Michela Marzano contro cultura dello scarto, ma è paladina di aborto ed eutanasia

La filosofa Michela Marzano è un chiaro esempio dei falsi amici di Papa Francesco di cui abbiamo parlato nel nostro dossier a lui dedicato. Si dichiara cattolica ma utilizza lo spazio pubblico per contrastare tutte le posizioni etico-morali cattoliche.

Lo fanno in tanti, purtroppo. Ma la sua particolarità è voler passare non come dissidente, ma come obbediente alle indicazioni del Santo Padre. Un anno fa, ad esempio, ha sostenuto: «Se vogliamo una società pacifica che non sia fondata sullo scarto, come ha detto di recente Papa Francesco, dobbiamo promuovere l’uguaglianza». Peccato che aveva appena finito di sostenere “l’uguaglianza di genere”, ovvero l’eliminazione delle differenze tra uomo e donna, cosa ben diversa e notoriamente avversata dallo stesso Francesco.

Recentemente la Marzano ci è ricascata, schierandosi contro la cultura dello scarto, avvallando le parole del Pontefice: «La nostra è una società dello scarto, come ci ha recentemente ricordato papa Francesco. La soluzione non può quindi essere quella di farne l’elogio, spingendo alla rassegnazione gli “scartati”, ma pensare e costruire una vera cultura dell’inclusione».

Ma la filosofa di Repubblica ha capito cosa intende Francesco quando parla di “cultura dello scarto”? Glielo ricordiamo. Si rivolge non solo alla società consumistica indifferente alla povertà e agli ultimi, ma anche a chi vorrebbe equiparare altre unioni alla famiglia naturale, la quale –ha detto Bergoglio- è «oggetto di scarto a causa di una sempre più diffusa cultura individualista ed egoista che rescinde i legami e tende a favorire il drammatico fenomeno della denatalità, nonché di legislazioni che privilegiano diverse forme di convivenza piuttosto che sostenere adeguatamente la famiglia per il bene di tutta la società». Inoltre, Francesco ribadisce che la «cultura dello scarto porta a rifiutare i bambini anche con l’aborto», così -in un’altra occasione, «si scartano i bambini per mancanza di cibo o perché vengono uccisi prima di nascere». Al Parlamento europeo ha coraggiosamente ricordato invece che cultura dello scarto è anche «quando la vita non è funzionale e viene scartata senza troppe remore, come nel caso dei malati terminali, degli anziani abbandonati e senza cura, o dei bambini uccisi prima di nascere».

Ed è superfluo ricordare che le battaglie della Marzano sono proprio a sostegno della cultura dello scarto che Francesco cerca di combattere: a favore del gender e dunque dello scarto delle differenze sessuali, è a favore dello scarto degli anziani e dei malati tramite eutanasia e ritiene lo scarto dei bambini, tramite l’interruzione di gravidanza, «l’unica possibilità che esiste, in uno stato civile, per garantire il rispetto delle donne». Nessuna parola per il rispetto dei bambini non nati.

La filosofa critica dunque la società dello scarto che lei stessa si sforza di sostenere, si è perfino dimessa dal Partito Democratico quando non è stata accetta la maternità surrogata di cui è paladina, la quale -è quasi inutile ricordarlo- prevede che i bambini vengano strappati dalle loro madri biologiche -che li hanno portati in grembo e partoriti-, per consegnarli ai loro compratori o distribuirli generosamente agli amici, come fossero pacchi natalizi. Questa è l’inclusione di cui la Marzano parla sempre? «Io ho allergia degli adulatori», ha detto anche Francesco. «Perché adulare un altro è usare una persona per uno scopo, nascosto o che si veda, ma per ottenere qualcosa per se stesso. A Buenos Aires li chiamiamo “lecca calze”, e la figura è proprio di quello che lecca le calze dell’altro. E’ brutto masticare le calze dell’altro».

La redazione

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70 commenti a Michela Marzano contro cultura dello scarto, ma è paladina di aborto ed eutanasia

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  1. Max ha detto

    Mi sembra un buon articolo.

    Come si legge, sono in tanti a tirare la giacca a Papa Francesco per supportare tesi molto diverse da quelle che in realta’ egli sostiene, anche ripetutamente e con energia. La Marzano appare essere una di queste persone. Ma basta dare un’occhiata al panorama dei politici, giornalisti ed uomini di spettacolo per trovarne tante.

  2. Francesco ha detto

    Il gender mette fortemente in luce le differenze sessuali che sono alla base della sua stessa definizione.

    La cultura dello scarto NON esiste, perchè in ogni momento si cerca sempre di salvare, curare e gestire chi ha bisogno.

    Questa definizione di cultura dello scarto è altamente offensiva nei confornti di tanti medici e volontari che ogni giorno si sacrificano per stare vicino alle persone che hanno bisogno.

    Per cui potete smetterla con la vostra opera di disinformazione e di seminare odio sociale.

    • gladio ha detto in risposta a Francesco

      Francesco, stai bene?

      • sara ha detto in risposta a gladio

        Ha dato il suo contributo………………………………………………………………………………………………..

        Ringraziate piuttosto! Che qualcuno ci INFORMA.

        Ingrati.

    • lorenzo ha detto in risposta a Francesco

      Cosa intendi per gender?
      L’aborto e l’eutanasia non sono forse cultura dello scarto?

    • Mari ha detto in risposta a Francesco

      “Il gender mette fortemente in luce le differenze sessuali che sono alla base della sua stessa definizione”
      Spiegamela questa perché io non lo vedo questo mettere in luce, a meno che non abbiamo idee completamente diverse su cosa è gender

    • minstrel ha detto in risposta a Francesco

      Mi unisco al coro: esplica le assurdità palese che ci pare tu abbia sostenuto se vuoi disputare. Grazie.

      • vauro ha detto in risposta a minstrel

        Niente, ha sganciato la bomba e poi è scappato appena gli si è chiesto di argomentare.
        D’altra parte probabilmente gli interessa solo seminare odio sociale.

  3. StefanoPediatra ha detto

    La cultura dello scarto esiste, ahimè, a tutti i livelli e con diverse “gradazioni”. Il fatto che, come dici tu, Francesco, tanti medici e volontari si sacrificano tutti i giorni in tutto il mondo, da sempre, per le persone che hanno bisogno (ma io metterei nell’elenco anche tante mamme che ogni giorno sacrificano un po’ di se stesse per occuparsi dei propri bambini o degli anziani che restano in famiglia; e anche, appunto, gli anziani, i nonni, che ogni giorno si spendono per supportare le giovani famiglie in difficoltà; e tante altre categorie, missionari, sacerdoti, alcuni insegnanti, …) nulla toglie al fatto che purtroppo la cultura dello scarto esista. Non è parlare di cultura dello scarto che dovrebbe offendere tutte le categorie di cui sopra; è piuttosto il fatto che questa cultura sia oggigiorno imperante che dovrebbe indignarli. Se così non fosse infatti, se la nostra società amasse i più deboli, bambini, anziani, malati, famiglie, metterebbe in atto politiche di supporto e non lascerebbe (semmai spesso anche ostacolandoli) tutto sulle spalle di volontari, medici volenterosi e appassionati per la vita (perchè mica tutti lo sono, ahimè; o magari lo erano, ma a forza di essere lasciati soli e sovraccaricati alla fine hanno perso entusiasmo), nonni e genitori e missionari e…
    La cultura dello scarto esiste eccome. Ed è sotto gli occhi di tutti (o almeno di quelli che non sono ciechi o che si rifiutano, questi sì, ideologicamente, di vedere). E sottolineare tutto ciò non significa seminare odio sociale: significa dire il vero; e la verità talvolta fa male ma è sempre giusto affermarla.

    • Francesco ha detto in risposta a StefanoPediatra

      xMari

      il gender: esistono diversi aspetti della sessualità, da quello biologico, a quello sociale.
      Il termine gender si riferisce all’aspetto psicologico e sociale.
      Una persona nasce con un sesso biologico, ma con una personalità diversa di SESSO OPPOSTO, verso il quale tende naturalmente.

      Quindi si afferma la propria IDENTITA di genere, che appunto è al centro della problematica e quindi ecco che la differenza sessuale viene messa in grande risalto.

      Altrimenti non si porrebbe alcuna questione se un sesso vale l’altro!

      Solo di fronte alla legge i due sessi non hanno differenza, ovvero hanno pari diritti e contro ogni tipo di discriminazione concorre l’educazione sessuale nelle scuole.
      Discriminazione nei confronti dei diritti civili capisci?

      La dottrina cristiana invece è stata denunciata anche da diversi organi internazionali per promuovere le discriminazioni
      e istigare l’omofobia, come è avvenuo durante il FamilyDay.
      Il Family Day insinua la paura, ovvero la fobia, veso le coppie gay e l’omosesualità.

      xStefanopediatra
      No caro Stefanopediatra: la cultura dello scarto non si riferisce ad amare i più deboli, quello tutti lo facciamo, ed è l’aspetto capitalista della società teso a generare differenze di classe a creare problemi.

      Lo scarto a cui si riferisce la propaganda cattolica è quello dell’eutanasia o dell’aborto e più in generale si cerca di gettare ombra sull’assistenza ai malati
      per fomentare quel senso di smarrimento su cui poi la chiesa basa il suo business.

      L’eutanasia è un diritto civile e non rappresenta nessuno scarto,
      indurre i malati a rimanere in stato vegetativo per alimentare il turismo religioso dei famigliari e riempire le chiese questa si è cultura dello scarto, dell’abominio.

      Perchè non iniziate a lottare contro la cultura dello sfruttamento del dolore?

      • Michele ha detto in risposta a Francesco

        In verità per i “genderisti” la differenza sessuale è un aspetto marginale (“meramente biologico”, direbbe la Marzano) della propria identità. Ed è ovvio il motivo per cui lo sia: il sesso non è modificabile a piacimento mentre il genere lo è, e pertanto i “genderisti” devono il ridurre il sesso ad un livello secondario.
        Di conseguenza dire che con l’affermazione dell’identità di genere si mette in risalto la differenza sessuale significa non sapere di cosa si sta parlando oppure confondere volutamente i piani.

