Inesistenti le accuse a Benedetto XVI, solite gaffe per Marco Politi

Benedetto XVI  L’abdicazione del Papa è stata un’occasione in più per Marco Politi, vaticanista de Il Fatto Quotidiano, per raccontare ancora una volta menzogne e luoghi comuni contro Benedetto XVI. Mentre il mondo ha mostrato rispetto per questa scelta -arrivato perfino da Vito Mancuso-, da parte di Politi nulla è cambiato, è rimasto il solito disumano disprezzo verso Ratzinger e la volontà di mistificare la realtà per accontentare i suoi quattro esaltati lettori famelicamente anticlericali.

Il vaticanista de Il Fatto non ha trovato nulla di meglio che imbastire un articolo pieno di inesattezze per fare un bilancio sui presunti errori e occasioni sprecate da parte di Benedetto XVI.  Addirittura ha ipotizzato che siano stati «otto anni persi». Ma persi per chi? Per Politi ovviamente, laicista dalle molte primavere, che da anni pretende dal Papa –ricattandolo con articoli pieni di insulti- le donne prete, eutanasia e suicidio assistito, matrimonio omosessuale, protestantizzazione della fede cattolica e sincretismo religioso. Se per Marco Politi il papato di Ratzinger è stato un fallimento, allora certamente possiamo dire che è stato un successo agli occhi di Dio.

Come in ogni suo articolo Politi si è fatto arbitrariamente portavoce di una “massa cattolica”, di sua totale invenzione, che sarebbe contenta delle dimissioni del Papa, giudicato incapace. Ha poi pescato nel prontuario laicista delle accuse a Benedetto XVI creando un elenco di menzogne che avrebbe imbarazzato perfino Piergiorgio Odifreddi. Oltretutto un articolo graficamente sbagliato in cui i piccoli titoli non corrispondono al contenuto, e questo la dice lunga sulla confusione di Politi.

 

Obbligo di denuncia per i Vescovi.  Lo statalista Politi vorrebbe che Benedetto XVI avesse imposto l’obbligo giuridico di denunciare un reato sessuale per i vescovi, creando così una nuova figura di pubblico ufficiale al di fuori del codice penale e dunque facendo ingerenza nell’ordinamento dello Stato. L’obbligo, lo sa chiunque, vige infatti soltanto per i pubblici ufficiali o gli incaricati di pubblico servizio, qui una approfondita spiegazione. Politi vorrebbe dunque che la Chiesa faccia ingerenza nello Stato, così potrà poi urlare al complotto teocratico. In realtà, la decisione su questa tematica non è in carico al Pontefice come vorrebbe far credere Politi, ma spetta alla Conferenza Episcopale: quella australiana ha previsto l’obbligo di denuncia, quella italiana no, ricevendo comunque una bocciatura generale dal Sant’Uffizio anche per norme troppo «leggere», poco «incisive». In ogni caso, il lavoro di Benedetto XVI è stato enorme e positivo, come è stato osservato da tutti, perfino dal laicissimo Gian Enrico Rusconi, il quale ha proprio riconosciuto il merito di Ratzinger di aver «ridato il primato alla legge, alla società, allo Stato» su questa tematica, evitando che il «peccato/crimine possa essere assolto ed espiato tra confessionale, sagrestia e arcivescovado».

 

Il report Moneyval e finanze vaticane. Da mesi Marco Politi continua a sostenere in solitudine la menzogna che le finanze vaticane non siano migliorate in trasparenza, usando a suo supporto l’esito del rapporto Moneyval sull’anticorruzione, che secondo lui avrebbe “bocciato il Vaticano”. In realtà, come sanno tutti, il responso è stato positivo e l’esame è stato superato. Il Sole24ore ha infatti commentato: «in meno di 20 mesi il Vaticano ha messo in piedi una struttura normativa che prima d’ora era inesistente, e quindi quello di oggi può comunque essere considerato un passo molto importante, anche se non definitivo». Dunque anche in questo caso non c’è nessun occasione sprecata, ma anche su questo grande merito va dato a Benedetto XVI.

 

Citazione contro i musulmani a Regensburg. Politi è costretto a tornare al 2006 per riprendere alcune polemiche in seguito ad una citazione di Benedetto XVI su Maometto, sostenendo che il Papa avrebbe offeso milioni di musulmani. In realtà è ovvio che la profondità della lezione del Papa non può essere alla portata di Politi e dei vari mistificatori del web, tant’è che -a parte qualche fazione violenta- quelle parole, come ha spiegato l’islamologo Samir Khalil Samir, hanno rappresentato una base per instaurare un dialogo più vero con l’islam. Parole corrette e contestualizzate, come è stato fatto notare da molti. Lo dimostra il fatto che dopo tale evento, 138 personalità musulmane hanno scritto a Benedetto XVI valorizzando la comunione con il cattolicesimo.  Il prolifico dialogo con l’Islam, rinato con Benedetto XVI, è stato dimostrato nella viaggio pastorale del Pontefice in Turchia, specialmente nei momenti di visita alla Moschea Azzurra assieme ai leader religiosi islamici.

 

Africa e affermazioni sul preservativo. Più volte Politi è tornato, eccitato, su questa vicenda sessuale. Ha sostenuto che il Papa avrebbe detto in Africa che «il preservativo peggiora la diffusione dell’Aids».  La verità è sempre un’altra: il Papa ha infatti saggiamente sostenuto un’altra cosa, ovvero che «non si può superare questo problema dell’Aids solo con soldi, pur necessari, ma se non c’è l’anima, se gli africani non aiutano (impegnando la responsabilità personale), non si può superarlo con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano il problema». Affermazioni scientificamente verificate, come ha spiegato Edward C. Green, direttore dell’AIDS Prevention Research Project al centro Harvard per gli Studi su Popolazione Sviluppo: «il Papa ha ragione, o per metterlo in un modo migliore, la migliore evidenza che abbiamo è di supporto alle dichiarazioni del Papa. C’è un’associazione costante, dimostrata dai nostri migliori studi, inclusi i “Demographic Health Surveys”, finanziati dagli Stati Uniti, fra una maggior disponibilità e uso dei condoms e tassi di infezioni HIV più alti, non più bassi». Questo è dovuto al fenomeno della “compensazione del rischio”, annullabile se invece si offre maggior spazio all’educazione verso la fedeltà coniugale e all’astinenza, come è stato fatto da suor Miriam Duggan, premiata dall’Università di Harvard per aver sconfitto l’AIDS in Uganda (senza distribuzioni del preservativo).

 

Incontro con Rebecca Kadaga e pena di morte per i gay.  La bufala è recente, e i gay sono da tempo al centro delle attenzioni segrete di Marco Politi, autore di libri monotematici come “La confessione. Un prete gay racconta la sua storia” (2000) e “Io, prete gay” (2006). Il Papa, secondo il suo detrattore, avrebbe incontrato Rebecca Kadaga, sostenitrice della pena di morte dei gay, avvalorando così la sua posizione. In realtà, come abbiamo già detto, la presidentessa dell’Uganda è stata ricevuta in Vaticano insieme a un’intera delegazione di parlamentari del Paese africano. Prima di arrivare a Roma ha partecipato, senza scandalizzare Politi, all’Assemblea Consultiva dei parlamentari per la Corte penale internazionale ed alla Conferenza parlamentare mondiale sui diritti umani. La Kadaga non è nemmeno la presentatrice della proposta “Kill the gays bill”  e tale legge non prevede in alcun caso la pena di morte. In ogni modo, sia la Chiesa Cattolica ugandese che la Santa Sede si sono espresse chiaramente contro di essa da molto tempo.

 

Annullamento della scomunica ai lefebvriani. Non poteva mancare anche questo episodio: al vescovo lefebvriano Williamson, negatore dell’Olocausto, assieme ad altri tre religiosi, è stata revocata la scomunica come gesto per favorire l’unità della Chiesa. In ogni caso Benedetto XVI non era al corrente delle tesi negazioniste dell’Olocausto del Vescovo tradizionalista Richard Williamson prima di rimettergli la scomunica e il Vaticano, oltre a prendere ovviamente le distanze, ha più volte intimato ai lefebvriani di ritrattare la loro posizione sulla Shoah, invitandoli ad aderire completamente al magistero della Chiesa. In ogni caso, e questo Marco Politi non lo dirà mai, lo scioglimento dalla scomunica non ha cambiato la situazione giuridica della Fraternità che non gode di alcun riconoscimento canonico nella Chiesa Cattolica. Sempre secondo Politi, inoltre, tale gesto di Benedetto XVI avrebbe incrinato il rapporto tra la Chiesa e la comunità ebraica, a smentirlo questa volta è stato l’intervento in questi giorni del rabbino David Rosen, consigliere del Gran Rabbinato di Israele, secondo il quale «nella comunità ebraica sarà sempre ricordato come l’uomo che ha consolidato le innovazioni di Giovanni Paolo II […] e forse per alcuni aspetti addirittura andando oltre, certamente in fatto di quantità e forse anche di qualità del suo impegno personale […]. Guarderemo indietro al Pontificato di Papa Benedetto XVI come molto significativo per aver consolidato le conquiste straordinarie nell’ambito dei rapporti tra ebrei e cattolici».

