Nuove crociate laiciste contro il Natale: il caso Caorso-Bruschini

Anche quest’anno, avvicinandoci al 25 dicembre, sono scattate puntuali le crociate laiciste contro il Natale, il presepe, l’albero, i canti natalizi e le immagini tradizionali.

In Francia, a sud di Parigi, si è arrivati addirittura a proibire Babbo Natale, ovviamente secondo la stessa retorica: «per rispettare le diverse credenze e i valori della scuola laica», al suo posto uno spettacolo di marionette. Alcuni si sono affrettati a criticare la scelta sostenendo che Babbo Natale non ha riferimenti religiosi, ma le cose non stanno affatto così. Come ben spiegato da Pietro Barbini su Zenit.it (prima parte e seconda parte), la tradizione di Santa Claus nasce ovviamente dalla venerazione per San Nicola (detto anche San Nicola di Bari, San Nicola Magno o San Nicolò), vescovo di Myra.

Dunque, quei laicisti che eliminano il presepe parlando solo di Babbo Natale, stanno in realtà proponendo ai bambini un personaggio della tradizione cristiana. Abbiano il coraggio e la coerenza di fare un gesto radicale, sradicando davvero ogni riferimento cristiano al Natale e, di conseguenza, recandosi al lavoro il 24, 25, 26 dicembre. Come faranno altrimenti a giustificare a loro stessi e ai figli la loro partecipazione ad una festa cristiana? Quale natalità festeggiano? Di chi si festeggia la nascita?

In Italia la notizia più recente di questa crociata laicista riguarda la cittadina di Caorso, in provincia di Piacenza, dove il dirigente scolastico del’istituto comprensivo, Manuela Bruschini, ha vietato qualsiasi riferimento a temi religiosi nelle iniziative scolastiche per il Natale: «ho dato l’indicazione di evitare immagini e riferimenti religiosi […], qualsiasi cosa indichi un solo culto e non tenga presente tutte le religioni», ha detto la Bruschini. Le proteste dei genitori sono state ovviamente molte, dall’assemblea dell’Associazione dei genitori di Caorso è emerso che «vogliamo che il presepe venga esposto e che durante la recita ci siano anche canti tipici natalizi».

Il caso è diventato di interesse nazionale, una pessima pubblicità per l’istituto scolastico e anche a livello politico si è alzato un coro di proteste bipartisan. Il capogruppo del Pd i nella provincia di Piacenza, Marco Bergonzi, ha affermato: «toccare il Natale ai più piccoli è una vergogna», mentre il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Cavalli, ha detto: «Questo è il multiculturalismo degenere che vorremo vedere morto e sepolto. Siamo indignati». Il sindaco di Caorso, Fabio Callori (Pdl), ha deciso di recarsi nella scuola e donare quattro presepi alle quattro sezioni dell’asilo. «Credo sia un grave errore di valutazione», ha commentato invece mons. Adriano Vincenzi, incaricato Confcooperative per la Cei. «Si pensa che la rinuncia alla propria identità faciliti il dialogo, invece per dialogare è bene conservare la propria identità. Credo non tolga niente a nessuno mettiamo in evidenza la nostra storia e tradizione, la nostra fede».

Ironia della sorte, lo stesso istituto guidato dalla Bruschini è diviso nei comuni di Caorso, Monticelli d’Ongina e San Nazzaro. Il nome di quest’ultimo comune ha un chiaro riferimento alla religione cattolica, è dunque originale che la dirigente scolastica si affanni nel voler cancellare ogni riferimento religioso nella sua scuola, mentre lo stesso Istituto è ospitato all’interno di un Paese dedicato ad un Santo cattolico. Significativo anche il fatto che la cronaca piacentina, in data 18 agosto 2004, abbia riportato la notizia che la Bruschini -iscritta senza imbarazzo al Partito Comunista Italiano e allora assessore alle Politiche Giovanili nella città di Piacenza- ha partecipato, con tanto di corna sulla testa, ad un party goliardico blasfemo e anti-cattolico (parodie delle funzioni domenicali, manifesti con suore in versione pornografica ecc.), «una nottata decisamente alternativa, senza alcun rispetto, se non per la religione cattolica, neppure per la privacy degli avventori, immortalati nelle pose e negli atteggiamenti più stravaganti».

