approccio repressivo con un approccio sanitario e percorsi di integrazione sociale verso i tossicodipendenti si sono avuti ottimi risultati.

        • Max ha detto in risposta a Giampaolo

          Molte comunita’ di recupero per tossicodipendenti che si schierano apertamente per la legalizzazione? Quali sono?

          • Giampaolo ha detto in risposta a Max

            Per fare solo un esempio il gruppo abele di don ciotti ma ce ne sono tante altre di comunità di recupero che sono per la legalizzazione.

            • Max ha detto in risposta a Giampaolo

              Dove sono le “molte comunita’ di recupero”?

              • Giampaolo ha detto in risposta a Max

                Beh, il gruppo abele, precisamente, gestisce anche comunità di recupero. In ogni caso ora non ricordo con precision, però se ti interessa il tema delle comunità di recupero dalla tossicodipendenza che sono a favore della legalizzazione della cannabis puoi fare una rapida di ricerca, so che tali comunità sono riunite anche in network di associazioni quindi non dovresti avere difficoltà a trovarne altre oltre a quelle gestite dal gruppo abele.

            • francoclassecinquantasei ha detto in risposta a Giampaolo

              …per forza, altrimenti finirebbero di esistere….:-) ovvero di prendere soldi dallo stato…
              Don Ciotti farebbe bene a curare le anime anziché i drogati.
              i drogati, sono la sua materia prima…:-)

    • marco ha detto in risposta a Giallo

      Se si decidesse una volta per tutte di penalizzare alcool tabacco caffè psicofarmaci sale zucchero farina petrolio e oppiacei sarei anche disposto ad diventare uno dei più incazzati proibizionisti della storia.. Ma l’ipocrisia e la mancanza di coerenza mi portano a far parte della sponda antiproibizionista e difendere i consumatori criminalizzati da una politica vecchia come il cucco guidata dalle lobby del petrolio e della farmacia..

      • marco ha detto in risposta a marco

        Sono sicuro di una cosa: se l’erba oggi fosse il caffè e se il caffè fosse erba sarebbe ai vostri occhi normale entrare in un Coffee shop per comprare 2 grammi, sarebbe invece un tossico colui che si sbatte per comprare un kilo di caffe… Ma nn perché caffe o erba fanno bene o male bensì per una semplice questione culturale.. Ipocrisia bella e buona

        • Sebastiano ha detto in risposta a marco

          Quindi ne deduci che farsi una canna la mattina fa meno male di una tazzina di caffè…

  7. Ezechiele ha detto

    @marco
    The real drugs cioè farmaci …che vengono prescritti o somministrati da persone preparate e che hanno studiato, che chiamasi medici specialisti ….
    Farmaci per dormire ,per stare tranquilli (?) scopare, entrare ed uscire dalla sala operatoria(entrare ed uscire da un intervento tutt’alpiu’), tradotto : benzodiazepine , barbiturici , paroxetina , sindanefil, per entrare …ipnoinduttori, curari, oppioidi ed i loro antagonisti , naloxone, flumazenil, suggamadex( in condizioni normali , se si hanno alterazioni dei valori pressori o patologie pregresse non le dico cosa si deve aggiungere) + la pompa antalgica in uscita ….etc tutti ovviamente liberalizzati(è ironia) e che si possono trovare dalla sora Lella….
    ” per me il d9- tch” non è una droga ” eh però in soggetti che ne fanno un uso anche solo saltuario sono state osservate : dipendenza, riduzione del QI , riduzione volumetrica di ippocampo ed amigdala, aumento volumetrico del verme cerebbellare; per non parlare dei valori di carbossiemoglobina rispetto a quelli di un normale fumatore , ma è sicuro di aver parlato con qualche camice bianco ?
    Altro che moralismo del cazzo, la sua è una cazzo di ignoranza mai vista ….
    p.s.lontano dalle telecamere , gli assuntori di queste sostanza è di altre li chiamano ” schifosi drogati” gli omosessuali , froci e le donne anche solo un pochino ” apparecchiare , zoccole.

    • Ezechiele ha detto in risposta a Ezechiele

      * i loro antagonisti in uscita ….
      **i camici bianchi lontano dalle telecamere chiamano gli assuntori…
      *e

    • Giampaolo ha detto in risposta a Ezechiele

      Tecnicamente il thc non è una droga ma una sostanza stupefacente. La cannabis è una droga ma non perché da dipendenza quanto piuttosto perché contiene un principio attivo. Per la decarbossiemoglobina invece non centra nulla il principio attivo della cannabis quanto piuttosto le modalità di assunzione della stessa. Se fumata chiaramente da anche quel problema oltre a portare nei polmoni un sacco di sostanze cancerogene. Ma ad esempio vaporizzata o presa per decotti (con viene prescritta ai malati) non ha nessuno di questi problemi.

    • Max ha detto in risposta a Ezechiele

      Ezechiele, lei che ha delle competenze mediche, cosa ci puo’ dire della risposta di Giampaolo?

      • Max ha detto in risposta a Max

        Per inciso, un uso terapeutico di cocaina o simili, sotto controllo medico ovviamente, non dovrebbe vedere contrario alcuna persona ragionevole. Il problema e’ la liberalizzazione a tutti per scopo “ricreativo”.

        • Giampaolo ha detto in risposta a Max

          Lo stato di liberalizzazione corrisponde alla situazione attuale credo che il punto sia controllare e sfavorire le tossicodipendenze e il monopolio mafioso. Non è una questione morale che si deve discutere quanto piuttosto una situazione sociale e sanitaria. E credo che si debba fare in modo pragmatico…razionale.

      • Ezechiele ha detto in risposta a Max

        Che Giampaolo ciurla nel manico ….,il problema della carbossiemoglobina COHB da me citata , era un esempio di ulteriori danni correlati all’ uso della cannabis sottoforma di spinello, ed è ovvio che non centri nulla col principio attivo infatti c’era una virgola , ma evidentemente Giampy ignora il significato della punteggiatura…. per quanto attiene al problema della dipendenza, questi può benissimo leggersi qualche pubblicazione, relativamente all’ uso saltuario ( 2 volte alla settimana per 5 anni) , 5% del campione ha mostrato dipendenza) ed all’ uso continuativo ( 2-3 volte al giorno per 5-6 anni ).
        Non mi risulta poi che venga prescritta sotto forma di decotti…ma sotto forma di spray orale (sativex) e cp (Marinol) sotto controllo medico( non fai da te) allo scopo di ridurre l’ uso degli oppioidi o migliorare il tono muscolare nella SLA p.e. ma cmq all’ interno di protocolli già esistenti ed applicati nelle diverse patologie .
        Ripeto che una cosa è la legalizzazione e ben altra è la liberalizzazione della cannabis .

