Il suicidio della Femen e il tragico inganno del femminismo

«Sempre più donne vedono il femminismo come irrilevante, se non addirittura dannoso per gli interessi delle donne (e delle famiglie)». Così ha scritto Naomi Schaefer Riley sul New York Post. Il tema torna d’attualità dopo la tragica notizia del suicidio di Oksana Shachko (nella foto), 31 anni, co-fondatrice del movimento femminista Femen.

Un gruppo, quello delle Femen, che ha sfruttato la giusta battaglia culturale per l’equiparazione morale della donna all’uomo, trasformando il femminismo in fascismo rosa. Combattono l’immagine della donna oggetto ma lo fanno denudandosi per dare più forza al loro messaggio, confermando solamente il pregiudizio di chi non ritiene la donna capace di catturare l’attenzione senza scoprire le gambe. Proclamano l’emancipazione radicale dagli uomini, ma sono comandate a bacchetta da Viktor Svyatskiy, il padre-padrone che studia e finanzia i loro cinque minuti di notorietà.

Non si conosce ancora la causa del suicidio per impiccagione della giovane Oksana, a cui vanno le nostre preghiere. Al di là di ciò che l’ha portata a compiere tale terribile gesto ed indipendentemente da questo, la giovane donna  (come le compagne che lascia) è stata una delle tante vittime del femminismo. Ricordiamo l’opposta decisione di una sua collega, l’ex Femen Sara Fernanda Giromini, che ha abbandonato “la setta” delle Femen (come le definisce), denunciando che «il loro lo scopo è di infiammare l’odio contro la religione cristiana, l’odio contro gli uomini, l’odio contro la bellezza delle donne, l’odio contro l’equilibrio delle famiglie. Questo è ciò che il femminismo è, posso garantirlo perché io ci sono stata dentro. Oggi sono molto più felice e sono in grado di aiutare le donne». La stessa donna ha rivelato in queste ore che Oksana era in disaccordo con le leader di Femen, Inna e Sasha Shevchenko, perché usavano la causa femminista e il dolore delle donne ucraine (che soffrono per il turismo e lo sfruttamento sessuale), solo per arricchirsi e diventare famose.

Il «paradosso del declino della felicità femminile», hanno sottolineato le studiose Betsey Stevenson e Justin Wolfers dell’University of Michigan, aumenta all’allontanare l’attenzione dalla famiglia, favorendo l’emancipazione da essa in favore della carriera lavorativa. La sociologa Dana Hamplová, dal canto suo, ha pubblicato uno studio analizzando i dati di oltre 30 paesi europei, concludendo che le donne preferiscono accudire i figli e il lavoro domestico a tempo pieno. Le mamme casalinghe, si legge, sono più felici e più soddisfatte di quelle che lavorano. «Un altro colpo alla narrativa femminista», la conclusione.

Lungi da noi l’immagine stereotipata dell’uomo lavoratore e della donna che lo aspetta lavando, stirando e cucinando. Anzi, siamo più che convinti che in molti settori lavorativi il “genio femminile” merita ruoli di comando e di responsabilità. Ma, trasformare le donne in maschi, illudendole dell’inutilità dell’uomo, del padre e dei figli -come ha preteso fare violentemente il femminismo- è stato un tragico errore, uno snaturamento. Mettere contro la donna alla madre è quel che lo psicoanalista Massimo Recalcati ha chiamato «l’esaltazione narcisistica di se stesse». Il movimento femminista ha trasformato la battaglia culturale per il riscatto della donna in una guerra contro le donne stesse: «Se c’è stato un tempo — quello della cultura patriarcale — dove la madre tendeva ad uccidere la donna», ha continuato Recalcati, «adesso il rischio è l’opposto; è quello che la donna possa sopprimere la madre».