 

Preghiera con citazione degli ebrei. Non sapendo cos’altro dire, Politi è andato a ripescare la preghiera del Venerdì Santo dove si parlerebbe -secondo lui- della cecità degli ebrei “rispetto alla venuta di Cristo”. Politi non sa nulla nemmeno di questo, ovviamente, infatti Benedetto XVI ha proprio modificato la preghiera eliminando il passaggio che urtava la sensibilità del popolo ebraico. E’ rimasta la frase “preghiamo per gli ebrei”, è un’invocazione generale all’interno di una lunga serie di preghiere in cui si raccomandano a Dio tutte le categorie dei credenti (e anche i non credenti) che compongono l’umanità. Se vi fosse in ogni caso stato qualcosa di offensivo verso gli ebrei, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, non avrebbe parlato di «vicinanza e rispetto a papa Benedetto XVI per la sofferta e coraggiosa decisione presa in queste ore. Estremamente significativi, nel corso del suo magistero, i passi compiuti per l’avvicinamento tra ebrei e cristiani nel solco dei valori comuni». Il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha invece sottolineato che la vicinanza di Ratzinger agli ebrei, «testimonia non solo un impegno formale con la comunità ebraica più vicina al pontefice, quella romana, ma rappresenta anche un percorso sincero non solo nel dialogo ma anche la testimonianza di una voglia di accogliere e interloquire in un sistema di pari dignità e rispetto con il mondo ebraico nel suo complesso»

 

Comunione negata ai divorziati risposati.  Il vati-laicista de Il Fatto incolpa Benedetto XVI anche di non aver dato una risposta ai divorziati risposati sulla loro partecipazione al sacramento della Comunione. In realtà il Pontefice ha studiato il problema e ha risposto in modo chiaro, ovviamente non come avrebbe voluto Politi. Ha affermato: «il peccato, soprattutto quello grave, si oppone all’azione della grazia eucaristica in noi. D’altro canto, coloro che non possono comunicarsi per la loro situazione troveranno comunque in una comunione di desiderio e nella partecipazione all’Eucaristia una forza e un’efficacia salvatrice». L’argomento è stato dettagliato molto bene in questa circostanza. In un’altra occasione il Pontefice si è rivolto proprio ai divorziati, spiegando che «il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti alle vostre comunità, mentre auspico che le diocesi realizzino adeguate iniziative di accoglienza e vicinanza». Benedetto XVI ha preso una decisione una decisione chiara e completamente condivisibile, ognuno dovrà tenerne conto quando deciderà di tradire appositamente il sacramento del matrimonio.

 

Alla fine del suo delirio il vaticanista del Fatto se la prende pure con gli scomodi, per lui, “principi non negoziabili” ed esulta perché «una folla non sia precipitata in piazza San Pietro al grido di “non farlo… rimani !”» quando il Papa ha annunciato la sua abdicazione, che per molti sarebbe «arrivata come un sollievo». Ancora una volta Politi gioca a farsi portavoce di fantomatici cattolici anonimi per esplicitare le sue opinioni. Al contrario di quanto la pensa Politi, è una bella cosa che nessun cattolico sia andato in San Pietro a pretendere presuntuosamente di volergli far cambiare idea, come se non si fidasse della sua autorità e capacità di scelta. Invece, come informano i vaticanisti seri, migliaia di fedeli si sono radunati spontaneamente in piazza San Pietro per manifestare al Papa la propria solidarietà. Come abbiamo già detto, in ogni caso, la dimostrazione che il pontificato di Benedetto XVI è stata una grazia da parte di Dio è proprio la rabbia dei laicisti come Politi, costretti a questi elenchi di piccole menzogne per tentare di tamponare la bellezza della verità e il grande merito di Benedetto XVI.   

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124 commenti a Inesistenti le accuse a Benedetto XVI, solite gaffe per Marco Politi

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  1. Sophie ha detto

    BENEDETTO, SANTO SUBITO!

    • Semelets ha detto in risposta a Sophie

      Sai com’è la burocrazia, fino a prova contraria è ancora vivo!

    • Controinformato ha detto in risposta a Sophie

      Ehi! Non lo vorrai mica morto?

    • Bichara ha detto in risposta a Sophie

      Ciao Sophie, UN GRANDE PAPA.Ho letto tutti i tuoi commenti nel preccedente articolo “il papa lascia..”e sono daccordissimo con te.
      A sentire la notizia, confesso, ho avuto un attimo di scombussolamento come penso chiunque crede la chiesa santa cattolica e apostolica e mi sono passate per la mente tutte le “tappe” di dimostrazione di coraggio di questo osteggiatissimo papa filosofo e teologo , dal discorso di Ratisbona fino ad adesso passando per le forti affermazioni d’avanti alle estituzioni nazionali ed europei e non solo.
      Possiamo accompagnarlo colla preghiera forti della fede che “potenze degli inferi non prevarranno su di essa”.

      • Sophie ha detto in risposta a Bichara

        Guarda Bichara, io a questo Papa ci tengo talmente tanto che invece di scrivere il diario segreto come di consuetudine sul mio quaderno, ho scritto al computer le mie considerazioni sulle sue dimissioni. Ed ho stampato il tutto.
        E’ e sarà l’unica volta in cui non scrivo a penna.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Sophie

      Il “santo subito!” è una moda del tutto mediatica, che non approvo per nulla. Ormai sembra non possa esserci papa che non sia già, anche prima di morire, da dichiararsi santo. E’ assurdo. Giungere all’onore degli altari è una cosa molto seria, non un titolo onorifico che non si può rifiutare a chi ci è simpatico!

      • Semelets ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Come sai bene l’elenco ufficiale dei santi non è esaustivo e quelli fuori dall’elenco potrebbero essere più di quelli dentro.
        Sai altrettanto bene che l’iter che porta un cristiano agli onori degli altari parte ordinariamente “dal basso”.
        E’ dunque perfettamente legittimo che un fedele invochi, per qualcuno che sia stato per lui modello ed esempio di vita cristiana, il riconoscimento di santità e che possa mantenere tale convinzione indipendentemente dal fatto che il processo ufficiale riesca a produrne le prove.
        Magari può sembrare eccesivo richiederlo quando il soggetto è ancora vivo ma, escludendo che si tratti di una parafrasi per augurare una morte prematura, lo si può comprendere come un’espressione molto umana, come quando io dico a mia moglie che dovrebbero farla santa (mi sembra di sentire Piero che dice “…e te credo!”, ma questa è una cosa tra me e lui).

        • Piero ha detto in risposta a Semelets

          [OT]: riguardo il tuo annoso problema completamente inutile:
          la tua soluzione e’ ridondante, inutilmente dispendiosa e non garantisce nulla.
          Cmq se ne puo’ parlare in privato per non rompere sul blog.

        • Piero ha detto in risposta a Semelets

          l’ultima non l’ho capita…

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Semelets

          L’acclamazione è lecita se hai avuto modo di conoscere e frequentare a lungo un Santo. Ad esempio è ovvio che chi aveva vissuto con Don Bosco lo riconoscesse e acclamasse come Santo. Ma volere qualcuno santo subito, per averlo conosciuto esclusivamente tramite la televisione, senza magari nemmeno avere letto e capito tutto ciò che ha scritto, è veramente un criterio puramente mediatico da società consumistica (ma si tratta del mio modesto parere).

          • semelets ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

            Questo tuo commento, benchè articolato in forma teologica, si configura nella sostanza come giudizio infondato su Sophie, che non conosci, giudizio per il quale dovrai ovviamente confessarti (finora non l’avresti dovuto nè potuto confessare, esendone certamente inconsapevole, ma dopo il mio commento non più).
            Hai applicato a Sophie, in negativo e senza fondamento, ciò che Sophie ha applicato a Benedetto in positivo (non sappiamo se con o senza fondamento).
            Il commento di Sophie potrebbe essere fondato (astraendo dal fatto che il papa sia ancora vivo), mentre il tuo commento è certamente infondato (astraendo dal fatto che tu conosca personalmente Sophie)

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a semelets

              Ma infatti, Sophie non ha che da dire che ha incontrato almeno una volta di persona il Santo Padre, il quale ha compiuto un atto miracoloso. Sul fatto di avere letto e capito, non posso spiegare il motivo per cui ho ragione in ogni caso…

  2. edoardo ha detto

    A leggere l’articolo dello Strafatto, mi auguro che il nuovo pontefice sia un personaggio tutt’altro che mite, uno di quelli cosidetti “scanta-gnoranti”, cioè una persona che risponda pan per focaccia, e non lascia niente indietro.

    Ignorante qui non sta per maleducato, ma per uno che non vuole imparare, per prepotenza, presunzione o pigrizia (non vuole vedere la realtà oggettiva dei fatti), e necessita di una buona lavata di capo (discantare, cioè svegliare dall’incantesimo) per ritornare nella realtà ed essere, appunto, meno ignorante.
    Esempio: chi ha diffuso le notizie manipolate sulla pedofilia nel clero cattolico fornendo un’immagine distorta della reale portata degli eventi, avrebbe necessitato di uno “scanta-gnoranti” per riportare le cose alle reali dimensioni.
    (Ecco, così ne approfittiamo della pazienza della redazione per fare anche un po’ di etimologia della lingua italiana popolare…scusate il parziale OT).

    • manuzzo ha detto in risposta a edoardo

      Non penso ci sia molto da rispondere a uno come politi. I suoi articoli servono per delinquentello medio da centro sociale pronto ad attaccare la Chiesa colpevole di disoccupazione, crisi, grandine, vento solare ecc… Puoi ragionare con delle persone munite di logica (anche tra gli antiteisti più increduli ce ne sono) ma con certi individui che sono del tutto chiusi al dialogo, penso sia una perdita di tempo. Per il loro il papa è papa quindi è automaticamente quanto più di “negativo” ci sia sulla terra. DOGMA.

      • edoardo ha detto in risposta a manuzzo

        …infatti. Appunto per quello ci vuole uno…scanta-gnoranti.
        Non è un caso che abbia rispolverato questo concetto.
        Altro esempio: quando Staderini ha diffuso il filmato dell’ICI di Ferrara, che in realtà era pagata e conforme alle disposizioni di legge, se avesse ricevuto l’avviso di recarsi in tribunale per rispondere alla querela per diffamazione per diffusione a mezzo web di notizie false, ecco lo scanta-gnoranti che arriva.
        Quell’altro caso di un sacerdote emiliano che si è suicidato per le accuse false di pedofilia messe in giro da una assistente sociale in seguito all’opposizione del sacerdote all’allontanamento di un bambino dalla famiglia naturale per le precarie condizioni economiche, se quell’assistente sociale si fosse vista recapitare la raccomandata di comparizione in tribunale per l’accusa di aver esercitato pressioni psicologiche sul sacerdote le quali lo hanno indotto al suicidio….uno scanta-gnoranti è quello che ci vuole. Basta buonismo! Io la penso così. Vedrai che i Politi ci pensano due volte prima di diffondere calunnie.

