Effetto Socci: demolizione della Chiesa dall’interno?

Antonio SocciAnche Antonio Socci ha commentato il referendum irlandese attraverso cui saranno legalizzate le unioni omosessuali. Alla disperata ricerca di un colpevole, prevedibilmente lo ha trovato in Papa Francesco, causa di tutti i mali del mondo secondo la corrente “cattolica” tradizionalista.

Poco importa se il suo vaticanista di riferimento, Sandro Magister (che ha già confutato l’accusa di Socci sulla presunta invalidità dell’elezione di Bergoglio facendo intervenire la canonista Geraldina Boni), abbia scritto che «lo stesso papa Francesco ha tuonato più volte contro le nozze gay, ma è come se parli al vento. “Non pervenuto”, si direbbe, a vedere come la grande stampa oscura ogni volta queste sue parole». Tutti gli interventi di Papa Bergoglio su questo argomento sono stati citati nel nostro apposito dossier. Il segretario di Stato Vaticano, mons. Pietro Parolin, ha affermato che il risultato del referendum irlandese «non è solo una sconfitta dei principi cristiani, ma di una sconfitta dell’umanità» (mons. Parolin ha preso posizione dopo l’incontro con Papa Francesco, il vaticanista progressista Luca Kocci ha scritto che Parolin è «uno dei prelati di Curia più vicini a Francesco, autorevole interprete del pensiero del papa»).

Nel suo ultimo articolo Socci resuscita il solito elenco della spesa di trite e ritrite accuse al Papa: Francesco avrebbe ridotto la Chiesa ad una «“agenzia religiosa” che sui grandi temi della vita si sottomette al diktat ideologico obamiano», quando invece tutti sanno quanto il Papa quotidianamente insista sulla bioetica della vita (avendo anche coniato il termine “cultura dello scarto” per indicare l’aborto, la ridefinizione del matrimonio e l’eutanasia), invitando addirittura le confessioni protestanti a non sottomettersi al pensiero comune, come ha fatto recentemente con l’arcivescovo luterano Antje Jackelen: «le tematiche attinenti alla famiglia, al matrimonio e alla sessualità non possono essere taciute o ignorate per timore di mettere a repentaglio il consenso ecumenico già raggiunto. Sarebbe un peccato se in queste importanti questioni si consolidassero nuove differenze confessionali», così come aveva detto nel dicembre scorso ricevendo una delegazione della chiesa luterana.

Francesco, secondo Socci, avrebbe «rinunciato al proselitismo e al “Dio cattolico” (“non esiste un Dio cattolico”, dice Bergoglio)». Ne sarà sicuramente contento Benedetto XVI dato che fu proprio lui ad avvertire: «La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione». E infatti Bergoglio ha ripreso esattamente il pensiero del Papa emerito: «La Chiesa non cresce nel proselitismo; Benedetto XVI ce lo ha detto; ma cresce per attrazione, per la testimonianza, per la predicazione. Quando la Chiesa perde questo coraggio apostolico, diventa una Chiesa ferma. Ordinata, bella; tutto bello, ma senza fecondità, perché ha perso il coraggio di andare alle periferie, qui dove ci sono tante persone vittime dell’idolatria, della mondanità, del pensiero debole». Anche su questo abbiamo riflettuto nel nostro dossier, raccogliendo tutte le dichiarazioni in merito di Francesco. Per quanto riguarda il “non esiste un Dio cattolico”, è una frase che non compare in alcun pronunciamento ufficiale (tranne un’intervista, rifiutata dalla Santa Sede, a Scalfari, il quale oltretutto ha ammesso di averla manomessa facendo dire al Papa frasi che non aveva detto).

Il giornalista di Libero, come sempre, ha anche attaccato Francesco accusandolo di sincretismo religioso (questa volta ha tirato fuori addirittura «l’ecumenismo massonizzato di Bergoglio»!), quando invece proprio nell’Evangelii Gaudium il Pontefice ha messo in guardia dal «sincretismo conciliante», definito come una forma di «totalitarismo», ricordando che la vera “apertura” «implica il mantenersi fermi nelle proprie convinzioni più profonde, con un’identità chiara e gioiosa». Non stancandosi inoltre mai di ripetere, alla faccia del sincretismo, che Gesù lo si incontra solo «nella Chiesa, nella nostra Santa Madre Chiesa Gerarchica», che «non si può annunciare Cristo senza la Chiesa». Nel suo viaggio in Albania ha infine ricordato: «non si può dialogare se non si parte dalla propria identità. Ognuno di noi ha la propria identità religiosa, è fedele a quella. Ma il Signore sa come portare avanti la storia. Partiamo ciascuno dalla propria identità, non facendo finta di averne un’altra, perché non serve e non aiuta ed è relativismo».

L’elenco dei “peccati” del peccatore Bergoglio, condannati dal teologo Antonio Socci, si conclude con la denigrazione della prossima enciclica -nella qual Francesco invita a mettere al centro della società l’uomo e non il profitto-, riducendola a consigli sulla «spazzatura differenziata e pipponi assistenziali sui poveri». Nemmeno il peggior anticlericale si sarebbe ridotto ad un’accusa talmente insulsa.

