Gesù voleva portare spada e divisione? I passi “violenti” del Nuovo Testamento

mercantitempio«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada» (Mt 10,34). «Pensate voi che sia venuto a mettere pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione» (Lc 12,51). Queste sono le due frasi più gettonate dai sostenitori del cristianesimo come religione violenta, addirittura fin dalle sue fondamenta.

Proprio in questi giorni si è svolto all’Institutum Patristicum Augustinianum di Roma il convegno Cristianesimo e violenza, tra i relatori anche Romano Penna, noto biblista italiano, professore emerito di Nuovo Testamento e origini cristiane alla Pontificia Università Lateranense, certamente uno dei principali biblisti italiani. Proprio affrontando una delle due frasi neotestamentarie citate, Penna ha spiegato: «Per Matteo la spada portata da Cristo è da intendersi in senso metaforico e per di più in un contesto ben preciso. Gesù sta parlando delle divisioni che possono sorgere all’interno delle famiglie rispetto a quella che il biblista spagnolo Santiago Guijarro Oporto ha definito “fedeltà in conflitto”. Come dobbiamo comportarci quando il richiamo del Vangelo è contrastato dai nostri stessi parenti? Che cosa fare quando il padre o la madre, il marito o la moglie non condividono o addirittura ostacolano la nostra fede?».

Allo stesso tempo ha definito «generalizzazione, dalla quale occorre diffidare», la tesi sulla violenza dei monoteismi, di cui abbiamo già parlato a lungo in altri nostri articoli, in particolare Ultimissima 05/10/14 e Ultimissima 26/04/16.

Anche Mauro Pesce, biblista e già ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna, ha commentato questi brani: «I vangeli di Matteo e di Luca trasmettono frasi che esprimono il centro del suo messaggio, richiamano il conflitto che egli vuole portare nel mondo. Gesù vede che la realtà sociale del suo tempo contrasta con la volontà di Dio». La citazione della spada fatta da Matteo, è «una metafora forte […]. Il suo obiettivo era di riportare la vita degli uomini all’obbedienza della volontà divina. Un fine che si poteva raggiungere solo con una denuncia violenta, creando cioè un conflitto con la realtà. La sua predicazione poteva avere successo solo in seguito a uno sconvolgimento che egli voleva a ogni costo, senza compromessi. Nonostante questo, gli è totalmente estranea l’idea di affermare la sua predicazione con la forza. Egli s’indirizza in prevalenza ai singoli, a piccoli gruppi che volontariamente lo seguono, disposti a cambiare la propria vita entrando, se occorre, in un conflitto insanabile con i propri ambienti di provenienza» (C. Augias, M. Pesce, Inchiesta su Gesù, Mondadori 2006, pp. 18,19).

Più complesso, ma ugualmente non problematico, risulta invece l’approccio ai passaggi violenti contenuti nell’Antico Testamento, ma anche di questo abbiamo già a lungo parlato e risposto, in particolare in Ultimissima 12/07/12, Ultimissima 16/11/12 e Ultimissima 21/11/13.

La redazione

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

27 commenti a Gesù voleva portare spada e divisione? I passi “violenti” del Nuovo Testamento

« nascondi i commenti

  1. Mattia ha detto

    Basterebbe pensare che Gesù Cristo ha pregato per chi lo ha crocifisso chiedendo a Dio di perdonargli e che lo stesso guardì Malco, la guardia a cui Pietro tagliò un orecchio e che fu fermato proprio dallo stesso Cristo. Certe accuse sono proprio campate per aria, e dette in questo periodo in cui la stragrande maggioranza delle vittime di odio religioso è cristiana è pure vergognoso..

  2. sara ha detto

    Forse in parole povere:

    Potrebbe significare che la Verita’ del Cristo e’ e rimarra’ sempre scomoda alle logiche di questo mondo e fara’ sempre cosi’ male che difficilmente sara’ accettata ma perseguitata.