  3. Castigamatti ha detto

    … uno scanta-gnoranti come un noto parroco della letteratura italiana, che, di fronte a certe affermazioni, non avrebbe esitato ad usare maniere… ehm… poco ortodosse!

  4. Riccardo ha detto

    Come pure… vogliamo parlare dell’ignoranza teologica della gran parte dei giornalisti riguardo alla famosa “infallibilità del papa” che in questo caso (rinuncia al pontificato)non c’entra proprio nulla ?

  5. unafides ha detto

    Bisogna tenere conto anche della platea a cui si rivolge questo “signor” politi, è vero che bisogna smascherare sempre le bugie, ma credo che sia impossibile far ragionare gente che si informa leggendo il “falso quotidiano”. Pardon, il “fatto”… come ho scritto già in un altro post: “a lavar la testa all’asino ci butti l’acqua e il sapone”

    • Umpalumpa ha detto in risposta a unafides

      Non sono d’accordo. Credo che insieme a laicisti in mala fede che conoscono i fatti e sanno cosa è vero e cosa è falso ci sono molti lettori in internet che non sanno esattamente come stanno i fatti e quindi magari ci credono in buona fede.

      Per esempio il discorso della politica ugandese anche a me aveva colpito (e anche insospettito avendolo letto all’inizio sul fatto e sul corriere), poi….la prima notizia completa l’ho letta qui su uccr e in seguito in altre testate (se non sbaglio Huffigton post (udite udite) e la stampa).
      Per esempio che i vescovi ugandesi si erano opposti alla legge già nel 2009 (se non ricordo male) fa capire quanto in mala fede sia un articolo in cui si vuol far passare l’idea che il papa sostenga la pena di morte per i gay. O malafede o superficialità massima.

      Un altro bellissimo post di uccr è stato quello della manifestazione femminista a Posadas argentina(ma sto divagando ;)).
      Siete proprio dei mastini.

    • Controinformato ha detto in risposta a unafides

      “falso quotidiano”?
      io avrei messo “lo STRAfatto quotidiano”

  6. davide ha detto

    ….e’ evidente che politi, questo giornalista (come la gran parte dei pseudoconoscitori del pensiero del Papa) avra’ lasciato un po’ di soldi all’osteria prima di scrivere tutte le fandonie e falsita’ riportate nell’articolo.
    Benedetto XVI è e resta un Grande Papa!!! Il resto sono solo calunnie di gente che vuole abbattere la Chiesa Cattolica.

  7. FM ha detto

    Politi obbedisce a King Kung, re di SCIMA:

    S.C.I.S.M.A.

    Società Catholistica per l’Istituzione del Secolarismo Modernista Anticlericale

    😀

    • BXVI fan ha detto in risposta a FM

      Magari… Purtroppo vedo “donne prete, eutanasia e suicidio assistito, matrimonio omosessuale, protestantizzazione della fede cattolica e sincretismo religioso” che rispecchia perfettamente gli “ideali” massonici

    • Controinformato ha detto in risposta a FM

      no, davvero?

  8. ennio ha detto

    non è laicista, è proprio anticristiano.. gente che passa la vita a seminare zizzania e accuse..davvero diabolico

  9. Salvatore Di Fazio ha detto

    Certo che chiamarlo vaticanista e’ anche imbarazzante

    • Laura ha detto in risposta a Salvatore Di Fazio

      Meglio cretino, forse? Così si va su sicuro…

      • Igino ha detto in risposta a Laura

        A.A.A. Ottimo precisare, correggere e se occorre anche perseguire gli errori e le calunnie altrui. Ma Vangelo vieta di scadere all’insulto.

        • Nemo ha detto in risposta a Igino

          Dargli del “cretino non è un insulto:
          Etimologia dal Devoto Oli:

          Cretino= [dal franco provenzale “crétin” (che è dal latino “christianus”) nel senso COMMISERATIVO di “povero cristo”]

          Sempre il Devoto Oli:
          Commiserare = considerare con grande pietà e compassione.

          Quindi la frase di Laura:
          “Meglio cretino, forse? Così si va su sicuro…”

          può esser scritta come:
          “Meglio considerare con grande pietà e compassione quel povero cristo? Così si va su sicuro…”

          Dargli del “cretino” quindi non è un insulto, ma un grande atto di pietà 🙂

    • gladio ha detto in risposta a Salvatore Di Fazio

      In effetti il termine somaro gli calza meglio

  10. enrico ha detto

    Vorrei fare un piccola precisazione.
    La comunione è negata ai divorziati risposati non ai divorziati tout court.
    Non esistono peccati non remissibili, ma l’assoluzione non può essere data se non vi è il proponimento a non peccare più ed il dispiacere per le azioni commesse.
    Dunque un divorziato risposato che non vive con la nuova moglie o compagna come fratello e sorella non può ottenere l’assoluzione per questo motivo.

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a enrico

      Precisazione ovviamente opportuna! Correggiamo e grazie per l’attenzione!

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a enrico

      A mio modesto avviso un divorziato in quanto tale non può ricevere la comunione, perché il divorzio stesso costituisce scandalo pubblico. L’unico caso in cui il sacerdote può essere certo di non dare scandalo, concedendo la comunione ad un divorziato, è quello in cui si tratti di un divorziato che ha subito il divorzio senza volerlo e che contemporaneamente non conviva con nessuno. E’ infatti possibile, se non erro (mi si corregga se legalmente il divorzio unilaterale non è ammesso dalla legge), che uno dei due coniugi, che è un buon cattolico, venga abbandonata dall’altro, il quale unilateralmente chiede e ottiene il divorzio.

      Tutti gli altri casi vengono a compromessi con comportamenti moralmente altamente discutibili (che senso ha convivere con un divorziato, dichiarando però di essere come fratello e sorella? Anche se fosse vero, la cosa costituirebbe una situazione ambigua di per sé).

      • enrico ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        @ a-theos=a-ethos

        1. La Chiesa ribadisce “la sua prassi, fondata sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati” (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio 84).
        Questa norma non è un regolamento puramente disciplinare, che potrebbe essere cambiato dalla Chiesa, ma deriva da una situazione obiettiva che rende impossibile in sé l’accesso alla S. Comunione.
        A dire il vero, non è la Chiesa che esclude tali fedeli, ma “sono essi a non poter esservi ammessi, dal momento che il loro stato e la loro condizione di vita contraddicono oggettivamente a quell’unione di amore tra Cristo e la Chiesa, significata e attuata dall’Eucaristia” (FC 84). L’Eucaristia infatti è il cibo che aiuta i coniugi ad amarsi e ad immolarsi vicendevolmente come Cristo ha amato la Chiesa e si è immolato per lei. Nel caso dei divorziati risposati l’immolazione per il vero coniuge viene palesemente contraddetta.
        A questo motivo primario se ne aggiunge un secondo, di natura più pastorale: “se si ammettessero queste persone all’Eucaristia, i fedeli rimarrebbero indotti in errore e confusione circa la dottrina della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio” (FC 84).
        Una Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede (14 settembre 1994) afferma: “Il fedele che convive abitualmente more uxorio con una persona che non è la legittima moglie o il legittimo marito, non può accedere alla Comunione eucaristica. Qualora egli lo giudicasse possibile, i pastori e i confessori, date la gravità della materia e le esigenze del bene spirituale della persona e del bene comune della Chiesa, hanno il grave dovere di ammonirlo che tale giudizio di coscienza è in aperto contrasto con la dottrina della Chiesa. Devono anche ricordare questa dottrina nell’insegnamento a tutti i fedeli loro affidati” (n. 6).

        2. Se i fedeli divorziati risposati si separano o vivono come fratello e sorella, possono essere ammessi ai Sacramenti.
        Perché i divorziati risposati possano ricevere validamente il sacramento della riconciliazione (confessione), che apre l’accesso alla S. Comunione, devono essere seriamente disposti a cambiare la loro situazione di vita, in modo che non sia più in contrasto con l’indissolubilità del matrimonio.
        Questo significa concretamente che essi si devono pentire di aver infranto il vincolo sacramentale matrimoniale, che è immagine dell’unione sponsale fra Cristo e la sua Chiesa, e che si separino da chi non è il loro legittimo coniuge.
        Se questo per motivi seri, ad esempio l’educazione dei figli, non è possibile, essi si devono proporre di vivere in piena continenza (Familiaris Consortio 84). Con l’aiuto della grazia che tutto supera e col loro deciso impegno, la loro relazione deve trasformarsi sempre più in un legame di amicizia, di stima e di aiuto reciproco.
        La Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede aggiunge “fermo restando tuttavia l’obbligo di evitare lo scandalo” (n. 4).

        3. Nel caso da te proposto se i due divorziati risposati non possono tornare indietro dalla loro situazione e sono pentiti di quanto hanno fatto mettendosi insieme, se vivono come fratello e sorella, possono essere assolti in confessione e poi fare la Santa Comunione.
        Tuttavia, siccome non hanno scritto sulla fronte: noi ci comportiamo come fratello e sorella, si richiede che evitino lo scandalo tra i fedeli.
        Ciò significa che il Parroco darà loro la Santa Comunione in privato e non in pubblico, oppure andranno a partecipare all’Eucaristia in una Chiesa dove non sono conosciuti.

        4. Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede ricorda che la partecipazione alla vita ecclesiale non può essere ridotta alla questione della ricezione della comunione, come spesso avviene.
        I divorziati risposati di cui ho parlato al n. 2 vanno esortati a fare comunione spirituale (n. 6).
        Come tu stesso giustamente osservi, la partecipazione alla Messa è già una comunione spirituale, al di là dello stato in cui si trova il fedele.

