Risultati della ricerca



Dorothy Murdock negava l’esistenza di Cristo, è morta il 25 dicembre

acharyaIronia del destino. Così si può definire la sorte di Dorothy Murdock, conosciuta con lo pseudonimo di Acharya S., scrittrice nota in America per essere stata una delle più note sostenitrici della teoria del "mito di Gesù", convinta che massoni pagani ed ebrei del primo e secondo secolo avessero inventato il racconto di Gesù e dei suoi discepoli, creando un collage con tutte le altre religioni del mondo, in combinazione con l'astrologia.

La Murdock soffriva di cancro al seno ed è morta, coincidenza vuole, proprio lo scorso 25 dicembre 2015, anniversario (storico, non mitologico) della nascita di quel Gesù che ha tanto combattuto durante la sua vita. Si è battuta come un leone per affermare le sue verità, venendo ignorata dalla comunità scientifica di cui avrebbe voluto far parte. Ma non avev

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

Gesù ha preteso di essere Dio, risposta a Bart Ehrman

gesùAffrontando la storicità di Gesù Cristo più volte, tra i tanti studiosi a cui facciamo riferimento, abbiamo scelto di citare il pensiero di Bart D. Ehrman, docente di Nuovo Testamento presso la North Carolina University.

Non tanto perché lo consideriamo particolarmente importante nell'ambito del cristianesimo primitivo, ma piuttosto perché Ehrman non è un credente, ma un agnostico. Eppure, afferma con certezza la storicità di Gesù di Nazaret e ritiene storici tutti i dati salienti della sua vita fino alla morte in croce e alla sepoltura, considerando i Vangeli delle «fonti storiche importanti» (B.D. Ehrman, Did Jesus Exist?, HarperCollins Publishers 2012, p. 75).

Non essendo credente, non crede alla divinità e alla resurrezione di Gesù e nei suoi libri avanza d

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

La cultura dello scarto perde colpi, ecco le più recenti vittorie pro-life

Marcia per la vitaBisogna vincere «la sfida di contrastare la cultura dello scarto, che ha tante espressioni oggi, tra cui vi è il trattare gli embrioni umani come materiale scartabile, e così anche le persone malate e anziane che si avvicinano alla morte», ha detto Papa Francesco nel gennaio scorso. E ancora: «L’aborto non è un “male minore”. E’ un crimine. E’ fare fuori uno per salvare un altro, è un male assoluto».

La sfida del fermare la cultura dello scarto non è facile da vincere, certamente però ci sono dati incoraggianti che arrivano da ogni parte del mondo. Ci siamo impegnati a darne notizia in modo costante e oggi segnaliamo le notizi

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

Caso Varani, «la comunità Lgbt ora teme che emerga lo stile di vita gay»

marco prato«Marco Prato era "uno di noi". Nel senso che faceva la vita che molti gay facevano, al netto di certi eccessi: penso a quello della droga. La comunità Lgbt ha paura che si raccontino cose che tutti conoscono. Che si scoperchi il vaso di Pandora. Tutti sanno, ma è meglio non parlarne». A dirlo è Marco Pasqua, attivista omosessuale e giornalista presso Il Messaggero. Marco Prato (nella foto) è uno dei due killer del 23enne Luca Varani, barbaramente massacrato e ucciso il 4 marzo scorso in un quartiere romano.

La morte è avvenuta durante un festino gay a base di cocaina e alcol e si sta rivelando uno dei casi più terribili degli ultimi anni. Gli agghiaccianti particolari che emergono, ora dopo ora, descrivono uno scenario fuori da ogni immaginazione, tanto che c'è già 

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

I Vangeli sono “imbarazzanti”, per questo sono attendibili

VangeloI Vangeli sono imbarazzanti! Dietro a quella che potrebbe suonare come un'offesa per i cristiani, si nasconde in realtà un forte argomento a sostegno della loro storicità.

Infatti, tra i diversi criteri che gli storici utilizzano per valutare l'autenticità di un testo c'è proprio il criterio dell'imbarazzo. Questo significa, rispetto ai Vangeli, che difficilmente la chiesa primitiva avrebbe creato del materiale che avrebbe messo in imbarazzo se stessa, un brano controproducente per gli autori dei Vangeli. Attenzione, non bisogna, però, velocemente concludere che allora tutto ciò che c'è di "imbarazzante" è automaticamente "vero" ed, invece, ciò che ci si sarebbe aspettato dagli evangelisti è automaticamente "falso": si tratta semplicemente di uno dei diversi metodi, da utilizzare in sinergia con altri. Un brano evangelico, infatti, può pretendere di essere autentico in proporzione al numero e al grado di criteri storici che riesce a soddisfare.

