L’ipotesi resurrezione è la più attendibile a spiegare la Sindone

SindoneLa Sindone è l’artefatto umano, o l’immagine achiropita (“non dipinta da mano”), più studiata. Se autentica è frutto di un amore sovraumano, se falsa è frutto di una mente sovraumana (Emanuela Marinelli).

Un recente studio (The Shroud of Turin: A Historiographical Approach, aprile 2013) torna sull’argomento dell’autenticità, prodotto dal ricercatore francese Tristan Casabianca (Università di Aix-Marseille) e pubblicato sull’accademico “Heythrop Journal”.

 

L’analisi verte sull’esame delle tre principali ipotesi circa l’origine del “sacro lino”:

1) ipotesi Garlaschelli, chimico italiano che si è cimentato in un tentativo di riproduzione dell’immagine sindonica. Sarebbe un falso del 1300;

2) ipotesi della risurrezione. La Sindone sarebbe l’autentico lenzuolo (sindone in greco) che ha avvolto il corpo del Signore, recandone miracolosamente impressa l’immagine “in Polaroid”;

3) ipotesi naturale. Sarebbe il prodotto di cause naturali, riconducibile comunque alla Palestina del I secolo.

Per ognuna di queste tre ipotesi l’autore ne esamina la verosimiglianza sotto cinque aspetti:

– plausibilità: le nostre conoscenze scientifiche spiegano l’immagine?

– esplicabilità: l’ipotesi giustifica tutti i dati?

– chiarezza: l’ipotesi è specifica e accurata e non ambigua?

– semplicità: implica dati non reali o non verificabili?

– illuminazione: l’ipotesi rende ragione degli altri dati conosciuti?

Questo in sintesi il risultato dell’analisi:

Garlaschelli

Risurrezione

Ip. naturale

Plausibilità

No

No

Esplicabilità

No

Chiarezza

No

No

Semplicità

No

No

Illuminazione

No

No

 

L’ipotesi di Garlaschelli, che vede la Sindone come l’artefatto di un falsario medievale, non spiega nessuno dei cinque aspetti esaminati. Anche l’ipotesi naturale presenta complessivamente più luci che ombre. Rimane l’ipotesi della “Polaroid” della risurrezione, che permette di spiegare quasi tutti gli aspetti esaminati. Secondo l’autore l’unico aspetto non chiarificatore è il modo in cui l’evento della risurrezione possa aver prodotto l’immagine. Ma questo è tautologico: di fronte a un evento soprannaturale e misterioso, la ragione scientifica deve alzare bandiera bianca e ammettere la propria limitatezza.

Roberto Reggi

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126 commenti a L’ipotesi resurrezione è la più attendibile a spiegare la Sindone

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  1. Abby ha detto

    Peccato però per un piccolo, piccolissimo particolare, l’ipotesi 2) non è un’ipotesi.

    • lorenzo ha detto in risposta a Abby

      Da “Traccani-it”
      Ipotesi: b.Spiegazione logica, fondata su indizî e congetture, che si dà provvisoriamente di un fatto o di una serie di fatti, noti o accertabili in sé ma non nelle loro cause, nei loro processi, ecc…

      Se l’ipotesi 2) non è un’ipotesi, cos’è?

      • Roberto Dara ha detto in risposta a lorenzo

        E’ un racconto di fantasia. Poiché non esistono persone che risorgono, l’ipotesi resurrezione perde del requisito di “spiegazione logica”.

        • Ugo ha detto in risposta a Roberto Dara

          Perché allora gli apostoli sarebbero arrivati al martirio per difendere una loro bugia?

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Ugo

            Non sono l’unico gruppo di persone nella storia che è andata al martirio per difendere, magari in buona fede, un’idea sbagliata.

            • andrea ha detto in risposta a Roberto Dara

              Si ritiene che gli apostoli furono martirizzati e/o torturati, dopo di loro, migliaia e milioni di altri cristiani nei secoli, fino ad oggi. E, se anche sia possibile morire per “un’idea”, nessuno muore per amore all’altro (e quando parlo di “altro”, mi riferisco proprio all’aguzzino che sta godendo nel vederti soffrire).
              Per fare un esempio, durante il glorioso comunismo sovietico, diversi preti e vescovi polacchi furono incarcerati per anni, in isolamento da tutti tranne che da coloro che, per tutta la durata della prigionia, li bastonavano nei genitali, gli versavano addosso acqua bollente/ghiacciata, li percuotevano con sacchi di sabbia e gli facevano anche mangiare i propri escrementi.. E tutto questo senza alcuna prospettiva di liberazione o del sollievo del colpo di grazia: bastava che si dichiarassero fedeli alla causa comunista (e prendendo le distanze da Roma) e sarebbero stati liberati, per di più conservando il grado nell’episcopato. Secondo te, tutto questo è sopportabile per una mera idea, specie se a conoscere del tuo tormento sono i soli aguzzini, senza quindi alcuna “gloria” o riconoscimento all’esterno della sala torture?

            • Ugo ha detto in risposta a Roberto Dara

              No loro sono morti per difendere una testimonianza e non per un idea, e sarebbe bastato loro compiere l’apostasia, abiurare e rendere pubblicamente sacrificio agli dei per non essere uccisi. Chiunque sceglierebbe l’apostasia piuttosto che morire per una bugia, ma degli apostoli solo Giovanni non venne martirizzato. Con questo non voglio dimostrare la vericità della resurrezione, ma la ragionevolezza della testimonianza degli apostoli.

        • Panthom ha detto in risposta a Roberto Dara

          L’ateo vive in una costante condizione di chiusura mentale, condizionato dai suoi dogmi. Roberto Dara è un esempio: prima c’è la definizione del dogma: “non esistono persone che risorgono” e poi la realtà si deve adattare al dogma: “dunque la resurrezione di Cristo è falsa”.

