Roberto Saviano, la violenza culturale è la tua

21 JUN 2007. ROME, LITERATURES FESTIVAL: THE INDIAN WRITER,  VIKRAM CHANDRA AND THE ITALIAN WRITER, ROBERTO SAVIANOL’amico Roberto Saviano, dopo essere stato condannato per diffamazione per aver accusato un commerciante onesto di essere un “camorrista” e dopo essere stato condannato per aver plagiato alcuni suoi colleghi giornalisti, ha preferito rivolgere la sua violenza culturale verso chi non vuole piegarsi al pensiero unico dei fantomatici “diritti omosessuali”. Diritti che non esistono, come spieghiamo qui sotto.

Lo scrittore partenopeo, si è capito in questi giorni, è particolarmente insofferente verso le “Sentinelle in piedi”, le quali hanno la colpa di manifestare pacificamente le loro idee senza accusare nessuno. Nella sua rubrica, chiamata non a caso “L’antiitaliano”, ha descritto la lettura silenziosa in piedi come una manifestazione di «forte violenza culturale». Ma è lui che pratica violenza culturale se è vero che, ha spiegato Mario Adinolfi, Saviano è stato «l’istigatore di tutta la violenza subita in una domenica pomeriggio da mamme e papà molti con i loro bambini, da ragazze e ragazzi, da sacerdoti e persone anziane che avevano deciso di vegliare per la libertà d’espressione di tutti per un’ora zitti in piedi leggendo un libro». Si parla dell’aggressione subita domenica 8 ottobre da parte di militanti Lgbt alleati agli sbandati dei centri sociali e ai giovani stalinisti di Rifondazione comunista.

«Ovviamente tutti sono liberi di manifestare il proprio pensiero, ma io credo che vegliare contro una legge che riconosce e tutela il diritto ad amare chi si vuole sia oscurantismo» ha precisato, senza però spendere una sola parola di condanna o almeno di distanza rispetto a chi ha aggredito quei manifestanti pacifici, come è stato fatto notare.  Perfino l’Arcigay ha avuto il coraggio di dissociarsi dalle violenze.

Da notare anche la mistificazione oscurantista di Saviano che accusa chi è contro il matrimonio omosessuale di voler vietare il diritto di amare. Più avanti scrive: «Non riesco a capire come si possa spendere il proprio impegno per fermare il diritto a sognare di avere una famiglia e dei figli, nonostante la propria omosessualità». Ma di quali diritti parla? Cosa c’entrano le nozze gay con il diritto di amare? Forse si vuole vietare alle coppie omosessuali di amarsi? Concordiamo con quanto è emerso nella relazione del Sinodo (di cui parleremo domani) che «le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana» e che vi possano essere «elementi positivi anche nelle forme imperfette che si trovano al di fuori» del matrimonio naturale. Ma questo non c’entra nulla con l’opportunità sociale di regolamentazione le nozze, tant’è che la relazione afferma: «Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio». E ancora: da quando il matrimonio omosessuale è un diritto? Non esiste alcun diritto al matrimonio omosessuale o alla famiglia omosessuale, come ha affermato la Corte Costituzionale con la sentenza n.138 del 2010 («l’istituto del matrimonio civile, come previsto nel vigente ordinamento italiano, si riferisce soltanto all’unione stabile tra un uomo e una donna»), aggiungendo che la legge potrebbe riconoscere unioni di diverso tipo, ma a patto che siano diverse dal matrimonio (confermando che le nozze gay sono incostituzionali). Ed, infine, da quando i figli sono un diritto? Si possono avere diritti sulle persone?

Lo ha ben spiegato anche Filippo Savarese, portavoce di “Manif Pour Tous Italia”, rispondendo agli attacchi di Saviano: «dispiace scoprire che chi si è battuto a caro prezzo per manifestare il proprio pensiero», come Saviano, «poi non solo non è disposto a fare altrettanto per gli altri, ma esprime anche la sua vicinanza a coloro che vorrebbero azzittirci per sempre. Mi sembra quindi inutile ribadire che noi non manifestiamo contro nessuno ma scendiamo in strada per ribadire quanto hanno già detto la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte costituzionale, ovvero che per tutelare la persona nella vita privata non c’è nessun bisogno di intaccare il diritto di famiglia tradizionale. È totalmente infondato dire che chi si batte per la tutela del matrimonio si batte contro il diritto di amarsi, qui si tratta di difendere un istituto di rilevanza pubblica della società».

Nell’articolo di Roberto Saviano non poteva infine mancare la strumentalizzazione (anch’essa culturalmente violenta) di Papa Francesco il quale incarnerebbe la «politica più progressista»: egli, sostiene lo scrittore, invita ad «ascoltare le richieste di questo tempo», lo fa da capo della Chiesa Cattolica, ma lo fa con una modernità che lascia senza parole. E’ vero, la modernità di Papa Francesco la si può apprezzare da queste parole, ad esempio: «nella differenza tra uomo e donna, e della sua fecondità […] riconosciamo un bene per tutti, la prima società naturale, come recepito anche nella Costituzione della Repubblica Italiana. Vogliamo riaffermare che la famiglia così intesa rimane il primo e principale soggetto costruttore della società e di un’economia a misura d’uomo, e come tale merita di essere fattivamente sostenuta». Insomma, la stessa visione delle “Sentinelle” che Saviano definisce “oscurantista”. Un conto è il rispetto delle persone, un’altra è l’istituzionalizzazione di una relazione stabile che non può essere paragonata al matrimonio, come è stato ribadito al Sinodo sulla famiglia.

La conclusione del suo articolo è che «questo Paese può ripartire solo dai diritti». Ma i diritti che ha in mente lui non esistono, mentre esistono i diritti che ha violato quando praticava «un’illecita riproduzione» di articoli altrui (come ha affermato il Tribunale d’Appello di Napoli). Ed esiste anche il diritto che lui vorrebbe negare, ovvero quello di poter dissentire pacificamente senza essere caricati da qualche fanatico o essere accusati di oscurantismo dagli pseudo-intellettuali di “Repubblica” il giorno dopo.

