Unioni civili, Mario Adinolfi stravince contro un confuso Umberto Galimberti

fuoriondaQuella scorsa è stata la settimana di propaganda aperta del mondo mediatico a favore del ddl Cirinnà sulle unioni civili, senza alcuna prudenza o rispetto verso un dibattito che divide pesantemente gli italiani. Oltre alle soubrette Barbara D’Urso, Fiorella Mannoia e Dario Canino, si sono schierati tutti i conduttori televisivi di tutte le trasmissioni e di tutti i canali principali, così come tutti i principali quotidiani. Stasera andrà in onda il Festival di Sanremo, pensato chiaramente come uno spot per l’utero in affitto: ospite d’onore Elton John e Nicole Kidman, paladini dell’utero in affitto, mentre Hozier canterà un vecchio brano che parla di Chiesa e omofobia.

Una profonda frattura tra l’irreale mondo dello spettacolo e dell’informazione, e quello del popolo. L’agenzia di sondaggi Ixè, su commissione di Agorà (trasmissione di Raitre) ha infatti certificato: «Il 50% dei cittadini italiani intervistati, se sedesse in Parlamento, voterebbe a favore del ddl Cirinnà sulle unioni civili, 3 punti percentuali in meno del sondaggio condotto la scorsa settimana, prima del Family day. Il 43% voterebbe contro mentre il 7% non prende posizione. Lo stesso campione statistico, alla domanda più esplicita sulle adozioni per i gay, ha risposto in modo diverso: appena il 20% è favorevole (7 giorni fa era il 24%), mentre il 73% contrario (il 29 gennaio era il 67%)». Dopo il Family Day, quindi, lo dicono i sondaggi, gli italiani hanno iniziato a cambiare idea e, conseguentemente, anche in Parlamento il ddl Cirinnà è entrato in crisi. Prima del 30 gennaio scorso era una cosa data per certa, oggi 40 senatori si sono appellati alla Corte Costituzionale, il Movimento 5 Stelle ha aperto un dibattito al suo interno (con tanto di pagina Facebook a favore della famiglia naturale) lasciando libertà di coscienza ai parlamentari, nel Partito Democratico si sono aperte voragini interne, Forza Italia (su approvazione di Berlusconi) voterà, compatto, nel caso non vi saranno modifiche al testo (cioè, stralcio della stepchild adoption e della, comunque incostituzionale, equiparazione al matrimonio). E c’è chi sta già pensando al referendum abrogativo nel caso la legge dovesse passare.

Per il movimento arcobaleno è un periodo nero, dopo l’icona gay Roberto Saviano che ha definito i figli dei “piaceri obbligatori” per gli adulti, ben tre trasmissioni televisive, che avrebbero dovuto essere sponsor delle unioni civili, si sono invece rivelate un tremendo autogol: la prima, Fuori Onda del 31 gennaio scorso, ha dato voce ad una coppia omosessuale con figlio che ha dichiarato, in diretta: «la madre non serve, è un concetto antropologico», creando polemiche anche tra i favorevoli al ddl Cirinnà. La seconda, le Iene del 5 febbraio 2016, ha dato voce al senatore PD Sergio Lo Giudice e al suo compagno omosessuale, i quali hanno imbarazzato persino l’intervistatrice raccontando con nonchalance come hanno acquistato un bambino all’estero, quanto lo hanno pagato, come gli hanno impedito di essere allattato dalla madre («perché è molto importante che fin da subito non si crei il legame tra madre e figlio», hanno detto), ammettendo che il ddl Cirinnà servirà per legittimare ciò che hanno fatto, confermando così i timori dei contrari al disegno di legge.

