L’amicizia discreta tra Michael Schumacher e mons. Georg Ganswein

Schumacher e padre Georg. Il vescovo ha visitato il leggendario pilota, rimasto vittima di un grave incidente. Il racconto del prefetto della Casa pontificia sulle condizioni di salute di Schumacher e quell'amicizia discreta e accompagnatrice che simboleggia il senso della Chiesa tra gli uomini.  

Uno non ha bisogno di presentazioni, Michael Schumacher è forse il miglior pilota di Formula 1 della storia ed il suo nome è indiscutibilmente legato alla Ferrari. L'altro è mons. Georg Ganswein, arcivescovo tedesco e prefetto della Casa pontificia, nonché segretario personale di Benedetto XVI.

Cos'hanno a che vedere l'uno con l'altro? Molto, e lo sappiamo solo da qualche ora. Schumacher, si sa, nel 2013 ha subito un incidente sciistico sulle Alpi francesi che lo ha tenuto in coma farmacologico per diversi mesi. Le sue attuali condizioni di salute sono un mistero in quanto la famiglia, comprensibilmente, ha costruito una fortezza attorno alla villa del pilota garantendogli una privacy totale.

A parte i medici che lo hanno in cura, soltanto pochissime persone

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Hong Kong e Taiwan difendono il matrimonio: oltre 7 milioni contro le nozze gay

Nozze gay nel mondo. Nel continente asiatico si rafforza la famiglia naturale grazie al referendum di Taiwan e ai parlamentari di Hong Kong che quasi contemporaneamente hanno respinto le istanze Lgbt.  

Nel silenzio di gran parte dei media occidentali, il Parlamento di Hong Kong ha respinto con 27 voti contrari e 24 astenuti una mozione che esortava il governo ad equiparare giuridicamente l'istituzione del matrimonio con le unioni omosessuali. In contemporanea, a 715 km di distanza, il popolo di Taiwan ha votato compatto a favore di un referendum in cui si sottoscriveva che il matrimonio è esclusivamente l'unione tra un uomo e una donna.

Nella regione cinese (Hong Kong possiede un'autonomia politica rispetto al resto della Cina), la mozione è stata promossa dal deputato omosessuale Raymond Chan, che ha chiesto di «studiare la formulazione di politiche in modo che le coppie omosessuali possano formare un'unione così da godere degli stessi diritti delle coppie eterosessuali»

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Dna umano modificato, la condanna del mondo scientifico: «il progresso ha un limite»

I primi esseri umani nati con Dna modificato, ma la dura reazione della comunità scientifica è stata tempestiva. Non tutto ciò che è tecnicamente possibile è lecito, il "vietato vietare" non vale più. Non era scontato.

 

Ci ha colpito molto la durissima e tempestiva presa di posizione del mondo scientifico riguardo alla presunta nascita, in Cina, di due gemelle il cui Dna è stato modificato per renderli resistenti al virus dell’Aids. Questo perché secondo un certo tipo di bioetica tecno-scientista, tutto ciò che è tecnicamente possibile, per il solo fatto che è possibile, è anche lecito. O, per meglio dire, "vietato vietare".

Ed invece no. Innanzitutto ci sono molti dubbi sul fatto che sia accaduto davvero: lo ha annunciato su Youtube il dottor He Jiankui, dell’Università di Scienza e Tecnologia del Sud, a Shenzhen, in Cina. L'Università ha subito avviato un'indagine interna in quanto era completamente all'oscuro del grave evento. Il biologo ha comunque affermato di aver alterato il Dna delle due nasciture , in una procedura di fecondazione in vitro, «quando erano ancora un’unica cellula, con un potente nuovo strumento capace di riscrivere il codice genetico della vita»

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«No a missione verso gli ebrei», Benedetto XVI corregge il don anti-Bergoglio

Benedetto XVI e la conversione degli ebrei. Ratzinger interviene per precisare l'errore commesso da un teologo tedesco nel riportare il suo pensiero ma, così facendo, smentisce anche don Tullio Rotondo, un prete-blogger, collaboratore de La Nuova Bussola Quotidiana e una celebrità nel mondo antipapista.

 

«La "Nostra Aetate" non ha mai detto che non dobbiamo fare una missione verso gli ebrei, né mai alcun documento magisteriale ha potuto affermare una tale assurdità!». A scriverlo è don Tullio Rotondo, parroco del paesino di Gallo Matese (Molise), 533 abitanti, che da tempo ha ingaggiato su Facebook una lotta senza esclusione di colpi contro Papa Francesco.

