Ior: il rapporto Moneyval zittisce Marco Politi e Marco Lillo

La famigerata coppia di vaticanisti de “Il Fatto Quotidiano”, Marco Lillo & Marco Politi è nota per la ben oleata propaganda anticlericale imbastita quotidianamente.

Da mesi, ad esempio, si prendono gioco dei loro 70 mila lettori (“Tuttosport” ne ha 90 mila, per intenderci) comunicando che lo IOR, la Banca Vaticana, non vuole adeguarsi alle norme anti-riciclaggio, tanto che Marco Lillo ha ritenuto di essere in grado di anticipare l’esito del rapporto Moneyval, l’organo del Consiglio d’Europa che si occupa di anti-riciclaggio, parlando di “bocciatura” (mentre già allora si ipotizzava un esito positivo).

Marco Politi, il 27 giugno scorso, dopo un gratuita attacco a Benedetto XVI, ha citato l’anticipazione (fasulla) del suo collega, parlando di «incapacità dello Ior di rispondere ai requisiti di trasparenza richiesti dal sistema finanziario internazionale». Secondo il suo occhio esperto, «lo Ior, come tutto lascia prevedere, non sarà accolto nella “white list” delle banche mondiali», e tutto questo, scrive soddisfatto Politi, porterà un «danno per la credibilità della Santa Sede».

Peccato che due giorni fa sia arrivato il primo responso del rapporto di Moneyval, il quale -al contrario delle previsioni dei vaticanisti del “Fatto”ha “promosso” la Santa Sede, seppur di misura, chiedendo rafforzamenti della normativa in molti punti. “Il Sole 24 Ore”, nell’articolo intitolato «Un primo passo verso la “white list” Ocse», ha spiegato che «la valutazione complessiva, sui 16 punti chiave chiesti dal Gruppo d’azione finanziaria internazionale contro il riciclaggio di capitali (Gafi) è superata», restano zone d’ombra che monsignor Ettore Balestrero, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, ha assicurato verranno prese in considerazione. Resta il fatto che -ha continuato il quotidiano economico- «il dato comunque significativo è che in meno di 20 mesi il Vaticano ha messo in piedi una struttura normativa che prima d’ora era inesistente, e quindi quello di oggi può comunque essere considerato un passo molto importante, anche se non definitivo». Maggiori dettagli nell’articolo di “Raigiornaleradio” intitolato: «Antiriciclaggio, Vaticano ‘promosso’» e sull’ottimo sito Korazym.org

Concordiamo pienamente con mons. Balestrero, quando spiega che «molte diffidenze in questo senso devono essere superate, visto che di scandali ce ne sono stati tanti, e anche in tempi non troppo lontani, che hanno accreditato l’immagine di un “Paradiso fiscale” con sede oltre le mura leonine». A leggere la campagna denigratoria dei vaticanisti di regime, più che diffidenze a volte sembra proprio ingiustificato odio anticlericale.

La redazione

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86 commenti a Ior: il rapporto Moneyval zittisce Marco Politi e Marco Lillo

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  1. Alèudin ha detto

    è un errore che si fà spesso, concentrarsi sulle “mancanze” degli altri per evitare le proprie, poi arrivi ad un punto in cui o riesci a cambiare direzione di brutto, o finisci per inventare pur di avere qualcosa che sfami la tua necessità di giudicare per sentirti migliore.

  2. Piero ha detto

    Mi sorge un dubbio: non e’ che stanno facendo tutto questo casino sullo IOR perche’ vogliono mettere sotto controllo e vedere chi andrebbe a finanziare eventualmente il Vaticano, se finanzia qualche gruppo che e’ contro gli “interessi” dei soliti, cosi’ come ha fatto in passato con Solidarnosc e vari altri gruppi?
    Perche’ le stesse attenzioni non vengono rivolte a Santa Lucia, come pure alle centinaia di “paradisi fiscali” con i quali hanno regolarmente contratti commerciali?
    Vuoi vedere che si parano il deretano per impedire che qualcuno possa interferire con i loro piani?
    Si’ lo so e’ un pensiero malizioso, ma come disse quello “a pensar male…”

    • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

      Ma che c’entra? Tu vuoi che il Vaticano abbia una gestione finanziaria corretta e trasparente o no?

      • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

        come tutte le altre banche.
        Perche’ Santa Lucia si e lo IOR no?
        Perche’ non posso accedere ai conti correnti svizzeri e a quelli IOR si’?

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

          Perché si dovrebbe presumere che la banca vaticana svolga il proprio lavoro in maniera corretta ed etica, dal momento che dovrebbe trarre ispirazione dagli insegnamenti evangelici e non dai principi capitalistici, ed inoltre si dovrebbe sperare che la sua gestione segua almeno i 10 comandamenti. Poi bisognerebbe accedere anche ai conti dei veri paradisi fiscali, ma in quegli stati il Vangelo non è la base della Costituzione, per cui è normale aspettarsi che le cose siano più complicate.

          • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

            e me lo dovrebbero garantire le stesse persone che stanno affamando la gente?
            Che hanno creato questa crisi finanziaria fasulla per eliminare un bel po’ di popolazione mondiale?
            Come quando l’ URSS accusava gli USA di militarismo

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

              Non è che degli impicci dello Ior ne sta parlando solo adesso MoneyVal. Sono questioni che vanno avanti da diversi decenni….

              • Alèudin ha detto in risposta a Roberto Dara

                Sono d’accordissimo sulla massima trasparenza necessaria allo IOR ma effettivamente sembra di andare a chiedere di essere garantiti dagli usurai.

              • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

                vuoi risolvere il problema dello IOR?
                Basta che NESSUNA banca accetti operazioni da parte dello IOR, ne’ nesusn titolo.
                COn una decina di finanzieri davanti agli ingressi del Vaticano, dal lato italiano, il problema e’ risolto una volta per tutte.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

                  Mi sembra una soluzione un po’ ingenua. Chi deciderebbe che non si devono accettare operazioni dello Ior? Nel mondo ci sono 250 nazioni, occorrerebe che tutte le nazioni imponessero una cosa del genere, altro che una decina di finanzieri davanti agli ingressi del Vaticano! E ti immagini cosa succederebbe se venisse presa una decisione del genere? Solo qui su UCCR ci sarebbero articoli cubitali e proposte per chiudere Travaglio e Polito nelle segrete di Castel Sant’Angelo!

                  • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Mi sembra una soluzione un po’ ingenua. Chi deciderebbe che non si devono accettare operazioni dello Ior? Nel mondo ci sono 250 nazioni, occorrerebe che tutte le nazioni imponessero una cosa del genere, altro che una decina di finanzieri davanti agli ingressi del Vaticano!

                    E perche’? Le stesse nazioni che hanno concordato le regole secondo le quali una banca e’ “trasparente” o no. Ci vuole tanto?

                    E ti immagini cosa succederebbe se venisse presa una decisione del genere? Solo qui su UCCR ci sarebbero articoli cubitali e proposte per chiudere Travaglio e Polito nelle segrete di Castel Sant’Angelo!

                    Quindi il problema sarebbero solo i commenti di UCCR?
                    mi sa che ‘sto sito ti fa paura!

                    La verita’ e’ che non si fa niente contro i “paradisi fiscali” perche’ non conviene, per primo a loro, gli affamatori internazionali, i Madoff & Co.

                  • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Roberto Dara, a parte i giorni che utilizzi su questo sito per tentare di aggredire i cattolici su ogni argomento, mi sembra che tu stia cadendo sempre più in basso. Dato che ormai hai dedicato la tua vita a tentare di dare parvenza razionale alla tua religione su questo sito, almeno tenta di farlo in modo costruttivo. Grazie.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Paolo Viti

                      Mi assumo sempre la responsabilità delle cose che dico, e degli eventuali errori che commetto. Non ho mai attaccato nessuno personalmente (mentre io vengo spesso attaccato sul piano personale, ma vabbè). Quando sento commenti astrusi che cercano di spiegare in modo cervellotico che lo Ior non c’entra niente col Papa, che il Vaticano è uno stato giovane che non ha nulla a che fare con lo Stato Pontificio e che Vaticano e Chiesa Cattolica sono due entitá agli antipodi l’uno dall’altra, potrei limitarmi a sorridere come fanno molti ma a volte la tentazione di rispondere prende il sopravvento. E mai saranno commenti personali nei confronti della persona a cui eventualmente rispondo. Se a volte si ha un’impressione diversa, me ne scuso.

          • Norberto ha detto in risposta a Roberto Dara

            Capisco dove vuole arrivare Roberto, è una tattica di aggressione cattolica legittima e sensata. Sappiamo che l’incoerenza dell’uomo non guarda in faccia a nessuno principio, purtroppo, nemmeno con Gesù di fianco si è riusciti a non tradire.
            Attenzione però a non generalizzare troppo…il Vaticano è uno stato nato pochi anni fa, c’entra poco con la Chiesa.

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Norberto

              Eh no, comodo questo! Il Vaticano non può entrare poco con la Chiesa quando la sua banca fa gli impicci, e poi entrarci tanto quando il Papa parla e critica la politica e gli affari italiani, o fa i concordati per favorire la Chiesa!

              • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                scusa ma di che parli? Concordati per “favorire” la Chiesa? Sei sicuro di non aver bevuto un bicchierino di troppo? Il Concordato del 1929 chiuse la questione romana, e sistemò dal punto di vista giuridico/politico l’esproprio delle proprietà ecclesiastiche da parte dello Stato italiano compiuto nel 1870. La Chiesa non ottenne alcun vantaggio anzi, ci perse, perchè le precedenti proprietà valevano immensamente di più del ridicolo risarcimento avuto.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                  Ah, quindi ora il Vaticano non è più uno Stato nato pochi anni fa, tanto che ha dovuto negoziare con l’Italia l’esproprio di patrimoni enormi accumulati in appena 1100 anni dallo stato suo predecessore… E soprattutto non è mai stato uno Stato che si è identificato con la Chiesa (infatti si chiamava Stato della non-Chiesa)… Mettetevi d’accordo…

                  • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                    se lei è ignorante io non so che farci, probabilmente dovrebbe studiare prima di scrivere

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                      Bene, spiegatemi voi tutto allora. Il Vaticano non è la Chiesa e su questo siamo d’accordo. Il Vaticano però ha concordato con lo stato italiano la restituzione dei patrimoni del vecchio Stato della Chiesa. A che titolo, se voi ritenete che sia uno stato completamente nuovo e “giovane”?

