Le nozze gay? L’esatto opposto del “progresso”

verso il baratro«L’approvazione del matrimonio omosex è la prova del definitivo passaggio da una società di tipo patriarcale, fondata sui valori tradizionali e sulla famiglia, a una società femminilizzata, devirilizzata, nella quale l’uomo assomiglia sempre più alla donna», afferma Eric Zemmour intellettuale, giornalista e polemista de “Le Figaro”.

Questo è la “società avanzata”? Pochi sostenitori hanno il coraggio di parlare di “progresso”, ha notato il celebre filosofo e antropologo francese René Girard, «soprattutto alla luce di tutti i crimini commessi in suo nome nel XX secolo, apparendo alle generazioni future come il punto più basso della storia».

«”La società è cambiata” si sente dire», argomenta Girard. «Ma siamo sicuri che si evolve bene? Cambia, è vero, continua a cambiare, non ha mai smesso di cambiare. Ma come si può sapere se è una buona evoluzione? Dopo tutto, anche uno stato di malattia cambia e progredisce, ma porta ad un esito fatale». Dopotutto, «non dimenticate che “avanzato” si riferisce anche ad un formaggio divenuto inadatto al consumo». In un’altra occasione, commentando le conseguenze delle nozze gay in Francia che apriranno all’adozione e all’utero in affitto, ha spiegato: «i nostri socialisti marciano così verso il trionfo estremo del capitalismo: l’uomo divenuto merce».

Perfino Tommaso Cerno, giornalista fazioso dell’Espresso ed ex presidente dell’Arcigay -che si definisce “omosessuale celibe”- ha riconosciuto: «“Mi chiedo che cosa ci sia di rivoluzionario e giacobino nell’immagine di una coppia gay che passeggia per il prato di una villetta residenziale portando a spasso il cane». Per i gay è una trappola: «per trent’anni gli omosessuali si sono sempre caratterizzati come ‘i diversi’, e in nome di questa orgogliosa diversità hanno caratterizzato le loro battaglie per costringere la società a formulare un modello di relazione che andasse di là dal matrimonio classico borghese, che peraltro contiene in sé la parola ‘madre’ alla quale la cultura omosessuale è tendenzialmente estranea». Così, «la comunità gay ha barattato la ‘diversità’ per ‘l’eguaglianza’, fino a snaturare l’essenza stessa della sua battaglia in uno slittamento semantico che oggi dovrebbe essere oggetto di una profonda riflessione». Cerno individua nella militanza gay una «deriva conformista» e si perderà «la filosofia di quell’impegno, il senso di quella lotta per la diversità».

L’opinionista omosessuale ha anche una critica per il mondo Lgbt: «Non esiste soltanto l’omofobia machista o quella fascista, bisogna avere il coraggio di dire che c’è anche un’omofobia latente fra i gay ed è figlia dello slittamento di cui stiamo parlando. Fintantoché sei giovane e bello rientri nelle ‘giuste’ categorie della comunità; ma poi, quando invecchi o se ti ammali? A quel punto non vieni più ammesso, a meno di essere ‘qualcuno’, uno scrittore, un attore famoso…». La comunità gay otterrà anche l’eguaglianza, «ma avrà lasciato dietro di sé morti e feriti».

La redazione

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127 commenti a Le nozze gay? L’esatto opposto del “progresso”

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  1. Andrea. ha detto

    Potrei averlo scritto io, nel senso che mi trovo d’accordo praticamente con tutti quelli che parlano: da qualsiasi punto di vista lo si guardi il “matrimonio” gay è perfettamente inutile.

    • lorenzo ha detto in risposta a Andrea.

      Più che inutie è dannoso.

      • Andrea. ha detto in risposta a lorenzo

        Più ancora di quello l’adozione, ma le due cose van poi di pari passo…

        Notasi che a questo punto è come se si ammettesse il nesso inscindibile tra Matrimonio, procreazione e genitorialità, ed allora il “matrimonio” gay è ancor più un controsenso.

  2. Sophie ha detto

    In Francia i sindaci che si rifiutano di sposare gli omosessuali vanno in galera…

    • Giacomot ha detto in risposta a Sophie

      Vive la Liberté !

    • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

      Ed è giustissimo, visto che è una violazione al giuramento fatto dai sindaci di rispettare le leggi. Se un sindaco non si sente in grado di rispettare una qualsiasi legge, non deve fare il sindaco, visto che non è una carica che si è obbligati a svolgere.

      • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

        Sì ma si parla di una cosa contronatura quindi i sindaci in questo caso sono più che giustificati.

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

          È contro natura per te e quelli che la pensano come te, è una legge votata dal parlamento eletto democraticamente e quindi va rispettata. Come libera cittadina tu puoi non essere d’accordo e, ovviamente, non partecipare ad un matrimonio omosessuale, ma un pubblico ufficiale non può in nessun caso rifiutarsi di svolgere il proprio dovere.

          • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

            Chissà perchè le coppie omosessuali sono sterili, non riesco proprio a capire…

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

              Ancora con questa storia della sterilità. Vietiamo il matrimonio alle donne in menopausa?

              • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

                Le donne in menopausa sono sterili per ciclo naturale, non perchè sbagliano orifizio.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

                  Però sono comunque sterili, per cui il loro matrimonio è, nella tua visione, inutile.

                  • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                    La sterilità delle coppie eterosessuali è un accidente, un’eccezione. La sterilità delle coppie omosessuali è invece intrinseca.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                      La sterilità delle donne in menopausa non è un accidente, è una cosa assolutamente intrinseca e naturale, esattamente come quella delle coppie omosessuali.

                    • Kosmo ha detto in risposta a simone

                      Quindi, seguendo questo ragionamento FARLOCCO, visto che TUTTI dobbiamo morire, e che la morte è una cosa INTRINSECA e NATURALE, e che il matrimonio tra morti è inutile, vietiamo il matrimonio tra TUTTI?

                      O forse ti illudi che gli omosessuali non muoiano mai?

                      Ma non ti rendi conto di quanto ti rendi ridicolo nel tuo furore omosessualista?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                      Quello dovreste sostenerlo voi. Io sostengo il matrimonio come diritto all’ufficializzazione dell’unione, affettiva e materiale, tra due adulti consenzienti, la sterilità non deve entrarci nulla.

                    • Panthom ha detto in risposta a simone

                      Tu puoi sostenere ovviamente quello che vuoi. In ogni caso il matrimonio (come dice il termine stesso) nasce e ha senso per stabilizzare l’unione in vista della prole (matris-madre). La tua definizione del matrimonio non esiste da nessuna parte e sopratutto non spieghi chi avrebbe deciso che è solo per due persone.

                      Perché discrimini tre omosessuali che vogliono sposarsi? Chi l’ha deciso che è solo tra due? Domande che ti mandano in crisi Roberto, e alle quali non puoi rispondere se non scappando come al solito.