La terza trasmissione televisiva è stata Fuori Onda due sere fa su La7, che ha visto tra gli ospiti Umberto Galimberti, Marco Pannella e Mario Adinolfi. Contando anche i due conduttori, voleva essere il solito 4 contro 1 secondo gli autori. In realtà, oltre alla sorpresa di Pannella che si è mostrato perplesso e prudente sul ddl Cirinnà, gli spettatori hanno assistito ad un lucidissimo Adinolfi che ha risposto, con puntualità e cognizione di causa, alle sciocchezze del filosofo Galimberti (forse depresso, sicuramente plagiatore), particolarmente adirato contro “i cattolici”. Abbiamo sintetizzato tutto in un video, calcisticamente parlando il risultato è stato uno schiacciante 6-0 a favore dell’ex parlamentare PD, oggi tra i portavoce del Family Day, che ha abilmente svelato anche l’ipocrisia e i noti trucchi dei due conduttori (chiamarli giornalisti è troppo), Labate e Parenzo. Il filmato (qui di seguito) dura 30 minuti circa, assicuriamo che vale la pena guardarlo per chiarirsi ulteriormente le idee sul tema che sta animando il dibattito nazionale in questi giorni.

 

Qui sotto il video che abbiamo realizzato (pubblicato anche sul nostro canale Youtube)

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54 commenti a Unioni civili, Mario Adinolfi stravince contro un confuso Umberto Galimberti

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  1. muro ha detto

    Adinolfi ha dalla sua la giovialità che si nota anche quando si infervora nei discorsi.
    Galimberti invece è uno di quelli che non sanno far altro che parlare con cupezza, astio e sufficienza (per non parlare poi di boiate palesi, ad esempio il discorso che ha fatto sull’obiezione di coscienza)

  2. Mariangela ha detto

    Galimberti confuso? depresso? plagiatore? ma che trasmissione avete guardato? comunque complimenti perchè ci vuole talento a distorcere la realtà. Galimberti era perfettamente lucido, non so se posso dire la stessa cosa di chi ha scritto l’articolo.

    • Panthom ha detto in risposta a Mariangela

      Basta vedere il video…la mistificazione della realtà non attacca più 🙂
      Se Galimberti era lucido nella sua ira contro il “materialismo cattolico” allora è preoccupante. Non a caso è talmente lucido da essere un plagiatore professionista, come tutti sanno. E poi parla agli altri di etica e morale…si vergogni!

    • Sergio ha detto in risposta a Mariangela

      Pensa se non fosse stato lucido….!

      • Gabriele ha detto in risposta a Sergio

        Per me, probabilmente Galimberti è stato definito depresso perchè nel video appare come un musone che non sorride mai^^.
        Comunque molto bello e giusto l’intervento di Adinolfi, vorrei solo aggiungere una correzione a quello che ha detto Galimberti sula fede che non ha bisogno di prove. In realtà quel passo giovanneo (‘Beati coloro che, pur non avendo visto, crederanno’) è un esempio di traduzione imperfetta ormai entrata nella vulgata, come il Padre Nostro che ci dovrebbe indurre in tentazione. In realtà il verbo corretto è ‘hanno creduto’, quindi Gesù non parla al futuro, ma al passato, riferendosi a coloro che hanno creduto ai testimoni della resurrezione, quindi senza bisogno di apparizioni del Risorto.

    • muro ha detto in risposta a Mariangela

      lucido lo era anche secondo me, la parola confuso effettivamente non è corretta, questo però non toglie la cupezza e il disprezzo con cui ha trattato gli argomenti e una categoria particolare di persone.
      Mi sapresti comunque spiegare, Mariangela, dal tuo punto di vista che evidentemente collima con quello di Galimberti, la tua posizione sull’obiezione di coscienza e sulla coscienza? ovviamente non limitandoti all’obiezione prevista dalla legge 194 e facendo se possibile dei paralleli.

  3. Gennaro ha detto

    Adinolfi tanta roba! Grandissimo!

  4. beppino ha detto

    Mario Adinolfi secondo me é stato in gamba, soprattutto limitando quanto possibile “prevaricazioni” vocali negli interventi (caratteristica fondamentale ad esempio dell’ “incontro” fra la Miriano e Crocetta… “incontro” anche in questo caso mal gestito da due giornalisti ineluttabilmente, oltre che maldestramente, di parte).