Insomma è evidente che l’iniziativa della Bruschini -come tutte quelle laiciste che puntualmente arrivano in questo periodo- non nasce da un, seppur deleterio, intento di multiculturalismo sfrenato, ma solamente da una ideologica avversione personale alla religione cattolica.

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63 commenti a Nuove crociate laiciste contro il Natale: il caso Caorso-Bruschini

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  1. Alèudin ha detto

    Persone tristi che sentendosi sole senza avere il coraggio di ammetterlo vogliono scacciare questa tristezza facendo partecipare alla loro tristezza altre persone che faranno lo stesso etc. etc. e per non pensare facciamo baldoria.

    Ha un che di infernale tutto ciò.

  2. Andrea2 ha detto

    che tristezza!
    … e ignoranza!

  3. saracino ha detto

    Comunque babbo natale, seppure deriva da San Nicolò, di religioso non ha proprio nulla:è un uomo con un abito rosso-bianco che porta regali ai bambini di tutto il mondo.Anche la festa del Natale, in questi tempi, non ha più nessun riferimento religioso,si è trasformata in una festa del tutto laica,tranne ovviamente per i cristiani praticanti.L’albero di natale ha origini pagane per quanto ne so. http://it.wikipedia.org/wiki/Druidismo

  4. Fede_81 ha detto

    Ha ragione il card. Scola, lo stato neutrale di fatto è antireligioso.

  5. Lugh ha detto

    Ad Amsterdam hanno anche sostituito l’albero di Natale con un con di metallo per “rispettare il credo altrui” (leggasi pure “ci rode il culo perché siamo dei disadattati”). All’estero sta già prendendo piede di sostituire la parola Natale con Festa d’inverno! Mo va at cagher.

    • gladio ha detto in risposta a Lugh

      Ad Amsterdam a furia di voler primeggiare in politicamente corretto si troveranno ( e mi sa che la va a breve) con le loro donne infagottate come salami dentro ad un burka e con gli uomini che andranno in giro con un camicione fuor dalle brache ed un asciugamano attorno alla testa.Così non avranno più il problema del nome con cui sostituire la parola Natale ( provino a bandire un concorso).Anzi, non avranno più nemmeno il problema del Natale, e che buon pro gli faccia!

      • Daphnos ha detto in risposta a gladio

        Comunque l’Olanda è un paese meno omogeneo di quanto non appaia all’estero, soprattutto nell’interno. La sostanza del tuo discorso non cambia, ma volevo precisare che Amsterdam o Rotterdam non rappresentano l’intero paese.

  6. Lugh ha detto

    “cono di metallo” volevo scrivere.

  7. saracino ha detto

    festa dell’inverno??? tra poco si tornerà ad adorare Odino!

  8. GT ha detto

    Se intervenissero ora i vari Dara & Company ripasserebbero la solita retorica del caso singolo.
    INVECE questo ennesimo episodio fa parte dell’escalation anti-cristiana!
    Non lasciate che questa violenza si consumi passivamente… Il silenzio è la lor miglior arma…
    L’omertà della stampa ci deve far riflettere sul significato di “mondo” e di “controcorrente”.
    Questi distruttori rimarranno dei distruttori, la loro falsa immagine durerà ancora per poco in quanto invera e sarà portata avanti dai falsi profeti.

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a GT

      Ma chi i grandi stigmatizzatori? Roberto sa benissimo che deve passare la sua vita a stigmatizzare e prendere le distanze dall’operato dei suoi intolleranti correligionari.

      • GT ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Fabio non c’è nulla da fare, queste persone vivranno per sempre nell’ombra.
        Pur di atteggiarsi a “democratici” nella vita reale ecc… o pur di avere i diversi titoli di rango che propone la Società moderna ecc.. sono disposti a tutto: soprattutto a sminuire!