        5. Infine mi chiedi se in casi eccezionali (come il matrimonio del Figlio) possono fare la Santa Comunione.
        La risposta è semplice: se vivono more uxorio, no.
        E se vivono da fratello e sorella la risposta è ugualmente negativa, perché la loro comunione fatta in pubblico susciterebbe scandalo (ostacolo) per la fede della gente, che può essere indotta a pensare che ormai tutto è lecito.

      • enrico ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        @ a-theòs=a-éthos

        Spero che la risposta sia sufficientemente esaustiva.
        Non si può ritenere che un peccato, per quanto grave, non sia remissibile, altrimenti sarebbe falso che con il suo sacrificio sulla croce Cristo si sia caricato di tutti i peccati che l’umanità ha compiuto compie e compirà.
        Tuttavia non vi può essere riconciliazione se la situazione permane, ovvero non vi sia nè il dispiacere nè il proponimento di cambiar vita.
        E questo non vale solo per questo peccato specifico, ma per tutte le colpe gravi commesse con deliberato consenso e piena avvertenza.
        In questo caso si può sostenere che dovrebbe esservi il proponimento, se possibile, di riconciliazione con il legittimo coniuge.
        Nel caso specifico si introduce anche la posibilità dello scandalo, ovvero di essere causa di inciampo per i cristiani della comunità di cui i divorziati fanno parte, e si introduce per prudenza che, se vi sono le condizioni, si acceda alla Santa comunine non nella comunità dove si è conosciuti.
        Nel caso il divorzio sia subito, non vi è proprio colpa da parte del coniuge che ha subito tale ferita.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Enrico, perfettamente d’accordo su quanto precisi. Ti faccio solo notare che non ho mai affermato che non si possa essere perdonati di un peccato di tal genere.

  11. Gab ha detto

    “la preghiera eliminando il passaggio che urtava la sensibilità del popolo ebraico”

    La conversione degli ebrei è riferita nell’Apocalisse. La preghiera è quindi di chiaro significato escatologico. Non capisco, eventualmente, come la sensibilità “urtata” debba modificare una preghiera. Sarà diventata anche maggiormente politically correct ma il significato di fondo non cambia.

    Non è uno scandalo pregare per gli ebrei e per la loro conversione. Altrimenti andiamo contro la Bibbia se non lo sappiamo.

    Così come un cattolico può pregare per qualsiasi anima che si converta lo fa anche riferito ad un ebreo.

    Il fatto che ci sia un particolare riferimento nel Vetus Ordo testimonia la fedeltà alla Rivelazione.

  12. Azariel ha detto

    La cosa davvero triste, oltre alle accuse rivolte al Santo Padre, sono tutte le persone che le leggono, ci credono senza nemmeno provare ad informarsi, e poi le ripetono all’infinito, sputando insulti al Papa e alla Chiesa in ogni occasione.

    • edoardo ha detto in risposta a Azariel

      …infatti, io quelli li considero colpevoli quasi quanto gli autori della disinformazione.
      E’ perché loro credono a quello che VOGLIONO credere.

  13. Mary ha detto

    Ma come si fa a chiamarlo vaticanista?!?? Farebbe meglio a non ubriacarsi prima di scrivere certe cavolate contro niente popo di meno che il Papa!! Benedetto , umile servo nella vigna del Signore, i Veri Cattolici ti sostengono con la preghiera!!!!!

    • J.B. ha detto in risposta a Alessandra

      Ma che puttanata e’ ?

    • beppina ha detto in risposta a Alessandra

      E si che il primo di aprile é ancora lontano…

    • edoardo ha detto in risposta a Alessandra

      Fin tanto che nella Chiesa e nel mondo cristiano non si decide ad intervenire in termini giuridici contro questa mole impressionante di disinformazione criminosa, SARA’ SEMPRE COSI’.
      Anzi, questo sarà solo l’inizio.
      Io non ne posso più di una Chiesa di agnelli belanti.
      Vorrei una Chiesa di aquile ed lupi per ristabilire un po’ di giustizia e di verità.
      Per forza il mondo islamico procede e quello cristiano retrocede.
      Di questo passo gli agnelli porteranno la Chiesa all’autodistruzione.
      Dopo quell’articolo, ce ne sarà un altro, poi un altro ancora, e poi nuovamente, tanto chi li fa non rischia niente e lavora a colpo sicuro.
      Se facesse la stessa cosa con qualsiasi altro ente non ecclesiale, verrebbe massacrato nei tribunali e sugli organi di informazione.
      Io non so chi sarà il prossimo pontefice…Scola?…Turkson?…basta che sia una PERSONA RISOLUTA a far valere la verità e i diritti di coloro dei quali si fa carico la Chiesa e che sono trattati come pezze da piedi da questo laicismo mercantilista.
      Uno che per difendere tutti questi Cristi, questa umanità sofferente, ALZI LA VOCE quando serve e SAPPIA FARSI SENTIRE.
      Questo è come la penso, e non mi schiodo di un millimetro dall’Edoardo-pensiero.

      • Umpalumpa ha detto in risposta a edoardo

        Edoardo: “Io non ne posso più di una Chiesa di agnelli belanti.
        Vorrei una Chiesa di aquile ed lupi per ristabilire un po’ di giustizia e di verità.”

        Gesù: “vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe”

        Umpalumpa: questo non significa non dire la verità. Basta non volerla dire spaccando la croce in testa a chi non ci crede.

        • edoardo ha detto in risposta a Umpalumpa

          Ma dove esiste “spaccare la croce in testa…”?
          Dove?
          Quello che dicevo lo puoi trovare in questo trafiletto di un notiziario di TM news che ho letto 5 minuti fa:
          “…Quel che è certo è che le dimissioni del Papa indicano l’individuazione di una personalità vigorosa. “Il Papa rinuncia al ministero petrino non perché si sente debole, ma perché avverte che ci sono in gioco sfide cruciali che richiedono energie fresche”, ha sottolineato ‘Civiltà cattolica’, quindicinale dei Gesuiti pubblicato con l’imprimatur della segreteria di Stato vaticana.”

      • Bichara ha detto in risposta a edoardo

        Non ha tutti i torti, In cuor mio desidero anch’io più schiettezza nel difendere la chiesa , ma dobbiamo aver anche fede che la chiesa è santa e le sue sorti sono in mano al Signore
        Mi ricordo un augurio intempestivo ad Al Azhar per la festa musulmana è stato respinto con la motivazione che l’appello del papa in difesa ai cristiani copti massacrati (e tuttora in corso il massacro)sarebbe una ingerenza…poteva il vaticano risparmiarsi questo reazione studiando il clima di intolleranza islamica incandescente….ci massacrano e non facciamo niente, facciamo pure loro gli auguri e le rispingono…ma quando capiremo chi ci sta di fronte?

        • Umpalumpa ha detto in risposta a Bichara

          Il mio non era un augurio alla passività, semplicemente mettere in guardia che un conto è la testimonianza ferma e pacifica altro discorso è l’aggressione religiosa e/o l’imposizione di dogmi. In quel caso sono profondamente contrario.

          • Bichara ha detto in risposta a Umpalumpa

            d’accordissimo , anzi , lei ha spiegato molto bene il suo punto di vista e io credo sia quello piu conforme agli insegnamenti di Gesù a Lui tutta la lode.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Alessandra

      Allucinante! Ma esiste veramente ‘sto tribunale o è una notizia totalmente fake?

      • Riccardo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        La seconda che hai detto. Non è un tribunale è una associazione che si fa chiamare “tribunale”.
        Si presentano in questo modo:
        “We have issued a Public Summons to Joseph Ratzinger (aka “Pope Benedict”) and six senior cardinals in the Roman Catholic Church, inc. to appear before our opening session on September 12, 2011 in London. A similar Summons will be delivered to other church and state officials in the coming months.”
        Ammesso che abbiano effettivamente convocato Papa e Cardinali non ne hanno alcun titolo.
        Vendono “materiale educativo”, libri e film per aiutare gli antiteisti a restare antiteisti (Dio sa quanto ne abbiano bisogno) fomentando odio verso ogni istituizione ed in particolare quelle religiose.
        Visitate il sito se anche voi avete tempo da perdere…

      • gladio ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Io mi auguro che la notizia sia vera e che il tribunale esista veramente.
        Una tale mostruosità sarebbe, per l’ ideologia laicista e per i suoi miserabili accoliti, un boomerang formidabile.In questi giorni abbiamo potuto constatare l’amore, la solidarietà e l’ affetto che circondano queso grande Papa.
        Milioni e milioni di persone lo stanno circondando in un unico grande abbraccio.
        Milioni e milioni di persone gli faranno da scudo.
        Avanti,mettete in atto la vostra risoluzione, immondizia umana che non siete altro, provateci…

    • Vincenzo ha detto in risposta a Alessandra

      Da quello che ho potuto capire, questo fantomatico “tribunale” non esiste fisicamente e non ha nessun valore giuridico ma è stato ideato dal nulla da un gruppo di persone anticlericali che si è autoproclamato “Tribunale”. E’ come se io oggi, di sana pianta, mi proclamassi giudice … poi mi creo un sito e annuncio un mandato di arresto per Pippo Baudo …

      Qui di seguito riporto un commento di un’altra persone che mi è capitato di leggere:

      ” Innanzitutto, la prima domanda che ci poniamo è sull’esistenza o meno dell’ITCCS a cui vi rispondiamo subito: il “Tribunale Internazionale sui Crimini di Stato e Chiesa”, che ha disposto il mandato europeo, non ha assolutamente validità legale; consiste semplicemente in un gruppo di persone che si è auto attribuito tale autorità di Tribunale sulla base di una personalissima interpretazione della Common Law (base di cui, però, non capiamo il nesso).
      Inoltre, nel comunicato diffuso dall’ITCCS si legge: “il nostro ufficio ha concluso un accordo con i rappresentanti di una non specificata nazione europea e dei suoi giudici”; secondo delle ricerche effettuate, tale nazione europea sarebbe la nazione di Eurostaete, che secondo la pagina olandese di wikipedia, sarebbe una terra appartenente a nessuno, situata al confine fra i Paesi Bassi e la Germania, lunga circa 500 metri e larga sei, nata da un problema burocratico sulle linee di confine.
      Insomma, ecco risolto il grande mistero!”

      Se ho visto bene, dietro questo notizia c’è un certo Kevin Annett

    • giovanni ha detto in risposta a Alessandra

      AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAAH!!! Sto ridendo come un pazzo!!! 😀
      Maddài!
      Adesso metto su un’organizzazione privata, ci appioppo il nome di “tribunale internazionale” (magari con una sigla, che fa più figo) e me ne vado ad arrestare capi di Stato e a confiscare beni a destra e a manca!
      Fosse così semplice, le vere dittature e i regimi oppressivi non durerebbero un giorno.
      Che vaccata al cubo, non vale manco il tessuto epiteliale perso sui tasti del mio pc per rispondere!!!

      • Daphnos ha detto in risposta a giovanni

        In compenso l’articolo ha 1.600 condivisioni. Penso che tu possa considerarla un’unità di misura dell’analfabetismo della rete.

        • giovanni ha detto in risposta a Daphnos

          Con l’analfabetismo della rete -ahimé- mi confronto ogni giorno.
          A molte persone, se le guardi dritte negli occhi, riesci a vedere il cartello “affittasi” appeso alla parete interna della scatola cranica.

        • Ercole ha detto in risposta a Daphnos

          Beh d’altra parte i siti web più condivisi sono quelli porno..insomma non credo sia un buon metro quello della popolarità.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a giovanni

        Non te lo consiglio: se non sei anti-cattolico ti arrestano in 3 secondi.

    • Daphnos ha detto in risposta a Alessandra

      Tra l’altro, l’unico utente che ha commentato un articolo correlato a quello che hai appena linkato è un tale ‘Andrea’ che scrive “ma perché scrivete queste boiate? […] anche se a me piacerebbe che i beni della Chiesa fossero incamerati e usati per il bene di tutti […]”.

      Possiamo dire che persino i ciechi come questo Andrea si accorgono che il troppo stroppia?

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Alessandra
  14. Luca Semprini ha detto

    1 la preghiera del venerdì santo cmq (purtroppo) era stata modificata ben prima di Benedetto, più di una cinquantina di anni orsono.
    2 mi risulta che Williamson per la precisione sia RIDUZIONISTA, non NEGAZIONISTA (non che sia una cosa bella ma è differente), ma l’inesattezza grossa è che i lefebvriani abbiano una posizione simile, quelle erano tesi solo di Williamson, per cui fu richiamato da Fellay! basti pensare che il padre di Monsignor Lefebvre fu ucciso nei campi di concentramento… e in ogni caso la scomunica non ha nulla a che vedere con l’argomento Shoa, la scomunica ha a che vedere con la nomina di 4 vescovi da parte di Lefebvre senza il permesso della Santa Sede.

  15. Luca Semprini ha detto

    quanto alla preghiera del venerdì santo dico “purtroppo” è stata cambiata perché tutto deriva da una falsa traduzione della parola perfidi.

  16. Giannino ha detto

    Ratzinger è stato non solo criticato ma anche denunciato da istituzioni governative e da autorevoli voci scientifiche come Lancet per le sue dichiarazioni sul preservativo in Africa definendo le sue parole
    “oltraggiose ed estremamente inaccurate” e di aver “distorto la verità scientifica” al fine “promuovere la dottrina cattolica sul tema”.

    Far rientrare poi le unioni gay tra le minacce per la pace e la giustizia si commenta da sè..

    invitare i cattolici a non seguire i corsi di educazione civica e sessuale nelle scuole è un’altra perla di questo (ex)papa i quali darebbero una visione “antropologica dell’uomo fuori dalla ragione umana” … o_o!?

    La stampa del nordeuropa (oltre a quella francese, inglese, ecc..), quella belga in particolare alla notizia della sua elezione, per tratteggiare il tipo di mentalità della persona venne definito nel modo seguente:
    http://tinyurl.com/bqbpdkh

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

      1) Le accuse di Lancet non sono scientificamente fondate, sono accuse politiche. Tant’è che l’Università di Harvard si è schierata a favore di Papa Benedetto XVI alla luce degli studi più recenti, come ha spiegato Green.

      Anche numerosi ricercatori ed epidemiologi (francesi sopratutto) hanno difeso le parole del Papa, come anche diversi medici che operano in Africa: http://www.tracce.it/detail.asp?c=1&p=1&id=18781

      2) Rispetto alle unioni gay e alla minaccia per la pace, il Papa ha fatto un discorso ben più profondo di quello riportato dai media, qui è spiegato ottimamente perché ha ragione: https://www.uccronline.it/2013/01/03/matrimoni-gay-e-pace-ecco-perche-il-papa-ha-ragione/

      3) Rispetto ai corsi di educazione sessuale, il Papa ha semplicemente messo in guardia dalla “imposizione” di corsi obbligatori che possono essere in constrasto con la volontà dei genitori (titolari del diritto di educare i figli) e presentino la sessualità in modo non rispettoso della visione cristiana. Dovrebbero essere facoltativi, e sono d’accordo con lui e lo ringrazio per essere intervenuto pubblicamente.

      4) Si sapeva benissimo com’era considerato Ratzinger prima della sua elezione, in realtà se leggi tutte le dichiarazioni di questi giorni si nota che anche i nemici peggiori riconoscono che era sbagliato il pregiudizio negativo su di lui. In ogni caso è miseramente non interessante il giudizio della stampa, anzi se è contraria al Papa è perché il Papa ha ragione.

      Tutto qui Giannino? Non hai trovato nient’altro?

      • domenico ha detto in risposta a Paolo Viti

        certa gente è contraria ai corsi di religione ed invoca se non la loro soppressione la libertà di non frequentarli ma vorrebbero imporre alle famiglie che si insegni ai loro bambini fin dall’asilo come usare i preservativi magari con delle banane e modellini di organi sessuali.

        • Titti ha detto in risposta a domenico

          Tutto estremo: ma invece insegnare com’è fatto il corpo umano e come “si fanno i bambini” senza aspettare magari genitori che non si prendono neanche la briga di rispondere in modo serio alle domande dei propi figli, è così male? Basta comprare un qualsiasi giornalino in voga frà i teenageer per mettersi le mani sui capelli, in quanto all’ignoranza che vige in materia.

          • Salvatore ha detto in risposta a Titti

            La scuola non ha il compito di sostituirsi ai genitori, cara Titti, ma di collaborare assieme a loro per l’educazione del bambino. Su queste tematiche è giusto che siano i genitori a decidere, lasciandoli eventualmente come corsi facoltativi dove viene insegnato proprio quanto dici tu, senza estremismi come invece capita sempre nei corsi di educazione.

            • Giannino ha detto in risposta a Salvatore

              sono assolutamente in …. DISACCORDO.. :)!!!

              è la scuola, ovviamente laica, ovvero ne privata ne politicizzata ne tantonomeno religiosa, il luogo “proprio” della società dove si matura la formazione dell’indivuduo tramite la conoscenza, la storia, la formazione garantita, gli insegnamenti delle esperienze della comunità.. deve essere un garante SUPER-PARTES in toto..

              se ci si affida alle “madrasse” per l’educazione è una rovina..
              la famiglia da il suo apporto, ma è lei che integra la scuola non il contrario.. se uno nasce in una famiglia mafiosa, razzista o altro cosa succederebbe? non ci sono garanzie d’imparzialità è ovvio!

              solo lo stato __laico__ puo farlo con uno scopo ben preciso:
              ricordando che __laico__ significa “indipendente” dai poteri sia religiosi ma anche e sopratutto politici, fornire gli stumenti della conoscenza e di critica per porre l’individuo della futura societa in grado di formare DA SOLO la propia opinione, essere in grado di capire la realta e di sapere quello che fa..
              l’universita, la scuola della professione ecc..viene DOPO..

              • domenico ha detto in risposta a Giannino

                Pura fantasia.
                Quando nelle scuole francesi ad esempio l’argomento ‘aborto’ all’interno della educazione civica viene affrontato presentandolo come una conquista della civiltà e del progresso dove sarebbe l’imparzialità che permetterebbe allo studente di decidere da solo?

                • beppina ha detto in risposta a domenico

                  Son passata l’altro giorno dal confine italo-francese. Consiglierei ai nostri cugini francesi “progrediti” ed “iper-civilizzati” di mettere un bel cartello in ingresso al loro Stato: “BENVENUTO CITTADINO. LA FRANCIA, TERRA DELLA CIVILTA’ E DELLA MANCANZA ASSOLUTA DI BAMBINI DOWN, TI SALUTA.”

              • beppina ha detto in risposta a Giannino

                se ci si affida alle “madrasse” per l’educazione è una rovina…

                Ma va la… 🙂 .

                …ma anche e sopratutto politici…

                Ma va la … al quadrato 🙂 .

                …porre l’individuo della futura società in grado di formare DA SOLO la propria opinione, essere in grado di capire la realtà e di sapere quello che fa…

                Magari, oltre a scriverlo, pure ci crede il signor Giannino.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Giannino

                Sì, certo, devi essere uno che pende dalle parole di Bersani. Ma fammi il piacere! Il pensiero laico è talmente “indipendente” che lo è totalmente anche dalla verità! Ma che discorsi da minus habens…

              • Salvatore ha detto in risposta a Giannino

                Non capisco cosa c’entri lo stato laico, qui si parla di corsi obbligatori di educazione sessuale a cui moltissime famiglie sono legittimamente contrarie perché intendono parlarne loro ai figli.