    Non so se passerà o meno questa fesseria di legge; in ogni caso é auspicabile la nascita di un nuovo partito che faccia dei temi etici IL motivo iconale. E’ necessario e auspicabile… non se ne può più di “intellettuali” e “classe dirigente” da strapazzo uniti negli ultimi anni solo dal collante dell’anticlericalismo (e fin qui potrebbe anche essere accettabile…) ma soprattutto dalla avversione “preconcetta” ed “ideologica” verso tutte le manifestazioni pubbliche e di popolo del mondo cattolico e dei valori portanti del cattolicesimo. Per non parlare della sudditanza e servilismo culturale a 90° verso il mondo anglosassone e del nord europa in genere…. Sull’argomento candiderei proprio Adinolfi a tirare la carretta…

    • francesco r. ha detto in risposta a beppino

      Se mi posso permettere, sono in parziale disaccordo sul fare un partito il cui motivo “iconale” sia dato dai temi etici. I temi etici sono “condizione necessaria”, ma non sufficiente: è fondamentale avere un programma ben preciso in ogni aspetto politico (in particolare sto pensando a quello economico, ma non solo) e avere a disposizione persone capaci e competenti in tutti questi aspetti. Se si fa un partito, deve essere un partito in cui certamente si mette in chiaro che certi principi non-negoziabili verranno rispettati, ma che poi non si limita a questo ma si mostra propositivo, coerente e competente in ogni altro aspetto. Infatti puntare sui temi etici come punto focale non funziona, come suggerisce l’esperimento grossolano di Ferrara con il partito no-aborto di qualche anno fa.

      • beppino ha detto in risposta a francesco r.

        Condivido le sue considerazioni. Al giorni d’oggi però é fondamentale la “distinzione” della proposta politica; se la proposta é banalmente appiattita sui consueti e spesso desueti ritornelli risulterà insipida “a priori” anche la risposta dell’elettorato. Da cui la necessità di avere poche e semplici messaggi-icona per ottenere la distinzione dagli “altri”. Per il resto le basi ed i riferimenti sono “solidi”. Mi viene in mente, ad esempio, ciò che si verificò all’inizio del secolo scorso allorchè ci fu una grande discussione circa “aprire” all’elettorato femminile (allora le donne non votavano…). Si sviluppò la discussione politica (giusto per rimarcare come sono “balle” tutte le elucubrazioni di parte circa la pochezza di come venga considerata la “donna” nel mondo cattolico) in questi termini: le sinistre erano contrarie fondamentalmente perché pensavano che i “preti” controllassero le donne (sigh), i partiti borghesi erano nella “migliore” delle ipotesi solo tiepidamente a favore e non tutti, solo i cattolici lottarono perché il diritto si estendesse senza se e senza ma. Ovviamente altri temi sono fondamentali (economia, lavoro, salute, protezione civile, carriera politica a termine, giustizia oggettiva e pragmatica, ecc…) ma nei nostri tempi ritengo che il distinguo per pochi e precisi filoni deve essere netto ed inequivocabile.

  5. Mari ha detto

    Consiglio a chiunque di andare a leggere i commenti lasciati ai post di adinolfi, dimostrano chiaramente chi siano i sostenitori della Cirinnà

  6. s ha detto

    Saviano si sente un dio. Non è che tutto quello che dici è necessariamente vero. E poi, secondo me, si sente un rivoluzionario a dire quel che dice. Quando invece è una posizione mainstream.

  7. Federico ha detto

    Nonostante tutto non riesco a disprezzare Elton John e vederlo come uno spot ambulante, la sua musica e la genialitá artistica che lo contraddistingue mi farà sempre perdonare quello che dice. Discorso inverso per Saviano, essere umano inutile e disarmante nelle boiate che spara giornalmente solo per accaparrarsi qualche consenso moralista

    • Daphnos ha detto in risposta a Federico

      Il problema non è Saviano, di cui purtroppo mi tocca a volte leggere gli sconfortante editoriali, quanto l’abbassamento delle richieste di analisi da parte degli utenti, che fanno emergere questi personaggi mediocri.

  8. Linda ha detto

    Lorella Cuccarini (madre di quattro figli) ha dichiarato in un recente dibattito televisivo che i figli non sono un diritto,ma un dono. Brava!

  9. vincenzo commercialista ha detto

    Che pena il prof.Galimberti…. come si fa, logicamente, a paragonare la donazione di un rene con la dismissione del bambino da parte della donna che lo ha partorito’? Al di là del merito della questione, si evidenzia qui una grave carenza argomentativa. E’ un ragionamento da “bar sport”.

