Cannabis: la verità scientifica contro l’insostenibile “leggerezza” dei radicali


di Stefano Bruni*
*pediatra e ricercatore scientifico

 

Mentre il mondo radicale continua ad agitarsi scompostamente nella difesa di improbabili diritti da salvaguardare senza se e senza ma, anche a costo di mentire alla comunità sulla portata delle conseguenze di certe azioni sull’individuo e la collettività, la comunità scientifica seria, quella libera da ideologie di qualsiasi tipo, quella che guarda alla sostanza e alla ripetibilità dei dati scientifici ed alla loro significatività statistica, esce allo scoperto dimostrando l’inconsistenza di talune teorie e la contraddittorietà di certe tesi.

Dopo che l’embriologia moderna ha distrutto la tesi secondo la quale una cellula uovo fecondata e un embrione nelle prime settimane del suo sviluppo sono un “grumo di cellule” senza vita, con ciò ponendo le basi per un “contro-diritto” del prodotto del concepimento sulla madre; dopo che psicologia e medicina hanno evidenziato chiaramente come, a fronte di nessuna dimostrazione scientifica dei vantaggi che l’aborto determina sulla salute della donna, sono al contrario moltissime le evidenze dei problemi psichici e fisici che possono residuare nel breve, medio e lungo periodo in una donna che ha scelto di interrompere volontariamente una gravidanza; dopo che diversi studi, a supporto del semplice buon senso, hanno dimostrato che  il desiderio di avere un figlio a tutti i costi anche in età molto avanzata può determinare seri problemi ad un bambino (psichici) nonché alla sua mamma (fisici e psichici); dopo che anche il preteso “diritto” al suicidio assistito ha dimostrato di essere una bufala che nasconde l’incapacità e la mancanza di volontà dell’essere umano di prendersi cura delle persone malate e sofferenti le quali, grazie alle moderne terapie del dolore, se accudite con amore dichiarano sempre più spesso di non provare alcun desiderio di porre fine alla loro vita autonomamente; ebbene, dopo che queste come molte altre “campagne” condotte nel tempo dai radicali e da tutti coloro secondo cui il presunto diritto del singolo prevale su quello di molti altri si sono dimostrate fallaci e menzognere, ora a quanto pare anche l’ultima “lotta” a favore della legalizzazione dell’uso della cannabis, fondata su una presunta innocuità della stessa, sembra essere stata minata nelle sue fondamenta teoretiche da alcune, sempre più numerose e consistenti, evidenze scientifiche contrarie.

Senza avere la pretesa di essere esaustivo (le pubblicazioni scientifiche sul tema sono davvero numerosissime) mi limiterò a segnalarvi alcuni spunti di riflessione frutto di una ricerca bibliografica da me condotta (e da ciascuno di voi replicabile) su riviste scientifiche o siti di società scientifiche di evidente indipendenza politico-ideologica ed onestà intellettuale.

Per dimostrare l’assurdità della pretesa secondo cui l’utilizzo della Cannabis sarebbe innocuo, partirei dal sito del Royal College of Psychiatrists (RCP), l’associazione professionale degli Psichiatri del Regno Unito. In uno dei documenti redatti dall’associazione scientifica e riportati sul suo sito a disposizione di chiunque sia interessato, viene chiaramente indicato come ci sia una crescente evidenza del fatto che l’uso regolare della cannabis raddoppia il rischio di sviluppare episodi psicotici o schizofrenia. Ovviamente a supporto della scientificità e correttezza di tutto quanto sopra esposto, il RCP porta un’abbondante e significativa bibliografia cui vi rimando per ulteriori approfondimenti. A detta degli psichiatri inglesi, la ricerca clinica ha chiaramente dimostrato un legame tra il consumo precoce di cannabis e i successivi problemi mentali che si sviluppano sia in coloro che sarebbero geneticamente vulnerabili a problemi come depressione e psicosi sia in coloro i quali, ancorché non predisposti, iniziano a consumare cannabis in epoca adolescenziale (ciò sarebbe verosimilmente in relazione con l’interazione delle sostanze psicotrope contenute nella cannabis con le cellule nervose di un cervello ancora in fase di sviluppo). Sulla particolare vulnerabilità degli adolescenti agli effetti della cannabis vedere anche qui.

Nello stesso documento riassuntivo del RCP viene citato uno studio pubblicato su un’autorevolissima rivista scientifica, il British Medical Journal condotto su 1600 studenti australiani di età compresa tra i 14 e i 15 anni, seguiti per sette anni, il quale ha dimostrato come i ragazzi che fanno uso di cannabis regolarmente hanno un rischio di sviluppare depressione o sindrome ansiosa significativamente più alto rispetto a coloro che non ne consumano. Lo stesso studio dimostra che al contrario non è vero che i bambini che già soffrono di depressione sono più portati ad utilizzare la cannabis. Ancora, vengono citati altri 3 studi importanti condotti su larghi numeri di persone che mostrano come maggiore è l’uso di cannabis, soprattutto se si inizia a fumarla prima dei 15 anni di età, maggiore è il rischio di sviluppare schizofrenia; rischio comunque significativamente più alto rispetto al rischio standard valido per la popolazione generale.

Che la cannabis poi sia una droga che può determinare dipendenza (alla faccia della sua pretesa “leggerezza”!) anche questo sembra essere evidente se è vero, come è vero, che il suo consumo frequente, in particolare in alcuni soggetti particolarmente vulnerabili (anche in relazione alla loro giovane età) presenta chiaramente alcune delle caratteristiche di altre droghe che generano dipendenza: tolleranza (la necessità cioè di aumentare progressivamente la dose da assumere per ottenere lo stesso effetto), sintomi da astinenza (forte desiderio, riduzione dell’appetito, difficoltà ad addormentarsi, perdita di peso, aggressività e/o rabbia, irritabilità, irrequietezza, strani sogni). Si veda anche qui. Chi usa la cannabis frequentemente e in grandi quantità lo fa compulsivamente anche quando ciò determina problemi famigliari, scolastici o lavorativi. I recettori per le sostanze attive della cannabis non sono presenti nel solo cervello ma si trovano anche a livello di occhi, orecchie, cute, stomaco ed altri organi del corpo umano dove dunque possono avere effetti, alcuni dei quali non ancora del tutto chiariti ma potenzialmente pericolosi. Inoltre la cannabis può causare una sindrome da intossicazione acuta potenzialmente molto pericolosa (si veda anche qui), né più né meno di quanto possono determinare altre droghe considerate comunemente più “pesanti”.

Per finire, e a mero titolo esemplificativo (facendo una ricerca mirata in PubMed è possibile trovare numerosi altri lavori sull’argomento), tra gli effetti dannosi della cannabis sulla salute umana voglio citare: la correlazione tra il fumo di cannabis e il cancro del polmone, il cui rischio è stato trovato superiore a quello che hanno i semplici fumatori di tabacco; la correlazione tra la cannabis e altre patologie polmonari, tra cui il carcinoma nasofaringeo dove l’associazione con un diverso tipo istologico di tumore sembra suggerire un meccanismo carcinogenetico diverso rispetto a quello del fumo/aspirazione nasale di tabacco; la correlazione con una emergente patologia del cavo orale; la correlazione tra uso di cannabis prima o durante la gravidanza e una serie di gravi rischi relativi al feto e al neonato; la correlazione tra l’uso di cannabis e il precoce ”invecchiamento” del sistema nervoso centrale;

L’elenco dei danni che la cannabis può causare sarebbe ancora lungo e numerose le evidenze scientifiche a supporto di tali danni. Per chi fosse interessato a leggere qualcosa di più sull’argomento rimando ai seguenti link:

a)      http://www.mind.org.uk/help/diagnoses_and_conditions/cannabis_and_mental_health

b)      http://cyber.law.harvard.edu/evidence99/marijuana/Health_1.html

c)       http://www.plosmedicine.org/article/info:doi/10.1371/journal.pmed.0030039

 

Insomma, pretendere che la cannabis sia una droga “leggera” che non fa male a nessuno mi sembra davvero segno di una grossolana ignoranza. Né ha alcun senso citare l’effetto potenzialmente (ma spesso ancora tutto da dimostrare) positivo e terapeutico di alcuni derivati della cannabis su alcune patologie e sul dolore: non è certo l’uso terapeutico (medico) di questi derivati che qualcuno vuole liberalizzare!

Per fortuna c’è chi riconosce i propri errori. E’ accaduto, suscitando grande scandalo internazionale, al quotidiano britannico The Independent quando, nel 2007, ha pubblicato un articolo in prima pagina intitolato: «Cannabis, scusateci» per fare ammenda di quanto, dieci anni prima, lo stesso noto quotidiano londinese aveva sostenuto sposando una forte e netta campagna per la depenalizzazione delle droghe leggere, facendone uno dei tratti distintivi della propria linea editoriale. Jonathan Owen, il giornalista che firmò il famoso articolo, ne parla sul sito web “Tempi.it” 

Poveri radicali; ora che anche questa ennesima “battaglia” sta perdendo le sue basi teoriche cosa faranno? Continueranno ad arrampicarsi sugli specchi nel tentativo di mistificare la realtà e di difendere l’indifendibile o troveranno un nuovo presunto “diritto” autolesionistico su cui concentrarsi? Staremo a vedere, ma senza abbassare la guardia: certe follie, adeguatamente travestite da diritti o sotto le mentite spoglie di un presunto vantaggio per la collettività possono insinuarsi subdolamente nella società, fino ad apparire ineluttabili.

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539 commenti a Cannabis: la verità scientifica contro l’insostenibile “leggerezza” dei radicali

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  1. Piero ha detto

    Ciao Stefano!
    Complimenti vivissimi per l’articolo!
    Molto ben documentato e chiarissimo!
    Penso proprio che qualche libero pensatore adesso non abbia piu’ scuse.
    Mi sa che ti sei fatto qualche “nemico” in piu! 🙁
    Se vuoi ti racconto la mia esperienza (indiretta, naturalmente!)
    Alle elementari avevo un compagno di classe, bravissimo, in gambissima.
    Eravamo “rivali” sul chi era piu’ bravo, ma lui era piu’ belloccio e mi fregava sempre le ragazzine! 😉
    Era veramente bravissimo, molto intelligente, educato, uno che non si faceva prendere certo per il naso.
    Inoltre la sua famiglia era una delle piu’ importanti e rispettate e benestanti del paese.
    Dopo l’ho perso di vista, e l’ho ritrovato dopo molto tempo.
    Adesso e’ un avvocato. Ma mi hanno raccontato il resto…
    Ai tempi dell’Università, grazie anche a cattive compagnie, ha cominciato a fumare qualcosa…
    Poi sempre di piu’, roba sempre piu’ forte…
    Adesso e’ con l’eroina, e’ ridotto ad una larva, magro da far paura, allucinato, ha rischiato piu’ volte la vita sia per i riflessi allentati, sia per le allucinazioni e naturalmente per la generale condizione fisica…
    La solita cosa “Smetto quando voglio, smetto quando voglio”, ma lui non voleva mai.
    E’ andato anche in “comunita’”, ma li’ l’unica cosa che fanno e’ drogarli col metadone, cosi’ non rompono.
    Penso che l’unica speranza per lui sia una comunita’ tipo San Patrignano, ma non so come funzionano le cose, come si fa per accedervi. Ne’ so se ci sono altre comunita’ sparse per l’Italia sul modello di San Patrignano.
    A me non ha detto nulla, d’altra parte non saprei neppure come affrontare il discorso. Ne’ saprei cosa rispondergli se me lo dicesse. Un ragazzo tanto in gamba ROVINATO PER SEMPRE da questa roba, dal male di vivere.
    Non gli mancava nulla, ne’ riguardo al campo di studio/lavorativo/economico, ne’ al campo affettivo/familiare.
    La mia domanda e’: PERCHE’?

  2. Dawud ha detto

    Perchè ci sarebbero solo i radicali? che vanno contro la propaganda proibizionista, che vuol far credere che la cannabis sia una sostanza innocua, o talmente leggera di essere meno pericolosa di alcool e tabacco….

    No, ci siamo anche noi!!! mi sa che oramai siete tra i pochi che continuano a spacciare per ‘realtà scienfitica’ cio che non è…….

    Su 10.000 e passa studi, i proibizionisti tirano fuori quei 10 (solitamente finanziati dai governi) che ‘dimostrano’ senza ombra di dubbio che la cannabis è pericolosissima.

    E si vi dicessi, che moltissimi scienziati, hanno dimostrato l’inesistenza di Dio???? Come la metete voi cristiani cattolici razionali (? che già il termine è una negazione logica)…..

    Andate a pregare, va, che la religione è la vostra droga…… io preferisco la cannabis, e infatti vado a fumarmela………… Unione dei Consumatori di Cannabis Razionali (UCCR)… creerò questa nuova sigla…….

    • Francesco B. ha detto in risposta a Dawud

      Vogliamo la lista degli “scienziati” che hanno dimostrato che Dio non esiste 🙂

      • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Francesco B.

        Sopratutto sarebbe bello un elenco dei 10.000 e passa studi…chissà, aspettiamo che Dawud finisca di rifugiarsi nella sua realtà fittizia e cominci ad affrontare da uomo quella vera.

    • Franz ha detto in risposta a Dawud

      Dawud…che uno che scrive queste amenità sia un tossico non c’erano dubbi, non c’è certo bisogno di una tua conferma.

    • Ottavio ha detto in risposta a Dawud

      “No, ci siamo anche noi!!!”
      Azz…allora sono a posto… 🙂

    • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

      Visto che i dati che riporta l’articolo sono dati di letteratura medica ufficiale, ti prego, se è vero quello che dici, ora voglio la lista dei 10000 articoli che non dimostrano la pericolosità della cannabis. Me ne bastano anche 30. Mi raccomando però, non voglio articoli di Donna Moderna o Chi, voglio letteratura scientifica ufficiale, PubMed o riviste scientifiche mediche internazionali. Attendo con ansia

      • danytana ha detto in risposta a Raffaele

        te ne darò uno solo che basta per tutti……http://www.cancer.gov/
        una volta aperto scrivi cannabis in alto a sinistra….ah se usi google lo leggi in italiano….dovrebbe venirti più facile scoprire certe verità….
        e se non basta ci sono case farmaceutiche già pronte…..www.cannabisscience.com
        clicca “prodotti” e…..buona lettura…..

        • Raffaele ha detto in risposta a danytana

          E bhé? Cosa c’è di rilevante qui? No scusa, è per capire!! Dovrebbe venirmi più facile scoprire certe verità. Ok, mi spieghi da dove dovrei apprendere queste verità?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a danytana

          Grazie danytana. Andiamo dunque a verificare.

          Scrivo “cannabis” in alto a destra e mi appare questo: http://www.cancer.gov/search/results

          Entro nel link e trovo questo: http://www.cancer.gov/cancertopics/pdq/cam/cannabis/patient , quindi si parla di ambito terapeutico e non c’entra nulla con quello di cui si parla (ambito non terapeutico).

          Leggo e vedo scritto alla fine questo: “La Cannabis ha dimostrato di uccidere cellule tumorali in laboratorio e influenzare il sistema immunitario. Tuttavia, non vi è alcuna prova che la Cannabis abbia effetti sul sistema immunitario e aiuti il corpo a combattere il cancro” (“Cannabis has been shown to kill cancer cells in the laboratory and to affect the immune system. However, there is no evidence that Cannabis’ effects on the immune system help the body fight cancer”).

          Più sotto: “In questo momento, non ci sono sufficienti evidenze per raccomandare che i pazienti inalino o ingeriscano Cannabis come trattamento per il cancro o sintomi correlati o effetti collaterali della terapia del cancro” (“At this time, there is not enough evidence to recommend that patients inhale or ingest Cannabis as a treatment for cancer-related symptoms or side effects of cancer therapy”)

          Infine: “La cannabis non è approvata dalla US Food and Drug Administration (FDA) per l’uso come trattamento del cancro” (“Cannabis is not approved by the U.S. Food and Drug Administration (FDA) for use as a cancer treatment”)

          Posso chiederti perché ci tenevi molto che andassimo a controllare? Forse tu sei un proibizionista e volevi aggiungere prove contro la Cannabis?

      • felixone ha detto in risposta a Raffaele

        “sono dati di letteratura medica ufficiale” ???? ma mi faccia il piacere!!!!
        vediamo un po, con quale canapa sono stati fatti I VOSTRI test?? con quella vendita daalla malavita??? la stessa malavita che mischia alla canapa sostanze chimiche ed organiche altamente tossiche???
        allora i VOSTRI STUDI non sono validi.
        ho una domanda per tutti voi proibizionisti,
        “ha ucciso più persone il cristianesimo o tutte le droghe esistenti al mondo???”
        io proibirei la causa di più morti tra le due…
        cercate e datevi una risposta!!!

        • Raffaele ha detto in risposta a felixone

          Sappi solo che se non conosci cosa sia la letteratura medica ufficiale il problema non è mio. Informati su cosa sia PubMed, su cosa sia una rivista peerreview, informati su cosa sia l’Evidence Based Medicine, su cosa sia l’epidemiologia, e soprattutto informati su come si fa a fare uno studio del genere. Non c’è bisogno di comprare cannabis e somministrarla (sarebbe illegale oltre che non accettato dal comitato etico), ma di fare studi su persone che già la assumono dopo aver ovviamente controllato che ciò che assumono non sia alterato da altro. Oppure sono studi fatti su colture di cellule, oppure…ma vabbé, che te lo dico a fare. Qua sembrate tutti medici. Ciao

          • Raffaele ha detto in risposta a Raffaele

            E sappi che questi studi vengono ovviamente compiuti laddove fumare la cannabis è legale. Perché già immagino che, non sapendo più cosa dire, ti appiglierai al fatto che queste persone usate negli studi comprano la cannabis dalla malavita. No, stai tranquillo, non sono studi fatti in Italia 😉

        • Karma ha detto in risposta a felixone

          cristianesimo? o persone che si dichiaravano cristiane? Il paragone non regge perché la cannabis è lo strumento con cui si danneggia l’essere umano. Il cristianesimo non può essere usato in questo modo in quanto per essere cristiani occorre seguire il Vangelo. Chi si comporta differentemente non è cristiano, anche se dice di esserlo.

    • DSaeba ha detto in risposta a Dawud

      Dire che uno “scienziato” ha dimostrato la non esistenza di Dio è come presumere che un “teologo” mi dimostri la non validità della teoria della relatività

      Ma forse ti prendo troppo sul serio, forse sei solo un brutto esempio di troll e sto perdendo il mio tempo.

    • Panthom ha detto in risposta a Dawud

      @Dawud
      Posso sapere perché fumi Cannabis?
      Dal tuo sfogo sull’impossibilità che un credente possa essere anche una persona razionale capisco che non credi in Dio. Perché hai bisogno di fumare la cannabis? Cosa ti manca nella realtà?

    • Hagen ha detto in risposta a Dawud

      1)”la propaganda proibizionista […] vuol far credere che la cannabis sia una sostanza innocua, o talmente leggera di essere meno pericolosa di alcool e tabacco…”?! Noto una certa contraddizione… eri per caso “in botta” quando scrivevi?

      2) Giusto per curiosità: ci siete anche voi, ma voi chi?

      3) Linkaci questi 10.000 attendibilissimi studi a favore dell’uso di cannabis, o almeno 10 se ne sei capace…

      4) Sarei anche curioso di vedere le “moltissime” dimostrazioni dell’inesistenza di Dio

      5) Vado subito! E lo farò anche per te! Tu però non importa che fumi anche per me!

      • Angelo ha detto in risposta a Hagen

        Anch’io vado a pregare per queste persone, tanto impaurite e annoiate dalla realtà da doversene creare un’altra. Peccato che finiti quei 10 minuti l’oscurità torna a circondare ed è sempre più buia. Lo dice uno che ha fatto per anni uso di sostanze illecite, pieno del mio nichilismo nicciano.

    • Alèudin ha detto in risposta a Dawud

      “In qualunque modo la vogliamo vedere la droga è una fuga.”
      Kurt Cobain

    • Fabrizio ha detto in risposta a Dawud

      “E si vi dicessi, che moltissimi scienziati, hanno dimostrato l’inesistenza di Dio???? Come la metete voi cristiani cattolici razionali (? che già il termine è una negazione logica)…..”

      Dawud mostra chiaramente con questa affermazione di essere praticamente ignorante sulla scienza e sul metodo scientifico. Forse una bella lezioncina di epistemologia potrebbe aiutarlo: la scienza non può esprimersi su Dio perché non è possibile verificarlo sperimentalmente e falsificabile. Gli “scienziati” che fa riferimento lui sono quelli che probabilmente sconfinano il loro campo e si mettono a fare filosofia e metafisica senza magari saperne nulla finendo per fare strafalcioni e poi ad ammettere le loro sconfitte (Hawking, Dawkins, ecc.) destinate a reiterarsi se non la smettessero di concepire la scienza come un ariete contro la religione proponendoci le solite fisime.

      “Su 10.000 e passa studi, i proibizionisti tirano fuori quei 10 (solitamente finanziati dai governi) che ‘dimostrano’ senza ombra di dubbio che la cannabis è pericolosissima.”

      Quest’articolo lo ha scritto un pediatra, una persona direi che sa cosa dice e soprattutto perché è il suo campo, non uscendoci facendo discorsi del tipo “lo streptococco nega l’esistenza di Dio”.

      “Andate a pregare, va, che la religione è la vostra droga…… io preferisco la cannabis, e infatti vado a fumarmela………… Unione dei Consumatori di Cannabis Razionali (UCCR)… creerò questa nuova sigla…….”

      Classica frase dell’ateo razionalista che espone le sue argomentazioni in maniera accurata.

      Io ringrazio Dio per persone come Dawud…mi fanno capire perfettamente che la fede religiosa è la giusta via da sempre e lo sarà ancora… 😀 😀 😀 😀

    • Michele Silvi ha detto in risposta a Dawud

      Ebbene, ci fornisca gli studi.

    • lorenzo ha detto in risposta a Dawud

      Sono perfettamente convinto che, per uno come te con la demenza senile e la schizzofrenia ormai ad uno stadio avanzato, l’uso terapeutico della cannabis possa essere tollerato in quanto non potrebbe procurare ulteriori danni.

    • francesco ha detto in risposta a Dawud

      ahahahahah 🙂 no davvero??? E’ stato dimostrato che Dio non c’è e nessuno l’ ha fatto sapere? Non è che l’ hai sentito mentre fumavi cannabis? perchè allora capirei tutto!

  3. Jack ha detto

    Mi chiedo sempre perché un partito politico che ha meno dell’1% di preferenze (da oltre 10 anni) possa avere tanto potere. Dev’esserci per forza qualcosa dietro…odio i complotti ma non si spiega in altro modo.

    • Fabrizio ha detto in risposta a Jack

      Molto semplicemente perché le idee dei radicali (ed anche i radicali stessi) sono diffuse in tutti i partiti e coalizioni, stanno a sinistra, destra e centro.

  4. beciu ha detto

    Niente di nuovo sotto il sole.
    Sono un antiproibizionista (della cannabis), ma è dannoso negare i rischi legati all’assunzione in giovane età e all’assunzione regolare in generale.
    E’ giusto che non si raccontino le novelle nè da una parte nè dall’altra: la mariuana (o l’hashish) ha determinati effetti e determinate conseguenze in determinati range che variano ovviamente a seconda del “soggetto trattato”.
    Ciò non sposta granchè quello che un antiproibizionista “moderato”, come mi ritengo, asserisce, ovvero la depenalizzazione (ovviamente parlo di adulti) di quello che, per quanto possa avere delle conseguenze, può essere considerato un “comportamento privato” alla stregua del consumo di alcool, di sigarette, di ingozzarsi di dolci e di non fare sport, unito ad una imparziale e severa “istruzione” su quello che questa sostanza può portare a subire.
    Sono per la responsabilizzazione della persona, che da adulto responsabile deve poter informarsi e decidere di conseguenza secondo la propria indole.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

      Nessuno qui sta sostenendo il proibizionismo, non lo vedo scritto nell’articolo. Tuttavia quello che fa male va limitato. Nel tuo discorso, in modo completamente antiscientifico, stai paragonando la cannabis alla sigaretta o all’ingozzarsi di dolci, quindi il motivo principale del tuo antiproibizionismo decade immediatamente.

      • beciu ha detto in risposta a Paolo Viti

        Il paragone tra cannabis e… altro è puramente “sociologico” e non scientifico:
        le differenze sono palesi.
        E, mi permetto di aggiungere, i punti a sfavore di una cosa rispetto all’altra in un confronto ideale (ma scientificamente non molto sensato) le si trovano sia da una parte che dall’altra.
        Il mio era un paragone che racchiudeva tutto quello citato in quello che io definisco “comportamenti privati” (a meno che non guidi o lavori strafatto, ovvio !), e su questo baso quello che scrivo in fondo.. ovvero quello che ritengo un’istanza per la depenalizzazione

        • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

          La sociologia sugli effetti provocati sull’uomo dice ben poco. In questo caso è la scienza medica ad avere voce in capitolo. Ed essa dice che non è possibile nessun paragone in quanto la Cannabis è altamente più dannosa di tutti gli eccessi che hai segnalato tu.

          Come ogni comportamento gravemente dannoso per la persona, la Cannabis è giustamente vietata oltre certe dosi. Anche perché uno che assume droga (cosiddetta “leggera”, anche se sono rimasti in pochi a definirla così) può diventare pericoloso per chi gli è vicino (penso a un padre di famiglia, o chiunque con una responsabilità).

          La depenalizzazione avrebbe l’effetto ovvio di aumentare i consumatori, perché la responsabilizzazione non funziona. Sopratutto se c’è moltissima disinformazione sull’argomento. Uno è responsabile solo se è correttamente informato, ma se non c’è un’informazione corretta non possiamo dare per scontata la responsabilità. E’ giusto limitare e condannare quel che la scienza medica dice essere sbagliato per l’uomo, sempre che teniamo alla salute e al benessere della nostra società.

          • beciu ha detto in risposta a Paolo Viti

            Più dannosa ?
            Non direi, direi anzi che le cose sono “medicamente” imparagonabili.
            L’abuso di alcool mi può portare ad una morte immediata, e non solo per un incidente stradale, basti pensare al coma etilico.
            La dipendenza dall’alcool è tremendamente + pesante di quella che possono dare sigarette o erba.
            D’altronde l’alcool, se usato con moderazione, non fa assolutamente male.
            La dipendenza psicologica da maria è a mio avviso decisamente minore di quella che ti danno le sigarette.
            La sigaretta però non da un effetto psicotropo potente come quello che ti da l’erba e le sigarette.
            Delle 3 droghe sopracitate niente può battere il cibo ovviamente nell’insorgenza del diabete, altra malattia abbastanza pericolosa anche se controllabile.
            Insomma, difficile stabilire chi fa peggio di chi almeno con questi termini di paragone.
            Poi ovviamente si prende l’eroina che batte tutti di brutto in quanto a pericolosità… e infatti non la consideriamo neppure nel novero.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

              beciu, quando hai scritto “secondo me”, ho smesso di leggere. Secondo te puoi rispondere ad un articolo colmo di link a studi scientifici con un “secondo me”? Capisci che ha ragione Maffo a ironizzare sul livello di informazione dell’antiproibizionista medio?

              • beciu ha detto in risposta a Paolo Viti

                Il bello è che non ricordo di aver mai scritto “secondo me” 🙂
                E’ ovvio che è una battuta, il “secondo me” in certi discorsi è implicito.
                Ho negato gli studi scientifici ?
                Tra le altre cose gente + documentata di me forse potrebbe, citandone altri: io questo non l’ho fatto.
                Ho detto di averne letti diversi e ho detto anche che non ci trovo niente di assurdo in quello che dicono a livello di effetti.
                Io discuto su quello che “legiferiamo” in base a tali studi, è un altro livello di discussione.
                Sembra che io sia venuto qui a urlare slogan tipo “La mariuana non fa nulla”, o roba simile: l’ho mai fatto ?

                • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

                  “La dipendenza psicologica da maria è a mio avviso decisamente minore di quella che ti danno le sigarette”
                  L’ho scritto io questo?

                  Sono molto interessato a questi studi…peccato che finora ci siano solo promesse. Sei venuto qui dicendo che fumare una canna è come fumare una sigaretta o bere un bicchiere di vino. Se non è così chiarisci meglio il tuo pensiero perché sinceramente non l’ho capito.

                  • beciu ha detto in risposta a Paolo Viti

                    No no no.
                    Fumarsi una canna non è bere un bicchiere di vino o fumarsi una sigaretta.
                    Al limite sostengo che, se fatto con “responsabilità”, fumarsi una canna non da danno come d’altronde non lo fanno un bicchiere di vino o una sigaretta (anche se l’unica cosa totalmente non dannosa è in realtà il bicchier di vino).
                    Io dico che ogni vizio ha i suoi lati brutti, e le faccende scientificamente sono poco paragonabili perchè il vino spacca il fegato, le cicche i polmoni… quindi poco paragonabili.
                    I miei paragoni sono “sociologici” (parolone !).

    • Maffo ha detto in risposta a beciu

      ““comportamento privato” alla stregua del consumo di alcool, di sigarette, di ingozzarsi di dolci e di non fare sport, unito ad una imparziale e severa “istruzione” su quello che questa sostanza può portare a subire”
      Classico esempio di commento fatto senza aver letto l’articolo. Se questo è il livello dell’antiproibizionista medio….

      • beciu ha detto in risposta a Maffo

        Ho capito che il tuo stile si basa sulla “quasi-aggressione”, e mi piace anche come tattica retorica, anche perchè ci troviamo nella situazione in cui ognuno può contare fino a 10, farsi passare l’iniziale incazzatura (se ci fosse) e rispondere al contenuto + che alla forma.
        Il contenuto del tuo messaggio, al netto dell’insinuazione è: non ho letto l’articolo.
        Fidati, di articoli del genere ne ho letti anche diversi: e tra le altre cose non ho niente (o quasi) da obiettare sui dati scientifici.

        • Maffo ha detto in risposta a beciu

          “il contenuto del tuo messaggio, al netto dell’insinuazione è: non ho letto l’articolo”.
          Nessuna aggressione e nessuna incazzatura, anzi sei una persona educata e rispettosa. Mi sono limitato a dire che per paragonare la cannabis al mangiare dolci significa essere disinformati completamente (1), e non aver letto l’articolo (2). Ripeto: se questo è il livello di informazione dell’antiproibizionista medio….

          • beciu ha detto in risposta a Maffo

            Il paragone sta nel concetto “comportamento privato”: siamo liberi di non fare sport e mangiare schifezze, ma questo ci condanna probabilmente a dei problemi di salute che possono portare ad una morte prematura.
            Poi è ovvio che le conseguenze delle 3 o 4 azioni da me citate sono assolutamente diverse e imparagonabili, se non a livello comportamentale come sto cercando di fare.
            Per fare un esempio: il cancro ai polmoni è diverso da una cirrosi epatica, dalla schizofrenia, dal diabete o da un infarto, o da… questo è chiaro per tutti, lo do per scontato quindi spero di non aver bisogno di ripetere l’ovvio per dimostrare che quell’ovvio lo conosco.

            • Maffo ha detto in risposta a beciu

              Ma non c’entra niente il privato o il pubblico. Io nel mio privato posso secondo te visionare materiale pedo-pornografico con il mio Pc? Posso nel mio privato, nella mia casa isolata da tutte le altre, avere un impianto elettrico non a norma? Posso nella mia casa, isolata dalle altre, incendiare tutti i miei mobili? Nella mia auto privata posso circolare senza cinture di sicurezza? Nel mio garage privato posso possedere per allenamento privato dei fucili a precisione senza dichiararli?

              Tutti i tuoi principi si basano su un concetto sbagliato di libertà che equivale ad autodeterminazione radicale. Essa NON esiste nel mondo reale, civile, evoluto e occidentale. Se dovessimo dire di “si” a qualcosa, dovremmo dire di “si” a tutto il resto.

              • beciu ha detto in risposta a Maffo

                Esistono comportamenti privati che non sono ammessi e comportamenti privati sicuramente nocivi (la sigaretta, il termine di paragone decisamente + azzeccato) ma permessi entro certi limiti.
                La mia istanza vorrebbe traslare un fenomeno da un insieme esistente all’altro insieme esistente.
                Citarmi fenomeni come la pedopornografia non mi illumina niente, perchè so che esistono comportamenti privati che non si possono fare: te ne cito un altro.. secondo me farsi d’eroina rientra tra questi.
                Tra le altre cose la pedopornografia, ma questa è una digressione, non è enanche une sempio così azzeccato, perchè quelle fotografie riguardano un qualche bambino che è stato violato.

                • Maffo ha detto in risposta a beciu

                  La cannabis è infatti permessa entro certi limiti. Sei tu che ti sei dato dall'”antiprobizionista” e a casa mia per essere tale bisogna opporsi a qualsiasi limitazione.

                  Domanda secca: è giusto che la cannabis sia limitata entro certi limiti?

                  P.S.
                  ho citato la pedopornografia perché il bambino è già stato violato quando un soggetto guarda il materiale.

                  • beciu ha detto in risposta a Maffo

                    Non è permessa, a meno che non mi sbagli (ma non credo).
                    Credo che sotto una certa soglia (molto bassa) sia un reato amministrativo, oltre la quale si va (non molto giustamente direi) sullo spaccio e quindi reato penale.
                    Riposta secca che è una domanda: cosa intendi per limitazione ?
                    Possesso ?

                    P.S. E infatti il comportamento privato è un reato perchè è la causa della “violazione del bambino”

                    • Maffo ha detto in risposta a beciu

                      Sbagli: http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Fini-Giovanardi

                      Resta il fatto la nostra posizione è completamente in linea a quella dei massimi esperti italiani sul tema: http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/notizie/2011/settembre/cannabis-una-droga-pericolosa-tutt%E2%80%99altro-che-leggera.aspx

                      Tu? Con quale autorità pensi di contraddirli?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Non mi sembra di sbagliare, almeno per quanto ho sentito e ho letto tramite il tuo link.
                      C’è una soglia: sotto la soglia è un reato amministrativo, sopra è penale.
                      Quantomeno c’è una disputa di giurisprudenza sull’argomento.
                      Su cosa baso il mio parere ?
                      Fondamentalmente sulle stesse fonti vostre: la cannabis può essere pericolosa, ma può anche non esserlo (o se vogliamo dirlo precisamente, esserlo in maniera irrisoria).
                      In base a ciò elaboro il mio giudizio personale.

