Milano: l’8×1000 aiuterà i disoccupati della città

Il noto laicista Corrado Augias ha fatto orecchi da mercante quando don Virginio Colmegna -ospite della sua trasmissione televisiva in quanto punto di riferimento dell’intellighenzia secolare per la sua spiccata avversione al Papa e alla Chiesa- ha spiegato che l’8×1000 serve ed è servito a sostenere la “Casa della carità”, la sua opera verso i poveri che tanto ama sbandierare sui media.

Chissà se sapendo che  l’8×1000 contribuirà ora ad aiutare i disoccupati di Milano, Augias farà ancora una volta finta di niente o riprenderà a definirlo “meccanismo clericale fraudolento”. Questa accusa è stata in ogni caso già smontata in un nostro specifico dossier: “La verità sull’8×1000 – UCCR”.

L’ottima guida dell’Arcidiocesi di Milano da parte del card. Angelo Scola ha infatti portato ancora frutti: il cardinale ha deciso di destinare 2 milioni di euro al Fondo Famiglia Lavoro voluto nel Natale del 2008 dal card. Tettamanzi a favore dei disoccupati residenti nella diocesi milanese  e con almeno un figlio a carico.

Un milione è frutto delle offerte raccolte tra i cittadini nell’arco del 2012, un altro milione arriverà dai fondi dell’8 per mille destinati alla Diocesi e a questi si aggiungerà il ricavato della vendita di 135 oggetti: da presepi in legno scolpiti a mano a crocifissi e coppe realizzati in vetro di Murano.

In tre anni di vita, il Fondo Famiglia Lavoro ha raccolto quasi 14 milioni di euro, poi erogati sotto forma di contributi a 6.969 famiglie, sulle 9.720 che avevano fatto domanda. I disoccupati sono aiutati tramite percorsi di formazione, orientamento e riqualificazione; interventi di microcredito (fino a 10 mila euro rimborsabili in sei anni) per l’avvio di piccole attività economiche; consulenza alle imprese, singoli e famiglie che vogliono sviluppare progetti di microimpresa; contributi a fondo perduto. Il tanto vituperato 8×1000, come confermato ieri da Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Jonio, sarà usato anche per sostenere i terremotati di Pollino.

Tornando a Milano: «Sono gratissimo al cardinale Tettamanzi – ha detto il card. Scola – per questa geniale intuizione». Chissà se anche il laicista Augias -nonostante non abbia problemi di lavoro, né fama di grande benefattore- riuscirà ad essere per una volta grato alla Chiesa.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

42 commenti a Milano: l’8×1000 aiuterà i disoccupati della città

« nascondi i commenti

  1. Eigub Etted ha detto

    Se l 8×1000 lo danno a me li aiuto io i disoccupati, la chiesa deve ricevere donazioni dirette e volontarie, niente stato di mezzo.

    • angelo ha detto in risposta a Eigub Etted

      Peccato che tu non abbia alcuna presenza capillare sul territorio e sarebbero soldi sprecati. Al contrario, non c’è nessuna istituzione meglio presente sul territorio delle parrocchie e delle missioni cattoliche che ogni giorno aiutano milioni di persone.

      La Chiesa riceve già donazioni dirette e assieme a tutte le altre confessioni religiose (quasi tutte), più lo Stato, riceve anche il maggior numero di preferenze tra chi firma l’8×1000.

    • Pino ha detto in risposta a Eigub Etted

      Ma tu sai almeno di cosa stai parlando? L’8×1000 è un contributo volontario e deriva dalla firma del Concordato fra Stato e Chiesa del 1984, che sostituiva quello del 1929. In Italia, nonostante le corbellerie dette dai laicisti, la Chiesa riceve poco dallo Stato in confronto ad altri Paesi europei, basti pensare alla Germania dove i sacerdoti ricevono un lauto stipendio, tutte le manutenzioni delle chiese sono a carico dello Stato ed i professori delle scuole cattoliche sono pagati dallo Stato.

      • Marcuzzi ha detto in risposta a Pino

        Sono contributi volontari anche le scelte inespresse? Intendo i circa due terzi delle dichiarazioni. Sai come vengono ripartite? O vuoi che te lo spiego?