                      La sterilità della donna è una situazione naturale che subentra in una fase in cui essa non può più avere figli, la sterilità omosessuale invece è intrinseca alla relazione ed è sempre così, non ci sarà mai alcun mutamento.

                      Le nozze gay vanno vietate così come le nozze tra poligami, tra incestuosi, tra amici, tra minorenni, tra gruppi di sorelle e tra due fratelli. Questo è il progresso 😉

              • Luigi Pavone ha detto in risposta a Roberto Dara

                Perché no? Allo stato attuale delle cose, una coppia qualunque, a patto di esibire i genitali “giusti” (in violazione delle costituzioni europee, le quali prescrivono di non discriminare sulla base di criteri sessuali), può accedere al matrimonio. Ma questo è in contraddizione con la ratio dell’istituto matrimoniale. Occorre riformare il matrimonio in un modo tale che esso formalizzi una realtà matrimoniale esistente in atto. In alternativa, abolirlo come istituzione giuridica, mantenendolo come istituzione culturale e/o religiosa.

                • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Luigi Pavone

                  Oppure basterebbe comprendere che “non discriminare in base a criteri sessuali” va inteso, come sicuramente era in origine, rispetto a quello che si è e non a quello che, con un atto di puro arbitrio contro quello che realmente si è, si desidera fare. La discriminazione si riferiva ai casi in cui, ad esempio, per un lavoro che potesse essere svolto da entrambi i sessi, si affidasse l’incarico in ragione della differenza sessuale e non dei meriti o delle effettive capacità lavorative (tipicamente favorendo il sesso maschile).

                  L’omosessuale non può ritenersi in alcun modo discriminato riguardo al matrimonio, perché “essere omosessuale” è impossibile, dato che la sessualità implica intrinsecamente la complementarietà, che l’omosessualità nega per definizione (sull’unico livello in cui praticamente può farlo, che è quello, appunto, dei soli comportamenti sessuali). Si può solo “fare l’omosessuale”, ossia assumere comportamenti sessuali contrari a quello che veramente si è e si continua ad essere come enti umani sessuati.

                  E poiché la ratio del matrimonio, come dice la parola stessa, è incentrata proprio sul portare a frutto la complementarietà sessuale tra uomo e donna (per la procreazione ed educazione dei figli), è proprio chi nega questa complementarietà con i propri comportamenti sessuali, che si auto-esclude dal matrimonio. Di conseguenza non c’è alcuna discriminazione (se non quella degli omosessuali verso se stessi).

          • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

            Ah la legge è passata con un colpo di Stato visto che la maggior parte dei francesi e la metà degli omosessuali non la volevano. Lo sai questo vero?

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

              Dai Sophie non essere eccessiva come al solito. Le leggi le fanno i parlamenti e se la maggioranza dei francesi è contraria, come tu sostieni (i sondaggi dicono il contrario), hanno anche loro a disposizione i referendum abrogativi. Per la cronaca anche i sondaggi italiani danno la maggioranza a favore della legalizzazione del matrimonio omosessuale.

              • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

                Facciamo che non ti rispondo più perchè non riesci mai a capire quello che voglio dire?

              • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                Ti suggerisce niente il fatto che in Francia, se si votasse ora, il fronte nazionale sarebbe il primo partito?
                Sei proprio convinto che la legislazione a favore dei gay non centri nulla in tutto questo?

                • Roberto Dara ha detto in risposta a lorenzo

                  I partiti di opposizione sono in vantaggio in molti paesi affetti da crisi economica. Attualmente il FN è dato al 24%, primo partito potenziale ma molto lontano dalla maggioranza. Di questa crescita di voti solo una parte è probabilmente dovuta alla politica omofoba del partito.

                  • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Ed invece di occuparsi della crisi economica il buon Hollande che fa?
                    Non sarà che ha sbagliato priorità ed ha reso i gay meno acceti di quanto non lo fossero stati prima?

            • Chris ha detto in risposta a Sophie

              Se non mi sbaglio in Parlamento una parte partecipava alle manifestazioni all’esterno del Parlamento non partecipando alla votazione e molti di più NON sono entrati (non a causa dei manifestanti) e quelli presenti in Parlamento erano troppo pochi per votare e di conseguenza non vi era la maggioranza necessaria!Come ha fatto a passare “democraticamemte” e “legalmente” la legge? Mistero!

              • Giacomot ha detto in risposta a Chris

                Di sicuro per Dara il Troll sará stata una cosa democratica .
                Comunque grazie della precisazione , me ne ero scordato di questo particolare .
                Particolare che sottolinea il fatto che l’ideologia è sostenibile o con certi trucchetti o con il potere o comandando le masse ignoranti . Mai con la ragione e argomentazioni valide ,al massimo con qualche sparata sofistica(ta) ,ricca di terminologie all’avanguardia ma che in sostanza si rivelano solide quando un castello di carte ,ben giocate ma senza una base logica solida e ragionevole .
                E la dimostrazione è il modo nel quale Dara porta avanti le sue “argomentazioni” , con pregiudizi e difendendosi con la scusa ,adolescenziale,della massa.
                È proprio vero che l’uomo che non crede in Dio (nella ragione) crede a tutto cio che gli si viene detto (nell’idelogia) .

          • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

            Ciao persona ideologizzata , come stai ?
            ”È contro natura per quelli come tè” , e quelli come me o lei che siamo ? Perchè quest’aggressività nel linguaggio ? Sai vedo una certa presuzione , come una prescrizione . Quel ‘quelli come te’ ripetuto sembra quasi dispregiativo , simbolo di qualche preconcetto . Quelli come noi sono tutti omofobi ? E poi dimmi , cos’è per te contro o pro natura ? Per te che non hai nessuna etica , ma che ,stranamente ,ti fai controllare dall’etica di uno stato ? Sai è un pò incoerente in fondo , anzi toglierei un pò . Naturalmente tu saresti anche d’accordo se domani in Italia tutti quelli che sono pro i matrimoni gay saranno messi in carciere , perchè la legge parla chiaro ed è la legge dello Stato a dire cos’è vero e sbagliato !
            Quindi per te va bene se il simbolo della Francia è una Femen ,femminista estremista aggressiva ed ipocrita in quanto comandata da un uomo e in quanto odia solo il Cristianesimo . Tutto normale e a regola . Quindi per te la Russia è okey ! Quindi ti va bene se la Francia non si dimostra per niente uno stato laico , come si dimostra comunque in più larga misura l’Italia . Quindi se facciamo un pò i conti tu dovresti essere in disaccordo con la laicità della Francia a meno che tu non sia uno pronto a far scattare una rivoluzione in Italia , per andare contro le sue leggi .
            Ma ti faccio un’altra domanda , tanto per avere più chiare le idee .
            Che ne pensi dell’Arcigay ? Che ne pensi degli omosessuali contro i matrimoni gay e le adozioni gay che vengono definiti omofobi ? E che ne pensi degli studi psicologici sui problemi che un bambino adottato da una famiglia omosessuale potrebbe avere ? Queste domande sono più soggettive , magari anche più facili .