  10. Sophie ha detto

    Avanti così Mario! 🙂

  11. Dario* ha detto

    Galimberti (12:06): “utero in affitto, bruttissima espressione”
    diciamola tutta: bruttissima espressione per orribile ed abominevole pratica

    Grandissimo Formigoni, d’altra parte non mi aspettavo meno da uno che è andato al concerto dei big 4. Avrà pure i suoi limiti ma almeno non difetta di attributi. Magari non condivido i suoi aggettivi ma non posso che apprezzare il suo coraggio!

    I presentatori sono proprio una macchietta: sgridano Adinolfi di parlare sopra a Galimberti e poi si parlano sopra l’un l’altro =P

    Galimberti che mette in bocca a Gesù il fatto che la fede dovrebbe in qualche modo prescindere dai miracoli, fuggirli, schifarli. Se sapesse di cosa parla saprebbe anche che Gesù i miracoli li faceva quindi di sicuro non li condannava o sarebbe stato quantomeno incoerente

  12. cristina ha detto

    grande Adinolfi!!! Razionale, serenamente lucido, coraggioso.

  13. Guido ha detto

    Adinolfi è il nostro crociato, il nostro guerriero della fede, il nostro militante del cattolicesimo contro queste checche come giustamente le ha definite Formigoni. Purtroppo il ddl Cirinnà arriverà in porto, oggi Renzi ha fatto una furbata non da poco parlando di “battaglia culturale” contro l’utero in affitto così il traditore Alfano è contento di questo. Per fortuna abbiamo Padre Pio a Roma contro questo schifo: ha fatto bene il Papa a portarlo a Roma come difesa contro questo schifo.

  14. gladio ha detto

    Apprendo con piacere che Adinolfi non ha più rinnovato la tessera del PD ( Partito del Demonio? ).

  15. Luciano Salsi ha detto

    La propaganda asfissiante continua. Nella “gaia” sera di martedì grasso al maxispot di Elton John e Nicole Kidman s’è aggiunto l’armonioso duetto di Corrado Augias e Marianna Signorelli su La7. Visto che nel libero confronto delle idee fanno una magra figura, gli omosessualisti bandiscono le voci contrarie. Evviva il pluralismo e la libertà d’espressione|

  16. Dom ha detto

    Se tutti quelli che escono dalla Cattolica sono come Galimberti Dio ce ne scampi!:)

  17. Dario* ha detto

    Io ho fatto caso ad una cosa ma vorrei sapere se altri hanno avuto la mia stessa impressione. La cosa che ho notato è che l’economia italiana crolla immancabilmente quando al governo c’è qualcuno che non indulge verso le leggi omosessualiste o quando il percorso di queste ultime viene in qualche modo ostacolato, mentre dà sempre segni di ripresa quando queste cavalcano l’onda. Visto e considerato chi tira i fili dell’economia mondiale secondo me potrebbe essere più di una coincidenza ma mi piacerebbe sapere come la pensiate al riguardo

    • gladio ha detto in risposta a Dario*

      Mio buon Dario temo proprio che la tua ” impressione ” sia qualcosa di ben più concreto che un semplice sospetto ma un qualcosa che potremmo definire ( ahinoi ) cruda realtà.
      E’ ormai evidente che a dettare le linee guida dell’ economia, dell’ ideologia e perfino dell’ etica di questo nostro povero Occidente non siano i galantuomini ma i farabutti; il presidente Obama, idolo mondiale del politicamente corretto nonché dell’ italica sinistra PiDiota ha recentemente bloccato un provvedimento legislativo che avrebbe impedito il finanziamento di Planned Parentood con i soldi dei contribuenti.

      https://www.lifesitenews.com/news/breaking-president-obama-vetoes-bill-to-defund-planned-parenthood

      Dall’ altra sponda dell’ Oceano la signora Angelina ( altro grande burattinaio ),proprio in questi giorni ha stretto commossa la mano ad Erdogan esprimendo alla Turchia ed al mondo il suo più profondo disgusto verso le bombe Russe in Siria; tutto questo dopo cinque anni di massacri da parte delle milizie islamiste appoggiate dall’ amico Erdogan in combutta con quei capolavori di civiltà e democrazia di Arabia Saudita e Qatar ( questi ultimi due grandi amici del burattinaio di Washington, quello del ” love’s win ” per intenderci ).