        Invece il Cristianesimo insegna un’altra cosa: andare (sul serio) controcorrente insegnando ad un mondo ostile la verità! Non è pura facciata… non sono i loro slogan… E’ una cosa seria.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Invece non ho nulla da stigmatizzare, sono prese di posizione o proposte che vanno valutate ed eventualmente respinte o accettate dalla collettività. Voi sareste contrari, altri sarebbero favorevoli, io sono indifferente. Non mi pare che siano successi sconvolgimenti a seguito di queste affermazioni di principio. I dirigenti scolastici del resto sono regolarmente criticati per le loro decisioni di qualsiasi tipo.

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

          Strano, dicevi la stessa cosa a riguardo di notizie di centri pro life distrutti e volontari pro life aggrediti. Sono scelte anche quelle, basta restare indifferenti e la vita scorre via che è un piacere.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Non mi risulta che io sia rimasto indifferente di fronte alla violenza. La violenza io la condanno sempre, le libere opinioni mai. Spesso invece c’è chi confonde le une con le altre.

            • GT ha detto in risposta a Roberto Dara

              Precisiamo: sei snobista/lassista verso solo un certo tipo di violenza , quella anti-cristiana. Sei restio, ti basi sulla tua ideologia, a riconoscere un problema antico di odio religioso che colpisce la comunità cristiana sparsa per il tutto globo. Il tuo atteggiamento (e quello di tutti gli altri) di non condanna vera, perché la tua è sempre una timida condanna, rende più vulnerabili i cristiani nel mondo, così indifesi dai loro stessi fratelli di cultura. E tu Roberto al Cristianesimo devi tanto in termini culturali.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a GT

                Rispetto la tua opinione, io continuo a sottolineare di aver più volte stigmatizzato qualsiasi tipo di violenza. Ovviamente non tutte le violenze sono uguali, quelle presentate spesso qui come violenze anticristiane in realtà sono degli atti di intemperanza piuttosto modesti rispetto alle violenze vere e proprie che purtroppo accadono nel mondo. I miei interventi sono spesso tesi a riportare nella giusta dimensione fatti e cronache. La realtà è che le differenze religiose hanno sempre scatenato violenze, e oggi ciò accade ancora, sia nei confronti dei cristiani che nei confronti di altri. Nei paesi occidentali, fortunatamente, le violenze religiose sono oggi molto scarse.

                • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ogni volta c’è una scusa nuova, Roberto. Siamo in molti ad osservare da parte tua questo imbarazzo continuo e queste timidissime prese di distanza. Occorre dire che i tuoi correligionari manco fanno questo.

                  Anche in questo caso hai citato solo le violenze religiose (di quali violenze parli?), dimenticandoti che i vari stati ufficialmente atei hanno letteralmente massacrato centinaia e centinaia di credenti, e ancora oggi accade lo stesso in aree come la Cina e la Corea del nord.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

                    E secondo te io avrei difficoltà a condannare queste cose? Io di solito intervengo quando qui vengono presentate come “violenze anticristiane” le scritte sui muri di qualche cappella universitaria o qualche spintone dato a dei manifestanti prolife, mentre, come giustamente fai notare tu, le violenze contro i credenti, nel mondo, sono ben altre!

                    • Gennaro ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Quindi ben vengano le scritte anticristiane sui muri e gli spintoni, a patto che non vi siano violenze gravi?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      No di certo, ma non le chiamerei “violenze anticristiane” bensì maleducazione e mancanza di rispetto, fenomeni molto diffusi nelle nostre città.

                    • Gennaro ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Quindi sostieni che l’attacco delle Femen ai cattolici francese che manifestavano pacificamente non sia dettato dall’intolleranza verso l’opinione dei cattolici, ma soltanto da una forma di maleducazione? Non ti sfiora il problema che anche l’anticristianesimo sia una forma di maleducazione e mancanza di rispetto? Scommetto che se al posto dei cattolici ci fossero stati degli omosessuali avresti parlato subito di omofobia e non di maleducazione. Quando attaccano i cristiani è semplice maleducazione, quando attaccano gli omosessuali è omofobia. Giusto no?

