Il premier Conte, schiaffo a “La Verità”: «le accuse di Viganò? Assurde e meschine»

Giuseppe Conte e Papa Francesco. Il premier italiano si schiera con il Papa e respinge come “vili” gli attacchi di mons. Viganò, sconfessando così la linea editoriale de “La Verità”, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro che ha lanciato il dossier.

 

I crampi allo stomaco di cui soffre da qualche giorno Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, nascono dopo un’intervista non rilanciata dai grandi media, realizzata da Famiglia Cristiana al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte.

Noto devoto di Padre Pio, il leader della coalizione giallo-verde ha risposto a varie domande del vicedirettore Luciano Regolo e, tra esse, anche una riguardante Papa Francesco e «gli attacchi che ha ricevuto nelle ultime settimane da correnti della destra radicale e sovranista e da prelati come monsignor Viganò». Conte non si è sottratto, non ha svicolato la domanda, pur potendo non ha risposto in modo formale:

«Non ho elementi di conoscenza diretta e per questo non sono in grado di esprimere una puntuale valutazione nel merito della vicenda. Osservo però che le accuse rivolte a papa Francesco appaiono visibilmente assurde e pretestuose. Il Santo Padre ha sempre svolto il suo apostolato e interpretato il suo ruolo con profonda umanità, sensibilità e umiltà. Il suo spessore religioso e umano lo pongono ben al di sopra di questi vili e meschini attacchi»

Parole esplosive, sopratutto perché il Premier è l’uomo su cui il viceministro Matteo Salvini ha riversato tutta la sua fiducia, ed il leader leghista -suo malgrado- è l’attuale riferimento etico-morale di gran parte dei cattolici anti-Papa che in lui hanno trovato il padre spirituale perduto da quando è iniziata la loro ribellione alla Chiesa. Il premier salviniano Conte, stimato anche dall’opposizione, è l’intoccabile uomo politico di quotidiani e blog della destra che si autodefinisce “sovranista” e neo-anticlericale, da Libero a La Nuova Bussola Quotidiana, da Il Tempo a La Verità.

Sopratutto quest’ultimo, La Verità, è il più esposto: ha rilanciato il dossier di mons. Viganò e da diversi mesi ospita le ricostruzioni antibergogliane di Lorenzo Bertocchi e Marco Tosatti e gli editoriali sulle carenze morali, teologiche e spirituali del Pontefice scritti dal direttore Maurizio Belpietro. Condannato più volte per diffamazione e “procurato allarme” per aver lanciato una delle tante colossali bufale, Belpietro ha ironicamente chiamato il suo quotidiano La Verità (pochi giorni fa ha mentito e gonfiato le vendite del mese di agosto parlando di 26mila copie definendolo “un successo editoriale”, ma sono 90mila -tre volte tanto-, le persone che vorrebbero radiarlo dall’Ordine dei giornalisti -che lo ha sanzionato per “odio etnico”- e le reali copie vendute sono state 23mila, in decrescita rispetto al 2016-2017).

Oggi Giuseppe Conte ha sconfessato la recente linea editoriale de La Verità (e non solo), definendola “un attacco vile e meschino” al Papa. E si è voluto anche sottrarre, una seconda volta, dall’ingombrante abbraccio schierandosi con il Pontefice anche sul tema immigratorio, fumo negli occhi per Belpietro&Co: «Anche papa Francesco, alcuni giorni or sono, ha osservato che bisogna accogliere i migranti nella misura in cui si integrino, con la prudenza dei governi, e che non sia una minaccia contro la propria identità. È un principio a cui ispiriamo la nostra azione di governo».

La redazione

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27 commenti a Il premier Conte, schiaffo a “La Verità”: «le accuse di Viganò? Assurde e meschine»

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  1. Norberto ha detto

    E dopo i “Bastardi islamici” di Libero ora ci tocca i “Bastardi papisti” de La Verità.

    • Panthom ha detto in risposta a Norberto

      E’ un peccato, la Verità era partita bene oltretutto ero contento che vi scrivesse anche Claudio Risé. Ultimamente è diventato illeggibile, praticamente è la fotocopia di Libero solamente più violento.