        • Ezechiele ha detto in risposta a Ezechiele

          Però caro Max , fate molto molto male qui sopra a rimandare sempre a Wikipedia …io a Giampaolo posso suggerire di leggersi qualche libro di farmacologia p.e.il “Principi di base ed applicazioni terapeutiche” Rossi, Cuomo, Riccardi,o ,se ce la fa, il “Farmacologia” Gilmann Goodman…. tutto il resto è aria fritta con buona pace di don Ciotti, Gallo e preti vari ….
          Poi non stupiamo se qualcuno può scrivere quisquilie tipo:”Non posso immaginare che esista qualcosa al dilà dell’energia e/o materia barionica” ….
          I barioni giusto per ricordarlo sono i protoni , i neutroni e le particelle formate da tre quark ..e in ” struttura della materia” insegnano che la materia di cui siamo fatti è costituita da fermioni ( quanto è leptoni ).

          • Max ha detto in risposta a Ezechiele

            E’ vero, caro Ezechiele, che Wikipedia non e’ certo una fonte medica molto autorevole, anzi. Infatti, ho scritto sotto “non si puo’ certo diventare esperti del settore leggendo un paio di pagine su Wikipedia”. Le competenze che si acquisiscono in anni di studio non possono certo essere riassunte in due paginette web. Questo vale per qualunque settore.

            Pero’ per dare un prima infarinatura, credo che vada bene; cosi’ come e’ positivo che Wikipedia rimandi ad articoli scientifici peer-reviewed nella sua bibliografia. Cosi’ uno se vuole puo’ andarsi a leggere riferimenti e fonti autorevoli.

            Grazie per le sue citazioni dei testi di Rossi, Cuomo, Riccardi e Gilmann Goodman.

        • Ezechiele ha detto in risposta a Ezechiele

          Una cosa è lo scopo terapeutico e ben altra è quello ludico o voluttuario.
          Poi se uno vuole sfondarsi di canne cazzi suoi

        • Giampaolo ha detto in risposta a Ezechiele

          Il bedrocan (inflorescenze di cannabis) viene a tutt’oggi utilizzato e prescritto per le patologia da te descritte, e per molte altre, anche sotto forma di decotto (che ammetto non essere la forma farmacologicamente migliore di assunzione dei principi attivi, nemmeno la peggiore…però tant’è).
          Poi sinceramente sfido chiunque a capire che la tua citazione della carbossiemoglobina (perdona il precedente refuso) fosse sepicificamente correlata all’assunzione tramite combustione. Sinceramente non l’avevo capito ma anche rileggendo non mi sembra una questione di punteggiatura. Detto questo, anche per me se uno si vuole sfondare di canne (purché maggiorenne) dovrebbe essere liberissimo di farlo come del resto ingozzarsi di dolci o bersi mezza bottiglia di grappa al giorno anche se di certo non gli farà bene.
          In ogni caso ti ringrazio per la fonte bibliografica. Volevo comunque sottolineare che il dato sulla dipendenza da te citato mi sembra confermi che è una sostanza relativamente, e sottolineo “relativamente”, sicura anche da quel punto di vista. Poi il mio argomento non è quello di chi sostiene che non da dipendenza ma che sarebbe meglio favorire il trattamento del 5% che mostra tali problematiche attraverso meccanismi sanitari e di integrazione sociale e non di repressione e criminalizzazione. E questo solo per un discorso pragmatico rispetto al fenomeno delle tossicodipendenze.

  8. Steve ha detto

    Sempre evitato sta merda, roba da deboli senza cervello.

    E poi con tutta l’erba passiva che ho respirato tra la mia vecchia scuola e i concerti sono a posto per tutta la vita..

    Comunque il discorso delle mafie e tutto, a me lo fanno sempre conoscenti che so per certo vorrebbero legalizzarla solamente in quanto ne fanno uso massiccio quotidiano, direi giá dipendenti.

    • Daniela67 ha detto in risposta a Steve

      Sì infatti, sono soprattutto i consumatori piu’ accaniti che si sperticano in lodi della bontà della marijuana solo perchè vorrebbero continuare a consumarla e allo stesso tempo sentirsi con la coscienza a posto. Il problema è che purtroppo tanta gente si fa ancora infinocchiare dalle vecchie leggende stile woodstock per cui “uno spinello non ha mai fatto male a nessuno”. Ricordo ancora quando ero alle medie e i nostri insegnanti decisero di farci fare una ricerca approfondita sui danni del fumo e delle droghe (era verso la fine degli anni 70-inizio anni 80) e la professoressa di Scienze ci disse che la mariuana era una droga leggera, pochino piu’ dannosa del tabacco, ma poco poco e tutto sommato leggera (testuali parole. Sarà che quella professoressa era pure atea a abortista convinta (erano gli anni del referendum sull’aborto) e questo spiega molte cose…

      • Giampaolo ha detto in risposta a Daniela67

        Cerca di rimanere razionale. Non importa se gli antiproibizionisti sostengono le loro posizioni solo per farsi delle canne. Il proibizionismo arricchisce le mafie e marginalizza i tossicodipendenti rendendo più difficile i loro percorsi di integrazione e recupero. Questi sono gli argomenti…poi si effettivamente la cannabis è meno tossica del tabacco ma questo è un’altro discorso e forse la tua prof. Di scienze non lo diceva perché antiabortista (cosa c’entra l’aborto con la cannabis…ah, forse perché è sospettata di aumentare la fertilità femminile…ma negli anni 70 non si aveva quel grado di conoscenza, quindi direi che non c’entra)ma perché appunto con qualche informazione scientifica a riguardo.

        • Steve ha detto in risposta a Giampaolo

          Che inno alla ganja, vieni con me al concerto di j ax che ci spacchiamoammerda?

          • Giampaolo ha detto in risposta a Steve

            Mi dispiace ascolto solo musica classica. Lo so, è un mio limite ma j-ax non riesco a sentirlo ne quando parla ne quando canta. Però non posso ignorare le enormi scoperte che si sono fatte sui cannabinoidi e gli endocannabinoidi di questi anni. Nessun inno alla ganja, solo ricerca scientifica.

        • Daniela67 ha detto in risposta a Giampaolo

          Il discorso della prof abortista, atea e pro mariuana era per inquadrare la tipologia di persona, la tipica postsessantottina molto probabilmente per cui sì al divorzio, si all’aborto sì all’ammmore libero e alla ganja (come la chiama Steve). Divagazioni a parte, resto fortemente contraria alla liberalizzazione delle droghe e non capiro’ mai l’obiezione di chi dice che non liberalizzandole arricchiamo soltanto le mafie. Se partiamo dall’assunto che la droga in toto(anche la marijuana) è una porcheria, che facciamo? Facciamo assumere allo Stato il ruolo di spacciatore di quella merda? Cosa cambia decidere chi deve essere a fornirla, sempre di merda si tratta. E poi, abbi pazienza eh, ma se liberalizziamo la marijuana il messaggio che diamo non solo ai consumatori effettivi ma anche a quelli potenziali è che sì.. insomma… se la vendono in farmacia non puo’ essere roba che fa male, ecco cosa otterremmo! Già una persona che è attirata dal consumo di quella merda, si cerca tutti gli alibi mentali possibili, io lo vedevo anche con i fumatori accaniti, frasi del tipo: Beh di qualcosa si deve morire, almeno fammi morire godendo. Oppure: mio nonno era un fumatore accanito ed è morto di vecchiaia a novant’anni mentre c’è gente che non ha mai toccato una sigaretta in vita sua e muore di tumore. Le solite giustificazioni del cazzo pur di continuare ad alimentare il loro vizio, stessa cosa con le droghe o con l’alcool (gli alcolizzati intendo non chi fa consumo moderato) o qualsiasi altra porcheria che si assume pur di stordirsi o sballarsi, e dovremmo liberalizzare le droghe per dare il contentino a questa gente qua?

