Alda Merini: «il femminismo è contro la donna, una bestemmia»
- Ultimissime
- 16 Dic 2014
La poetessa italiana Alda Merini (1931-2009) è stata per anni arruolata dal mondo femminista nelle sue guerre di liberazione femminile e al sostegno all’interruzione di gravidanza. L’associazione “Iniziativa femminista Europea”” ad esempio, ritiene i suoi versi un «portafortuna», la femminista Dacia Maraini parla di lei in continuazione, elogiandola ed ammirandola.
Curioso che in questi giorni sia emersa un’intervista inedita della Merini del giugno 1995, che aiuta a sgombrare il campo dai vecchi cliché e a restituire la grande poetessa alla sua autenticità. Parla del suo «fortissimo istinto materno», così come rivela un profondo senso del sacro: «Se perdo la religione, perdo l’arte. La fede è la moneta più valida nella vita di un uomo, la chiave di volta. Senza di quella, l’uomo non riuscirebbe né a creare né a demolire se stesso».
Alla faccia di chi ha voluto arruolarla tra le “femministe”, ha invece spiegato di ritenere assurdo tentare di modificare la natura del genere femminile, sottraendole dignità e bellezza: «Non capisco proprio il femminismo. La donna che vuole diventare uomo sovverte tutta la cultura passata. La donna deve essere se stessa».
Nel 2008 la rivista “MicroMega” ha promosso un appello contro “l’offensiva clericale contro le donne”, arruolando la Merini tra le prime firmatarie (assieme alle solite femministe-comuniste firmaiole, come Cristina Comencini, Rossana Rossanda, Isabella Ferrari, Sabina Guzzanti, Margherita Hack, Fiorella Mannoia, Dacia Maraini e Lidia Ravera). Ma la poetessa volle intervenire prendendo le distanze da tale iniziativa: «Mi ha telefonato una voce femminile e mi ha chiesto se sarei stata d’accordo con un appello a favore delle donne e dei loro diritti fondamentali. Ho risposto che ovviamente i diritti vanno salvaguardati, ma non ho firmato alcunché e d’altra parte mai mi sognerei di annoverare l’aborto tra i diritti. Semmai posso arrivare ad accettare che sia una dolorosa necessità in casi davvero estremi, ma figuriamoci se Alda Merini, la cui biografia è tutto un inno alla maternità, chiede la pillola abortiva libera alla portata delle ragazzine». I casi estremi, dice possono essere un figlio gravemente deforme e la disperazione della madre, «non giudico perché posso capire la debolezza umana. Ma il vero diritto di una donna è quello alla maternità: il figlio è il più grande atto d’amore e il suo mistero resta intatto. L’occasione che la madre dà al suo bambino è ogni volta un miracolo, ed è una bestemmia negare tutto questo in nome di un femminismo che è l’opposto dell’essere femmina, nel senso più alto del termine».
Non risparmia certo critiche agli uomini di Chiesa del passato per il giudizio sulle donne (ma «questi sono gli errori degli uomini»), ma «il bambino non si può annientare, nasce da un atto di poesia. Davide Maria Turoldo, quando prese in braccio la mia prima figlia Manuela, mi disse “è la tua poesia più bella”. Queste donne se la prendono con la Chiesa, ma io dico che certi rigori invernali sono caduti o stanno cadendo, ora è primavera, tempo di mandorli in fiore. Della Chiesa si può rifiutare l’autoritarismo, non l’autorevolezza. Queste controversie su vita o morte di un figlio mi lasciano senza parole. Noi un tempo ci donavamo al nostro compagno con tutta la dedizione corpo-spirito e il bambino era una benedizione. Non so niente di pillola abortiva o del giorno dopo: non erano di moda. Le donne giovani che mettono in bocca all’anziano certe parole sbagliano, perché noi eravamo ben lontani da questo “utilizzo” del bambino. Posso soltanto dire che dopo i dolori del parto subito dimenticavo quella crocifissione per gioire della vita nuova. Non sono in grado di dare altri giudizi e sono ben lontana dal fare politica o dall’essere femminista, solo vorrei che tra uomo e donna si stabilisse quell’intesa meravigliosa che si chiama amore, in cui il figlio rappresenta la chiave della verità».