          La spiegazione logica, essendo un’opera dell’uomo, è vittima della stessa limitatezza di cui è vittima l’uomo. E’ evidente che se Dio esiste allora diventa logico quel che Lui vuole che sia.

          La Sindone continua a provocare chi non è capace di usare la ragione, preferendo attaccarsi ai dogmi.

          • Ugo ha detto in risposta a Panthom

            Sai com’è “tanto peggio per i fatti”.

            • danieleb ha detto in risposta a Ugo

              e i fatti quali sarebbero

              • Ugo ha detto in risposta a danieleb

                I fatti non sono che la sindone è vera e l’immgine si è formata con la resurrezione, ma che quella della resurrezione è un’ipotesi che non deve essere scartata a priori per ideologia.
                PS anche se la sindone fosse falsa a me non cambia niente.

                • danieleb ha detto in risposta a Ugo

                  concordo con te su tutto…

                  • Ugo ha detto in risposta a danieleb

                    Caro Daniele B Celso,
                    sono felice che tu sia daccordo con me…

                    • danieleb ha detto in risposta a Ugo

                      perchè paragonato a Celso? non ero ironico

                    • Ugo ha detto in risposta a Ugo

                      Nel gergo di internet i punti di sospensione finali indicano disaccordo o ironia. Se eri in buona fede chiedo scusa, Celso affermava che gli apostoli di essersi inventati tutto.

                    • Ugo ha detto in risposta a Ugo

                      *si erano

                    • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Ugo

                      Le affermazioni di Celso non mi stupiscono, visto che anche oggi esistono individui che insistono nel dire che il primo allunaggio americano è stato tutto una farsa (altrimenti detta “buffala”) e che l’attentato alle torri gemelle è stato organizzato ed attuato dalla CIA (solo per fare qualche esempio). Come vede, non c’è nulla di nuovo sotto il sole.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Panthom

            Dire che “non esistono persone che risorgono” non è un dogma, ma una realtà scientifica. A tutt’oggi, non è stata mai riscontrata la resurrezione di animali morti, quindi neanche di esseri umani, per cui è presumibile che sia una condizione impossibile.
            Si può dire “proprio perché impossibile, ecco il miracolo, che è avvenuto una e una sola volta al figlio di Dio”. Peccato che di questo miracolo non esistano prove scientifiche, per cui anche l’immagine della Sindone, quando si dice che la resurrezione potrebbe esserne l’unica causa di formazione, non è scientificamente dimostrabile, non essendoci alcun parametro che possa misurare gli effetti di una “resurrezione”.

            • Michele Silvi ha detto in risposta a Roberto Dara

              Ti conviene smetterla prima di sfondare la barriera del ridicolo 😀

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Michele Silvi

                Immagino che tu sia un biologo e che sappia perfettamente come avvenga una resurrezione umana e quali effetti produca, ad esempio, su un lenzuolo di lino.

                • Michele Silvi ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ad uno che identifica l’assenza di dati con la non sussistenza del fatto non devo rendere conto proprio di nulla, in caso comunque può visionare una decina di articoli su questo sito: buona lettura, e mi saluti la scienza 😀

                • Contedduca ha detto in risposta a Roberto Dara

                  “di questo miracolo non esistano prove scientifiche”

                  Sai cosa studia la scienza? I fenomeni naturali.
                  Se la scienza afferma che un fenomeno non appartiene a questo campo io penso che sia una prova scientifica.

                  Ad esempio: una signora che cammina con una zeppa per equilibrare la lunghezza di un arto rispetto all’altro, a Medjugorje assiste ad un’apparizione e alla fine comincia a zoppicare perchè l’osso le è ricresciuto e deve togliere la zeppa.

                  La scienza che sa tutto sulla capacità di ricrescita delle ossa, può affermare che il fenomeno “non appartenga alla sfera del naturale”, non dice miracolo perchè non è un campo nel quale si può esprimere può solo dire che in natura queste cose non esistono.

                  Poi ovviamente ognuno in coscienza è libero di credere al miracolo o ad una non sufficiente conoscenza della scienza.
                  Che fede sarebbe altrimenti? 😉

            • Panthom ha detto in risposta a Roberto Dara

              Ma tu mi sai dimostrare scientificamente che non sei un cervello attaccato ad una macchina che ti crea la realtà? Non esistono prove scientifiche che lo dimostrino, dunque è un’ipotesi più che valida che tutto quanto ti accade (memoria ecc.) è creato dal computer a cui sei attaccato.

              Davvero vuoi le prove scientifiche del miracolo? 🙂 Ma sai cos’è un miracolo? Sai che limiti ha la scienza? Ma perché l’ignoranza è la più grande alleata dell’ateismo?

            • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Roberto Dara

              Caro Roberto, non ti passa per la mente la possibilità che quanto
              accaduto in quel famoso sepolcro sia stato, in via del tutto eccezionale, un espediente, forse un tantino inadeguato,escogitato da Qualcuno più in alto per comunicare a persone culturalmente carenti un messaggio, ossia
              che l’esistenza, a determinate condizioni, può proseguire in un’altra
              dimensione? Al tempo di Giulio Cesare o di Cicerone non immaginavano
              certamente un mezzo così prezioso come il computer, l’esistenza di onde
              e tante altre meraviglie della natura. Apri la finestra e spingi il tuo
              sguardo oltre gli attuali tuoi orizzonti.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

          L’unico racconto di fantasia è credere che il nulla produca qualcosa come l’universo e che il caso o un uomo medioevale produca un’immagine che nemmeno i migliori laser attuali riescono a riprodurre. Eppure, caro Roberto, siete più di quelli che non credono nell’allunaggio del 1969…incredibile!

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Paolo Viti

            Ma no, di racconti di fantasia ne esistono tantissimi, basta andare in libreria.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

              Ti assicuro che la favola che l’universo arrivi dal nulla e che il caso produca un’immagine irreplicabile la batte solo la Fatina dei denti 😉
              Stai di fronte ai dati, alla Sindone come oggetto di studio, non scappare e non avere paura.

              • andrea g ha detto in risposta a Paolo Viti

                La cosa più divertente è constatare com gli atei
                si autoconvincano che il credere al nulla-caso
                creatore non sia una favola.
                Mitici.

        • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Roberto Dara

          Caro Roberto, qui con il termine “risurrezione” non si intende il
          ritorno alla vita comunemente intesa (come la intendevano i sadducei),
          bensì sopravvivenza ed ingresso in un’altra dimensione. Vedi di informarti meglio.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Salvatore Benvenuti

            Sia quel che sia, siamo di fronte ad un fenomeno fisico-chimico che ha impresso un’immagine su un telo. Se questo fenomeno è stato scaturito dalla resurrezione di un corpo, dovremmo inevitabilmente considerare quel fenomeno dal punto d vista fisico-chimico.

            • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Roberto Dara

              Caro Roberto, ti consiglierei di fermarti qui, altrimenti rischieresti di
              ottenere l’effetto contrario, rendendo più credenti coloro che già lo sono.

        • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

          Sei alquanto confuso.
          La spiegazione logica non si riferisce al fatto che le persone risorgono, ma al fatto che dell’immagine sindonica non sono accertate le cause ed i processi che l’hanno resa possibile ma, in base ad indizi (corpo a contatto col telo che non risulta essere stato rimosso e sangue privo di putrescina ecc.) ed a congetture (gli apostolo che dicono di averlo visto vivo dopo averlo visto morire in croce), viene spiegata come plausibile frutto di ciò che viene comunemente chiamato resurrezione.

          Se sei in grado di avanzare un’ipotesi più attendibile fatti avanti.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a lorenzo

            Sono circa cento anni che molti scienziati avanzano varie ipotesi, io non ho la competenza per poterlo fare. Quella della resurrezione come fenomeno fisico che ha prodotto l’immagine è solo una delle tante, peraltro neanche accettata ufficialmente dalla Chiesa, proprio per la sua estrema difficoltà di dimostrazione.

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

              Però quando sei in difficoltà non puoi sempre dire: non so, non sono informato, non ho le competenze…
              Informati e dacci la tua visione: se non hai questa spinta propositiva conviene che non inizi nemmeno il dialogo…

              • andrea g ha detto in risposta a LawFirstpope

                Però è abbastanza “informato” per dirci che l’ipotesi
                Resurrezione non può essere vera.
                Un momento è informato, un altro no.

            • Contedduca ha detto in risposta a Roberto Dara

              Scusa se insisto, ma se una persona è in errore è mio dovere informarla che non è come pensa.

              Dividerò la mia risposta in punti solo per essere ordinato, conciso e chiaro.

              Dunque:

              1) la Chiesa chiama miracolo un fenomeno che “CONSTAT de SUPERNATURALITATE” cioè di cui “é stata constatata la sovrannaturalità”.
              Ciò avviene nei casi in cui la scienza ammette di avere tutto chiaro sul campo di indagine e constata che il fenomeno osservato non appartiene alla sfera dei fenomeni naturali (ATTENZIONE, non dei fenomeni conosciuti).
              E’ la posizione nei riguardi del miracolo eucaristico di Lanciano o del recentissimo di Buenos Aires o delle apparizioni di Lourdes e Fatima tanto per dirtene qualcuna.
              Ciò nonostante questi miracoli non sono questione dogmatica, questioni di fede, quindi che tu ci creda o no non commetti peccati, non sei scomunicato.

              2) Quando invece pensi:
              “non sempre ciò che è inspiegabile scientificamente è miracoloso”

              é vero, ma in questo caso è la scienza che ammette di non aver chiaro il campo in cui sta indagando e quindi non può constatare niente.
              La Chiesa dice allora che “NON CONSTAT de SUPERNATURALITATE”, ed è l’affermazione con cui non si riconosce il miracolo ma nemmeno si nega la possibilità, una posizione di attesa.
              In questi casi la Chiesa si rifà a Matteo: “Dai loro frutti li riconoscerete”.
              In pratica, se aiutano il popolo con conversioni, meglio di tante predicazioni e senza creare eresie o fanatismi perchè combatterle o proibirne il culto?
              Anzi…
              E questa è la posizione nei riguardi di Medjugorje, delle apparizioni alle Fontanelle de Roma, della Sindone (non ne sono sicuro perchè il Papa lì ci è andato a pregare mentre dove non è riconosciuto non può andare, che io sappia).

              3) Infine c’è l’eventualità che il fenomeno sia perfettamente
              spiegabile scientificamente, in questo caso non è miracoloso.

              In questo caso la dicitura è “CONSTAT de NON SUPERNATURALITATE”, cioè appunto che se la scienza lo spiega…non c’è niente di miracoloso, di sovrannaturale.

              4) Lo strumento scientifico insomma è del tutto inadatto a studiare certe sfere dell’universo.
              La scienza, la ragione, indagano nella sfera immanente, la fede nel trascendente.
              Infatti la scienza non può dire e non dice:
              “questo fenomeno è miracoloso”
              perchè non ne ha le competenze ma può dire ed è ciò che le si chiede con le indsgini:
              “questo fenomeno non appartiene alla sfera dell’immanente, alla Natura, non sottostà alle leggi con cui è stato fatto il mondo (per dirla alla Zichichi)”
              Il pretendere la prova, la spiegazione scientifica del miracolo è una cavolata, una incongruenza perchè sarebbe come se stessi chiedendo ad un astrologo di parlare di evoluzione.

              5) Come ti ho spiegato negli 1,2 e 3 il comportamento della Chiesa e se vogliamo..strafottente nei confronti dei miracoli visibili perchè non ci vuole fede nell’accoglierli.
              Difatti se non ci credi non ti scomunica, sei libero.
              Ne celebra ogni giorno uno invisibile (il pane in corpo e il vino in sangue) al quale invece sì che si deve credere per fede, e se non ci credi sì che sei scomunicato (protestantesimo e luteranesimo si differenziano da noi soprattutto per questo).

        • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

          Infatti parlare di semplice persona mi pare riduttivo…

        • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

          “non esistono persone che risorgono” beh se lo dice Dara possiamo essere tutti più tranquilli, non abbiamo ancora capito su quale base possa dimostrare la sua affermazione ma gli crediamo ciecamente

        • andrea g ha detto in risposta a Roberto Dara

          Per te è più semplice credere che l’universo
          nasce dal nulla barra caso.
          Fantastico.

        • Dani ha detto in risposta a Roberto Dara

          L’ipotesi in quanto tale non deve necessariamente avere una “spiegazione logica” secondo la logia del momento…

    • Piero ha detto in risposta a Abby

      Gia’, perche’ l’hai deciso tu vero?

    • Giacomot ha detto in risposta a Abby

      Mi sa che le persone si dimenticano che la massoneria francese ha pagato per far avere dei riscontri sbagliati sull’autenticità della sindone , e visto e dato di fatto che la massoneria è un’organizzazione para-satanica , certi indizi dovrebbero portare capire certe cose , ma naturalmente per gente senza senso questo è chiedere troppo scusatemi . Magari ritornate dal vostro caro Caso e chiedete a Vuoto di coccolarvi . Che risate che mi faccio .

      • Anneo ha detto in risposta a Giacomot

        E non potrebbe essere accaduto il contrario, che membri della chiesa possano aver pagato per studi che accertassero l’autenticità della Sindone?

    • LeCorbeau ha detto in risposta a Abby

      Aspetta: ipotesi “ST”: si tratta chiaramente di un impulso tachionico emesso da una nave Romulana occultata fuori dall’atmosfera terrestre.

      • lorenzo ha detto in risposta a LeCorbeau

        Credo che molti, stante l’allergia a Cristo, trovino più “logica e razionale” una simile ipotesi.

        • andrea g ha detto in risposta a lorenzo

          Sì, c’è questa allergia alla Verità, e allora si
          digrignano i denti e si tenta di fare una sindone
          con mezzi più moderni, come quel fenomeno del
          cicap.uaar, Garlaschelli mi pare.
          Nulla si può argomentare razionalmente con chi è
          allergico alla Ragione.

  2. Umberto P. ha detto

    In effetti non è ben chiaro perchè un telo che copre un defunto e ne conserva per un qualche motivo l’immagine impressa, debba essere collegato alla risurrezione.

  3. Norberto ha detto

    Mi stupisce che Ciccio Garlaschelli venga tenuto in considerazione addirittura in uno studio scientifico. Dopo la schifezza che ha prodotto (finanziata dall’Uaar!) il CICAP dovrebbe chiudere battenti per vergogna.

    • Roberto Dara ha detto in risposta a Norberto

      Beh, la stessa cosa potrebbe essere detta riguardo alla considerazione della “resurrezione” come ipotesi in uno studio scientifico, non essendoci alcun caso di resurrezione documentato scientificamente e perciò nessun parametro su cui fare riferimento per poter dire che qualcosa sia stato scatenato dalla stessa.

      • Norberto ha detto in risposta a Roberto Dara

        Infatti è un’ipotesi, esattamente come Lancet ha fatto nel 2009 quando ha ipotizzato come spiegazione del NDe (viaggi extra corporei) l’esistenza dell’aldilà. Smettila di giocare al piccolo scienziato e lascia liberi i ricercatori di fare il loro lavoro, anche se tu non vorresti che lo facessero.

      • Panthom ha detto in risposta a Roberto Dara

        Mi sembra curioso che invochi la scienza dimenticando che è proprio essa a decretare l’impossibilità scientifica di spiegare la formazione dell’immagine sindonica, se non con un’esplosione di luce 10 volte maggiore del laser più potente oggi in dotazione ai laboratori scientifici. La scienza usata come grimaldello per i propri comodi? In cosa ti differenzi dal tuo confratello di fede Joseph Stalin che imponeva l’ateismo scientifico in università?

        • Umberto P. ha detto in risposta a Panthom

          Accidenti siamo arrivati al confratello Stalin per aver detto che non ci sono prove scientifiche di resurrezione? Secondo me il buon Roberto sorride quando vi fate un po’ prendere dalla “vis” polemica!

          • Panthom ha detto in risposta a Umberto P.

            Il buon Roberto dovrebbe ridere solo quando saprà dimostrare scientificamente che Joseph Stalin non è un suo confratello di fede 😉

    • lorenzo ha detto in risposta a Norberto

      Io credo che dovremmo essere molto grati al dot. Garlaschelli per aver dimostrato che la Sindone non può essere, nel modo più assoluto, opera di un artista medioevale.

  4. Nofex ha detto

    Vedo gli ateucci scatenati con la Sindone, eh? Eh eh eh eh…la dice lunga 🙂

    • Umberto P. ha detto in risposta a Nofex

      Al contrario, se ci sono degli studi attendibili che parlano di fenomeni inspiegabili, sicuramente sono interessato ed incuriosito. Personalmente, incuriosito dal sapere quando, come e se sarà trovata una spiegazione con i metodi che ritengo accettabili.

      • Nofex ha detto in risposta a Umberto P.

        Credo che i ricercatori, come in questo caso, se ne sbattano altamente di quelle che tu “ritieni accettabile” 😉

      • andrea g ha detto in risposta a Umberto P.

        Dunque tu sei sicuro che la Resurrezione di Cristo
        non c’entri nulla?
        Ma come, “chiedo e ascolto”, e poi salta fuori
        che hai già la tua certezza.
        Sì, il pensiero ateistico, nel suo nevroticismo
        adolescenzialoide, è una comica.

        • Umberto P. ha detto in risposta a andrea g

          No, leggo gli articoli di questo sito perchè sono interessanti e sono un punto di vista diverso. Raramente concordo, ma spesso si parla di argomenti razionali e non dogmatici.
          Quello che mi lascia perplesso è la qualità dei commenti, rileggi quelli di questa discussione ad esempio, da cui intuisco la grana di molti credenti.

          A mio avviso, gente completamente incapace di comunicare, se non con aggressività, accuse personali, distorsioni totali dei concetti. Eppure la religione avrebbe dovuto darvi equilibrio, insegnarvi il contrario.

          • andrea g ha detto in risposta a Umberto P.

            Va bene, una fuga come un’altra, x non restare sul razionale,
            tipo: ma come mai non ti sei mai interessato alla Sindone e
            adesso vieni a riferirci la tua sicurezza che Essa non è
            prodotta della Resurrezione?
            Scusa l’aggressività.

            • Umberto P. ha detto in risposta a andrea g

              Io sono agnostico: di nulla sono sicuro! Sto dicendo innanzitutto che so poco della Sindone, dunque evito di dare giudizi sugli studi ad essa correlati. In secondo luogo, che attualmente ritengo che l’ipotesi più attendibile sia che è impossibile risorgere.

              • Paolo Viti ha detto in risposta a Umberto P.

                Continui a chiudere la porta, un libero pensatore non sarebbe così pregiudizievole. Il tuo agnosticismo è chiusura, dunque ateismo.

              • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Umberto P.

                Dipende da che cosa si intende per “risurrezione”. Se la si intende come ritorno alla vita, come avvenne per Lazzaro, allora concordo con Lei.

              • lorenzo ha detto in risposta a Umberto P.

                Sono duemila anni che la risurrezione è ritenuta, da molti, impossibile:
                “…Presolo con sé, lo condussero sull’Areòpago e dissero: «Possiamo dunque sapere qual è questa nuova dottrina predicata da te?
                Cose strane per vero ci metti negli orecchi; desideriamo dunque conoscere di che cosa si tratta».
                Tutti gli Ateniesi infatti e gli stranieri colà residenti non avevano passatempo più gradito che parlare e sentir parlare.
                Allora Paolo, alzatosi in mezzo all’Areòpago, disse:
                «Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dèi. Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un’ara con l’iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio.
                Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell’uomo
                né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.
                Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio,
                perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi.
                In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto:
                Poiché di lui stirpe noi siamo.
                Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’immaginazione umana. 30 Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi,
                poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
                Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: «Ti sentiremo su questo un’altra volta». Così Paolo uscì da quella riunione.
                Ma alcuni aderirono a lui e divennero credenti, fra questi anche Dionigi membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro…” (At 17.19-34)

          • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Umberto P.

            Senti senti chi parla! A me pare che agressività, distorsioni di concetti e molto spesso anche volgarità ed offese siano più frequenti dalle vostre parti. Non so se mi spiego. Ad ogni modo io non appartengo alla categoria cui tu alludi. Ciao

  5. Rosaria ha detto

    non ho bisogno di prove, per Grazia di Dio credo da sempre che la Sindone sia l’immagine di Gesù Cristo.

  6. Salvatore Benvenuti ha detto

    Conosco due categorie di ignoranti (nel senso di “non bene informati):
    quelli che sanno di esserlo e quelli che lo ignorano. I primi
    parlano poco ed ascoltano molto; i secondi, viceversa, parlano molto(e
    spesso a sproposito)ed ascoltano poco.

  7. edoardo ha detto

    Loro partono da un presupposto che precede qualunque altra considerazione e/o evidenza: io NON DEVO credere, non devo qualunque cosa si dica.
    Però hanno la facoltà di credere cecamente a baggianate come il gene omosex che ti farebbe nascere omosessuale, e d’altra parte che nasci con gli organi sessuali di un certo tipo, ma tu scegli a quale gruppo sessuale appartenere, selezionando da una mezza dozzina o più tipologie, in base a fattori culturali e di condizionamento.
    Roba da delirio!
    Rifiutano i dogmi della religione cristiana e prendono quelli dei buddisti che vanno tanto di moda con la new age.
    Pur di negare si arrampicano sugli specchi intavolando assurdità tipo: il cristianesimo ha scopiazzato dal mitraismo, Gesù storicamente è un falso e frutto di fantasia, e i cristiani sarebbero i più grandi assassini della terra.
    Anche del buco d’ozono è colpa loro.
    Guardate, io riconosco meno ipocrita e più seria quella donna che, a proposito del prete anti-camorra a cui il prefetto l’anno scorso aveva rivolto urla e parolacce perché non l’ha chiamato eccellenza ma solo dottore, dava ragione al prefetto borioso dicendo che “per me il prete ha torto a prescindere”.
    Ecco, almeno lei è stata sincera senza abbassarsi a sotterfugi.

    • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a edoardo

      Non c’è peggior sordo di chi NON VUOLE ascoltare. E’ una inutile
      perdita di tempo mettersi a discutere con chi ha già deciso, per
      sua libera scelta personale di NON DOVER CREDERE. Forse sarebbe
      illuminante conoscere le ragioni inconsce di certe paure.

      • andrea g ha detto in risposta a Salvatore Benvenuti

        Hai perfettamente ragione,
        La cosa interessante è constatare come diventino
        matti per l’impossibilità di spiegare “scientificamente”
        la Sindone.
        L’orgoglio acceca.

    • andrea g ha detto in risposta a edoardo

      Il pensiero ateistico è il sonno (morte) della Ragione.