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Giacomot

              Quante cose in un’unica risposta…
              1 – rileggi la mia risposta a Sophie: non ho detto “quelli come te” ma “quelli che la pensano come te”, cioè quelli che pensano che sia contro natura come ha detto di pensare Sophie. È molto diverso il tono.
              2 – le leggi dello stato non devono necessariamente seguire la “natura”, l’uomo della natura se ne è sempre fregato sin dagli albori della civiltà, inventando tutto il possibile per vincerne le ostilità. Medicine, agricoltura, allevamenti, opere architettoniche, ecc., tutto è stato creato per sconfiggere una natura nemica…
              3 – sui simboli della Francia, della Russia ecc. mi sembra che siamo un po’ fuori tema e che si divaghi un po’ troppo…
              4 – sulle adozioni gay ho un po’ di dubbi ma è noto che nella società reale esistono bambini che, non adottati ma figli legittimi, vivono comunque con genitori gay. La domanda che ti faccio è: se non vuoi farli adottare alle coppie gay perché coppie gay, quelli legittimi vorresti allora per coerenza toglierli ai genitori?

              • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

                1-Non hai confutato il fatto che sei ideologizzato,a quanto pare te ne rendi conto (?) .Non hai risposto a tutte le mie prime domande e non hai neanche confutato delle affermazioni , rileggi e magari sarai più fortunato .
                2-Il tuo ragionamento è insensato. Se non lo sapessi l’uomo fa parte della natura . Anche gli animali fanno tutto il possibile per vincerne le ostilità . O per te tutti gli animali sono contro l’uomo ? UN GOMBODDOH !? No cioè fammi capire ! L’uomo può sopravvivere grazie ad una struttura neurale che gli ha consentito di trasmettere le proprie conoscenze alle generazioni successive ,attraverso un tipo di memoria non solo incarnata ma ‘virtuale’ , la cultura . Quindi la cultura è una cosa naturale , in quanto fornita dalla natura . Quindi se l’uomo si è difeso contro le ostilità della natura ha fatto una cosa naturale . Poi vabbe se per uno come te che non trova il senso in niente non ha senso bhe allora ti consiglio di farti una bevuta di religione ! Però a questo punto mi sorge un dubbio in quanto ,tu non hai una definizione definita di natura quindi essendo liberista ti affidi all’ideologia , che appunto devia i tuoi ragionamenti .
                3- Se vuoi evitare l’argomento dimmelo più chiaramente .
                4- Se sulle adozioni gay hai un pò di dubbi allora non dovresti proprio esprimerti su questo argomento , a meno che tu non abbia ancora capito che legalizzando il matrimonio legalizzi anche le adozioni . Quelli legittimi bisognerà vedere tramite l’aiuto di uno stato veramente libero se potrà stare con una famiglia omosessuale . Naturalmente secondo gli studi ,su questo sito pubblicati (e molto chiari), risulterà che potrà riscontrare dei problemi e sarà tolto . Ma tu mi dirai ”e se il bambino è affezionato al padre/madre omosessuale ? sarai così crudele?” bhe mi sembra ovvio che si potrà fare in modo che stia con il padre/madre omosessuale ma al tempo stesso gli saranno resi chiari alcuni aspetti di cio che sta accadendo intorno a lui ,naturalmente in conformità all’età ,cioè per gradi se mi sono spiegato. Quindi ti consiglio di vedere (http://www.uccronline.it/2013/10/14/nuovo-studio-omogenitorialita-porta-allinsuccesso-scolastico/)questo articolo e i rispettivi link che si trovano là dentro .

          • Andrea. ha detto in risposta a Roberto Dara

            Eppure il 47% dei Francesi è contro il “matrimonio” gay ed il 67% contro l’adozione da parte di coppie gay, non mi sembrano pochi; in ogni caso, come ha spiegato il gran Rabbino di Francia, non è questione di razzismo avversare il “matrimonio” gay (beh, purtroppo ci sono anche quei casi, ma non è detto che siano la maggioranza), la questione è il travisamento del senso del Matrimonio: il Matrimonio è da sempre ed ovunque finalizzato anche alla procreazione, qui è dagli anni ’60 che si pretende di sposarsi “perché ci si piace” e basta; alla fine l’idea che anche i gay e le lesbiche si possano “sposare” tra loro parte da qui, ma chi lo dice sia giusto?

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Andrea.

              Il 47% è minoranza. Ci sono sondaggi che danno anche più del 60% di francesi a favore del matrimoni omosessuale, per quanto questo possa significare, dato che sui diritti civili la loro adozione dovrebbe prescindere dalla maggioranza.

              • Andrea. ha detto in risposta a Roberto Dara

                A parte che i “diritti civili” non sono solo i “matrimonî” e le adozioni gay, ma ti vorrei far notare che il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre dovrebbe prescindere ancor più dalla maggioranza.

                Tra l’altro in Francia lo Stato non riconosce ufficialmente i Matrimonî celebrati con Rito Religioso, di nessuna Religione o Confessione si parli. Di questo non ne parliamo?

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Andrea.

                  E questo cosa c’entra? Anche in Italia prima del concordato del 1929 i matrimoni religiosi non avevano validità civile.

                • beppina ha detto in risposta a Andrea.

                  …ma ti vorrei far notare che il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre dovrebbe prescindere ancor più dalla maggioranza…

                  Parole sante. E se non avviene così é perché fondamentalmente una buona parte della popolazione fa dell’ignavia, anche se in modo probabilmente inconscio, una solida fondamenta della propria vita.
                  Una società che non pensa ai più deboli (prima degli altri) non ha futuro.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a beppina

                    Quel diritto non c’entra nulla con il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Bambini che vivono con genitori omosessuali esistono anche senza che quei genitori si sposino, anche se Giacomo vorrebbe toglierglieli.

                    • Panthom ha detto in risposta a Roberto Dara

                      L’unico che vuole togliere diritti sei tu, ad esempio alle coppie incestuose, poligamiche, minorenni e ai gruppi di amici. Perché loro non possono sposarsi?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Personalmente non avrei nulla contro il riconoscimento delle unioni poligamiche o incestuose, purché siano fatte da adulti consenzienti, ma non mi pare che nella società tali richieste siano così presenti e/o pressanti.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Finalmente un po’ di coerenza. Il fatto che ci siano o no richieste importa poco, a meno che tu voglia giustificare il razzismo verso i neri se ci dovessero essere poche e/o poco pressanti richieste di rispetto da parte loro, mi aspetto ovviamente coerenza anche in questo.

