Aumentano i ginecologi obiettori? La realtà vince sull’ideologia
È curioso come ultimamente gli obiettori di coscienza si ritrovino ostacolati da chi é di convinzione contraria alla loro. Il presupposto su cui molti abortisti, come Marilisa D`Amico, fanno leva riguarda il fatto che il 90% dei medici in Italia sono obiettori di coscienza e ciò non permetterebbe una libera e totale applicazione della legge 194.
Secondo la D’Amico la soluzione sta ” nella corretta e severa applicazione dello stesso [ decreto 146] “ e quindi: “L’Europa […]è chiamata a pronunciarsi su questa questione e ancora una volta ci costringe a tenere conto della ormai imprescindibile dimensione multilivello della tutela e garanzia dei diritti. Diritti che hanno anche i propri rovesci, ma che non possono essere svuotati di significato per motivi ideologici”. Innanzitutto occorre mettere in chiaro il fatto che tali motivi non possono essere dichiarati ideologici, in quanto le “credenze” su cui si basano fanno fondamento ad una visione oggettiva della vita umana e non soggettiva, né tantomeno “comodi” in quanto per un farmacista vendere o non vendere una pillola in più non comporta meno fatica, né maggior guadagno (anzi…). Inoltre é da sottolineare che questo “indispettimento” mette in evidenza una negazione della realtà nella sua totalità.
L’esistenza della maggioranza di medici obiettori è un dato che non va negato né ridotto a problema soggettivo, ma considerato come realtà oggettivamente degna di imparzialità. Sì, lo so, molti potrebbero negare l’affermazione sopra fatta chiamando in causa i diritti della donna, perciò credo che sia giunto il momento di rivolgersi ad un giudice imparziale: la realtà.
a) Prendiamo per buona l’indagine fatta da un gruppo di politici del PD in Lombardia che dichiara che su 63 ospedali con reparto di ginecologia e ostetricia, 11 contengono il 100% dei medici obiettori.
b) A Milano abbiamo un tasso 67,8% di obiettori medici e una percentuale di 85,7% di ginecologi obiettori. Confidando perciò in una maggiore competenza del medico che dopo la laurea in medicina e chirurgia si specializza in ginecologia oncologica (purtroppo non abbiamo ancora una percentuale pubblicata per gli ostetrici) rispetto agli altri medici, possiamo iniziare a dedurre che più che di convinzioni ideologiche/religiose qui si potrebbe parlare di convinzioni scientifiche della personalità del feto e dell’embrione umano.
Come è stato fatto notare, perché non valutare le vere ragioni per cui esistono così tanti medici obiettori di coscienza, sopratutto nella Regione in cui la sanità e le competenze sanitarie sono un’eccellenza italiana? Il numero tanto alto di ginecologi contrari all’aborto è una vittoria della realtà sull’ideologia, è la vittoria della vita sulla morte e sulla discriminazione, è la vittoria della scienza sulla speculazione filosofica contro l’embrione.
A nessuno viene mai in mente che forse è la legge che di fronte a questa evidenza deve essere rivista?
Invece no, puniamo e svantaggiamo gli obiettori…
Essere obbiettori significa negare la libertà di abortire o sbaglio ?
Perchè negare questa libertà ?
Non esiste alcuna “libertà ad abortire”, almeno quanto non esiste una “libertà ad interrompere la vita degli altri”.
Esiste semmai la possibilità di abortire per determinate cause entro un periodo limitato di tempo (90 giorni), ma l’aborto è un’eccezione e non un diritto come spiega Vladimiro Zagrebelsky: https://www.uccronline.it/2013/07/17/zagrebelsky-lo-conferma-laborto-non-e-un-diritto/
L’unica libertà in gioco è quella del medico obiettore (quasi l’80% dei medici, qualcosa vorrà dire) di rifiutarsi di compiere questo omicidio, perché negare questa libertà?
Quindi per voi se una madre/adolescente sola non può tenere il figlio dopo i 90 giorni non può abortire ed è costretta a far nascere questo bambino in condizioni pietose ,non adatte alla crescita di un bambino appunto ?
Oltretutto se la madre non desidera questo figlio per altre ragioni ma ,purtroppo ,vuole sbarazzarsene ,voi la costringereste a sorbire un parto che poi la potrà anche portare ad un depressione post parto , generando così sempre più danni alla crescita del bambino ?