      Molto eloquente, per esprimere un giudizio sul piano etico è anche l’ operato dei due ” aiuto burattinaio ” di Londra e Parigi.

      Dunque, come dicevamo, in Occidente comandano i farabutti; quindi va da sè che se al centro di comando ci sono dei manigoldi nelle ” filiali” non ci possono essere i galantuomimi o almeno qualcuno che non la pensi come il
      ” direttore”, e se ci sono vanno rimossi con qualsiasi mezzo e sostituiti con dei fantocci ( Italia docet ).

      A dimostrazione di quanto detto basterebbe consultare le tabelle sugli indicatori economici alla vigilia dell’ ” era Monti ” ( tasso di disoccupazione , deficit pubblico, percentuale deficit PIL, carico fiscale, produzione industriale e quant’ altro )con gli stessi indicatori ad oggi e…e qualcuno mi spieghi lo spread a oltre 500 di allora contro i 140 di oggi, i titoloni ” FATE PRESTO! ” sul più autorevole quotidiano economico nazionale di allora con la relativa flemma con cui oggi viene digerito il collasso di intere banche.

      Pertanto, caro Dario devo amaramente constatare che la tua impressine non è nient’ altro che il risultato di una semplice addizione : 2+2…

      • Dario* ha detto in risposta a gladio

        Mi rincuora il fatto di non essere il solo a pensarlo anche perché io sono sempre stato piuttosto avverso al complottismo che va tanto di moda e trovarmi a pensare cose di questo tipo un po’ mi fa temere di essermi lasciato abbindolare 😉

  18. Riccardo_CS ha detto

    Galimberti è stato lucidissimo:

    non so se si vede nello spezzone di video pubblicato da UCCR, ma a un certo punto il filosofo nega la legittimità dell’obiezione di coscienza da parte dei medici che si oppongono all’aborto; l’argomentazione che adduce non riguarda la liceità o meno della pratica abortiva, ma il fatto che i medici sarebbero dei semplici funzionari che non devono rispondere al cerchio troppo ristretto della loro coscienza.

    Si tratta della stessa argomentazione che fu alla base della linea di difesa dei criminali nazisti al processo di Norimberga: “eravamo semplici funzionari che applicavano le leggi e obbedivano agli ordini”.

    Galimberti ha esplicitato la vocazione totalitaria del suo pensiero e così diventa chiaro perchè il suo argomento principe sia quello di tappare la bocca al dissenso e in particolare ai cattolici: non perchè non abbia argomenti, ma perchè è proprio quello il suo argomento.

  19. Marcello Furiani ha detto

    Siete un branco di integralisti senza etica, militanti dell’Isis cattolica, tragici e grotteschi nel vostro maleodorante oscurantismo. E anche vili: mai che articoli come questo, che sbavano odio e intolleranza, vengano firmati. Tipico dei cattolici di retroguardia: tirare il sasso e nascondere la mano.

    • Erdo ha detto in risposta a Marcello Furiani

      Ma redazione, approvare un commento del genere PERCHÉ?
      Contiene argomenti confutatori? NO
      Contiene argomenti attinenti all’articolo? NO
      Contiene argomenti a favore del ddl Cirinnà? NO
      È solo una massa di insulti e accuse infondate che non dimostrano nulla e non fanno altro che squalificare chi le ha scritte. Occupa inutilmente spazio nel database (che voi pagate) e fa perdere tempo ai lettori.

      • Marcello Furiani ha detto in risposta a Erdo

        Viva la tolleranza, vero Erdo?

        • Erdo ha detto in risposta a Marcello Furiani

          Mi spieghi cosa ci sarebbe da “tollerare”?
          Non è che uno va a fare il vandalo e poi invoca la tolleranza per passarla liscia…
          E invece di ammettere di aver scritto solo imbecillità inutili cerchi pure di fare la vittima!