                      Ora tocca l’apertura anche ai minorenni, agli amici, ai fratelli. Se secondo te il matrimonio omosessuale è un diritto civile, così come lo sono le unioni poligamiche, allora lo è anche quello tra tre amici, tra due fratelli e tra quattro sorelle legati insieme da un intenso rapporto d’affetto. Il matrimonio, infatti, è secondo te l’ufficializzazione del diritto degli affetti e nessuno può dimostrare che l’amicizia vale meno dell’amore. Una volta che si accetta il matrimonio omosessuale, il divieto di matrimonio tra amici e tra sorelle/fratelli diventa quindi un atto di discriminazione dei diritti civili di queste persone.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Curiosa e (come al solito) contraddittoria l’affermazione di Dara sulla necessità di fare leggi in base al numero di richiedenti.
                      In base a come la dipingono Dara e i suoi amici, l’Italia sarebbe piena di “omofobi“, quindi ne deduco che siano molti di più di quelli che vorrebero il “matrimonio” omosessuale. Ne consegue, secondo la medesima “logica” di Dara, che la parodia matrimoniale omosessuale non dovrebbe essere approvata.

                    • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Se sai che un bambino stando in un certo ambiente crescerà male cerchi di farlo crescere in un ambiente adatto a lui , con degli esempi affettivi giusti . Devi guardare soprattutto l’aspetto psicologico Dara , che tu però ieri dicevi che non ne eri molto informato (ignorante) e che quindi non ti volevi esprimere , ora invece ti esprimi lo stesso facendo una tipica figura odifreddiana , parlando cioè senza sapere di cosa si parla . Quindi dovresti solo stare zitto e informarti meglio , invece di parlare a vanvera . Che poi io non ho neanche parlato di toglierglieli definitivamente , ma naturalmente tu non puoi darti ragione se non con stupidi trucchetti del parlare .
                      Mi sembra comunque di capire che dai molto peso alla maggioranza , bene allora ti dico che la maggioranza degli esseri umani non è omosessuale , quindi per questo semplice fatto dovresti stare zitto per essere coerente . E noi tutti per dar ragione al tuo modo di ragionare dovremmo chiedere all’admin del sito di cambiare il tuo nome in ignorante infantile , perchè è questo che ti dimostri giustificando il tuo pensiero non con ragionamenti logichi , che guardano alla realtà con occhi oggettivi e sani , ma con tipici collegamenti logici di un bambino di 7 . Naturalmente se tu giudichi di buon senso le persone che conosci e che ragionano in questo modo saranno fatti tuoi , ma comincerò a pensare che vai ancora alle materne .
                      Forza Dara dimmi cosa ne pensi del fatto che negli stati dittatoriali l’obiezione di coscienza non esiste , che in Francia paese ”””democratico””” c’è gente che si permette di dire la propria e che per questo viene mandata in galera e malmenata , ci sono cristiani perseguitati e omosessuali contro i matrimoni gay che vengono scambiati per omofobi .
                      Sto al tuo gioco sù . Così magari mi fai un bel sorriso e domani vai dalla maestra contento di cominciare un nuovo giorno di scuola . Ah e non ti scordare di trovare come compito per casa sul dizionario la parola vergogna .

                    • beppina ha detto in risposta a Roberto Dara

                      …Quel diritto non c’entra nulla con il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Bambini che vivono con genitori omosessuali esistono anche senza che quei genitori si sposino…

                      Considerazione inconsistente. Un conto é che avvenga in un secondo tempo (perché la vita é “anche” questo) e un conto é che venga istituzionalizzata e legalizzata la possibilità.

              • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                Il matrimonio omosessuale non è un diritto civile, almeno non di più del matrimonio incestuoso, poligamico o tra minorenni.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                  Quando ci saranno organizzazioni (con un numero congruo di aderenti) che rivendicheranno il diritto ai matrimoni incestuosi o poligamici si affronterà il problema, che al momento non esiste. Sui minorenni il problema si risolve a monte perché non hanno capacità di agire, per cui non possono (non dovrebbero) contrarre matrimonio.

                  • Max ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Per l’esistenza di diritti o meno non conta il numero di aderenti. Fosse anche una persona, in quanto persona, avrebbe i suoi diritti. Quindi l’obiezione “quando ci saranno un numero congruo (per chi?) di persone, ci penseremo…” mi sembra una battuta per cercare di evitare di dare una vera risposta all’obiezione che e’ chiara:

                    Se si ammette il matrimonio tra persone dello stesso sesso, allora – allo stesso momento in cui si fa qualcosa del genere – non si hanno argomenti per opporsi all’idea di matrimoni tra consanguinei e tra 3, 4, N persone… senza specificare il sesso, perche’ fermarsi alla poligamia? Se si deve dare la liberta’, la si deve dare a tutti.

                    In paesi dove il matrimonio omosessuale e’ diventato legge ci si muova adesso per fare rientrare altre unioni sotto lo stesso ombrello (vedi il Canada) Ma alle associazioni che hanno promosso il matrimonio gay, non importa granche’. Cio’ induce a sospettare che si batte per queste cose non e’ mosso da sentimenti elevati di uguaglianza, di parità e giustizia come vogliono farci credere, ma e’ spinto dalla cosiddetta “agenda politica” del momento. Infatti, se coloro che si battono per il matrimonio tra persone dello stesso sesso avessero a cuore parità di diritti ed eguaglianza, proporrebbero un cambiamento delle leggi sul matrimonio che elimini non soltanto l’eterosessualità come condizione, ma anche il numero di partners.

                    Essere contrari all’idea dei matrimoni tra persone dello stesso sesso potrebbe essere simile alle obiezioni per cui un dottore, se vuole, puo’ non praticare un aborto.

                  • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Come ha spiegato Max, è un vero peccato che tu voglia discriminare le minoranze e rispettare invece i diritti solo di chi ha un buon numero di aderenti.

                    Prendo atto in ogni caso che finché gli omosessuali sono minoranza tu sei favorevole alla loro discriminazione.

                  • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Interessante notare, ancora, che secondo Roberto i minorenni non avrebbero “capacità di agire”.

                    Più sotto invece definisce “aberrazione” vietare i rapporti sessuali con i minorenni: http://www.uccronline.it/2013/10/19/le-nozze-gay-lesatto-opposto-del-progresso/#comment-134777

      • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

        Ancora con questa storia!
        Era giuramento dei sindaci ai tempi del fascismo perseguitare gli ebrei, scatenare la polizia e la milizia contro i socialisti e chi avesse osato parlare contro il Duce. Tu avresti telefonato all’OVRA per denunciar ei tuoi vicini ebrei. Tu avresti telefonato alla milizia per denunciare la riunione clandestina di socialisti.