  8. stefan@ ha detto

    In un recente viaggio in Cina ho visitato il sorprendente museo di Xian (la città dell’armata di terracotta), dove è conservata una eccezionale collezione di vasi in celadonio. La tecnica di produzione di questi vasi è andata perduta, nessuno oggi è in grado di produrre un vaso con le stesse caratteristiche di quelli prodotti nel XI secolo. Ciononostante, nessuno si azzarda a dire che la conseguenza logica dell’incapacita’ attuale di replicare un vaso di celadonio così come prodotto allora sia che questi vasi abbiano una origine sovrannaturale. Perché una tecnica usata in passato può andare perduta. L’incapacità di riprodurla oggi è semplicemente un limite della nostra conoscenza. Forse non saremo mai capaci di colmare questa lacuna, come altre. Ma utilizzare il sovrannaturale per spiegarle è l’ennesimo esempio della religione come tappabuchi dei limiti della nostra conoscenza. E questo, francamente, impoverisce la dimensione della fede.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a stefan@

      Mi sembra inutile trovare disperatamente appigli mentre si scala uno specchio. Perché avete paura di stare davanti alla Sindone, cercando argomentazioni talmente astruse? Ora questo viene fuori con la tecnica dimentica…come se un vaso di terracotta potesse essere paragonato ad un’immagine tridimensionale fotografata su un telo di lino. E’ impossibile che siate talmente sciocchi, deve proprio farvi paura.

      Dice bene Panthom, il dogma ateo usato come tappabuchi della nostra conoscenza è la cosa più irrazionale che possa esistere al mondo.

    • lorenzo ha detto in risposta a stefan@

      Per quanto a mia conoscenza, i “celadon” sono a tutt’oggi prodotti della Tai Celadon Company. Oltre i tradizionali celadon di un verde delicato, la gamma dei colori oggi offerti comprendono blu e bianco, bianco, marrone e blu misti e monocromi. Le caratteristiche di taluni vasi prodotti oggi eguagliano o superano addirittura, a detta di alcuni, quelle dei vasi prodotti nel XI secolo.

      E questo, francamente, impoverisce la dimensione della tua razionalità.

      • stefan@ ha detto in risposta a lorenzo

        Da quanto mi risulta, le caratteristiche sono simili ma non sono identiche. Questo ricordo è stato sottolineato da chi ci ha guidato nella visita. Ovviamente pronto a ricredermi se mi dai qualche riferimento, grazie in anticipo.

        • lorenzo ha detto in risposta a stefan@

          http://www.thaiceladononline.com/index.html
          Loro assicurano che la qualità, a parte il miglioramento dovuto all’invecchiamento, è perlomeno identica.

        • Positrone76 ha detto in risposta a stefan@

          E’ il classico esempio di chi non è ferrato in ambito scientifico, tecnico e logico. Il tipo di vaso chiamato celedon ha tecniche di lavorazione arci conosciute e come rilevava chi mi ha preceduto ancora oggi sono riproducibili. Quello che alle nuove manca è solo la particolare composizione chimica con cui, utilizzando solo elementi presenti in natura, ottenessero quel o quei colori specifici ma è una questioni di proporzioni esatte. Un caso del tutto differente dalla Sindone di cui si ignora non un particolare tecnico come il tipo di pigmento usato ma l’esistenza in quanto tale dell’immagine che non è possibile ottenere in nessun modo.

    • Klaus ha detto in risposta a stefan@

      C’è solo il piccolo particolare che a esistere non è un unico vaso in celadonio, ma, come tu stesso dici, una ricca collezione (solo a Xian, poi chissà quanti altri esemplari altrove). Il ragionamento dovrebbe basarsi sull’esempio di una tecnica perduta che sia stata creata con mezzi ignoti, usata per produrre un unico oggetto e poi abbandonata completamente e definitivamente, nonostante le ottime possibilità di guadagni. Infatti nel medioevo di segno della Resurrezione non si parlava proprio, è un’ipotesi moderna, dunque non si vede perché non si sarebbe potuto fabbricare un lenzuolo funebre di Santo Stefano, di San Pietro, e così via.

  9. Harry Burns ha detto

    Non occorre arrivare in Cina: ad oggi non conosciamo bene nemmeno tutte le tecniche di costruzione dei romani… Eppure siamo circondati da artefatti di quel tipo, così come lei ha visto centinaia di casi in Cina… Di casi simili alla sindone però non ce ne sono. È da dedurre quindi che non era una tecnica conosciuta all’epoca, al limite un esperimento di un singolo o di un ristretto gruppo… Che tuttavia non può essere troppo difforme dalle tecniche dell’epoca. In parole povere: l’argomento della tecnica dimenticata con i secoli di fondo non regge

  10. Michele Salcito ha detto

    Come al solito leggo anche da questi commenti che Dio ha ragione quando, tramite l’autore biblico, dice che l’uomo è un essere duro di cervice e che proprio per quello li farà vagare nel deserto per molto tempo. Lo fa anche oggi con molti uomini facendoli vagare nella nebbia del dubbio. Lo fa anche oggi con la Sindone. Lo fa in maniera dura anche con chi si occupa dell’argomento come ha fatto con Mosè al quale, dopo tutto quello che ha fatto per il popolo d’Israele, non gli permise di entrare nella terra promessa. Difatti, a molti di coloro che si occupano della Sindone non è dato il dono del coraggio di dire ciò che veramente pensano di essa per salvare la ragione e la “faccia” in un mondo che funziona con la ragione e il tornaconto individuale. Non si finirà mai di polemizzare intorno a questa reliquia, nemmeno quando l’umanità arrivasse ad una tecnologia aliena. Dire che la Sindone è l’oggetto più studiato mi sembra un’esagerazione. Sì, ci sono tante persone al mondo che si interessano e studiano particolari della Sindone ma ben pochi lo fanno rimanendo nel campo delle loro competenze ed in maniera obbiettiva libera da preconcetti religiosi. Per tagliare la testa al toro bisognerebbe organizzare una settimana di studi attorno alla Sindone. La tecnologia di oggi lo permetterebbe. Si potrebbero registrare tutte le operazioni e tutte le conclusioni sarebbero ben documentate. Finalmente si saprebbe, ad esempio, se veramente sotto le macchie di sangue non vi sia immagine somatica. Potrebbe essere addirittura una diretta televisiva. Quello che sarebbe prioritario è l’inventario degli errori che sono stati trasmessi da una generazione all’altra di scienziati e sindonologi, perché siccome nessuno può avvicinarsi alla reliquia, né tanto meno fare prelievi, ognuno deve fidarsi di ciò che hanno scritto altri precedentemente. Resto comunque dell’opinione che la cosa più prioritaria sia pensare al messaggio che l’Uomo della Sindone voleva lasciare ad ogni uomo, ma non c’è da stupirsi se non interessa perché se molti studiano la Sindone ben pochi conoscono bene la Passione di Cristo e le conseguenze nella storia dell’umanità e nella vita di ogni uomo.

    • lorenzo ha detto in risposta a Michele Salcito

      Molti studiosi non credenti, a seguito delle ricerche sulla Sindone, sono diventati credenti, altri sono rimasti non credenti.

      La Chiesa considera la Sindone “Icona della passione” e non ha mai osteggiato la sua venerazione come reliquia (tanto per la cronaca, l”immagine acheropita di Guadalupe non è una reliquia).

      I credenti hanno poi a disposizione molto più di una reliquia: hanno il corpo stesso di Cristo di cui possono adirittura cibarsi.

      • Michele Salcito ha detto in risposta a lorenzo

        Egregio signor Lorenzo, se per la Chiesa la Sindone fosse reliquia e permettesse la sua venerazione ne avrebbe già confermato l’autenticità. Le ostensioni sono permesse appunto in quanto la Sindone è vista come rimando alla Passione di Cristo. Poi, che la fede non abbia bisogno essenziale della Sindone è risaputo anche dai non credenti.

        • lorenzo ha detto in risposta a Michele Salcito

          La Chiesa permette la venerazione della Sindone come reliquia ma non obbliga nessuno a credere che sia una reliquia.

          • Michele Salcito ha detto in risposta a lorenzo

            Dovrebbe dirmi su quale documento ufficiale della Chiesa si dice una cosa del genere perché lo stessoo card. Poletto, alla conferenza stampa rilasciata in occasione del restauto tessile della Sindone, nel 2002, disse che non era ragionevolmente onesto considerare la Sindone una reliquia. Io ero presente.

            • lorenzo ha detto in risposta a Michele Salcito

              San Carlo Borromeo e san Francesco di Sales la consideravano reliquia per eccelenza: la liturgia per la venerazione della Sindone (4 maggio) con ufficio e S. Messa propri la dicono lunga, al di la delle parole politicamente corrette di qualche cardinale, su cosa rappresenti, per la Chiesa, la Sindone.

              • Michele Salcito ha detto in risposta a lorenzo

                Se è solo per quello anche san Francesco considerava il Presepe (da lui stesso pensato) la massima rappresentazione della nascita di Gesù ma non per questo oggi la Chiesa lo impone come ricostruzione reale della nascita del Salvatore.

                • lorenzo ha detto in risposta a Michele Salcito

                  – Rappresentazione, icona e reliquia sono cose differenti.
                  – La Sindone collima realmente con i racconti evangelici della Passione.
                  – Non esiste, che io sappia, alcuna liturgia specifica per la venerazione del presepio.

  11. Salvatore Benvenuti ha detto

    Riguardo al quesito sulla identità dell’Uomo della Sindone si possono formulare, a mio avviso, due sole ipotesi: in quel lenzuolo è impressa l’immagine o di Gesù Cristo o di un povero…cristo. Nel primo caso, quali deduzioni si possano trarre mi pare abbastanza chiaro; nel secondo caso non ci resta che innalzare un monumento con la scritta “all’ignoto autore della sacra sindone, a perenne memoria della sua inimitabile arte e… crudeltà”.

  12. Alessio Rando ha detto

    Personalmente è possibile una 4° ipotesi: “sovrannaturale, ma non divina”.
    Secondo la mia ipotesi se la sindone di Torino è stata fatta in modo sovrannaturale (io, però, vedo più probabile l’ipotesi del manufatto medievale), non per forza è stata voluta da Dio. Infatti, può essere stata fatta da Satana (anche il Diavolo può fare miracoli). A che scopo – direte voi – ? Semplice, per distogliere le persone dall’adorazione in “spirito e verità” (Gv 4:24), inducendoli a prostrarsi di fronte ad un’immagine (cosa che la Scrittura condanna in Es 20). Dopo tutto, Gesù non disse a Tommaso che coloro che avranno creduto senza vedere saranno beati (Gv 20:29)?!

    L’ipotesi del manufatto medioevale spiega perché nei primi secoli di storia della Chiesa della sindone non ci sia traccia!

    • Panthom ha detto in risposta a Alessio Rando

      Innanzitutto, avendo la Sindone convertito migliaia di persone all’autentica fede cristiana, compresi alcuni scienziati, se fosse opera di Satana sarebbe controproducente. A meno che Satana sia un alleato di Dio. Dunque, nessuna 4° ipotesi.

      L’ipotesi del manufatto medioevale non è più preso in considerazione da nessuno ed è stato confutato dai ricercatori dell’Enea di Frascati: https://www.uccronline.it/2011/05/20/di-lazzaro-fisico-dellenea-%C2%ABla-sindone-non-e-spiegabile-scientificamente%C2%BB/

    • lorenzo ha detto in risposta a Alessio Rando

      Se non sei capace di distinguere tra la foto di una persona cara e la persona stessa, ti compatisco…

    • Maria Domenica ha detto in risposta a Alessio Rando

      La Sacra Sindone è un mezzo per arrivare a Dio e non Dio stesso quindi non può considerarsi un idolo
      L’idolo e l’immagine di Es 20 si riferiscono al credere che in quella statua o in quella raffigurazione fatte da mano d’uomo vi sia vita, sia Dio in persona, tant’è che i pagani offrivano loro persino cibi e bevande convinti che essi mangiassero e bevessero (Dn 14,3-7).
      Le nostre statue e immagini invece sono il ricordo, il mezzo per ricordare le persone che rappresentano e si parla e si prega dinanzi ad esse come si può parlare e pregare dinanzi a foto dei nostri cari come ha già scritto Lorenzo.