Non può nemmeno mancare la solita  nostalgia dei bei tempi che furono, un classico del tradizionalismo conservatore: Socci rimpiange la messa in latino e la liturgia in voga prima del Concilio Vaticano II, la cui sostituzione con il novo ordo (il rito della Messa che tutti seguiamo oggi, in italiano) avrebbe fatto precipitare la Chiesa nel baratro. Un’enorme rivisitazione storica e sociologica condita, come sempre, con l’infinito elenco di citazioni prelevate senza contesto da frasi di innumerevoli santi e personaggi storici, il tutto per arrivare a teorizzare «un “papa emerito” autorecluso in Vaticano e “un vescovo vestito di bianco” che viene acclamato da tutti i nemici di sempre della fede cattolica». Certo, è chiaramente inusuale la presenza di Benedetto XVI in Vaticano, ma sappiamo bene che è stata una sua libera scelta, come ha ribadito anche recentemente criticando duramente chi teorizza complotti sulla sua abdicazione. Per quanto riguarda l’acclamazione di Francesco da parte di molti anticlericali, sappiamo invece che è una sorte che tocca da secoli, purtroppo, anche a Gesù: quanti anticattolici acclamano e hanno acclamato la sua figura contrapponendola a quella della Chiesa o quella di un Pontefice? E’ colpa dell’ambiguità di Gesù? O è una indebita strumentalizzazione? Oltretutto, anche Lui parlò spesso degli ultimi e degli emarginati, chissà se Socci ritiene anche quelli evangelici dei «pippotti assistenzialisti ai poveri».

Paolo VI denunciò “coloro che tentano di abbattere la Chiesa dal di dentro”. A noi sembra sempre più che il giornalista di Libero, sicuramente in modo inconsapevole, stia facendo lo stesso tanto convinto, com’è, che questo sciatto antipapismo verso il successore di Pietro sia un’opera valida per la verità e per la fede cattolica. Ben lontano dal riuscirci, tuttavia, non solo per il fatto che non ne azzecca una ma anche perché, guardando i commenti che girano sui social network, appare sempre più criticato e sempre meno apprezzato (oltre che completamente ignorato dalla Chiesa e dai cosiddetti “ratzingeriani”).

La redazione

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71 commenti a Effetto Socci: demolizione della Chiesa dall’interno?

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  1. Max ha detto

    Out of Topic

    Se qualcuno di voi ha un account su Facebook, puo’ provare a supportare il sito delle Sentinelle in Piedi? oggi stanno ricevendo una grande quantità di insulti e critiche superficiali.

    • Linda ha detto in risposta a Max

      A proposito di questo c’è un gruppo facebook che sta preparandosi ad inondare domani la bacheca delle Sentinelle con immagini di gattini (?!?!?!)….non so se ridere o piangere…..se volete verificare allego il link https://www.facebook.com/events/1593631324187069/

      Tornando al topic ringrazio per il prezioso lavoro di informazione che sempre fate. Io credo che Socci e tutti coloro che lo sostengono non si rendano conto che queste continue critiche pubbliche alla figura del Papa non sono una forma di correzione fraterna per aiutare la Chiesa nella crescita, ma, al contrario, minano l’unità e danno scandalo…

    • Dario* ha detto in risposta a Max

      Personalmente lo ritengo tempo sprecato, facebook (ed in particolar modo quello in lingua italiana) è un’autentica fogna (per non dire di peggio)

    • Marco S. ha detto in risposta a Max

      Vedro’ come posso fare per sostenere le Sentinelle.
      Ai tempi, nei siti internet, c’era l’indirizzo di “abuse” per segnalare appunto gli abusi.
      Se no si puo’ cominciare a querelare oppure, mi si passi l’eventuale incompetenza in merito, rendere privato il sito e far partecipare soltanto coloro a cui si e’ concessa “l’amicizia”.

      Comunque, a mio giudizio, le persone di cui stiamo parlando, manifestano un atteggiamento che non qualifico.
      Si ha questo atteggiamento, quando si aggredisce con piu’ ferocia l’avversario, nel momento in cui si pensa di averlo vinto.
      Mi pare un po’ come fanno le iene…non quelle della TV, ma quelle della savana…che prendono coraggio quando la preda e’ ferita e sembra loro stia per soccombere.
      Le persone magnanime, qualunque ideologia abbiano, le riconosci anche in questi momenti.
      Ed anche gli altri li riconosci molto bene…

      Purtroppo per loro non hanno ancora vinto, ne’ in Europa, ne’ tantomeno in Italia.
      Diciamo che i cattolici potrebbero essere arrivati Dunkerque: c’e’ pero’ ancora ampio modo di vincere la Battaglia d’Inghilterra e sbarcare in Normandia, se mi si passa la metafora storica.
      Non ci scoraggiamo certo ora, che siamo solo agli inizi….

      Per restare in tema storico-militare non riesco ad evitare una bellicosa citazione: “Combatteremo sulle spiagge, combatteremo sui luoghi di sbarco, nei campi, nelle strade e nelle montagne. Non ci arrende­remo mai” (W. Churchill).

      Noi cattolici, che fondiamo ancora la legge sul giusnaturalismo, siamo convinti che essa non possa disporre di tutto o del contrario di tutto, a capocchia del primo legislatore che passasse.

      A nostro giudizio un matrimonio che sia fondato su qualcosa di diverso dall’unione stabile tra uomo e donna, e’ “sine causa”, perché, pur rispettando noi i sentimenti di tutti, non crediamo essi necessitino del matrimonio per sorgere e per essere consolidati. Il matrimonio e’ per la societa’, non per gli individui.
      Non riusciamo quindi in alcun modo ad equiparare l’utilita’ sociale dell’unione stabile uomo-donna a nessun altra.
      Questo credo debba essere chiaro a tutti.