        BASTA CON QUESTE FESSERIE!!!

      • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

        AH manca la cosa più importante.
        Dara avrebbe sparato personalmente in testa agli ostaggi delle Fosse Ardeatine, perchè glielo avrebbe ordinato un suo superiore.

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Kosmo

          Un pubblico ufficiale ha l’obbligo di rispettare le leggi. A maggior ragione in un paese democratico, dove non esistono coercizioni, perché in un regime dittatoriale chi non lo fa viene direttamente fucilato.

          • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

            Quindi secondo te Priebke NON HA ALCUNA COLPA, e i primi obiettori di coscienza alla leva erano dei perfetti idioti (nonchè criminali).
            Bravo troll, continua così!

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Kosmo

              Non mi sembra il caso di paragonare una legge democraticamente approvata in uno stato democratico con un ordine militare disumano dato da un regime dittatoriale in guerra.

              • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                E invece a me sembra proprio il caso.
                Ma la tua è semplicemente la solita via di fuga per non dover rispondere.

              • beppina ha detto in risposta a Roberto Dara

                Non mi sembra il caso di paragonare una legge democraticamente approvata in uno stato democratico con un ordine militare disumano dato da un regime dittatoriale in guerra.

                Vede signor Dara, é proprio quel “disumano” che fa la differenza. E gli “ordini” disumani non necessariamente arrivano solo in regimi dittatoriali. Se non é d’accordo cominciamo con levare l’obiezione di coscienza sui procurati aborti, altrimenti non c’é coerenza.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

        Roberto, è talmente inutile discutere con te, che non resta che pregare per te, nel senso che qui i mezzi umani nei confronti delle tue assolute assurdità, si sono usati già tutti. Nemmeno ti è rimasta la dignità del silenzio (tranne quando dovresti rispondere alle obiezioni, che con il mantra infinito delle tue solite sciocchezze hai provocato).

        P.S. Dubbio prosaico: ma cosa c’avete all’arcigay una convenzione con qualche supermercato per una raccolta punti in base al numero di volte in cui ripetete le stesse assurdità ideologiche?

        • Kosmo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

          Chiamasi semplicemente TROLL
          Da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_%28Internet%29

          Una tecnica comune del troll consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione vissuta come sensibile e già lungamente dibattuta degli altri membri della comunità (per esempio una religion war). In altri casi, il troll interviene in modo apparentemente insensato o volutamente ingenuo, con lo scopo di irridere quegli utenti che, non capendone gli obiettivi, si sforzano di rispondere a tono ingenerando ulteriore discussione e senza giungere ad alcuna conclusione concreta.

          Esempi di comportamento

          Alcuni tipi di messaggi e attività associati all’azione del troll:
          Il portare avanti tesi opposte a quelle dichiaratamente discusse nella comunità, con argomentazioni vaghe, imprecise e pretestuose, generando quindi flame (per esempio pubblicando teorie evoluzioniste in un forum di creazionisti o viceversa).

        • Roberto Dara ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

          Cosa abbiano all’arcigay non lo so, dato che io non sono né gay né iscritto a qualsivoglia associazione.

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

            O.K., allora non devo scusarmi per avere pensato che tu fossi gay, poiché se lo facessi sarebbe discriminatorio (secondo i tuoi canoni)… 😉 Evidentemente ti ho confuso con un altro, forse Ugo.

            • Roberto Dara ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              Non c’è nulla di cui scusarti, non ritengo certo un’offesa essere scambiato per un gay.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

                Sì, però allora devi stare ancora maggiormente attento, perché se non hai nemmeno la scusante di vivere nella condizione di cui parliamo, ciò significa che corri ancor più serio pericolo di essere pienamente responsabile delle assurdità che propagandi a danno del prossimo.

          • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

            Dici?
            Eppure per quanto ti rendi ridicolo nel ripetere a pappagallo le assurdità di tali associazioni, ti dovrebbero pagare per farlo…

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Kosmo

              Quello che io dico è quello che dice la maggior parte della gente di buon senso che si sente parlare anche per strada. Non dico nulla di particolarmente ideologizzato, anche se ovviamente a voi sembra il contrario.

              • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                60 anni fa era di ‘buon senso’ considerare COSE i neri.

              • giovanni ha detto in risposta a Roberto Dara

                Buon senso…
                merce rara ai giorni nostri, e in particolar modo “per strada”! 😀 😀 😀 😀

              • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                Oggi secondo le lamentele degli appartenenti all’UAAR, è di buon senso dire che gli atei sono violenti e poco tolleranti. Evidentemente secondo Roberto è giusto continuare a dirlo, almeno finché sarà ritenuto di “buon senso” farlo.

      • J.B. ha detto in risposta a Roberto Dara

        AAA
        Eccolo qua il nostro Positivista, e qua ti aspettavo. Studiati Radbruch. In sintesi: il vincolo giuridico del dover rispettare le leggi non può dipendere soltanto dalla forza di chi pone il diritto positivo (ovvero lo Stato), dall’osservanza di criteri solo formal-procedurali; ma anche dal rispetto dei criteri minimi di moralità che costituiscono l’idea stessa di diritto. E’ impensabile un diritto senza un minimo di giustizia, per di più proprio la giustizia richiama direttamente il diritto.

        Come ho già citato in precedenza Paolo Grossi. “Il diritto non è necessariamente collegato ad una entità socialmente e politicamente autorevole, non ha per referente necessario quel formidabile apparato di potere che è lo Stato moderno, anche se la realtà storica che ci ha fino ad oggi circondato ostenta il monopolio del diritto operato dagli Stati. Il referente necessario del diritto è soltanto la società, la società come realtà complessa, articolatissima, con la possibilità che ciascuna delle sue articolazioni produca diritto. […] Non è una precisazione banale, al contrario essa sottrae il diritto all’ombra condizionante e mortificante del potere e lo restituisce al grembo materno della società, che il diritto è così chiamato ad esprimere. (Prima lezione di diritto, pag. 15)”

        Hai commesso un errore gravissimo.

        Ora difficilmente, alla luce di quel che ti ho detto, ritenere che la libertà personale di un sindaco di non voler sposare una coppia gay possa essere legittimamente sacrificata in base al diritto (nuovo) delle coppie gay di sposarsi.
        Dove sta la Giustizia? Esattamente come dice Radbruch, se un ordinamento (ma in questo caso una legge) non ha un minimo di giustizia, non possono esservi doveri giuridici. L’obiezione in questa materia è sacrosanta.

  3. Giorgio ha detto

    Comincio ad essere stanco…non so quanto valga la pena lottare. Il mondo ha preso questa direzione e sembra che non ci sia possibilità di fermare questa ondata, che a livello mediatico è potentissima.