La redazione

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77 commenti a Roberto Saviano, la violenza culturale è la tua

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  1. Federico ha detto

    D’accordo con Saviano su tutta la linea, quello che fanno le sentinelle è puro oscurantismo. Tra qualche anno, quando i gay potranno vedere riconosciute le loro famiglie come gli altri, nessuno si ricorderà più di questo se non come una manifestazione di pochi fanatici.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

      Caro Federico, la Costituzione definisce la famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”. Se gli omosessuali vedranno riconosciuta la loro come famiglia significa che avverrà solo dopo che la Costituzione sarà stata modificata.

      Difficilmente il tuo odio potrà dimostrare che chi difende i principi costituzionali sono “pochi fanatici”. E’ molto più probabile che il fanatico sia tu, lo si capisce d’altronde dall’oscurantismo con cui ti esprimi.

      P.s. Ti ricordo che dal primo secolo si sta aspettando che termini la manifestazione dei pochi fanatici, com’erano chiamati i cristiani allora e come sono chiamati ancora oggi.

    • Sophie ha detto in risposta a Federico

      A me più che altro preoccupa non tanto il fatto che andrà in galera chi difenderà le famiglie normali come Dio ha fatto, ma cosa cavolo la vostra mente partorirà dopo aver ottenuto indottrinamento a scuola degli innocenti, matrimoni gay, adozioni gay e legge liberticida. Non ci voglio neanche pensare…

    • Marco S. ha detto in risposta a Federico

      Comunque il matrimonio non e’ un diritto, bensi’ un istituto giuridico che, in quanto tale, persegue finalita’ sociali, non finalita’ individuali.
      Mi pare che anche la Corte Costituzionale lo abbia cosi’ qualificato: l'”istituto del matrimonio”, non il “diritto al matrimonio”.

      Come nessuno pretenderebbe di chiamare “diritti” i vantaggi che derivano da taluni istituti del diritto societario, dalla prescrizione, dall’usucapione o dalla successione ereditaria, cosi’ non si chiamino “diritti” quelli che derivano dal matrimonio.
      Perché questo mi parrebbe un “cambiare le carte in tavola”.

      Pertanto insultateci, tirateci pomodori marci, rovesciateci addosso, in sequenza, secchi bitume e sacchi di piume, prendeteci a calci i “gioielli di famiglia”…. ma non diteci che nell’Italia del XXI secolo sono “negati dei diritti” !!!!

      Noi come cittadini abbiamo il pieno diritto (questo si’) di manifestare per tutelare i contenuti degli istituti giuridici che, riteniamo, vadano a beneficio della societa’ nel suo insieme, in cui anche noi, volenti e nolenti, dobbiamo vivere.
      E forse, con questo (anche se Lei non se ne ancora reso conto), facciamo pure il Suo interesse.

    • Sebastiano ha detto in risposta a Federico

      Ah, ho capito, dunque tutto accadrà “tra qualche anno”. Nel frattempo state preparando i campi di rieducazione? Vi avete fatto già inviare i progettini da Pol-Pot o fatte tutto da voi?

    • Marco S. ha detto in risposta a Federico

      Come definisce il concetto di “oscurantismo” sig. Federico ?
      Perché la parole dovrebbero servire a veicolare le idee, non il loro contrario.

  2. lorenzo ha detto

    Gli omosessuali hanno tutti i diritti? Va bene!
    Anch’io ho però il diritto di dire che le azioni omosessuali mi fanno schifo e di comportarmi di conseguenza.

    • Federico ha detto in risposta a lorenzo

      Ti piacerebbe sentire qualcuno che dice che “sente schifo” di chi va in chiesa o di chi pratica l’astinenza sessuale? Immagino di no, quindi comportati di conseguenza.

      • Michele Silvi ha detto in risposta a Federico

        Non solo diversa gente lo fa e non ci dà particolarmente fastidio (quelli di noi che hanno una coscienza storica sanno che la Chiesa è abituata a cose di gran lunga peggiori), ma non abbiamo mai chiesto una legge che punisse queste parole.
        Pensa che non esisteva nemmeno nello stato pontificio.

        • Federico ha detto in risposta a Michele Silvi

          Non avete chiesto una legge perchè la legge c’è già, si chiama Circostanza aggravante per motivi religiosi L.n. 205, art.3. , legge che guarda caso non contempla la discriminiazione di genere, che è quello che voi non volete, sebbene siano state le stesse forze dell’ordine a indicare la necessità di legiferare in tal senso.

          • Hugo ha detto in risposta a Federico

            In realtà sono le stesse associazioni omosessuali a non ritenere necessaria una legge sull’omofobia: http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2013/2013-09-17/2013091725560960.pdf

            Mi citeresti le testuali parole delle “forze dell’ordine” quando hanno indicato la necessità di questa legge?

            • Federico ha detto in risposta a Hugo

              Scusa, ti sembra corretto citare una sola associazione (cattolica oltretutto e nemmeno di omosessuali ma di alcuni loro genitori) e dire che “sono le stesse associazioni omosessuali a non volere legge sull’omofobia”? Per favore, un minimo di serietà…

              Riguardo invece la richiesta delle forze dell’ordine se ne era parlato abbastanza qualche mese fa, io ricordo l’intervista con un funzionario di p.s. che diceva che loro erano limitati proprio perchè non esisteva una legge in merito e citava una relazione della Polizia stessa, non dovrebbe esser difficile trovarla in rete.

              • Hugo ha detto in risposta a Federico

                Ah ti ricordi vagamente un’intervista, senza nemmeno citarla o postare un link, di un singolo funzionario di polizia statale. Prima invece erano le forze dell’ordine in generale…Vedi? Basta approfondire un pochino e le vostre affermazioni si rivelano subito quel che sono, bugie. E’ attraverso la menzogna che andate avanti, l’unico modo per inventarvi la realtà che volete voi.

                • Federico ha detto in risposta a Hugo

                  Scusa, ma lezioni da te non le accetto, perchè tu hai spacciato una fantomatica associazione gay (nel senso che è un’associazione patacca che esiste solo sulla carta e che non è nemmeno di gay) come il sentire delle associazioni gay in generale.

