Anche Chiara Lalli a favore del “regalo di neonati”
- Ultimissime
- 08 Set 2013
Qualche settimana fa la presidente dell’associazione omosessuale “Famiglie Arcobaleno”, Giuseppina La Delfa ha affermato che la sua associazione sostiene e promuove la pratica (illegale in Italia) che definisce “gestazione per altri” (gpa), che altro non sarebbe il regalo di neonati a coppie omosessuali da parte di “madri generose”.
Una violazione palese dei diritti umani che arriva a mercificare la vita umana, definendo il neonato come oggetto da produrre per regalarlo agli amici più cari. I militanti dei diritti umani ovviamente approvano, probabilmente perché hanno paura che alzando la voce contro questa violenza verrebbero accusati di omofobia.
Stranamente al “Corriere della Sera” questa volta qualcuno non ha chiuso gli occhi. E’ stata Marina Terragni che però ha dovuto premettere di avere tanti «amici e amiche gay, e pure trans, e voglio per tutte e tutti una vita più semplice e più giusta». E’ la frase che ormai è obbligatorio dire prima di osare criticare la cultura LGBT, sperando di salvarsi dall’inquisizione rosa. La Terragni ha raccontato di aver rotto l’amicizia con un suo amico gay perché ha “comprato” una donna perché essa producesse un bambino. «Un uomo, di qualunque orientamento sessuale», ha scritto, «etero o gay, non ha il diritto di portare via un bambino alla madre, di recidere quel legame (anche se la madre è d’accordo: ma il bambino no). Non sto parlando di genitorialità gay: sto parlando di uomini che si fanno fare bambini dalle donne e glieli portano via».
Immediata la replica della tuttologa Chiara Lalli, già nota per aver a) negato l’esistenza dell’anima; b) discriminato gli ex omosessuali; c) scritto un libro facendo credere che “abortire è bello”.
Il suo articolo comincia già male sostenendo che non si può dimostrare che il neonato non voglia essere strappato da sua madre, che ha creato con lui uno strettissimo legame portandolo in grembo per nove mesi. «Come può un bambino manifestare accordo o disaccordo, come può avere un parere tanto complesso?», si è domandata la Lalli. Questo è il livello. Al bambino si può fare qualsiasi cosa, tanto come può esprimere un’opinione? Inoltre ha paragonato la “gestazione per altri” all’adozione, chiedendosi perché se è legittima la seconda non dovrebbe esserlo la prima. Eppure, chiunque capisce la differenza: nel primo caso il bambino viene appositamente “prodotto” per essere regalato, nel secondo caso il motivo per cui si cercano genitori adottivi è dettato da un’emergenza: l’abbandono del figlio da parte della madre, la perdita dei genitori ecc. Se fosse identica all’adozione non ci sarebbe bisogno di chiamarla in altro modo e sarebbe legale ovunque, come è legale l’adozione.
Liquidata la “questione bambino”, la scrittrice continua con un’altra perla: «l’istinto materno non esiste», citando la filosofa francese anti maternità Elisabeth Badinter, la quale è nota per negare la natura della donna perché essa le impedirebbe di comportarsi esattamente come gli uomini. E’ il femminismo affetto dalla patologia chiamata sindrome di inferiorità che cerca in tutti i modi di assomigliare il più possibile all’uomo per sentirsi più donna. Non sapendo come chiudere l’articolo, la Lalli ha optato per ispirarsi alla filosofia buddhista: le donne che regalano i bambini «credono in una specie di karma, per cui dare qualcosa di tanto prezioso significava ricevere qualcosa di altrettanto raro».
Questo oggetto tanto prezioso, però, non è un diamante, non è uno smartphone ma è un bambino. Ti produco un pargolo da regalarti, così faccio del bene al mondo: queste sarebbero le mamme-coraggio legittimate a comportarsi così perché, come ci insegna la Lalli, tanto il bambino non ha un’opinione su quanto gli sta accadendo. Il bambino regalato come oggetto per soddisfare il desiderio di maternità di coloro a cui la natura ha impedito di essere fertili. Ma come, le donne non avrebbero l’istinto di maternità e gli uomini gay si?