      A nostro giudizio, una maggiore serieta’ avrebbe addirittura imposto l’abolizione del matrimonio civile, piuttosto che far passare il cosiddetto “divorzio breve” che, di per se’, fa gia’ “a pugni” con la funzione dell’istituto del matrimonio(cioe’ incoraggiare la stabilita’ del legame).

      Questi mi paiono i concetti razionali che debbono essere riportati all’attenzione dell’opinione pubblica, dopo tanti “voli pindarici” che forse pero’ con Pindaro non c’entrano molto.
      Sono convinto che non si faccia molta strada, fondando l’ordinamento giuridico sui puri desideri degli individui e su concetti travisati.
      E se saremo veramente costretti a percorrere fino in fondo questo inqualificabile tratto di strada, sono convinto che alla fine si dovra’ per forza rimettere comunque in discussione tutto.

      • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

        Il link per segnalare gli abusi c’è anche su facebook solo che le offese alla religione ed al Dio cristiani non sono visti come cose da censurare dai moderatori italiani (ho già avuto qualche esperienza in proposito), mica per niente l’ho definito fogna. Per quanto riguarda le querele dipende da chi ti trovi difronte, rischi pure che ti ridano in faccia.
        Per il resto trovo condivisibile ciò che hai scritto anche se ai miei occhi c’è troppo ottimismo al suo interno (ma non farti influenzare da me, posso ben essere io ad essere troppo pessimista, la cosa non mi stupirebbe affatto)

        • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

          I confronti umani hanno le loro fasi alterne, ma spesso chi decide la vittoria e’ lo sconfitto (nel momento in cui si convince di essere tale).
          Anche a Dunkerque molti inglesi erano convinti che sarebbero diventati presto una colonia tedesca.
          Ma per fortuna non tutti.

          Si ricordi che la verita’ e’ figlia del tempo.
          Se uno crede alla verita’.

          • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

            Ti assicuro che mi piacerebbe avere il tuo ottimismo ma proprio non mi riesce, onestamente la mia impressione è che il tuo esempio calato ai giorni nostri vedrebbe gli alleati armati con pistole ad acqua e gavettoni. Per il resto sono dell’idea che nulla sia impossibile a Dio, ma solo a Lui, umanamente non vedo spiragli

            • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

              Hai fatto una descrizione abbastanza pertinente della British Expeditionary Force a Dunkerque 🙂

              Comunque non e’ detto che il referendum in Irlanda possa rivelarsi una lezione salutare nell’ambito del a questo punto auspicabile sinodo sulla famiglia.

              Nel referendum irlandese la Chiesa Cattolica probabilmente non si aspettava una vittoria del no, ma sicuramente nemmeno una sua sconfitta cosi’ ampia.
              La cosa interroga assai.

              Del resto se non si “combatte”, come mi pare non abbia fatto la Chiesa da 20 anni a questa parte, compresi noi suoi membri, puoi avere anche le armi laser ed i siluri fotonici, ma perdi lo stesso.

              Mi pare che sulla questione del matrimonio omosessuale, la Chiesa si sia un po’ assopita.
              Inizialmente considerandolo come una stravaganza, per dirla nel modo meno offensivo possibile.

              Poi, cullandosi nell’illusione che, almeno nei paesi con ancora una forte componente cattolica, la sua adozione venisse fortemente contrastata (come in effetti e’ avvenuto in alcuni di essi, fino ad oggi, Italia compresa).
              Nel frattempo forse si sperava se ne evidenziassero i limiti nei paesi “piu’ avanzati” che lo stavano gia’ sperimentando.

              E’ chiaro che quello che e’ avvenuto in Irlanda pesa assai, anche tenendo conto dell’astensionismo, comunque oggettivamente non elevato per la medie dei referendum in Europa.
              Un conto infatti sarebbe stato “costituzionalizzare” il matrimonio omosessuale con numeri risicati, un conto con questi numeri: politicamente e’ molto diverso.

              Bisogna ricominciare dalla fondazioni ,dall’ABC
              Comunque avendo la chiesa la logica e la razionalita’ dalla sua, l’opera si presenta lunga, ma coronata da successo.
              E se hanno avuto successo coloro che non avevano dalla loro queste cose….

              Se, come dichiarava sprezzante agli inglesi l’eroe dell’indipendenza statunitense John Paul Jones “Non abbiamo ancora cominciato a combattere !”……….beh, forse e’ ora di cominciare a farlo….!

              • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

                Speriamo 🙂

              • gladio ha detto in risposta a Marco S.

                Cominciare dall’ ABC, questo è fuori discussione; ma quello che a mio avviso è da cambiare è il ” modus operandi” della Chiesa.

                Se in tempo di guerra si perseguono le stesse strategie che si adottano nei tempi di pace non si caverà mai un ragno dal buco.

                Ed in guerra siamo; i pronunciamenti sui temi etici non devono più essere, in momenti come questo, appannaggio pressochè esclusivo delle alte gerarchie ecclesiastiche, anche se vengono divulgati dai media; ma è indispensabile perseguire un’ azione di sensibilizzazzione capillare: azione che deve essere portata avanti da ogni semplice parroco in ogni parrochia tramite gli ordinari sermoni domenicali, cosa questa che non sta affatto avvenendo. In poche parole: i nostri pastori agiscono ancora con le strategie del ” tempo di pace” e di questo passo non si va da nessuna parte considerando anche il fatto che ormai l’ istituzione pubblica preposta all’ educazione dell’ infanzia ( la scuola) sta passando armi e bagagli al “nemico”.