                  Quello che ho detto è comunque vero, non ho bisogno d’inventarmi dichiarazioni del genere.

                  • Hugo ha detto in risposta a Federico

                    Ancora un altro commento sprecato: avresti potuto citare la fantomatica (ed inesistente) dichiarazione delle forze dell’ordine, che poi è magicamente diventata in un secondo commento l’opinione di un singolo poliziotto, ed invece ti limiti a dire che quello che dici tu è “tutto vero”, mentre gli altri dicono solo bugie.

                    Pensa che mio cugggino ha detto che il poliziotto della tua intervista è stato pagato per dire quel che ha detto. Sei contento?

                    Non solo l’Agedo, ma decine di coppie omosessuali smentiscono l’esistenza dell’omofobia in Italia: http://www.uccronline.it/2014/04/09/i-dati-smentiscono-lomofobia/

                    • Federico ha detto in risposta a Hugo

                      No problem, l’ho trovato: si chiama Rapporto Oscad e non è l’opinione di un “singolo poliziotto” ma un documento redatto dalla Polizia e diffuso dal Ministero degli Interni. Al punto 4 dice che l’assenza di una legge contro la discriminazione per orientamento sessuale fa si che il reato venga trascritto come generico e quindi senza aggravante, oltretutto con il sistema attuale la Polizia non può fornire dati per misurare la portata reale del fenomeno. E questo è esattamente quanto disse il funzionario che ascoltai a suo tempo.

                      Veniamo ora alla tua associazione patacca: il suo sito web contiene pochissima informazione: non risulta nessuna attività, non si sa chi sia il presidente, i membri, i soci, nessuna sede, nessuno statuto, niente di niente. Anche su Google non si trova nulla, però appare una pagina FB in cui la fantomatica associazione ha ben due amici (due,caspita!)però probabilmente entrambi non sono gay ne tantomeno genitordi gay, infatti uno è un sacerdote e l’altro un militante di Alleanza Cattolica. La tua cara associazione ha tutto l’aspetto di esser stata creata solo per scrivere la lettera alla Boldrini e procurarsi l’articolo dell’Avvenire, che ovviamente non si è minimamente preoccupato di sapere se tale associazione fosse reale o quantomento si postesse definire “l’associazione dei genitori dei gay” perchè l’importante era far rimbalzare una notizia fasulla che portasse acqua al proprio mulino.

                      Ora aspetto la tua arrampicata sugli specchi, perchè so che quelli come te non desistono davanti a nulla nè tantomeno riconoscono i propri errori, anche quando sono così evidenti come il tuo.

                    • Hugo ha detto in risposta a Federico

                      Finalmente l’hai trovato…peccato che ti contraddica. Il rapporto OSCAD segnala che in Italia vi sono soltanto 28 segnalazioni all’anno di atti omofobici, dunque rilevando l’inesistenza del fenomeno omofobia. http://www.uccronline.it/2014/01/20/lomofobia-in-italia-solo-28-segnalazioni-allanno/
                      Oltretutto affermare che la Polizia non può fornire dati per misurare la portata reale del fenomeno, dimostra ancora una volta che nessuno può parlare di fenomeno dilagante di omofobia. In ogni caso in nessun punto l’OSCAD indica la necessità di legiferare sull’omofobia, dimostrando che racconti menzogne.

                      Ho visto che è stato aggiornato questo articolo: altri omosessuali contro la legge omofobia, oltre l’Agedo: http://www.uccronline.it/2014/04/09/i-dati-smentiscono-lomofobia/

      • Sophus Lie ha detto in risposta a Federico

        Caro Federico,
        in uno stato liberale per me tutti hanno diritto di manifestare. Dalle sentinelle in piedi ai sindacati in difesa dell’articolo 18. Sono fanatici, ma reprimerli non credo aiuterebbe, vedi i talebani in Afghanistan.

        D’altra parte credo sia sbagliato pensare che il Sinodo attuale farà cambiare rotta in maniera significativa sui gay e i conviventi, rinnegando 2000 anni di repressione violenta. Ricordo che il Catechismo della Chiesa Cattolica è inquietantemente sessuofobo (nel senso letterale: terrore di quello che il sesso è nei fatti, ovvero un atto sublimemente animale).

        Giusto per capire; i cattolici sono d’accordo con la seguente affermazione del CCC?
        “Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.”

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Sophus Lie

          Caro Sophus Lie, credo che la profondità del Catechismo cattolico non sia alla portata di menti superficiali come la tua. Il fanatismo ti tiene lontano dalla ragione mostrandoti solo il pregiudizio.

          Interessante la sintesi della storia della Chiesa cattolica come “2000 anni di repressione violenta”. L’ignoranza va sempre di pari passo al fanatismo.

          Il Catechismo sarebbe sessuofobo e per sostenere tale credo citi un passaggio sul piacere sessuale, che la Chiesa cattolica giustamente respinge se ha fini egoistici e non è un dono reciproco all’altro. Il non conoscere la bellezza dell’amore sessuale come dono di sé non è colpa tua, purtroppo, ma dovresti sapere che la sessualità è molto più alta di masturbazione e sveltine anonime. I sessuofobi siete voi che riducete il sesso ad atto animalesco perché avete paura della sua bellezza.

        • Aèudin ha detto in risposta a Sophus Lie

          @Sophus Lie

          “Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.”

          Significa che la sessualità serve a dare al vita ad allietare e saldare l’unione dei partner, al di fuori di questo cos’è? Fottere tanto per, se a te sta bene fallo.

          Con “ricercato per sè stesso” si intende alienazione dai rapporti con gli altri, si intente che l’altro è visto come qualcosa da scoparsi a piacimento e non come una persona ma come una bambola gonfiabile.

          Quindi direi di si, sono d’accordo con il CCC.

          Hai fatto bene a chiedere perchè avevi capito fischi per fiaschi.