La redazione
26 commenti a Anche Chiara Lalli a favore del “regalo di neonati”
Qui l’essere religiosi non c’entra nulla, da agnostico non posso che inorridire leggendo cose simili. E’ inutile commentare le sciocchezze dell’articolo della Lalli. Sarei invece curioso di sapere come farebbe il nostro egoistissimo “genitore omosex” ad ottenere l’affidamento per la giovane vita che ha ordinato come una pizza.
“come farebbe il nostro egoistissimo “genitore omosex” ad ottenere l’affidamento per la giovane vita”? semplice: il genitore omosex, o qualcuno per lui, più di qualcuno per lui, 9/10 dei media nazionali e locali per lui, apparirebbe in ogni tg e giornale e talk shaw a ogni ora del giorno e della notte per giorni e settimane e mesi gridando “aiuto! aiuto! omofobia! omofobia!”
Ribadisco la domanda di Umberto: ammesso che una donna sia tanto disumana dal volersi strappare un figlio per “regalarlo” ad una coppia (omo o etero a questo punto non ha molta importanza), come si può seriamente prendere in considerazione un’ipotesi del genere dal momento che nessuna legge in nessun paese civile permette di fare ciò? Ovviamente chi dice che tale pratica è già in uso dovrebbe portarne le prove e denunciare chi la svolge, ma a qualcuno risulta che almeno in Italia qualche tribunale si sia occupato di queste vicende? Il profumino di bufala è molto forte…
Come al solito, caro Roberto, sei poco informato eppure non rinunci a pronunciarti. Questo è il comportamento di un libero pensatore?
Bastava leggere questo precedente articolo: https://www.uccronline.it/2013/08/12/le-famiglie-arcobaleno-promuovono-il-traffico-di-uteri-e-neonati/ per scoprire che la “gestazione per altri” è legale in USA e in Francia, ma semplicemente bastava accedere a Google, inserire “gestazione per altri” ed informarsi. Cosa c’è di difficile?
Scommetto che, ora che sai che è legale in Francia cambierai immediatamente idea sulla bontà di tale pratica, diventandone un sostenitore. Per un relativista ciò che è giusto equivale a ciò che è legalizzato, in assenza di una morale assoluta è la legge che decide cosa è bene e cosa è male. E certamente ai tuoi occhi la legge della laicissima Francia è migliore di quella dell’Italia vaticana. Vero?
Il comportamento del libero pensatore è tale perché può riconoscere i propri errori. Chiedo venia pertanto, avendo verificato che in molti paesi si può surrogare la maternità purché ciò venga fatto ovviamente in modo gratuito. Da un punto di vista etico questo comportamento è, dal mio punto di vista, criticabile, perché nel caso del disconoscimento della maternità di un bambino, previsto dalla legge italiana, dovrebbe essere un’autorità terza (un tribunale) a decidere a chi affidare quel bambino. Sono d’accordo in questo caso con la legge italiana, proprio per evitare la possibilità che tali pratiche possano nascondere dei traffici illegali.
Il laico libero pensatore non può sbagliare perché lui parla in nome della ragione e se la ragione è limitata allora diventa imbarazzante.
Come mai un’opposizione così blanda? Solamente “criticabile”? Regalare i bambini è “criticabile”. Venderli invece è “leggermente sbagliato, ma ovviamente è solo una mia umile opinione personalissima”?
Hai capito come funziona la gestazione per altri? La mamma (che devi imparare a chiamare genitore 1 se non vuoi passare per discriminatore e omofobo), produce un bambino su ordinazione già sapendo che lo regalerà. Non c’è alcun disconoscimento perché non c’è mai stato un riconoscimento, il prodotto è stato creato su ordinazione per essere smerciato fin da subito.
Sbaglio o non hai nemmeno capito che la legge italiana vieta tale traffico di bambini per questioni etiche di rispetto alla vita umana, e non tanto per evitare traffici illegali?