          • marco ha detto in risposta a Daniela67

            Scusa ma spiegami perché è consentito un uso moderato di alcool e nn puó esserci un uso moderato di cannabis.. Spiegami perché considerate tossici i consumatori di cannabis e persone normali tutti quelli che nn riescono ad allontanarsi da psicofarmaci??
            Non metto in dubbio che tra tutti i pro ci sia anche qualche contro ma 50 anni di proibizionismo non hanno risolto nessuno di questi “contro” e questo è un dato di fatto, non lo dico io ma i dati dichiarati dalle istituzioni competenti.

          • Giampaolo ha detto in risposta a Daniela67

            Cara Daniela67 io credo che il punto, ancor prima della effettiva dannosità della cannabis, stia proprio nelle parole: “Se partiamo dall’assunto che la droga in toto(anche la marijuana) è una porcheria”. Io non credo che si debba partire da quell’assunto ma che al massimo si debba arrivare a quella conclusione e per farlo si debba innanzitutto capire che una dipendenza si nutre ancor prima che di ganci chimici di fragilità psicologiche (pensa alla ludodipendenza o alla sessodipendenza) e credo che sia più importante concentrarsi su queste ultime (anche se non solo su queste) per evitare e gestire i fenomeni di tossicodipendenza. Trovo che spostare tutta l’attenzione sulle sostanze sia un forma di materialismo che nega la complessità e le vere esigenze della psiche umana. Detto questo credo anche che non si possa informare e quindi anche dissuadere in maniera convincente una persona dall’uso di una certa sostanza pericolosa facendo di tutta l’erba un fascio ma credo che, oltre a cercare di evitare percorsi di marginalizzazione che rendono una persona fragile, si debba dare una informazione corretta che tenga conto dei pericoli che le scienze mediche e biologiche ci permetto di isolare per ogni singola sostanza. Dire che che è “tutta la stessa merda” non convince molte persone e non credo aiuti a tenerle lontane da comportamenti pericolosi.
            Una informazione corretta e precisa credo che sia uno dei migliori anticorpi contro la dipendenza.

          • marco ha detto in risposta a Daniela67

            “Se la vendono in farmacia non puo fare altro che bene” lo sostieni solo tu.. Gli antibiotici fanno bene? Il cortisone fa bene? La morfina fa bene? Gli sciroppi fan bene? X me no.. Saranno utili ma fanno tutt’altro che bene e non lo dico io ma i fogli illustrativi

        • Ezechiele ha detto in risposta a Giampaolo

          Aumenta la fertilità femminile?
          Ma cos’è una battuta per fare rudere?
          Dal momento che riduce i valori di LH , FSH e testosterone direi di no ..inoltre all’ uso di cannabis sono associati disfunzione erettile ed alterazione della spermatogenesi addirittura ginecomastia.
          Non scriva stronzate simili che qualche povera crista che deve sottoporsi a stimolazione ovarica per prelievi ovocitari, ci crede pure.
          Roba da pazzi ..menomale che diceva di conoscere il sistema endocannabinoide..

          • Giampaolo ha detto in risposta a Ezechiele

            Sinceramente la spermatogenesi non mi sembra direttamente correlata alla fertilità femminile. Indirettamente di sicuro. Dopodiché pare che il sistema endocannabinoide di cui non sono assolutamente un conoscitore raffinato ma che ho avuto modo di studiare su letteratura specialistica sembra essere coinvolto nei processi di attecchimento dell’embrione, oltre che naturalmente nel suo sviluppo, ma questo con la fertilità non c’entra.
            Spero che una donna che deve sottoporsi a stimolazione ovarica non si basi su un forum per decidere come risolvere i suoi problemi e si affidi a un medico. Detto questo mi dispiace notare molta aggressività su questo forum. Può darsi che sbagli, anzi sicuramente dirò delle inesattezze (non siamo ad un convegno, in fondo è un forum) mi sforzo però di riportare notizie di cui posseggo fonti e se ci sono errori puoi farmeli notare anche in modo più cortese.

            • Ezechiele ha detto in risposta a Giampaolo

              Signor Giampaolo ,
              Il riferimento alla fertilità femminile è stato fatto da Marco e non da lei , quindi l’ oggetto del mio sarcasmo relativamente alla questione fertilità non era lei , ad ogni modo quello che ho scritto è una sintesi dei risultati delle tante pubblicazioni in merito, è chiaro che la spermatogenesi non c’entra un tubo con la fertilità femminile, stavo riportando brevemente e neanche interamente gli effetti sulla sfera sessuale femminile .
              Quanto al suo refuso( non il mio) ….si capiva benissimo che intendevo l’ assunzione per combustione e stavo per aggiungere anche la peculiarità dell’ aumento dell’ incidenza delle BPO in fumatori che consumano spinelli .
              Poi però non si possono leggere frasi tipo ” lei sa solo quello che le hanno fatto studiare ” dette da un tossico .
              Mi scuso se sono sono stato aggressivo ma credevo che lei fosse ancora marco

  9. Max ha detto

    Non si puo’ certo diventare esperti del settore leggendo un paio di pagine su Wikipedia, ci mancherebbe altro. Comunque, trovo che qualche riferimento possa essere utile.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Marijuana#A_lungo_termine

    Migliore la versione inglese:

    https://en.wikipedia.org/wiki/Long-term_effects_of_cannabis

    https://en.wikipedia.org/wiki/Cannabis_(drug)#Adverse_effects

    • Gigio ha detto in risposta a Max

      Quante stronzate che leggo signori… Soprattutto tra i commenti! Ragazzi, ma chi stabilisce cosa è merda e cosa no? L’educazione antiscientifica e bigotta che la società ci impone da piccoli al fine di perpetuare uno stato di opinione pubblica voluto fondato sul nulla? La cannabis è una pianta. Lo stato non ci vieta la produzione di una droga di sintesi bensì una pianta il cui principio attivo fa… Zero morti. Ops. Le droghe tassate come alcol e tabacco fanno milioni di vittime e in particolare l’alcol causa tantissimi incidenti per via dei suoi particolari effetti sui sensi, infatti viene meno la fermezza e l’equilibrio in maniera sensibile. Lo Stato in questo caso però non è uno spacciatore, perché è così da quando siamo piccoli, quindi. Il THC è una sostanza con un LD50 che non è possibile raggiungere.. Per quanto riguarda la riduzione del QI, stiamo parlando di adolescenti che fanno uso regolare, è chiaro che questo è un problema da controllare, proprio perché attualmente gli adolescenti hanno accessibilità ad un prodotto tagliato con sostanze davvero tossiche, parliamo di tossicità ben più significative del THC. In questo stato di cose non si tutela nè il consumatore adulto, né l’adolescente che in caso di legalizzazione potrebbe avere più informazione e se anche trasgredisse la legge non consumerebbe un prodotto con additivi tossici. Signori è chiaro che la cannabis fa male, ma non fa più male (anzi di meno per certi versi, anche se sono cose diverse) di tabacco, figuriamoci di alcol. Il punto è comunque regolamentare il mercato per una maggiore tutela e diritti dei consumatori, che vi piaccia o meno sono tantissimi. Spendiamo miliardi all’anno in una repressione inutile, difatti la DNA ha suggerito una depenalizzazione. Continuare così significa continuare ad essere stupidamente ciechi e ignoranti, lasciando che tante cose positive che potremmo fare non vengano fatte.