                Parroci, per l’ amor del cielo, svegliatevi!, noi laici possiamo ( e dobbiamo ) fare la nostra parte, possiamo fare le “Sentinelle” ,i “Manif pour tous”, pregare, ma la punta di diamante siete voi e se in momenti come questo il vostro aproccio pastorale rimane quello di trent’ anni fa qui finisce male davvero.

    • Sophie ha detto in risposta a Max

      Purtroppo questo è il processo della nostra civiltà: da Gesù Cristo e Vendola.

  2. Antonio ha detto

    Con mio rammarico constato che siete Papolatri, senza alcun rispetto per la vera funzione del Papa. Se l’aveste a cuore capireste che qualcosa non va in Bergoglio. E anteponendo la vostra papolatria al magistero andate contro Cristo stesso! Prima la verità, poi il Papà. Nemmeno il trattamento che ha riservato ai parenti di Asia Bibi vi ha scosso! Assurdo! Li ha ignorati. Ha dedicato più tempo a Emma Bonino. Se aveste a cuore veramente il Papa come vicario di Cristo lo critichereste. Invece difesa ad oltranza.

    • FREEZER75 ha detto in risposta a Antonio

      Forse non va qualcosa in te

      Ma di sei mica Socci in persona?

    • gladio ha detto in risposta a Antonio

      Se c’è qualcosa che “non va” nel Papa, cioè, tradotto :” non è all’ altezza del suo Ufficio”, significa che lo Spirito Santo, quando lo ha scelto, ha preso una cantonata.

      Evidentemente gli Spiriti Santi non sono più quelli di una volta…

      P.S: Cose dell’ altro mondo ragazzi, cose che se uno non le leggesse non ci crederebbe…papolatria…
      Senta bonuomo, vada a farsi papolatrare sul sito di Socci e che Dio l’ assista.

    • Marco S. ha detto in risposta a Antonio

      Sancta Simplicitas !

      A parte che non immagino come si possa fare una conversazione estemporanea in Piazza S.Pietro, con un papa che mastica male l’inglese ed interlocutori che, oltre a questa lingua, conoscono solo l’urdu.

      Comunque se io fossi papa, in questo caso farei le piu’ altre pressioni occulte sul governo pakistano, ma terrei un profilo basso sul piano delle mie uscite pubbliche, compreso non enfatizzare troppo l’incontro pubblico con i familiari della sig.ra Bibi (magari incontrandoli in privato in assoluto riserbo).

      La sig.ra Bibi, anche se sembra folle dirlo, e’ ad un passo dalla forca, con uno stato pakistano che rischia di essere messo con le spalle al muro da un opinione pubblica fanatica e violenta (tanto per sfiorare anche il tema dell’esistenza dell’islam moderato e, soprattutto, del suo peso all’interno del mondo islamico).

      E’ impensabile che il lo stato pakistano possa fare qualcosa per Asia Bibi, se passasse presso la sua opinione pubblica come diretta conseguenza di pressione vaticana.

      • gladio ha detto in risposta a Marco S.

        Ottima lezione di diplomazia internazionale, Marco!

        Ringraziamo quindi il buon Dio che ad occupare il soglio di Pietro ci sia Bergoglio e non il signor Antonio
        ( Socci? ) od altri come lui lesti di lingua ma tardi d’ ingegno.

  3. Angelo ha detto

    Io invece cerco qualcuno che abbia un profilo FB da poter inviare questo articolo a Socci, visto che nella sua pagina ci sono solo commenti pro Socci e mai uno contro, per capire se è lui che pubblica solo quelli pro…

  4. Angelo ha detto

    Io più volte ho tentato di dialogare con Socci ma purtroppo mi ha sempre risposto maleducatamente, non pubblico le parole con cui sono stato insultato perchè non sono degne non solo di un cristiano ma neanche di un essere umano che ha ricevuto una educazione.
    Siamo veramente arrivati alla frutta…

  5. Jack ha detto

    E’ stato piacevole leggere la citazione di UCCR sull’articolo di Avvenire di oggi, l’altro giorno eravate citati dal Manifesto: http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Pedagogia-gender-Pi-di-sessanta-studi-ne-spiegano-i-rischi-.aspx

    • Marco S. ha detto in risposta a Jack

      Unione Cattolici Razionali, non Razionalisti.
      I “Razionalisti” sono i dirimpettai 🙂

  6. Livio ha detto

    preferirei inserirmi nel mezzo, non approvo tutta questa acredine nei confronti del Pontefice, cosi come mi nausea la viltà di tanti prelati che stanno svendendo la dottrina per un pugno di lenticchie

    • Angelo ha detto in risposta a Livio

      Cosa intendi per svendere la dottrina per un pugno di lenticchie? La dottrina è sempre la stessa.

      • Livio ha detto in risposta a Angelo

        svendere i valori inseriti nel Catechismo intendo.