  20. Marcello Furiani ha detto

    Cosa prevede il disegno di legge Cirinnà? Le convivenze tra persone dello stesso sesso disciplinate nel codice civile con diritti assai simili a quelli derivanti dal matrimonio. Il testo disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali e la convivenza in genere. In sostanza crea un nuovo istituto per coppie dello stesso sesso. Estende alle unioni civili la cosiddetta stepchild adoption, ossia l’adozione del bambino che vive in una coppia dello stesso sesso, ma che è figlio biologico di uno solo dei due, prevista dall’articolo 44 della legge sulle adozioni. NESSUNA modifica al testo sulla fecondazione assistita.
    In altre parole, il Cirinnà prevede la sola adozione del figlio del compagno/a, non apre al momento a nessuna adozione esterna e non parentale, deve anzi istituire le unioni civili che saranno cosa diversa dal matrimonio, e non apre assolutamente a nessuna maternità surrogata in Italia.
    Il problema, qualsiasi opinione si abbia, è sempre il solito: dietro la repressione dei diritti civili si nascondono sempre un’intolleranza e una discriminazione dettate dal pregiudizio, in questo caso l’omofobia.
    Abbiate almeno l’onestà intellettuale di ammettere che siete omofobi. E, ripeto, di firmare gli articoli con nome e cognome.

    • Michele ha detto in risposta a Marcello Furiani

      L’utero in affitto è la “conditio sine qua non” della stepchild adoption. Nel caso in cui una coppia gay allevi un figlio nato da una precedente relazione etero di uno dei due, non v’è necessità di aggiungere un altro genitore, visto che il bambino ne ha già due. Senza tener conto che i genitori sarebbero comunque moltiplicabili, dal momento che il genitore gay, se la prima unione civili si è dissolta, può legarsi ad altri partner.
      Nel caso invece di procreazione tramite un terzo esterno alla coppia (maschile) occorre ricorrere all’utero in affitto, piaccia o meno. Senza utero in affitto non c’è procreazione e non c’è stepchild adoption, il primo precede e fonda logicamente gli altri. Per questa ragione essere contrari all’utero in affitto e favorevoli alla SCA è schizofrenico, se non francamente ipocrita.

      • Michele ha detto in risposta a Michele

        Un’altra osservazione: se veramente lo scopo della SCA fosse l’interesse del bambino, allora ci si preoccuperebbe di estendere tale opzione a casi che vanno ben al di là della coppia dello stesso sesso. Infatti esistono situazioni di genitori single o vedovi nelle quali si sono creati tra il bambino e altre figure (che possono essere parenti o amici del genitore) legami affettivi che possono essere equiparati, dal punto di vista fattuale, a quelli col genitore. Se vale nel caso di coppie gay, perché non vale in questo caso? Non ha senso obiettare che i parenti del genitore hanno già vincoli giuridici col bambino: detti vincoli non sono quelli genitoriali, ed anzi un “upgrade” di essi andrebbe veramente nel senso dell’interesse del minore (non sono i sostenitori della SCA a dire che i figli sono di chi li cresce e non di chi li genera?).
        Ed invece la Cirinnà, vincolando la SCA alla sottoscrizione di un’unione civile, impedisce ad es. ad un padre vedovo di far adottare il bambino dalla propria sorella (che parimenti l’ha cresciuto), perché vieta le unioni tra consanguinei.
        La SCA mostra così il suo vero volto: lungi dall’essere una norma a favore del bambino, è invece ciò che appaga l’ansia di legittimazione sociale delle coppie gay. In tale prospettiva il bambino è strumento per questa legittimazione; strumento che può essere coccolato, vezzeggiato, ecc. e tanto più lo è nella misura in cui la coppia gay ne riconosce l’utilità ai fini della propria affermazione.

    • Mari ha detto in risposta a Marcello Furiani

      Ma tu credi di essere tanto intelligente a fare questi commenti, ma poi sai spiegarmi perché nella maggior parte delle trasmissioni a sfondo propagandistico (a favore della Cirinnà) citate nell’articolo erano presenti coppie omosessuali che avevano fatto ricorso all’utero in affitto, se questa legge con l’utero in affitto non c’entra niente? Rispondimi e poi vedremo se vale la pena discorrere con te

    • beppino ha detto in risposta a Marcello Furiani

      Da come si é presentato () come non dire “da che pulpito viene la predica”.