      • Max ha detto in risposta a Gigio

        Mentre lei stabilisce che sono spazzatura i risultati scientifici che mostrano i danni cerebrali e mentali dell’uso della cannabis, senza altre aggiunte tossiche, anche nell’uso saltuario, come citava piu’ sopra Ezechiele o come quelli cui si rimanda alla pagina di Wikipedia?

        Tante cose che facciamo sono sbagliate e le leggi non riescono a cancellarle. Ma non significa che dobbiamo accettarle. Fino a due bicchieri di vino a settimana fanno piu’ bene che male, anche se si prendono a vita (escluse altre patologie), per due spinelli non sarei tanto sicuro. Quanto al tabacco, meno ve ne e’, meglio e’.

        • marco ha detto in risposta a Max

          Se non ne sei tanto sicura xkè nn prova a fumarli due Spinelli a settimana …sempre se nn soffri di patologie, sai nn vorrei rischiare di ucciderti o rovinarti la vita x due Spinelli :))))))
          A quel punto credo proprio che ti faresti un’idea, cosa che hai ammesso di nn avere ora

          • Max ha detto in risposta a marco

            Se non ne sei tanto sicura xkè nn prova a fumarli due Spinelli a settimana …sempre se nn soffri di patologie, sai nn vorrei rischiare di ucciderti o rovinarti la vita x due Spinelli :))))))

            Sono stupido abbastanza senza che gli spinelli contribuiscano, grazie.
            Il problema e’ statistico, non di singoli. Ci sono persone che si fumano un pacchetto di sigarette al giorno che arrivano a 90 anni, altri che non toccano una sigaretta e si beccano un tumore ai polmoni a 45. Ma ci interessa la regola, non le eccezioni statistiche che ci saranno sempre.

            Ah, sono un uomo, non una donna.

            A quel punto credo proprio che ti faresti un’idea, cosa che hai ammesso di nn avere ora

            Ho gia’ un’idea, grazie. Dove ho detto di non averla?

            • marco ha detto in risposta a Max

              Nn ho scrutto io per due Spinelli nn sarei tanto sicuro..
              Ci sono persone che sono libere di scegliere ed altre no ed è inaccettabile nel 2016. È Discriminante!! Se poi ci aggiungi che ci sono persone in galera perché nn hanno diritto di scegliere allora c’è qualcosa che nn va

              • Max ha detto in risposta a marco

                Nn ho scrutto io per due Spinelli nn sarei tanto sicuro..

                Ed io ho risposto

                Sono stupido abbastanza senza che gli spinelli contribuiscano, grazie.
                Il problema e’ statistico, non di singoli. Ci sono persone che si fumano un pacchetto di sigarette al giorno che arrivano a 90 anni, altri che non toccano una sigaretta e si beccano un tumore ai polmoni a 45. Ma ci interessa la regola, non le eccezioni statistiche che ci saranno sempre.

                Come ho detto, no grazie. Ci sono studi scientifici che mostrano come possa fare male.

                Ci sono persone che sono libere di scegliere ed altre no ed è inaccettabile nel 2016. È Discriminante!! Se poi ci aggiungi che ci sono persone in galera perché nn hanno diritto di scegliere allora c’è qualcosa che nn va

                Prima occorre dimostrare che questo diritto esiste, e questa scelta e’ una libertà che non faccia male anche agli altri. Altrimenti. anche chi vuole la poligamia potrebbe dire che e’ discriminato contro chi puo’ sposarsi una donna sola.

                • marco ha detto in risposta a Max

                  di fatto è discriminante perché al momento non esiste diritto di scelta.. E mi scusi ma chi cacchio rappresenta lei per preoccuparsi (se davvero se ne preoccupa) di come altre persone decidono di allungarsi o accorciarsi la vita? Io voglio essere libero di scegliere tutelato da leggi responsabili e non deve esistere cittadino che perde il suo tempo a giudicare il mio quieto e pacifico vivere. Quello che fanno le persone che voi considerate “diversi” nn deve preoccuparvi.. Essere gay nn è una malattia, l’amore per un bambino non ha nulla a che vedere con la sessualità dei genitori, i tossici non sono criminali ma malati, e i consumatori di cannabis nn sono tossici ma consumatori.. Basta con questa caccia alle streghe che fate da decenni, moralisti xenofobi, bigotti e ignoranti. Ecco chi legge questi articoli di disinformazione pura

                  • Max ha detto in risposta a marco

                    Di solito si passa a dichiarazioni qualunquiste e poi agli insulti quando non esistono argomentazioni per rispondere.

      • Ezechiele ha detto in risposta a Gigio

        0 morti ?
        Citi le fonti per cortesia, perché quando arriva un politraumatizzato da incidente d’auto o moti , è positivo a marjiuna, alcool o cocaina.
        E non mi pare che l’ eritropsylum coca si possa coltivare ….

        • marco ha detto in risposta a Ezechiele

          Se sono positivi ad alcool coca e cannabis nn ti pare avventato dare la colpa dell’incidente allo spinello?? -.-” menomale che é un medico di pronto soccorso, lei…

        • Gigio ha detto in risposta a Ezechiele

          Adesso mi tocca precisare (eppure basta stare attenti quando si legge). Intanto, 0 morti come causa diretta. Cosa che non si può dire dell’alcol e del tabacco. Che l’alcol causi incident è un dato più che acquisito. Per la cannabis non è cosi, può solo supporre. Non tiri fuori la storia della positività della sola cannabis, perché chi fa incidenti ed è positivo anche alla cannabis oltre ad essere positivo all’alcol e altro.. Perché a questo punto possiamo parlare di positività al broccolo. Invece alcuni studi sostengono che malgrado la riduzione psicomotoria che la cannabis causa, essa non incide in maniera tale da causare incidenti: http://freeweed.it/marijuana-e-guida-una-rassegna-delle-evidenze-scientifiche

          Invece la sua fonte delle morti per la mariagiovanna?

