8×1000 alla Chiesa cattolica: la verità oltre le leggende anticlericali
- Fede e Laicismo
- 14 Mag 2012
8×1000 e Chiesa cattolica: annualmente si ripropone la polemica. E’ una tassa obbligatoria? Il meccanismo avvantaggia la Chiesa? Quanti fondi vengono davvero destinati alla carità? Tutte le risposte in questo dossier.
Durante il periodo di dichiarazione dei redditi puntualmente prendono vita le crociate e le campagne anticlericali sull’8×1000 alla Chiesa cattolica. La critica si divide convenzionalmente in tre voci:
1) L’8X100 E’ UN OBBLIGO?
L’8 per mille, come anche il 5 per mille, è la destinazione di una quota delle tasse già dovute, cioè non significa una maggiorazione delle imposte come molte voci anticlericali dicono. E’ ovvio anche che non esprimerla non fa risparmiare sulle tasse (anzi, avvantaggia l’ente che ha preso più voti, come diremo dopo). E’ una scelta volontaria, nessuno obbliga a firmare per lo Stato, per la Chiesa cattolica, per quella valdese, per quella luterana, per le comunità ebraiche e così via.
2) IL MECCANISMO AVVANTAGGIA LA CHIESA CATTOLICA?
Il meccanismo di ripartizione funziona in modo che “chi firma decide anche per chi non firma”, cioè la quota dei contribuenti che non ha firmato viene suddivisa tra i destinatari secondo la proporzione risultante dalle scelte espresse. Detto in modo più semplice, questo meccanismo avvantaggia chi ha avuto la maggiore quota di preferenze. Domanda: quale colpa ha la Chiesa cattolica se è lei a ricevere la maggioranza delle preferenze del 40% dei contribuenti che esprime una scelta? Non si sa, ma bisogna incolparla comunque. Se la maggioranza firmasse per lo Stato o per la Chiesa valdese (qualcuno lo impedisce?), siamo sicuri che le stesse campagne anticattoliche andrebbero avanti comunque. L’otto per mille, citando l’importante dossier creato da Umberto Folena, non dà alcuna garanzia alla Chiesa, che ogni anno si sottopone al giudizio (democratico) dei cittadini, i quali possono darle la firma o rifiutargliela. Le garanzie, se così vogliamo chiamarle, c’erano semmai prima del Concordato del 1984, quando ancora i preti privi di altri redditi ricevevano dallo Stato il cosiddetto “assegno di congrua”. Garanzie a cui la CEI ha rinunciato, in accordo con lo Stato, rimettendosi alla volontà degli italiani. L’otto per mille è una forma di democrazia diretta applicata al sistema fiscale. Ogni lamentela è puramente ideologica.
3) LA CHIESA CATTOLICA DESTINA POCO ALLA CARITA’?
Secondo la leggenda, la Conferenza Episcopale Italiana (che è il vero beneficiario, e non la Chiesa o il Vaticano come dicono i disinformati) nasconderebbe la vera distribuzione dei fondi ricevuti, evitando di dire che una parte minore dell’8×1000 andrebbe ad esigenze di carità. Innanzitutto, da sempre la Cei pubblica l’esatto rendiconto, il quale appare anche sulla pagina 418 del Televideo Rai, sui settimanali diocesani, sul sito ufficiale www.8×1000.it, e anche sul quotidiano “Avvenire”, che informa costantemente sull’utilizzo dei fondi, senza nessun nascondimento segreto. In secondo luogo, occorre capire un piccolo concetto.
Secondo questo dettagliato rapporto si vede che nel 2011 468 milioni sono stati destinati a “Esigenze di culto della popolazione”, 235 milioni di euro a “Interventi caritativi” e 361 milioni di euro a “Sostentamento del clero”. Sembrerebbe quindi giustificata la tesi della “leggenda nera” (“solo” 235 milioni alla “carità”). Poi però se si va a leggere il dettaglio, sotto la voce “Esigenze di culto della popolazione“ fanno parte anche «esigenze relative, ad esempio, alle problematiche familiari, alla realizzazione di strutture educative e ricreative per ragazzi […], ad attività pastorali che si fanno sempre più articolate e si proiettano maggiormente in prospettiva evangelizzatrice e missionaria […], iniziative che abbiano come scopo la conoscenza, la tutela e conservazione dei beni culturali ecclesiastici (in Italia il 70% del patrimonio artistico è di carattere religioso) […], attività di promozione dell’ecumenismo e della pace, attività di promozione pastorale per i detenuti, attività di formazione dei giovani lavoratori, sostegno di associazioni per la promozione delle famiglie…». Insomma è un investimento nella società, nei futuri missionari, nell’educazione, in progetti di ecumenismo, da cui traggono beneficio tutti (non si è interessanti comunque? Benissimo, si firmi tranquillamente per altri beneficiari).
Superiamo la voce “Interventi caritativi”, che evidentemente è direttamente rivolta alle opere missionarie della chiesa, e arriviamo alla voce “Sostentamento del clero”. Anch’essa è di fatto un investimento nella carità, perché i missionari nei Paesi del Terzo Mondo vanno pagati, i sacerdoti e le suore che organizzano le mense dei poveri vanno pagati, occorre che si mantengano, a meno che si voglia chiedere ai poveri di pagare (un sacerdote prende dalle 800 alle 1000 euro al mese e non va mai effettivamente in pensione). E’ una forma indiretta di sostegno della carità, come -esempio banale- lo stipendio allo spazzino è un modo indiretto per garantire la pulizia della propria città. Questa terza voce della “Leggenda Nera” è quella più diffusa, e per capire meglio questo (non troppo complicato) concetto, si invita a visitare il sito “Chiedilo a loro”. Inoltre, è opportuno citare ancora l’ottimo lavoro di Folena che spiega l’errore anti-clericale: non è corretto leggere l’impegno della Chiesa nel nostro Paese attraverso la schema rigido di un rendiconto amministrativo. Perché, ad esempio, il prete che ispira e anima un progetto di carità finisce sotto la voce “sostentamento del clero”, mense, centri di ascolto e case d’accoglienza, immobili a servizio della carità, finiscono sotto la voce “culto e pastorale”. Dunque l’investimento nella “carità”, non è tutto quello che appare sotto la diretta voce della rendicontazione.
CONCLUSIONE
Destinare l’8×1000 alla Chiesa cattolica è garanzia di investimento del denaro in opere davvero utili, è infatti l’unico ente sufficientemente attrezzato e radicato sul territorio per permettere davvero che questi soldi siano utilizzati nel modo più efficace possibile. Se non ci credete, chiedetelo a loro.
256 commenti a 8×1000 alla Chiesa cattolica: la verità oltre le leggende anticlericali
R. Dara studia!
Questo R. Dara che ti permetti di chiamare in causa e’ una persona intellettualmente onesta, rispettosa, pacata e ragionevole. Ha piu’ volte convenuto con argomentazioni di utenti seri del sito (grazie al cielo ce ne sono molti) e riconosciuto di avere torto su alcuni punti laddove una spiegazione razionale e’ stata data. Qual e’ la sua colpa? Quella di non essersi appiattito sul Vangelo dopo 5 minuti di lettura di articoli? Perdonami, ma dubito che trovandosi interlocutori della tua risma accelerera’ il processo.
Prenditi il tuo amico Edoardo (vedi sotto anche il commento a lui riservato) e andate insieme allo stadio a tifare la vostra squadra del cuore. L’UCCR non e’ uno stadio, e questo genere di commenti inutili sono indesiderati.
Personalmente mi auguro che R. Dara continui a seguire UCCR e a partecipare alle discussioni con la sua correttezza, e che i troll del pollice verso come te si trattengano prima di infangare le reputazioni altrui o di votare pollicini colorati con le logiche del tifo.
Senti smettiamola di prenderci in giro, tu e tutti i blog pseudo-filo cattolici:
1) Non avete nulla da insegnare né a UCCR (mi sento di difendere questo sito perché mi trovo bene) né ad altri siti simili poiché tu e questi siti contestatori: giudicate le persone e censurate i loro commenti, pertanto vedi di smetterla tu con i cori da stadio.
Ho scritto su http://blog.arquen.it/653/uaar-io-sono-cattolico-non-fatevi-pubblicita-su-questo-blog un messaggio educato con un pizzico di ironia, citando la battuta del blogger, ma niente subito censurato: “Hai trovato un bel modo di farti pubblicità, complimenti! Almeno su UCCR i contenuti non mancano, mentre questoinvece è un blog per 70enni!”
Preferisco questo sito che questa fantomatica alternativa tollerante!
2)Che sai tu di come parlo con R Dara, hai letto i nostri commenti? Come sai che io non lo rispetti? Hai idea di cosa significa rapporto cordiale?
3)Pertanto smettila di dire a questo, a quest’altro come comportarsi e vedi che non avrai problemi né con me né con nessun altro. Ciao!
Concordo pienamente con Raggot, la maggior parte dei commenti che ho letto di R. Dara sono stati pacati ed intelligenti.
Ha esposto i suoi punti di vista essendo pronto anche a metterli in discussione.
Ora, che i suoi punti di vista non siano coerenti con il Magistero e` un dato di fatto.
Anche io considero sbagliati molti dei punti di vista di Dara, ma questo non significa che sia ignorante (l’invito a studiare) o altro, anzi, ho trovato i suoi interventi qui una voce fuori dal coro anche utile per un confronto con chi la pensa diversamente da noi.
Guarda che ho massimo rispetto per Dara (ci mancherebbe altro!) ed è uno dei pochi tolleranti!
E’ ironia ragazzi, il guaio è che così fate del vittimismo discriminatorio: cosa è non si può più scherzare con un non-credente fatemi capire?
Forse gemini voleva dire “Luigi Pavone” o “Agnostico”….allora ci avrebbe preso.
Non ho capito
Cavoli, non mi aspettavo di trovare una difesa così accorata delle mie posizioni. Ringrazio Raggot, Azaria e tutti quelli che trovano le mie argomentazioni intellettualmente stimolanti. Ma preciso (se è il caso, perché mi sembra evidente) di non avercela né con Gemini né con chiunque mi controbatta in modo anche ironico, a volte eccessivo, è il sale della discussione, del resto fare un dibattito se tutti la pensano allo stesso modo lo trovo noioso, e penso anche voi, e cerco volutamente di evitare qualche scontro con qualche altro partecipante un po’ più provocatorio del solito. Con Gemini ormai c’è un rapporto di botta e risposta troppo simpatico.
Detto questo, due considerazioni un po’ pepate su questo articolo, ma senza esprimere giudizi, basate solo su numeri:
1) La Chiesa Cattolica riceve circa l’85% delle firme sul 40% di chi si esprime. E’ meno del 35% di tutti i dichiaranti. A occhio e croce, una buona metà dei cattolici italiani che fanno la dichiarazione dei redditi, non firma per la Chiesa. Secondo voi, perché?
2) Visto che è stato giustamente elogiato il metodo democratico insito nelle firme per l’8×1000, come pensate che sinceramente si comporteranno i parlamentari cattolici che dovranno ratificare eventuali accordi con le altre religioni “maggiori” (islam, buddisti, induisti) attualmente non presenti tra le scelte possibili? Faccio notare, numeri alla mano, che un semplice 5% di firme a favore di queste altre alternative, potrebbe portare alla Chiesa un gettito di circa 40 milioni di euro in meno…
1) Perché non lo sanno, perché non devono presentare la dichiarazione dei redditi, perché sono disoccupati, perché non hanno voglia di scartabellare con le firme ecc…
2) I parlamentare cattolici apriranno certamente alle religioni che meriteranno di beneficiare dell’8×1000, innanzitutto dimostrando di voler presentare un rendiconto chiaro e cristallino.
Quelli che non devono presentare la dichiarazione dei redditi o sono disoccupati, non rientrano in quel 60% che non appone la firma. Dubito sinceramente che un numero così alto di firme non date sia per ignoranza, sono 27 anni che esiste l’8×1000, la Tv è piena di spot e qualsiasi Caf o commercialista chiede al dichiarante se vuole mettere la firma… Sforziamoci, troviamo altri motivi…
Certo che rientra in quella percentuale!! Su quale base poi è calcolata? Su chi ha un lavoro o sul numero di italiani, bambini compresi?
La dichiarazione Irpef (mod. Unico o 730 o CUD) la devono presentare tutti i cittadini che hanno redditi al di sopra di un certo minimo, a seconda dell’attività svolta. In ogni dichiarazione è possibile mettere la firma per la scelta della destinazione dell’8×1000. Il 40% delle dichiarazioni presenta una firma, il 60% no. Di quel 40%, circa l’85% esprime di solito una scelta per la Chiesa Cattolica, quindi una scelta esplicita per la Chiesa Cattolica viene espressa da circa il 34% di tutti coloro che presentano la dichiarazione Irpef. Calcolando che i cattolici in Italia sono circa l’80-85% della popolazione (e quindi anche di coloro che presentano dichiarazioni Irpef), una buona metà di questi non esprime una scelta esplicita per la Chiesa Cattolica. Ma alla Chiesa evidentemte questo non interessa, perché tanto il gettito che incassa è comunque calcolato sul totale dell’8×1000 sulla base delle preferenze comunque espresse. In pratica (ma questo vale anche per gli altri percettori) per incassare l’85% di tutto l’8×1000 è sufficiente avere il 35% di firme.
Il calcolo è fatto sull’insieme generale degli introiti destinati all’8 %° poiché anche chi non sceglie laicamente deve contribuire a salvaguardare i luoghi di culto.
E’ una funzione sociale e umana.
Io non critico il sistema, ne prendo atto (anche se ha oggettivamente dei punti perversi). E’ però un dato di fatto che metà dei cattolici non firma per la Chiesa Cattolica.
Ma su quali numeri??
Magari perché non è praticante, magari perché non tutti fanno la dichiarazione dei redditi, magari perché non tutti hanno un commercialista, magari perché corrispondono invece e solo un esigua minoranza non firma.
Signori, io non so se voi presentiate una dichiarazione Irpef, ma chiunque la presenti (o fa il modello unico perché è autonomo o fa il 730 perché è dipendente o pensionato con altri redditi, o perché presenta il CUD perché ha solo redditi da lavoro dipendente) la presenta o tramite un Caf (che ha l’obbligo di chiedere se si vuole o non si vuole firmare) o tramite un commercialista o tramite la propria azienda. Il 66% che non firma per la chiesa cattolica è un dato di fatto, e non mi sembra una cifra piccola.
Non capisco né dove vuoi arrivare, né cosa c’entri con l’articolo. Il 66% di che cosa???
Ripeto: http://www.avvenire.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf
Sì ma molti non presentano la dichiarazione dei redditi, altri sono pochi informati, altri lavorano in nero.
Per l’ultima volta: chi non presenta la dichiarazione dei redditi (perchè guadagna poco o lavora in nero) NON VIENE CONTEGGIATO!!!
https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/#comment-70199
Boh, forse perché sono poco informati. Insomma, per ignoranza.
Mi pare ovvio, se l’85% degli italiani è cattolico e l’evasione è alta, mi sembra facile, di conseguenza dire che molti cattolici evadono.
Dara, si è capito benissimo…ti ripeto per l’ultima volta MA SU QUALI NUMERI?? Tolto chi non deve presentare la dichiarazione, tolto chi firma per la chiesa, tolto chi firma per altri…quanti italiani rimangono? 10 milioni? Togliamo chi non è informato (la grandissima fetta)…quanti rimangono?
Il 35% del 40% firma per la Chiesa cattolica. Dove sarebbero i “tanti” che non firmano?
La Chiesa è nelle stessa posizione di quella valdese o luterana. Continui con la leggenda nera, nonostante l’articolo: si chiama ideologia.
L’85% del 40% firma per la Chiesa Cattolica. Se la matematica non è un’opinione è il 34% del totale generale (quelli che firmano per qualcuno + quelli che non firmano per nessuno). Per sottrazione: tra tutte le dichiarazioni il 34% firma per la Chiesa Cattolica, il 66% o non firma o firma per altri.
quaa https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/#comment-70170
Stai sommando numeri a caso. Possiamo solo contare su coloro che firmano. Chi non firma è perché non è un dipendente, non conosce o non è informato, non è interessato, è disoccupato, lavora in nero, non percepisce uno stipendio minimo e così via.
Ancora: chi è disoccupato o lavora in nero NON presenta la dichiarazione, quindi non viene conteggiato. Gli altri presentano la dichiarazione, e vengono conteggiati. I non informati ci possono pure essere, ma dubito fortemente che siano il 66% di tutti quelli che presentano la dichiarazione.
Continui a sparare cifre a caso, Roberto. Il 66% di cosa??
