Medioevo e terra sferica, un libro sulla fake news illuminista

Il falso mito della terra sferica. Due storiche francesi parlano di “manipolazione della storia e delle coscienze” attuata durante l’illuminismo, quando nacque la leggenda del terrapiattismo medievale per screditare il passato.

 
 
 

La convinzione radicata che gli uomini abbiano vissuto per secoli nell’illusione oscurantista della Terra piatta è semplicemente un’invenzione recente.

Ogni menzogna di questo tipo nasce nel secolo (buio?) illuminista, quando un gruppo di filosofi ed intellettuali fu così pregiudizialmente accecato da convincere i posteri che la civiltà fosse nata con loro ed alle loro spalle si trovasse solo barbarie e miseria.

Poco tempo dopo l’arroganza ideologica si trasformò nel Terrore della ghigliottina.

 

«Nessuno nel Medioevo credeva alla terra sferica»

Due ricercatrici francesi, Violaine Giacomotto-Charra della Université Bordeaux Montaigne e Sylvie Nony, medievalista e docente di Scienze fisiche all’Università Paris VII, sono le autrici di un recente saggio intitolato Les Belles Lettres: La Terre plate. Généalogie d’une idée fausse (Les Belles Lettres 2021).

Inseriscono il mito della Terra piatta nel grande quadro delle false testimonianze contro il mondo medievale ed instancabilmente ripreso (almeno fino a pochi anni fa) dai libri di testo scolastici e dai programmi televisivi. Il grande racconto del Rinascimento e della Riforma protestante come liberatori dell’uomo dal gioco intellettuale e religioso dell’era cattolica medievale è ancora duro a morire al di fuori dell’ambito accademico.

«Non solo l’idea che il Medioevo credesse che la Terra fosse piatta è storicamente falsa», scrivono, «ma è anche il risultato di una manipolazione della storia della scienza, e soprattutto delle coscienze».

Il povero uomo medievale credeva che la Terra fosse piatta perché non si poteva camminare a testa in giù. Questo luogo comune disonora il genio di questi uomini che costruirono università e cattedrali, che inventarono gli ospedali, le dighe, i ponti, i mulini a vento, che bonificarono vaste porzioni di terra (facendo emergere, ad esempio, gli attuali Belgio e Olanda), che posero le basi per, che salvarono la letteratura greca.

Tanto che l’eminente storico americano Warren Hollister, fondatore del dipartimento di Storia dell’Università Santa Barbara in California, scrisse:

«A mio giudizio, chiunque creda che l’epoca che vide la costruzione della cattedrale Notre-Dame di Chartres e l’invenzione del parlamento e dell’università sia stata “buia” deve essere mentalmente ritardato o, nel migliore dei casi, molto, molto ignorante»1C.W. Hollister, The Phases of European History and the Nonexistence of the Middle Ages, Pacific Historic Review 1992, p. 8.

I medievali sapevano benissimo che la terra era rotonda, hanno spiegato le autrici, ed avevano familiarità con gli scritti di Eratostene, il quale stabilì la rotondità terrestre due secoli prima di Cristo.

Sono innumerevoli i testi medievali sulla rotondità della Terra, lo stesso Sant’Agostino nella sua Citta di Dio si riferì alla virtù divina, che è «causa della rotondità della Terra e del Sole» (libro XII, capitolo XXV).

L’ultimo dei Padri della Chiesa, Isidoro di Siviglia, fondatore dell’enciclopedismo medievale, descrisse esplicitamente la Terra come un “globo” nel VI secolo. Più tardi, il cardinale Pierre d’Ailly (1351-1420), studioso di Tolomeo, produsse l’Imago mundi (1410) ed il Tractatus de concordantia theologie et astronomie (1414) provando che la sfericità della Terra era perfettamente accettata nel Medioevo.

 

Lo storico Barbero: «I primi terrapiattisti? Nel 1800».

Su questo tema è più volte intervenuto anche Alessandro Barbero, ordinario di Storia all’Università del Piemonte Orientale:
«Non è vero niente, nel Medioevo lo sapevano benissimo che la terra è rotonda».

Uno degli esempi più immediati è che «ogni imperatore medievale veniva raffigurato con in mano il simbolo del suo potere sul mondo, un globo, a volte sormontato dalla croce».

Ironia della sorte, la prima volta in assoluto che venne scritto un libro sulla terra piatta fu proprio nel XIX secolo, in pieno positivismo comtiano, quando l’americano William Carpenter pubblicò il suo libro intitolato: Le cento prove che la terra non è una sfera.