    • Andrea. ha detto in risposta a Giorgio

      Forse dobbiamo aspettare un po’ di bambini che si lamentano perché gli è stata negata una madre legittima…

      Una specie di “’68 al contrario”, insomma.

  4. Sophie ha detto

    https://www.youtube.com/watch?v=9CZmSyOsLwg&feature=player_embedded

    Ecco cosa succede a chi osa essere contro l’ omo-dittatura.

  5. Giacomot ha detto

    Il caro Dara sarà sicuramente felice delle immagini e continuerà a dire che essendoci stata ‘una maggioranza’ , sarà di sicuro una legge giusta . Eh vabè .

    • Sophie ha detto in risposta a Giacomot

      Eh già, in Paesi come Francia, Olanda, Svezia, Inghilterra…. dove ormai si sono bevuti il cervello fra abomini sessuali, aborti, eutanasie, droga libera e divorzi, la presunta maggioranza sì che stabilisce il giusto!

    • Roberto Dara ha detto in risposta a Giacomot

      In democrazia si rispetta il volere della maggioranza. Poi la maggioranza può sicuramente produrre una legge sbagliata, e, sempre in democrazia, una maggioranza differente la potrà cambiare. Ma finché la legge è in vigore deve essere rispettata, soprattutto dai pubblici ufficiali.

      • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

        quindi tu gli obiettori alla leva li consideri criminali.

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Kosmo

          Chi non rispetta le leggi non necessariamente è un criminale, però in uno stato di diritto va incontro a delle sanzioni, di varia natura e gravità a seconda della gravità del non rispetto. Un obiettore alla leva, quando non era in vigore la legge apposita, veniva sanzionato a livello penale. Se a fare obiezione al servizio militare (ovviamente non prima ma durante il servizio) era un ufficiale, la sanzione era maggiore, come è la sanzione che spetta ad un pubblico ufficiale che non vuole rispettare una legge.

          • Max ha detto in risposta a Roberto Dara

            Ma non si potrebbe dare il diritto all’obiezione di coscienza anche a coloro i quali non vogliono celebrare un “matrimonio” tra persone dello stesso sesso?

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Max

              Tutto si può fare se approvato dal parlamento. In Francia ciò non è stato approvato, per cui non è possibile fare obiezione di coscienza da parte dei sindaci e la Corte Suprema lo ha ribadito.

              • giovanni ha detto in risposta a Roberto Dara

                Ma sei stato a scuola da Kelsen?
                No, perché il giuspositivismo ha portato a tutte le atrocità del ‘900.
                Ovviamente anche le leggi razziali e tante altre belle cose del genere furono approvate dal parlamento.

                EVVIVA IL POSITIVISMOOO!!! 😀

                • Roberto Dara ha detto in risposta a giovanni

                  Infatti le leggi possono essere sbagliate, e quindi possono essere cambiate. Nel caso delle leggi fatte da parlamenti fantoccio di regimi dittatoriali occorre capire quanto rispettassero effettivamente il volere della maggioranza. Nei regimi democratici rappresentativi di solito ciò è più garantito.

                  • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Appunto: l’obiezione di coscienza è un raggiungimento di civiltà esistente soltanto nei regimi democratici occidentali, essendo un diritto fondamentale dell’uomo (Corte Europea) non può essere violato o negato.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Ma come fanno ad esistere “leggi sbagliate“, se secondo te TUTTO E’ RELATIVO e tutto dipende da quello che decide la maggioranza?

                    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Kosmo

                      Ottima e definitiva obiezione, a cui Roberto non è logicamente in grado di rispondere. Ciò dovrebbe fargli venire dei dubbi sulla sua assurda teoria politica, ma visto l’impegno che ci mette nello sfuggire la verità a tutti i costi, purtroppo temo di non essere una Cassandra nel prevedere che non concederà questa possibilità a se stesso…

              • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                Secondo la Corte Europea l’obiezione di coscienza è un diritto fondamentale, al contrario non esiste alcun diritto al matrimonio o all’adozione.

                Prendo atto che Roberto vuole invertire la realtà per discriminare gli obiettori di coscienza e donare agli omosessuali diritti in più degli altri cittadini (discriminando però tutte le altre relazioni umane a cui vuole negare il matrimonio). Ecco i valori della cultura laica.

              • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                Quindi se il parlamento approvasse una legge che considera REATO i rapporti omosessuali, tu non avresti nulla in contrario?
                Tu ti metteresti in giro a caccia di omosessuali per sbatterli in galera, dico bene?

              • Max ha detto in risposta a Roberto Dara

                Intendevo dire: e’ concepibile che un Parlamento dia l’obiezione di coscienza ai coloro i quali non vogliono celebrare un “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, od e’ una legge liberticida?

                Se non ho compreso male, stai dicendo che e’ concepibile.

          • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

            sei sempre il solito.
            Tu sei daccordo che gli obiettori venissero mandati in galera?
            Avresti denunciato il tuo vicino che era renitente?
            Quando vedi quelli che espongono la loro merce contraffatta, quando non rubata, avvisi i vigili di fare un controllo?
            Sei solo un ipocrita.

          • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

            No NO, chi non rispetta le leggi è proprio PER DEFINIZIONE un criminale.
            No sai neppure quello che dici…
            Ma non ti accorgi che nella tua foga omosessualista non riesci neppure a fare un ragionamento logico?

      • MarcoF ha detto in risposta a Roberto Dara

        E se la maggioranza elimina il reato di pedofilia, come pare sia la strada tracciata in alcuni stati europei “emancipati”?

        • Roberto Dara ha detto in risposta a MarcoF

          La pedofilia non è di per se un reato, ma è una deviazione della psiche. Diventa reato se si concretizzano molestie nei confronti di minori.

          • beppina ha detto in risposta a Roberto Dara

            La pedofilia non è di per se un reato, ma è una deviazione della psiche. Diventa reato se si concretizzano molestie nei confronti di minori.

            Guardi signor Dara che non ci vuole molto a dimostrare il consenso del minore. C’é già qualche deficiente che ha introdotto il concetto di pedofilia dolce.

            • Roberto Dara ha detto in risposta a beppina

              Di aberrazioni se ne sentono tante. Ad oggi la legge italiana e di molti altri paesi considera violenza sessuale qualsiasi rapporto di quella natura con minori di anni quattordici, e in particolari casi con minori di anni sedici.

              • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                Quindi che ci vuole, basta cambiare la legge, e si potranno avere rapporti pure con infanti!
                E tu non dirai NULLA!

              • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                Prendo atto che Roberto considera aberrazione vietare rapporti sessuali con adolescenti di quattordici e sedici anni e dunque vorrebbe legalizzare tali rapporti.