Ti sarebbe utile un ripasso: https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/#comment-70184 e http://www.avvenire.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf
Ma viene conteggiato tra i cattolici, ricordi?
In che senso viene conteggiato tra i cattolici?
In quell’ottanta e fischia di cattolici, molti non dichiarano, altri lavorano in nero e altri sono niente informati!
Quindi mi stai dicendo che in Italia ci sono l’80% per cento di cattolici, ma la maggior parte dei cattolici o non lavora o non guadagna, mentre chi guadagna (e fa le dichiarazioni dei redditi) sono in maggioranza non cattolici?
L’80% rispetto a che cosa??
Molti che si dichiarano cattolici e rientrano in quel 80% non dichiarano… (lo dimostra l’evasione fiscale così alta!)
Gemini, suvvia, siamo seri… In questo modo stai implicitamente affermando che i cattolici sono mediamente più evasori…
È così, basta semplice proporzione,il numero dei cattolici : ai dichiarati allo 8 come l x : al numero di evasori.
Non ho capito questa equazione
Gemini… ma a questo punto non ti conviene dare ragione a Dara? Stai dimostrando che i cattolici sono per natura evasori fiscali… cosa anche possibile ma, francamente, poco sostenibile.
https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/#comment-70283
@Salvatore. Ho abbondantemente spiegato i miei conti, sono tratti dai dati ufficiali. Il 63,02% dei dichiaranti Irpef del 2007 non ha espresso una scelta per la Chiesa Cattolica. I dati sono sul sito del Ministero delle Finanze, per comodità sono stati riportati anche qui http://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille
1) Un’indagine del 2006 sul consenso degli italiani all’operato della Chiesa parla di un giudizio molto o abbastanza positivo da parte del 70 per cento della popolazione; nel 2001 era del 60.
2) A partecipare con la firma sono 16 milioni di italiani: in assoluto, non pochi. Se poi consideriamo chi presenta il 730 o l’Unico, i firmatari sono il 61,3
per cento, una percentuale superiore a quella di molte consultazioni assimilabili a questa. Ad abbassare la percentuale sono i 13 milioni di italiani che non sono obbligati a presentare la dichiarazione, chi ad esempio ha il solo Cud. Costoro – nella grande maggioranza anziani, spesso soli – sono costretti a operazioni complicate e scoraggianti: qui infatti la percentuale di firme si riduce all’1 per cento
3) A firmare è più del 40 per cento dei contribuenti, ma mal distribuiti: sono il 61,3 per cento di coloro che sono costretti a presentare la dichiarazione (730 o Unico) e una percentuale davvero minima di chi non è obbligato.
4) Per il 5 per mille firma solo chi consegna la dichiarazione (Unico e 730); tra questi, le firme per l’8 per mille sono praticamente identiche: 61,3 per cento.
Ok, capito il concetto. L’85% del 61% è all’incirca 52%. Diciamo che metà contribuenti firma per la Chiesa, metà non firma per la Chiesa, visto che togliamo dal conto chi presenta solo il Cud, di cui non firma praticamente nessuno.
Metà contribuenti, meno chi non presenta la dichiarazione, meno chi firma per altri, meno chi non sa che deve firmare. Quanti ne rimangono?
Calma Salvatore, li abbiamo già tolti tutti.
Non ti montare la testa ora, ok? 😀
Difficile non farlo… 😉
Grazie Roberto, anche io trovo il nostro dibattito stimolante e ricco.
Grazie per l’onestà intellettuale dimostrata.
Perché spesso la malafede di certi può compromettere tutto.
Verissimo purtroppo… 😉
Grazie a te!
Roberto Dara. Come ho detto prima, il problema principale è trovato una contropparte con cui fare accordi ed è molto difficile per una religione che non ha vera “chiesa” nel senso di gerarchia ecclesiastica come nel caso dell’islam. Come ti ho già detto hanno tentato un accordo con l’UCOII, ma questa non rappresenta neppure la maggioranza dei musulmani e Magdi Allam aveva pure denunciato questa come un organizzazione estremista.
Ok, ma prima o poi qualche controparte affidabile verrà trovata, e comunque per i buddisti e gli induisti l’accordo con le relative associazioni non è ancora stato ratificato… Vedremo…
Non credo che lo stato italiano abbia alcun problema in questo senso e neppure la Chiesa
Ribadisco: vedremo. Fino ad oggi, sono esclusi (perché il parlamento non ha ancora ratificato, per buddisti e induisti, mentre ha ratificato per chiesupole con tutto il rispetto)…
Perché dovrebbe avere il timore a firmare per buddisti o induisti (che sono una percentuale irrisoria), invece che per altre piccole chiese? Poi non capisco cosa c’entri la Chiesa con questo.
La scelta della destinazione dell’8×1000 può essere effettuata o a favore dello Stato o a favore di organismi rappresentativi di religioni che hanno fatto un accordo con lo Stato Italiano, che deve essere ratificata dal parlamento. Attualmente sono 6 o 7 le religioni, tra cui ovviamente la Chiesa Cattolica (la Cei), le comunità ebraiche e altre quattro chiese cristiane, quelle che hanno raggiunto accordi ratificati dal parlamento, e quindi per le quali è possibile firmare. Ci sono altre organismi che hanno raggiunto l’intesa (tra cui buddisti e induisti e testimoni di Geova) che però, com’è, come non è, non è stata ancora ratificata dal parlamento. Con tutto il rispetto per le chiese attualmente presenti come scelta, induisti e buddisti probabilmente raccoglierebbero molte più firme, per non parlare degli islamici. La Chiesa non ci dovrebbe entrare, ma più possibilità di scelta c’è per i contribuenti, soprattutto per religioni numerose, e meno soldi la Chiesa incasserebbe… Spero di essere stato chiaro…
Gli induisti sono poco più di centomila in Italia e i buddisti sono di meno. Gli islamici sì sono milioni ed è per questo che il ministro Buttiglione cercava un accordo. Comunque questo è un problema del parlamento, non della Chiesa perché non penso che ci sia sotto qualche oscura manovra ecclesiastica per impedire la ratifica di quegli accordi.
Errore, sono più i buddisti, ma comunque pur sempre una piccola percentuale
E io riridico: vedremo….
Vedremo cosa? Pensi che aprire ai buddhisti cambi qualcosa? Stai scherzando vero?
Quindi ci sono poche confessioni ed è colpa della Chiesa? Davvero con buddhisti e induisti pensi finalmente di sottrarre qualche soldo ai poveri curati nelle caritas quotidianamente?
Io non ho mai detto che è colpa della Chiesa. Ho solo chiesto secondo voi cosa faranno i parlamentari quando dovranno ratificare gli accordi fatti con confessioni un po’ più significative di quelle che ci sono già. La risposta la stanno dando i parlamentari stessi: non ratificano. Se poi questo sia per pigrizia, per distrazione, o per ossequio alla Chiesa, non sta a me giudicarlo.
Ovviamente sarà colpa della chiesa, questo è a priori. Come ti ho già scritto, i parlamentare cattolici e buddhisti apriranno certamente alle religioni che meriteranno di beneficiare dell’8×1000, innanzitutto dimostrando di voler presentare un rendiconto chiaro e cristallino.
Vedremo. Intanto sono quasi due anni che gli accordi presi sono in attesa di essere ratificati. Ma si sa, i parlamentari sono stati occupatissimi in questi ultimi tempi.
Non cambierà nulla. La tua speranza cerca di appoggiarla su altro che non dall’ingresso dei testimoni di geova nell’8×1000 😉
E allora? Anche l’Uaar l’hanno sbattuta fuori nonostante sia una confessione religiosa…
E questo che vuol dire? Che siccome non hanno raggiunto l’intesa con l’Uaar non devono raggiungerla nemmeno con le religioni vere? Verrebbe da dire alla Chiesa Cattolica: “ti piace vincere facile, eh?”
Vincere facile? Ti ricordo che ci sono le 7 maggiori confessioni più lo Stato. Tutti allo stesso livello, poi però vince la chiesa. Fattene una ragione 🙂
Salvatore il “vincere facile” era una battuta, ma è inutile ribadire qui che non ci sono le 7 maggiori confessioni. Mancano gli ortodossi, i musulmani, i buddisti, gli induisti, i testimoni di Geova e altre piccole religioni. Diciamo che mancano almeno 3 milioni di fedeli.
Lo stato è presente, come le principali religioni. Eppure non vincono. 3 milioni? Cambieranno qualcosa? Hai perso Dara, rassegnati 🙂
Sicuramente stai ironizzando.
Questi sono i dati:
– Coloro che firmano per la Chiesa sono 16 milioni di italiani, e cioè il 40% e non il 35% dei contribuenti.
– Considerando però quelli che presentano il 730 o l’Unico, la percentuale di coloro che decidono di devolvere l’8xmille alla Chiesa cattolica sale al 61,3%.
– Esistono poi 13 milioni di italiani che, per motivi di reddito, non presentano alcuna dichiarazione e quindi non esprimono alcuna opzione. Queste persone, pur contribuendo ad abbassare la percentuale, sono tuttavia quelle che nella realtà si rivolgono alle parrocchie ad alle caritas.
Per finire una domanda: quale altra consultazione democratica ottiene consensi in percentuali superiori?
Scusa che dati stai presentando? I dati ufficiali sono quelli che ho scritto io prima: la scelta dell’8×1000 si può esprimere sono nelle dichiarazioni Irpef, chi non presenta dichiarazione è ovvio che non può esprimere nulla.
I dati 2007 dicono che il 43,5% dei dichiaranti ha espresso una scelta. Tra quelli che hanno espresso una scelta, l’85,01% l’ha fatto per la Chiesa Cattolica (pari al 36,98% di tutti i dichiaranti). Questo significa che il 63,02% di tutti i dichiaranti NON HA espresso una scelta per la Chiesa Cattolica.
Non puoi contare su chi non ha espresso una scelta, ma solo su chi l’ha espressa per qualcun altro, ovvero (secondo i tuoi dati non supportati) il 4,9%. Altrimenti il tuo è un processo alle intenzioni.
I miei dati sono supportatissimi, vengono da quelli ufficiali del Ministero delle Finanze. Non capisco cosa sia il tuo 4,9%, scusami sarà l’ora tarda…
Del 2007?? Come ti ho già scritto il tuo è un processo alle intenzioni, mettendo insieme chi firma altro con chi non firma. Ma cosa c’entra con l’articolo?
Il mio non è un processo alle intenzioni, è un dato di fatto. Mi domando, anzi domando a voi, perché così tanti cattolici non firmano per la Chiesa Cattolica.
Chi non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi sono, guarda caso, i contribuenti con i redditi più bassi che, sempre per caso, sono quelli che più sono vicini alla Chiesa cattolica sia per fede che per bisogno: le chiese sono piene di pensionati e le caritas di bisognosi.
Se queste persone potessero, senza tante complicazioni burocratiche, esprimere il loro parere, a chi credi darebbero la firme dell’8xmille?
Non c’è nessuna complicazione burocratica, basta mettere una firma. Ma non la mettono, e alla Chiesa non interessa (tanto prende l’85% ugualmente).
La questione è che pochissimi sanno che bisogna mettere una firma. Bisognerebbe fare davvero informazione, su questo sono d’accordo. La chiesa prende l’85%, ma potrebbero prenderla i valdesi se ci fosse chi firmasse per loro. E’ tutto scritto nel punto 2), ti sei incartato, vero?
Mettiamola così:
– In un paese che non c’è, nell’anno 2006, gli aventi diritto al voto sono circa 40,8 milioni.
– Di questi solo il 43,5% esprime un voto per scegliere uno dei 7 candidati.
– I risultati delle elezioni sono i seguenti: A = 11,95%; B = 85,01%; C = 0,17%; D = 0,2%; E = 2,05%; F = 0,37%; G = 0,25%.
– Il regolamento elettorale di quel paese è però alquanto strano ed al partito B, siccome il 56,5% non ha espresso il proprio parere, spettano solo il 36,979% dei seggi.
– I seggi non assegnati non rimangono però vuoti, ma, sempre per legge, vengono riassegnati al partito A che, con 61,7%, diventa così maggioranza assoluta.
Domanda: puoi affermare che nel paese che non c’è esiste la democrazia?
No, perché da quelle elezioni sono esclusi il 2°, 3° e 4° partito. E comunque nel caso dell’8×1000 si parla di soldi, pubblici, di tutti, e non di seggi.
Quelli sono i dati.
Come dovrebbero essere allora, secondo te, le esatte suddivisioni perché anche il paese che non c’è possa dirsi democratico?
Non ho poi capito perché, mentre affermi che i soldi sono pubblici, di tutti, i seggi non dovrebbero esserlo: non è che per caso il mandato elettorale è improvvisamente diventato una cosa privata ed io non me ne sono nemmeno accorto?
Soldi pubblici che non sei obbligato a destinare.
Perché i soldi pubblici sono una cosa molto delicata, e perdere soldi non piace a nessuno. Le elezioni democratiche prevedono che chiunque possa presentarsi al giudizio degli elettori. Nel caso dell’8×1000 è presente la religione di maggioranza assoluta, che compete contro piccole chiese da poche migliaia di fedeli, mentre musulmani, ortodossi, buddisti, induisti, testimoni di Geova, solo per citare le più numerose, non sono presenti. Quindi non è una competizione che possa dirsi democratica.
Puoi organizzare una campagna per far diventare la religione di maggioranza l’agnosticismo. Se non lo fai resta zitto e non lamentarti.
Salvatore io non mi sto lamentando, riporto solo dati obiettivi. Non capisco il perché di questo tuo fervore.
Vorrei sapere, se riesci a calcolare le percentuali, quale dovrebbe essere secondo te l’esatta suddivisione, in base alle prefernze espresse, affinché si possa parlare di democrazia.
Rispondi a questo e poi affronteremo anche la questionedei soldi.
@salvatore, infatti io non firmo per nessuno, consapevolmente, ma il mio 8×1000 comunque va ugualmente per l’85% alla Chiesa, per il 13 allo Stato ecc. ecc.
La tua scelta è consapevole. L’85% non va alla chiesa, ma all’ente che gli italiani (quelli che firmano) votano in maggioranza. Potrebbe andare ai valdesi se in tanti firmassero per loro. Svegliati, amico.
Non sono d’accordo, la governabilità è una cosa la divisione della ricchezza un altra.
Se la Chiesa Cattolica fosse la seconda “forza religiosa” saresti altrettanto fiero di questo premio di maggioranza?
O saresti più soddisfatto dal veder ripartita la ricchezza restante proporzionalmente su tutti gli attori in gioco, ad esempio?
Non sarei fiero come non lo sono ora. Decidono gli italiani, questo mi sembra assolutamente corretto. Ci sono tanti attori in gioco, ma la scelta sta agli italiani.
ma qui si sta parlando della quota assegnata sulla quale non viene espressa nessuna volontà esplicita non sull’altra, non possiamo partire dall’assunto che il non decidere sia in tutti i casi una scelta informata…
E secondo lei islamisti, buddisti e induisti quali opere caritatevoli farebbero ?
E che ne so io? Scusi, ma cosa c’entra questa domanda? L’8×1000 è devoluto alle associazioni religiose, che devono presentare dei bilanci, ma mica devono per forza fare opere caritatevoli, faranno quello che le loro religioni richiedono. Che opere caritatevoli fanno gli ebrei? Boh.
Lo Stato è una associazione religiosa? Dara, sai almeno di cosa parli?
L’8×1000 è devoluto ad associazioni religiose O allo stato, che usa quella cifra per specifiche attività. Hai molta confusione in testa.
Ottima sintesi!
Aggiungerei però un’altra leggenda nera assai diffusa e che purtroppo disdegna questo meccanismo fiscale ad una mera frode legalizzata: il fatto che devolvendo l’8×1000 allo Stato buona parte della quota (si parla del 70%) finisce comunque nelle casse della Chiesa. A riprova di ciò citano solo e soltanto i dati del 2009 spacciandoli per modus operandi in tutti gli anni.
Ma che è successo nel 2009?
Andiamo a vedere:
nell’atto n.121 del Governo Berlusconi http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/431650.pdf
si era già disposto che buona parte delle somme assegnate al capitolo “Beni culturali” dell’8×1000 dello Stato fossero finalizzati a restauri e interventi in favore di 26 immobili della Chiesa.
E’ così tutti gli anni? Pare proprio di no. Pare infatti che nel 2005 l’80% della quota sia stata stornata per finanziare le missioni militari in Iraq; l’anno ancora prima, nel 2004, sempre l’80% fu trasferito al bilancio generale; nel 2006 l’intera somma fu completamente destinata a progetti contro la fame nel mondo; nel 2008 quasi la totalità delle risorse fu utilizzata per la copertura dei mancati introiti dovuti all’esenzione dell’ICI.