                    • Maffo ha detto in risposta a beciu

                      “la cannabis può essere pericolosa, ma può anche non esserlo”
                      Quest’affermazione è basata su qualche dato empirico? O è una tua speranza personale?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Esiste un uso ed esiste un abuso.
                      Tutti gli studi che ho letto riportano che l’abuso o l’uso regolare fa male in certe modalità (cancro ai polmoni, perdita temporanea della memoria a breve termine, eccetera).
                      Cose che non ritrovo, ed è anche quello che ho osservato, nell’uso occasionale fatto in modo “responsabile”.

                    • Raffaele ha detto in risposta a beciu

                      “Tutti gli studi che ho letto riportano che l’abuso o l’uso regolare fa male in certe modalità (cancro ai polmoni, perdita temporanea della memoria a breve termine, eccetera).
                      Cose che non ritrovo, ed è anche quello che ho osservato, nell’uso occasionale”

                      Allora forse non hai letto quello che postai io, che dice che anche l’uso occasionale è sconsigliato:
                      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18687708

                      Altri studi mi pare li abbia trovati Paolo Viti

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Gli adolescenti non devono fumare, si è già detto (magari non qui, ma sicuramente da qualche parte).
                      Mi riferivo agli adulti.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

                      Adulti?
                      Cinque canne a settimana sono deleterie: http://www.cmaj.ca/content/166/7/887.full

                      Ovviamente ora dirai che il consumo estemporaneo è ancora meno, vero?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Poichè non parliamo di una droga che può ucciderti in un colpo solo, preferisco la libertà di decidere di fare uso ma anche abuso, dato che comunque l’abuso per fare un danno serio deve essere prolungato.
                      Preferisco pagare sulla mia pelle le conseguenze delle mie azioni, sempre che tali ripercussioni cadano su di me e non sugli altri.
                      Il fatto che la maria possa far male al mio fisico se usata oltre un certo limite è una cosa che riguarda me e soltanto me.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

                      Purtroppo l’autodeterminazione non esiste.

                      Quando potrai sperimentare sulla tua pelle il non mettere le cinture di sicurezza allora avrai ragione. Nel frattempo sono chiacchiere.

                    • Kosmo ha detto in risposta a beciu

                      @beciu:
                      prova a vivere in una casa senza impianti a norma

                    • Raffaele ha detto in risposta a beciu

                      beciu, mi permetto di dirti una cosa. In sanità quello che dici tu e cioè che se supero un certo limite riguarda te e soltanto te non è un discorso che regge. La sanità fa uso dell’epidemiologia proprio x sapere cosa fa male e cosa no e per porre quindi rimedio. Il discorso che fai tu, cioè che sei vuoi farti male sei libero di farlo vale fino ad un certo punto, nel senso che nessuno limita la tua libertà, ma verrà ostacolata il + possibile la scelta che ti porterà a farti stare male: perché? Per ingerenza nella tua vita? No, semplicemente perché se tu vai in ospedale x colpa del fatto che la sanità non ti ha detto che non dovevi fumare, a pagare non sei solo tu, ma è proprio la sanità, cioè in fin dei conti a pagare sono anche io coi miei soldi. Se tu vai in ospedale x colpa delle canne, a pagare il tuo ricovero, le tue cure sono io contribuente. La sanità x ridurre le spese attua tutto ciò che permette di ridurre i comportamenti a rischio, che si traduce in riduzione dei costi, che si traduce in aumento della qualità del servizio. Insomma la tua libertà in qualche modo tocca lo Stato, cioè noi. Il punto è questo. Fino a quando ti vuoi suicidare, lo puoi pure fare, ti paghi il funerale e pazienza. Ma quando la sanità sente che vuoi farti del male, siccome il tuo farti del male influisce sulle mie tasche e quindi fai male anche a me, ovviamente interviene. E secondo me è anche giusto

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Nel mentre posso fumarmi una sigaretta, facendomi assolutamente del male gratuitamente.
                      E’ lo stato stesso che me la fornisce.
                      L’autodeterminazione esiste eccome.

                    • Raffaele ha detto in risposta a beciu

                      E ovviamente interviene non in modo coatto, cioè che te lo obbliga, ma si scanna x sconsigliartelo, a seconda delle risorse che ha.

    • Maffo ha detto in risposta a beciu

      “Sono per la responsabilizzazione della persona, che da adulto responsabile deve poter informarsi e decidere di conseguenza secondo la propria indole”
      A questo punto direi di depenalizzare l’omicidio e la vendita gratuita della cocaina in ogni bar. Anch’io sono per la responsabilizzazione della persona.

      • beciu ha detto in risposta a Maffo

        Sei per la “vendita gratuita” ? 🙂
        Tornando seri, il paragone con l’omicidio non regge proprio e scredita il tuo commento.. hai fatto di meglio in questi pochi scambi di battute che ci hanno coinvolto 😉

        • Maffo ha detto in risposta a beciu

          Hai ragione, era meglio dire consegna o distribuzione.
          Si parla di responsabilità, io sono per la responsabilità: io credo che un uomo responsabile non ucciderebbe mai un’altra persona. Tu?
          Io credo che un uomo responsabile non prenderebbe della cocaina. Tu?
          Vogliamo batterci anche per questo?

          • beciu ha detto in risposta a Maffo

            No, sull’omicidio siamo d’accordo in pieno.
            Prob sulla mariuana meno, e quindi siamo qui a dirci i nostri punti di vista.
            Si può far uso “responsabile” della maria (non so per la cocaina, penso di no ma non sono per niente informato).
            Ovviamente il miglior uso, a livello “medico”, che si può fare della maria è non usarla, però ci sono dei modus operandi che tutto sommato non arrecano un significativo danno alla persona (in confronto al beneficio) e non arrecano danno a terzi.
            E su quello io posso discutere.

            • Maffo ha detto in risposta a beciu

              Sull’omicidio siamo d’accordo? Allora in realtà non credi alla responsabilità, giusto? E’ tutta una finta, ho capito.

              Sull’eroina e sulla cocaina non mi hai risposto, nemmeno sull’alcool però.
              Nemmeno qui ci affidiamo alla responsabilità dell’individuo?

              In forma lieve e discontinua non danneggia. Ma chi me lo assicura che il soggetto segue questo modus operandi se non una precisa legge che vieta dosi superiori? Anche la cocaina se ne ciuccio un po’ sulla punta di un dito (modus operandi) non mi fa nulla…eppure..

              • beciu ha detto in risposta a Maffo

                La responsabilità è ricondurre un fenomeno ad essere poco dannoso o per nulla dannoso: come fa l’omicidio a non essere dannoso ? Qualcuno muore !
                Sull’eroina ti ho risposto di sopra, sulla cocaina ammetto l’ignoranza, non posso risponderti.
                Chi ti assicura un uso responsabile ?
                Nessuno.
                Così come nessuno ti assicura che da un bicchiere di vino si passi all’ubriachezza molesta, o da avere una pistola con regolare porto d’armi a sparare a caso su innocenti, o da guidare responsabilmente a essere un pirata della strada.
                Si sanziona ciò che è pericoloso o dannoso, non quello che non lo è.
                Ed è ovvio che l’argomento maria può essere controverso: affermo che il negare completamente a priori non è una risposta sufficiente, è “un’accettata”.

                • Maffo ha detto in risposta a beciu

                  La scienza medica dimostra che la cannabis è altamente dannosa, quindi va tolta dall’area di responsabilità.

                  “Si sanziona ciò che è pericoloso o dannoso, non quello che non lo è”. Benissimo, la cannabis è dimostrato essere pericolosa.

                  Restiamo sulla scienza beciu, le teorie personale interessano poco e fanno perdere tempo. Altrimenti cominciamo col finto allunaggio del ’69 e con l’esistenza del fantasma di Elvis.

                  • beciu ha detto in risposta a Maffo

                    Dire che “la mariuana è altamente dannosa” è uno slogan come “la mariuana non fa niente”.
                    La scienza ci dice quando è altamente dannosa, quando invece non lo è.
                    Questo vale per molte cose, alcune di queste le ho citate… ci sono dei range di cui tener conto… vedi tasso alcolemico per la guida in stato di ubriachezza.. giusto o sbagliato che sia quel limite cerca di determinare cosa è lecito e cosa è pericoloso e da sanzionare.
                    Ti sfido a dirmi che farsi una serata in casa con 2 o 3 canne è “statisticamente” pericolosa (poi è ovvio che c’è il caso del coglione che riesce a farsi del male anche così).
                    Possiamo tramutare in legge questa separazione ?
                    Perchè allo stato attuale la legge non tiene granchè conto della realtà… a mio avviso ovviamente…

                    • Maffo ha detto in risposta a beciu

                      “Dire che “la mariuana è altamente dannosa” è uno slogan come “la mariuana non fa niente””
                      In che modo pensi di smentire gli studi scientifici citati che dimostrato il contrario? Con un’opinione personale?

                      “La scienza ci dice quando è altamente dannosa, quando invece non lo è”
                      Appunto…

                      “Ti sfido a dirmi che farsi una serata in casa con 2 o 3 canne è “statisticamente” pericolosa”
                      Hai richiesto alcuni approfondimenti (gli ultimi tre confronto tra sigaretta e cannabis) e te li offro immediatamente (tu ancora devi andare oltre alle tue opinioni, nota quindi il diverso tipo di approccio)
                      http://salute24.ilsole24ore.com/articles/6108-cannabis-pericolosa-soprattutto-per-gli-adolescenti
                      http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/notizie/2011/settembre/cannabis-una-droga-pericolosa-tutt%E2%80%99altro-che-leggera.aspx
                      http://www.osservatoriodroga.it/tossicologi-forensi-cannabis-pericolosa-e-tuttaltro-che-leggera/
                      http://www.sciencedaily.com/releases/2007/07/070731085550.htm
                      http://www.sciencedaily.com/releases/2008/01/080123104017.htm
                      http://www.sciencedaily.com/releases/2011/09/110922152629.htm

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Perdonami se non ho letto gli articoli in inglese..
                      Quelli in italiano parlano di consumo tra gli adolescenti (che io disapprovo proprio in base alle prove che questi articoli portano), parlano di consumo regolare e di infortuni sul lavoro e sulle strade (sulle strade se non c’è il riferimento ce lo aggiungo io)..
                      non nego niente di quello che c’è scritto, e aggiungo che già queste cose le ho lette e digerite.
                      Ti ho parlato di una serata in casa, fatta “responsabilmente”, una serata “una-tantum”.
                      Si va da un estremo all’altro, per questo parlo di “uso responsabile”: c’è modus operandi e modus operandi.

                    • Maffo ha detto in risposta a beciu

                      Non leggi i link in inglese? Ah, ho capito…ti ricordi quando ti parlavo di tua disinformazione sull’argomento…??

                      Ecco uno psicologo che ti risponde (è in italiano, dovresti riuscire…): http://www.tempi.it/chi-si-fuma-la-testa-intervista-claudio-ris
                      Un suo libro sul tema (è in italiano! vai tranquillo): http://www.ibs.it/code/9788821559242/riseacute/cannabis-come-perdere.html

                      Se hai degli amici che sanno l’inglese fatti tradurre le posizioni dei massimi esperti canadesi, completamente in linea con quelli italiani: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/09/110922152629.htm

                      http://www.sciencedaily.com/releases/2008/01/080123104017.htm te lo traduco: lo sviluppo di malattie polmonari si verifica nei fumatori di marijuana circa 20 anni prima rispetto ai fumatori di tabacco

                      http://www.sciencedaily.com/releases/2007/07/070731085550.htm una canna vale quanto 5 sigarette in un colpo solo

                      Non vedo ancora nessuno studio da parte tua…ti sembra corretto rispondere a studi scientifici con mere opinioni personali?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Via, non sfottere.
                      Lo so l’inglese, faccio + fatica a leggerlo, e a breve devo andare via.
                      Continuo a leggere roba che mi dice che l’abuso di maria fa male, che una canna è + potente di una sigaretta, rischio tumori.. etc.
                      Ma ho mai negato questo ?
                      Tutti i tuoi link parlano di abuso: abuso !
                      E’ ovvio che esista il concetto di abuso, quello che apprezzo degli articoli proposti è che cercano di mettere in guardia che “l’abuso è + facile di quel che si pensa”.
                      Ma dove c’è il concetto di abuso c’è anche il cocnetto di uso, quello dico.
                      Come è logico che sia, come l’osservazione mi ha insegnato.
                      Non ho bisogno di studi in merito, me li stai dando tutti te (ma ti ripeto che sono cose che, più o meno, ho già letto) 🙂

                    • Maffo ha detto in risposta a beciu

                      http://www.sciencedaily.com/releases/2008/01/080123104017.htm lo sviluppo di malattie polmonari si verifica nei fumatori di marijuana circa 20 anni prima rispetto ai fumatori di tabacco

                      http://www.sciencedaily.com/releases/2007/07/070731085550.htm una canna vale quanto 5 sigarette in un colpo solo

                      Nessun abuso, ma solo consumo.

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Mi sembra però che siamo liberi di fumarci 5 sigarette, e se per questo anche 20-30 il giorno… lo stato ce le fornisce per di più.
                      E inoltre 5 sigarette ogni tanto non ti portano alla tomba, magari 20-30 il giorno la probabilità si alza notevolmente.
                      Ripeto: leggendo l’articolo di cui sopra e i link che mi hai gentilmente fornito mi sono stati utili per dare una quantificazione leggermente + precisa sulle cose ma concettualmente non ho scoperto niente di nuovo.
                      Non mi sembra poi così sconvolgente, ad esempio, immaginare che una sigaretta che contiente lo stesso tabacco di una sigaretta + l’hashish fumata senza il filtro e aspirata con + potenza (perchè faccia + effetto) faccia + male di una normale sigaretta.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

                      Tuttavia hai finora affermato che la canna equivale alla sigaretta. Ora per lo meno non lo potrai più dire.

                      5 canne a settimana sono deleterie: http://www.cmaj.ca/content/166/7/887.full

                      5 canne = uso saltuario?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      La canna equivale alla sigaretta l’avrò detto non in relazione alla pesantezza per i polmoni (in cui accetto l’approssimazione 1 canna = 5 sigarette) nè per gli effetti psicotropi.
                      A limite ritengo che la canna non deve essere proibita come è per la sigaretta, poichè il suo uso (non abuso) non è quasi per niente dannoso, un po’ come lo è per la sigaretta.
                      E in questi casi mi piacerebbe lasciare libera la persona, così come lo è per sigarette e alcool, di scegliere.
                      Ovviamente con tutte le considerazioni che ci si può fare sopra

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

                      La canna equivale alla sigaretta. E’ scientificamente falso: http://www.sciencedaily.com/releases/2008/01/080123104017.htm ,
                      http://www.sciencedaily.com/releases/2007/07/070731085550.htm , http://www.sciencedaily.com/releases/2007/12/071217110328.htm
                      Stai mentendo e danneggiando le persone che ti vorranno credere. Davvero pensi di continuare con la tua opinione contro l’evidenza scientifica? Non ti senti minimamente patetico?

                    • beciu ha detto in risposta a beciu

                      Eppure la risposta ce l’hai appena sopra, te l’ho appena detto… perchè mi rinfacci una cosa che non ho detto ?
                      Il dialogo così non finisce +…
                      Non mi sento patetico, forse potrebbe sentirsi patetico il “fake-beciu” che dice che la sigaretta è equivalente alla canna in termini di danno ai polmoni, quello che andrebbe contro l’evidenza logica (c’è davvero bisogno di studi scientifici per dire che una canna è diversa da una sigaretta ? lo sapevo già prima !).

                      Io intendo che mi piacerebbe che l’utilizzo privato, in sicurezza (quindi non puoi guidare o lavorare in certi ambienti se sei “fatto”), di una canna da parte di un adulto fosse legale come l’uso di una sigaretta (è qui il paragone !), perchè alla fin fine danni evidenti e persistenti, per quanto sia 5 o 10 volte + pesante di una sigaretta e abbia effetti psicotropi che la cicca non ha, non ne lascia (su un adulto)… così come non ne lascia una sigaretta.
                      O se li lascia sono irrisori, lievi, e devono essere soggetti al “libero arbitrio” di un cittadino, esattamente come un libero cittadino può ingozzarsi (abusare) di dolci, non fare sport, diventare un alcolista, etc.
                      Ci sono sostanze per cui ne è permesso l’uso corretto (giustamente), ed è lasciata la libertà di scegliere di abusarne o meno: verso questa situazione io faccio paragoni.
                      Perchè l’erba deve essere soggetta a restrizioni + pesanti (nonchè abbastanza illogiche) ?

                      Il fatto che una sigaretta non faccia praticamente nulla, e che 40 sigarette il giorno invece aumentino il rischio di tumore ai polmoni e che tot canne il giorno diano problemi analoghi se non + gravi è un problema che riguarda la singola coscienza (come è ora per le sigarette e l’alcool) e che tuttalpiù si deve prevenire con campagne di informazione….
                      E in questo senso tutti i link finora proposti, per quanto non mi fanno cambiare idea su come intenderei io la legge, sono utilissimi per inquadrare i rischi legati all’abuso di questa sostanza.
                      Spero di aver chiarito il mio punto ora.

    • Raffaele ha detto in risposta a beciu

      Io una cosa così chiaramente dannosa come la sigaretta la proibirei, quantomeno nei luoghi pubblici, strada compresa. Se uno vuole fumare lo può fare solo a casa sua. So che è drastico, forse inattuabile, ma se fosse vietato calerebbero enormemente una marea di malattie, soprattutto quelle che, dopo l’aborto, rappresentano la prima causa di morte al mondo, cioè malattie cardiovascolari e tumori. La società ne gioverebbe di certo in termini di salute e soprattutto in termini economici di spesa sanitaria. Ovviamente però proibire di fumare in assoluto è una cosa molto difficile da attuare, soprattutto con chi, essendo abituato, deve fare i conti con la dipendenza che queste cose danno. Però nel 2012 consentire ancora l’uso di cose che creano dipendenza e malattie a me sembra un grosso autogol.

      • Karma ha detto in risposta a Raffaele

        In questi anni sono stati fatti passi avanti e questo confuta le teorie di beciu. Il fumo è vietato in tutti i luoghi pubblici chiusi, si può fumare solo all’aperto e in casa propria. All’aperto non ha senso vietarlo perché il fumo si disperde, anche se io lo vieterei nei parchi frequentati da bambini (si renderebbero anche più puliti dai mozziconi. Un altro esempio per cui la responsabilità non funziona, ma domina sempre la maleducazione).

        Sugli alcolici si sta facendo molto, anche se poi i locali non rispettano i regolamenti. Credo che in futuro si farà ancora di più, arrivando a vietare gli alcolici a tutti oltre ad una certa ora (compresi i supermercati). Anche secondo me è la linea giusta, l’anti-proibizionismo ha fallito e pure The Independent se n’è accorto.

        • Raffaele ha detto in risposta a Karma

          E’ vero, i passi avanti sono enormi per fortuna. Io però ripeto lo vieterei anche all’aria aperta non per il fumo in sè, che si disperde (danni ambientali) perché sarebbe un segnale di fortissimo scoraggiamento. Prova ad immaginare un mondo in cui non vedi mai nessuno fumare. Un bambino inizia a fumare perché fumare, si dice, è figo, è di moda. Bene, se il divieto di fumo lo estendi ovunque, questa cosa tra 10, 20 anni non esiste più. Sarebbe un segnale di scoraggiamento enorme. Io lo farei, ma ripeto, c’è il problema di chi è fumatore adesso. Insomma se fossi fumatore, non fumare per tutto il tempo che sto fuori casa (es. lavoro) è dura. Il problema è la dipendenza e proprio questa rafforza la mia convinzione che qualcosa andrebbe fatto, ma non saprei praticamente come.

        • beciu ha detto in risposta a Karma

          Non so dove siano confutate le mie “teorie”.
          Mi hai citato tra le altre cose tutti esempi di “gestione controllata” di certi fenomeni, misure che tra le altre cose mi trovano d’accordo.
          Il fumo è vietato nei locali pubblici e, come sostieni, dovrebbe esserlo nei parchi dove ci sono i bimbi.
          L’utilizzo di alcool ha le sue limitazioni (vedi guida in stato di…).
          Queste limitazioni sono giuste, perchè affrontano il problema non censurandolo brutalmente ma cercando di porre rimedio laddove il fenomeno diventa problema sociale.
          Io non sono d’accordo con il concetto “non si fa, punto !”, poi che si debba fare secondo le normative + giuste e consone a non mandare tutto in vacca (qualunque cosa questo voglia dire e comporti) è per me evidente e sacrosanto.

          • Karma ha detto in risposta a beciu

            Ti ricordo che se vuoi fare l’antiproibizionista devi essere contro ogni limitazione. Ma mi sembra ridicolo che sia io a dirti come devi comportarti, no? Tutt’oggi la cannabis in ha limiti quantitativi in cui è legale. Le tue tesi mi paiono assai confutate anche perché non sei affatto antiprobizionista: uno che dice: “misure che tra le altre cose mi trovano d’accordo”, non è contro la limitazione.

            • beciu ha detto in risposta a Karma

              Non devo tenere per forza una parte.
              Esprimo un’idea su un contesto particolare… ad esempio sulla cocaina non so niente e mi sto zitto.
              La legge attuale la ritengo sbagliata.

              • Karma ha detto in risposta a beciu

                TI ricordo che ti sei dato dell’antiprobizionista. Hai quindi cambiato idea?

                Perché ritieni sbagliata la legge attuale?

                • beciu ha detto in risposta a Karma

                  Ok, pardon… mi sono catalogato da solo… 🙂
                  Spero però che nel totale dei miei interventi abbia chiarito meglio cosa intendo per “antiproibizionista”.
                  La legga attuale è sbagliata perchè punisce in base a quanto si possiede, assumendo che chi possiede molto spacci.
                  Assunto probabilistico però non certo vero.
                  Senza contare che non ritengo sbagliato spacciare (esclusi i minorenni, ivvo), ma solo perchè sono “un’antiproibizionista” 🙂
                  Secondo me deve essere punito il comportamento pericoloso, quindi un indice di giudizio deve essere il tasso nel proprio corpo al momento della guida o al momento in cui si lavora o roba simile

                  • Karma ha detto in risposta a beciu

                    La legge attuale credo che punisca solo oltre un certo limite di quantità. Mi sembra ragionevole. Avendone di più c’è il rischio di spaccio…no?

                    Lo spaccio è un’azione illegale e ingiusta per ogni mercanzia, sopratutto per chi paga le tasse. L’antiprobizionista si colloca dunque come un evasore, categoria contro cui si sta davvero picchiando duro (giustamente!).

                    Non capisco infine perché sia pericoloso avere assunto cannabis mentre si guida e invece non sia pericoloso avere assunto cannabis nella propria casa in presenza di minori a cui badare.

                    • beciu ha detto in risposta a Karma

                      Quello che contesto è che Tizio può essere punito per spaccio anche se non sta spacciando: si fa un processo all’intenzione, non ti pare assurdo ?

                      In questo caso lo spaccio è l’unico modo, vista la mancanza di un mercato lecito.
                      Non c’è possibilità di pagare le tasse, per ovvi motivi.

                      E’ pericoloso fumare in presenza di minori a cui badare, non lo nego di certo: anche bere immagino.
                      Credo che esista una legislatura in merito all’ alcool e alla custodia dei minori, potrebbe essere un valido esempio.

                    • Karma ha detto in risposta a Karma

                      Questo si, mi sembra sbagliato. Mi sembra giusto dare dei limiti ben precisi nel consumo personale.

                      La mancanza di un mercato lecito per quello che è illecito mi par un controsenso…

                      Anche bere, certamente. Limitiamo entrambi e non liberalizziamo uno perché tanto anche l’altro è liberalizzato.

                    • beciu ha detto in risposta a Karma

                      Capisco l’argomentazione, però non la sottoscrivo.
                      Abbiamo una legislazione sull’alcool che cerca di inquadrare il problema e combatterlo per quello che è.
                      L’alcool si può scegliere di berlo con moderazione o con esagerazione, prendendosene le conseguenze sula salute.
                      Lo stato cerca di impedirti che tu possa far del male agli altri, quindi punisce azioni come guidare ubriaco cercando di misurare quanto sei ubriaco mentre stai guidando.
                      Però puoi ubriacarti quanto vuoi in casa, e puoi andare a giro con una valigia piena di alcolici.
                      Finchè non sbagli o ti rendi pericoloso non sei punibile.
                      Guardando invece come viene trattato l’argomento “mariuana” invece… ci sono diverse storture… insomma l’argomento non è trattato a mio avviso con logica.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Karma

                      Mi interessa poco. Qui si parla di cannabis non di alocol o di politica.

                    • beciu ha detto in risposta a Karma

                      Parliamo di cannabis.
                      1) C’è uso e c’è abuso, dove per uso intendo un uso che non fa praticamente niente a livello di danni all’organismo: in questi casi sono per la libera scelta.
                      2) Mandare in galera perchè si è superati un limite di possesso (per altro abbastanza bassino mi pare) e quindi automaticamente è considerato “spaccio” la ritengo una legge abbastanza stupida o ideologica.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a beciu

                      1) In diversi studi citati in questa pagina (più commenti) è stata rilevata la dannosità anche per l’uso occasionale. Dovresti comunque definire quando si parla di uso occasionale, quando di uso e quando di abuso. Altrimenti il confine non è chiaro.

                      2) Non si parla di politica o di scelte politiche. Non conosco la legge attuale e non mi interessa conoscerla perché non faccio uso di sostanze per evadere dalla realtà, mi piace così com’è. Il tuo discorso ha senso se si parla di confetti, meno se si parla di bombe a mano. Quindi per ogni sostanza va identificata la dannosità. E’ vero che superare il limite non significa spaccio.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Karma

                      Daglie:
                      1) “C’è uso e c’è abuso, dove per uso intendo un uso che non fa praticamente niente a livello di danni all’organismo: ”
                      Sono stati postati MOLTI studi SCIENTIFICI che associano anche ad un uso SALTUARIO dei danni molto seri
                      2) “Mandare in galera perchè si è superati un limite di possesso (per altro abbastanza bassino mi pare)”

                      La legge attuale pone un limite di 40 (QUARANTA!!!!) spinelli per essere SEGNALATI. Nel 80-90% dei casi un magistrato compiacente ti rilascerà perchè “sono ragaaaaazzi!”. Non si va in galera. Punto e basta. Si viene segnalati alla polizia come PROBABILE spacciatore.
                      Adesso vogliamo tornare alla realtà?

          • Michele Silvi ha detto in risposta a beciu

            Una soluzione potrebbe essere, quindi, secondo te, la depenalizzazione legata ad un’informazione “coatta”?
            Insomma, se per responsabilizzare bisogna informare, bisogna anche fare in modo che nessuno possa sfuggire all’informazione…

            • beciu ha detto in risposta a Michele Silvi

              Coatta è un po’ difficile, noti giustamente.
              Sicuramente il “muro contro muro” a forza di slogan non porta a niente.
              Ben vengano articoli scientifici (come quelli riportati, ma anche altri di segno opposto) che cercano di far luce sulla realtà.

              • Karma ha detto in risposta a beciu

                Altri di segni opposto…tipo?

              • Michele Silvi ha detto in risposta a beciu

                Sono d’accordo che il “muro contro muro” sia inutile, ma come al solito trovare una vera soluzione è sempre molto difficile.
                E converrai, per quel poco che possiamo saperne, che il consumo di stupefacenti (non solo cannabis) è tutt’altro che responsabile, al momento, quindi una soluzione è da trovare a prescindere…

                • beciu ha detto in risposta a Michele Silvi

                  Convengo che alcuni si comportano da coglioni.
                  Non è la maggioranza, ma è la classica “minoranza rumorosa”… così come un prete pedofilo butterà cattiva luce su 1000 preti (la proporzione è assolutamente casuale) che invece si prodigano per la comunità e vogliono bene ai bambini che “gestiscono”.
                  Il problema va risolto: un modello buono (anche s emigliorabile) è a mio avviso quello adottato per l’alcool, poichè esso tenta di perseguire il comportamento antisociale piuttosto che eventuali “intenzioni”.

  5. Fabrizio ha detto

    Mi complimento con l’UCCR che invita persone competenti che lavorano sul campo per scrivere articoli davvero interessanti. Mi complimento anche con chi discute tra i commenti, davvero una profonda differenza rispetto al sito dell’UAAR dove si citano sempre gli stessi autori, quasi per “principio di autorità”, e anche le persone che commentano su quel sito mostrano la loro più totale indisponibilità ad essere persone davvero razionali e anche educate.

  6. DSaeba ha detto

    Un ottimo articolo ridotto al lumicino da alcuni commenti incompetenti.

  7. beciu ha detto

    P.S. Nel mio primo messaggio non stavo rispondendo all’autore del 1° post, ho solo sbagliato coi comandi…. sorry

  8. Dawud ha detto

    @Becio
    Be daccordo con te, ma per far nascere un contradditorio tra le parti, visto il contenuto dell’articolo, bisognava segnalare la ‘divergenza’ che è evidente. La cannabis può dare problemi nell’ambito dell’adolescenza, infatti non è opportuno prenderla prima dei 15 anni (18 sarbbe meglio), chiaramente non bisogna pubblicizzarne l’utilizzo. Nell’ambito degli adulti è assodato, che la cannabis dia meno danni dell’alcool e tabacco (che non dovrebbero essere utilizzati se adolescenti), sempre che ci sia un uso e non un abuso. L’alcool uccide decine di migliaia di persone ogni anno, così il tabacco, la canapa non hai mai ucciso nessuno.

    @Franz
    Da che pulpito parli tu??? Il tuo commento è talmente nullo, privo di contenuti, come daltronde è il tuo cervello….. vai con dio!!! (voluttamente in minuscolo). Magari ti bevi il vino, come è daltronde uso e abuso dai frequentatori di chiese e predicatori cristiani…. o che buono il vino del prete, sempre il più buono!!!!

    Vi ricordo che in Italia, nonostante la legge più proibizionista d’Europa, che considera Eroina e Canapa alla stessa tregua…. ci sono 5 Milioni di consumatori di Cannabis, molte più persone dei frequentatori di chiese, e vi ricordo che il dittatore Stalin le aveva rase al suolo, perchè considerate l’oppio dei popoli…… anche la religione può essere una droga, e nessuno ve la sta togliendo.

    I radicali saranno anche l’1% (infatti io non lo sono e sono comunque antipro) ma voi, cristiani cattolici razionalisti, che percentuale avete di seguaci??? lo 0,000001%..

    Fate silenzio grazie, quando l’argomento non lo conoscete, shhhhhhhhhhhh tutti in chiesa!!!
    .
    Per chi volesse i link dei 10.000 studi e sopratutto di quelli che dimostrano che la cannabis è meno dannosa del tabacco, che è l’unica sostanza che aumenta i neuroni (neuro genesi), che può far rigenerare cellule nelle cure antitumorali, che è utile al trattamento del dolore neuropatico, che è il farmaco più efficace in caso di sclerosi multipla, che cura la spasticcità muscolare, che cura il glaucoma, che aumenta l’apetito nei malatti di AIDS, e perchè è un ottimo rilassante per dormire e da anche euforia senza effetti collaterali.

    Se volete più informazioni scriveteci a: info@legalizziamolacanapa.org

    • DSaeba ha detto in risposta a Dawud

      “voluttamente”? Ma questa è la grammatica che vi insegnano alle jam sessions di Bob Marley?

      P.S.: lasciamo perdere il trattamento del dolore o del parkinson in questo discorso da troll. Per quello esiste, grazie a Dio, il thc in versione pura. Ma evidentemente voi non volete rassegnarvi alla cannetta quotidiana.
      Ebbene, spero che mettano il reato di omicidio volontario in caso di incidente stradale, e che portino il limite di THC delle vostre belle bustine a 0.2 g. Così poi vediamo chi ride.

    • Michele Silvi ha detto in risposta a Dawud

      Molto furbo, davvero.
      Il problema è che noi i 10.000 studi li vogliamo pubblici, accessibili, e da fonti mediche ufficiali, se ci sono non sarà un problema per lei fornirli, o sbaglio?

    • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

      Eh no Dawud, che bisogno c’è di mandare email? Se sono sulla letteratura scientifica sono articoli pubblici no? Sono accessibili. PubMed è accessibile, mi dai qualche articolo di PubMed. Dai non dico più 30, ora me ne bastano 20. E dai!! D’altronde li avrai letti, quindi perché non me li posti? E dai!!

    • Maffo ha detto in risposta a Dawud

      “Nell’ambito degli adulti è assodato, che la cannabis dia meno danni dell’alcool e tabacco”
      Nessuna dimostrazione scientifica alla tua affermazione. Anzi è proprio il contrario: correlazione tra il fumo di cannabis e il cancro del polmone, il cui rischio è stato trovato superiore a quello che hanno i semplici fumatori di tabacco: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21132143
      la correlazione tra la cannabis e altre patologie polmonari, tra cui il carcinoma nasofaringeo dove l’associazione con un diverso tipo istologico di tumore sembra suggerire un meccanismo carcinogenetico diverso rispetto a quello del fumo/aspirazione nasale di tabacco: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2768108/pdf/6605281a.pdf

      “Il tuo commento è talmente nullo, privo di contenuti, come daltronde è il tuo cervello….. vai con dio!!!”
      Insulti gratuiti, probabilmente è l’effetto post-cannabis, alla faccia della non dannosità.

      “Magari ti bevi il vino, come è daltronde uso e abuso dai frequentatori di chiese e predicatori cristiani…. o che buono il vino del prete, sempre il più buono!!!!”
      Delirio da post-cannabis, alla faccia della non dannosità.

      ” nonostante la legge più proibizionista d’Europa, che considera Eroina e Canapa alla stessa tregua…. ci sono 5 Milioni di consumatori di Cannabis”
      Nessun dato a tuo sostengo oltre alla tua opinione.

      “molte più persone dei frequentatori di chiese, e vi ricordo che il dittatore Stalin le aveva rase al suolo, perchè considerate l’oppio dei popoli”
      Nessun dato a tuo sostengo oltre alla tua opinione, Stalin era ateo dichiarato e promuoveva l’ateismo nelle università.