                • Giannino ha detto in risposta a Salvatore

                  in famiglia si potrebbe anche inseganre che la terra è ferma e il sole le gira intorno..
                  le famiglie possono non avere alcuna competenza “ad insegnare”..

                  insomma il papa vi dice che l’omosessulaita è una malattia , la scienza no..
                  ora, viste le esperienze passate, chi tra i due bisognerebbe seguire?

                  i corsi di ed sesuale, come qualqunqe altra materia, sono tenuti da persone competenti e autorizzate a farlo in base alle loro conoscenze..
                  sono una garanzia, non un ostacolo.. certo pero se il papa vi dice di non seguirli si crea una frattura tra il cittadino e lo stato, ed è questo il pericolo (oltre che, irresponsabilmente, istigare ad una certa ignoranza)..

                  • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

                    Un conto è insegnare la scienza, un altro è insegnare qualcosa di molto più intimo come l’educazione sessuale che non è affatto una materia scolastica asettica come la geografia.

                    Il Papa e la Chiesa cattolica non hanno mai affermato che l’omosessualità sia una malattia, lo affermano invece migliaia di psicologi, sopratutto della scuola freudiana. Proprio il laicissimo Freud la riteneva una malattia.

                    Il Papa ha criticato il loro essere obbligatori, facendosi portavoce di migliaia e migliaia di famiglie e di genitori. Come vedi continui a contraddirti: da una parte invochi l’autodeterminazione assoluta e dall’altra imponi a delle persone degli obblighi anche contro la loro volontà e quella dei loro familiari.

                    Fa anche questo parte dell’intolleranza laicista, ne sono consapevole.

                  • beppina ha detto in risposta a Giannino

                    insomma il papa vi dice che l’omosessulaita è una malattia , la scienza no..

                    E’ sbagliato dire che l’omosessualità é una patologia come é sbagliato dire il contrario; questo allo stato della conoscenza scientifica perché semplicemente la scienza non é arrivata ancora “univocamente” ed “esaustivamente” a definirne le caratterizzazione e (soprattutto) le origini.

                    Inoltre non puoi mettere in correlazione quello che dice la scienza e quello che dice un Papa perché i presupposti di partenza e le eventuali finalità non possono che essere diverse (ammesso che per la scienza di possa parlare di finalità visto che la scienza é solo un “mezzo” per capire la realtà, non può essere “lo” scopo della vita e soprattutto non può dare “spiegazioni” sull’essenza delle cose e sulla coscienza di esistere).

                  • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Giannino

                    Senti, va bene essere superficiali, ma tu proprio il buon senso non l’hai mai sentito nominare. Io ho frequentato le medie al famoso Istituto Gonzaga di Milano nei primi anni ’80, ebbene, visto che lì, pur essendo scuola cattolica, si era all’avanguardia, era istituito un corso di educazione sessuale per noi. Ti puoi immaginare, se proprio non sei decerebrato, quale effetto del tutto “eccitante” ogni tipo di fantasia, possa causare un corso del genere. Uscivamo praticamente assatanati…, senza avere ricevuto la minima istruzione su cosa sia veramente un sano rapporto d’amore con l’altro sesso. E meno male che almeno si trattava di una classe solo maschile, ti puoi immaginare invece quando accanto a te ti trovi seduta la compagniuccia maliziosa e scosciata…, che ha appena finito di fare vedere al resto della classe come si indossa un preservativo, utilizzando uno strumento adatto… Chiunque capirebbe che si tratta SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di una violenza psicologica, atta a fare esplodere gli ormoni… Altro che educazione…

                  • GT ha detto in risposta a Giannino

                    Giannino la più grande del Novecento è stato lo Stato “laico”, i cui effetti collaterali si assistono pur oggi.
                    Io personalmente non credo in questa presunta “neutralità”, in quanto quando è presente è sempre faziosa e tendente -quasi sempre- ad essere antireligiosa. I fatti lo dimostrano.
                    L’educazione non la può impartire uno Stato, la prego usciamo da questa logica autoritaria e disumana. Al contrario, l’educazione prima di essere un fatto pubblico è un fatto privato, e ciò è conseguenza non causa.

                    • Giannino ha detto in risposta a GT

                      atheos tu devi essere raccomandato, con te i moderatori del sito evidentemente non moderano e no ncensurano per niente.. allora visto che le regole sono queste decerebrato sarai tu che ti ecciti con l’educazione sessuale.. ma che gente assurda …

                      @GT
                      puoi pensare che l’educazione sia un fatto privato, ho speigato e fatto esempi evidenti di come una famiglia potrebbe insegnare qualque cosa al figlio è evidente che non c’e’ alcuna garanzia..
                      qui scatta il buonsenso e le personali considerazioni
                      io ritengo che solo lo stato laico possa essere garante e ho fornito alcuni esempi..
                      tu la pensi diversamente ok , ma potresti fornire qualche controesempio?

                    • GT ha detto in risposta a GT

                      L’educazione dei singoli prima di contribuire effettivamente alla Società serve agli stessi individui.Perché se non rispetti te stesso, non rispetterai il tuo vicino, il tuo prossimo in genere ecc…
                      Pensare ad un educazione statale svincolata dai peggiori istinti umani è un qualcosa di utopistico. Ancora siamo fermi signor Giannino a posizioni stantie, contrapposizioni vecchie: tra chi sostiene che sia bene il benessere del popolo attraverso uno stato massiccio e tra chi si affida ad un mondo libero che cerca di gestire se stesso. Io credo tuttavia sia impossibile ragionare in questi termini. Uno dei più grandi cineasti del Novecento, Kubrick ci aveva messo proprio in guardia da questa “educazione” impartita da organizzazioni umane, come lo Stato, che sono per definizione piegate al loro continuo sostentamento, e quindi per continuare a detenere questa “forza” devono raccontare una nuova narrazione (la razza pura,il libero mercato, il popolo… oggi il progresso). Sono pie illusioni.
                      Ritornando al suo esempio sul “tramandarsi” di certi caratteri, non c’è dubbio. E’ vero quello che dice. Quel figlio di un tal mafioso sarà di conseguenza mafioso. E’ parte della sua ereditarietà. Perché rinnegarlo? Sta alla sua intelligenza rigettare questo patrimonio.
                      Peggior modo, a mio parere, sarebbe rieducarlo con la Società, perché altrimenti lui diverrebbe non se stesso (come è naturale che sia) ma prodotto di Società… Non sempre ciò che è prodotto di Società è bene, anzi San Francesco affermava che lo spirito umano cessa di essere integerrimo proprio quando si sviluppa un aggregazione umano.

        • Giannino ha detto in risposta a domenico

          non s’insegna ed.sess. all’asilo!
          cmq sono sicuramente più opportuni i modellini del corpo umano che non un religioso che ti dice di non toccarti perhce è peccato mortale e poi ti devi confessare ecc…. non credi?

          ricordo che il papa si riferiva anche all’ed.civica…

          per quanto riguarda i corsi di religione in genere si è contrari a fare proselitismo cattolico a spese dello stato (gl’insgnanti di religione prendono lo stipendio dal ministero dell’istruzione ma sono nominati e revocati dai vescovi), non a insegnare un’eventuale “storia delle religioni”..

          • beppina ha detto in risposta a Giannino

            Sul discorso delle “spese a carico dello stato” vorrei dirle, molto prosaicamente, che se pago le tasse non é solo per dovere civico ma anche per richiedere/aspettare un “ritorno” possibilmente rispettoso anche del mio modo di intendere la vita…

            • Giannino ha detto in risposta a beppina

              ..modo di intendere la vita che non potrebbe essere accolto se lei fosse musulmana o di qualunque altra religione!
              se l’insegnante di religione fosse nominato da un Imam a lei andrebbe bene?
              questo è un esempio molto evidemnte di stato NON laico e di inttromissione..

              l’ora di religione è l’ora di religione tenuta da persone nominate dal VATICANO.. questo NON è giusto.. spero sia evidente il perche..

              • beppina ha detto in risposta a Giannino

                Casomai CEI e non Vaticano, ma é inutile perdere tempo a spiegare la differenza… E non cerchi di girare il discorso introducendo “se” e “ma” che fanno solo confusione. L’ora di religione é facoltativa e proprio per questa caratterizzazione se non avesse (trovato) una sua ragione d’essere sarebbe da tempo sparita; come é altrettanto vero che per il medesimo motivo non potrebbe essere ne confessionale ne impositiva di alcunché proprio perché, in ultima analisi, é solo un momento per parlare di etica cristina, etica basata notoriamente sulla lotta all’egoismo umano e non certamente sulla prevaricazione culturale. Nei Licei frequentati dai miei figli (nell’arco di circa 9 anni) ho visto alcuni studenti partecipare all’ora alternativa (pochi) mentre la maggior parte hanno sempre partecipato all’ora di religione e fra questi anche qualche figlio di nord africani, cinesi, rumeni, ecc… Probabilmente quello che la rode nell’animo é che in una parte piccola e trascurabile della scuola italiana si cerchi di parlare ancora di trascendenza e di sentimento religioso…

      • Daphnos ha detto in risposta a Paolo Viti

        Non ha trovato nient’altro al momento perché è impegnato a tempo pieno nella campagna elettorale, con la sua lista “Fare per fermare il declino”.

      • Giannino ha detto in risposta a Paolo Viti

        1) Lancet non è un organo politico ma una delle piu autorevoli riviste scientifiche, ovvio che non ci sarà il 100% di tutti gli scienziati della terra d’accordo.. ognuno si fa le sue opinioni..

        2) il discorso l’ho letto e, certo era piu lungo, ma in merito esprime quel concetto ovvero che le unioni gay rientrano nei “principi mal compresi” che a loro volta sono una minaccia ecc.. qunidi le unioni gay sono TRA gli elementi che rappresentano queste minacce ..
        peraltro palesemnte SMENTITE da quelle società dove tali unioni sono riconosciute come matrimoni e nessuna minaccia si è mai verificata..!!

