«Gesù è certamente storico, lo studio da agnostico»

ehrmanBart D. Ehrman è uno dei principali studiosi del Gesù storico, agnostico e tra i più impegnati a smentire le tesi miticiste sul “mito di Gesù”. Ecco un brano del suo libro.

 
 

di Bart D. Ehrman*
*docente di Nuovo Testamento presso l’Università di North Carolina

 
da Did Jesus Exist?, HarperCollins Publishers 2012, pp. 3-8

 

Ogni settimana ricevo due o tre e-mail in cui mi si chiede se Gesù sia esistito o meno come essere umano.

All’inizio, qualche anno fa, ho pensato che si trattasse di una domanda stravagante e non l’ho presa sul serio. Gesù è esistito, certo. Lo sanno tutti. O no?

Il quesito tuttavia si è ripresentato e ben presto ho cominciato a domandarmi perché tanta gente me lo rivolgesse. Il mio stupore si è accresciuto non appena sono venuto a sapere che in certi ambienti mi viene, erroneamente, attribuita la tesi secondo cui Gesù non è mai esistito.

Mi sono meravigliato perché la mia formazione di studioso è avvenuta sul Nuovo Testamento e sul cristianesimo delle origini, e da trent’anni dedico la mia ricerca alla figura storica di Gesù, ai vangeli, al movimento cristiano primitivo e ai primi tre secoli di storia della Chiesa.

Come tutti gli studiosi del Nuovo Testamento, ho letto migliaia di libri e articoli in inglese e in altre lingue su Gesù, sui vangeli e sul cristianesimo delle origini, ma ero del tutto all’oscuro, come la maggior parte dei miei colleghi, dell’esistenza di un simile corpus dii testi improntati allo scetticismo.


Nessun miticista è uno studioso o un accademico.

Va premesso che nessuno di questi libri è stato scritto da esperti del Nuovo Testamento o da studiosi del cristianesimo delle origini che insegnano in scuole di teologia, nei seminari, o nelle università più importanti, e nemmeno in quelle di second’ordine americane o europee (né di altri parti del mondo). Per quanto ne so, nessuno studioso del cristianesimo delle origini, tra le migliaia che insegnano negli istituti citati, nutre alcun dubbio circa l’esistenza di Gesù.

Basta una rapida ricerca su Internet per capire quanta influenza abbia avuto in passato quello scetticismo radicale e con quanta rapidità si stia diffondendo tutt’oggi. Per decenni è stata l’opinione dominanti in paesi come l’Unione Sovietica.

Fatto ancora più sorprendente, pare che oggi sia l’opinione prevalente in certe regioni del mondo occidentale, fra cui alcune aree dei paesi scandinavi. Gli autori di questa letteratura scettica si ritengono “miticisti”, cioè persone convinte che Gesù sia un mito, intendendo un racconto privo di basi storiche, una narrazione storicamente verosimile di fatti che in realtà non sono mai avvenuti. Gesù sarebbe un mito perché i tanti racconti antichi che lo vedono protagonista sono privi di basi storiche. La sua vita e i suoi insegnamenti sarebbero stati inventati dai primi narratori orali.


La storicità di Gesù supportata da tutti gli specialisti.

Come ho già detto, l’opinione che Gesù sia esistito è condivisa pressoché da tutti gli specialisti della disciplina. Ciò non costituisce di per sé una prova, naturalmente: l’opinione degli studiosi, in fondo, è solo un’opinione. Eppure, quando dovete prendere un appuntamento con il dentista, volete che sia un esperto, giusto? Qualcuno potrebbe replicare che la storicità di Gesù è un caso diverso, poiché si tratta di storia e gli studiosi hanno la stessa facoltà di accedere al passato di chiunque altro. Ma non è così.

Milioni di lettori hanno acquisito le proprie “conoscenze” sul cristianesimo delle origini da Dan Brown, autore del Codice Da Vinci. Ma la loro è stata una scelta sensata? Tutti gli storici seri del movimento cristiano primitivo, nessuno escluso, hanno dedicato molti anni di vita ad acquisire le conoscenze necessarie per diventare esperti nel loro settore di studi.

La sola lettura delle fonti richiede competenze in una serie di lingue antiche: greco, ebraico, latino e spesso aramaico, siriaco e copto, per non parlare delle lingue moderne usate nell’ambito specialistico (tedesco e francese, per esempio). E questo è solo l’inizio.

Per acquisire competenze sono necessari anni di paziente esame dei testi e una conoscenza approfondita della storia e della cultura greca e romana, delle religioni del mondo mediterraneo antico, pagano ed ebraico, della storia della Chiesa cristiana e dell’evolversi della sua vita sociale e della sua teologia, oltre, naturalmente, a molte altre cose.

Ora, se tutti coloro che hanno dedicato anni di studio al raggiungimento di tali competenze sono convinti che Gesù di Nazareth sia stato una figura storica, il dato deve far riflettere. Non è una prova, lo ripeto, ma se non altro dovrebbe far sorgere qualche dubbio.

Eppure, non c’è modo di persuadere i teorici della cospirazione che i loro assunti poggiano su prove troppo esili per essere convincenti, mentre invece sono del tutto persuasive quelle a favore della storicità di Gesù. E sono sostenute da tutti gli studiosi del mondo antico, del Nuovo Testamento, della classicità, delle origini cristiane del Nord America e, in generale, del mondo occidentale.


Ehrman: non sono credente, contano le prove.

Molti di loro non nutrono interessi personali e, per la verità non lo faccio nemmeno io. Non sono cristiano e non sono interessato ad appoggiare la causa cristiana o a promuovere un programma di orientamento cristiano.

Sono un agnostico molto vicino all’ateismo, e la mia vita e la mia visione del mondo non sarebbero diverse se Gesù non fosse esistito.

Come storico, penso che le prove siano importanti. E così il passato. E per chi attribuisce valore alla prove e al passato, l’esame imparziale del caso porta a una conclusione inequivocabile: Gesù è davvero esistito, e se qualcuno lo nega con tanta insistenza non è perché abbia esaminato le fonti con le lenti obiettive delle storico, ma perché il suo diniego serve ad altri propositi.

Da una prospettiva imparziale, una sola affermazione è possibile: Gesù di Nazareth è esistito.

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18 commenti a «Gesù è certamente storico, lo studio da agnostico»

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  1. Roby ha detto

    Si certo, per Ehrman non è proprio il Gesù dei cristiani ma senz’altro conferma gran parte dei dati salienti di Gesù descritti dai Vangeli. Ehrman da non credente si oppone alla resurrezione e lo ritiene un apocalitticista del primo secolo, ma le sue tesi sono state confutate da questo ottimo libro:
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    • Vincent Vega ha detto in risposta a Roby

      A dire il vero Erham non nega la Resurrezione, nè l’afferma, tanto è vero che, come tutti gli storici, riconosce che i discepoli e nemici della Chiesa come Paolo ebbero visioni del Cristo risorto. Certo, lui si ferma a questa “constatazione” e non va oltre, nè nell’affermare nè nel negare la veridicità metafisica di quell’evento.

      Riguardo invece alla questione di come i primi cristiani vedessero Gesù, sbaglia grandemente, in quanto lui afferma che i primi cristiani ritenessero Gesù una specie di angelo celeste incarnato e non Dio, ma quelle tesi sono state confutate, soprattutto nei libri di Hurtado “come Gesù divenne Dio” e “Signore Gesù Cristo”, che mostrano come venne ritenuto Dio fin da subito dopo la Resurrezione.

  2. DS25 ha detto

    Conoscendolo cambierà idea tra 5 giorni. Di certo non ha imparato dal suo maestro, il grandissimo B. Metzger.

  3. Francesco ha detto

    Premesso che da un agnostico vicino all’ateismo (non sa neanche lui chi è) non è il caso di prendere lezioni su Gesù, questo è un finto articolo, perché le prove di carattere storico che si accinge a esporre non le espone per niente. Che Gesù sia esistito lo confermano documenti extra biblici, provenienti dagli archivi dell’Impero Romano. Ma per credere che Gesù di Nazareth sia il Figlio di Dio incarnato, morto e risorto, ci vuole un atto di fede, non basterebbe il documentario filmato della Sua vita. Tant’è che Farisei, Scribi e Anziani del Tempio, pur avendo visto i Suoi prodigi, l’hanno condannato a morte.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Francesco

      Infatti questo non è un articolo, ma solo un estratto dell’introduzione del libro dello stesso Ehrman, Did Jesus Exist? Le prove sono presentate nel corso dell’intera trattazione nel libro. Credo che la redazione di UCCR l’abbia voluto semplicemente presentare il parere di un esperto non di parte che prende posizione (sulla scorta di tutto l’ambiente accademico che si occupa della questione) contro la teoria miticista.

  4. IlGiustiziere ha detto

    A chi si fa una cultura sulla storicità di Gesù su un libro di Dan Brown, lo si dovrebbe mandare a cercare hobbit nella Terra di Mezzo. Non c’è nemmeno da perdere tempo a confutare certe tesi assurde.

  5. sara ha detto

    Non lo dice l agnostico. Lo dice la storia…che Cristo sia un fatto storico lo sappiamo tutti…non e’ alla sua reale esistenza storica che non si crede…

  6. Davey ha detto

    Da agnostico “molto vicino all’ateismo” proprio come ehrman francamente l’esistenza di Gesù come figura storica non l’ho mai messa nemmeno in discussione… certo poi da qui ad aver fede è un bel salto. Per mia natura non credo ci riuscirò mai. Ma non mi dispiacerebbe.

