Esercito di obiettori tra i medici, ma la 194 non è in pericolo
- Ultimissime
- 30 Ott 2011
«Ha fatto dimezzare gli aborti e reso le coppie più consapevoli verso la maternità». Esordisce così, Maria De Luca in un articolo pubblicato su “Repubblica” qualche giorno fa. Se di primo acchito, si potrebbe addirittura pensare che la giornalista si riferisca al Magistero della Chiesa Cattolica o alle campagne pro-life, ogni dubbio viene presto a cadere. Ebbene sì, –perlomeno secondo la De Luca- invero il responsabile di tutto ciò è nientepopodimeno che la legge 194. La quale sarebbe seriamente minacciata, “travolta da un esercito di obiettori”.
Il presunto allarme è stato lanciato dalla «Laiga», (Libera associazione Italiana ginecologi per l´applicazione della 194), secondo le previsioni della quale la 194 rischia di sparire “nell´arco di cinque anni o poco di più”. Aldilà delle provocazioni e della retorica abortista, la situazione degli obiettori in Italia è cosa nota e già trattata (cfr. Ultimissima 10/8/11), come anche sono tristemente noti gli attacchi alla libertà di coscienza del personale medico, proprio da chi invita quotidianamente all’autodeterminazione radicale della persona. La Laiga inoltre, vede nell’adesione in massa all’obiezione fra le file dei medici motivazioni più legate alla carriera che all’etica, che porterebbero alla lunga a una inapplicabilità sostanziale della norma.
Mentre Giuseppe Noia, presidente dell’Associazione ginecologi Cattolici risponde dicendo: «la libertà di coscienza attiene alla libertà dell’uomo e deve essere tutelata», l’on. Eugenia Rocella, sottosegretario al Ministero della Salute,interrogata su ilsussidiario.net replica: «Un problema che, in realtà, non esiste, dal momento che la 194 prevede, oltre all’obiezione, dei meccanismi che consentono di ovviare quando il fenomeno è diventato di tale portata da impedire l’accesso alla pratica abortistica – e continua- […] il trend non è solamente italiano. Anche in Francia, ad esempio, c’è una forte percentuale, ed è crescente, di obiettori. Evidentemente è necessario chiedersi il perché». Proprio questo è il punto: perché l’80% dei medici (70% di ginecologi) vede nell’embrione un essere umano non sacrificabile? Perché la scienza in questo caso viene messa da parte? Ricordiamo anche il giudizio del Consiglio d’Europa di un anno fa. Sulla questione costituzionale sollevata dalla D’Amico inoltre, l’onorevole risponde recisamente: «Il diritto all’obiezione, è costituzionalmente garantito. Sarebbe, inoltre, necessario dimostrare che la legge 194 è inapplicata». . Il che –checché se ne dica- non corrisponde alla realtà, anzi, «tanto è vero –spiega il sottosegretario- che il tempo di attesa per l’intervento abortivo è, nel 70% dei casi di una settimana». Pare quindi, che la Laiga –purtroppo- si sbagli nelle sue previsioni.
Nicola Z.
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21 commenti a Esercito di obiettori tra i medici, ma la 194 non è in pericolo
Una ragazza che conosco ha definito su Facebook gli obiettori degli “emeriti idioti”, perchè non permettono alle povere donne di disporre della vita del figlio…
E perché questa ragazza impedisce agli obiettori di disporre della loro vita e delle loro scelte?
e soprattutto perchè li insulta? Non può esprimere civilmente le sue idee?
La vera domanda è: perché tutti questi medici obiettori?
Forse perchè chi si è iscritto alla Facoltà di Medicina per diventare Medico lo ha fatto per amore della vita umana e per curarla anzichè per sopprimerla?
🙂
Stefano, ma perché si dice che gli obiettori fanno carriera? C’è veramente questa persecuzione verso gli abortisti?
Scusa, chi ha detto che gli obiettori fanno carriera + facilmente dei non obiettori?
In alcuni reparti di alcuni ospedali non vengono praticati aborti. In questi reparti i medici obiettori fanno carriera se hanno i titoli per farla, come qualunque altro medico in qualunque altro reparto.
Nelle cliniche o negli Ospedali in cui gli aborti vengono praticati i medici abortisti fanno carriera come i medici obiettori la fanno altrove. Anche in questo caso, immagino, se hanno i titoli per farla.