                    • Norberto ha detto in risposta a Pino

                      Il Vaticano è uno stato, la Chiesa è il popolo di Dio. La Chiesa sono io e sei tu se pensi di essere cattolico. Il Vaticano è uno strumento per dare stabilità alla soglia di Pietro, ma non ha legami con la Chiesa.

                      Ovviamente è gestito da persone di fede cattolica, che in passato sono stato molto ma molto incoerenti. Su questo siamo tutti d’accordo…ma nessuno si scandalizza, come il mio confessore non si scandalizza quando racconto i miei peccati. Solo un laicista moralista si straccia le vesti.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                      Semmai è il soglio di Pietro. La tua, caro Norberto, mi sembra una bella arrampicata sugli specchi per cercare di spezzare i legami tra Stato Vaticano (erede dello Stato della Chiesa, per conto del quale ha negoziato con lo stato italiano la restituzione dei beni da questo posseduti per 1100 anni) e la Chiesa Cattolica, che ha nel Papa il suo pastore universale e che, guarda caso, è anche il monarca assoluto del Vaticano. Dire pertanto che lo Stato Vaticano è solo “gestito” da persone di fede cattolica mi sembra un po’ riduttivo.

                    • Norberto ha detto in risposta a Pino

                      Certamente i laicisti frustrati devono tentare un appiglio per azzannare la carne, ma credo che tu non ci stia riuscendo…lo Stato del Vaticano è uno stato, gestito in modo politico come tutti gli stati. C’entra poco con il popolo di Dio, anzi potrebbe anche non esistere come non è esistito per secoli.

                      Ci si aspetterebbe una coerenza che non c’è stata in modo continuativo…ognuno la vedrà con il suo confessore. I laicisti frustrati resteranno invece, come al solito, a guardare con la bava alla bocca.

                  • francesco ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Mi spiace Roberto ma ti meriti un bel 4 di storia e rimandato a settembre, ma con un po’ di studio puoi recuperare, ciao e buon ripasso!

          • J.B. ha detto in risposta a Roberto Dara

            A me non sembra che questa risposta soddisfi la richiesta che Piero le ha posto.
            Ma ho messo mi piace perchè concordo pienamente con e prime tre righe.
            Ovviamente l’inclusione nella “white list” è il raggiungimento di obiettivo che da anni stanno tentando persone come Benedetto XVI per rendere lo IOR effettivamente una banca cristiana della massima trasparenza, un esigenza sentita fortemente proprio come la sente lei, che però come tutte le cose non manca di oppositori e/o errori o scivoloni.
            Siamo certi che però non ci troviamo più di fronte a quella banca “Sindonizzata” che faceva tutto di nascosto all’insaputa (perchè mentivano) delle commissioni cardinalizie.

            Però cerchiamo di non far confusione tra Banca e Stato. Lo Stato della Città del Vaticano ha 3 bilanci (più trasparenza di così) e la sua “Banca d’Italia” non è lo IOR, bensì l’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica).

            Pertanto il Papa attuale può parlare benissimo quanto vuole: 1) perchè ha voluto e vuole la riforma dello IOR che viene portata avanti con dei buoni successi a quanto pare. 2) perchè non è coinvolto in nessun scandalo passato di quella banca. 3) non ne è il presidente o il gestore.

            • Roberto Dara ha detto in risposta a J.B.

              Il Papa attuale può parlare benissimo e nessuno gli rimprovera nulla. Sostenere però che il Vaticano non ha nulla a che fare con la Chiesa, e che lo Ior, non essendo la banca centrale vaticana, non c’entra nulla con il Vaticano o con la Chiesa o con il Papa, non è corretto. Lo Ior è una banca vaticana (come qualsiasi banca svizzera è una banca svizzera), soggetta alle leggi vaticane, fatte dal Papa, monarca assoluto di quello stato, oltreche pastore universale e vicario di Cristo in terra per la Chiesa Cattolica). Il Papa attuale ha modificato quelle leggi, e gliene diamo merito. Papi passati non lo hanno fatto, e non gliene diamo merito.

              • Norberto ha detto in risposta a Roberto Dara

                Roberto, ti vedo particolarmente eccitato da questo argomento…vedo la bava che ti cola e sento il respiro che si fa incalzante…ma ti stai illudendo.

