Ecco i 7 inganni di Fazio e Saviano sull’eutanasia di Welby e Eluana

L’argomento è così importante che andiamo avanti a parlarne, anche se i fatti sono avvenuti il 15 novembre 2010. Andò infatti in onda la seconda puntata di Vieni via con me, condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Un frullato di luoghi comuni e gravi ‘inesattezze’ fatte passare per verità indiscutibili. Nella seconda parte i due laicocomunisti hanno dato ampio spazio alla promozione dell’eutanasia, invitando la moglie di Piergiorgio Welby e il padre di Eluana Englaro. Il tutto “benedetto” da un pretaccio zerbino come don Antonio Gallo. Ma vediamo come si possano ingannare milioni di telespettatori…

1) Welby lottava per l’eutanasia. Saviano, improvvisandosi bioeticista, ha affrontato l’argomento del “fine vita”. Sinteticamente, riporta il sito Libertà e Persona, ha detto questo: nessuno osa rifiutare un bene prezioso come la vita, tutti inneggiano al diritto alla vita. E’ per il diritto alla vita Beppino Englaro, ha detto Saviano, esattamente come ieri lo erano Piergiorgio Welby e Luca Coscioni. E’ poi seguita una ricostruzione commovente della vicenda Welby, nella quale il nemico della camorra ha spiegato come costui non volesse altro che il rifiuto dell’accanimento terapeutico. L’ha ripetuto decine di volte: il rifiuto dell’accanimento terapeutico. Era questo, ha insistito con la sua aria messianica Saviano, il solo, vero obbiettivo politico di Welby. Terminato il monologo Fabio Fazio ha fatto leggere alla vedova Welby l’elenco delle ultime parole del marito prima di morire. Dopo pochi vocaboli si è subito parlato di ”la lotta per l’eutanasia”. Era infatti a questo che, anche prima di morire, pensava Piergiorgio Welby: alla “lotta per l’eutanasia”. E lo diceva, vincolato, come purtroppo era, a potersi esprimere solo con gli occhi, senza giri di parole, con chiarezza. Eppure accanimento terapeutico -pratica che tutti, ma proprio tutti, laici, laicisti e clericali, rifiutano – è molto diverso da eutanasia. Ma forse incitare milioni di telespettatori a battersi contro l’accanimento terapeutico, anziché per l’eutanasia, suona più soft.

2) Welby e i funerali religiosi. Saviano e Fazio hanno anche strumentalizzato le vicende degli ambigui personaggi sopra citati per diffamare la Chiesa. Infatti si è più volte ripetuto che la terribile gerarchia vaticana non ha voluto concedere a Welby i funerali religiosi. Ma, come si osserva correttamente sul blog Illumisticamentando, Welby era un ateo a cui non interessava nulla avere funerali religiosi (come ad esempio non sono stati fatti a Monicelli). L’autore del blog continua: «Anche la sua famiglia era atea, tranne la madre. Non risulta che Welby nelle sue tante lettere abbia espresso un benché minimo sentimento religioso o che abbia chiesto un funerale cattolico. Ergo, fare un funerale a Welby (pace all’anima sua) sarebbe stato come farlo a Odifreddi se morisse, solo perché voluto da sua zia, e non da lui. Chiedete al “matematico impertinente” se ne sarebbe contento».

3) Eluana e Welby. Volontaria poi la confusione tra le due storie, in realtà antitetiche. Si finge di non sapere che Eluana, a differenza di Welby, non viveva attaccata ad alcuna macchina e a differenza di Welby, non aveva alcuna malattia, tantomeno era quindi terminale. Come racconta Lucia Bellaspiga su Avvenire, Eluana era una disabile come migliaia di casi analoghi, non aveva bisogno di cure specifiche ma solo di essere accudita. Si finge anche di non sapere che Welby, a differenza di Eluana, era lucido nonché capace di esprimere una volontà. Confondere i piani significa far passare l’idea che Eluana fosse malata di qualcosa, che fosse terminale, che patisse sofferenze, che volesse morire. Un’altra immensa differenza: Englaro chiede di «non scambiare per eutanasia » la morte procurata ad Eluana mentre Mina Welby ammette la loro lotta «per l’eutanasia».

4) Eluana non era in coma. Secondo Fazio, Eluana viveva «da 17 anni in coma». Eppure, come tutti sanno, dal coma si esce nel giro di poche settimane, oppure si muore. Alla fine del coma il paziente riapre gli occhi, riacquista il ritmo di sonno e veglia, torna a un grado di coscienza e percezione del mondo esterno che è diverso da soggetto a soggetto e soprattutto è ancora una grande incognita anche per i neurologi. Non è un obbligo essere specialisti, ma se si affronta un tema davanti a milioni di persone e si ha la responsabilità di volerne orientare la coscienza, almeno si dovrebbe studiare la materia.

5) Coscienza e incoscienza di Eluana. Il padre Beppino parla di «una vita priva di coscienza» e Fazio di «una vita priva di relazioni con il mondo esterno». Di Eluana e della sua coscienza non sapremo mai nulla perché è morta prima che le venisse fatta una normale risonanza magnetica funzionale: il 40 % dei presunti stati vegetativi sono risultati in realtà stati di minima coscienza: i pazienti coglievano ciò che avveniva loro intorno ma non potevano dirlo, da anni. Nonostante molte pressioni, a Eluana questo esame non fu fatto. Si sa però da più di un testimone che sorrideva, che quando sentiva nella stanza una voce cara il suo respiro mutava, che quando la portarono a morire a Udine in ambulanza ebbe una grave crisi nervosa. E si legge a chiare lettere nella cartella clinica dell’ospedale di Sondrio che ‘se opportunamente stimolata’ risponde a semplici ordini e che due volte nella notte ha pronunciato una parola: «mamma».

6) La volontà di Eluana. Beppino sostiene che non poteva non rispettare la volontà di Eluana. Eppure gli stessi magistrati che hanno permesso a Englaro di staccare il sondino dell’acqua e del cibo a Eluana parlano di ‘volontà presunta’, ovvero ‘ricostruita’: ovviamente Eluana non aveva mai lasciato espresso alcunché, e il suo pensiero di ventenne è stato quindi azzardato a tentoni sulla base del suo carattere.

7) Gli amici di Eluana. Fazio ha letto il ricordo di Eluana pronunciato da alcuni amici, «gli unici che possono dire di averla davvero conosciuta». Tra decine di testimonianze che provavano come Eluana non avrebbe voluto morire, solo tre ritenevano invece il contrario, e i magistrati solo queste tre hanno preso in considerazione. Basta fare una piccola ricerca su internet per trovare conferme a questo.

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