«Inquisizione? Questione protestante e rinascimentale», parla la storica Montesano

medioevo inquisizioneInquisizione e Medioevo. Un binomio inscindibile per alcuni, ma smontato dalla prof.ssa Marina Montesano, dell’Università di Genova. La quale osserva anche che tale istituzione si sviluppò sopratutto in area germanica protestantizzata.

 

La leggenda nera sull’Inquisizione viene spesso usata, oltre per attaccare il cattolicesimo, anche per tenere viva l’accusa al Medioevo di essere un “periodo buio”. Tanto buio che tutte le più grandi invenzioni, dagli ospedali alle università, emersero proprio in quell’arco storico!

Gli storici, tuttavia, tirano dritto e continuano a pensarla diversamente. E’ il caso recente di Marina Montesano, ricercatrice di Storia medievale presso l’Università di Genova la quale, in un articolo per Il Manifesto, recensisce due libri storici sulla “caccia alle streghe” appena pubblicati.

 

Inquisizione medioevale? No, nel Rinascimento le condanne più numerose.

Il suo giudizio a ristabilire la verità sul Medioevo è netto: «proprio durante il fiorire del Rinascimento si elaborarono idee e strumenti atti a perseguire le streghe, e fu in piena età moderna che si registrarono in Europa le condanne più gravi e numerose». Continua, «per la caccia alle streghe si può schematicamente delineare uno sviluppo in tre fasi differenti: un diffondersi sporadico di processi e condanne capitali che terminò intorno al 1550-1560; un incremento notevole tra quest’epoca e il 1660, fase che costituì l’apice della caccia in Europa; dopo questa data e fino alla metà del XVIII secolo si ebbe una diminuzione generalizzata dei processi, ma anche il loro arrivo in aree precedentemente risparmiate». I numeri non sono poi certo quelli propagandati dai vari Corrado Augias & Co: «la storiografia è in grado di proporre dati probabili: nell’intero periodo tra metà Quattrocento e metà Settecento le condanne alla pena capitale oscillano tra le 40mila e le 60mila, nonostante la pubblicistica in materia dia spesso cifre palesamente assurde, che arrivano addirittura a parlare di milioni di vittime».

 

L’Inquisizione si diffuse di più nell’area germanica protestantizzata.

E’ importante anche concentrarsi sull’area geografia maggiormente coinvolta in questa pratica, ovvero quella germanica e protestantizzata: «un’area, quella tedesca del Sacro Romano Impero, comprendente territori cattolici quanto protestanti, in cui la caccia alle streghe mieté il numero maggiore di vittime. È una disparità che colpiva anche i contemporanei, se il gesuita Friedrich Spee poteva scrivere, nella serrata critica alle modalità dei processi tedeschi espressa nella Cautio criminalis del 1631, che la Germania sembrava essere «tot sagarum mater»: «madre di così tante streghe». Circa la metà delle condanne capitali europee furono comminate in Germania». E la causa, continua la storica, fu sopratutto la Riforma e l’estrema frammentazione del potere politico: «Lutero e Calvino non sembrano aver dato molto peso alla stregoneria e nessuno dei due riformatori elaborò una forma di demonologia innovativa, ma il Diavolo esercitava a loro avviso un potere reale nel mondo; i riformatori facevano dunque dell’impegno contro Satana quasi un’ossessione. È indubbio che, essendo le streghe emissarie del diavolo e complici nei suoi misfatti, nel mondo riformato si ponevano le premesse per una «caccia» intensa e determinata».

I revisionisti anti-cattolici citano anche ossessivamente l’Inquisizione spagnola (area cattolica) come il capro espiatorio della caccia alle streghe. Ma la Montesano chiarisce: «Il paragone tra la Germania e la Spagna è istruttivo: nella penisola iberica, vittima di una secolare «leggenda nera», si ebbe in realtà un uso giudiziario della tortura assai moderato e un numero di vittime molto basso, se paragonato all’Europa centro-settentrionale; i tribunali erano infatti restii a comminare la pena capitale, preferendo generalmente condanne più blande. Inoltre, le accuse erano più simili a quelle tradizionali di magia, piuttosto che di stregoneria per così dire «moderna», cioè corredata di patti e omaggi demoniaci, volo magico, infanticidi e via dicendo». Quante furono le streghe condannate a morte in Spagna? «più di cento in Catalogna nei soli anni 1610-1625, ma venti-trenta sotto l’Inquisizione negli oltre cento tra 1498 e 1610. In totale le condanne a morte dovrebbero aggirarsi intorno alle 300». Ancora meno se l’autorità centralizzata fosse stata forte e capace di incidere.

