Nasce Open, il quotidiano di Mentana: subito spot a gender ed eutanasia

quotidiano online mentanaEnrico Mentana accompagna il lancio del suo quotidiano online “Open” con una marchetta verso il “terzo genere2 e l’eutanasia di Dj Fabo. Un giornale nato vecchio, per nulla controcorrente: la solita informazione unidirezionale senza contraddittorio, un altro megafono del pensiero unico.

 

«Un modello per ribaltare le logiche tradizionali» del giornalismo. Con queste parole Enrico Mentana ha lanciato ieri il quotidiano online di cui è editore, Open. Fatto da giovani per i giovani (da leggersi con la “c” al posto della “g”).

Ci si aspettava chissà quali novità, invece è la solita zuppa. La solita marchetta al mondo Lgbt e alle istanze dei Radicali, un ennesimo megafono per diffondere il pensiero unico.

Nella home-page di ieri, giornata di lancio ufficiale del quotidiano online, capeggiava l’immagine della Gioconda con i colori arcobaleno a corredo di un post che sponsorizzava «le storie e le emozioni dei giovani italiani che non si identificano nei generi maschile e femminile». Dicono di appartenere al gender fluid, un un “terzo genere”.

Mentana è già rimasto indietro, fossilizzato ai tre generi. Sveglia Enrico! I generi sono almeno 23, lo ha stabilito l’Australian human rights commission. Ecco quali: uomini, donne, omosessuali, bisessuali, transgender, trans, transessuali, intersex, androgini, agender, crossdresser, drag king, drag queen, genderfluid, genderqueer, intergender, neutrois, pansessuali, pan gender, third gender, third sex, sistergirl e brotherboy.

Come non rilevare, poi, una terribile gaffe. L’appartenenza al “gender fluid”, si legge sul nuovo quotidiano di Mentana, sarebbe un «cambiamento culturale» a cui dovremmo aprirci. Cioè, non una vera e propria modifica identitaria ma una moda di tendenza che arriva dal Nord Europa, dunque nulla a che vedere con l’identità sessuale, la quale rimane legata alla corporeità biologica. Come non essere più d’accordo! Il corpo di questi ragazzi -così confusi e la cui stranezza è usata dal consumato giornalista Mentana per lanciare il suo giornale-, continuerà sempre a comportarsi secondo lo schema binario: “maschio” o “femmina”, infischiandosene dei “cambiamenti culturali” e del “mi sento in un corpo sbagliato”. Al tema gender fluid sono dedicati altri 5 post, tutti in un’unica direzione: appartenere al terzo sesso è normale, sinonimo di libertà, bisogna abbattere l’ignoranza e la chiusura mentale degli italiani.

Come se non bastasse, Open ha deciso anche di puntare su uno spottone per l’eutanasia. L’altra fotografia scelta da Mentana, infatti, è quella di Dj Fabo, il quale è «andato a morire in Svizzera per porre fine a un’ingiustizia». Dove per ingiustizia si intende, probabilmente, la vita. Così, il ricordo di Piergiorgio Welby è obbligatorio, ed il quotidiano online promette di «richiamare senatori e deputati a non tirarsi indietro» di fronte ad una legge a favore del suicidio di Stato.

Il quotidiano di Mentana si autopromuove dicendo che farà «nuova informazione», che sarà «aperto al nuovo, alle contaminazioni, ai contributi e alle critiche. OPEN, appunto». Tutto già visto, invece. La solita informazione unidirezionale, i soliti servizi privi di contraddittorio, il solito pensiero unico. Un quotidiano nato vecchio.

La redazione

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41 commenti a Nasce Open, il quotidiano di Mentana: subito spot a gender ed eutanasia

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  1. Patrizio ha detto

    Tutto già visto, invece. La solita informazione unidirezionale, i soliti servizi privi di contraddittorio, il solito pensiero unico. Un quotidiano nato vecchio.

    Non tutto già visto: in tv si vede solo papa francesco con il suo pensiero unico.