Starei attento a dare ragione alla legge italiana, che come ben sai è governata direttamente dal Vaticano rapace. Troppo compromettente per te.
La legge a cui fai riferimento è la legge 40, probabilmente proprio quella scritta sotto dettatura vaticana.
La gestazione per altri non è di per sé laicamente abominevole, e non puoi chiamarlo “prodotto da smerciare” se non c’è scambio di soldi o di favori. Nella storia è accaduto molto di frequente che bambini siano stati partoriti da qualcuno che non poteva accudirli e poi affidati (anche e soprattutto non ufficialmente) a famiglie più fortunate che hanno cresciuto questi figli in modo esemplare. Compito della società moderna dovrebbe essere quello di eliminare questi casi, figli in genere della povertà e dell’ignoranza. Il problema però è molto antico.
Tutte le leggi in Italia sono dettate dal Vaticano, in caso contrario saresti costretto ad ammettere che l’Italia può emanciparsi dalla teocrazia vaticana e saresti contraddittorio con te stesso.
Mi fa piacere che regalare i bambini non sia per te “abominevole”. Era ora che uscissi allo scoperto, d’altra parte non puoi dire altro altrimenti dovresti spiegare perché qualcosa è sbagliato se non esiste una verità ultima. Anche la pedofilia secondo la tua opinione dev’essere quindi solamente “criticabile”, almeno fino a quando non viene legalizzata…la legge decide cosa è giusto e cosa è sbagliato, non certo il singolo cittadino tanto più se credente.
Vedo che nonostante ti sia informato continui a non capire (questo è un problema Roberto, questo è un problema). Confondi infatti la “gestazione per altri” con l’adozione, lo fai ovviamente consapevolmente perché sei troppo intelligente (tanto quanto poco onesto intellettualmente) per non capire la differenza. Non è mai accaduto che un bambino venisse ordinato ad una madre da un’altra coppia e questa lo producesse per regalarglielo…esattamente come faceva mia nonna con i maglioncini di lana quando gli amici ne chiedevano uno. Non si parla di famiglie fortunate o meno, la madre che regala il figlio lo fa per “generosità” senza ricavare denaro. Si regalano esseri umani per pura solidarietà.
Ma hai già capito benissimo tutto, ma come al solito non essendo abbastanza onesto fingi di non capire per non doverti opporre apertamente al progresso LGBT. Ti conosco mascherina 😉
Io non credo affatto che esistano persone che regalano figli su ordinazione, o per generosità. Esistono persone che vendono figli (anche su ordinazione) per necessità. Così come esistono donne che portano avanti le gravidanze invece di abortire e quando il bambino è nato o non lo riconoscono, lasciandolo in mano alle strutture legali appositamente preposte a questo, o lo partoriscono in strutture clandestine (o a casa) per poi far finta che sia nato dai genitori adottivi che si fingono biologici, a volte in cambio di soldi, a volte gratis. Quest’ultima fattispecie è accaduta sempre, e conosco anche persone che erano proprio uno di quei bambini, e ovviamente lo hanno scoperto molto più tardi.
Mi fa specie che proprio voi cattolici, contrari all’aborto, riteniate “abominevole” il far venire al mondo dei bambini che poi andranno, anche preventivamente d’accordo, a crescere in famiglie sicuramente migliori di quelle che potrebbero offrire le madri che decidono di cederli!
Ah ho capito, ora giochi la carta del falsificare la notizia. Me l’aspettavo, solitamente lo fai altre 3 o 4 volte prima di cambiare tattica.
Sia La Delfa che la Lalli parlano di “madri generose”, preoccupate che due gay non possono avere bambini e decisa a regalargliene uno.
Se prima criticavi la cosa pensando che fosse falsa, quando hai capito che era vera e che era legalizzata nella tua amata e laicissima Francia ora sei passato a sostenerla. E’ il tuo classico voltagabbana che avevo preannunciato poco sopra.