La libertà del medico obbiettore è però un’obbligo nei confronti degli altri ,non mi pare sia una cosa molto coerente . A quanto pare l’80 % fanno parte di un’ideologia che porta ad obbligare la gente a subire certe violazioni … interessante .
http://www.postaborto.it/
…forse l’aborto non è una soluzione ai problemi…
Forse la sindrome post aborto può essere curata ,naturalmente proprio come quella post parto . La differenza è che dopo aver curato la prima non avrai più problemi e potrai condurre una vita normale , nel secondo caso invece avrai comunque un figlio con o difficoltà per crescere in un ambiente non adatto o che non avresti mai voluto a prescindere .
Nel primo caso avrai invece ucciso un figlio. Non ho mai visto nessuna donna pentita di aver partorito un figlio, tu si?
Dipende dai punti di vista . Naturalmente una volta costretto a nascere dovrai occuparti del figlio ed è naturale e psicologicamente provato che una madre è portata ad affezionarsi al proprio figlio ,come anche il contrario ,anche se non in tutti i casi ,non è così ,probabile . Ma non puoi togliere il fatto che non nascerà in un ambiente sano o amichevole se non ci saranno possibilità economiche o comunque posso dire che sì ne ho viste di madri che trattavano il proprio figlio come fosse spazzatura . Questi ora sono delinquenti . La causa : non credo ci sia bisogno di spiegartela ,sono stato a ripeterla per ore .
Non penso che possano esistere punti di vista quando la scienza medica certifica che zigote ed embrione sono esseri umani della specie homo sapiens. Piuttosto dovresti cercare di giustificare il fatto che sei favorevole all’uccisione degli esseri umani, non parlare di “punti di vista” così come l’evoluzione biologica non è un “punto di vista”!
Non esistono madri che si pentono di aver partorito anche perché si sviluppa il cosiddetto “bonding”, ovvero il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino anche quando quest’ultimo non era desiderato: https://www.uccronline.it/2013/06/20/le-donne-a-cui-e-negato-laborto-vivono-felici-e-contente/
In ogni caso uccidere per evitare un ipotetico futuro incerto è un crimine, ancora più grave e insensato da quando esiste il processo di adozione immediata.
quindi lei si è innamorato solo quando era certo che la relazione sarebbe stata bella ed idilliaca? Ha iniziato a praticare uno sport o a studiare uno strumento musicale solo dopo accurata analisi che la pratica di suddetto sport/musica le avrebbe dato solo soddisfazioni ?
Ma per favore…
Di stronzi, venuti fuori stronzi, ne ho visti tanti anche (soprattutto?) da figli – unici – voluti cercati, amati e coccolati, esattamente come ho visto gente in gamba e amante della vita fra figli “non desiderati” o capitati lì per sbaglio… la verità è il problema sta a monte, e precisamente in quell’ideologia stupida ottusa e superficiale come poche che instilla idee malsane come quelle da lei espresse.
Il più delle volte per difendere dogmaticamente un (mal) concepito concetto di autodeterminazione.
la legge permette alla madre di lasciare il figlio in ospedale dopo il parto in perfetto anonimato. Il bambino sarà affidato ad una delle migliaia di genitori adottivi in attesa.. Quale è il problema?
la legge permette alla madre di lasciare il figlio in ospedale dopo il parto in perfetto anonimato. Il bambino sarà affidato ad una delle migliaia di genitori adottivi in attesa.. Quale è il problema?
Per voi chi? Parli con me o con chi altri? Mi sembra che la legge 194 impedisce l’aborto dopo i 90 giorni, tu che dici?
Io non ho mai visto una donna pentita di aver partorito suo figlio, tu si?
L’80% dei medici italiani sono ideologizzati…e l’uomo non è mai stato sulla Luna. Forse si può leggere la realtà con un occhio più maturo, tu che dici?
La realtà è questa : http://www.youtube.com/watch?v=0Y92YnW8lLk
Ed è palese che essere obbiettori significa negare la libertà di qualcun’altro . Mha..chissà poi come lo commenteresti quel video !
Certi vostri ragionamenti ,e con voi mi riferisco a tutti voi che siete contro l’aborto ,mi fanno cadere le braccia ! È ovvio che la libertà mia finisce dove inizia la libertà di qualcun’altro e questo si chiama diritto , ovvero avere il diritto di abortire . E riferendomi a Enrico ,l’esempio che mi hai portato è insensato e non centra con quest’argomento .