      “ma voi, cristiani cattolici razionalisti, che percentuale avete di seguaci??? lo 0,000001%”
      Esatto, dato non esistono cattolici razionalisti. Un vero insulto alla ragione essere razionalisti.

      “Fate silenzio grazie, quando l’argomento non lo conoscete, shhhhhhhhhhhh tutti in chiesa!!!”
      Sfogo classico da post-cannabis, alla faccia della non dannosità.

      “Se volete più informazioni scriveteci a: info@legalizziamolacanapa.org
      Sono sicuro che saprai fare un elenco senza perdere tempo dietro ad un gruppo di promotori dell’allucinazione collettiva per la paura di affrontare la realtà così com’è.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Dawud

      @Dawud.

      A proposito che la cannabis non ha mai ucciso nessuno: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21943539 e http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21628751.

      E sono solo i primi due lavori che ho trovato.

      • Quinto Elemento ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Adirittura morti per cannabis, 2 casi, veramente notevole.

        Grazie dottore per queste preziose informazioni.

        Mi vorrebbe gentilmente fornire anche i links dei 5 milioni di morti per alcol e tabacco? Grazie!!!

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Quinto Elemento

          @Quinto Elemento: come ho scritto ho citato a titolo esemplificativo solo i primi due link che una ricerca semplicissima su PubMed mi ha restituito ma se vuole può trovarne molti di più anche da solo. Inoltre rispondevo a Dawud che diceva “la canapa non ha mai ucciso nessuno”: anche 2 soli casi (ma, ripeto, ho scelto solo i primi due di una serie molto più grande) sono più di nessun caso. 🙂

          Per ciò che riguarda i morti per abuso di alcool e per il fumo di sigaretta se vuole possiamo anche parlarne ma la cosa non è pertinente in questa sede. Nel mio articolo infatti non mi pare che in nessun punto io abbia paragonato i danni della cannabis a quelli di alcool e fumo di sigaretta o a quelli di altre sostanze stupefacenti. Il tema non è se la cannabis faccia più o meno male di altre sostanze ma se la cannabis faccia male o no. E diversi ricercatori dicono di sì, dicono che la cannabis fa male. Mi sono limitato a riportare questo dato. E comunque, il fatto che muoiano più persone di cancro al polmone a seguito del funo di sigaretta che persone che consumano la cannabis di qualsiasi altra patologia toglie per caso il fatto che anche la cannabis nuoce alla salute?

          • Dawud ha detto in risposta a StefanoPediatra

            ufffff, che solfa!!!!

            Forse non ci siamo capiti, ma lo ripeto, mi sembra di picchiare su delle zucche vuote!!!

            La cannabis è una sostanza dannosa, questo è ovvio, sopratutto l’abuso, il consumo moderato produce pochi effetti collaterali però. La dannosità della sostanza, relativamente anche più bassa di sostanze legalmente in commercio come alcol e tabacco, non giustifica la sua proibizione e la carcerazione dei consumatori.

            Seguendo questo principio sulla dannosità, bisognerebbe vietare anche l’alcol e tabacco, se si è coerenti. Ma bisognerebbe evitare anche prodotti chimici utilizzati in agricoltura, scarico delle automobili, industrie, centrali nucleari (dove esistano), etc

            Sei sicuro che la cannabis sia vietata perchè dannosa???

            Se è così, allora, non riesci a vedere oltre un palmo dal naso!!!

            • Kosmo ha detto in risposta a Dawud

              ma piantala con questo vittimismo.
              NESSUN consumatore va in galera!
              Si viene segnalati (manco sbattuti in galera) se si viene trovati con più di QUARANTA spinelli.
              Lo vuoi capire o la cannabis ti ha offuscato anche i tuoi due unici neuroni?

            • StefanoPediatra ha detto in risposta a Dawud

              @Dawud: uffff, che solfa!!! 🙂

              Io ho capito benissimo quello che dici tu e infatti, come anche in altri punti della discussione ti ho risposto coerentemente con la domanda o l’affermazione categorica che hai postato. Mentre tu continui a non farlo, visto che non rispondi a tono ai commenti (che evidentemente non leggi o non ti sforzi di capire).

              Come ci ha insegnato un altro utente in un’altra discussione, bisognerebbe usare la logica quando si dialoga. Se io scrivo: “mangiare cipolla cruda a cena può causare acidità di stomaco” (e, aggiungo, fa anche emigrare tua moglie in un’altra stanza) e tu rispondi “accidenti a voi medici ideologizzati e poco professionali che volete vietare l’assunzione di cipolla cruda a cena quando è risaputo che bere soda caustica fa molto peggio” non stai rispondendo coerentemente e logicamente al mio punto, cui stai attribuendo tra l’altro un significato preterintenzionale che io non ho dato.

              L’articolo non entra nel merito di leggi proibizioniste o liberalizzatrici, nè fa un confronto tra gli effetti di diverse sostanze. L’articolo dice semplicemente che chi afferma che la cannabis è innocua non può non prendere in considerazione dati scientifici e segnalazioni mediche che dicono il contrario. Sic et simpliciter! 🙂

              • Kosmo ha detto in risposta a StefanoPediatra

                Stefano, ma hai capito che hai a che fare con un tossico, con tutta la convinzione di continuare ad esserlo, e felice di rimanere tale?
                E’ inutile anche parlarci. Infatti sono partiti con famigerati studi che proverebbero che la cannabis non fa male, adesso gli studi medici non vanno più bene perchè sono pilotati, e comunque noi non cambiaeremo mai idea brutti bigotti e repressi che siamo!
                Quindi, con chi vuoi parlare?
                Con gente che ha il cervello affumicato?

  9. Dawud ha detto

    @DSaeba
    Ecco come si dimostra la ‘razionalità’ di tipo fascista di un prepotente come te……. spera spera, poi vediamo chi ride per ultimo.

    Il proibizionismo è fallito, anche per tutte le altre sostanze, figuarimoci per la canapa.

    Durante il nazismo gli scienziati avevano dimostrato senza ombra di dubbio, con tanto di studi ‘scientifici’, che gli ebrei, i Rom, gli omossessuali (ma qui sicuramente voi siete ancora daccordo), che erano ‘razze’ inferiori, e così lo hanno propagandato per anni……. Scienza al servizio del potere, scienza al servizio del controllo dell’uomo sull’uomo, così come ha fatto la chiesa con i massacri, senza dimenticare la caccia alle streghe, così come è caccia alla cannabis ultimamente…….

    • Maffo ha detto in risposta a Dawud

      “Ecco come si dimostra la ‘razionalità’ di tipo fascista di un prepotente come te”
      Insulti gratuiti tipici del post- cannabis, alla faccia della pericolosità

      “Il proibizionismo è fallito, anche per tutte le altre sostanze, figuarimoci per la canapa”
      E’ fallita forse la modalità di proibire, non certo la proibizione in quanto tale. Se fallisse il proibizionismo in senso lato bisognerebbe legalizzare ogni sostanza illecita.

      “Durante il nazismo gli scienziati avevano dimostrato senza ombra di dubbio”
      Nessuna ricerca scientifica, soltanto la strumentalizzazione della teoria di Darwin.

      “così come ha fatto la chiesa con i massacri, senza dimenticare la caccia alle streghe, così come è caccia alla cannabis ultimamente……”
      Nessun massacro accertato: https://www.uccronline.it/2012/01/08/la-storica-montesano-linquisizione-questione-protestante-e-rinascimentale/

    • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

      “con tanto di studi ‘scientifici’”

      Caspita quanto sei documentato. Li fai leggere anche a me, mi dici dove posso trovarli?

    • DSaeba ha detto in risposta a Dawud

      Divertente osservare come in un solo commento mi sia beccato del nazista e del fascista contemporaneamente.

  10. Dawud ha detto

    Paragonare la cannabis, all’alcol, tabacco ed allo zucchero, non è corretto.

    La cannabis tra queste è senza dubbio la meno dannosa.

    Se qualcuno è invece convinto del contrario (come vedo), lo dimostri, invece di sparare a vanvera, ripetendo la propaganda di quell’idiota di Giovanardi (anche qui, se qualcuno riesce a dimostrarmi il contrario).

    Uno dei più grandi scienziati italiani, che ha studiato la cannabis, sia negli USA che in Italia è Gian Luigi Gessa, Neuropsicofarmacologo, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’università di Cagliari. Lui ha sempre sostenuto che non esiste il passaggio dalle droghe leggere a quelle pesanti, ma è esattamente l’opposto: Dalle droghe pesanti (Tabacco e Alcol) si passa a quelle leggere (Cannabis).

    • Maffo ha detto in risposta a Dawud

      “La cannabis tra queste è senza dubbio la meno dannosa.”
      Nessun documento scientifico a tuo supporto.

      “Se qualcuno è invece convinto del contrario (come vedo), lo dimostri”
      Stiamo commentando un articolo che è una dimostrazione.

      “Lui ha sempre sostenuto che non esiste il passaggio dalle droghe leggere a quelle pesanti, ma è esattamente l’opposto”
      Nessuna fonte a tuo supporto. La sua affermazione non rientra nell’interesse dell’argomento.

      Nessun insulto questa volta? Già finito l’effetto della dose?

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Dawud

      Grazie per l’apertura Dawud: “la cannabis … è senza dubbio MENO dannosa”. Il che significa che è dannosa, mi pare di capire. O no?

      Sappiamo tutti che dalle piante (e dunque anche dalla cannabis) si estraggono principi attivi che, alle giuste dosi e purificati, possono anche agire come agenti terapeutici. Ma questo è un discorso completamente diverso dal fumarsi la cannabis.

      Non sarebbe più coerente e più semplice che coloro che sono favorevoli al consumo di cannabis dicessero con chiarezza che il problema non è se il fumo di cannabis fa male o non fa male ma che semplicemente non glie ne importa nulla perchè tanto vogliono essere liberi di fare ciò che gli pare in nome di un presunto diritto a fare ciò che a ciascuno pare, appunto?

      • Dawud ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Be, vedo che cominci a ragionare. A parte che qui nessuno a detto che la cannabis faccia bene (inteso per utilizzo non medico), ma è stato detto come hai evidenziato ‘MENO dannosa’

        E la dannosità è data sopratutto, per l’utilizzo attraverso il ‘fumo’ (solitamente è mischiata a tabacco), esistono in commercio strumenti per assimilarla senza combustione (vedi vaporizzatori)

        Ed anche a livello medico i pazienti riferiscono che la cannabis naturale è meglio degli estratti sintetici (principi utilizzati poi anche in laboratori illegali, per creare ‘smart drug’ dalla smaccata pericolosità)

        Il Marinol, Nabilone che sono sintetici sono delle compresse che si assumono per via orale e sono assimilati molto lentamente, i principi attivi vengono filtrati dal fegato. Nonostante i farmaci contengano contenuti alti di THC, spesso non rispondono alle esigenze d’effetto immediato determinate dal caso.

        La cannabis naturale inalata, ha un effetto quasi immediato e risponde meglio alle esigenze urgenti. Le infiorescenze di cannabis contengono inoltre numerosi altri principi attivi (centinaia), tra cui il cannabidiolo (CBD), un cannabinoide non psicotropo, in grado di modulare gli effetti del THC, limitando gli effetti collaterali e prolungandone l’azione.

        • Kosmo ha detto in risposta a Dawud

          “Il Marinol, Nabilone che sono sintetici sono delle compresse che si assumono per via orale e sono assimilati molto lentamente, i principi attivi vengono filtrati dal fegato. ”

          Perchè, la cannabis che ti fumi tu, da cosa viene filtrata? Dalla tua milza?

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Dawud

          Ma è un vizio rigirare sempre la frittata? Adesso sarei io che comincia a ragionare? 🙂

          Non sei sempre tu che hai scritto che la cannabis non ha mai ucciso nessuno ed io che ti ho postato a titolo meramente esemplificativo un paio di pubblicazioni scientifiche che dicono il contrario?

          E poi dove leggi nel mio articolo che la cannabis è la peggiore piaga del mondo? Io ho semplicemente scritto che non è vero, come alcuni sostengono, che la cannabis è innocua e che dunque bisogna prenderne atto. Non c’è nessun accenno a proibizionismo o antiproibizionismo nè a confronti con altre droghe o sostanze.

          Secondo me prima uno dovrebbe leggere bene quello che altri scrivono e poi commentare liberamente esprimendo le proprie idee anche contrarie ma in maniera pertinente e coerente (e possibilmente anche senza offendere i propri interlocutori). E’ certamente anche positivo accorgersi di averle sparate grosse e tornare un po’ sui propri passi cominciando a fare timide ammissioni, tipo quella che la cannabis non è innocua ma è meno dannosa di altre sostanze. 🙂

          • Quinto Elemento ha detto in risposta a StefanoPediatra

            Si ha ragione caro Stefano, ma anche io avrei voluto vedere un articolo che parlasse di Canapa (solo di Canapa), invece parla anche di aborto, eutanasia, quindi di cosa si sorprende se qualcuno le chieda conto di una mancato confronto con sostanze legali ma (molto) più pericolose.

            Giustamente le ho cho chiesto i links anche dei 5 milioni di morti (all’anno) tra alcol e tabacco, oltre a quei 2 di morti per cannabis.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Quinto Elemento

              Aborto? Eutanasia? Perché cambi argomento?

              Ma chi se ne frega delle altre sostanze legali? Si è forse parlato di politica? Vuoi anche accusarlo perché non ha parlato della riforma economica e dei tagli all’editoria?

              Ci potrebbero anche essere 1 miliardi di morti per alcool, ma qui si parla di cannabis. Stop.

    • Alèudin ha detto in risposta a Dawud

      guida una macchina dopo aver fumato una canna o dopo aver mangiato una zolletta di zucchero, bevuto un bicchiere di vino o fumato una sigaretta, nessuna differenza?

    • Norberto ha detto in risposta a Dawud

      Oltretutto è un caso che Gian Luigi Gessa sia membro onorario del CICAP?????

  11. valentina ha detto

    questa poi…’la leggenda dell’inquisizione’… si perché ora siamo arrivati persino a negarne l’esistenza?!
    ma chi è qui che sta ‘stonato’??
    chi è che distorce la realtà?
    avete allucinazioni, visioni?
    siete certi di essere lucidi?

  12. Andrea ha detto

    Ma poi mi chiedo come si faccia a votare per costoro… Eppure qualcuno lo fa “perché ne va dei suoi diritti”.

    Almeno la crisi economica sta facendo scoprire anche a qualche invasateo di mia conoscenza che c’è altro al Mondo che battersi per liberalizzare droga, aborto e pornografia… In primis poter “tirare avanti” con maggior tranquillità, e da questo punto di vista i “radicali” non hanno proposte.

    Ah, già, però se dopo tre Mesi perdo il posto di lavoro ho di che drogarmi! Eh, l'”addormentamento delle coscienze” di Orwelliana memoria…

  13. valentina ha detto

    @Maffo
    legalizziamolacanapa.org
    ci sono video (anche una lunga intervista al prof. Gessa) e documentazione a volontà… vediamo se hai la voglia, la pazienza e l’intelligenza di andare a dare un’occhiata…
    la ‘dose’ non esiste parlando di cannabis… ma quanto vi piace mischiare tutto…confondere… fautori della torre di babele!!

    • Maffo ha detto in risposta a valentina

      Sinceramente ho trovato qualche testimonianze e un lungo elenco di attività. Mi sono sfuggiti studi scientifici. Se mi puoi dire la sezione dove cercare, ma credo che usando 5 minuti del tuo tempo tu possa tranquillamente postare qui i link agli studi medici. Sarebbe un’occasione per tutti di approfondimento. Non credi?

    • Raffaele ha detto in risposta a valentina

      Ciao valentina. Posso chiederti qualche link a studi di letteratura medica? E’ possibile avere qualche studio preso da PubMed? O cmq, è possibile avere qualsiasi cosa voi abbiate? Sono interessato, seriamente lo dico.

  14. valentina ha detto

    @Andrea
    ragionare a compartimenti stagni è un’arte…complimenti…
    tutto è legato…il proibizionismo finanzia le narcomafie che controllano intere economie, condizionano i popoli, insieme alle banche… ovviamente…non c’è una lotta minore e una più importante…
    noi ci battiamo per la libertà e il diritto di autodeterminarci…per l’aborto si…o per la libertà di fumarci una canna in casa nostra, o di curarci con la cannabis…
    per la verità e la giustizia…perchè è incivile e scandaloso riempire le carceri di consumatori di una sostanza che è tra le più innoque, e che fa aumentare il bacino di utenza delle comunità di recupero…( e chissà a chi vanno i soldini…= la maggior parte sono di matrice cattolica se non sbaglio!)
    è incivile e coercitivo trattare da criminale, e non da malato, un tossicodipendente (colui he fa uso di droghe pesanti, eroina o cocaina ad esempio…non cannabis che non da dipendenza) e questo accade nel nostro bel paese…non si informa non si previene, si punisce… assurdo!
    e poi, se c’è di meglio da fare…perchè tutto questo accanimento…?
    la coscienza di chi fuma è ben sveglia!! forse è proprio questo che temete!

    • Roberto Crociera ha detto in risposta a valentina

      ragionare a compartimenti stagni è un’arte…complimenti…

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a valentina

      valentina, dire “curarci con la cannabis” è una palese mistificazione. La cannabis non cura nulla. Semmai ci sono studi (i cui dati sono in parte tuttora da “ripetere” e dunque da dimostrare) nei quali molecole derivate dalla cannabis sono state utilizzate, a dosi precise e adeguatamente purificate e talvolta anche modificate, per il trattamento di alcune patologie. Ma non ho trovato alcuno studio nel quale a pazienti affetti da sclerosi multipla ad esempio, sia stata fatta fumare della cannabis a scopo terapeutico.

      Tutti sappiamo che molecole sintetiche o derivate da droghe sono utilizzate in medicina con finalità terapeutiche o antidolorifiche. Ma un contro è somministrare ad un paziente sofferente alcuni mg di morfina. Altro è dire che farsi una pera di eroina o fumare oppio cura le malattie.

      • Quinto Elemento ha detto in risposta a StefanoPediatra

        La dottoressa Elizabeth Williamson della London School of Pharmacy ha detto
        di aver riscontrato che nel trattamento dei sintomi della sclerosi
        multipla, come la spasticità, l’uso della Cannabis sotto forma di pianta
        grezza, era efficace tanto quanto gli estratti purificati di quest’ultima,
        ma la prima funzionava più in fretta.

        Molto lavoro è già stato fatto sul THC, il maggiore principio attivo della
        Cannabis, ma la dottoressa Williamson ha detto di volere che vengano estese
        le ricerche sull’intera pianta.
        Secondo la dottoressa Williamson, i pazienti con sclerosi multipla trovano
        che l’erba dia un notevole sollievo ed è necessario sapere se è realmente
        l’intera pianta che è migliore piuttosto che i cannabinoidi isolati estratti
        da questa. Si è riscontrato che usare un estratto della pianta puo’
        effettivamente dare un risultato migliore che non se si usa il THC puro. Si
        sa che il THC funziona, ma l’intera pianta, l’erba, realmente funziona
        meglio, e non si sa se effettivamente questa contiene qualcosa che la rende
        tanto più potente. La dottoressa Williamson ha presentato i risultati dei
        suoi studi in un convegno sui cannabinoidi per uso medico alla Royal
        Pharmaceutical Society di Londra.

        Secondo Ms.Clare Hødge dell’ Alliance for Cannabis Therapeutics, la Cannabis
        è stata vitale per aiutare ad alleviare i sintomi della sua sclerosi
        multipla. Lei la ha usata regolarmente e trova che funziona meglio di
        qualsiasi altro medicinale prescrittole. Secondo lei la qualità della sua
        vita quotidiana è migliorata, esattamente come sono migliorati i suoi
        problemi fisici e sembra esserci anche un beneficio psicologico.

        Fonti:
        Multiple Sclerosis International Federation website,
        http://www.msif.org/newpwms/Research/default.asp?ID=79
        BBC News
        http://news.bbc.co.uk/hi/english/health/newsid_1261000/1261737.stm8

        • Karma ha detto in risposta a Quinto Elemento

          Mi sembra doveroso e almeno rispettoso citare le fonti da cui si copia&incolla, no? Ovvero questa: http://www.medicalcannabis.it/mainpage.php?do=archivio/teranews61.htm

          Un vero peccato che entrambi i link non portino a NULLA!!
          Va beh, ci hai provato via.

        • Raffaele ha detto in risposta a Quinto Elemento

          Ad ogni modo non aggiunge nulla di nuovo, sono 5 anni oramai che i cannabinoidi sono a tutti gli effetti farmaci prescrivibili per la terapia della Sclerosi Multipla. Siccome qui nessuno sta mettendo in dubbio l’uso terapeutico della cannabis, non capisco proprio il senso del post. E vabbè

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Quinto Elemento

          Gentile Quinto Elemento, ma se anche fosse dimostrato definitivamente che il fumo di cannabis porta qualche beneficio (non mi pare che nessuno abbia ancora prospettato guarigioni dalla malattia a seguito dell’assunzione di cannabis) ai malati di sclerosi multipla, perchè non si dovrebbe continuare a segnalare che d’altra parte crea patologie in altri soggetti sani, non malati di sclerosi multipla (sempre che, nel medio lungo periodo, non si dimostri poi che anche nei malati di sclerosi multipla dopo iniziali benefici, veri o apparenti, non inizino a manifestarsi dei problemi)? Il valium è la terapia della crisi convulsiva ma utilizzato al di fuori di questa indicazione (e poche altre) nuoce alla salute di chi lo assume.

  15. notimenowhere ha detto

    Sono anni che si leggono articoli pro e contro la marjiuana.
    Di sicuro c’è che il proibizionismo serve a poco.
    E quel poco serve solo alla malavita organizzata per fare cassa. Molta cassa.
    Quindi sicuramente sono contrario al proibizionismo.
    Per il resto non so cosa pensare.
    Gli studi non saranno 10000 come dice Dawud ma di certo come in tutto ciò che riguarda l’umanità ci sono sempre 2 schieramenti ed alla fine si da credito in base ai propri gusti.
    Di sicuro l’abuso di qualsiasi sostanza, erba, alcool, zucchero, etc crea problemi.
    Più che l’uso bisognerebbe indirizzare gli sforzi sull’abuso.

  16. valentina ha detto

    http://marijuana-uses.com/read/

    @
    Maffo
    vai qui…sono troppi per incollati tutti, ci metterei ben più di 5 minuti…scusami, non ho tutto questo tempo…

    • notimenowhere ha detto in risposta a valentina

      valentina

      Non mi sembrano studi scientifici quelli del tuo link.

    • Maffo ha detto in risposta a valentina

      valentina, grazie.
      Ma tu li hai letti? Sei andata ad ogni link?

      Io l’ho fatto, almeno per una ventina di essi. Sono tutte testimonianze private, moltissimi articoli riguardano il legame tra effetti musicali e cannabis, alcuni anche tra spiritualità e cannabis.

      Non c’è nulla che rimandi a studi scientifici. Non voglio essere pedante, ma cerco davvero un elenco di link che rimandino (o riassumino con fonte citata) una ricerca medica. Scusami ma nessuno di quelli da te elencati soddisfa questa semplice richiesta.

  17. valentina ha detto

    e questa è solo una tra le tante fonti…basta voler conoscere… essere un po’ curiosi… e sapere l’inglese… si anche quello!
    d’altronde è più facile stare a sentire quello che ci propinano in tv, nei cinque minuti di ‘informazione’ (mi viene da ridere a chiamarla così) …tra il grande fratello e maria de filippi

    • Maffo ha detto in risposta a valentina

      Sono d’accordo, e infatti in questo articolo non si parla di Grande Fratello, ma ad ogni asserzione è presente un collegamento ipertestuale che rimanda direttamente a Pubmed.

      Quella che tu hai citato, come ti ho detto sopra, non è una fonte dato che non c’è nessuno studio medico, ma testimonianze private e articoli sulla musica e la spiritualità.

  18. Raffaele ha detto

    Valentina, ti ho scritto sopra, ma forse ti è sfuggito il post. Io studio medicina e sono davvero molto curioso in relazione all’argomento e sono serio. Insomma mi piacerebbe molto conoscere qualcosa a riguardo degli effetti benefici elencati da Dawud: posso chiederti qualche link a studi di letteratura medica? E’ possibile avere qualche studio preso da PubMed? O cmq, è possibile avere qualsiasi studio voi abbiate? Per me non è un problema l’inglese, anche perché in vita mia, a parte in un caso, gli studi di letteratura scientifica che ho letto sono tutti in inglese, quindi oramai ci ho fatto l’abitudine. Mi posti qualcosa? Ti ringrazio 🙂

    • Dawud ha detto in risposta a Raffaele

      Forse Raffaele se guardi la posta, qualcuno ti ha risposto, ti ho inserito anche alcuni links da PubMed. Se hai altre domande da fare, chiedi pure all’indirizzo che già hai scritto, oppure ti puoi rivolgere all’Associazione Canapa Terapeutica (che sono medici)

      ASCIA – Legalizziamolacanapa.org

      • Karma ha detto in risposta a Dawud

        Raffa…ci pubblichi tu i link di Pubmed che ti sono arrivati? Forse è troppo difficile fare copia&incolla per alcuni…

        • Raffaele ha detto in risposta a Karma

          l’ho appena fatto, scendi giù

        • Raffaele ha detto in risposta a Karma

          Cmq non è nulla di nuovo, sono articoli che ti dicono che la cannabis ha effetti terapeutici sulla sclerosi multipla (lo sanno tutti i medici), sul glaucoma, ecc. Niente di nuovo.

  19. notimenowhere ha detto

    Questi sono studi scientifici.

    Sidney, S et al. Marijuana Use and Mortality. American Journal of Public Health. Vol. 87 No. 4, April 1997. p. 585-590. Sept. 2002.

    In cui si dice che non ci sono nessi tra incrementi di mortalità ed uso di cannabis.

    Eisen SE et al. Does Marijuana Use Have Residual Adverse Effects on Self-Reported Health Measures, Socio-Demographics or Quality of Life? A Monozygotic Co-Twin Control Study in Men. Addiction. Vol. 97 No. 9. p.1083-1086. Sept. 1997

    Studi condotti su coppie di gemelli dove non si notano differenze di rilievo tra chi usa cannabis e chi no.

    Morral AR, McCaffrey D and Paddock S. Reassessing the Marijuana Gateway Effect. Addiction. December 2002. p. 1493-1504.

    Dove viene sfatato l’effetto getway. Cioè la correlazione tra uso di cannabis e passaggio a droghe pesanti.

    National Research Council. Informing America’s Policy on Illegal Drugs: What We Don’t Know Keeps Hurting Us. National Academy Press, 2001. p. 193.
    e
    Cannabis in Amsterdam and San Francisco. American Journal of Public Health. Vol. 94, No. 5. May 2004. p. 836-842.

    Dove si dice che il proibizionismo ha un effetto peggiorativo sugli usi di droghe.

  20. Dawud ha detto

    Si nega che sia esistita la caccia alle streghe, ma la Mariujuana è ‘pericolosissima’….. gente interessante circola qui, e poi per dimostrazione mettono pure il link…. di questo stesso sito, che ‘dimostra’ senza ombra di dubbio che non c’è mai stata la caccia alle streghe!!!

    poi pretendono che chi invece ritiene che la cannabis è meno pericolosa di altre sostanze legali, metta link da PubMed

    a ca nisciun e fess…..

    Faccio come voi: leggete questo:
    http://www.yourself.it/fumare-marijuana-fa-bene-polmoni-dice-studio-usa/

    Poi forse neanche siete a conoscenza, che la cannabis può essere prescritta con ricetta medica in tutta Italia. http://www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMedicinaliSostanze.jsp?id=43&menu=tera

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Dawud

      Caccia alle streghe: http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201112/111231montesano.pdf
      Non è un link di questo sito (che comunque ha sempre link esterni accessibili)

      Cominciamo a ragionare, grazie dei link. Andiamo a valutare e si legge: “valutato come di uno spinello al giorno, seppur di poco, aumenta la forza con cui una persona riesce ad espellere l’aria dai polmoni, dopo averla inspirata profondamente, nonché il volume della capacità polmonare”. Praticamente è equivalente a dire che tirarsi in testa un secchio pieno di mattoni al giorno migliora la forza muscolare del braccio. Peccato però che poi la testa sia sfasciata.

      Tuttavia questo effetto benefico secondario: “tuttavia questo beneficio sarebbe talmente piccolo (si parla di un aumento di meno di un quinto della quantità d’aria contenuta in una lattina) da risultare impercettibile”.
      Quindi anche quel minimo d’effetto positivo sarebbe nullo.

      Sull’uso terapeutico in situazione controllata potrei anche essere d’accordo. Ma qui non si parla di utilizzo della cannabis in ospedale.

      • Dawud ha detto in risposta a Paolo Viti

        Oh Paolo, grande informazioni……. questo che hai messo adesso, si che è un link serio:

        già il nome del sito, dimostra la serietà dell’articolo

        http://www.finesettimana.org

        Ora si, che siamo tranquilli, eh si, la caccia alle streghe non c’è mai stata, ufff meno male!!!!

        Ora cerco anche io qualche link, preso magari da weekend_al_mare.org, dove dimostra che la cannabis fa diventare vampiri, come la pubblicità-regresso antidroga creata dal mai rimpianto ex-sottosegretario Carlo Giovanardi!!!!

        E meno male che il nostro codice penale recita:
        “Art. 656 Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico. Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito, se il fatto non
        costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a lire seicentomila”

        Ed il carissimo es-sottosegretario ci rientra appieno, elargendo notizie false, esagerate, e tendenziose sulla cannabis. Arriverà il giorno :-))

  21. notimenowhere ha detto

    http://www.pazienticannabis.org/Sicurezza.html

    Come già ho detto c’è da perdere la testa. Chi dice una cosa chi ne dice un’altra.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

      Per ora chi “ne dice un’altra” non ha motivazioni serie. Guardiamo questo studio citato: si parla di effetti esclusivamente “entro le sei ore”.
      Ma quale metodo hanno usato? Questo: “Molti piu’ pazienti hanno consumato alcol nelle sei ore precedenti l’incidente, consumo maggiore rispetto alla settimana precedente. Mentre un numero minore di persone ha consumato cannabis la settimana precedente”. Ti sembra una metodologia di lavoro seria?

      • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

        Ottimo

        Tra tutti gli studi hai citato solo quello che ti fa più comodo. Bravo.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

          Ho citato il primo (anche perché mi sono accorto solo dopo che l’articolo continuava con altri).

          Ma non li chiamerei affatto degli “studi”, piuttosto sono riassuntini (alcuni contro la cannabis, oltretutto!) di presunti studi senza alcuna fonte diretta o indiretta. Avrei potuto scriverli se il buon Dio mi avesse dato maggiore fantasia.

          Noti la differenza tra questo articolo e quello?

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a notimenowhere
  22. Paolo Viti ha detto

    1° studio: sbagliata la tua interpretazione: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1380837/ , la mortalità è legata all’AIDS

    2° studio: non attendibile, è dichiarato dagli stessi ricercatori: “The conclusions of the study are limited by possible participation and recall biases, relatively small sample size and the absence of a physical health examination”. Il campione di ricerca è di 56 soggetti. Dunque: pura fuffa.

    3° la tua interpretazione è carente, infatti si ammette che “Marijuana gateway effects may exist”: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1046/j.1360-0443.2002.00280.x/abstract

    4° e 5° studio: la tua interpretazione è sbagliata in quanto si ammette la poca efficacie e si chiede DI MIGLIORARLA e non certo di eliminare il proibizionismo: “Given such trends, current efforts to evaluate drug-prevention strategies should be significantly improved”: http://www8.nationalacademies.org/onpinews/newsitem.aspx?RecordID=10021

    Mi sembra dunque che non ci sia poi granché…giusto?

    • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

      Paolo

      1) “Marijuana use in a prepaid health care-based study cohort had little effect on non-AIDS mortality in men and on total mortality in women.”

      “little effect” ti dice qualcosa?

      2) Sicuramente il numero è basso. Ma la fuffa la vedi solo tu. Ci sono altri studi riportati su questi sito che si basano su campioni similari. Fuffa anche quella.

      3) “May exist”. C’è un “may” di troppo. Troppo per dare certezze.

      4) Per quanto riguarda il proibizionismo è lampante che non funziona.
      Secondo te come si migliora una proibizione? Tagliamo l’indice ed il pollice ai consumantori di ganja così non possono rullare? Oppure come si fa adesso in Italia li si butta in carcere. Così poi te li ritrovo anche peggio quando escono.

      Come vedi ognuno legge i dati secondo il suo punto di vista. Per te la cannabis è “male”. Per me anche ma non del tutto in quanto ritengo che come altre sostanze solo l’abuso porta a conseguenza più o meno serie.

      • notimenowhere ha detto in risposta a notimenowhere

        Ah dimenticavo.

        Nello studio, come d’altronde hai riportato, si parla di strategie di prevenzione non di proibizione.
        Diciamo che che entrambi noi sbagliamo. Tu come proibizionista, se ti ritieni tale, ed io come liberista.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

          OK. Ma non è dimostrato in alcun modo l’errore mio o tuo. Sono proibizionista, secondo l’etichetta che bisogna sempre appiccicare, se proibizionista sta per sostenitore della proibizione di quanto è dimostrato che faccia male e sia dannoso. Per sé e per gli altri.

          • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

            Paolo

            Anche lo smog fa male. Proibiamo anche tutte le tecnologia che lo generano?
            Per quanto riguarda il male a sè ed altri ritengo faccia più male alimentare il mercato illegale delle droghe piuttosto che liberalizzarle.
            Nessun tipo di proibizionismo ha mai dato i risultati sperati. A cominciare da quello dell’alcool nel States negli anni 20 a finire alla legge Merlin degli anni 50. Hanno sempre creato la zona d’ombra dove prolifera il male. Giusto per usare un termine che piace ai credenti. Ma è quello più opportuno.
            Su possono fare tutti gli studi che si vuole. Farsi le migliori pippe mentali estrapolando numeri per far bella figura. Ma alla fine il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma queste sono gli effetti. Le cause sono ben altre. Ma qui entreremo di petto nel campo della sociologia.
            E lì inizierebbero altre pippe mentali. 😀
            Non è così che si debellano le cose che fanno male.
            Non è certo con la repressione che le persone diventano tutte più buone e coscienti.
            Anzi si è sempre ottenuto l’effetto contrario.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

              Lo smog fa male? Proibiamo alle persone di girare in auto in certe zone e in certi giorni per abbassare il livello. Si, corretto!