          • Ezechiele ha detto in risposta a Gigio

            La marjiuna è quella che ha minori effetti sulla capacità di guida rispetto alle altre droghe e di all’ alcol secondo alcuni , secondo altri l’ effetto è dose dipendente , ad ogni modo :http://www.osservatoriodroga.it/uso-di-cannabis-alla-guida-triplicati-gli-incidenti-mortali/#sthash.LIG9d5vW.FL2UH1Io.dpbs
            http://cannabis.dronet.org/guida.html
            I test di positività alle brassicacee ….basta conseguente meteorismo per confermare l’assunzione ….

            • Gigio ha detto in risposta a Ezechiele

              Ho letto l’articolo, e riflettevo sulle modalità dei test per la cannabis: essi si basano sul rilevamento di metaboliti dei cannabinoidi. Queste sostanze permangono per giorni all’interno del nostro organismo, ciò riduce la positività dei test ad un risultato ben differente da ciò che sembrerebbe.. Ciò indica che il guidatore fa o ha fatto uso di cannabis, ma non si sa se lo ha fatto un minuto prima, poche ore prima o giorni prima.. Il che non prova alcuna correlazione tra gli incidenti e l’assunzione di cannabis..
              Per quanto riguarda invece il tema legalizzazione, non capisco perché tanta gente si accanisce su chi vuole legalizzare, è una questione di ideali. Perché proibire sostanze o non proibirle è una cosa. Siamo d’accordo sul proibire lo spaccio.. Ma la proibizione della coltivazione personale (che ha lo status di reato penale) pone uno stato di cose in cui la organizzazioni criminali hanno un enorme profitto, quando molta gente che potrebbe avere di meglio e tutelarsi, tra consumatori ricreativi e terapeutici, acquista delle schifezze.. Allo stato attuale si preferisce lasciare che ragazzi consumino un prodotto tossico che altrimenti non sarebbe. Siamo sempre d’accordo che l’abuso crea problemi.. Ma questo vale per tante altre sostanze, dall’alcol, passando per lo zucchero, arrivando alla carne. Chiaramente in misura diversa. Resta il fatto che una legalizzazione non cambierebbe il consumo attuale, in Italia è già alle stelle.. Ed è per questo che occorrerebbe legalizzare..

              • lorenzo ha detto in risposta a Gigio

                Le canne alterano piacevolmente la realtà spazio temporale percepita dal cervello: hai idea di cosa significhi mettersi alla guida di un’auto avendo un’alterata percezione spazio temporale della realtà che ti circonda?

  10. Ezechiele ha detto

    Beh ma lei si sofferma ai commenti di Gesù non si calpesta….legga oltre …..

    • marco ha detto in risposta a Ezechiele

      Gesù non si calpesta ma le religioni si dovrebbero! Gesù povero ingenuo nato da un adulterio..convinto di essere figlio di qualcuno che non esiste materialmente per vergogna di ammettere la normalissima e scomoda verità! Vagli a spiegare a tuo figlio che sei una zoccola…

      • lorenzo ha detto in risposta a marco

        E’ vero che non è possibile sapere quale di quei venti marocchini con i quali si è sollazzata quella notte tua madre sia il tuo vero padre?

      • Gianfranco ha detto in risposta a marco

        Tossico, ateo. In poche parole disperato.

        • marco ha detto in risposta a Gianfranco

          Fascista bigotto.. In altre parole “catapultati nel presente”

          • lorenzo ha detto in risposta a marco

            Brutto pezzo di medda: non solo tua madre è una tr°ia, ma ti ha anche partorito dal cul°.

          • lorenzo ha detto in risposta a marco

            … e ringrazia che non mi sei a portata di mano: come ti permetti di bestemmiare la Madonna?

            • marco ha detto in risposta a lorenzo

              Mi puoi anche spaccare di botte (se ci riesci) ma nn prova ne l’esistenza di dio ne il fatto che il proibizionismo è l’unica soluzione al problema della droga..appagherebbe solo la tua violenza cattolica..
              Mo lascio sto postaccio bye!

          • Gianfranco ha detto in risposta a marco

            Io ti ho letto e mi sono fatto un’idea. Spero che prima o poi possa trovare un po’ di tranquillità e che tu possa apprezzare anche chi la pensa diversamente da te. Capisco che sentirsi inutili e senza scopo (tipico dell’ateo) faccia disprezzare il mondo.
            Tu di me non sai niente eccetto i due commenti. Aggiungo che pregherò per te.

      • Gesù non si calpesta ha detto in risposta a marco

        Marco.. Problemi ne abbiamo un po’ tutti..
        ma il tuo comportamento e da folle!
        Sono convinto che in realtà sei un uomo migliore.. Se così non fosse cercati un buon veterinario!

      • Steve ha detto in risposta a marco

        Minchia zio allora fai brutto, insulti la religione in un sito cattolico azzz thug life spacchiamoammerda jesoo medioevo davvero, vorrei essere te, sei il mio idolo!

        Ma scrivi anche acab sui muri o sei il tipico che una volta uscito dalla sua cameretta si vergogna anche ad andare a comprare il pane? No perchè di solito son quei casi umani che fanno casino su internet..

        • marco ha detto in risposta a Steve

          Steve.. La liberta di parola e di pensiero mi pernette di scrivere dire e pensare tutto ciò che reputo sia necessario dire e non.
          Detto questo, non sono un writher, ma ho poco rispetto per le forze del disordine anche se nn sono ne un balck block ne un no global..non faccio parte di gruppi estremisti ne cellule religiose (mai sia)
          nonmispaccoammmerdaenonscrivocometebimbominkia..l’ultimo concerto di ax l’ho feci quando avevo 14 anni, ora ascolto e suono altro..
          Cos’è non posso scrivere il mio parere sulla religione xkè qua siete tutti religiosi?? CHISTA DEMOCRAZIA MA CHIAMI!?!?!?
          ….preghiamo!!

  11. marco ha detto

    Caro Ezechiele.. Prima di tutto non ho mai detto che il thc fa solo bene.. Parliamo invece degli effetti collaterali di tutte le cagate sopraelencate che l’industria farmaceutica di propina?? Lei che non è un cazzo di intorante come me dovrebbe essere a conoscenza del fatto che le controindicazioni di certi farmaci sono letali ma nn ne parliamo xkè non è questo il tema e xkè non voglio evidenziare che la sua cazzo di conoscienza è limitata dal fatto che ha studiato quello che le han fatto studiare e che nn parla per esperienza a differenza di me!
    Sono stato in terapia per 3 anni e mi han fatto prendere psicofarmaci per 4 anni.. Questo significa che per l’ultimo intero anno sono stato benedetto e abbandonato dalla mia terapista che mi ha prescritto senza visite ne controlli pillole a go go.. Con risultati che nn ho il piacere di esporre qui in quanto nn vi riguarda e solo dopo ho scoperto i benefici di questa sostanza. Ora non sto qui a dirvi che la marja mi ha salvato xkè suonerebbe una stronzata a priori per moralisti come lei ma devo ammettere che dormo mangio ragiono e trombo meglio e questo mi basta per essere a favore di una regolamentazione responsabile! Tutto sta nel discernere tra uso ed abuso ma se l’uomo è una bestia rara non è certo colpa mia e resto fermo nel dire che voi non siete nessuno ne per giudicare ne per dire cosa è giusto assumere e cosa no soprattutto con tutta la merda che gia circola legalmente tra cocktail bar tabacchini e farmacie

  12. Umberto P. ha detto

    Sono quasi astemio e non mi drogo. Non ho un’opinione salda sulla legalizzazione di sostanze psicotrope allo scopo di ridurre il danno sociale. Per motivi professionali ho nozioni universitarie di tossicologia e farmacologia. La frase ” i derivati del tetraidrocannabinolo sono sostanze alterate chimicamente, che rapidamente creano gravi danni, spesso permanenti, al cervello, al cuore e al fegato” è clamorosamente falsa, non esistono al momento studi che certifichino importanti patologie scatenate dalla cannabis, specie a quegli organi. Sentiamo le fonti.