Riassumendo dunque si può dire che il Medioevo ebbe davvero poco a che vedere con la “caccia alle streghe”, attività che in grandissima parte avvenne in ambito protestante. Il pensiero è decisamente simile a quello di Jean Dumont, uno dei maggiori specialisti mondiali sull’Inquisizione spagnola, il quale in quest’interessante intervista aggiunge un dato sulla presunta e “terribile macchina da morte” spagnola: «nell’epoca di maggiore voga della tortura, in Spagna, a Valenza, su duemila processi dell’Inquisizione, nell’arco che va dal 1480 al 1530, sono stati ritrovati dodici casi di tortura».

La redazione

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33 commenti a «Inquisizione? Questione protestante e rinascimentale», parla la storica Montesano

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  1. Giorgio P. ha detto

    Adoro quando si smontano le leggende nere!

  2. Andrea ha detto

    Che poi secondo me in fondo chi vede ovunque il diavolo non ha una Fede Molto Salda…

    Se uno Ha Fede, trovo avrà il giusto timore del diavolo e del peccato. Poi certo timore lo si deve avere, però la fobia può essere altrettanto dannosa dell’ignoranza o dell’ingenuità, e qui lo si è visto…

  3. Valerio ha detto

    Quanto amo questo sito?! 😀
    Siete grandi ragazzi!

  4. Hugo ha detto

    Buono a sapersi. Peccato che ormai l’espressione “è roba medievale” per intendere qualcosa di brutto o di sadico è di uso comune anche in televisione, giusto per sottolineare l’ignoranza generalizzata e la potenza delle lobby anticattoliche.

  5. gabriele ha detto

    si sa benissimo che in alcune zone focolaio di eresia la condanne a morte era circa l’1%, ma spesso la condannata veniva commutata all’ultimo momento
    inoltre nelle carceri dell’inquisizione ti portavano spesso pasti caldi, ti cambiavano le coperte una/due volte alla settimana e potevi prenderti delle ore d’aria
    l’inquisizione inventò inoltre l’arresto domiciliare (per domicilio a quei tempi potevi intendere anche la regione in cui abitavi)

  6. JaNaR ha detto

    che siano state 1000000 o soltanto 1 le vittime TORTURATE E AMMAZZATE in nome di un fantomatico dio e dell’ignoranza generata…… è e resta in ogni caso un crimine e una vergogna indelebile a cario della chiesa!

    • Karma ha detto in risposta a JaNaR

      Sono d’accordo che soltanto una tortura è già tanto per un essere umano. Tuttavia bisogna contestualizzare sempre gli avvenimenti e un tempo non c’era certo il sistema carcerario valido per chi commetteva infanticidi come gli eretici e le streghe facevano. A quel tempo si ragionava in altro modo, come oggi in America si ragiona ancora con la pena di morte. Questo è un danno a carico dell’evoluzione del pensiero umano. Tuttavia bisogna poi tenere conto dei milioni e milioni di religiosi massacrati e torturati sotto i vari terrorismi atei, come nell’Unione Sovietica (dove c’erano pure le università in cui si insegnava l’ateismo) e in Cina o in Corea del Nord. Dunque massacri in nome dell’ateismo a carico dell’ateismo. Non mi metterei quindi a fare gare di questo tipo perché perderesti sicuramente.

    • Paolo Cattani ha detto in risposta a JaNaR

      Ignoranza generata? Forse sì, ma, a quanto pare, soprattutto in “chiese” ed ambiti ben diversi da quelli cattolici. Per non parlare delle vittime dei (quelli sì) fantomatici “lumi” della ragione…

    • Alessandra ha detto in risposta a JaNaR

      Giustissimo. Ma allora la cosa vale per chiunque commetta atti simili. Inoltre sarebbe cosa buona STUDIARE le cose per come veramente stanno e non per come CERTA PROPAGANDA le ha rese note…

    • lorenzo ha detto in risposta a JaNaR

      Riesci a ragionare con la tua testa o procedi anche tu con il paraocchi dell’ideologia?