  2. theo ha detto

    Io leggo qui un pregiudizio macroscopico su cosa davvero pensino i cattolici che hanno votato Salvini o si riconoscono nelle battaglie della Lega. Si può benissimo non essere d’accordo con una immigrazione incontrollata e avere verso Francesco il rispetto, la devozione e l’obbedienza che si devono al Santo Padre e rifiutare i metodi e le pretese di mons. Viganò come oggettivamente blasfeme (card. Ouellet).

    La regolazione del flusso migratorio è un problema sostanzialmente “temporale”: il Papa enuncia il principio evangelico della carità, applicarlo razionalmente spetta agli Stati, come dice il Catechismo. Non è lecito disobbedire al Papa in fede e morale, ma sulle valutazioni politiche dei fatti concreti è possibile, come ci hanno insegnato 1000 anni di Stato pontificio.

    Salvini non è la guida spirituale proprio di nessuno, soprattutto di quei conservatori che non si riconoscono minimamente nei gruppuscoli tradizionalisti, ma ci tengono alla preservazione di determinati valori che il laicismo e una immigrazione incontrollata lederebbero ulteriormente, come riconosciuto dallo stesso Papa. Quindi l’equazione Salvini=Viganò, o leghista=pro Viganò è assolutamente assurda e offensiva. Non capisco come si possa anche solo vagamente attribuire a una questione del genere la capacità di creare scompiglio nel governo.

    • Traditio ha detto in risposta a theo

      Credo che Uccr non voglia attaccare i cattolici che votano Lega (come me), ma sottolineare che tutti gli antipapisti cattolici votano Lega (anche se in gran parte votano Forza Nuova o Casapound). Questo per amplificare le parole del premier “leghista” che ha preso da loro le distanze. Il giudizio “positivo” di Uccr sulla Lega è chiaro ed è stato scritto qui: https://www.uccronline.it/2018/06/01/lega-5stelle-la-cirinna-diventa-pazza-ma-forse-e-lunica-buona-notizia/

    • Laura ha detto in risposta a theo

      Leggi meglio theo perché non c’è nessun pregiudizio. Ti faccio un esempio: dire che tutti gli islamici sono terroristi (come dice Belpietro) è ben diverso dal dire che tutti i terroristi sono islamici. In questo caso l’articolo dice che i principali antipapisti italiani sono leghisti (Socci, Puccetti, Tosatti, Cascioli ecc.), non che tutti i leghisti sono antipapisti.

      • theo ha detto in risposta a Laura

        Il problema sta qui: che ne sai/sanno che la “banda” vota Lega? Il voto è segreto. Nel frattempo, però, continua la macchina del fango verso una intera categoria. Io ho votato Lega, ma esecro con tutte le mie forze Viganò, Tosatti e chiunque altro punti a dividere la Chiesa.

        • LG ha detto in risposta a theo

          Evidentemente non sei su Facebook. Basterebbe andare sui profili della “banda” per vedere con quale santità trattano Salvini.

  3. Davide M. ha detto

    Trovo ben poco razionale il vostro approccio all’affaire Viganò. Potrei sapere quale valore oggettivo hanno le legittime opinioni del presidente del consiglio in merito alla denuncia della corruzione morale delle alte gerarchie ecclesiastiche?
    La verità guidata dall’ateo Belpietro ha la sua linea editoriale finalizzata a vendere il maggior numero di copie, esattamente come l’antisalviniana Famiglia Cristiana che giustamente rilancia le parole di Conte, che è tutto tranne che un “leader”.

    • Traditio ha detto in risposta a Davide M.

      Non è razionale il tuo commento in quanto non capisce che le parole di Conte non hanno valore diretto nella questione Viganò, lui stesso dice di saperne poco. Hanno valore in quanto sconfessano le battaglie contro il Papa dei quotidiani pro-Lega e pro-Governo, come appunto Libero e La Verità. Basterebbe leggere comunque…

  4. PetrusLXXVII ha detto

    Se gli unici argomenti da opporre ad accuse oggettive, ben circostanziate e soprattutto mai smentite dai chiamati in causa, si riducono alla raccolta di pareri vari, ultimi quelli di Ouellet (che non ha apportato un briciolo di prove, anzi.. ha in parte confermato Viganò) e Conte, che peraltro dichiara apertamente di non avere conoscenza diretta dei fatti, allora la disperazione di chi proprio “non riesce o non vuol vedere” deve essere davvero enorme!