        • Ateofago ha detto in risposta a Marcuzzi

          Sono contributi democratici: un’associazione di 100 persone ha un capitale sociale che vuole destinare a delle organizzazioni benefiche. Poiché dividere il capitale fra tutte lo renderebbe troppo esiguo si decide di votare a quale organizzazione versare il denaro. 52 persone votano, gli altri si astengono (quindi a loro va bene qualunque cosa). Di questi 52, 30 decidono per l’organizzazione X. Tutti i soldi vanno ad X nonostante solo 30 su 100 abbiano espressamente indicato a chi dare i soldi.

    • edoardo ha detto in risposta a Eigub Etted

      L’UAAR, con meno di 5000 tesserati, prende il 5×1000, di chi volontariamente glielo vuol dare, beninteso.
      Non ha sedi con opere d’arte da mantenere, non ha mense pubbliche, alloggi, missioni….non ha un cavolo, solo quattromila e rotti scalmanati. Le Brigate Rosse o i NAR avevano più “personale”.
      La CCAR, come la chiamate voi, ha un’enorme quantità di strutture religiose che sono veri musei con opere di valore inestimabile. Ha mense, alloggi, comunità terapeutiche, case per persone in grave disagio, e…last but not least…raccoglie qualcosa come l’80% della popolazione italiana. Scusa se è poco.
      L’8×1000 non è più che meritato?
      Tanto se non glielo dai, non paghi meno di tasse.
      In compenso, aumenti il denaro a disposizione degli sciacalli dei ministeri col loro codazzo di segretari e sottosegretari. Non gli basta quello che ci fregano frugando nelle tasche delle famiglie italiane? Non gli bastano le edcort e la cocaina, vuoi dargliene ancora di più di quella che già si fanno?
      Io sono convinto che un certo numero di quanti oggi si sbracciano contro la CCAR, un domani gli toccherà andare ad elemosinare un pasto caldo alle sedi Caritas che adesso vorrebbero chiudere.

    • lorenzo ha detto in risposta a Eigub Etted

      Eigub Etted, perché dici bugie?

  2. edoardo ha detto

    queste sono le notizie che devono essere fatte girare e raggiungere quante più persone possibile.
    Questo è un momento critico per l’economia italiana ed un numero crescente di famiglie se la stanno barcamenando maluccio.
    Questo è il momento di continuare la strada intrapresa, ed incrementarla, se possibile.
    I frutti non tarderanno a vedersi.

  3. Giorgio P. ha detto

    Alla redazione di UCCR: su internet gira la bufala del Papa che appoggerebbe la condanna a morte dei gay in Uganda. Per favore, pubblicate un articolo per smontarla!
    Un po’ di link utili:
    http://www.bbc.co.uk/news/world-africa-20318436
    http://storico.radiovaticana.va/it1/storico/2010-02/357775_uganda_la_chiesa_contro_la_legge_sulla_pena_di_morte_per_i_gay.html

    • Emanuele ha detto in risposta a Giorgio P.

      …sì, infatti sul blog de Il Fatto si sta scatendando l’inferno contro il Santo Padre…

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/14/papa-benedice-promotrice-legge-che-prevede-pena-di-morte-per-gay-in-uganda/446392/

      Purtroppo il mio account sul blog è “sotto osservazione”, non posso postare messaggi… (credo che il mio account sia segnalato perché di solito rompo le uova nel paniere…). Se lei potesse postare lì i link che ci ha indicato…

      Grazie per i link.

    • francesco ha detto in risposta a Giorgio P.

      Satana le sta tentando tutte contro Benedetto XVI, è più infuriato che mai…

    • edoardo ha detto in risposta a Giorgio P.

      Giorgio, mi pare che il primo link sia del tutto inutile.
      Il secondo è una dichiarazione di principi e nulla più.
      Non ci sono dati nè numeri, solo princìpi.
      Una volta lessi un articolo in cui si diceva che l’appoggio alla legge in discussione in Uganda veniva in massima parte da un gruppo religioso USA di matrice protestante, e che i responsabili della chiesa CATTOLICA ugandese avevano preso posizione contraria alla proposta di legge, con tanto di nomi e numeri.
      Quello è un articolo buono, scritto in modo da essere utile, con pochi princìpi e tanti numeri e nomi.
      Da quell’articolo si evince in modo netto e senza tentennamenti come la chiesa cattolica ugandese sia contraria a questa legge.
      Però vai a cercare dove l’ho letto!!!
      C’è anche da considerare una cosa: che questa proposta di legge, purtoppo, gode di grande favore in Uganda, è appoggiata dal popolo, e dietro c’è lo spettro dell’AIDS. Praticamente, una specie di Colonna Infame manzoniana dove gli “untori” sarebbero gli omosex. Dunque mi pare di intravvedere un tentativo disperato e folle di porre un argine al dilagare delle infezioni di HIV. Chiaramente faranno un buco nell’acqua in quel senso. Ma intanto la folla mi pare inferocita contro i presunti “untori” del virus HIV. Dunque quella legge matura in un contesto particolarmente complicato.
      La chiesa cattolica è comunque CONTRO quella legge, bisognerebbe trovare fuori l’articolo…..sono passati mesi, chissà dov’era!