  3. Luciano ha detto

    Oltre alle parole è eloquente l’esempio che Gesù dà quando viene preso di notte come un brigante sul Monte degli Ulivi.

  4. Per non dire del capitolo 11 del Vangelo di Matteo (vers. 12), Gesù usa un’espressione molto forte, forte come tutto il discorso che lo vede protagonista durante un suo insegnamento: “…il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono”.
    .
    Violenza? Ovviamente violenza su sé stessi e la propria carne.
    .
    Non saremo mica così ingenui da pensare che seguire Cristo sia facile, rose e fiori?

  5. Licurgo ha detto

    Che poi il fatto che la spada sia metaforica penso sia abbastanza da evincersi col parallelismo con Luca 22, 35-38 in cui la risposta indignata finale di Gesù la dice lunga. che poi gli apostoli girassero armati, era una consuetudine allora per l’autodifesa come mi pare attesti pure Giuseppe Flavio.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Licurgo

      Esatto. Occorre anche ricordare che tutt’oggi l’autodifesa non è affatto proibita per il cristiano, non è un peccato. Naturalmente se ti entrano i ladri in casa e poi tu li rincorri sparandogli addosso non è più autodifesa ma omicidio.

      • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

        Hahahhahahahaha…

        Sei impressionante. Non capisco se lo fai apposta..

        ” Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; 28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano. 29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da’ a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi.

        I Martiri sono la prova vivente, che la legittima difesa e’ sacrosanta.

        • sara ha detto in risposta a sara

          Comunque come Comico hai un futuro…

          Interessante…

          Pensa un po’ che fesso( per non dire altro..) Cristo che manco lo sapeva che poteva difendersi…

          Mannaggia..a saperlo prima d’essere martoriato per un giorno intero..

          Devo raccontarti la Passione di Cristo Vincent?

          • ANDREA M ha detto in risposta a sara

            EVANGELIUM VITA n.55
            “Vi sono, infatti, situazioni in cui i valori proposti dalla Legge di Dio appaiono sotto forma di un vero paradosso. È il caso, ad esempio, della legittima difesa, in cui il diritto a proteggere la propria vita e il dovere di non ledere quella dell’altro risultano in concreto difficilmente componibili. Indubbiamente, il valore intrinseco della vita e il dovere di portare amore a se stessi non meno che agli altri fondano un vero diritto alla propria difesa. Lo stesso esigente precetto dell’amore per gli altri, enunciato nell’Antico Testamento e confermato da Gesù, suppone l’amore per se stessi quale termine di confronto: «Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mc 12, 31). Al diritto di difendersi, dunque, nessuno potrebbe rinunciare per scarso amore alla vita o a se stesso, ma solo in forza di un amore eroico, che approfondisce e trasfigura lo stesso amore di sé, secondo lo spirito delle beatitudini evangeliche (cf. Mt 5, 38-48) nella radicalità oblativa di cui è esempio sublime lo stesso Signore Gesù.
            D’altra parte, «la legittima difesa può essere non soltanto un diritto, ma un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri, del bene comune della famiglia o della comunità civile».44 Accade purtroppo che la necessità di porre l’aggressore in condizione di non nuocere comporti talvolta la sua soppressione. In tale ipotesi, l’esito mortale va attribuito allo stesso aggressore che vi si è esposto con la sua azione, anche nel caso in cui egli non fosse moralmente responsabile per mancanza dell’uso della ragione”.

            • sara ha detto in risposta a ANDREA M

              Detta cosi’ e’ ben diverso..

              Non ci sono manuali di comportamento per ogni situazione, ovvio che una coscienza ben formata dovrebbe sapere quale sia la scelta piu’ giusta, secondo gli insegnamenti di Cristo, ponendo sempre l’Amore come parametro di misura.

              Rispettare la propria vita e’ un dovere, custodirne la salute e preservarsi da tutto cio’ che la danneggia un obbligo.

              Ma quando si sacrifica per il bene dell’altro o per Amore a Dio, essa acquista tutt’altro significato.