Secondo me si tratta di lamentazioni fuori luogo perchè conosco un sacco di superprofessori che fanno un sacco di soldi con la libera professione e lavorando in cliniche private più o meno convenzionate col SSN e che fanno brillanti carriere pur praticando migliaia di aborti, ogni volta tradendo la propria missione che sarebbe quella di salvaguardare e non sopprimere la vita umana. Lo stesso dicasi per esimi cattedratici e non che fanno brillanti carriere a suon di fecondazioni e soppressione di embrioni.
Sicuramente è così…però anche Giuseppe Noia, presidente dell’Associazione ginecologi Cattolici, dice che non tutti gli obiettori lo sono per davvero: http://www.scienzaevita.org/rassegne/a4b328aaa088d1c02a35e940f2fc9ca1.PDF
Cos’è dunque che spinge a fingere?
Direi una bella dose di ipocrisia!
Vedasi Vangelo di oggi.
Caro Fiorenzo, ho scritto la stessa cosa qualche tempo fa commentando un altro articolo su questo sito.
Purtroppo anche io credo che non tutti gli obiettori siano tali per convinzione. Ma francamente non credo proprio che un medico abortista abbia meno possibilità di carriera di un medico obiettore; non mi risulta infatti che in un concorso pubblico per titoli sia richiesto quanti aborti una persona ha praticato nella sua carriera di medico. Nè che ci siano concorsi separati per medici obiettori e medici abortisti.
Magari qualche possibilità di carriera in meno ci sarà al Gemelli o in qualche altro Ospedale che fa riferimento alla Chiesa Cattolica, ma negli Ospedali e nelle Cliniche Universitarie pubbliche proprio non credo.
Non so dirti perchè alcuni medici fingono. Forse temono di poter essere discriminati dalla maggioranza dei medici non abortisti? Forse temono che un Direttore Generale di una AUSL o un Cattedratico di una Clinica Universitaria a loro volta obiettori preferiscano come Primario o Associato uno che la pensa come loro?
A me piuttosto risulta che la discriminazione sia contraria. Mi risulta ad esempio che si cerchi di escludere la possibilità che ad un concorso pubblico per medici ginecologi dei consultori partecipino medici obiettori. Come se il consultorio la legge 194 lo avesse previsto per consigliare alla donna il miglior metodo per abortire e non per consigliarla al meglio e per cercare semmai di trovare alternative all’aborto e per aiutarla.
http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/obiettori-i-medici-bocciano-la-delibera
http://www.vitadidonna.org/salute/donna/aborto-laiga-no-allassunzione-di-ginecologi-obiettori-7689.html
http://ko-kr.connect.facebook.com/note.php?note_id=134193953274763
http://www.diritticittadino.it/archivio_2010/NEWS%200791.htm
Non sono della professione ma quello che ho sentito è che fare aborti è molto sgradevole e che i medici si dichiarano obiettori di coscienza per evitare di essere chiamati a praticarli. Mi auguro però che ci sia un’attenta supervisione per evitare che chi si dichiara obiettore di coscienza non vada poi a praticarli a prezzo d’oro nelle cliniche private.
Basterebbe varare delle leggi contro queste pratiche senza violare l’obiezione di coscienza!
Eppoi parlano di “libertà di coscienza”!
Vorrei regalarvi una bella storia, quella di Linda e della sua mamma che ha finto di abortire per poterla salvare: http://www.scienzaevita.org/rassegne/b8d9e4a63d35e8e7ebc68be1e69e2655.PDF
Eccola qui nella versione integrale: http://www.scienzaevita.org/rassegne/f1a0cf853a96287088c3d1d50836a22a.PDF
Che coraggio… davvero da ammirare.
trovo strano il titolo “Esercito di obiettori tra i medici, ma la 194 non è in pericolo”. La 194 non è in pericolo, detto con un tono di sollievo, sì ci sono tanti obiettori ma per fortuna questa meravigliosa legge continuerà ad esistere.
Gli abortisti dicono che la 194 è in pericolo perché senza medici non si potrà più abortire
ho capito, infatti è vero che senza medici la legge sarebbe di fatto inapplicabile e se anche fosse? Vuol dire che è una legge che nessuno vuole, quindi destinata a morire
Magari!!!