Che ne dici di questo?
http://www.youtube.com/watch?v=YhWSLwZPJz0
..quando nel video ha detto “sacralità della vita e blablabla”…
ho avuto pietà di lui.
Un tipo di grande spessore intellettuale devo dire, sembra il pr della discoteca di fronte a casa mia 😀
Non esiste alcun diritto ad abortire come spiega il magistrato laico Vladimiro Zagrebelsky: https://www.uccronline.it/2013/07/17/zagrebelsky-lo-conferma-laborto-non-e-un-diritto/
L’unico diritto sancito dall’Unione Europea è quello dell’obiezione di coscienza e l’unica violazione della libertà è quella dell’aborto e della madre verso il bambino.
Cadere le braccia? Non esistono argomenti validi a favore dell’aborto!!!
Perchè continui ad astrarre dal discorso la libertà del bambino, stato nel quale tutti gli uomini sono passati, eppure ricorderai cosa ti ho detto sull’ideologia? E comunque ti faccio notare come il problema della crescita, sul quale ho già risposto, esiste anche per i genitori normali( che non volevano abortire perche non gli è passato per la mente, possono avere problemi economici) ,e non è un problema esclusivo della rinuncia all’aborto come vorresti far credere, seno non lo porteresti come argomento a tuo favore nella scelta aborto si o no. Vogliamo dunque tornare a discutere degli effetti certi (morte del bambino)-incerti (tutti gli effetti sul bambino se sopravvive, tutti per la madre, tutti per l’obiettore) dell’aborto si o no,riesci a darmi un effetto certo positivo su qualcuno che scaturisce dalla scelta di abortire? al posto di argomenti non specifici alla scelta (crescita) e mezzi insulti (cadere le braccia, bigotti)?
quindi, se il 100% dei dottori fosse obiettore, la tua soluzione sarebbe costringerli a praticare aborti, pena il carcere…
Sì, questo mi pare molto liberale e rispettoso dei diritti…
non avere la possibilità di essere obiettore però significherebbe ledere la libertà del medico.
L’unico dovere del medico è CURARE.
Siccome non stiamo parlando di medici che si rifiutano di curare (a meno di non vedere la gravidanza come una malattia) l’obiezione di coscienza è più che legittima, specie in discorsi “complicati” come quello dell’aborto.
Altrimenti anche il medico che si rifiuta di prescivermi il cianuro o di amputarmi un arto sta ledendo la mia libertà.
Il punto e’ che la madre porta in se’ una vita umana.
Concordo con lei e le faccio in esempio.La mia vicina mi disturba e vorrei ucciderla solo che essendo proibito per legge e non avendo il porto d’armi dovrei usare un coltello facendola soffrire.La soluzione di un paese libertario,liberale e liberista sarebbe quella di liberalizzare l’omicidio.La soluzione sarebbe creare in ogni città posti in cui un medico somministra l’iniezione letale alla vittima.Chi ha il diritto di uccidere chi è il grado di portara una persona ammanettata presso questo punto omicidi, inoltre si rispetta cosi la legge del più forte ed il Darwinismo.
…Quindi … se una madre/adolescente sola non può tenere il figlio dopo i 90 giorni non può abortire ed è costretta a far nascere questo bambino in condizioni pietose ,non adatte alla crescita di un bambino appunto ?
Ci sono tante soluzioni che potrebbero salvaguardare sia la madre sia l’essere di cui si vuole interrompere il normale decorso della vita.
Oltretutto se la madre non desidera questo figlio per altre ragioni ma ,purtroppo ,vuole sbarazzarsene ,voi la costringereste a sorbire un parto che poi la potrà anche portare ad un depressione post parto , generando così sempre più danni alla crescita del bambino ?
Non esiste donna che “vuole sbarazzarsene”; semmai esistono donne con molti problemi e probabilmente poche persone attorno che le aiutano.
La libertà del medico obbiettore è però un’obbligo nei confronti degli altri ,non mi pare sia una cosa molto coerente . A quanto pare l’80 % fanno parte di un’ideologia che porta ad obbligare la gente a subire certe violazioni … interessante .
Non poteva mancare un simile concentrato di banalità da chi ha una visione del problema esattamente coincidente con l’accusa (errata) che vuol portare avanti.