              Ecco perche’ il sacrificio e la penitenza per Dio sono graditi e ricompensati 10 volte tanto. O morire al posto di un fratello equivale a morire per Cristo, e guadagnarsi un sicuro posto in cielo. 🙂

              • sara ha detto in risposta a sara

                Tutto cio’ che e’ sacrificio di se stessi per non danneggiare l’altro rappresenta l’adempimento al volere e all’esempio di Cristo..

                • Licurgo ha detto in risposta a sara

                  @Sara
                  Scusa, ma se non va bene l’autodifesa perchè i discepoli erano (seppure alla bell’e meglio) armati, come si evince indiscutibilmente dal Vangelo?

                  • sara ha detto in risposta a Licurgo

                    Per difendere Gesu’..infatti dopo che un discepolo taglio’ l’orecchio ad un legionario romano gesu’ lo fermo e gli ordino’ di mettere via la spada, dicendo:” Chi di spada ferisce di spada perisce”.. e riattacco’ l’orecchio al legionario.

                    Considera che Gesu’ non aveva ancora rivelato tutto di se’, molte cose i discepoli l’avrebbero capite solo dopo la resurrezione di Cristo con la discesa dello spirito su di loro che gli rivelo’ ogni cosa.

                    Gesu’ stesso diceva che molte cose non potevano ancora essere rivelate ma che le avrebbero capite dopo, compresa la sua morte.

                    Infatti i discepoli non sarebbero stati disposti a morire con Cristo..scapparono tutti dalla paura di fare la stessa fine…rimase solo Giovanni sotto la croce con Maria. Ma dopo la sua resurrezione e la discesa dello spirito su di loro gli si aprirono gli occhi e molti di loro morirono di martirio. :-).
                    Avevano compreso ogni cosa.

                • Andrea M ha detto in risposta a sara

                  Sempre che non ci vada di mezzo la persona innocente che avevi il grave dovere di difendere…
                  Molto istruttivo, in merito, “I tre dialoghi” di Soloviev.
                  Ciao

              • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

                Per Sara

                “Non ci sono manuali di comportamento per ogni situazione, ovvio che una coscienza ben formata dovrebbe sapere quale sia la scelta piu’ giusta, secondo gli insegnamenti di Cristo, ponendo sempre l’Amore come parametro di misura.
                Rispettare la propria vita e’ un dovere, custodirne la salute e preservarsi da tutto cio’ che la danneggia un obbligo.”

                Io volevo dire questo con autodifesa, non certo aggressione. Ma qua contestare tutto ciò che dico per partito preso pare divenuto un obbligo. 🙂
                Comunque ho capito, se mi entra un ladro in casa o un pazzo devo farmi ammazzare brutalmente, secondo te, e lasciare ammazzare anche i miei cari, altrimenti sono un apostata.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

            Per Sara

            “Pensa un po’ che fesso( per non dire altro..) Cristo che manco lo sapeva che poteva difendersi…
            Mannaggia..a saperlo prima d’essere martoriato per un giorno intero..”

            Cristo è morto per un motivo ben preciso, ovvero per togliere i peccati del mondo. Quando dice “porgi l’altra guancia” lo fa per abolire la vendetta, che era legittimata dalla legge mosaica, non certo per dire che chiunque deve farsi ammazzare dal primo che capita.

            Anche perché se così non fosse e il Suo insegnamento fosse stato quello di farsi ammazzare e basta noi saremmo già scomparsi molto tempo fa, ai tempi delle crociate.
            Cristo non ha dato insegnamenti che compromettessero la sopravvivenza degli esseri umani.

            Comunque la mia posizione è tale e quale quella contenuta in questo post https://www.uccronline.it/2016/05/14/gesu-voleva-portare-spada-e-divisione-i-passi-violenti-del-nuovo-testamento/#comment-177161

  6. giorgio baldrati ha detto

    Matteo 10:

    [34] Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra;
    non sono venuto a portare pace, ma una spada.