      In quel periodo il potere civile si basava sul fatto che l’autorità dei potenti dipendesse dal volere divino e quindi, ogni eretico, mettendo in discussione Dio, metteva in discussione la legittimità del potere civile: sono quindi i tuoi antenati laici e non la Chiesa che, sentendo barcollare le loro poltrone, bruciavano sul rogo gli eretici.
      E’ come se, quando fra un centinaio d’anni l’aborto tornerà ad essere considerato un omicidio, gli eredi delle tue idee attribuissero alla Chiesa la responsabilità delle centinaia di milioni di morti innocenti giustiziati con l’aborto.

    • FrancescO ha detto in risposta a JaNaR

      @ JaNaR: è un’affermazione apodittica, più che altro espressione di una rabbia personale. Mi dispiace che le cose non ti vadano bene.

    • a-ateo ha detto in risposta a JaNaR

      @janar,
      ma prima di condannare hai prima il dovere di capire…
      Domande:
      Quando, (per poi chiedersi perchè) l’Inquisizione inizia a uccidere gli eretici nella sua storia bimillenaria?
      Una piccolo consiglio: credo esista un sito “eresie.it” dove è possibile documentarsi senza fatica.
      Non sarai un povero “benpensante” che tenta, utilizzando Giordano Bruno,di far dimenticare le centinaia di MILIONI di morti provocati dall’ateismo comunista di Stato, teorizzato strategicamente da Marx,studiato tatticamente da lenin e applicato scientificamente dai vari stalin, Pol Pot,eccetera, eccetera di cui all’elenco dei famosi 606 atei del sito Uaar?

  7. Orbitalia ha detto

    teniamo anche presente che di solito le condanne degli eretici avvenivano per motivi sociali. Infatti erano i governanti ad avere tutto l’interesse che un eretico fosse tolto di mezzo, in quanto destabilizzatore dell’ordine sociale di una comunità.

  8. Vronskij ha detto

    Non voglio mettere in dubbio lo sbagliato stereotipo del Medio Evo, anzi all’opposto, e per questa ragione sono preoccupato circa la confusione dei dati anche tra quelli che lo contestano. Il Manifesto scrive che le condanne alla pena capitale oscillano tra le 40mila e le 60mila, in una tema simile pochi giorni fa Lorenzo ha portato un link di un intervista da Radio Maria dove le vittime erano intorno al 400, non ricordo bene il commentatore di questo forum che ha proposto il numero 5000, insomma si gioca con i zeri. Cosi difficile a dimostrare documenti a mano quanto era il numero reale?

    • lorenzo ha detto in risposta a Vronskij

      Quando si parla di inquisizione, spesso la si considera come una cosa unitaria, ma nella realtà non fu affatto così: c’è l’inquisizione spagnola, quella portoghese, quella romana… c’è l’inquisizione cattolica e quella protestante… c’è i braccio religioso e quello secolare… c’è la caccia agli eretici, alle streghe, ai marrani…

      Come vedi, se non si specifica esattamente di cosa si sta parlando, come ad esempio in questo articolo si parla di streghe o nell’articolo che ti ho linkato ci si riferiva a specifici inquisitori che hanno operato in determinati anni, si può benissimo parlare di 40-60 mila esecuzioni capitali, che molto probabilmente nel corso di quei secoli gli stati europei avranno eseguito, ed attribuirli esclusivamente all’inquisizione cattolica: poco importa se non è vero… qualche schizzo di fango rimane sempre.

  9. domenico ha detto

    vorrei ricordare che in Germania si svolsero 50 mila processi (la metà del totale) e che qui si svolsero tutti nei tribunali secolari.
    Anche in Francia i 10mila processi che si ebbero si svolsero in tribunali secolari.