Ah sì ? E per esempio ? Che soluzioni ?
Esattamente esistono molte persone con problemi ,quindi tu vorresti dare un figlio ad una persona con problemi o con poche persone che l’aiutano ?
Non è una banalità . È scontato , palese ,che quest’80% sia un concentrato di cattolici e bigotti per giunta .
Mi spiace che sei passato di già all’insulto verso chi non la pensa come te…ti davo almeno un giorno prima di cominciare..ho perso la scommessa 🙁
…cerca su internet cosa fanno i Centri di Aiuto alla Vita, cosa fa MPV, etc. Poi rispondi…
Ci sono soluzioni legate alla assistenza di volontariato non istituzionale (quasi solo cattolico del resto), ci sono soluzioni istituzionali (partorire in modo anonimo in ospedale ad esempio…), ci sono associazioni laiche e confessionali di assistenza (centri per la vita ad esempio), ecc… Per cominciare potrebbe fare una piccola ricerca in rete attraverso qualche motore di ricerca. Ad un giovanotto svelto e veloce come lei non penso sia necessario dare le parole chiavi… suvvia.
Quanto alla scemenza dell’80% di cattolici e bigotti due semplici osservazioni: a) mi lusinga pensare che l’80% di medici seconda la sua approfondita conoscenza della realtà siano cattolici ma la sparata é talmente grossa che c’é solo da riderci sopra; b) probabilmente é facile parlare sull’argomento senza viverlo sulla propria pelle come lo fanno le donne ed i medici con la differenza che mentre per la donna é la fine (o l’inizio?) di un percorso di paura, dolore, insicurezza e sconforto per il medico andrebbe inserito nella normalità quotidiana del lavoro. Se vogliamo intendere “quotidianità” quella di bloccare il normale decorso della vita umana…
Per inferenza statistica quindi, l’80% degli italiani è cattolico e bigotto per giunta.
Oppure tutti i cattolici si divertono a far dispetti e diventano tutti ginecologi per rompere le uova nel paniere…
1) Perchè vuole sbarazzarsene? Perchè poi non potrà più frequentare i salotti radical-chic?
2) E pensarci prima di mettere in moto meccanismi atti alla riproduzione? 😉
“Vuole sbarazzarsene”. Terribile espressione. Io, di solito, mi sbarazzo della biancheria sporca. Si vergogni.
Ma nemmeno la biancheria sporca merita uno “sbarazzarsene”…solo la spazzatura può permetterselo a casa mia.
E’ un’illusione che la donna, e anche il padre, vivano “meglio” senza
il figlio ‘non desiderato’; quando operiamo contro la morale naturale
(che Gesù così riassume: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse
fatto a te”), il senso di colpa ci perseguita, a livello cosciente
o meno.
Io credevo che i medici dovessero preservare la vita: da quando sono diventati dispensatori di morte?
Io credevo che la medicina fosse nata per prevenire ,lenire o curare una condizione psicofisica che il soggetto sente recessiva rispetto al suo benessere. Se la medicina non previene una condizione psicofisica che si potrebbe presentare nel bambino o nella madre allora la missione è fallita .
Da quando la medicina serve per accontentare le ideologie predominanti ?
L’ideologia sta in quello che tu stesso hai esposto, perchè consideri i compiti della medicina solamente in rapporto alla madre e non a tutti i soggetti coinvolti, in primis il bambino, ovviamente. L’ideologia si caratterizza per considerare e favorire le esigenze di un soggetto sopra gli altri, il pensiero razionale giunge invece alla soluzione ottimale una volta che ha considerato le esigenze di tutti i soggetti coinvolti.
Considerazione da straquotare.
E infatti io mi preoccupo di prevenire una situazione sfavorevole nel bambino , mi sembra di averlo gia scritto e di aver gia approfondito ,seppure non in modo esaustivo , su questo punto .
soppressione precoce = stare bene
a logica siamo messi bene
Occorre considerare la relazione fra prevenzione e cura, nel tuo caso la cura sarebbe la morte, ecco perchè non è da prendere in considerazione come contributo, perchè la “cura” è peggiore del danno e evidentemente non lo risolve. Per cui la tua risposta alle esigenze del bambino rimane tragicamente inconsistente.