        (vorrei far notare che la libertà delle famiglie eterosesuali laiche e cattoliche e le loro capacità riproduttive non verrano minimamente intaccate dalle unioni gay)

        3) definire la conoscenza una forma di “irrispettosità” si commenta da sè..
        peraltro in temi delicatissimi come ed civica e sessuale..
        è un messaggio molto pericoloso e se su questioni cosi cruciali la religione invita a separarsi dalla scienza e conoscenza assume derive che sono piu propie delle “sette”..

        si ho trovato altro rigurado a moneyval ad esempio l’articolo ha omesso che
        il ministero dell’economia del governo Monti ha impedito agli osservatori dell’Autorità antiriciclaggio in Europa di andare a testimoniare e
        “il capo dell’UIF ( l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia), per protesta contro il Governo, ha ordinato il ritiro dei suoi uomini da Strasburgo”

        ci sono poi i vatileaks che attestano le tremende lotte interne al Vaticano per il potere ma poi il disocirso si allunga troppo..

        • enrico ha detto in risposta a Giannino

          @ Giannino

          Le rispondo rispetto al preservativo.
          Naturalmente per comprendere le parole di qualcuno, in questo caso il Papa, si deve usare la ragione.
          Ogni rapporto sessuale fuori dal matrimonio è materia grave per un cattolico, ed il peccato mortale è quanto di più grave un uomo possa commettere ( en passant le ricordo che sta parlando il Papa e non un pr di una discoteca e dunque presumo ragionevolmente che lei non si aspetti che un Papa approvi comportamenti che per la Chiesa Cattolica sono peccati gravi).

          In questa situazione l’uso del preservativo potrebbe essere una colpa ulteriore ma dubito di questo, personalmente.
          Mentre nel contesto di un matrimonio cattolico, che prevede la fedeltà coniugale, non è ammesso l’uso del preservativo.
          Dubito comunque, se si usa la ragione, che il richiamo alla castità possa non essere la reale soluzione di queste problematiche.
          Forse lei si aspettava che il Papa dicesse

          ” visto che tanto vi comportate come volete, e che tutto sommato va bene così, se proprio devete farlo usate il preservativo”.

        • beppina ha detto in risposta a Giannino

          vorrei far notare che la libertà delle famiglie eterosesuali laiche e cattoliche e le loro capacità riproduttive non verrano minimamente intaccate dalle unioni gay

          Vorrei proprio sapere chi si é mai espresso (almeno qui) sulla base di questi termini… In realtà i discorsi fatti vertono sempre sulla figura e la presenza eventuale di bambini; altrimenti tutto il ragionamento sarebbe caratterizzato da semplice e banale egoismo, sentimento assolutamente non connaturale alla mentalità del cristiano.

          • Giannino ha detto in risposta a beppina

            due persone che si amano non sono egoiste.. anche se sono etero e decidono di non fare figli!
            se sono omosex non hanno modo quindi perche sarebbero egoisti.. !?

            le persone contruibuisocno alla società con il loro impegno, il loro lavoro e la loro onestà, non “creando” bambini..
            i quali SE nascono dovrebbero essere frutto di un amore e non per pagare uno “scotto” alla società..

            a meno che non siamo in condizioni sociali primitive o a Sparta..

            • beppina ha detto in risposta a Giannino

              La ringrazio per le osservazioni.
              Guardi che il problema non é se due persone, tre persone, enne persone che si amano sono o meno egoiste (é una qualificazione sentimentale che riguarda esclusivamente il loro essere singolo, di coppia, di gruppo, di ammucchiata o quello che vuole). Ne tantomeno l’eventuale “valutazione” di egoisticità é nei confronti di coppie conviventi o sposate che non vogliono avere figli (sarebbe da approfondire…vedi il cosidetto “contributo” alla società come lo definisce lei…).
              E’ ovvio inoltre che i figli dovrebbero nascere per amore (a mio parere dovrebbero aver la possibilità di nascere anche se c’é mezzo amore o se non c’é per nulla, se non altro perché chi dovrebbe nascere in ogni caso non potrà mai essere colpevole del comportamento altrui, ma questo é un altro discorso. Vedi sullo specifico il riflusso teigetiano degli ultimi decenni … a proposito di Sparta).
              Quello che fa specie é la volontà dell’adulto (da qui l’egoismo) di ricercare il figlio (e ricercarne la legittimità giuridica dell’atto) anche se la condizioni di accoglimento potrebbero non essere adeguate (oggettivamente) a priori.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

          1) Lancet ha lanciato un comunicato politico, come ha fatto l’Apa per gli omosessuali. Ma la loro posizione non è fondata scientificamente, come è stato dimostrato. Lancet ha valore solo quando si appella a studi scientifici. In ogni caso il comunicato di Lancet è stato smentito da Harvard e dai medici che operano sul campo in Africa.

          2) E’ evidente che tu non riconosci un diritto naturale a cui fare riferimento e a cui invece fa riferimento Benedetto XVI. Ma chi sbaglia sei tu, ovviamente. Basta aprire qualsiasi libro di fisiologia per verificare il tuo errore, non a caso un omosessuale è tale soltanto nel cervello mentre il suo corpo -in linea con le leggi della natura- continuerà a comportarsi da eterosessuale attendendo un organo sessuale complementare. E’ evidente che il comportamento omosessuale si palesemente contrario alla struttura fisiologia e anatomica del nostro corpo e ai principi iscritti nella natura umana stessa. Violare questo significa minacciare la pace di chi opera per il bene dell’uomo.

          3) Tu mi insegni che l’autdeterminazione assoluta è sacra e poi vorresti corsi obbligatori di educazione sessuale? Qualcosa non quadra…

          4) Non ritengo che le direttive del ministero dell’economia possano avere avuto un ruolo sull’esito del rapporto Moneyval, a meno che si voglia concedere spazio a teorie teocratico-complottiste che ridicolizzerebbero ancora di più di tuoi sciocchi tentativi di aggressione ai cattolici.

          5) Hai fatto bene a tirare fuori la questione Vatileaks, è un altro merito di Benedetto XVI per come è riuscito a gestirla. Infatti Politi non l’ha tirata fuori per incolparlo.

          Altro? Ti vedo in difficoltà…

          • Giannino ha detto in risposta a Paolo Viti

            ma guarda non c’e ‘nessuna difficoltà…

            1) non entro nel dibattito tra Lancet e Harvard che non credo ci sia, la rivista gode tutt’ora di ottima credibilità…

            2) be qui hai proprio commesso un errore nella “pratica”, dovresti sapere che un gay non è attratto da una donna.. allora il suo corpo non è “in linea con la natura” (a prop l’omossesualita esiste anche in natura!) ..strano perhce sarebbe dio ad averlo messo in quella condizione.. mah!
            e non credo che a catechismo ti abbiano parlato della transesualità, delle varie dinamiche ecc..

            il papa ti insegna che l’omossualita, senza girarci troppo intorno, per la chiesa è una malattia o che la masturbazione è una pervesione, sicccome non è cosi ecco dimostrata l’importanza di un corso di ed. sessuale!

            E CIVICA… perhce il papa si riferiva nache a quella!

            poi sta a te decidere in piena liberta se rimanere ignorante su certi temi preferendo seguire le “sacre scritture”… scelta tua..

            3) tutti i corsi a scuola sono obbligatori..! l’ed civica e sessuale non sono meno importanti della matematica nella formazione di un individuo!
            io “insegno” ad essere laici, a conoscere le cose… non ad essere ignoranti!

            4) non lo ritieni tu, libero di farlo, ma è la realta che “lo ritiene” visto che cosi sono andate le cose..!
            le pressioni ci sono state e il direttore dell’UIF si è dimesso veramente per protesta.. cosa c’e’ da “non ritenere”?

            5) la vicenda vatilieaks come l’avrebbe gestita? ha detto lui, il papa, che il volto della chiesa è deturpato e si è dimesso!!!!

            .. ti vedo in difficoltà… :)!

            • domenico ha detto in risposta a Giannino

              “il direttore dell’UIF si è dimesso veramente per protesta”…
              non hai neanche letto quello che hai postato tu.
              Siamo seri su.

              • Giannino ha detto in risposta a domenico

                hai ragione, ho sbagliato nella citazione finale, ma la sostanza non cambia..

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

                  La sostanza non cambia perché non esiste la sostanza: il resoconto Moneyval è totalmente indipendente dal ministero dell’economia italiano, e la sua conclusione è stata una promozione della trasparenza per le finanze vaticane.

                  Accettalo ed evita di cadere ancora nei complotti teocratici, te lo dico da amico per il bene della tua già barcollante credibilità.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

              1) Mi fa piacere che ti sei arreso. Ribadisco il concetto che non ti è chiaro perché sei lontano dal mondo scientifico: Harvard ha dimostrato di giudicare in base a studi scientifici, mentre Lancet ha pubblicato soltanto un comunicato politico, privo di indicazioni di pubblicazioni.

              2) Il gay lo è soltanto nel cervello, tant’è che se non si comporta da gay chiunque lo considera etero perché il suo corpo è quello di un eterosessuale. In natura esiste anche l’ex-omosessualità ed esistono anche forme di cannibalismo tra partner, non credo sia il caso di imitarle nonostante “siano in natura”. Non c’è nessun “gene gay” ed esistono tantissimi omosessuali che sono usciti da questo comportamento sessuale. Chi è gay è perché vuole esserlo, Dio c’entra poco con la libertà dell’uomo.

              3) Il Papa né la Chiesa hanno mai parlato di malattia rispetto all’omosessualità, lo ha fatto invece il laico Freud e ancora oggi migliaia di psicologi della scuola freudiana. L’educazione sessuale non può essere paragonata ad una materia come la geografia o la matematica, sono argomenti delicati in cui la famiglia dev’essere libera di decidere e tu invece vuoi imporre loro la tua opinione. E’ un comportamento laicista, ovviamente, ma profondamente scorretto in uno stato laico.

              4) Non amo i complotti e ritengo sia da sciocchi farlo, tant’è che tale questione non è più ricordata da nessuno. Gli esperti europei sono certamente capaci di valutare una situazione in totale autonomia, a meno che tu voglia dimostrare il contrario.

              5) L’esistenza di Vatileaks è certamente il volto deturpato, ma la gestione Vatileaks è stata ottima e trasparente, ed è un merito di Benedetto XVI.