  10. edoardo ha detto

    Ricordatevi che negli stati che oggi sono la germania, e all’epoca erano solo entità geografiche rette da sovrani in lotta l’uno con l’altro, tra il 1618 ed il 1648 c’è stata la Guerra dei Trent’Anni, la prima vera guerra europea, che ha coinvolto regni dalla Svezia alla Spagna e gli Stati dell’Italia del nord, e nel mezzo di questa guerra c’è stata anche la famosa peste del 1631-32, mirabilmente descritta dal Manzoni, la quale ha quasi dimezzato la popolazione.
    In quel periodo vigeva il principio del “Cuius Regio, Eius Religio”, cioè il popolo DEVE seguire la religione imposta da chi detiene il potere, ed in un sistema di staterelli frammentati qui è eretico chi segue la riforma protestante, e a 50 km da qui è eretico chi è cattolico.
    Dunque contestualizziamo la caccia alle streghe e la persecuzione contro gli eretici!
    In quanto all’Inghilterra di Enrico VIII, lì era ancora “meglio”: i protestanti venivano bruciati come eretici, e i cattolici impiccati come traditori per il rifiuto papale di concedere il divorzio per Anna Bolena.
    In quanto alla caccia alle streghe in Inghilterra, infine, ma credo anche nel resto degli stati europei d’allora, bisogna dire che i beni della condannata venivano confiscati e sottratti alla famiglia, e andavano al principe o duca locale.
    Questo spiega da solo molti processi per stregoneria dell’Inghilterra e Irlanda del 600, il caso classico: una vedova proprietaria terriera riceveva proposta di matrimonio dal signorotto locale. Se lei si rifiutava per tentare di tenere la proprietà del marito defunto, si imbastiva un processo per stregoneria ed il gioco era fatto. Questa dinamica giuridica successe svariate volte nell’allora regno d’Inghilterra, che all’epoca, mi pare, comprendeva anche l’Irlanda.
    Spesso dietro queste sciagurate pagine di storia giuridica, la religione entrava solo come corollario.
    Ricordo pure che i Viterbesi la notte del 1° gennaio 1172 distrussero la città di Ferento e massacrarono gli asitanti che non riuscirono a fuggire adducendo come scusa l’eresia, ma in realtà era una guerra di pura supremazia commerciale per il controllo dell’industria del ferro.
    (Se volete VEDERE una pagina di storia, visitate le rovine di Ferento, a 10 minuti di macchina a NE di VT, ne vale la pena!)

  11. Luca ha detto

    Curiosità: ma tutto quello che è scritto su http://it.wikipedia.org/wiki/Inquisizione è una buffala?

    • Viola ha detto in risposta a Luca

      Non lo so, non penso comunque che gli storici abbiano interesse a pubblicare su Wikipedia.

    • maurizio ha detto in risposta a Luca

      Si, luca, è tutta una bufala, hai letto sopra nel commento di Gabriele, che portavano anche le coperte calde agli inquisiti? Probabilmente i roghi erano semplicemente dovuti ad autocombustione della legna in periodi di particolare siccità (purtroppo qualcuno ci si addormentava sopra e bruciava incidentalmente). Le ruote chiodate originariamente erano state costruite per fini agricoli e usate -ma poco- nei tribunali dei sacerdoti. Anche il letto di chiodi, era una goliardata, così come le pinze e le tenaglie per le unghie che erano solo degli strumenti di manicure, purtroppo ancora piuttosto rudimentali….gli aculei per straziare i genitali probabilmente erano anch’essi degli strumenti agricoli ecc. ecc.

      • Laura ha detto in risposta a maurizio

        Simpatico. Mi piacerebbe però che gli eventuali sostenitori di leggende nere si appellassero agli storici, oltre che a Wiki. Mi fa piacere che non sia così 😉

      • J.B. ha detto in risposta a maurizio

        Penso che nessun cristiano di buon cuore tenda a nascondere, minimizzare o a giustificare le torture e le condanne… è scontato che sia sbagliato a priori, specialmente da chi si professa cristiano ed è uomo di Chiesa: Tuttavia è un dovere verso la verità e la giustizia, cercare la verità nella storia tra la storia, e questa ci dice che l’inquisizione non ha fatto milioni di morti ed era IL tribunale peggiore o malefico presente nello scenario medioevale e moderno. La tortura è stato il mezzo cinico e PIU’ FACILE per estrapolare informazioni, più o meno veritiere, per secoli… tutte le civiltà, nazioni, feudi e stati ne hanno fatto uso e nessuna/o, quasi, ne è esente… per cui non è una colpa o un’invenzione della Chiesa (che sia cattolica o di altra professione). Man mano che la civiltà è progredita (dove è progredita) ci si è accorti di quanto disumano, atroce e inutile sia la tortura e in molti paesi è stata abolita (in altri no), proprio per questo motivo, non per reazione alla Chiesa o indignazione per l’Inquisizione di vari colori. Io fossi in te, se pensassi che l’inquisizione è terribile, avrei il terrore di entrare in un tribunale contemporaneo, perchè è vero che l’inquisizione torturava (non così spesso come si crede) e bruciava (ancora meno di prima) ma è anche vero che gli arresti domiciliari, la condizionale, il verbale giuridico, la buona condotta, il diritto alla difesa, l’appello… sono invenzioni sue oppure derivano direttamente dal suo esercizio.