    • EquesFidus ha detto in risposta a Davey

      Questo perché confondete la fede con uno sforzo intellettuale; ma la fede non è uno sforzo intellettuale (né contro l’intelletto). Ammettere che il Cristo abbia realmente operato ciò che è scritto nei Vangeli è semplicemente constatare la realtà, non “sforzarsi di credere”.

  7. FM ha detto

    “Ogni settimana ricevo due o tre e-mail in cui mi si chiede se Gesù sia esistito o meno come essere umano.”

    Di norma: nessuno studioso serio, nemmeno ateo, mette in dubbio la esistenza di Gesù come personaggio storico. Quelli che lo fanno sono rari e mai presi seriamente (se non addirittura derisi).

    Quelli che affermano che Gesù non sia esistito sono tutti “studiosi da sito internet” e anche quelli che hanno un titolo di studio serio, questo è normalmente NON nelle scienze competenti per fare tali affermazioni.

  8. Livio ha detto

    Penso che la questione ormai sia da passare agli archivi, nessun studioso, anche il più anticristiano, sconfessa più l’ipotesi sulla venuta storica di Gesu.

    • pipita ha detto in risposta a Livio

      su youtube ce ne sono tanti

      • Vincent Vega ha detto in risposta a pipita

        Certo, e il loro sbocco accademico è……. Youtube, appunto! 😀
        Chissà perchè. La verità è che il dibattito accademico sulla storicità di Cristo è ormai chiuso, poi i dilettanti del web possono dire quello che vogliono.

  9. pipita ha detto

    Guardi che su Youtube ci sono anche canali di accademici, solo non ho controllato le credenziali accademiche di quelli che ho visto, alcuni sembrano degli squinternati altri sembrano persone serie. A parte youtube ci sono anche molti siti web che hanno l’aria di fare una ricerca accurata (non gli faccio pubblicità). E poi il mondo accademico è diviso su tutto, siete sicurissimi che non lo sia sulla storicità di Gesù?

    • Fabrizia ha detto in risposta a pipita

      Sì.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a pipita

      Quello che “sembrano” conta molto meno di zero, pipita, quello che conta, quando si parla di storia, sono le credenziali accademiche, e Cristo è considerato un personaggio storico dalla totalità degli accademici.
      Ormai a livello storico è affermato senza dubbio anche che i discepoli ebbero davvero apparizioni di Cristo Risorto -così come è affermata la storicità del ritrovamento della tomba vuota- poi la storia si ferma li, non può andare oltre (per esempio nel dire se ciò che videro i discepoli era una realtà sovrannaturale oppure un molto realistico parto della loro mente) per via dei suoi limiti epistemici.

      Se le tue “”””””””””fonti”””””””” sono Youtube, ho idea che andrai poco lontano.
      Ti consiglio, se vuoi approfondire lo studio del Gesù storico, di affrontarlo su tomi storici, e non su baracconate da osteria.
      Nel primo commento ho elencato alcuni titoli imprescindibili.

      • pipita ha detto in risposta a Vincent Vega

        Mauro Biglino, ex traduttore per le Paoline, lo posso citare, ormai è così famoso che è andato “sulla strada dei miracoli”, trasmissione dove non mancano le baggianate ma molto seguita. Nell’ultima puntata parlava di Gesù dicendo ” se è esistito “. Reputo che sia uno studioso serio anche se non condivido la sua impostazione illuminista. Mi chiedo se questo sito dovrebbe confutare qualcuna delle sue affermazioni contro la storictà di Gesù prima di “cantare vittoria”. Lo spero anche per avere meno dubbi da superare nel mio personale “percorso verso la fede”. Non penso che qualunque informazione contro la storicità di Gesù sia indifferente per la fede, anche se infondata, perché obbliga ad approfondire. Voi come vi ponete di fronte a un dubbio? Forse dubitare non rende impossibile credere ma non obbliga comunque a cercare anche al di fuori della rivelazione della Chiesa? Si può insieme ignorare i dubbi e credere fermamente? Anche le stupidaggini se non approfondite, se sembrano vere, sono “rivelazioni” di una verità possibile?

        • Vincent Vega ha detto in risposta a pipita

          Di fronte ai dubbi noi approfondiamo, caro (o cara, non si capisce bene 🙂 ) Pipita, nella fattispecie Biglino è uno che si vanta di avere conoscenze ebraiche quando invece è molto carente in tal senso, da lì le sue fantasiosissime traduzione che parlano di alieni e baggianate varie .
          Qua, i nostri cari fratelli maggiori Ebrei, lo hanno smontato http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=63890174

          Le sue ricerche non hanno peso a livello storico serio, senza contare che è un ex massone per sua stessa ammissione, e i massoni sono i nemici mortali del Cattolicesimo, da sempre e per sempre.

          Solo il fatto che le tesi di Biglino (di cui ti ho allegato la confutazione) non abbiano alcun peso a livello accademico dovrebbe farti riflettere. 😉

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