Don Tullio, collaboratore de La Nuova Bussola Quotidiana, se l'era presa con l'Osservatore Romano ed in particolare con il cardinale "modernista" Walter Kasper, tuttavia quella che ha definito "assurdità" è stata ribadita pochi giorni fa

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Kurt Gödel, il matematico cristiano amato da Odifreddi

Odifreddi e Gödel. Il celebre matematico austriaco si definiva teista cristiano e si oppose allo scientismo novecentesco, lo stesso che invece anima Piergiorgio Odifreddi e che lo spinge a denigrare il cristianesimo in nome della scienza. Tuttavia l'ammirazione per Gödel è smisurata: «il protagonista della mia carriera accademica». Odifreddure del destino!

 

Era dall'aprile 2018 che Piergiorgio Odifreddi aveva fatto perdere le sue tracce dopo che il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, aveva chiuso il suo blog sul "non senso": il matematico si era preso gioco del fondatore, Eugenio Scalfari, per aver inventato un altro colloquio con Papa Francesco smentito, per l'ennesima volta, dalla Santa Sede.

Il matematico più ateo d'Italia ha così interrotto la collaborazione con il quotidiano sul quale scriveva da 18 anni e ha trovato spazio su Il Fatto Quotidiano, dove però si cimenta saltuariamente in pedanti articoli divulgativi che non ricordano nemmeno lontanamente le sue goliardie antireligiose che caratterizzano il suo simpatico personaggio.

In una recente intervista

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Il Miur ora contrasta il gender a scuola: consenso informato e diritto all’astensione

    di Filippo Savarese* *Direttore delle Campagne della Fondazione CitizenGO  

La battaglia delle famiglie per la libertà educativa e contro la “colonizzazione del Gender” nelle scuole segna un punto fondamentale e per certi versi storico.

Lo scorso 21 novembre il Miur ha infatti emanato una Circolare per tutti gli istituti scolastici su alcune questioni fondamentali inerenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (Ptof), ovvero il documento in cui tutte le scuole mettono nero su bianco come intendono concretamente istruire gli alunni e studenti iscritti, comprese le attività e le iniziative ulteriori rispetto al cosiddetto curricolo nazionale obbligatorio (in altre parole la grande varietà di iniziative proposte dalle scuole che esulano dalle ‘classiche’ materie: italiano, matematica, storia, etc).

Prima di esaminare i contenuti della Circolare, è bene ricordare che il Ptof è di gran lunga il più importante documento sull’identità, per così dire, di una scuola. È quello che i genitori firmano all’atto di iscrizione del figlio. Firmandolo, in poche parole dichiarano: “Sì, scuola, voglio che tu istruisca mio figlio sulla base di quello che c’è scritto qui”

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I segreti delle reliquie bibliche, un nuovo libro cerca la verità nella leggenda

Pubblichiamo qui di seguito l'invito alla lettura di Massimo Olmi, scrittore e studioso di storia antica, al suo ultimo libro, intitolato "I segreti delle reliquie bibliche" (X Publishing 2018).

 

In questo nuovo libro, vengono esaminati alcuni manufatti menzionati nella Bibbia, tra cui l’Arca dell’Alleanza, la croce di Cristo, la lancia del soldato che trafisse il costato di Gesù e il calice dell’Ultima Cena.

Il primo capitolo del volume è dedicato all’Arca perduta, la misteriosa cassa realizzata all'epoca di Mosè per contenere le tavole dei Dieci comandamenti. Non è chiaro che fine abbia fatto, dal momento che nell’Antico Testamento, ad un certo punto, non se ne parla più. Alcuni studiosi ipotizzano che l’Arca sia stata portata via dai babilonesi, i quali saccheggiarono il tempio di Gerusalemme nel 587 o nel 586 a.C. Ma la Bibbia ci informa che più tardi gli arredi sacri del santuario furono tutti restituiti. Nel Libro di Esdra troviamo l’elenco di tali oggetti, ma dell’Arca dell’Alleanza non vi è alcuna traccia. Oggi si sente spesso dire che il misterioso manufatto biblico si trova in Etiopia

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Ucciso dagli indigeni che voleva convertire, ma è stato un azzardo non una missione

Differenza tra missione e avventura. Pubblichiamo il commento di un missionario del Pime sulla morte del giovane missionario protestante, colpito da una scarica di frecce scagliate dagli abitanti dell'isola di North Sentinel, territorio indiano dove vive la comunità più incontaminata del mondo, i Sentinelesi. Desiderava convertirli ma lo hanno ucciso appena si è avvicinato alla riva. La notizia è diventata virale.

  di Padre Alberto Caccaro missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) da Mondo e Missione, 24/11/18  

«L’isola ultima roccaforte di Satana», così titolava un articolo sulla pagina web di uno dei più noti quotidiani italiani a proposito della vicenda accorsa al giovane americano John Allen Chau, ucciso tra il pomeriggio del 16 e la mattina del 17 novembre scorsi nell’isola di North Sentinel, una delle isole Andamane nel golfo del Bengala. È un passaggio preso dall'ultima lettera scritta dal giovane prima di essere ucciso e consegnata ad uno dei pescatori che lo hanno portato e poi lasciato sull’isola.

John, in passato, si era recato lì più volte con l’intento, si dice, di convertire a Cristo

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Il pasticcere cristiano perseguitato dall’odio Lgbt, suo nipote si converte: «E’ un eroe»

Il pasticcere di Denver negò torna ad una coppia gay. La Corte Suprema lo ha assolto e Jack Phillips è diventato un simbolo della libertà religiosa, vittima di odio, vandalismo e minacce di morte. Ha resistito in pace e serenità, diventando un testimone e cambiando la vita di chi gli è stato vicino.  

Ha visto lo zio resistere cristianamente alla persecuzione arcobaleno, così il nipote di Jack Phillips si è lentamente convertito. Della vicenda ne avevamo parlato quest'estate, lui è il pasticcere di Denver (il "pasticcere omofobo", come viene chiamato sui media), Jack Phillips, ormai famoso in tutto il mondo. Non per i suoi dolci, ma perché è diventato il simbolo internazionale della libertà religiosa e colui che è riuscito a sconfiggere la dittatura Lgbt.

La Corte Suprema degli Stati Uniti, infatti, ha ribaltato i giudizi di condanna di altri tribunali assolvendo il pasticcere cristiano per essersi rifiutato di preparare una torta speciale in occasione del matrimonio di due persone dello stesso sesso

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L’ex leader della mala del Brenta: «sono libero ma dannato, mi affido al Giudizio Divino»

Il "doge" della mala del Brenta. Giampaolo Manca racconta la sua conversione in carcere nel quale ha scontato la sua lunga pena, in attesa della giustizia divina.  

Ha passato metà della sua vita in carcere. Parliamo di Giampaolo Manca, alias "Doge", uno degli esponenti più noti della cosiddetta "mala del Brenta", una banda mafiosa veneta che ha operato nell'Italia nord-orientale dagli anni 70 agli anni 90.

A carico di Manca c'è sopratutto la complicità nell’omicidio dei fratelli Rizzi su ordine di Felice Maniero. Verso la fine del 2017 il tribunale di sorveglianza di Bologna ha accolto l’istanza di affidamento in prova permettendogli di scontare gli ultimi tre anni di pena in una comunità di Rimini.

In una recente intervista (su Libero, 29/10/18) è emersa forte la sua richiesta di non essere imitato dai giovani, non vuole diventare un modello da emulare. Una preoccupazione comprensibile se si pensa quanto accaduto al criminale Renato Vallanzasca, a cui hanno dedicato film che lo hanno trasformato in eroe. Quella di Manca è una testimonianza che in qualche modo si collega alle vertiginose parole di Franco Bonisoli, l'ex brigatista condannato a quattro ergastoli di cui abbiamo raccontato

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«Alcuni Papi Dio li infligge». Citazione falsa, mai scritta da S. Vincenzo di Lerino

I "Papi inflitti da Dio". San Vincenzo di Lerino non lo ha mai scritto, tale frase non compare nell'unica opera a lui attribuita ed infatti è citata dagli oppositori di Francesco senza bibliografia. Se ci si riduce ad inventare citazioni ed attribuirle ai Padri della Chiesa per denigrare il Successore di Pietro c'è davvero bisogno dell'intercessione di San Vincenzo.  

«Alcuni papi Dio li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge». Questa la frase attribuita a San Vincenzo di Lerino e popolare tra i vari blog e autori antipapisti, dedicata ovviamente a Papa Francesco e diffusa in particolare da Antonio Socci che la riportò anche nel suo libro Non è Francesco. Addirittura, su LifeSiteNews, Don Linus Clovis, dopo aver citato la frase in questione, ha aggiunto: «Questa è sicuramente un’opinione che Benedetto XVI sottoscrive».