    Solo che il suo non è condiviso da nessuno che non sia un fondamentlista cristiano, mentre quello di Mentana si chiama pensiero civile ed è condiviso da tutti.

    Per avere la conferma di ha ragione ho un’idea: UN REFERENDUM… hihihihi…

    • Tommasodaquino ha detto in risposta a Patrizio

      “mentre quello di Mentana si chiama pensiero civile ed è condiviso da TUTTI”

      cala cala, da quel TUTTI dovrebbe togliere quantomeno i cristiani e quasi certamente molte altre religioni e popoli presenti in Italia che giammai condividerebbero quelle “teorie”.

      saluti

    • lorenzo ha detto in risposta a Patrizio

      Perché dovrebbe essere più civile andare a farsi ammazzare in Svizzera spendendo un sacco di soldi, invece che farlo gratuitamente a casa propria mettendosi un sacchetto di plastica in testa?

      • Patrizio ha detto in risposta a lorenzo

        Tommasodaquino

        “mentre quello di Mentana si chiama pensiero civile ed è condiviso da TUTTI”

        cala cala, da quel TUTTI dovrebbe togliere quantomeno i cristiani e quasi certamente molte altre religioni e popoli presenti in Italia che giammai condividerebbero quelle “teorie”.

        saluti

        ti sei dimenticato di fascisti, neonazisti, islamici, tdGenova ecc. voi cristiani state proprio in bella compagnia, tutta bella gente non c’è che dire

        per questo citavo il pensiero civile ovvero mi riferivo mi riferivo alla società civile che condivide il pensiero di Mentana e di cui NON fanno parte le categorie sopracitate ed è per questo che proporrei un bel referendum, avete paura? Troppi schiaffi?

        lorenzo

        Perché dovrebbe essere più civile andare a farsi ammazzare in Svizzera spendendo un sacco di soldi, invece che farlo gratuitamente a casa propria mettendosi un sacchetto di plastica in testa?

        Potevi chiederlo a DJFabo, ma siccome non c’è più vai a leggerti i suoi numerosi appelli, o quelli di Welby o di Davide Trentini ecc. Putroppo troppe persone sono cadute in queste enormi disgrazie di salute.

        Solo la Scienza, e non il cristianesimo, potrà evitare che altre persone in futuro possano subire simili danni fisici.

        • lorenzo ha detto in risposta a Patrizio

          Non ti ho chiesto perché Welby o di Davide Trentini sono voluti andati in Svizzera per farsi ammazzare: ti ho semplicemente chiesto perché dovrebbe essere più civile andare a farsi ammazzare in Svizzera invece che farlo a casa propria con un sacchetto di plastica in testa? Perché, inoltre, dovrebbe essere civile se vieni ammazzato col consenso dello stato ed incivile se il consenso dello stato non c’è?

        • Umpalumpa ha detto in risposta a Patrizio

          “Solo la Scienza…”

          Scusa, la stessa scienza che distingue fra uomini e donne? La stessa scienza che dimostra incontrovertibilmente che l’essere umano può essere solo o uomo o donna? la stessa scienza che non permette all’essere umano di poter scegliere le proprie caratteristiche cromosomiche, sesso compreso (chiamarlo in un’altra maniera non cambia il nocciolo della questione)?

          Vogliamo proprio appellarci a quell'”omofobona” della scienza?
          😉

          • Stefano ha detto in risposta a Umpalumpa

            Potrebbe indicarmi un documento scientifico (pubblicato da una rivista di settore seria) che confermi queste sue affermazioni?

            • Orso56 ha detto in risposta a Stefano

              Le riviste serie non si sprecano a dire che 2+2=4.
              Quando una rivista scrive che 2+2=5 non è più seria ma ideologica.

            • Patrizia ha detto in risposta a Stefano

              Vuoi una rivista scientifica che ti dica che XX non può essere cambiato in XY????
              Gli animali cosa sono??? Hanno i generi sessuali?? NO SONO MASCHIO E FEMMINA; LE SCIMMIE SONO MASCHIO E FEMMINA, e siamo animali anche noi secondo la scienza, non tanto diversi dalle scimmie.