        • Maurizio ha detto in risposta a J.B.

          Francamente, certe affermazioni mi lasciano impietrito “se pensassi che l’inquisizione è terribile…” ma dovrei pensare qualcosa di diverso? qualcuno in questo sito pensa che non lo fosse? il diritto alla difesa di oggi è simile a quello che avevano gli eretici? Le donne moderne che vanno a curarsi dal ginecologo che usa su di loro un divaricatore vaginale, dovrebbero ringraziare gli inquisitori che usavano la pera vaginale per straziare le poverette che secondo loro avevano avuto rapporti con il diavolo? Oppure, oggi le donne dovrebbero aver terrore di andare dal ginecologo? Questa invenzione degli inquisitori dovremmo vederla come un progresso della medicina? Capisco che ciascuno sia innamorato delle proprie idee, ma un minimo di decenza di fronte alle mostruosità, penso che debba essere nelle capacità critiche di chiunque. E, non da ultimo, si ricordi che “la più selvaggia e duratura violazione dei diritti umani che la storia abbia visto” (8 secoli di inquisizione e l’avvallo di 80 papi “infallibili”) sto citando le parole di uno che si è definito “cattolico patriottico – Peter de Rosa – sono avvenuti sotto gli occhi di una divinità verso la quale, ammesso che esita, scusatemi, non mi sento minimamente attratto

          • domenico ha detto in risposta a Maurizio

            Vediamo se sei capace di citarmi qualcuno (intendo uno storico vero) o una fonte di prima mano dell’epoca in cui si parli della pera usata dagli inquisitori…

            Avanti..

            • Ugo ha detto in risposta a domenico

              Ma va! Fonti??? Gli storici possono dire quello che vogliono, Maurizio non ha bisogno né di fonti né degli storici per la sua verità.

  12. a-ateo ha detto

    @maurizio,
    guarda che il tizio che citi non è neanche su wiki…che è quanto dire…
    Non ti fare delle pippe mentali più grandi di te…
    E guarda che l'”avvallo” di 80 papi “infallibili” non esiste…
    E in fatto di infallibilità papale sei anche grossolanamente ignorante….

    • Maurizio ha detto in risposta a a-ateo

      Guarda, sono ignorante su quello e su molti altri argomenti, ma, nel mio semplice modo di ragionare, ritengo che la divinità che ha permesso l’inquisizione, abbia fatto una gran brutta figura (anche se Peter De Rosa non si trova su wiki).

      • lorenzo ha detto in risposta a Maurizio

        Purtroppo, chi ha permesso l’inquisizione, sono quelli come te.
        Sono quelli che, invece di basarsi su fatti accertati da documenti, davano ascolto e credito a raccontapalle per professione.
        Ma non abbatterti credendo di essere solo, sei in buona compagnia: ancor oggi ci sono tipi come te che credono che la terra sia piatta, che l’olocausto non sia mai avvenuto, che il regime comunista fosse il paradiso in terra…

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Maurizio

        Credo che la divinità che abbia permesso la libertà dell’uomo, di compiere il bene e il male, abbia fatto una splendida figura.

  13. a-ateo ha detto

    Peter De Rosa, ex sacerdote, oggi marito e padre, laureato all’Università Gregoriana di Roma, è stato per sei anni professore di etica e metafisica presso il seminario di …
    Questo è il “faro” che guida Maurizio nella notte del medioevo…
    E, probabilmente, Maurizio usa l’ex seminarista Odifreddi come fanalino posteriore per la marcia indietro….

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