                Lo IOR (Istituto per le Opere di Religione) è un istituto privato nato nel 1942 e ha sede nella Città del Vaticano. Non è per nulla la Banca della Santa Sede, perché come dice giustamente J.B., essa si riferisce a all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA).

                Esiste un cda formato da cardinali e anche loro sono peccatori, questo scandalizza il moralismo dei laicisti frustrati, ma certamente non le persone di buona volontà.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Norberto

                  Quando si parla di banche poco trasparenti non si parla mai di banche centrali, ma di banche situate in paesi che hanno una legislazione che consente questa non-trasparenza.

              • J.B. ha detto in risposta a Roberto Dara

                Non dico che non c’entri nulla, però facciamo dei distinguo.
                Se una banca è italiana ma non si comporta bene, lo stato italiano non può essere chiamato in causa nel’illecito fatto dalla banca, e nemmeno il Presidente della Repubblica.
                – Non riesco a comprendere il “centri nulla”, però quello che intendo io, e forse anche gli altri, è che la Santa Sede (a meno di casi di mele marce che sanno ma tacciono) non è necessariamente implicata ne responsabile degli scandali dello Ior, non ne è il mandante nè il diretto responsabile, e sicuramente ne è rimasta all’oscuro esattamente come lo sono rimaste le autorità italiane prima delle rivelazioni dei pentiti di mafia, del crack del Banco Ambrosiano e di Tangentopoli.

                Ricordiamoci comunque che “Abusus non tollit usum”

                Di solito, mi pare, quando uno tenta di fare degli illeciti non segue le leggi, piuttosto cerca di evaderle le stesse, e di certo non lo scrive su FB se fa dei mal’affari, piuttosto li tiene molto segreti. 🙂
                Stesso dicasi per i collaboratori

                • Roberto Dara ha detto in risposta a J.B.

                  Distinguiamo gli illeciti dalla non trasparenza. Nel primo caso si tratta di banche che operano contro legge, e questo ovviamente non coinvolge la colpa degli stati. Nel secondo caso invece le banche operano secondo legge, che è una legge che consente la non trasparenza. MoneyVal non giudica, in questo caso, le singole banche, ma i sistemi bancari dei paesi. Questo perché le banche devono rispettare le leggi dei paesi in cui hanno la sede. Se le leggi di quei paesi (i c.d. paradisi fiscali) sono troppo blande in tema di trasparenza, le banche di quei paesi si comportano di conseguenza (a meno che non siano gestite da filantropi etici, ma in tal caso farebbero pochi affari). Si chiede pertanto a quei paesi di adeguare le leggi per fare in modo che le relative banche seguano delle norme che contrastino, ad esempio, il riciclaggio di danaro sporco.
                  Nel caso dello Ior è proprio così: la legislazione vaticana ha avuto, finora, delle falle in tema di trasparenza e controllo. Essendo lo Ior l’unica banca d’affari vaticana, alla fine si parla solo di quella. Essendo inoltre il Vaticano una monarchia assoluta, l’unico soggetto in grado di modificarne le leggi è il Papa, e infatti Benedetto XVI ha modificato recentemente le leggi in modo da consentire al Vaticano di progredire nei rapporti di cui si parla in questo topic.
                  Ecco perché Ior, Vaticano e Papa sono tutti coinvolti in questa faccenda.

        • Andrea ha detto in risposta a Piero

          Beh dai magari un po’ di più le altre banche hanno obiettivi di profitto (che poi comunque devono essere raggiunti operando secondo le regole) . Se io fossi credente chiederei alla banca dello Stato che è così fortemente legato alla mia Chiesa un livello di trasparenza superiore a quello che le regole della competizione tra banche prevedono…

          • Piero ha detto in risposta a Andrea

            ci sono casi in cui e’ necessaria una certa riservatezza.
            Per esempio se si fossero tracciati gli aiuti a Solidarnosc, col cavolo che l’Unione Sovietica sarebbe collassata.
            So che questo vi dispiace molto, ma io (credente) preferisco cosi’.

            • Andrea ha detto in risposta a Piero

              e perchè mai dovrebbe dispiacermi?
              il problema non è mio, per me lo IOR è come qualunque altra banca, ma se fossi credente ci terrei a capire quali tipi di investimenti fa, per motivi etici ancor prima che economici.

              • Norberto ha detto in risposta a Andrea

                Ma perché mai? Lo Ior è un istituto privato gestito da cattolici, non è la banca della santa sede che invece è gestita dall’APSA. Certo, ci si aspetta una coerenza morale come per i cattolici che sono in politica, ma nessuno si scandalizza, ateisti a parte.

    • Fede_81 ha detto in risposta a Piero

      Sarei davvero curioso di sapere chi c’è dietro al Fatto Quotidiano. Republica, lo sappiamo, è guidata dal miliardario massone De Benedetti…ma Padellaro a chi bacia i piedi? Mah…fra qualche anno lo sapremo.

    • Andrea ha detto in risposta a Piero

      Io mi son sempre chiesto se e come i movimenti finanziari sui mercati siano compatibili con la mission della Chiesa.
      Sarebbe moralmente accettabile speculare sui mercati anche al solo fine di sfamare i poveri?