        • Angelo ha detto in risposta a Livio

          Io penso che nessuno sta svendendo i valori del vangelo, il problema è l’aderenza di questi valori dai singoli cristiani. Nessuno svende nulla. Ci dobbiamo chiedere io aderisco ai valori cristiani? Io non vedo nessuna svendita, anzi, con Papa Francesco si è ritornati a parlare dela diavolo, della confessione, dei sacramenti, della famiglia, della misericordia, con un linguaggio che non altera la dottrina ma che è compresa da tutti. Perchè il cristianesimo è religione universale e non solo per pochi…

          • GiuliaM ha detto in risposta a Angelo

            Per esperienza personale, posso dire che purtroppo ho visto sacerdoti che svendono (e hanno svenduto) la dottrina. Negli scorsi anni ho assistito alle seguenti scene:
            – comunione a divorziati risposati
            – un prete che dice in una predica di non credere che Gesù sia risorto
            – catechisti che insegnano che tutte le religioni sono uguali, basta credere in qualcosa
            e altri comportamenti simili. Tutto questo ha avuto origine da sacerdoti più interessati alla “stima” di un certo gruppo di parrocchiani che alla Verità. Risultato? Esodo in massa dei non appartenenti ai pochi “estimatori”, nelle parrocchie che hanno adottato queste misure “moderne”.
            Più che sul povero Bergoglio (che, sebbene sia il Papa, NON rappresenta la totalità della Chiesa), io direi di concentrarsi su questo tipo di figure che minano la Chiesa “dal di dentro”, se proprio si vuol fare denuncia.

            • Dario* ha detto in risposta a GiuliaM

              Abbastanza condivisibile come post (anche io di storture ne ho viste tante) però più che essere il Papa a non rappresentare la totalità della Chiesa credo che la questione si dovrebbe porre sul fatto se queste persone ne facciano realmente parte (della Chiesa) e in quale misura

            • Marco S. ha detto in risposta a GiuliaM

              Giulia: “Più che sul povero Bergoglio (che, sebbene sia il Papa, NON rappresenta la totalità della Chiesa), io direi di concentrarsi su questo tipo di figure che minano la Chiesa “dal di dentro”, se proprio si vuol fare denuncia”

              Vorrei solo osservare che il Papa non deve “rappresentarci”, ma deve guidarci e a noi compete il dovere di sostenerlo e, se proprio abbiamo qualche perplessita’, esprimerla con il dovuto rispetto per non minarne l’autorita’.
              Perche’ la sua autorita’ ed il suo prestigio non sono fini a se stessi, ma sono al nostro servizio.
              Lasciamo che siano gli anticlericali a provare a fare questo lavoro !
              Per gli stessi motivi, evito di definire il papa un “poverino” e di chiamarlo per cognome come se fosse un qualunque pinco pallo.
              Vedra’ che ne guadagneremo anche in autostima 😉

              Per il resto sono d’accordo.
              Anche in occasione del referendum in Irlanda, parecchi prelati locali(persino un vescovo) hanno dato segni piu’ o meno evidenti di “sbarellamento” rispetto alla dottrina.
              Viste le conseguenze ormai catastrofiche, penso che queste situazioni siano sempre meno accettabili all’interno della Chiesa, perché ne travisano e ne confondono la testimonianza, anche agli occhi di molti laici, che magari avrebbero potuto essere dei potenziali convertiti.
              Senza contare lo scandalo dato ai credenti, come forse prova anche il risultato del citato referendum.

              A mio giudizio bisogna tagliare i rami secchi, sia dal lato “progressista” che dal lato “tradizionalista”, per salvaguardare la parte vitale della chiesa, quella che non ha paura di essere “pochi”, pur di restare nella Verita’, ne’ di confrontarsi con gli avversari del XXI secolo, non con quelli del XIX….

            • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a GiuliaM

              un prete che dice in una predica di non credere che Gesù sia risorto
              catechisti che insegnano che tutte le religioni sono uguali, basta credere in qualcosa

              No scusa ma questi vanno scomunicati seduta stante!!! Un prete che dice di non credere alla reusrrezione e catechisti che dicono che tutte le religioni sono uguali??????

              • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                Ripeto: scomunica immediata.

                Sulla comunione ai divorziati risposati bisognerebbe attendere cosa deciderà la Chiesa in futuro.

                • Raffaele Vargetto ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                  La Chiesa non potrà, con qualunque papa, contraddire le parole di Gesù: ” Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio “( Mc 11,12 ). E’ dottrina della Chiesa, che non può mutare col mutare dei tempi, che chi si comunica in stato di peccato mortale commette sacrilegio. L’adulterio è peccato mortale. Chi passa a nuove nozze, dopo un primo matrimonio sacramentale, secondo la Parola del Signore è adultero. E questa verità vale anche nel 2015, pur rendendomi conto della sua impopolarità, fuori e dentro la Chiesa.

              • Marco S. ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                “Un prete che dice di non credere alla reusrrezione e catechisti che dicono che tutte le religioni sono uguali”

                Sono d’accordo, Massimiliano.
                Stento a credere che qualcuno possa essere salito all’altare con i paramenti a pronunciare una coglioneria del genere in una chiesa cattolica.
                Con idee simili, in teoria non avrebbe dovuto nemmeno entrare come semplice fedele, altro che guidare la preghiera e celebrare i sacramenti !

                • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Marco S.

                  Stento a credere che qualcuno possa essere salito all’altare con i paramenti a pronunciare una coglioneria del genere in una chiesa cattolica.

                  No, non una coglineria, una BLASFEMIA del genere!!! Ma ci rendiamo conto che ha detto di non credere nel fondamento stesso della nostra fede? Ma la gente che idee si farà a sentire UN PRETE (!!!!!!!!!!!!!!!!!!) dire queste cose??