      • lorenzo ha detto in risposta a Francesco

        Conosci il meccanismo evolutivo chiamato selezione sessuale?
        Dimostrami che non è vero che la natura ritiene certi individui inadatti o addirittura dannosi alla prosecuzione della specie ed ostacola(fisicamente o psicologicamente poco importa) la loro riproduzione.

        Parli di eutanasia o del desideri di farla finita con la paura che crea il vuoto della vita?

        • Paolo ha detto in risposta a lorenzo

          — x Michele

          No, il sesso biologico è solo UNA delel accezioni della sessualità: si sta parlando di IDENTITA DI GENERE
          che NON deriva necessariamente da quella biologica della persona e non riguarda l’orientamento sessuale.
          In quest’ambito viene posto l’accento sula differenza sessuale.

          Anzi, siete voi che riducete tutto alla dimensione che piu vi fa comodo, ovvero quella meramente biologica.

          Esiste l’attrazione sessuale, l’orientamento sessuale, l’identita di genere, l’omosessualità, e altro ancora tutto con le dovute sfumature e definizioni appropriate.

          Dovete prendere coscienza che esistono altre dimensioni della sessualità, per capirle fatevi aiutare da un medico e non da UCCR.

          — xLorenzo

          Io lo conosco evidentemente non lo conosci tu.

          Ora riducete tutto alla selezione naturale e diventate Darwinisti e materialisti e quando vi fa comodo riducete una persona ad una semplice cellula e l’anima non interessa più (che ricordiamo secondo il cristianesimo arriva dopo un paio di settimane!! quindi prima è del tutto lecito abortire!!)

          Ma non avete detto che la selezione e l’evoluzione non esistono, che l’uomo non deriva dalla scimmia?

          Oppure credete in un creatore che instituisce la catena alimentare e la legge del piu forte ?
          (con conseguenze bizzarre, dio ha creato gli omosessuali MA ha anche creato la selezione naturale, quindi contraddicendo se stesso?)

          Decidetevi.

          Chi sarebbe la “Natura”, un’altra divinità ora siete anche politeisti?

          Ok, Madre Natura li ritiene inadatti, quindi? ahahaha niente sesso per i gay perchè la dea Natura .. li ritiene indatatti? O intendi che devono essere eliminati?

          Inoltre come fanno ad essere dannosi per la specie se due donne fra loro non possono avere figli?

          Perchè mai i gay non dovrebbero avere rapporti sessuali visto che ai fini della specie sono del tutto ininfluenti?

          Gli eterosessuali continuano a riprodursi come prima..

          In realtà Il problema per la chiesa non ha nulla a che fare con la famiglia
          ed è di natura solamente POLITICA:
          la chiesa condanna gli omosessuali e induce all’omofobia, perchè questo è ciò che fanno i testi cosidetti sacri (di 4mila anni fa) su cui si basa la sua dottrina.

          In pratica sdoganare l’omosessualità significa perdere autorità e credibilità.

          E’ solo questa la sua preoccupazione:
          evitare un’altra profonda smentita da parte della storia e della realtà dei fatti, pertanto una battaglia già persa in partenza, come le altre.
          E allora si accontenta di mantenere una base di gente integralista, come fa Salvini con il razzismo.

          La vostra ideologia è semplicemente errata.
          La scienza ha condannato molte volte la “teoria del gender” espressa dalla chiesa, ancora non vi basta.

          Se non avete coraggio di affrontare la verità faevi aiutare, ma non alimentate discriminazioni sociali con menzogne e rovinando la vita agli altri solo perchè avete paura del buio.

          • minstrel ha detto in risposta a Paolo

            Oh my, che casino…
            1) fa piacere sapere apprendere implicitamente che alla fine questa benedetta e cosiddetta “teoria del gender” esiste anche per voi;
            2) fa dispiacere notare che non si è ancora capito cosa si intenda con tale definizione e dove noi si vada a parare quando se ne parla. Qui nessuno è per il determinismo biologico e la Marzano nel suo “gender” si difende usando uno straw man. Qui si intende quella linea linea di pensiero all’interno della riflessione sul gender che attraverso vari percorsi ha postulato la totale irrilevanza del dato biologico nei confronti sia dell’auto-percezione (identità di genere) che della manifestazione di sé (ruolo di genere).Beauvoir & Money & Stoller e company. Legga Puccetti e capisce tutto.
            3) che esistano 10-100-1000 dimensioni della sessualità è un assunto filosofico tutt’altro che provato, perché si ricordi che quando si parla di “esistere” in filosofia, non si intende soltanto “me lo sento che esiste” oppure “guarda, vedi che si sente diverso?”, ma si parla di dato oggettivo del reale che si mostra, in termini classici si sta parlando di essenza di un ente, della sua sostanza, della sua natura. Dividere in filosofia antropologia l’uomo in parti e dire che la parte “sessuata” sia quindi “divisibile” in Sesso e Genere è un assunto riduzionista e nominalista, come tale fortemente difficoltoso da gestire. Il fatto che lo si prenda per buono per comodità scientifica nei cosiddetti “gender studies” (che non centrano con la cosiddetta “gender theory” di cui sopra!) non significa che sia sostenibile filosoficamente, nè tanto meno che può fondare razioalmente una qualsiasi antropologia filosofica degna di questo nome. Così come il riduzionismo di comodo muove ancora moltissimi fisici nello studio della realtà, ma questo non significa che necessariamente questa metafisica pessima e contradditoria debba diventare l’unica metafisica possibile per osservare la realtà, anzi!
            4) ironia, questa sconosciuta
            5) Natura intesa in senso aristotelico-tomista! E’ nozione filosofica. Punto 2 quod erat demonstratum.
            6) chi fa politica qui è chi usa delle parole altrui facendo sofismi, ribaltandone il significato pur di esprimere la sua ideologia e la sua forma mentis deformata dalla stessa.
            7) Se essere contro il matrimonio gay significa essere razzisti, si vuol forse dire che il bisessuale sarebbe dunque un incrocio di razze? Non diciamo fesserie.
            8) La scienza ha certamente condannato molte volte la “teoria del gender”, ma non quella espressa dalla chiesa bensì quella espressa dai nomi che sopra citavo. Eppure questa “teoria” completamente demolita si va imponendo attraverso una ideologia che tenta di fondarsi, contro ogni evidenza, in “quella sarabanda di supercazzole pseudofilosofiche elaborate in Francia da intellettuali prevalentemente omosessuali (gli autori della cosiddetta French theory che Chiara Atzori indica come “nebulosa”) e rilanciate con contaminazioni POP / consumistiche negli USA. (cit. Renzo Puccetti, leggender metropolitane, pag. 129)

            Altro non dico, leggetevi il libro che ho citato, criticate quello.

          • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

            Hai blaterato a vuoto ma non hai contestato il fatto che le leggi di natura siano fatte in modo tale da impedire ad alcuni la perpetuazione della specie.

          • Michele ha detto in risposta a Paolo

            @ Paolo alias Francesco:

            Non sei tu ad aver detto che l’identità di genere mette in risalto la differenza sessuale? Ed adesso ci dici che le cose stanno tutte in un altro modo, ossia che l’identità di genere è altra cosa dal sesso. Ma se sesso e genere sono separati come fa il secondo a mettere in risalto il primo, quasi che il genere sia la pienezza del sesso (un po’ come la farfalla è la realizzazione della crisalide)?
            Allora, o il genere è vincolato strettamente al sesso tanto che tra i due non può esservi contraddizione (quindi maschio = uomo, femmina = donna), e questo tu l’hai negato, oppure non è affatto vero che l’identità di genere mette in risalto la differenza sessuale.
            Vedi tu quale corno dell’alternativa scegliere quando la tua testa avrà smesso di girare su se stessa.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Francesco

        Caro Francesco, so bene a cosa si riferisce la cultura dello scarto. L’esempio dei medici e dei volontari l’hai fatto tu e io l’ho ripreso.
        L’aborto e l’eutanasia non sono diritti civili. Semplicemente perché non sono diritti (tralascio di esprimermi sulla contraddizione di considerare “civile” una società che accetti l’idea, si arrenda all’idea di risolvere il problema della sofferenza fisica o morale con la morte provocata e che “legalizzi”, senza con ciò rendere più “civile”, pratiche che sopprimono la vita di esseri umani deboli come aborto ed eutanasia).
        Stare vicini al dolore delle persone, alle loro difficoltà, “compatire” (nel senso etimologico della parola) le loro sofferenze, essere solidali, accompagnare con amore i moribondi nelle ultime ore della loro vita cercando di alleviarne le sofferenze fisiche e morali, psicologiche, … no, non credo affatto si tratti di “sfruttamento del dolore”.

        • Paolo ha detto in risposta a StefanoPediatra

          xLorenzo
          Hai blaterato a vuoto ma non hai contestato il fatto che le leggi di natura siano fatte in modo tale da impedire ad alcuni la perpetuazione della specie.

          Sei tu che ripeti la stessa frase, rileggi bene la mia risposta.
          Entra nel merito della risposta, altrimenti trolleggi e basta, fai solo rumore.

          “Semplicemente perché non sono diritti”

          Questo è falso e quindi si hai capito bene cos’è la cultura dello scarto e infatti ne persegui tutti gli sbagli.

          Morire dignitosamente è un proprio e personale diritto civile, quello di non vedere la propria persona e il proprio spirito deformati da malattie che tolgono ogni dignità e sopratutto la propria coscienza.

          Se per te una persona deve essere costretta a perdurare in uno stato vegetale è una tua opinione che non può essere imposta ad altri.

          Puoi fare testamento biologico e scegliere (ovviamente scenario che non deve accadere a nessuno è ovvio) in quel senso.
          Ma non puoi pretendere di fare una legge che la impone a tutti.