        • Federico ha detto in risposta a Sophus Lie

          Credo sia inutile sottolineare che nessuna manifestazione politica va repressa, di qualunque segno essa sia. Sul resto che dici invece non sono d’accordo, perchè la Chiesa cambia, ha solo bisogno di non far notare che cambia. Mi spiego meglio: anni fa l’omosessualità era vista come un’abominio, una perversione e un vizio, oggi un disordine dei sentimenti e domani quasi sicuramente sarà vista come una differente espressione della sessualità, anche tanti cattolici ormai non albergano più dubbi. Il problema a parer mio è un altro: perchè la Chiesa arriva sempre in ritardo sulle conquiste della società? Non dimostra così di essere un’istituzione completamente anacronistica?

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

            Prendo atto che non hai voluto replicare sul divieto di nozze gay da parte della Costituzione e della Corte Costituzionale. Evidentemente hai capito di essere un fanatico su tali argomenti e quindi puntualmente disinformato.

            Mi citeresti in modo chiaro quando la Chiesa definisce “abominio”, “perversione” e “vizio” parlando dell’omosessualità? Documenti precisi per favore non “Nichi Vendola mi ha detto che..”. La Chiesa parla da sempre di “atti intrinsecamente disordinati” e mai tratta dei sentimenti degli altri. Ancora una volta si conferma: fanatismo=disinformazione.

            Approfondiresti con argomenti validi quando la Chiesa è arrivata in ritardo sulle presunte conquiste della società? Sarebbe interessante se entrassi nel merito, evitando slogan dettati dal pregiudizio.

            Hai invece ragione sull’anacronismo! La Chiesa deve tendere con tutte le sue forze ad essere anacronistica se vuole essere vera e libera pensatrice. E’ l’unica istituzione che sostiene oggi quel che sosteneva Gesù 2000 anni fa e deve restare ancorata ad allora senza mai andare al passo con i tempi.

            • Federico ha detto in risposta a Paolo Viti

              Niente da replicare perchè ti sei risposto da solo: se per approvare i matrimoni tra persone dello stesso sesso bisogna cambiare la Costituzione allora lo si farà, perchè non c’è scritto da nessuna parte che la Costituzione debba rimanere tale e quale da qui all’eternità. E poi è chiarissimo che tra il principio di eguaglianza e la definizione legale che si possa dare al termine “matrimonio” o “famiglia” deve sicuramente prevalere il primo aspetto.

              • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

                1) Prendo atto ancora una volta che riconosci che il matrimonio omosessuale è incostituzionale e che hai chiamato fanatici coloro che dicono la verità.

                2) Prendo atto che hai rinunciato a citare un solo documento in cui la Chiesa definisce “abominio”, “perversione” e “vizio” l’omosessualità.

                3) Prendo atto che pur di valorizzare i desideri di una minoranza sei disposto a modificare la Costituzione italiana, si chiama appunto dittatura del desiderio. Mi domando perché continui a discriminare gli incestuosi e i poligamici, perché il loro desiderio di essere riconosciuti come famiglia non dovrebbe richiamare il principio di eguaglianza con le coppie omosessuali?

          • Max ha detto in risposta a Federico

            Per favore, le cose non stanno in bianco e nero.

            Per molto tempo la schiavitù ed il maltrattamento degli africani e dei popoli americani nativi erano considerati leciti perché erano si riteneva che essi fossero “sotto-uomini”. Vari illuministi famosi, come Voltaire e padri fondatori degli Stati Uniti, consideravano gli ometti di colore come degli esseri inferiori e non ebbero remore a far parte di compagnie che traevano profitto dal commercio degli schiavi o tenersene a casa. Spagnoli e portoghesi infliggevano maltrattamenti agli indigeni americani perché “non avevano l’anima” e menate varie.

            Ora, chi si metteva al fianco dei poveri disgraziati? Proprio quella “istituzione completamente anacronistica”. Vari papi e religiosi si pronunciarono con durezza contro i maltrattamenti che gli indigeni americani e contro la tratta degli schiavi, perché le vittime erano esseri umani come tutti gli altri.

            Qui c’e’ un ampio e documentato dossier a riguardo:

            http://www.uccronline.it/2010/09/07/chiesa-e-colonialismo/

            E si puo’ dire come la Chiesa Cattolica, propagandando le sue idee di uguaglianza tra gli uomini, contribuì fortemente alla lotta contro la schiavitù e la vessazione dei popoli indigeni. Altro che “arrivare in ritardo sulle conquiste della società” o l’altra affermazione di alcuni secondo cui opporsi al “matrimonio gay” e’ come il razzismo. Per favore, andiamoci piano.

            La Storia, come accennavo prima, non e’ fatta da cattivi verso buoni dall’inizio alla fine. E’ sempre complessa e, a guardare attentamente, a volte non mancano le sorprese; per esempio quelli che avevi dapprincipio giudicato cattivi erano molto migliori di quanto credessi.

            Inoltre, e’ anche opportuno non giudicare in fretta e con i canoni odierni gli usi ed il linguaggio del passato. C’e’ stata una profonda educazione culturale, di modi di pensare e di esprimersi, nel mezzo. E l’evoluzione ed i cambiamenti sono tali che a volte e’ praticamente impossibile stabilire chi avesse ragione. Per le persone in passato erano “normali” cose che oggi giudicheremmo abominevoli, ed allo stesso tempo per loro sarebbero abominevoli tante cose che oggi giudichiamo normali. Gli storici di professione chiamano questi errori “presentismo”:

            http://en.wikipedia.org/wiki/Presentism

            e raccomandano di evitarli accuratamente.

            • Federico ha detto in risposta a Max

              Non vorrei cominciare una discussione che ci porta fuori tema ma vorrei solo segnalarti come in America del Nord la schiavitù è stata abolita non solo per questioni umanitarie ma soprattutto per la crescente industrializzazione e la meccanizzazione dell’agricoltura. Lo zoccolo duro dei cristiani (soprattutto al sud) non era infatti più avanti dei difensori dei diritti civili. Andando a ritroso si può dire la stessa cosa delle colonie del Sud America, la fine del massacro degli indigeni avvenne per diverse cause, una di queste era anche poter disporre di braccia che a poco costo lavorassero la terra, i sacerdoti quindi non difesero gli indigeni perchè la loro religione glielo imponeva ma perchè fortunatamente cambiarono idea e capirono che quel massacro era senza senso.