              Non c’è nessuna causalità dimostrata tra mercato lecito e illecito, anche perché se fosse dimostrato non sarebbe più clandestino. Sono supposizioni molto utili a fare propaganda (vedi aborto).

              Se non è con la repressione non capisco come possa funzionare con la legalizzazione. Mettiamo negozi di eroina fuori dalle scuole per abbassare il consumo? Davvero vuoi sostenere queste idiozie?

      • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

        1) Appunto, si confronta con l’AIDS. Questo è uno studio puro: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21943539

        2) Tipo quali? Mi sembra che i ricercatori stessi siano più prudenti di te: “The conclusions of the study are limited by possible participation and recall biases, relatively small sample size and the absence of a physical health examination””.

        3) Non interpreto i dati, leggo soltanto: “Marijuana gateway effects may exist”. Mi pare davvero poco per dimostrare qualcosa.

        4) Non sono esperto di politiche sociali. Riconosco soltanto che quel che fa male, come la cannabis in questo caso, va proibito. Questo rende me proibizionista forse, secondo le tue etichette. Ma vorrei vedere quanti hanno il coraggio di dire che quello che fa male bisogna renderlo legale. Altro non saprei dire. Sono d’accordo con i ricercatori da te segnalati: ““Given such trends, current efforts to evaluate drug-prevention strategies should be significantly improved””: se è carente allora miglioriamo il proibizionismo.

        Non c’è nessun punto di vista, hai solo sbagliato ad interpretare i dati prendendo per buoni studi che non intendono dimostrare nulla. Anzi, che a volte dimostrano l’opposto. Al contrario, nell’articolo c’è un’infinità di dimostrazioni vere e proprie.

        Credo che tu possa fare di più per dimostrare qualcosa. Sicuramente in giro qualcosa c’è…ma non è quello da te citato.

        • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

          Paolo

          Ti ho risposto su per quel che riguarda il proibizionismo.
          Ad ogni modo per me prevenire e proibire non vanno nella stessa direzione.
          Hai accennato a politiche sociali. E’ lì il punto dolente. Io di politiche sociali non ne vedo. Non si tratta che capirne o meno. Basta vivere l’ambiente in cui si vive. Mai viste. Tranne forse quei pochi che ci mettono il proprio impegno diretto. Sia preti che borghesi. Credenti o meno.

          In giro ce ne sono di studi che vanno in direzione opposta all’articolo.
          Ma te lo dico con sincerità. Mi “sfasterio” di cercare.
          Tanto siamo onesti, non ti convincerebbero.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

            Scappi via notime…

            Innanzitutto: se il principio dice di proibire quel che fa male, condiviso da tutti. Non si capisce perché poi tu sostenga che liberalizzare diminuisce il consumo. E’ un’assurdità e fra le due è molto meglio proibire.

            Vari e decantati studi: ci hai provato per tutto il pomeriggio, mi hai portato solo fuffa su fuffa che ho puntualmente smentito, ridimensionato e addirittura usato contro la innocenza della cannabis. Ora ti arrendi e mi dici “in giro ce ne sono d studi che vanno in direzione opposta all’articolo”…interessante: dove? quali? Possibile che non ne hai tirato fuori nemmeno uno valido? Potrei dirti che in giro ci sono anche asini che volano…
            “Tanto siamo onesti, non ti convincerebbero”? Ti hanno mai raccontato quella favola della volpe e dell’uva acerba? Si, vero?

            • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

              Ah Pà

              Ma dove ho detto che liberalizzare diminuisce il consumo?
              Non mettermi parole in bocca che non ho detto.
              Qui c’è il brutto difetto di parlare con qualcuno come se si parlasse con una massa. La massa sembra pensarla così allora anche il singolo lo pensa.
              Ti ricordo che stai parlando con me. Io parlo a mio nome e rispondo solo di quello che dico. Quindi non te ne uscire con cazzate tipo “Mettiamo negozi di eroina fuori dalle scuole per abbassare il consumo? Davvero vuoi sostenere queste idiozie?”
              Immagino che ti riferisci agli studi sugli effetti delle politiche proibizioniste.
              Un paio di domande.
              Ma secondo te da quando è entrate in vigore la Fini-Giovanardi il numero dei tossici è diminuito?
              Noti in giro che ci sono meno spacciatori?
              Non ci sono studi che legano proibizionismo con illegalità?
              Ma a te Al Capone non ti ha insegnato nulla?
              Qui a Napoli non sembra. Anzi ti dirò che gli affari per certa gente vanno a gonfie vele. Poi può essere che tu abiti in “un posto molto molto lontano” giusto per ritornare alle favole.
              Come ho detto più sotto: se i riassuntini non ti piacciono e non posso farci nulla. E giusto per precisare non dicono che la cannabis faccia bene ma solo che su alcuni punti non è come dice la vulgata.
              Poi se proprio vuoi:

              http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20483565

              Qui sembra che la cannabis abbia un effetto “benefico” sugli schizofrenici che ne fanno uso. Che strana sta sostanza. Prima ti fa diventare pazzo. Poi un pò ti migliora.

              Poi ci sono 48 pagine sul sito se metti come chiave di ricerca “cannabis” ed io ne ho visti molti che dicono “bene” della cannabis e suoi derivati.
              Sotto il profilo medico.

              http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22019199

              http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22280340

              Come ho detto nel mio primo commento non è l’uso il pericolo è l’abuso.
              Il guaio che si fa di tutta un’erba un fascio qui in Italia.
              Da una parte e dall’altra.

              • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

                Io non mi occupo di politica. Io affermo il principio che ciò che fa male va proibito/limitato. Tu sei d’accordo? Lascia perdere le etichette.

                I riassuntini possiamo darli ai nostri amici che se li fumano tranquillamente. Io voglio link a studi scientifici in cui si può consultare la metodologia.

                Link1: si parla appunto di pazienti con schizofrenia, quindi c’è una forma di patologia e non è possibile paragonare gli effetti di una sostanza su un corpo sano e uno già patologico. Lo studio non rientra nell’interesse del tema trattato.

                Le 48 pagine del sito le ho guardate e non dicono nulla se non aggiungere prove contrarie. Aspetto comunque tue delucidazioni.

                Non mi interessano nulla gli studi in ambito terapeutico. In quel caso non sono contrario, sia perché non si tratta della stesso tipo di cannabis sia perché c’è una regolazione operata dalla struttura sanitaria.

                Altro?

  23. valentina ha detto

    http://www.pazienticannabis.org/Sicurezza.html (ci sono riferimenti a studi scientifici)
    Associazione Luca Coscioni,
    PIC (pazientiimpazienti cannabis)
    ACT
    The Hemp & Cannabis Foundation/ THCF Medical Clinics
    ecc ecc
    gli studi cercateveli in questi siti…è pieno!
    grazie per la precisazione notimenowhere…hai ragione…scusate
    ma in quel link sono segnalate cmq ottime letture…
    Lester Grinspoon è un professore di Harvard, un medico, e ha scritto molti libri sull’argomento (nei quali ci sono riferimenti a studi medico-scientifici da lui stesso condotti) il suo sito è davvero interessante…

    • Paolo Viti ha detto in risposta a valentina

      Ogni studio è da analizzare, inoltre quelli sono estratti di studi senza alcuna fonte. Non è possibile valutare la metodologia usata. Ad esempio nel primo si legge: effetti esclusivamente “entro le sei ore”. Ma quale metodo hanno usato? Questo: “Molti piu’ pazienti hanno consumato alcol nelle sei ore precedenti l’incidente, consumo maggiore rispetto alla settimana precedente. Mentre un numero minore di persone ha consumato cannabis la settimana precedente”.

      Capisci cosa si intende per link a studi scientifici? Non i riassuntini estrapolati…

  24. Dawud ha detto

    Adirittura qualcuno ha il coraggio di propagandare come studi scientifici, il libro spazzatura di Claudio Risè, dove adirittura si afferma che la cannabis uccide…. per non parlare dei link al sito delle politiche antidroga del terrorista Serpelloni. Grande ricerche complimenti…… perchè non andate a cercare gli articoli originali, almeno potete capire quanto è stao aggiunto (o tolto) dagli studi ufficiali in queste stupide traduzioni.

    A questi indirizzi, vi è un intervista al celebre scienziato Gianluigi Gessa, che commenta sia il libro scritto da Serpelloni (Cannabis e danni alla salute), sia il libro spazzatura di Risè..

    http://www.youtube.com/watch?v=-BkoBXX70a8

    http://www.youtube.com/watch?v=r9BntzMKbrE

    • Karma ha detto in risposta a Dawud

      Risé è un affermato psicologo e il suo pensiero (documentato, al contrario del tuo) è perfettamente in linea con la ricerca medica. Non mi pare poi molto scientifico accusare il presidente dei Tossicologi Forensi italiani di terrorismo.

      Gessa è una scheggia impazzita contro il proibizionismo come modalità politica. Non vedo cosa c’entri con gli effetti dannosi della Cannabis.

      • Dawud ha detto in risposta a Karma

        “Risé è un affermato psicologo e il suo pensiero (documentato, al contrario del tuo) è perfettamente in linea con la ricerca medica. Non mi pare poi molto scientifico accusare il presidente dei Tossicologi Forensi italiani di terrorismo.

        Gessa è una scheggia impazzita contro il proibizionismo come modalità politica. Non vedo cosa c’entri con gli effetti dannosi della Cannabis.”

        Quindi un ‘affermato’ psicologo, è più competente di un nerofarmacologo di fama mondiale? L’intervista l’hai vista?

        Puoi credere a ciò che vuoi, anche a Alice nel paese delle meraviglie!!!!

        • Karma ha detto in risposta a Dawud

          Detta così hai ragione tu. Io ho letto il libro di Risé e -come accade in questo articolo- tutto quello che dice lo documenta.

          Al contrario, Gessa offre solo la sua opinione, puntualmente contraddetta da altri. La scienza non si basa sulle opinioni, ma sul metodo scientifico. E’ totalmente ininfluente l’autorità.

          • Dawud ha detto in risposta a Karma

            @Karma, Gessa è uno dei ricercatori italiani che più ha studiato la canapa, è citato anche nei lavori di Serpelloni (ma gli studi vengono poi falsificati, parole di Gessa, arrivando a dire il contrario)

            • Karma ha detto in risposta a Dawud

              Mi fa piacere. Può anche essere un premio Nobel, ma se non ha una bibliografia scientifica a suo supporto (anche suoi studi scientifici andrebbero bene) per me non ha più autorità di te.

            • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

              Si, ma parla di opinioni e non di studi, parla senza citare nulla, e poi Gessa potrà dire tutto quello che vuole, ma se per ogni Gessa che dice una cosa ce ne sono 1000 che dicono il contrario, risulta difficile credere a Gessa, il problema in generale è un po’ questo

  25. Silvia ha detto

    La “presunta” scienza che voi portate come testimonianza può essere facilmente smentita sia da autorevoli testimonianze contrarie di scienziati e famosi luminari (uno su tutti il prof. Gessa) sia dall’evidenza pratica. Io fumo cannabis tutti i giorni da più di 20 anni, non ho buchi nel cervello, non sono schizofrenica nè ho altre gravi patologie psicologiche, lavoro in ufficio ed ho una bellissima bimba, molto intelligente che non ha alcun problema, nè mentale nè di salute. E come me ce ne sono TANTISSIMI ALTRI che fanno uso di cannabis da una vita e sono, non solo persone “normalissime”, ma anche molto intelligenti. L’esempio dell’uso di cannabis in età preadolescenziale non è un esempio da portare, perchè a quell’età anche il semplice uso di CAFFEINA fa male. Aggiungo che non ho mai usato eroina e, se ho provato saltuariamente altre droghe, è stato solo per fare un’esperienza “una tantum”. A me la cannabis aiuta a sopportare la quotidianità, mi fa vedere i problemi da una certa distanza con più razionalità. Mi ha aiutato a mangiare di più e meglio, a dormire bene e tante altre cose. Sul fatto che porti ad usare altre droghe, a dire il vero la maggior parte dei fumatori di cannabis proviene dalla dipendenza da tabacco, quindi se vogliamo essere “salutisti” dovremmo proibire innanzitutto quello, per non parlare dell’alcol. Ma voi conoscete qualcuno che usa cannabis regolarmente ? Provate a conoscerci e vedrete che non siamo nè deficienti nè tossicodipendenti, anzi penso che nella vostra vita siate circondati da persone che ne fanno uso, solo che NON VE NE ACCORGETE per il semplice fatto che gli effetti che voi millantate sono PURA FANTASIA !!

    • Karma ha detto in risposta a Silvia

      Credo che per ben dieci volte è stato chiesto di rispondere con link di “autorevoli testimonianze contrarie di scienziati e famosi luminari”. Nessuno lo ha fatto in modo serio finora. Si parla di Gessa, il quale semplicemente dice di non esagerare: “Le bugie e le esagerazioni sui pericoli della marijuana servono poco a dissuadere i giovani dal provarla e possono sortire l’effetto opposto”. Ed è preoccupato che i giovani consumino cannabis.

      Oltretutto è una scheggia impazzita, e ogni sua affermazione circa l’inaffidabilità totale di tutte le ricerche viene costantemente smentita: http://www.lilamilano.it/LILA/Lila-Site/site/it/NEW_LILA/it/news/home.php?NewsId=11-07-2006

    • Karma ha detto in risposta a Silvia

      Silvia, un’altra cosa.

      Rispondere a documenti scientifici con testimonianze personale credo sia altamente fuori luogo. Per ogni storia che racconti te ne potrei citare sempre una in più per la quale la cannabis ha distrutto la vita, magari portando all’eroina.

      • Silvia ha detto in risposta a Karma

        Lo dico anche a te, ben sapendo che non c’è peggior sordo… la scienza può dire quello che vuole (la vostra scienza) ma la realtà è un’altra ed è sotto gli occhi di tutti. Il mondo è pieno di estimatori di cannabis, tra di loro ci sono medici, avvocati, poliziotti e chi più ne ha più ne metta, vuoi dirmi che sono tutti dei cerebrolesi ? Dove sono le persone con i buchi nel cervello che si aggirano come zombies per aver fatto uso di cannabis ? Se ne incontri una fammela conoscere, io in tutti questi anni non ho mai avuto il piacere. La dura realtà è che la cannabis ti apre la mente e ti fa pensare “fuori dal gregge”, per questo è così scomoda e proibita, le persone “pensanti” danno parecchio fastidio, gli alcolizzati e gli eroinomani non vanno in piazza a manifestare per i propri diritti, rifletti su questo e lascia stare le stronzate di chi è pagato per dire assurdità, è dal 1970 che sentiamo sempre gli stessi triti argomenti, è ora di dire basta, anzi… piantiamola – hahaha 🙂

        • Karma ha detto in risposta a Silvia

          La “nostra scienza” 🙂
          Dai Silvia, stai praticamente rovinando tutti i tentativi di notimenowhere, beciu, Dawud e ASCIA – Legalizziamolacanapa Org Team.

          Nessun fastidio per chi fa uso di cannabis, soltanto per coloro -come quegli idioti dei radicali- che la promuovono come una caramella. Sei libera di usare anche l’acido muriatico, l’uomo è dotato di libero arbitrio. Basta che poi non inganni la gente dicendo che fa bene.

          • Quinto Elemento ha detto in risposta a Karma

            Be, qui devo quotare Silvia. La cannabis apre la mente verso lidi di esperienze prima insesplorate. Non c’è nessun studio da laboratorio da fare che possa surclassare l’esperienza.

            L’esperienza mistica appunto.

            Anche Gesù la utilizzava, ed è ancora in uso in alcune confessioni cristiane, nonche nell’induismo.

            Ora si vorrebbe togliere ciò che Dio a creato per tutti noi?

            Impossibile estirparla, impossibile illudersi di poterla eliminare dalla faccia della terra, più sarò screditata più sarà forte!!!

            La Cannabis è il quinto elemento!!!

    • Lucy ha detto in risposta a Silvia

      @Silvia
      Anch’io ho un bimba bellissima, proprio come te. Sono convinta che tu sia un’ottima persona e un’ottima mamma. Nessuno lo mette in dubbio!

      Ma vedi, io le ho insegnato -innanzitutto facendolo e non solo con le parole- che per vivere il quotidiano bisogna rimboccarsi le maniche, anche se pare essere insopportabile. Le insegno che basta solo un po’ di coraggio per affrontare la fatica della vita, senza cercare espedienti che la rendano solo apparentemente più semplice. La vita rimane dura, anzi, passato il temporaneo effetto dell’espediente è ancora più difficile.

      Ti assicuro che è così bello tornare a casa alla sera, stanchi magari, ma sapendo di avercela fatta con tutte le tue forze, con solo le tue forze. Senza aiuti (veri o illusori) esterni. Credo che sia un bellissimo messaggio che quotidianamente assieme a mio marito diamo ai nostri bimbi.

      • Silvia ha detto in risposta a Lucy

        Ma guarda che io ce la faccio con le mie sole forze, non è che la cannabis mi serve a trovare i soldi se non li ho oppure a “fare” altre cose, però quando ti capita di vedere tutto storto (e i momenti così penso capitino a chiunque) mi aiuta a vedere le cose da una prospettiva più distaccata, tutto qua. Nessuna sostanza può fare il lavoro che spetta a te nella vita, ma è la stessa cosa di una persona che, dopo una giornata di lavoro, magari dopo pranzo si beve un grappino per rilassarsi…. lo definiresti un drogato ? Io non credo, e non credo che condanneresti questa abitudine, quindi non vedo la differenza… anzi una differenza c’è e anche grande: l’alcol porta alla dipendenza e a gravi patologie, la cannabis no. Ti assicuro che se nella mia vita avessi bevuto quanto ho fumato adesso sarei un relitto umano, invece io il dottore lo vedo si e no due volte l’anno. Non dico che tutti debbano usare la cannabis, ognuno è fatto a suo modo, ma non credo di meritare la galera perchè alla sera mi rilasso con una innocua cannetta dopo che ho fatto il mio dovere nella vita, rimboccandomi le maniche come giustamente dici tu, e felice perchè ce l’ho fatta a concludere un’altra giornata dando a mia figlia quello di cui ha bisogno, cibo, casa, sicurezza e tanto amore, che ritrovo anche quando frequento altri come me, ci vogliamo bene e so che se avessi bisogno di aiuto lo avrei, perchè i fumatori di cannabis sono persone splendide, magari anche tu ne conosci ma non lo sai, ti invito ad aprire i tuoi orizzonti mentali, è sempre una bella cosa. Peace & love 🙂

        • Lucy ha detto in risposta a Silvia

          Attenzione perché la medicina è chiara in proposito: una canna quotidiana non si può affatto paragonare ad un bicchierino o ad una sigaretta. Quindi magari non senti ora gli effetti, ma in futuro si.

          Il senso del mio discorso è che l’uomo non ha bisogno di aiuti esterni per superare i momenti bui. Anche perché si abituerà all’idea che da solo non riesce a superarli. Questo vogliamo dire ai nostri figli? Tu stai lanciando un messaggio molto chiaro a tua figlia, anche soltanto vedendoti fumare. Allo stesso modo di uno che torna a casa e beve. Forse a noi sta bene così, ma attenzione che i nostri figli guardano molto più di quello che pensiamo e l’effetto di imitazione-emulazione (sopratutto madre-figlia) è altissimo.
          Oltretutto le stai insegnando ad agire contro la legge, che tu ovviamente ritieni sbagliata per le tue motivazioni, ma questo è un altro messaggio molto chiaro che le lanci.
          Il mio consiglio, ovviamente umilissimo, è di togliere i fiori dai tuoi cannoni e di metterci dentro l’amore per il futuro di tua figlia. Ovviamente lo stai già facendo, ma magari una riflessione può servire anche a te, oltre che a me.

    • Raffaele ha detto in risposta a Silvia

      La “presunta” scienza di cui parli è PubMed cara Silvia. E quando parli di pura fantasia in relazione agli effetti che noi millantiamo, sappi che non li millantiamo noi, ma la comunità medica mondiale. E non sono pura fantasia, ma studi basati sull’Evidence Based Medicine, una cosa che è sicuramente più attendibile delle tue parole.

      • Silvia ha detto in risposta a Raffaele

        Con tutto il rispetto, la scienza può dire quello che vuole, ma la realtà di tantissime persone che fanno uso di cannabis da anni e sono sanissime non la potete negare. La scienza può anche dire che il fuoco non brucia, ma prova a metterci una mano sopra…. allora a chi crederai, a te stesso o la lascerai bruciare perchè gli scienziati sostengono il contrario ?

        • Raffaele ha detto in risposta a Silvia

          Come, la scienza può fare quello che vuole? Ma cosa dici? Fammi capire, prima era “presunta” scienza, ora che abbiamo appurato che non è più presunta a sbagliare è la scienza? Non a caso la scienza non dirà mai che il fuoco non brucia, semplicemente perché non è così!! Forse Silvia non ti è chiara una cosa: la scienza non dice e non ha mai detto che tutti quelli che fumano regolarmente cannabis hanno dei danni, dicono che il consumo di cannabis, rispetto a chi non consuma cannabis, aumenta la probabilità di avere danni. Questo significa che, faccio numeri a caso, mentre su 100 persone che non fumano cannabis ad avere problemi psichiatrici saranno solo 5 (dico x dire), su 100 persone che la fumano ad avere problemi saranno 20 persone. Questo quindi non significa che tutti quelli che la fumano avranno tali problemi, significa solo che fumarla aumenta le probabilità. Quindi che ora tu mi vieni a dire che tu e i tuoi amici non avete problemi non significa niente, perché già si sa che è così. Ci saranno persone che avranno problemi e persone che, magari come, non avranno problemi. Questo per semplificare al massimo e per farti capire che la scienza non dice che avranno tutti problemi

        • Norberto ha detto in risposta a Silvia

          “Con tutto il rispetto, la scienza può dire quello che vuole, ma la realtà di tantissime persone che fanno uso di cannabis da anni e sono sanissime non la potete negare”
          Grazie, questo commento vale più di mille tentativi fatti oggi per dimostrare l’indimostrabile in opposizione a questo articolo. Almeno sei coerente! Ben venga!

        • GiuliaM ha detto in risposta a Silvia

          Tanti anni fa, quando iniziarono a girare le prime sigarette, nessuno ne conosceva la reale pericolosità, e fumarle era diventato uno status symbol. Salvo poi ricredersi quando cominciarono ad apparire le prime gravi complicazioni nei fumatori; oggi sappiamo tutti che fumare è rischioso. Sarà così anche per la cannabis?

    • edoardo ha detto in risposta a Silvia

      Silvia, non spariamo cazzate. Io sono del 57. Ho vissuto tutti gli anni 70 facendo la vita del freackettone. Quella schifezza la conoscevo non bene e basta, ma MOLTO BENE. Il verde marocchino, il Ketama, il rosso libanese, i neri afghani, anche il famoso Chitral, quello che con una canna ti fa strippare come un acido, con distorsioni visive e auditive….dai, non diciamo strozate e non continuiamo a prenderci in giro: quanto rincitrullisce farsi le canne lo sai bene anche te, e quanto manda via di testa!
      E non aggiungo altro, che io di “fumo” in quegli anni maledetti ne ho visto e maneggiato a scarrettate.
      Chi si fa davvero le canne, ha la mente ridotta ad uno stato pietoso, e per far finta di niente, continua ad ingannare se stesso, ogni giorno, ogni ora.
      Ad una certa età bisognerà pure smettere di auto-ingannarci.

  26. DSaeba ha detto

    Scusatemi, Valentina mi ha fatto fare un salto negli anni 80, quando a queste cose ci credeva ancora qualcuno (infatti era pieno di gente che si bucava per le strade).

    Tornando alla realtà, bellissimo articolo, Stefano.

    • Dawud ha detto in risposta a DSaeba

      “Scusatemi, Valentina mi ha fatto fare un salto negli anni 80, quando a queste cose ci credeva ancora qualcuno (infatti era pieno di gente che si bucava per le strade)”

      Che bello fare confusione, eroina e cannabis………

      quando a queste cose ci credeva ancora qualcuno??? Forse non sei informato che un eventuale referendum sulla legalizzazione porterebbe risultati positivi, altro che anni ’80

      Dove vivete voi??? Perchè siete fuori dal mondo.

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Dawud

        DSaeba non ha parlato di eroina.

        Non decide la gente questioni medico-sanitarie, ci sono gli esperti apposta. Ed essi sono contrari. Fattene una ragione.

  27. Raffaele ha detto

    Ho inviato una email e mi hanno risposto, per cui pongo all’attenzione di tutti sia la loro email che la mia risposta

    —————————————————————————-

    Ciao Raffaele, innanzitutto grazie per averci scritto.
    Paradossale magari pensare che uno studente in medicina debba chiedere a noi informazioni su una pianta medicinale, ma sappiamo anche il grado di censura, sopratutto a causa dell’interesse delle case farmaceutiche, c’è dietro.
    Innanzitutto ti passo il link dell’associazione dei medici: Associazione Canapa Terapeutica
    http://www.medicalcannabis.it
    .
    Qui giusto qualche studio in lingua inglese da PubMed, considera che non sono stati tutti tradotti in italiano. In effetti alcuni studi, sono stati totalmente stravolti dallo staff di Serpelloni (Capo dipartimento politiche antidroga) e Giovanardi, a fini politici.
    Glaucoma: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9823341
    .
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2552967/
    .
    Sclerosi Multipla:
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17086912
    .
    Morbo di Crohn
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17086912
    .
    AIDS e varie http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17364413
    .
    Comunque è abbastanza semplice cercare studi su Pubmed (visto che me lo hai citato), e troverai online tutto ciò che ti serve.
    Oltre agli studi su patologie, si possono anche trovare quegli studi che smontano le teorie distruttive propagandate per anni e anni, sulla grave pericolosità della sostanza.
    .
    Se hai bisogno di informazioni o contatti, non esitare a contattarci
    ASCIA – Legalizziamolacanapa Org Team
    htto://www.legalizziamolacanapa.org

    • Raffaele ha detto in risposta a Raffaele

      Risposta

      —————————————————–

      No, tranquilli, nessun grado di censura. A farmacologia speciale ci hanno spiegato benissimo tutte le applicazioni della cannabis in campo terapeutico, alcune si conoscono in modo certo, come per la terapia del dolore, altre sono da confermare. L’inglese non è affatto un problema, tutta la letteratura medica è in inglese, quindi diciamo che dovremmo essere oramai abituati. Tra l’altro conosco benissimo come fare una ricerca su PubMed però mi aveva incuriosito un certo Dawud che sul sito UCCR mi ha detto che ci sono 10000 studi che di cannabis parlano bene contro le decine di studi che ne parlano male. Siccome so bene che è esattamente il contrario, ho chiesto chiarimenti e mi ha rimandato a voi. Quello che mi inviate non mi è nuovo, non a caso da anni è prescrivibile per usi terapeutici. Però avevo capito dalle parole di Dawud che l’articolo che stavamo commentando dicesse solo idiozie, quando invece è sostenuto, quello si, da migliaia di articoli. Comunque sono importanti anche questi singoli e nuovi articoli, perché si tratta di nuove acquisizioni che, se dovessero essere confermate con altri studi futuri, permetterebbero di avere un’arma in più contro alcune patologie. Detto questo però conosco anche molta letteratura che mette in guarda dal consumo abitudinario di cannabis. L’idea personale che mi sono fatto, sulla base di questi studi, è che consumare cannabis in modo abitudinario è senza dubbi danno, mentre un consumo sporadico da parte di chi soffre di alcune patologie in particolare può portare dei benefici. Grazie davvero per l’attenzione e, se possibile, dite a Dawud che la realtà scientifica non è solo quella che giustamente (e per fortuna) mette in luce gli effetti benefici del consumo eccezionale di cannabis, ma anche quella che mette in luce dai pericoli di un consumo eccessivo, nonché del consumo a partire da età adolescenziale. Buon lavoro e grazie per la cordialità e la pacatezza.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Raffaele

      Bene, è ora di valutare i tanto attesi link.

      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9823341 Anno 1998!! Si parla di ambito terapeutico dunque si è al di fuori del nostro interesse. Tuttavia si legge: “Anche se è pacifico che il fumo di marijuana provoca un abbassamento della pressione intraoculare (IOP) nel 60% al 65% degli utenti, l’uso protratto a un ritmo necessario per controllare glaucomatoso IOP porterebbe a notevoli effetti tossici sistemici rivelato come alterazioni patologiche. Fumare marijuana di materiale vegetale per la riduzione della pressione intraoculare elevata nel glaucoma è mal consigliato, dato il suo profilo tossicologico”.
      Dunque l’effetto della marjuana risulta essere nocivo: sei sicuro che hai mandato un’email ai sostenitori della cannabis e non a Giovanardi??

      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17086912 ancora uso della cannabis in ambito terapeutico, dunque al di fuori del nostro interesse. Tuttavia si conclude: “appears to derive some symptomatic benefit”. Pare esserci qualche beneficio nella sclerosi multipla…un risultato davvero eccezionale!!

      Quello sul Morbo di Crohn è lo stesso della sclerosi multipla (errore tuo Raffaele?)

      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17364413 ancora uso della cannabis in ambito terapeutico, dunque al di fuori del nostro interesse. Si parla di quanti pazienti affetti da AIDS facciano uso di Cannabis, concludendo che essa viene usata in ambito ricreativo anche al di fuori della legge. Dunque? Non dice se fa male o fa bene, ma è pura sociologia.

      Questo è quanto ti hanno inviato, immagino quindi che siano i loro migliori studi. E anche loro ti invitano a fare ricerche tue. Evidentemente non hanno altro.

      Sono basito…

      • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

        Scusa ma tu da un sito che si chiama medicalcannabis cosa ti aspettavi?
        Tecniche di rullaggio? Vendita di cilum?

        • notimenowhere ha detto in risposta a notimenowhere

          ops mi è partita la chiusura del font. sorry

        • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

          In che senso scusa? Io non ho nemmeno preso in considerazione il sito http://www.medicalcannabis.it, ho valutato i tanto decantati link a Pubmed.

          Non dicono nulla di interessante, ma anzi vedo scritto questo: ” “Anche se è pacifico che il fumo di marijuana provoca un abbassamento della pressione intraoculare (IOP) nel 60% al 65% degli utenti, l’uso protratto a un ritmo necessario per controllare glaucomatoso IOP porterebbe a notevoli effetti tossici sistemici rivelato come alterazioni patologiche. Fumare marijuana di materiale vegetale per la riduzione della pressione intraoculare elevata nel glaucoma è mal consigliato, dato il suo profilo tossicologico”

          Mi sono quindi domandato se questi dati possa essere propagandati da sostenitori dell’innocenza della cannabis. Tu cosa dici in merito a quanto si legge?

          • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

            Paolo

            Le scuse erano dovute al fatto che non ho chiuso il tag per il font bold sulla parola medical.

            Il mio commento era dovuto al tuo stato “basito”. Ma ho interpretato male io.

            Allora per riepilogare.
            Io se non erro non ho detto fa la cannabis non fa male. L’ho detto?
            Ho tenuto a precisare che non lo fa più di molte altre cose.
            Se a te non piacciono i riassuntini non so che farci.
            Il punto su cui mi batto è sul proibizionismo.
            Perchè se una cosa fa male la cosa più naturale che vien da fare è proibirla? Possibile che dai tempi della genesi è la cosa che va più di moda?
            Ma secondo te chi ne fa uso non si rende conto che fa male?
            Io sinceramente non ci credo.
            Alla fine quello che butti dentro è sempre il risultato di una combustione.

            Tu come al solito usi solo i “primi” link. 😉 Volpino.
            Poi ti dimentichi del secondo. “A large proportion of MS patients had tried cannabis for symptom control, however current use was small. A subgroup with greater disability appears to derive some symptomatic benefit.”

            • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

              Le altre sostanze non mi interessano. Qui si parla di cannabis.

              Non parlo di politica, non me ne intendo. Qui si parla di cannabis.

              C’è gente che legalizzerebbe l’eroina tanto non si accorge che faccia male, pensa te se dobbiamo ascoltare il parere di chi si droga.

      • Raffaele ha detto in risposta a Paolo Viti

        no, io ho fatto copia e incolla, cmq sono link inutili

  28. EquesFidus ha detto

    Ho letto cose piuttosto risibili nei commenti. Gente che che si scaglia contro i cattolici e che dice che fumarsi l’erba fa bene anzi “è terapeutico”, gente che fuma da 20 anni e ne è fiera.
    La verità è che sono menzogne. Tutte. La prima è più grande menzogna è “liberalizzare la cannabis stroncherebbe la mafia”. Basterebbe questo a impedire a Camorra, Sacra Corona Unita e alla ‘Ndrangheta di riempirsi le tasche? NO. In primis perché non campano solo con questo (anche il mercato di armi o di droghe più pesanti rientra nei loro, terribili, introiti, vogliamo legalizzare anche questi?), in secundis perché troverebbero sicuramente un modo per fregare lo Stato anche in questo caso. Vendendo cannabis con più THC, per esempio, a costi inferiori, o magari infiltrandosi nelle istituzioni che dovrebbero controllare. L’unico modo SICURO per eliminare il problema è semplice: spendere i soldi in altre cose, magari più costruttive, sicuramente più salutari, anziché andare dallo spacciatore e comprare queste droghe (e chiamiamole con il loro nome) psicoattive del menga.
    Inutili (e al limite del ridicolo) anche i tentativi di accostare l’uso medico del THC (svolto da personale competente in ambiente ospedaliero e soggetto a controlli) alla cannetta fatta per collassare sul divano. Non credo ci voglia un medico o un genio che sia né più né meno la stessa cosa (sia pure in misura minore) del medico che somministra il fentanyl al malato e del tossico che invece si fa di oppio.
    Peggio mi sento quando sento paragonare la cannabis al tabacco (che, per inciso, provoca minore dipendenza se assunto in certe modalità, vedasi i sigari o il “drum”) ma che non ha effetti psicotropi (e questo è il motivo per cui uno può mettersi alla guida dopo essersi fumato un Avana di 20 centimetri e non, invece, uno spinello) o all’alcool (che, per inciso, è strettamente regolamentato, che poi ci sia gente che guida ubriaca e si schianta nonostante i divieti deve far riflettere sulla cattiva applicazione della legge ma NON sulla legge stessa). Esilaranti i tentativi poi di parogonarla alla caffeina, al glucosio o alla cioccolata, che non meritano neppure una risposta.
    Infine, mi dà fastidio (e mi trattengo, perché dire che sono infastidito è un gentile eufemismo) chi dice la cannabis non fa niente, “è innocua”. Una ragazza è impazzita (nel sneso è divenuta schizofrenica, e chi me l’ha raccontato sembra anche che soffra di una forma di demenza) dopo essersi fumata uno spinello, gente che si schianta con la macchina dopo essersi fumata una canna, gente che si rifugia in un mondo fittizio pur di non affrontare il mondo (e magari si tratta, e io ne conosco di esempi, del preludio a roba più pesante, a veri “spaccacervelli”) e mi venite a raccontare che è innocua, che “non fa niente”? Ve ne sarà chiesto conto, ma non da me. Per ora godetevi i paradisi artificiali, alla fine di essi nulla resterà se non la vanità del vostro agire.