                Poco sopra si contraddiceva dicendo che il matrimonio tra adolescenti va vietato perché non avrebbero “capacità di agire”: http://www.uccronline.it/2013/10/19/le-nozze-gay-lesatto-opposto-del-progresso/#comment-134749

              • beppina ha detto in risposta a Roberto Dara

                …Di aberrazioni se ne sentono tante. Ad oggi la legge italiana e di molti altri paesi considera violenza sessuale qualsiasi rapporto di quella natura con minori di anni quattordici, e in particolari casi con minori di anni sedici…

                Attenzione, non é una aberrazione. Negli ambienti “che fanno la differenza” nei cosiddetti paesi (in)civili questa é una “visione” culturale. E il problema non va affrontato parametrizzando il tutto al quadro normativo che regola la convivenza (semmai questo é una conseguenza…).

                • Roberto Dara ha detto in risposta a beppina

                  Per me legalizzare i rapporti sessuali con minori di 14 anni è un’aberrazione. Non esiste un concreto rischio però che questo limite venga abbassato.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

                    E perchè sarebbe un’aberrazione?
                    Chi sei tu per stabilire cosa sia un’aberrazione e cosa no?
                    E soprattutto in base a cosa?
                    E perchè sarebbe più aberrazione dal rapporto tra due persone dello stesso sesso?

                  • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Eppure il rapporto con un minorenne rientra nella tua definizione di matrimonio: ufficializzazione dell’unione, affettiva e materiale di due persone.

                    Non credo che tu debba giudicare la qualità dell’amore degli altri, esattamente come chiedi di non giudicare la qualità dell’amore di due omosessuali.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                      Non far finta di ignorare le parole “adulto” e “consenziente” che ho ripetuto come un mantra.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Se non sbaglio anche i sindaci obiettori sono persone “adulte” e “consenzienti”. Evidentemente i tuoi criteri che ripeti come un mantra si adattano di volta in volta, per questo non possono essere ritenuti validi.

      • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

        Quindi se la maggioranza dice che i credenti sono dei mongoli è giusto , non dire che può essere sbagliata perchè se no sei incoerente e ringraziami appena ti faccio notare che lo stai diventando per quello che scrivi . La maggioranza decide ogni cosa , specie se ignorante siamo tutti contenti ! E infatti si sa che tu fai parte di questa ‘maggioranza’ con la quale puoi sentirti forte e fiero e capace di portare avanti ogni sua convinzione ! Tu vivi in funzione di essa e per essa . Che la massa sia con te ! Attenzione alle mode mi raccomando . Tra poco la pedofilia te la devi far piacere , non ti scordare queste parole che se no la maggioranza ti mette in prigione e ti elimina . Perchè noi non abbiamo nessuna libertà se non la libertà di dire che la massa esprime la vera libertà e che è giusto se va contro le minoranze che usano la ragione e la logica e non la ideologia per guardare la realtà . Viva la francia dove i cittadini che sono contro i matrimoni gay vengono perseguitati e malmenati e i cristiani altrettanto . Bravo il nostro roberto ! Questo sì che è un esempio di ragionevolezza , rispetto e libertà !

      • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Dara

        Quindi tu se fosse passata la legge che imponeva ai medici di denunciare i clandestini al pronto soccorso non avresto battuto ciglio, anzi se fossi stato presente avresti denunciato i medici…
        Mamma mia che troll!

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Kosmo

          In uno stato di diritto le leggi vanno rispettate. In uno stato moderno e democratico non dovrebbero essere in vigore leggi liberticide o del tipo che ipotizzate voi. Un pubblico ufficiale, in una stato di diritto, ha il dovere imprescindibile di rispettare e far rispettare quelle leggi.

          • Andrea ha detto in risposta a Roberto Dara

            Lascia perdere, Roberto, cercare di ragionare con i “soldatini di Dio” è un’impresa impossibile…

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Andrea

              No, caro, è impossibile discutere con uno che mette insieme le due seguenti affermazioni: “In uno stato di diritto le leggi vanno rispettate. In uno stato moderno e democratico non dovrebbero essere in vigore leggi liberticide o del tipo che ipotizzate voi” (Roberto Dara); poiché quel “non dovrebbero essere” non vuol dire proprio nulla sul piano argomentativo, dato che l’aporia consiste nel semplice “essere possibile”. Se il criterio è quello della maggioranza, tutto è possibile e dunque la conclusione logica che Roberto non vuole ammettere è che il suo criterio di rispettare una legge in quanto voluta dalla maggioranza è un’emerita fesseria, anzi, basta sostituire l’idolo “maggioranza” con gli altri idola (“fuhrer”,”partito”,”proletariato”, ecc.), per constatare che si tratta del medesimo principio criminale: eliminare il vero e sostituirlo, appunto, con idoli creati dalla volontà umana.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                Ribadisco il concetto base del mio intervento, nato per commentare lo sconcerto di Sophie sul fatto che i sindaci francesi che si rifiutano di celebrare matrimoni omosessuali potrebbero andare in carcere: un pubblico ufficiale ha il dovere, imposto dal suo giuramento fatto al momento di entrare in quella carica, di rispettare le leggi. Se ritiene che qualche legge che lui deve rispettare non è in linea con la sua morale, e quindi non vuole rispettarla, o rinuncia alla carica, o si accolla le conseguenze della sua ribellione, anche andando in carcere. Tutto questo non c’entra nulla col fatto che le leggi debbano per forza essere sempre giuste se approvate dalla maggioranza. Chi decide, liberamente, di diventare un pubblico ufficiale deve comunque rispettarle, che gli piacciano o no.

                • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                  L’obiezione di coscienza è per l’appunto un diritto fondamentale dell’uomo che viene chiamato in causa proprio per permettere al sindaco di non agire contro la sua coscienza, mantenendo comunque il suo lavoro. Esattamente come per il medico o il farmacista.

                  Perché negare questo diritto fondamentale?

                  • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a simone

                    Una pura obiezione di coscienza, slegata dal criterio ultimo della verità, non risolve il problema e, anzi, lo complica, poiché implica l’ammissione del principio fondamentale del liberalismo relativista.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                    Un medico ha il dovere, anzi l’obbligo, di curare i malati, non può rinunciare al suo ruolo perché gli si richiede anche di fare qualcosa che va contro la sua coscienza e che, secondo lui, comporta la soppressione di una vita umana. Un sindaco invece non è obbligato a svolgere la sua funzione, e può rinunciare in qualsiasi momento senza che questo comporti danni per nessuno, e inoltre il celebrare matrimoni omosessuali non mette in pericolo nessuna vita o la libertà di alcuno.

                    • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                      L’obiezione di coscienza è un diritto fondamentale sancito dalla Corte Europea, negarlo significa violare la legge (almeno nei paesi occidentali e democratici). Il tuo commento è denunciabile come apologia di reato.

                • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Quindi per te non possono esistere partiti discordanti .
                  Ora ho capito , tu vuoi togliere il problema alla radice .
                  È o non è una dittatura ?
                  Cioè sto piangendo dal ridere !

                • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Mi dispiace ma continuare a ripetere una scemenza, per quanto possa servire ad ingannare e plagiare le menti, non rende vero quello di cui si starnazza.

                  La tua non è una risposta alle obiezioni, perché io ti obietto che se il criterio principale su cui basare le scelte legislative non è la verità, allora prima o poi (cioè proprio appena si incominci a perdere il “buon senso” che tu nomini a sproposito) ogni orrore è possibile, come dimostra il piano infinitamente inclinato che la modernità ha dato mostra di seguire e continuare a seguire.

                  Quello che ti contesto è proprio che NESSUNO ha il diritto di obbligare qualcun altro, non già semplicemente “contro la propria coscienza”, ma contro la verità. Dunque è una semplice follia criminale quella che tu enunci: un pubblico ufficiale giurando di rispettare le leggi, OVVIAMENTE NON STA GIURANDO DI RISPETTARE QUALSIASI LEGGE, ma solo le leggi che non violino i fondamentali principi etici.

                  Quando vorrai capire che basare le leggi positive su un puro meccanismo formale, che intrinsecamente elimina la questione intorno a ciò che è vero o falso, è un metodo virtualmente criminale e dunque ingiusto?

                  Per dimostrare che non è così, dovresti dimostrare proprio ciò che neghi di principio e cioè che non interessarsi del problema di ciò che è vero o falso sia il modo migliore di gestire la cosa pubblica.

                  Smettila di essere scioccamente banale e psichiatricamente ripetitivo. O rispondi a tono a obiezioni come questa, o abbi almeno la decenza di tacere.

            • Kosmo ha detto in risposta a Andrea

              E invece è proprio con i perfetti “servetti dei governi” come voi è impossibile parlare, non fate che ripetere il vostro mantra illogico e inconcludente e non sapere rispondere alle obiezioni che vi vengono fatte.
              I perfetti servi dei poteri forti, quelli che a parole avete sempre detto di combattere…

          • Antony ha detto in risposta a Roberto Dara

            Esattamente come ha fatto Priebke!!!

  6. Matteo ha detto

    Vabbé, tanto questi per “Progresso” intendono la reintroduzione di leggi antico-romane (tranne poi lamentarsi che il Vangelo ha “4000 anni”. Uh?). Quindi forse il matrimonio gay è l’unica cosa che non hanno scopiazzato dalle leggi antiche, quelle fatte “perché eravate duri di cuore”.
    Ma tanto se la gente non sa che erano le Dodici Tavole, come vuoi che se ne accorgano?

  7. nicola ha detto

    Proprio non riesco a capire. Almeno completamente. La vera questione non sono li omosessuali ma l’opinione che la gente ha su alcuni temi legati agli omosessuali. La coscienza collettiva è stata e continua ad essere modellata attraverso vari pervasivi canali, film, modelli di vita di personaggi famosi, talk show, dibattiti, editoria, stampa, giornalisti prezzolati…la scuola. In questo brodo di ‘coltura’ agiscono in modo demagogico quasi tutti i politivi. Questo processo è riuscito a recidere radici profonde, profonde decina di secoli in nome di una presunto progresso, di una opinabile modernità. Molti, anche non credenti o credenti non praticanti o credenti di altre religioni, guardano alla Chiesa Cattolica come ad un argine a questa deriva, un muro capace di reggere.
    Si tratta in effetti di un attacco all’Uomo, alla sua specificità.

  8. Daniele ha detto

    Ho paura che Girard e Cerno vengano rapiti dai militanti LGBT e portati nei “Gulag per la rieducazione” (cosa già capitata qualche settimana fa con Guido Barilla).
    Tutto questo avviene nel nome di una fantomatica “lotta contro l’omofobia”, che, più che tutelare gli omosessuali dalle aggressioni fisiche e/o verbali, mira a tappare la bocca a chi si oppone alla legalizzazione delle unioni tra persone dello stesso sesso e alla relative adozioni.

  9. Antony ha detto

    E perchè non l’hanno fatto con Alain Delon?? perchè si sarebbero dati la zappa sui piedi!!!

  10. Li ha detto

    A me tutta questa eterofobia sembra un modo architettato proprio per scatenare la cosiddetta omofobia. Strategie e inganni tipicamente massoni e macchiavellici.

    Queste alcune delle Direttive date ai comunisti degli Stati Uniti: «Abrogare tutte le leggi contro l’oscenità. Distruggere il senso morale diffondendo la pornografia nei libri, nei periodici, nei film alla radio e in televisione. Presentare le degenerazioni sessuali come normali, naturali, favorevoli all’equilibrio psichico e igienico. Distruggere la famiglia, favorendo le unioni libere e il divorzio».

    Jean Cau (1925-1993), scrittore e giornalista francese: «Quando l’uomo sarà divenuto un essere che striscia, che grugna e salta sulla femmina, e voi continuerete soltanto ad accarezzare il suo sesso e a scatenare la bestia che è in lui, allora il porcile diventerà un macello. La carne che offrite nelle vostre riviste illustrate è buona tutt’al più ad essere venduta, schernita, torturata, uccisa e bruciata».

    Lenin (1870-1924): «Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra».

    Cosa ci vedete? Attualissime! E infatti mettendo avanti il tema sessualità il problema della disoccupazione, della povertà, della gente che non riesce a tirare avanti passa in secondo piano. Vi siete chiesti perchè proprio adesso siamo arrivati a parlare di più dei diritti dei gay, proprio mentre una crisi peggiore della Grande Depressione attraversa l’Europa?
    Sa tanto di…”mi hanno investito e non potrò camminare più, ma chi se ne fega avevo messo le mutande pulite!”

    Comunque l’immagine che avete messo parla da sola. E sono d’accordo con tutto l’articolo.

    • Max ha detto in risposta a Li

      In questo caso, caro Li, non e’ il caso di chiamare in causa massoni. Bastano delle intenzioni buone, come il desiderio giusto di rimuovere delle discriminazioni; ma allo stesso tempo intenzioni ingenue perche’ il risultato e’ diverso. E’ quello di assecondare una ideologia. Tale ideologia e’ l’eliminazione dell’identita’ di genere; basta rimuovere le differenze tra uomo e donna per risolvere i problemi. Sono posizioni legittime, quanto è legittimo non essere d’accordo e quanto è illegittimo far passare una simile “rivoluzione” per lotta contro l’omofobia.

      Cio’ che sta avvenendo e’ spiegato bene da Giorgio Israel:

      http://gisrael.blogspot.co.uk/2012/12/si-puo-dire-no-ai-matrimoni-gay-senza.html

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