  13. Marco ha detto

    Sono il primo Marco, non ho molto tempo per stare dietro a questo articolo quindi è difficile che risponderò in tempi brevi.
    Il mio pensiero è molto logico e si può riasumere in:
    1- Non fidatevi di quello che sapete perchè la ricerca scentifica è una continua scoperta.
    2- Informatevi sempre delle fonti, chi ha fatto uno studio e su quante persone/animali (uno studio su 20 persone non è statisticamente significativo)
    3- Provate a leggere articoli che la pensano in modo diverso da come lo pensate voi (come ho fatto io in questo caso) e cercate di vedere la loro prospettiva ragionando sui loro punti e informandovi se sono effettivamente corretti.

    Detto questo sì, un bicchiere di vino fa male per l’alcol che è contenuto dentro, se volessi avere solo gli effetti positivi anti ossidanti bevi succo d’uva non fermentato, ma nessuno lo farà perchè la cosa buona nel vino è la giusta proporzione di sapori e effetti; stessa cosa per la cannabis se non vuoi avere effetti collaterali prendi pastiglie di CBD (che non è l’unico componente curativo ma il più importante) ma perderesti l’effetto della cannabis.
    Per concludere voglio ricordare che nella pratica di tutti i giorni cambierà ben poco per chi non ne fa uso e anche per chi ne fa: la troverà ugualmente e la fumerà come fa già adesso ma in maniera controllata dallo stato.

  14. Max ha detto

    Qui c’e’ l’intervento di una persona che aveva gia’ scritto sul forum

    “Menelik ha detto in risposta a Innocenzo VIII
    14 gennaio 2015 alle 19:50
    Beneficio dalla droga?
    Ahahahah, e che beneficio dovresti avere dalla droga?
    Vedere le figurine che ti proietta la mente davanti agli occhi chiusi?
    Ti fai una canna ogni settimana o due…..bisogna vedere se è vero, perché di solito i clienti dei pusher di fumo sono clienti fissi. Un conto è fare propaganda all’uso di cannabis su UCCR, altra cosa può essere la realtà.
    Di cannaioli ne ho conosciuti a centinaia. So come siete fatti, so come eravamo fatti noi.
    Praticamente hai scritto un sacco di slogan, ed è giusto che lo sappiano i lettori di questo post di UCCR, perché i “30 chilum al giorno” che hai scritto te sono una panzana che non sta né in cielo né in terra.
    E per una ragione puramente farmacologica: raggiunto un certo livello, lo stordimento si assesta e non “sale” più, ogni altra dose si confonde in uno stordimento indifferenziato. Succede così anche con le altre sostanze, o ti vengono malori o vai in incoscienza o entrambi.
    In quanto al “se non riesci a controllarti….”, io sono durato vent’anni, più o meno, tra alti e bassi, prima di cambiare mentalità.
    Se non avessi imparato a controllarmi, non sarei durato tutto sto tempo, considerato che per le mani me n’è girata parecchia di roba: ho anche passato frontiere con quantitativi non di mia proprietà. Questo quasi 40 anni fa. E non una volta sola.
    E per finire sulla tua dichiarazione che ha ripreso LI, del saltuariamente uso senza danno sociale…..ti rispondo semplicemente che…A CHI LA VUOI DAR DA BERE?
    Vuoi convincere la gente che l’uso della droga sia una cosa innocente che non ha alcuna ricaduta negativa sul tessuto sociale, ma tutti lo sanno ormai CHE NON E’ COSI’ CHE STANNO LE COSE.
    Lo ripeto: LA DROGA E’ UN CANCRO SOCIALE.”

  15. beppino ha detto

    Vorrei sapere quale é il senso di “legalizzare”… il fumo lo trovi dove vuoi, in qualsiasi momento e senza eccessiva spesa (forse proprio perché la vendita non é legale…da cui il nero… quindi non ci sono tasse… quindi costa meno…). E’ più facile trovare “roba” qua in Italia o in paesi dove “pare” ci sia più libertà?
    Pare che in Italia sia un reato: ma perché tanti cantanti parlano liberamente del “fumo”? Perché tante persone, gruppi di pressione, studiosi, ecc… insistono a dire che fa bene? Se é vietata perché esistono in vendita le cartine lunghe apposta? Perché esistono luoghi dove trovare legalmente “accessori” per “lavorare” l’erba che non si dovrebbe neanche trovare? Conosco vari 70-80…enni che fumano sigarette… non conosco “vecchi” che fumano erba…

  16. Chi usa droghe compresa marijuana il 95% delle volte è un immaturo che si auto lobotomizza per non affrontare la paura che deriva dal prendere in mano la propria vita e le circostanze in cui è impegnato. Lo so per esperienza diretta.
    L’unica cosa da fare è educare persone vere che non hanno paura e quindi non hanno bisogno di mezzucci per nascondersi dalla realtà ma che anzi l’affrontano a viso aperto.
    Tutti quelli che parlano di quanto sia innocua la maria non hanno evidentemente conosciuto, come me, amici che grazie a questa sostanza ora sono costantemente seguiti dai servizi sociali per turbe psichiche gravi.
    A Marco che dice che dovremmo avere la capacità di cambiare idea dico che ha ragione: quando cominci? Non è detto che sia la tua visione quella corretta, anzi, prova ad aprire veramente la mente, ne vedresti delle belle.
    E quando dice: “La dottrina che avete ricevuto andava bene x la società di 50 anni fa” dimostra di non avere ancora capito che ciò che conta è solo l’eterno, cioè ciò che è valido ora, 10.000 anni fa e fra 10.000 anni a venire.
    E non dimentichiamoci del fatto che la marijiuana una volta sdoganata sarà il miglior sistema di controllo e manipolazione sociale specialmente nei riguardi delle masse giovani.
    Tanti saluti.