      E non stia a parlare di onestà intellettuale… da come ha cominciato ad intervenire direi che non é proprio il caso; la violenza verbale serve solo a nascondere limiti propri e la probabile insussistenza delle proprie argomentazioni.

      Se poi ritiene di avere argomentazioni cerchi di esporle senza sparare evidenti banalità e offendere alcunchè; vedrà che alla fine sono proprio le considerazioni degli altri che forse possono dare “qualità” e “importanza” alle sue considerazioni.

      Le consiglio infine di andare ad approfondire i termini “integralismo”, “etica” e soprattutto “viltà” o ignavia (elementi cardine delle argomentazioni laiciste, maestri nel trasferire a chi non può difendersi la soluzione dei “problemi” del quotidiano, tra cui metterei ovviamente il presunto diritto di due o più omo o di due o più lesbiche di epigonare la famiglia naturale destinata a garantire a priori il “massimo” della resa nel far nascere e crescere i figli).

      Quanto alla firmetta mancante se riterrà opportuno le risponderà la Redazione. Di primo acchito mi vien da invitarla da leggersi le finalità di questo sito e quali sono i collaboratori fissi; vedrà che riuscirà a farsi una ragione del suo importantissimo problema e probabilmente ritornerà a dormirci su durante la notte.

    • Niky ha detto in risposta a Marcello Furiani

      “Abbiate l’onestà di mettere in piazza nome e cognome…”
      Altrimenti come lo mettiamo in piedi questo benedetto linciaggio mediatico?

      A parte gli scherzi…
      Credo che la redazione si mantenga piuttosto tollerante sull’approvazione dei commenti anche per tenere testimonianza (nero su bianco) del livello di intolleranza di coloro che si definiscono tolleranti insultando senza pudore gli altri; della loro mancanza di comprensione verso un modo di concepire la vita di cui non sanno e di cui non gliene frega nulla; delle loro pretese di imporre le proprie fantasie a un’intera popolazione che vive e mangia tutte altre realtà (dichiarandosi però progressisti e realisti contro le chiusure, le imposizioni e le superstizioni altrui).

      Vi prego di notare la tendenza a negare la tolleranza e la carità altrui, dichiarandosi vittime sottomesse ad insulti, facendosi paladini di una qualunque “arcobalenata” (la loro personale ‘crociata’) ed ergendosi a sommi esempi di comprensione, apertura e carità che nemmeno i santi… Tutto questo mentre insultano (ma le loro sono carezze mica insulti, suvvia!) e impongono la propria libertà d’espressione negandola ad altri anche nel loro ambiente.

      Vogliamo poi discutere di come la scienza, questa divinità esaltata e nominata spesso invano, nei casi che riguardano gli ‘aventi diritto’ (i progressisti, i fautori del domani, ‘coloro che contano’, gli ‘intelligenti’, coloro liberi dalle tenebre della superstizione, i ‘divi’…) non ha voce in capitolo o, come dicono loro, non ha bisogno di essere scomodata?

      Miei cari paladini ‘arcobaleno’…. Complimenti per l’apertura mentale nei confronti di chi la pensa diversamente, l’accettazione delle opinioni altrui, la capacità di argomentazione, la tranquillità nell’esporre le vostre tesi e nel mantenimento di una posizione neutrale…

      Continuate pure così.

      • Dario* ha detto in risposta a Niky

        Ho notato che in alcuni commenti c’è un po’ di confusione riguardo a come funzioni la moderazione del sito (sottolineo comunque che io non faccio parte della redazione né della moderazione, ho solo un po’ di dimestichezza con l’argomento). Rispondo qui ma vale anche per gli altri.
        I commenti non vengono approvati uno per uno. In generale appena uno invia un commento questo viene aggiunto al sito, eventualmente la moderazione si occuperà, in un secondo tempo, di rimuovere quelli che non soddisfano i requisiti (educazione, pertinenza, ecc.). A questo, che descrive il caso tipo, si aggiunge l’eccezione della moderazione automatica di alcuni post e cioè il sito automaticamente non pubblica direttamente alcuni commenti che contengono determinate parole chiave o altri requisiti impostati da chi gestisce il sito ma il tiene da parte in attesa di esplicita approvazione (la cosiddetta “coda di moderazione”). Quest’ultima tipologia di casi è l’eccezione, non è la norma