Il femminismo è stato un inganno, che ha individuato il nemico della donna nella famiglia e nella maternità. «Non capisco proprio il femminismo», ammise Alda Merini. «La donna che vuole diventare uomo sovverte tutta la cultura passata. La donna deve essere se stessa». Per la poetessa italiana, «il vero diritto di una donna è quello alla maternità: il figlio è il più grande atto d’amore e il suo mistero resta intatto. L’occasione che la madre dà al suo bambino è ogni volta un miracolo, ed è una bestemmia negare tutto questo in nome di un femminismo che è l’opposto dell’essere femmina, nel senso più alto del termine».

La redazione

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27 commenti a Il suicidio della Femen e il tragico inganno del femminismo

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  1. Sophie ha detto

    Povera ragazza. Ingannata dal mondo e dal principe di questo mondo. Bastava mettere da parte un pò l’orgoglio e chiedere aiuto alla Madonna. Dispiaciuta…

  2. Encolpio ha detto

    Il femminismo ormai è giusto malvelato risentimento: il suicidio mi ricordo quello di tanti adolescenti cresciuti a belle parole e sentimentalismo. Ma la verità di questo mondo è dura da accettare. Siete tutti falsi. È vero, lo siamo nel profondo. Non ci salveremo da soli. Nessuna rivoluzione, nessuna riforma, ogni volta l’uomo è affogato ancora di più nel fsngo

  3. Maria ha detto

    Esistono ideologie vere ed ideologie false? Religioni vere e religioni false? Ogni fenomeno umano porta icon sé luci ed ombre. Non esiste qualcosa di completamente e totalmente vero. E non esiste nulla di talmente tanto falso da non avere qualcosa da osservare con interesse. Queste povere ragazze credevano di lottare per una giusta causa (e può darsi lo facessero davvero). Proprio Come chi difende la Chiesa o le moschee crede di essere nel giusto.

    • extracomunitario ha detto in risposta a Maria

      Il movimento femen è motivato dalla vendetta della dona contro maltrattamento del uomo nei secoli. E’ lo stesso motivo di liberazione del proletariato dal padrone. Non per caso che il comunismo liberava anche le done, secondo Marx la dona nella famiglia patriarcale rappresenta il proletariato, mentre il maschio rappresenta il padrone. Dunque atto sessuale prende un significato al di la del biologico. Infatti atto sessuale ha un significato provvidenziale, ma questa è un altra faccenda. a dir il vero è la stessa faccenda, strettamente legato con la faccenda ah ah amore amore. Ma non è il caso e il momento giusto di trattarla.

      • Enigma ha detto in risposta a extracomunitario

        Le Femen non nascono per quel motivo…
        Quello e’ il femminismo degli anni ” 60″..

        Le Femen( “””””movimento”””””” recente) lottano per””””diritti moderni””””,se possiamo chiamarli cosi’, anche se mi fa abbastanza schifo denominarli tali…

        Per esempio diritto all’aborto e alla prostituzione della donna…

        Sei rimasto indietro…giusto un po’…

        • LG ha detto in risposta a Enigma

          Curioso come nell’altro commento Enigma si è manifestato come leghista doc e qui combatte la prostituzione.
          Cosa che Salvini vuole legalizzare assieme al suo amico trans Efe Bala: http://www.ilgiornale.it/news/politica/efe-bal-sono-pazza-salvini-e-i-due-si-incontrano-1076123.html

          • Enigma ha detto in risposta a LG

            LG ma cosa dici?

            Leghista Doc perche’ non sono d’accordo von l’articolo e sono d’accordo con l’introdurre i crocifissi nei luoghi che ci rappresentano come nazione?

            Ma poi non ho capito…

            La lega da quando e’ un anticristo incarnato? E chi e’ d’accordo con qualcosa che dicono commette eresia o va all’inferno?

            Certo che sono contro la prostituzione, da donna non puo’ che essere cosi’.

            Non capisco di cosa mi accusi?

            Forse condanni il.mio pensiero?

            • Enigma ha detto in risposta a Enigma

              Avanti LG io son qui da un secolo, lo sanno tutti che sono Sara…e sanno tutti come la penso.

              Ho gia’ parlato tanto contro aborto,prostituzione e tanto altro, da non volerci ritornare.