Insomma, che colpa ne ha la Chiesa se i soldi allo Stato vengono utilizzati schizofrenicamente per gli scopi più disparati?
Faccio notare che ancora ieri il tonto Augias rimasticava la leggenda:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/05/12/piu-chiarezza-sull-per-mille-alla-chiesa.html
Tuttavia conclude senza accusare nessuno, come potrebbe d’altra parte?
In qualità di dottore commercialista posso serenamente affermare che la scelta dell'”otto x mille” è assolutamente libera sia nel mio studio sia negli altri studi o caf: nessuno si sogna di impedire di firmare x lo Stato. In ogni caso è obbligo del professionista avvertire il clente/contribuente delle varie possibilìtà di scelta, ivi compreso comunicare cosa avviene se non si sceglie nulla. Anche in molti altri stati UE esistono meccanismi similari x finanziare enti religiosi. Tutto questo stracciarsi le vesti da parte uaar è ridicolo. Tra l’altro, sul sito uaar affermano che hanno avuto l’introito del “5 x mille” da oltre 3000 contribuenti. Quindi anche loro in ogni caso beneficiano di una parte delle imposte versate dagli italiani.
Vincenzo, avverti i tuoi clienti che chi non firma destina la sua quota ad un monte da ripartire fra i destinatari delle firme effettuate che sono poco più di un terzo
rispetto al totale, meccanismo in base al quale la C.E.I., con il 35% delle dichiara
zioni di voto, si aggiudica l’86% della cifra, circa 1,056 miliardi di €?
Già tutto scritto nell’articolo.
E’ la democrazia ragazzo, e la democrazia funziona così. O forse preferiresti non rispettare la volontà popolare liberamente espressa?
APPLUSI, RAGAZZI!!!!
Testo scritto in modo semplice, stringato, razionale, va al sodo senza perdersi in fumosi preamboli.
Pare un trattato di tecnica.
Ragazzi, vi do un bel 10 (DIECI).
Utilizzerò le varie sezioni copia-incollate se ce ne sarà bisogno per mettere a tacere le calunnie degli stronzi.
Riguardo alla mia dichiarazione dei redditi….non c’è bisogno di dirlo.
Torni a fare l’insegnante? 🙂
PS: cmq hai ragione
Torna allo stadio Edoardo, sento che il capocurva sta intonando “Ateo bastardo”. Avra’ bisogno delle tue corde vocali… Voglio che tu ti renda conto che la gente come te (e come gli ultras silenziosi del pollice verso abbonato al nome utente) allontana gli utenti dal sito:
Seppure usi certe argomentazioni discutibili (come l’avversione verso la fonte) non posso che dargli ragione sul trattamento riservato a chi “non la pensa come noi”. Abbiamo il dovere di difendere il cristianesimo, e su questo siamo tutti d’accordo, ma dobbiamo farlo in modo cristiano, trattando “gli avversari” che si presentano sul sito con umanita’, rispetto e (soprattutto) razionalita’. Non stai scrivendo in un forum di interisti che ce l’hanno coi milanisti, e l’ultima cosa che tutti noi desideriamo e’ distribuire a una pagina (come dici tu, ben scritta, chiara, concisa, utile) sporcata da commenti pieni di insulti ASSOLUTAMENTE non necessari.
Segnalo anche un post successivo dello stesso blogger, a testimonianza che non si tratti di “un nemico”:
Ecco un commento come il tuo è l’esatto contrario di ciò che professi in esso, poiché hai giudicato un tuo compagno!
Se qualcuno scrive contro UCCR e si professa cattolico non significa sia esso in buona fede, anzi…
Smettiamola con queste paranoie inutili, seccante e logorroiche!
Raggot…avresti anche da dire qualcosa di interessante? Il predicozzo iniziale mi è bastato per farmi venire l’acido lattico alle ginocchia…ti prego di darci un taglio.
Scusa Raggot, stavolta non capisco la tua di critica… Edoardo ha espresso i complimenti all’articolo (e vi aggiungo i miei).
Torna allo stadio? Uno non può dire “mi piace” perché si espone troppo? Confermo: scuola del card. Martini e di Vito Mancuso.
Rileggiti il post del sedicente Priapo nel post precedente, e chi sa se non sia anche intrufolato dentro con altri nomi, visto che quelli sono maestri della dissimulazione.
Io penso che sia in atto una campagna per cercare di screditare questo sito, avvelenandolo dall’interno.
E’ comoda la figura della pecorella che porge sempre l’altra guancia ed incassa in silenzio qualunque cosa gli si dica o gli si faccia, anche quelle più infamanti.
Se i Cristiani fossero le pecorelle che loro ci vorrebbero, non esisterebbero più da un pezzo.
Questo sito sarebbe l’immagine speculare dell’UAAR ???????????????
Lo ripeto:
Io penso che sia in atto una campagna per cercare di screditare questo sito, avvelenandolo dall’interno.
Quanto ci vuole a capirlo?
In quanto al “chi non la pensa come noi”, secondo me proprio non esiste.
Che quello lì è stato investito con parolacce e bersagliato di insulti da parte di qualcuno? Nossignore, non è mica il sito dell’uar questo.
Però se qualcuno ti dice che tu sei un credino e la risonanza magnetica ha rilevato che hai meno neuroni della gente normale (vedi sedicente Priapo)….tu incassa pure, ma io gli rispondo.
Se un priapo qualunque mi dicesse che io sono cristiano dunque pedofilo ipocrita ed evasore fiscale, io gli rispondo, e se cercasse di zittirmi dicendo che da cristiano devo porgere l’altra guancia e ringraziarlo delle sue accuse, io alzo il ditino medio e gli comunico il mio apprezzamento.
Nel blog che hai linkato viene menzionata Raffa.
Non mi ricordo in quale post Raffa ha risposto puntualmente smantellando le tesi precostituite e claudicanti di uno “in trasferta”, mostrando una notevole preparazione e dialettica…..Mah?!?!?!
Sai che a volte penso che ci siano gli agnellini e chi si veste della pelle dell’agnellino????????
E
Salve mi chiamo Leonardo e leggo spesso il blog.
Mi ha indispettito molto il giudizio di quel tizio e ho provveduto a rispondere sul suo blog. Vediamo se ha il coraggio di pubblicare il mio post, che ripropongo più sotto:
Buongiorno, sono un abituale lettore del sito UCCR, benchè non faccia mai commenti.
Ci tengo a dire che non sono tra gli amministratori del suddetto blog.
Una volta, proprio su UCCR, un utente portò l’esempio del 25 Dicembre, segnalando l’enciclica di Papa Giovanni Paolo II e quella dell’attuale Papa Benedetto XVI. Papa Giovanni Paolo II scrisse che la data del 25 Dicembre non è la vera data della nascita di Gesù, ma è una data convenzionale, prima si festeggiava il sole. Papa Benedetto XVI, invece, ha detto esattamente il contrario. Allora, quando uno porta come fonte delle sue notizie quelle dell’Osservatorio Romano possono ugualmente essere non veritiere, dato che, come ho appena spiegato, due Papi hanno scritto cose completamente differenti. Purtroppo, però, con persone che non sanno ragionare con la propria testa certi ragionamenti è impossibile portarli avanti. Vanno in corto circuito
Presumo si riferisca a questo commento:
https://www.uccronline.it/2011/12/11/recensione-del-libro-%e2%80%9cquando-e-nato-gesu%e2%80%9d/#comment-37717
mi sfugge però la successiva “lapidazione” a cui sarebbe incorso l’autore del suddetto commento, cosa che sembra abbia avuto luogo, leggendo il suo commento.
Ogni volta che uno parla si deve portare l’avvocato. “E la fonte di quello che affermi dov’è?” “Oh, ma qua nessuno pubblica le fonti“.
Oh, ma andate a cagare insieme alle fonti e ragionate con la vostra capoccia invece di fare i detective che cercano le fonti! L’unica “fonte ufficiale” è Dio e non i giornali.
Eh già, perchè io potrei benissimo dire “Sapete, il signor “Arquen” ha stuprato 20 bambini e 30 bambine, lo hanno condannato in tutti e tre i gradi di giudizio, però siccome è amico di quello e quell’altro non è andato in galera”. Peccato che manchino le sentenze: già, che schifo queste fonti…
Oppure dire (come fanno del resto quelli alla Dan Brown) “E’ risaputo che Gesù era gay e facevano ritrovi da hippy con i suoi compari di spippacchiamenti”. A che servono le fonti?
Ieri è successo un fatto gravissimo. Partecipavo ad una discussione, commentando un post, che si è “conclusa” così: gli utenti amici di chi gestisce il blog hanno potuto offendermi, poi hanno chiuso i commenti ed io non ho avuto la possibilità di replicare.
Presumo (ma per favore mi dica dove se no ha commentato) faccia riferimento alla discussione seguente:
https://www.uccronline.it/2012/03/01/e-morto-lucio-dalla-cattolico-senza-riserve/
e che lei abbia commentato sotto il nick Dario*:
Non so se lei è a conoscenza che dopo 3 giorni i commenti vengono chiusi comunque ed in ogni caso.
Poi si riferisce furbescamente a “utenti amici“. Vuole forse intendere che a certe persone i commenti vengono approvati e ad alcuni altri (uno a caso… lei) no? Ne ha le prove? Perchè potrei dire la stessa cosa del suo blog, per esempio. Una prova è quello che lei stesso dice a gemini nei commenti qui sopra.
Perchè a lei deve essere concesso, e si considera “puro”, “scevro”, e agli altri no?
Poi bisogna vedere: da gente che posta solo insulti (solo l’ultimo della serie)
https://www.uccronline.it/2012/05/13/il-mistero-della-coscienza-non-e-nel-cervello-e-non-arriva-dallevoluzione/#comment-69726
https://www.uccronline.it/2012/05/13/il-mistero-della-coscienza-non-e-nel-cervello-e-non-arriva-dallevoluzione/#comment-69758
https://www.uccronline.it/2012/05/13/il-mistero-della-coscienza-non-e-nel-cervello-e-non-arriva-dallevoluzione/?replytocom=69816#respond
cosa ci si può aspettare? Dare corda a codesti individui? E per cosa? Per fare sfogare frustrazione di atei incalliti che ce l’hanno con il mondo? Si possono sfogare pure da lei se è per questo.
Quanto alla signorina lys:
https://www.uccronline.it/2011/11/30/svizzera-attacco-degli-abortisti-ad-una-marcia-di-difensori-della-vita/#comment-35169
E’ stata smentita più e più volte sullo stesso piano medico riferendosi a libri universitari.
Solo perchè atea ha diritto a dire la sua senza che nessuno possa controbattere?
E perchè mai? E’ più bella degli altri?
Nel mio paesino della provincia di Napoli, sono più di 20 anni che oltre il 70% della popolazione vota o la sinistra o il centro sinistra. La maggioranza dei sacerdoti del mio paese hanno idee politiche di sinistra
Io PENSO invece (pensiero, non giudizio) che gli utenti di UCCR che giudicano a quel modo non hanno capito nulla di cosa voglia dire essere cattolico. Ovviamente non è cosa da spiegare, ma è cosa personale ed ognuno deve arrivarci a suo modo. Spero per loro che lo capiranno, altrimenti sarà anche colpa loro se io nelle chiese continuerò a trovarci solo 70enni e 80enni.
Cioè, tutti quelli che sono di destra sono fascisti, ipocriti, non-cattolici e ignoranti?
Che strano, il bue che dà del cornuto all’asino…
Divertente anche la pseudo-distinzione tra pensiero e giudizio, come se il suo pensiero non fosse già un giudizio.
Loro potrebbero replicare: oh, ma in quale chiesa vai? Dove vado io ci sono tanti giovani. Risposta: bravi, restate lì e non andate mai nelle chiese dove i giovani non ci sono.
E perchè? Non si dice sempre che in chiesa ci vanno solo i vecchi?
Dove vado io, e dove va altra gente che frequenta anche essa il blog UCCR, ci sono tanti giovani.
Che male ci sarebbe?
Suppongo che per lei andare in una chiesa dove vanno solo vecchi sia una punizione, una penitenza da fare per espiare i peccati per guadagnare la vita eterna…
Per me, e per molti altri no.
Ci sono tanti giovani, e allora? Li massacriamo perchè devono entrare solo vecchi?
Non capisco…
Probabilmente voi in chiesa ci state per fare amicizia, lo “usate” come luogo di ritrovo e non come luogo di preghiera.
Altro giudizio gratuito. Allo stesso modo, io potrei dire “probabilmente il signor “Arquen” si atteggia a cattolico per farsi bello davanti a tutti. Come sono buono, come sono puro”. Le piace? Non è un giudizio, è un pensiero 😉
poi se non riescono ad avere la meglio il moderatore del blog o cancella i commenti dei non amici o blocca la possibilità di commentare, ovviamente dopo che gli amici sono riusciti a dire la loro
Altro giudizio gratuito e malevolo. Le ripeto: ne ha le prove? Ah già, scusi: le fonti, che palle queste fonti, non servono.
Ho ovviamente smesso di segnalare i loro articoli, non seguo più la loro pagina su facebook, e spero che non mi contattino più, altrimenti mi vedrò costretto a mandarli “al paese di pulcinella“
OH che peccato! Probabilmente smetteremo di mangiare e ci cospargeremo il capo di cenere e ci metteremo una fascia nera al braccio in segno di lutto…
Grazie Leonardo…ma tranquillo, non ti pubblicherà mai il tuo commento. Sono persone piene di invidia, ha un sito che fa pena e la sua ideologia politica, come spesso accade per i catto comunisti, prevale sull’unione dei cristiani e anche lui si accoda ai diffamatori.
Infatti è ancora in “coda di moderazione”.
UUUUHHHH! Il signorino si è degnato di dare una risposta piccata…Ha fatto un altro post però, e non ha avuto il coraggio di pubblicare il mio commento.
Dai toni è la conferma dell’IPOCRISIA di certa gentaglia, che predica bene e razzola malissimo.
E certa gentaglia si permette di criticare gli altri?
E certa gentaglia si permette di definirsi cattolico?
E certa gentaglia si permette di criticare gli altri ritenendosi offeso e offende con parole volgari gli altri che gli hanno posto un commento civile?
Vai tranquillo Leo, ha soltanto capito come far girare finalmente il suo contatore delle visite.
E certa gente qui si permette anche di portare ad esempio un simile buzzurro di come si dovrebbe comportare un cattolico?
Ma certa gentaglia è meglio perderla che trovarla.
Ah ecco.
Ho trovato (e SALVATO!) la copia della replica stizzita e velenosa del “buon cattolico” IPOCRITA che IPOCRITAMENTE aveva cancellato tentando di nascondere il suo veleno:
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:blog.arquen.it/761/ritorno-a-parlare-di-quel-blog
Chiedo scusa per l’OT, ma visto che il signorino ha VIGLIACCAMENTE cancellato quello che aveva scritto, vorrei rispondergli da qua:
Signor Arquen, SO che ci sta leggendo, perchè non appena ho postato qui ha provveduto a cancellare il suo sfogo “de panza” che rivelava la sua profondissima IPOCRISIA, degna di un fariseo.
Dovrebbe sapere però, visto che si vanta di essere un “buon cristiano”, che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi… La sua risposta triviale è rimasta nella cache di google ed è rimasto fregato.
Ma come? un genio di Internet come lei si reputa cade in queste dimenticanze?
Un web master di tal fatta che viene preso così all’amo?
Ma vediamo il suo pacato e moderato intervento:
Il 3 Marzo ho pubblicato un articolo su UCCR, nel mese di Maggio
Se lei scrive ogni morte di papa che ci possiamo fare noi?
Se un utente non avesse postato il suo “moderatissimo” commento (portandolo addirittura ad esempio), non ci saremmo neppure accorti dell'(in)utilità del suo blog.
Sì, forse mi riferisco a quel commento, ti ringrazio per aver sprecato ore della tua vita per cercarlo.
Prego. Sprecato ore? 30 secondi di cronometro.
Non mi dica che un genio di Internet come lei non sa fare una ricerchina banale banale come questa?
Non sono Camilleri però i concetti che esprimo sono comprensibili.
Non direi, visti i concetti astrusi e contorti che cerca di esprimere.
Siccome non è possibile prendere come fonte certa nemmeno l’enciclica di un Papa, dato che il Papa successivo nella sua enciclica ha contraddetto l’enciclica del Papa precedente,
Enciclica? Ma come? Un “buon cristiano” quale lei umilmente si reputa, non conosce la differenza tra enciclica (ma dove l’ha vista l’enciclica?) e udienza?