          Ed è questa la differenza: chi vuole morire dignitosamente non impone a voi di fare altrettanto ma voi invece volete imporre la vostra (non) morale peraltro di stampo religioso a tutti e che alimenta business orribili.

          L’eutanasia non è un omicidio, ma il diritto civile a morire dignitosamente.

          ”Stare vicini al dolore delle persone, alle loro difficoltà [] accompagnare con amore i moribondi nelle ultime ore della loro vita [] no, non credo affatto si tratti di “sfruttamento del dolore”.

          Se ci fai i soldi come avviene in tanti santuari come Lourdes, ebbene SI è proprio sfruttamento del dolore.
          E’ il reato piu vergognoso.

          • Mari ha detto in risposta a Paolo

            guarda se vuoi possiamo comparare il business di cui parli tu (che è comunque presunto, vorrei tanto sapere da dove vengono queste notizie e quanto c’è di vero dietro) con altri business che costituiscono la cultura dello scarto come ad esempio l’aborto e la fecondazione assistita, che sono sicuro tu consideri diritti inalienabili però forse.
            In ogni caso tu cosa pensi del suicidio (quello delle persone normali capaci di vivere una vita normale intendo)? perché l’eutanasia è innanzitutto una forma di suicidio (e già che ci sono sottolineo che in realtà la Chiesa è già contraria all’attaccamento terapeutico, che magari ricordarlo può aiutare ad equilibrare un po’ le opinioni)

          • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

            Vedo che meni fendenti alla cieca a destra ed a manca: cosa ti succede?
            Perché continui ad attribuire alla Chiesa delle tue farneticazioni, a spacciarle per vere ed a crederti intelligente perché la contesti?

          • Michele ha detto in risposta a Paolo

            Poniamo che l’eutanasia sia un diritto civile.
            Ora, la titolarità e l’esercizio di un diritto presuppongono la libertà di scelta, e la libertà di scelta a sua volta presuppone altre condizioni, la vita e l’uso di ragione anzitutto.
            L’eutanasia è il porre fine alla propria vita; ma se pongo fine alla mia vita, elimino la condizione di esistenza della libertà di scelta, e quindi dell’esistenza di diritti soggettivi.
            Dunque, a rivendicare come diritto l’eutanasia, ci troviamo di fronte ad un diritto che nega se stesso.
            Come si esce dal circolo vizioso?

          • Francesco Agostino Fassi ha detto in risposta a Paolo

            La mia vita per qualcuno è indegna di essere vissuta e lo sai perché?:
            al primo ricovero in clinica psichiatrica mi definirono PSICOSI DI TIPO SEMPLICE
            al secondo ricovero nella medesima clinica mi definirono PSICOSI NON STRUTTURATA SUBCRONICA
            al terzo ricovero in un altra clinica mi definirono PSICOSI PARANOIDE CRONICA CON ESACERBAZIONE ACUTA (può essere socialmente pericolosa almeno secondo Internet)
            al quarto ricovero in repartino dell’ospedale mi definirono PSICOSI IN DISTURBO DI PERSONALITA’
            al quinto ricovero in repartino del già scritto ospedale mi definirono DISTURBO DI PERSONALITA’ MISTA/DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO.

            Tempo fa su change.org c’è stata una petizione dove i firmatari hanno scritto per la riapertura dei manicomi ed in più avevano la possibilità di esprimere un parere sul perché firmavano. Uno scrisse “li odio tutti”[i malati mentali], un altro “perché il mio voto deve valere quanto quello di un malato mentale”, un altro scrisse “evidentemente la selezione naturale non ha raggiunto il suo scopo” [come vedi questo commento lascia intendere molte cose: ELIMINARE I MALATI MENTALI PERCHE’ INDEGNI DI VIVERE NEL LORO STESSO INTERESSE E PER FATTORE SOCIALE FORSE].
            Il tuo commento parte da una logica che non esiste per la quale ognuno è un individuo che vive per se stesso, è sempre autonomo, non ha bisogno degli altri per vivere e non vive per gli altri ed allora liberamente può decidere come, quando, dove morire: perché aspettare di essere malato per farlo, dopotutto se c’è il diritto a morire questo può avvenire in qualsiasi momento. Peccato che non siamo individui ma siamo persone, dove tutti vivono per qualcuno e ognuno vive per tutti, o almeno dovrebbe essere così. Ma quando tu reclami il diritto a morire, sappi che anche la società acquisisce il diritto a decidere QUANDO, COME E DOVE tu devi morire, magari quando non ti fa comodo, perché ha interessi più grandi dei tuoi per farti morire rispetto alle tue motivazioni per le quali vorresti morire con dignità: magari a 90 anni quando sei in salute per la maggioranza dei giovani e meno giovani che si vogliono divertire hai già vissuto abbastanza e visto che magari sei in pensione sei diventato un peso inutile poiché non lavori e godi la pensione, soldi rubati ai giovani che sentiranno i tuoi 90 anni come un peso di piombo per il loro giovani piedi.

            Infine ricorda che estremizzare concetti come la libertà altrui finisce dove inizia quella degli altri o non si può imporre la tua opinione agli altri io ti dico: se fossimo colleghi di lavoro con possibilità di avanzamento di carriera seduti ad un tavolo a mangiare e per qualche motivo ti finisse qualcosa in gola e stai morendo soffocato IO NON FAREI NULLA PER SALVARTI LA VITA visto che con la tua morte mi muore un concorrente per la carriera e questo significa più denaro nelle mie tasche se passo di grado. Se mi si accusa di omissione di soccorso rispondo che se uno è libero di decidere quando vivere e quando morire io sono libero di decidere QUANDO AIUTARE E QUANDO NON AIUTARE PERCHE’ NE HO DIRITTO E PERCHE’ NESSUNO MI PUO’ IMPORRE IL SUO VOLERE NEL FARSI AIUTARE QUANDO IO NON VOGLIO PRESTARE SOCCORSO: CHI SEI TU PER OBBLIGARMI A SALVARTI LA VITA?

            Attento a parlare di diritti che vanno contro la sacralità della vita: si rischia di finire bruciati, magari dai tuoi stessi figli dopo averli educati a questa mentalità se hai soldi e loro ne hanno bisogno. Cordiali Saluti. Peccato che per me se tu sei in stato vegetativo o in coma sei IMPORTANTE SOLO PER IL FATTO CHE CI SEI e non dico che ci sono persone che meritano di vivere più di te!, come una persona con cui ho parlato che affermava proprio questo concetto in merito ad una persona in stato vegetativo; anzi dico che se anche io sono sano e lavoro tu hai il diritto di vivere e io ho il dovere di renderti la cosa più gradevole possibile e faccio di tutto perché il tuo stato vegetativo possa trovare giovamento sostenendo ad esempio le cliniche del risveglio e mai pensando che la tua vita sia indegna di essere vissuta o che la mia abbia più diritto di essere vissuta della tua. Comunque alla fine sei tu che devi scegliere gli amici, ma se scegli quelli che ti fanno morire, come tu vuoi, in stato vegetativo, forse saranno gli stessi che magari mentre hai un momento di crisi e stai per buttarti giù da un ponte se passeranno per la stessa strada diranno “è la sua volontà, avvenga secondo ciò che vuole lui”.

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Paolo

            Paolo, io non trovo “incivile” il fatto che una persona voglia interrompere per qualsivoglia motivo la propria vita: questo lo trovo una tragedia. Una tragedia che sono convinto in molti casi potrebbe essere evitata se quella persona, malata, anziana, disperata, sofferente, sola, sentisse intorno a sè amore. E posso assicurarti (per averne esperienza diretta e personale) che i tanti volontari (non tutti credenti: ti dice qualcosa questo?) che accompagnano i malati alla fine della loro vita o magari anche in santuari, alla ricerca di un po’ di pace interiore, tutto fanno tranne che sfruttare il dolore delle persone sofferenti: piuttosto lo condividono, provano a farsene parzialmente carico per cercare di lenire, anche se di una frazione millesimale, queste sofferenze.
            Ciò che trovo “non civile” è che uno stato renda “legale” la possibilità che una persona si tolga la vita o la tolga a qualcun altro. No, Paolo: un essere umano, dal momento del suo concepimento e fino all’ultimo giorno della propria vita, NON è qualcosa che si può buttare, scartare perchè malato o imperfetto (secondo i nostri criteri di perfezione). Non pretendo che tu sia d’accordo con me, ma non cesserò mai di ribadire questa mia convinzione. In tutte le sedi.

      • Max ha detto in risposta a Francesco

        L’eutanasia è un diritto civile e non rappresenta nessuno scarto.

        Ha il diritto alla sua opinione, ma non dia cosi’ scontato che sia un diritto civile, perche’ grazie al cielo c’e’ gente (non necessariamente credenti) che non sono d’accordo. Inoltre, in vari paesi del mondo l’eutanasia viene negata come legge perche’ si teme – non senza qualche ragione – che suoi piu’ deboli possa essere esercitata una pressione per “levarsi di mezzo”. Nel Regno Unito, che pure e’ un paese molto piu’ secolarizzato dell’Italia, un cambiamento della legge a favore dell’eutanasia e’ stato respinto piu’ volte con ampie maggioranze: “the law is in place to protect the weakest”. Contro questo cambiamento si sono levati gran parte dei medici britannici che lavorano nel campo.

        • Paolo ha detto in risposta a Max

          x Michele

          Non è obbligatorio esercitare un proprio diritto, come quello del voto ad esempio.
          Il tuo è un sillogismo decisamente provocatorio e un tantino infantile.
          Ridursi a questo significa palesemente non avere argomenti importanti.

          x Max

          E’ una posizione falsa: il timore paventato è in realtà un reato già previsto dal codice in quasi tutti i paesi, quello di induzione al suicidio.

          La propria volontà deve essere espressa nel pieno delle proprie facoltà, il testamento biologico serve proprio a questo.