Poco dopo nacque la Flat Earth Society (Società della Terra piatta), ancora esistente. «Oggi, per la prima volta nella storia, esiste gente che crede che la Terra è piatta», ha concluso ironico lo storico italiano.

Qui sotto un estratto dell’intervento di Alessandro Barbero:

 

La redazione

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26 commenti a Medioevo e terra sferica, un libro sulla fake news illuminista

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  1. anonimo ha detto

    Va beh oramai è una cosa risaputa che nel medioevo non credesserò alla terra piatta

  2. Sisco ha detto

    Curioso come nell’ottocento si scriva un libro sulla piattezza della terra, ma se pensiamo all’affare Dreifuss che è dei primi del novecento e che vide la società “colta”, cioè quella che si fondava nei giudizi della stampa, presa in giro proprio per le sue convinzioni inattaccabili (a tal proposito si veda il recente film di Roman Polanski); ebbene ne viene fuori un quadro del positivismo ottocentesco piuttosto contraddittorio. Infatti, nonostante che si dia per scontato che la terra sia rotonda, spuntano ancora articoli come questo che portano a credere più che a provare, che la terra sia rotonda… certo, qui si danno per scontate le prove addotte dai secoli passati e si citano pensatori molto più in là nel tempo per indurre alla conclusione che anche la sola fede ci pone davanti all’evidenza e tuttavia quelle prove non sono neanche citate… E allora la domanda nasce spontanea, sono fede e scienza due sfere separate come Spinoza affermava, oppure? Oppure i tempi sono cambiati e le morali cristiane cercano di rimuovere passati scomodi?

  3. anonimo ha detto

    Ma poi “Medioevo e terra sferica, un libro sulla fake news illuminista”,guardate che quando nasce il terrapiattismo nel XIX secolo,l’illunimismo era terminato da un pezzo.

  4. anonimo ha detto

    Ma poi “Medioevo e terra sferica, un libro sulla fake news illuminista”,guardate che quando nasce il terrapiattismo nel XIX secolo,l’illunimismo era terminato da un pezzo.

    • Simone B. ha detto in risposta a anonimo

      L’Illuminismo non è finito: serpeggia ancora (come modo di pensare) nelle menti di molti stolti…

      • anonimo ha detto in risposta a Simone B.

        Che c’entra l’illuminismo con la nascita del terrapiattismo?

        • Simone B. ha detto in risposta a anonimo

          Leggiti il libro e lo scoprirai…

          • anonimo ha detto in risposta a Simone B.

            Allora visto e considerato che io studio storia,e di conseguenza da futuro studioso,sono aperto a tutto se mi vieni a dire quale libro parla di una commessione tra illuminismo e terrapiattismo,sarò ben lieto di imparare qualcosa di nuovo.

            • Simone B. ha detto in risposta a anonimo

              Io veramente non capisco se tu ci fai o ci sei mio caro “storico” dei miei stivali: nel tuo furore ideologico di difesa dell’Illuminismo diventi piuttosto analfabeta funzionale o forse ti costringi a non capire che l’articolo (che poi l’avrai letto?) parla di illuminismo non in senso stretto, ma come “peccato originale” da cui partono tutti i pregiudizi anche posteriori (fino ad oggi) riguardo al Medioevo come cloaca in cui tutti i mali, le ignoranze e gli errori/orrori si danno appuntamento! Ti è chiaro o no? O vuoi ancora a lungo continuare con questa ridicola caccia a trovare il pelo nell’uovo pur di dare contro ad UCCR?!? Ridicolo!!

        • Roan83 ha detto in risposta a anonimo

          Il collegamento lo fa Alessandro Barbero nel video.

  5. Sisco ha detto

    Figuriamoci una cultura che critica l’illuminismo perché reo di aver dato i natali alla rivoluzione francese; se si può fare di un progresso della conoscenza, per quanto grossolanamente dererminista nelle definizioni enciclopediche, una onta alla religione ecco che nascono rivoluzioni contrarie alla conoscenza figlia del diavolo, oscurantista in quanto poco comprensibile a menti pigre che non esercitano il comprendonio…

    • anonimo ha detto in risposta a Sisco

      Fino a prova contraria il periodo dell’illuminismo è stato determinante nell’acquisizione di molti dei nostri diritti come cittadini,e poi l’illuminismo,come ogni altra epoca,ha partorito cose buone e cose cattive

      • Sisco ha detto in risposta a anonimo

        Beh introdurre la morale cristiana negli studi sull’illuminismo, che ha dato il nome al settecento, rientra in quel vizio di fondo che vuole il bene e il male assoluti in ogni morale… questo fa un torto al “secolo dei lumi”, che contrasta con una tendenza all’oscurantismo interdetta ai moralisti francesi anche prima del settecento.