Oltretutto quella di Papa Giovanni Paolo II era del 1993, quella di Papa Benedetto XVI è del 2009. Appare chiaro che Giovanni Paolo II prudentemente ha mantenuto l’orientamento storico prevalente a quella data, il 1993.
Ma adesso molti storici e biblisti concordano che il periodo debba essere quello. La data esatta non credo sarà possibile saperla, ma la seconda metà di dicembre sembra un’ottima approssimazione.
allora invece di segnalare fonti che possono rivelarsi delle cazzate, forse è meglio scrivere quello che si pensa come faccio io. In questo modo forse imparerei a ragionare e non avrai difficoltà a capire quello che gli altri scrivono, come in questo caso
No, scrivere quello che si pensa, come fa lei, è proprio (come dice lei del resto) “scrivere delle cazzate”, perchè lei non è uno storico nè un biblista. Cosa ne sa lei? Ma ragionare “de che”? Qui l’unico che non capisce è lei, che pretende di parlare su un fatto storico, lei che storico non è, nè conosce tutti gli avvenimenti che hanno portato a ipotizzare quel periodo.
L’esempio che ho fatto non è riconducibile a quell’articolo specifico del dicembre 2011
Le consiglio una buona cura ricostituente di fosforo. Più sopra ha detto che la discussione era quella.
Premettendo che non ho commentato in nessuno di quei post
Le ripropongo la cura a base di fosforo.
la cattiveria non si manifesta solo con la parolaccia, ma anche con la supponenza e la sbruffonaggine del voler avere ragione a tutti i costi
Esattamente come ha preteso lei di fare con la mia educata risposta. Non le brucia il didietro?
o ancora con la vigliaccheria di coalizzarsi in 4 o 5.
Ohibò!
La prego, mi dica come l’hanno seviziata quei bruti?
Cosa è successo? Raffa la teneva immobilizzato mentre Kosmo le spaccava la tastiera, impedendole di replicare?
“coalizzati”? Niente meno!! Cosa avrebbero dovuto fare?
Fare come i mostri lanciati da Vega contro Goldrake, che lo affrontavano rigorosamente uno alla volta?
Mi dica, quale difficoltà ha avuto ad affrontare una simile coalizione?
Il mio è un blog personale dove quando ho tempo e voglia scrivo. Nel mio blog decido io chi può avere spazio e chi no. Se chi commenta lo fa per rompere le palle nessuno dei sui commenti vedrà la luce
Esattamente come per tutti gli altri. Si lamenta che qui lei non ha avuto spazio.
Pero’ lo nega nel suo piccolo blog agli altri (leggi commento a gemini).
Lei è un IPOCRITA. E della peggior specie.
La politica è una cosa, la religione è un’altra cosa. Spero sia chiaro il concetto
Peccato che lei le mischi continuamente.
Se un giovane, non credente, leggerà le cattiverie che alcuni scrivono nei commenti, non si avvicinerà mai alla religione.
Lei le rilegge le cose che scrive?
Non ha ancora mostrato quali sarebbero queste cattiverie.
Poverino, le hanno fatto la bua!
io dovrò continuare ad andare nelle chiesette semi deserte per far avvicinare quei giovani che scappano perché hanno come esempi di persona cattolica anche chi scrive quelle cattiverie
E lei vorrebbe farle avvicinare scrivendo queste corbellerie?
I giovani vogliono la Verità, non le quattro scemenze pseudo buoniste buone per ogni stagione.
beh, mi vanto, sì. Non posso vantarmi di essere un buon cattolico?
Bene. Vedo che lo fa con MOLTA UMILTA’ 😀
Se per prove intendi gli screenshot dei miei commenti in attesa di approvazione, mentre gli altri liberamente mi prendevano per il culo senza dover aspettare l’approvazione, no mi spiace, non pensavo di doverlo fare in quel blog
Peccato che possano intendersi come vere e proprie calunnie.
Forse l’invidia gioca brutti scherzi, nevvero?
Per ironia della sorte, proprio quello che imputa agli altri LEI LO HA FATTO.
Lo testimonia la cache di google e gli screenshot che mi sono premurato di fare.
Come vede lei non ha nulla da invidiare ad un fariseo.
E come finezza conclusiva…
No, basta che te ne vai cagare da questo blog, è più che sufficiente.
Le ho già detto dove mi piacerebbe molto farlo, ma dubito che piacerebbe anche a lei… 😀
Già che ci siamo, facciamo il confronto con l’UAAR.
Nel Bilancio 2010 le entrate dell’UAAR sono state di 197.092,63 €. Le spese sono state 119.423,15 €. L’UAAR ha GUADAGNATO 77.669,48 €.
E sapete quanto ha donato in beneficenza? ZERO EURO. (controllare qua http://www.uaar.it/sites/default/files/bilancio_consuntivo_2010.pdf)
Però alla vocce PROPAGANDA troviamo una spesa di 4.818,27 €, mentre alla voce SPESE ANT. CAMPAGNA ORA ALTERN. troviamo ben 14.296 €!!!
Nel caso dell’8xmille, invece, se solo considerassimo la voce “Interventi caritativi” (che come spiega bene l’articolo è molto riduttivo) vedremmo che 235 mln sono il 22,09% dell’intero ammontare dell’8xmille.
22% contro 0%. Le chiacchiere stanno a zero, contano i numeri
Già soltanto il paragone con quel covo di fondamentalisti…
Per correttezza ti sei dimenticato un piccolo dettaglio. Quello che tu hai chiamato guadagno è la quota del 5×1000 che i contribuenti hanno destinato all’Uaar e che lo Stato non gli ha ancora versato, per cui loro hanno deciso di non spenderla anticipatamente. E comunque stiamo parlando di cifre da circolo ricreativo.
Peccato però che si siano permessi di sprecare oltre 2000 euro nella Sindone del Cicap, e 700 euro in vignette anticlericali. Cifre da circolo creativo ma con spreco di denaro mica male, pensare se avessero 10 mila fondamentalisti che li finanziano!
Accidenti che spreco! Cifre da capogiro… E comunque sono soldi privati ancora, quelli del 5×1000 non li hanno nemmeno ricevuti. Come ho scritto altrove, gli sprechi di soldi (pubblici soprattutto) sono ben altri…
Non guarderei agli “sprechi” dell’UAAR, ma all’ipocrisia. Hai un attivo di 77.670 € e ne dai ZERO EURO in progetti di beneficenza? (spendendone 20.000 per propagande varie…)
Mi viene da domandarmi dove finiscano quei 77.670 € di guadagno annuo.
E mi tornano in mente gli “epurati”, gli ex-uaariani che accusano l’associazione di strani giochi di soldi… mah, vorrei si potesse vederci un po’ più chiaro
Hai letto quello che ho scritto sopra? (E’ scritto a lettere cubitali nella pagina del bilancio UAAR): quei 77mila euro di “guadagno” sono i soldi che lo Stato deve a Uaar per la quota 5×1000 che non gli ha ancora versato! E loro, precauzionalmente, non li hanno ancora spesi, perché con lo Stato di questi tempi non si sa mai.
Ho letto, infatti mi piacerebbe sapere dove finiranno una volta accreditati.
Anche perchè lo stato patrimoniale è lievitato in soli 2 anni (dal bilancio 2008 al bilancio 2010) da € 142.000 a € 265.000. Sono 123.000 € in 2 anni.
Direi che continuano a guadagnare in maniera esponenziale di anno in anno, mi domando COME MAI NON FACCIANO MAI UNA SOLA OPERA DI BENEFICENZA.
Però continuano a criticare la Chiesa che devolve il 22% dell’8xmille ad opere di carità… un po’ ipocrita, no?
Lo Stato DEVE per quale motivo? Per finanziare l’esame del DNA delle ostie per provare scientificamente che Dio non esiste? Sai cosa ci farebbe una famiglia povera con quelle 77 mila euro?
Lo Stato deve (ed ha comunicato a Uaar la cifra a loro spettante) perché hanno le caratteristiche di legge per poter chiedere l’indicazione per il 5×1000 da parte dei contribuenti.
Il loro stato patrimoniale è lievitato in questi anni proprio perché hanno iniziato a ricevere il 5×1000, e probabilmente perché sono aumentati i soci.
Sui soldi buttati nessuno può accusare nessuno, come ho scritto in un altro post. Quelli dell’Uaar sono soldi privati (tranne quelli del 5×1000 che non hanno ancora ricevuto e quindi speso), mentre di soldi pubblici buttati non credo che dobbiamo stare qui a parlarne sopra, perché ognuno di noi ne ha davanti esempi infiniti.
In ogni caso qui si parla di 8×1000, mi sembrava strano che qualcuno non ci infilasse di mezzo l’Uaar che non c’entra niente, ma questo sito si chiama Uccr non a caso.
Le tue opinioni sono in contrasto con quelle degli epurati. Soldi all’Uaar sono soldi buttati, lo Stato evidentemente lo sa bene.
Questa non l’ho capita.
Ah ora l’ho capita, voi sostenete che ci sono degli epurati Uaar che hanno criticato il modo di spendere dell’Uaar. E chi se ne frega non ce lo metti? (citazione da I Soliti Ignoti)
Sono piccole cifre per una piccola associazione fondamentalista. Se fossero più grandi lieviterebbero in proporzione.
Appunto, e allora di cosa ti preoccupi?
Il fondamentalismo si allarga facilmente.
E quindi? Vorresti eliminare fisicamente quelli dell’Uaar? Non capisco sinceramente questo accanimento contro un movimento che è e rimane un’inezia tra i 9-10 milioni di atei tranquilli che ci sono in Italia.
hai ragione, infatti non c’è da avercela con i 4 gatti dell’UAAR.
Ma fa impressione sentire le critiche alla Chiesa che fa “poca beneficenza” quando la tua associazione ha un saldo patrimoniale che lievita di 70.000 € all’anno ed oggi dovrebbe verosimilmente toccare i 320.000 €… SENZA FARE MAI UNA SOLA ATTIVITA’ BENEFICA.
E’ oggettivamente un’ipocrisia
E dagli a dire “la mia associazione”, dopo che ho scritto non so quanti post per sminuirli.
Quelli dell’Uaar saranno ipocriti? E chi se ne frega, a parte il fatto che non sono un’associazione benefica, vogliamo fare il conto di quante associazioni o quante aziende in Italia non fanno beneficenza? E il bilancio della Cei chiude in attivo, non potrebbero utilizzare quell’attivo (di svariate volte superiore a quello di qualsiasi Uaar del mondo) a fare ulteriore beneficenza?
Dai su, non vergognarti di loro. Ammettilo, ormai ti abbiamo beccato.
Il Vaticano è sempre stato in rosso: http://blog.panorama.it/italia/2008/07/11/meno-nove-milioni-le-casse-del-vaticano-vedono-rosso/, la Cei non fa beneficenza per statuto.
Non dire sciocchezze Boomers, il Vaticano non è la Cei. Infatti nel 2008 una parte degli utili della Cei sono stati destinati proprio a sanare una parte del disavanzo di quella voce del Vaticano.
Fonte?
Forse non lo sai Boomers, ma il bilancio completo della Cei non viene pubblicato ufficialmente, è “riservato”. Viene pubblicato per legge solo il rendiconto relativo alla beneficenza fatta e alla parte relativa alla destinazione delle somme ricevute per il sostentamento del clero. Girando in internet comunque le notizie si trovano. Qui ad esempio, un sito sicuramente di parte, del resto come uccr: http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=45674
*cioè viene pubblicato solo ciò che si fa con i soldi dell’8×1000, ma la Cei riceve anche moltissimi altri soldi.
Faccio un riepilogo per chiarezza:
1) L’8×1000 alla Chiesa Cattolica viene riscosso e gestito dalla Cei (come riportato nell’articolo di questo post), quindi non da Vaticano o “Chiesa”;
2) La Cei non riceve solo l’8×1000, ma molti altri soldi di varia provenienza;
3) Sulla destinazione dell’8×1000 ricevuto, la Cei è obbligata per legge a presentare un rendiconto, abbondantemente sviscerato anche nell’articolo di questo post;
4) Per tutti gli altri soldi che riceve e per le altre spese che la Cei fa, non è obbligata a pubblicare un bilancio, che infatti resta “riservato”, quindi pubblicamente non si sa quanti soldi riceva, da chi li riceva e come li spenda;
5) Alcune fonti informate (ma non confermate e neanche smentite) ci dicono che ad esempio nel 2008 la Cei “avrebbe” avuto un utile di 11 milioni e che “avrebbe” destinato una parte di quell’utile per contribuire a ripianare la perdita del Vaticano (perdita riportata nell’articolo di Panorama citato da Boomers);
6) Se qualcuno di quelli che scrivono qui ha notizie più precise sul bilancio “riservato” della Cei, le esponga, altrimenti resta l’interrogativo su come la Cei gestisca i suoi soldi.
1) Corretto
2) “soldi di varia provenienza”, accusa generalizzata. Anche Roberto Dara riceve “soldi di varia provenienza”.
3) Non è obbligata, infatti la comunità ebraica non lo fa e continua a ricevere l’8×1000
4) “Per tutti gli altri soldi che riceve”, accusa generalizzata e non valida. Il concetto di “riservato” è applicabile a qualunque ente, tuttavia agli anticlericali nascono i sospetti solo contro la chiesa. Si chiama ideologia.
5) “Alcune fonti informate”, non vale come discorso. “Alcune fonti informate” dicono che Roberto Dara è il ginecologo Silvio Viale che si firma con un nickname falso.
6) Quando tu mi darai informazioni precise sul bilancio “riservato” di casa tua, io ti darò notizie relative alla Cei.
Moraldi sei in mala fede. Io non ho “accusato” di nulla la Cei, ho solo fatto chiarezza su quello che si dice a proposito dei suoi soldi. Ovvio che se un’ente non è obbligato a pubblicare i suoi bilanci non lo si può “accusare” di non farlo. Se ne prende atto e basta.
Io posso citare tutte le fonti che voglio, e se queste fonti non sono confermate lo dico esplicitamente, mettendo anche il condizionale, cosa che io ho fatto, mentre tu nel tuo esempio non lo hai fatto.
In ogni caso dubito che se io ti fornisco il bilancio di casa mia, tu saresti in grado di fornirmi il bilancio della Cei. Facciamo una scommessa?
Certo, dicono tutti così. Tutti gli anticlericali hanno questa ossessione verso la chiesa, ma nessuno sta sospettando…nooooo!
Le tue fonti non sono attendibili, dunque è inutile citarle. Le mie fonti, non attendibili, mi dicono che tu sei Silvio Viale. Dunque, che si fa?
Attendo il bilancio di casa tua.
Vedi Moraldi, c’è differenza tra sospettare una cosa, parlare per iperboli, dire e non dire, e parlare supportati da dati in modo assolutamente neutrale.
Io non ho alcun sospetto su come la Cei impieghi i suoi soldi, mi fido, non ho alcun elemento per dubitare, ma qui vedo tanti commentatori che si indignano di fronte a dati di fatto, anticipando repliche non richieste su ipotesi di come dovrebbero spendere i soldi i buddisti, gli ebrei o l’uaar.
Il bilancio della Cei è pubblico? No. Sai da chi prende i soldi e come li spende? No. Il dato di fatto è che la Cei prende dei soldi oltre l’8×1000 e non ci dice da chi. Possono essere tutti Moraldi o Dara, ma potrebbero essere anche fabbricanti d’armi senza scrupoli. Soldi leciti, ma eticamente di valore diverso. Lo sappiamo? No. Il dato di fatto è che la Cei spende dei soldi oltre quelli dell’8×1000 ma non ci dice come. Costruirà ospedali in Sierra Leone, ma potrebbe anche regalare dei Rolex ai preti che fanno il venticinquesimo di sacerdozio. Entrambe spese lecite, ma eticamente di valore diverso. Lo sappiamo? No.
Tutto il resto sono chiacchiere, e quando qualcuno accusa altri di come spende i soldi, provi prima a pensare ai soldi di chi gli è vicino e di come vorrebbe che fossero spesi, ma non lo sa.
Non vedo nessun dato di fatto, oltre a quelli esposti in questo articolo. Credo che tu Roberto Dara sia finanziato dalla massoneria e dai fabbricanti di armi, è lecito dubitare, giusto? Tutto il resto sono chiacchiere.
Potrei, ma io non sono un organismo a cui fanno riferimento diversi milioni di fedeli.
*un ente
Ho lavorato per 10 anni all’8 per mille Terzo Mondo. Un dato piuttosto sconosciuto: per funzionare, in media, abbiamo speso lo 0,4 % (zero virgola quattro per cento) del nostro budget. Secondo alcuni, la FAO spende circa il 40% e l’Unicef circa l’80%, cioè dalle 100 alle 200 volte di più, sempre per funzionare. Occhio quando date sostegno a questi signori.
Grazie Giovanni.
Caro Giovanni, prima di dare sostegno alla FAO o all’Unicefo o all’UNESCO o alla stessa UE…dovrà venire l’Apocalisse!
L’articolo di per sé è corretto anche se ci sono alcune omissioni.
Sul punto 2 teoricamente è vero ciò che è stato scritto ma – in sostanza – l’8 per mille è stato il più grosso affare per la Chiesa cattolica visto che con il sistema dell’8 per mille riceve di gran lunga di più rispetto a quanto intascava con il sistema della congrua e questo sistema (che non a caso ricorda il meccanismo del finanziamento elettorale ai partiti) di fatto garantisce degli introiti non indifferenti.
Quali colpe ha la Chiesa? Assolutamente nessuna. Sfrutta solamente un sistema che – nei fatti – gli garantisce di ricevere molto di più rispetto al sistema della congrua.
Questo non significa che il sistema italiano sia il migliore o non sia degno di revisione.
In Spagna – ad esempio – la percentuale inespressa va allo Stato e non viene ripartita automaticamente.
In Germania la Chiesa può imporre ai propri fedeli (ma solo a quelli) un tributo riscosso dallo Stato: sarei curioso di vedere in Italia quanti correrebbero a farsi “sbattezzare”: io sarei fra loro. E credo che molti cattolici doc farebbero la stessa cosa.
“Se la maggioranza firmasse per lo Stato o per la Chiesa valdese (qualcuno lo impedisce?), siamo sicuri che le stesse campagne anticattoliche andrebbero avanti comunque”: in queste campagne contro l’8 per mille non c’è nulla contro il cattolicesimo (è un refrain spesso ripetuto) visto che ad essere intessate sarebbero tutte le confessioni ammesse al finanziamento.
Inoltre attualmente escluse dal sistema dell’8 per mille confessioni importanti come i musulmani, i cristiani ortodossi, testimoni di geova, induisti e buddisti.
Quindi di fatto questo sistema garantisce ingenti entrate sicure alla Chiesa Cattolica. In che modo? Prima di tutto è un sistema in cui – come detto sopra – ci sono pochi concorrenti in gara visto che alcune confessioni sono escluse.
Inoltre, essendo – di fatto – un sistema “concorrenziale” tra le diverse religioni, la Chiesa Cattolica è l’unica confessione che può realizzare una campagna mediatica martellante anche grazie a colossi della pubblicità come Saatchi & Saatchi per una martellante campagna pubblicitaria costata nel 2008 qualcosa come € 21 milioni (!!!) oppure può permettersi dei veri e propri concorsi come http://www.ifeelcud.it.
Ovviamente lo Stato – che dovrebbe essere un “concorrente” in questo sistema – fa poco o niente sia per spiegare il sistema delle firme “inespresse” sia per spiegare come sarebbero usate le quote dell’8 per mille da destinarsi allo Stato che – spesso – rigira in vario modo alla Chiesa. Su questo ultimo punto le critiche non sono venute solo dai “comunisti ideologizzati” ma anche dalla Corte dei Conti (aspetto che qualcuno dica “magistrati di sinistra!!!”).
Inoltre lo Stato non solo non fa nulla per “concorrere” in questo sistema ma si è dimostrato anche un arbitro molto “parziale”.
Infatti nel 2006 la Rai si è rifiutata di trasmettere “per motivi di ordine deontologico” uno spot della Chiesa Valdese dal titolo “Molte scuole, nessuna chiesa“, con il quale i Valdesi intendevano sottolineare, in polemica con la Chiesa cattolica, come i fondi ottenuti dall’8 per mille non sarebbero stati utilizzati a fini confessionali o pastorali, ma solo per progetti di solidarietà e assistenza.
Inoltre è difficile (se non impossibile) che la Chiesa possa risultare penalizzata da questo sistema.
Il valore dell’8 per mille è collegato alla variazione del Pil o all’aumento della pressione fiscale oppure a questi due elementi insieme.
Nel 2007 infatti il numero dei contribuenti che si è espresso a favore della Chiesa Cattolica è diminuito di 95.104 unità. Perciò anche la % di spettanza della Chiesa è diminuita dall’86,05% all’85,01% ma – come per magia – grazie al doppio traino di Pil e pressione fiscale, la Chiesa ha comunque incassato di più: 100 milioni di euro.
Quindi sebbene in questi ultimi anni le firme espresse a favore della Chiesa cattolica siano diminuite, c’è da credere che la Chiesa non resterà a bocca asciutta.
La Chiesa Cattolica di certo pubblicizza il modo in cui impiega le quote di 8 per mille e – proprio dai suoi rendiconti – risulta che accantona (ossia preferisce non impiegare) delle cifre sempre più rilevanti di quanti riceve. Nel 2010 ha accantonato 30 milioni mentre nel 2011 addirittutura 55 milioni. Visto che la Chiesa parla sempre di “aiuti” alla famiglia non farebbe prima ad impiegare quei soldi per le famiglie visto che sono – non dimentichiamolo – soldi che provengono da tutti i contribuenti?
Ovviamente tutte queste sono “lamentele puramente ideologiche” per usare le vostre parole………
Commento inutile, fazioso e cattivo.
1)Affermi che non è colpa della Chiesa Cattolica Apostolica, subito dopo l’accusi di pubblicità ingannevole. Ti decidi sì?
Vi rode proprio che il cattolicesimo sia così diffuso in Italia…
2)I musulmani non sono una confessione organizzata. Quindi A)non possono ricevere un finanziamento B) L’unica organizzazione riconosciuta è accusata di terrorismo. Vedi tu se per distruggere il Cattolicesimo dobbiamo dare soldi ad al-Qaeda.
Argomenti brucianti per gli anticlericali, eh Agno? Andiamo a vedere (e confutare facilmente) quello che scrivi:
“l’8 per mille è stato il più grosso affare per la Chiesa cattolica”
Opinione personale (di parte), falsa perché potrebbe essere un affare per la chiesa Valdese se la maggioranza firmasse per lei
Sfrutta solamente un sistema che – nei fatti – gli garantisce di ricevere molto di più rispetto al sistema della congrua”.
Opinione personale falsa, in quanto non sfrutta nulla ma come tutti gli altri enti si rimette al giudizio degli italiani che firmano (e in maggioranza la premiano).
“In Spagna”, “In Germania”
Non ci interessa siamo in Italia. In Spagna e in Germania la scuola paritaria è sostenuta al 100% dallo Stato, in Italia no.
“visto che ad essere intessate sarebbero tutte le confessioni ammesse al finanziamento”
Peccato che le critiche sono tutte contro la Chiesa, che come hai ammesso non ha nessuna colpa. Bell’ipocrita che sei.
“questo sistema garantisce ingenti entrate sicure alla Chiesa Cattolica”
Per nulla sicure (lo hai già detto 3 volte), in quanto conta il giudizio degli italiani.
“ci sono pochi concorrenti in gara visto che alcune confessioni sono escluse”
Non sono per nulla pochi, c’è lo Stato poi che non è una confessione. Gli esclusi sono confessioni assolutamente minoritarie che non cambierebbero le cose (sono escluse proprio perché non rappresentative).
“la Chiesa Cattolica è l’unica confessione che può realizzare una campagna mediatica martellante”
La Chiesa è l’unica radicata nel territorio in modo tale da poter spendere efficacemente il denaro.
“Ovviamente lo Stato – che dovrebbe essere un “concorrente” in questo sistema – fa poco o niente”
Eppure avrebbe più possibilità economiche della chiesa, di fatto ti sei autoconfutato.
“spesso – rigira in vario modo alla Chiesa”
Argomento già confutato sopra.
“uno spot della Chiesa Valdese dal titolo “Molte scuole, nessuna chiesa“
Un ennesimo spot anticattolico per dire cose che tutti sanno (vedi punto 2)?
“Inoltre è difficile (se non impossibile) che la Chiesa possa risultare penalizzata da questo sistema”
Non è colpa sua, ma si rimette al giudizio degli italiani.
“Visto che la Chiesa parla sempre di “aiuti” alla famiglia non farebbe prima ad impiegare quei soldi per le famiglie visto che sono – non dimentichiamolo – soldi che provengono da tutti i contribuenti?”
La Chiesa impegna i fondi nelle famiglie, leggi punto 3)
“Ovviamente tutte queste sono “lamentele puramente ideologiche” per usare le vostre parole……”
Non hai espresso nessuna critica consistente, in quanto per il 99% hai affermato un solo concetto sbagliato, già confutato leggendo il punto 2).
Agnostico, sai che hai ripetuto sempre la stessa cosa? “La Chiesa esce favorita”…eppure il punto 2 mi sembra chiaro.
Un poema per scrivere due cretinate? Il tempo…il tempo!! E’ importante usarlo bene!!
Commento inutile, fazioso e cattivo
1) Affermavi inizialmente che non era colpa della Chiesa Cattolica Apostolica Romano, subito dopo hai accusato la medesima di pubblicità ingannevole, ti decidi?
Vi rode proprie che il Cattolicesimo sia così diffuso in Italia.
2)I musulmani non sono una confessione organizzata. Quindi a) non possono ricevere finanziamenti e b) l’unica organizzazione riconosciuta è accusata di terrorismo. Vedi tu se per distruggere il Cattolicesimo dobbiamo dare soldi ad al-Qaeda…
3)Non deve interessarti (in quanto non appoggi tale iniziativa) come sono gestiti i fondi cattolici, si devono preoccupare i cattolici, punto.
Sì ma non mi avete risposto sul perché meno di metà dei cattolici firma per la destinazione dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica.
Su questo non possiamo darti nessuna risposta definitiva: per alcuni può essere per il motivo che dici tu, ma ad altri è semplicemente indifferente e preferisce non firmare. Non necessariamente uno che non dona il 5X1000 è sinonimo di sfiducia nella Chiesa
Veramente io non ho detto alcun motivo. Mi sono volutamente astenuto dall’esprimere mie opinioni personali.
Scusa, mi pareva d’aver capito che intendessi che la gente non desse soldi alla Chiesa perché aveva sfiducia in lei.
Probabilmente mi hai letto nel pensiero, ma non l’ho scritto io, lo hai scritto tu…
Sono solo andato ad intuizione
Lunga citazione da “La Vera Questua” di U.Folena. “Chi firma e chi no.
“L’otto per mille stesso – fa intendere Maltese – è ancora, in
larga parte, un oggetto sconosciuto. Gli italiani firmano in
massa per la Chiesa cattolica? Occorre sminuire il risultato. Ad
esempio scrivendo così (dall’inchiesta): “Il 60 per cento dei
contribuenti lascia in bianco la voce “otto per mille” ma grazie
al 35 per cento che indica “Chiesa cattolica” (…) la Cei si accaparra quasi il 90 per cento del totale”.
Nel libro si preferisce
puntare il dito su una presunta mancanza d’informazione circa
il fatto che tutto l’otto per mille del gettito complessivo Irpef
viene assegnato, a prescindere dal numero di partecipanti all’assegnazione.
In ogni caso il 35 per cento – nel libro corretto a 40
– una minoranza dunque… Intanto, a partecipare con la firma
sono 16 milioni di italiani: in assoluto, non pochi.
Se poi consideriamo chi presenta il 730 o l’Unico, i firmatari sono il 61,3
per cento, una percentuale superiore a quella di molte consultazioni assimilabili a questa.
Ad abbassare la percentuale sono i
13 milioni di italiani che non sono obbligati a presentare la
dichiarazione, chi ad esempio ha il solo Cud.
Costoro – nella grande maggioranza anziani, spesso soli –
sono costretti a operazioni complicate e scoraggianti: qui infatti la percentuale di firme si riduce all’1 per cento.
Sulla configurazione sociologica degli anziani tuttavia ci sono studi a non
finire. Perché non fare anche qui una proiezione ponderata?
Ma naturalmente queste informazioni, importanti, nel libro sono
omesse. Il caso più clamoroso di mancata partecipazione è quello di quei lavoratori saltuari
(ad esempio i ragazzi che fanno i camerieri nei week end, ecc.) ai quali non giunge neanche il
Cud, e quindi si trovano nell’assoluta impossibilità di firmare.”
Il Problema di fondo che sfugge a molte obiezioni che vengono proposte è che il sistema della Dichiarazione dei redditi non funziona! va riformato e semplificato, punto e basta! Insomma, vogliamo vivere in un mostro burocratico o in uno Stato moderno ed efficiente, ma sopratutto semplice?
Meno della metà dei cattolici? Tolto chi non deve presentare la dichiarazione, tolto chi firma per la chiesa, tolto chi firma per altri…quanti italiani rimangono? 10 milioni? Togliamo chi non è informato (la grandissima fetta)…quanti rimangono?
@Raffa
ti risponderò solamente su l’unica obiezione degna di nota: ossia che il sistema dell’8 per mille non sia stato un affare per la Chiesa Cattolica. Mi limito a riportare solo delle cifre. Il resto non lo prendo neanche in considerazione…..
Nel 1989 con la congrua la Chiesa prendeva 399 miliardi di lire. I coefficienti di rivalutazione dicono che oggi quella cifra equivarrebbe a 369.000.000. Per il 2011, alla Chiesa sono andati 1.118.677.000 €: il triplo. Se questo non è un affare…..
@Gemini,
dove avrei scritto che la Chiesa effettua pubblicità ingannevole? Rileggi.
Ovvio che mi interessa come la Chiesa impieghi l’8 per mille: è un elemento per farsi un’opinione. Non sono mica delle libere erogazioni.
Vedo che hai rinunciato a blaterale che l’8×1000 avvantaggi la Chiesa. Ci hai provato e ti è andata male.
Secondo argomento: nessuna fonte, io non mi fido di te perché sei di parte e non sei attendibile. Siamo da capo.
Non hai detto nulla di interessante, qualche borbottio già confutato nell’articolo e una tesi anticlericale senza documenti a sostegno.
Fai benissimo a non fidarti di me.
Comunque la cifra di 399 miliardi di lire viene proprio dalla Cei in un documento ufficiale intitolato “Otto per mille: destinazione e impieghi 1990- 2011“. Puoi calcolare da solo a quanto corrispondano 399 miliardi di lire del 1990 nel corrispettivo in euro del 2011 usando i coefficienti di rivalutazione. Se non riesci a farlo puoi calcolare le rivalutazioni monetarie tramite uno strumento molto semplice dell’Istat: http://rivaluta.istat.it/Rivaluta/.
Poi se per te prendere il triplo rispetto a prima non sia un affarone e questo sistema non avvantaggi la Chiesa, che ti devo dire? Per me puoi pure pensare che l’Inter abbia vinto lo scudetto quest’anno……
Scusami ma – per il resto – bisogna discutere con persone sapendo mantenere il discorso ad un certo livello e sapendo ribattere con informazioni o qualcosa di interessante……
Poi con uno che afferma che hanno fatto bene a censurare lo spot dei Valdesi perché “anticattolico” (lo sai che siamo in uno stato laico e che il sistema dell’8 per mille prevede la concorrenza??) credo ci sia ben poco da discutere: certo che ti hanno “incensato” per bene. Parli di libertà religiosa ma credo ti riferisci solo alla libertà per la Chiesa: delle altre confessioni non te ne può interessare di meno…..
Poi se affermi che non ci interessa guardare ad altri sistemi di finanziamenti alla Chiesa Cattolica (come quello tedesco) mi cascano le braccia: pure la Corte Costituzionale invita a volte a guardare agli ordinamenti di altri Paesi…..magari avessimo un Ministro tedesco alle finanze…….
Se affermi che i Musulmani siano una religione “minoritaria” in Italia mi domando dove vivi: lo sai che in Italia ci sono più di un milione di musulmani?
Poi cosa c’entra che la Chiesa sarebbe l’unica radicata nel territorio e quindi l’unica che potrebbe spendere efficacemente il denaro? Le singole confessioni non decidono autonomamente come impiegare il gettito dell’8 per mille ma è la legge: ovvio che poi lo Stato deve vigilare. Inoltre chi sei tu per stabilire che le altre confessioni non hanno la possibilità di contribuire? Ma sai cosa è il libero mercato? La base del liberalismo proprio…..
Inoltre – secondo te – lo Stato non darebbe una parte del proprio 8 per mille alla Chiesa cattolica: puoi pure essere convinto che è così ma purtroppo la Corte dei Conti la pensa in maniera diversa…..