          Anche tu cerchi cavilli..

  4. marcoardi ha detto

    Mi ricordano le obiezioni di un signore nato a braunau con i baffetti che ha scritto mein… Poi non ricordo
    Pare che circa alla 20 settimana di gestazione umana la SCIENZA abbia scoperto che il bambino provi dolore.
    Per fare un esempietto moralistico…

  5. maria cristina ha detto

    a proposito di falsi amici di Papa Francesco, ma perchè l’Osservatore Romano da’ uno spazio in prima pagina ad un
    articolo di Carlo Triarico presidente dell’Associazione dell’Agricoltura biodinamica fondata dall’esoterista Rudolf Steiner e basata su un rituale di concimazioni omeopatiche, con tanto di corni di vacca e vesciche di cervo maschio, che dovrebbero far confluire le forze spirituali, cosmiche e astrali nelle piante, rinvigorendole.

    http://www.osservatoreromano.va/it/news/semi-aleppo

    Non dovrebbe papa Francesco abboccare con tanta ingenuità a pseudo-teorie che di scientifico e di razionale non hanno proprio nulla!

    • marcoardi ha detto in risposta a maria cristina

      Tra le contraddizioni segnalate dai cosiddetti socciani. Paolo di Tarso corresse Pietro in alcuni frangenti.
      Detto ciò cattolicamente dico “Cum Petro Semper”

    • Hugo ha detto in risposta a maria cristina

      A parte che l’osservatore romano è organo indipendente da Francesco.

      In secondo luogo, non voglio abbassarmi a quel bambino immaturo e vendicativo di Sandro Magister, l’autore di questo incredibile “scoop”. Però devo farlo: faccio notare che lo stesso Magister è orgogliosamente da anni sul libro paga dell’Espresso che è l’organo di stampa più calunniatore e anticlericale della storia italiana. Però nessuno nota contraddizioni etiche in questo.

      • Maria Cristina ha detto in risposta a Hugo

        Sei rimadto indietro caro Hugo da quest’anno,Sandro Magister non ha piu’il suo posto all’Espressoma solo il suo blog privato. Forse una parolina dell’amico di Francesco,Scalfari, lo ha fatto licenziare? Come Tosatti che e’stato cacciato da Vatcan Insider la Pravda vaticana?
        Per quanto riguarda poi i ciarlatani della biodinamica pare che proprio papa Francesco abbia un debole per loro avendoli invitati insieme ai no global a vqri convegni in Vaticano. Quindi di amici discutibili oltre laMarzano se ne cominciano a contare molti,forse troppi….

      • Kosmo ha detto in risposta a Hugo

        Ah perchè invece Scalfari?
        E comunque, l’Osservatore Romano è o non è l’organo ufficiale della Santa Sede?
        E le ha dette o no quelle cose?

  6. Klaus B ha detto

    Consiglio di leggere l’articolo di Renzo Puccetti su La Verità di oggi, a proposito della situazione attuale della psichiatria. Se uno è uomo e si sente donna, perché non riconoscerglielo? ma se uno si sente paraplegico pur avendo due gambe in perfetta efficienza, perché negargli di trascorrere il resto dei suoi giorni in sedia a ruote? e se uno si sente Napoleone, perché non chiamarlo Maestà Imperiale?
    Qual è il limite tra una condizione mentale patologica e una che non lo è? io non lo so, il che è normale non essendo io uno psichiatra; ma sembra che non lo sappia più nessuno.
    PS: per quanto ne so l’omofobia poco c’entra col gender, perché l’omosessuale è uno che non mette in dubbio la propria identità sessuale, solo che è attratto dalle persone del proprio stesso sesso.

    • Emanuele ha detto in risposta a Klaus B

      In effetti, se la discriminante è “sentirsi” uomo o donna indifferentemente dal sesso cromosomico, fisiologico ed ormonale ed in base a ciò si ha diritto ad essere equiparati in tutto al sesso cui ci sente di appartenere, allora uno potre sentirsi disabile o anziano, indipendentemente dallo stato di salute e dall’età ed in base a ciò esigere una pensione o dei sussidi…

    • Emanuele ha detto in risposta a Klaus B

      In effetti, se la discriminante è “sentirsi” uomo o donna indifferentemente dal sesso cromosomico, fisiologico ed ormonale ed in base a ciò si ha diritto ad essere equiparati in tutto al sesso cui ci sente di appartenere, allora uno potre sentirsi disabile o anziano, indipendentemente dallo stato di salute e dall’età ed in base a ciò esigere una pensione o dei sussidi…

    • Emanuele ha detto in risposta a Klaus B

      In effetti, se la discriminante è “sentirsi” uomo o donna indifferentemente dal sesso cromosomico, fisiologico ed ormonale ed in base a ciò si ha diritto ad essere equiparati in tutto al sesso cui ci sente di appartenere, allora uno potre sentirsi disabile o anziano, indipendentemente dallo stato di salute e dall’età ed in base a ciò esigere una pensione o dei sussidi…

  7. Io dico che è in malafede e usa la tecnica del cavallo di Troia…..

  8. Mari ha detto

    Faccio una domanda a Paolo e Francesco, secondo voi in una persona la corrispondenza tra sesso biologico e tutto ciò che concerne invece la “propria identità o percezione di genere” è preferibile e auspicabile? ritenete per caso che per un transessuale inseguire il sogno impossibile di avere il sesso opposto a quello proprio biologico (magari anche tramite la chirurgia) sia meglio che cercare di fargli accettare il proprio sesso biologico e farlo identificare con esso?

    • Mansueto ha detto in risposta a Mari

      Io poi questa storia di “sentirsi una donna nel corpo di un uomo o viceversa” non l’ho mai capita: io sono maschio e già da bambino, notando gli altri e relazionandomi a loro, ero giunto alla conclusione che le femmine erano come me, soltanto con caratteristiche fisiche diverse (dovute all’influsso degli ormoni in percentuali diverse in base al sesso, giusto?) e che in genere – ma mica sempre – loro si interessava di argomenti o attività che in genere ai maschi interessavano poco o nulla, e come noi maschi facevamo gruppo tra noi attorno ai nostri interessi, così le femmine lo facevano attorno ai loro, ma questo non pregiudicava lo stringere amicizia e frequentare anche appartenenti al sesso opposto.
      Quindi, se invece che maschio fossi nato femmina, sarei fisicamente diverso, magari – ma non è detto – m’interesserebbero cose diverse, avrei più amiche femmine che amici maschi e sarei attratto dagli uomini invece che dalle donne, e lo avrei accettato senza troppi pensieri così come ho accettato l’essere maschio. Io continuerei a restare io, perché il sesso non determina il mio essere una persona brava o cattiva, gentile o maleducata, intelligente o stupida, umile o presuntuosa, mite o facile all’ira ecc.
      Ma il fatto stesso di voler essere qualcosa di diverso dal proprio dato biologico che non sta in piedi: se tu sei A, come fai a desiderare di essere -A se tu, proprio perché sei A, non ne hai mai avuto esperienza? Come ti fa a mancare qualcosa che non hai mai sperimentato? Il tuo voler essere -A può essere solo un preconcetto, un’idealizzazione che ti sei costruito nella tua mente notando solo quello che volevi notare (nello specifico essere femmine è meglio di essere maschi? Perché, non esistono anche femmine che sono cattive persone/hanno un brutto carattere? Perché forse ti piacciono di più le cose che in genere piacciono alle femmine? Perché, non esistono femmine a cui piaccia “roba da maschi” o maschi a cui piaccia “roba da femmine” e che, nonostante questo, continuano a sentirsi maschi?).

  9. Emanuele ha detto

    Per Paolo

    …scusa, non ho capito il punto della questione.

    1. Si tratta di riconoscere che alcune persone hanno una visione diversa della sessualità e più in generale della vita e vanno rispettate in quanto tali?

    2. Oppure si tratta del fatto che la società debba garantire e sostenere qualunque istanza in base a ciò che uno desidera: sessualità, figli, vita, morte, anche in contrapposizione con i diritti di altri soggetti come nell’aborto o nella procreazione medicalmente assistita?

    Ovviamente le due questioni, benché correlate sono ben diverse…

    • Paolo ha detto in risposta a Emanuele

      x MARI

      “secondo voi in una persona la corrispondenza tra sesso biologico e tutto ciò che concerne invece la “propria identità o percezione di genere” è preferibile e auspicabile?”

      Certo che sì.

      “ritenete per caso che per un transessuale inseguire il sogno impossibile di avere il sesso opposto […] sia meglio che cercare di fargli accettare il proprio sesso biologico e farlo identificare con esso?”

      Certo che sì.
      Negli esseri umani, la componente psichica è quella che afferisce e definisce la propria personalità e individualità, non quella biologica.

      Esistono percorsi specifici a cui un transessuale deve sottoporsi durante la fase di transizione,
      ci sono un’infinità di passaggi e consulti psicologici proprio per verificare OGGETTIVAMENTE che la natura omosessuale della componente psichica sia reale e non temporanea, come accade in alcuni casi.

      Se avete domande informatevi presso il vostro medico curante, e non da truffatori come Adinolfi.

      Ogni altro tentativo di “cercare di fargli accettare…” come dici tu, per di piu al di fuori degli opportuni contesti medici, è un abuso sulla persona, è un tentativo di fargli il lavaggio del cervello, in genere cosa poco gradita, nonchè reato.

      Esistono alcuni movimenti integralisti cattolici che mascherano tutto questo attraverso subdoli perscorsi “spirituali” , “campi di riconversione” e quant’altro..
      queste persone devono essere assolutamente denunciate alle autorità competenti.

      x Emanuele

      Vi avvelenate ogni giorno contro le coppie gay e non avete speso nenache un briciolo di fiato per nessuno dei gravi reati imputati alla chiesa, pedofilia in primis divenendone anzi dei complici nella difesa dell’omertà.