                  • Marco S. ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                    Vedo che tu sei piu’ generoso.
                    In Toscana so che c’e’ la bischerata, e poi viene l’ultimo stadio della coglioneria.

                    Dove si collochi in questa scala la blasfemia non lo so, anche se ovviamente trovo perfettamente pertinente il termine.
                    Certo che si’ e’ una blasfemia !
                    Ma si puo’ anche essere blasfemi senza essere proprio del tutto cretini, come invece avviene in questo caso.

            • Laura ha detto in risposta a GiuliaM

              Armati di registratore e denuncia questi preti al vescovo, non c’è altra cosa da fare.

              • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Laura

                Parole sante Laura!!!! E che diamine, tra un po’ avremo dei preti che sostengono che MAOMETTO era veramente il sigillo dei profeti e che Gesù non era DIO ma un semplice profeta! Queste cose non possono passare, e lo dico con la massima serietà.

                Ovviamente se ci fosse ancora l’inquisizione non denuncerei quel prete perché non vorrei sentirmi colpevole di quanto gli succederebbe, ma ora non ci sono più quei problemi grazie a Dio, e una scomunica se la merita tutta gente del genere.

            • Eli Vance ha detto in risposta a GiuliaM

              Comprendo che ci vuole coraggio, ma nel caso specifico è necessario, preferibilmente con dei testimoni di buon senso che abbiano sentito l’omelia o quello scherzo di catechismo, comunicare tutto al vescovo per quanto riguarda l’operato del prete, e al sacerdote per quanto riguarda quel catechista.

            • Dario* ha detto in risposta a GiuliaM

              Io invece penso che la prima cosa da fare sarebbe di parlare direttamente coi diretti interessati e solo in un secondo tempo, se necessario, coinvolgere altre persone. Il Vangelo insegna:
              “Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.”

  7. lello battaglia ha detto

    E’ triste vedere un testimone valido come Socci “perdere la testa” così. Queste cose ti fanno pensare alla presenza di meccanismi insiti in alcune espressioni di cristianesimo che fanno in automatico scivolare le persone verso forme sottili di delirio e egocentrismo. Cosa attesta che si sta amando e ascoltando Dio e non invece se stessi e il proprio ego? Ogni tanto Socci se lo chiede?

    • Angelo ha detto in risposta a lello battaglia

      Quello che Socci sta facendo è stato fatto da molti pseudo cristiani. La linea è molto sottile, chi mi assicura appunto che sto seguendo Dio e non me stesso? Sicuramente un certo equilibrio umano spirituale, basta poco dare nel fideismo o nel razionalismo, se leggete quello ch scrive Socci è sempre qualcosa che gira intorno a lui, espressioni del tipo “il mio articolo”, “lo avevo gia scritto e si è avverato” e poi per non parlare della sua lotta ideologica contro il papa, il che significa che non solo non conosce il papa, in quanto il papa non è quello presentato dai media ma lui ha una idea del papa. Questo appunto si chiama idealismo in filosofia è colui che pensa che la verità è nella sua testa, invece la verità è la’deguamento dell’intelletto alla realtà. Quale è la realtà? Che papa Francesco è papa. Stop… Tutto il resto si trova solo nella testa dI Socci.

  8. Salvatore ha detto

    Mi dispiace che ci siano solo 5 stelle, quest’articolo ne meritava almeno il triplo !!!!!

  9. Dario Bazec ha detto

    Non mi invii altre e-mail, altrimenti saranno cestinate.
    Pozdravim
    Dario Bazec

  10. giovannidb ha detto

    Scusate ma il vostro attacco a Socci, descrittto da voi come un pazzosquilibrato che vuol demolire la Chiesa, mi ricorda il fatto che nel regime totalitario sovietico che criticasse il Partito, o il Capo, veniva accusato di essere pazzo e rinchiuso in manicomioSoccci avrà anch torto, ma lui si limitaa constatare dei fatti. Non è certo lui che autodemolisce la Chiesa dall’interno. Quanti nel mondo, es. nelle Filippine, in Venezuela, in Irlanda, in India, sanno chi è Spccci e leggono le sue parole? Invece TUTTTO IL MONDO sente ogni ggiorno le prole del PAPA , da chi sono per giudiare al fatto ch legge solo La Repubblica.
    C’è una autodemolizione dall’interno della Chiesa cttolica è vero, ma questa è iniziata prima che Soccci sapesse leggere e scrivere, e oggi è arrivata al suo culmine. E’ la gerarchhia cattolica che sta autodemolendo la Chiesa.
    Stupido prendersela col “pazzo” di turno in questo caso Socci, se i cosiddetti “savi” che stanno al governo della Chiesa (ultimno ma non ultimoMOns.Paglia di Sant.Egidio che ha lasciato un buco di milioni nella sua diocesi e ha scritto una “storia della povertà!!!!) se dicevoi cosiddetti savi governanti della Chiesa mostrano ogni giorno di più di essere degli ipocritoni.

    • Boomers ha detto in risposta a giovannidb

      Scusa giovanni, mi citi esattamente in quale punto del testo c’è l’accusa a Socci di essere un pazzo squilibrato?

      Parli di regime totalitario per un articolo che critica il comportamento di un giornalista che scrive da due anni soltanto contro il Papa…mi sembra che il livello tra le tue accuse e quelle di Socci sia esattamente lo stesso.