              In ogni caso io mi riferivo a tempi più moderni, anche perchè se si parla di quei secoli addietro la Chiesa era necessariamente l’unico interlocutore in materia di diritti civili, quindi ogni cambiamento passava necessariamente attraverso la sua funzione. Pensavo infatti a questioni più recenti, come la democratizzazione della società, il suffragio universale, la libertà sessuale e d’espressione o l’indissolubilità del matrimonio. Riguardo quest’ultimo caso è notizia proprio di questi giorni della maggior apertura dimostrata dal Papa e della sua esortazione alla Sacra Rota per facilizzare lo scioglimento dei matrimoni, quindi a cambiare in un qualche modo il proprio metro di giudizio. Il divorzio in Italia invece era parzialmnente previsto dal codice napoleonico e discusso in parlamento fin dall’800, sempre con l’opposizione trasversale della Chiesa. Come vedi, oggi le cose sono cambiate.

              • Max ha detto in risposta a Federico

                Le intenzioni di Abraham Lincoln non erano soltanto economiche, ne’ certamente lo erano quelle degli abolizionisti. Pero’, nell’intervento precedente mi riferivo soprattutto all’America Centrale e Meridionale; a Nord i coloni di origine britannica, di denominazione Protestante, ebbero la meglio sui francesi e sugli spagnoli ed i nativi dell’America Settentrionale dovettero vedersela con loro. Gli USA sono stati fondati da Protestanti. Allo stesso modo, lo “zoccolo duro dei cristiani” negli Stati Uniti meridionali era fatto da Protestanti, non Cattolici. Gli immigrati cattolici sarebbero poi arrivati nel Nord-Est degli USA.

                i sacerdoti quindi non difesero gli indigeni perchè la loro religione glielo imponeva ma perchè fortunatamente cambiarono idea e capirono che quel massacro era senza senso.

                Nel dossier che ho citato c’e’ la documentazione che mostra come molti membri della Chiesa Cattolica, inclusi Papi, in numerosi episodi si batterono con energia per far terminare il maltrattamento degli indigeni su basi religiose e di giustizia sociale. Alcuni protagonisti di queste battaglie furono religiosi come Antonio de Montesinos, Pedro de Córdoba, Bartolomé de Las Casas (“Il Protettore degli Indiani”), Francesco da Vitoria (uno dei fondatori del Diritto Internazionale), Antonio de Montoya e Francisco Taño. A Salamanca, nel 1500, influenti giuristi cattolici ribadivano come i popoli indigeni avessero i loro diritti alla vita ed alla libertà, quando gli Spagnoli non la pensavano proprio cosi’. I gesuiti in Brasile fornirono aiuto ed istruzione per difendersi dai perdoni e schiavisti portoghesi. Molti Papi emanarono bolle e documenti, fin dall’inizio dell’epoca coloniale e fino alla sua fine, per condannare la schiavitù degli indigeni americani e degli uomini di colore: Eugenio IV (Sicut Dudum, 1435), Paolo III (Veritas Ipsa, 1537), Gregorio XIV (Cum Sicuti, 1591), Urbano VIII (Commissum Nobis, 1639), Benedetto XIV (Immensa Pastorum, 1741), Pio VII (1815), Gregorio XVI (In Supremo Apostolatus, 1839).

                A mio parere il problema di incorrere nella fallacia del “Presentismo” e’ reale anche quando si parla di cose di 100-150 anni fa, quando si veniva educati e si pensava in maniera profondamente diversa da oggi. Pero’ possiamo provare a parlarne e, forse, si capirebbe come le cose non sono bianche e nere, come dicevo prima.

                Si potrebbe discutere a lungo delle pratiche e delle legislazioni Eugenetiche, cosi’ in voga in Europa ed America dalla fine del 19o secolo a meta’ del 20o, viste come un esempio della Modernita’ e della Scienza. Di tali pratiche e leggi immonde fecero le spese migliaia e migliaia di persone deboli e meno in grado di difendersi, spesso a loro insaputa. La Chiesa Cattolica si opponeva fermamente all’Eugenetica ed, a causa di cio’, fu apostrofata cosi’ dagli eugenisti della rivista “Eugenics rewiew” nel 1931: “Bisogna tristemente riconoscere che da qui in avanti non ci può essere nessuna tregua tra noi, che cerchiamo la salvezza a modo nostro, e i crociati di Roma. Poiché in questo caso ci troviamo di fronte a qualcosa di più che un invito a regredire al medioevo rivolto ai singoli cattolici; ci troviamo di fronte, se interpretiamo correttamente, ad un invito alla crociata contro la libertà di pensiero e di azione dallo Stato moderno”. Sempre i soliti slogans, triti e ritriti, dei giorni nostri: essere contrari alle conquiste moderne.

                “Il successo dell’Eugenetica negli USA ed in Europa nei paesi secolarizzati”.
                http://www.uccronline.it/2012/03/24/il-successo-delleugenetica-negli-usa-in-europa-e-nei-paese-secolarizzati/

                La liberta’ di espressione e la democrazia furono fortemente criticate dalla Chiesa nel XIX secolo (prima non ha molto senso parlarne), in piena Restaurazione – lo erano praticamente dappertutto – e da Pio IX che, non ho difficolta’ ad ammetterlo, si lascio’ andare ad eccessi reazionari alla fine del suo regno. Eccessi non giustificabili ma comprensibili, dato che per fare l’Italia i patrioti si volevano prendere anche lo Stato che il Papa amministrava. Sulla libertà sessuale, anche li’ ci sono stati degli eccessi ma nucleo della dottrina, secondo cui il sesso deve veicolare amore e procreazione all’interno dell’unione coniugale e non essere solo uno strumento di piacere, per quanto mi riguarda e’ validissimo ed e’ un utile disintossicante contro la presente ossessione da sesso che secondo me continua a fare danni alla società. Mi spiace ma non considero la “libertà sessuale”, almeno come e’ intesa ogni giorno, una conquista.

