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Se Dio è buono, perché permette il male? Risponde San Tommaso

Un recente intervento del domenicano Angelo Bellon ricorda le parole di Tommaso d’Aquino, quando affronta il tema del male spiegando che Dio ne trae sempre un bene maggiore, fosse anche una fede più cosciente. Il dolore diventa allora circostanza per rinascere, non l’ultima parola sulla vita.

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Le calamità naturali e l’esistenza di Dio: la risposta del cristianesimo

La teodicea, il male innocente, il dolore, le catastrofi naturali e l’esistenza di Dio.

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L’ateo militante convertitosi a causa del dolore innocente

Il dolore innocente e l’esistenza di Dio. Non per forza il male ingiusto dev’essere letto come obiezione ad un Creatore buono, possono diventare un’occasione, una croce che apre alla conversione. Com’è accaduto a Scott Coren.

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Di fronte al male innocente, solo il cristianesimo può resistere

Il card. Ravasi risponde ad alcune questioni poste dalla teodicea.