              La tua difficoltà è nel cercare di trovare a tutti i costi un appiglio per aggredire i cattolici, ma come vedi dal primo commento in poi le poche argomentazioni si sono svuotate e sei rimasto attaccato a pochi brandelli di parole. Ti invito a ritirarti, è una battaglia persa e lo sia meglio di me…non sei all’altezza.

              • Giannino ha detto in risposta a Paolo Viti

                1) non conosco questa eventuale diatriba tra Harvard e Lancet e quindi dovrei informarmi su fonti “ufficiali”..
                non bisogna prendere ALCUNE dichiarazioni di ALCUNI esposneti.. cioe non bisogna andare a PESCARE particolari pareri favorevoli alla propria tesi ma che invece rapprestenno solo il parere (con tutto il rispetto dovuto) di UNA o poche persone..

                il mondo scientifico NEL SUO COMPLESSO è tutt’ora fortemente e saldamente allineata all’uso del condom per cui difficelmnte credo che tutta Harvard sia contro il preservativo..! forse lo sara UN docente..

                2) “il gay lo è soltanto nel cervello, tant’è che se non si comporta da gay chiunque lo considera etero perché il suo corpo è quello di un eterosessuale”

                non capisco se sei ironico o dici sul serio, cioe se uno è gay gli dovrebbe “apparire” una scritta in fronte, gli dovrebbero spuntare le antenne?

                allora se sei onesto, se non sei un troll o roba varia, e se ne hai voglia ovviamente, parla semplicemnete con un dottore..
                vedrai ti speigherà che l’identita sesusale non è determinata solo dal fisico, ti spiegherà molte altre cose e capirai che una religione non puo sostuirsi alla medicina (cosa che nel 2013 dovrebbe essere ovvia ma evidemente non è cosi.. sempre che tu non mi stia prendendo in giro)!!

                3) !!!! ma se è molto piu delicato degli altri temi ci vorrà MOLTA piu competenza, o NO? proprio per questo non puoi delegare ad un genitore che puo essere tanto amorevole ma anche ignoranete come una cucuzza l’isegnamento di questi temi!!
                secondo la chiesa anche per bocca di tanti commenti vostri l’omosex è condierata una malattia, altrimenti non ci sarebero problemi!

                4) il giudizio si basa sulla testimonianza degli osservatori.. ad alcuni di essi che avevano parere negativo è stato (è cronaca non ipotesi) impedito di testimoniare.. “tutto” qui

                5) se il papa si è dimesso e ha ammesso che NON ce la fa piu a gestire il vaticano vuole dire che NON è riuscito a controllare i dissidi interni..
                come fai a dire che avendo abbandonato il comando allora ha gestito ottiemnte Vatliaeks!?
                no guarda rispetto le tue opinioni ma alemno per me no nsono convincenti..

                per il resto dire da solo che l’altro “è in difficoltà”, “i bradelli di parole” “non sei all’atezza” ecc.. mi ricorda un po il modo di parlare di Emilio Fede.. sono tue valutazioni personali che volgiono screditare (forse perhce ci si sente in difetto!?) l’altro e non è carino..

                credimi non ho nessuna difficoltà e ti sto ripsondendo in modo piu che chiaro!

                • beppina ha detto in risposta a Giannino

                  Scusi l’osservazione, signor Giannino… ma visto la densità di errori di scrittura non é proprio il caso di dire che “sto ripsondendo in modo piu che chiaro”. 🙂

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

                  Ti stai trascinando per avere l’ultima parola -oltretutto con un italiano imbarazzante-, in realtà la questione è già ampiamente chiusa.

                  1) Non esiste diatriba: esistono studi scientifici dell’Harvard University ed esiste il comunicato di Lancet. Non sono contro il preservativo ma contro la sua distribuzione senza un’adeguata educazione alla fedeltà di coppie a all’astinenza, questo porta soltanto alla compensazione del rischio aumentando il tasso di AIDS, come ha detto giustamente Benedetto XVI: http://www.lastampa.it/2009/03/21/blogs/san-pietro-e-dintorni/harvard-da-ragione-al-papa-lzaUizeBDC1zFzTITNHcmI/pagina.html
                  https://www.uccronline.it/2011/12/17/il-virologo-perno-%C2%ABla-risposta-allaids-non-e-il-preservativo-ma-leducazione%C2%BB/

                  2) Il gay ha un corpo da eterosessuale, questa è una chiara confusione identitaria ed è profondamente innaturale. La distinzione tra genere e sesso è un’ideologia idiota e pericolosa nata a tavolino negli anni ’90, non ha alcun fondamento scientifico, come d’altra parte insegna molto laicamente Sigmund Freud.

                  3) Sono argomenti delicati e come tali da affrontare in famiglia, non serve competenza più di quella che possono avere un padre e una madre. O dimostri che io e la Chiesa abbiamo sostenuto che l’omosessualità è una malattia oppure ti becchi una querela per diffamazione…scegli tu. Ti do tempo entro 3 ore.

                  4) Non c’è alcuna dimostrazione di quanto sostieni, d’altra parte come tutti i complotti non citi nomi, non citi date e non ci sono prove o documenti a tuo sostegno. Come vedi la superstizione complottista abbonda anche nei sedicenti razionalisti. “Tutto” qui.

                  5) Il Papa non ha mai affermato di non essere riuscito a gestire i dissidi interni, ma di essere troppo debole per poter portare avanti il suo ruolo. Padre Federico Lombardi ha proprio smentito questo ennesimo complotto sui problemi interni che avrebbero portato il Papa a dimettersi: la gestione Vatileaks è stata ottima, tant’è che si è conclusa velocemente e in modo trasparente. Certamente è un merito di questo Pontefice, come anche Politi riconosce e non la inserisce nell’elenco di accuse.

                  Se non hai difficoltà dovresti dimostrarlo perché in realtà sembri decisamente barcollante e il tuo italiano scritto lo dimostra.

                  • Giannino ha detto in risposta a Paolo Viti

                    1) non è contro la fabbricazione ma è contro la distribuzione a meno che non sia accompagnata da un corso di fedelta coniugale?
                    ma tu fai cabaret, ma che lavori a ZeliG?

                    2) dimostra che l’identita di genere non esiste.. avresti un premio scientifico per questo..
                    domanda:
                    in merito a questo tema, ne hai mai parlato con un dottore specialista? no? prova.. poi fammi sapere..
                    (pero non litigare e non minaccaire il dottore di querele se non si attiene alle sacre scritture)

                    3) saranno passate 3 ore..?
                    allora la chiesa dalle labbra del papa stesso dovrebbe dire pubblicamente
                    “l’omosessualita NON è una malattia ed esistono persone che NASCONO omosessuali, quindi lo sono NATURALEMNTE”

                    le vostre parole siano SI SI NO NO .. mi pare sia questa la citazione giusta..

                    non deve dire “NON dico che NON è una malattia” e poi dire che è contro natura ecc.. OK? perhce questo si chiama prendere per i fondelli.. OK?

                    4) che sia stata ritirata la delegazione UIF e che il ministero abbia impedito la partecipazione agli osservatori per testimoniare appartiene alla cronaca…
                    qui puoi trovare tutte le informazioni che vuoi, fammi sapere se riesci a smentirlo..
                    http://tinyurl.com/cnfshcg

                    5) il papa ha detto ben altro e ha citato espresamente i dissidi e le divisioni interne e ha detto di essere stanco ecc..
                    e su vatilieaks la questione è stata chiusa talmente tanto bene da essere scontata e già prevista da tutti..

                    siete troppo chiusi e arrocati tanto da non vedere la realta sotto gli occhi.. io non sono psicologo e non so come aiutarvi, neghereste qualunque cosa per cui penso sia inutile continuare .. ognuno ha le sue opinioni..

                    • beppina ha detto in risposta a Giannino

                      io non sono psicologo e non so come aiutarvi

                      Ma perché una persona arriva a scrivere valutazioni così lesive della propria caratterizzazione culturale?

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giannino

                      Giannino, la questione è ampiamente chiusa…ti trascini solamente al patibolo in questo modo.

                      1) La tua ironia non sostituisce la mancanza di argomenti. Il Papa ha affermato: “Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con soldi, pur necessari, ma se non c’è l’anima, se gli africani non aiutano (impegnando la responsabilità personale), non si può superarlo con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano il problema. La soluzione può essere solo duplice: la prima, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro”.

                      A questo è stato affiancato da numerosi ricercatori e dall’università di Harvard.

                      2) La distinzione sesso e genere non esiste, non è mai esistita se non in alcune menti particolarmente vicine alla lobby LGBT. L’ironia non ti salva, e non ne sei nemmeno capace oltretutto.

                      3) Questi ricatti sono buoni per i cretini come Marco Politi, in ogni caso più volte è stato affermato: http://www.lastampa.it/2011/10/22/cronaca/nosiglia-chiude-la-polemica-i-gay-non-sono-malati-J8mrdJImXoVo8FWWu2lAhP/pagina.html

                      Tu non hai ancora detto che gli omosessuali non sono malati, che non sono stupidi, che non sono ignoranti, che non sono violenti, che non sono tutti nati a Barletta. Dunque tu ritieni che gli omosessuali sono malati, stupidi, ignoranti, violenti e nati tutti a Barletta. Si, si, no, no dev’essere il tuo linguaggio, ricordatelo.

                      4) Mettere in dubbio l’autorità degli esperti europei è una cosa stupida e complottista, ma completamente priva di credibilità. La tua fonte non dice nulla di interessante: il report di Moneyval è totalmente favorevole.

                      5) La gestione Vatileaks è stata esemplare è infatti si è chiusa positivamente, grande merito di questo va ovviamente a Benedetto XVI: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/ratzinger_scandali_preti_pedofili_vatileaks/notizie/250879.shtml

                      E’ inutile continuare perché non sai cosa dire, non sei psicologo e non sei assolutamente preparato su nessun argomento di cui vuoi occuparti. Ritirati, fai miglior figura.

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