Divertente l’accusa finale, la ciliegina sulla torta è accusare chi è contrario al “regalo di neonati”. 😉
Quando avrai smesso di giocare comincerai ad essere un ometto adulto, caro Roberto.
Non ho detto che sostengo questa pratica, se davvero esistesse (e non ce ne sono evidenze significative, queste persone parlano del tema in modo generico), anzi ho da subito detto che sono contrario. La maternità surrogata invece ribadisco che esiste da tempo nelle forme che io ho citato, inevitabile conseguenza anche degli aborti non effettuati, e pertanto benedetta e auspicata dal mondo cattolico.
Fateglielo fare a Berlusconi, e vedrete che la cosa verrà disprezzata da tutti, anche dai laicisti.
😀
Ok ora l’ho capito .
Tu ci sei !
Anche tu hai visto l’ultima copertina dell’Espresso, eh? 🙁
Gli esseri viventi hanno il diritto su altri esseri viventi ?
La vita resa oggetto ?
Per di più su soggetti incoscienti !
Perchè non si vendono anche i genitori comprati dai bambini o i nonni o gli zii ?
Questa pratica della vendita degli umani mi sembra la realizzazione in pieno di un mondo che si avvicina al caos o, per meglio dire , alla vera forma di ateismo che relativizza ogni cosa . C’è da esserne fieri !
Credo comunque che sia con questi piccoli atti che si nota la grandezza del Cristianesimo che ci tiene veramente alla vita , all’uomo che non lo paragona ad una pietra ma che lo eleva in quanto Figlio di Dio , anche il peggiore degli assassini !
Ho letto l’articolo citato di Chiara Lalli. Se non si trattasse di argomenti delicati, importanti e gravidi di conseguenze drammatiche, il predetto articolo farebbe quasi ridere per la superficialità, la mancanza di realismo e di buon senso della Lalli che sa soltanto confezionare scritti redatti in un italiano non cattivo, ma irrimediabilmente condizionato dai luoghi comuni del “politicamente corretto”. Questa giornalista (scrittrice?) non è certo un avversario pericoloso, fa solo cascar le braccia.
L’unica capacità di Chiara Lalli è quella di essere riuscita a farsi pubblicare le sue cretinate dal “Corriere”. Non ho idea di come abbia fatto…
il problema è che anche le sparate più ridicole e cretine alla lunga contribuiscono a rendere normali diffuse e perfino accettabili idee un tempo ritenute insane; batti e ribatti anche la storiella più fasulla diventa credibile e creduta secondo un meccanismo di manipolazione delle idee spiegato in breve qui http://www.losai.eu/benigni-interpreta-la-divina-commedia-o-la-gnosi-massonica/
«Per cui dare qualcosa di tanto prezioso significava ricevere qualcosa di altrettanto raro»
Beh, per una donna povera i soldi sono qualcosa di raro, no?
Comunque è triste come l’adozione venga sbandierata quando bisogna parlare di adozioni gay (“pensate ai bambini!”), ma quando le adozioni sono legalizzate questi corrono a farsi fare un bambino su misura con il loro “DNA superiore”. Eh si, loro un bambino russo o cileno non lo vogliono, ne vogliono uno ariano, superiore!
Il problema è più ampio e complesso…
Il neo-malthusianesimo di cui è intrisa la comunità ateo-laicista auspica che i figli siano prodotti in provetta. Poichè ancora non esiste un utero artificiale, si ricorre a questi stratagemmi.
L’importante è che i figli non abbiano radici né parentele. Infatti, come un albero senza radici sarà preda dei venti, così un uomo senza radici sarà più facilmente condizionabile e influenzabile: diventerà un perfetto consumatore, pronto a farsi indicare i propri bisogni.
Per questo è necessario distruggere la famiglia, perché è il luogo dove si trasmettono i primi valori ed il senso critico.
La Lalli e Co. sono ingranaggi di un meccanismo che non sono in grado di capire, pupazzi a loro volta a servizio di lobby… Ecco spiegato perché spesso scrivono per giornali importanti.
cosa si intende in questo caso per Lobbi?