  29. LG ha detto

    non sono competente in nessuna delle discipline chiamate in causa, contribuisco con un parere “umano” nel più terra-terra dei significati.
    Per quanto concerne la scienza mi sembra che troppo spesso (in questo sito mi pare che ci sia un certo equilibrio) viene tirata per la giacchetta … fino a restituire sempre una conferma o rafforzamento dei presupposti con cui si parte.
    Detto questo, in soldoni, credo che debba interesare relativamente cosa dice questo o quello scienziato (tra l’altro noto una tendenza al principio di autorità) ma chiedersi: perchè c’è bisogno della canna? perchè c’è bisogno di bere(fine settimana)? etc…
    Se si vuole evadere e avere una spinta per guardare meglio il domani…. non è meglio fare volontariato da qualche parte? tanto per dirne una
    Mi sembra che tutto si riduca a voler trovare scorciatoie e deresponsabilizzazioni (anche affidandosi alla “copertura” della scienza), scusate il probabile OT e la provocazione.
    Personalmente sono d’accordo per l’uso dei principi attivi come terapia sotto controllo medico (credo siano da implemnetare ad es le cure palliative nel ns paese) e anche per la coltivazione della canapa (se mi danno anche le guardie per sorvegliare la piantagione 🙂 ).

  30. EquesFidus ha detto

    Commento sparito, non mi sembrava di aver scritto cose offensive.

  31. Ivan B. ha detto

    Noto un approccio ideologico e poco professionale da parte di un medico che dovrebbe informare nella maniera più ampia possibile.
    Se questo è il modello da seguire, non c’è da stupirsi che in un paese bigotto e repressivo come l’Italia i nostri giovani siano tra i più disinformati e paradossalmente tra quelli che più consumano (Milano è la città europea con il maggior consumo di cocaina).
    Per offrire un’informazione un po’ più bilanciata consiglio l’inserimento anche di questo studio, che dimostra come un consumo occasionale e consapevole non causa danni fisici degni di rilievo:
    http://www.repubblica.it/scienze/2012/01/07/news/droghe_leggere_hippie-27613591/
    Ricordate bene: c’è un’enorme differenza tra uso occasionale, uso frequente ed abuso di una sostanza stupefacente. Forse un giorno lo capirete, demonizzerete meno certe sostanze e così potrete informare più correttamente i vostri giovani, magari aiutandoli veramente.

    • Kosmo ha detto in risposta a Ivan B.

      AH AH AH AH ! Questa è bella!
      Ad un medico che porta studi clinici scientifici, cosa si oppone?
      Un articolo di Repubblica!
      AH AH AH
      E perchè non il “Corriere dei Spippacchioni”?
      ma fammi il piacere!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Ivan B.

      “Noto un approccio ideologico e poco professionale da parte di un medico che dovrebbe informare nella maniera più ampia possibile.”
      Link diretti ai più prestigiosi siti web scientifici. Approccio ideologico? 😀

      “non c’è da stupirsi che in un paese bigotto e repressivo come l’Italia i nostri giovani siano tra i più disinformati e paradossalmente tra quelli che più consumano”
      Mi piacerebbe essere tanto informato del contrario..è tutto il pomeriggio che lo chiediamo. Nel frattempo mi attengo alla dichiarazione dei massimi esperti italiani sulla cannabis: http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/notizie/2011/settembre/cannabis-una-droga-pericolosa-tutt%E2%80%99altro-che-leggera.aspx
      Immagino che anche loro facciano disinformazione…vero?

      “Per offrire un’informazione un po’ più bilanciata”
      Un articolo di Repubblica (della Dusi poi…quella del “gene della felicità!!”) contro una selva di studi scientifici direttamente da Pubmed sarebbe informazione bilanciata? 😀 Vediamo che per primi i ricercatori non vogliono la depenalizzazione: “Non vogliamo scagionare l’uso delle droghe leggere”. Faccio notare che il test si basa su autodichiarazioni. Si parla di “un piccolo gruppo che dalle sostanze stupefacenti aveva sviluppato dipendenze gravi”. Piccolo quanto? Nessuno lo sa. Il risultato pare essere questo: “non esiste un legame necessario fra uso di droghe leggere e compromissione delle facoltà cognitive a 50 anni”. Ovviamente è contraddetto da decine di studi, come questi: http://www.sciencedaily.com/releases/2010/11/101116104202.htm, http://www.sciencedaily.com/releases/2011/06/110606131705.htm, http://www.sciencedaily.com/releases/2009/08/090803123240.htm e http://www.sciencedaily.com/releases/2009/12/091217115834.htm
      Si parla di uso occasiona o quotidiano. E non sono link a repubblica o a il riformista!!

      Tuttavia: “Lo stesso Halpern precisa però che un’assunzione pesante e prolungata di droghe – anche leggere – non può non compromettere le performance del nostro organo del pensiero”

      Bene Ivan, puoi tornare a drogarti adesso. Magari insegnalo anche ai tuoi figli, tanto non fa male no?

    • Fabrizio ha detto in risposta a Ivan B.

      Citare un articolo di giornale contro link di accademie la dice lunga… Adesso la scienza la fa la Repubblica?

      Non ti viene il sospetto che magari è la posizione che sostieni ad essere ideologica ed essere poco scientifica e magari anche realista?

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Ivan B.

      Gentile Ivan B, la ringrazio per avermi attribuito anche questa gentile offesa di avere un “approccio ideologico” e di essere “non professionale”. Ormai sto facndo la collezione di offese personali. Quando deciderò di ritirarmi ne farò un libro. 🙂

      Secondo lei, se anche fosse vero che una sola persona su un milione che fuma la cannabis può avere dei problemi, un medico non ha il dovere di segnalare che eiste questo rischio? Quando poi, studiando la letteratura scientifica e non gli articoli di un quotidiano, per di più certamente non tra i meno “ideologizzati”, si scopre che sono tantissimi i rischi e che non sono poi così rari non crede che riportare i risultati di questi studi (non opinioni, studi!) sia non solo doveroso ma perfettamente in linea con il dovere di un medico?

      Io credo che dare un’informazione sui rischi che una certa pratica può comportare per la salute utilizzando le conoscenze a disposizione e fonti serie sia assolutamente professionale e non abbia nulla a che vedere con l’ideologia. Così come non riesco a trovare un solo motivo ideologico per cui un ricercatore dovrebbe prendersi la briga di pubblicare uno studio che giunga alla conclusione che il fumo di cannabis fa male.

      Chi vuole dimostrare il contrario è libero di farlo utilizzando gli stessi strumenti: fonti serie e attendibili. Si accomodi. Ma tacciare di scarsa professionalità e di ideologia chi presenta dati scientifici è non solo da maleducati ma soprattutto da persone in malafede.

      • Piero ha detto in risposta a StefanoPediatra

        E’ curioso che uno dei tanti della cricca di Attivissimo, i quali si piccano di essere “razionali”, di informarsi soltanto con articoli scientifici ed essere esenti da derive ideologiche, accusi di scarsa professionalita’, di avere approccio ideologico (do you know Garaschelli/UAAR?) un medico che porta a suo supporto studi clinici liberamente consultabili e che sono stati confermati da tantissimi altri, con un miserrimo articoletto di “Repubblica”, il giornale piu’ laicista che ci sia!

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Piero

          Ciao Piero! E’ un piacere rivederti da queste parti! Volevo dirtelo già dopo il tuo primo intervento ma mi sono perso dietro un’altra discussione. BENTORNATO! 🙂

        • GiuliaM ha detto in risposta a Piero

          Mi associo a Stefano, collega pisano 😉 manca poco alla laurea!

          • Piero ha detto in risposta a GiuliaM

            Oh era solo per un saluto e i complimenti ad un “vecchio” (in senso figurato) e carissimo amico, nonche’ un OTTIMO PROFESSIONISTA, visto che, per confutare gli studi clinici da lui mostrati, vengono postati:
            1) blog di tossici che inneggiano alla “maria libera”
            2) esperienze personali, fuori da ogni quadro clinico, limitandosi ad un “ma io sto bene” (e sarebbe da verificare…altri no, si vede quanto “state bene”!!!)
            3) articoli del giornale che odia di piu’ la Chiesa (salvo quando gli fa comodo politicamente) che riportano lo studio su un limitato numero di spippacchioni, e in ogni caso ci sono altri centinaia di studi (riportati nell’articolo) che lo confutano
            4) patetiche obiezioni del tipo “ma per uso saltuario non fa male” : ho letto di almeno un tizio che e’ sopravvissuto all’esposizione diretta di DUE, e non una, bombe nucleari, nella fattispecie Hiroshima e Nagasaki: che facciamo, diciamo che farsi bombardare con una bomba atomica non fa male?
            5) altrettanto patetiche obiezioni del tipo “ma per uso medico cura il mal di denti, fa ricrescere i capelli, fa trombare di piu’ecc ecc”: a parte che non ci si cura certamente fumando le canne, ma come ha detto giustamente Stefano, sono somministrazioni di molecole depurate ecc ecc… Ma che facciamo? Se uno si sniffa l’Aspirina® ogni giorno, bene non fa, eppure cura un sacco di cose…

            Resta la mia domanda iniziale, offuscata da commenti dei soliti che inneggiano alla “droga libera”: cosa spinge uno a cui non gli manca NULLA, ha una famiglia che lo ama, e’ bravissimo a scuola, nel lavoro, e’ pienodi soldi, a rovinarsi per sempre la vita?
            Qual e’ l’aspettativa di vita di uno che si fa di eroina ormai da 15 anni, Stefano?

            P.S.: se ti va, se sono a Pisa in quei giorni, ti passo a salutare a Ingegneria. In bocca al lupo!

    • Raffaele ha detto in risposta a Ivan B.

      Il problema caro Ivan è sempre lo stesso. Uno studio, preso da Repubblica, contro tanti altri studi che dicono il contrario. Innanzitutto lanci accuse contro chi dice la verità: perché tu pubblichi un articolo che parla di consumo occasionale, quando nell’articolo UCCR nessuno ha parlato di uso occasionale, ma di uso regolare. E già qui fai un buco nell’acqua. Inoltre ti ricordo che in letteratura esistono studi che affermano il contrario di quanto afferma Repubblica in merito al consumo occasionale: il primo che mi è uscito è questo http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18687708 e parla di aumento del rischio di tentato suicidio, di fuga da casa e di multipli atti di violenza in chi fa uso occasionale o addirittura primo uso rispetto a chi mai ha fatto uso. Questo giusto per fare esempi, ma ce ne sono degli altri. Ma il problema principale è che qui di consumo occasionale nessuno mai ha parlato.

    • Ivan B. ha detto in risposta a Ivan B.

      Il vostro pressapochismo è preoccupante. I dati citati non sono un “articoletto” di Repubblica ma ciò che lì è menzionato, cioè uno studio del King’s College (pubblicato sull’American Journal of Epidemiology) e un altro dell’Harvard Medical School. E’ chiaro che “l’articoletto” di Repubblica non l’avete nemmeno letto perchè l’unica vostra preoccupazione è ripetere come un mantra l’ordine di scuderia che vi hanno inculcato. E poi dite di non avere il paraocchi…

      Stefano pediatra, chi da un’informazione parziale non può essere considerato un buon professionista, proibizionista o antiproibizionista che sia. Niente di personale quindi.

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Ivan B.

        Repubblica può dire quello che vuole e solitamente sono bufale. Qui contano soltanto studi scientifici diretti, dove venga visualizzato il metodo utilizzato e l’interpretazione dei ricercatori. Link diretti come compaiono in questo sito.

        Nessuna informazione parziale, d’altra parte hai appena dichiarato che l’American Academy of Pediatrics (una delle più prestigiose associazioni scientifiche del mondo) non sia formata da professionisti dato che la loro posizione contro la cannabis è identica a quella di Stefano, ed è decisamente chiara: http://pediatrics.aappublications.org/content/113/6/1825.full

        P.S.
        Non è un articolo del Giornale di Vicenza, ma un link diretto. Spero che tu tra una canna e l’altra riesca a cogliere la differenza.

      • Maffo ha detto in risposta a Ivan B.

        “L’American Academy of Pediatrics si oppone alla legalizzazione della marijuana”.

        E questo dovrebbe zittire tutti una buona volta per tutte, giusto Ivan? O i giornalisti di Repubblica hanno qualcosa da ridire?

      • Ivan B. ha detto in risposta a Ivan B.

        Non volete capire che nessuno qui nega il contenuto degli studi citati ma le conclusioni che ne volete trarre. E’ facile prendere degli studi che dicono che fare uso costante e continuato della cannabis fa male (sai che scoperta!) per poi affermare che la cannabis fa male sempre e quindi va proibita, anche per uso occasionale e saltuario. Bell’onestà scientifica…

        E poi non venite a fare i professorini che chiedono link per ogni frase che uno dica. Ho citato studi di due delle più prestigiose università del mondo che dicono che l’uso moderato non provoca alterazioni significative. Se voi credete che la giornalista che riporta la notizia si sia inventata tutto, anche i nomi dei ricercatori, ditelo pubblicamente, così vi toglierete il gusto di mettere in evidenza sia me che lei 😉 O forse mi volete forse far credere che Stefano pediatra si è letto tutti gli studi prima di pubblicarne i link? Se non ha letto nemmeno l’articolo del Fatto Quotidiano che parlerebbe della “lotta dei radicali a favore della legalizzazione dell’uso della cannabis, fondata su una presunta innocuità della stessa”… Dovreste sapere che in tale articolo non viene citata una volta la presunta innocuità della cannabis, ma si parla delle conseguenze sociali (aumento del business per la criminalità e smisurate conseguenze penali per i consumatori) derivate dal proibizionismo.
        Bel rigore professionaale anche questo… la vostra è solo una lotta politica, non scientifica. State bene miei cari “cervelloni”.

        • Karma ha detto in risposta a Ivan B.

          Che noia. Hai qualche dato scientifico oppure continuiamo con le chiacchiere e l’apologia del “fate l’amore non fate la guerra”??

        • Raffaele ha detto in risposta a Ivan B.

          “la cannabis fa male sempre e quindi va proibita”
          A me non pare proprio che l’articolo dica questo, anzi, al proibizionismo non si fa cenno, al fatto che faccia male sempre neanche perché nell’articolo si parla di effetti terapeutici,precisando che la questione non c’entra niente con il discorso legalizzazione. Infatti fumare un farmaco fa male, non per questo però è vietato fare uso della sostanza x come farmaco.

          http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21628751

          “Ho citato studi di due delle più prestigiose università del mondo che dicono che l’uso occasionale non provoca alterazioni significative”

          Anche io ho citato uno studio in cui si afferma l’esatto contrario in relazione ad un uso moderato o addirittura per la prima volta, in cui si parla di aumento dei rischi. Paolo Viti invece ha riportato molti studi in cui anche qui si parla di uso occasionale nocivo per la salute. C’è troppa roba contro x poter fiatare, mi dispiace.

          “non viene citata una volta la presunta innocuità della cannabis”
          L’innocuità della cannabis è presunta, mentre la sua dannosità è un dato di fatto. Stanno uscendo articoli contro anche in relazione all’uso occasionale. Si fa dura eh!!

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Raffaele

            Bravo Raffaele, questo è un altro studio!
            Risultato: “i risultati dello studio mostrano un elevato rischio di morte per i consumatori di cannabis”. E si parla di uso personale, ovviamente (non certo di abuso).

            Ricordo solo che Ivan non ha citato alcuno studio. Ha portato un link a Repubblica dove vengono interpretati i risultati secondo cui la cannabis non ha danneggiato il cervello degli hippy. Esistono decine di studi che dicono il contrario e subito ho postato i link diretti (non ai quotidiani). Oltretutto si legge che i ricercatori stessi sono contro la legalizzazione. Si dice che una piccola percentuale di chi ha consumato cannabis in modo leggero ha riscontrato gravi danni (piccola quanto? Repubblica non lo dice) e si dice che chi ha consumato cannabis in modo pesante ha riscontrato gravi danni.
            Questo è quello che è riuscito a fare Ivan B. , il resto sono insulti vari e generalizzati.

            • Raffaele ha detto in risposta a Paolo Viti

              Addirittura qui si parla di former or occasional use, che è diverso da uso regolare. Ma che vuoi fare, tacciono, ignorano e scompaiono improvvisamente quando gli dimostri il contrario di quello che dicono. La cosa bella è quando affermano qualcosa e postano lo studio e lo studio contraddice quello che dicono, lì io mi diverto. Il problema è che l’unico che qui può veramente parlare è il dott. Bruni, eppure tutti lo contestano, come se conoscessero anche solo il termine di Evidence Based Medicine. Qui so tutti professori, ma l’unico che ha questo titolo è il dott. Bruni. Questa è l’unica verità

              • StefanoPediatra ha detto in risposta a Raffaele

                Beh, no, per la verità non sono Professore nemmeno io! Ma d’altra parte non ho mai nemmeno preteso di esserlo. 🙂

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Ivan B.

          @Ivan B: in effetti sì, mi sono letto tutti gli studi che ho linkato e anche nella loro versione completa (che solo per motivi di tutela dei diritti d’autore, dopo essermeli acquistati a mie spese non posso però metterli a disposizione di terzi). E sa perchè li ho letti? Prima di tutto per interesse e poi per evitare le figure barbine che taluni fanno dopo aver linkato articoli che poi vengono puntualmente ritorti contro di loro perchè contengono informazioni che vanno in direzione opposta a quella indicata dal “linkante”.

          A dire la verità ho letto molti più studi di quanti non ne abbia linkati proprio per farmi un’idea il più possibile corretta. E proprio perchè ho letto anche lavori sull’utilizzo terapeutico di molecole derivanti dalla cannabis e lavori che sostengono posizioni diverse da quelle che ho riassunto nel mio articolo ho potuto farmi un’idea della situazione. Che è quella che ho espresso: la cannabis non è innocua come qualcuno vorrebbe far credere.

          Ho letto per la verità anche l’articolo del Fatto Quotidiano (normalmente non leggo il Fatto Quotidiano ma mi è stato indicato e l’ho semplicemente preso come riferimento di una parte che indipendentemente dalla demenziale proposta riferita nell’articolo (intasare tutti i commissariati di polizia di fumatori di cannabis che si autodenunciano!!!) da tempo si battono per dare a tutti la possibilità di assumere cannabis partendo dal concetto che è un diritto e che non fa male a nessuno.

          Certamente il mio rigore professionale non è intaccato minimamente dalla sua opinione personale o da quella di chi nega un’evidenza.

  32. rollocker ha detto

    Ragazzi, non mi sono soffermato a leggere il flame nei commenti, ma io fumo da 8 anni e non ho ripercussioni di alcun tipo. Vado bene all’uni, ho una vita sociale attiva, ragazza etc. Conosco decine di persone che come me fumano da una vita e non hanno problemi. Prima di sparare a zero su chi fuma informatevi un attimino!!!

    Invece conosco altre sostanze che invece sono legali come:
    a) alcool
    b) tabacco
    c) farmaci antidepressivi
    e non venitemi a dire che non sono droghe (creano dipendenza, possono uccidere e trasmetti l’alcolismo pure ai tuoi figli)!!!

    😀 Cià!

    • Karma ha detto in risposta a rollocker

      Un altro che agli studi medico-scientifici oppone la sua esperienza personale degli ultimi 8 anni. Immagino proprio che facoltà puoi fare…

      • Quinto Elemento ha detto in risposta a Karma

        Infatti 8 anni sono una bazzecola, molto meglio i dati sugli esperimenti sui topi, condotti con dosagi di thc al limite del possibile, per dimostrare l’estrema pericolosità della sostanza.

        Anche i pomodori contengono una sostanza velenosa, la solanina che è un alcaloide tossico per il sistema nervoso contenuta anche in altri ortaggi.

        Se si da una dose eccessiva di questa sostanza ad un topo, esso muore!!! Il pomdoro è pericolosissimo!!!

        Ecco come per il pomodoro, si dimostra la pericolosità di una sostanza benevola!!!

  33. Andrea ha detto

    Mi son avventurato a leggere alcuni post e giuro che ne ho lette di idiozie. Voglio raccontarvi una storia: la mia! Sarò breve, non vi preoccupate. Da sempre radicale, da nove anni attivista e consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, da cinque anni malato di sclerosi multipla, da tre anni curo la mia patologia con farmaci cannabinoidi e ho iniziato con l’associazione a informare i cittadini malati che tentano di orientarsi nel caotico mondo italiano della cannabis terapeutica. Spieghiamo loro come in Italia sia possibile superare burocrazia e ignoranza per vedersi riconosciuto il diritto alla salute.
    Il 29 giugno 2010 una pattuglia di carabinieri perquisiva la mia abitazione, alla ricerca di sostanze stupefacenti, per aver acquistato on-line semi di canapa. Se non hanno trovato piante nè cannabis illegalmente detenuta è solo perchè sono una delle rare persone, l’unico in Puglia per mesi, che è riuscita a superare gli ostacoli e curare legalmente la propria sclerosi multipla con la cannabis medicinale olandese fornitagli dalla Asl. Se invece fossi stato uno dei tantissimi che ancora non c’è riuscito, i carabinieri avrebbero trovato ben altro e certamente la vicenda avrebbe preso tutt’altra piega, come per tutti gli altri pazienti incriminati. Il riscontro – popolare, mediatico e perfino politico – che questa assurda vicenda creò, mi fece comprendere ancor di più quanto fosse necessario fermare la follia del proibizionismo.
    La perquisizione mi convinse ancor di più quanto fosse infame, liberticida e pericolosa la legge Fini-Giovanardi. Iniziai a battermi per difendere la mia incolumità e indirettamente proteggere gli altri miei simili, che sono nelle mie stesse condizioni.
    ciao
    Andrea

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Andrea

      Andrea di idiozie ne sono state scritte tante, sopratutto chi ha tentato per tutto il pomeriggio di citare un solo studio scientifico a favore della cannabis senza riuscirvi.

      Ora arrivi tu e anche tu racconti la tua storia personale, fregandosene completamente degli studi medici. E non mi stupisce che sei consigliere delle associazioni radicali, anzi confermi proprio a che livelli sono circa la conoscenza medica di quel che propongono.

      Mi spiace per la tua malattia e non ho particolari obiezioni all’uso della cannabis come medicinale in ambito terapeutico, anche se gli effetti benefici sono ancora tutti da dimostrare. Qui comunque si sta parlando di ambiti non terapeutici.

      Se il proibizionismo sostiene che quel che fa male va limitato, allora io sono completamente d’accordo. E’ dimostrato senza ombra di dubbio che la cannabis faccia male, quindi di conseguenza è giusto limitarla (così come alcool ecc.)

      • Daphnos ha detto in risposta a Paolo Viti

        Mi sorge un dubbio. Ma quelli che hanno postato commenti in favore dell’uso di cannabis, sono tutti affetti da patologie come quella descritta da Andrea (della cui situazione sono molto addolorato)? E’ per questo motivo che ne fanno uso? Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un’epidemia senza precedenti, altro che influenza spagnola…

        • rollocker ha detto in risposta a Daphnos

          No. Ma allora contro domanda: ma tutti quelli che fumano riscontrano gli effetti descritti nell’articolo qui sopra? No perché allora in italia ci sono circa cinque milioni di malati di cannabis che non ricevono cure 😀

          • Daphnos ha detto in risposta a rollocker

            Gli effetti tossici della cannabis si riscontrano a lungo termine. Tra quei cinque milioni di consumatori di cannabis (tra cui devo inserire anche parecchi miei conoscenti), una grossa parte di quelli abituali riscontrerà una precoce perdita di funzioni cerebrali, soprattutto per ciò che riguarda la memoria. Da questo punto di vista è vero, ci sono molte persone in Italia e all’estero che si stanno facendo del male e non ricevono alcuna cura, visto che la cura migliore contro l’abuso di cannabis è la cessazione della sua assunzione.

            • Quinto Elemento ha detto in risposta a Daphnos

              Incredibile è arrivato Nostradamus, predice il futuro sui 5 milioni di consumatori attuali.

              Ci piacerebbe sapere anche come è andata per i milioni di consumatori che l’anno usata tutta la vita precedentemente a questi. Sai dirci qualcosa?

              • GiuliaM ha detto in risposta a Quinto Elemento

                Se mai Hanno, con l’h…

                • rollocker ha detto in risposta a GiuliaM

                  Però non ci dici niente!

                  • Daphnos ha detto in risposta a rollocker

                    Io non posso postare link, non essendo un fanatico dell’argomento. Posso parlare solo per ciò che mi ha insegnato il mio professore di tossicologia (il quale ha ammesso, pur in modo non evidente, di aver fumato spinelli saltuariamente, ma ne ha fortemente sconsigliato l’uso sistematico).

                  • GiuliaM ha detto in risposta a rollocker

                    Ma perchè, voi avete detto qualcosa a parte tentare di confutare studi scientifici sulla base di testimonianze di fumati?

  34. rollocker ha detto

    Per correttezza posto anche un po’ di articoli:
    Testo integrale ddl turco:
    http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=48136&idCat=99

    Medicinali, sostanze stupefacenti e psicotrope
    http://www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/medicinaliSostanze.jsp

    Link A.C.T http://medicalcannabis.it/#

    Forum sulla cannabis medica, risponde il prof Giovanni Ambrosetto
    http://servizi.cup2000.it/cup2000/it/servizi/mol/risposte.asp?branca=28

    Associazione internazionale per la cannabis come medicina
    http://www.acmed.org/

    E QUESTA E’ UNA TESTIMONIANZA DI UNA RAGAZZA… LA CANNABIS FA ANCORA MALE VERO?

    http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/11/02/news/cannabis-24280140/

    ………

  35. edoardo ha detto

    L’ho postato sopra ma è opportuno che lo ripeta qua:
    Io sono del 57. Ho vissuto tutti gli anni 70 facendo la vita del freackettone. Quella schifezza la conoscevo non bene e basta, ma MOLTO BENE. Il verde marocchino, il Ketama, il rosso libanese, i neri afghani, anche il famoso Chitral, quello che con una canna ti fa strippare come un acido, con distorsioni visive e auditive….dai, non diciamo strozate e non continuiamo a prenderci in giro: quanto rincitrullisce farsi le canne lo sai bene anche te, e quanto manda via di testa!
    E non aggiungo altro, che io di “fumo” in quegli anni maledetti ne ho visto e maneggiato a scarrettate.
    Chi si fa davvero le canne, ha la mente ridotta ad uno stato pietoso, e per far finta di niente, continua ad ingannare se stesso, ogni giorno, ogni ora.
    Ad una certa età bisognerà pure smettere di auto-ingannarci.

    • Laura ha detto in risposta a edoardo

      Loro vanno avanti a testimonianze piuttosto che a ricerche mediche. Vediamo cosa dicono della tua…sicuramente diranno che è falsa 😉

      • Daphnos ha detto in risposta a Laura

        Potrebbero provare la strategia di “Paolo”: Edoardo è una persona che va aiutata a liberarsi dalla malattia della religione, e riavvicinata alla sua autentica natura di fricchettone…

  36. Andrea ha detto

    Paolo Viti io non porto ricerche scientifiche, io porto il mio corpo malato……. sorvoliamo sulle conoscenze (a tuo dire limitate) dei radicali perchè ti potrei riempire le pagine…….. e potrei ancora dirti mille altri “effetti collaterali” della Fini-Giovanardi…..

    • Roberto Crociera ha detto in risposta a Andrea

      si ma lui infatti ti ha detto:
      non ho particolari obiezioni all’uso della cannabis come medicinale in ambito terapeutico
      Se parliamo di leggi, allora di SICURO la fini giovanardi si può migliorare non per questo il proibire una sostanza tendenzialmente pericolosa a esemplari umani perfettamente sani diventa qualcosa di sbagliato no?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Andrea

      Per un corpo malato che viene aiutato dalla cannabis ce n’è un altro che si è liberato dalla dipendenza della cannabis. Non capisco come può valere la tua testimonianza, con tutto il rispetto ovviamente. Qui si parla di dati scientifici al di fuori dell’ambito terapeutico.

      P.S.
      Sui radicali stendiamo un velo di pietoso e imbarazzato silenzio, per l’amor di Dio!!!

  37. rollocker ha detto

    mhm che significa che il mio commento è in coda di moderazione?

  38. edoardo ha detto

    4 canne al giorno da 8 anni e “sto bene”.
    Guarda, se volevi farmi ridere, ci stai riuscendo perfettamente.
    Che ti fai, la skunk quella nuova potenziata?
    Io non credo ad una sola delle parole che hai scritto.
    Io quelle schifezze le ho usate troppi anni per non conoscerle in ogni minimo dettaglio.
    Non ti credo.

  39. rollocker ha detto

    Scusate se ripropongo la mia opinione (che o è stata persa nei meandri di Internet o è stata cancellata, nel qual caso qui si pecca di correttezza):
    Non ritengo [i]corretto[/i] – per non parlare della coerenza – sentirmi dire che lo faccio solo per evadere da una persona che crede in una entità divina non dimostrabile scientificamente. Ribadisco: ognuno evade a modo proprio!

    • Valeria Maggioni ha detto in risposta a rollocker

      Il credente non evade affatto, anzi proprio in quanto tutto è creatura di Dio egli ama la realtà così com’è e vi si immerge fino alle fondamenta. D’altra parte il ruolo dei cattolici nella costruzione della società occidentale mi pare essere riconosciuto da chiunque ormai (dipendenti da cannabis a parte ovviamente). Il cattolico ama la realtà, anche se è dura. Chi invece si crea la sua realtà finta per poter sopportare meglio quella vera è proprio il drogato. Quando capirà che ha davvero bisogno di un aiuto allora sarà il primo giorno della sua liberazione.

    • GiuliaM ha detto in risposta a rollocker

      L’ennesimo luogo comune sulla fede…

  40. pazz ha detto

    in italia l erba e inlegale …. ma te la vende il compagno di banco …. in olanda senza documento e la maggiore eta …. non si fuma…..

  41. Rampicante ha detto

    Premetto che sono un consumatore abituale di marijuana a scopo ludico e non sostengo che la cannabis non sia dannosa, sto solo dicendo che fra tutte le droghe, tabacco e alcohool (le due più socialmente accettate e diffuse) compresi, la cannabis è l’unica riguardo alla quale esistono tesi sia pro che contro, e che tutto l’iter che l’ha portata ad essere illegale è costellato di interrogativi e punti poco chiari.
    In quanto il fumarla è solo uno dei tanti usi di questa pianta (si, non scordiamoci che è una pianta, come il papavero dal quale si estrae l’oppio e come l’uva dalla quale il vino), e potrebbe essere una valida alternativa come materiale tessile, cartaceo, edile e la lista non si ferma qui.
    Questo è un documentario a mio avviso interessante (spero troverete il tempo di guardarlo): http://www.youtube.com/watch?v=fYEcgsFT3oE
    Questa è la testimonianza del Dottor. Gianluigi Gessa (Dip. Neuroscienze di Cagliari): http://www.youtube.com/watch?v=-BkoBXX70a8
    Una testimonianza di una malata di sclerosi multipla: http://www.youtube.com/watch?v=EI4AaXpLpnQ

    Concludendo penso che ciascuno sia libero di credere in quello che vuole, di abbracciare la religione che vuole e che tutto sia una “fuga”, tutti andiamo nella direzione che più ci fa sentire a nostro agio nel Mondo inteso come umanità; quello che spero è che la nostra personale visione delle cose non ci impedisca mai di vedere sempre e solo un lato della Medaglia.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Rampicante

      Caro Rampicante, pure opinioni personali contro studi scientifici. Non capisco dove vogliate andare continuando così. E’ verificato che la cannabis è molto più dannosa di qualsiasi altra droga “leggera”, tant’è che tutte le maggiori associazioni mediche la chiedono illegale e in molti Paesi è considerata come droga pesante.

      Non c’è nessuno studio a favore che non si tratti di ambito terapeutico. Tanti tuoi amici prima di te ci hanno provato per tutta la giornata di ieri ma ancora non hanno portato uno studio a favore della cannabis fuori dall’ambito terapeutico.

      Ancora Gessa?? Il suo pensiero non è favorevole alla cannabis ma contrario al proibizionismo, è un’altra cosa. Oltretutto l’autorità vale nulla, potrebbe anche essere un premio Nobel, ma se non cita una bibliografia medico-scientifica le sue parole valgono quanto le tue.

      Testimonianze: ne abbiamo a centinaia, ce ne sono anche di segno opposto. Valgono praticamente ZERO, non è con la propria biografia che si annullano decine e decine di studi scientifici sulla dannosità della cannabis. Prima lo capirete e meglio è. Dei danni della cannabis sulla Sclerosi multipla, alla faccia degli effetti benefici, sono qui: http://www.sciencedaily.com/releases/2008/02/080213160851.htm e http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110328161840.htm i pochi effetti benefici vengono compensati da effetti negativi sull’abilità cognitiva

      Si può credere in quel che si vuole o si può studiare la medicina, smettere di credere e prendere atto che la cannabis distrugge l’organismo. La religione cristiana ti fa immergere nella vita poiché dalla creatura si conosce il Creatore. Così nasce anche la scienza moderna (galileiana), ovvero nelle università create dai monaci medievale.