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

L’uccisione di Eluana Englaro e le false giustificazioni

Eluana EnglaroIl 9 febbraio 2009 l’Italia veniva scossa da un evento che ancora oggi, sette anni dopo, non cessa di dividere e far discutere: la morte di Eluana Englaro (1970–2009), la donna che versava in stato vegetativo da diciassette anni.

Per alcuni fu il trionfale compimento di una battaglia civile, per altri il drammatico epilogo di una guerra perduta. Per tutti, in ogni caso, quel 9 febbraio rappresenta una data storica benché ancora recente, una frattura come non si registrava da tempo, a livello di opinione pubblica. Ebbene, nonostante questi sette anni già trascorsi rimagono ancora poco noti aspetti diversi fondamentali di quello che, in termini giornalistici, è stato ribattezzato come il “caso Englaro”. Nelle righe a seguire cercheremo di rivisitarne alcuni nella speranza di offrire a tutti la possibilità, ripensando a quel 9 febbraio 2009, di farsi un’idea meno parziale e condizionata da resoconti non sempre attendibili che però circolano

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

Quei preti violenti che usano il web per insultare i cattolici

preti«Internet ha dato voce a legioni di imbecilli», disse il compianto Umberto Eco. Molti ce lo ricordano segnalandoci scandalizzati gli ultimi articoli di quattro o cinque preti mediatici che da diversi anni si esibiscono pubblicamente in scene violente ed imbarazzanti e palesemente in contrasto con la testimonianza cristiana che dovrebbero dare.

Alcuni di loro hanno firmato recentemente un appello a favore delle unioni civili e delle adozioni omosessuali, ribadendo il fatto di essere «preti cattolici» e che «la "famiglia uomo-donna-bambino/a", troppo spesso è il luogo turpe delle più atroci violenze».

Eppure proprio pochi giorni fa Papa Francesco ha ricordato<>

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

Un’indagine psicologica sulle apparizioni ai discepoli del Gesù risorto

caravaggioCome ha fatto notare il prof. Michael R. Licona, docente di Nuovo Testamento presso la Houston Baptist University (in "The Resurrection of Jesus: A New Historiographical Approach", Downers Grove 2010), la morte di Gesù in croce è considerato ormai un fatto certamente storico dalla maggioranza degli studiosi moderni (così come, ne abbiamo già parlato, tutti gli elementi che hanno caratterizzato le ultime ore della sua vita terrena).

La Resurrezione è invece un elemento, come tutto ciò che riguarda il soprannaturale, che non è possibile indagare tramite i limitati occhi della scienza e dell'indagine storica anche se, come già spiegato, è comunque possibile affrontare la sua veridicità anche da un punto d

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

Anche il Movimento 5 Stelle ora sperimenta la violenza Lgbt

ilmessaggero«Non è Sanremo, ma è la società che è ossessionata dai gay», scrive Piero Chiambretti. Non è vero, l'ossessione è solamente mediatica, infatti hanno vinto gli unici (o quasi) artisti senza nastrini arcobaleno e molto consenso hanno avuto le parole di Renato Zero sull'importanza della famiglia che ha un «significato e quel valore che i nostri genitori, perlomeno i miei, mi avevano così felicemente inculcato».

Certo, un discorso un po' confuso, probabilmente impaurito dagli insulti che avrebbe ricevuto e che, comunque, sono puntualmente arrivati.  Qualcuno ha commenta

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

L’intervista a Marco Accetti: «Il caso Orlandi? Risolvibile, ma i magistrati…»

Marco AccettiIl 14 gennaio 2016, in seguito alla pubblicazione del nostro secondo dossier sul caso di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983, abbiamo avuto una lunga conversazione telefonica con Marco Fassoni Accetti e qui di seguito riporteremo la trascrizione della telefonata (rivista e confermata dall'intervistato).

Fassoni Accetti si è presentato in Procura nel marzo 2013 autoaccusandosi di essere stato uno dei responsabili e dei principali telefonisti (il cosiddetto Amerikano) della sparizione di Emanuela e di Mirella Gregori, un'altra ragazza scomparsa un mese prima della Orlandi, raccontando un complesso e articolato scenario, evitando di fare chiamate di correità verso (presunti) sodal

Continua a leggere...
Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace