“La Croce” in edicola, risponderà alla disinformazione dei media

La croce adinolfiHa chiuso i battenti l’“Unità”, seguita dalla “Padania” e da “Europa”, ogni numero de “Il Manifesto” potrebbe essere l’ultimo, i radicali e i loro mille tentacoli mediatici stanno chiudendo baracca e, sopratutto, burattini. “Il Fatto Quotidiano” senza Berlusconi è in declino e ad inizio 2014 il quotidiano più in crescita di lettori era Avvenire”.

In mezzo a questa desolazione Mario Adinolfi, ex parlamentare e co-fondatore del Partito Democratico, ha avuto la brillante (o pessima, secondo altri punti di vista) idea di fondare un nuovo quotidiano, “La Croce”, che sarà in tutte le edicole da domani mattina. Lo abbiamo ascoltato in questi mesi e ne abbiamo parlato spesso, ha avuto il grande merito di calamitare attorno a sé una folla enorme di cattolici e credenti, ma anche diversi laici, di destra e di sinistra, impegnati come voce fuori dal coro su quelli che ha chiamato “falsi miti del progresso”. Il libro “Voglio la mamma” è stato all’origine della nascita di centinaia di circoli “Voglio la mamma” in tutta Italia che in questi mesi hanno organizzato dibattiti e convegni cittadini ai quali ha partecipato lo stesso Adinolfi, dal Nord al Sud Italia (125 date in otto mesi).

Un ottimo oratore dotato di ottime ragioni, convincenti e rispettose per rispondere a coloro che «offrono una visione irreale e mistificata, secondo cui il “bene” sarebbe un’accettazione supina di un progresso in cui non si può neanche più chiamare la mamma con questa parola, ma bisogna rifugiarsi nel politicamente corretto di “genitore 1 e genitore 2», ha affermato. “La Croce” sarà un quotidiano di attualità che tratterrà tutti i temi trattati dagli altri quotidiani ma con uno sguardo diverso, non prono al politicamente corretto. Dunque uno sguardo libero. «Non sono spariti i difensori dei più deboli, neanche a sinistra. Si sono solo intimiditi. Occorre restituire loro coraggio. È una questione che riguarda non solo la sinistra italiana, ma anche e forse soprattutto il mondo cattolico italiano».

E’ divertente osservare i celebratori della libertà d’espressione che manifestano a favore della satira dissacrante (e offensiva) di Charlie Hebdo e poi sono i primi a tentare di tappare la bocca ad Adinolfi e ai convegni a favore della famiglia, magari attraverso il ddl-bavaglio Scalfarotto (soppresso definitivamente anche grazie al popolo che l’ex parlamentare di sinistra ha contribuito a risollevare). Il direttore de “La Croce” ha la capacità di portare allo scoperto questi bigotti fondamentalisti e ne vedremo certamente delle belle. Lotterà con armi pari (o quasi) contro la disinformazione e le menzogne di “Repubblica”, cartaceo contro cartaceo (ma anche sito web e pagina Facebook), tutte le mattine in edicola (anche in abbonamento). Sostenuto solamente dai lettori, senza finanziatori.

Durante un incontro pubblico vicino a Milano una docente universitaria ha avvertito Adinolfi del rischio di trasformare la difesa dei temi eticamente sensibili in ideologia fondando un mero “quotidiano pro-life” (ovvero propaganda di alcuni temi senza contesto e senza un contemporaneo annuncio di cosa significhi per l’uomo l’importanza della “croce”), esattamente come fa il resto dei quotidiani (dalla parte opposta, ovviamente). Siamo sicuri che questo rischio non si verificherà.

La redazione

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37 commenti a “La Croce” in edicola, risponderà alla disinformazione dei media

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  1. Gabriele ha detto

    Certamente una bella notizia:D Però è vero che il ddl Scalfarotto è stato soppresso definitivamente? Io sapevo che Scalfarotto, vista l’inaspettata reazione contraria, lo aveva messo diciamo in stand-by, ma senza rinunciarvi.

    • Jack ha detto in risposta a Gabriele

      E quindi in politichese significa che è soppresso 😉

      • Annalisa ha detto in risposta a Jack

        Temo di no. Ora è congelato in attesa di passare al Senato, ma prima o poi passerà, almeno io credo. La mobilitazione delle Sentinelle, Vogliolamamma, la Manif e molti altri, però, gli stanno rendendo il percorso difficile e soprattutto favoriscono critiche e discussioni da parte di chi ancora non ha capito quanto sia distruttivo.

    • Dario* ha detto in risposta a Gabriele

      Temo che abbia ragione tu al riguardo Gabriele, anche secondo me è solo questione di tempo

  2. Li ha detto

    E’ simpatico osservare i celebratori della libertà d’espressione che manifestano a favore della satira dissacrante (e offensiva) di Charlie Hebdo e poi sono i primi a tentare di tappare la bocca ad Adinolfi e ai convegni a favore della famiglia, magari attraverso i ddl bavaglio Scalfarotto (soppresso definitivamente anche grazie al popolo che ha contribuito a risollevare).

    E’ come quando bloccarono Forattini perchè sbeffeggiava i politici disegnandoli a letto tra di loro a smorosare e con attributi femminili come a dire “sono la p…. di…”

    • Annalisa ha detto in risposta a Li

      Dallo “smorosare” direi che abitiamo a pochi chilometri. Chissà se da Bologna in giù lo hanno capito… certo, il contesto aiuta…

    • Fabrizia ha detto in risposta a Li

      Io sono fra i celebratori della libertà di espressione e sono a favore di Charlie Hebdo. Trovo la sua satira dissacrante, volgare, offensiva e blasfema. Ma tutta la sua blasfemia scompare a confronto della vera blasfemia mortale di chi usa le armi e li massacra. Domani comprerò il loro numero speciale e forse mi abbono pure. E con grande piacere mi abbonerò anche a La Croce.

  3. Sophie ha detto

    Un in bocca al lupo a Mario!

  4. andrea g ha detto

    Ieri sera a Piazza pulita, il signor Carlo Freccero, già
    direttore di Rai2 e Rai4, parlando dei fatti di Parigi,
    è riuscito a scaldarsi con la consueta eleganza nevro-
    adolescenziale solo quando ha potuto dire che “la Chiesa
    cattolica è la stessa cosa” (dell’Islam oppressivo
    e bigotto, se non anche altro).
    Niente di nuovo (http://www.bastabugie.it/it/articoliphp?id=2215),
    ma è anche pensando ad un “intellettuale” del genere che
    auguro al giornale di Adinolfi il miglior successo.

  5. GiuliaM ha detto

    A proposito di disinformazione, scusate l’OT ma vi invito a leggere questo: http://www.nextquotidiano.it/lincredibile-titolo-corriere-sera/
    Come vendersi e fare il gioco dei terroristi per qualche copia di giornale venduta in più…

    • Piero ha detto in risposta a GiuliaM

      Vabbe, quello rientra nella normale ignoranza dei giornali in genere.
      Figuriamoci. Come se uno indovinasse la password del tuo profilo twitter e disponesse dei tuoi files nel tuo computer! E’ solo per fare scena…

    • Danilo ha detto in risposta a GiuliaM

      Ti do una mano del perchè uno atacca i social network come twitter,semplicemente per esegure tecniche di social engeering dopo,in particolare se io riesco a installarti un hjjacker nel tuo pc posso ottenere tutte le informazione che batti sulla tastiera che mi vengono rispedite presso un server in rete….ti auguro di non battere sulla tastiera il tuo accunt paypal.
      In particolare l’unica cosa a cui serve l’hacking è mi sembra quello di impossesarsi delle informazioni,benche alcuni la trattino più come filosofia (vedi gli anonymous)

      Non è mica necessario mettersi a decriptare password se uno le scrive per te,nè più nemmeno di decriptare il tuo pin sul bancomat una volta che hai piazzato una telecamera che osserva cosa digita sulla tastiera:-)

        • Daphnos ha detto in risposta a Danilo

          Gli utili id**ti del potere al contrattacco…

          • Danilo ha detto in risposta a Daphnos

            Non puo essere un contratacco se avvenuto prima di quello che tutti i giornali e qutotidiani controllati da un potere oscuro dicono oggi.

            Secondo te “Next” è più affidabile di tutta la stampa nazionale europea secondo me no,però d’altra parte è un po come l’articolo uccr:

            E divertente anche per me,osservare un giornale perseguitato da “forze oscure anticristiane” come la Croce, che esce in edicola con le stesse forze oscure che non fanno niente per non farlo uscire in edicola,ma allora se giustamente la Croce esce in edicola dove stanno queste benedette forze oscure che impedirebbero alla Croce di espeimersi?Ma ametto che mi sono sempre piaciute le storie di Moliére tipo “Le Malade imaginaire”,si perchè stante ai fatti La Croce uscirà in edicola e Adinolfi l’ho sempre visto anche in televisione,mi sa,che forse,se Moliére fosse vive potrebbe scrivere una nuova commedia intitolata:”Il perseguitato immaginario”.

            E poi ho un’altra domanda essendo nuovo di qui,ma il grassetato negli articoli serve per ribadire gli slogan o le ragioni?

            • Daphnos ha detto in risposta a Danilo

              Non è un contrattacco, ma è una rappresaglia, secondo te?

              Scusa, non è che potresti ordinare un secondo le idee?

              Non ho idea se ci siano a giro, nella redazione della Croce, dei malati immaginari. So che ci sono dei malati reali, ricoverati in ospedale, in seguito alle aggressioni alle Sentinelle in Piedi, delle quali la Croce si farà portavoce. E so che non ci saranno condanne per gli aggressori. Quindi, qualche forza che vorrebbe impedire la pubblicazione c’è, anche se non metterà in pratica i suoi intenti al modo dei Kouachi, e si è palesemente manifestata in quell’occasione. Hai mai sentito nessuno dire “là dove si parla di diritti (quello di comprare bambini, nota mia), non ci può essere libertà di espressione”? Facci caso, bimbo.

              Il grassetto (grassettato?) serve a sottolineare i concetti importanti. Come in ogni parte del mondo! Che domanda è?

              • Danilo ha detto in risposta a Daphnos

                Raprresaglia vuol dire reazione visto che in questi giorni stanno attaccando tutti i siti di propaganda isis.E non sai che non e logicamente possibile che una persona o un quotidiano non puo pubblicamente uscire in internet o in edicola ,per es a Cuba non si puo usare pubblicamente internt.Ma la croce uscira in edicola ergo nessuna liberta di stampa e stata violata.Se quindi esce in edicola perche ne limitano la liberta di stampa?

                Le sentinelle in piedi non c’entrano niente….c’entra che se sei libero di scrivere cio che vuoi diventa logicamente impossibile e contradditorio che contemporaneamente qualcuno ti perseguiti…poi nell’imagunazione tutti stato perseguitando e complottando contro la Croce o Adinolfi.

        • GiuliaM ha detto in risposta a Danilo

          Anche loro sono tutta scena, entrano in azione solo quando accade qualcosa di sensazionale per sfruttare l’onda e farsi pubblicità…

      • Piero ha detto in risposta a Danilo

        Cosa c’entra attaccare un social network con installare un hijacker?
        Il “social network” risiede su un computer (una serie di computer) su cui il Pentagono non ha alcuna autorita’, e di cui non ha alcuna disponibilita’, ma apre semplicemente un profilo (di per se’ pubblico).
        Puoi hackerare tutti i profili twitter, facebook, instagram che vuoi, e non avrai un solo file che risiede nei computer della “vittima” (a meno che non abbia usato la stessa password per il social network anche per qualcos’altro, ma devi stare a provare), ne’ tantomeno potrai installare alcunche’ sul computer della vittima.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Danilo

        Sarà come dici, ma spero vivamente che la CIA non si faccia fregare da un banale keylogger… e poi mi sfugge il passaggio password twitter -> trojan sul computer. La password mica è memorizzata sui server della CIA, ma su quelli di Twitter.

        http://xkcd.com/932/

        • Danilo ha detto in risposta a GiuliaM

          No per quello serviva Assange che in effeti aveva scatenato un casino,per questo ho scritto social engeenering.

          Ma chi gli anonymous sembrano a tutti gli effetti gente impreparata,considera che molti di loro sono programmatori informatici proprio:

          Alla fine del 2010, il sito WikiLeaks (usato da informatori come archivio di documenti) passò sotto forti pressioni per interrompere la pubblicazione di documenti diplomatici segreti degli Stati Uniti. In risposta, Anonymous ha annunciato il suo sostegno a WikiLeaks. Operation Payback ha cambiato il suo obiettivo per sostenere WikiLeaks[9] e ha lanciato gli attacchi DDoS contro Amazon.com, PayPal, MasterCard, Visa e la banca svizzera PostFinance, in rappresaglia per comportamenti anti-WikiLeaks sotto il nome in codice di “Operazione Vendetta Assange”. A causa degli attacchi, i siti web di MasterCard e Visa sono stati messi offline l’8 dicembre. Un esperto di sicurezza e minacce informatiche dei laboratori di Panda Software ha dichiarato che Anonymous ha anche lanciato un attacco che ha reso non disponibile il sito web del procuratore svedese quando il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, è stato arrestato a Londra e ha rifiutato la cauzione in relazione alla questione dell’estradizione in Svezia.

          Per citarne qualcuno.

          • GiuliaM ha detto in risposta a Danilo

            So benissimo che Anonymous è composta tra l’altro da programmatori (per fare quel che fanno una certa conoscenza di programmazione ci vuole, anche se un DDoS non è complicatissimo paragonato ad altre tecniche) e che son tutt’altro che sprovveduti, stavo criticando il fatto che si muovano solo sotto l’onda mediatica.
            Inoltre il social engineering non credo funzioni con la CIA… E siamo già andati troppo OT quindi mi fermo.

            • Danilo ha detto in risposta a GiuliaM

              Veramente il social engeering sarebbe il modo piu semplice visto che tutte le reti della CIA la maggioranza sono chiuse non sono reti internet,sono escluse da internet o almeno cosi dicono.Per tecniche di socisl engeneering mi riferisco alle stesse tecniche di Kevin Mitnick,che utilizzano anche informazioni fisiche non tanto informatiche,che prorio con queste tecniche era entrato nel computer del governo degli stati uniti,ergo nessun sistema informatico e impossibile da violare ma solo estramamente difficile,ma estremsmente difgicile non implica impossibile.

              • Danilo ha detto in risposta a Danilo

                E comunque non stavano mica violando i pc della Cia stavano i violato reti di comunicazione pubbliche non l’intero pentagono,perche sono reti separate,e la cosa e stata pure confermata dalle testate americane.La fonte e’ il ministero della difesa e il Wall street Journal,hanno violato tuttavia solo il canale youtube,ma solo per fare propaganda,ovvio che informazioni sensibili non dovrebbero averne prese il che non implica che nessun atacco non c’e’ stato come dice il next.

                • Piero ha detto in risposta a Danilo

                  beh, non vorrai spiegare reti di calcolatori ad un ingegnere informatico, spero! 😀
                  Non stavano violando nessuna rete pubblica, non hanno certo fatto un attacco “man-in-the-middle” o sniffato tutti i router che portano alla CIA, ma semplicemente sfruttato un qualche exploit che permette di inserire contenuti in un profilo non proprio. tutto qua. Una ragazzata. Una volta li chiamavano “script-kiddies”

              • Piero ha detto in risposta a Danilo

                Ma cosa ci puo’ essere di interessante sull’account Twitter della Cia?
                Diciamo che un novello Kevin Mitnick telefona alla CIA dicendo “Siamo di Twitter, per favore potreste cambiare la password del vostro profilo visto che ci sono stati problemi?”. A parte che e’ una tecnica vecchia, poteva andare bene negli anni ’80-’90… OK, quello della CIA ci casca e cambia la password. E poi? Cosa ha ottenuto? Nulla di nulla.

                E poi invece si’, sono proprio “reti internet” come le chiami tu.

                • Danilo ha detto in risposta a Piero

                  Certamente questo implica che c’e’ stato un atacco informatico,e cwrtamente questo rientra tra i fini del terrorismo jhiadista farsi propaganda in pubblico,permetti che farsi propaganda proprio dall’accunt youtube della cia e di twiter vuol dire perculare chi si batte contro lo jhiadismo.Quindi era gia in partenza un n somo modo di farsi propaganda addiritura dagli accunt publici della cia.Anzi proprio perche lo fanno dai canali pubblici cia che fa effetto,im un qualunqie alltro afcount non avrebbe lo stesso impatto sociale.

                  • Piero ha detto in risposta a Danilo

                    ma l’account CIA o del Pentagono hanno la stessa probabilita’ di essere bucati del tuo, essendo youtube/twitter/facebook fuori da ogni autorita’ informatica dei suddetti.

          • Piero ha detto in risposta a Danilo

            non serve essere programmatori per lanciare attacchi DDoS…

            • Danilo ha detto in risposta a Piero

              E gia non serve fra l’altro saper programmare un malwere che esegua in automatico ddos…nemmeno serve non esserlo.Gli script kiddies non sanno come si scrive un exploit,lo lo prendono gia pronto sulla rete .

  6. Piero ha detto

    No, dico… ma lo avete sentito stamattina Adinolfi su La7??
    I peggiori luoghi comuni sulla Chiesa…
    (cito a memoria): “Crociate, Caccia alle Streghe, Iquisizione… tutto vero! Ma il Cristianesimo si e’ fatto attraversare dall’Illuminismo e dalla democrazia ed e’ migliorato!”
    Ma per favore!
    Se avevo una minima voglia di comprare il suo giornale, questa sua sparata me l’ha fatta passare subito.
    Rimane pur sempre uno del PD. E ho detto tutto…

    • Fabrizia ha detto in risposta a Piero

      Non ho sentito Adinolfi. Allora, dovrò comperare qualche numero del suo giornale e farmi un’idea, prima di abbonarmi…

  7. Danilo ha detto

    Questa non me la perdo,quando mai non leggero un quotidiano “la crociata”…ehem no scusate una svista la croce, che Renzi risulta un dilettante in oratoria rispetto a Adinolfi.

    Tranquilli sono rispettoso gia della prima balla;se qualcuno ti blocca a pubblicare la Croce perche stai uscendo in Edicola?

  8. Danilo ha detto

    E se qualcuno perseguita la liberta di espressione di Adinolfi perche’ spesso lo invitano su la7 a farsele suonare da Cqcciari?No scherzo….si volevano tutti “perseguitati’ cosi in Corea del Nord o a Cuba.

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