      • Emanuele ha detto in risposta a edoardo

        Un po’ di tempo fa risposi alla provocazione di un presunto sedicente laico (ateo) sul perché la Chiesa aveva così a cuore la questione sulle unioni omosessuali… Ovviamente lui era per il “vivi e lascia vivere (o meglio lascia morire…)”

        Tra le altre cose, oltre la grande confusione che avrebbe creato soprattuto fra giovani (etero e gay), sull’ulteriore picconata data alla famiglia, gli dissi che c’è una grande preoccupzione per la sorte degli omosessuali…

        Infatti, una volta che la “società” si accorgerà dei danni prodotti dallo sfascio delle famiglie cercherà il caprio espiatorio e i primi a subire le conseguenze saranno proprio gli omosessuali… Già in passato è successo con alcune etnie (es. gli ebrei in Germania, prima eroi della I° guerra mondiale, da sempre relegati a fare i lavori “sporchi”, poi causa di tutte le sciagure del popolo tedesco e quindi perseguitati proprio a causa del loro lavoro).

        In altre parole, prima o poi i nodi vengono al pettine e a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli…

        L’Uganda, putroppo, mi pare un triste esempio. L’eccessiva libertà e promisquità sessuale ha fatto dilagare la malattia in tutto il mondo (putroppo l’Africa ne paga le conseguenze peggiori) e chi si crede abbia fatto del libertinaggio una bandiera è visto come responsabile… da qui la “caccia” all’omosessuale. Forse chi contesta i gay-pride che alimentano false prospettive della problematica omosessuale non ha tutti i torti…

        Che Dio li protegga.

        • Maty ha detto in risposta a Emanuele

          PromiCOSA!?

          Promiscuità, te ne prego.
          C’è chi pensa che la forma sia contenuto, se i contenuti li presenti con un errore così tanto marchiano di ORTOGRAFIA, ti squalifichi da solo.

          Detto in parole più povere: prima di atteggiarti a fine analista della situazione sociopolitica ugandese (della quale, ne sono certo, non sai assolutamente nulla, ma rispetto alla quale ti permetti di esprimere giudizi, che discendono da quei pattern di ragionamento che ritieni veri per ipse dixit, e che non hai mai avuto la premura di andare a verificare), impara l’ortografia italiana, che normalmente insegnano tra il secondo e il terzo anno di elementari.

          • Ateofago ha detto in risposta a Maty

            «C’è chi pensa che la forma sia contenuto»

            Sbagliando. C’è chi invece pensa – a ragione – che chi si appella alla forma per criticare il contenuto sia fondamentalmente privo di argomenti. Ed infatti tale è questo tuo commento.

  4. Roberto Dara ha detto

    La Chiesa Cattolica ha incassato più di 1.100 milioni dall’8×1000 nel 2011. Destinarne 1 ai disoccupati milanesi è sicuramente meritorio ma non è che sia poi uno sforzo clamoroso.

    • Emanuele ha detto in risposta a Roberto Dara

      Se ha la pazienza di leggere questo articolo:

      https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/

      Si renderà conto di dove vanno a finire gli altri 1.099 milioni…

    • Sebastiano ha detto in risposta a Roberto Dara

      E ti pareva che non tentavi di rigirare la frittata…
      eppure bastava che riflettessi su due cose:
      1) la Diocesi di Milano non è l’intera Chiesa Cattolica;
      2) l’8×1000 (anche nella quota della Diocesi di Milano) non è destinato esclusivamente ai disoccupati milanesi ma anche a tante altre attività importanti.
      Ma ti capisco: nella tua logica era più importante taroccare i numeri (ovvero comparare cifre in maniera insensata) pur di attaccare la Chiesa.
      L’Augias nazional-radical-chic-salottiero (che straparla dei poveri del mondo ma si guarda bene dall’aiutarli concretamente) è stato più furbo di te: si è stato zitto e ha evitato di commentare. Impara almeno da lui.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Sebastiano