    • Marco ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

      Per favore, non mettermi in bocca parole che non ho mai detto come “La dottrina che avete ricevuto andava bene x la società di 50 anni fa” io ho detto che la leggenda metropolitana che un bicchiere di vino faccia bene è vecchia ma c’è una grande differenza fra le due cose.
      Per cambiare idea l’ho già fatto, prima ero contro la legalizzazione ora a favore.
      “Chi usa droghe compresa marijuana il 95% delle volte è un immaturo che si auto lobotomizza per non affrontare la paura che deriva dal prendere in mano la propria vita e le circostanze in cui è impegnato. Lo so per esperienza diretta.” bel dato ma come ho scritto nel post sopra non mi posso fidare perchè la tua esperienza diretta non è significativa, se una persona conosce gente che si ubriaca tutti i giorni ma campa fino a 100 anni non significa che l’alcol fa male, stessa cosa se io conosco uno che dopo aver mangiato della nutella è stato male non significa che la nutella fa male.
      Se scrivi delle percentuali o dei numeri cita fonti attendibili.
      Per esempio:
      “Sulla base dei dati di mortalità prodotti dall’ISS è noto che l’alcol causa mediamente 18.000 morti l’anno e rappresenta la prima causa di mortalità sino ai 29 anni di età” http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2026 (salute.gov è il sito del ministero della salute italiano quindi attendibile)
      oppure:
      “[In tossicologia] le sostanze vengono classificate in base alla DL-50. L’acronimo DL-50 indica la dose di una sostanza, somministrata in una volta sola, in grado di uccidere il 50 percento di una popolazione campione di cavie. Vari ricercatori hanno cercato di determinare il livello DL-50 della marijuana attraverso test sugli animali, senza successo. In poche parole, i ricercatori non sono riusciti a somministrare dosi sufficienti di marijuana capaci di provocare la morte degli animali testati.

      Al giorno d’oggi si stima che il livello di DL-50 nella marijuana sia intorno ai 1:20.000 o 1:40.000. In termini profani significa che per morire un fumatore di marijuana dovrebbe consumare dalle 20.000 alle 40-000 volte il dosaggio normalmente contenuto in una sigaretta a base di marijuana… Un fumatore dovrebbe quindi fumare circa 680 kg di marijuana in circa 15 minuti per avere un effetto letale.” http://www.ccguide.org/young88.php (agenzia federale antidroga degli Stati Uniti chiamata anche DEA”

      • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a Marco

        Non hai capito quello che ho scritto o non mi sono spiegato bene.

        La domanda è una sola:

        “Perché ti droghi?”

        Poi puoi continuare con: “Cosa cambia nella tua vita con e senza il drogarsi?”

        Il fatto che uccida o sia più o meno tossica poco c’entra, anche il vizio del gioco è una droga ma guarda un po’ non è tossico e tecnicamente non ha mai ucciso nessuno.

        Il problema è “il drogarsi”, non se fa male al fisico o quanto sia tossico.

        Tu perché ti droghi? Guardati allo specchio è risponditi, se avrai questo coraggio la tua vista sarà migliore.

        • Marco ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

          Beh, se devo essere sincero mi drogo di diverse sostanze e ognuna per un motivo diverso.
          Studio ingegneria informatica e la caffeina mi serve per rimanere sveglio e concentrato, è probabilmente la droga a cui sono più asuefatto perchè ne prendo molta per sentire gli stessi effetti di quando ho cominciato ma solitamente di estate dopo gli esami smetto così che in autunno ho perso un po’ di resistenza.
          Mi drogo anche con l’alcol perchè a paranzo o a cena bevo della birra o del vino, lo faccio perchè mi piace il sapore e perchè mi lascia la testa un po’ frastornata che mi aiuta a riposare e a pensare a altro.
          Infine mi drogo anche di cannabis ogni tanto, la sera per rilassarmi dopo una lunga giornata, con gli amici per divertirci o mentre programmo perchè mi aumenta la fantasia e riesco a risolvere problemi in vie traverse e magari migliori.
          Ho sempre odiato il tabacco e non lo fumo mai.
          Per la dipendenza non credo di essere dipendente da queste sostanze, ci sono periodi che non bevo caffè per riportare su la tolleranza, periodi che non fumo marijuana perchè non ne ho bisogno e sinceramente non ho mai provato a non bere perchè non mi è mai servito ma non ho mai avuto un bisogno fisiologico di farmi una birra e considerando che non mi sbronzo da anni penso di essere a posto, magari questo inverno mi faccio un mense o due senza alcol per provare.

          Tu ti droghi?
          Se sì di cosa e perchè?

        • marco ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

          Guarda xkè sono un provocatore ti risponderei così anche se vero nn è:
          Mi drogo xkè provo piacere quando persone come voi mi fanno domande come queste!

          Cmq rispondo.. Nn sono un tossico, ne un alcolizzato. Io consumo cannabis, nn quotidianamente nn ossessivamente. Ma è vero sono un drogato xkè nn riesco a smettere con la caffeina e con la nicotina.. Sono un drogato perché nn riesco a stare senza, xkè una giornata inizierebbe di merda senza il caffè, sono un drogato xkè quando nel pacco di sigarette ci sono le ultime 4 già penso di dover uscire per comprarne un altro. Tutte cose che nn succedono MAI ne quando fumo cannabis ne quando nn la fumo!
          E voi perché vi drogate?

          E voi xkè vi drogate

  17. Ezechiele ha detto

    Per il signor marco :
    La sua esperienza personale , non fa testo e le case farmaceutiche non sono un ente massonico/ complottista SIA CHIARO,dietro ogni risultato ci sonno anni ed anni di studi e di ricerca fatti da ricercatori PAGATI QUATTRO SOLDI.
    Lei ha scritto un mare di scemenze, ed è inutile che lei tiri in mezzo gli effetti collaterali dei farmaci in generale , io ora potrei scriverle un tema su quelli del warfarin o della metformina o del clopidogrel e di tanti altri ….ma fortunatamente non è che chiunque possa acquistarli in farmacia come fossero aspirina , cosa invece che sta accadendo con gli antibiotici , che vengono assunti mentula canis ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti …
    È chiaro a tutti che lei è per la liberalizzazione della marjiuna altro che legalizzazione , alla fine ha dovuto ammetterlo , ma io credo che ci siano già abbastanza assassini in giro tra psicopatici, alcolisti , tossici ( eroina, cocaina , anfetamine) e semplici idioti, da non doverne immettere altri nella società e sulle strade.
    Lei dice che ognuno è libero di autodeterminazione e di scegliere se è come accorciarsi la vita , per me VA BENE , non sono cattolico ed il mio motto è “quisque faber fortunae suae “, non mi importa se uno si sfonda di canne sale sul motorino o in macchina , si incidenta ed arriva in pronto soccorso con uno pneumotorace , fratture costali , frattura di Le Fort e rottura diaframmatica con emersione dello stomaco o di anse intestinali, CAZZI SUOI, ma il discorso cambia se, l’ assassino in questione, alla guida della fiammante BMW comprata dal papino ,mette sotto una bambina di 4 ANNI, all’ uscita dall’asilo, FACENDOLE FARE UN VOLO DI METRI uccidendola sul colpo È CHIARO QUESTO?
    Sa come si riduce un corpicino di 4 ANNI, LO HA MAI VISTO?
    Se quella bambina fosse stata mia figlia, ultimare l’ opera di autodistruzione di quel coglione, sarebbe stara la MIA UNICA RAGIONE DI VITA.
    A questo punto saluto tutti perché ho cose PIÙ IMPORTANTI da fare che rispondere a soggetti affetti da delirio di persecuzione che negano evidenze scientifiche, e che tirano in mezzo i soliti discorsi sull’ omofobia, perché la risposta alla domanda: “chiedete ai camici bianchi lontano da telecamere” non è piaciuta … e non ho riportato le battutine su quelli che arrivano in condizioni igieniche allucinanti o sugli obesi.
    Buona sera a tutti