    [35] Sono venuto infatti a separare
    il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
    la nuora dalla suocera:

    [36] e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
    Rinnegarsi per seguire Gesù

    [37] Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama
    il figlio o la figlia più di me non è degno di me;

    [38] chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.

    [39] Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto
    la sua vita per causa mia, la troverà.

    se la prosa e` dura , lo e` per ammaestrare ,per provocare e stimolare.
    la violenza che il vangelo chiede e`su se stessi , in ogni situazione
    che ci allontani dalla volonta` di Dio.

    non v`e` alcuna possibilita` di consenso su questi passi fra credenti e
    non credenti. per i credenti sono salvezza , per i non credenti follia.

    noi possiamo rispondere a questo con :

    Matteo 19:
    [27] Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato
    tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?”.

    [28] E Gesù disse loro: “In verità vi dico: voi che mi avete seguito,
    nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono
    della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare
    le dodici tribù di Israele.

    [29] Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre,
    o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà
    in eredità la vita eterna.

    [30] Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi”.

  7. Fran ha detto

    Il Vaticano è stato l’ultimo stato europeo ad abolire la pena di morte, questo è un fatto.

    • sara ha detto in risposta a Fran

      Di cosa stai parlando?

      Perche’ non argomenti le tue ” sparate”?.

      Affermazioni del genere non hanno fondamento ma provengono da ignoranza e astio misto a complottismo e pensiero totalitarista nei confronti della Chiesa.

      E se proprio lo vuoi sapere in Europa non c’è La pena di morte perche’ e’ proprio un paese fortemente ancorato alla tradizione giudaico- cristiana, non perche’ ” sviluppato” o ” progressista”,( non sempre questi due termini vanno di pari passo col principio di civilta’, es. America e Arabia Saudita) intrise della sacralita’ e rispetto Della vita…vai a guardarti il resto del mondo dove non sussistono tali basi, compresa l’America dove ti ricordo ogni Papa ha gridato la cessazione della pena di morte come forma di massima di “giustizia”..in ultimo proprio il discorso che si e’ tenuto al Congresso delle Nazioni Unite a Ottobre, in seguito il link sul documento, in cui si trovano anche delucidazioni sulla legittima difesa, e prima di lui tanti altri Papi hanno gridato la difesa della vita e la sua immensa sacralita’…

      http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/letters/2015/documents/papa-francesco_20150320_lettera-pena-morte.html

      • sara ha detto in risposta a sara

        Ps:..il linck non e’ il discorso di ottobre al congresso dell’ONU, ma una lettera specifica del Papa.

        Ad ogni modo il discorso al Congresso e’ facilmente reperibile e oltre ad affermare la contrarieta’ alla pena, come gia’ detto,invita a difendere la vita dal ” concepimento alla morte” ( chiaro riferimento ad Aborto e Eutanasia).

        • Fran ha detto in risposta a sara

          Ho detto la semplice verità, se tu l’ignori è problema tuo. E se ignori anche che lo stesso Ratzinger lasciò libertà di coscienza ai cattolici americani riguardo la pensa di morte, allora di problemi ne hai due.

        • sara ha detto in risposta a sara

          Ps: Ultima cosa..vero, e’ stata abolita di recente in modo formale ma di fatto( e sono i fatti che a te piacciono) non avvenivano piu’ esecuzioni dalla meta’ del 1.800. Sbaglio?

          • sara ha detto in risposta a sara

            1870 piu’ o meno..

            • sara ha detto in risposta a sara

              La Verita’ e’ piu’ sostanziale che ” formale”..

              Certo puoi aver ragione, linkami il documento di Benedetto, perche’ me la saro’ persa questa.

              In caso contrario, mi documento io e stasera ti rispondo…

          • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

            Se vuoi saperlo io sono contario alla pena di morte, perché non è altro che vendetta, quella si esplicitamente proibita. Ma se uccidi per difenderti, per proteggere la tua vita, e non hai altra scelta, allora è tutto un altro discorso. Chiaramente deve essere l’extrema ratio.

« nascondi i commenti