    • Enrico ha detto in risposta a Patrizio

      Per non condividere la fuffa del gender fluid basta avere un po’ di logica e di osservazione della realtà, la religione non c’entra nulla. Persone con evidenti problemi psicologici vengono convinte che la non accettazione di se stessi sia la strada per raggiungere la serenita. Ma imbottirsi di ormoni o adottare stili di vita volti alla promiscuità ed alla soddisfazione edonistica dei propri impulsi sessuali a conti fatti serve a poco. L’abuso di droga, depressione e tassi di suicidi mi pare lo dimostrino chiaramente.

      • Gianluca C. ha detto in risposta a Enrico

        Cosa proponi di fare allora nei confronti delle persone con disturbo dell’identità di genere?
        Anzché adeguare il corpo alla psiche, fargli adeguare la psiche al corpo con una terapia riparativa?

        • Patrizia ha detto in risposta a Gianluca C.

          Secondo me hanno problemi psicologici, hai mai visto un mammifero sulla terra con problemi di genere?? Una scimmia maschio che si sente femmina? No vivono tranquillamente e a loro cosa gliene dovrebbe importare di come sono fisicamente??
          Solo nell’uomo c’è questa stronzata. Le persone con disturbi dell’identità di genere devono capire che se al Mein kampf metti la copertina di Harry Potter, quello resta il Mein Kampf, devono capire che l’apparenza non ha valore, è l’essere che lo ha.

          • Gianluca C. ha detto in risposta a Patrizia

            Solo nell’uomo c’è questa stronzata

            Il disturbo dell’identità di genere è una stronzata?
            E poi vi risentite pure quando vi chiamano omofobi

          • Klaud ha detto in risposta a Patrizia

            Patrizia,
            vi scagliate sempre contro il darwinismo perché ci fa discendere dalle scimmie e ora tu poni le scimmie al di sopra e più avanti dell’uomo?!
            Straordinerio, direbbe Sacchi 😆

        • Benfaz89 ha detto in risposta a Gianluca C.

          Quindi dici che è un disturbo? Va bene, Gianluca, allora va curato, come si fa con tutti i disturbi. Non si è mai visto uno con un disturbo che venisse preso sul serio, la psichiatria sarebbe già morta allora.

          • Gianluca C. ha detto in risposta a Benfaz89

            Quindi è un disturbo? Allora va curato, come si fa con tutti i disturbi. Non si è mai visto uno con un disturbo che venisse preso sul serio, la psichiatria sarebbe già morta allora.

            Si cura, per l’appunto, adeguando il corpo alla psiche. In passato ci hanno provato ad adeguare la psiche al corpo, ma c’era la controindicazione del suicidio.
            Ci sarebbe pure una terza possibilità, cara ai cattolici integralisti, quella dell'”hai da soffrì”.

            • Benfaz89 ha detto in risposta a Gianluca C.

              Il corpo non si adegua alla psiche perché non modifichi il DNA ma semplicemente ti amputi gli organi riproduttivi, una modifica esteriore tramite chirurgia estetica. Nessuno cambia sesso, il trans rimane uomo/maschio. Inoltre significa assecondare chi è disturbato mentre chi ha un disturbo va curato, lo psichiatra non chiede di trasformare in bambina un uomo che crede di essere una bambina ma gli toglie quel disturbo dalla mente.

              Prendo atto che definisci il transessualismo un disturbo. L’omofobo integralista che è in te si svela ogni giorno di più.

              • Gianluca C. ha detto in risposta a Benfaz89

                Propendi quindi per la soluzione “il transessuale ha da soffrì”, a quanto pare.

                Il transessuale sa benissimo che il DNA non cambia. Che il sesso biologico non cambia. Ma il corpo non è solo DNA e sesso biologico. E’ il modo con cui ci rappresentiamo al mondo. L’adeguamento del corpo restituisce al transessuale la rappresentazione esteriore del sé.
                Forse questo è un concetto che sfugge alla tua comprensione, e allora te la butto giù più semplice: ma a te, se un transessuale decide di assumere l’aspetto esteriore di una donna, che ti frega?