La redazione
25 commenti a Alda Merini: «il femminismo è contro la donna, una bestemmia»
Le tristi femministe e sti comunisti le tentano tutte. Non mi stupisco se fanno votare i morti, gli zingari e i clandestini per le loro idee.
Non la si può strumentalizzare né in un senso né in un altro cari UCCR.
E’ ora di smetterla con la storia che noi femministe vogliamo imitare l’uomo, vogliamo solo essere persone complete e non sentirci dire che dovremmo rientrare nei ranghi con la scusa del tanto sbandierato “snaturamento” dei ruoli. Ma anche se fosse, fatevi i fattacci vostri!
Purtroppo il femminismo è un cancro per la donna e farsi gli affari nostri significa permettere che quattro pazze isteriche rovinino ancora di più il ruolo della donna nella società. Grazie al femminismo e alla sua “liberazione” il corpo della donna è diventato il messaggio pubblicitario principale, la farfallina di Belen lo dimostra ogni giorno. Avete trasformato noi donne in oggetti sessuali, i fatti vostri avreste dovuto farveli voi.
“Il ruolo” della donna.
Forse la pensava così anche la mia amica, che è venuta a piangere dopo aver abortito. Spesso mi torna in mente: mi ha decisamente fatto male al cuore vederla così.
Siamo qui e ascoltiamo le tue opinioni, ma il problema è la chiusura mentale di lgbt, abortisti e femministe che non vogliono ascoltare altre opinioni se non le loro. Proprio come in una setta. Triste.
Qui le cose le diciamo per mettere in guardia le persone come te, dal triste futuro che le aspetta. Una donna che abortisce non sarà triste? Questo proprio non lo credo.
Poi dite che siete diversi dai musulmani. Sembrate Erdogan!E forse pure peggio, perché Gesù ha dato un messaggio molto differente da quello di Maometto per fortuna.
Gesù ha amato le donne in quanto tali, senza chiedere loro alcuna ribellione all’uomo, senza metterle in competizione con lui e dando un ruolo ad ognuno. Non a caso ha scelto 12 uomini per discepoli e successori per la sua Chiesa (i sacerdoti) e ha dato alle donne un ruolo di primaria importanza elevando Maria a regina degli apostoli. Le femministe sono terroristi come Erdogan, ognuno dei due vuole snaturare la donna dal suo ruolo nel mondo.
Purtroppo siete voi che siete come i musulmani: ammazzate anche i piccoli, proprio come loro. I cristiani non uccidono. Solo alcuni in medio oriente hanno voluto difendersi con le armi e alla fine sono stati cacciati o uccisi.
Un tipico esempio di femminismo abortista:
http://www.tempi.it/ma-come-fa-una-coppia-ad-abortire-un-figlio-per-una-mano-deformata#.VJFvGMmsTm4
Quest’atteggiamento lo usavano già. Quando? In un periodo intorno al 1939-1945. Chissà cos’è successo allora.
La Merini ha definito l’aborto bestemmia casomai, non i diritti delle donne tout court come volete dare a intendere. E’ tipico dei fanatici definire bestemmia ciò che non gli aggrada. Chi lo decide come deve essere una donna? Il papa, voi, Costanza Miriano??!
La Merini il suo essere diversa l’ha pagato con il manicomio, non merita minimamente di essere strumentalizzata così, che siate voi o i comunisti non fa differenza.
Lo stesso padre Turoldo viene criticato in diversi siti cattolici perché considerato un modernista deviato e anche filo-abortista (letto su PapalePapale), curioso lo nominiate. Ma per voi anche i personaggi più scomodi fanno brodo quando serve alla vostra causa. Citereste pure Valentina Nappi se invece di scrivere su Micromega facesse l’atea devota.