Senza contare che è Zuckenberg a stabilire che le condizioni di vita del bambino sono talmente insostenibili da esser peggio della morte e non il bambino stesso, che potrebbe in futuro sostenere l’opposto.
Comunque i casi di depressione post-parto sono abbastanza rare,oltretutto tu che parli del benessere della Donna dovresti sapere che l’aborto procura maggiori problemi nella Donna e la creatura che in una seconda/terza gravidanza “godrà” di un maggiore pericolo per la sua salute per non parlare delle conseguenze psicologiche dell’aborto! Ah non so se lo sai ma un figlio non voluto può essere benissimo fatto seguire dai servizi sociali che si occuperanno dell’affidamento del bambino!Le possibilità ci sono!
Ma come sei premuroso!!!!
…non sapevo che uccidere fosse fare il bene dei bambini… Diamo un premio alla Franzoni? Del resto l’ha ucciso perché temeva per la sua salute…
Poi c’è quella simpatica coppia di Erba… Hanno soppresso i vicini fastidiosi e li hanno pure salvati dal padre-marito delinquente… Medaglia d’oro al valor civile…
Meglio ucciderlo che rischiare ipoteticamente di farlo vivere in una presunta futura situazione di disagio. Questa è premura, non lo sapevi?
A parte che l’ideologia predominante, purtroppo, è quella pro-aborto, pro-eutanasia, pro-libertà di fare ciò che decido io fregandomene di tutti gli altri, la medicina è nata per curare e non per uccidere gli esseri umani.
Non è per ideologia che un medico è a favore della vita ma perchè la medicina è questo: essere a favore della vita.
Possiamo raccontarci tutte le balle che vogliamo e girare la frittata e dire che è ideologia quella di chi è a favore della vita e non quella di chi ritiene che si possano risolvere i problemi (qualsiasi tipo di problema, inclusi quelli della sofferenza fisica e morale) semplicemente eliminandoli fisicamente, sopprimendo delle vite umane.
Così come possiamo raccontarci la balla colossale della prevalenza della vita della donna su quella del feto o dell’embrione o della non “umanità” dell’essere umano prima della nascita o della sua “non-personalita”. Ma, appunto, sono tutte balle.
E possiamo infine anche raccontarci la balla che coloro che sono a favore della vita non dovrebbero, per rispetto della libertà altrui, impegnarsi in una lotta contro tutto ciò che va contro la vita, siano costoro persone comuni o impegnate in politica o personale sanitario o qualunque altra cosa (indipendentemente dal fatto che si tratti di persone credenti o no). Un conto è rispettare le altre persone (sempre e comunque necessario), tutt’altro condividere, assecondare o anche semplicemente rimanere in silenzio davante a (quelle sì) ideologie di morte.
L’aborto è la soppressione di una vita umana. L’uccisione di una vita umana non è mai la soluzione, non è mai una cura, non è mai giusta. E quindi è giusto sostenere la vita e coloro che si impegnano a favore della vita; medici obiettori inclusi. Nè l’uccisione di una vita umana, allo stato embrionale, fetale o adulta può essere considerata “medicina preventiva”.
E allora, se uccidere non è nè curativo nè preventivo rispetto ad una condizione morbosa, di cosa stiamo parlando? Aborto ed eutanasia non sono una pratica “medica” e dunque chi tradisce l’etica medica, la professione medica, non sono certo i medici obiettori quanto piuttosto i medici che si prestano a questi abomini.
E, da medico, lo dico con grande rispetto della sofferenza (quella vera, intendo, non quella presunta o “funzionale”) dell’essere umano, uomo o donna, bambino o vecchio, nato o non ancora nato. So cos’è la sofferenza fisica e anche quella morale; l’ho vissuta sulla mia pelle di medico e di figlio, fratello, amico, genitore.
Il mondo va proprio a rovescio: trovo francamente paradossale che coloro che non si prestano ad uccidere un’altra vita umana siano considerati i cattivi e coloro che non si fanno scrupoli (per lo più per motivi ideologici, questi sì) ad accanirsi contro esseri indifesi vogliano passare come i buoni e i giusti, coloro che possono mettersi al posto di Dio e decidere quando un’altra vita deve smettere di vivere. Così come trovo assurdo che procedure e farmaci abortivi siano disponibili gratuitamente per chi lo desidera mentre la terapia del dolore e le cure palliative siano così poco diffuse negli ospedali perchè “mancano le risorse”. Il SSN supporta l’aborto ma molto meno le famiglie che hanno malati in casa. Come a volerci dire che è meglio se appena abbiamo un acciacchetto ci togliamo di torno così magari il debito pubblico (o almeno i buchi della sanità) si riduce.