      • Piero ha detto in risposta a Andrea

        e’ la classica lamentela che si sente sempre.
        Forse non sai che i primi banchi dei pegni li hanno inventati i monaci.
        E il tanto osannato “microcredito” (buffonata politicamente corretta come al solito) per cui hanno dato il Nobel a Yunus non e’ altro che questo.
        Adesso capirai che per prestare denaro a della gente occorre che qualcuno te lo porti, e che questa gente che ti porta il denaro va remunerata.
        “Perche’ i monti dei pegni non regalano soldi?” Perche’ il giorno dopo sarebbero falliti!
        Non ti e’ mai capitato un parente, un amico, un collega che ricevuta una eredita’ in parti uguali con altri, se la spende, e poi si lamenta che gli altri ne hanno ancora? Beh, io si’, e da’ molto fastidio.
        Bene, se i lasciti, le donazioni dei pii cristiani non le fai fruttare, poveri ne servi pochi.

        • Andrea ha detto in risposta a Piero

          non era una lamentela ma una domanda precisa volta a capire quale sia il confine tra morale cristiana e logiche di mercato, ma grazie per questa mini lezione di economia, argomento su cui tuttavia sono abbastanza preparato.

          Se li fai sfruttare vendendo allo scoperto titoli presi in prestito da altri poveracci stai solo spostando soldi tra poveracci, non mi pare tanto in linea con l’approccio di Gesù.
          Devo dedurre che il Vaticano speculi solo su titoli emessi da aziende i cui AD non sono cattolici?
          Oppure sarebbe logico chiedersi, per un credente, se la banca vaticana non debba combattere nell’agone del mercato valutario, e dei titoli spazzatura con lo stesso approccio votato al cieco profitto di ogni altra banca?

          • Andrea ha detto in risposta a Andrea

            scusa intendevo fruttare, non sfruttare

          • Piero ha detto in risposta a Andrea

            Che le vendite allo scoperto siano una delle piu’ grandi carognate del mondo, e siano anche esse causa della catastrofe finanziaria del mondo moderno, non ci piove.
            Al di la’ delle battutine, degli sfotto’ tra di noi, che sono anche divertenti ma che alla fine lasciano il tempo che trovano, direi che siamo tutti d’accordo nel pretendere una finanza piu’ “etica”, etica non nel senso che deve fare la “carita’” (non intesa come cristiana) ma non deve vendere quello che non ha, e con i proventi di questa vendita virtuale comprare cose che poi rivendera’ a prezzo ancor piu’ maggiorato.
            Non so se sai che anche il servo di Dio Giovanni Paolo I ebbe a dire delle cosucce sulla gestione dello IOR, quando di colpo’ tolse i finanziamenti alle banche venete “cattoliche”. C’e’ chi dice che fu ucciso per questo: francamente non saprei, era talmente malandato che sarebbe bastato fargli “BUU!” da dietro per fargli venire un infarto. Pero’ pare che ci siano le visioni di una mistica che andrebbero in quella direzione: vorrei avere il tempo di leggere per bene di queste visioni. Magari qualcuno ne sa di piu’.
            Francamente non so perche’ Giovanni Paolo II non rimosse immediatamente Marcinkus, forse non poteva rischiare di fare la fine di Giovanni Paolo I perche’ solo lui poteva compiere la missione di distruggere il comunismo.
            Cmq anche ammesso che per lo IOR siano transitati 100 miliardi di euro e che sopportare Marcinkus fosse stato inevitabile per concretizzare l’operato di Giovanni Paolo II, direi che per quel miliardo di persone che hanno vissuto sotto il comunismo e’ stato speso abbastanza poco, diciamo 100 euro a persona, il che non e’ male. Putroppo sopravvive ancora in Cina sotto le sembianze del turbo-capital-comunismo, speriamo che Benedetto XVI abbia anche questa come missione.

            • Andrea ha detto in risposta a Piero

              Ottima risposta,
              uno dei motivi per cui sono sempre convinto che il bene vada fatto in prima persona (e guarda caso Gesù, che mi permetto di menzionare, faceva proprio questo) è proprio legato al fatto che non sopporto i “costi di struttura”.
              faccio questo discorso a qualunque organizzazione (di qualunque estrazione religiosa o meno) mi chieda dei soldi per fare beneficenza, la mia risposta è sempre la stessa:

              ” quando avrò aiutato l’ultima persona bisognosa che conosco direttamente, o indirettamente tramite qualche amico di cui mi fido verrò da voi, nel frattempo perdonatemi ma l’idea che anche uno solo dei miei euro serva a finanziare il vostro marketing, viaggi o stipendi o rimborsi, per quanto utile, mi fa incazzare, visto che potrebbe sicuramente essere speso meglio”