      Altrimenti dovremmo pensare che in Nm 21,8 Dio si sia contraddetto chiedendo a Mosè di fondere un serpente in metallo, perché chiunque lo guardasse sarebbe stato guarito dal morso dei serpenti, episodio ricordato anche da Gesù in Gv 3, 14-15.

      Per quanto riguarda San Tommaso, pensi dunque che egli non sia un santo? E allora non dovrebbe esserlo nemmeno S. Paolo che ha avuto bisogno di un segno forte da Dio per credere..
      Gesù stesso è il superamento di tutto il discorso che fai. Egli è Dio e si è reso visibile all’umanità, Egli ha compiuto miracoli perché il popolo credesse. Il segno è sempre unito alla parola. I discepoli predicano dopo la risurrezione di Gesù accompagnati dai miracoli che Gesù opera per loro mezzo (Mc 16,19).
      Il rimprovero a Tommaso è più un rimprovero per non aver creduto a testimoni credibili e a chiedere una personale e particolare visione di Dio in persona. Altrimenti non avrebbe chiesto a tutti i discepoli di essere testimoni, anche dopo la sua morte e resurrezione, con le proprie opere e parole, perché il mondo possa VEDERE e ASCOLTARE ciò che Dio anche oggi opera sulla terra.

    • Salvatore Benvenuti ha detto in risposta a Alessio Rando

      Testimone di Geova? Le sue citazioni puzzano troppo di strumentalizzazioni ad hoc, estrapolate dal loro contesto.

  13. Alcor vega ha detto

    questa breve rassegna di fatti dimostra la logicità e la razionalità dell’elemento resurrezione http://www.christiananswers.net/italian/q-eden/edn-t012i.html

  14. Livio ha detto

    certo che, dopo aver chiuso gli occhi sulla storia, gli avvenimenti, i miracoli, le coincidenze, le profezie, i martìri, le santità, le rivoluzioni, ci si può permettere l’ateismo senza problemi.

  15. Locca ha detto

    E’ già stato spiegato in qualche vostro articolo che mi sono perso il perché l’Uomo della Sindone si copra i genitali? E’ una posizione possibile per una persona morta?

    • Locca ha detto in risposta a Locca

      Anche riguardo all’altezza di 30 centimetri più alta rispetto alla media dell’epoca avete già detto qualcosa?

      • Norberto ha detto in risposta a Locca

        Ma su quale sito scandalistico l’hai letta questa roba? L’Uomo della Sindone era tra i 170 e o 180 cm, compatibile con l’altezza degli uomini del primo secolo, occorre infatti ridurre del 5% la grandezza della sua immagine a causa dei numerosi piegamenti e stiramenti subiti dal telo nel tempo.

      • lorenzo ha detto in risposta a Locca

        30 cm è una delle ipotesi avanzate da taluni studiosi, ma non è una delle più quotate.

    • lorenzo ha detto in risposta a Locca

      Perché coloro che hanno deposto il cadavere nella tomba hanno ritenuto opportuno metterlo in quella posizione: non credo che i morti possano opporsi alle posizioni che vengono loro fatte assumere.

      • Locca ha detto in risposta a lorenzo

        Il problema è che (provare per credere) è impossibile per un morto rimanere in quella posizione con le mani, poiché dovrebbe portare avanti le spalle. Inoltre non corrisponde alla sepoltura ebraica e non avrebbe avuto alcun senso coprire i genitali.

        • lorenzo ha detto in risposta a Locca

          L’opportunita di sistemare un cadavere in quella postura è stata molto influenzata dal già sopraggiunto rigor mortis, accelerato dalla produzione di acido lattico per morte traumatica, e dalla posizione innaturale delle braccia dovuta alla crocifissione (provare per credere).

    • Norberto ha detto in risposta a Locca

      Nello specifico non ho mai sentito nulla, tutti gli esperti che si sono pronunciati hanno però sempre detto che la morte e sepoltura di Gesù, come si evince dalla Sindone, corrisponde in toto alla modalità di sepoltura degli uomini del I secolo. Di conseguenza…

      • Locca ha detto in risposta a Norberto

        In realtà non corrisponde alla sepoltura ebraica. Basta fare una breve ricerca. Le braccia venivano poste lungo i fianchi.

        • Piero ha detto in risposta a Locca

          Ma non in quelli crocifissi.
          In questo caso le braccia sono impossibili (nell’immediatezza della morte) da “raddrizzare” e percio’ sono incrociate sul pube.

          • Norberto ha detto in risposta a Piero

            No dai, ammettiamolo Locca ci ha scoperto…te l’avevo detto Piero che non dovevamo disegnare l’immagine con le mani davanti al pube!!! Mannaggia a ttè, sempre di testa tua vuoi fare!!

        • Norberto ha detto in risposta a Locca

          Ah ma allora bastava una ricerchina su Google…grazie Locca, ci volevi tu per sconfessare la Sindone. Direi di chiudere le università, basta Locca e Google. 😀

    • Piero ha detto in risposta a Locca

      Non ti sembra strano che un medievale l’avesse dipinto cosi’, completamente nudo?
      All’epoca probabilmente l’avrebbe dipinto con un una specie di “perizoma” e magari le braccia ripiegate sul cuore.

  16. Harry Burns ha detto

    Daje con sti 3o cm più alto.., anche fosse non sarebbe cosa impossibile qual’è l’altezza media oggi in Zitalia? 175 cm? Non conosce nessuno che sta sui 2 metri?

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