            • manuzzzo ha detto in risposta a Roberto Dara

              Mi dispiace ma penso che dovremmo lasciar stare il signor Dara, fossero tutti come i suoi interventi quelli degli atei. Il punto è che ci sono troppi anticristiani, il chè non è per forza=ateo, nè viceversa. Vedesi per esempio i wickani o i fondamentalisti islamici…. e poi ci sono quelli che è un piacere scambiare 4 kiakkiere nonostante idee diverse…

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Magari fosse vera indifferenza. Invece si tratta di una precisa posizione ideologica: quella denoniaco-relativista, dilagante, intollerante, pronta alla persecuzione più criminale (basta che la maggioranza sia almeno tacitamente d’accordo), per essenza anti-cattolica, ma, prima ancora, contro-natura in senso generale.

  9. Ugo La Serra ha detto

    Mi chiedo come sia possibile che che la Bruschini possa essere iscritta al “Partito Comunista Italiano”, essendosi quest’ultimo sciolto nel 1991.

  10. LG ha detto

    http://www.ioamolitalia.it/blogs/testimone-dei-nostri-tempi/il-re-magio-con-la-barba.html

    lasciate stare l’aspetto politco che qui è OT, il racconto mi pare interessante

  11. Daniele ha detto

    Il multiculturalismo deve essere innanzitutto un dialogo tra le identità, le culture, le religioni, ecc.. e non un appiattimento generale in cui le varie identità vengono annullate per paura che altrimenti scoppi la guerra.
    La Pace, infatti, non è un deserto in cui non avviene nulla, ma è la serena, armoniosa e rispettosa convivenza (basata innanzitutto su momenti di reciproco confronto, scambio ed arricchimento) delle differenze: perciò la vera Pace richiede il mettersi in gioco per ciò che si è, non il rinunciare a ciò che si è per paura dell’altro.
    “Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate, le porte a Cristo! Permettete a Cristo di parlare al cuore dell’uomo!” (Beato Giovanni Paolo II)

  12. Xadren ha detto

    Con rispetto delle altre religioni, o meglio: dei credenti in altri culti (rispetto che non va confuso con approvazione o consenso), dico: viva Gesù che viene e viva questa splendida ricorrenza. Come diceva San Giovanni: la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta (ora come allora).

  13. gladio ha detto

    Ma ce ne fossero in Italia di tipi come la Bruschini! Nessuno più di questi poveri tarlucchi riesce farci riscoprire la bellezza delle nostre tradizioni (che sono un po’ come la salute: la si apprezza solo quando manca o viene minacciata)contribuendo notevolmente alla diffusione dei simboli religiosi.Eh la Provvidenza! anche dall’ ultimo dei babbei si serve per conseguire i suoi scopi!

    • manuzzzo ha detto in risposta a gladio

      guarda gladio, io credo soprattutto perché ho avuto la grazia di avere a che fare con cose al di sopra del normale, ma in osservanza del diritto canonico no dirò di più (provate a indovinare 😉 ): mi dispiace per chi si perde in quelle cose e non nè può uscire più, ma cmq tutto è bene ciò che finisce bene. Tuttavia ogni volta che devono inventarsi una scusa ridicola contro i cristiani a favore di altre religioni o del nulla, quell’astio che viene portato contro di noi, non può essere che quello contro qualcuno che dice cose scomode, e per questo non viene creduto ma preso a pietrate…..

  14. GT ha detto

    Strascichi di comunismo…

  15. Marcuzzi ha detto

    Il contratto nazionale dei lavoratori prevede tot festività all’anno. In questo tot sono comprese festività civili e religiose tra cui il 25 e 26 dicembre (no, il 24 no). Io sarei ben lieto di lavorare quei due giorni e spostare quelle 16 ore di riposo in un periodo dell’anno meno freddo, meno deprimente e più luminoso (di luce naturale, intendo, non di alberi lampeggianti). Purtroppo la mia Azienda chiude sistematicamente. Lo fa pure la domenica, sarà perché è il giorno del Signore, boh? Ma se qualcuno dell’UCCR riesce a convincere il mio titolare a tenere aperto e spostare quelle feste in altro periodo, oppure a farmi lavorare con la percentuale di maggiorazione di straordinario contrattuale, io lo ringrazierò sentitamente.
    I laicisti fanno le crociate? Interessante teoria.