Quanto c’è, però, di vero in tutto ciò? Nulla. A fornire una puntuale confutazione è Giovanni Marcotullio sul sito web Breviarium

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Leggi razziali, l’eroica opposizione della Chiesa cattolica

La Chiesa e le leggi razziali fasciste. Lo storico Andrea Riccardi e due storiche dell'Università di Firenze ricostruiscono il ruolo dei cattolici e degli ecclesiastici nel salvare gli ebrei, coordinati dalla Santa Sede che proibì ai sacerdoti di aderire alla "Difesa della razza".  

1938-2018, 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali. In tutta Italia si stanno organizzando eventi per fare memoria di quanto accadde a milioni di persone ebree. Anche l’Università Cattolica di Milano ha organizzato un incontro intitolato “Chiesa, fascismo ed ebrei: la svolta del 1938”, in collaborazione con la Società Dante Alighieri, di cui è presidente Andrea Riccardi, ordinario di Storia Contemporanea a Roma.

Riccardi è un eminente studioso dei rapporti tra Chiesa cattolica e fascismo e durante l'evento ha rivelato che nel 1938 la Santa Sede era preoccupata della «fragilità dei cattolici di fronte alla propaganda razzista e nazionalista»

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«Mio marito suicida in Svizzera. Ma io stimo chi resta, chi rispetta la vita e la sua famiglia»

Eutanasia in Svizzera. Parla la moglie di Simon Binner, giornalista di Sky News suicidatosi nel 2016, attraverso il libro "Io sono ancora qui". Un tradimento, la scelta del marito, che l'ha portata ad opporsi ad una legge sulla morte assistita.

 

Una scelta egoistica, un tradimento. Così la moglie di un uomo, morto per suicidio assistito in una clinica svizzera, ha tolto la maschera alla sdolcinata retorica mediatica che sempre accompagna queste notizie.

Solitamente si sottolinea la scelta eroica e coraggiosa della persona suicida, decisione presa per togliere i familiari da un inutile peso di un'esistenza ormai priva di qualità. Eppure Deborah Binner, moglie di Simon Binner, giornalista di Sky News, ha già visto morire di cancro la loro figlia, tre anni prima: «Sapevo di non aver lasciato nulla di intentato nella battaglia per salvarla», ha detto. «E alla fine la sua morte fu dolce. Mentre stava morendo, mi sedetti con lei e la tenni tra le braccia, accarezzandole la testolina. Mi disse che era felice. Incredibilmente per quel momento, lo ero anch'io. Ho toccato l'amore al suo livello più profondo».

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Ondata di suicidi nell’era del benessere: ma cosa basta al cuore dell’uomo?

Suicidi nel mondo. Uno psicologo americano sul New York Times è arrivato a parlare di "una crisi di mancanza di senso", perché siamo soli in un cosmo indifferente. Tutti attendono qualcuno che porti la salvezza, ma quel Qualcuno è già venuto e gli uomini non se ne sono accorti.

 

Un'ondata di suicidi di persone, sopratutto, ricche e famose ha investito le società occidentali negli ultimi vent'anni. Si parla di un aumento del 25% dal 1999, soltanto negli Stati Uniti. Ma la nostra generazione vive il massimo confort di sempre, a livello di salute, livelli d'istruzione, redditi pro-capite, diritti individuali, tecnologia e servizi.

«Quid animo satis?», si chiedeva Francesco d'Assisi. Cosa basta al cuore dell'uomo? Ma non solo San Francesco. Perfino uno psicologo di livello, come Clay Routledge (North Dakota State University), sul blasonato New York Times

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L’apologeta protestante si converte al cattolicesimo: «E’ l’unico cammino autentico»

Protestanti convertiti. Una dirompente conversione, quella del giovane apologeta calvinista J. Luis Dizon, molto attivo e combattivo contro il cattolicesimo. Ma, ad un certo punto, ha ammesso che non poteva più negare l'origine autentica del cristianesimo anche osservando che i suoi argomenti trovavano facile e convincente risposta nella teologia cattolica.  

Il 31 ottobre è stata una data significativa per J. Luis Dizon, un giovanissimo blogger canadese e studente di Teologia presso l'Università di Toronto. Un "apologeta" legato al cristianesimo calvinista.

Il 31 ottobre 1517, si dice che Martin Lutero inchiodò le sue 95 tesi sulla porta della chiesa di Wittenberg, dando inizio alla Riforma protestante (in realtà è un episodio che non si è mai storicamente verificato), mentre il 31 ottobre 2007 cominciò il cammino di conversione di Lizon.

E' lui stesso ad esordire citando queste date nel suo sorprendente ultimo articolo del suo blog. Sì, perché il 31 ottobre 2018

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