Bah……. Prova a studiare e magari riuscirai a dire qualcosa di sensato……..
1) Wahhh…che noia…vediamo un po’ cosa c’è scritto qui: “Le garanzie, se così vogliamo chiamarle, c’erano semmai prima del Concordato del 1984, quando ancora i preti privi di altri redditi ricevevano dallo Stato il
cosiddetto “assegno di congrua”: http://www.avvenire.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf
Si, direi di si.
2) Spot valdesi: dare a spazio a gente che dice cose false è sbagliato, bene hanno fatto. Se invece promuovessero le loro attività darei spazio anche in casa mia.
3) Un milione di musulmani su 60 milioni di italiani, di cui il 60% è disoccupato e l’altro 20% lavora in nero. Cosa cambierebbe? Nulla. Comunque ben venga l’apertura anche a loro dell’8×1000 non ho nulla in contrario.
4) La Chiesa è l’unica ad avere strutture adeguate, l’unica a saper far fruttare al meglio i fondi dell’8×1000 e documenta ogni cosa.
5) All’argomento “lo stato gira i soldi alla chiesa” è già stata data risposta in un commento sopra.
Abbiamo già finito per oggi? Ma il tempo che sprechi qui potresti usarlo per lavorare e contribuire all’economia. Lo sapevi?
Hai scritto pubblicità martellante e comunque era implicito il significato.
Ma perché ti fai sempre un certo tipo di opinione? Puzza tanto di ideologia!
Pubblicità martellante è diverso da pubblicità ingannevole: che ci sia una pubblicità martellante mi sembra evidente.
Martellante? Quali prove hai per giustificare questo termine?
Agnostico, apprezzo spesso i tuoi commenti, ma questa volta no, perché affermando che l’articolo dice in tutto il vero, anche se omette alcune cose, sottoscrivi anche il punto 1), e cioè che l’otto per mille non comporti un aggravio fiscale, quando è evidente che sia così. Infatti, se lo Stato, devolvendo una parte dell’Irpef alla chiesa cattolica o ad altre istituzioni, dimostra che può fare a meno di quei soldi, quei soldi non gli sono dovuti. Sarebbe ora che tutte le religiosi si organizzassero per conto loro, domandando la questa o semplicemente lavorando, senza l’ausilio dei mezzi coercitivi dello Stato. Non si capisce lo spauracchio di coloro che temono l’abolizione dell’otto per mille. Temono forse che i fedeli cattolici non aiuterebbero spontaneamente la loro chiesa? Qual è il loro timore? La difesa dell’otto per mille è per molti aspetti paragonabile alla difesa del finanziamento pubblico ai partiti. Dal mio punto di vista è ancor più grave, ma non ho il tempo di dilungarmi. Dico solo che soffro parecchio nel vedere come il dramma italiano sia presente anche nelle nuove generazioni. Mi riferisco alla diffidenza che gli italiani nutrono nei confronti degli italiani. Diffidenza che si traduce in una richiesta di uno stato forte, invasivo, invadente, finanche negli aspetti più intimi della nostra esistenza, come il decidere di devolvere parte dei nostri quattrini alla nostra chiesa (a quella di appartenenza). Tutto ci viene imposto, perfino la carità.
“Sarebbe ora che tutte le religiosi si organizzassero per conto loro, domandando la questa o semplicemente lavorando, senza l’ausilio dei mezzi coercitivi dello Stato.”
E chi lo decide?
Non prendere una posizione, significa prenderla lo sai?
Lo spazio religioso fa parte dello Stato, è senso civico e morale dello Stato soddisfare il benessere religioso di una comunità.
Sul resto sono d’accordo con te, comunque. L’otto per mille è un dispositivo storicamente sorto per finanziare il clero cattolico. Che siano altre confessioni è — non parlo dal punto di vista giuridico, ma storico — semplicemente fumo negli occhi.
Questo perché la religione cattolica è maggioritaria nella nazione, chi ti dice che un domani non diventi consistente un’altra religione?
Già, peccato che la chiesa cattolica abbia le stesse possibilità delle altre confessioni. Quanto complottismo, poveretti…è l’ossessione classica della minoranza frustrata.
L’otto per mille è un dispositivo storicamente sorto per togliere il finanziamento diretto al clero cattolico ed assegnare, “per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo”, fondi a tutte quelle chiese che stipulano accordi con lo Stato Italiano. Questi fondi sono assegnati solo ed esclusivamente in base all’espressa volontà, rinnovata di anno in anno, di coloro che sono soggetti a tassazione IRPEF.
Ora finalmente abbiamo capito chi è il pazzo che mette il pollice in su a quel fondamentalista di Agnostico 🙂
L’argomento è fuffa: l’8×1000, come il 5×1000 non è una spesa in più per i contribuenti. Fine dei giochi.
Carino il tuo intervento, davvero, peccato che non hai considerato una cosa: i soldi che la CEI prende sono comunque una forma di investimento per lo stato italiano.
Tenendo su le chiese incentiva il turismo (quanto perderebbe Roma senza il Vaticano? Pensa solo al turismo religioso, non parliamo di Assisi… esempi ce ne sarebbero tanti). Il turismo significa soldi per gli italiani (inteso come popolo, cattolici e non).
Gli oratori che si occupano di togliere i ragazzi dalla strada, altrimenti sarebbero facile preda della mafia alla ricerca di nuove leve. Ogni singolo mafioso in meno e` un ottimo investimento per l’Italia (anche per quella non cattolica).
I centri di recupero per alcolizzati e/o tossicodipendenti e/o persone con problemi vari, organizzate dalla Chiesa, stessa forma di investimento dei “futuri mafiosi evitati”.
Esempi ce ne sarebbero ancora tanti e tanti altri, in ogni caso sempre investimenti (e sottolineo investimenti, perche` tali sono, oltre ad essere opere di bene) utili a tutti gli italiani, cattolici e non.
Certo potresti ancora dire che non e` responsabilita` dei non cattolici pagare queste (che in realta` sarebbero giustificate anche se fossero imposte) ma in tale caso non dovrebbero essere giustificate neanche le imposte per altre forme di investimento: i carceri, le forze dell’ordine, i vari servizi pubblici…
Che facciamo? Facciamo pagare anche questi solo ad una categoria di persone?
Anche il tuo intervento è carino. Peccato che non considera che la logica che porta avanti giustifica il finanziamento statale in tutte le sfere della società civile e dell’economia. Anche il cinema significa soldi per gli italiani. Dunque è lecito finanziare il cinema? Anche il giornalismo è importante in una democrazia. E’ dunque lecito finanziare le varie cartacce di partito che circolano a destra e a manca? Il guaio grosso con questa logica all’italiana è una prepotente invasività della politica e dei suoi criteri in ambiti in cui dovrebbero essere in vigore altri criteri. Soltanto apparentemente il finanziamento pubblico è una salutare forma di investimento. In realtà ciò che provoca è un inquinamento di quei settori. Per fare qualche esempio: il regista di un film spenderà molto più tempo nella ricerca di soldi pubblici che nella ricerca di un buon soggetto. Ricerca di soldi pubblici mediante soggetti graditi alle forze politiche presso le quali si propone di ottenere quattrini. La tua logica estende questo pasticcio all’italiana a tutta la società, inclusa la religione. L’otto per mille è anche per la chiesa una occasione persa di contatto diretto con i propri fedeli, a cui dovrebbe chiedere i soldi senza le mediazioni partitiche. Nessuno — nemmeno tu — risponde alla mia domanda. Qual è il timore? Si teme che una volta abolito l’otto per mille, i fedeli non darebbero più quattrini alla propria chiesa? Si teme questo? Se si teme questo, allora è un atteggiamento di profonda sfiducia nei credenti (e forse anche nella provvidenza). Io penso che i risultati in termini economici sarebbero gli stessi, ma qualora non fossero gli stessi, allora si dovrebbe riconoscere che la differenza che non si riesce a far pagare spontaneamente e liberamente, quella differenza è di fatto estorta con i mezzi coercitivi dello stato.
Apprezzo la tua linea “liberalista”, ma pecca di un errore: la religione non è un settore economico (cinema, editoria, RAI) ma è un aspetto importante del carattere nazionale: lingua, tradizione ecc…
Io sono della tua stessa “linea” economica per quanto riguarda l’economia, ma dissento pesantemente quando questa idea di società compromette il benessere dei cittadini, soprattutto la loro uniformità culturale.
Lo Stato si deve interessare dello spazio religioso così come si interessa a salvaguardare il patrimonio artistico.
Qualunque settore che invochi soldi pubblici lo fa facendo appello alla circostanza di non essere un settore economico, o di non essere un semplice settore economico. Il cinema — dirà Michele Placido — è arte! E vuoi che lo stato non debba interessarsi di promuovere l’arte? E anche il cinema, come la letteratura, ha molto a che fare con il carattere nazionale. La questione è che, proprio perché io considero il cinema una forma d’arte e mi piacerebbe vedere del buon cinema italiano (invece della solita “pornografia”, io la chiamo così per ragioni su cui non posso dilungarmi), proprio per questo invoco la sua libertà da Cesare. Vogliamo nasconderci che gran parte dell’anticlericalismo presente nel cinema italiano sia stato montato per ottenere benemerenze in ambito politico marxista? Vogliamo forse negare che molte insulse fiction sulla vita di questo o quel santo siano nate per trovare consenso (e dunque soldi) presso forze politiche cattolicheggianti? Vogliamo anche negare che quei registi che hanno tentato di fare cose interessanti sono stati boicottati in quanto non inquadrabili dal punto di vista politico? Anche la tradizione religiosa dovrebbe trovare nuovo slancio e vigore fuori dai palazzi di Cesare e dai suoi quattrini.
Sono fiction molto seguite…
Comunque il cinema è un tipo di arte, ma certamente non ne determina i connotatiti antropologici di un popolo.
Per me, i “beni” essenziali sono: lingua (presume conservata grazie Università, tanti soldi di tutti) e religione.
Altre manifestazioni di espressione sono “tutelabili”, ma non essenziali per denotare il costume di un popolo.
Buona la risposta degli investimenti, ma gli esempi che hai fatto tu sono esempi su cui ci si puo` lucrare sopra (dai cinema, ai giornali a tutto il resto), per gli esempi che ti ho fatto io (comprese anche forze dell’ordine e carceri che con la Chiesa non hanno nulla a che vedere) sono solo investimenti senza un rientro economico diretto (anche se con un rientro indiretto incredibilmente piu` vasto) e quindi chi ci lavora in prima persona non puo` avere un ritorno economico in prima persona.
Chi lavora al cinema viene remunerato dai biglietti venduti, dal suo film o dalla sua struttura cinematografica (dipende cosa intendi come cinema).
Chi scrive quelle “cartacce” (come le hai definite tu) ci ricava soldi dalle vendite delle stesse.
Una guardia carceraria, come riprende i suoi soldi se non dalle tasche pubbliche (ed anche giustamente, visto che fa un servizio alla collettivita`).
La CEI che restaura le Chiese (e che quindi, come detto prima fa un servizio all’Italia intera) come dovrebbe avere un rientro?
Il CAV che dalla Chiesa e` finanziato?
I vari oratori?
Certo posso capire che il tuo egoismo (di altro non si tratterebbe) ti possa spingere a non volere pagare tutto cio` e a godere solo degli sforzi degli altri, ma non funziona cosi`.
Per quanto riguarda l’invasione della politica… (critiche alla politica disonesta a parte che sarebbero pure giustificate) veramente intrusivi questi politici che vogliono farci pagare per rendere sicure le nostre strade, per far vigilare i nostri carabinieri, per tener su le nostre scuole…
Passando alla tua fatidica domanda: cosa teme la Chiesa? Immagino la stessa cosa che temo io: NIENTE.
La Chiesa (ed io, anche in questo, sono della Sua stessa opinione) sa che i fedeli che gli portano finanziamenti continueranno a farlo, solo che nel caso dell’abolizione dell’8×1000 perderebbe comunque altri soldi (sono degli extra) che vengono non direttamente dalle tasche degli italiani (e diciamola tutta, sappiamo che lo stato non li lascerebbe in tasca agli italiani) ed avrebbe problemi extra a portare avanti gli investimenti di cui gode anche un egoista come te.
Non so se io personalmente sia egoista. Rivendico però il diritto di esserlo relativamente ad ambiti non strettamente connessi alla dimensione laica dello stato, come rivendico il tuo diritto di essere generosissima. Se esiste un in più che la chiesa cattolica non riuscirebbe a ottenere facendo appello alla generosità dei suoi fedeli, quell’in più è di fatto estorto. Io dubito che esista però. Penso che la chiesa cattolica ha tutte le risorse e tutta l’intelligenza per sopravvivere, anzi fiorire anche fuori dai finanziamenti di stato. Deve avere più fiducia in sé stessa!
Che abbia la possibilita` di sopravvivere non ci sono dubbi, solo che con meno risorse puo` fare meno… l’8×1000 e` estorto quanto sono estorti i soldi per gli stipendi dei vigili del fuoco… o se preferisci sono utili allo stesso modo. Un egoista sceglierebbe la prima, un realista la seconda, un’ipocrita la terza (niente alla Chiesa ma soldi a chiunque altro si).
Tu assumi in modo ingiustificato che senza finanziamenti pubblici la chiesa cattolica avrebbe meno risorse economiche per fare cose. Anche i giornalisti assumono che senza i finanziamenti pubblici molti giornali chiuderebbero battenti. Michele Placido pensa che senza soldi pubblici il cinema italiano non sopravviverebbe. Io penso l’esatto contrario per tutti gli ambiti menzionati! Il paragone dei vigili urbani non ha molto senso, è la deriva di un discorso che parte da premesse false e dalla mancanza di fiducia nel prossimo.
Il no-profit deve essere tutelato, è una funzione sociale, non può stare nel mercato!
Togliendo i finanziamenti pubblici toglieresti parte dei fondi, meno soldi meno possibilita` di fare opere di bene, non e` tanto difficile, ci arriva un bambino di due anni (se non fa ideologia).
Ripeto, le attivita` da te elencate (cinema, giornali ed altro) hanno comunque un ritorno diretto per chi se ne occupa, un oratorio, una chiesa no, come una caserma dei pompieri.
Perche` il paragone non dovrebbe essere valido?
Un giornale senza finanziamenti puo` restare aperto se e` valido, una mensa per i poveri piu` e` valida piu` ha bisogno di sovvenzionamenti.
Questa e` la differenza fra le associazioni no-profit (e guarda caso sono quelle di cui si occupa la Chiesa piu` di tutti) e le associazioni a fini di lucro che a te sono tanto care tanto da averle elencate gia` in 2 interventi.
Spero di sbagliarmi, ma ho l’impressione che a bendarti gli occhi e` uno stupido razzismo anti-cattolico.
Luigi, cosa pensi succederebbe se lo Stato Italiano, colto da un improvviso raptus di democrazia, decidesse di impiegare anche il restante 992xmille del gettito IRPEF in base alla decisione degli italiani?
Non capisco la domanda francamente. Comunque, credo di aver espresso in modo chiaro il mio punto di vista.
La domanda è questa: se venisse chiesto agli Italiani di esprimersi democraticamente per stabilire a chi, tra lo Stato e la Chiesa, affidare la gestione dei 146 miliardi e passa di euro di introiti IRPEF, secondo te quale sarebbe il risultato?
Non ho idea. Penso sia ragionevole estendere le percentuali attuali. Continuo però a non capire la ragion d’essere della tua domanda. Insomma, perché me lo chiedi?
Vedi, quando è stato giustamente stabilito che lo Stato, per restituire un’inezia di quanto rubato, non dovesse più stipendiare il clero cattolico, ci si è resi conto che i sacerdoti, a parte qualche pecora nera che faceva più clamore di mille bianche, non usavano i soldi che ricevevano per arricchirsi ma per operare con efficienza in campi nei quali lo stato non voleva o non poteva mettere mano.
Lo stato ha deciso così, per non privarsi di tutti quei servizi che altri erano in grado di svolgere con maggior sollecitudine e minor spesa, di destinare allo scopo una parte delle tasse,
I politici del tempo tuttavia, sperando forse che i consensi a favore della Chiesa avrebbero potuto scemare, hanno deciso di assoggettare quei soldi non solo alla volontà popolare, ma anche ad una verifica annuale.
Tu sopra hai scritto: “…senza finanziamenti pubblici la chiesa cattolica avrebbe meno risorse economiche per fare cose…”, e questo è assolutamente vero, pero poi fai il paragone con la casta dei giornalisti, e questo è assolutamente falso: la Chiesa Cattolica non ha niente a che spartire con alcun ente o associazione e non porta avanti nessuna rivendicazione di categoria. Infatti, se cosi non fosse, credi forse che il consenso che riceve potrebbe essere così vasto?