      • Dario* ha detto in risposta a Eliseo

        Tra l’altro è facile vedere come, una volta che la stepchild adoption prendesse piede, comincerebbero a tirare in ballo la discriminazione che le coppie gay più povere avrebbero nei confronti di quelle più ricche che possono permettersi di andare all’estero a farsi sfornare un figlio da una schiava-fattrice quindi verosimilmente comincerebbero a pretendere che tutto il costoso procedimento glielo passi la mutua (e, se tanto mi da tanto, lo otterrebbero pure, a scapito ovviamente della povera gente che sta male ed ha bisogno di farmaci e magari pure a scapito delle strutture che si occupano dei figli che vengono al mondo naturalmente)

    • lorenzo ha detto in risposta a Marcello Furiani

      Rassegnati: nessuna legge positiva potrà mai fare di una coppia gay una famiglia.
      Se anche una legge positiva decidesse che le margherite fossero come le rose, in natura le margherite saranno sempre margherite e le rose saranno sempre rose: cosa vuoi farci se la natura è fatta così?

    • Marco S. ha detto in risposta a Marcello Furiani

      Io credo che l’onesta’ si sposi con l’intelletto, se quest’ultimo (ammesso che vi sia) accetta di essere vivo ed operante, dando ai fatti ed ai concetti il loro appropriato significato, che deriva anche dalle loro inevitabili conseguenze.

      L’onesta’ senza intelletto, fa compassione.
      L’intelletto, senza onesta’, necessita’ di insultare e di trovare false accuse per prevalere.

    • muro ha detto in risposta a Marcello Furiani

      cerchiamo di non tirare in ballo futili argomentazioni come ad esempio il nick name, perchè non credo che di fronte a un nick name che dica cose a te gradite tu abbia da fare questo tipo di polemica, tantopiù che se vai a vedere il sito dell’UAAR, i nickname si sprecano.

  21. Eliseo ha detto

    più che confuso Galimberti è semplicemente una persona arrogante, intollerante e sgradevolissima.

  22. maurizio ha detto

    Ma cosa avete visto?. Per me Garimberti ha stravinto.

  23. Giovanni ha detto

    Non capisco come Galimberti possa essere definito professore e filosofo, a me è sembrato più un pover uomo ben lungi dall’essere minimamente vicino a ciò che si intende per filosofo e filosofia poveri noi, anche la filosofia con questi esponenti è diventata una barzelletta, persino marco pannella ha dovuto tacere alle farneticazioni del galimberti.

  24. fIORE ha detto

    Ho visto anche io la trasmissione e non è vero che Adinolfi ha “stravinto”. Adinolfi, come suo solito ha parlato e straparlato e ridotto le profonde e interessanti (e vere) tesi del Galimberti e le ha trasformate in “altro” e poi se l’è presa con questo “altro”. Ha dato risposte non allineate alle cose dette da Galimberti. Diciamo che “ha litigato da solo”
    Poi, siccome voi siete cattolici e Adinolfi è un fondamentalista siete dalla sua parte “a prescindere”. E va bene. Lo capisco, pur non condividendo. Pace, amore e luce a tutti voi e alle persone che amate 🙂 Fiore

  25. EquesFidus ha detto

    Faccio notare il disprezzo con cui Galimberti usa il termine “cattolici”, nonché come ci accusi di materialismo (ma non erano gli atei i materialisti?). Se questi sono i toni che un professore di 73 anni usa per screditare i suoi avversari, tradendo un rancore ed una confusione (confusione dovuta all’aderenza ideologica in salsa anti-cristiana a certe proposizioni, non credo perché pensi realmente che siano un bene certe cose) fuori luogo, credo che sia ora che si metta in pensione e la smetta di usare la sua posizione per molestare i credenti.

    • Dario* ha detto in risposta a EquesFidus

      “credo che sia ora che si metta in pensione e la smetta di usare la sua posizione per molestare i credenti”
      Se solo il mondo girasse per il verso giusto sarebbe ciò che accadrebbe, purtroppo però il mondo gira alla rovescia e non secondo ragionevolezza 🙂

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