      1. Si tratta di riconoscere la realtà della sessualità cosi come dice la scienza e non la bibbia, e i diritti delle coppie gay.

      La sessualità (come tanti altri aspetti della realtà) NON è materia di fede.

      Le varie forme della sessualità non sono una personale visione ma una realtà su cui è la medicina ad avere voce in capitolo.

      Se avete paura delle coppie gay allora siete malati di omofobia, parlatene con un medico.

      La chiesa ha sempre commesso gravi e grandi errori quando si è contrapposta alla scienza e in generale alla realtà dei fatti e persegue una dottrina fortemente misogina, sessuofobica e omofoba.

      Se continuate dopo 4mila anni a interpretare la realtà secondo profezie e testi sacri fate del male a voi stessi, vi rendete ridicoli e create disinformazione, divisioni e contrasti sociali.

      A questo punto è possibile solo concludere che siete in malafede per perseguire altri scopi, in particolare quello da me evidenziato nei post precedenti.

      2. Si tratta di capire prima di tutto che non avete NESSUN diritto di imporre la vostra morale agli altri.

      Se qualcuno di voi è cristiano ed è gay, ha diritto di rimanere casto seguendo le indicazioni dei profeti ecc.. ma di certo NON ha ALCUN diritto di imporre tale sua (non) morale a tutti gli altri.

      La società deve garantire OGNI istanza per la quale sono stati riconosciuti dei diritti.

      Non esiste NESUSN motivo oggettivo per impedire le coppie gay.

      Il matrimonio è un diritto umano e una persona gay HA IL DIRITTO UMANO di formare con la persona che ama una COPPIA e pertanto devono essere riconosciti tutti i diritti necessari.

      Questo principio non puo essere messo in discussione, tantomeno da nessuna religione che non ha nessuna voce in capitolo sopratutto per i numerosi errori commessi in passato.

      Inoltre questo diritto umano è sancito a più livelli (nazionale ed Europeo) e non è nè correlato nè messo in discussione da nessuna formulazione astratta, inesistente e inventata in malafede (incesti, poligamie ec..).

      Nessuna religione deve interferire con la vita pubblica.

      Se la pensate in altro modo diverso allora perseguite una politica teocratica e ve ne assumete la responsabilità confermando la vostra ostilità alla vita civile, esattamente come ogni altra setta, islam compreso.

      Lo Stato Pontificio è morto nel 1870.

      • Mari ha detto in risposta a Paolo

        tutte le accuse gratuite che tu rivolgi ai cristiani si adattano perfettamente anche a te, tu fai finta che non sia così ma tutte le tue opinioni e la tua avversione contro i cristiani (che ti porta il più delle volte a dire facili accuse, mezze verità storiche e qualunquismi) sono frutto della tua religione, che è l’ateismo. e stai tranquillo che la tua religione ha dimostrato in un tempo molto minore del cristianesimo di poter fare peggio in termini di libertà violate e vite umane distrutte

      • Mari ha detto in risposta a Paolo

        In particolare… 1 quando tu dici che nessuna religione dovrebbe interferire con la vita pubblica fai un discorso secondo me distante dalla realtà, in realtà la religione è uno dei tanti fattori personali che determinano il modo in cui una persona pensa e si comporta nella società, e moltiplicato per tutte le persone questo diventa parte integrante della vita pubblica, e anche delle leggi che uno stato decide; dopotutto tutto quello che tu consideri diritto o meno dipende da quello che credi tu personalmente, e per cui vuoi che si realizzi nella realtà.
        2 la pedofilia è un argomento che la Chiesa sta affrontando abbastanza seriamente in questo periodo, sicuramente meglio della maggior parte delle altre istituzioni, e in ogni caso quell’argomento è soggetto a disinformazione e false notizie di cui tu stesso potresti essere vittima ingigantendolo più di quello che non sia veramente, per esempio a me risulta che nella chiesa i casi di pedofilia siano in percentuali minore che nel resto della società; ad ogni modo stai pure tranquillo che i cristiani hanno a cuore quell’argomento.
        3 il fatto stesso che usi la parola omofobia come se potesse essere davvero una patologia fa capire che in realtà dell’argomento medicina tu ne capisci assai relativamente, specie se secondo te l’opporsi a pratiche come l’utero in affitto è sessuofobia o omofobia (e l’argomento “matrimonio gay” ruota anche attorno all’utero in affitto, l’essere contro la seconda è parte dell’essere contro il primo per tua informazione e comprensione)

      • Mari ha detto in risposta a Paolo

        In particolare… 1 quando tu dici che nessuna religione dovrebbe interferire con la vita pubblica fai un discorso secondo me distante dalla realtà, in realtà la religione è uno dei tanti fattori personali che determinano il modo in cui una persona pensa e si comporta nella società, e moltiplicato per tutte le persone questo diventa parte integrante della vita pubblica, e anche delle leggi che uno stato decide; dopotutto tutto quello che tu consideri diritto o meno dipende da quello che credi tu personalmente, e per cui vuoi che si realizzi nella realtà.
        2 la pedofilia è un argomento che la Chiesa sta affrontando abbastanza seriamente in questo periodo, sicuramente meglio della maggior parte delle altre istituzioni, e in ogni caso quell’argomento è soggetto a disinformazione e false notizie di cui tu stesso potresti essere vittima ingigantendolo più di quello che non sia veramente, per esempio a me risulta che nella chiesa i casi di pedofilia siano in percentuali minore che nel resto della società; ad ogni modo stai pure tranquillo che i cristiani hanno a cuore quell’argomento.
        3 il fatto stesso che usi la parola omofobia come se potesse essere davvero una patologia fa capire che in realtà dell’argomento medicina tu ne capisci assai relativamente, specie se secondo te l’opporsi a pratiche come l’utero in affitto è sessuofobia o omofobia (e l’argomento “matrimonio gay” ruota anche attorno all’utero in affitto, l’essere contro la seconda è parte dell’essere contro il primo per tua informazione e comprensione)

      • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

        Paolo, non dirmi che anche tu vuoi essere chiamato Loretta?
        https://www.youtube.com/watch?v=Sz9rJowh0pY

      • Emanuele ha detto in risposta a Paolo

        Non so cosa c’entri la religione con quello che ho chiesto comunque.

        1. Mi par di capire che ogni istanza vada rispettata… io non ho paura di nulla, né omosessualità, né poligamia, né eutanasia, né aborto post-nascita, né eugenetica.

        Mi chiedevo solo se queste istanze vadano rispettate in quanto tali e da quel che capisco tu dici sì.

        2. Tanto per cominciare, già il riconoscimento di un diritto è un’istanza quindi il tuo ragionamento è circolare. Prendi l’aborto, la società lo ha sostenuto in primis riconoscendone il diritto che prima non esisteva.

        E venendo al matrimonio, che pare interessarti particolarmente, esistendo un diritto assoluto al matrimonio, immagino che valga pure per poligami, poliamorosi, incestuosi, minorenni, ecc.

        Non ho invece capito come si possa tutelare due diritti universali contrastanti: ad esempio, nell’aborto il diritto di scelta della madre contrasta con quello alla vita del feto. Nella procreazione assistita, il diritto ad un figlio dei genitori, contrasta con la certezza delle proprie origini (anche in ambito medico) della prole.

        Esistono diritti di serie A e B? Soggetti più titolati di diritti di altri?

        • Paolo ha detto in risposta a Emanuele

          E’ sufficiente risponderti con una domanda molto semplice:

          Mari, cosa viene prima per te, il vangelo o la Costituzione?

          Alle varie accuse ai cristiani (e sottolineo ai seguaci di ogni altra setta religiosa) aggiungi allora l’assoluta mancanza di ogni senso dello Stato, della democrazia e della vita pubblica.

          L’adepto segue prima il suo guru e non le leggi dello Stato, siete intrinsecamente sovversivi.

          Ammettete pubblicamente la vostra volontà di restaurazione del potere pontificio e la vostra ostilità allo Stato Italiano, oppure tacete accettando le rgole della democrazia.

          Fuori dalla realtà ci sei tu visto che quando la religione comanda assistiamo ad ogni orrore e violenza, esattamente al pari di ogni dittatura: teocratica o politica non fa ALCUNA differenza

          Perchè il monoteismo è una forma di potere assolutista, del tutto incompatibile con la vita civile moderna e, nel caso del crstianesimo, basata su imperativi inacetabili: il primato pterino (del tutto inventato e insgnificante) e sulla causa prima di ogni jiihad: “Io sono il Signore, tuo Dio… Non avere altri dèi di fronte a me”.

          Ma pensi davvero che dovrebbero essere queste la basi per costruire una società normale?

          Il popolo che scrisse la bibbia ha perseguitato e distrutto molte popolazioni, ed oggi è stato condannato per crimini contro l’umanita nell’operazione “Piombo fuso”.

          La condanna a Galileo è uno dei passaggi piu vergognosi dove la scienza è stata umiliata in nome dei testi sacri ovviamente falsi.

          Quindi oggi nessuna religione deve più interferire con la vita pubblica perchè cosi insegna la storia e l’esperienza.
          Al pari delle dittature fasciste o staliniste.

          — “in realtà la religione è uno dei tanti fattori personali”

          appunto sono fattori personali e tali devono rimanere.

          Le leggi sono decise DEMOCRATICAMENTE a favore di tutti indipendentemente da ogni religione
          e un politico NON deve agire in base a specifici dogmi religiosi, altrimenti viola il suo mandato.
          Principi come solidarietà e fratellanza NON sono dogmi religiosi.

          E’ corretta la frase di Renzi “ho giurato sula Costituzione e NON sul vangelo”.

          Sono le basilari regole della democrazia e del vivere civile, se non le conosci informati.

          — “dopotutto tutto quello che tu consideri diritto o meno dipende da quello che credi tu personalmente, e per cui vuoi che si realizzi nella realtà.”