      • Dawud ha detto in risposta a Paolo Viti

        “E’ verificato che la cannabis è molto più dannosa di qualsiasi altra droga “leggera”, tant’è che tutte le maggiori associazioni mediche la chiedono illegale e in molti Paesi è considerata come droga pesante.”

        Quali sono le altre droghe leggere?

        Sicuro? che sia come dici? Ci fai un elenco delle maggiori associazioni mediche che asseriscono questo? Te ne passo una io: British Medical Association’s Lancet Supports Marijuana Law Reform

        http://norml.org/library/health-reports/item/british-medical-association-s-lancet-supports-marijuana-law-reform

        Ci sono invece degli studi che dimostrano la maggiore pericolosità dell’alcol:

        http://www.physorg.com/news157280425.html

        One study has been published in the U.S., in the journal Clinical EEG and neuroscience: official journal of the EEG and Clinical Neuroscience Society (ENCS), and shows that alcohol has a stronger effect on teen brain development than marijuana. The other is a study published in the Lancet, offering the results of substance classification by a number of U.K. professionals, purporting that alcohol is more dangerous than marijuana to individuals and to society.

        A questo link, invece tutti i miti sulla ‘marijuana’ in inglese, corredato dalle referenze sugli studi scientifici.

        http://norml.org/library/health-reports/item/norml-s-marijuana-health-mythology?category_id=555

        • Kosmo ha detto in risposta a Dawud

          “A questo link, invece tutti i miti sulla ‘marijuana’ in inglese, corredato dalle referenze sugli studi scientifici.”

          Stai scherzando vero?
          A parte che è un sito che si propone la liberalizzazione della maria, diciamo un po’ di parte, poi i presunti studi scientifici, che non sono linkati, ma solo scritti e bisogna quindi perderci un po’ di tempo prima di trovarli, bene che vada sono del 1994, alcuni addirittura degli anni 70!!!

          • Dawud ha detto in risposta a Kosmo

            No, no io non scherzo proprio….. se t’interessa ti vai a cercare studio per studio, siete voi che li volete, sennò….. a me che me frega!!!!! Puoi continuare a credere ciò che vuoi, anche alle fate, ed all’arcangelo gabriele…… (e probabilmente ci crederai)

            Pensi che sto qui, per farvi cambiare idea????? Niente di più inutile, siete della stessa pasta del mai rimpiato ex-sottosegretario Giovanardi……. intolleranti, clericali, e bigotti!!! Che cosa volete di più dalla vita? Un lucano? …..

            • Kosmo ha detto in risposta a Dawud

              eggià, io ne ho 1000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 di studi che confutano le tue sciocchezze, se ti va cercateli se non son scocciare.
              Bel modo.
              Non vi sembra che anche questo sia un effetto della vostra tanto amata cannabis?

            • Xylos ha detto in risposta a Dawud

              Dawud, non c’è bisogno di scadere nell’offesa personale. Possibile che non riesci a postare 5 link a studi scientifici favorevoli all’uso di cannabis al di fuori dell’ambito terapeutico? Cosa ti arrabbi a fare?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Dawud

          Dai per favore, ma perché bisogna scadere così?? Secondo te la British Medical Association’s Lancet Supports Marijuana Law Reform è un’associazione seria e neutrale? Cosa cambia dal sito http://www.legalizziamocanapa.it? Pazzesco…

          Finalmente qualcuno dopo due giorni mi cita UNO studio serio. Bravo Dawud! Meglio tardi che mai. Il risultato è questo: ” l’uso di alcol negli adolescenti provoca un funzionamento più irregolare del cervello rispetto alla marijuana”. Quindi la marijuana reca danni al cervello ma meno dell’alcol secondo questo articolo. Ci sono interpretazioni differenti tuttavia: http://www.adolescent-substance-abuse.com/substance-abuse/is-marijuana-or-alcohol-having-more-impact-on-your-teen.htm

          L’ultimo link non porta a nessuno studio scientifico, ma sono alcune interpretazioni di studi scientifici assai datati. Si può vedere che la maggior parte non supera l’anno 1991, anche perché l’articolo è stato scritto nel 1994. Il quotidiano inglese The Independent nel 2007 ha riconosciuto che negli ultimi 10 anni la ricerca medica ha cambiato completamente direzione confutando i pochi studi precedentemente realizzati sul tema. Lo stesso quotidiano ha deciso di cambiare posizione interrompendo la battaglia per la liberalizzazione e chiedendo scusa: http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/cannabis-an-apology-440730.html

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Paolo Viti

            Rispetto al primo studio serio che viene citato (in due giorni!!!), vorrei precisare che i ricercatori confermano che la cannabis danneggia il cervello, anche se in misura minore dell’alcool (e probabilmente anche della bomba atomica e ad un pugno in testa, come suggerisce ironicamente Stefano). Io non sono favorevole all’uno o all’altra. Qui non si vuole sostenere l’alcool e combattere la cannabis, per quanto mi riguarda se danneggiano l’uomo dovrebbero essere vietati entrambi.

            • Dawud ha detto in risposta a Paolo Viti

              Be, inizia a ragionare, infatti tutto il succo del discorso era basata sul fatto che una sostanza dannosa sia legale e l’altra no…… oh, ci sei arrivato!!!

              The Lancet è un giornale scientifico tra i più seri del mondo, che vai a cianciarrare???? http://www.thelancet.com/

              Certo per chi posta articoli da finesettimana.org, dire che The Lancet non è autorevole, be vedi tu, mi sa che per te non è autorevole ciò che ti fa più comodo!!!

              Hai detto che capisci l’inglese, oh no!!! quello che hai letto, non è il nome completo dell’associazione medica: British Medical Association’s Lancet Supports Marijuana Law Reform, ma significa semplicemente: Che l’associazione medica brittanica ‘The Lancet’ è favorevole ad una riforma sulle leggi della marijuana……

              Però grazie, se dici che il nostro sito legalizziamolacanapa è al livello di The Lancet, questo è un complimento 🙂

              • Paolo Viti ha detto in risposta a Dawud

                Non mi interessano confronti con altre sostanze, non mi interesso di politica.

                Ho sbagliato a scrivere, volevo dire che il sito linkato non è The Lancet, ma il solito riassuntino su un sito di liberacannabis…, non ho trovato su The Lancet articoli a favore della cannabis.

                Attendo…

  42. Rampicante ha detto

    Questa più che una ragione a sostegno di una tesi è una domanda fatta a voi intesi come a favore del proibizionismo.
    “Perchè la canapa (intesa come pianta dalla quale volendo si può estrarre lo stupefacente) non dev’essere legale, mentre il tabacco e la vigna sono legali; visto che tutte e tre sono piante create da Dio sono legali?”
    Sono difatti contrario alle droghe artificiali in quanto rappresentano la ricerca dell’uomo verso il puro “sballo”, mentre sono mio malgrado favorevole a tutte quelle droghe “naturali” si fa per dire, che sono già presenti nella Natura e con osciute ed usate da migliaia di anni. (Se siamo qui noi per parlarne vuol dire che evidentemente non costituiscono un grosso pericolo per il genere umano; tantomeno se correttamente studiate, da modo che chiunque sia libero di scegliere, anche questo è un diritto sacrosanto, il libero arbitrio). scusate il doppio post

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Rampicante

      Non capisco perché appiccicare sempre qualche etichetta. Lo ripeto: se il proibizionismo sostiene di proibire ciò che è dannoso per l’uomo, allora sono proibizionista. Così per la Cannabis (è dimostrato), così per il tabacco ecc. Sono per la limitazione delle dosi o per la proibizione totale, appurato che siano sostanze nocive per il soggetto e per chi gli sta accanto. La scienza dimostra che la cannabis è dannosa e quindi rientra nelle sostanze da limitare/proibire, naturale o innaturale che sia. Qui si parla di cannabis, ma potremmo parlare di tante altre sostanze.

  43. Giuseppe ha detto

    Non perdo tempo a leggere tutti i commenti, ma sono in totale disaccordo con quanto scritto nell’articolo. A tal proposito voglio portare in evidenza questo: centinaia di ricerche scientifiche dimostrano la validità della marijuana, non solo nella terapia del dolore ma direttamente nella cura del cancro. Contro queste PERSISTEVA (ossia in passato) la credenza che invece l’uso di marijuana causasse il cancro. Una recente ricerca effettuata nell’università della California ha cancellato tale leggenda provando invece il contrario. Il dott. Donald Tashkin (ricercatore all’Università di Los Angeles) ha dimostrato che l’incidenza di cancro al polmone nelle persone che fumano cannabis era minore rispetto a quella delle persone che non fumano del tutto!
    Voglio inoltre ricordare che la cannabis contiene 421 cannabinoidi per i quali abbiamo recettori in tutto il corpo. Assimilare queste sostanze ci aiuta a risolvere innumerevoli problemi. Cercate la storia di Stefano Balbo o Andrea Trisciuoglio, esempi viventi del miracolo della marijuana. O ancora cercare la storia di Rich Simpson e dell’Hemp Oil. …poi ricercate cosè realmente la chemioterapia, quali sono i suoi costi (non solo economici). Aprite gli occhi!
    Ricordo in ultimo che il tabacco provoca 3 milioni di morti l’anno e l’alcol 1,4 milioni (SI PARLA DI MORTI DIRETTE). Che solo in italia ci sono 750.000 adolescenti con problemi di alcolismo. Ma quelle non sono droghe, DROGA E’ LA MARIJUANA CHE IN TUTTA LA SUA STORIA NON HA MAI PROVOCATO UN SOLO MORTO. Devo ripetermi: APRITE GLI OCCHI!!!!!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuseppe

      Ti ringrazio del tuo consiglio, ma ti faccio presente che qui sono stati linkati una marea di dati scientifici. Al contrario non ne ho ancora visto uno in favore della cannabis al di fuori dell’ambito terapeutico. La richiesta di aprire gli occhi è quindi rispedita al mittente. I soliti punti:

      1) Ancora non ho visto studi scientifici a favore fuori dall’ambito terapeutico, solo promesse. Siamo qui in attesa

      2) Non serve che una sostanza porti alla morte per opporsi ad essa.

      3) Testimonianze personali valgono ZERO rispetto ai dati scientifici.

      4) Non ho particolari obiezioni all’uso della cannabis in ambito terapeutico.

      5) Qui si parla di cannabis ma non significa che non si è contro anche ad altre sostanze.

      Via, avanti un altro!

      • Daphnos ha detto in risposta a Paolo Viti

        Hai notato come questo articolo abbia raccolto il maggior numero di commentatori controcorrente che si sia mai visto? Deve esserci stato un passaparola da qualche parte.

        Stavo pensando a un’altra cosa. La legge italiana sul possesso di cannabis, contrariamente a quanto sostengono i complottisti dell’area sinistroide-no vat, non è affatto tra le più restrittive del mondo occidentale, anche dopo il controverso decreto Fini-Giovanardi, il quale è poco chiaro su alcuni aspetti. I consumatori di cannabis si vantano di essere tanti (5 milioni), di fumare continuamente, lo scrivono tranquillamente in rete, lo dicono per le strade, senza per questo essere perseguiti penalmente. Conosco una cinquantina di persone che facevano o fanno uso occasionale o sistematico di queste sostanze e nessuno di loro ha avuto problemi con la legge. Mi sembra tutto meno che un regime di polizia.

        • Kosmo ha detto in risposta a Daphnos

          E certo! Sono tutti quelli del blog del primo tossico che ha postato.
          Bisogna anche ringraziare la tanto bella quanto brava ex (per fortuna!) ministra Turco, che voleva “innalzare” il limite di 40 (diconsi QUARANTA!) canne per far scattare il reato di spaccio, “per meglio evidenziare la diversità bla bla bla”.
          Uno che si fa 40 spinelli al giorno ha QUALCHE problema.

          • Roberto Crociera ha detto in risposta a Kosmo

            Uno che ha 40 canne è uno spacciatore, uno che vende la droga prima di essere uno con dei problemi 😉

            • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Crociera

              figurati che la detta tizia lo voleva aumentare, detto limite!

              • Roberto Crociera ha detto in risposta a Kosmo

                Ma poi io anche solo pensando che sto regalando 5 euro alla mafia non mi passa manco per l’anticamera del cervello di comprare un tocco di fumo . . .

                Pensando che do i miei soldi a gente come Marcincus mi passa la voglia di dare l’8×1000 alla CC anche però ehehehehe scusate la stoccatina :p

                • Dawud ha detto in risposta a Roberto Crociera

                  No, infatti, hai ragione, neanche un euro alla mafia……. me la coltivo da solo 🙂 white widows semi feminilizzati direttamente dall’Olanda….. uhmmmm, una bontà!!!!

                  • Roberto Crociera ha detto in risposta a Dawud

                    Tu lo sai che anche se venisse legalizzata saresti un fuorilegge vero ? :p BTW almeno una cosa “buona”, no buona non è la parola giusta, diciamo non completamente sbagliata la fai :p

                  • Ugo ha detto in risposta a Dawud

                    La vera bontà, caro Dawud, è vivere la vita così com’è senza doversi rifugiare in una realtà fittizia.

                • Laura ha detto in risposta a Roberto Crociera

                  Sulla stoccatina hai ragione, la Chiesa ha perso credibilità per colpa di alcuni. Attenzione però a non fare di tutta l’erba un fascio (a proposito di cannabis). La Chiesa è l’istituzione con il più grande numero di missioni nel mondo, togliere i soldi alla Chiesa significa toglierli a coloro i quali dalla Chiesa hanno un aiuto quotidiano.

                  • Roberto Crociera ha detto in risposta a Laura

                    Just joking, per 1 prete pir*la ce ne sono 100 che si fanno un mazzo per tenere unita una comunità, per aiutarla, per salvare i giovani dalla droga, dalla criminalità, le prostitute dalle strade, i clochard dal freddo invernale, etc . . . Non sono un fervente cattolico, ma apprezzo il lavoro che questa istituzione svolge nella società.

                • Kosmo ha detto in risposta a Roberto Crociera

                  sai quanto mi fa piacere a me che pagando le tasse finanzio l’aborto…
                  Che dici, smetto di pagarle?

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giuseppe

      @Giuseppe: peccato che tu non abbia perso tempo a leggere commenti e soprattutto articoli linkati. Nel caso lo avessi fatto avresti trovato che NON è vero che la cannabis non ha mai provocato un solo morto. E avresti anche visto che nessuno qui vuole o ha mai voluto fare alcun confronto o gare tra le sostanze che fanno male per vedere chi è più dannosa. Semplicemente si sono riportati studi scientifici che sostengono che anche la cannabis può provocare dei danni alla salute: che lo faccia meno o più di altre sostanze è irrilevante. Il fatto è che può danneggiare la salute ed è giusto dirlo visto che c’è chi millanta il contrario.

      • Dawud ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Forse caro dottore, se avessi tu la briga, di andarti a cercare, tutti gli studi, ma proprio tutti, alcune sciocchezze non le sparavi (morti per cannabis?, ahahahahahaha)

        Mi sa che sei solo di parte, non c’è nessuna volontà di conoscenza scientifica, infatti nell’articolo hai elencato 3 studi, giusto quelli che ti erano più congeniali.

        Ma si poteva pensare di avere un dibattito serio sulla Cannabis, in un sito chiamata Unione dei Cristiani Cattolici Razionalisti??? No, era giusto per perdere un po di tempo!!!

        • Roberto Crociera ha detto in risposta a Dawud

          E un dibattito serio su un sito che si chiama legalizziamolacanapa ? magari c’è ma non ci ho perso tempo sono onesto 🙁

        • Falena-Verde ha detto in risposta a Dawud

          Puoi andare oltre l’offesa (che, a casa mia, è sinonimo di insicurezza) e portare, una volta per tutte, studi scientifici pubblicati su riviste specializzate che dimostrino che la cannabis non faccia male?
          E, comunque, è da una vita che ti si dice che non siamo razionalisti. Problemi di memoria? 🙂
          Sui morti per cannabis: ti sono state portate delle fonti autorevoli. Smentiscile, senza cadere nel complottismo.

          P.S.
          Per quanto mi riguarda, per quanti ti stai scaldando, non hai portato assolutamente nulla che potesse contribuire alla discussione. Stati solo insultando qua e là, spaventato dall’evidenza.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Dawud

          Dawud per favore, ti richiamo alla serietà.

          1) L’articolo abbonda di studi scientifici e di riferimenti.

          2) Da due giorni sostieni che esistono 10 mila studi che dicono l’opposto e ancora non ne sei riuscito a portare nemmeno uno (anzi, uno si e infatti dice che la cannabis nuoce al cervello anche se meno dell’alcool).

          3) Il razionalismo è una forma di chiusura della ragione. Infatti il sito parla di razionalità, ed è spiegato perché. Basta leggere il titolo, anche sotto l’effetto della droga dovresti riuscire.

          4) Mi auguro che tu abbia la briga di citare almeno DUE studi che dicano: “la cannabis non danneggia” e che siano consultabili su una qualsiasi rivista medica specializzata (non certo sul sito dei pippatori argentini). Buon lavoro!

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Dawud

          Se non altro sono riuscito a farla divertire visto che se la ride tanto. E’ pur sempre un effetto positivo, non trova? E per di più ottenuto senza l’assunzione di sostanze stupefacenti e quindi avendo solo effetti positivi (il buon umore è noto che ha effetti positivi sulla salute umana, se vuole le linko alcuni articoli, mi faccia sapere se interessato) e nessun effetto collaterale negativo.

          Dovrebbe ringraziarmi almeno per questo invece che continuare a lanciare offese gratuite, non trova? 🙂

        • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

          Io l’unica cosa che non capisco è perché ritieni che dire morti per cannabis sia una sciocchezza. In molti qui hanno affermato la favola che nessuno mai sia morto per cannabis. La risposta da parte del dott. Bruni è stata questa:

          http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21943539
          http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21628751

          Secondo me continuare a negare l’evidenza è offensivo, ma di te stesso.

  44. edoardo ha detto

    Drogarsi è da smidollati.
    …ma l’alcol è legale…
    Ubriacarsi è da smidollati.
    Va meglio così?

    E sono tutte balle che te la vende il compagno di banco, la mettono in giro i malavitosi.
    La cannabis istupidisce il cervello, ti rende letargico e fannullone, inebetisce le persone che abboccano e ne fanno uso, e crea una notevole dipendenza psicologica che, se resti senza la “copertura” mentale della cannabis, ti fa sentire una nullità.
    Io sono stato anche tesserato agli Antiproibizionisti per due anni.
    La molla che sta dietro gli Antipro non è tanto una questione di principio come vogliono darla da bere, ma una banalissima questione di praticità:
    invece di sbattersi a cercare il “fumo”, rischiare di farsi beccare dall’antidroga, dover pagare avvocato, e la libertà provvisoria e poi andare in tribunale, ed avere la fedina penale da pregiudicato, è meglio poterla acquistare alla luce del sole senza tremare ogni volta che sgami qualche poliziotto in borghese.
    Ditelo senza ipocrisie e senza nascondersi dietro ideali inesistenti.
    Gli Antiproibizionisti vorrebbero anche l’eroina libera, non negatelo, che ho avuto la tessera due anni e vi seguivo sempre sul sito.
    Ho fatto anche quella cazzata, pensa tu, prima di dire con coraggio a me stesso che era giunta l’ora di darci un taglio definitivo e di ingannare me stesso.
    Sopra si è detto che voi stimate in 5 milioni gli usatori di quella schifezza.
    A metà anni 2000, quando c’era in aria la possibilità di indire un referendum per la liberalizzazione, vi stimavate in circa 2 milioni, due e mezzo al massimo, il che rendeva l’esito del referendum un fallimento annunciato.
    Adesso con la crisi, con meno soldi che girano, coi lavori che vengono bruciati, con una molto maggiore atternzione sociale nei confronti delle droghe, siete lievitati a 5 milioni? Ma dove esiste?
    Non posso che ribadire il concetto iniziale:
    drogarsi è da smidollati, e che raggiungere la dose letale sia virtualmente impossibile non toglie nulla alla pericolosità della sostanza, perchè viene volutamente trascurata la trasformazione che opera nella mente, ipocritamente chiamata “apertura mentale”, che in realtà è uno stato psico-patologico che toglie energie preziose per ffrontare le difficoltà della vita.
    Immaginate di essere al volante belli fumati.
    Quando fumi cosa è che vuoi? Ascoltare la musica e chiudere gli occhi, e allora “parti” e vedi tante immagini fantasmagoriche ad occhi chiusi trascinato dalla musica.
    Bene, immaginate uno fumato alla guida, mezzo stordito e stravolto, molto meno presente nella realtà di uno normale.
    Hai la mente che divaga ad occhi aperti, e senti sibili, suoni e rumori, in mezzo ai quali un tonfo si confonde.
    Arrivi a casa e cosa trovi? Sangue sul paraurti.
    E’ già successo in più occasioni.
    …………..
    Quando ero ragazzo c’era un manifesto che diceva:
    “La mariuhana non fa niente, speriamo che non si annoi”.
    Quante boiate sono state date in pasto ad una generazione !!!!!!

  45. edoardo ha detto

    Ah, mi son dimenticato.
    La cannabis ha principi attivi validissimi come farmaci.
    Bene.
    Ma cosa c’entra con la legalizzazione delle canne?
    Niente!
    Visto che ci siamo:
    la 3,4-MDMA pare abbia un vistoso effetto di riduzione dei tremori del Parkinson, superiore ad altri farmaci.
    Bene, ma questo è lontano mille miglia dal legalizzare l’uso dell’XTC e renderlo disponibile a tutti con un semplice schiocco di dita ed un po’ di euro!
    La canapa è una pianta storicamente molto importante per la fibra (ottima fibra!), giustamente entra nella storia umana, uno dei cardini della etnobotanica.
    Bene, giustissimo, un monumento dovremmo fare alla canapa.
    Io stesso conservo in un armadio panni di canapa del corredo dei miei nonni che avranno 100 anni!
    Ma questo non c’entra un fico secco con gli spinelli, che boiata erano e boiata restano.
    Una cosa è la canapa usata dagli uomini una volta ed utilizzabile anche oggi per fibre tessili, o i farmaci a base di cannabinoidi, giustissimi e sacrosanti, altra cosa sono le canne che fanno diventare smidollati e riducono il cervello in pappa!

  46. Falena-Verde ha detto

    Esprimo solidarietà a Stefano Bruni per gli attacchi ricevuti di scarsa professionalità e di ideologismo. E dico solo, a tutti coloro che contestano l’articolo portando studi che indagano effetti terapeutici della Mary, che non hanno nemmeno letto l’articolo. Infatti è scritto:
    “Né ha alcun senso citare l’effetto potenzialmente (ma spesso ancora tutto da dimostrare) positivo e terapeutico di alcuni derivati della cannabis su alcune patologie e sul dolore: non è certo l’uso terapeutico (medico) di questi derivati che qualcuno vuole liberalizzare!”

  47. Andrea ha detto

    aolo Viti: ma realmente credi che quando subentra una malattia come la sclerosi multipla che m’aveva paralizzato su di una SAR si va a curarsi in base a ciò che pensano o non pensano i radicali? Ma credi che sono così presuntuosi di sapere come si cura una patologia?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Andrea

      No, sono persone violente e che ingannano i poveretti che li seguono per raccimolare qualche voto che li porti oltre lo 0,6%. Scommetto che di questi studi non ne hanno mai parlato, vero?

  48. Alcor vega ha detto

    Complimenti Dott. Stefano Bruni per il bellissimo articolo ,purtroppo gli attacchi a chi vuole dimostrare la verità ci sono e ci saranno sempre ,ma non gli dia retta e continui con la sua divulgazione corretta e rispettosa di quel meraviglioso tempio di Dio che è il corpo umano

  49. Luigi Pavone ha detto

    Trovo molto irrazionale l’articolo, dal momento che non credo esistono evidenze scientifiche contro la legalizzazione dell’uso della cannabis. Trovo piuttosto criminale mettere in galera la gente per uso o commercio di cannabis. Purtroppo una tale criminalità non soltanto è praticata ma anche giustificata.

    • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone

      E ti pareva che il rigirafrittate di Pavone non dovesse dire la sua?
      Ora cosa dirai? Che Stefano spaccia cocaina?

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Luigi Pavone

      La ringrazio per l’ennesima dimostrazione di stima ma la invito a riflettere sull’irrazionalità del suo commento prima che su quella dell’articolo: infatti l’articolo non ha affatto l’obiettivo nè la pretesa di dimostrare se e perchè la cannabis va proibita. L’articolo vuole mettere semplicemente in evidenza un fatto e cioè che la cannabis può far male alla salute di chi la assume e che dunque non è vero che è innocua come taluni vogliono asserire.

      Se poi questo pesta la coda (di paglia, o se mi passa la battuta, di canapa) di qualcuno che parte con una crociata pro-liberalizzazione della cannabis e contro il proibizionismo non è da imputare all’articolo. Libero comunque, come sempre, di restare della sua idea e di ingaggiare scontri con “picchiatori di professione buontemponi”!

      • Karma ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Stefano questo tuo commento è purtroppo irrazionale in quanto assumi, forse in buona fede, che Pavone sia in grado di leggere, capire e crearsi un’opinione circa quanto legge senza mistificare la realtà. Guarda la realtà Stefano…

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Non sapevo fosse lei l’autore dell’articolo (insomma, io sarei stato maleducato perché ho sbagliato il suo nickname, e non il suo reale cognome! Non oso pensare cosa sarebbe successo se avessi sbagliato il suo reale cognome, come ha fatto lei con me 🙂 ). Insomma, sì, ribadisco. Non mi pare proprio che l’articolo sia un articolo scientifico sulla cannabis. Cosa c’entrerebbero in un articolo sulla cannabis, il riferimento alla embriologia, al presunto diritto di suicidarsi etc.? E’ con ogni evidenza un articolo polemico contro la legalizzazione della cannabis. Tuttavia, è vero che non avanza reali argomentazioni contro la legalizzazione.

        • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Pavone, le tue continue “pippe mentali” hanno proprio stufato!
          Prima di tutto metti sullo stesso piano uno che, per un lapsus, scrive Pastore invece che Pavone (come se fosse offensivo avere come cognome Pastore, esiste Mario Pastore, sai?), con il tuo finto lapsus Pediatra con Pedante, per insultare Stefano.
          Poi, come ha magnificamente riassunto Maffo, ti contorci in sofismi verbali per non dire quello che vorresti dire, sia per quanto riguarda l’aborto, sia per quanto riguarda la cannabis.
          Perchè solo questo sai fare: sofismi verbali, alias “pippe mentali”.

          “Non mi pare proprio che l’articolo sia un articolo scientifico sulla cannabis”

          peccato che ne sia stati portati decine, di studi, controllati e ricontrollati da altri scienziati (cosa che tu non sei!).
          Ovviamente Stefano ha riassunto, rimandando ai link specifici, quello che dicevano, informalmente. Ognuno poi può andare a leggersi i vari documenti ai vari link.
          Di un sofista come te non sappiamo che farcene, occupi bytes di memoria sul server inutilmente e fai perdere tempo a tutti.
          Quando ti togli dai piedi sarà sempre troppo tardi.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Luigi Pavone

          “Cosa c’entrerebbero in un articolo sulla cannabis, il riferimento alla embriologia, al presunto diritto di suicidarsi etc.?”
          E’ un’introduzione dato che si vuole colpire la militanza radicale. Non sono questi i parametri per valutare la scientificità dell’articolo.

          “E’ con ogni evidenza un articolo polemico contro la legalizzazione della cannabis”
          Non si parla di politica, quello che è evidente a te mi preoccuperei se fosse vero.

          Tuttavia la cannabis reca danno all’uomo, lo dimostrano gli studi scientifici. Dunque è giusto che sia vietata. Purtroppo questo concetto è sano e ragionevole e non c’è Pavone che tenga.

    • Maffo ha detto in risposta a Luigi Pavone

      “Trovo molto irrazionale l’articolo, dal momento che non credo esistono evidenze scientifiche contro la legalizzazione dell’uso della cannabis”
      Uno dei commenti più stupidi che abbia mai letto. Innanzitutto assume l’idea che si voglia parlare di leggi e di proibizione, quando non è specificato. Poi sostiene che ci debba essere un’evidenza scientifica a favore di un’azione politica. Poveri noi…

      “Trovo piuttosto criminale mettere in galera la gente per uso o commercio di cannabis”
      Non trovi sbagliato non sapere nulla di quello di cui parli? Della ricerca scientifica? Non saper leggere gli articoli?

  50. Rampicante ha detto

    Vabbè a sto punto dirò solo un’ultima cosa; ogni sito, ricerca o testimonianza che sentite a favore della cannabis la liquidate dicendo che sono solo parole, opinioni eccetera; cosa darebbe alle vostre fonti più attendibilità che a quelle di chiunque altro? Qui non si tratta di aver ragione o torto, si tratta di eticità, la cannabis fa male soprattutto se fumata e sono convinto che provochi qualche danno, come il vino, il tabacco, il gioco d’azzardo, i cibi troppo grassi, e troppo zuccherati (quanta gente muore di infarto oggigiorno a causa di diete poco sane?).
    Da quando in qua dobbiamo noi decidere se un altro essere umano può o non può fare uso di droghe? E con quale diritto abbiamo messo fuori legge una pianta? Il massimo che potremmo fare è condurre studi, e fare una bella campagna come quella contro il fumo per aiutare chi ne è dipendente e vuole smettere, qualsiasi altra interazione con le decisioni altrui in materia di droghe a mio avviso è pura arroganza.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Rampicante

      Cosa ci farebbe cambiare idea? Ecco qui, spero sia l’ultima volta:

      Bastano due studi consultabili su riviste mediche specializzate in cui venga chiaramente detto che LA CANNABIS NON RECA DANNI ALLA SALUTE (al di fuori dell’ambito terapeutico). Ovvio che due studi direbbero poco (bisogna poi vedere la metodologia, il campione analizzato ecc.) di fronte alla mole di dati scientifici prodotta. Tuttavia sarebbe già qualcosa.

      Paragonare gli effetti della cannabis ai cibi zuccherati è antiscientifico.

      “Da quando in qua dobbiamo noi decidere se un altro essere umano può o non può fare uso di droghe?”, da quando la società si prende cura del benessere dei suoi abitanti. L’essere umano sarà sempre libero di farne uso, come sarà sempre libero di uccidere un’altra persona. Tuttavia verrà perseguito giustamente dallo Stato.

      Sul fatto che ci voglia anche una bella prevenzione ti do ragione. Interpreta pure questo articolo come un atto di informazione per la prevenzione, al contrario di quello che fanno i radicali spacciando l’idea che la cannabis sia benefica all’uomo e aiutando così tantissimi giovani a restare da essa dipendenti (e loro ci guadagnano perché solo un drogato può votare per la Bonino e Maurizio Turco)

      • Rampicante ha detto in risposta a Paolo Viti

        ““Da quando in qua dobbiamo noi decidere se un altro essere umano può o non può fare uso di droghe?”, da quando la società si prende cura del benessere dei suoi abitanti. L’essere umano sarà sempre libero di farne uso, come sarà sempre libero di uccidere un’altra persona. Tuttavia verrà perseguito giustamente dallo Stato.””

        A differenza dell’omicidio che lede i diritti di un altro uomo, togliendogli in maniera forzata la vita, il fumare marijuana provoca danni solamente all’individuo che ne fa uso, io posso piantare un ettaro di viglia, fare tot litri di vino e berne finchè non vado in coma etilico, il principio è lo stesso, reco danno solo a me stesso e nessuno dovrebbe avere il potere di decidere cosa sia giusto o no per gli uomini finchè ciò non intacca la libertà di altri uomini.

        • Kosmo ha detto in risposta a Rampicante

          allora come mai uno che viene trovato al volante instato di ebbrezza viene (in teoria) arrestato?
          Tu faresti andare tuo figlio sul pulmino della scuola guidato da un tossico?

          • Rampicante ha detto in risposta a Kosmo

            Ciascuno è responsabile per se e più volte ho detto che la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri.
            Quindi sono categoricamente convinto che non si debba guidare e per quanto mi riguarda neppure girare per la strada sotto l’effetto di qualsiasi sostanza.
            No, è ovvio che non vorrei mio figlio stesse su un pulmino guidato da un tossico, è una questione di buonsenso.
            Ecco perchè sono convinto che debba essere legale come sostanza ma fortemente punito l’abuso e qualsiasi comportamento che possa ledere a terzi.
            Ti chiedo solo un altro minuto perchè secondo me è una questione importantissima. Te faresti salire tuo figlio su un pulmino guidato da un ubriaco? ovviamente no, la questione è la stessa, uso; abuso e buonsenso.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Rampicante

              Falso, quel che fa uno possono subirne le conseguenze tutti.

              L’altra soluzione è che né l’alcool né la cannabis siano legali.

    • Raffaele ha detto in risposta a Rampicante

      “ogni sito, ricerca o testimonianza”

      Voglio solo farti notare che qui sono stati postati molti siti che hanno valenza, perché si chiamano legalizziamostacanapa, legalizziamoerba, legalizaquielì, ecc. E questi siti non hanno alcun valore scientifico. Sono state riportate molte testimonianze, ma anche queste non hanno valore scientifico e tra l’altro ci sono anche testimonianze contrarie. Non sono state riportate invece ricerche e solo le ricerche, cioè gli studi di medicina ufficiale, di letteratura scientifica hanno valore. Solo quelli, il resto sono solo chiacchiere. Qualcuno ci ha provato, postando studi che riguardano l’uso terapeutico della cannabis, quindi non c’entrano nulla. Altri invece hanno addirittura postato link che sconfessavano ciò che dicevano, dimostrando di non averlo neanche letto. Mentre il dott. Bruni e molti altri mi pare che tutto ciò che abbiano detto abbia sempre alle spalle la studi di medicina ufficiale, che ha prodotto numericamente troppi studi a sfavore e troppo pochi studi a favore…fai tu!