Cara LeiLibera, siete quattro gatti e non diventerete cinque se cambi nickname per sembrare che ci sia qualcuno che ti dia ragione 🙂 Con questi trucchi deduco che sei una classica femminista attempata?
L’aborto è un dogma del femminismo e la Merini ha chiamato tutto questo una bestemmia aggiungendo che il “femminismo è l’opposto dell’essere femmina”. Ovvero il femminismo è una bestemmia per le donne e ormai è abbastanza chiaro a tutti, difficile strumentalizzarla quando è talmente palese la sua posizione. Sono contenta però che questo articolo ti abbia messo un po’ di ardore dentro, lo stesso che provavi nelle tue contestazioni sessantottine quando davvero pensavi di rivoluzionare il mondo, oggi provi soltanto delusione e sconforto nel vedere che il vostro unico successo è stato quello di incrementare la pornografia e trasformare la donna come oggetto sessuale. Avete perso la Merini e avete vinto Valentina Nappi come riferimento morale, direi che è un successo. Vero?
😀
Il femminismo ha portato la donna alla mercificazione del suo corpo sulla strada, nel mondo discografico e cinematografico, ha aperto la strada ai gay, i trans e i travestiti che vogliono emularla, ha spalancato le porteall’aborto, l’utero in affitto e molto altro. Ma alla fine cos’ha davvero ottenuto?
A certo Li, prima del femminismo, non esisteva né prostituzione, né case chiuse, le donne si sposavano con piena libertà, potevano decidere pure chi le governava col voto, potevano decidere quanti figli avere, e parlo di scelta insieme al marito e di metodi naturali a voi tanto cari, poteva decidere della propria vita al di là, di essere moglie, zitella, o suora, ma dai!
Cara Titti, il male esiste da che esiste l’uomo (inteso come essere umano, non come individuo maschile). Esiste adesso ed esisteva un tempo, esiste quello che subiscono le donne, quello che subiscono gli uomini, quello che subiscono i bambini, quello che subiscono gli anziani, quello che subiscono i neri, quello che subiscono i bianchi e così via. Il male è male e focalizzarsi solo su quello delle categorie a cui si appartiene non può che dare una visione parziale e/o distorta. Nessuno ha mai affermato che sia mai esisttita un’epoca nella storia in cui tutto andasse bene ma ciò non toglie che l’avvento del femminismo (per come comunemente lo intendiamo, ci sono state anche nella storia forme di protesta non violente che hanno portato dei risultati) abbia portato ad un grosso incremento del degrado della società.
La prostituzione esiste praticamente da quando esiste il mondo ma prima dell’avvento del femminismo era ufficialmente considerata una cosa legittima ma sbagliata mentre adesso viene considerata lecita in tutti i sensi. Questo secondo te è un passo avanti o indietro? N.B. che io sono assolutamente contrario alla prostituzione pur non essendo femminista e trovo che nel fenomeno della prostituzione gli individui peggiori siano, nell’ordine, gli sfruttatori ed i clienti.
Le donne (ma anche gli uomini), tranne rari casi, si sposano adesso con la stessa libertà con cui si sposavano prima del femminismo. Una volta maggiorenni, nel mondo civile, le donne hanno sempre avuto la libertà di fare ciò che volevano. La loro famiglia dissentiva? Nessuno impediva loro di andarsene anche in passato (e guarda che le famiglie dissentivano anche coi maschi, non vivere coi paraocchi).
Una volta esistevano uomini che sfruttavano le donne in vario modo? Esistono anche oggi con buona pace del femminismo, se certe donne non hanno il buon senso di scegliersi un uomo come si deve peggio per loro. Io conosco un sacco di bravi ragazzi che dalle donne vengono snobbati mentre gli stronzi di turno hanno sempre la coda di stupidelle fuori dalla porta. Il femminismo ha alzato la media del quoziente intellettivo? A giudicare dai fatti direi di no
Titti mi sembri la classica progressista che guarda al passato con disprezzo e senza alcuna valutazione capace di non fare di tutta l’erba un fascio, cresciuta a pane e ideologia. Esistono casi come quelli che descrivi ma il resto delle famiglie non era certo così, avere ruoli in famiglia non significa esserne schiavi! E’ vero non potevano votare e la società si è migliroata in alcuni aspetti e ha peggiorato in altri. La rivoluzione femminile ha degradato il ruolo della donna, tanto che oggi spuntano come funghi le varie Costanza Miriano (se ha successo è perché non è certo l’unica che la pensa così) che rivogliono la loro libertà che le femministe hanno rubato.
Ma per me, Costanza Miriano è libera di fare quel che vuole, cosa gli avrebbe impedito il femminismo? Sono curiosa di saperlo!
Strano che la Miriano ora sia libera di fare quello che vuole, mentre fino a ieri le femministe boicottavano i suoi libri e la denunciavano per istigazione all’odio verso la donna. Sei curiosa di sapere qualcosa sul femminismo? Il femminismo ha impedito alla donna di non essere trattata come oggetto sessuale, il femminismo ha impedito a molte donne di accettarsi e di stimarsi fino a quando non sarebbero state in grado di fare i muscoli come l’uomo, il femminismo ha svuotato il significato di essere donna la quale avrebbe valore solo in relazione al suo livello di potere sugli altri, il femminismo ha reso molte donne deboli, isteriche, zitelle, ridicole e agguerrite, ha tirato fuori loro il peggio proprio avvicinandole alla violenza che praticano contro di loro molti uomini.
Probabilmente Titti appartiene a quella schiera di donne che a 20 anni vuol essere libera di fare e andare con chi gli pare, poi a 50-60 ha la pretesa di avere un uomo e un bambino da poter sfoggiare. Molte donne al giorno d’oggi sono così. Ahi le coguare!
E’ uno dei motivi per cui il Giappone ha un grosso calo demografico.
Il femminismo (ma direi la libertà sessuale intesa come l’esagerazione odierna dove il comune senso del pudore viene buttato nello scarico del cesso) è qualcosa che ci fa guardare male da musulmani, induisti, e altre religioni.
Niente di male nel indossare vestiti, un costume al mare, usare un linguaggio un po’ colorito…ma quando si scade nel turpiloquio più volgare che anche i comici in tv lo usano pensando che così si catturi più pubblico solo perchè è di moda…a che pro? E’ la storia del vedo-non vedo: dopo un po’ vedere organi genitali potrà anche non suscitare la minima reazione istintiva, tanto la cosa è trita e ritrita. Insomma la troppa cioccolata stufa a mangiarla tutti i giorni.
Cosa ci contestano le altre religioni? Una delle cose è proprio questo meretricio (pensavo di usare l’altra parola, ma non volevo mi annullassero tutta la risposta) a buon mercato. Mica per niente la donna occidentale è vista come colei che fa sesso con gli animali più impuri, una vera porca e perciò facile. Mica per niente molti stupratori sono africani, egiziani e così via: si buttano su quella che considerano carne fresca. Tutto grazie al femminismo che ha prosperato in modo erroneo fino a debordare nel peggiore dei modi.
Visto che ci sei, che sei così brava, dammi pure 6 numeri che divento miliardaria! Complimenti per come sei rapida a giudicare il prossimo, alla faccia di ciò che insegna il Vangelo.
Io brava? Guarda proprio non mi conosci: sono la prima a giudicarmi più volte e anche in modo molto severo anche qui, scusandomi per la mia scarsa memoria, ammettendo di non essere un granchè a relazionarmi,a scusarmi se offendo qualcuno o se mi pare di essermi spinta troppo oltre nel discorso per curiosità e così via. non mi sono fatta problemi a fare coming out sulla mia asessualità (che non è ermafroditismo come pensano alcuni).
E sono consapevole degli errori di grammatica che sbadata come sono è troppo tardi per correggere.
6 numeri? Io non gioco, e non perchè voglia impedire alla gente di farlo o non farlo: solo non mi interessa, non ho mai comprato nemmeno un gratta e vinci per me. Non so nulla di ruote.
Come ho già spiegato poi penso di essermi descritta tante di quelle volte che chiunque su UCCR potrebbe riconoscermi incontrandomi.
Tra l’altro il discorso su come ci vedono le altre religioni che ho fatto non è per bravura, ma frutto di osservazioni: effettivamente potrò non essere molto brava con le persone, ma non vivo sotto una campana di vetro isolata dal mondo, sebbene una parte di me tenda verso l’isolamento, l’altra verso la gente.
Il discorso delle coguare non l’ho inventato. E molte fanno l’inseminazione apposta dopo tanto tempo.
Che altro posso dirti? Come ci vedono le religioni non l’ho inventato io, ma pensaci. Leggi i giornali (e non solo quelli di partito, io del resto non consulto solo i siti religiosi). Come ci vedono…prova a parlare con gente di altre religioni (ovviamente da donna potresti riuscire meglio con le donne) e vedrai.
Osserva il mondo, con le sue religioni, le sue usanze, le notizie, le sette e molto altro ancora con I TUOI OCCHI, non con quelli DELLA MASSA.
Non so che altro dirti, comunque non mi hai offesa. Passa una buona serata!
Comunque non è un discorso sensato dire che la donna poco vestita e disinibita attira molto il vecchio bavoso e pervertito. Nessuno dice di mettersi un vestito lungo fino ai piedi con la gorgiera, ma quando gli short hanno la stessa lunghezza delle mutande non si venga a dare la colpa a me perchè ritengo sia una cosa poco intelligente girare così anche in quartieri poco sicuri.
Ho dimenticato il punto interrogativo finale!
“Probabilmente Titti appartiene a quella schiera di donne che a 20 anni vuol essere libera di fare e andare con chi gli pare, poi a 50-60 ha la pretesa di avere un uomo e un bambino da poter sfoggiare. Molte donne al giorno d’oggi sono così. Ahi le coguare!” Veramente, se c’è una persona che si permette di etichettarne un’altra in questa discussione, mi sembri tu.
Sei proprio offesa!
Tanto per intenderci non ho nemmeno 30 anni, poi ho già detto tante volte che figli non ne farò perchè non voglio trasmettere la mia malattia. Ho detto però che se mai dovesse capitarmi di restare incinta non abortirei: una vita è una vita.
Mah, da come parli mi pare che quella che non accetta come va il mondo siano proprio le femministe come te. Persino parecchie vecchie femministe della prima ora hanno ben compreso che le loro idee erano sbagliate.
Però quello che dico di solito lo baso su esperienze, su chiacchierate, impressioni con altre persone. E tu?
L’unica cosa che ha portato davvero di “decente” il femminismo è stato il fatto di poter andare a votare. Però chissà come mai la gente indipendentemente dal sesso va sempre meno a votare.
Le cose che hai citato sopra esistevano da tempo immemore, e Dario dice giusto: il male esiste da che esiste l’uomo. Dalla tentazione in poi, insomma.
La donna nel convento ci andava a volte anche per sua scelta per non sposarsi, oppure per sfuggire ad una situazione familiare triste. E non è solo dei cristiani il cercare la vita monastica: anche i buddisti si facevano monaci dopo una delusione d’amore, dopo una vita da soldato, o per scelta di vocazione.
Le case chiuse…non si chiamano più così ma pensa un po’ che fanno alcune donne che non hanno più il lavoro a causa della crisi? Come pensi mantengano figli o famiglia? Proprio così, con il mestiere più vecchio del mondo: in qualche modo bisognerà sfamarsi o sfamare la prole e marito. Alcune sceglono quella perchè è l’unica opzione che trovano. Triste ma va così.
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/11/27/news/tornare_al_mestiere_pi_antico-101569203/
Alla redazione: se vi scoccia il botta e risposta che sto portando avanti con Titti, per me potete anche cancellarlo. Potete togliere anche le mie risposte se vi va. Se no, cara Titti continuiamo.