    • Gennaro ha detto in risposta a Marcuzzi

      Se non puoi lavorare nella tua azienda, lavora a casa. Spero vivamente che tu non sia così ipocrita da festeggiare il natale con la tua famiglia. Ricordati che non devi fare nessun pranzo di natale, nessun regalo ai figli e niente auguri. Se farai qualcosa del genere allora ipocritamente anche tu festeggerai il Natale.

      • Marcuzzi ha detto in risposta a Gennaro

        Infatti faccio proprio così. Ma non perché me lo dici tu. Perché me lo dice la mia testa. Comunque mangio lo stesso, quel giorno. E se sui sofficini aggiungo un po’ di peperoncino non lo faccio di certo per dare particolare lustro a quel pranzo, ma semplicemente perché mi piacciono piccanti.
        Grazie per avermi insegnato ciò che devo fare (o non fare).
        Ah, quando stacco la spina dal lavoro, a casa, lavoro se ne ho voglia. E sarei ipocrita anche se decidessi di piazzare delle mensole coi tasselli proprio il giorno di Natale. Idem per il contrario.
        Purtroppo non posso dire che sia un giorno come una qualsiasi domenica: non posso andare al cinema al primo spettacolo perchè l’orario è modificato in funzione delle abbuffate, idem giocare a tennis o a calcetto, ecc… ecc…

        • Alberto ha detto in risposta a Marcuzzi

          Certo che l’immagine di te che mangi sofficini mentre tutti sono a tavola con la famiglia e magari schiumi rabbia pensando a quegli impostori dei cristiani che si sono scippati la festa del sole invitto è veramente improponibile. E comunque rilassati: il natale non è una congiura nei tuoi confronti.

        • Woody85 ha detto in risposta a Marcuzzi

          Da questo deduco che non hai una famiglia o de bambini. Ti passi il 25 dicembre in casa facendo di tutto per non festeggiare il natale. Posso dire una cosa? Sei certamente coerente ma dev’essere davvero triste essere atei, mi chiedo davvero cosa porti all’uomo ridursi in uno stato del genere.

        • Azaria ha detto in risposta a Marcuzzi

          Marcuzzi, non ti rendi conto che tu stesso ti contraddici?
          “non posso andare al cinema al primo spettacolo perchè l’orario è modificato in funzione delle abbuffate, idem giocare a tennis o a calcetto, ecc… ecc…”
          Questo e` giustissimo, ma non mi sembra che ci siano precetti della Chiesa che per il giorno di Natale prevedano abbuffate o cose simili, quindi se la parte che lamenti qui riguardante il Natale e` proprio la parte laicista della festa, quella pagana, cio` che di moderno ed anti-cristiano in questa festa e` stato inserito… vatti a lamentare quindi contro chi ha usurpato il Natale con queste sciocchezze.

    • Azaria ha detto in risposta a Marcuzzi

      Hai ragione Marcuzzi, “i laicisti fanno le crociate” e` un paragone indegno.
      Le crociate sono stati degli atti di difesa (e non solo della liberta` di religione, ma anche di difesa di vita e civilta`).
      Gli attacchi laicisti sono vili attacchi oppressivi che di nobile non hanno assolutamente niente.
      Il paragone non regge proprio.

      • Laura ha detto in risposta a Azaria

        Grande risposta! Magari facessero delle crociate, ovvero nobili atti in difesa degli oppressi come appunto furono questi pellegrinaggi armati medioevali. L’unica cosa che sanno fare è sputare nel piatto che mangiano.

