La storica tessile Flury-Lemberg: «la Sindone è stata fabbricata nel primo secolo»

Dal 10 aprile al 23 maggio, per la decima volta dal 1578, la celebre reliquia sarà esposta al pubblico in una sala allestita all’interno del Duomo di Torino. Il Corriere della sera informa che più di un milione e 400 mila persone si sono prenotate per poter osservare il lenzuolo utilizzato per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Ma all’interno del Duomo di Torino, nelle sei settimane dell’ostensione, ne sono attese almeno un milione e 800 mila. Tanto arriva l’attenzione riservata al Sacro telo.

Intanto Mechthild Flury-Lemberg, celebre studiosa di conservazione tessile che nel 2002 ha guidato i lavori di restauro della Sacra Sindone, afferma: «nulla può contraddire il fatto che il telo sia stato fabbricato nel primo secolo». L’annuncio è stato fatto durante il programma di Bruno Vespa “Porta a Porta” e nasce dalla certezza acquisita dopo aver analizzato il tessuto filato a mano e lavorato a spina di pesce come era usanza ai tempi della sepoltura di Cristo. La notizia è apparsa su Il Tempo.

Anche il direttore del Centro internazionale degli studi di Sindologia, Bruno Barberris, ha avallato la tesi secondo cui l’uomo «ritratto» nel sacro telo è Gesù Cristo, sottolineando come la Sindone rappresenti «una lettura sinottica del racconto evangelico». Il lenzuolo non può essere un manufatto medioevale perché «in quel tempo non c’erano conoscenze adatte ad una simile fabbricazione. L’unica ipotesi – ha aggiunto lo studioso – è che nel 1300 ci sia stata una crocifissione di un uomo in modo da simulare quella di Gesù, ma è un’ipotesi che non ha nessuna giustificazione»

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