      L’autodemolizione della chiesa da parte della gerarchia non è mica cominciata da Giuda e dal tradimento di Pietro? Il fenomeno socciano è invece più una delle tante piccole eresie gnostiche che si sono prodotte nella storia del cristianesimo…

    • Dario* ha detto in risposta a giovannidb

      Certo che Socci non può demolire la Chiesa dall’interno, però cerca di farlo dall’esterno, dove lui stesso si è posto. Purtroppo ci sono anche persone che la demoliscono dall’interno ma in tutta onestà includere il Papa tra questi è davvero risibile

    • Angelo ha detto in risposta a giovannidb

      Io non attacco nessuno, mi limito solo a parlare della mia esperienza personale con Socci. Posso anche dirti se non ti basta che Socci ad una email che io gli ho inviata mi ha risposto in maniera maleducata ed arrogante, come mai? Non si capisce. E poi basta con quest astoria che Socci non legge nessuno e il Papa è conosciuto a livello mondiale. E’ vero il papa è conosciuto a livello mondiale, ma di cosa lo accusiamo? Di esser vissuto per una vita in mezzo ai poveri e che come diceva Madre Teresa di Calcutta la più grande povertà che ha visto a Roma è proprio quella dell’amore. Quindi accusiamo il Papa di comportarsi come si è comportato Gesù. Che differenz ac’è tra il papa che incontra un trans e Gesù che parla con l’adultera? A mio avviso nessuno. O il Papa che chiama la Bonino e Gesù va a casa di Zaccheo. Per me non c’è differenza, anzi c’è aderenza al Vangelo, cosa che forse noi non siamo in grado di fare perchè troppo puritani. E poi per terminare, non venitemi a dire che prima che papa Francesco venisse eletto nessuno ha mai detto o mai pensato che la Chiesa ad esempio era ricca, che un pò di cose si dovevano cambiare e roba del genere, tutti lo abbiamo pensato. Ora che Papa Francesco finalmente sta facendo qualcosa per cambiare la chiesa, senza toccare nulla del magistero ed essendo in piena continuità con i suoi predecessori tutti lo accusano. Il Papa quando non parla ex cathedra può comportarsi come vuole, ha un suo stile, e lo può liberamente seguire…
      Quindi ben vengano le critiche al papa perchè vuol dire che si avvicina sempre di più allo stile del Cristo odiato e ucciso…

  11. giovannidb ha detto

    Invece di focalizzarvi sui “nemici” dichiarati di papa Francesco, fareste bene ad approfondire il male che fanno alla Chiesa e anche a papa Francesco i cosiddetti “amici”
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-rivoluzione-sessuale-nellaula-della-gregoriana-12778.htm#.VWV_b51UZZc.facebook

    • Boomers ha detto in risposta a giovannidb

      Questi stanno all’estremo opposto, bisogna focalizzarsi su entrambe le ideologie auto-distruttive della Chiesa: tradizionalismo e progressismo.

  12. danieles ha detto

    Ho letto l’articolo di Socci su Libero e sono rimasto basito; un misto di cose inventate, strumentalizzate volutamente. Sostenere che quanto avvenuto in Irlanda sia responsabilità del Santo Padre è quanto di più falso e volutamente superficiale; fare finta di non vedere la grave crisi della Chiesa Cattolica in un mondo secolarizzato, crisi iniziata già prima del Concilio e proseguita sotto i pontificati recenti, darne la responsabilità all’attuale Pontefice è quanto di più falso, offensivo ed inoltre per nulla cattolico ( visti anche i modi offensivi e poco rispettosi). Contrapporre a questo pontificato i Pontefici precedenti ( come se prima la Chiesa cattolica vivesse in tempi straordinari) è quanto di più sbagliato e insensato; questi grandi uomini cercano di fare il massimo in un periodo davvero complicato per la Chiesa, per tanti motivi. Mi consola il fatto che questo ex giornalista sia seguito da pochissime persone e non venga oramai neanche citato nelle testate giornalistiche e televisive. Anche il suo misero ultimo tentativo di fare notizia, con la balla della nullità dell’elezione di Francesco ripetuta alle Iene su Mediaset,è stato liquidata velocemente.

    • Norberto ha detto in risposta a danieles

      Mi concentro su quanto dici rispetto al tentativo di Socci di contrapporre i precedenti pontefici a Francesco: è veramente una cosa meschina che certamente farà soffrire il nostro amato Ratzinger che più volte comunque è intervenuto per prendere le distanze (due volte direttamente e tante altre volte tramite il suo segretario personale, mons. Georg). Socci combatte anche contro Ratzinger, non solo contro Francesco e la Chiesa attuale.

    • giovannidb ha detto in risposta a danieles

      Non consolarti troppo Daniels perchè all’estero, in Inghilterra , Francia Stati Uniti ci sono giornalisti molto seguiti e ben più
      letti ed autorevoli di Socci che dicono le stesse cose di Socci. Alcuni siti sono talmente critici contro Bergoglio che in confronto Socci è un moderato.
      vedi per esempio il seguitisssimo sito di Mundabor.

      • danieles ha detto in risposta a giovannidb

        Mi fa stare tranquillo il fatto che le balle di Socci non abbiano alcun seguito. Altra cosa sono le critiche costruttive nei confronti del Papa, che ci possono stare ( ci mancherebbe), ci sono sempre state e ci saranno. Anzi tali critiche sono state incoraggiate dallo stesso Pontefice.
        Gli articoli di Socci invece sono un misto di insulti, cose totalmente inventate, citazioni spezzettate, favole continue. Non è un caso che non sia ripreso e ascoltato da nessuno ( a parte i commenti da ultra che lui si fa mettere sul suo sito, visto che gli altri li banna…). Mi fa ridere inoltre che spesso si assume il ruolo del Santo che parla chiaro e che viene vilipeso e irriso; gli è davvero partita la testa….