E trovo addirittura ridicolo (se non fosse tragico) che i propugnatori della libertà di fare ciascuno ciò che vuole non trovino nulla di incoerente nel voler negare ad alcuni (i medici obiettori) di scegliere secondo le proprie attitudini o il proprio sistema di valori.
Che poi, per dirla tutta, anche io sono d’accordo che non dovrebbero esistere medici obiettori. O meglio, a proclamarsi obiettori (nei confronti dello scopo stesso della medicina) dovrebbero essere i medici disponibili a praticare aborto ed eutanasia, cioè coloro che se la sentono di andare contro la natura stessa della professione medica.
Ciao Stefano! Da quanto tempo..bello risentirti!! Un abbraccio!
🙂
Tu mi hai convinto !
Grazie a tutti delle risposte , siete stati tutti utili per formare la mia opinione riguardo l’aborto . Mi scuso se vi siete sentiti insultati ma diciamo che l’ho fatto apposta per provocarvi . Ora rileggendomi rido se vedo quanto ero mediocre . Ahaha
Ci risentiremo comunque , in futuro ..
Zuckenberg, se ancora non l’hai sentita ti consiglio di ascoltare cos’ha da dirti questa splendida ragazza a riguardo: http://www.youtube.com/watch?v=AKztjBZ6bm0
Grazie, i tuoi interventi sono illuminanti… Ma purtroppo c’è chi pur quardando non vede…
Come puoi affermare che un essere umano vivente è una malattia da curare?
discorsi come i suoi fanno sentire la mia condizione psicofisica recessiva rispetto al mio benessere.
se riesco a trovare qualcuno di quel 20% di medici non bigotti forse trovo la soluzione?
Spiega i presupposti perchè la libertà di una madre (con tutta una serie di condizioni come la sindrome post aborto, rimpianti, e pressochè inesistenza del fenomeno “sono triste perchè non ho abortito”) dovrebbero prevalere sulla libertà di un medico che non vuole commettere un omicidio (perchè ogni uomo passa per lo stato di embrione) sommata a quella del bambino. Spiega inoltre perchè l’incerto (l’eventuale sofferenza della madre perchè ha messo al mondo un figlio, ammesso che esista) dovrebbe prevalere sul certo (morte di una persona). Perchè se non consideri tutti gli aspetti della questione sei tu a parlare per ideologia.
I presupposti legati alla libertà della madre sono direttamente collegati alla libertà del bambino di crescere in un ambiente non ostile , ma che appunto favorisca la sua crescita . Quello non è un’incerto , in quanto qualsiasi madre obbligata a partorire contro voglia sarebbe portata a vivere male quella situazione ,appunto ,di madre e un’altro certo è appunto il fatto che il bambino non crescerebbe bene . Ve lo devo stare a ripetere ancora ? Ma stiamo scherzando ? Io li ho considerati tutti , semmai seite voi che non avete considerato l’aspetto ‘crescita’ ostile o meno del bambino , e questa è un’altra cosa abbastanza palese .
che dogmatismo
Falso nei fatti, in quanto esistono donne che poi si sono affezionate al bambino, la grande maggioranza per la precisione se non la totalità, per questo ho già fatto un’ampia concessione nel lasciarti l’incerto. Per la crescita del bambino non hai certo una sfera di cristallo che dica che la crescita sia sfavorevole, sei in grado di dimostrare che lo sarà davvero? nella gran parte dei casi in cui la donna accetta il bambino allora la crescita sarà normale, equivalente a quella di ogni altra infanzia, ciò che invece è certo è che l’aborto annulla l’esistenza del bambino. Se proprio poi la donna non accetta vi è sempre la pista delle adozioni, pensate appunto per quei casi, a cui questo si andrebbe semplicemente ad aggiungere, in cui la crescita nella famiglia naturale non è possibile. Per cui le esigenze dei soggetti le hai considerate in maniera eccessivamente approssimativa e distante dalla realtà.
