«Neuroscienze? L’uomo e il suo mistero sono a loro inaccessibili».
Neuroscienze e determinismo. Il neuroscienziato italiano Vittorio Gallese, co-scopritore dei neuroni specchio, spiega perché la scienza ha bisogno delle scienze umane per poter parlare dell'essere umano.
«La scienza risponde a tutte le domande e dà risposte più attendibili della religione. Lo scopo del mondo è un problema inventato, è una domanda vuota». Così si esprimeva l'anziano zoologo Richard Dawkins nel suo libro più famoso, L'Illusione di Dio. E il predominio della scienza come unica fonte di verità è ancora oggi un dogma sostenuto da tanti, troppi.
Tra i più irriducibili scientisti, almeno per un periodo della sua vita, vi fu il matematico Bertrand Russell, per il quale «qualunque conoscenza sia conseguibile, deve essere conseguita con metodi scientifici; e ciò che la scienza non può scoprire, l'umanità non può conoscere». Una emerita sciocchezza poiché tutte le più alte conoscenze a cui gli esseri umani giungono nella loro vita avvengono al di fuori di un laboratorio ed in assenza di metodi scientifici. Che suo figlio gli voglia bene, che il marito/moglie provi reale affetto e non sia interessato/a all'eredità, che la madre non metta del veleno nella cena, che l'amore esista, che il bene sia desiderato da ognuno per sé ecc., sono tutte conoscenze a cui l'uomo giunge nel corso della sua vita e che si tramutano spesso in certezza morale
... Continua a leggere...