          Ma NON su basi dogmatiche, altrimenti il politico agisce faziosamente.
          Se ciò che un politico decide è in funzione di una religione e non è condiviso o condivisibile da tutti, rispondendo per giunta ad un’autorità estranea la Parlamanto, allora NON deve perseguirlo.

          — “la pedofilia è un argomento che la Chiesa sta affrontando abbastanza seriamente in questo periodo, ”

          Questo periodo che dici tu si potrae da ben 1700 anni e non è MAI stato affrontato.

          Vorrei a tal proprosito ricordsati che, considerando le donne indegne di apparire in pubblico e portatrici di malcostume e immoralità, allora
          il papa nel 1588 istuiti , valido fino al secolo scroso, la pratica della mutilazione dei genitali maschili ai bambini fino ad 8 anni di età.. per farli vestire da donna e farli cantare nei teatri.
          Pratica durata TRECENTO anni.

          Ma non dite che lo spirito santo consiglia i papi, i quali sono cristo in terra ecc..?

          Milgiaia di bambini sono stati sottoposti a questo orrendo trattammento.

          Uno di questi l’avrai sentito nominare… era il Grande Farinelli.

          La pedofilia pervade la chiesa sotto OGNI papa, anche sotto Bergoglio.

          La chiesa si rifiuta di fornire i documenti per indagare sui suoi vertici compreso Ratzinger e Woytla.

          A tutt’oggi vale il principio di omerta dettato dal “Crimemn Sollecitationis”.

          Il film pluriplremiato con l’oscar “SpotLight” basato sull’inchiesta premio Pulitzer del Boston Globe ha messo in luce come la pedofilia nella chiesa sia un fenomeno totalmente fuori controllo.

          Le inchieste sono state TUTTE confermate dalle indagini della magistratura statunitense.

          L’ONU ha esplicitamente condannato la chiesa per favoreggiamento alal pedofilia, questa è la principale differenza con gli altri ambiti, oltre all’enorme dimensione dle fenomeno.

          La chiesa invece che scusarsi e collaborare, ha ovviamente accusato l’ONU di ingenrenza.

          E la pedofilia procede.

          Il resto rimane alla tua onestà intelletuale e alla tua morale.

          “ad ogni modo stai pure tranquillo che i cristiani hanno a cuore quell’argomento.”

          Assolutamente FALSO: al contratrio di come è avvenuto contro le coppie gay, non è mai stata fatta alcuna dimostrazione ne manifestazione contro la pedofilia.

          Domanda semlice: secondo te la curia dovrebbe lasciare che la polizia indaghi su Ratzinger e sull’operato di Woytyla?

          — “il fatto stesso che usi la parola omofobia come se potesse essere davvero una patologia fa capire che in realtà dell’argomento medicina tu ne capisci assai relativamente”

          Certo che l’omofobia è una patologia e ti ho anche dato al definizione:


          L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità, e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio.
          L’Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo.

          Con il termine “omofobia” quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali[4].”

          OK?
          ora lo sai, non c’entra nulla l’utero in affitto (di cui se avvalgono in stragrande maggioreanza le coppie ETEROsesuali), pertanto chiedi al tuo medico di prescriverti delle sedute da uno psicologo per curare la tua omofobia.

          Come vedete la realtà e la storia si svolge su definizioni e binari ben precisi, che voi siete sempre pronti a invertire, manipolare e trasforamre per giustificare le vostre azioni.

          Il vostro problema è che non siete abbastanza onesti per accettare la realta e create disordine sociale.

          — x Emanuele

          1. allora non avrai problemi ad accettare le coppie gay.

          Vanno rispettate se ci sono i requisiti per farlo.

          Tanto per cominciare, già il riconoscimento di un diritto è un’istanza quindi il tuo ragionamento è circolare.

          Ora capisci cosa c’entra la religione: questo tentativo di confondere le idee è tipico.

          Il mio ragionamento NON è circolare:

          “La società deve garantire OGNI istanza per la quale sono stati riconosciuti dei diritti.”

          Se tu chiedi libertà d’incesto proproni un’istanza per la quale NON ti viene riconosciuto alcun diritto di praticare tale libertà.

          Se tu chiedi come istanza il diritto che venga riconosciuta la libertà d’incesto proponi un’istanza che NON ti viene riconosciuta.

          Adesso: hai capito il concetto o vuoi semplicemnte trollare?

          “E venendo al matrimonio, che pare interessarti particolarmente, esistendo un diritto assoluto al matrimonio, immagino che valga pure per poligami, poliamorosi, incestuosi, minorenni, ecc.”

          Il diritto al matrimonio è sempre stato assoluto di natura, per questo è stato doveroso estenderlo alle coppie gay!!

          Ti risulta che due anni fa il diritto al matrimonio non fosse un carattere assoluto?

          La poligamia rimane vietata per lo stesso motivo per cui era vietata prima.
          Devo spiegarti cos’è l’incesto o la necessità di essere maggiorenni per potersi sposare?

          Il feto ha diritto alla vita, infatti abortire in quel caso si chiama infanticidio.

          “Nella procreazione assistita, il diritto ad un figlio dei genitori, contrasta con la certezza delle proprie origini (anche in ambito medico) della prole.”

          Non conosco la norma attuale su questo diritto, suppongo sia normato al caso delle adozioni dove un bambino adottato non deve sapere nulla sulle origini.

          Il comma 4 dell’art.28 della l.184/1983 s.m.i. prevede che le informazioni concernenti l’identità dei genitori biologici possono essere fornite ai genitori adottivi, su autorizzazione del Tribunale per i minorenni, solo se sussistono “gravi e comprovati motivi“.

          L’accesso ai propri dati inoltre non è consentito in alcun caso agli adottati non riconosciuti alla nascita.

          Finito con i cavilli e di giocare sull’ambiguità?

          • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

            Ti sei dimenticato di dire che il Vaticano nasconde al mondo l’esistenza degli extraterrestri…

          • Michele ha detto in risposta a Paolo

            @ Paolo:

            La legge è o non espressione della volontà del sovrano? E il sovrano è o non è colui che è in grado di affermarsi sugli altri e non riconoscere alcunché di superiore? Se è così, e per voi ateo-laici-liberali è così, allora la legalità a cui tu vuoi che tutti prestino obbedienza non è altro che la prostituta del più forte del momento, e gli “atti sovversivi” di cui ci accusi non sono altro che il tentativo da parte di chi subisce il potere di prendere a sua volta il potere, caratteristica intrinseca di ogni potere, anche di quello che adesso tu difendi accusando chi a lui si oppone. E visto che tiri in ballo lo Stato italiano, non è difficile dimostrare come esso sia sorto sovvertendo i poteri precedentemente esistenti sulla Penisola.

            Per quanto riguarda il “matrimonio” gay e l’incesto, è palese la tua contraddizione. Se il matrimonio è un diritto assoluto di natura perché non estenderlo a due incestuosi? Non hanno diritto loro, come tutti (visto che in democrazia le leggi si fanno per TUTTI) a scegliere la forma famigliare di loro preferenza? Perché solo in questo caso tirare in ballo un preteso riconoscimento dei diritti da parte della società, riconoscimento legato oltretutto a maggioranze sociologiche e quindi intrinsecamente totalitario? Siamo coerenti e riconosciamo la richiesta di diritti anche per i gay sulla base del consenso sociale, quindi non venite a frantumare le scatole con le manifestazioni contro l’impiccagione dei gay in Iran: là l’omosessualità è un’istanza a cui la società non riconosce diritti.

            Ovviamente da un laico demente come te non mi aspetto onestà intellettuale o ragionamenti articolati (hai già dato prova di non saper rispondere alle mie obiezioni su gender e eutanasia). Pretendo invece e mi impegnerò in tal senso il minimo di coerenza necessaria affinché tu (e quelli come te) ti renda conto di come la vostra laicità non ha altro esito che il pieno e completo nichilismo come piena e completa esplicazione della libertà individuale, senza norme trascendenti (anche se statali o sociali) a ostacolare questa libertà.
            Voi siete su un binario morto.

            • Paolo ha detto in risposta a Michele

              xLorenzo

              “Ti sei dimenticato di dire che il Vaticano nasconde al mondo l’esistenza degli extraterrestri…”

              Infatti è molto probabile.. ANZI.. l’esistenza di altre civiltà nell’Universo sono una PESANTE minaccia:
              entrare in contatto con civilà aliene che non hanno mai sentito parlare di Cristo e della madonna è la prova schiacciante di come la vostra religione sia semplicemente un’invenzione.

              xMichele

              “La legge è o non espressione della volontà del sovrano? ”

              Ma… in un paese democratico ovviamente NO, non esiste il sovrano!

              “le leggi […] non sono altro che il tentativo da parte di chi subisce il potere di prendere a sua volta il potere, caratteristica intrinseca di ogni potere,”

              Vabbè non conosci neanche lontanamente la definizione di democrazia, a diimostrazione che negli ambienti integralisti l’ignoranza ovviamente domina.

              Hai dimostrato con le tue parole come la religione sia sovversiva nei confronti dello Stato e presto ne renderete conto.

              “E visto che tiri in ballo lo Stato italiano, non è difficile dimostrare come esso sia sorto sovvertendo i poteri precedentemente esistenti sulla Penisola.”

              Ovviamente il potere teocratico e talebano è stato giustamente distrutto.

              “Per quanto riguarda il “matrimonio” gay e l’incesto, è palese la tua contraddizione. Se il matrimonio è un diritto assoluto di natura perché non estenderlo a due incestuosi?”

              Ho già risposto: è vietato esattamente per gli stessi motivi di PRIMA!
              Il matrimonio gay non fa venire meno i motivi per cui vietare l’incesto!… ma tu sai cos’è l’incesto??

              Questa tua baggianata non l’ha detta neanche il papa… neanche Bagnasco si è permesso di parlare d’incesto..