Questo è il tuo cavallo di battaglia, lo abbiamo capito, peccato che sia completamente demolito in questo articolo: http://www.nytimes.com/2013/06/16/magazine/study-women-denied-abortions.html?pagewanted=all&_r=2&
Ipotizzi una presunta crescita del bambino in un ambiente sfavorevole e quindi lo uccidi? E allora perché non uccidere anche un neonato quando i genitori cominciano a litigare di brutto? E perché non prendi in considerazione l’adozione?
Questi sarebbero i tuoi argomenti? Sinceramente preferivo quando dite che l’embrione era un grumo di cellule 😀
…vedi, prima di sparare sentenze, ci si dovrebbe informare bene su come stanno le cose…
Tu manco sai come funziona il riconoscimento della madre e la possibilità dell’adozione e vieni qui a giudicare?
Informati, almeno eviti di passare per ignorante e superficiale… Di a chi ti manda di spiegarti qualcosa, perché qui trovi leoni, non pivelli!
Beh, allora l’aborto è negare la libertà di vivere al bambino, e questa libertà è negata, eccome!!!! Perchè negare questa libertà?
L’obiezione di coscienza è prevista proprio dalla legge che ha legalizzato l’aborto, la 194. Dunque, limitare o diffamare chi la pratica è illegale quanto chi vuole limitare l’aborto..
Per fortuna non ho avuto una madre abortista…
Per fortuna la madre di Zuckenberg non la pensava come lui.
Legge 146? Ma l’aborto in Italia non è piuttosto regolato dalla Legge 194 del 1978?
Comunque, se questi abortisti si decidessero a leggere ogni comma della 194, scoprirebbero che essa prevede e disciplina la libertà di coscienza dei medici e che perciò il loro sbraitare contro la libertà di coscienza è un arrampicarsi sugli specchi.
Secondo me i Radicali arriveranno a proporre la fine dell’obiezione di coscienza: ma, così facendo, andrebbero in contraddizione con loro stessi, visto che un Partito che si autodefinisce liberale e libertario (e libertino?) negherebbe ad alcune persone, in questo caso ai medici, la libertà di agire secondo coscienza.
Radicali: gente in contraddizione perenne, cronici banderuole al vento e prigionieri delle loro stesse ideologie.
Quanti milioni di bambini devono ancora morire in nome della libertà (la copertura) e per l’ egoismo e l’ avidità (i veri motivi) delle persone? Hitler in confronto a voi è un dilettante.
Per me, il diritto all’aborto non è una conquista. Al limite, posso considerare una conquista il fatto che non si punisca la donna che ha abortito: mi disturba un po’ che quando si parla di aborto si parli sempre e solo della madre, e non dell’uomo che porta la stessa responsabilità. Sarebbe giusto cominciare a parlare dell’uomo e della donna insieme, ogni volta che si parla di aborto. Ciò detto, mi sembra pacifico che più progredisce la scienza, più diventa impossibile sostenere che embrioni e feti sono semplici ammassi di cellule. Quindi è logico che sempre meno medici siano disponibili a praticare l’aborto.
È evidente che rendersi conto che l’embrione è l’essere umano ai suoi inizi, cambia l’idea favorevole che si può avere dell’aborto.
Ma questo porta allora a rivedere tutta l’attuale mentalità sul sesso, quale attività ludica, spensierata, irresponsabile e senza conseguenze.
Se a fare sesso si può restare incinte, e se l’aborto è omicidio, allora forse una ragazza o una donna magari ci pensa un po’ di più, prima di scimmiottare il comportamento maschile anche in campo sessuale.
Probabilmente la cosiddetta liberazione sessuale si rivelerebbe per quello che è: un colossale specchietto per le allodole.
Con il progresso della scienza,si arriverà presto a calcolare l’età di una persona non dal giorno della nascita, ma da quello del concepimento.
Solo parzialmente OT (nemmeno poi tanto, visto che siamo sempre nell’ambito dell’amore per la vita).
Vi segnalo una cosa importante: la “Giornata nazionale dei risvegli”, organizzata dall’associazione Gli Amici di Luca. (http://www.amicidiluca.it/) Si tratta di una serie di manifestazioni, anche ma non solo di carattere scientifico, relative al trattamento e all’assistenza alle persone con stato di minima coscienza/locked in syndrome.
Qui (http://www.amicidiluca.it/files/DepliantGiornata2013.pdf) il programma generale.