    • theo ha detto in risposta a PetrusLXXVII

      Mi spiace, ma pir avendo Uccr commesso un errore, il vero disperato è Viganò. È lui che si è autoattribuito l’onere della prova, e non le ha, se non di essere palesemente la pedina di uno degli attacchi più violenti e sconsiderati all’autorità sacra del Papa da secoli.

    • Laura ha detto in risposta a PetrusLXXVII

      Se l’unica difesa di Viganò sono i tuoi insulti a chi smonta le sue accuse allora la disperazione degli anti-Papa ha superato la disperazione.

    • PetrusLXXVII ha detto in risposta a PetrusLXXVII

      Dinanzi a osservazioni illogiche e “non-sense”, mi limito semplicemente a ribadire!

    • Er Bullo Der Testaccio ha detto in risposta a PetrusLXXVII

      Se gli unici argomenti da opporre ad accuse oggettive, ben circostanziate e soprattutto mai smentite dai chiamati in causa, si riducono alla raccolta di pareri vari, ultimi quelli di Ouellet (che non ha apportato un briciolo di prove, anzi.. ha in parte confermato Viganò) e Conte, che peraltro dichiara apertamente di non avere conoscenza diretta dei fatti, allora la disperazione di chi proprio “non riesce o non vuol vedere” deve essere davvero enorme!

      Proprio così, Petrus.

  5. Tommasodaquino ha detto

    Rilevo un gravissimo errore metodologico di cattolici e non cattolici, essendo su UCCR parliamo di noi cattolici. La politica non può essere il metro per giudicare tutta la realtà, men che meno un Papa. Per quanto mi riguarda NON ESISTE contraddizione tra ciò che ha sempre espresso il Papa sul tema immigrazione e ciò che ha realmente fatto Salvini come ministro. Io distinguerei tra i politici e gli elettori. Purtroppo questi ultimi vengono trascinati dai contenuti ideologici della politica e quindi spesso si fanno prendere dall’emotività. Non credo che questa uscita di Conte sia uno sgambetto a Salvini, né alla verità, anzi credo che prima dell’intervista ne abbiano parlato o comunque sul testo ci saranno state sicuramente delle discussioni con la redazione di famiglia cristiana. Come suggerimento ad UCCR dico di non dividere il mondo con etichette preconcette, la realtà è molto più complessa e varia. In effetti per quello che ho potuto leggere Conte non ha mai citato il giornale La Verità.

    • LG ha detto in risposta a Tommasodaquino

      Il punto è l’opposto. E’ il giornale La Verità che cita ogni giorno Conte come idolo, assieme a Salvini. E se come dici tu Conte ha parlato con Salvini prima dell’intervista la cosa è ancora migliore poiché anche Salvini condannando Viganò e i suoi attacchi sta condannando coloro che campano sugli attacchi di Viganò, come appunto La Verità.

  6. Olivia70 ha detto

    Se davvero Salvini è il punto di riferimento dei cattolici conservatori sono messi bene !!! Probabilmente prima di tirarlo fuori a scopo di marketing il rosario pensava fosse una collana di finte perle

    • theo ha detto in risposta a Olivia70

      I veri conservatori, che nulla hanno a che fare coi tradizionalisti, sono stufi delle caricature che li dipingono come non sono. E sono altrettanto stufi delle caricature che vengono dipinte su Salvini, perché non sono vere entrambe.

  7. Gian Piero ha detto

    Lo spessore religioso e umano di Conte ne fa il giudice perfetto dello spessore religioso ed umano di Papà Francesco. .

    • Panthom ha detto in risposta a Gian Piero

      Per tutti gli antipapisti leghisti (che non significa che tutti i leghisti sono antipapisti) Conte è un uomo di grande spessore.

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