              “quindi non venite a frantumare le scatole con le manifestazioni contro l’impiccagione dei gay in Iran: là l’omosessualità è un’istanza a cui la società non riconosce diritti.”

              infatti, a parte cambiare nome alla divinità, è con loro che condividete la stessa ideologia e visione del mondo .

              xVincet

              ti faccio notare che le elucubrazioni di 1000 anni fa sul nulla di sant’Agostino, fantasticando su cosa debba pensare o fare la sua divinità, non hanno alcun valore,

              Sul binario morto ci siete già voi e io SHIVA101 non vi faro passare… MAI.

              • Michele ha detto in risposta a Paolo

                Demente avevo scritto e demente confermo.

                In un paese democratico non esiste sovrano? E cosa dice l’art. 1 della costituzione? Che sovrano è il popolo! E cosa significa in un’ottica nichilista come la tua: che essendo ognuno sovrano ognuno fa quel che gli pare e la legge tutela questa sua libertà assoluta.
                Ora, benché tu sia un minus habens, ti sarà facile comprendere come se i gay hanno il “diritto” di farsi la loro famigliola, tale diritto ce l’hanno anche chi a te non piace ma è cittadino come, ad esempio gli incestuosi ed i poliamorosi. Quindi al riguardo taci e riconosci a tutti i loro diritti, fascistello represso.

  10. sara ha detto

    Cmq…
    La Marzano mi da’ l’aria, come tante donne che parlano troppo, che abbia solo bisogno di realizzarsi un po’ nella vita per ridimensionarsi….

    Nel frattempo cosa volete che faccia?..

    Ne spara una dietro l’altra.

    Una volta ho seguito una sua intervista sul Gender..
    persino il presentatore( di parte) appariva alquanto perplesso….

  11. Vincent Vega ha detto

    E infatti, Lorenzo, Sant’Agostino conferma quanto dico io.

    Lo cito

    “La grazia è un dono gratuito della divina benevolenza: questa è un’altra dottrina che Agostino difende contro i pelagiani, i quali sostenevano invece che ci viene data secondo i nostri meriti. Dono di Dio l’inizio della fede -su questo punto riconosce di aver errato anch’egli un tempo 88 -, dono di Dio la perseveranza finale .

    Ciò non esclude i meriti dell’uomo, ma li rende dipendenti dal dono della grazia: ” Non esistono dunque i meriti dei giusti? Esistono senza dubbio, perché sono giusti. Ma non sono esistiti perché diventassero giusti “. Perciò, ” quando Dio corona i nostri meriti non corona altro che i suoi doni ” ” I meriti stessi sono un dono gratuito ” .

    I termini apparentemente opposti (come in ogni mistero cristiano) sono: la gratuita predilezione di Dio verso gli eletti e l’amore di Dio verso tutti gli uomini. Perciò, ” che alcuni si salvino è dono di chi li salva, che alcuni periscono è merito di chi perisce ” Queste parole del concilio di Quiercy, che respingono la doppia predestinazione, esprimono l’autentico pensiero di Agostino. Che egli abbia insistito di più sul primo dei due termini, è ovvio; ma è certo che non ha negato, anzi che ha ribadito anche il secondo.

    Infatti: a) ha enunciato il principio universale secondo il quale Dio è ” ordinatore e creatore di tutte le cose naturali, ma dei peccati ordinatore soltanto “. Dio perciò può condannare, non può causare l’iniquità; b) ha distinto tra predestinazione e prescienza, chiarendo che i peccati sono oggetto della prescienza divina, non della predestinazione c) ha sostenuto che la giustizia di Dio esige che non ci sia pena senza colpa: ” Dio è buono, Dio è giusto: perché è buono, può liberare alcuni senza meriti; perché è giusto, non può condannare nessuno senza demeriti ” 100; d) ha messo in rilievo, soprattutto, che Cristo, testimonianza suprema dell’amore di Dio verso gli uomini 101, è morto per tutti, anche per quelli che di fatto non si salveranno. Dio dunque è Padre di tutti gli uomini e vuole che tutti giungano alla salvezza. Questa conclusione è tanto evidente che i predestinaziani di tutti i tempi l’hanno negata, hanno negato cioè l’universalità della redenzione, riaffermata invece contro di loro dalla dottrina cattolica.”

    Tanto è vero che poi dice

    “Dagli stessi principi dipende l’interpretazione esegeticamente restrittiva che negli ultimi anni dà del testo paolino 1 Tim 2, 4, particolarmente nell’ultimo anno 106, che svela l’aspetto più profondo del mistero. Dio infatti ha in serbo sempre una grazia che nessun cuore, per quanto duro, respinge; perché è data per togliere appunto la durezza del cuore 107. Perché non la usa per tutti, ma permette che alcuni si perdano? È questa la tormentosa domanda che Agostino si pone, alla quale confessa di non saper rispondere. E chi lo potrebbe? S’inchina però umilmente al mistero 108 e ripete il suo atto di fede con le parole di Paolo: C’è forse iniquità presso Dio? 109, aggiungendo di suo questo commento: ” La grazia non può essere ingiusta, né può essere crudele la giustizia ” 110.”

    La domanda di Sant’Agostino, ovvero “Dio infatti ha in serbo sempre una grazia che nessun cuore, per quanto duro, respinge; perché è data per togliere appunto la durezza del cuore 107. Perché non la usa per tutti, ma permette che alcuni si perdano?” illustra il mistero della Grazia efficace (che è intrinsecamente salvifica ma che Dio, pur potendo farlo, non concede a tutti) che viene concessa agli eletti mentre, invece, non viene concessa ai reprobi, di cui Dio permette (Non causa, permette) la perdizione.

    Grazie per aver postato Sant’Agostino, Lorenzo, che conferma esattamente quanto da me detto oggi è nei giorni scorsi.

  12. Vincent Vega ha detto

    P.s ho risposto a questo commento https://www.uccronline.it/2017/01/04/cosi-muore-una-suora-cattolica-le-foto-diventano-testimonianza-al-mondo/#comment-181877 di Lorenzo dall’altro topic, visto che la i commenti si sono chiusi.

  13. Vincent Vega ha detto

    Non a caso, caro Lorenzo, proprio San Tommaso d’Aquino cercò di rispondere alla domanda che si pose Sant’Agostino.

    Sant’Agostino, infatti, sa che Dio vuole la salvezza di tutti, come testimoniato da San Paolo in 1 Tim 2,4 ma che, al contempo, non tutti si salvano. E sa anche che ” Dio ha in serbo sempre una grazia che nessun cuore, per quanto duro, respinge; perché è data per togliere appunto la durezza del cuore”. Ovvero la Grazia efficace, che è intrinsecamente salvifica attuando la vera libertà umana, facendo sì che l’uomo scelga infallibilmente il Bene e la salvezza. Sant’Agostino si chiede ” Perché non la usa per tutti, ma permette che alcuni si perdano? ” ed è una domanda pertinente, visto che dalla Sacra Scrittura e dal Magistero sappiamo che Dio vuole la salvezza di tutti.

    Per l’appunto San Tommaso risponde dicendo che in Dio vi è una volonta inefficace, condizionale e antecedente che fa si che Dio permetta che alcuni uomini, per loro colpa, si dannino. San Tommaso ci dice che si, Dio vuole che tutti si salvino, ma di fatto non tutti sono salvati, questo perchè che la volontà condizionale è antecedente di Dio rimane inefficace. Perché rimane inefficace?

    Perchè Dio permette che non si compia; con ho detto le creature defettibili possono venire meno e qualche male fisico o morale avviene, ma Egli lo permette per un bene maggiore che solo Lui conosce. Per esempio Dio permette che la gazzella sia sbranata dal leone, che i giusti siano martirizzati, e che alcuni peccatori non vogliano convertirsi e muoiano nell’impenitenza finale.

    Questa è la riprovazione, ovvero la permissione, da parte di Dio, della dannazione di alcuni uomini. Non è che Dio la causi, Dio la permette, e non è ingiusto, perché la Grazia sufficiente l’ha data anche a loro, come a tutti, e il rifiuto di tale Grazia dipende unicamente da loro.

    Invece, ai predestinati alla Gloria, Dio dona la Grazia efficace (che dipende dalla volontà conseguente, assoluta ed efficace di Dio) Dio ovvero la Grazia che, parole di Sant’Agostino, nessun cuore, per quanto duro, respinge; perché è data per togliere appunto la durezza del cuore.

    Come dicevo questa Grazia non elimina nè violenta la libertà umana, ma anzi la attua e la porta a determinarsi verso il bene, facendo si che, liberamente e infallibilmente, volgiamo le spalle al male. La grazia efficace attua la libertà umana, senza violentarla, come detto, e Dio tramite essa ci conduce a volere liberamente ciò che vuole che noi facciamo.

    Dio avrebbe potuto salvare Giuda, invece ha permesso (non causato) la sua dannazione. Allo stesso modo Dio avrebbe potuto permettere (non causare) la dannazione di San Paolo ma, essendo la conversione di San Paolo voluta da Dio da tutta l’eternità con volontà conseguente, assoluta ed efficace, San Paolo si è salvato.

    Giuda dimostra la Giustizia divina, San Paolo mostra la Sua Misericordia.

    Ecco perché la lettera ai Romani dice quanto segue

    “Rebecca ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre; quando essi non erano ancora nati e nulla avevano fatto di bene o di male – perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull’elezione, non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama -, le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore, come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù.

    Che diremo dunque? C’è forse ingiustizia da parte di Dio? No, certamente! Egli infatti dice a Mosè: Avrò misericordia per chi vorrò averla, e farò grazia a chi vorrò farla.

    Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che ha misericordia. Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. Dio quindi ha misericordia verso chi vuole e rende ostinato chi vuole. Mi potrai però dire: «Ma allora perché ancora rimprovera? Chi infatti può resistere al suo volere?». O uomo, chi sei tu, per contestare Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: «Perché mi hai fatto così?». Forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare? Anche Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande magnanimità gente meritevole di collera, pronta per la perdizione. E questo, per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso gente meritevole di misericordia, da lui predisposta alla gloria, cioè verso di noi, che egli ha chiamato non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani”. (Rom 9,10-24)

    Grazie, quindi, Lorenzo, per aver postato Sant’Agostino, confermando tutto quanto da me detto nei giorni scorsi.