                Per la Chiesa il matrimonio e’ sempre stato di enorme importanza, secondo me con buone ragioni, ed ha fatto bene a difenderlo. La Sacra Rota non fa “divorzi cattolici”: riconosce quando un matrimonio religioso non aveva condizioni di validità e lo puo’ sciogliere in un caso, il celebre “rato e non consumato”. Precedentemente alla Sacra Rota ed all’istituzione del divorzio civile, autorità ecclesiastiche avevano comunque il potere di riconoscere la nullità o lo scioglimento di un matrimonio. Inoltre il divorzio civile riconosce comunque l’esistenza di un matrimonio precedente; le sentenze di nullità della Sacra Rota riconoscono che il matrimonio proprio non c’era stato.

                • Federico ha detto in risposta a Max

                  Sembra che ormai ci siano pochi dubbi che presto i divorziati potranno ricevere l’eucarestia e che la Sacra Rota faciliterà l’annullamento dei matrimoni. La tua risposta conferma quanto io dicevo: la Chiesa cambia ma lo fa poco a poco affinchè non si noti tale cambiamento.

                  • minstrel ha detto in risposta a Federico

                    affinchè non si noti tale cambiamento.

                    Cambiamente che naturalmente tu noti, smentendo clamorosamente ogni tua riga.
                    Grazie del sorriso che mi hai donato.

                  • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

                    A me preme che sia tu a cambiare, poco o tanto. La tua bassezza culturale, l’incapacità di affrontare una discussione in modo serio e l’essere completamente dominato dal pregiudizio ti rendono un interlocutore di basso livello. Cambia poco alla volta, sperando che non si noti tale cambiamento.

                  • Max ha detto in risposta a Federico

                    Non ci sono parti di quanto ho scritto che suggeriscono che la Chiesa cambi poco a poco. Sono tue illazioni gratuite, per non dire di peggio.

          • borg ha detto in risposta a Federico

            il caso galilei ti dice niente? sono secoli che è anacronistica.

            • Kosmo ha detto in risposta a borg

              Mi stavo giusto chiedendo quando sarebbe arrivato l’ignorante a dire questa stupidaggine.

            • Magister Caeremoniarum ha detto in risposta a borg

              Sul caso Galilei puoi trovare su questo sito una documentazione assai ampia, molto diversa dall’indottrinamento anticattolico ricevuto a scuola.
              Comodo, da parte tua, il tentativo di rispondere ad un commento così lungo con una frasetta banale in cui è stato messo in risalto il tuo pregiudizio. 😉

            • Laura ha detto in risposta a borg

              Ecco che arriva la propaganda 🙂
              Galilei, le crociate, Pio XII nazista, le scarpe Prada di BXVI…siete ridicoli! 😀

            • gladio ha detto in risposta a borg

              Hai dimenticato le Crociate e l’ Inquisizione, sono il bagaglio indispensabile che ogni buon somaro che si rispetti deve sempre portare sul suo basto

        • Linda ha detto in risposta a Sophus Lie

          Completamente d’accordo, infatti quando si ricerca il piacere sessuale solo per se stesso non si fa altro che usare l’altro come mero strumento della propria soddisfazione, riducendolo di fatto ad oggetto sessuale.

      • lorenzo ha detto in risposta a Federico

        Vedere un vecchio che bacia sulla bocca una bambina mi fa schifo.
        Vedere due uomini che si baciano sulla bocca ni fa schifo.
        Vedere degli omosessuali bruciati mi fa schifo.
        Vedere sgozzare un agnello mi fa schifo….

      • Salvatore ha detto in risposta a Federico

        Io non ho mai proibito ad alcuno di dirmi che faccio schifo ad andare a messa.Anzi, qualcuno me lo ha detto ed ho permesso che sprimesse liberamente la sua opinione.

        • Federico ha detto in risposta a Salvatore

          Se mi fossi trovato davanti alla persona che ti ha detto quelle cose, gli avrei risposto con lo stesso che ho usato con Lorenzo. E tu probabilmente mi avresti ringraziato.

          • Federico ha detto in risposta a Federico

            …stesso ragionamento

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

            Già, peccato che poco sopra hai accusato di fanatismo e oscurantismo decine di famiglie, genitori, giovani e anziani (le Sentinelle) che hanno manifestato la loro opinione, che guarda caso coincide con quello che afferma la Costituzione e la Corte Costituzionale. Senza nemmeno spendere una parola sulla violenza da loro subita da parte di persone che, guarda caso, la pensano come te.

            Ora sei improvvisamente diventato un pacifista. Si chiama ipocrisia Federico, solo violenta ipocrisia.

      • Romeo ha detto in risposta a Federico

        Nessun fastidio. Guarda, siamo abituati a ben altro:

        Nerone, già sozzo d’ogni bruttura al di là del lecito e dell’illecito, sembrò non trascurare infamia alcuna per superare se stesso nella corruzione, senonché, pochi giorni dopo, volle, e con tutta la solennità del rituale, sposare uno di quel branco di porci, un certo Pitagora. All’imperatore fu messo il velo da sposa e furono convocati i testimoni augurali; si poterono vedere la dote, il letto consacrato al nume domestico e tutto ciò che, anche con una donna, la notte nasconde.
        (Tacito, Annali XV 37, 8-9)

      • Luigi ha detto in risposta a Federico

        W i maiali al potere … a qualcuno fanno schifo ?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a lorenzo

      Caro lorenzo, il linguaggio che usi non piace nemmeno a me. Non cadere nella trappola dei fanatici, bravissimi a portarti al loro livello per poi sconfiggerti giocando sull’esperienza.

      • Federico ha detto in risposta a Paolo Viti

        Io non ho attaccato Lorenzo, neanche mi è passato per la testa, mi sono limitato di ricordargli di non fare agli altri ciò che non vuole sia fatto a lui.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

          Oltre a definire “oscurantisti” e “fanatici” esseri umani che non la pensano come te. Inutile citare principi cristiani quando il tuo comportamento è palesemente anticristiano e istigatore di odio e violenza. Ricordati di non fare agli altri ciò che non vuole ti sia fatto a te, ed evita la morale sui comportamenti altrui.