        Non credo che Augias legga questo blog, e, per quanto sia benestante, dubito che disponga di 1.100 milioni all’anno da parte dello stato. Comunque se leggi le mie parole ho detto che la donazione di 1 milione è meritoria, ma con la destinazione dell’8×1000 c’entra poco, rappresentandone meno dello 0,1% del gettito totale (il restante 99,9% viene destinato ad altro, e non sempre ad elemosine), e rappresentando pure meno della metà dell’intero fondo per i disoccupati milanesi, che, come è chiaramente scritto in questo articolo, per la restante parte del 2012 è stato finanziato da donazioni private, e presumibilmente ciò è avvenuto anche per i 12 milioni utilizzati dal 2008 in poi.

        • Nonsense ha detto in risposta a Roberto Dara

          Se dai da mangiare ad un barbone per 30 giorni, hai aiutato un solo barbone per 30 giorni. Se dai da mangiare ad un prete per 30 giorni, lui aiuterà 100 barboni per 30 giorni.

          Se buona parte dell’8×1000 serve al sostentamento del clero è, in ogni caso e a maggior ragione, un metodo efficace di aiutare chi ha bisogno.
          Non ragioniamo come lo stato, che pensa di risolvere i problemi stanziando fondi a pioggia senza badare a come vengono utilizzati.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Nonsense

            So benissimo come funziona e perché esiste l’8×1000, ne abbiamo parlato varie volte, soprattutto sul sistema di ripartizione di quella montagna di soldi e sul fatto che dalla sua disponibilità sono ancora escluse le due principali religioni per diffusione in Italia dopo la cattolica. Di quella montagna di soldi (in aumento anno dopo anno in linea con le entrate Irpef) solo una parte sono destinati al sostentamento del clero, peraltro invece in calo numerico costante. Dal titolo (e dal tono) di questo articolo invece sembra quasi che l’8×1000 sia destinato tutto ai disoccupati milanesi e ad altre analoghe iniziative caritatevoli.

            • Nonsense ha detto in risposta a Roberto Dara

              Sai come funziona e perché esiste ma volutamente volgi lo sguardo dal fatto cruciale che ogni cosa che va al clero (alimenti, edifici, oggetti) è una cosa che torna amplificata verso i bisognosi.
              Supponendo anche che siano “una montagna di soldi” (veramente esigua rispetto ad altri capitali con altre destinazioni), sono spesi bene.
              E se c’è un calo di vocazioni è una cosa grave, non tanto per i cattolici, quanto per tutta la gente che riceve aiuto dalle istituzioni cattoliche.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Nonsense

                Io non critico affatto l’esistenza dell’8×1000, ho perplessità sulla sua effettiva destinazione e sulle modalità di assegnazione.

                • Ateofago ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ma se è tutto dichiarato pubblicamente che perplessità ci devono mai essere…

                  • Pino ha detto in risposta a Ateofago

                    vediamo di non essere ingenui e cadere nel tranello dei laicisti. La Chiesa non deve rendere conto a nessuno di come spende i suoi soldi, perchè i soldi dell’8×1000 sono suoi e derivano dal risarcimento per la confisca di tutti i beni ecclesiastici operata dallo stato sabaudo. Altrimenti facciamo una cosa, via l’8×1000 e la Chiesa si riprende tutte le sue proprietà indebitamente incamerate dallo Stato ad iniziare dal Quirinale con relativo sfratto esecutivo al suo inquilino.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Ateofago

                    Le perplessità sono quelle relative alle modalità di assegnazione (tutto l’8×1000 assegnato anche se meno della metà dei contribuenti esprime una scelta), poi su come sono stati spesi i soldi (come da rendiconti) ognuno può farsi le considerazioni che vuole.

