Giacomo Poretti: il dialogo tra la Madonna e il Figlio

Professio fideiIn occasione della Festa della mamma riprendiamo il bel dialogo tra la Madonna e il Figlio in croce scritto dall’attore Giacomo Poretti (di Aldo, Giovanni e Giacomo) e letto l’8 maggio scorso in piazza Duomo a Milano in occasione del pellegrinaggio della Croce con il Santo Chiodo, che ha visto la partecipazione di 40mila persone. Sull’account Youtube della diocesi di Milano è possibile vedere tutto l’evento.

L’evento è stato guidato dal card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, oltre a Poretti, hanno partecipato il tenore Vittorio Grigòlo e cantautori Marco Sbarbati e Davide Van De Sfroos; Massimo Popolizio e Pamela Villoresi hanno letto Testori e Manzoni; Gemma Capra (moglie del commissario Luigi Calabresi) ha parlato del difficile percorso del perdono, ricordando l’assassinio di suo marito e la conversione. Lo scrittore Luca Doninelli e il giornalista Massimo Bernardini hanno parlato della Croce di San Carlo e Philippe Daverio di come la fede ha modellato la città.

 

Qui sotto il video della lettura di Giacomo Poretti.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

37 commenti a Giacomo Poretti: il dialogo tra la Madonna e il Figlio

« nascondi i commenti

  1. manuel ha detto

    Sono felice di far parte di questa Chiesa

  2. James ha detto

    Il culto della madonna(che ‘ un culto della madonnaaaa!) è solo la brutta copia del culto di Iside!

    • Alberto ha detto in risposta a James

      Vai a Medjugorie a conoscerla, poi mi sai dire…

      • Antonio ha detto in risposta a Alberto

        L’apparizione della Madonna a Medjugorie “non constat de supernaturalitate”.

        • Tecnarca ha detto in risposta a Antonio

          Ha ragione Antonio.

          – Il Tecnarca

          • Daphnos ha detto in risposta a Tecnarca

            Siete tutti carini da morire, questo bisogna ammetterlo! 😉

            • Tecnarca ha detto in risposta a Daphnos

              Cosa intendi?

              – Il Tecnarca

              • Daphnos ha detto in risposta a Tecnarca

                Intendo che siete carini e pucciosi. E fate tenerezza, in senso buono. Sproloquiate in scioltezza di parallelismi fantasiosi tra religioni, probabilmente pescati a caso in giro per l’immondizia della rete, senza neanche capacitarvi delle cretinate che scrivete; sganciate con immancabile saccenza link a libri e siti che abbiamo già letto e riletto, immaginando di disporre di chissà quale sconfinata saggezza; vi impegnate in discorsi provocatori senza chiedervi se abbiano un senso (scusa ma se Alberto ti dicesse che la Madonna l’ha vista per davvero gli crederesti? E che dimostrazione sarebbe poi?); vi date ragione l’un l’altro esprimendovi in forme stilistiche a dir poco curiose… trattini, firme a ripetizione, proclami sgrammaticati… 🙂

                Non è assolutamente una critica, anzi… è un ringraziamento. Ed è una cosa che stimola la mia curiosità, dal punto di vista antropologico: cos’è esattamente che vi spinge ad appoggiare le vostre chiappe su siti la cui linea si discosta dalla vostra, oltretutto ad un orario, la domenica pomeriggio, in cui la normalità richiederebbe ben altre e più gaie occupazioni? L’insoddisfazione? Il desiderio ti avere certezze? Di sentirvi superiori a qualcuno? L’ardore del missionario o del neofita? Una reazione a qualche torto che ritenete di aver subito? Perché della ricerca di un dialogo pacifico non c’è traccia… forse le partite di Serie A erano troppo noiose oggi? A me sono parse invece assai divertenti. Allora, cosa vi muove?

              • andrea g ha detto in risposta a Tecnarca

                Come mai oltre al buffo nickname (il tecnarca) lo ribadisci nei
                tuoi interventi?
                Ci sei o ci fai?

            • gladio ha detto in risposta a Daphnos

              Dopo l’ esperienza Mario Monti- Fornero c’ è ancora qualcuno che ha piacere di definirsi ” Tecnarca” mah…

              • Daphnos ha detto in risposta a gladio

                Anch’io pensavo che il riferimento fosse alla tecnocrazia. Poi però mi sono incuriosito e ho scoperto che “tecnarca” in realtà sarebbe l’equivalente di “arconte”, carica giuridica ateniese di antichissima origine. Sono anche andato a rileggere alcuni passaggi delle Storie di Erodoto ma non ho trovato la parola specifica, sempre e solo árchon. Per me, quest’individuo rimane un curioso mistero; ma è interessante e simpatico e sicuramente ci riserverà molte altre attenzioni e sorprese.