              • Pino ha detto in risposta a Andrea

                sono stranamente d’accordo con te

              • Piero ha detto in risposta a Andrea

                Tuttavia mi sembra (potrei sbagliare, dimmelo tu) che la cosa non riguardi il vendere allo scoperto (perche’ lo fanno anche tutte le altre banche), o affari in campi non propriamente etici, tipo le armi (sebbene questa sia una bufala smontata proprio qui tempo fa).
                Perche’ altrimenti dovremmo chiudere il 99% delle banche e societa’ d’affari.
                Mi sembra che il tutto si “riduca” ad un “semplice” tracciamento dei titolari dei conti.
                Ripeto: se la causa di tutti i problemi del mondo e’ lo IOR, basta non averci niente a che fare. Perche’ non lo si fa’? Perche’ sono proprio i gaglioffi del XXI secolo, i Madoff & C., che hanno i conti li’.
                Come in tutti i paradisi fiscali.
                Voglio dire, se gli Stati Uniti PRETENDONO i nomi dei clienti delle banche fittizie di Santa Lucia, il governo locale che fa? Non si ca*a sotto secondo te?
                Ma non lo fa perche’ non conviene.
                Sinceramente preferisco 1000 volte lo IOR alla BP, che si ammanta di una pseudo coperta “verde” (e anche se fosse sincera sarebbe nociva, visto quello che combinano i verdi nel mondo) e poi butta nell’oceano non so piu’ quanti milioni di barili di petrolio cercando di salvare il pozzo. Cosi’ come tutte le societa’ che, per tenersi buoni i gonzi, si riveste di “verde”. E poi massacra gli indigeni, o gli porta via la terra.

                • Piero ha detto in risposta a Piero

                  con “hanno tutti i conti li'” intendo ovviamente “hanno i conti nei paradisi fiscali”.

  3. domenico ha detto

    Certo che Repubblica è veramente insopportabile. Ogni giorno che passa non fa che accanirsi con sempre più veemenza contro la Chiesa Cattolica e il Papa. Il padrone del gruppo Espresso-Repubblica maestro massone ing. Carlo de Benedetti che dice di tutto questo? Avrà degli interessi da mettere in gioco in tutta questa faccenda?

  4. Piero ha detto

    Ma adesso che Travaglio e’ indagato come mai non c’e’ nessuno a gridargli sotto la finestra “DIMISSIONI! DIMISSIONI!”?
    Con che faccia continuera’ a parlare di quello per cui e’ indagato?
    E’ bello fare la morale sempre agli altri eh?

    • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

      Travaglio è stato indagato per diffamazione decine di volte. E’ stato condannato solo una.

      • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

        certi ministri sono stati indagati e poi ASSOLTI (una quindicina di anni DOPO)

        • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

          da quando Travaglio è ministro?

          • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

            embe’?
            i ministri si possono rovinare e i giornalisti moralisti no?

            • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

              Che c’entra rovinare? I ministri sono eletti dal popolo e dovrebbero essere integerrimi e al di sopra di ogni sospetto, altrimenti si ritirano a vita privata come fanno negli altri paesi, i giornalisti sono professionisti fanno il loro lavoro se sbagliano pagano come tutti.

              • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

                intanto ha sbagliato (almeno una volta) e non ha pagato.
                Rovinare la reputazione di un uomo che di questo campa non e’ uno scherzo.
                E poi quello che si imputa a Travaglio e’ il pretendere dimissioni non appena arriva l’avviso di garanzia (e certe volte anche senza, vedi caso Formigoni). Stavolta gli si e’ ritorto contro.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

                  Chi sarebbe l’uomo che di questo campa? I politici non dovrebbero affatto campare di politica, ma purtroppo questo fanno, e non è corretto.
                  Sul fatto che si ritorca contro Travaglio è tutto da dimostrare, non mi sembra che la posizione di Formigoni sia solida. l’unica possibile accusa sarebbe la divulgazione di notizie coperte da segreto, ma dubito che siano notizie false.

                  • francesco ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Mi spiace Roberto ma sei rimandato anche in educazione civica, attenzione alla terza materia negativa c’è la bocciatura!

                  • Piero ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Non sta a travaglio decidere chi deve essere eletto o candidato.
                    So che ti da’ fastidio ai giacobini come te, ma la democrazia non prevede questo.
                    Non e’ corretto infangare e fare il diavolo a quattro per un avviso di garanzia, per poi NON chiedere scusa quando il tizio, QUINDICI ANNI DOPO, viene ASSOLTO, magari per non aver commesso il fatto, o che il fatto non sussiste, o il fatto non costituisce reato.
                    Specialmente poi quando si va a spulciare solo una certa parte.
                    Non sta a te giudicare la posizione di Formigoni. Fino al terzo grado di giudizio siamo tutti innocenti. O vale solo per Cesare Battisti?
                    Intanto i verbali sono stati falsificati.
                    Anche divulgare carte coperte da segreto e’ un reato.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Piero

                      Ti ricordo che nei paesi democratici il ruolo della stampa libera è quello di controllare in modo anche ossessivo il comportamento degli eletti. Nixon si dimise dopo le sole rivelazioni di alcuni giornalisti, e nessuno si azzardò a gridare allo scandalo, e lo stesso è accaduto in tantissimi altri casi all’estero. In Italia invece abbiamo creato una casta di intoccabili che non devono rendere conto a nessuno.