                • Benfaz89 ha detto in risposta a Gianluca C.

                  Quindi tu propendi per ingannare i trans: amputiamoli l’organo sessuale così gli facciamo credere che ha davvero cambiato sesso come dice la sua psicologia. Te l’ho detto che sei omofobo! Ma a te, se un terapista aiuta un transessuale a superare il momento di difficoltà mentale che sta vivendo piuttosto che diventare complice del suo disturbo (ingannandolo), che ti frega?

                  • Gianluca C. ha detto in risposta a Benfaz89

                    Posso scrivere che è ributtante pensare che esista ancora chi sostiene le terapie riparative, senza che UCCR mi censuri un’altra volta?

                    • Benfaz89 ha detto in risposta a Gianluca C.

                      Detto da uno che ha sostenuto che l’omosessualità è una scelta come farsi prete e che i transessuali sono dei disturbati i quali però non vanno aiutati psicologicamente (come tutti gli altri disturbati, etero o omo che siano) ma vanno presi in giro e assecondati tagliando loro i genitali per farli credere che sì, davvero hanno cambiato sesso così ora sono più sereni. Peccato che poi si suicidino molto più dopo l’operazione che prima: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0016885

                    • Gianluca C. ha detto in risposta a Benfaz89

                      Sei uno scorretto e un mentitore.
                      Ti informo inoltre che dal DSM V il DIG è stato rinominato “disforia di genere” proprio per evitare calembour verbali cretini come il tuo. Non c’è mai stata necessità di ridenominare l’insonnia come qualcosa di diverso da “disturbo del sonno-veglia” perché non c’erano gli omofobi a definire gli insonni come disturbati.

                • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

                  Quindi, in base al tuo ragionamento, se uno decide di assumere l’aspetto esteriore di Zorro o di un cane è Zorro o è un cane?

                  • Gianluca C. ha detto in risposta a lorenzo

                    Chi si crede Zorro o un cane è una persona che ha seri disordini psichici e cognitivi.
                    Un transessuale è una persona che ragiona e pensa meglio di te e me messi insieme.
                    Paragonare un transessuale ad un malato psichico è la cifra della tua gretta e ignobile transfobia.

                    • Benfaz89 ha detto in risposta a Gianluca C.

                      Peccato che poco sopra l’omofobo e il transfobico Gianluca C. ha scritto che i transessuali sono disturbati (qui: https://www.uccronline.it/2018/12/19/nasce-open-il-quotidiano-di-mentana-subito-spot-a-gender-ed-eutanasia/#comment-204090). Ora invece ha già cambiato idea. Domani invece chissà, evidentemente ha bisogno anche lui di un aiuto psicologico per recuperare la sua identità.

                    • Gianluca C. ha detto in risposta a Gianluca C.

                      @simone (repetita iuvant)

                      Ti informo che dal DSM V il DIG è stato rinominato “disforia di genere” proprio per evitare calembour verbali cretini come il tuo. Non c’è mai stata necessità di ridenominare l’insonnia come qualcosa di diverso da “disturbo del sonno-veglia” perché non c’erano gli omofobi a definire gli insonni come disturbati.

                    • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

                      Non mi hai però spiegato perché un uomo chi si crede Zorro o un cane “ha seri disordini psichici e cognitivi”,
                      mentre un uomo che si crede donna non “ha seri disordini psichici e cognitivi”:
                      non è che, per caso, stai discriminando le persone che non si riconoscono in quello che sono in base a ciò che loro stessi credono di essere?

            • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

              Adeguare il corpo alla psiche?
              Per adeguare il corpo alla psiche intendi che basta mascherarsi da donna (o da uomo) per essere veramente donna (o uomo) oppure che vanno proprio mutati i cromosomi XY in XX (o XX in XY)?