        • anonimo ha detto in risposta a Sisco

          Scusa ripeti a scrivere che non ci ho capito niente

          • Sisco ha detto in risposta a anonimo

            Volevo solo dire che il secolo dei lumi e anche prima con Larochefoucoauld vede fiorire gli studi sulla morale in un tempo che deve al Rinascimento la riscoperta dell’impero romano e dei suoi filosofi oltre che della classicità greca.

            • Jack ha detto in risposta a Sisco

              Una bufala, nel Rinascimento non rifiorì nulla perché ad interessarsi e a salvare materialmente i testi classici (da Aristotele in giù) furono gli amanuensi medievali e le Università nel Medioevo. Leggete Le Goff per favore.

              • Sisco ha detto in risposta a Jack

                Una cosa è copiare, un altra è fondare una cultura su testi copiati. Il Rinascimento è prima di tutto cultura classica, riscoperta delle radici della civiltà all’interno di testi riscoperti dagli umanisti del quattrocento, altrimenti detti maghi dell’alchimia e scopritori dei misteri grechi dall’orfismo ad Eleusi. Dunque non si tratta solo di copiare, anche se la curiosità per il proibito poteva comportare una conoscenza peccaminosa, ma anche di fare rinascere i testi classici con una cultura e non con la sola curiosità.

              • anonimo ha detto in risposta a Jack

                Guarda se dici una robe del genere all’esame di storia moderna,di cacciano dall’università e per farti perdonare devi un pellegrinaggio sulla tomba di March Bloch.

  6. Sisco ha detto

    In realtà infatti prima del Rinascimento c’è l’epoca dell’Umanesimo a divulgare l’opera copista degli amanuensi medioevali, con la quale si approfondisce dal punto di vista scientifico, anziché solo politico come nel Rinascimento, la materia artistico-filosofica non ancora sgrossata dalla magia, con la quale si scoprivano i testi “sacri”.

    • anonimo ha detto in risposta a Sisco

      Allora il Rinascimento è un grandissimo problema storiografico,problema che rientra anche nella sua definizione:
      Spesso sentiamo dire in giro che il Rinascimento “è quel periodo che va dal XV al XVI secolo ,che vede coninvolta un europa riscoprire il mondo antico per lo più romano”,questa definizione è troppo imperfetta per definire questo periodo.
      L’umanesimo non è che predece il rinascimento,è esso stesso l’inizio del rinascimento che perdura sino alla fine del XVI secolo e anche esso è di difficile interpretazione.
      L’operazione di copistica degli amanuenzi entra nella sua fase più attiva nel XII-XIII secolo,sopratutto con l’accentuarsi del contatto tra il mondo orienta e quello occidentttale,prepara la la fase dell’umanesimo iniziata con il Petrarca e da li avvine una “Rinascita” della cultura europea.
      Si ma rinascita in senso?
      Nel senso che l’uomo del rinascimento si rende conto di essere sulle spalle dei giganti (mondo antico) e da prima lo vuolo imitare (XV sec) e poi superarlo (XVI sec).
      Tutto ciò porta alla rianscita dell’arte con (Brunelleschi,Donatello,Leonardo,Palladio ecc);del teatro con Macchiavelli e la sua “Mandragola”e insieme alla nascita di un nuovo pensiero politico tradotto nelle pagine del “Principe”.

      Non so se ho reso l’idea?

      • Sisco ha detto in risposta a anonimo

        L’hai resa quasi perfettamente, almeno dal punto di vista concettuale piuttosto che da quello grammaticale…

    • anonimo ha detto in risposta a Sisco

      Ah comunque questa l’aggiungo alla mia lista di “peggiori frasi mai sentite in tema storico” insieme a:
      -La Germania di Hitler era il paese più liberale al mondo (mortebianca)
      -Lorenzo il Magnifico era un Inca (Byoblu)
      -Il regno delle Due Siciilie era la terza potenza europea (Neoborbonici)
      -Il medioevo era un epoca oscura (gente ignorante)
      -L’illuminismo era un periodo oscuro (uccr)
      -L’ateismo nasce nel XVIII secolo (mio ex professore di teologia)

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