    P.s: il passo “Dio quindi ha misericordia verso chi vuole e rende ostinato chi vuole” non va interpretato, come detto, alla maniera protestante, secondo la quale Dio causa l’ostinazione (e quindi la dannazione) di alcuni. Noi, cattolici, interpretiamo quel passo nel senso che Dio permette l’ostinazione (e quindi la dannazione) di alcuni.

    Occhio a non fare confusione su questo punto.

    • lorenzo ha detto in risposta a Vincent Vega

      “Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, NON VOLENDO che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (2P 3.9)

      Tu affermi invece che è volontà di Dio che alcuni periscano.

      Se ancora non capisci non so cosa farci: ti lascio alle tue convinzioni pelagiane.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

        @Lorenzo

        “Tu affermi invece che è volontà di Dio che alcuni periscano.”

        No, io affermo che Dio permette che alcuni periscano. Non ho mai scritto che Dio voglia la perdizoone di alcuni o che, peggio, la causi.

        Ho scritto, invece, basandomi su Sant’Agostino e San Tommaso, che Dio PUR volendo salvare tutti permette che alcuni periscano per mostrare anche la Sua Giustizia.

        Pertanto la Sua volontà di salvare tutti è, per alcuni uomini (coloro che si salvano), assoluta, efficace e conseguente, mentre, per quelli che si dannano, rimane condizionale, inefficace è antecedente.

        Non è quidni volontà di Dio che alcuni si perdano, nè io l’ho mai scritto. Le mie parole sono state

        “Per l’appunto San Tommaso risponde dicendo che in Dio vi è una volonta inefficace, condizionale e antecedente che fa si che Dio permetta che alcuni uomini, per loro colpa, si dannino. San Tommaso ci dice che si, Dio vuole che tutti si salvino, ma di fatto non tutti sono salvati, questo perchè che la volontà condizionale è antecedente di Dio rimane inefficace. Perché rimane inefficace?

        Perchè Dio permette che non si compia; con ho detto le creature defettibili possono venire meno e qualche male fisico o morale avviene, ma Egli lo permette per un bene maggiore che solo Lui conosce. Per esempio Dio permette che la gazzella sia sbranata dal leone, che i giusti siano martirizzati, e che alcuni peccatori non vogliano convertirsi e muoiano nell’impenitenza finale.”

        Se devi storpiare quanto dico, attribuendomi cose mai dette (del tipo. “È volonta di Dio che alcuni periscano”) per confutare tesi da me mai sostenute ti dimostri un argomentatore incapace. Che poi tu dia del pelagiano a me è davvero il colmo, qua non ribatto neanche, un bel ROFTL e via. 😀

      • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

        Secondo San Tommaso Dio permette che alcuni periscano, nonostante la volontà antecedente che tutti si salvino, perché in questo modo mostra e glorifica la Sua Giustizia.

        Certo che sei davvero forte, mi hai linkato, per confutarmi, Sant’Agostino, quando io sostenevo eattamente la sua tesi. 😀

        Sul serio, sei davvero una sagoma, Lorè. 😀 😀 😀

        Te lo dico con simpatia, non per percularti.

  14. Francesco Agostino Fassi ha detto

    Ill.mo Sig. Paolo,
    i cattolici che credono la Chiesa come me sono meno del 10% a quanto mi risulta, 19% secondo altri, 25% secondi altri ancora. A questo punto perché non propone una legge di iniziativa popolare (bastano 50.000 firme mi pare) da presentare al parlamento per chiedere la proibizione del culto cattolico e una seconda legge di iniziativa popolare per l’annessione del Vaticano allo stato italiano.
    Se lei crede che io, cattolico, sia un nemico dello stato, sovversivo, terrorista, criminale contro l’umanità perché non riconosco i giusti diritti umani, mi faccia incarcerare e torturare perché riveli tutti miei compagni di terrorismo contro lo stato italiano. Peccato che sono talmente intollerante che le permetto di scrivere queste cose se vuole, di dirmele in faccia, o appiccicarmi un biglietto sulla casella postale senza che compia la ben che minima risposta violenta o che mi arrabbi perché a buon diritto esprime il suo pensiero. Comunque a mio giudizio passerà la costituzione italiana che le parole di Gesù Cristo Dio non passeranno e continueranno per l’eternità. Liberissimo di non credere a questa cosa giudicandola una scemenza da 4 soldi. Però di una cosa sono curioso: lei ha un ideale per il quale morire? Cordiali saluti e tanti auguri di vita felice qui in terra e di paradiso dopo.

  15. Emanuele ha detto

    Per shiva101

    …sarebbe un po’ più educato evitare i multi nick e presentarsi per que che si è. Certamente sarebbe molto più utile perché si risparmierebbe tempo nel ripondere ad un troll come te…

    • Paolo ha detto in risposta a Emanuele

      — x Emanuele

      Assolutmente sì, ma come appare il nome Shiva101 allora scatta la censura immediata; evidentemente in questo genere di siti, dove il commento dovrebbe essere libero, è un nome che fa paura.

      A proposito di troll: non so se hai letto i commenti di un certo Michele.. dice che l’espressione “popolo sovrano” significa che ognuno è sovrano e QUINDI la laicità ritiene che ognuno ha libertà assoluta..

      certe risposte da prendere come esempio di come la mente può essere facilmente manipolata da chi si approfitta dell’ignoranza civica delle persone

      vedi un po tu chi è il troll…

      e quando pongo domande MOLTO mirate e BEN precise non rispondete MAI.. segue l’ennesima dimostrazione, attento eh..

      — xFrancesco:

      “Se lei crede che io, cattolico, sia un nemico dello stato, sovversivo”

      Ti ripropongo la stessa domanda fatta a MARI, BEN precisa e mirata: per te viene prima la Costituzione o il vangelo?

      e vediamo se risponde ..

      “Se lei crede che io, cattolico, sia un nemico dello stato, sovversivo, terrorista, criminale contro l’umanità perché non riconosco i giusti diritti umani, mi faccia incarcerare e torturare perché riveli tutti miei compagni di terrorismo contro lo stato italiano.”

      La tortura è una parola che non esiste nel vocabolario laico e democratico e tantomeno la pena di morte, che invece esiste nel catechismo.

      In un altro post ho dimostrato chiaramente come la voce del catechismo che riguarda la pena di morte sia palesemente infondata ed una mera giustificazione di un omicidio… e al solito nessuna risposta.

      Ecco perchè censurate Shiva101, proprio perchè NON è un troll.

      “Peccato che sono talmente intollerante che le permetto di scrivere queste cose se vuole, di dirmele in faccia, o appiccicarmi un biglietto sulla casella postale senza che compia la ben che minima risposta violenta o che mi arrabbi perché a buon diritto esprime il suo pensiero.”

      Solo qui sul web, luogo etereo e fisicamente innocuo.

      Ma quando un professore pretende che un crocefisso venga tolto da un’aula scolastica, le cose cambiano.

      Cosa succederebbe se venisse meno l’appoggio politico, se alla chiesa venisse chiesto di rispondere alle leggi una volta per tutte: tasse, inchieste sulla pedofilia, eliminazione dei simboli religiosi, eliminazione dell’IRC e sopratutto.. reintroduzione del reto di plagio, impedire ai minorenni di essere iscritti ai registri battesimali senza eplicito consenso..
      e se gli esorcisti dovessero rispondere del reato di truffa..

      Eh caro Fracensco Fassi? Cosa sucederebbe ?.. saresti piu cristiano o piu italiano?

      Avete ancora il coraggio di dire che sono un troll?

      Il monoteismo è anti-tetico per DEFINIZIONE alle leggi, al vivere civile di una società moderna e alla ragione in generale.

      Perchè il monotesimo è nato quando la religione, la politica e la scienza erano fuse e mischiate insieme, dove il sacerdote di turno era considerata l’autorità in tutti e 3 i campi.

      E in particolare nell’ebrasimo, dove il dio in questione, mutuato dal politesimo di Baal, era il dio degli eserciti che guidava nella sottomissione o nello sterminio degli altri popoli.

      Ma oggi … questi 3 ambiti sono ben distinti e MOLTO distanti l’uno dall’altro.

      “Però di una cosa sono curioso: lei ha un ideale per il quale morire? Cordiali saluti e tanti auguri di vita felice qui in terra e di paradiso dopo.”

      Certo, in buona parte espresso pienamente dalla Costituzione Italiana, quello di una società fondata sul lavoro, di stampo socialista e laico dove la ridistribuzione della ricchezza permette ad OGNI cittadino la piena realizzazione di sè e permette a tutti di godere dei servizi essenziali che NON sono inquinati da nessuna istituzione privata, garantendo ad ogni individuo di crescere libero e con il massimo spirito critico.
      Una società quindi libera da ogni MENZOGNA, che conosce bene il proprio passato e le otte e il sangue versato per ottenere la democrazia.

      Una società dove nessuno deve più ritrovarsi in chiesa a supplicare una grazia, dove ognuo è artefice del proprio destino.

      “la proibizione del culto cattolico e una seconda legge di iniziativa popolare per l’annessione del Vaticano allo stato italiano.”

      la proibizione dei culti religiosi non interessano minimamente a Shiva101 fintantochè rimangono PRIVATI o limitati a semplici esibizioni pubbliche.

      Shiva101 ritiene altresì imperativo escludere ogni religione dalle istituzioni.

      L’annessione dei beni immobili e del territorio Vaticano allo Stato Italiano è certamente perseguibile, i beni in essi contenuti, qualora non siano espresse donazioni personali alla figura del papa, NON sono di proprietà privata di nessuno ma bensì vanno trattati come bene pubblico pertanto appartengono allo Stato.

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