              • Gianluca C. ha detto in risposta a lorenzo

                Tu fai i transessuali talmente stupidi da non sapere che i loro cromosomi rimarranno gli stessi, non c’è altra spiegazione visto che non fai che ripetere la stessa cosa da un centinaio di post. Fa’ una cosa: insieme a quell’altro fenomeno di Benfaz aprite un centro di riconversione per transessuali, trovate il Nicolosi italiano (uno psichiatra su diecimila che sostiene la terapia riparativa lo troverete, no?) e aspettate che il centro venga invaso da fiumi di transessuali che non vogliono altro che farsi cambiare identità di genere.
                Ma abbiate rispetto di voi stessi, piuttosto, e cominciate a togliere la testa dalla sabbia. Che poi non è sabbia.

                • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

                  Quindi, se uno che si sente un bambino e si traveste da bambino dobbiamo trattarlo da bambino, se uno che si sente un cane e si traveste da cane dobbiamo consideralo un cane?
                  Perché dovremmo trattare diversamente un uomo che si sente una donna da un uomo che si sente un bambino o da uno che si sente un cane?

                • Roberto ha detto in risposta a Gianluca C.

                  Le persone che soffrono di disforia di genere vanno aiutate psicologicamente a superare la disforia e ad accettare loro stessi per ciò che sono. Un uomo che si crede donna non potrà mai ambire a essere donna, sarà sempre un uomo a forma di donna, nella sostanza un uomo, nella forma una donna. Così come io per carnevale mi vesto da re, avrò sempre la forma di un re, ma nella sostanza resto me stesso. Imporre un’ ideologia che riconosca il suo sentirsi donna come una sostanza è un attentato alla ragione umana e di per sè una violenza psicologica con ripercussioni esistenziali gravi, perché s’ instaura un modello d’ identità basato sull’ apparenza, sulla gestualità, sulla formalità, sulla menzogna e non sull’ intrinsecitá. Poi potete anche tentare di manipolare le parole come più vi sono utili, ma resta sempre una verità formale, ridotta a phonè, a utile, a modo d’ intendere. Se anche vi fossero solo occhi che vedano il verde Delle foglie come blu, non avranno mai la garanzia che quelle foglie siano davvero blu, né potranno mai pretendere che lo diventino. L’ ostilità all’ ideologia transessualista, non al transessuale in sé che è solo un uomo che subisce, è quella di degradare l’ identità alla mera percezione. Poi capisco che ci sia gente che “sente” scomodo ribellarsi all’ andazzo ideologico del tempo e allora cerca di trovarsi tutti i modi per combattere il “cane bastonato”, cioè la Chiesa, e non i “bastonatori”, cioè i banchieri, gli psichiatri istituzionalizzati e i lobbisti che lanciano e finanziano il trend distruggi-identitá, per un popolo sempre più imbestialito, confuso e governabile, senza che ancora nessuno sappia cosa sia la transessualitá nel cervello, che i veri carnefici dei transessuali non sono i cattolici, che li vogliono tutelare dall’ assolutizzazione degli istinti, aiutando a esprimere le facoltà mentali dell’ astrazione, ma tutti quegli economisti, politici, tecnocrati che li vogliono bestie. E l’ aver svalutato il disturbo di genere a disforia di genere è stata una mera scelta politica per alzata di mano, non per chissà quale scoperta del cervello specifica sull’ argomento. Tutte queste cose verranno comunque a galla, quando le generazioni maledette 50-75 e 75-00, pur sempre migliori delle disastrose 00-25 e 25-50, spariranno senza lasciare figli nè vivi nè motivati a seguirli, come già stanno facendo, e allora sarà il turno delle nuove generazioni, scevre dai traumi del 900 e dall’ ingenuità di essere giunti alla fine del percorso umano, assolutizzando l’ empirismo, strasuperato.