          • Federico ha detto in risposta a Paolo Viti

            Lapalissiano far notare che ci sono tantissime persone che non la pensano come me e che non sono oscurantiste nè fanatiche. Quello che dico io di questo gruppo oltretutto non è solo la mia opinione o quella di Saviano, ma anche di tanti cattolici che non si riconoscono minimamente in questo genere di rivendicazione, non è infatti un caso che parliamo di uno sparuto gruppo (poche decine il più delle volte) su una popolazione di milioni di cattolici osservanti.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

              Appunto, intolleranti verso le minoranze proprio perché sono minoranze. E’ da vigliacchi e da codardi, sei allo stesso livello di coloro che definiscono “malati” gli omosessuali.

      • lorenzo ha detto in risposta a Paolo Viti

        Io non ho attaccato Federico, neanche mi è passato per la testa, mi sono limitato a ricordargli che, se chi va a Messa gli fa schifo, potrebbe andare in piazza a leggere un libro stando in piedi ed in silenzio… o la ritiene una violenza eccessiva?

        • Federico ha detto in risposta a lorenzo

          Io non ho mai detto che mi fa schifo chi va a messa. Non stai tergiversando le mie parole?

          • lorenzo ha detto in risposta a Federico

            Hai scritto:”quello che fanno le sentinelle è puro oscurantismo”.
            Cosa dovrebbero fare per non essere “oscurantisti”? Partecipare ai gay pride?

            • Laura ha detto in risposta a lorenzo

              No, pensarla come lui. E’ la tolleranza laica, lorenzo. Ancora non la conosci? 😉
              Federico su Facebook ha appena scritto che lui “non condivido le tue opinioni ma sarei disposto a morire perché tu possa affermarle”. Poi viene qui e insulta chi la pensa diversamente.

              • Klaud ha detto in risposta a Laura

                Per le idee di un altro non sarei disposto nemmeno a prendere una pipita sul pollice sinistro… 🙄

  3. Daniele ha detto

    Le persone omosessuali hanno qualcosa da offrire alla comunità cristiana non in quanto omosessuali, ma in quanto persone. Cioè: se ci si attende che la Chiesa Cattolica accolga o, addirittura, benedica il comportamento omosessuale (come auspicano i mass-media laicisti), allora si è fuori strada.
    Se, invece, ci si attende che la Chiesa Cattolica proponga alle persone omosessuali, cosi come a tutte le persone, un “percorso alla ricerca di Dio” (ricordate il discorso di Papa Francesco: “Se uno è omosessuale MA CERCA DIO, chi sono io per giudicarlo?”), allora si è sulla strada giusta.

  4. Max ha detto

    Non seguo molto Saviano, ma ho l’impressione che Saviano ormai cerchi piu’ inseguire i “miti del progresso” per restare a galla, piuttosto che dire cose controcorrente e che sono molto scomode, come faceva all’inizio della sua carriera.

    L’argomento “l’amore e’ amore” e “diritto a farsi una famiglia per tutti” e’ un po’ superficiale. Non si fa sposare una donna a due uomini che lei sostiene di amare, ne’ lasciamo (almeno in occidente) che un uomo si faccia una famiglia con due o piu’ donne. Se una persona mi dice “eh no, bisogna essere in due”, allora io dico “eh no, bisogna essere di sesso diverso”. Che poi non e’ una cosa tanto strampalata. Poi, mi sembra assurdo il fatto di privare *volontariamente* un bambino della sua mamma o del suo papa’. Se per ricordare queste cose mi tocca la patente di oscurantista da Saviano, pazienza, sapro’ sopportarlo.

    • Katy ha detto in risposta a Max

      Hai ragione, se non si accodasse al carrozzone sparirebbe in un attimo. Sta solo rimandando di qualche anno la sua inevitabile eutanasia mediatica.

  5. Dario* ha detto

    Leggendo queste cose di Saviano mi sembra di risentire uno degli ultimi monologhi di Crozza, solo che Crozza fa il buffone di mestiere…

  6. beppino ha detto

    Quando il signorino Saviano:
    – formerà una coppia (possibilmente stabile e con una donna…),
    – avrà un figlio (ne basta UNO solo, altrimenti il nostro caro ometto potrebbe andare in crisi fra pupu e latte in polvere…),
    – lo seguirà nella crescita cercando di fare meno danni possibili (come sembrano fare le coppie eterosessuali a detta di questo mezzo “santone laico”…),
    – si interfaccerà con le esigenze del figlio e noterà come l’approccio della propria moglie (pardon… compagna, dubito che l’ometto ambirebbe di passare attraverso il “borghese” gesto di sposarsi) non può essere che diverso (COMUNQUE ed in OGNI caso…),
    – quando noterà che il figlio apprezza la “copertura” del papà su certi aspetti mentre si sente più “amico” della mamma per altri,
    – quando noterà che per un figlio E’ (non “può essere”) un problema la mancanza della mamma o la mancanza del papà (ovvero di due approcci diametralmente diversi alle sue esigenze e necessità),
    – quando si sarà studiato qualche libricino di pedagogia e psicologia del bambino (niente di complesso ovviamente…),
    – ecc.
    insomma quando questo nostro mezzo intellettuale avrà fatto un po’ di esperienza con le cose VERE che contano nella vita, solo allora avrà senso, in reverente attesa e trepidazione, ascoltare le sue pontificanti elucubrazioni in materia. Nel frattempo speriamo di aver sempre la possibilità di pensare ed esternare la convinzione che per far nascere e crescere bambini si debba prima di tutto mettersi nelle condizioni di dare a loro sempre il massimo (almeno finché il massimo é possibile). Come speriamo sempre di essere nella liceità di pensare ed esternare il fatto che é un errore dare priorità all’egoismo di adulti impossibilitati a poter dare il “massimo” per eventuali figli se non tramite procedure più o meno articolate ma caratterizzate comunque dal concetto di acquisto/proprietà e/o prericazione sulla vita altrui.

  7. Francesco ha detto

    « Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà » la risposta ce la dà direttamente Gesù Cristo…però Saviano deve impegnarsi un po’ per capire…

  8. Sophie ha detto

    Vado off topic ma neanche tanto. Ho impressione che il sinodo stia portando e porterà confusione ovunque.