Da quanto ho capito l’unica cosa che mi viene in mente, è un possibile mercato (da qualche parte già fiorente) in cui si comprano/fittano uteri e cliniche private dove prenotare il DNA che più ci aggrada. Comunque sia, un bel giro d’affari, non c’è che dire
I vizi (fumo, alcol, droghe, sesso, gioco d’azzardo, junk food, shopping compulsivo) alimentano mercati miliardari. Inoltre le nuove “compulsioni” (lusso, elettronica, telefonia, internet, video games, etc.) alimentano mercati sempre più fiorenti, nonostante la crisi.
Ecco che servono consumatori acritici, scatole vuote da poter riempire di desideri. Così puoi fare “l’amore con il sapore”, essere gasato e sempre in festa con il nuovo smartphone… Se poi non funzioni a dovere, ecco pronto il rimedio: non sei uno stallone, fatti il Viagra! Sei un po’ triste, via di Prozac! Non sei su di giri 24 ore al giorno, ti serve una Redbull! Non hai due tette giganti dure come il marmo, vai dal chirurgo!
Per questo è necessario distruggere famiglia e Chiesa, perchè lì si seminano i dubbi, lì si può essere speciali anche se imperfetti, perché amati da amici e soprattutto da Dio.
Tutta questa faccenda è talmente triste e macabra da rendere quasi impossibile qualsiasi commento. Possiamo solo sperare (meglio ancora pregare) che la società, in particolare i media dominanti, si ravveda prima o poi e ripudi questo genere di orrori una volta e per sempre, diventando finalmente UMANA.
Tante preghiere, infine, andrebbero dedicate a Chiara Lalli e a persone come lei, affinché uno spiraglio di Luce si faccia strada nei loro cuori ottenebrati. Ma, per fare questo, temo servano cristiani migliori di me.
E’ molto bello quello che dice, Meister Eckart. Soprattutto sulla preghiera e sul perdono.
Cari amici,
anche se non direttamente collegato all’articolo, ricordo la campagna “One of us” (http://www.oneofus.eu/it/). Il traguardo del milione di firme è ormai a portata di mano http://www.oneofus.eu/it/situation-per-country/.
Manca un piccolo sforzo, invito a firmare chi ancora non l’avesse fatto… Benché l’Italia abbia surclassato di gran lunga il suo obiettivo è giusto contribuire. L’Italia si conferma un faro del vero diritto, ma più saranno le firme, più difficilmente la richiesta di giustizia potrà rimanere inascoltata.
Ringraziamo Dio per averci permesso con un semplice gesto di contribuire al bene dell’umanità. Preghiamo perché l’iniziativa possa andare a buon fine e perché i governanti ascoltino la voce dei popoli.
Separare un figlio dall’amore di una madre è un atto disumano. Se una madre è madre. Per essere madre non basta amare portando in grembo. Essere madre è esserlo già prima del grembo, e continuare, dopo, nel difficile compito di amare e accudire. Non essere madre è possibile malgrado una gestazione in grembo. La vita è sempre più la vita possibile. E’ possibile oggi separare il sesso dalla procreazione e la procreazione dal sesso. E’ possibile separare la gestazione dalla maternità. E’ invece oggi impossibile separare la maternità dall’amore. Questo ieri non era possibile. Essere genitori è un atto sempre meno attribuibile ad una distrazione, incidente, ad una consuetudine. Chi affida il figlio del proprio grembo ad altri (se la gestazione è una scelta libera e non una drammatica scelta) può dare al proprio gesto un significato che non sottrae amore, lo aggiunge. Chi nasce in tal mondo ha diritto di conoscere la propria storia, ma le sue radici non saranno state divelte, credo che siano più ramificate. Che poi si possa gestire il tutto molto male e farne strumento di dolore è certo. Come lo è sempre quando di mezzo ci sono cose così delicate. Ma una procreazione “più tradizionale” non dà, in sè, nessuna garanzia che sia possibile evitare soprusi e dolore.