                  • Gianluca C. ha detto in risposta a Roberto

                    Tante parole per non dire assolutamente nulla.
                    Facevi prima a dire “i transessuali non devono adeguare il proprio corpo alla propria percezione del sé perché la Chiesa non vuole”

                    • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

                      Facevi prima a dire “coloro che si credono donna devono adeguare il proprio corpo alla propria percezione del sé mentre coloro che si credono bambini non possono farlo”:
                      non hai però ancora spiegato perché coloro che si credono donna si e coloro che si credono bambini no.

                    • Benfaz89 ha detto in risposta a Gianluca C.

                      Daje con sta Chiesa. Un omofobo come Gianluca che vuole proibire ai transessuali di essere aiutati psicologicamente come invece possono permetterselo tutti gli altri cittadini…e ancora parla.

    • Walter White ha detto in risposta a Patrizio

      Solo che il suo non è condiviso da nessuno che non sia un fondamentlista cristiano

      Non sapevo che Soros fosse un fondamentalista cristiano, buono a sapersi.

      • Roberto ha detto in risposta a Walter White

        È l’ ateismo fatto persona, o meglio, l apoteosi dell’ ateismo, quando un ateo crede di essere diventato Dio, quello è Soros.

  2. Gianluca C. ha detto

    Tante parole per non dire assolutamente nulla.
    Facevi prima a dire “i transessuali non devono adeguare il proprio corpo alla propria percezione del sé perché la Chiesa non vuole”

    • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

      Facevi prima a dire “coloro che si credono donna devono adeguare il proprio corpo alla propria percezione del sé mentre coloro che si credono bambini non possono farlo”:
      non hai però ancora spiegato perché coloro che si credono donna si e coloro che si credono bambini no.

  3. Sisco ha detto

    Il problema esistenziale che sta alla base del disagio contemporaneo e che corrode perfino l’identità sessuale è figlio della assenza di valori condivisi nella società. Le esperienze che di solito si fanno al riguardo sono brevi ma distruttive alla massima potenza; ci si sente inadeguati a tutto, si prova sul proprio corpo l’assenza dell’identità e si finisce per stare al mondo come dei frustrati. Ma dura poco, la media del vissuto prende la meglio alla lunga e così si torna a quotidiani consolidati nel tempo e si prende quella breve esperienza come un assillo inquietante da non ripetere. Gli sbalzi di peso, le dottrine imparate e assimilate, il sospetto che le cose in fondo non stiano come si crede che siano, tanti altri piccoli eventi che ci riportano al paranormale e che ci precludono la strada della normalità, fanno dell’esperienza presa in toto come un unicum, una svolta decisiva verso nuove mete, ancora tutte da scoprire; certo si è persa la tranquillità ma si guadagna in ricchezza intellettuale.

    • Klaud ha detto in risposta a Sisco

      In percentuale, quanti credi che nella massa siano in grado di riuscire a padroneggiare una maggiore ricchezza intellettuale? 0,2?… 0.5?… 0,01?
      Si dice che la forza di una catena è data dall’anello più debole, io credo che l’umanità sia per la gran parte composta da anelli deboli.
      Con molti apprendisti stregoni e qualche genio.

      • Sisco ha detto in risposta a Klaud

        Metti Shakespeare per esempio, quel genio del teatro che scrisse solo per i suoi attori e che questi poi lo tramandarono alle generazioni future con la forza della loro memoria; credi che il suo spirito infuocato fosse solo il palcoscenico di un attore che si dibatte sulla scena (come dice Shakespeare)? No! il suo “che non significa nulla” è solo un’accortezza di pessimista e quei pochi che lo capiscono grazie a testi scritti dopo la sua morte (pare che infatti dei suoi canovacci non sia rimasto nulla) sono anche i molti che lo incensano nei teatri mandando in scena qualche insulsaggine (vedi il peraltro geniale Carmelo Bene, compianto poeta dell’anima): quegli apprendisti stregoni che come dici tu si svincolano dalla massa. Ma mi spieghi come è possibile che senza spettatori ed autori un’opera d’arte possa tramandarsi ai posteri? Altro che anello debole…

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