        • controinformato ha detto in risposta a Antonio

          il “non constat” non è un verdetto negativo

          • Alberto ha detto in risposta a controinformato

            Giusto, ma non solo. La Chiesa non darà MAI un giudizio finché le apparizioni sono in corso, è necessario aspettare che siano finite. Certo uno può aspettare che finiscano -a parte che sono apparizioni straordinarie, durano da 32 anni – ma poi una volta finite… son finite! Meglio andarci prima.

      • Tecnarca ha detto in risposta a Alberto

        Se mi giuri che la Madonna mi apparirà davanti dimostrando incontrovertibilmente la propria natura sovrannaturale allora ci andrò senz’altro.

        A te è mai apparsa?

        – Il Tecnarca

        • manuel ha detto in risposta a Tecnarca

          Non hai bisogno di persone che ti giurino qualcosa.
          La totalità dell’amore e del bene che Maria personifica è molto più pratica di quello che non credi (e non vedi).
          Comincia dalla parola preghiera e si protende con praticissime azioni (tue e di altri) che portano la tua umanità a un divenire ed a un rapporto amicale con Lui, che non avresti mai, mai giurato possibile. E questo perchè non viene da noi, ma è un dono.
          Non aspettare che qualcuno ti giuri per fare tanta strada.
          Fanne poca, fino in Chiesa, per chiedere di farne tanta poi nella vita.

        • GiuliaM ha detto in risposta a Tecnarca

          Dalla parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro:
          “Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui: “No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi”.
          E ci aggiungo un carico:
          “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”

        • Alberto ha detto in risposta a Tecnarca

          Caro Tecnarca, se fosse così facile crederebbero tutti, non ti pare? Per fortuna non é così, e sai perché? Perché Gesù Cristo (e anche la Madonna) non vuole dei robot, degli “yesmen” o simili al suo servizio. Lui vuole che noi crediamo in Lui è lo amiamo spontaneamente, vuole il nostro amore, perché Lui è amore e ci ama al punto da dare la sua vita per noi.
          Per questo ci ha creati liberi. La vera libertà, caro Tacnarca, non è “fare quello che si vuole”, quello è egoismo. La vera libertà è poter decidere di amare Dio oppure di non amarlo. Tu non sai cosa ti perdi. Perché davvero Cristo è Via, Verità e Vita, in Lui si comprende il senso della vita, tutte le ns domande esistenziali trovano risposta.
          No, io non l’ho vista fisicamente la Madonna a Medjugorie, però ho sentito la sua presenza in quel luogo in maniera stupefacente. Ho assistito ad una apparizione, ho parlato coi veggenti, ragazzi normalissimi e molto disponibili, e li ritengo testimoni attendibili per un sacco di motivi che non posso star qui a spiegare. Pr me la Madonna c’è, esiste, qui e ora, è viva adesso e ci parla con amore materno, come una mamma meravigliosa. Sarebbe bello che ci andassi anche tu, se vuoi posso darti qualche consiglio su cosa fare quando sei là.

      • Sophie ha detto in risposta a Alberto

        Alberto, sai cosa trovo di ridicolo nel commento di Antonio? Non il commento, ma i cattolici che hanno messo il pollice su!

      • unafides ha detto in risposta a Alberto

        C’è bisogno di andare a Medjugorje per comprendere la portata salvifica di Maria Madre di Dio? Pensa quale messaggio povero e perdente sarebbe se si potesse cogliere solo andando in un determinato luogo o ascoltando 5 o 6 fantomatici veggenti. Il nome di Maria risuona da due millenni nei cieli del Cristianesimo, la vicenda di Medjugorje è balzata agli onori della cronaca da circa trent’anni, secondo te il culto mariano fino al 1981 su cosa poggiava? Sul niente? Sull’attesa di un gruppo di veggenti che organizzano tour con annesse apparizioni, messaggi e visite guidate?