    • marco ha detto in risposta a Ezechiele

      Una disgrazia, che non dovrebbe mai accadere a nessuno.. ma è solo un caso, uno dai tanti che in 50 anni di leggi repressive non abbiamo mai potuto controllare! Ecco perché si parla di riduzione del danno. Perché se non poni dei limiti ad un fenomeno esiste da decenni e che è in aumento le cose non migliorano.. Si deve solo stabilire dove come quanto e quando farlo, per quanto riguarda chi e cosa non può essere imposto da terzi, illegale legalo o libera che sia. Queste ultime due non le controlli per quanti sforzi puoi fare

      • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a marco

        @MArco
        La legge crea (e influenza) la morale.
        Legalizzando la droga la generazioni future cresceranno pensando che drogarsi è bello, sfuggire alla realtà è bello e pure giusto, “Cazzo è legale!”.
        Non è meglio cercare di fare in modo che le persone non abbiano bisogno di drogarsi?
        Tu ad esempio, perché ti droghi?
        Trova un momento di solitudine, esterna ed interna per chiedertelo.

        • marco ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

          Trova un momento di solitudine?? Ma fatti tu una vita sociale.. Consentimelo!! Vedete il problema solo nel momento in cui si parla di legalizzazione ignorando il fatto che i veri problemi sono oggi che nn è legale! Problemi nel settore finanziario, giudiziario, sanitario e anche nel tessuto sociale di questo paese

  18. beppino ha detto

    E’ proprio chi si droga che più spinge per liberalizzazioni e legalizzazioni… Tenuto conto che non c’é alcuna difficoltà a trovare le droghe tipo marjiuana e compagnia cantando mi chiedo per quale motivo spingano l’opinione pubblica in tal senso.

    • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a beppino

      – per non essere stigmatizzati socialmente
      – per poter dire alla mamma e al papà “E’ legale vecchio, aggiornati!”
      – per auto commiserarsi
      – per sentirsi parte di una causa “giusta” che giusta non è
      – ma sopratutto perché sono manipolati e si illudono che sia una scelta loro.

    • Gigio ha detto in risposta a beppino

      Beppino devi essere un genietto per arrivare a conclusioni così argute! 😉
      È chiaro che siano i perlopiù i consumatori a spingere in tal senso, chi altrimenti?
      Comunque, si vede che la questione non la si analizza bene… I consumatori vogliono una tutela maggiore: la reperibilità di cannabis è enorme, il problema sta nel fatto che è prodotta da gente che per aumentarne il peso usa sostanze per alterarne il peso, e tra queste sostanze se ne trovano di veramente tossiche.. Attualmente dunque tante persone affidano la loro salute ad un prodotto che è ben più nocivo di come non sarebbe se fosse legale (la cannabis è un ottimo rimedio farmaceutico proprio grazie ai suoi blandissimi effetti collaterali e bassissima tossicità), molto meno di tanti farmaci che la gente prende tranquillamente per mal di testa, raffreddori o disturbini vari.

      • Alèudin - preghierecorte ha detto in risposta a Gigio

        @Gigio

        No, se la cannabis fosse meglio di tanti altri farmaci userebbero la cannabis, invece usano altri farmaci e non perchè ci siano le lobby ma semplicemente perchè altre molecole funzionano meglio, basta informarsi.

        Comunque per uso medico nessuno a niente da dire, si usano senza problemi decine di altre molecole “droga”.

        • marco ha detto in risposta a Alèudin - preghierecorte

          Ti sbagli.. sempre xkè basta informarsi i dottori nn prescrivono il farmaco cannabis xkè non ci credono in quanto nn sanno un cazzo della molecola e nn perché altri farmaci fanno “meglio”, parola che nn userei a priori, io direi “meno male” xkè i farmaci bene mn fanno..

  19. Max ha detto

    Giovanni Serpelloni – non un uomo di strada qualsiasi, ma uno stimato medico, guardate il curriculum: http://www.giovanniserpelloni.it/cv_pubblicazioni.html – ha scritto sul link riportato dall’articolo:

    “Anche l’alcol fa male, eppure, a differenza della droga, nessuno invoca sanzioni contro la sua commercializzazione. Dire questo significa non avere ben chiara la distinzione fra uso e abuso. L’uso equilibrato di alcol, soprattutto se a bassa gradazione e in assenza di controindicazioni correlate alle condizioni di salute di chi lo assume, non fa male. L’abuso provoca invece l’alterazione di sé, ed è già in vario modo scoraggiato sul piano normativo. Per il consumo di droga la distinzione non regge: il semplice uso di stupefacenti produce alterazioni dell’equilibrio fisico e psichico; non attendere che si passi a stadi di dipendenza più elevati per dissuadere è coerente con il sistema.”

    • Giampaolo ha detto in risposta a Max

      Da un medico ci si aspetterebbe minore approssimazione.
      Fermo restando che dissuadere dall’uso delle sostanze in questione dovrebbe essere sempre un tema per le politiche sociali e sanitarie. Serpelloni si scorda che anche l’alcool è una sostanza stupefacente, che nella storia dell’occidente si sono presi provvedimenti proibizionisti (disastrosi) nei confronti dell’alcool con motivazioni molto simili a quelle del proibizionismo cannabico. Che è possibile stabilire un limite tra uso e abuso per sostanze più portatrici di dipendenze che la cannabis e maggiormente impattanti sul fisico, quindi non si vede perché non debba essere possibile per la cannabis. Certo bisognerebbe dissuadere con credibilità ossia con una corretta informazione sulle conseguenze di uso e abuso di sostanze stupefacenti e da questo punto di vista la sua opera al dipartimento antidroga non è stata proprio esemplare. Manteniamo la condanna morale per l’uso di sostanze stupefacenti ma smettiamo di aggravare le situazioni di tossicodipendenze e i fenomeni criminali facendo corrispondere giudizi morali a soluzioni di problemi che devono essere gestiti con un approccio pragmatico. La battaglia è sociale e culturale. Non penale e morale. E quando si sta parlando di cannabis non si sta parlando di un veleno ma di una sostanza che pervade la nostra società da decenni, che può essere dannosa e che richiede di essere regolamentata e gestita da autorità responsabili per ridurre o addirittura azzerare tali danni.

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