A me francamente non importa nulla se la chiesa spende bene o male i propri soldi, non è questo il punto, dico che i soldi che spende bene non sono i suoi, ma ad essa (come alle altre chiese) sono attribuiti sulla base di principi impropri per uno stato che si dichiari laico, e in aggiunta sulla base di meccanismi che giuridicamente sono degli splatter da B-movie.
Chiediti piuttosto come gli italiani risponderebbero ad un ipotetico referendum per l’abolizione dell’otto per mille. Tutto ciò che la chiesa ritiene di non poter ottenere spontaneamente e liberamente dai propri fedeli è di fatto estorto mediante pasticci legislativi all’italiana.
Torniamo a bomba.
La Chiesa Italiana aveva il suo patrimonio, il Regno di Sardegna, per sanare i propri debiti, se ne è appropriato.
Lo Stato della Chiesa aveva il suo patrimonio, il nascente Regno d’Italia, per sanare i propri debiti, se ne è appropriato.
Quando lo Stato Italiano si accorse che impoverendo ulteriormente la Chiesa la cosa si sarebbe rivelata un boomerang economico, ideo l’8xmille ed ottenne un risparmio di migliaia di milioni di euro: quanto credi costerebbe allo Stato sostituirsi, per esempio, alle Caritas?
Venendo ora alla tua domanda sul referendum e rammentandoti che l’8xmille non è un’ulteriore tassa ma riguarda la destinazione di una parte del gettito IRPEF, cosa credi che stiano a significare gli oltre 15 milioni di firme che gli italiani appongono ogni anno scegliendo la Chiesa, contro i nemmeno 2 milioni che scelgono lo Stato?
Credo che anche il granducato di toscana avesse il suo patrimonio. Se vuoi possiamo ideare un 8×1000 per gli eredi del duca di toscana. E’ davvero una bomba la tua!
Non è possibile in italia un referendum in materia tributaria. Comunque, considerando quella ipotesi il tuo ragionamento è tale solo di nome, perché il fatto che gli italiani destinino la propria quota a questa o quella chiesa non vuol dire che siano d’accordo con quel meccanismo. Per farti un esempio, un cattolico può non essere d’accordo con il meccanismo dell’otto per mille e ciononostante destinare la sua quota alla chiesa cattolica.
Non capisco cosa c’entri: gli italiani possono non essere d’accordo con l’esistenza dei centri commerciali, eppure li usano. Allora?
Oso sperare che l’ideologia cattolicista non sia tale da considerare un cattolico contrario all’otto per mille un cattolico di serie b, o non completamente in sintonia con la sua chiesa e il suo magistero.
E il Regno delle due Sicile a chi lo lasci?
A me, sinceramente, dell’8xmille non me ne può fregare di meno ma, se tu frequentassi un po’ le parrocchie o le Caritas, capiresti perché alla Chiesa quei soldi fanno comodo e, se ne avesse a disposizione altri, sarebbe un bene per la società: e vero che dove circolano i soldi prolificano parassiti di tutti i generi, ma la possibiltà di poter aiutare gli ultimi vale il rischio.
Pavone, perché vuoi togliere il cibo di bocca ai poveri che la chiesa aiuta quotidianamente?
Pavone, puoi scrivere i poemi che vuoi ma il meccanismo non avvantaggia nessuno ed è un sistema democratico molto intelligente di donazione di parte delle proprie tasse a chi si preferisce. Evidentemente se la tua setta verrà inserita, vedrai che cambierai idea.
Luigi,
forse non mi sono spiegato bene. Quando intendo che l’8 per mille non comporta un aggravio fiscale intendevo in una visione “spicciola” e diretta. Se attualmente decido o meno di firmare o meno per l’8 per mille ovviamente il prelievo fiscale resta lo stesso.
Ovviamente se lo Stato decidesse di rivedere il sistema di finanziamento alle confessioni religiose (ed ai partiti) ovviamente la pressione fiscale potrebbe diminuire.
Poi ovviamente la Chiesa cattolica (ed i cattolici in genere) per smorzare ogni polemica dovrebbero richiedere a gran voce un sistema come quello tedesco. Ossia gli appartenenti ad una determinata confessione religiosa sono tassati ulteriormente ed in modo automatico. Non è necessario firmare ma è sufficiente risultare iscritti nei registri dei battesimi di quella confessione. Se la Chiesa italiana fosse certa della fede dei propri fedeli non dovrebbe avere problemi ad accettare un simile sistema che le garantirebbe delle entrate certe e la renderebbe indipendente dal sistema delle firme. Ovviamente chi – come me – non è cattolico ma risulta ancora battezzato andrebbe a farsi cancellare dal registro dei battesimi. Però mi rendo conto che persone più cattoliche e religiose di me sarebbero contente di pagare qualcosa in più.
Secondo te “la difesa dell’otto per mille è per molti aspetti paragonabile alla difesa del finanziamento pubblico ai partiti”. Assolutamente vero. Anzi puoi togliere anche “per molti aspetti”.
Infatti i finanziamenti elettorali (o meglio “rimborsi elettorali”) sono legati ai voti presi dai partiti ad ogni elezione: 5 € a voto ottenuto. Questo sistema non collega il finanziamento alle spese effettivamente sostenute ma ai voti ottenuti e quindi i partiti incassano molto di più di quanto effettivamente spendano (da 4 a 10 volte di più) ma senza nessuna intenzione di restituire il surplus. Quindi un sistema che è nato per rimborsare i partiti per le spese sostenute si è dimostrato “eccessivo”.
Il paragone con l’8 per mille è presto fatto. Questo sistema – per chissà quale alchimia – si collega al PIL ed alla pressione fiscale (o ad entrambi). Quindi anche se le firme per la Chiesa dovessero diminuire è sufficiente che il legislatore decida di legare il gettito totale dell’8 per mille al PIL piuttosto che alla pressione fiscale ed ecco che – anche se diminuiscono le firme a favore di una determinata confessione – come per magia aumenta la parte di 8 per mille percepita: uno stratagemma simile a quello dei finanziamenti elettorali.
Inoltre – come per il sistema dei rimborsi elettorali – questo sistema nato per sostituire la Congrua si è dimostrato “eccessivo” e – come per i Partiti – la Chiesa ottiene (conti alla mano) tre volte tanto del precedente sistema: in questo modo riesce ad accantonare varie decine di milioni ogni anno (insomma non li usa) ma senza che abbia nessuna idea di restituire quanto non speso: lo stesso comportamento adottato dai partiti.
Troppe similitudini? Non tante se pensi chi è stato l’ideatore del sistema dell’8 per mille……
Quanta pappardella per dire nulla 🙂
1) Non l’hai detto tu, è scritto nell’articolo.
2) La Chiesa offre benefici per tutti, non solo per i cattolici. Il modello italiano dell’8×1000 è molto efficace perché permette a chiunque, anche chi non è credente, di destinare parte delle tasse a chi davvero fa qualcosa per la società.
C’è altro?
Se, come tu affermi lo Stato è “parziale”, non credo che però possa mai raggiugere le eccelse vette di “parzialità” che trasudano da questo tuo intervento.
tempo fa girava anche la bufala sui soldi che la chiesa “fregava”, e poi bastava fare due conti per capire che era impossibile
Se la maggioranza firmasse per lo Stato o per la Chiesa valdese (qualcuno lo impedisce?), siamo sicuri che le stesse campagne anticattoliche andrebbero avanti comunque..
Io non credo. Se la maggioranza firmasse per la chiesa valdese (cioè: se la maggioranza fosse di religione valdese) le campagne anti-clericali sarebbero semmai indirizzate ai valdesi… mi pare ovvio.
I valdesi sono divorzisti, abortisti e omosessualisti, ovvero sono perfettamente appiattiti sulle opinioni del “mondo”, difficile che il “mondo” gli indirizzi contro delle campagne, ti pare?
Anch’io lo penso.
sì, questo è vero (anche se non so bene cosa intendi per “mondo”)
Ottima sintesi Annalisa, ma non e` solo questo: se anche la Chiesa Cattolica prendesse solo 1% dell’8×1000 e qualche altra associazione (chiesa valdese o chi altro) arrivasse a piu` dell’80% le critiche delle varie associazioni sarebbero sempre e solo contro la Chiesa Cattolica, anche per l’8×1000.
@credino
Sei poco informato…troveranno altro per crocifiggere la chiesa, non preoccuparti.
Se gli 8×1000 inespressi, lasciati in bianco, finissero fagocitati dallo Stato, quella sì che sarebbe una truffa con la T maiuscola!
Dal momento che tra le caselle in cui apporre la firma c’è anche lo Stato, dunque se la maggioranza volesse dare l’8×1000 allo Stato lo farebbe in totale libertà.
Ma già ci sottrae abbastanza con una tassazione sul 60%, vogliamo dargli anche l’8×1000 ?????
In quanto ai Valdesi, è chiaro che gli anticattolici cercano di dirottare lì gli indecisi: quello che ha scritto poco sopra Annalisa è verissimo, e pertanto hanno le simpatie degli anticattolici; non gli danno fastidio nè sotto il profilo dottrinale e men che meno sotto quello numerico.
I cattolici sono l’UNICA spina nel fianco di questo megapotere mercantilista e massone, in Occidente; se riuscissero ad eliminare il cattolicesimo non avrebbero più ostacoli, nessuno li fermerebbe più.
Il sostentamento alla Chiesa Cattolica è MOLTO MOLTO MOLTO importante, la crociata anticattolica sull8x1000, se andasse in porto, avrebbe ripercussioni su tutto il mondo, in particolare riguardo nelle aree di evangelizzazione missionaria.
Non è solo “dare soldi ai preti italiani”, ma molto di più.
Gli anticattolici hanno applaudito ai massacri dello scorso Natale in Sudan, pensare ingenuamente che sia un caso?
Fermare il flusso di denaro dalla CEI verso Africa, Asia e Sudamerica per loro è di vitale importanza….ed il Sudamerica è un continente ad economia emergente, con abbondanza di risorse, e i missionari sono un bastone fra le ruote per la cricca di potere che dirige il mercato mondiale.
Ecco, dietro l’8×1000 c’è anche questo.
Concludo con questa domanda (retorica, perchè già la conosco la risposta): se la Chiesa Cattolica quando era sotto le redini di Woityla non avesse finanziato Solidarnosc pensate che la storia sarebbe stata uguale?
Bene, lì era il PCUS, qua è la massoneria che ha esteso il mercato globale e vuole mettere le mani sulle risorse dei continenti in via di sviluppo.
Io, quando metto la firma sulla casella dell’8×1000, lo faccio anche su queste considerazioni.
Sono malizioso e diffidente di natura, e più dei lupi tal quali, mi fanno paura quelli che indossano il pelo dell’agnello.
La premessa che fai non è corretta, la cifra che va allo Stato in virtù della firma sulla casella “Stato” è destinata a specifiche finalità, mentre l’eventuale cifra che lo Stato potrebbe trattenersi se non ripartisse tutto l’8×1000 andrebbe nel calderone generale degli introiti Irpef, e quindi utilizzata per qualsiasi altra necessità di Bilancio.
Sui finanziamenti a Solidarnosc non li porterei come esempio positivo, perché a seguito di quello sono venuti fuori degli scandaletti niente male e dei morti “suicidati” sotto qualche ponte.
Anche quella che va alla CEI è destinata a specifiche finalità che di mese in mese diventano sempre più importanti e necessarie, se non altro in considerazione dello stato di povertà in cui cade un numero sempre maggiore di cittadini italiani e, come viene spigato in parole semplici dall’articolo in testa, sono ben superiori di quel venti e rotti per cento che “nominalmente” va in opere di carità.
Daresti ancora più soldi allo Stato illudendoti e cercando di illudere i lettori che andrebbero a ripianare il bilancio?
Per me se li mangiano tra partiti, segretari, sottosegretari, finanziamenti concludenti il nulla, ecc…ecc… come hanno sempre fatto.
Io sari curioso di sapere nelle altre nazioni occidentali a quanto ammonta il prelievo fiscale in percentuale sugli introiti dei cittadini.
Ma in Italia non basta: servizi fatiscenti a fronte di un prelievo fiscale da strozzinaggio, e gli volete dare anche l’8×1000 che la maggioranza degli Italiani non vuole dare?
Senza l’8×1000 della CEI gli Italiani che morirebbero di fame e di freddo senza un tetto sulla testa nelle notti invernali, sarebbero molte migliaia, ed il numero è destinato a crescere.
E ho parlato solo degli Italiani senza menzionare gli stranieri che bussano alle porte di strutture cattoliche per avere un pasto caldo e, se possibile, anche un tetto.
Personalmente io sarei felicissimo di SOTTRARRE una quota della pressione fiscale italiana e REINDIRIZZARLA alla CEI.
Magari si potesse fare legalmente!
Riguardo a Solidarnosc e depistaggi vari, brucia il fatto che tra scudi spaziali, basi missilistiche, miliardi di dollari in armamenti nucleari e convenzionali, arriva un uomo da Cracovia armato di un bastone col crocefisso sopra e le idee molto chiare, e si avvia l’effetto domino che ha distrutto l’impero più armato del mondo, almeno di allora.
bè, viste le epurazioni… direi che non è l’UAAR questo posto senza padroni.
Ma alla fine va bene, ognuno si sceglie i suoi…
esatto
Invito tutti ad usare la razionalità…
Vuoi essere trasparente? ok basta dire : “cattolici , andate in chiesa e date quello che volete” .. cosi.. DIRETTAMENTE e con trasparenza.. eeh noo TROPPO FACILE..
l’8X1000 è stato inventato da avvocati ed economisti tra cui Giulio Tremonti per dare SOLDI alla chiesa, è il contrario di quanto scritto nel punto 2:
PRIMA la chiesa non aveva aveva garanzie proprio perche la CONGRUA era destinata a ciascun prete ma nel tempo si è fatto notare che non sarebbe piu stata sufficente per via del forte calo di vocazioni, ecco perhce si sono inventati questo meccanismo che lega i soldi alle TASSE degli italiani… OK?
di tutta la popolazione solo una minima percentuale da soldi va direttamente alla chiesa ma la chiesa beneficia lo stesso del 90% del gettito..
inoltre le pubblicita dell’8×1000:
tutta incentrata al 3° mondo e alla carita.. falsissimo, per costituzione è destinato al sostemanemnto del clero inoltre ai ragazzi e ai detenuti ci deve pensare lo STATO non la chiesa… la chiesa non deve fare lo stato alternativo!
Quanta propaganda, pare proprio che si commenti a caso, sulla furia del preconcetto ideologico. Quasi vi avessero fatto il lavaggio del cervello.
1) L’8×1000 non avvantaggia a priori nessuno. La Chiesa si rimette alla decisione degli italiani, la maggioranza di chi firma destina i soldi alla chiesa. Punto, non c’è altro da dire né complotti da inventare.
2) La Chiesa prima ci guadagnava e aveva maggiori garanzie, ora invece con l’8×1000 gli italiani possono firmare tutti per lo Stato senza dare nulla alla chiesa. Possono ma non lo fanno. Potete sempre ammazzarli uno a uno come fece il vostro fratello nella fede Joseph Stalin.
3) Tra coloro che firmano, la maggioranza destina i soldi alla Chiesa, non è una minima percentuale ma una buonissima percentuale. Se gli altri non firmano non è colpa di nessuno, che si sveglino.
4) Sostentamento del clero: c’è già tutto nell’articolo. I preti che fanno le missioni vanno pagati, finanziare la carità è anche pagare il missionario e pagare le strutture come le scuole o gli orfanatrofi.
Svegliatevi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono pienamente d’accordo con le prime 3 righe! Ciò che proponi, però, sembrerebbe troppo lineare e pulito per trovare accoglimento in una cultura contorta e macchiavellica come quella degli italiani 😀
Amo il mio Paese, quindi ti prego oltre a non insultare i cattolici di evitare anche l’insulto agli italiani. Credo che in Cina il partito vi accoglierebbe a braccia aperte…sicuramente avete molte idee in comune su come trattare la chiesa.