                    • Ateofago ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Viene assegnato tutto perché equivale ad un finanziamento. Se, per ipotesi, lo stato dovesse finanziare altri canali per ottenere gli stessi benefici sociali, dovrebbe sborsare in assistenza il quadruplo almeno. Finanziando invece l’assistenzialismo cattolico, per la sua natura di capillarità e diffusione, ci guadagna.
                      Su come sono spesi i soldi, per quanto ho già detto, sono spesi bene. Poi, pur di avere da ridire, si può anche opinare l’inopinabile e vabbé…

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Questo discorso sarebbe corretto se l’8×1000 fosse nato come finanziamento tout-court alla Chiesa Cattolica, come avveniva prima con la congrua. Dopo la revisione del Concordato, invece, si è stabilito di consentire ai contribuenti di decidere a chi assegnare questi fondi tra le varie religioni “autorizzate” o allo Stato, sempre per finalità di assistenza. Poiché la maggior parte dei contribuenti non esprime questa scelta, si decise comunque, in base ad un’interpretazione della legge, di assegnare comunque tutto il gettito in base a voti espressi. Questo meccanismo, accettabile a rigor di logica, si scontra però con l’inserimento di altri potenziali fruitori, che, raccogliendo firme di scelta, toglierebbero fette di gettito ai soggetti già inseriti. Finché questi nuovi soggetti sono religioni poco note, passi, fatto sta che invece islamici, ortodossi, Testimoni di Geova e buddisti invece non sono ancora stati autorizzati. Ma sicuramente è solo una coincidenza…

                    • Ateofago ha detto in risposta a Roberto Dara

                      come detto, si può pure opinare sull’inopinabile pur di avanzare critiche.
                      Per il resto ti ha già risposto Karma

                • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                  scusa ma a te che interessa di come spende i soldi la Chiesa? Qualcuno viene a vedere a casa tua come spendi i soldi tu?

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                    Visto che sono soldi pubblici, ovvio che mi interessa, infatti esiste l’obbligo di pubblicare un rendiconto di come vengono destinati i fondi dell’8×1000.

            • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

              scusa, ma che stai dicendo? Quali religioni sono escluse? Se sono escluse è perchè lo hanno deciso loro non avendo raggiunto un accordo con lo Stato italiano.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                Sono escluse gli islamici e gli ortodossi (oltre ad esempio i Testimoni di Geova e i buddisti). Per molte delle religioni attualmente escluse è in corso da anni la procedura parlamentare che deve decidere sulla loro ammissione. Il meccanismo perverso che prevede l’assegnazione dell’8×1000 in base al totale del gettito e non in base alle firme effettivamente espresse, ovviamente rende difficoltoso l’inserimento di religioni molto diffuse perché la loro presenza, inevitabilmente, ridurrà notevolmente il gettito assegnato a quelle già presenti, per cui esistono delle resistenze comprensibili al completamento delle necessarie procedure parlamentari.

                • Karma ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Gli ortodossi sono stati aggiunti di recente assieme ai buddhisti, nessuno si oppone al fatto che vengano aggiunte altre religioni. La Chiesa rimane tuttavia quella più scelta da chi firma e la cui scelta è molto più utile delle altre perché è l’ente più capillarmente diffuso sul territorio. Mai sentito di missioni islamiche e/o ortodosse in Italia rivolte ai poveri.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Karma

                    Hai ragione, gli ortodossi saranno “firmabili” dal 2013. I buddisti mi sembra però che non sian ancora stati inseriti. Tu dici “nessuno si oppone”, io non sarei della stessa idea. L’inserimento dei musulmani (circa il 2% della popolazione e dei contribuenti), se fosse “firmato” da tutti rosicchierebbe almeno il 4-5% del gettito 8×1000 destinato attualmente alla chiesa cattolica, pari a circa 55 milioni di euro. Non proprio bruscolini.

                    • Ateofago ha detto in risposta a Roberto Dara

                      E rosica qua e bruscolini là… Inutile che la metti sul piano degli arraffoni, quelli sono i politici, non la Chiesa. A te non piace che i soldi vadano alla Chiesa indipendentemente da cosa ne fa, non te ne frega niente dei buddisti o dei musulmani. Ad ogni modo, fammi vedere quante e quali realtà assistenziali musulmane ci sono in italia e poi vediamo se ha senso o no finanziare anche loro

        • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

          forse non hai capito a cosa serve l’8×1000. L’8×1000 ha sostituito la congrua, cioè lo stipendio che lo Stato dava ai sacerdoti sulla base del Concordato del 1929. Perchè allora lo Stato accettò di pagare un piccolo stipendio ai sacerdoti? Perchè lo Stato, in modo violento, nel 1870 spogliò la Chiesa di tutte le sue proprietà, proprietà che, con le loro rendite, permettevano il mantenimento dei sacerdoti oltre che il sostentamento delle opere di carità abitualmente svolte dalla Chiesa stessa. Nel 1984 si decise che tale obbligo dovesse sparire e lo si sostituì con una contribuzione volontaria, della quale, bada bene, hanno usufruito anche tutte le altre confessioni che prima ne erano escluse. Il fatto che la Chiesa destini una parte dell’8×1000 a scopi che vanno al di là del mantenimento del clero e delle chiese, è un di più che la Chiesa fa ma che voi laicisti non capite. A furia di penalizzare la Chiesa dal punto di vista economico nelle sue attività di assistenza ed educazione, come l’IMU sulle scuole cattoliche, il risultato sarà che mancheranno le risorse per le opere di carità come la Caritas che assiste migliaia di persone in difficoltà abbandonate dallo Stato. Se la Chiesa cattolica in Italia dovesse interrompere tutte le sue attività di carattere sociale lo Stato dovrebbe sborsare quanche decina di miliardi per sostituirla, chi pagherebbe? Tu?

        • Sebastiano ha detto in risposta a Roberto Dara

          1) penso anch’io che Augias non legga questo blog (e a dirti il vero non mi metto a piangere…): io intendevo farti notare (ma ho il sospetto che tu abbia volutamente ignorato il senso della frase) che DURANTE LA TRASMISSIONE ha evitato di fare commenti non-sense pari ai tuoi;
          2) non ho detto (e qui il sospetto di prima aumenta) che Augias avrebbe dovuto spendere 1100 milioni di euro e neppure che sia o meno benestante: ho detto – credo chiarissimamente – Che Augias appartiene alla categoria di coloro che criticano la Chiesa perché a loro dire fa troppo poco (magari in questa truppa ci sei anche tu) e però di quanto possiedono non sganciano un cent per aiutarli, i loro prediletti poverelli (che evidentemente sono ideologicamente utili solo per criticare chi li aiuta veramente);
          3)continui ad abusare sessualmente delle cifre: una cosa è l’ammontare NAZIONALE dell’8×1000, un’altra cosa è quanto viene ripartito alla Diocesi di Milano. Semmai tu possedessi qust’ultimo dato, solo allora potresti fare comparazioni matematicamente dignitose al posto dei vaneggiamenti numerici di cui sopra.
          Potresti infine anche considerare che i poveri che la Chiesa aiuta non sono solo i disoccupati e che anche quando una parte di questi fondi serve a sostentare il clero spesso poi quegli stessi soldi servono per aiutare altri (ho notizia certa di come vari parroci della mia zona abbiano pagato per mesi le bollette della luce a famiglie in difficoltà).
          Potresti. Ma ne dubito.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Sebastiano

            1) Ci si riferiva alla trasmissione in cui Augias non avrebbe commentato l’iniziativa di don Colmegna, mentre non si parlò dell’argomento di questo post;
            2) sulle iniziative benefiche che Augias fa, penso che tu non sappia nulla (e nemmeno io), molte persone fanno opere di bene senza sbandierarlo ai quattro venti; essendo Augias di etnia ebraica, è immagInabile che alcune delle sue beneficenze le indirizzi verso quei canali;
            3) l’Arcidiocesi di Milano è la più grande del mondo, per cui credo che riceva una cospicua fetta del gettito dell’8×1000, e comunque i disoccupati non si trovano solo a Milano, per cui la lodevole iniziativa intrapresa a Milano sarebbe opportuno e meritorio replicarla anche altrove…
            Io non critico affatto l’opera importantissima che la Chiesa svolge ovunque, ma, per favore, non si dica che l’8×1000 sia solo destinato ad aiutare i poveri (e anche questo caso lo dimostra, rappresentando solo la metà della somma destinata a questo fine).

  5. Marcuzzi ha detto

    Mi sembra che si faccia un po’ di confusione tra l’otto per mille e il cinque. Il cinque per mille, oltre che essere contingentato (pochi lo dicono) è percepibile da migliaia di associazioni: oltre all’Uaar, ad esempio ci sono anche canili e bocciofile. L’otto per mille lo possono percepire solo associazioni religiose o chi percepisce il restante novecentonovantadue.
    E poi c’è il meccanismo-truffa della ripartizione delle scelte inespresse (circa i due terzi). di cui non parlate mai.
    Una domanda, e prego a coloro che risponderanno al mio post di rispondere anche a questa domanda: secondo voi, se nel casellario di scelta di donazione dell’otto per mille ci fosse anche una casella con scritto “me stesso”, a quanto scenderebbe la percentuale percepita dalla CCAR?

« nascondi i commenti