        • Alberto ha detto in risposta a unafides

          Ovvio che il culto di Maria esiste anche senza il fenomeno Medjugorie, ma se la Madonna ci appare una ragione ci deve pur essere. beato te che hai così tanta fede da non averne bisogno. Io invece ne ho bisogno, eccome. E se so che la Madonna viene in mezzo a noi da 32 anni io voglio andare a sentire cosa dice. E quindi vado a Medjugorie.
          Ma scusa, se tu potessi fare un viaggio all’indietro nel tempo, fino al tempo delle apparizioni di Lourdes, o di quelle di Fatima con Suor Lucia, non vorresti andarci? Eppure mentre avvenivano quelle apparizioni la Chiesa non le aveva ancora approvate. Così è per Medjugorie. io ci vado. E ci credo. Tu fai come vuoi. Ma Se parli così dei veggenti mi pare evidente che non sei mai stato a Medjugorie e non hai mai parlato con loro. In tal caso non puoi parlare di una cosa che non conosci. Vai lá, assisti ad una apparizione, parla coi veggenti, chiedi loro qualunque cosa ti passa per la testa, già che ci sei fai un salto al Cenacolo a conoscere Sr. Elvira , che male non fa. Poi torna qui e dimmi le tue impressioni.

          • unafides ha detto in risposta a Alberto

            Per onore della verità a Medjugorje ci sono stato, Madonne non ne ho viste, ho visto molto merchandising e tanta gente che lavora intorno alle presunte apparizioni ( finora tali sono ), poi ho visto degli ex frati francescani che operano in aperto contrasto con l’operato del clero croato. Per il resto conosco la comunità Cenacolo e non metto in dubbio che lavori bene, come fanno migliaia di altre comunità nel resto del mondo e lo stesso si può dire per le centinaia di migliaia di fedeli che affollano quel luogo: animati dalle migliori intenzioni e in vera comunione di preghiera, ma un luogo vale l’altro

    • Daphnos ha detto in risposta a James

      È vero fratello!!!1!! La prova è ke sono donne tutte e 2!!! Anke tua sorella qualche giorno fa ha detto a questi stupidi kattolici ke il culto di gesu è uguale ha quello di priapo e la prova è ke tutti e 2 sono maski!!!!!1!!

      Ps scommetto un decino che il pollice su te lo ha messo il dubbioso sapiente 🙂

    • gladio ha detto in risposta a James

      Senti James, a me va bene tutto,e sono disposto a dibattere con chiunque e su qualunque argomento purchè la discussione si svolga sul piano della correttezza
      e sulla base di argomentazioni serie,

      Ora, se uno, nonostante la teologia e la filosofia che sorreggono la venerazione per Maria ( oltre che la sua ” biografia” ) mi paragona il tutto con il culto di Iside…

      Sai dalle mia parti cosa dice la saggezza popolare ?

      “Non essere in grado di distinguere la me**a dal risotto”

      Buona notte

      • James ha detto in risposta a gladio

        Mai sentito di Isis-Mary.
        http://thedailybeagle.net/2013/04/05/373/
        http://freethoughtnation.com/isis-is-a-virgin-mother/
        Solo il copia e incolla dei culti pagani precedenti, ma chi ha deciso di credere e non di Conoscere NON LO AMETTERA’ MAI NEANCHE IN PUNTO DI MORTE .Contenti voi contenti tutti.

        • beppino ha detto in risposta a James

          Il signor James ha una grande capacità di banalizzare la fede altrui, commettendo però sempre i medesimi errori da buon epigono del laicismo fondamentalista.

          Il culto della Vergine Maria non é correlato a precise evenienze storiche ma si é sviluppato e maturato nel tempo in base ad argomentazioni di natura soprattutto teologica. Le consiglio qualche lettura alternativa (non si limiti ai soliti siti internet monorientati). Ad esempio qui.

          • Daphnos ha detto in risposta a beppino

            Beppino… quello che James ha visto si chiama Zeitgeist. E non ha certo bisogno di ulteriori commenti!

            Anzi, forse uno sì. Io credevo che la traslitterazione corretta fosse Isis-Meri” e non l’anglicizzato “Isis-Mary”. Ma tanto…

        • D-Dema ha detto in risposta a James

          Il primo link è il blog di un anonimo che non riporta nessuna fonte. E, comunque, alla fine, sottolinea le enormi differenze tra il culto cristiano e quello egiziano. E già nella prima parte ci sono delle importanti differenze tra il mito di Iside e la storia di Maria (tipo che Iside si è dedicata alla ricerca del membro perduto di Osiride…).
          Il secondo, invece, recensisce il libro di Acharya S. (autrice del sito, mi pare di capire), una scrittrice non laureata in Storia, le cui tesi sono respinte dagli accademici. Bastava leggersi la sua pagina su Wikipedia:
          http://it.wikipedia.org/wiki/Acharya_S
          Insomma, il primo link non l’hai letto, mentre sul secondo non hai avuto nessuno spirito critico… E ti sei fatto ingannare da una nota venditrice di fumo senza nemmeno porti delle domande…
          Per il resto, il parallelismo tra l’iconografia cristiana e quella del tempo era una cosa perfettamente normale. Consiglio di leggersi, in proposito, “Le vie dell’iconografia cristiana” di André Grabar, uno dei massimi studiosi del settore.