    • Kosmo ha detto in risposta a Sophie

      OOOOOOOOOOOHHHHH!!!! Finalmente Sophie, aspettavo un tuo commento sull’altro articolo, ma non ti sei fatta viva! Mi aspettavo un commento dei tuoi, invece sembra che tu abbia preso camomilla prima!

  9. Federico ha detto

    Ragazzi vi lascio, constato che è una perdita di tempo cercare il dialogo con chi tergiversa così tanto le notizie e la storia, allego solo questo scritto che suppongo voi conosciate bene e che rispecchia quale fu per molti secoli l’atteggiamento della Chiesa verso gli omosessuali:
    « […] gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa. »
    (Lettera ai Romani 1,21)

    • Sebastiano ha detto in risposta a Federico

      Grande San Paolo.
      Federì, davvero ci lasci? non è che poi cambi idea, eh?

    • beppino ha detto in risposta a Federico

      Il “copia incolla” da wikipedia non é completo. Subito dopo il testo copiato c’é la frase:

      In base a queste interpretazioni, il giudizio morale della Chiesa cattolica sull’omosessualità è il seguente:
      – l’attività omosessuale riduce il ricco simbolismo, significato e fine presente nel disegno del Creatore. Nella sua intrinseca sterilità esso contraddice la vocazione ad una vita di auto-donazione nell’amore espressa dall’unione complementare coniugale fra uomo e donna.
      – Anche se «la genesi psichica dell’omosessualità rimane in gran parte inspiegabile», la tradizione della Chiesa ha sempre dichiarato che «gli ATTI di omosessualità sono intrinsecamente disordinati», «Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati»

      Non é male precisare che quanto riproposto qui non rispecchia “quale FU per molti secoli l’atteggiamento della Chiesa verso gli omosessuali”. Quello trascritto E’ l’atteggiamento della Chiesa e quello che continuerà ad essere l’atteggiamento della Chiesa.

      Stranamente é anche “relativamente” equilibrato e “accettabilmente” asettico il paragrafetto su wikipedia relativo a “omossessualità e cristianesimo”; forse LGBTXYZisti e GENDERristi non ci hanno ancora perso sufficiente tempo per fare le “correzioni” ed “integrazioni” del caso.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Federico

      Federico, che fossi ignorante lo si sapeva già da molto.

      Basta evitare di copiare Wikipedia e leggere integralmente la Lettera ai Romani per capire che Paolo condanna giustamente gli atti omosessuali affermando che chi persiste in essi troverà la morte, ovvero il giudizio di Dio. Lo esplicita appena subito dopo la frase da te citata: “Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? u, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all’ingiustizia. Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perché presso Dio non c’è parzialità” (Lettera ai Romani 1,21)

      Questa è l’unica interpretazione che è sempre stata data, lo conferma che nessun discepolo di Paolo ha mai ucciso un omosessuale.

      Arrivederci, torna quando sarai culturalmente preparato.

    • Mattia ha detto in risposta a Federico

      Il versetto giusto è in realta lettera ai Romani 1,24 e poi personamente San Paolo qui si riferisce alle persone colme “di ogni giustizia, di malvagità, di cupidigia, malizia,; pieni di invidia, di omicidio di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia” non c’entrano gli omosessuali.

  10. Drew ha detto

    Meritano la morte non significa che debbano essere uccisi.
    La morte di cui parla San Paolo è la morte dell’anima, la morte
    che lo stesso Catechismo e San Paolo è la conseguenza dell’autoesclusione dal progetto di Dio e della Sua Creazione.
    Strumentalizzare le parole di San Paolo per permettere a certi cialtroni di far male alle persone o, al contrario, per attirare (come fai tu) ulteriore odio verso i cristiani è da folli e da stupidi, oltre che da “ignoranti”.

    • Gep88 ha detto in risposta a Drew

      La morte di cui parla San Paolo è la morte fisica, non c’è nessun indizio che faccia pensare alla morte dell’anima, anche tutta la lista di insulti e maledizioni verso gli omosessuali non lascia spazio a interpretazioni di comodo.
      Ti ricordo comunque che ci sono documenti e bolle papali che condannano gli omosessuali a pene fisiche, addiirittura anche alla pena di morte, quindi quello che qui sta mentendo sei tu e ti devono aver fatto un lavaggio del cervello notevole se arrivi a negare la realtà in questo modo. Se sei capace prova a dimostrare che non è vero quanto riportato qui:
      http://www.oiari.com/chiesa/lepanto.html

      • beppino ha detto in risposta a Gep88

        Adesso probabilmente qualcuno la farà contento, magari provando a presentarle il mondo in un modo meno omorientato.
        Del resto con medesimo aggettivo é da qualificare il sito e la pagina internet che lei iterativamente ripropone; prende per caso qualcosina ad ogni link lasciato in rete?

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Gep88

        Se Paolo dichiara che gli omosessuali devono morire, perché nessun suoi discepoli li ha mai uccisi? Eppure conosciamo la devozione dei primi cristiani per Paolo!

        E’ ovvio leggendo integralmente la Lettera ai Romani, e non estrapolando le frasi, che San Paolo minaccia il castigo divino su chi corrompe se stesso tramite atti moralmente disordinati: “Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all’ingiustizia. Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perché presso Dio non c’è parzialità” (Lettera ai Romani 1,21)

        Rispetto al tuo articolo concordo pienamente con chi ti ha già risposto: http://www.uccronline.it/2014/10/15/dal-sinodo-nessuna-apertura-perche-non-ce-mai-stata-chiusura/#comment-148541

      • Drew ha detto in risposta a Gep88

        La morte fisica è scontata e meritata per tutti (Conosci qualcuno che vive su questa terra in eterno?), credenti e no.
        Se non conosci la Dottrina di San paolo è meglio che lasci perdere
        eppure Lui, prima di convertirsi, perseguitava i Cristiani e permetteva anche che fossero uccisi, ma tu che ne sai di persecuzioni!
        Alla tua età anch’io ragionavo così…

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