                    • Karma ha detto in risposta a Piero

                      Ma di chi parli? Dell’indagato Nichi Vendola? Dell’indagato Vasco Errani? Dell’indagato sindaco di Napoli De Magistris?

                      Di loro nessuno ne parla in modo “ossessivo”…strana questa stampa libera…dal suo silenzio verso certi eletti, sembra quasi stampa di regime.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Ti ricordo che nei paesi democratici il ruolo della stampa libera è quello di controllare in modo anche ossessivo il comportamento degli eletti.

                      No. Questa e’ una bufala di sinistra.
                      Compito della stampa e’ fare le pulci a tutti quelli che si mettono contro la sinistra, tacendo di assoluzioni e pubblicando solo gli atti d’accusa, che ricordo, e’ reato.
                      Il Gazzettino delle Procure” (perche’ questo e’ il Fatto) pubblica, commettendo reato, carte riservate, certe volte anche falsificandole, carte dell’accusa. SOLO carte dell’accusa.
                      Ma questo non sarebbe poi neanche il massimo.
                      Pretende di chiedere le dimissioni di tutti quelli che ricevono un avviso di garanzia. Come se fosse una condanna preventiva.
                      Poi, DOPO QUINDICI ANNI, quando il tizio viene assolto, relega la notizia in 43esima pagina, in un trafiletto.
                      Mantendendo lo stesso spirito, allora il PM che si vedesse assolto il suo accusato, dovrebbe dimettersi, no?
                      Tra l’altro Travaglio e’ stato GRAZIATO dal giudice (chissa’ perche’), perche’ per scrivere due paginette ci ha messo un anno ed e’ andato in prescrizione. Se no si sarebbe fatto 8 mesi di galera.
                      RInfaccia sempre a tutti gli altri che se si ritendono innocenti, di rinunciare alla prescrizione. Perche’ lui non lo fa?
                      Si sono perse le piu’ elementari regole di civile convivenza per dare spazio al giacobinismo piu’ becero.
                      A quando la proposta che l’accusato deve dimostrare la sua innocenza, e non l’accusa la colpevolezza (cosa che vale, lo ricordo, nelle commissioni tributarie)?

                      Nixon si dimise dopo le sole rivelazioni di alcuni giornalisti, e nessuno si azzardò a gridare allo scandalo, e lo stesso è accaduto in tantissimi altri casi all’estero

                      Tutti pero’ tacevano delle tresche di Kennedy, perche’ era “de sinistra”.
                      Come tutti hanno difeso Clinton, solo perche’ era “Democrat”.

                      Non prenderci in giro, Dara, che abbiamo smesso di succhiare il latte dalla mamma da un pezzo…

              • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                ministri eletti dal popolo? e da quando? scusa ma perchè prima di scrivere corbellerie non ti informi?

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                  I ministri non sono eletti dal popolo, i politici in generale sì, e qui si parla di casi politici. Formigoni, che non è ministro, ma è l’argomento per cui nasce questo OT, relativo al ruolo di certa stampa visto che risulta indagato, è stato comunque eletto dal popolo (anche se alcune liste della sua coalizione avevano raccolto firme false per presentarsi).

                  • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                    indagato? ma ha ricevuto qualche avviso di garanzia o è indagato dal Corriere, Repubblica ed il Fatto. Ma tu sei veramente ingenuo, ma la Procura di Milano è lì solo per inventarsi processi politici contro Berlusconi ed i politici di centrodestra che poi finiscono tutti in una bufala quali sono. Ma queste inchieste servono ai giornali di sinistra, come quelli che ho menzionato, per montare polveroni e falsi scoop a scopo sputtanatorio. Chi parla più dell’inchiesta su Penati che coinvolge i vertici del PD?

                  • Karma ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Formigoni non è per nulla indagato, lo sono invece Nichi Vendola, Vasco Errani e Luigi De Magistris sui quali tu taci, da buon ipocrita.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Karma

                      Io ho la libertà di parlare di chiunque, compresi Errani, Vendola e De Magistris. Qui qualcuno ha citato il caso Travaglio-Formigoni, ed io ho risposto su quello.

                    • Raffa ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Accidenti…guarda caso non parli mai di Errani – Vendola e De Magistris…sarà sicuramente un caso 🙂

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Karma

                      Se qui parlate di Travaglio e Formigoni, perché mai dovrei parlare di altri? Già è OT il primo tema, figuriamoci gli altri. In ogni caso confermo che i politici (tutti) sospettati (o peggio ancora indagati) per illeciti che riguardano il loro ruolo o che ne disonorano la loro immagine dovrebbero dimettersi.