      Ti invito solo a riflettere: se scrivi cannabis su PubMed i suggerimenti sulla base del numero degli studi presenti sono questi
      http://i42.tinypic.com/qs32fp.png

      E se scorri continua

  51. Luigi Pavone ha detto

    Infatti, ciò che ci possono essere sono evidenze scientifiche pro o contro l’uso della cannabis, ma non esistono evidenze pro o contro la legalizzazione dell’uso della cannabis. Mettere la gente in galere per uso o commercio di cannabis è criminale.

    • Falena-Verde ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Ciao Luigi. Non ho capito perfettamente quello che sostieni. Tu dici (correggimi se sbaglio) che da un’affermazione descrittiva (es: la canna aumenta del X% il rischio di..) non si dovrebbe fare un’affermazione di tipo giuridico (es: la canna va proibita perché aumenta del X% il rischio di..).
      E’ questo quel che sostieni?

      • Roberto Crociera ha detto in risposta a Falena-Verde

        Sbagli; criminale è andare contro la legge, qualora pensi la legge sia sbagliata lotti per cambiarla; se io penso che 130km/h sia troppo poco come limiti in autostrata e vado 180km/h, poi non piango se mi arriva la multa salata, no? Makes sense?

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a Falena-Verde

        Ciao Falena, spero tu non sia uno dei picchiatori consueti. Molte norme possono essere ricavate dalle descrizioni. Sono per lo più (o forse esclusivamente) norme ipotetiche. Anzi, le norme ipotetiche differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico. Per esempio, prendi la descrizione: “il fumo nuoce alla salute” (una descrizione alla buona 🙂 ), ne puoi ricavare la norma condizionale: “se non vuoi danni alla salute, allora non devi fumare”.

        Altro discorso si deve fare per le leggi dello stato, le quali non possono essere interamente ricondotte a descrizioni. La restante parte va ricondotta alla ragion d’essere della fonte che emana le leggi. Nella fattispecie lo Stato.

        Nel caso della proibizione dell’uso, della coltivazione, del commercio della cannabis, io non trovo nessuna giustificazione nella ragion d’essere della fonte che emana la proibizione. Trovo, piuttosto, il contrario, dal momento che la libertà di commercio è non soltanto un tratto umano da incoraggiare, ma aumenta la ricchezza delle nazioni, diminuendo tra l’altro il crimine. Si consideri anche che la cannabis è una sostanza naturale, e interrogando il proprio cuore non si può non vedere, già al livello intuitivo, che proibire a un libero cittadino di coltivare la cannabis è un abuso.

        • Falena-Verde ha detto in risposta a Luigi Pavone

          In teoria, non si può passare/trarre da una descrizione una norma morale. Non si può passare dall’IS all’OUGHT. E’ la legge di Hume, quindi non direi che le norme differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico.
          Nel caso della liberalizzazione della Mary, è il contrario: si passa da un ipotetico diritto/principio morale e lo si argomenta con fatti, studi, etc. Nel caso specifico, una delle argomentazioni/cardine di alcuni, stando all’articolo, è che la Mary non fa male a nessuno. Nessuno dice “La Mary non fa male quindi va legalizzata” (la legge di Hume lo vieterebbe, senza contare che la scienza, per come è fatta, non potrebbe dire cosa fare o non fare), solo “Fumare la Mary è un diritto e, a favore della legalizzazione, si può dire che non fa male a nessuno”). In quest’articolo è quest’ultima parte della proposizione che viene contestata, in quanto semplicemente falsa.
          Infatti è scritto:
          “Per dimostrare l’assurdità della pretesa secondo cui l’utilizzo della Cannabis sarebbe innocuo”
          Il resto dell’articolo si concentra proprio nel dimostrare l’affermazione secondo cui la Mary non farebbe niente di male, ma il liberazionismo (o come si chiama) non viene affrontato in modo “diretto”, solo uno dei suoi argomenti.
          In teoria l’articolo non confuta in modo totale l’affermazione, e la prima parte della frase (ovvero “Fumare la Mary è un diritto”) è una cosa che non può essere confutata nel vero senso della parola (le presunte norme morali e i presunti diritti non fanno parte del metodo scientifico e non possono essere dimostrati/confutati). Però l’articolo non mi sembra incoerente o irrazionale, né tantomeno inconcludente, dal momento che, secondo me, “dimostra” che la Mary può far male. Ognuno tragga le sue conclusioni.

          • Luigi Pavone ha detto in risposta a Falena-Verde

            Falena, dunque, io non ho detto che “le norme differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico”. Ho detto qualcosa come: “le norme CONDIZIONALI [ciò che Kant chiama imperativi ipotetici] differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico”. Lo ribadisco. C’è una differenza linguistica, ma anche una differenza pragmatica, nel senso che le norme condizionali non hanno solo valore apofantico.

            Sul resto, non prendiamoci in giro, l’articolo non è affatto un articolo scientifico sulla cannabis. E’ un articolo polemico contro ciò che sono chiamati “presunti diritti”, con riferimento non soltanto all’uso della cannabis, ma anche all’eutanasia etc.

            • Falena-Verde ha detto in risposta a Luigi Pavone

              “Falena, dunque, io non ho detto che “le norme differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico”.”

              Sue parole: “Molte norme possono essere ricavate dalle descrizioni. Sono per lo più (o forse esclusivamente) norme ipotetiche”. Non ha, quindi, limitato alle norme ipotetiche il passaggio dall’is all’ought. Forse questo non c’entra niente con quanto ho dichiarato (ovvero: “quindi non direi che le norme differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico.”), che ho quasi ricopiato senza fiflettere, però quello che volevo dire si è capito e spero che lei abbia capito a quali frasi sue mi riferivo.

              “Sul resto, non prendiamoci in giro, l’articolo non è affatto un articolo scientifico sulla cannabis.”

              Non mi metta in bocca cose che non ho detto. Non credo certo che UCCR sia una rivista scientifica. Glielo devo pure specificare? O crede davvero che io lo creda?

              “Sul resto, non prendiamoci in giro”

              Aveva chiesto di discutere pacificamente. Sono stato educato, non ho rivolto accuse di nessun genere. Ma ho espresso un’opinione differente dalla sua, riguardante le mie impressioni sull’articolo. E ora borbotta. Questo sì che è prendere in giro.
              La “discussione” finisce qui.

              • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                “Falena, dunque, io non ho detto che “le norme differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico”.”

                Sue parole: “Molte norme possono essere ricavate dalle descrizioni. Sono per lo più (o forse esclusivamente) norme ipotetiche”. Non ha, quindi, limitato alle norme ipotetiche il passaggio dall’is all’ought. Da qui il mio riferimento a Hume. Forse questo non c’entra niente con la natura descrittiva o meno di proposizioni morali (come ho scritto nel commento sopra), però ora spero sia chiaro a quali sue affermazioni stavo rispondendo.

                “Sul resto, non prendiamoci in giro, l’articolo non è affatto un articolo scientifico sulla cannabis.”

                Non mi metta in bocca cose che non ho detto. Non credo certo che UCCR sia una rivista scientifica. Glielo devo pure specificare? O crede davvero che io lo creda?

                “Sul resto, non prendiamoci in giro”

                Aveva chiesto di discutere pacificamente. Sono stato educato, non ho rivolto accuse di nessun genere. Ma ho espresso un’opinione differente dalla sua, riguardante le mie impressioni sull’articolo. E ora borbotta. Questo sì che è prendere in giro.
                La “discussione” finisce qui.

                PS
                Chiedo scusa per il doppio commento. Nel secondo sono stato più chiaro e ho chiarito perché ho parlato di Hume.

                • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                  Hume che, comunque, serviva anche per parlare dell’articolo.

                  • Luigi Pavone ha detto in risposta a Falena-Verde

                    Falena, credo proprio che lei voglia attaccare briga. L’espressione “non prendiamoci in giro” non è una espressione offensiva. Se questi continui appunti sono volti magari a farmi passare la voglia di scrivere commenti, lo si dica chiaramente.

                    Quanto alla forbice di Hume. Ciò che ho detto – ma proprio tutto – lo ribadisco. Dire che “molte norme sono ricavate etc.” non significa dire che “tutte sono ricavate etc.” Alcune – quelle condizionali, di cui le ho fatto anche qualche esempio – sì, altre non interamente, altre per niente.

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      “L’espressione “non prendiamoci in giro” non è una espressione offensiva.”

                      Non ho detto che è offensiva. Ho detto che borbotta. Non mi risulta che il “non prendiamoci in giro” sia un’affermazione priva di emotività. Mi sembra, anzi, molto lapidaria.

                      “Quanto alla forbice di Hume. Ciò che ho detto – ma proprio tutto – lo ribadisco. Dire che “molte norme sono ricavate etc.” non significa dire che “tutte sono ricavate etc.” Alcune – quelle condizionali, di cui le ho fatto anche qualche esempio – sì, altre non interamente, altre per niente.”

                      Le dovrei rispondere come ho già risposto in precedenza. Lascio giudicare al lettore, che potrà leggere le mie risposte ai suoi commenti e alle sue esatte parole.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      C’è un santo protettore dei pazienti? Se c’è, mi affido a lui, chiunque sia. Le mie asserzioni sulle norme sono queste:

                      (A) “Molte norme possono essere ricavate dalle descrizioni. Sono per lo più (o forse esclusivamente) norme ipotetiche”

                      (B) “le norme ipotetiche differiscono dalle descrizioni solo da un punto di vista linguistico

                      Quale mi contesta? Mi contesta (A) o (B), o entrambe?

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Al di là del sarcasmo, contesto la A, per via della legge di Hume (che Kant conosceva bene). Abbastanza d’accordo per gli imperativi ipotetici, comunque. Però qui si parla di leggi di uno Stato e non, quindi, di imperativi ipotetici. Di “Tu devi” e “Tu non devi”. Non di frasi come “Se vuoi, puoi” o “Se non vuoi, è meglio che”.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Ok, dunque (A). Tuttavia, (A) non è in contraddizione non la legge di Hume, perché (A) parla di norme ipotetiche o condizionali – che è un modo alternativo di parlare di imperativi ipotetici di kantiana memoria. Sulle leggi dello Stato, sono d’accordo con te, infatti ho scritto: “altro discorso si deve fare per le leggi dello stato, le quali non possono essere interamente ricondotte a descrizioni”. Mi pare, allora, che la controversia sia più terminologica che concettuale.

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Sì, credo anch’io che su quella cosa, più che non esser d’accordo, non ci siamo capiti.

            • StefanoPediatra ha detto in risposta a Luigi Pavone

              @Luigi Pavone: l’articolo non è affatto un articolo scientifico. Su questo siamo perfettamente d’accordo. Non avevo la pretesa di fare un articolo scientifico ma semmai di riportare in maniera divulgativa dei dati scientifici (vuole confutare che si tratti di dati presi dalla letteratura scientifica internazionale e da riviste peer reviewed o almeno questa evidenza non la nega?!). So (per motivi professionali e per averlo fatto) come si conduce una ricerca in medicina, che sia essa ricerca di base, epidemiologica o un trial clinico, come si fa una metanalisi e anche come si scrive e si pubblica un lavoro scientifico su una rivista scientifica peer reviewed internazionale e dunque non avevo la presunzione di considerare le poche righe di cui sopra un articolo scientifico.

              L’introduzione in effetti potrebbe suonare “polemica” alle orecchie di qualcuno (come vede siamo già d’accordo su due cose; non comincia a preoccuparsi?) anche se io mi sono semplicemente permesso di esprimere il mio pensiero (come a lei è permesso di esprimere il suo penso che mi spetti di “diritto” fare lo stesso; o no?) sulle basi teoriche di alcune “battaglie” ideologiche di un certo gruppo.

              Alla fine ciò che voglio dire è che sarebbe più semplice e onesto da parte di qualcuno affermare che tutti possono fare tutto ciò che vogliono perchè è un loro diritto, anzichè provare a dare delle giustificazioni pseudo-scientifiche di questo diritto che poi possono essere e spesso vengono smentite.

              Non sarebbe più semplice se i fautori della libertà di assunzione della cannabis dicessero che il consumo di cannabis dev’essere permesso a tutti perchè nessuno può limitare la libertà individuale, non perchè tanto non fa male e anzi fa addirittura bene? O che i sostenitori dell’aborto dicessero che dev’essere permesso a tutti perchè non si può limitare la libertà di nessuno di non volere un figlio (per qualsiasi motivo), non perchè quell’essere non è un essere umano o non è ancora persona o per molte altre ragioni?

              Poi magari discutiamo se fare tutto ciò che uno vuole sia un diritto o mero egoismo, se esiste un solo diritto o esistono diversi diritti in contrasto l’uno con l’altro, e magari arriveremo alla conclusione che nei rapporti umani (come tra gli animali) debba valere solo il diritto/legge del più forte; ma almeno ci risparmiamo il tempo necessario a confutare teorie spacciate per verità scientifiche ma che nulla hanno di scientifico, come il fatto che un embrione sia un girino e non un essere umano o che l’abuso (e talvolta anche l’uso) di certe sostanze sia non solo innocuo ma addirittura benefico per l’umanità intera.

              Mi rendo conto che lei non è interessato alla mia opinione ma poichè mi muove delle legittime critiche ho pensato che forse avrei potuto legittimamente risponderle. 🙂

              • Luigi Pavone ha detto in risposta a StefanoPediatra

                A me pare, lo dico piuttosto brutalmente, che l’articolo, questo suo, e alcuni altri sull’aborto abbiano in comune un trucchetto. Il trucchetto consiste in questo: (1) prendere una posizione politica che si vuole contestare, nella fattispecie quella dei radicali per la liberalizzazione della cannabis, (2) far passare il messaggio che l’unica ragion d’essere di quella posizione politica consista in una serie di affermazioni descrittive relative alla innocuità dell’uso di cannabis (3) fare divulgazione scientifica volta a far vedere che quelle affermazioni sono traballanti (4) tirare la conclusione che poiché l’unica ragion d’essere di quella posizione politica è venuta meno, allora viene meno la stessa posizione politica.

                “Non sarebbe più semplice se i fautori della libertà di assunzione della cannabis dicessero che il consumo di cannabis dev’essere permesso a tutti perché nessuno può limitare la libertà individuale, […]?”

                Ma i radicali lo fanno, anzi fanno principalmente questo, anche se non parlano di libertà individuale assoluta, almeno mi pare di capire. Comunque, io non sono il difensore dei radicali, e penso che non chi vuole permettere in generale debba giustificare la sua posizione, ma chi vuole obbligare (sulla faccenda che l’obbligo sia l’altra faccia della proibizione, credo non ci siano + dubbi 🙂 ). Non vedo nessuna giustificazione nella ragion d’essere della fonte che emana la proibizione (lo Stato) per obbligare a non consumare cannabis, a non coltivarla, a non commerciarla. Trovo piuttosto ragioni contrarie contro il la libertà economica e il commercio, che arricchiscono da un lato le nazioni, e dall’altro combattano il crimine in modo per così dire naturale.

                • StefanoPediatra ha detto in risposta a Luigi Pavone

                  @Luigi Pavone: mi dispiace deluderla ma io sono un medico e mi occupo di salute e non di politica. A me non interessa sconfessare posizioni politiche ma smascherare falsità scientifiche.

                  Lei é ovviamente libero di crederci o no ma questo é il mio punto di vista.

                  • Luigi Pavone ha detto in risposta a StefanoPediatra

                    Ma guardi che non c’è niente di male nel fare politica per un medico. Non esiste la professione del politico, esiste l’attività politica a cui possono accedere tutti, medici, idraulici etc. Nel dire che il suo articolo è politico, non intendevo insultare nessuno. Il punto è che se lei parla di diritti, di diritti improbabili, di diritti presunti, della posizione politica dei radicali (mettendo insieme aborto, eutanasia, cannabis) fa politica. Ma non c’è niente di male in questo, e non volevo dire qualcosa che metta in discussione la sua professionalità, che sono sicuro lei ha dimostrato nella sua attività di medico, o in altre sue pubblicazioni scientifiche.

                    Se lei non desidera che i suoi post sia scambiati per post politici, forse è il caso di non usare parole come “diritti”, “diritti improbabili” etc., perché sono termini non scientifici, ma appunto politici, e dire “diritti improbabili” significa in aggiunta esprimere giudizi politici. Insomma, coloro – e io tra questi – che hanno scambiato il suo articolo per un articolo politico non sono così ingiustificati, almeno credo.

                    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Forse non ci siamo capiti (tra me e lei é diventata un’abitudine 🙂 ).

                      Lei ha detto che l’articolo aveva finalità politiche (parlo del suo commento con i punti dall’1 al 4) mentre io le ho detto che la finalitá del mio articolo (a meno che lei non voglia fare un processo alle mie intenzioni) era informativa. Come ho scritto anche in un altro commento, se le conseguenze di questa informazione sono anche secondariamente politiche non me ne vergogno (la ringrazio per la sua lezione sulla politica; insieme a quella sulla logica mi saranno certamente utili! 🙂 ). É ovvio che, anzi, mi farebbe piacere. Ma non si preoccupi (e io non m’illudo): una discussione su un sito internet non potrà certo influenzare il parlamento o l’opinione pubblica né determinare l’approvazione di una legge o la sua abrogazione.

    • Maffo ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Ecco che arriva Pavone 🙂

      “ciò che ci possono essere sono evidenze scientifiche pro o contro l’uso della cannabis”
      Non esistono evidenze scientifiche pro cannabis, partito malissimo Luigi!

      “ma non esistono evidenze pro o contro la legalizzazione dell’uso della cannabis”
      Nemmeno contro la cocaina. Quindi?

      “Mettere la gente in galere per uso o commercio di cannabis è criminale”
      Se la cannabis è dannosa ci vuole una limitazione. Non si parla di leggi in questo articolo.

      Partito male e concluso malissimo. Era meglio che lasciavi continuare gli amministratori del sito canapalibera.org

      • GiuliaM ha detto in risposta a Maffo

        Il mago dei sofismi, basta vedere i suoi post sull’aborto…

        • Kosmo ha detto in risposta a GiuliaM

          non a caso è “PhD di filosofia del linguaggio” tra l’altro pare che non l’abbia studiata molto bene viste le corebellerie che ha detto sui linguaggi…

          • Luigi Pavone ha detto in risposta a Kosmo

            A quali corbellerie ti riferisci? Citare, prego i dettagli! altrimenti non è forse meglio farsi una passeggiata?

            • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone
              • Luigi Pavone ha detto in risposta a Kosmo

                Kosmo forse ti riferisci a questa mia affermazione:

                “possiamo tradurre in sintassi parte della semantica, mediante postulati di significato, che riconducono predicazioni semanticamente sbagliate a predicazioni sintatticamente sbagliate”

                Bene, è proprio così, la ribadisco, e la posso anche dimostrare, se solo lei conoscesse Quine, Carnap, e la differenza che passa tra significato referenziale e significato inferenziale. Lasci a me i miei ferri del mestiere, lei prenda i suoi, se ne ha.

                • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone

                  ne ho molti più di te, se è per questo.
                  tradurre in sintassi la semantica. E poi la semantica di questa in sintassi di quell’altra. E poi la semantica di quell’altra in sintassi di quell’altra ancora. e poi… vallo a dire a Bill Gates che ti ricopre d’oro.

                • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone

                  ah già, scordavo che il suo mestiere è rigirare le frittate.
                  In questo caso penso che Bill Gates non la pagherà.

                • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                  Che che cosa sta blaterando? La Traduzione di parte della semantica in sintassi è perfino un programma di ricerca che si chiama Ontology Web Language. Mi faccia il piacere Kosmo. Io posso accettare le obiezioni, le critiche, anche quelle micidiali, ma no sterili insulti.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone

                    certamente se detto programma di ricerca adottasse il suo metodo di rigirare le frittate non andrà da nessuna parte.
                    Ripeto: vai da Bill Gates e proponigli il tuo fantastico linguaggio che, in base ad una semplice esamina della sintassi (che può tranquillamente fare un computer), capisce quello che il programmatore vuole fare e magari lo corregge, e ti coprirà d’oro.

  52. GiuliaM ha detto

    Tutti questi commenti dei fumati almeno sono serviti (almeno a me) a convincermi ancora di più a non fumare alcunchè 🙂

    • Luigi Pavone ha detto in risposta a GiuliaM

      GiuliaM, chiamare “fumati” persone che esprimono opinioni diverse dalla sua, non mi sembra un comportamento liberale e rispettoso del prossimo.

      • Maffo ha detto in risposta a Luigi Pavone

        Dai, dai taglia corto.
        Chi fa uso di cannabis è il primo a chiamarsi “fumato”: http://jamirolandia.altervista.org/blog/testi/testo-tradotto-high-times/

        • Dawud ha detto in risposta a Maffo

          Senza ombra di dubbio, non è offensivo….. ch fuma la cannabis si può chiamare ‘fumato’!!!

          E chi la mangia? perchè non vuole avere gli effetti eversi del fumo!!! Chiamateli ‘Mangiati’

          • Kosmo ha detto in risposta a Dawud

            “fumati” col cervello!
            e’ tanto difficile da capire?

            • Dawud ha detto in risposta a Kosmo

              (“fumati” col cervello!
              e’ tanto difficile da capire?)

              (E chi la mangia? perchè non vuole avere gli effetti eversi del fumo!!! Chiamateli ‘Mangiati’)

              Difficile anche capire l’ironia vero?

              • Kosmo ha detto in risposta a Dawud

                E’ difficile capirla se chi la fa non la sa fare, e spende i suoi due unici neuroni esclusivamente a procacciarsi la prossima dose con cui alienarsi dal mondo, mondo nel quale probabilmente si sente un fallito.

                • Rampicante ha detto in risposta a Kosmo

                  Parlo con Kosmo per non generalizzare, sei una persona poco rispettosa, arrogante e non credo che te abbia il diritto di fare di tutta l’erba un fascio. Sono daccordo che ci siano dei casi di “fumati” ma personalmente lo trovo offensivo, ci sono anche molti padri di famiglia che fanno uso regolare di cannabis, lavorano e conducono una vita nel rispetto delle opinioni e delle altre persone.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Rampicante

                    Che ci siano padri di famiglia che la usano, non me ne può fregar di meno. Anzi, sono ancora più colpevoli perchè hanno delle vite, anche di minori, a cui badare.
                    Pensa un po’ ai tuoi amici tossici quello che dicono:
                    https://www.uccronline.it/2012/02/07/sapete-cosa-ce-di-nuovo-la-cannabis-nuoce-gravemente-alla-salute/#comment-49491

                    https://www.uccronline.it/2012/02/07/sapete-cosa-ce-di-nuovo-la-cannabis-nuoce-gravemente-alla-salute/#comment-49033

                    https://www.uccronline.it/2012/02/07/sapete-cosa-ce-di-nuovo-la-cannabis-nuoce-gravemente-alla-salute/#comment-49522

                    e basta veder gli altri…

                    • Rampicante ha detto in risposta a Kosmo

                      Quanto è facile generalizzare…basta che su mille ce ne sia uno marcio che allora tutti gli altri 999 sono di conseguenza potenziali marci dentro.

                      Ci sono padri consumatori di cannabis che stanno tirando avanti famiglie molto più unite, aperte, piuttosto che moltri altri padri menefreghisti, magari che non fanno uso di alcuna soatanza.
                      Ma scusate, voi non siete Cristiani? Se rileggete tutta la controversia e vi fatre un esame di coscienza vedrete che state offendendo delle persone come voi, non c’è più rispetto ai giorni nostri, si fa branco e ci si sbrana come animali; GiuliaM molte persone che neppure sospetti fumano marijuana, non siamo tutti “fumati” come immagino voi non siate tutti bigotti.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Kosmo

                      Un padre di famiglia che educa il figlio ad evadere dalla realtà per poterla sopportare è un pessimo padre di famiglia.

                  • Luigi Pavone ha detto in risposta a Rampicante

                    Mi sa che oggi non è proprio la giornata di Kosmo. Prima fa una figuraccia contestando la mia affermazione che parte della semantica è traducibile in sintassi, ma senza riuscire a portare a termine il suo “ragionamento”, poi si dà la zappa sui piedi giustificando la fat tax. Verranno giorni migliori!

                    • Kosmo ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      sei proprio un azzeccagarbugli e sofista come ce ne sono pochi.
                      Non c’è che dire, tu solo filosofia potevi fare.
                      La figuraccia l’hai fatta tu. Ripeto: vai da Bill Gates con il tuo fantastico linguaggio che ti ricopre d’oro.
                      Ma se sei un ignorante come dimostri di essere in ogni tua sparata, non andrai lontano.
                      Se non capisci l’ironia, stai messo male, bello.
                      Ti sei andto a rileggere le figuracce che hai fatto in occasione dell’aborto?

                    • Dawud ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Luigi è tempo sprecato, lasciatelo dire, lo dice uno “che spende i suoi due unici neuroni esclusivamente a procacciarsi la prossima dose con cui alienarsi dal mondo, mondo nel quale probabilmente si sente un fallito.”

                      E’ proprio la sua giornata, prima non capisce l’ironia (perchè non la so fare) e poi, ti dice a te “Se non capisci l’ironia, stai messo male, bello.” ahahahahahahaha 🙂

                      Kosmo, vuoi il mio consiglio: Vai dal neurologo che mi sa che a te non ne sono rimasti tanti di neuroni in testa.
                      Forse non sai che:

                      (“Alcuni composti presenti nella marijuana sarebbero utili per prevenire l’invecchiamento cognitivo e l’Alzheimer, perché in grado di ridurre i processi infiammatori del cervello e di stimolare la formazione di nuovi neuroni”. Sono le parole di Yannick Marchalant, ricercatore della Ohio State University (OSU), con le quali ieri, al meeting annuale della Society for Neuroscience di Washington D.C. (Neuroscience 2008), ha introdotto la presentazione dei risultati di uno studio specifico finanziato dal National Institutes of Health (NIH), come riporta una nota stampa OSU.)

                      http://brainfactor.it/index.php?option=com_content&view=article&id=26:marijuana-per-combattere-invecchiamento-cognitivo-e-alzheimer&catid=3:alzheimer&Itemid=3

                      Chiaramente, non ti consiglio di utilizzarla, sennò incaperei nel reato di ‘istigazione all’uso delle sostanze stupefacenti’. 🙂

                    • Raffaele ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Dawud, il tuo tentativo di plasmare gli studi scientifici a quello che vorresti che dicano, lasciatelo dire, è frustrante. Tu posti questo link come se dimostrasse che assumere marijuana faccia bene a prevenire l’Alzheimer e il decadimento cognitivo, ma è nell’articolo stesso che è scritto che non è come vorresti:
                      “Obiettivo della nostra ricerca non è certo quello di voler raccomandare l’utilizzo del THC per prevenire l’Alzheimer, ma quello di capire esattamente quali recettori risultano decisivi e idealmente arrivare allo sviluppo di un farmaco specifico per tali recettori”

                      Perché? Perché non è la marijuana a fare bene, ma solo “alcuni composti presenti nella marijuana sarebbero utili per prevenire l’invecchiamento cognitivo e l’Alzheimer”, quindi la ricerca è incentrata a capire cosa di buono si può prendere da questa pianta per sfruttarlo sempre ad uso di prevenzione. Perché dico io ti ostini a postare cose che non c’entrano col discorso, quando hai davanti persone che di recettori e di neuroni ne capiscono anche più di te? Perché cerchi di far passare una cosa per un’altra? Pensi che non siamo in grado di capire? Ma lo hai letto l’articolo? Dimmi tu la sigaretta e l’alcol fanno bene? Certo che no, eppure sai cosa c’è scritto qui?
                      “Il THC – prosegue la nota – va così ad aggiungersi alla nicotina, all’alcol e alla caffeina, agenti che, assunti moderatamente, si sono dimostrati protettivi in relazione all’infiammazione cerebrale”
                      Capisci? Come parti della maria in certe dosi possono dare effetti salutari, così la nicotina che è parte del tabacco e così l’alcol che è parte del vino!!! Per favore te lo chiedo, basta cercare di prenderci in giro.

                    • Raffaele ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Secondo il tuo ragionamento uno spinello usato in modo occasionale farebbe bene, è come dire che lo studio citando la nicotina affermi che un’occasionale sigaretta farebbe bene, quando non dice affatto questo, qui si parla di estrazione di componenti a scopi farmacologici. E basta ora, basta!

  53. Raffaele ha detto

    Hanno tentato di camuffare il vero messaggio dell’articolo in “la cannabis fa solo male” e “la cannabis va proibita”. Hanno tentato di dimostrare che la letteratura medica affermi che la cannabis non fa male, citando come fonte siti di parte e poche volte presi da PubMed, caso in cui spesso sono stati portati alla luce articoli che dicono proprio il contrario, dimostrando di non averli neanche letti e di aver fatto solo copia e incolla. Hanno tentato di screditare l’autore dell’articolo, che è forse, tra tutte le persone che hanno commentato, è veramente l’unico a poter parlare essendo medico e ricercatore, essendo lui l’unico ad avere le competenze per poter affermare o meno qualcosa. Hanno provato a deviare il discorso sull’uso terapeutico, dimostrando di non aver letto l’articolo, in cui si dice che gli effetti terapeutici esulano dalla questione. Hanno provato a sostenere che la cannabis è meno pericolosa di altre sostanze legali, cosa in parte non verificata e che cmq non cambia di una virgola il messaggio dell’articolo, che è un invito a non usare cannabis per “fini di sballo”. Tutte le hanno provate tutte, ma l’unica cosa che hanno dimostrato, oltre alla impreparazione scientifica, è che se quest’articolo è tanto contestato, è perché esso fa emergere verità molto scomode.

  54. notimenowhere ha detto

    Un paio di link in più non fanno male.

    http://jama.ama-assn.org/content/307/2/173

    Questo dice che sia il fumo di sigaretta che quello di maria fa male. Solo che sul secondo le cose non sono ancora chiare.. Questo per quelli che trovano ridicoli gli accostamenti tra le due cose.

    http://www.researchgate.net/publication/51919386_Is_Illicit_Drug_Use_Harmful_to_Cognitive_Functioning_in_the_Midadult_Years_A_Cohort-based_Investigation

    Quest’altro dice parole testuali: “At the population level, it does not appear that current illicit drug use is associated with impaired cognitive functioning in early middle age. However, the authors cannot exclude the possibility that some individuals and groups, such as those with heavier or more prolonged use, could be harmed.”

    Non servirà a nulla. Lo so. Chi come me è contrario al proibizionismo è considerato un fumato. Un tossico. E come al solito queste accuse non sono neanche fatte da qualcuno che mi conosce personalmente. Ma sono brutti vizi che non si possono corregere. Purtroppo. Ma come ho già detto in passato mi si può considerare finanche l’anticristo. Frega na cippa.

    Per finire visto che qui piace, come è giusto, un discorso ad auctoritatem mi permetto di citare questo riguardo al proibizionismo:

    http://www.globalcommissionondrugs.org/Report

  55. notimenowhere ha detto

    Proibiamo anche lo zucchero. Fa male. Almeno il suo abuso.

    http://www.foodpolitics.com/wp-content/uploads/Comment_sugar1.pdf

    http://www.foodaddictionsummit.org/presenters-hoebel.htm

    Addirittura creerebbe una dipendenza al pari delle droghe.

    • notimenowhere ha detto in risposta a notimenowhere
      • Dawud ha detto in risposta a Kosmo

        Questa non è una proibizione ma una tassazione, perchè i grassi non sono salutari.

        Sono daccordo, anche per la Cannabis, una tassa, perchè è comunque, anche se meno di altre, dannosa….. questo è il nostro obiettivo, ma si sa che voivolete la proibizione, non perchè ci sia una logica, semplicemente perchè vi piace essere controllati….. ma a noi no!!! 🙂

    • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

      Anche l’acido muriatico è più pericoloso delle droghe, però serve a molte cose.

      Notime, sei serio o è il momento della pippata?

      • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

        Paolo

        Di pippate ne ho fatte una paio quando ero un ragazzo sui 25 anni. Era giusto per vedere l’effetto che fa. Da allora no. Forse tu sei più esperto di me?

        Le mie erano provocazioni, naturalmente. Tutto può far male e/o far del bene. Dipende da quale angolo si guardano le cose.
        Ho dimenticato di inserire un link con circa 100 studi peer rewieved dove un terzo di questi parlava bene della cannabis, c’erano un paio di studi che addirittura parlavano di assunzione tramite “canna”. Poi ce n’era un altro terzo che ne dimostrava la dannosità ed i restanti che erano una via di mezzo.
        Se lo ritrovo lo posto.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

          Ah, ho capito. Te lo sei dimenticato…vabbè che ci vuoi fare, capita no?

          Tutto può far bene o male. Una riflessione interessante e profonda, grazie. A quale conclusione ci porta?

          Pensa che ho dimenticato un articolo in cui c’erano 10.000 studi in cui c’erano malelingue sulla cannabis, dei veri birbanti. Se lo trovo te lo posto….

          • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

            Paolo

            La fiducia nel prossimo non deve essere tra le tue qualità da quel che vedo.
            Deve essere brutto vivere così. 😉
            Mi sono dovuto andare a vedere la cronologia di ieri ma l’ho ritrovato.

            http://medicalmarijuana.procon.org/view.resource.php?resourceID=000884

            Quelli in cui si parla di “smoked cannabis” sono il 17 e il 16 nella prima tabella.

            C’è pure questo che parla di morti sospette:

            http://medicalmarijuana.procon.org/view.resource.php?resourceID=000145

            Lo trovo un sito equilibrato. Almeno per il fatto che propone i pro e i contro.

            E sempre grazie per la fiducia.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

              Evidentemente facevo bene a dubitare.

              1) Si parla di Marijuana in ambito terapeutico, quindi nell’utilizzo di cannabis in caso di sclerosi e varie patologie. L’assunzione di cannabis è dunque regolarizzata dalla struttura ospedaliera o dal rapporto medico-paziente e dunque è limitata (proibizionismo, secondo le tue etichette). Come ho ripetuto decine di volte, non ho obiezioni di fronte all’uso di cannabis in regime ospedaliero e in presenza di un’evidente patologia. La situazione è comunque controversa in quanto i possibili benefici vengono annullati dagli effetti dannosi (non basta dire la cannabis aiuta nella lotta contro il tumore se poi un altro studio dimostra che danneggia il cervello). L’effetto cortisone è dannoso comunque perché sposta soltanto il problema. Qui viene spiegato bene: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110328161840.htm

              2) Non è in ogni caso un sito di ricerca medica ma il solito canapasemprelibera ecc… che raccoglie riassuntini senza nessun link a studi scientifici (ma ad altri riassuntini).