  13. Alessandro ha detto

    Bergoglio è indifendibile.

    • Boomers ha detto in risposta a Alessandro

      Appunto, non ha alcun bisogno di essere difeso perché non esiste alcuna accusa credibile. Soltanto gentaglia stufa di essere cattolica e troppo orgogliosa per seguire il successore di Pietro.

  14. giovannidb ha detto

    Persino alcuni fra i vescovi italiani adesso osano qualche critica:
    http://www.lastampa.it/2015/05/28/blogs/san-pietro-e-dintorni/papa-cei-vescovi-franchi-Xi6UCInMBpCU1rEK82MGsM/pagina.html

    Del resto mi sembra normale: sarebbe una contraddizione che un papa che si propone umile e semplice, senza croci ed anelli d’oro, che non vuole abitare negli appartamenti apostolici, che si fa chiamare semplicemente Francesco, si comporti come un SOVRANO ASSOLUTO che non accetta ne’ tollera critiche. Io sono convinto che molti che difendono a spada tratta Francesco qualunque cosa faccia o dica, anche se gli scappa qualche strafalcione, sarebbero da Francesco stesso qualificati come “cortigiani”.
    Non vuole una corte rinascimentale ha detto. OK, allora bisogna saper accettare anche le critiche, gli oppositori, quelli che mugugnano o quelli che semplicemente non sono particolarmente entusiasti di questa “rivoluzione” della Chiesa bergogliana.
    Non credere nella rivoluzione bergogliana non è vietato dal CCC!

    • Dario* ha detto in risposta a giovannidb

      Io trovo che il fatto che le cose vengano dette in faccia sia un’ottima cosa, almeno se ne può discutere e l’interessato ha possibilità di replicare. E’ molto peggio quando la gente invece le cose le dice alle spalle e di gente così ce n’era da vendere anche nei pontificati precedenti, d’altra parte sappiamo chi è in generale l’ispiratore dei sotterfugi. Socci comunque non è da includere tra quelli che dicono le cose in faccia, infatti non è che abbia mandato delle lettere al Papa ma ha invece pubblicato una mole di materiale al solo fine di sputtanarlo.
      Essere d’accordo o meno è legittimo, apprezzare o meno è legittimo, anche la critica rispettosa può essere legittima, ritenersi autorizzati a giudicare i fratelli o il diffondere maldicenze non lo è, non per un cristiano.

    • Marco S. ha detto in risposta a giovannidb

      Come ha scritto Dario, le critiche devono essere rispettose ed aperte al contradditorio.
      Antonio Socci poteva benissimo proporre i medesimi argomenti con piu’ rispetto a facendosi meglio carico delle critiche ricevute e magari, sottoponendole magari meglio e piu’ a lungo al vaglio dei blogs e dei social cattolici.

      Essendo lui un brillante laureato in materie letterarie ma, mi pare, un po’ digiuno in materia giuridica, poteva e puo’ ancora farsi aiutare da qualche amico che abbia avuto una tale formazione, per comprendere meglio l’indiscutibile infondatezza delle sue critiche in merito alla validita’ dell’elezione di Papa Francesco.

      Capisco che aver ufficializzate le critiche in un libro, renda piu’ difficile ripensamenti e marce indietro, ma quale esempio di virtu’ cristiana darebbe se avesse la forza di farlo in queste condizioni !

      La Chiesa Cattolica non e’ una comunita’ di perfetti, una “Repubblica dei Santi” come pretendeva di essere il Massachusetts dei Puritani.
      Ne’ credo possa essere una scandalosa conventicola fatta di correnti e partiti, in cui ognuno difende ad ogni costo, a spada tratta, una visione fatta di orgoglio e di potere, dando immenso scandalo anche a coloro che ci osservano da fuori.
      Se non ci fosse Gesu’ Cristo a guidarci ed a sostenerci, saremmo tutti solo degli stupidi inutili barbagianni, nessuno escluso.

      Un’eventuale “marcia indietro” di Antonio Socci, non sarebbe, ne’ dovrebbe essere, un’occasione per “saltargli alla gola”, come fanno la iene, ma semmai il riaccogliere nella pienezza della comunita’ un intellettuale che tanto ha dato e che tanto puo’ ancora dare.
      Nella consapevolezza che solo chi e’ senza peccato, potrebbe scagliare la prima pietra.
      Nel mio caso, la mia pietra l’ho gia’ buttata per terra.
      Ognuno pero’ deve avere il coraggio di percorrere il tratto di strada che gli compete verso la carita’, la giustizia e la verita’.

  15. Giuliano ha detto

    Insomma ,ci vuole molta pazienza con questo Socci

    • Dario* ha detto in risposta a Giuliano

      Certamente ci vuole pazienza, Socci si comporta come un bambino capriccioso che batte i piedi e dice parolacce alla mamma perché non lo asseconda. D’altra parte si è mai vista una buona madre ripudiare un figlio per questo?
      Nonostante la sua irragionevolezza manifesta bisogna continuare a volergli bene (che non vuol dire dargliela vinta), pregare per lui e sperare che maturi un po’

  16. gladio ha detto

    L’ effetto Socci sta demolendo Socci stesso, sia professionalmente che umanamente.

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