      • Flavio ha detto in risposta a Roberto Dara

        Ciò che dici è falso! Travaglio ha dieci condanne passate in giudicato, una andata in prescrizione durante l’appello (se non fosse prescritta si sarebbe preso 8 mesi di reclusione!) e una rimessa per ritiro della querela (da parte di Antonio Socci) dopo pubbliche scuse di Travaglio.

    • Pino ha detto in risposta a Piero

      con che faccia? Con la solita, uguale al lato B

  5. Andrea ha detto

    Tanto per dire quanto sia interessante “il fatto“, mia nonna (ex-tesserata del partito comunista, eh?) adesso ha deciso di smettere di prenderlo.

    L’inserto di “satira” poi era un che da manuale, se vuoi farla bene falla al contrario.

  6. Klaus ha detto

    Chissà cosa ne pensa un certo insegnante di Religione Cattolica nel licei, di mia conoscenza, che non si presenta mai a scuola senza la sua bella copia del Fatto Quotidiano sotto il braccio.

    • Andrea ha detto in risposta a Klaus

      Sugli insegnanti di Religione ci vuole una bella stretta… Una buona parte sembra di fatto esser lì per lo stipendio (anche se a me ne sono sempre capitati di buoni, ma non penso di essere un caso tipico…), poi magari si scoprono estimatori dei Mormoni, dei Testimoni o libertari con simpatie per la legalizzazione della canna. Passi non sia una materia obbligatoria, però…

  7. Brain ha detto

    Scusate, carissimi, ma il vostro accanimento contro l’odiato e “laicista” Fatto Quotidiano vi ha fatto perdere di vista la posizione di un quotidiano di orientamento politico opposto, Il Giornale, che scrive che “La Santa Sede è stata «rimandata» nell’esame di trasparenza finanziaria effettuata da Moneyval, l’authority europea antiriciclaggio. Dal report valutativo, diffuso ieri, emerge che su 45 linee-guida di settore, il Vaticano è risultato inadempiente in tutto o in parte per 23 (il 51%), mentre per 22 (49%) è stata riscontrata una sostanziale adeguatezza.«Si raccomanda che l’Istituto per le Opere di Religione (Ior, la banca vaticana) sia sottoposto alla vigilanza di un supervisore indipendente», si legge nel documento che, inoltre, ha sollecitato una legge che stabilisca chi ha diritto a un conto presso lo Ior e ha giudicato «incerte» le capacità dell’Autorità di informazione finanziaria, istituita allo scopo di sanzionare il riciclaggio.”

    Pare che l’invito ad istituire una “commissione indipendente” non sia particolarmente molto gradito in ambiente Vaticano (eh eh eh, ovviamente) che infatti ha fatto sapere che «È un suggerimento e non una necessità, c’è già la commissione cardinalizia». (come se la commissione cardinalizia fosse imparziale e indipendente!)

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/bocciato-ior-scarsa-vigilanza-antiriciclaggio.html

  8. Daniele ha detto

    Politi e Lillo? Strilloni da bar sport, non certo giornalisti…

  9. Max ha detto

    La promozione di Moneyval e’ stato per me un grosso respiro di sollievo, e spero che lo sia stato anche per Benedetto XVI, dopo settimane veramente amare. Dopo le vicende di Gotti Tedeschi, che secondo i soliti era stato cacciato via perche’ gli volevano impedire di pulire l’IOR, alcuni giornalisti si erano scatenati contro la Chiesa. Questa notizia li metterà a tacere, almeno per un po’.
    Per il resto spero che l’IOR entri al piu’ presto possibile nella White List a pieno titolo. Che poi ce la si prenda cosi’ ferocemente con esso senza contestuallizzare con i costi immensi che i cittadini di mezzo mondo stanno pagando per i comportamenti di varie altre banche…

  10. Pino ha detto

    Dara, vediamo di intenderci. La Chiesa italiana, a seguito della guerra di aggressione subita nel 1870 da parte dello Stato piemontese anticlericale e massonico, con la quale è stata spoliata di tutte le sue proprietà le cui rendite servivano al mantenimento della Chiesa stessa, è rimasta senza una propria autonomia territoriale. Autonomia che la Chiesa ha sempre reputato importante per poter esprimere la propria opinione senza subire condizionamenti esterni. Con il Concordato del 1929 ha messo fine alla contesa con lo Stato che ha riconosciuto alla Chiesa un risarcimento che paragonato alle immense perdite subite possiamo considerare ridicolo ma, cosa più importante, ha riconosciuto la costituzione di uno Stato autonomo, lo Stato della Città del Vaticano che per quanto piccolo e simbolico permette alla Santa Sede di intrattenere rapporti diplomatici con tutti o quasi i Paesi del mondo su un piano di parità. Adesso ci siamo?

  11. Roberto Dara ha detto

    Bene, prendiamo atto che per Piero gli Usa sono uno stato di sinistra. Le cose che dici mi ricordano molto quelle che per troppi anni ha detto un presidente del consiglio recente. Per quanto mi riguarda i politici che sbagliano, e che dovrebbero mantenere un comportamento al di sopra di ogni sospetto, sono tutti uguali, destra o sinistra.

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