    • Sophie ha detto in risposta a Maria

      Mamma mia che confusione che hai…

  4. Enigma ha detto

    Ma povera una ceppa.

    Basta vittimizzare, gli unici poveri sono gli incapaci di intendere e volere che poi risulta a volte fanno scelte piu’ sensate dei normodotati.

    Oppure dobbiamo pensare che non siamo in grado di essere padroni di noi stessi?…

    Ogni atto e’ una scelta, Punto.

    Poi se vogliamo fare della psicoanalisi o analisi esistenzialistica umana e’ un altro discorso, ma la ragione esiste e Dio ce l’ha donata per comprendere e capire, fossimo stati non in grado, idioti e tanto in balia di noi stessi e degli altri non ci avrebbe forse tolto il libero arbitrio come un padre farebbe con un figlio non in grado di utilizzare un mezzo?…

    “Che Ogniuno si prenda le proprie responsabilità, a Ogniuno e’ data la stessa possibilita’, cio’ che cambia e’ la scelta.”

    Quest’ultima e’ una affermazione che devo rivedere perche’ non ne ho la massima convinzione, ma mi piaceva.

    • Sophie ha detto in risposta a Enigma

      Non sono d’accordo con te, nè con l’ideologia delle Femen. Ma la pietas è quella che ci distingue dai musulmani. Ricordatelo.

      • Enigma ha detto in risposta a Sophie

        Chi te lo dice?

        A me una volta qualcuno disse che non c’e’ carita’ senza verita’…

        Solo la verita’ senza pieta’ uccide, ma solo la carita’ senza verita’ cade nella menzogna, ideologia o buonismo.

        • Sophie ha detto in risposta a Enigma

          Essere dispiaciuti perché una giovane si è suicidata non significa abiurare la verità. E i miei pensieri non sono poi tanto canditi visto che spesso la redazione mi ha cancellato i commenti.

      • Enigma ha detto in risposta a Sophie

        Che tu non sia d’accordo von me ppi, non cambia di una virgola il mio pensiero. E trovo spesso i tuoi commenti troppo canditi per i miei rudi gusti.

  5. Enigma ha detto

    Con me poi…pardon madame

    • theo ha detto in risposta a Enigma

      Enigma, la ragione ci è data per giudicare gli atti, mentre sulla persona il giudice in ultima istanza è un Altro.

      • extracomunitario ha detto in risposta a theo

        Chi quel Altro che giudica le persone in ultima istanza?

        • Enigma ha detto in risposta a extracomunitario

          No si riferisce a “Quello”che giudica le persone all’ultima stanza….

          • extracomunitario ha detto in risposta a Enigma

            Non chiedevo a te, alla tua stanza.

            Tu ti senti intelligente dicendo cose enigmatiche con frasi lasciate a meta che finiscono con punto punto punto … . Bravo, hai trovato il modo di nascondere la tua idiozia avanguardistica parli parli con tutti e di tutto e non dici niente punto punto punto … .

            • Enigma ha detto in risposta a extracomunitario

              Si deduce che tu abbia un piccolo complesso di inferiorita’…

              Oltre che isterico e ridicolo, sei anche volgare.

              Ma si capisce, si diventa cosi’ quando non si puo’ competere e si rosica alla grande……………………………………………….

              Io di intelligente ho solo il nick. Tu piuttosto studia l’Italiano, per capire i tuoi commenti devo tornare indietro di 20 anni e credi di essere intrigante col tuo dire e non dire.

              Iprovvisarsi prestigiatori coi giochi di parole e’ un arte per pochi , non certo per me tantomeno per te.

      • Enigma ha detto in risposta a theo

        Io non ho giudicato, semplicemente non ho espresso sulla persona alcun parere del tipo se fosse buona, cattiva, educata o se meritasse di morire o vivere, ho solo detto che anche il suicidio e’ un atto di scelta libera… e tu parlando di ragione che ci e’ data per sovraintendere sugli atti non fai che avallare la mia tesi…

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