              Ha senso fidarsi di persone attendibili, in assenza di esse è bene non fidarsi. Non stai dimostrando di appartenere alla prima categoria.

              • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

                Paolo

                Sì ma noterai che è strano che si parli di “smoke” in studi scientifici.
                In uso medico alquanto strano direi.
                Sono sì riassuntini ma ci sono le referenze con tanto di nomi.
                Manco questo ti basta. Ma sei proprio incontentabile.
                Metti mano a google e cercati gli studi non riassunti se hai voglia.
                Io ne ho fatti un paio uno pro e uno contro. Ma se ti aspetti che ti faccio il lavoro sporco stai fresco bello di papà.

                Il secondo link sulle cause di morte confrontate con farmaci autorizzati almeno lo hai letto? Ora ho io dei dubbi.

                Per finire. Sinceramente dei tuoi giudizi mi importa meno che zero. Quindi puoi continuare a pensar male di me senza problemi.

                • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

                  C’è scritto chiaramente “uso in ambito terapeutico”, voler far dire altro a degli studi che hai portato tu mi sembra ridicolo.

                  Le referenze? Posso inventartele in due minuti per una decina di studi, non capisco quale attendibilità ci sia in un sito chiaramente schierato, oltretutto.

                  Mi basta uno studio scientifico pubblicato su una rivista medica consultabile. Per ora nulla di tutto questo, solo i tuoi riassuntini sui siti di pippaioli (non escludo che possa essere tu l’autore, non ci sono evidenze che mi contraddicano).

                  Non mi interessa cercare quel che ritengo inesistente, finora ho continuato a postare link a studi scientifici direttamente sui siti di informazione medico-scientifica. Scorrendo questa pagina puoi fartene un’idea. Lavoro sporco sarebbe cercare uno straccio di documentazione a sostegno delle tue fantasie? Perché lo ritieni sporco?

                  Confronto con farmaci? E allora? Secondo te se metti la cannabis a confronto con le granate a mano, chi vince? Sostenere che una mitragliatrice è più pericolosa di una pistola, significa forse sostenere che la pistola non è pericolosa?

              • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

                Ah e comunque non girare la fritatta.
                La tua sfiducia non era per il fatto che erano studi medici o meno.
                Era una sfiducia sul fatto che il link di cui parlavo non esistesse.
                Un pò di onestà ogni tanto non può farti che bene.

                • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

                  Infatti non esistono link a favore della cannabis, come ti ho dimostrato. Ma solo link a favore (e anche contro) dell’uso terapeutico della cannabis. E’ ben diverso, e oltretutto lo si sapeva già.

  56. Dawud ha detto

    Questo l’articolo da American Society for Clinical Investigation, parla della capacità di neurogenesi per la cannabis (nuovi neuroni), ma aspettiamo adesso che qualcuno ci dirà che la fonte non è autorevole:

    Cannabinoids promote embryonic and adult hippocampus neurogenesis and produce anxiolytic- and antidepressant-like effects

    http://www.jci.org/articles/view/25509

    • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

      Bene, ma non fermarti al titolo, leggiamo tutto l’articolo…abbiamo scoperto che nelle cellule staminali neuronali del giro dentato dell’ippocampo di ratto di embrione e adulto sono presenti i recettori CB1 che possono essere stimolati da un cannabinoide sintetico, tale HU210, per cui questo potrebbe ipoteticamente indicare che i cannabinoidi potrebbero regolare la neurogenesi agendo su tali recettori CB1. Pertanto una trattamento cronico a base di questo cannabinoide sintetico potrebbe determinare nel ratto effetti ansiolitici o simil antidepressivi (la conseguenza di questa neurogenesi) . Insomma, probabilmente è stato scoperto un nuovo farmaco per ratti. E quindi? Cosa c’entra la sperimentazione e la ricerca di nuovi ansiolitici con lo spinello? Cosa c’è di tanto eclatante e nuovo? Cosa c’è che non torna con l’articolo del dott. Bruni?

      • Rampicante ha detto in risposta a Raffaele

        un farmaco per ratti…sono allibito (su cosa pensi li testino i farmaci, su cavie umane?)

        • Raffaele ha detto in risposta a Rampicante

          I farmaci vengono prima testati su ratti poi la sperimentazione passa all’uomo. Ma forse non hai colto la mia obiezione. La ripeto: cosa c’entra la sperimentazione e la ricerca di nuovi ansiolitici (aggiungo PER UOMO, ma davo x scontato lo capiste) con lo spinello? L’articolo postato non dimostra nulla e non riguarda l’articolo che stiamo commentando. Allibito?

          • Rampicante ha detto in risposta a Raffaele

            si parla di marijuana, non di spinelli

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Rampicante

              Cambia poco, l’interpretazione corretta è quella di Raffaele.

            • Raffaele ha detto in risposta a Rampicante

              Eh bhé? Non cambia niente. Voi parlate di marijuana, qua per difendere la marijuana è postato uno studio che scopre che un cannabinoide sintetico ha effetto di ansiolitico, tramite neurogenesi sull’ippocampo…tra l’altro manco di uomo, di ratto, per questo scrivevo un farmaco x ratti, x dire che x dimostrare che la cannabis fa bene quantomeno è necessario portare uno studio che riguardi l’uomo, perché sui ratti sono molte le cose che funzionano e che poi nell’uomo non funzionano. E cmq ripeto, anche se fosse una scoperta fatta sull’ippocampo umano, non significherebbe proprio nulla. Il problema, te lo dico io, lo sai qual’è? Qui molti si stanno atteggiando a medici, stanno citando articoli, link come se fossero esperti delle ricerche, come se si sapessero come si fanno, come si leggono e, semplicemente, cosa sono. Chiunque può farlo, per carità, ma non è detto che tutti sappiano realmente leggere il significato dell’articolo (vedi Dawud, non solo qui ma anche qui https://www.uccronline.it/2012/02/07/sapete-cosa-ce-di-nuovo-la-cannabis-nuoce-gravemente-alla-salute/#comment-49695) ma solo chi è medico o quantomeno ha degli studi medici a supporto potrà dire al 100% di aver capito tutto e bene di quell’articolo. E l’autore dell’articolo è uno che quegli studi li fa, perché è un medico ed è un ricercatore, per cui sarebbe l’unico qui veramente abilitato a parlare. Ti rimando pertanto al suo commento, per farti capire che parliamo di cose che manco conosciamo.

              https://www.uccronline.it/2012/02/07/sapete-cosa-ce-di-nuovo-la-cannabis-nuoce-gravemente-alla-salute/#comment-49849

  57. Ivan B. ha detto

    E’ un fatto che l’articolo del Fatto Quotidiano da lei citato non parla di quanto invece ha scritto nel topic. Non gliene faccio una colpa, ma ho fatto notare la cosa perchè non accetto che vengano tre professorini a dire che degli studi delle più autorevoli università sono carta straccia perchè chi riporta la notizia è Repubblica. Sicuramente se gli avesse pubblicati l’Avvenire sarebbero già dogma di fede. E questo è il punto: perchè una fonte cattolica non pubblicherà mai informazioni del genere? Glielo dico io: perchè la vostra battaglia è ideologica.
    E poi lei può dire quanto vuole che la sua intenzione è informare, ma lo scrivere: “Per dimostrare l’assurdità della pretesa secondo cui l’utilizzo della Cannabis sarebbe innocuo…” Ma chi ha mai detto che la cannabis sia innocua? O vogliamo continiuare a giocare con l’equivoco tra consumo occasionale e consumo continuato?

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Ivan B.

      @Ivan B: chi ha mai detto che la cannabis é innocua?! Ma se qui sopra é pieno di commenti che lo affermano! Anche di fronte all’evidenza di ricercatori che dicono il contrario e lo fanno su riviste scientifiche internazionali. Ma perché bisogna sempre mistificare?

      E poi questa storia delle ideologie: sembra il bue che dice all’asino “cornuto” (ammetto infatti che anche i cattolici siano ispirati da un’idea, anche se molto diversa da un’ideologia, credimi). Dove il bue, in questo esempio, sarebbero le persone che si battono per il principio secondo il quale tutti hanno diritto a tutto.

      Se proprio la vuole sapere tutta, a me non importa proprio nulla se uno fuma cannabis (a dire la verità, umanamente un po’ mi dispiace perché so che mette a rischio la sua salute e, potenzialmente, anche quella degli altri; inoltre, come cittadino che paga le tasse mi secca un po’ che poi alla collettivitá toccherà magari anche pagare le sue cure o i danni che avrà eventualmente provocato; ovviamente provo lo stesso dispiacere per gli etilisti, per i tabagisti, per gli eroinomani, …).

      A me invece importa molto che le persone sappiano se una cosa può fare male alla salute e non che venga loro taciuta la verità. Ho figli giovani che hanno compagni giovani come loro e moltissimi di loro, coi quali io stesso ho parlato o coi quali i miei figli hanno parlato, sono convinti come molti di quelli che hanno partecipato a questa discussione, che la cannabis sia assolutamente innocua. A me questo non sembra giusto, se permette. E allora trovo giusto dare delle informazioni.

      Se poi questa conoscenza porta come conseguenza anche a delle restrizioni (imposte per legge da un parlamento democraticamente eletto e dunque rappresentante della maggioranza dei cittadini di un Paese) della libertà individuale a favore del benessere comune e dunque della libertà di molti altri, non posso che rallegrarmene ma, ripeto, il mio obiettivo come medico é quello di informare, non di fare leggi. E siccome ci pensano già altri a dire che la cannabis non solo non fa male ma fa addirittura bene io ho ritenuto fosse giusto rappresentare l’altra campana.

      Questo non é né fazioso né disonesto professionalmente né ideologico come qualcuno ha simpaticamente scritto. E’ semplicemente dire ció che non dicono gli altri.

      Poi io so benissimo che qualunque cosa io possa dire non convinceró mai né lei né le persone con le sue stesse convinzioni. Ma il mio obiettivo non é lei né sono le persone come lei solidamente attaccate alla loro idea diversa dalla mia. Il mio obiettivo sono le persone, soprattutto giovani, che non hanno ancora ricevuto tutta l’informazione ma solo il pezzo fornito da altri.

      A lei piace fumare ed é convinto che sia un’abitudine sana. A me piace fare il medico e informare le persone sui potenziali danni alla salute che certi comportamenti possono provocare. Ai paladini della libertà e del diritto perchè questo dovrebbe dare fastidio? O devo pensare che vale solo il diritto di alcuni e non quello di altri?

      • Ivan B. ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Guardi che io non ho e non posso avere convinzioni in questo genere di problematiche, se un giorno scoprirò che anche il consumo occasionale può comportare gravi rischi lo ammetterò senza problemi. E poi non creda che non sappia che tanti ragazzini sottovalutino le conseguenze derivate dal consumo di sostanze. Quello che ho contestato fin dall’inizio è un messaggio che sembra molto scientifico ma che in realtà non lo è, perchè restituisce un quadro parziale. La sua metodologia potrebbe essere riassunta in questi termini: “c’è chi dice che il consumo occasionale non comporta rischi ed allora presento degli studi che dimostrano che il consumo continuato è nocivo”.
        Mi permetta di dire che non lo ritengo serio, ma le ripeto che non è nulla di personale, quindi non me ne voglia.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Ivan B.

          La posizione di Stefano coincide con quella di qualunque associazione medica, anche la più prestigiosa: http://pediatrics.aappublications.org/content/113/6/1825.full

          Tacciare di poca serietà queste associazioni mi sembra un’azione davvero disperata e patetica.

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Ivan B.

          In realtà, se legge bene tutti i link che ho postato si parla anche di consumo occasionale. Anche alcuni link postati da altri che sono voluti intervenire nella discussione portano dati analoghi. Gran parte degli articoli che non ho postato (ma ho letto per studiare correttamente e a fondo il tema) sostengono che in molti casi ci vorrebbero studi su campioni più numerosi ma arrivano alla conclusione che non si può escludere che anche in consumatori “occasionali” non possano verificarsi dei danni.

          Ma soprattutto, molti autori indicano che esiste ed è concreto il rischio che il consumo, da occasionale diventi abituale (e qui siamo tutti, o quasi, d’accordo sul fatto che il consumo abituale sia dannoso).

          Infine, qual’è il limite tra consumo abituale ed occasionale? Chi lo stabilisce? Sappiamo benissimo che ogni organismo reagisce in modo diverso ed imprevedibile a priori (salvo i casi di predisposizione genetica conosciuta) all’assunzione di una certa sostanza, farmaco, droga, veleno o alimento che dir si voglia. Dunque chi può dire che una canna al giorno sia salutare (o almeno innocua) e due siano tossiche o due/settimane innocue e 4 dannose, o 4 innocue e 8 dannose, …?

          • Ivan B. ha detto in risposta a StefanoPediatra

            Vedo che comincia a fare un discorso più sensato. L’informazione più utile sarebbe spiegare bene a tanta gente fino a quando si può assumere una certa sostanza senza che il corpo soffra danni di rilievo. Questi limiti non è difficile conoscerli, infatti nessun medico considera grave se una persona fuma una sigaretta ogni tanto, se beve saltuariamente un paio di bicchieri di vino o se ogni venerdì sera mangia la frittura mista. Bisogna applicare questa regola a tutte le sostanze e non demonizzarne alcune per partito preso.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Ivan B.

              Tu invece continui a ragionare male, in quanto paragoni la canna alla sigaretta in modo completamente antiscientifico. Interessante un altro danno che provoca la cannabis: “”Drugs such as cannabis and opiates have been shown to directly suppress immune function” (http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110309231022.htm) . Quindi sopprime anche la funzione immunitaria dell’organismo, cosa che non fa la sigaretta ovviamente.

          • Jack ha detto in risposta a StefanoPediatra

            Stefano, visto che il discorso si è arenato sul consumo occasionale, puoi eventualmente indicare qualche studio specifico sul problema di quelli che hai letto?

  58. Quinto Elemento ha detto

    Vi siete mai chiesti chi ha creato la Canapa?

    Vi siete mai chiesti come mai un animale, come il cane, riconosca le erbe medicinali o ludiche, che mangia, rispetto a quelle velenose, che non mangia?

    Vi siete mai chiesti come mai, un cane mangi la Canapa?

    Vi siete mai chiesti, perchè Dio l’ha creata?

    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Quinto Elemento

      Quinto Elemento, ti posso chiedere una cosa? Sei uomo o donna?

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

        Non fare caso alle mie domande, Quinto Elemento, era solo una curiosità, dal momento che nel film di Luc Besson il Quinto Elemento è donna. Comunque, se ci dovessimo fumare tutto quello che ha creato Dio… ! 🙂 Io penso che sia irrazionale vietare la coltivazione, l’uso e il commercio della cannabis. Noi ci abituiamo spesso e irrazionalmente a certe situazioni, senza mai rifletterci su. Per noi tutti è naturale, per esempio, che il tabacco sia monopolio di stato. Ma perché non dovrei trovarlo anche nei supermercati, in drogheria e altrove e a prezzi differenziati? Paghiamo sulla benzina tasse sulla guerra in Abissinia, e continuiamo a farlo senza fermarci e chiederci: ma non è finita la guerra? 🙂 C’è gente in galera per reati connessi all’uso o al commercio della cannabis. Fermiamoci e chiediamoci: ma siamo pazzi? Che aberrazione è questa?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Luigi Pavone

          La cannabis nuoce alla salute? Allora va proibita/limitata. Nessun filosofeggiare introspettivo.

          Questo non toglie che vada fatto anche per il resto. Qui però si parla di cannabis.

    • GiuliaM ha detto in risposta a Quinto Elemento

      Dio ha creato anche gli alberi, ma mica perchè noi ci andassimo a sbattere contro con la macchina… 🙂

      • Rampicante ha detto in risposta a GiuliaM

        Giulia, dai davvero…stai scherzando? E poi i commenti da “fumati” li facciamo noi?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Rampicante

          Difendere il delirio di Quinto Elemento ti trascina al suo livello. Finora sei uno dei pochi che ha detto cose interessanti. Resisti almeno tu.

        • Raffaele ha detto in risposta a Rampicante

          E’ come dire: vi siete mai chiesto perché Dio ha creato l’acido cianidrico? Siccome esiste in natura, se c’è chi lo assume e muore è lecito, tanto vedrai, lo ha creato Dio. Davvero difendi questo ragionamento (ragionamento è una parola grossa)?

        • GiuliaM ha detto in risposta a Rampicante

          Ah, l’ironia, questa sconosciuta…

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Quinto Elemento

      Ma come: la non esistenza di Dio non era stata dimostrata scientificamente da un sacco di scienziati? (Si veda a tal proposito all’inizio di questa discussione.) Come fa un Dio che non esiste ad aver creato qualcosa, cannabis inclusa? 🙂

      Vabbé magari qualcuno ha riportato dati scientifici scorrettamente e in realtà Dio esiste e allora in effetti, avendo creato tutto ha creato anche la cannabis.

      Il mondo, se é per questo, é pieno di cose potenzialmente dannose per l’uomo (almeno in una certa forma). Ma l’uomo non é micca obbligato a farsi danneggiare da queste. Magari puó usare queste cose per studiare certi fenomeni patologici ed imparare a curarli; oppure puó modificare certe sostanze e derivarne farmaci (potrebbe essere il caso di alcuni componenti della cannabis, nessuno lo nega, cosí come é stato per gli oppiacei o per altri veleni; dal veleno di certi animali/insetti si possono derivare dei sieri o dei vaccini protettivi; si potrebbero citare molti altri esempi ma mi fermo qui).

      Ci sono poi sostanze tossiche per un essere umano ma nutrienti per altri animali.

      Come vede la sua domanda ha diverse risposte plausibili.

      • Ivan B. ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Sbagliato, tanti animali fanno uso di sostanze psicoattive: insetti, uccelli, mucche, cavalli, pecore, maiali, conigli, galline… Elefanti, babbuini e mandrilli si ubriacano volontariamente con frutta fermentata (meglio non pensare cosa può fare un branco di elefanti super eccitati…). Le renne si fanno di amanita muscaria, i gatti s’inebriano con la nepeta cataria e la formica comune viene invece ingannata da un pusher malevolo di nome Lomechusa che alla fine, come nei migliori film, s’impossessa del formicaio e di tutto ciò che c’è dentro.

        • Karma ha detto in risposta a Ivan B.

          Stefano ha già risposto: “Ci sono poi sostanze tossiche per un essere umano ma nutrienti per altri animali”. Non significa tutte.

          • Ivan B. ha detto in risposta a Karma

            Stefano, supponeva che gli animali lo fanno per nutrirsi e non per collocarsi.
            Quando siete presi in contropiede cerecate sempre di girare la frittata.

            • Karma ha detto in risposta a Ivan B.

              Attenzione…contropiede fulminante…Ivan B. scatta in fascia, doppio dribbling, salta anche il portiere…solo davanti alla porta…………….palo.

  59. Fabrizio Dentini ha detto

    La cannabis è meno dannosa di vino, tabacco psicofarmaci. Per curarti ti mettono i galera, se ci arrivi!!! Tutti a Vienna 2012 fine alla guerra proibizionista!!

      • riccardo ha detto in risposta a Paolo Viti

        fammi capire.. la solita fuffa proibizionista trita e ritrita in giro da 80 anni diventerebbe attendibile solo per il fatto che ce la propinano i cattolici razionali?

        scusa se mi scappa da ridere!

        quello che si deve informare sei tu, o meglio, dovresti smettere di informarti solo su sciencedaily!

        la cannabis è ovviamente meno dannosa di alcol, tabacco e psicofarmaci, è sotto gli occhi di tutti dato il numero di morti che queste sostanze provocano contro gli ZERO della cannabis.
        ci sono anche ricerche che confermano la relativa pericolosità della canapa rispetto alle altre sostanze, ovviamente non arrivano da sciencedaily.
        http://www.sostanze.info/immagine/classifica-lancet-sui-danni-delle-droghe-tabella-tradotta-%C3%A8-tratta-focus

        ma voi che esperienza avete con la canapa? non è che state parlando di un argomento senza averne esperienza? come potete essere considerati attendibili?

        • GiuliaM ha detto in risposta a riccardo

          Infatti sono molto più attendibili i tanti studi scientifici che abbiamo portato: o secondo te le testimonianze di chi usa cannabis pensando di star bene sono più vere della letteratura medica?

          • notimenowhere ha detto in risposta a GiuliaM

            GiuliaM

            Come al solito si usano due pesi e due misure in fatto di testimonianze.
            Quelle fatte da alcuni qui che usano la cannabis non sono valide.
            Quando poi qualche ex gay testimonia il suo “ravvedimento” il discorso è diverso.
            Ottimo. Molto razionale.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a notimenowhere

              Esatto. Nel primo caso le testimonianze vengono usate contro studi scientifici per sostenere che la cannabis faccia bene.

              Nel caso degli omosessuali, al contrario, non c’è nessuna ricerca scientifica che parli di determinismo genetico. Anzi c’è moltissimo sull’influenza ambientale/educativa. Questo viene confermato da soggetti che escono dall’omosessualità. Il valore di queste testimonianze equivale al valore di chi dice di essere diventato omosessuale. Non ti sei nemmeno accorto che nel tuo commento-delirio hai implicitamente sostenuto che non solo valide le dichiarazioni degli omosessuali.

              Razionalità? Lascia perdere notime, non entrare in discorsi da cui non puoi uscire (e pensare che ho appena scritto che sei una persona intelligente).

              • notimenowhere ha detto in risposta a Paolo Viti

                Paolo

                Non mi mettere concetti in bocca che non ho esposto.
                Nel mio commento non ho detto nè che le testimonianze siano da prendere per ora colato nè ho affermato il contrario.
                Ho solo voluto ribadire che chiunque, in questo caso alcuni di voi qui, usa le cose come gli fa più comodo. Forse ricordo male ma per quanto riguarda gli omosex alcuni di voi sostengono che sia una malattia. Mò che sia genetica, psichiatrica o altro poco importa. Di fronte ad un numero elevatissimo di omosex che non cambiano fino alla morte quel che conta per voi sono le testimonianze di poche decine di individui. Potreste anche aver ragione ma i numeri giocano a vostro sfavore.
                Se sbaglio poi correggimi. Esistono statistiche a tal proposito?

                Qui non si tratta di stabilire quanto la cannabis fa male. Come ho già detto: fumata fa male quanto una sigaretta. Se fa più male secondo alcuni studi è perchè chi la usa la trattiene più al lungo nei polmoni per aumentare l’effetto psicotico. Vien da se che tutte le sostanze derivate dalla combustione hanno più tempo per depositarsi negli alveoli polmonari. Non penso che ci vogliano premi nobel per scoprire qualcosa che con un pò di buon senso è alla portata di tutti.

                Vedi che anche tu sbagli. Hai scritto che sono una persona intelligente. 😀
                Dove? Me la devo incorniciare.

        • Luigi Pavone ha detto in risposta a riccardo

          @Riccardo
          il proibizionismo sulla cannabis non è una posizione cattolica – forse possiamo dire che è democristiana, dal momento che non conosco democristiani che siano antiproibizionisti. Può anche essere una posizione di certa destra – ma di quale esattamente? Nella attuale destra italiana ci sono antiproibizionisti, come d’altra parte a sinistra ci sono proibizionisti. Io penso sia una posizione irrazionale e anticristiana (almeno nella misura in cui l’antiproibizionismo esibisce il manganello, le manette e certo linguaggio per i alcuni nostri fratelli). Non penso che debbano essere coloro che permettono a fare qualcosa a dover portare delle giustificazioni, ma coloro che obbligano o proibiscono. Non ci sono motivazioni razionali per proibire una pianta. C’è, al contrario, irrazionalismo.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Luigi Pavone

            La doccia è di destra e il bagno è di sinistra, il probizionismo è di destra, l’antiprobizionismo è di sinistra, vietare le piante è anticristiano non vietarle è cristiano.

            Vuoi andare avanti tu ora?

            • Kosmo ha detto in risposta a Paolo Viti

              Pavone ha detto la stronzata mattutina.
              Si spera che almeno fino ad oggi pomeriggio non ci ammorbi con le sue corbellerie.

            • Luigi Pavone ha detto in risposta a Paolo Viti

              Paolo Viti, guarda che io ho detto proprio che non è possibile dare una classificazione di destra e di sinistra, cattolico e anticattolico, cristiano e anticristiano. Ciò che è anticristiano è semmai il manganello, sono le manette. Molto più semplicemente, ho detto che l’antiproibizionismo sulla cannabis è irrazionale.

          • Raffaele ha detto in risposta a Luigi Pavone

            Raga, ma rispondete pure? Ma dai, aizza solo perché vuole che qualcuno gli risponda. Fidatevi, quando siamo su livelli così bassi, rispondere vuol dire fare il suo gioco. Lui la pensa così, rispettiamolo e pace.

        • Raffaele ha detto in risposta a riccardo

          “la cannabis è ovviamente meno dannosa di alcol, tabacco e psicofarmaci, è sotto gli occhi di tutti dato il numero di morti che queste sostanze provocano contro gli ZERO della cannabis”

          Innanzitutto il fatto che una sostanza sia meno dannosa di un’altra non significa nulla. L’articolo qui non sta dicendo che la cannabis deve essere legale o illegale o quant’altro, sta dicendo che è dannosa, PUNTO. Che poi sia + dannosa di tante cose legali, come le benzodiazepine, la sigaretta o la soda caustica a me e all’articolo non ce ne frega una pippa (è il caso di dirlo). Inoltre dipende dai punti di vista, perché dipende dall’apparato a cui fare riferimento. All’apparato respiratorio, per es., fa più male la cannabis del tabacco ci sono molti studi che affermano ciò. Il primo che trovai è stato questo:
          http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2094297/?tool=pmcentrez
          Qui puoi scoprire che in quanto a danni polmonari la cannabis ha rapporto con la sigaretta da 1:2,5 a 1:5. Quindi i danni ai polmoni fatti da uno spinello sono equiparabili ai danni fatti da 2,5 fino a 5 sigarette. Poi tu giustamente mi dici che la sigaretta però è legale, lo spinello no e infatti per me dovrebbero essere tutte e 2 vietate in luoghi pubblici, perché è vergognoso che cose che facciano così male alla società siano tranquillamente in giro, causando immani spese sanitarie che devo pagare io. Io ti ringrazio per la classifica di Lancet, perché ha confermato in me questa idea. Ecstasy ed LSD fanno meno male della cannabis e per me andrebbero vietate come l’ecstasy anche la cannabis e il tabacco. Se poi uno vuole fumarsele a casa facendosi del male, per me problemi non ce ne sono. Ma questo è un mio parere personale e, ripeto, l’articolo non vuole parlare di questo e nemmeno io. Tu poi parli di morti ZERO della cannabis e lo metti pure in maiuscolo, ostentando una buffa sicurezza, quando in letteratura si riportano morti x cannabis, tra l’altro postati dal dott. Bruni anche in questi commenti:
          http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21943539
          http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21628751
          E questi non sono gli unici, sono solo i primi che incontriamo facendo una ricerca, ad ogni modo anche l’assioma che la cannabis non possa uccidere cade. Ma ripeto, anche se non avesse ucciso nessuno poco importa, se una cosa è dannosa, più o meno di altre, va detto e l’articolo fa semplicemente questo e mette in guardia da chi afferma che dannosa non è. Tutto qui.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Raffaele

            Ora ti diranno che nemmeno Pubmed va bene, vuoi vedere?

            • Raffaele ha detto in risposta a Paolo Viti

              Già lo dicono quando parlano di nostra “presunta scienza”. Il problema è che secondo me ignorano cosa sia l’Evidence Based Medicine e quindi, non essendo del settore, pensano che una testimonianza, un’opinione di un esperto su una rivista, un’articolo di un blog e un’articolo scientifico siano la stessa cosa. Qualcuno lo capisce e si avventa a fare interpretazioni di studi, come se fossero esperti di recettori del giro dentato. E fanno figure berline. Io mi diverto sinceramente. Qualcuno poi trova qualcosa di serio, ma non sa che in letteratura le eccezioni, le voci fuori dal coro esistono: non sanno che se uno afferma una cosa e 100 la cosa contraria generalmente si prende in considerazione la voce confermata e riconfermata. Insomma, qui sopra sinceramente io mi faccio le migliori risate. Però almeno per me tutto ciò è stato utile per capire che queste cose andrebbero proibite tutte. Io non so neanche cosa sia il proibizionismo, ne ho sentito parlare per la prima volta in questi commenti, non sapevo niente della polemica. Ma l’idea che mi sono fatto è che mantenere questi veleni in giro è deleterio. Ma non saprei dire se sono proibizionista, perché non so cosa significhi e cosa implichi.

              P.S. a onor del vero devo dire che sia l’articolo di Repubblica che la classifica di Lancet io le ho trovate e sono veritiere, ma, come ho già detto, non cambia nulla, perché c’è chi dice cose contrarie, e sono molti.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a riccardo

          Riccardo non mi faccia ridere, ma cosa pensa che Sciencedaily sia gestito da me? Io lo uso per lavoro e quindi ho una certa familiarità. E’ tra i migliori siti di informazione scientifica del mondo ed è davvero patetico sentire “non voglio più articoli da sciencedaily”. Mi chiedo perché di fronte a questo livello di ignoranza persone più intelligenti come notimenowhere stiano zitte.

          La cannabis non è meno dannosa del tabacco: http://www.sciencedaily.com/releases/2008/01/080123104017.htm
          http://www.sciencedaily.com/releases/2007/07/070731085550.htm
          http://www.sciencedaily.com/releases/2007/12/071217110328.htm
          Il sito a cui mi rimanda non è quello di The Lancet ma è il solito riassuntino su un blog. Quindi non si può valutare la metodologia usata, sempre ammesso che sia vera questa classifica.

          Non c’è bisogno di avere esperienza con la cannabis per affermare che sia nociva, come non c’è bisogno di avere esperienza con l’eroina o la bomba atomica.

          Proibizionismo? Non ne ho mai parlato, non so nemmeno cosa sia per la verità. Io seguo solo il principio che quel che fa male andrebbe vietato/limitato.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Dawud

          Ovviamente non sono due studi, ma la prima e la seconda pagina di un unico studio.

          Dimostrazione relativa al solo cancro (nessun cenno ai danni respiratori o cerebrali), molto debole oltretutto: “in the newly reported study that smoking marijuana is weakly protective against lung cancer, Tashkin says the very weak association was probably due to chance”. Anzi, come si legge l’associazione pare essere puramente casuale. Interessante la chiusura del ricercatore: “We saw no interaction between marijuana and tobacco, and we certainly would not recommend that people smoke marijuana to protect themselves against cancer”. Insomma, nemmeno loro consiglierebbero di fumare marijuana. Grazie!

          • Ivan B. ha detto in risposta a Paolo Viti

            Prima ho citato due studi che dimostrano come gli ex-hippy che fecero uso di cannabis oggi non presentano deficit nelle capacità cognitive. Se voi insistete col prendere solo quella parte di dati che tornano utili alla vostra battaglia ideologica non arriverete mai a una conclusione veramente scientifica.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Ivan B.

              Prima hai citato NESSUNO studio. Hai solo messo un link ad un articolo di giornale abbastanza schierato, senza che fosse possibile verificare la veridicità del contenuto e sopratutto la metodologia e l’interpretazione reale dei ricercatori, cosa che sarebbe possibile linkando direttamente la ricerca oppure un sito come Sciencedaily o Pubmed o tanti altri. In tre giorni non hai portato nulla di nulla. Assumendo che fosse vera la notizia riportata da Repubblica, ci sarebbero decine e decine di studi che arrivano a conclusioni opposte, molti dei quali citati in questa pagina. Domandati poi perché un giornale deve pubblicare una notizia del genere, evidentemente è una tale rarità che vale la pubblicazione su un quotidiano. Se fosse la normalità non avrebbe lo status di notizia. Non ti pare?

              • Ivan B. ha detto in risposta a Paolo Viti

                Se voi insistete col prendere solo quella parte di dati che tornano utili alla vostra battaglia ideologica non arriverete mai a una conclusione veramente scientifica.
                Te lo devo ripetere ancora?

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Ivan B.

                  Sarebbe vero si avessi citato UNO studio scientifico in opposizione a quelli postati qui. Finora non hai fatto nulla se non chiacchierare e portare un articolo di repubblica. Ripetimelo quanto vuoi, ma datti anche da fare.

            • Raffaele ha detto in risposta a Ivan B.

              Paolo sta dicendo una cosa semplice: perché Dawud cita questo studio? Vuoi vedere che Dawud afferma che questo studio quasi quasi lasciasse intendere che se fumiamo marijuana potremmo avere effetti di benefica protezione contro il cancro? Sicuramente si, si intende questo. Allora, onde evitare equivoci, onde evitare che d uno studio si estrapoli ciò che lo studio non dice, lui ha semplicemente fatto notare che gli stessi studiosi non siano convinti di quello che hanno scoperto, che potrebbe essere frutto del caso. E non a caso, onde evitare che la’articolo sia usato da chi fuma marijuana per sostenere che fumare marijuana protegge dal cancro, gli autori stessi affermano alla fine “we certainly would not recommend that people smoke marijuana to protect themselves against cancer”. Insomma, siccome sono alcuni di voi che prendono solo quella parte di dati che tornano utili alla vostra battaglia, Paolo semplicemente ha voluto farvelo notare, dato che finora tutto quello che ha pubblicato Dawud (vedi sopra) è fuori tema o controproducente. E ricordo che molti studi una connessione tra tumori e uso regolare di cannabis l’hanno trovato. Ma lasciamo perdere, che è meglio.

        • Raffaele ha detto in risposta a Dawud

          Altro autogol. Io direi che può bastare questa disperata ricerca di cose che, se dimostrano qualcosa, è contraria al vostro intento.

  60. Kosmo ha detto

    Scusa, ma questo era un esempio degli effetti della canapa su esseri umani?
    Ti ringraziamo, ma gli studi portati dal dott. Bruni prevedevano GIA’ delle persone sotto effetto di droghe e allucinogeni.
    Comunque ti ringraziamo ancora per averci ancora una volta fatto “toccare con mano” gli effetti di questa DANNOSA sostanza.

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