  16. edoardo ha detto

    E’ estremamente significativo l’ultimo link del testo, quello della festa del 2004.
    A queste persone non bisogna cedere nemmeno di un millimetro.
    Io considero gli islamici che abbiamo in Italia, umanamente parlando, persone mille volte superiori a quelli lì.
    Nel gioco della torre, se devo scegliere chi non buttare giù, tra un italiano di quel tipo lì, ed uno straniero musulmano che viene da chissà dove, tengo su il musulmano: la popolazione italiana ne guadagnerà decisamente.
    Lo so che sono parole forti quelle che ho scritto, ma è il disgusto che mi anima davanti a sparate così.

  17. cabellen ha detto

    Il sito UCCR, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. La depressione che consegue inevitabile all’ascolto dei notiziari di cronaca, di economia e di politica trova ristoro e sollievo quando la mano ormai stanca indirizza il clic del mouse su questo sito. Ad alleviare le tue pene, a temperare il ribollente malcontento, c’è sempre pronta una notizia di giornata sulla protervia laicista che vuole privare i pargoli innocenti dei simboli natalizi ispirati alla tradizione religiosa. E’ in questi momenti che ti rendi conto che il mondo potrà pure crollare, ma che in fondo basta essere buoni cristiani per sapere esattamente cosa sia il bene e per morire infine col sorriso sulle labbra, consci di aver dato il proprio contributo e di aver oltretutto guadagnato una consolazione eterna.

  18. Matteo ha detto

    «ho dato l’indicazione di evitare immagini e riferimenti religiosi […], qualsiasi cosa indichi un solo culto e non tenga presente tutte le religioni»
    Quindi si può parlare del Natale se si parla anche del Chanukkah (o “natale ebraico”), ma siccome si devono evitare riferimenti religiosi non si può parlare di nessuno dei due? Interessante.

  19. ELISABETTA ha detto

    Mio dovere di cristiana pregare per il recupero della ragione – della signora sopracitata – e non badare al voltastomaco che ci propina.

  20. Linda ha detto

    Questa storia dei bimbi musulmani “disturbati” dalla vista del presepe è vecchia: i comunisti si inventino qualcosa di nuovo per togliere il Natale ai nostri bambini!

    • EquesFidus ha detto in risposta a Linda

      Tanto più che Cristo è il massimo profeta dopo Maometto per l’Islam, pertanto non vi vedono (giustamente) niente di male nel festeggiarne la nascita. E, inoltre, anche se fosse, perché solo ai cristiani viene imposto di non festeggiare le proprie festività, bensì di oscurarle a favore di un presunto rispetto che sembra più appiattimento sui “valori” laicisti? Fratelli, non è difficile scorgere chi vi sia dietro a queste iniziative; non dobbiamo arrenderci e cedere il passo a costoro, che nella notte di Natale si scambieranno falsi auguri per dileggaire i credenti nel nome di Mitra o del Sole Invitto (errando anche storicamente, poiché Mitra non era nato il 25 dicembre e il Sole Invitto venne spostato da ottobre al 25 dicembre proprio per combattere la nascente festa cristiana), e che sono gli stessi che sempre desiderano vedere sparire i cristiani e la Santa Chiesa Cattolica non possano vincere anche qui, non debbano vincere. Già in Europa soffiano i venti del paganesimo e della blasfemia, con non meglio precisate “feste dell’inverno” e della “luce invernale” (quest’ultima pure in Italia ogni tanto fa la sua comparsa e che nulla c’entra con l’ebraica Hannukah), che ricordano molto la “Festa di Padre Inverno” di sovietica memoria e che sono ante proprio con l’intento di paganizzare e ateificare la festa della Natività di Cristo, Unigenito Figlio di Dio. Siamo saldi e festeggiamo cristianamente il Natale, facendo il presepio, andando a Messa ed offrendo preghiere per queste anime smarrite che ne hanno di bisogno e protestando con fermezza ed ardore quando cercano di togliere ciò che è proprio di Cristo e della Sua Chiesa, nella volontà di far divenire Cristo una figura solo mitologica, una illusione mai nata, un parto di mente d’uomo pronto per essere sostituito da festività più vuote e “moderne”. Viva Cristo Re.

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