        • gladio ha detto in risposta a James

          Mio caro amico, innanzitutto non vorrei assolutamente commettere la scorrettezza di giudicare la sua intelligenza, la sua cultura e la sua educazione basandomi unicamente dalle poche righe dei suoi commenti.

          Converrà pertanto con me nel ritenere che chiunque salga in cattedra a pontificare e a formulare giudizi su argomenti di cui conosce poco o nulla,
          più che sostenere la causa della razionalità manifesti pubblicamente la propria coglioneria.

          Convintissimo che lei NON appertenga affatto a questa categoria di persone la invito gentilmente, a sostegno della “singolarità” della sua tesi, ad esporci in modo chiaro, esaustivo e circostanziato tutte quelle che a suo dire sono le similitudini fra il culto Mariano e quello di Iside.

          Avrei inoltre piacere che le sue spiegazioni fossero un tantino più approfondite che non le banalità da lei proposte.Un confronto sulle similitudini teologiche e morali sarebbe veramente interessante e gradito.

          La ringrazio anticipatamente per l’ apporto culturale che lei vorrà apportare per un costruttivo dibattito.

  3. francesco ha detto

    Ho appena iniziato a sentire il video.
    Giacomo confonde l’immacolata concezione (di Maria) con il concepimento di Gesù.
    Non mi sembra un grande inizio.

    • beppino ha detto in risposta a francesco

      Nella lettura di Giacomo non c’é alcun collegamento fra il dogma dell’immacolata concezione ed il concepimento di Maria (se non il fatto che l’attore chiama “immacolata” la Madonna).
      Verso la fine della lettura c’é invece l’interessante “ripresa” della frase di Gesù rivolta al discepolo che la dice lunga sul significato della devozione mariana del cristiano; devozione che nulla ha a che vedere con altri “culti” come qualcuno in modo molto rozzo tenta di insinuare (vedi interventi precedenti).

      • francesco ha detto in risposta a beppino

        Non sono d’accordo.
        Pezzo di trascrizione:(…) E san Giuseppe con la barba e la faccia triste. Io chiedevo chi fosse e la mamma, omettendo imbarazzanti spiegazioni, rispondeva: “il papà di Gesù bambino”. Poi mi mostrava la statuina della Madonna e mi diceva: “E questa è la sua mamma”. La mia di mamma invece avrebbe voluto aggiungere qualcos’altro, poi si guardava negli occhi con il papà e decideva che non era ancora il caso di avventurarsi nella storia dell’Immacolata Concezione, l’avrebbe fatto fra due o tre presepi ancora.

        Mi sembra evidente che la mamma di Giacomo era imbarazzata per il fatto che Giuseppe non fosse il padre biologico di Gesù in quanto frutto -errato per l’appunto – dell’Immacolata Concezione, che molti confondono con il concepimento di Gesù.

        • gladio ha detto in risposta a francesco

          E’ un errore molto diffuso, posso confermarlo anch’io.

        • beppino ha detto in risposta a francesco

          “Immacolata Concezione” come altro modo di intendere la mamma di Gesù… Non penso che l’attore sia così a digiuno da non sapere il concetto di preservazione dalla macchia del peccato originale. Se poi così fosse, pazienza… Giacomo ci ha comunque regalato una bella e simpatica esposizione mediatica a tema religioso.

  4. D-Dema ha detto

    Non conoscevo questo aspetto di “Giacomino”.

  5. DS25 ha detto

    Non riesco a vederlo. Mi fa troppo ridere.

  6. andrea g ha detto

    Chi “decide” di non credere in DIO si pone fuori dalla razionalità,
    per cui finisce x credere anche al culto dell’universo “fatto
    dal nulla”.

  7. angelo pancella ha detto

    Si trova il modo di banalizzare anche la croce

« nascondi i commenti