Raffa, non capisco perché sei continuamente alla ricerca di un alterco, fino al punto da inventarti insulti da parte mia ai cattolici. Sfido chiunque a trovare un mio commento (quelli in questo post e in tutti gli altri post) in cui ho insultato i cattolici. Casomai, qualora ti fosse sfuggito, gli insulti li ho subiti io (qui come altrove). In questa sede mi è stato dato del pazzo, dell’ignorante, del razzista anti-cattolico, solo perché la mia opinione e la mia sensibilità politica sono contrarie all’otto per mille. Ma è possibile essere contrari all’otto per mille e non essere anti-cattolici; di più: è possibile essere cattolici ed essere contrari all’otto per mille. Mi pare che l’otto per mille non sia un dogma, fermo restando che anche se fosse un dogma, questo non fermerebbe il mio atteggiamento critico.
Hai appena insultato gli italiani, nello stesso modo in cui insulti i credenti. Non c’è bisogno di turpiloquio, infatti nel tuo commento -un modello del tuo atteggiamento violento- non è presente. Tuttavia l’offesa è pesante ugualmente. Anche la parola “suddito” non è paragonabile agli insulti che riceviamo quotidianamente dalla massa atea, tuttavia sei tu ad aver definito così gli abitanti della Città del Vaticano. Sbaglio anche qui?
Per me possiamo finirla qui. Non vedo da parte tua nessun tipo di atteggiamento propenso al dialogo. Tu cerchi continuamente l’alterco con quelli che giudichi appartenere alla “massa atea”. Dunque per me possiamo finirla qui.
In realtà io stavo parlando con massimo, tu ti sei intromesso. Se dobbiamo finirla qui sarà lui a decidere (non rispondendomi), non certo tu.
Non mi pare di aver chiamato “sudditi” i cittadini di città del vaticano. Te ne prego: indica il mio commento. Provalo gentilmente. Quello che ho detto è che città del vaticano è una teocrazia. Infatti lo è. Lo è perché una monarchia in cui il sovrano coincide con il capo religioso. Se ho usato la parola “sudditi” (ma credo di no), l’ho usata in quel contesto, direi in senso tecnico. Che qualcuno si sia offeso chiedo scusa. Ma trovo paradossale dovermi scusare in un contesto in cui mi si dà del pazzo e del razzista solo perché la mia opinione sull’otto per mille non è in linea con gli interessi economici del clero cattolico.
Fin troppo facile: https://www.uccronline.it/2012/01/14/se-i-responsabili-delluaar-sono-neopagani/#comment-43636
Pazzo, razzista? Provalo, grazie.
La tua opinione è puramente ideologica, sinceramente non l’ho nemmeno approfondita più di tanto.
https://www.uccronline.it/2012/01/14/se-i-responsabili-delluaar-sono-neopagani/#comment-43647
Il meccanismo di far passare come anti-cattolico, ateo, appartenente a sette varie, chi non la pensa in linea con gli interessi economici della chiesa cattolica è un vecchio dispositivo, la cui base è la confusione tra religione e politica, diritto naturale e diritto positivo, diritto ed etica. Io sono della opinione che più che la verità, siano le distinzioni (l’amore per le distinzioni) ciò che fa la differenza tra la civiltà e la non-civiltà.
Il vittimismo ateo è la cosa più pietosa che vi sia, risparmiacelo se possibile.
“Il meccanismo di far passare come anti-cattolico, ateo, appartenente a sette varie, chi non la pensa in linea con gli interessi economici della chiesa cattolica è un vecchio dispositivo, la cui base è la confusione tra religione e politica”
No, caro “supremo” filosofo Pavone, è semplicemente una realtà questa!
Il negarlo, casomai, è segno di grande demagogia!
Non capisco Christian, vuoi dire che chi non è d’accordo con il meccanismo dell’otto per mille è per ciò stesso ateo? Come lo spieghi che io non lo sono?
Non saresti anti-cattolico?
Ti stai battendo a spada tratta per eliminare l’8×1000 senza aver portato mezzo motivo valido per eliminare il migliore investimento fatto dallo stato italiano negli ultimi anni (come gia` detto ANCHE di investimento si tratta).
Quello che mi viene da pensare e` che e` per pura propaganda, in caso contrario chi eliminerebbe un investimento cosi` sicuro (anche se molto indiretto e a lungo termine quindi poco visibile, te ne do atto)?
L’unico buon motivo che riesco a vedere e` nel voler fare propaganda anti-cattolica visto che attualmente buona parte dell’8×1000 li gestisce la Chiesa.
Evidentemente tu fai coincidere l’essere cattolico con la difesa degli interessi economici della chiesa cattolica. Sono due cose DISTINTE. Si può ritenere che l’otto per mille non sia politicamente legittimo ed essere cattolico (non esiste ancora il dogma dell’otto per mille, grazie al cielo). Se poi vuoi essere al massimo coerente con le tue false premesse, dovresti anche concludere che sono anche anti-valdese etc., e magari concludere che chi è favorevole all’otto per mille è insieme cattolico e valdese e luterano etc.
Ma il tuo essere anti-cattolico è in tutti gli argomenti e non solo questi. Il dogma stabilisce verità morali esclusivamente in ambito teologico e per affermare maggiormente verità contenute nei Vangeli, a cui di fatto sono chiamati a credere tutti per essere veri cattolici. Tu non sei anti-valdese perché in ambito “8×1000” attacchi solo la chiesa, nonostante sia un diritto che spetta a tante altre confessioni, più lo stato.
Ma sogno o son desto? Esistono veramente cattofobici come massimo o sono finzioni di internet ?
spiegatemi il motivo razionale ed obiettivo per il quale la chiesa non dice “cattolici entrate in chiesa e versate la vostra quota” e basta..
SENZA mettere in gioco meccanismi strani legati a giochi di percentuali, tasse e altro..
la chiesa deve prendere i soldi SOLO dai suoi fedeli? e allora i fedeli danno i soldi alla loro chiesa.. entrano e lasciano la loro quota.. O NO? sono strano io?
spiegatemi perche non potrebbe essere cosi semplice e onesto..
forse perhce i cattolici sono veramente pochi?
forse perhce cosi si prendono molti piu soldi?
se c’e’ un motivo deve essere di convenienza no?
Come la famigerata Social Card (sempre di Giulio Tremonti):
perhce non misero i soldi direttamente nella pensione?
perhce s’inventarono un sistema indiretto e poco trasaperente come la Social Card e che fine fece?
per pura coincidenza in quel modo solo una minimissima percentuale degli aventi diritto ricevettero i soldi (e dopo non facili trafile burocratiche)..
mi spiace, prendete atto che in Italia non tutti hanno l’anello al naso e dovete ammettere la verità.. laddove non c’e’ trasparenza, dove c’e’ l’ambiguita c’e’ il marcio ..
Simpatico quel perhce ripetuto. Non capisco il contenuto del commento, non capisco perché ci si concentra sulla chiesa cattolica quando l’8×1000 è questione valdese, ebraica, luterana, statale ecc. Boh, misteri della militanza ideologica.
Ti rendi conto che i Valdesi e tutti gli altri non hanno il 70% del patrimonio artistico e culturale nelle chiese?
Ti rendi conto che i Valdesi e tutti gli altri non hanno da mantenere le missioni che rappresentano una grossa fetta dei fondi che vanno ai Paesi poveri senza le ruberie delle varie ONU, FAO ecc..ecc…?
Ti rendi conto che ci sono le comunità terapeutiche che sono allo stato attuale, l’unica alternativa al carcere?
Ti rendi conto che ci sono istituti per infanzia abbandonata, per persone affette da gravi disturbi psichici gestiti direttamente dalla Chiesa o che in qualche modo la Chiesa ci ha a che fare (ho lavorato tre anni in una struttura così)?
Ti rendi conto che ci sono le mense Caritas e gli alloggi messi a disposizione dalle curie per i senzatetto?
E c’è molto di più.
Bene, tutta sta roba COSTA.
Chi è contro l’8×1000 è a favore dello sterminio per fame e malattie nei Paesi poveri.
Chi è contro l’8×1000 è a favore dell’eliminazione del “problema” dei disabili e dei mendicanti e dei piccoli malavitosetti di città.
Chi è contro l’8×1000 vede favorevolmente l’eliminazione degli ultimi della società, seguendo un principio di selezione darwiniana della specie; anche se non lo ammetterà a parole, lo è indirettamente e persegue anche politiche di eugenetica tramite l’aborto selettivo di chi non è “perfetto” (vedi Flamigni).
Terzo mondi = abbondanza di risorse materiali e umane.
Le missioni giocano un ruolo di primo piano nell’affacciarsi del terzo mondo all’occidente in fase di deindustrializzazione ed in cerca di risorse.
L’Italia, tramite il Vaticano, è nell’occhio del ciclone in questa battaglia per il futuro del pianeta.
La campagna contro l’8×1000 cela un gioco sporco, non è solo un a questione nazionale.
l’8×1000 NON nasce per i poveri ma __esplicitamente__ per il sostentamento del clero come ho _provato_ nel post piu in fondo dalla viva voce dell’AUTORE dell’8×1000..
alla carita in generale va meno del 20% e al terzo mondo va una percentuale di quella percentuale!!!
al minuto 5.00
http://www.youtube.com/watch?v=vWuw-vX-0
l’informazione è importante la chiesa si approfitta dei poveri per farsi pubblicita per prendere I VOSTRI soldi…
Massimo, fai un po’ di confusione.
1) L’8×1000 è aperto ad una decina di altre confessioni religiose e allo Stato italiano, sta al cittadino scegliere verso chi destinarlo.
2) Tutti sanno come vengono investiti i fondi dalla Chiesa (vedi il punto 3 dell’articolo), su ogni rendiconto della Cei è presente ed è pubblico, è presente sul televideo e su Avvenire. Non c’è nulla di nascosto, tuttavia la Conferenza Episcopale Italiana non si occupa direttamente del Terzo mondo ma dell’Italia. Ogni conferenza episcopale di ogni Paese si occupa del suo, poi c’è anche il Vaticano che può supportare ma è cosa diversa dalla CEI. Infine, come ti è stato spiegato nel punto 3), non si può catalogare “carità” e “sostentamento del clero”, perché il missionario va pagato e anche la struttura dove fare la carità va mantenuta. Questi soldi non sono nella voce “carità”, ma in “sostentamento del clero” e in “arredo sacro”.
Capisci perché è l’ignoranza a produrre l’anticlericalismo?
1) L’8×1000 si può destinare alla Chiesa Cattolica, allo Stato e ad altre SEI chiese, tra cui NON ci sono le principali dopo la Cattolica, cioè gli ortodossi, i musulmani, i buddisti, i testimoni di Geova ecc.
2) Tutti sanno come vengono investiti i fondi che la CEI riceve dall’8×1000, perché il relativo rendiconto è pubblicato a norma di legge, ma nessuno sa come vengono spesi (e da dove arrivano) tutti gli altri soldi che la CEI gestisce, perché il bilancio della CEI non è pubblico.
1) perchè non c’è una gerarchia riconosciuta con la quale dialogare.
2) non ti sento blaterare sui bilanci dei sindacati, che sono segreti quanto quelli della CEI.
1) Con Buddisti Induisti e Testimoni di Geova l’accordo è già stato raggiunto ma non è stato ancora ratificato dal parlamento;
2) Non mi sembra che i sindacati siano oggetto di questo post.
neppure i buddisti e testimoni di geova sono oggetti di questo post.
Si vede che non l’hai seguito.
Massimo di nome, MINIMO DI CEVELLO, la legge 222 del 20 maggio 1985, porta in calce le firme del Presidente della Repubblica: Pertini, del Presidente del Consiglio dei Ministri: Craxi, del Guardasigilli: Martinazzoli.
Mi vuoi spiegare, se non è chiedere troppo alla tua vuota testolina, da dove è uscito Tremonti?
Studia ragazzino, studia… potrai così anche tu fare degli interventi intelligenti e razionali che non lascino trasparire tutta la tua vacua e boriosa ignoranza.
ma in questo forum sono consentiti gli insulti? ho insultato qualcuno?
lasciamo perdere l’educazione..
Tremonti c’entra è scritto NERO su BIANCO perchè era lui (insieme ad altri) nella commissione che si occupò di stilare le norme dell’8×1000 creato PER LA CHIESA CATTOLICA al posto della CONGRUA… non c’entrano NIENTE i valdesi
dalla viva voce di
MARGIOTTA BROGLIO presid Commisione 8 x 1000 , al minuto 7.55
http://tinyurl.com/7hnxcut
“l’8×1000 nasce da un complicato che Giulio Temonti….”
ascoltate … e indignatevi se volete ..
e tu Lorenzo fai un Mea Culpa …
Non ho capito il punto sinceramente. Se l’8×1000 è stato creato per la Chiesa, perché si può destinare anche ad altre confessioni e allo Stato italiano? C’è qualcosa che mi sfugge?
Massimo, questo tuo intervento conferma che hai un cervello ridotto al minimo, che non hai la minima capacità di analisi storica, che ti lasci menare per il naso da tesi costruite ad arte con verità parziali, che segui le tue tesi fideisticamente senza metterle minimamente in discussione e che non riesci nemmeno a far tesoro dei suggerimenti che ti vengono dati: ad ogni modo continua a frequentare questo sito e vedrai che, prima o poi, imparerai anche tu a ragionare con la tua testa e non farai più la figura del pupazzo di un ventriloquo.
– Anno 1985, il trentottenne Tremonti, di area socialista vicino a De Michelis, collaboratore del Corriere della Sera, consigliere di ministri delle finanze Reviglio e Formica, non può certamente essere considerato un simpatizzante del Vaticano, ed attribuirgli l’intenzione di favorire la Chiesa è un’insinuazione che una persona minimamente razionale non farebbe mai.
– Srivi: “…l’8X1000 è stato inventato da avvocati ed economisti tra cui Giulio Tremonti per dare SOLDI alla chiesa…”, ed ancora: “ l’8×1000 nasce da un complicato (?) che Giulio Temonti….”, lasciando intendere che l’autore della legge n. 222 fosse lo stesso Tremonti e la sua combriccola. Il filmato che hai likato, al minuto 09.19 afferma: “…l’8xmille venne fuori da un complicato calcolo che Giulio Tremonti, membro della commissione che io (Francesco Margotta Broglio) presiedevo, fece fare dall’Anagrafe Tributaria, dall’Agenzia delle Entrate…”. Il “complicato”, dunque, è stato fatto dall’Agenzia delle Entrate e Tremonti era un semplice membro di commissione che ha incaricato l’Anagrafe Tributaria di fare i conteggi. Se insinui che una persona sia l’autore di un intrallazzo, evita poi di portare tu stesso le prove a discolpa: un po’ di buon senso non guasta mai.
– Fai l’offeso ed affermi: “ma in questo forum sono consentiti gli insulti? ho insultato qualcuno?”. Ma lo hai letto, non dico l’articolo , ma ameno il titolo? Si parla di leggende anticattoliche sull’8xmille e tu te ne esci con alcune di queste leggende convinto di aver messo in luce chissà quali verità inconfessabili e pretendi che noi abbozziamo?
Studia, studia, studia…
a me non interessa insultare, ho argomenti piu validi degli insulti al contrario di voi cattolici..
il video dice CHIARAMENTE _dal minuto 8.10_ che l’8×1000 è statto scritto da un CARDINALE Attilio Nicola e dal Prf (im)BROLGIO a seguito di una proiezione che __dimostrava__ che entro il 2015 LA CHIESA sarebbe FALLITA econimcamente con il meccanismo di avere soldi contando le teste dei preti .. ANZI fu lo STATO ITALIANO a suggerire l'(im)Brolgio dell’8×1000 raccontato dalla voce dell’AUTORE stesso… OK?
non hai problemi di udito vero? leggi il movimento delle labbra allora .. e fai un MeaCulpa…
Ti ho suggerito, per evitare di dare spettacolo facendo il pupazzo del ventriloquo, di studiare, di analizzare, di pensare con la tua testa.
Voglio essere buono e darti qualche suggerimento.
Riguardo alla legge:
– Qualsiasi legge è discussa ed approvata in Parlamento.
– Le leggi non sono materialmente scritte dal Parlamento, ma, generalmente, vengono elaborate dalle commissioni, che si servono delle sottocommissioni, che si servono degli esperti, che utilizzano gli studi di settore.
– Quando una legge tocca interesse di settore, è buona norme sentire anche il parere degli interessati.
Riguardo ai servizi televisivi:
– Un autore di audiovisivi riesce, attraverso il montaggio, a costruire qualsiasi tesi.
– Più l’autore è bravo, più riuscirà convincente e, se proporrà falsità, più allocchi abboccheranno: “entrino signore e signori… più gente entra più bestie si vedono…”
Riguardo alla Chiesa:
– La Chiesa non è fallita in duemila anni e non fallirà certo in futuro.
– Il Vaticano e la CEI sono due entità distinte.
Studia, studia, studia…